Il buono, il brutto e il cattivo…
di questi giorni a Roma

 
17 Maggio 2008 Articolo di Marco Sicolo
Author mug

Virtual Tour: Final Day in Hamburg and Rome!

A pochi chilometri da Cinecittà, il Foro sembra il set ideale per… sensazioni contrastanti!

Il mondo del tennis è vario, si sa, e qui a Roma in pochi giorni se ne son viste di ogni genere…
Buono, come i match tirati (vero Sharapova?), i risultati a sorpresa (Ivanovic fuori subito), i nomi nuovi (Cornet, la stessa Errani), le grandi conferme (Jankovic), buono soprattutto come lo spettacolo puro, assicurato quando in campo scende, come ieri, gente del calibro di Jelena e Venus (solo due dei grandi nomi che si sono visti al Foro).
Brutto, come la brutta abitudine che ha dovuto fare il pubblico romano di rinunciare a molti big match: dopo la sbornia di ritiri della settimana maschile, l’ultimo spiacevole capitolo è arrivato ieri, con il forfait di Serena Williams. E qui dal brutto al Cattivo il passo è davvero breve: con tutto il rispetto per la salute e la buona fede dei referti medici, ma il cattivo gusto di dare la colpa di questi infortuni all’ “aria italiana”, come ha detto Serena in conferenza, dopo aver privato il pubblico di un attesissimo incontro a solo mezz’ora dall’inizio… poteva evitarlo. Brutto e Cattivo, d’altronde, è anche l’immagine che si è costruito papà Richard, che, venuto in gita a Roma ben accompagnato, adesso può già fare le valigie con le sue figliolette…
E anche quando le notizie sono arrivate da lontano, le sensazioni sono state forti: il ritiro della Henin, che ha squassato l’animo di chi la amava e di chi l’amava meno,e che sconvolgerà le gerarchie in classifica, non può che dirsi una Brutta notizia, arrivata da una che forse è stata Buona, Brutta e Cattiva allo stesso tempo: buona per il palato dell’appassionato di bel gioco, brutta per motivi che sarebbe inelegante esplicitare, cattiva per certi atteggiamenti che, soprattutto dal ritiro della finale a Melbourne contro la Mauresmo in poi, le sono costati la simpatia di molti fan.
E adesso, al culmine del torneo femminile, il pubblico del Foro dovrebbe avere di che consolarsi: in questi ultimi due giorni, e a giudicare dalle semifinaliste, dovrebbe esserci spazio, oltre che per lo spettacolo, anche per il… Bello!

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31 Commenti a “Il buono, il brutto e il cattivo…
di questi giorni a Roma”

  1. john john scrive:

    COME ASSASSINARE IL TENNIS PROFESSIONISTICO

    Eh no, la vicenda sharapova è il colmo…non si può andare avanti a botte di ritiri e non regge nulla: nè la scusa del roland garros, nè le date scambiate nè il resto; a roma c’era un sacco di gente normale che ha speso soldi per vedere questi ragazzini che di professionale hanno solo la furbizia e sono rimasti buggerati, inutile starci a girare attorno. vergogna: ho conosciuto atleti menomati che non hanno mai voluto lasciare il campo per ritiro e stavano male davvero. vergogna

    POSSIBILI SOLUZIONI
    Primo: come dice Tiriac, sostituire immediatamente il ritirato pre partita con l’eliminato del turno prima e studiare un sistema di punteggi che penalizzi i ritiri

    Secondo: per evitare che chi sta male davvero sia ulteriormente penalizzato assoldare a ogni torneo un medico fiscale super partes che dica la verità sullo stato di salute del giocatore

    Terzo: multare chi si ritira senza una pesante ragione del doppio della cifra guadagnata sino ad allora nel torneo e, in casi di evidente malafede (tipo giocatore che va ad allenarsi il giorno dopo al parioli o all’aniene perchè è passato tutto), squalificarli per la prova successiva del grande slam

    VERGOGNA
    Ma il nostro atp tour è davvero professionale? Ma chi cavolo guida le redini di questo carrozzone che distribuisce denari e rilascia partite finte, impegni modesti e ritiri a go-go? Lo spettatore è sacro e va rispettato, ho visto bimbi e bimbe a roma con gli occhioni lucidi per non poter ammirare i loro beniamini; e dico questo evitando di entrare nel merito del modesto impegno di alcuni top ten in certi tornei, anche questo per me ingiustificabile.

    PS: scusate la foga ma la deriva a cui assisto è davvero preoccupante; ubi che ne pensi? e voi amici del blog?

  2. paolo v. scrive:

    Premetto che non conosco il motivo del ritiro della Sharapova, che magari è malata sul serio, però, l’impressione che una persona ricava da questa vicenda è che abbia sostanzialmente ragione john john cioè che sia una solare dimostrazione di disonestà da parte di questa campionessa. Questa conclusione so che sarà avversata dai tanti fans della siberiana ma è dettata dal ripetersi continuo sempre da parte delle stesse giocatrici di questo autentico malvezzo disonesto dei ritiri dai tornei che non siano dello slam. La Sharapova anche se oggi fosse veramente malata non gode più di nessuna credibilità perche troppe volte ha truffato e preso in giro gli appassionati. Sono sempre le stesse che si “ammalano” in queste circostanze mentre non si ammalano mai durante gli slam.
    Quello che fa rabbia è ripensare alle parole della Sharapova riportate su questo blog una decina di giorni fa allorquando lei faceva la moralista e diceva che non si sarebbe prestata a farsi rilasciare certificati medici di comodo per giustificare non partecipazioni a qualsivoglia torneo e accusava la WTA di questi mezzucci. Dico solo che lei è L’ULTIMA MA PROPRIO L’ULTIMA che si più permettere di fare quelle considerazioni. E siccome quelle considerazioni, purtroppo, le ha fatte, alla luce dei suoi continui, ripeto continui, ritiri sospetti, le ritengo una presa in giro.
    Spererei in una multa salata ma so che non avverrà mai anche perchè nessuno ha interesse a fare la guerra a queste dive isteriche che però sono quelle che garantiscono l’audience dei media.
    L’unica cosa che posso dire è che le star di qualche anno fa erano differenti, la settimana scorsa abbiamo rivisto Gabriela Sabatini che a Roma vinse quattro volte, fece sette finali era molto più “personaggio” della Sharapova, ma non si ritirò mai e lo stesso vale per Navratilova, Seles, Graf, Evert ecc. Capitava una volta ogni tanto che si ritirassero ma così spudoratamente mai…
    Posso solo sperare che la signorina Sharapova non vinca a Parigi e non metta più piede al foro visto che gli internazionali d’Italia non hanno bisogno di lei per essere grandi, spero che il suo nome nell’albo d’oro non ci sia mai.
    O.T. Mi unisco a chi chiede ad Ubaldo (a proposito auguroni, in leggero ritardo, di buon onomastico) di non fare morire questo blog.

  3. Ubaldo Scanagatta scrive:

    pienamente d’accordo con John John. Non c’è rispetto per la gente nè per l’etica. La Sharapova è stata sincera, anche troppo, quando ha detto che a Parigi si sarebbe fatta due iniezioni e avrebbe provato a giocare. Tutti sembrano accettare questo stato di cose come se fosse normale…I giocatori sono le star e lo starsystem subisce tutto senza fiatare. Sono d’accordo soprattutto che sia ATP sia WTA (sindacati nell’insolita posizione di chi deve proteggere anche chi dovrebbe punire) abbiano dimostrato di non sapere proteggere adeguatamente i loro eventi. Mentre l’importanza degli Slam è cresciuta nel tempo a dismisura, quella degli altri tornei perde sempre più consistenza. E quel “vergogna” è commento condivisibile. Il problema è che non vedo grosse alternative. Da quattro anni i direttori dei tornei avevano proposto di poter tenere a disposizione gli sconfitti del giorno prima per eventuali sostituzioni ma i giocatori hanno sempre risposto picche…trincerandosi dietro il problema dei punti (a chi attribuirli? E se poi lo sconfitto nei quarti vince il torneo? etcetera).

  4. Sav11 scrive:

    Il problema non è di facile risoluzione, ma qualcosa si deve pur fare, anche perchè così si allontana la gente dal tennis, con tutto ciò che ne consegue…

  5. marcos scrive:

    il regolamento iscrive d’ufficio i tennisti ai tornei master series: il calendario ne distribuisce le date in maniera assurda. i giocatori continuano ad esprimere perplessità e critiche. l’atp, dall’anno prossimo, se non sbaglio, vorrà un certificato medico ancor più dettagliato, prima di accettare il ritiro di un giocatore dai master series (che cambieranno nome), senza punirlo in qualche modo. la diatriba s’inasprisce, il rapporto tra i dirigenti ed i giocatori si fa sempre più teso. riposta dei giocatori: ritiro…c’è qualcuno che può pensare di multare roddick, per esempio, per il ritiro di roma? c’è qualcuno che può dire ad almagro o a volandri di continuare a rimanere in campo, se sentono dolore?

    sulla realtà del tennis femminile so molto meno: io credo che un tennista debba giocare a tennis solo se sta bene. non mi va che si ricorra ad iniezioni, pur di giocare un torneo. se masha sapeva di non essere al meglio, non avrebbe dovuto giocare il torneo di roma. ricordo degli anni, nei quali il campione veniva a roma, giocava oscenamente il primo turno ed allegramente perdeva: meglio farsi battere dal primo che capita, o ritirarsi al primo seppur piccolo fastidio?

    i ritiri, a mio parere, indicano chiaramente che si gioca troppo e si gioca un tennis incredibilmente dispendioso. indicano altresì che il calendario, così com’è, funziona poco.

  6. federov10 scrive:

    son pienamente d’ accordo con ubaldo. ma quello che mi chiedo è: l’ importanza assoluta per gli slam deriva per il maggiore prize money o per i punti in classifica? perchè anche sul fatto relativo alle scommesse e alle partite combinate (e quindi ad altri ritiri sospetti ecc…) mi son sempre chiesto: un giocatore posizionato dal numero 5 al numero 50 se ha vantaggi economici vendendo partite (guadagnando di piu che l ipotetico passaggio del turno) perchè mai dovrebbe rifiutare se tanto non subirà mai e sottolineo mai danni in classifica? tralasciando la moralità della cosa, quello che voglio dire è: un giocatore che sta fra i primi 50 che obiettivi può avere se non quello di incrementare i propri guadagni? il problema è che può farlo vendendo partite senza essere penalizzato in classifica. tanto i master series li giocherà sempre e comuqnue restando fra i 50.
    che ne pensi ubaldo? e gli altri utenti del blog?

    ps: ubaldo ho risposto all e mail che mi avevi mandato ma non mi hai risp. l hai letta?

    saluti

  7. john john scrive:

    dalle agenzie di stampa

    TENNIS: ORGANIZZATORI ROMA, SCONCERTO E AMAREZZA PER INFORTUNI =

    Roma, 17 mag. - (Adnkronos) - “Sconcerto e amarezza”. Gli organizzatori del torneo Wta di Roma - Internazionali BNL d’Italia condividono le sensazioni del pubblico del Foro Italico dopo “la serie senza precedenti di infortuni a giocatori e giocatrici che hanno privato l’edizione 2008 del Torneo di alcuni fra gli incontri più attesi”.

    “Quanto accaduto a Roma si era già verificato altrove e probabilmente si verificherà ancora in futuro”, si legge in una nota. “Nello scusarsi per quanto è accaduto, dunque, la FIT preannuncia la ferma intenzione di usare tutti gli strumenti a sua disposizione per far sì che gli organismi internazionali adeguino le attuali normative con l’obiettivo di tutelare gli spettatori dei tornei e, soprattutto, di tornare a promuovere a ogni livello i valori etici e sportivi della nostra disciplina”, aggiunge la federtennis.

    “Gli organizzatori degli Internazionali BNL d’Italia -si legge ancora nel comunicato- ringraziano il pubblico del Foro Italico per la passione, la competenza e l’estrema correttezza con le quali hanno seguito il Torneo e invitano tutti gli spettatori che hanno acquistato un biglietto per le semifinali di oggi a conservare la matrice in vista dell’adozione di speciali formule di promozione che verranno loro riservate in occasione dell’edizione 2009 dei Campionati”.

    (Red-Spr/Col/Adnkronos)
    17-MAG-08 17:01

    NNNN

  8. pibla scrive:

    Ma che gli organizzatori sbagliano nel far giocare i giocatori nel micidiale, per la muscolatura, umido del Lungotevere, lo penso davvero solo io??? in nessun torneo su terra battuta si pretende di giocare anche la sera quando poi la terra medesima si bagna. Ed allora di che si lamentano questi organizzatori che tirano solo a far soldi??? Comincino loro a creare le migliori condizioni per consentire ai giocatori di potersi esprimere ad alto livello e poi a quel punto potranno pretendere da tutti gli altri addetti ai lavori la medesima professionalità (Sharapova Roddick…etc…tutti infortunatisi dopo aver giocato la sera a Roma, ma che strana coincidenza….).

  9. andrew scrive:

    Brava Sharapova…è giusto e si fa proprio così…

    è uno dei classici boomerang che ti ritornano nei denti, in questo caso un boomerang (la Sharapova) lanciato dalla WTA che ritorna nei denti alla WTA (e purtroppo anche agli spettatori, cui è risparmiato altresì lo strazio di un match della Sharapova)…

    Ci avevano provato con la Kournikova ma il progetto non è andato del tutto in porto…Yuri allora si è presentato con la figlia ed è partito il progetto Sharapova. La creazione di una giocatrice bella e vincente in questo caso è riuscita. Anche stavolta mancava un qualcosina, il “brava a giocare” ma si è puntato sulla cattiveria e sulla abolizione della regola del punto disturbato, grazie al quale la Sharapova può imporsi alle avversarie imponendo, urlando, gemendo in campo uno status costruito di giocatrice più forte ed eletta. Insomma parte in posizione One-Up. Tutto programmato.

    Ora, giustamente, la Sharapova si prende il pass fornitole dalla WTA per andarsi a prendere i tornei che le interessano…

    Stavolta sono dalla parte di Yuri…

  10. Roberto Commentucci scrive:

    Io non credo che il problema sia la sessione serale, che a Roma c’è dal 1984, e non ha impedito che si svolgessero in questi 24 anni tante eccellenti edizioni, sia del torneo maschile, sia del torneo femminile. Non credo nemmeno che i giocatori snobbino Roma rispetto agli altri masters series. Quest’anno il calendario dei tornei europei era obietivamente folle, anche a cusa delle olimpiadi. A volte è solo questione di fortuna. 2 anni fa noi avemmo la finale fantastica con Rafa e Roger, 76 al quinto, e i tedeschi ebbero Robredo vincitore del torneo, perché sia lo svizzero, sia il maiorchino, che erano cotti, si ritirarono da Amburgo. Dopodiché, l’Atp invece di riformare come si deve il calendario e staccare i MS di una settimana, si inventa le finali 2 su 3 e i tabelloni a 56… Della serie il rimedio è peggiore del male.
    Io credo che il problema dello scollamento fra la dirigenza dell’Atp e i giocatori sia reale, La stragrande maggioranza dei top 100 è costituita da giocatori europei, e invece all’Atp continuano a comandare gli americani, e così succede che i diritti televisivi degli altri sport Usa condizionano il calendario del tennis, giocato da campioni europei…
    Credo che Roger, Rafa, Nole e Davydenko debbano fare la festa a De Villiers. Prima si fa e meglio è per il tennis. Nel tennis femminile la credibilità di molte giocatrici di vertice (in primis Williams e Sharapova) è oggettivamente pari a zero. La mia sensazione è che se sanno di non essere al 100%, alcune giocatrici particolarmente “dive” piuttosto che scendere in campo e perdere, pur lottando, contro le odiate nemiche, preferiscono ritirarsi, pur di non dare alle altre la soddisfazione di averle battute, e se ne strafottono degli spettatori. Non ci si può poi lamentare se a vedere il torneo ci vanno solo 40.000 spettatori, 2/5 di quanti vanno al torneo maschile.
    E si è pure parificato il montepremi negli Slam… Il che è una cosa assurda, e lo dico nonostante sia un appassionato di tennis femminile.

  11. enzo cherici scrive:

    Copio e incollo il commento voultamente provocatorio (ma nemmeno tanto) già lasciato su Ubitennis:

    Adesso basta! Non se ne può francamente più. Già ieri in un profetico commento avevo scritto che molti (tutti?) giocatori stanno bisfrattando il torneo romano. Adesso questa serie di ritiri a raffica sembra quasi una presa in giro nei confronti del pubblico. La scorsa settimana Sky aveva lanciato un sondaggio per decidere a chi intitolare il nuovo centrale del prossimo anno. Bene, propongo che il nuovo centrale sia chiamato “Rafael Nadal”. Ovvero con il nome dell’unico giocatore che, pur avendo 1000 motivi per ritirarsi, ha onorato il pubblico e l’avversario portando a termine una partita in condizioni estreme, quando un eventuale ritiro sarebbe stato invece più che giustificato. Questa è la professionalità di questi presunti campioni. Rispetto zero. Andando avanti così non ci stupiamo se poi troviamo anche in uno stadio di tennis il tifo contro modello stadio di calcio! Chi è causa del suo mal pianga se stesso.

  12. Nikolik scrive:

    Penso che gran parte dei problemi verranno risolti quando il torneo si giocherà maschile e femminile insieme, su 10 giorni.
    I giocatori avranno più tempo per risposarsi tra una partita e l’altra e, soprattutto, il pubblico potrà vedere, insieme, negli stessi giorni, le partite degli uomini e delle donne.

  13. paolo v. scrive:

    No Pibla, per me ti sbagli, a Roma la sera è umido ma non sono condizioni estreme, si può benissimo giocare senza problemi (a cinquanta metri c’è l’Olimpico e tutte le domeniche si giocano partite la sera, non mi risulta che i calciatori si infortunino per questo, anche se là, la superfice essendo erbosa è ancora più umida) Via non scherziamo, mentre gli infortuni di Roddick e di Stephanek erano reali (anche perchè sfido chiunque a pensare che non sognassero entrambi di vincere a Roma avendo la grande e inattesa occasione di un tabellone aperto) e quindi per quegli infortuni sono condivisibili le critiche al calendario, all ATP, a De Villiers ecc. ecc.
    Per gli “infortuni di Serena e soprattutto di Sharapova nulla mi toglie dalla mente la convinzione che si tratti di una autentica truffa perpetrata da queste pseudo professioniste (in realtà,star bizzose ed isteriche)ai danni degli organizzatori e dei tifosi in primis. Smettiamola di giustificare gente come la Sharapova che per il ripetersi di questi atteggiamenti è indifendibile. Possibile che non si infortuna mai quando gioca uno slam sia che giochi di sera sia che giochi di giorno, mentre negli altri tornei è peggio di una piattola. Ma per favore chi crede di prendere in giro…
    Spero solo che il buon Palmieri non la inviti più in futuro, sarà a lei che mancherà il titolo degli open d’Italia e non viceversa. E inoltre, non più tardi di 10 giorni fa ci diceva che lei “non presenterebbe mai un certificato medico falso”…oggi ammette che se fosse in uno slam sarebbe stata in condizioni di scendere in campo, e allora ribadisco chi crede prendere in giro l’altezzosa siberiana?

  14. Voortrekker Boer scrive:

    Ripeto il mio concetto, il torneo di Roma è stato salvato nel 2005 da Nadal-Coria, nel 2006 da Federer e Nadal e nel 2007 dall’exploit Volandri e la semifinale Davydenko-Nadal. Viaggiando molto ho avuto l’opportunità di toccare almeno una volta tutte e nove le tappe degli AMS e mi duole dirlo ma il torneo romano è nettamente inferiore agli altri 8 (lontanissimo dai super 4 americani) per organizzazione,infrastrutture,facilities etc…lo stesso bistrattatissimo torneo ambughese è complessivamente molto più all’avanguardia come impianto rispetto al Foro Italico. Ripeto ci vuole un’inversione di tendenza, ma proprio una “rivoluzione copernicana”. Invece già sento voci di corridoio che parlano dei ritardi nella costruzione del “nuovo” centrale (con che coraggio chiamarlo nuovo se ci si appoggia alla vecchia struttura), e questo non è cero un buon segnale. Tiriac sorride sotto i baffoni.

  15. angelica scrive:

    Sinceramente se so che posso vincere un torneo dello Slam e una settimana prima ho un dolorino al mignolo sinistro e io gioco con la destra, io dal torneo di Roma mi ritiro (anche se è un Tier I).
    Non ci stanno santi che tengano: i tornei dello slam sono quelli che contano di più.
    Sharapova è stata onesta nel dire se era uno torneo dello Slam avrebbe preso degli antidolorifici e avrebbe giocato ma rischiare adesso non sarebbe stato sensato.
    Che piaccia o no questo è come funziona il gioco.
    E chiunque di noi fosse al suo posto, credo che farebbe la stessa cosa.

    Per rimanere in ambiente WTA: nel 2006 furono gli spettatori della Rogers Cup a restare delusi: una ecatombe di giocatrici che erano state annunciate e non andarono e poi pure l’incidente al polso per la Cljisters.
    Nel 2007 è stata Amelia Island ad non avere nemmeno una delle prime 8 giocatrici al mondo.

    Altre volte gli organizzatori dei tornei annunciano che giocheranno delle giocatrici e invece sanno già che non verranno (New Haven 2006)

    Il sistema fa acqua da molte parti e tutti hanno dei vantaggi e anche svantaggi
    Gli unici a rimanerci buggerati, sempre, sono gli spettatori. Ovvio.

  16. stefano grazia scrive:

    D’accordo con Angelica (quel che conta nel Tennis sono gli SLAMS, inutile menarsela) e per una volta incredibilmente (ma no, non e’ la prima volta) anche con Nikolic (quando dice che col torneo combined ci saranno meno problemi).
    Se sei una rockstar del Tennis giochi per vincere gli Slam (soprattutto una donna..i Masters valgono qualcosina di piu’ dei Tier1), quella e’ l’unica cosa che conta e sei una VERA professionista ti comporti da professionista: giochi i tornei che ti danno piu’ soldi e piu’ fama (da cui piu’ soldi anche con gli Sponsors). Smettetela di essere dei provincialotti e fatevene una ragione.
    Poi: che si debba giocare di meno e che abbia ragione Nadal nel dire che il Calendario e’ sballato, e’ vero (ma lui poteva saltare Barcellona…)…
    UNA COSA PERO’: ASSOLUTAMENTE NON FACCIAMO LA BISCARATA DI SOLO PENSARE DI FAR GIOCARE AL POSTO DI CHI SI RITIRA QUELLO CHE AVEVA PERSO DA LUI IL GIORNO PRIMA… Facciamo piuttosto che chi si ritira senza nemmeno entrare in campo non becca una lira, vero o falso che sia l’infortunio (dura lex sed lex)…magari facciamo eccezione per chi si frattura in diretta o si prende un coccolone, magari facciamo chi si ritira e poi gioca il torneo successivo (se ti ritiri, devi saltare anche il torneo successivo…) e comunque paghi la multa e fai la penitenza (servizi sociali,far beneficenza, lo spogliarello, )

  17. Roberto Brogin scrive:

    Daccordo con tutti voi, troppi giocatori/trici si ritirano nei tornei considerati minori (dai giocatori/trici) perche se un torneo con un prize money di 1 milione di dollari e snobbato dai giocatori allora siamo davvero lontani dalla realta’.
    Parlo contro il mio interesse perche alleno giocatori/trici professionisti, ma il messaggio che cerco sempre di far passare e di fare capire e quello di rispettare se stessi e il pubblico che viene a vedere lo spettacolo del tennis.
    Purtroppo sia ATP che WTA non sono piu’ organizzazioni forti,ma sono societa’ gestite dai Direttori dei Tornei in giro per il mondo.
    Loro (direttori) decidono insieme dopodiche comunicano le loro decisioni a ATP e WTA, e non c’e per nessuna ragione una marcia indietro.
    Loro sono quelli che mettono i soldi per fare funzionare la macchina tennis percui di conseguenza sono i padroni dei circuiti.
    Prendiamo il torneo di Roma,io spettatore o tifoso aspetto il torneo per un’anno intero e cosa succede il giorno delle semifinali maschili? due ritiri patetici!Roddick poteva benissimo teminare la partita la spalla non sarebbe caduta e allo stesso tempo avrebbe dato un’immagine positiva e di combattatente,per esempio provasse a vedere la finale di Coppa Davis Italia/Svezia dove Gaudenzi provo’ e terminare la partita con la spalla a pezzi.
    Stepanek, non ho parole! per le scuse date ai giornalisti patetiche.Radek stiamo parlando di un grosso torneo un Master Series siamo a Roma lo stadio e pieno!!!!
    Torneo femminile,Serena Williams si ritira va beh una costante.
    Sharapova in semifinale si ritira per dolore al polpaccio,voi tutti pensate che se fosse stata la semifinale del Roland Garros si sarebbe ritirata???
    Sig. Palmieri mediti……

    Beh come spettatore o tifoso del tennis ne sarei deluso alla grande, ma all’ ATP o WTA interessa?
    onestamente penso di NO.

    Mi auguro che molto presto queste due organizzazioni possino tornare forti e DECIDERE come far funzionare la macchina tennis.
    Mi auguro che molto presto non siano le televisioni a fare il programma del giorno.
    Mi auguro che molto presto il gioco del Tennis diventi piu’ importante di Williams,Sharapova,Nadal,Federer etc… si puo’ fare! per consultazioni vedere come l’ N.B.A (National Basket Association) a rifatto, e rinascere il gioco della pallacanestro in America.
    Nel mondo dello sport a livello manageriale servono Managers al passo con il bussines,gente che ha passato un quarto della propria vita sui libri di bussines e amministrazione con esperienza di lavoro a livello molto alto visto che sia ATP e WTA gestiscono patrimoni importanti.
    Mentre tutti gli ex giocatori a mio avviso dovrebbero dare il loro contributo al servizio del tennis in campo perche e proprio in campo dove possono dare tutta la loro esperienza.
    Tutto questo per dirvi che nel tennis servono regole di condotta nuove,se’ Ronaldo prende un cartellino rosso non potra’ giocare per due domeniche consecutive.
    Dunque, perche un giocatore di tennis che non si comporta in maniera professionale non puo essere squalificato?
    Tutto questo per non vedere e sentire mai piu’ in futuro la frase scritta da John John “ragazzini che di professionale hanno solo la furbizia e sono rimasti buggerati” frase che ha il mio consenso.
    Purtroppo all’interno dell’ATP e WTA sono sempre meno i dirigenti che riescono a dire in faccia ai giocatori quello che veramente pensano,per questioni di convenienza.
    Vi faccio un esempio,molte persone parlano in maniera poco “positiva” del papa’ Williams. Allo stesso tempo dovreste vedere le faccie di queste persone stesse quando Richard Williams entra in uno degli uffici della WTA!!!! Yes Mister Williams…. No problem…… you are right……
    etc etc….
    viva il tennis……………
    a presto
    Roberto

  18. remo scrive:

    Non capisco il motivo per cui la giocatrice che non si presenta in campo non debba essere sostituita da quella che aveva perso contro la stessa il turno precedente e mi sorprende apprendere da Ubaldo che tal proposta sia stata scartata dalla WTA. Ritengo che lo spettatore abbia diritto ad assistere alle gare per le quali ha regolarmente pagato il biglietto e come tale vada tutelato in ogni misura.
    Per quanto riguarda invece la classificazione dei tornei è evidente che tra i quattro Slam e tutti gli altri (Masters esclusi, ma si tratta di avvenimenti particolari) c’è una differenza sostanziale che risiede a mio avviso nella contrapposizione dei ruoli: gli Slam DANNO lustro e fama ai giocatori, gli altri ne RICEVONO dalla presenza dei giocatori. In altre parole, il successo a Wimbledon qualifica il tennista mentre la vittoria (e/o la presenza) di Federer o Sharapova qualifica il masters series di turno.
    Detto questo, si dovrebbe cercare di dilatare sia gli Slam che i tornei di prima fascia (masters series e tier I) in modo da non avvicinarli troppo tra loro, ad esempio evitando di collocarli in successione (come accade a Indian Wells-Miami o Roma-Amburgo o Berlino-Roma). E’ però anche vero che questi appuntamenti dovrebbero servire ai tennisti come rodaggio in vista degli slam e quindi giocarne pochi o giocarli male ha poco senso.
    Il capitolo Sharapova è, a mio avviso, diverso. In carriera la russa si è ritirata sei volte: in quattro occasioni (Filadelfia 2004 in semifinale contro Mauresmo, Los Angeles 2005 nei quarti contro Hantuchova, Mosca 2005 nei quarti contro Chakvetadze e Los Angeles 2006 in semifinale contro Petrova) non è proprio scesa in campo; nelle altre due (Pechino 2005 in semifinale contro Kirilenko, punteggio 6/4 e 2/1 per l’avversaria, e Tokyo 2006 in semifinale contro Ivanovic - 6/1 e 0/1 per la serba) invece ci ha almeno provato. Non so se questi numeri possano bollarla come un’abitudinaria del ritiro (o del “pacco” come qualcuno insinua) ma ritengo che la programmazione riservatale dagli organizzatori a Roma non sia stata delle migliori. Due match serali su tre sono troppi a prescindere dalla lunghezza degli stessi. Ho avuto modo di assistere al serale tra Venus e Zvonareva e posso garantire che sugli spalti si stava bene con giubbino e calzoni lunghi. Se poi finisce che entrambe le volte la partita dura quasi tre ore (contro Cibulkova e Schnyder) e all’indomani della sfida con la svizzera ti attende la Jankovic, è ovvio che la Sharapova aveva poca voglia di immolarsi ben sapendo che le possibilità di vittoria (e buona prestazione) erano assai ridotte.
    Con questo, non la giustifico e meno ancora giustifico Serena che, un quarto d’ora prima di iniziare il match con la Cornet, si stava allenando e sembrava in grado quantomeno di tentare di scendere in campo.

  19. Nikolik scrive:

    Ero al Foro il giorno delle semifinali maschili, anche se, in realtà, a me non interessavano, ero lì per vedere le qualificazioni femminili, come in effetti ho fatto.
    All’uscita, ho incontrato una famigliola inferocita alla biglietteria, che protestava vivacemente con la bigliettaia, povera ragazza: è ingiusto, diceva il capofamiglia della famigliola, è una vergogna, noi siamo partiti alle 5 stamani da Torino per vedere le semifinali, ma che organizzazione è questa, voi siete i soliti Romani.
    La bigliettaia, povera ragazza, non ha fatto una piega: lei ha ragione signore, ha ragione a lamentarsi, ecco il modulo per i reclami.
    La famigliola ha quindi preso con avidità il modulo, reclamando con Roma, i Romani e l’organizzazione del torneo, perché Roddick si era ritirato, come si fa al supermercato, quando ti danno i formaggini scaduti.
    Ho guardato con grande ammirazione la bigliettaia, per la sua intelligenza.

  20. andrew scrive:

    Remo…non scherziamo…

    chi perde va a casa…

    invece io credo che sia il momento giusto per un “calmieramento” dei montepremi, specie negli SLAM che ormai godono comunque di uno status superiore che non credo potrebbe venire intaccato da iniziative dell’ATP.

    L’ITF potrebbe provare a incrementare il montepremi dei futures per mettere pressione ai challenger ATP e abbassare un po’ le “alette” del “sindacato” giocatori…

    I giocatori devono imparare a giocare i tornei per fare punti e soldi…

  21. jan scrive:

    Domanda n.1: è stato solo un caso sfortunato a determinare che il torneo romano abbia avuto 2 finali che avrebbero potuto essere un incontro da secondo turno?
    Domanda n. 2: è stato solo un caso che a Roma nel torneo ATP non si siano viste semifinali e che la finale sia stata un prevedibile scontro Djokovic-Wawrinka, mentre ad Amburgo si siano cuccati prima 3 ore di un’epica semifinale Djokovic-Nadal e il giorno dopo uno dei più incerti e appassionanti appuntamenti tra Federer e Nadal?
    Diceva Jean Arp: “La legge del caso, che racchiude in sé tutte le leggi e resta a noi incomprensibile come la causa prima onde origina la vita, può essere conosciuta soltanto in un completo abbandono all’inconscio. Io affermo che chi segue questa legge creerà la vita vera e propria”.
    Va bene, anche questa è una teoria. Ma a un torneo di tennis basta essere un evento sportivo e non un’opera d’arte. La sua riuscita non può essere affidata al caso (altrimenti rischi finali Jankovic-Cornet). Dovrebbe essere affidata alla razionalità.
    Necessita una sana autocritica da parte degli organizzatori.
    Accanto a figure carismatiche come quelle di Pietrangeli, Pericoli, Sergio Palmieri, sarebbe ora che comparisse qualcuno con qualche capello bianco in meno, ma con idee chiare, dinamiche, concrete, che sappia affrontare le situazioni contigenti con tempestività e capicità decisionale.
    Si deve uscire da una mentalità “sole , pizza e colosseo” e entrare in una mentalità più internazionale. In tempi di omologazione non può essere diversamente.
    Bisogna cominciare a elencare tutto quello che non ha funzionato, cominciando dalle piccole cose. Per esempio i wc. Alle 13, ora di inizio del torneo erano già impraticabili per la sporcizia. Non concepibile in un torneo frequentato da un pubblico proveniente da ogni parte del mondo.

  22. enzo cherici scrive:

    Ciao Jan

    Tu scrivi “un torneo di tennis basta essere un evento sportivo e non un’opera d’arte. La sua riuscita non può essere affidata al caso (altrimenti rischi finali Jankovic-Cornet). Dovrebbe essere affidata alla razionalità”.

    Due anni fa il caso ha regalato a Roma una delle più belle partite della storia del tennis e la razionalità ha regalato ad Amburgo una finale Robredo-Stepanek. Ancora convinto della tua teoria? ;-)

  23. remo scrive:

    @andrew

    No, non scherzo per niente. E non sta scritto da nessuna parte che chi perde va a casa, perché allora non dovrebbero esistere i lucky looser. E invece, per necessità, ci sono. E allora? Uno che perde un match nelle qualificazioni può vincere il torneo e uno che invece perde da uno che poi non scenderà in campo non può sostituirlo? Perché?

  24. andrew scrive:

    in linea teorica non sbagli a citare i lucky loser…però non dimenticare che stai parlando di qualificazioni a un tabellone principale di un torneo quindi sono “subentri” che si verificano a torneo non ancora iniziato e specialmente quando in ballo non ci sono ancora cariolate di denari e punti…

    Il ritiro con subentro a torneo iniziato, oltre a essere secondo me contrario allo spirito del gioco, potrebbe dare vita a “pastette” che già si verificano per i lucky loser ma che avrebbero un ben altro impatto nel corso del torneo…

    Se uno si ritira in finale, subentra il semifinalista? e se anche il semifinalista si è fatto male? Subentra quello che ha perso nei quarti dal semifinalista che ha perso dal finalista? e se anche ………..ecc. ecc. Magari va in finale direttamente un lucky loser…

  25. jan scrive:

    Beh, Enzo, nonostante la razionalità non sia stata molto generosa con Amburgo in quella circostanza, forse Robredo-Stepanek non aveva poi tanto da invidiare a Djokovic-Wawrinka.
    Comuque non ci si può affidare al caso, non si può puntare su Nadal che ti risolva il torneo o Sharapova pin-up, perché poi basta una vescica o un po’ d’umidità serale da Lungotevere a ridimensionare tutto.

  26. tilden scrive:

    Roddick si ritira dal Roland Garros a causa dei problemi alla spalla. Sulla sessione serale non sono d’accordo con Commentucci. BAsta che un giocatore resti finito il match senza coprirsi per 10 minuti che con l’umidità che circola i problemi muscolari possono arrivare

  27. john john scrive:

    cara angelica, il tuo commento è allarmante. dici che gli unici a rimanere fregati sono gli spettatori, beh, gli spettatori sono tutto nello sport e nel tennis in particolare, attenzione a sottovalutare questa quisquilia
    a boer: il torneo di roma è cresciuto molto, ha uno scenario naturale unico al mondo, nelle ultime tre edizioni è stato combattuto e spettacolare, persino quest’anno difficile il suo albo d’oro esprime valori assoluti
    cari angelica e boer dovete inquadrare il problema da un solo obiettivo: un professionista lo è in ogni campo; un professionista lo è sempre e porta a termine il suo mandato fino in fondo, senza calcoli e rispettando chi gli consente di fare la vita che fa: il pubblico

  28. Voortrekker Boer scrive:

    Jan forse ha espresso il mio pensiero con parole più pacate. Roma potrebbe essere un grandissimo torneo. Per colpa di qualcuno restio a seguire una via di modernizzazione e internazionalizzazione così non accade. Palmieri non so quali credenziali abbia, so che gli altri tornei ATP cercano per il loro torneo la crema dei manager e quei funzionari responsabili di problem solving e di soft impact per rendere gradevole il torneo agli spettatori. Si potrebbe cominciare con una seria lotta al bagarinaggio.

  29. angelica scrive:

    Credo che quello che ha detto Remo sia il punto da tenere sempre in considerazione :
    Gli Slam danno prestigio ai giocatori, i giocatori danno prestigio ai MS o Tier I etc.
    Detto questo, il tennis si sà che è uno sport che si compra a scatola chiusa.
    Quando ad fine febbraio si conferma l’acquisto dell’abbonamento non si sà chi verrà a giocare a Roma figuriamoci se si può sapere chi giocherà semi e finale.

    La questione del LL però sarebbe intrigante: tu mi hai battuto magari dopo 3 set tiratissimi e poi se scoppiato ma dopo il match point mentre io sono ancora in condizioni di giocare e magari vincere il torneo. Io ci trovo un che di sfizioso in questo, anche se poi mi rendo conto che verrebbe a mancare il principio base che rende il tennis uno sport così speciale: chi vince va avanti chi perde va in albergo a fare la valigia.
    Però allora, perchè da spettatori ci sentiamo defraudati se un match non viene giocato perchè uno dei due non ce la fa e si ritira prima di andare in campo?
    E poi e meglio per me spettatore non vedere una partita oppure vedere una farsa?
    Ricordo che in Lussemburgo due anni fa giocò Venus Williams. Si infortuno al polso. Rimase in campo ma perse 60. Qualcuno fischiò lo spettacolo penoso.
    Ma credo che avrebbero fischiato anche se si fosse ritirata eppure se visto da un certo punto di vista ha onorato l’impegno (non le intitoleranno lo stadio però)

    Spesso ci si dimentica che si è voluto far diventare il tennis (forse più di altri sport) anche un show. Il tentativo di Round Robin di Topolino fa ancora rabbrividire.

    Io una soluzione non la conosco.
    O forse si, fatemi pagare di meno il biglietto di finale e semifinale (dove al massimo vedo complessivamente 3 match) :P

  30. angelica scrive:

    caro john john, mi devo essere espressa male. Quando dico che gli unici ed essere buggerati sono gli spettatori intendo semplicemtne che purtroppo alla fine pagano sempre e solo loro. Unico e vero punto debole di questa catena.
    Servono (spettatori anche come consumatori che comprano racchette, abbigliamento etc), perchè se non ci sono come dici tu la ruota non gira ma poi non è che siano particolarmente tenuti in conto

    E te lo dice una persona che usa le vacanze dal lavoro per andarsi a vedere i tornei di tennis in giro per il mondo e perciò si paga il viaggio, l’albergo e i biglietti.
    No, giuro che non ho vinto alla lotteria (purtroppo…anche se però forse ogni tanto, un biglietto potrei pure comprarlo…si sa mai … :D )
    solo che alla fine andare in Sardegna per una settimana ad agosto oppure andare a vedere una settimana Roland Garros, credo costi meno Parigi.
    (e va bè, lo confesso, a me il mare non piace :P )

    Pensa perciò quanto mi può far piacere andare a vedere un torneo e non trovare i miei giocatori e le mie giocatrici preferite.

  31. john john scrive:

    ok angelica, siamo d’accordo e credo che bisogni insistere perchè il nostro sport rischia di cadere molto in basso di questo passo; non sono un moralizzatore ma quanto successo a roma è davvero troppo…non molliamo mai su questo punto cara angelica; off topic apprezzo moltissimo la tua passione tennistica, invidio le tue vacanze al roland garros ma come fa a non piacerti il mare? ci sono bellissimi tornei con vista sul mare, un abbraccio

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