Onu: giornata mondiale dell’ambiente

Onu – Riscaldamento globale, esodi di massa e guerre di confine per accaparrarsi le poche risorse idriche rimaste. Ieri si festeggiava la Giornata mondiale per l’Ambiente. A detta di molti esperti, se non modificheremo il nostro atteggiamento, tra una trentina di anni quello appena descritto sarà lo scenario più plausibile. E ci sarà ben poco da stare allegri.

Nell’agenda politica mondiale il cambiamento climatico è tra i problemi più importanti da risolvere e non meraviglia che se ne parlerà anche oggi al G8 in Germania. Il merito di aver portato questo tema in primo piano a Heiligendamm è stato di Angela Merkel. Il cancelliere tedesco ha dato il nome al documento che descriverà la posizione europea e che verrà presentato durante il summit. George W. Bush, le cui recenti aperture in materia ambientale non hanno convinto gli altri membri del G8, sarà ancora una volta l’osservato speciale. “Accetteremo le proposte americane, solo se saranno inserite in una cornice di cooperazione internazionale che solo un’organizzazione come l’Onu è in grado di garantire”, ha fatto sapere la Merkel.

E a ricordare ai partecipanti alla riunione in Germania l’importanza della questione ambientale c’é la giornata organizzata oggi dall’Onu, il cui titolo è “Ghiaccio che si scioglie. Un argomento scottante?”. Dal Polo Nord al Polo Sud sono tanti i ghiacciai che rischiano di sparire per sempre, rilasciando negli oceani quantitativi di acqua dolce in grado di cambiare l’ecosistema dell’intergo globo, mettendo ancora più a rischio la biodiversità del pianeta Terra. Il 5 maggio scorso l’Icimod, il Centro internazionale per lo sviluppo integrato della montagna con sede a Kathmandu, ha lanciato l’allarme: anche l’Hymalaia si sta sciogliendo. Dopo l’Antartide e l’Artico, l’Himalaya è la più grande riserva di ghiaccio del pianeta. Secondo l’Ipcc (International panel on climate change) nei prossimi 30 anni proprio il graduale scioglimento dei ghiacciai dell’Himalaya provocherà inondazioni e valanghe con gravi conseguenze su tutta la regione. Entro il 2040, secondo Science, i ghiacci del Polo Nord potrebbero sciogliersi completamente, dando vita ad un ‘oceano stagionale’. Sulla base di previsioni computerizzate, la metà dei modelli conferma che i ghiacci del Polo Nord scompariranno completamente in estate, già all’inizio del prossimo secolo.



Un filmato mostra i ghiacci del Polo Nord che si stanno spezzando

Ma per fortuna è ancora possibile fare qualcosa. Le Nazioni Unite rilanceranno in questi giorni la campagna dell’Unep, il programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente, ‘Pianta per il Pianeta’, che si pone come obiettivo di riuscire a piantare un miliardo di alberi nel mondo. Un’iniziativa sottolineata dal direttore dell’Unep, Achim Steiner: “Esistono numerose soluzioni alla portata di tutti, come sostengono molti economisti, soprattutto se paragonate a ciò che si spende per soddisfazioni personali. Per l’economia mondiale - continua Steiner - i beni e servizi ricavati dalle foreste valgono miliardi, se non migliaia di miliardi di dollari. Le foreste sono contenitori importanti sia dal punto di vista naturale sia economico. A livello globale, la loro diffusione è diminuita di un terzo rispetto ad un tempo. E’ giunta l’ora di capovolgere questo trend”.

Luca Bolognini

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