Bolelli-Kohlschreiber
due “ribelli” diversi
Sul sito Fit un titolo che stride

 
28 Aprile 2009 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Virtual Tour: day3!  

Ma il titolo fatto per Simone, pur così deludente e reo di…manifesta provocazione, “Bene Seppi, Bolelli fuori tra i fischi”, manca di eleganza. La sconfitta di un qualsiasi altro tennista italiano sarebbe stata sottolineata a quel modo? 

Se Simone Bolelli ha avuto non pochi problemi con la sua federazione e la Coppa Davis, il suo giustiziere Philippe Kohlschreiber non è stato da meno. Ma sono due tipi di…ribelli proprio diversi. Se Bolelli è simpatico ed è buono come il pane, ergo non ha forse grandissima personalità, il tedesco non è simpatico per nulla, è cattivello, ma la personalità non gli manca.
Ciò detto, per quanto delusi dal comportamento certo deludente di Bolelli, a dir poco si deve parlare di una performance davvero disastrosa, non mi pare che sia bello leggere sul sito federale un titolo che non sarebbe stato dedicato a nessun altro tennista italiano: “Bene Seppi, Bolelli fuori tra i fischi”. Lo scrive uno che di titoli ne sbaglia tanti, quindi, per carità chi è senza peccato scagli la prima pietra…, però maramaldeggiare da parte di un sito istituzionale su un proprio giocatore (ancorchè non più tesserato FIT) non è elegante. Voglio vedere se quando qualcuno degli altri tennisti o tenniste italiane ha perso malamente è mai uscito un titolo del genere. Anche a Roma è successo tante volte no? Non fatemi far nomi…basta guardare i risultati.  Diritto di cronaca? Sì, ma allora nel pezzo si sarebbe dovuto leggere anche che Bolelli era sceso in campo fra entusiastici applausi.
Io penso, insomma, che la gente che tifa a favore di Bolelli non lo fa perché tifa contro la Fit, né penso che chi crede che la Fit abbia avuto ragione a sospendere Bolelli oggi vada a vederlo sperando che perda. Certo Bolelli e il suo clan la provocazione l’hanno lanciata (e la Lotto l’ha…sponsorizzata, cavalcando la tigre…) e qualche ritorsione mediatica dovevano metterla in conto.
Kohlschreiber l’anno scorso, reduce da una vittoria nel torneo di Auckland, ma già montatosi la testa per aver vinto anche quello di Monaco l’anno prima, era stato convocato per affrontare il più facile dei match casalinghi con la Corea. Poiché erano assenti sia Haas sia Kiefer, lui era il n.1 a Brawnschweig. Gli altri componenti la squadra erano Meyer, Berrer e Petzschner. Lui disse: “Se io devo giocare singolare e doppio non è giusto che io debba prendere gli stessi soldi degli altri”. Gli altri, ovviamente, non gradirono. Ci fu baruffa.
Poi, a conferma del fatto che il ragazzo _ che si allena a Monaco al centro dello svedese Thomas Hogstedt, frequentato anche dalla Hantuchova e dalla Li Na (lì è talvolta presente anche Marco Panichi, preparatore atletico di Bolelli…e di Kohlschreiber! Oltre che intimo amico di Daniela Hantuchova…) _ è piuttosto montatello, chiese 75.000 dollari per giocare la Nations Cup a Dusseldorf, stesso gettone di presenza a suo tempo richiesto da Tommy Haas. Piccola differenza: Haas è stato n.2 del mondo, Kohlschreiber n.24 come best ranking. Al turno successivo di Coppa Davis, nei quarti contro la Spagna (con la Germania sconfitta 4-1) , il giustiziere di Bolelli non era più l’indiscusso n.1. C’era anche Kiefer. Ciò non gli impedì di mostrare l’abituale strafottenza. Arrivare per ultimo, in ritardo, pur avendo preso un aereo privato. Come una rock star. Che non è.
Chi invece è proprio un ragazzo straordinariamente simpatico, estroverso, aperto, è l’altro tedesco, Mischa Zverer, coetaneo di Djokovic, Murray e Fognini, e con loro amico da tempo. Qui a Roma Zverev, n.76 del mondo, si è tolto la soddisfazione di eliminare Berdych, ex top-ten in crisi, perché è sceso a n.26 pur essendo ancora giovanissimo.

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8 Commenti a “Bolelli-Kohlschreiber
due “ribelli” diversi
Sul sito Fit un titolo che stride”

  1. Nicola1985 scrive:

    concordo sulla poca simpatia di kohli…l’anno scorso a montecarlo mi passò accanto nei pressi dei campi di allenamento,nn era nè attorniato di fan nè stava chiaccherando con nessuno,semplicemente passeggiava con le racchette in mano…cerco di fermarlo ma lui non mi guarda neanche e praticamente mi ignora passando avanti…pessimo…peccato xkè gioca pure bene

  2. andrew scrive:

    …ho letto l’altro giorno che hanno fondato un sindacato per atleti-sciatori…

    credo che nel tennis questa esigenza dovrebbe essere colmata e affrontata, perché non è più possibile sperare che una federazione di circoli sia altrettanto interessata e disposta verso gli atleti (che, ricordiamolo, ogni giorno frequentando un circolo, fin da bambini, vengono indotti a pensare di non essere degli atleti o degli sportivi: molti di loro alla fine ci credono).

    Propongo, come sempre, il vaffantennis, unica vera risorsa a disposizione…

  3. Nikolik scrive:

    Ma, Ubaldo, scusa, ma la risposta ai tuoi interrogativi l’hai scritta tu stesso, in questo stesso articolo, te la copio pari pari: “Certo Bolelli e il suo clan la provocazione l’hanno lanciata (e la Lotto l’ha…sponsorizzata, cavalcando la tigre…) e qualche ritorsione mediatica dovevano metterla in conto”.
    Appunto.

  4. Luca scrive:

    Ubaldo, scusami se ti devo contraddire, ma Kohlschreiber non è per niente antipatico e “cattivello” come lo hai descritto tu!, anzi ti dirò, è uno dei giocatori più corretti nel circuito, ed è ben visto da tutti! ;)

  5. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Connors, della sua federazione, se ne fregava, rifiutava convocazioni, mandava a quel paese, eccetera.
    Non sembrava che ne risentisse…..
    ma i barbari anglosassoni che ne vogliono sapere, della sensibilità italica, della solitudine dell’uomo separato dai compagni/fratelli…..
    Tutto ciò, ma proprio tutto, è ridicolo.
    Sembra che il concetto di professionismo sportivo, in italia, lo abbiano capito solo le donne.

  6. Agatone scrive:

    Comunque a me pare che un po’ di understatement Bolelli e il suo clan potrebbero impararlo. Che diventi numero 20 al mondo e poi non ci sarà nessun bisogno di mettersi la maglia con la scritta Italia, che saliranno tutti sul suo carro. Ma prima, secondo me, sarebbe meglio evitare questi giochini che poi, se si perde come ha fatto lui, si rischia di diventare ridicoli, come giustamente ha fatto notare Rino Tommasi.

  7. Andros scrive:

    Caro Ubaldo, cari amici del blog,

    premesso che sono fortemente critico con la Fit ed in particolare in relazione alla squalifica di Bolelli, devo dire che in questo caso sono d’accordo col titolo della Fit.

    Il titolo rispecchia semplicemente quello che è successo.

    Devo purtroppo aggiungere (ripeto sono critico con la Fit sul caso Bolelli) che non ho per nulla apprezzato l’abbigliamento di Bolelli e Pistolesi (maglietta con scritta Italia Bolelli, cappellino Pistolesi). Sono state un’evidente provocazione (ed anche autolesionista nel volersi autocaricare di responsabilità oltre a quelle che già avevano…).

    Aggiungo che trovo come minimo imbarazzante l’atteggiamento in campo di Bolelli.
    Non il fatto che abbia perso o il punteggio ma l’assolutà incapacità di lottare e, in particolare, l’ATTEGGIAMENTO.

    Colgo l’occasione per dire che anche l’atteggiamento di Potito non mi è piaciuto per nulla.

    In ultimo, ritengo SCANDALOSO il comportamento e l’atteggiamento di Fognini con Simon (anche qui non critico nè punteggio nè risultato). Il mio punto di vista è che un tipo del genere NON merita nè wild card nè convocazioni in Davis. Vi posso garantire che ben oltre la metà della tribuna del campo numero 1 è d’accordo con me.

    In conclusione, il vero problema, purtroppo storico dei giocatori italiani, è l’atteggiamento, la non capacità di essere veri profesisonisti sino in fondo: che vadano a lavorare sul serio, altro che tennis.

    Gli unici che si sono distinti in positivo sono Seppi e Cipolla. Volandri (sempre risultato a parte) rivedibile.

  8. Villo scrive:

    Non sapevo questi particolari riguardanti Kohlschreiber, tennista incantevole che però a quanto pare si sente già arrivato, con pretese fuori luogo e atteggiamenti discutibili. Lo ricordo anche nell’intervista dopo il match perso contro Santoro agli Australian Open quest’anno accampare scuse incredibili per giustificare la sconfitta. Poi gioca inutilmente in serie A italiana…
    Vabbè, mi godrò comunque il suo tennis; speriamo che però piazzi al più presto qualche exploit.

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