Calcio Italia 2007: vogliono
meno tasse e più censura
di Xavier Jacobelli
NON C’È NIENTE da fare. Nel calcio italiano edizione 2007 ci sono troppi dirigenti che hanno la faccia come i piedi e non fanno nulla per nasconderlo. Mentre in Parlamento una valanga di emendamenti alla scolorina minaccia di stravolgere il decreto legge anti-violenza, in questi giorni c’è stato chi ha chiesto meno tasse sui club. Obiettivo: reggere la concorrenza della Spagna e invogliare nuovi campioni (o bidoni?) a venire da noi. Naturalmente, la vergogna del decreto spalmadebiti e i 580 milioni che le società professionistiche devono al Fisco passano in fanteria. Poi ci sono la farsa dei tornelli e degli stadi frettolosamente messi in sicurezza dopo la tragedia del 2 febbraio costata la vita a Filippo Raciti, gli allenatori cacciati e ripresi, i mercati sbagliati. Prendete l’Ascoli per esempio. E’ un disastro e non certo per colpa di Tesser, silurato dopo l’undicesima giornata e nemmeno di Sonetti, che sta facendo il massimo come sempre.
IL PROBLEMA sta nel manico, cioè in una società che ha sbagliato tutto e non ha manco un impianto degno dei suoi tifosi. Naturalmente la colpa è del Comune con il quale la dirigenza ha ingaggiato un braccio di ferro che farebbe ridere se non facesse piangere. Il presidente dell’Ascoli si chiama Roberto Benigni, omonimo e non parente del premio Oscar. Un altro al posto suo si sarebbe già sotterrato, con 11 punti in meno rispetto a un anno fa e un inattaccabile ultimo posto. Benigni no. Benigni censura i colleghi del Resto del Carlino di Ascoli e da venticinque giorni impedisce loro di esercitare il costituzionale diritto alla libertà d’informazione. La sua società manda pure fax intimidatori, diffidando chicchessia dall’intrattenere rapporti con i tesserati. Qui non è questione di silenzio stampa (se anche Benigni tacesse per l’eternità, sicuramente non si registrerebbero suicidi davanti alle edicole). Qui si tratta di mandare a quel paese le censure di un presidente che a Costantino Rozzi non potrebbe manco allacciare le scarpe. Prima se ne va e meglio è.
27 Febbraio 2007 alle 23:32
Il calcio dovrebbe tornare ad essere uno sport, quindi non implicare interessi economici, lasciando spazio solo alla pura e semplice passione…Ma ormai questa è un’utopia…Lo ha ammesso persino Matarrese che gli interessi del calcio valgono molto di più dell’incolumità dei tifosi-clienti di quest’industria, il calcio, col bilancio perennemente in rosso…
27 Febbraio 2007 alle 23:41
Complimenti per lo sforzo d’eleganza nella “faccia come i piedi”, in sostituzione della locuzione che noi tutti usiamo.
Stavolta neanche sarebbe stata necessaria e le avremmo perdonato la chiarezza, tanto è sfacciata la cosa.
Comunque, caro direttore, queste non sono cose che interessano noi che campiamo e lavoriamo una vita per pagare solo per pagare tasse, sono discorsi del calcio, un mondo parallelo fuori dal mondo di noi mortali…
27 Febbraio 2007 alle 23:44
Perfettamente d’accordo con Lei direttore…tra le altre cose, Costantino Rozzi era molto, ma molto più simpatico..con la sua verve era capace di catalizzare più di qualche simpatia nei confronti della propria società, che amava davvero…
28 Febbraio 2007 alle 00:43
Questa cosa l’ho sentita in tutte le salse a reti unificate (guardacaso????) in più su una rete Mediaset con la complicità di Sacchi(che SUPERALLENATORE depresso) e quindi dico che al peggio non c’è mai fine: perchè tutti e due non hanno parlato di LENTINI?????
Finchè certi personaggi saranno nel calcio non cambierà nulla (Moggi un giorno sì e un altro pure, compare nelle succitate reti):
Roberto
28 Febbraio 2007 alle 01:07
Direttore,
quanto è lecito aspettarsi un campionato continentale, aperto esclusivamente ai club più ricchi e titolati?
Per investire in un calcio assuefatto alla truffa nonchè alle miserabili opere di alcuni pseudo-tifosi, più che sacchi di denaro occorre tanta fede.
Per questo temo che l’impoverimento nel quale stiamo sprofondando, scaverà un solco sempre più profondo tra quanti possiedono sufficiente audacia e denaro per essere parte del business e chi è dotato di minor mezzi.
Accelerare verso un campionato di alto profilo, fornirebbe per i club di prima fascia, maggiori garanzie di veder tutelati i propri investimenti. Ma di tutto il resto che ne sarebbe?
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Caro Luca,
tutto dipende dal calcio che vogliamo. La Lega continentale sarebbe la fine di quello che amiamo: un’élite di club sempre più ricchi condannati a giocare sempre fra loro. Con tanti saluti alla grandezza di uno sport bellissimo e al fascino della sua imprevedibilità. Cominciamo a ripartire i diritti tv in maniera più perequata, cominciamo ad imporre l’applicazione delle regole sulla gestione dei bilanci, escludendo chi non li sa amministrare. Cominciamo a tutelare i vivai. Poi vediamo l’effetto che fa.
28 Febbraio 2007 alle 01:59
Dimenticavo egregio Direttore, che quei propositi che lei ha esecrato saranno, se vince la parte che il suo editore sostiene, i CAPISALDI della politica di B. se vincerà le prossime elezioni.
Come la mettiamo?
Non sono un COMUNISTA MA UNO CHE NEL 1968 aveva la tessera del Fronte della Gioventù.
Roberto
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Caro Roberto,
ognuno, in questo Paese, editore o non editore, deve essere libero di pensarla come gli pare.
Per quanto mi riguarda, all’epoca del precedente governo ho detto e scritto che lo spalmadebiti era un vergogna, che l’allargamento dei campionati era una sciagura e che la vendita soggettiva dei diritti tv (varata dall’esecutivo venuto prima di Berlusconi), era stato un clamoroso errore. Per questo, speravo venisse riparato. Speranza tradita sino a quando, dopo le ultime elezioni, in Parlamento non è stato presentato il disegno di legge che prevede il ritorno alla vendita collettiva. Mi auguro che il prvvedimento venga approvato così come mi auguro che non passi nessun altro regalo di Stato al sistema del pallone indebitato sino al collo con l’Erario.
28 Febbraio 2007 alle 09:25
mi pare che quello che si lamenta delle tasse troppo alte è lo stesso che in estate ha speso qualcosa come 25 milioni di euro per prendere quella mezza pippa di oliveira…..
e il presidente dell’ascoli è uguale ai presidenti di cagliari palermo livorno ecc…ecc…
tolti 2 o 3 sono tutti uguali….e per contro fra poco avranno un’altra pioggia di euro dalle tv…e per fare cosa?per alimentare questo teatrino…
caro direttore se lo è mai chiesto perchè tutti si lamentano che la loro societa’ è al fallimento ma nessuno si fa da parte?
a napoli si dice chiagne e fotti…..
28 Febbraio 2007 alle 09:58
e invece tutti continuano a parlare degli ultras….e’ questo perbenismo e affarismo che uccide il calcio
28 Febbraio 2007 alle 11:37
Sempre in gamba sig Direttore, con i suoi articoli contro un sistema, e le persone che vi sono dentro, marcio e marci fino al midollo.
L´ammiro e la rispetto sempre di piu´.
Saluti C. Montano
28 Febbraio 2007 alle 12:22
Come sempre il Direttore ha uno strano concetto della libertà di informare.
Perchè non fa una campagna di informazione del perchè le carte che coinvolgono la squadra beneamata non sono ancora arrivate a chi ne deve valutare il dolo sportivo??’ Perchè non chiede con domanda agli addetti se è vero che prima deve sopraggiungere la prescrizione.
Perchè non chiede come mai la beneamata gioca sempre con avversari menomati (anche stavolta affronterà come all’andata l’Udinese menomata) e quando deve affrontare avversari al pieno delle forze (Roma) la partita viene rinviata (per giusti motivi).
Perchè non fanno una campagna informativa sl perchè la sempre citata beneamata non compare nei tabulati forniti ai magistrati napoletani dalla Telecom del socio (Inter) Tronchetto del desiderio????
Non bisogna prendersela sempre e solo con chi non fa parte del club di Guido Rossi & C.
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Caro Danianto,
come sempre lei non legge.
1) Stiamo seguendo passo dopo passo le inchieste sul calcio, siano esse della giustizia spotiva o di quella ordinaria. Le domande che lei ci pone dovrebbe girarle agli investigatori che, evidentemente, hanno bisogno di tempo per fare il loor mestiere. O lei è in possesso di documenti, riscontri, prove che la inducono a fare affermazioni come quelle contenute nel suo post oppure si presenti a Borrelli e gli chieda lumi, così poi ci aggiorna.
2) Che cosa vuol dire “perchè non chiede con domanda”?
3) Prima sostiene che la Beneamata, cioè l’Inter, gioca sempre contro avversari menomati (cos’è, colpa di Mancini se alcuni giocatori avversari sono infortunati o squalificati?) e poi aggiunge “quando deve affrontare avversari nel pieno delle forze (Roma) la partita viene rinviata (per giusti motivi)”.
Se i motivi sono giusti e ci mancherebbe altro - o lei preferiva che Inter-Roma si giocasse comunque il giorno dopo l’omicidio di Raciti? - il disocrso è chiuso. O no?
4) La campagna informativa sulle telefonate la faccia lei, domandando ai magistrati napoletani le ragioni delle loro scelte. Siccome credo nel lavoro della giustizia.
5) Sicuramente non l’avrà letta, ma sia nel blog sia nel canale calciomercato di quotidiano.net c’è un’interessante inchiesta sui bilanci delle società a cura di Marco Liguori. Le segnalo il capitolo sull’Inter.
28 Febbraio 2007 alle 12:27
Dove era lei direttore con i suoi articoli quando Costantino Rozzi (sempre più compianto assieme al Dr. Viola) denunciava le cifre spropositate che venivano spese per gli stadi ristrutturati per Italia 90????
Non mi ricordo una sua campagna giornalistica a difesa delle ideee sane di un costruttore sano. Spero tanto che possa smentire la mia disinformazione. Ed il bello è che il gioiello DELLE ALPI allora definito goiello sarà demolito con ignominia ed a spese della collettività visti i mutui ed i fondi perduti di cui godrebbe ancora una volta la famiglia torinese.
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Caro Danianto,
lei ha ragione: è terribilmente disinformato e, purtroppo, questa lacuna si sta rivelando sempre più preoccupante.
Intanto, cominciamo a ricordare la vicenda di Costantino Rozzi (Ascoli Piceno, 11 novembre 1929 – 18 dicembre 1994). Clicchi su wikipedia e scoprirà che ” è stato un imprenditore italiano. Costruttore edile (era diplomato geometra), realizzò gli stadi: Del Duca di Ascoli Piceno, Via del Mare di Lecce e Partenio di Avellino. È noto al pubblico sportivo di tutta Italia soprattutto come l’indimenticato presidente dell’Ascoli Calcio. Rilevata questa società in Serie C nel 1968 e ingaggiato l’allenatore Carlo Mazzone, Rozzi riuscì nel giro di soli cinque anni a traghettare la squadra nella massima divisione. Fino alla sua morte essa vi avrebbe poi disputato ben quattordici campionati, conquistandosi così una tradizione di tutto rispetto fra i club minori. La tenace difesa di questo calcio provinciale, unita alle sue doti di schiettezza, simpatia e verve popolare, fecero del Presidentissimo, una vera icona del calcio dell’epoca, insieme ad altri storici presidenti come Romeo Anconetani e Angelo Massimino. La scomparsa di Costantino Rozzi coincise, non a caso, con la temporanea decadenza dell’Ascoli. La squadra, attraverso un lungo purgatorio in Serie C1 e B, riuscì solo nella stagione 2004-05 a ritrovare su ripescaggio un posto nella massima divisione, anche se poi vi ottenne una più che dignitosa salvezza. In tutti i casi l’Ascoli Calcio gode di un vasto seguito di sostenitori e simpatizzanti in tutta la regione Marche (salvo rivalità storiche) e nel vicino Abruzzo. Molto di questo successo si deve certamente all’opera di Rozzi. Cavaliere del lavoro dal 1974, Costantino Rozzi ricevette nel 1989 la laurea honoris causa in sociologia dal rettore Carlo Bo presso l’Università degli Studi di Urbino. Al Del Duca gli è intitolata la Curva Sud, che tradizionalmente ospita la tifoseria bianconera. Porta il suo nome anche il lungo viale che collega lo stadio stesso alla città di Ascoli”. (Estratto da “http://it.wikipedia.org/wiki/Costantino_Rozzi”).
Per motivi anagrafici e professionali nonchè editoriali, nel senso che gli argomenti di cui mi occupavo a cavallo fra la fine degli Anni Ottanta e l’inizio degli Anni NOvanta erano diversi dagli attuali, ho avuto poche volte il piacere di occuparmi del’epopea Rozzi. Mi sono occupato invece, ripetutamente sia della vergogna degli stadi di Italia ‘90 sia, in particolare di quello di Torino. Ma mica posso pretendere che lei legga o segua tutto ciò che scrivo o dico. Per esempio, sul nostro blog ospitiamo un’interessante mail spedita da un gruppo di lettori a proposito del nuovo stadio Juve. Al solito, temo non abbia letto.
28 Febbraio 2007 alle 13:58
Di primo acchito leggendo “se anche Benigni tacesse per l’eternità, sicuramente non si registrerebbero suicidi davanti alle edicole” m’è venuto da sorridere. La frase era molto ad effetto, e m’è parsa divertente. Ma ciò che sta dietro al “caso Ascoli” è a dir poco dittatoriale, da regime. Cacciare la stampa, è cosa diversa dal silenzio stampa. Credo Benigni debba lasciare, e subito. Per il bene di Ascoli e dell’Ascoli.
28 Febbraio 2007 alle 15:17
Caro direttore in un momento in cui si dovrebbero abbassare i toni ecco quello che ha detto il sig. Marino G.M. del Napoli .
Ecco le parole del ds del Napoli Marino, a “Il Firenze”, su Lupoli: “Il fatto che abbia firmato con la Fiorentina non mi toglie il sonno. Faccio i complimenti a Pantaleo Corvino per l’operazione, io avevo un accordo verbale con Pasqualin, procuratore del giocatore. Quest’ultimo mi ha detto che il calciatore ha scelto Firenze. Al ragazzo auguro un giorno di incrociare il Napoli e vederlo sfrecciare, com’è capitato a Floro Flores ed Abate. E in quel caso ci risparmi le dichiarazioni strappalacrime per evitare i fischi del San Paolo
Perchè tutti questi fenomeni gravitano in maggioranza sempre attorno al mondo del calcio ? Saluti da Firenze.
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Caro Alessio,
mi par di capire che il problema sia fra Marino e Pasqualin. Ma, alla fine, a decidere è stato Lupoli. Ed è questo ciò che conta.
28 Febbraio 2007 alle 20:10
CARO DIRETTORE FORSE IL MITICO DANIANITO LO HA SCAMBIATO PER UN GIUDICE….
LO FACCIA CONTENTO EMETTA LEI …ANZI PRIMA CHIEDA QUAL E’
28 Febbraio 2007 alle 20:13
CARO DIRETTORE FORSE IL MITICO DANIANITO LO HA SCAMBIATO PER UN GIUDICE…
LO FACCIA CONTENTO EMETTA LEI….ANZI PRIMA CHIEDA A LUI QUELLO CHE VUOLE VEDERE SCRITTO….MA PER QUELLO GLI BASTEREBBE COMPRARE IL TUTTOSPORT…
ABBI PAZIENZA…
28 Febbraio 2007 alle 20:53
Max , per cortesia non mi porti al suo livello, temo di non sopportare la melma!!!
Comodo soffiare su alcuni argomenti per nasconderne degli altri.
le sentenza purtroppo i giudici (alcuni) sembra le scrivano dopo avere letto i quotidiani rosei.
28 Febbraio 2007 alle 21:23
x danianto 1951 che scrive :
“le sentenza purtroppo i giudici (alcuni) sembra le scrivano dopo avere letto i quotidiani rosei”
questo sarebbe un concetto serio, argomentato e basato su fatti e riscontri ? … tu non sopporti la melma, ma i tuoi post trasudano melma da ogni riga .. poi se vuoi ti spiego perchè
28 Febbraio 2007 alle 21:36
Caro Lucianone, che le sentenze siano state anticipate dalla “rosea” è storia!!!!!
28 Febbraio 2007 alle 21:37
Caro Lucianone, vedo che comprendi il tuo essere e riesci a spiegarne l’essenza. Complimenti!!!!!!!!!!!!!!!
28 Febbraio 2007 alle 21:41
Caro direttore,
vedo che crede nel lavoro della giustizia purchè non riguardi chi viene condannato con in mano una valigia fumante di soldi rossoblu’ in quel caso via con le sparate giornalistiche contro chi a torto o ragione ha giudicato.
Via ad ogni inchiesta purchè non tocchi lontanamente chi spia e chi regala scudetti alla propria società. In questo caso debbono lavorare i magistrati mentre i giornalisti debbono scrivere sotto la loro dettatura.
Di un giornalista come lei posso farne molto a meno.
28 Febbraio 2007 alle 23:36
NON C’E’ NIENTE DA FARE RAGAZZI…. QUANDO VEDETE MAGLIE BIANCO-NERE LA STRIZZA VI ARRIVA ANCORA… ANCHE SE STATE GIOCANDO IL TROFEO INTERAZIENDALE.
SE ESISTE UNA GIUSTIZIA ULTRATERRENA, LO SCOPRIREMO MARTEDI’…
TANTI AUGURI.
28 Febbraio 2007 alle 23:38
X danianto 1951
Possibile che ogni volta e su qualsiasi argomento debba sempre tirare fuori l’Inter?!
Anch’io sono Juventino e non sono certo contento dell’operato della giustizia sommaria sportiva.. Ma perbacco.. Dell’argomento Inter non se ne può piú!!
Se il mondo del calcio è marcio non sarà mica solo colpa dell’Inter che quest’anno vince a man bassa il campionato?!
Oggi è venuto a mancare un grande appassionato di calcio nonche pinionista: Giorgio Tosatti.
Eppure lei non si degna neppure di un semplice accenno. Solo ed esclusivamente Beneamata Beneamata Beneamata!!!
Si riprenda, si informi e sopratutto allarghi i suoi orizzonti riconoscendo da vero sportivo i pregi e le colpe di tutti!!!
Saluti
28 Febbraio 2007 alle 23:53
X danianto 1951
Dimenticavo di fare una precisazione a cui il Direttore ha già comunque risposto egregiamente..
Parli di Inter aiutata perchè la partita con la Roma è stata rimandata (giusti motivi).
La morte del povero Raciti è stata commissionata da Moratti?
Gli scontri stradali sono stati orditi da Oriali?
L’accusa di assassinio volontario al 17enne l’ha formulata Mancini?
Una sola parola mi viene in mente:
Vergogna!!!!
1 Marzo 2007 alle 08:30
x danianto 1951
guarda che nonostante i tuoi “sforzi” il premio di ROSICATORE N. 1 del blog è già stato assegnato con merito a Dino il rosicone juventino…
Per cui rilassati, tra poco comincia il concorso per “mister ditino alzato” e tu hai ottime possibilità di aggiudicartelo …tutto il giornalismo italiano aspettava uno come te che gli indicasse su cosa si devono fare le inchieste e perchè….ma sai è risaputo che a parte quelli che lavorano a tuttopsort tutti gli altri (carta stampata e TV) sono interisti e fanno parte del complotto organizzato da Moratti e Guido Rossi con la complicità del CONI dei magistrati (interisti) delle procure di Torino, Roma e Napoli e dei Carabinieri + Lapo Elkann e l’avvocota Zaccone (che da bambino tifava Inter) …
1 Marzo 2007 alle 08:54
per danianito
SEI PATETICO………….
1 Marzo 2007 alle 10:01
caro danianto
viso che tocca il genoa le rispondo
nessuno mette in dubbio le colpe di preziosi, sono palesi, ed il genoa e’ stato giustamente condannato. il direttore non vuole certo difendere preziosi per quello che e’ successo, ma evidenziare che le federazione, piena di conflitti di interessi, e’ stata forte con i deboli e debole con i forti (come la mettiamo con il doping juve,lacui inchiesta SPORTIVA non e’ neanche iniziata???). infatti poi le magagne, per fortuna , sono uscite.
per quanto riguarda le sentenze anticipate, beh, non ci volevauno scienziato…….basta leggere le intercettazioni…..e lo capisce un bambino che sono da serie c…….
fiutando l’aria che tirava(di buonismo) poi i giornalisti hanno scritto che le pene sarebbero state limate…….
se invece voglaimo dire che avere la classe arbitrale sottomessa (lo dicono le intercettazioni e i carabinieri) sia meno grave di comprare una aprtita gia’ vintacontro un squadra gia’ retrocessa che stava fallendo piena di ragazzini (quante partite cosi’ a fine campionato…senza cmq dire che e’ sbagliato e va punito) beh, alloraforse ha un concetto dellagiustizia un po strano
cordiali saluti
1 Marzo 2007 alle 13:07
IL CALCIO E’ SERVITO.
Violenza, mano ancora più pesante
Ddl su biglietti, striscioni e Daspo
E’ più duro del previsto il decreto legge varato dal Senato sulla violenza negli stadi. Oltre ai provvedimenti già in vigore, dopo i tragici fatti di Catania, sono stati apportati alcuni emendamenti per renderlo ancora più pesante: si parla soprattuto dei biglietti (al massimo 4 per persona e non 10), striscioni o cori offensivi (pene aumentate fino a 5 anni e 50 mila euro di multa) e Daspo (da 1 a 5 anni).
Continua il pugno di ferro del governo italiano contro la violenza negli stadi, dopo che le commissioni Affari Costituzionali e Giustizia del Senato hanno inasprito il Decreto Amato. Nel mirino, in particolare, gli striscioni e i cori razzisti e i biglietti con i nomi falsi, oltre che un aumento delle pene.
In particolare, al massimo potranno essere quattro i tagliandi venduti alla stessa persona, esibendo un documento di identità, e verranno puniti anche gli addetti alla vendita, con ammende da 5 a 20 mila euro, se non svolgeranno correttamente il controllo.
Pene inasprite anche per gli striscioni o i cori offensivi (soprattutto quelli razzisti), erano previste da 3 mesi a 1 anno e sono passate fino a 5 anni con una pesante multa. Saranno punibili anche i minorenni (a partire dai 14 anni), così come il Daspo è elevato da 1 a 5 anni. Sono aumentate anche le pene alle società che non controllano e per le lesioni gravi o gravissime.
Il testo del decreto verrà discusso nei prossimi giorni al Senato, poi a partire da martedì ci saranno le prime votazioni. L’approvazione definitiva dovrebbe arrivare entreo l’8 aprile.
CHI AVRA’ IL CORAGGIO DI SFIDARE IL CASO E TROVARSI SUO MALGRADO COINVOLTO IN INCIDENTI CAUSATI DA ALTRI????
LO STADIO DIVENTA COSI’ IL PANIERE DAL QUALE QUALCHE MAGISTRATO POLITICIZZATO POTRA’ ATTINGERE PER FAR FELICE L’UNA O L’ALTRA PARTE.
1 Marzo 2007 alle 15:44
Sono Juventino e spero che un giorno Lapo diventi il nostro Presidente, spero inoltre che i tifosi come Danianto cambino squadra, ne facciamo volentieri anche a meno, per tornare in alto i nostalgici devono finirla.
1 Marzo 2007 alle 15:54
grazie per il pensiero Craig, ma ho sempre detestato le società sportive come quella bianconera. Per quanto attiene Lapo, la Juve si merita un presidente come lui !!!!
1 Marzo 2007 alle 16:50
bravi craig e marco g
obiettivamente non riesco a capire gli juventini chese la prendono con moratti e non con moggi e giraudo……beccati con le amni nella marmellata, e c’e’ chi li difende…….
1 Marzo 2007 alle 17:00
ma danianto…se non sei juventino…..non capisco!!!!!!!
1 Marzo 2007 alle 19:31
PER MAURIZIO:
Sono un fessacchiotto il quale sopporta che a criticare il calcio in genere siano quei giornalisti alla Cannavò che per lustri hanno incensato i presidenti spendaccioni per poi criticare il sistema quando questo è imploso.
Vedi come ancora oggi ad ogni sospetto di acquisto strombettano al “grande colpo” infischiandosene dei problemi economici delle società.
2 Marzo 2007 alle 09:42
su questo perfettamente d’accordo con te!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
forse pero’ e’ quello che ci meritiamo…d’altronde se “il fine giustifica i mezzi”………..
e si tifa per la squadra che vince qualnque costo…………..questofa comprare i giornali
2 Marzo 2007 alle 13:28
Condannato Preziosi a 4 mesi dalla giustizia ordinaria (siamo ancora al primo grado)!!!!
8 Maggio 2007 alle 01:21
e inutile i campioni non muoiono mai vai bobo