La dura vita dei pendolari

di Nicola Broccoli, 42 anni, Budrio
Ormai la delusione per ciò che noi utenti del trasporto locale stiamo cercando di fare, almeno per quello che mi riguarda, è arrivata al culmine. Penso che nonostante la buona volontà di chi ha creato questo forum, le continue segnalazioni dei vari utenti iscritti vengano ritenute dalla dirigenza Fer quasi una cosa fastidiosa, come una mosca che ti si posa in continuazione su tutte le parti del corpo, o come una zanzara che nottetempo ti gira intorno e non ti lascia addormentare. Ne deriva che poi a tutto ci si fa l’abitudine e ci si rassegna come noi utenti… Ormai le risorse finanziarie vengono destinate per la maggior parte al trasporto nazionale, considerata vetrina attraverso cui mostrare il falso volto dei nostri trasporti. E’ come un bell’uovo di Pasqua che fuori ha una bella carta lucida e colorata e dentro cioccolato andato a male, per non menzionare qualcosa che col cioccolato ha in comune il colore.
Chi è alla guida dei vari assessorati ai trasporti però si dimentica, come sempre, che la maggior parte delle risorse arriva da noi pendolari che ogni mattina ci alziamo e spesso prendiamo i nostri trenini quando è ancora buio per andare a guadagnarci la pagnotta, e dopo una giornata di lavoro più o meno faticosa li riprendiamo che è di nuovo buio, con solo la voglia di arrivare a casa, dai nostri familiari, ai nostri affetti e riposarci.
La mia delusione deriva da questa sordità e insensibilità nei nostri confronti, di chi, vuoi per scelta, vuoi per ragioni di salute, vuoi perché ormai le limitazioni al traffico obbligano a farlo, prendiamo questi mezzi vecchi, sporchi, puzzolenti, con personale che si prende confidenze mai concesse e fa apprezzamenti anche piuttosto imbarazzanti.
Onestamente tutto questo mi suona come una grandissima presa in giro.
Non demordiamo però! Chissà, la speranza è sempre l’ultima a morire no?

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