Clima: l’Unione Europea preme sull’acceleratore

di ALESSANDRO FARRUGGIA
Domani saranno noti i dettagli della strategia contro i cambiamenti climatici varata dalla Commissione europea e che a marzo dovrà essere approvata dai leader dell’Ue. Sono ore frenetiche nei corridoi della commissione, con il presidente Barroso impegnato a resistere alle pressioni dell’industria e a trovare un punto di compromesso tra i commissari Dimas (Ambiente) e Verheugen (Industria) che sono portatori di due diverse strategia. La prima, più aggressiva e ambietalista, vorrebbe un taglio delle emissioni del 30% entro il 2020, la seconda, attenta alla competitività delle imprese, un taglio del 15%. La mediazione è in corso e Dimas spera di portare a casa un taglio del 20% entro il 2020 al quale si aggiungerebbe un ulteriore taglio del 10% se altre nazioni industrializzate - leggi Usa e Giappone - accettassero gli stessi obiettivi. Verrebbe introdotto anche un obiettivo per le rinnovabili che dovrebbero toccare il 20% entro il 2020. E il compromesso prevederebbe anche obiettivi ambiziosissimi da qui al 2050: taglio del 35% entro il 2030 e del 50% entro il 2050. Cioè esattamente come chiedono gli scienziati dell’Ipcc.

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4 Commenti a “Clima: l’Unione Europea preme sull’acceleratore”

  1. Luca scrive:

    Mi presento: sono un normalissimo cittadino, studente.
    L’articolo in questione (Clima: l’Unione Europea preme sull’acceleratore) e comunque tutti gli scritti su questo tema (ultimo l’articolo apparso oggi sul “carlino”) sono molto interessanti ma … non si tiene conto di un elemento DECISIVO e PREPONDERANTE per quanto riguarda il cambiamento climatico (e non solo - mi riferisco a malattie, stati mentali alterati, ecc…) a cui tutti stiamo assistendo. Sto parlando delle scie chimiche, le “chemtrails” e HAARP. Per favore, non iniziate subito con le storie delle cospirazioni, del “non è vero”, del “informati meglio sulla metereologia e aeronatica” e via dicendo: so benissimo (…e forse anche voi???) di cosa sto parlando.
    Non pretendo di innestare una campagna di (contro-) informazione sul Vostro giornale (sarebbe troppo!!!) ma almeno di dire le cose -più o meno- come stanno veramente. C’è un sito, www.sciechimiche.org , che contiene molte utili e serie informazioni in proposito. Vi invito a visionarlo. Grazie per l’attenzione, un cortese saluto. Luca

  2. bila56 scrive:

    Sono un ingegnere e mi interesso di energetica. Che si stia andando verso un periodo di maggior calore credo che ormai sia assodato; ogni anno si manifestano fenomeni legati all’aumento della temperatura.
    Non credo però che tutto l’allarmismo corrente sia giustificato, nel senso che credo che l’effetto serra causato dall’uomo si sommi a variazioni climatiche della terra sui quali francamente non siamo in grado di fare valutazioni attendibili.
    per fare un esempio nel XIV secolo la Groenlandia era tutta verde, prima della piccola era glaciale; in questi anni in alcuni paesi le foreste hanno aumentato le loro superfici come altre variazioni sulle quali gli effetti macroscopici della natura incidono più dell’attività dell’uomo.
    E’ interessante leggere un libro di Lomborg, ex militante ecologista che, dati scientifici alla mano, ha smontato e sta smontando alcuni preconcetti.
    Evidentemente è chiaro che l’intelligenza deve portare l’uomo a perseguire tutti gli obiettivi realizzabili di risparmio ed efficienza energetica, perchè non sono giustificati gli sprechi (ma questo vale in ogni attività umana).
    Ma ritengo infine valida una sola considerazione:
    se, come immagino, le variazioni climatiche hanno cause naturali (a volte si chiama in causa anche l’attività solare) nulla potremo incidere sulle stesse, salvo piccoli risultati. se invece non stiamo andando verso un periodo più caldo, ma si tratta di un fenomeno limitato negli anni, come successo in passato (e la nostra conoscenza dei dati è molto limitata nel tempo) allora ritengo come detto che tanto allarmismo sia ingiustificato.

  3. alessandro scrive:

    risposta a BILA 58 da ALESSANDRO FARRUGGIA

    Gentile ingegnere, come lei osserva il riscaldamento determinato dlale immissioni di Co2 in atmosfera è AGGIUNTIVO ai cicli naturali.

    Ora, dato che il Global warming potential (il potenziale di riscaldamento) della Co2 è noto, è facilissimo determinare, vista la quantirtà di Co2 immessa (ac’essa ampiamente nota), a quanto ammonta la “perturbazione”.
    Il risultato (considerando tutti i gas serra) è 3 watt a metro quadro, ai quali vanno sommati 0,12 watt a metro quadro per l’aumentata attività solare.

    Alla luce della legge di Boltzman (ogni 2,5 W di riscaldamento un grado di innalzamento della temperatura) l’aumento sarebbe quindi di 1.2 gradi.
    Ma a questo va detratta la parte raffreddante dovuta agli aerosol (sia di origine umana che naturale) che ammonta a 1.6 watt per metro quadro.
    Scendiamo così a 1,52 watt per metro quadro, che sempre per la legge di Bolzmann portano l’aumento a 0,62 gradi.

    E l’aumento registrati sinora dall’IPCC è…0,65° C.

    ogni commento, con buona pace di Lomborg, è superfluo…

  4. Antonio scrive:

    In questi ultimi anni, si è intensificata un’attività che la stragrande maggioranza della popolazione mondiale continua purtroppo ad ignorare. Mi riferisco ai voli di aerei che attraversano i cieli sopra molte regioni del pianeta. L’operazione cominciò negli Stati Uniti nella metà degli anni ’90, per poi estendersi al Canada, ai paesi aderenti alla N.A.T.O. alla Russia ed a molte altre nazioni. Questi velivoli lasciano, lungo le rotte seguite, delle strane scie che, generalmente, a differenza di quelle di condensazione, non si dissolvono entro breve tempo, ma persistono nell’atmosfera, sino a trasformarsi in nuvole simili agli strati. È un fenomeno evidentissimo, abituale di cui tutti possono rendersi conto, semplicemente alzando lo sguardo al cielo. Su quelle che i ricercatori indipendenti hanno definito “scie chimiche”, esistono parecchi studi di cui riporto i risultati salienti.

    Vari studiosi, tra cui l’ingegnere Clifford E. Carnicom, il meteorologo Scott Stevens, il fisico Neil Finley, il medico statunitense Michael Castle, la tossicologa Hildegarde Staninger, l’italiano Antonello Lupino, il direttore della rivista Nexus Tom Bosco e molti altri hanno investigato gli effetti di queste famigerate scie. Queste le loro conclusioni.

    - Le sostanze chimiche rilasciate servono a modificare il clima della Terra per contrastare la formazione degli ammassi nuvolosi e quindi la caduta delle precipitazioni. La conseguenza più evidente è la siccità.

    - Gli elementi irrorati a quote elevate, in sinergia con H.A.A.R.P., determinano una ionizzazione dell’atmosfera in modo da favorire la trasmissione di segnali radio ad uso militare (radar) e civile.

    - Le sostanze amplificano, sempre insieme con H.A.A.R.P., campi elettro-magnetici che possono danneggiare le membrane cellulari del plancton e come radiazioni non ionizzanti concorrere all’insorgenza di neoplasie.

    - Con i voli, sono diffusi nell’aria virus, spore di funghi e batteri atti a causare epidemie soprattutto di tipo influenzale nell’ambito di test sulla popolazione.

    - I cristalli di quarzo alterano i campi magnetici naturali ed influiscono sugli equilibri biomagnetici, sul sonno R.E.M., al fine di causare alterazioni dell’umore in modo da indurre comportamenti violenti nelle persone o per condizionarne la condotta.

    - Le scie, che si trasformano in una coltre opaca, determinando una diminuzione dell’ irraggiamento solare, servono a danneggiare la fotosintesi clorofilliana. Secondo lo studioso A. Lupino, alcune multinazionali agro-alimentari mirano a cagionare effetti negativi alle colture tradizionali per poi introdurre e vendere sementi o.g.m. resistenti, per qualche anno, a condizioni climatiche e pedologiche sfavorevoli. Infatti alcune sostanze sono letali per i batteri alla base del ciclo dell’azoto, da cui dipende la fertilità del terreno.

    Le analisi chimiche condotte hanno accertato la presenza delle seguenti sostanze: bario (proprietà igroscopiche, ossia assorbe l’umidità dell’atmosfera); quarzo (proprietà piezoelettriche. Nel 1881 i coniugi Curie scoprirono che il quarzo, quando era assoggettato a pressioni orientate, sviluppava cariche elettriche positive e negative agli estremi degli assi polari. Un anno dopo Lipmann constatò che questi cristalli assumevano una deformazione meccanica, se sottoposti ad un campo elettrico di corrente alternata. Tale fenomeno, detto piezoelettricità, fu poi applicato alla trasmissione e ricezione di onde sonore subacquee. In seguito il minerale fu impiegato per stabilizzare la frequenza delle ricetrasmissioni. Questo ci fa comprendere che il quarzo ha una correlazione con i campi magnetici ed è usato per lo meno per ottimizzare la ricetrasmissione dei segnali radio. Il quarzo, inoltre, per la sua struttura reticolare, risulta trasparente ai raggi ultravioletti. Vengono perciò distribuiti cristalli di quarzo nell’atmosfera per far passare i raggi che danneggiano le membrane cellulari. Tale effetto si associa a quello provocato dall’assottigliamento della coltre di ozono); alluminio (proprietà riflettenti: le particelle di alluminio, riverberando la luce solare, sono funzionali all’operazione denominata “coverleaf”, vale a dire “copertura”, che consiste in una diminuzione dell’irraggiamento solare col fine di compromettere la fotosintesi clorofilliana, con gravi danni per gli ecosistemi e l’agricoltura). Sono state rintracciati anche altri elementi: piombo, torio radiattivo e silicio.

    Il fenomeno deve indurci a porre delle precise domande.

    Chi autorizza questi voli? Quanto costano ai contribuenti? Da quali aeroporti decollano gli aerei? È possibile che questo frenetico, costante sorvolo di ampie aree avvenga all’insaputa dei vertici politici e militari? Perché le due o tre interrogazioni parlamentari sulla questione (onorevole Ruzzante, Sandi e Nieddu) sono rimaste lettera morta?

    Appurato in modo inequivocabile che l’attività connessa alle scie chimiche (chemical trails o chemtrails in inglese) non c’entra alcunché né con i normali voli civili né con le esibizioni delle “frecce tricolori”, come dimostrato in modo inoppugnabile, da documenti ufficiali e brevetti, da studi accurati, fotografie, filmati, analisi di laboratorio, studi condotti da meteorologi, chimici, biologi, fisici, climatologi, investigatori indipendenti…, è giunto il momento di agire, di protestare, di levare la propria voce contro questo genocidio occulto.

    Sitografia:

    http://www.nexusitalia.com
    http://www.orgoneitalia.com
    http://www.leonardodavincics1.it/
    http://www.acam.it
    http://www.chemtrailcentral.com
    http://www.carnicom.com
    http://www.rense.com
    http://www.apfn.org
    http://www.sciechimiche.org
    http://www.sciechimiche.com
    http://www.usac.it
    http://www.pieroruzzante.it (forum)
    http://www.carabinieri.it (forum)
    http://www.chemtrails.it/forum_chemtrails/ (forum)

    Filmati:

    http://www.youtube.com/watch?v=hWS6coclDzU
    http://www.youtube.com/watch?v=kmB0MnLAuDE
    http://www.youtube.com/watch?v=vhK6CvGwHE8
    http://www.youtube.com/watch?v=d2BH5QKFxXs
    http://www.youtube.com/watch?v=iUmYXdy4mkw
    http://www.youtube.com/watch?v=1I4wWTifb9o

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