Tv:ecco i voti per Doha e Chennai
Promossi e bocciati ma Nadal…

 
7 Gennaio 2008 Articolo di Marcos
Author mug

“Doppio fallo di Cilic _ commenta Boschetto _ ne ha fatti pochi ma precisi!” Lo Monaco: “Se entrava quella palla Robredo era fritto”.

Lo Monaco: Santoro/Seppi

“Il back di dritto francese dà molto fastidio all’altoatesino”

“Seppi deve insistere sul lato destro di Santoro: spesso, il francese usa il dritto tagliato e raramente spinge”. Lo Monaco serve su un piatto d’argento la tattica giusta, ma Andreas inizia con due doppi falli ed il servizio perso. Cominciamo bene. Tra errori imperdonabili del nostro e pallonetti meravigliosi del francese, il set corre rapidamente: 5 a 1. A questo punto, Seppi si mette a giocar meglio: “Deviazione del nastro, ma il passante sarebbe, comunque, stato vincente”, Jacopo prova ad aiutarlo. Ci riesce: “Bellissimo passante di Andreas: non ha fatto salire la palla: break point”. Malgrado un “miracolo a rete in difesa di Santoro”, Andreas riesce a breccare l’avversario, profittando di un suo doppio fallo: 5 a 3 per Fabrice. Nel nono game, Lo Monaco si accorge che la tattica suggerita ad inizio partita non funziona: “Sulla palla bassa e tagliata di Santoro, bisogna lavorare di più col polso; il corpo di Andreas è troppo indietro. Il colpo va accompagnato in avanti…non così: 3040, set point Santoro”. Servizio e dritto: Seppi salva il set point e, con ottima palla corta di dritto, si porta sul 4 a 5. Il game successivo si ricorderà per il “No!” strozzato in gola del telecronista: Andreas mette fuori una volée di dritto e perde il set. Sta giocando meglio, però. Lo Monaco sconfessa ufficialmente, e con coraggio, la tattica di cui sopra: “Il back di dritto francese dà molto fastidio all’altoatesino: per questo gli sta giocando spesso sul rovescio”. Così giocando, Andreas si prepara a vincere il secondo set. Contemporaneamente, Volandri sta giocando in India contro Hartfield: Jacopo, meritoriamente, aggiorna costantemente i risultati degli altri tornei. “Ancora! Seppi ha giocato tantissimi dritti vincenti dal suo angolo sinistro sul dritto di Santoro” e, malgrado “Santoro sia bravo ad attaccare in centro, per non dare angolo al passante di Andreas”, il nostro riesce a portarsi sul 3 a 1: è un altro match. Il pressing da fondo campo è molto più sostenuto ed il francese non riesce a tenere il ritmo; Seppi approfitta della confusione dell’avversario e gioca anche qualche smorzata improvvisa: 4 a 1. Il secondo set scorre veloce e Lo Monaco racconta le disavventure della Chakvetadze: “Sono entrati i ladri in casa sua, hanno picchiato il padre e le hanno legati i polsi: ha qualche problema a rientrare e, soprattutto, le è rimasta tanta paura. I ladri, uscendo di casa, le hanno consigliato di continuare a giocar bene, così sarebbero tornati a trovarla”. Auguro tutto il bene alla Chakvetadze, che, pare, sta pensando di lasciare Mosca. Con uno stupendo passante lungolinea di dritto, Andreas si avvicina alla vittoria del secondo set: finirà 6 a 1. Il quarto game del terzo set è il più bello dell’incontro; i due stanno dando il massimo: Andreas vince uno scambio ravvicinato con un dritto lungolinea in controbalzo; Santoro s’inventa un passante di dritto eccezionale, subito imitato nel punto successivo da Seppi, che, qualche secondo dopo, si produce in una veronica da far impallidire Panatta (ne ha giocate due, entrambe vincenti); un ace chiude il game: 2 pari. Lo scherzo, però, è dietro l’angolo. “Straordinario!!”: magia di Santoro, che s’inventa, dopo uno scambio serratissimo, una palla corta rovescia, tirata da fondo campo, così tagliata che, dopo aver toccato il campo italiano, torna nel suo. Seppi, intuendola, prova a colpirla, producendosi in uno scatto sovrumano…senza fargliela: il sogno di vincere il suo primo incontro dell’anno affonda, con tutto il suo corpo, nella rete. La palla corta del mago è il punto di svolta del match: colpito il nostro da tanta bellezza, esaltato il francese dalla sua prodezza. La partita, in buona sostanza, termina qui: 3 a 2 Santoro, con break. Nel game successivo, infatti, Andreas, ancora scosso, sbaglia due facili smash a rimbalzo e perde subito il servizio. Ci prova ancora, il nostro, ma non si possono “sprecare 4 break points negli ultimi due turni di servizio del francese”. Non si può, ma succede: soprattutto, quando di fronte c’è un mago.

Lo Monaco: 6 e mezzo
Seppi: 5 e mezzo
Santoro: 8

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Lo Monaco: Calleri/Robredo

“Se entrava questa palla, Robredo era fritto”

“Come potete vedere, il giocatore argentino è abbastanza pesante”. Ma gioca bene: risponde con prontezza ed aggressività, serve con potenza e precisione e, “senza muoversi troppo, come gli piace”, si porta sul 3 a 1. Jacopo torna sulla nuova superficie dei campi degli Ausopen, piuttosto lenta (dice) e, in questo senso, vede Robredo sfavorito e Ferrer avvantaggiato. Nel sesto gioco, lo spagnolo prova ad uscire dal palleggio tiratissimo, giocando una corta…ma non gli viene bene: “Troppo lunga la smorzata di Robredo: non una grande idea”. Forse, l’idea era buona; l’esecuzione, semmai, ha lasciato qualche desiderio: 4 a 2 per il Leconte di Rio Cuarto. Lo Monaco spiega in sintesi la differenza di rendimento: “Calleri è aggressivo sul secondo servizio dello spagnolo; Robredo, sulla seconda dell’argentino, sta tre metri dietro la riga”. Tutto vero, infatti, “per cercare di tenere a bada Calleri sulla seconda, Tommy commette doppio fallo”. 5 a 2. Se c’è qualcosa da rimproverare al cronista, soprattutto nel primo set, è la mancanza di un seppur minimo entusiasmo: l’argentino, infatti, sta giocando come il demonio, tutto in accelerazione e controbalzo, incendiando le righe e smontando, colpo dopo colpo, la strenua difesa del suo avversario, con una tecnica di gioco propria solo del ping-pong d’alto livello. Lo Monaco, spesso, si limita a chiamare il punteggio: un punto da “circoletti rossi a pioggia”, nel primo set, merita questo commento: “30 a 15”. Entrambi i giocatori portano un rovescio ad una mano straordinario e Jacopo, profittando di una mail da casa, ricorda che lo usano “17 maschi dei primi 50 e 5 femmine delle prime 50”. Il primo punto del decimo game andrebbe proiettato nelle scuole di tennis: servizio perfetto, risposta meravigliosa, rovescio incrociato vincente; il tutto a mille all’ora: “15 a 0”, il laconico commento. Al termine del primo set (64 Calleri), Lo Monaco aggiorna i risultati degli altri tornei. All’inizio del secondo, sia il cronista che Robredo provano a cambiare ritmo: “Questo è il vero Robredo! Tranne la volée finale…”, clamorosamente affondata in rete. Per una volta che Jacopo s’accende, Tommy lo spegne! Agustin s’inventa un contropiede demivolato da fondo, ma gli esce di poco: “Peccato! L’idea era eccellente: se entrava questa palla, Robredo era fritto”. Gli spalti del centrale di Doha sono desolatamente vuoti, Robredo mette a segno il primo ace, si porta sul 2 a 1 e Lo Monaco aggiorna anche sul doppio che sta giocando Seppi, in coppia con Ljubicic: quando non sfugge manco un particolare. Il regista inquadra per un attimo una biondina di splendido sorriso: pare la sorella della Kournikova. L’argentino tira una bomba di rovescio lungolinea, ma, questa volta, sbaglia di grosso la mira: la palla è destinata ad uscire dal campo di un metro, ma, giunta nei pressi della rete a velocità supersonica, scheggia il paletto di sostegno alla rete e, come un proiettile impazzito, cambia radicalmente traiettoria, finendo per diventare un passante di rovescio incrociato strettissimo, disegnando una traiettoria da flipper anni ’70. “Fortuna pazzesca di Calleri!! Ha colpito col rovescio la punta del paletto e la palla va a finire sulla riga opposta. Pazzesco!”, Jacopo, come me, rimane scosso per qualche secondo. Nel frattempo, nella striscia in basso allo schermo di Eurosport2, scorrono notizie raccapriccianti: Calgary-Vancouver 2-1. L’argentino non cala e Lo Monaco, ora, lo segue con partecipazione: “Che botta!”, “Straordinario dritto lungolinea di Calleri!”. Anche Robredo prova a dare il suo meglio: “Da tre metri dietro la riga di fondo, eccellente passante lungolinea di dritto!”, “Che passante!! Straordinario rovescio incrociato dello spagnolo!”. Il sesto game del secondo set è il più lungo ed anche il più appassionante: non c’è punto che non ti spinga ad amare questo sport. Se lo aggiudica Calleri, portandosi sul 4 a 2: è il game della svolta. Il cronista torna all’inizio: “Pesa 90 chili e si vede”, ma gioca bene. “Gran risposta di Robredo, ma straordinario lungolinea dritto di Calleri!”. “Troppo difensivo, il giocatore spagnolo”: e ci credo…l’altro lancia missili da un’ora e mezza! 64 64. “Partita impeccabile di Calleri, che chiude con lo smash. Robredo non ha sfruttato le occasioni del sesto gioco del secondo set. Il bilancio degli scontri diretti si porta in parità: quattro vittorie per ciascuno”. Bel tennis, veramente.

Lo Monaco: 6 e mezzo
Robredo: 7
Calleri: 9

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Boschetto/Golarsa: Cilic/Youzhny

“Doppio fallo di Cilic! Ne ha fatti pochi, ma precisi”

“Le conviene fare un figlio all’anno, visti i risultati!”, Laura inizia bene l’anno, complimentandosi con Devenport, fresca vincitrice del torneo di Auckland. Qualche istante dopo, però, cade subito nell’imboscata di Boschetto, che, evidentemente, giunge in studio poco aggiornato sui risultati notturni: “Nelle qualificazioni di Sidney sono iscritti Fognini e Bolelli, che deve giocare contro Ginepri. Non sarà facile”. Golarsa abbocca: “Eh sì…proprio un turnaccio”. Entrambi gli incontri erano terminati circa 10 ore prima. Luca aggiunge che Naso ha già perso nelle quali di Auckland: qualcosa sa e qualcosa non sa! I cronisti, valutando l’altezza di Cilic, si soffermano sui problemi dello sviluppo improvviso: “Del Potro, per esempio, l’ho visto giocare quando era alto 1 metro e 75. L’anno successivo aveva attaccato 20 centimetri. Ha dovuto abituarsi a questa nuova altezza: ha avuto dei grandi vantaggi nel servizio, ma ha cambiato il suo modo di giocare”. Vero, Laura: lo sviluppo improvviso mette in difficoltà anche molti bimbi di 10/11 anni, che impiegano mesi, prima di ritrovare la giusta coordinazione nei colpi. Boschetto interviene e cerca di rimediare alla precedente svista: “Purtroppo i nostri giovani hanno già giocato a Sidney: Fognini si è ritirato e Bolelli ha perso da Ginepri”. “Peccato. E’ sempre meglio partire bene, all’inizio dell’anno, soprattutto per un giovane alle prime esperienze importanti”, chiosa Golarsa. Youzhny brecca nel primo gioco ed il cronista avverte: “Il russo non è un mostro di solidità, quindi, non è detto ancora niente”. Poco dopo, sempre Boschetto giustamente sottolinea: “Da questi primi scambi si vede che Youzhny gioca con i piedi dentro il campo, mentre Cilic sta ben dietro la linea di fondo”. La differenza tra i due sta proprio lì. Salvando una palla break con grande sicurezza, il russo si porta sul 4 a 2 e Luca ne piazza una decisiva: “Cilic è un grande tifoso milanista”; Golarsa lo supera: “Si vede che è uno che se ne intende”. Il croato rossonero, nel frattempo, salva una palla break con uno stupendo passante incrociato rovescio, protese le braccia, quasi a terra le ginocchia: “Poteva scappargli il set, se non gli entrava questo rovescio…e può scappargli ancora!”, Boschetto s’esalta all’ennesima incredibile accelerazione rovescia del russo, che, alla terza palla break disponibile, riuscirà a vincere il set. 62. “La sensazione”, Laura riassume, “è che Youzhny possa alzare il ritmo quando serve, mentre Cilic non riesce a far male al suo avversario, nemmeno con la prima di servizio, suo pezzo forte.” Poi, aggiunge: “Il russo è qui con la fidanzata e non con l’allenatore. Tecnicamente è uno dei più dotati del circuito”. Vuoi vedere che la presenza della fidanzata e la contemporanea assenza del coach, talvolta, possono esaltare anche le doti tecniche di un tennista? Tra rovesci tagliati da cineteca e rovesci tirati da elmetto, si arriva al settimo game: “Che cosa ha giocato!! Era in controtempo, ma, all’ultimo secondo, Youzhny è riuscito a prodursi in una fantastica volée di rovescio!”, s’incendia il Boschetto. “Ahiahiahi…”, mormorando, apre Golarsa; “Doppio fallo che arriva nel momento peggiore. Break per il russo: 4 a 3 e servizio”, sentenziando, chiude il collega. Dopo uno scambio da leccarsi i baffi, inchinandosi e levandosi il cappello (palla corta, attacco, volée, pallonetto, recupero e passante lungolinea vincente di rovescio, con spalle russe alla rete), i due non si lasciano coinvolgere: “Questo è un lungolinea quasi cieco. La fidanzata di Youzhny si alza ad applaudire”, inizia Boschetto, col tono di chi legge le previsioni del tempo del mese prossimo e dell’altro continente; “Era quasi scritto che giocasse il lungolinea”, Golarsa aggiunge, ridimensionando la prodezza del russo. Laura, a mio parere, si lascia guidare troppo dall’istinto di maestra, sottolineando in cronaca l’errore di posizione a rete del croato, senza esaltare, con tutti gli onori del caso, un colpo estemporaneo, ma indimenticabile. Il maestro non sa che farsene dei colpi estemporanei: quelli non si possono insegnare né ai bambini della sat, né ai ragazzi dell’agonistica, né ai campioni che non li posseggono. Boschetto, meteorologo per rispetto, si riprende subito: “Ma quanto è veloce la risposta di Youzhny!!?”. Spaventosa, Luca, spaventosa! Golarsa inizia a commentare la prossima sconfitta del croato: “Cilic sta pagando lo sforzo di ieri…direi di tutto il torneo: non è ancora abituato a questi ritmi”. Io credo che si abituerà presto. Poco dopo, Boschetto dice la sua migliore: “Doppio fallo di Cilic! Ne ha fatti pochi, ma precisi: match point Youzhny”, e chiude al punto successivo: “E finisce qui! Con questa ennesima accelerazione di rovescio!”. Laura, prima dell’inizio dell’altra semifinale tra Moya e Nadal, mette pepe alla finale del giorno successivo: “Dici che Youzhny preferirebbe incontrare Moya in finale? Fossi in lui, preferirei giocare contro Nadal”. Lungimiranza soprannaturale!

Boschetto: 5/6
Golarsa: 5/6
Cilic: 5
Youzhny: 8

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Pero/Golarsa: Nadal/Youzhny

“E’ meglio giocare in discesa che in salita”

E’ sempre un grande piacere vedere il magister elegantiae: il portamento in campo di Vijay Amritraj era in grado di placare perfino le incontenibili esuberanze di Jimmy Connors.

“Bisogna vedere se Nadal riesce a reagire, dopo il memorabile incontro di ieri contro Moya, come fece a Roma contro Gonzalez, dopo aver lottato fino all’ultimo respiro, sempre in semifinale, contro Davydenko”: perfetto, Elena. “Il russo si aggiudica il primo scambio lungo”, aggiunge, e Laura completa: “Youzhny è molto migliorato dal punto di vista muscolare: perde meno terreno, quando gioca in difesa”. Pero sottolinea le borse sotto gli occhi dello spagnolo, anticipando il break immediato del russo: 2 a 0. Golarsa approfitta di un’inquadratura sulle tribune: “Nella patria di Sandokan, appare sugli spalti Yanez!”. Un sosia di Philippe Leroy sfumacchia un sigaro, sorridendo ironico, a qualche migliaio di chilometri ad ovest, rispetto al teatro delle meravigliose battaglie della tigre della Malesia. Qualche attimo dopo, il regista inquadra pure Sandokan, ma porta i Ray-Ban. Con due ace, il russo conferma il break e Laura sentenzia: “Nessuno mette in discussione le capacità di reazione di Nadal, ma è meglio giocare in discesa che in salita”. Youzhny continua a bombardare Rafa, che, raramente, riesce a trovare il tempo sulla palla. 4 a 0, doppio break: “Le sue difficoltà lo rendono un po’ più umano”, Golarsa coccolona, che, poi, esclama: “Ma va che bella!”, “Si permette anche il tocco…Youzhny! Splendida palla corta di dritto”, s’esalta la compagna di cronaca. Il russo chiude il game con un ace: 5 a 0. Elena sottolinea: “25 punti a 5: dominio assoluto!”. Laura spiega le difficoltà dello spagnolo: “L’incontro di ieri sera è stato devastante dal punto di vista fisico, ma, soprattutto, psicologico. Sia Moya che Nadal hanno fatto una fatica tremenda, considerando il rapporto tra i due. Rafa è completamente svuotato dal punto di vista mentale”. Sono d’accordo. Non si fa a tempo a giustificarlo in qualche modo, che Rafa commette il più classico degli errori a rete: “Ommammamia! Sul nastro questa semplice volée: 6 a 0. Per il momento, Nadal non è in campo”, commenta Elena, subito seguita da Laura: “Per altro, Youzhny ha commesso pochissimi errori non forzati”. Osservazione molto pertinente. Inizia il secondo set e serve il russo: “Questo game per Youzhny è importantissimo. Bravo, bravo!! Destra – sinistra, non gli dà tregua!” Golarsa evidenzia due rovesci consecutivi, dagli angoli misurati col goniometro. Pero sintetizza: “In meno di mezzora di gioco: 7 a 0”. Commenta, poi, due buoni risultati azzurri: “Brizzi è ancora in gioco nelle quali di Auckland e buone notizie giungono dalla Nuova Caledonia: Flavio Cipolla ha vinto il ricco challenger di Noumea”. Un doveroso tributo a due bravi tennisti, che percorrono il mondo in lungo e in largo, per mettere in gioco la propria professionalità. Golarsa torna sul campo: “Contro Nadal hai sempre l’ansia di un suo ritorno”, ma Youzhny, con un ace, chiude il terzo game ancora in vantaggio. Nel quarto, lo spagnolo s’impegna allo stremo: “Però! Sta salendo Nadal…ma cos’ha trovato Youzhny: che bravo!!”. Due dritti spaventosi sulla riga sinistra di Nadal: break e 3 a 1. Le croniste, a questo punto, si soffermano su un tema, che varrebbe la pena di approfondire: i successi dello spagnolo dipendono troppo dalle sue qualità fisiche; quando manca la condizione, raramente riesce a supplire col suo tennis. Per Laura, questo è dovuto al fatto che da ragazzino ha raggiunto una forza fisica eccellente, prima d’aver raggiunto pari forza tecnica. Sul 4 a 1, entra il fisioterapista: “I can not move”, gli sussurra Rafa. Per le nostre, non è proprio il caso che Nadal si ritiri sul finire del match: sarebbe poco onorevole. Il regista mostra incredibilmente le immagini dell’interno di una chiesa cristiana ed Elena snocciola i dati: “I cristiani, a Chennai, sono il 7%; quasi tutti gli altri sono indù”. Il regista, evidentemente, è in minoranza, oltre che bizzarro. Una palla corta assassina ed un dritto lungolinea impeccabile portano Youzhny sul 5 a 1. Pero dice la sua penultima: “Con Nadal non è finita finchè non è finita; ma questa partita non è mai iniziata”. Golarsa chiude: “Credo che questa sia la sconfitta più pesante subita da Nadal da quando è ai vertici della classifica”. Pero chiude: “Era il fantasma di Nadal: onore a Youzhny, che vince meritatamente il titolo”. Chiudo anch’io: tre dei miei tennisti preferiti si aggiudicano i primi tornei dell’anno. Youzhny, Murray e Llodra.

Pero: 7
Golarsa: 7
Nadal: 5
Youzhny: 9

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23 Commenti a “Tv:ecco i voti per Doha e Chennai
Promossi e bocciati ma Nadal…”

  1. Backdoor scrive:

    Grande Marcos.

    Riproponendo ancora una volta parti dei commenti live, ci fai rivivere il match. E leggendoli si riesce ad apprezzarli diversamente da quando li si ascolta. E, in questa settimana, ho avuto l’opportunità di assistere ai match da te segnalati.
    Sui quali, credo, i tuoi voti siano in parte condivisibili e in parte meno.

    In particolare, la coppia Pero / Golarsa, nello scontato commento sulla vicenda scommesse-italiani, hanno manifestato sorpresa sul perchè solo gli italiani, Starace e Bracciali, siano di fatto stati puniti (soprattutto Golarsa, in realtà).

    Ora, sapendo della bravura di entrambe, e considerando che proprio sulle colonne di questo blog, si era in pìù post commentato del patteggiamento dei tennisti italiani quale causa del loro ‘primato’, verrebbe da pensare che entrambe farebbero bene a non mancare più l’appuntamento con “Servizi Vincenti, il blog di UBS”. Bisogna che qualcuno lo ricordi loro.
    Per questo, 1/2 voto in meno ad entrambe (6,5 per ciascuna).

    1/2 voto + 1/2 voto da assegnare in più a Jacopo Lo Monaco (7,5): semplicemente “Mister Tennis in TV”.

  2. stefan scrive:

    lo monaco è perfetto,sempre sull’attualità e capisce il gioco come pochi

    voto: inclassificabile,in positivo xò

  3. marcos scrive:

    back, mi son perso il commento delle due sulle scommesse italiane: laura, tra i cronisti tecnici di sky, mi sembra la meno aggiornata. non credo che abbia il tempo per informarsi molto su ciò che si scrive intorno al tennis. elena, invece, è molto preparata: probabilmente non ha voluto approfondire il discorso in cronaca, anche perchè, da quel che dici, forse avrebbe dovuto aprire un siparietto con la collega. non capita di rado che le due non vadano daccordo: qualcuno avrà detto loro di “beccarsi” un pò di meno.

    se lo monaco avesse affrontato il primo set tra calleri e robredo con lo stesso spirito di ammirazione e trasporto con cui ha affrontato il secondo, avrebbe proprio preso 7.5: nel primo, evidentemente, era distratto da altre letture. oppure è come seppi: fatica a carburare!

    concordo con stefan sul giudizio a lo monaco: aggiornatissimo e tecnicamente molto valido.

    grazie ad entrambi!

  4. Stefano scrive:

    Lo Monaco è sempre un po’ troppo partigiano, ma pazienza, gli viene proprio naturale. Comunque molto competente e molto aggiornato su tutto quello che è tennis, quindi grande professionista.

    Sempre eccellente Elena Pero, puntuale, divertente, mai noiosa.

    La Golarsa purtroppo ha sempre il solito difettuccio di sembrare troppo la maestrina che ti vuole insegnare come devi fare il compitino per bene, credo che non piaccia soprattutto per questo motivo.

  5. roberto commentucci scrive:

    Secondo me Lo Monaco, generalmente molto lucido, nel match Seppi-Santoro non ha avuto una lettura tattica felice del match. Il back senza peso sul dritto non ha dato granché fastidio a Seppi, che ha lavorato molto su quel tipo di colpo ed è andato infinitamente meglio rispetto ad esempio al match di Davis contro Sela, che lo aveva fatto impazzire con le palle basse e sgonfie sul diritto.
    Andy a Doha ha pagato la partenza lenta, specie al servizio, come spesso gli accade, ma poi è riuscito a prendere in mano il gioco soprattutto grazie alla netta prevalenza negli scambi giocati sulla diagonale del diritto.
    Marcos invece è stato perfetto nell’individuare il punto decisivo del match: la “magica” palla corta boomerang di Fabrice sul 2 pari del terzo set, un colpo davvero incredibile che ha messo ko il nostro.
    Il quale peraltro è in buona compagnia, visto che tra le vittime di quel demonio intramontabile figura anche uno come James Blake, sconfitto ieri a Sidney dal francese.

  6. Francesco da Lugano scrive:

    Complimenti marcos! Io, tra streaming, Eurosport in tedesco e qualche altro canale in francese non riesco a seguire i nostri telecronisti. Tu li fai rivivere (e così mi sento un pochino di più a casa..:)

    Piuttosto, quello che più è risaltato all’occhio in questa settimana è… l’assenza (quasi) totale di pubblico al torneo di Doha. Tranne per la finale, non c’era nessuno sugli spalti! Cos’è, in Qatar non frega a nessuno del tennis? Oltretutto aveva un tabellone più qualificato di Chennai (con l’eccezione Nadal) e Adelaide. Ho visto immagini da quei posti, avevano un pubblico degno di un torneo Atp.

    Non male sapere che la Wta ha deciso di giocare proprio in Qatar in suo Master di fine anno. Se ci saranno quattro gatti sugli spalti, sarebbe un duro colpo per l’immagine del tennis. Mi ricordo che anche Ubaldo aveva le sue perplessità sulla scelta di Doha (anche se per motivi legati alla condizione femminile nei Paesi musulmani).

    I soldi, purtroppo, avranno influito sulla scelta.

  7. Elisabetta scrive:

    Grande Marcos davvero!
    Adoro Elena Pero ( la migliore tra le donne) , non mi piace la Golarsa…preparata ma saccente e quasi mai ironica . Lo Monaco è bravo ma devo ammettere che sento la mancanza di Costanzo che seguo ancora con piacere nelle cronache di Atletica , ma perchè mai è stato sostituito?
    O è andato via lui ? Anche se mi sembra strano vista la grande passione che riusciva a trasmettere. (comunque la mia simpatia per Costanzo non vuol togliere meriti al bravo Lo Monaco).
    Felice per la bella vittoria di Andreas su Tsonga!!! e perdere da Santoro ci sta : non è il primo giocatore giovane a trovare difficoltà nell’incontrare il mago..tanti veterani prendono con le molle il genietto francese, per me è più merito di Santoro che demerito dell’altoatesino .

  8. Voortrekker Boer scrive:

    Semplicemente ottimo…leggendo su Tennis Italiano di Gennaio un articolo del brillante F.Ferrero mi pare d’intendere che per quest’anno ci sia risparmiata la telecronaca di Canè agli Australian Open, qualcuno può smentire o confermare?

  9. marcos scrive:

    antonio costanzo, credo, manca a tutti. non conosco (o non ricordo d’aver letto) le ragioni per cui non segue più il tennis: sarei grato se qualcuno (magari jacopo?) o costanzo stesso ce ne raccontasse i motivi.

    ferrero mi piace (l’anno scorso gli ho dato un 6.5 ed un 7): paolino, malgrado qualche battuta riuscita bene e la naturale competenza tecnica, è più uomo da infinite chiacchiere a bordo dei campi da tennis, che cronista televisivo.

    pero, l’anno scorso, è la telecronista che ha ricevuto più giudizi ed ha ottenuto il miglior voto finale: ottima, con chiunque commenti.

    i quattrini degli sceicchi colmano le desolanti lacune degli spalti di doha. ahimè.

  10. pibla scrive:

    Caro Voortrekker Boer, mi spiace parecchio deluderti, ma a me pare di aver capito esattamente il contrario e cioè che ci becchiamo Paolino anche a questo giro…

  11. marcos scrive:

    dimenticavo, elisabetta.

    qualcuno certo me lo ricorderà, quando sarà il momento. non ricordo quanto tempo ho dato ad andreas per entrare nei venti (tempi lunghi), ma un paio d’anni fa, ormai (credo), l’ho scommessa grossa: se la seppia (in umido di fronte all’hot-tsonga) non entrerà nei venti, cambierò il nick…

    da “marcos” a “er nebbia”

    l’ho scritto allora là, lo ribadisco orora qua.

  12. Giovanni Di Natale scrive:

    Antonio Costanzo ha fatto una scelta di vita diversa. Se non sbaglio è passatto alla BWin insieme con Gaudenzi, suo grande amico. Curano tutti gli aspetti di marketing.

  13. fulvio scrive:

    Divino come al solito leggere i tuopi pezzi mi rendo conto che il tuo graffiante ,intelligente e poetico modo di scrivere ,rende i post di noi poveri mortali delle ”ciofecche” incredibili.su una cosa peò vorrei soffermarmi,o sei un amico ”intimo” della glorasa o sei un parente,troppo biuono con una signora che oltre a essere poco informata si rende antipatica con i suoi modi di dire da saccente tuttologa,sai benissimo cosa penso io delle donne che fanno del giornalismo SPORTIVO il loro lavoro…..

  14. marcos scrive:

    grazie giovanni (forse ce l’avevi già scritto).

    gaudenzi: ecco un altro che mi piaceva molto. credo che sia una persona molto corretta, ostinata e capace.
    riuscirà a far bene in qualsiasi campo… anche il papà!

  15. Francesco da Lugano scrive:

    @ pibla e Vortrekker Boer

    Allora devo reputarmi fortunato qui a Lugano, se il commento di Eurosport arriva in tedesco (a meno che Canè non abbia fatto un corso di lingue in Germania… :) )

    Vortrekker, sei per caso un utente sudafricano di Pretoria? Uno dei miei amici migliori abita lì, gli afrikaans che ho conosciuto sono orgogliosi, generosi, “duri e puri” come gli uomini di un volta.

    Qualità che in loro ammiro moltissimo.

  16. roberto commentucci scrive:

    Posto qui un off-topic sulle qualificazioni maschili dell’AUS Open, il cui tabellone è stato sorteggiato stamane.
    Sono in gara 7 azzurri; i meglio classificati sono Cipolla (tds n. 5) e Luzzi (tds n. 23).

    Questi i loro spot (ricordo che occorre superare tre turni per entrare in tabellone):

    (2)Reynolds - Chen
    Kuznetsov - Vejmelka
    BRIZZI - G.Jones
    (29)Dlouhy - Alternate
    Compito davvero arduo per Alberto Brizzi (classe ‘84, n. 290 Atp), che se la vedrà al primo turno con la giovane wc australiana Greg Jones (’89), giustiziere del nostro Trevisan in 3 delle quattro prove dello Slam juniores lo scorso anno. Match che potrebbe rivelarsi complicato. In ogni caso, sia Dlouhy che Reynolds sembrano fuori portata per Alberto.

    (5)CIPOLLA - Ebden
    Junaid - K.Kim
    ALDI - Gensse
    (20)Delic - Sweeting
    Il talntuoso e coraggioso Cipolla (classe ‘83 n. 116 Atp), recente vincitore a Noumea, è dato in forma, ma gli americani Kim e soprattutto Delic saranno due ossi duri. Curiosità per Francesco Aldi, che tenta la sorte su una superficie per lui ostica.
    13)Troicki - Lugassy
    Lammer - Armstrong
    LORENZI - Middelkoop
    (23)LUZZI - Ryderstedt
    Possibile un derby toscano al 2o turno fra Lorenzi (classe ‘81, n. 284) e Luzzi (classe ‘80, n. 143), anche se Fede dovrà fare attenzione già al giovane svedese Ryderstedt che ha talento. Tuttavia il favorito per il main draw è il serbo Troicki.

    (14)Kunitsyn - Minar
    Guez - Rehnqvist
    GALVANI - Cruciat
    (17)Granollers Pujiol - Bachinger
    Il padovano Galvani (classe ‘77, n. 177) è in uno spot alla sua portata, gli avversari più pericolosi potrebbero essere il tedesco Bachinger e il russo Kunitsyn.

    (16)Qureshi - Bohli
    VAGNOZZI - Niemeyer
    Coelho - Recouderc
    (22)Economidis - Dustov
    Compito arduo anche per l’ascolano Vagnozzi (’83, n. 274), giocatore piuttosto a disagio sul cemento. Pericolosi paiono il pakistano Qureshi, uno degli ultimi attaccanti puri, e l’esperto greco Economidis.

    La mia speranza è che possano farcela Cipolla e Galvani. Avrebbe i mezzi per passare anche Luzzi, su cui pesa l’incognita della concentrazione, visto il probabile prossimo coinvolgimento nella vicenda scommesse.

  17. marcos scrive:

    ehehehehe!

    ma quale amico intimo della golarsa, fulvio!

    le ho dato 5/6 nella cronaca youzhny/cilic, solo perchè alla fine del commento ha divinatoriamente colto che per youzhny sarebbe stato meglio incontrare in finale nadal, piuttosto che moya, prima che gli spagnoli giocassero la loro indimenticabile semifinale!
    mi dirai: le è andata bene! certo…ma un dritto deviato dal nastro può farti vincere un match!

    nell’altra cronaca è andata molto meglio.

  18. pibla scrive:

    ….bisogna ammettere che la Golarsa proprio simpaticissimissima non è….in quanto a Costanzo, ma se ha fatto una scelta di vita come si spiega che continui a commentare l’atletica ed il tennis no???
    In quanto alle quali, a parte Cipolla, dovessi giocarmi un copeco me lo giocherei su Lorenzi, difficile ma non impossibile….

  19. Voortrekker Boer scrive:

    Francesco io sono un afrikaner, l’afrikaans è la lingua…cmq ti perdono :)
    cmq sì sono di Pretoria ma adesso vivo a Bloemfontein e trascorro molto tempo in Italia per lavoro.

    Peccato allora devo aver letto male quell’articolo!

  20. Elisabetta scrive:

    Marcos tu non sarai mai er nebbia , mai!!!
    Andreas ha qualità fisiche,tecniche e morali ,io ci credo in lui..
    sono d’accordo con te anche su Gaudenzi ,bell’esempio sotto molti punti di vista ,uno dei pochi tennisti laureati..bravo in tutto davvero.
    saluti a tutti

  21. pibla scrive:

    …ehm…ehm il copeco su Lorenzi l’ho perso, 6-2 6-4 da un tale Middelkoop, o qualcosa del genere….

  22. marcos scrive:

    pibla…minculpòp ha delle armi segrete da giocare!

    sarò “er nebbia”, elisabetta, se andreas, nel giro di qualche anno non riesce ad entrarmi nei venti!

    io preferisco quelli che riescono a cambiare le proprie ferree opinioni a quelli tuttidunpezzo: nel mio caso, però, trattasi di scommessa fatta con me stesso…non posso non portarne le conseguenze!

    vedi, poi, che “er nebbia” non mi starebbe così male…

  23. Elisabetta scrive:

    Incrociamo le dita…comunque ha lottato tre set con Stepanek ed è un buon risultato a mio parere ,i primi venti sono alla sua portata .

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