Le risposte ai lettori / 1
DI XAVIER JACOBELLI
Per prima cosa, ringrazio tutti i navigatori che con un tasso di partecipazione superiore ad ogni più ottimistica previsione, arricchiscono questo blog con i loro interventi. Passo dopo passo cercherò di rispondere ad ogni sollecitazione, rispettando tutte le opinioni, soprattutto quelle diverse dalle mie.
Punto 1) A Odisseus 1, Luca, Alex, Odisseus 2, Andrea Figlioli, Roberto, Vaifacile, Domenico, W la libertà, Pippo.
Non so se sia necessario, (ma qualora lo fosse, basterebbe chiedere le registrazioni a La7), rivedere a una a una le trasmissioni del Processo di Biscardi alle quali ho partecipato e durante le quali, liberamente, senza nessun ostacolo - nè prima nè durante nè dopo il programma - ho sempre potuto esprimere la mia opinione, molto spesso scomoda. Di critica durissima al sistema di Carraro (le cui dimissioni ho cominciato a chiedere nel 2002 dopo il disastro nippo-coreano), al sistema del doppio designatore, all’ingiustizia sportiva, agli arbitri che sbagliavano in maniera grossolana, per non parlare della spoliazione dei poteri della Covisoc, dei bilanci falsi e taroccati, eccetera eccetera. Di questa libertà sono grato a Biscardi.
Non avendo mai subito nessun tipo di condizionamento nè da lui nè da Moggi nè da chicchessia; avendo sempre detto ciò che penso; avendo raccolto e pubblicato sul Corriere dlelo Sport-Stadio quasi 60 mila firme che chiedevano le dimissioni di Carraro nel 2003; avendo pagato sulla mia pelle con il siluramento dalla direzione di quel giornale per avere detto nel 2003 ciò che oggi molti fanno finta di scoprire, ho il diritto di esprimere le opinioni che voglio nella stessa misura in cui le esprimono quelli che davanti a Carraro e a Moggi si inginocchiavano, dentro e fuori la tv, sui giornali, al bar, su internet o nelle riunioni di Lega e Federazione.
Sorrido di fronte alle valutazioni un tanto al chilo che vengono date a proposito del Processo dalla compagnia dei censori in servizio permanente effettivo, fra i quali ci sono molti che sbavavano per essere invitati in studio, ma restavano fuori.
Anch’io, come milioni di telespettatori ci sono rimasto malissimo leggendo le intercettazioni sull’asse Moggi-Baldas-Biscardi e aspetto di conoscere le valutazioni finali della magistratura ordinaria e sportiva. Quando il campionato ricomincerà (in agosto, in settembre o in ottobre ancora non è dato saperlo), tornerà anche il Processo. Se i giudici avranno accertato che Moggi dettava la linea a Baldas e a Biscardi sulla moviola, io non ci sarò.
2) Ad Antonio.
Va bene che, di questi tempi, non si può leggere tutto e di tutto, ma, caro Signor Antonio, a meno che non si tratti di scritti apocrifi, non ho scritto una riga che mettesse in dubbio il lavoro di Lippi. Se penso a che cos’era l’Italia di Trapattoni nel 2002 e nel 2004, non posso che fare un tifo infernale per gli azzurri a Germania 2006. Anche perchè abbiamo bisogno di una grande Nazionale per cominciare a ricostruire un’immagine fatta a pezzi dallo scandalo.
3) Ad Enrico.
La posizione della Fiorentina è grave, ma ben diversa da quella della Juve. Molto dpenderà dalla linea che la giustizia sportiva intenderà prendere a proposito delle vessazioni subite dai viola nella stagione 2004-2005, sino a quando i Della Valle non fecero la prima e disgraziata telefonata a Bergamo.
4) A Santi: la Juve, per ora, è la principale imputata, ma in giro ci sono troppe società verginelle per credere che lo siano davvero.
5) Ad Andrea Figlioli
Quando si fanno delle affermazioni, bisogna essere documentati, altrimenti si rischiano brutte figure. Ho avuto il piacere e l’onore di dirigere Tuttosport dal ‘98 al 2003. Dal ‘98 al 2002, la Juve non ha vinto nulla, Tuttosport ha raddoppiato le sue vendite (da 75 mila a 149 mila 800), anche perchè ha dato molto più spazio ai tifosi bianconeri che alla società retta dalla Triade. Ricordo i titoli immediatamente successivi all’eliminazione bianconera dalla Coppa dei Campioni per mano del Panathinaikos. In prima pagina, Tuttosport titolò: , chiedendo le dimissioni della Triade. L’indomani: , sempre sullo stesso argomento. Personalmente, fui il destinatario di un esposto al Questore di Torino presentato dalla buonanima dell’avvocato Chiusano - che riposi in pace - per “istigazione alla violenza terroristica” e di due esposti all’Ordine dei Giornalisti per comportamento deontologicamente scorretto. Tutti vennero archiviati per manifesta inconsistenza. E ancora: durante l’ultima stagione di Lippi, proprio perchè troppo critico verso la dirigenza, Tuttosport venne contestato con striscioni e insulti da una parte della tifoseria bianconera (adesso mi spiego anche chi potrebbe avere sostenuto o ideato l’operazione). Peccato che furono sbagliati i tempi. Accadde la sera di Juve-Parma: il Parma vinse e Lippi si dimise. Nel secondo tempo, gli striscioni vennero bruciati dagli stessi ultrà in segno di protesta contro la Triade. Quando lei, signor Figlioli, afferma: “Mi stupisce che solo oggi tutti voi giornalisti vi siate resi conto di chi era Luciano Moggi, visto che prima lo adulavate e lo corteggiavate come fosse un re”, faccia nomi e cognomi, citi articoli e servizi, sennò non è credibile. Su una cosa sono d’accordo con lei: Moggi non è e non può essere il ricettacolo di tutte le nequizie del calcio italiano. E detesto come lei quelli che prima lo esaltavano e oggi lo affossano.
6) A Me Medesimo, fm, Vaifacile.
Il fatto che l’avvocato di Moggi abbia testualmente dichiarato: “Non entro nel merito dell’intervista, ma la smentisco”, non smentisce nulla. Tant’è vero che il QN, La Nazione, Il Resto del Carlino e Il Giorno la confermano dalla prima all’ultima riga. Ognuno tutela i propri interessi come gli pare e, se il legale di Moggi è furioso con Lucianone perchè ha parlato con i nostri giornali senza prima avvertirlo, questi non sono affari nostri. Piuttosto, sposterei l’attenzione sul contenuto dell’intervista che mi pare molto interessante, soprattutto in materia di rapporti Juve-Milan. O no?
22 Maggio 2006 alle 19:32
Carissimo Xavier,
fin da sempre sono un suo ammiratore , le scrivo da bruxelles e le devo dire molto angosciato perche nel calcio ho investito tutte le mie energie
sono schifato come certi poteri disonesti abbiano distrutto il nostro calcio
Lei da sempre ha denunciato dei personaggi come carraro , ed altri
che stavano massacrando tutto il sistema per loro interessi personali
parlate di tutto ma di noi tifosi appassionati non se ne parla nemmeno
e a noi tifosi che bisogna domandare inanzitutto perdono , a noi tifosi che
malgrado tutto non vogliamo rassegnarci che tutto possa finire cosi
vi prego ridateci fiducia , ridateci tutto quello che ci hanno rubato , ridateci i sogni , le speanze che quella gente senza scrupoli ci ha rubato ingiustamente , mettete rivera come presidente FIGC, mettete Zoff come predidente della lega , abbiamo bisogno di gente onesta che vedono e vivono il calcio come sport e non come uno sporco affare per arricchirsi
la saluto cordialmente
mimmo da bruxelles .
22 Maggio 2006 alle 19:44
Scusi ma fa come a stare in piedi la tesi di Dan Brown MOLA, ripeto,le intercettazioni iniziarono 1 anno prima del famoso incontro tra moggi e berlusconi…
Ricordo una settimana fa, quando Mola,dagli studi di la 7gold,sembrava dovesse rivelare il segreto di fatima…tirò fuori questa confidenza di moggi…ma ammesso che moggi abbia detto veramente queste cose,non è più probabile che siano farneticazioni da delirio di onnipotenza…da persona che aveva in mano tutto e che da un giorno con l’altro si ritrova sputtanata in eurovisione e che cerca di appigliarsi a qualcosa e di trovare un capro espiatorio…
e poi per favore,finiamola con questa buffonata dell’asse milan-juve…ma le avete lette le intercettazioni????? moggi ci mandava arbitri contro,guardalinee contro…e poi al processo si diceva di “battere pure sul milan”,si glissava su episodi contro il milan e si evidenziavano i pochi episodi favorevoli….ma per favore,ma quali alleanze,ma siate seri ed onesti… lo so che jacobelli crede di più a moggi che magari sarà indagato per associazione a delinquere che a galliani che ha la colpa di essere presidente di lega,quindi dovrà fare un grande sforzo digerire la cosa,ma la verità è che milan e juve sono 2 pianeti lontani anni luce…
jacobelli se domani a milano piove,mi raccomando, non tiri in ballo il conflitto di interessi di galliani per giustificare l’acqua…
22 Maggio 2006 alle 20:54
caro direttore,
le ho risposto nel mio blog, anche se non pretendo che abbia tempo e voglia di dare un’occhiata. Comunque confermo la mia idea: è tutto il “Processo”, e chi vi ha partecipato, a doverci chiedere scusa… quello che viene in luce dalle intercettazioni è che Biscardi conduceva con grande maestria il discorso sempre dove voleva lui… non si tratta di casi isolati, ma di una intera trasmissione che è in discussione… ed io avendo sempre vista lì pretenderei da lei almeno un discorso più sfumato…. un saluto
22 Maggio 2006 alle 20:56
buonasera,
volevo solamente ribadirle la mia stima e solidarieta,
continui su questa strada,lei e’ uno degli ultimi signori del giornalismo italiano.
grazie per l ‘attenzione,
buonasera.
23 Maggio 2006 alle 03:31
Buongiorno sig. Xavier, mi chiamo Corrado e le scrivo da Genova. Volevo solo complimentarmi con Lei, mi creda, Lei è stato l’unico giornalista sportivo a sottolineare l’estate scorsa, la farsa di processo che noi genoani abbiamo avuto. Tenendo conto che il tutto per una partita “aggiustata”, se si usa lo stesso metro di giudizio, cosa rischia secondo lei la Juve? Ultima domanda: non pensa che il processo contro il Genoa andrebbe rifatto? LA ringrazio e saluto.
23 Maggio 2006 alle 13:54
Caro Jacobelli,
la ringrazio e ringrazio tutti coloro che stanno cercando di fare pulito nel mondo del calcio.
Da tifoso potrei avere delle resistenze, da cittadino no.
La leggo da tempo per sapere che sotto molti aspetti lei ha pagato prima di altri le denunce fatte in tempi non sospetti.
Mi chiedo, però, se anche questa volta ci troveremo di fronte ad una inutile caccia alle streghe (peggio alla strega) senza andare fino in fondo.
Il silenzio delle società grandi e piccole è inquietante.
Sarà da qualunquista ma non credo che Inter, Milan, Roma, Lazio e via via tutte le altre fossero estranee a questi giochi di potere. Non ho le prove ma il sistema era quello. Chi aveva i muscoli più forti aveva possibilità di farsi valere.
La Juve, con la Triade, non ha sempre vinto e questo la dice lunga sui giochi avvenuti nel palazzo, sui poteri che presumibilmente si sono alternati.
Per questo le chiedo, e lo chiedo ai suoi colleghi, di non accontentarsi della prima “strega” ma di cercare e individuare tutte le altre, senza paura e senza falsi moralismi.
Le società sopravviveranno, ne sono certo, necessario è eliminare tutti coloro che - in questo mondo del pallone - hanno creato questo caos.
Non dovrebbe essere difficile.
Basta indagare e, da parte vostra, stare attenti e informare.
Non abbiamo bisogno di tifosi, ma di persone serie che fanno il loro mestiere.
Magari rischiando, come facciamo tutti, ogni giorno.
un abbraccio a tutti
23 Maggio 2006 alle 17:44
egregio giornalista
ho mosso le mie critiche in merito alla trasmissione di biscardi, lei si tira fuori ma curiosamente lo fanno tutti. le volte (per fortuna poche) che ho avuto modo di seguire la trasmissione ho sempre avuto l’impressione di essere ben indirizzata e le poche volte
che si toccava la juve immediatamente veniva bilanciata la situazione con affermazioni tipo: la juve non ha certo bisogno di aiuti… la buonafede della classe arbitrale è fuori
dubbio.. gli errori pro e contro vengono bilanciati a fine torneo (!!!!!!!).
oggi apprendo una nuova nomina nella giustizia del calcio…
tal borrelli.. grande amico del milan e del suo presidente.. i dubbi continuano….
alla juve le cose le fanno bene!!!!!
25 Maggio 2006 alle 02:54
le faccio enormi complimenti, la seguo giornalmente e sta dicendo cose durissime e vere!Non vuole tornare al processo?sbaglia! e’ l’unico che dice cose dure e giuste, sposini e calabro sono stati vergognosi! la Juve in B?’ in due anni e’ di nuovo in coppa campioni!
la juve in A?Una porcheria! i giornali e le trasmissioni sportive potranno cambiar lavoro!
nessuno credera’ piu’ a nulla! quando il gioco e’ truccato………..si perde il gusto del gioco!
per salvaguardare un solo anno di Juve (vedendo il genoa la juve meriterebbe la c2) si fara crollare tutto il castello! Lei direttore dovra essere il nuovo conduttore del Processo
(di LEI ora si fidano tutti e non di damascelli, melli, sposini, calabro) Continui la sua battaglia
no vendette ma se non ci sara giustizia crollera tutto il calcio a cui noi tutti siamo legatissimi. buon lavoro!!! e auguri……….
25 Maggio 2006 alle 13:04
Caro Direttore.
Ho seguito quasi tutte le puntate del processo di Biscardi l’anno scorso e quest’anno.
Chiunque l’accusi di faziosità o è male informato o non ha seguito bene i suoi discorsi.
Lei, e non ha bisogno certo di un difensore perchè lo sa fare benissimo da solo, è stato uno dei pochi a chiedere dopo il disastro Nippo/Coreano le dimissioni di Carraro ed è sempre stato molto chiaro e pressante anche sugli arbitri e quant’altro vi era di poco chiaro nel mondo del calcio.
Devo fare autocritica quando non credevo al Sig. Carchidi (Direttore della schedina mi pare) che anche se senza prove e con coraggio accusava una certa combin altra unica voce fuori dal coro.
Non credo comunque nelle VERGINELLE credo invece nella totale rifondazione anche se non Tutti colpevoli nessun colpevole ma TOTALE rifondazione che è cosa ben diversa altrimenti fra due o tre anni siamo da capo forse non sarà la Juve forse sarà una altra scuadra ma saremo da capo.
Ho inviato una email al processo che non è stata forse nemmeno vista, con cui concludo oltre con i miei complimenti a Lei, un email che riassumeva la speranza che questa nazionale facesse un buon campionato del mondo per far riconciliare i tifosi con il calcio e spero per il bene del calcio che le mie speranze si possano realizzare.
25 Maggio 2006 alle 14:30
Caro Direttore
C’è solo una cosa che non riesco a capire, ed è perchè adesso ???
Perchè nessuno si chiede come mai se le intercettazioni partono dal 2004/2005
si è aspettato la fine del campionato 2006 Perchè non si è intrvenuti SUBITO ???
Continuo a non capire, credevo che quando si è in presenza di un possibile reato come sembra emergere dalle intercettazioni si dovesse subito intervenire.
Mi scusi l’ignoranza e l’accostamento forse fuori luogo ma se una persona commette un reato quanti reatii deve fare prima di essere fermato ? 2, 3, 5.
E chi sistematicamente faceva pervenire a molti quotidiani con il contagocce le notizie ?
A chi giova tutto questo ?!
A chi può giovare il disastro che piaccia o non piaccia ne è scaturito e stà per scaturire?
25 Maggio 2006 alle 14:32
chissa’ perche’ quando si tratta di prendere delle posizioni contro il milan e contro galliani…parlate a briglie sciolte….. quando si tratta di juve improvvisamente vi si secca la gola….che combinazione eh?….gia’ immagino i vostri prossimi articoli…SALVA LA JUVE MILAN IN C”….LE INTERCETTAZIONI?….QUELLE SULLA JUVE INESISTENTi….ERA IL MILAN A CAPO DELLA CUPOLA….LA VOCE DI MOGGI? ERA UN’ IMITAZIONE BEN RIUSCITA D I BERLUSCONI….auguri caro direttore xavier.
25 Maggio 2006 alle 14:49
Caro Direttore
Un Ultima cosa.
Giù le mani dalla Nazionale.
Non lo dico a Lei lo dico ad alcuni colleghi suoi che fanno il TIRO alla Nazionale e che dovrebbero tifare per il Gana o cose del genere.
Anche se fanno già abbastanza bene il tifo per i no global trovando problemi esistenziali come scuse a gente che di problemi ne sa causare solo ad altri.
Questi colleghi dovrebbero solo sperare che la Nazionale faccia un buon campionato e che sopratutto il Sig. Blatter (che spero sia intercettato durante i mondiali) che ci deve ancora un paio di spiegazioni su di un certo Moreno e una certa diciamo partita Danimarca - Svezia (e poi i ladri siamo noi) perchè altrimenti sarà il Colpo del KO.
Il Calcio per lo meno il nostro sarà sulla strada del non ritorno e alcuni giornali dovranno sfoltire alcune pagine e probabilmente aumentare gli inserti e la pubblicità sperando ancora di riuscire a vendere.
26 Maggio 2006 alle 08:34
Non sono milanista ,ma,temo che la signora Marina abbia ragione.
Sarà tutta colpa del milan di Galliani e di Berlusconi, per dimostrarlo hanno preso Borrelli
noto magistrato imparziale……….
Sono convinto che, alla fine,se mai si giungera a una fine, ne sapremo meno di ora.
distinti saluti
31 Maggio 2006 alle 10:06
Egregio direttore, mi è capitato raramente di vederla nelle trasmissioni sportive (sono un ex appassionato del calcio dal bel 1990 e dintorni) ma devo dire che le poche volte che l’ho seguita mi trovavo in sintonia con le sue prese di posizione. Le scrivo perchè è ora che gli italiani sportivi e amanti del calcio si ribellino. Che l’ambiente era ed è marcio, non ci voleva gente laureata per capirlo. In questo ultimo ventennio di presidenti poco di buono se ne sono visti parecchi. Non faccio nomi perchè non meritano la pubblicità ma per chi mastica di calcio sa benissimo di chi parlo. La rabbia che ho in corpo è che queste persone sono ancora li, vuoi chi ancor nel calcio, vuoi in altri settori ma son sempre e prendono anche i finanziamenti dallo stato (vedi trasmissione Report di 2 settimane fa).
Lasciamo a parte gli sfoghi ma veniamo al sodo. Ora che al governo c’è una nuova coalizione e a quanto pare i conti in tasca non tornano e bisogna pertanto risparmiare, io lancio una proposta che da anni vado annunciando ma che nessuno, forse pochi, hanno proposto. Mi riferisco alla sicurezza degli stadi. Per quale motivo, visto le ultime vicende, la sicurezza degli stadi (servizio di viglianza interna ed esterna, polizia, carabinieri e vigili urbani) devono essere a carico di tutti i contribuenti???? Prima lo ritenevo ingiusto ora, dopo le ultime vicende, la trovo nauseante. preferisco avere qualche infermiere in più in una corsia di ospedale che i vigili allo stadio. La mia proposta è pertanto che tutto ciò che riguarda il servizio di vigilanza negli stadi sia a carico delle società che di rimando addebiterà il tutto al tifoso che acquista il biglietto o la tessera annuale. Così facendo avremmo diversi benefici:
1° l’azienda Italia risparmia i soldi; 2° la società di calcio si sente maggiormente tutelata verso i tifosi (evetuali danni procurati, verrebbero ricaricati sui biglietti o sugli abbonamenti)
3° I tifosi si troveranno obbligati ad un comportamento più consono perchè ogni “stupidata” commessa si riperquoterebbe sulle loro tasche.
Sono sicuro che solo così vedremo gente civile allo stadio.
Basta con i regali alle società di calcio.
Egr, dottor Jacobelli, la prego vivamente di portare avanti questa proposta che porterà solo benefici a chi di calcio lavora, mangia e si diverte.
Un abbraccio a tutti.
Giovanni Caria
5 Giugno 2006 alle 10:49
secondo lei moggi ha potuto fare tutto cio’ da solo ?
la mia domanda non e’ per giustificare, il tutti dentro nessun colpevole, ma dopo che la giustizia avra’ fatto il suo corso ,ci si potra’ fidare ?
——————-
Caro Andrea,
vale la risposta data a Marco.
13 Giugno 2006 alle 20:37
salve direttore, la seguo con molto interesse da molto tempo, le volevo fare una domanda a proposito dei passaporti falsi e delle assoluzioni fatte, MA LE SEMBRA GIUSTIZIA QUESTAAAAAAAAAAAA? Sia sportiva sia penale.
la saluto con affetto.
————————-
Caro Giovanni,
per commentare la sentenza di Roma bisogna attenderne le motivazioni. Quanto al versante sportivo di Passaportopoli, invece, credo che alla luce dell’inchiesta di Napoli si comincino a capire molte cose. Forza Borrelli.
27 Luglio 2006 alle 15:56
Gent.le Dott. Jacobelli,
le scrivo da San Pellegrino Terme. Sono un atalantino di vecchia data, autore di saggi, due dei quali dedicati agli hooligans euopei e agli ultras di casa nostra (vedi Davide Lava www.internetbookshop.it).
Se può interessare l’argomento, sarei felice di poter inviare alla sua attenzione questi testi.
Può lasciarmi un recapito?
Con stima.
Davide Lava
———–
Gentile Davide,
l’indirizzo mail cui può scrivere è il seguente:
QN Quotidiano Nazionale
Viale Giovine Italia, 17
50122 FIRENZE
18 Novembre 2006 alle 20:47
Gentilissimo Direttore,
sono un neolaureato di 26 anni e gradirei un parere sincero e un consiglio autorevole riguardo alcuni argomenti che mi stanno partcolarmente a cuore.
E’ “una vita” che mi interesso di calcio cercando di comprenderlo non solo dal punto di vista sportivo ma anche come fenomeno sociale (e quindi culturale). Credo che seguire la propria squadra sia solo uno degli innumerevoli atti che un appassionato dovrebbe compiere: personalmente mi sforzo nel trovare motivazioni prettamente culturali nel calcio italiano ma con esiti assai scarsi. Business e immagine esteriore prendono troppo spesso il sopravvento sulla “Ragion di Squadra”.
Quello che veramente mi opprime è l’indifferenza del tifoso nei confronti delle varie realtà che permeano le nostre squadre: ho sempre avuto l’impressione che l’appassionato di turno con cui mi trovo a discorrere sia interessato esclusivamente alla realtà italiana anzi, che conosca solo questa realtà calcistica. Di sicuro la televisione non aiuta affatto a comprendere l’universo calcistico mondiale: anche questo potente mezzo viene impiegato per discriminare. Per ciò dobbiamo accontentarci di qualche breve sintesi dei gol segnati nei campionati considerati (mi sono sempre chiesto da chi) più importanti. Non credo che questo sia il modo migliore per infondere nell’ ascoltatore una cultura sportiva seria.
Se non sbaglio la Serie A (e con essa tutti i “maggiori” campionati d’ Europa) sia ben pingua di calciatori sudamericani. Ebbene, cosa mai ne sappiamo noi di quella che è la realtà in cui sono nati e cresciuti e che inevitabilmente influenzerà anche il loro modo di giocare? Che informazioni ci vengono fornite riguardo le ex squadre in cui possono aver militato per anni ed essere stati dei veri leader prima di arrivare qua e venire liquidati come “flop” di turno? E che dire delle tifoserie, delle città e dei paesi di provenienza? Perchè ci si ostina a giudicare un giocatore solo dal punto di vista dell’adattabilità al campionato italiano?
L’ Italia e il Sud America sono legate da un filo rosso anzi, da un vero e proprio cordone ombelicale e ce ne possiamo rendere conto con facilità (anzi con difficoltà, dato che le occasioni sono molto rare) ascoltando le formazioni delle varie selecciones: cognomi italiani risuonano sugli spalti della Bombonera come su quelli del Centenario o del Morumbì. Durante questi incontri nasce un pezzo di Serie A, uno spigolo o un’ arcata della grande cattedrale che è il calcio europeo. Ma prima o poi il tifoso sudamericano (quanto vorrei sentirle urlare quelle gradinate!!!) soffocherà il suo grido di gioia e il suo canto d’incitamento al proprio beniamino perchè quest’ ultimo sarà ormai in volo verso il ricco club europeo. E a proposito di club europei, per quale motivo sono solo questi ultimi, per quanto grandi e blasonati, ad essere annoverati nell’ Olimpo del calcio mondiale? Troppo spesso la gente non conosce nemmeno l’ esistenza di sqadre storiche, spesso legate all’ Italia, che hanno dato moltissimo al calcio (e secondo me sono portatrici di un fascino incredibile): pensiamo al Santos, all’ Independente e all’ Estudiantes, al Penarol e al Nacional di Montevideo, al Flamengo e… inutile continuare. Se ai tempi della Coppa Intercontinentale a doppia sfida questa ignoranza poteva essere ammissibile, con l’ avvento della Toyota Cup e dei mezzi di comunicazione di massa non si possono trovare più scuse. Che squadra avrebbero incontrato i campioni d’ Europa? Chi conosceva le potenzialità del Sao Paulo nel 1992 e nel 1993 quando sconfisse una dietro l’altra il Barcellona e il Milan o la garra del Boca Juniors che, all’ alba del nuovo millennio, ha messo in riga Real Madrid e Milan?
Quando parlo di calcio sudamericano (e le assicuro che lo faccio appena ne trovo la possibilità) riscontro interesse solo verso Brasile e Argentina di cui sento solo insistere sui soliti luoghi comuni. Molti ignorano che, fra gli anni 20 e 30, periodo in cui il calcio godeva già di enorme vitalità sia in Europa sia in Sud America, vi è stata una celeste fortissima, che calciatori del calibro di Orsi, Monti e Cesarini facevano la spola fra i due continenti contribuendo all’ acculturazione reciproca, che Obdulio Varela ha guidato la sua nazionale ad una vittoria mondiale grazie al proprio carisma da El ultimo capitan e che anche Maradona si rivolgeva a qualcuno con l’ appellativo di “maestro”.
La mia passione per il futbol e per il futebol non potrà essere condivisa dal calciofilo medio ma credo che un’ idea del romantica del calcio, anche legata a suggestioni letterarie, alla ricerca di aneddoti curiosi da raccontare e di personaggi tipici da conoscere e da far conoscere risveglierebbe sicuramente l’ intersse degli appassionati che non si fermano davanti ai clamori della Champions League o ai posticipi trasmessi da Sky.
Auspico una rinascita della letteratura sportiva che travalichi il limite della cronaca e si proponga di trasmettere quel piacere e quell’ euforia fondamentali per vivere (memento 09/07/06!). Credo profondamente che il calcio sarà portatore di cultura quando sarà considerato espressione di una realtà, alla stregua di tutte le espressioni artistiche.
Nell’ attesa di una sua risposta le porgo i miei più cordiali saluti,
Bianchedi Mattia.
P.S. Sono continuamente alla ricerca di pubblicazioni sul calcio sudamericano eventualmente anche non tradotte. Uno dei libri più interessanti sull’ argomento è sicuramente “Futebol. Lo stile di vita Brasiliano”, dell’ Antropologo brasiliano Alex Bellos.
Spero di poter fornire anch’ io un contributo serio ed originale nello studio del “rude sport inglese” praticato nel Continente Desaparecido.
—————
Caro Mattia,
prima di tutto la ringrazio per il suo contributo al blog così ricco di spunti e d’interesse, capace di travalicare l’ambito italiano e di spingersi in Sudamerica, terra che al calcio ha dato, dà e darà sempre un amore smisurato nonostante le difficoltà da lei ampiamente illustrate. Conosco da anni Darwin Pastorin, eccellente direttore de La7 sport, già mio vicedirettore ai tempi in cui dirigevo Tuttosport, paulista di nascita, autore di numerosi libri sugli eroi del calcio sudamericano. Credo possa essere l’interlocutore che lei sta cercando. La mail de La7 è questa: redazione@la7.it. Buon lavoro.
19 Febbraio 2007 alle 11:15
Caro Direttore, entro marzo sarà pronto il mio sito per i genoani nel mondo che non possono per ovvi motivi seguire le dirette dei Grifoni. Ebbene mi piacerebbe inaugurare l’apertura del sopracitato sito con una sua intervista/prefazione. Se dovesse interessarLe resto a sua disposizione. Sottolineo che è un’idea nata da un grande amore che ci tramandiamo di padre in figlio e che nulla vi è di commerciale od economico se non i quattrini miei personali e tanti volontari.
un caro saluto
adriano caorsi
————————
Auguri per la sua iniziativa. Saremo lieti di parlarne sul nostro blog così come, quando il sito aprirà i battenti, sarò a sua disposizione per l’intervista.
25 Luglio 2007 alle 20:44
il giornale rosa non l’ho mai comprato, sky l’ho disdetto l’anno scorso, questo calcio sporco non merita mille lire. E’ TUTTO GESTITO DAL PETROLIO…e che pubbichi o non pubblichi….NON CAMBIA NULLA…..E’ TUTTO MARCIO….ADESSO PIU’ DI PRIMA.