La dittatura dell’apparire

di Stefy, 39 anni, Emilia Romagna
Grazie a tutti quelli che guardano la buccia di una persona, senza curarsi di quello che c’è in profondità. Grazie a tutti coloro che sono in grado di far sentire una persona trasparente anche se fai prima a saltarla che a girarci intorno. Grazie a chi ci fa credere che siamo niente se non portiamo la taglia 42. Grazie a chi ha fatto credere alla mia amica che ha bisogno di un bendaggio gastrico per trovare qualcuno che apprezzi tutto quello che è, bontà, altruismo, disponibilità, creatività… A quest’ora lei è sotto i ferri per cercare di essere apprezzata per la sua buccia, lei che è solo sovrappeso, lei che ha superato il colloquio dello psicologo, che è riuscita a credere e a far credere che deve essere magra per trovarsi uno straccio di compagno, per non essere più sola. Un compagno che se la apprezzerà solo per il suo aspetto non la renderà felice. In genere sono ottimista. Voglio credere che i chili in più dei quali riuscirà a svestirsi faranno vedere anche ai più miopi le cose meravigliose che già ci sono. Ma non era necessario. Bastava guardare con un minimo di attenzione.

Collegamenti sponsorizzati


Scrivi un commento