Walter il saggio,
come passerà dalle parole ai fatti?

SAREBBE ingeneroso e falso liquidare il discorso di investitura di Walter Veltroni al Lingotto con le parole di Oscar Wilde: “Amo molto parlare di nulla: è l’unico argomento di cui so tutto”. Il Sindaco di Roma è stato molto bravo a non rifare il verso a se stesso, indicando temi concreti e veri, proprio quelli che i cittadini di Roma vedono ogni giorno aumentare. Stavolta, invece, si tratterà di scegliere, perchè non si potranno elargire buone parole a tutti. Le decisioni che riguardano oggi l’Italia devono essere chiare e dolorose. Tanto per fare un esempio, plaudiamo alla coraggiosa posizione sulla TAV, ma lo sanno anche le pietre che con questa maggioranza è impossibile muovere una virgola per i veti feroci e tenaci di verdi e comunisti. Senza i quali, com’è noto, non c’è la maggioranza al Senato. Un passaggio nelle due ore dell’oratoria veltroniana avremmo gradito sentirlo su come verrà selezionata la classe dirigente del nuovo Partito Democratico. Si rivelerà una semplice sommatoria di due stanche e improduttive nomenklature? E verrà individuata con le liste bloccate come ora? E sarà ancora possibile inserire mogli, cognati e fratelli “por el triunfo del leninismo y la muerte del capitalismo”?
E sulla burocrazia che facciamo? Continuiamo ad infarcire di precari e ministeriali la pubblica amministrazione? A strapagare manager di Stato e dirigenti generali che per i risultati che conseguono andrebbero esclusivamente presi a calci? Su queste cose non secondarie, Walter, che oggi è il pezzo più pregiato del centro-sinistra, tace. Non risulta peraltro che siano diminuiti i costi della pubblica amministrazione e della politica nei suoi anni di governo al Campidoglio. Tutt’altro. Ricordo la notte bianca del 2005, quando all’unisono i giornali radio della Rai ne declamavano il successo senza precedenti, stimando finanche gli introiti economici, quando la manifestazione era ancora in corso e di sicuro c’era solo il diluvio che si abbatteva sui partecipanti.
Ma sappiamo che Walter è fatto così: ogni cosa che tocca, come Re Mida, diventa oro. E’ successo con Roma e succederà certamente con l’Italia, se gli elettori lo premieranno. Viviamo o non viviamo in una democrazia del sondaggio basata sull’aria che tira? E chi meglio di Walter? Che anche stavolta argomenterà di fioretto, usando toni soffusi e, giustamente, non offendendo mai le persone. Solo che stavolta mi inquieta un’altra frase del divino Oscar Wilde: “Se quando parli non offendi nessuno, non hai detto nulla”. E nella politica italiana oggi non sono in tanti quelli che possono essere salvati. E bisogna fare nomi e cognomi. L’esatto opposto del vogliamoci bene.

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2 Commenti a “Walter il saggio,
come passerà dalle parole ai fatti?”

  1. Filippo Guastini scrive:

    Il divino Oscar recitava anche un altro aforisma: “a tutto so resistere tranne che alle tentazioni” .
    Semmai nessuno se ne fosse accorto, Walter, per l’ennesima volta, con atteggiamento da “vecchia volpe”, non ha resistito alla tentazione di non farsi da parte come dovrebbe fare qualsiasi “cariatide” politico/partitica che ha portato il Paese a questi punti.
    “Largo ai giovani!” ma veramente! Che ne pensano gli appartenenti alla “casta”? Sono fortemente sgradite risposte di circostanza. Grazie.
    Un caro saluto a tutti.
    Guastini Filippo
    coordinatore nazionale questioni tributarie
    SOS CIVICO Onlus
    f.guastini@tin.it

  2. gianni scrive:

    Non è possibile non commentare anche se ormai è stato scritto di tutto e di più, ma è mai possibile che qualche politico onesto risponda, questo desiderio non sarà mai esaudito ne sono certo in quanto avrebbe troppo da perdere, con tutto il loro blaterare la sinistra tutta se ne guarda bene. E vero Fassino bertinotti , pecoraro, mussi, e compagni.

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