Sondaggio: scommesse e doping.
Qual è il male minore e perchè?
Quale il più difficile da arginare?

 
4 Ottobre 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Scommesse, scommesse, scommesse. E non tanto tempo fa anche doping, doping, doping. Uno sport non più così pulito come lo si immaginava fino a non molto tempo fa, questo è purtroppo quasi sicuro. in che termini, però, nessuno lo sa. E allora mi sono chiesto, e chiedo a voi: quale delle due piaghe è la più purulenta, la penetrazione della mafia e delle scommesse truccate o l’eventuale maggiore diffusione del doping? Voglio sperare che nessuno dei due mali arrivi ad ammazzare il tennis _ francamente non ci credo proprio _ ma non voglio fare nemmeno lo struzzo e soltanto perchè gli organismi preposti con tutte quelle sigle (ITF,ATP,WTA e…per una volta vorrei lasciare fuori la FIT che al cospetto è piccina piccina) non trovano un dopato che è uno, non scovano un solo tennista che venda le partite (ma solo ex tennisti che ammettono di essere stati avvicinati affinchè le vendessero…ma loro no!), non sono così inguaribilmente ottimista da credere che non esistano dopati e “venduti” nel tennis. Magari.
Tutt’al più spero che siano molti meno di quello che altri, più pessimisti di me, paventano.
Ma, nell’augurarmi che prima o poi vengano fuori quelli che barano, dopati e venduti, corruttori e corrotti, mi chiedo anche _ e chiedo a voi _
1) Che cosa dobbiamo temere di meno? Qual è il fenomeno oggi meno preoccupante a vostra sensazione?
2) Quale dei due fenomeni negativi, a prescindere dalle probabilità che uno si diffonda più dell’altro, sarebbe il peggiore da affrontare e arginare? La piaga di tanti che si dopano o la piaga di tanti che si vendono le partite?

Evito invece di domandare quale preoccuperebbe di più un genitore con un fiiglio che si sta avvicinando al tennis, perchè la sensazione che la competizione non sarebbe onesta, alla pari per via del doping, suggerisce una risposta univoca. Ricordo però che così come qualcuno avrà sentito parlare del doping amministrativo lamentato per primo dall’ex presidente del Bologna Gazzoni _ una battaglia a mio modo di vedere sacrosanta a prescindere dal tifo sportivo per una squadra o l’altra…difatti Gazzoni l’ha persa, ha perso anche un sacco di quattrini ed è stato costretto a vendere la squadra mentre altri con bilanci falsati o tasse non pagate hanno potuto fare carne di porco (ripeto non è un discorso da tifoso, cerco di essere oggettivo) _ anche nel tennis mi si dice che ci siano stati movimenti pseudo-mafiosi per favorire la salita in classifica di taluni giocatori da n.400 a n.200 e dintorni (sì, comprando alcune partite per salire più rapidamente in classifica e poter partecipare grazie a quella a tornei di categoria superiore bruciando le tappe…e potendo così restituire parte dell”investimento dei mafiosi che l’avevano finanziato), così come gli addetti ai lavori (giudici arbitri e giocatori di cui ho raccolto le confidenze) mi dicono con la solita difficoltà a provarlo che ci sono anche nella classifica italiana alcune partite di fine stagione che per via dei meccanismi automatici di classificazione (che premiano più le vittorie di quanto non penalizzano le sconfitte) non danno adito a risultati proprio cristallini, trasparenti. Peccati più veniali, questi ultimi, soprattutto per le più ridotte conseguenze per carità, ma comunque frutto di principi etici quantomeno discutibili.
Con assai maggior sintesi di quanto abbia fatto io, vi prego di pronunciarvi su quelle due domande rispondendomi anche in modo secco, se credo, oppure articolato…ma non troppo. E non dimenticate di leggere la rassegna stampa curata da Daniele Flavi. Fa un grosso lavoro, quotidiano(!) e si merita la soddisfazione del vostro apprezzamento. Ieri per recuperare in OCR la pagina sulle scommesse scritta da Torromeo, e poi quelle su altri giornali e questo sito che ha citato il nostro blog, ha dovuto lavorare come un matto. Per me e per voi. Gratis. Come tutti del resto, incluso Giovanni di Natale senza il quale (bella rima…) non riuscirei mai a inserire quele foto, quegli html (si dice così) e quei link che avete trovato ieri a al commento 22 del post precedente.

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58 Commenti a “Sondaggio: scommesse e doping.
Qual è il male minore e perchè?
Quale il più difficile da arginare?”

  1. Luigi Ansaloni scrive:

    Sono tutte e due dei fenomeno, al mio modesto avviso, assolutamente impossibili da arginare, tranne se si crede nelle favole e in Babbo Natale.

    E sono tutti e due da mettere allo stesso livello: imbrogli in un caso, imbrogli nell’altro caso. Forse però se scommetti contro te stesso, magari diventi più ricco (…) ma fai la figura del pistola perdendo contro un pirla…mentre se ti dopi e non ti beccano, diventi ricco anche di più…

    Che sia il denaro il padrone di entrambi i vizi? Ma và :)

  2. Stefano Grazia scrive:

    Sono domande a cui non è poi così facile rispondere in modo secco senza porre dei distinguo, dei rimandi,delle precisazioni…Siccome vado di fretta e devo andare in clinica rispondo allora così (per tornarci su magari dopo):
    1) Che cosa dobbiamo temere di meno? Qual è il fenomeno oggi meno preoccupante a vostra sensazione?
    IL DOPING
    2) Quale dei due fenomeni negativi, a prescindere dalle probabilità che uno si diffonda più dell’altro, sarebbe il peggiore da affrontare e arginare? La piaga di tanti che si dopano o la piaga di tanti che si vendono le partite?
    LE SCOMMESSE
    In pratica la seconda risposta ha come conseguenza la prima: essendo più difficile da arginare credo che il doping sia da temere meno in quanto più facilmente controllabile…Fai il test antidoping e sai chi si dopa…test a sorpresa, fuori dai tornei,etc etc,fatti bene,sofisticati, miglioreranno sempre…Invece scoprire che due tennisti si son messi d’accordo E PROVARLO SENZA OMBRA DI DUBBIO mi sembra, come molti di voi hanno scritto, molto più difficile. Vi sono poi implicazioni filosofiche e mediche, sul doping intendo, che esulano dalla domanda e che eventualmente rimando a poi, del tipo che ora se facessimo il test antidoping probabilmente il 60-70% di noi sarebbe positivo perchè ha usato lo sciroppo per la tosse, lo spray al cortisone per l’asma,il diuretico per l’ipertensione…

  3. remo scrive:

    Proverò ad essere sintetico. Delle due piaghe, ritengo più grave quella delle partite vendute e truccate. Gli effetti del doping in una disciplina come il tennis, che alle prestazioni dal punto di vista strettamente fisico richiede l’affiancamento fondamentale di qualità tecniche e mentali, sono a mio avviso inferiori rispetto a quelli provocati dal dubbio circa la legittimità di un risultato. In altre parole, è pur vero che un terraiolo aiutato da sostanze illecite può competere maggiormente contro un avversario maggiormente dotato dal punto di vista della classe ma dubito che questo gli possa consentire di appiattire i valori al punto di trasformarne la carriera. Aggiungo però che non sono un esperto di doping e magari tralascio altri tipi di sostanze che eventualmente possono aiutare i giocatori al di là dei muscoli, della forza e della resistenza. Poi, da uomo della strada, a volte provo a semplificare tutto con una uguaglianza che magari sarà anche banale ma ha una sua validità: doping per tutti uguale doping per nessuno. Un’altra considerazione fuggevole, per quel che può valere, riguarda l’arte in altre sue espressioni: chi ama certi musicisti, pittori o scrittori lo fa a prescindere dalla fonte più o meno naturale delle loro ispirazioni. E’ vero, per costoro non esiste la competizione (almeno, non quella diretta) ma ugualmente l’effetto delle loro prestazioni su chi li segue esula molto spesso (quasi sempre) da ciò che interviene nel processo di creazione.
    L’accomodamento preventivo di un risultato toglie invece all’avvenimento sportivo la linfa che tiene in vita tutti quelli che lo seguono. Da tifoso, se ogni volta che assisto a una partita penso che forse i due giocatori si sono messi d’accordo non ha più senso farlo. A tal proposito, parlavo giusto qualche giorno fa con un amico a appassionato di tennis (nonché ex-arbitro di calcio di A-B); un tipo piuttosto scettico e sempre pronto, spesso non a torto, a cercare lati oscuri nelle vicende, sportive e non. Ebbene, si commentava un articolo di Federico Ferrero apparso su uno degli ultimi numeri di Tennis Italiano e riguardante l’erba di Wimbledon, così diversa oggi rispetto a qualche decina di anni fa. Lui sostiene che, nel torneo più importante del mondo, tutto l’indotto che gira attorno al tennis e che lo finanzia (racchette, palline, abbigliamento, televisioni e sponsor vari) non può permettersi troppe sorprese e quindi i migliori devono andare avanti nel torneo almeno fino a un certo punto, per ovvie questioni di visibilità. In buona sostanza: se non ci sono più giocatori serve-and-volley ma solo regolaristi più o meno dotati di classe, si devono creare le condizioni affinché questi regolaristi vadano avanti e non cadano vittime di carneadi che magari lì, sull’erba, potrebbero eliminarli al primo turno. A poco è servito cercare di spiegargli che, tra tutti gli Slam, Wimbledon è il torneo che ha maggiormente premiato la qualità nel suo albo d’oro (quasi tutti i vincitori e le vincitrici hanno almeno tre-quarti di nobiltà tennistica, se non quattro), perché il suo sospetto di “accomodamento pulito su vasta scala” - in questo caso adattando superfici e attrezzature - ha una sua logica.
    Volevo essere sintetico e non ci sono riuscito. Concludo solo dicendo, con una punta di amarezza, che al giorno d’oggi la visibilità sui media pare essere la cosa più importante e guarda caso si è finito per parlare di tennis quasi più per gli scandali (veri o presunti) che per lo sport in sè. Non è bello e dovremmo riflettere, ma sembra che il mondo giri in questo modo.
    Torno a complimentarmi con Ubaldo (dal quale attendo ancora una risposta alle mie proposte, inviate all’indirizzo nuovo, che però temo non siano molto in linea con la - giusta e legittima - ricerca costante di attualità del blog) e con i suoi collaboratori, tutti davvero molto bravi.

  4. Stefano scrive:

    Il doping è di gran lunga più preoccupante del betting, perchè va ad incidere su prestazioni anche di alto livello (vedi Puerta in finale al Roland Garros), mentre è ben difficile che in partite di consistente importanza vengano venduti degli incontri (Slam o MS dai quarti in poi) poichè a quel livello il gioco non vale la candela, come si usa dire, sia in termini di prestigio del risultato tennistico, sia per quanto riguarda la comparazione dell’introito derivante dal premio del torneo paragonato alla possibile “mazzetta” proveniente da ambienti esterni, sia, per ultimo, considerando l’appetibilità delle quote che procedendo con il torneo diventano sempre meno appetibili per i bookmakers a causa dei minori divari tecnici tra i giocatori in campo.
    Il betting “unfair” rimarrà quindi sempre in una situazione di maginalità, relegato ai piccoli tornei.

    Al contrario il doping sta spopolando indisturbato. Guardate i dati ufficiali dell’ATP sui controlli effettuati ai giocatori nel 2006, sono ridicoli. Sangue dei giocatori controllato una sola volta all’anno, ma non a tutti (bisogna poi vedere che tipo di controlli abbiano fatto, non specificati); urine due, massimo tre controlli durante l’intera stagione. Mai un controllo incrociato sangue urine, a nessuno. In questo modo non si combatte il doping, è una presa in giro.

  5. maxolds scrive:

    male minore…gia’ suona malissimo.

    comunque, senz’altro e’ meglio ”tollerabile” il doping.
    per quanto scorretto dannoso alla salute e coinvolgente non solo il giocatore ma allenatori medici mercato, in fondo in fondo non stravolge definitivamente i valori in campo. devi pur sempre saper giocare, devi vincere in proprio e saper sfruttare il correre correre con gli occhi a palla e i muscoli gonfiati.

    le scommesse… non vince il migliore non vince come dovrebbe non si gioca non sei piu’ sicuro di niente… e i compromessi e accordi con mafie dopati di azzardo e ingenui imbecilli (chiedo scusa: ma lo scommettitore estremo e’ molto molto malato e poco difendibile) non hanno ritorno.
    e la mafia russa , altro che scherzi, e’ davvero terribile.

  6. anto scrive:

    Secondo il mio parere, la piaga doping è la più facile da debellare, in quanto con la tecnologia sempre più avanzata è sempre più difficile riuscire ad aggirare il sistema dei controlli. E poi anche un discorso di costi, se sei un atleta e vuoi doparti, il doping costa e non tutti se lo possono permettere. Mentre per quanto concerne, la frode nelle scommesse sportive, questo è un fenomeno difficilissimo da estirpare. In quanto come suggerisce Ubaldo, è quasi impossibile smascherare l’accordo diretto fra i due giocatori, mentre è più facile quando interviene una terza componente, es racket scommesse, terza persona, ecc. Vi voglio riportare una confidenza fattami da un giocatore di basso livello, 600 atp, in certi futures da 10000$ spesso i 4 semifinalisti si accordano a dividere il montepremi in parti uguali. Allora, questo cos’è scorretto, moralmente condannabile? Non dimentichiamoci una cosa, che forse molti non sanno e che mi piacerebbe che Ubaldo trattasse in uno dei suoi prossimi editoriali. Questa cosa tra l’altro interessa molti utenti.E’ l’aspetto fiscale e retributivo dei players professionistici. Molti non sanno che se un giocatore guadagna 1950$, vincendo un future da 10000$ in Messico, vi è una doppia tassazione, sia alla fonte es. Messico, sia in Italia es. nazione di appartenenza del giocatore. Perciò non vi sarà più un aliquota del 15-20 %, ma l’aliquota complessiva sfiorerà il 40%. Il fisco permette ai giocatori, di avere una no tax area fino a 7500 euro, cosa che io ritengo bassissima.Ecco perchè chi inizia a guadagnare bene, si rifugia nei cosidetti paradisi fiscali, Montecarlo, Caymann, Dubai, Andorra, Luxemburg, ecc. ecc. Ljubicic, Djokovic, e molti altri hanno domicilio a Montecarlo, per carità cosa legittima, ma se ci fosse un fisco più giusto, probabilmente non cambierebbero residenza.

  7. Nikolik scrive:

    1) Che cosa dobbiamo temere di meno? Qual è il fenomeno oggi meno preoccupante a vostra sensazione?

    A parer mio, quello che dobbiamo temere meno è il fenomeno delle scommesse, se veramente si considera illegale il doping.
    Il fenomeno delle scommesse è meno preoccupante da un punto di vista sportivo grazie all’eliminazione diretta, che è alla base delle regole del tennis: se perdi vai a casa. Per effetto di questo, le partite combinate possono essere solo quelle dei primi turni e in tornei minori, senza avere come protagonisti i migliori. Alla fine il campo fa giustizia e il risultato finale del torneo non è bugiardo.

    2) Quale dei due fenomeni negativi, a prescindere dalle probabilità che uno si diffonda più dell’altro, sarebbe il peggiore da affrontare e arginare? La piaga di tanti che si dopano o la piaga di tanti che si vendono le partite?

    Il fenomeno peggiore da affrontare e arginare è, a parer mio, il doping.
    E’ veramente difficile scovare i dopati, anche per effetto dei ritrovati della scienza medica, per cui io addirittura lo liberalizzerei.
    Visto che il doping, nello sport professionistico, appare veramente un fenomeno generalizzato (mi ricordo un articolo in tal senso di Gianni Clerici proprio su questo blog) e considerato che i protagonisti spendono la loro stessa salute, se vogliono fare facciano pure.

  8. MARCO scrive:

    ciao ubaldo

    io almeno seguo piuttosto a fondo le scommesse e di quello posso dire qualcosa,mentre del doping come tutti o quasi so nulla…difficile quindi almeno x me quantificare e classificare la pericolosità dei 2 mali..

    parlando solo di numeri quei famosi 138 incontri sono magari troppi ma è chiaro che il caso esiste,va detto xò che nell’ultimissimo periodo,diciamo da sopot in poi,nulla è + successo probabilmente xche il polverone che si è alzato ha consigliato “prudenza”agli autori..se ATP o chi x essa riuscirà davvero a trovare contromosse adeguate(insomma spaventarli un po… :) il fenomeno potrebbe diradarsi,o almeno rimanere “in sonno”,come del resto è gia succcesso negli ultimi anni quando non si registravano casi sospetti x un po e poi xò zac! rieccoli.

    ipocrita l’atteggiamento di alcuni giocatori che solo ora “io sapevo ,mi han chiesto di.. etc etc” e cmq la stampa di + bassa lega tenderà inevitabilmente a inventare e colorire.

    ma il pericolo grosso è che d’ora in poi si gridi al lupo a ogni risultato strano,che ci sarà ma non puo essere ricondotto x forza al dolo..se davvero ATP ha concertato coi books (parte lesa)e il famoso Betfair che alla fine è una delle cause scatenanti del fenomeno (ricordiamo i processi in inghilterra x uno scandalo scommesse ippiche legate appunto a betfair che in confronto quello del tennis è nulla davvero),un reale controllo capillare degli incontri accompagnati ad eventuale gioco anomalo( ma mi permetto di dubitarne non poco atp non mi pare una cima sull’argomento) allora si potrà forse ridurre se non estirpare il fenomeno

    detto ciò settimana prossima c’è il torneo di mosca,tradizionalmente terra pericolosa sul fronte bets…..

    sul doping che dire? puerta( che anche nel caso scommesse insomma ne sa) canas chela coria,ulirach riabilitato,un paio di peones spagnoli,so che questi x vario titolo han subìto condanne,ne dimentico qualcuno ma poco cambia

    chi sia riuscito a eludere o ci riesca ora e doparsi tranquillamente non lo so e non lo posso sapere,in un impeto di ottimismo vorrei pensare nessuno..

    scusate prolissità

  9. Marco scrive:

    Partiamo dal fatto che, per il bene del tennis, entrambi i mali andrebbero debellati.
    Tra i due, tuttavia, credo che il fenomeno delle scommesse sia più grave in quanto lo sportivo assiste a degli incontri il cui risultato è già fissato in partenza, dove non c’e competizione, lotta, incertezza nel risultato, dove tutto segue un copione fissato non sul campo ma all’esterno, in nome del dio denaro.
    Oltre a questo aspetto, il fenomeno delle scommesse è molto più subdolo in quanto individuare i loschi personaggi che organizzano questo giro di partite truccate è molto difficile da scovare, per non parlare di quando sono gli stessi tennisti, eventualmente con “prestanomi”, a scommettere sui loro incontri.
    Dall’altro lato, invece, il fenomeno del doping, pur nella sua gravità, consente ugualmente di assistere a match dove c’e agonismo e lotta e dove, grazie al fatto che il tennis non si caratterizza solo per la componente fisica ma anche tecnico-tattica,il risultato finale rimane comunque incerto.
    Inoltre sono sicuro che con controlli seri e puntuali è possibile limitare se non sconfiggere la piaga del doping, al contrario del fenomeno scommesse dove tutto sembra più fosco e difficile da gestire.

  10. Marco Lombardo scrive:

    1) La sensazione è che il fenomeno scommesse sia molto più pericoloso di quello del doping. Non a caso quest’ultimo è stato facilmente controllato dagli Alti Papaveri del tennis (i casi praticamente non esistono, ovviamente tranne che per l’argentino di turno…), mentre sulle puntate on line e non solo l’imbarazzo è totale. C’è insomma la sensazione che l’aiuto farmacologico venga considerato molto meno pericoloso e forse è così. Lancio una provocazione: se Nadal - come molti pensano e fanno finta di non pensare - fosse davvero “aiutato”, alla fine della stagione il suo rendimento complessivo sarebbe probabilmente uguale a quello senza additivi cimici. Chiarisco, per la precisione: io non penso assolutamente che Nadal faccia uso di doping. Ma chi lo pensa alla fine ritiene che poco cambi. Se invece uno decide di vendere le partite…
    2) Se invece uno decide di vendere le partite, chi può fermarlo? Certo, ci sono puntate anomale che - come nel famoso caso Davydenko-Vassallo - mettono in allarme e creano qualche sospetto. Ma d’ora in poi, ogni volta che il giocatore favorito si ritira o perde un se,t saremo autorizzati a considerarlo un venduto? Insomma: se si ama il tennis bisogna sì stare con le orecchie dritte, ma anche credere nella buona fede dei giocatori. Ma a quel punto: come si fa a scovare chi ha tradito la buona fede di tutti per gli interessi suoi? In definitiva: facciamo finta di niente o agitiamo sospetti per ogni torneo? E ritornando al punto di partenza: non vi sembra che il fenomeno scommesse sia molto più pericoloso?

  11. Fabio P. scrive:

    1) Non dobbiamo temere assolutamente nulla … il doping c’e’ da almeno 40 anni, le scommesse, lecite o meno, pure … nulla e’ cambiato e nulla cambiera’ perche’ alla massa la cosa non interessa minimamente.
    Il nostro sport, cosi’ come tutti gli altri, andra’ avanti tranquillamente.
    Il tennis ha molto di piu’ da temere da invenzioni tipo il round-robin che dal doping o dalle scommesse.
    2) Tanti si dopano ora e si sono dopati e tanti si vendono le partite ora e se le solo vendute … dove ci sono tanti soldi c’e’ il marcio e il marcio e’ anche nella classe dirigente .. quindi non c’e’ nulla da fare.
    Leva i soldi e lo sport ritorna pulito perche’ nessuno ha piu’ interesse a sporcarlo … ma questo e’ impossibile.

    P.S.
    Va a finire che dovremo pure ringraziare scommettitori e truccatori di partite … ma voi vi ricordate quale e’ stata l’ultima volta in cui il Corriere dello Sport ha dedicato al tennis una pagina intera ?

  12. max scrive:

    purtroppo devo ammetterlo il grosso male è la ns società (con il denaro chiodo fisso nei ns pensieri) ed il tennis nn fa altro che rispecchiarla; questo a parer mio peggiorerà sempre di + le cose finchè il tennis rimarrà uno sport x benestanti. fino a qualche decennio fa era il gioco dei benestanti che lo rendevano tale con la nn ammissione ai + nei circoli che nn erano altro che dei punti di incontro x chiudere affari o solo x ritrovarsi con amici dello stesso ceto sociale. ora è diventato uno sport che da da vivere a migliaia di addetti ai lavori, fa guadagnare le multinazionali e che può far diventar ricchi i giocatori, quindi devono cambiare le cose. prendiamo qualsiasi sport di squadra (tennis compreso): quando le squadre si allenano e vanno a giocare in traferta hanno tutto spesato. al contrario per un giocatore che “ci prova” è tutto a suo carico e diventa quindi a tutti gli effetti un imprenditore. cosa succede nella maggior parte dell’imprenditoria??? mazzette, tasse nn pagate, merce o servizi scadenti per aumentare il profit e inciuci di vario genere. come in tutte le cose tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare ma io voglio provare a dare un’indicazione sul cosa si potrebbe fare: vedo che (anche se a fatica!!!) i circoli per le varie competizioni a squadre gli sponsor e quindi i soldi li trovano, competizioni che servono + a far divertire i vari presidenti di club che a far crescere i giocatori. forse dando + visibilità al tennis giovanile sarebbe + facile convincere i vari sponsor a investire denaro direttamente sui giovani + promettenti che in cambio quando andranno in giro x i vari tornei lo faranno con la propria auto (o dei genitori) completamente ricoperta di pubblicità delle aziende sponsorizzanti (come già succede in molte parti del mondo e anche in italia sui taxi) oltre che con i soliti indumenti marchiati. questo FORSE farebbe in modo che i tennisti che ci stanno provando e le loro famiglie nn siano sempre con l’acqua alla gola ed allora probabilmente quache partita truccata in meno ci sarebbe. detto questo penso cmq che qualcuno che bara rimarrà sempre visto che la malattia del protagonismo e della voglia di essere per forza “qualcuno” è incurabile!!!! cordiali saluti

  13. Fede80 scrive:

    Tra le due piaghe di sicuro la più squallida è quella delle scommesse, perchè chi si dopa, almeno, lo fà per migliorare le proprie prestazioni e quindi per cercare di vincere;chi invece vende o combina le partite, è interessato solo e soltanto a fare più soldi , anche a scapito del proprio risultato, il che è secondo me è contrario a tutti i principi sportivi,per i quali ogni atleta dovrebbe sempre impegnarsi al massimo!
    Tutto sommato però credo che sia più semplice arginare il fenomeno scommesse, cambiando un pò le regole: impedendo ai giocatori di scommettere sul tennis, impedendo a tutti di scommettere sui match già in corso, penalizzando economicamente il ritiro dei giocatori durante i match etc…..Il doping invece non credo possa essere debellato,penso sia molto più diffuso di ciò che si pensi, ma in fondo è normale, si giocano tantissime partite, a ritmi elevatissimi, alcune partite poi durano più di tre ore!credo che pensare davvero che mangiare qualche banana, o assumere un po di sali minerali, risolva i loro problemi, sia ingenuo……..

  14. max scrive:

    ovviamente rimarrà anche qualcuno per cui di soldi + ce ne sono e meglio è!!

  15. lallo scrive:

    Il doping ormai è ad uno stato massiccio in ogni sport pro ad alto livello di guadagni.
    La domanda da farsi non è più chi è dopato, ma è chi lo è all’avanguardia e quindi con margini di modifica della prestazione superiori alla media.
    La totale assenza di una lotta globale alle sostanze dopanti (sopratutto a quelle sconosciute che escono di continuo dai laboratori delle multinazionali, molti dei quali stanno in svizzera - nota non casuale visto che con l’ausilio di Paganini pure un bradipo come Wawrinka è diventato competitivo), lotta che sarebbe semplicissima imponendo alle case farmaceutiche di inserire in ogni prodotto un apposito tracciante riconoscibile all’antidoping, fa si che nello sport attuale manchi la percezione della sfida ad armi pari (magari a doping equivalente come sino ai primi anni ottanta). Oggi si vedono i replicanti alla Federer o alla Nadal colpire da fermi in posizioni del campo impossibili e subito il pensiero va a Lance Armstrong (mai trovato positivo all’antidoping ben più raffinato ed incisivo del ciclismo) ed alle sue impossibili frequenze di pedalata che lo portavano a prestazioni fuori dall’umanamente comprensible.
    Serve una guerra totale al doping (le scommesse sono poca cosa ed inficiano al più piccoli tornei o primi turni insulsi degli slam). Ottimo l’articolo di Clerici che proponeva uno stop ai giochi olimpici visto l’andazzo attuale. Oggi lo sport pro, tutto lo sport pro, non ha più risultati credibili. E mentre nel ciclismo si scopre che i corridori sono semplicemente passati dal’epo prodotta con cellule animali a quella prodotta con cellule umane che non è ancora rintracciabile data l’assenza di un protocollo antidoping ad hoc, nel tennis si fa un antidoping ridicolo a prescindere dal fatto che qualunque antidoping non serve a niente….

  16. thomas yancey scrive:

    Mali minori? Gli uomini paiono sempre più impegnati a togliere credibilità non solo alle virtù, ma anche ai vizi. I comportamenti illeciti sembrano ormai giardini periferici frequentati dalle folle familiari della domenica.
    (Off topic: va bene la sinteticità?).

  17. Pietro scrive:

    Credo che tutto sommato il doping sia il più facile da verificare e quindi da arginare. Insomma, se c’è la volontà politica - e finora non sono sicuro ci sia stata - il doping lo si può eliminare prima che diventi diffuso come in altri sport. Perciò, a patto che lo si prenda sul serio, lo considererei meno preoccupante.
    Il problema delle scommesse è apparentemente illogico: nel tennis più vinci e più guadagni, quindi vendersi le partite non dovrebbe avere senso. Però se entra in gioco la mafia, con i suoi metodi di minacce e ricatti, allora tutto può succedere, soprattutto nel sottobosco di giocatori e tornei minori. Certo, il tutto è più difficile da provare e perciò nel lungo periodo più preoccupante.

  18. Colin scrive:

    Per quanto mi riguarda il Problema del Doping e delle Scommesse è un Problema che ci poniamo noi,ma che per ATP-WTA ecc.ecc è una manna!Parliamoci Chiaro se non ci fossero le scommesse almeno la metà delle persone che seguono il Tennis + o - quotidianamente scomparirebbe(e quindi scomparirebbero di conseguenza contratti pubblicitari,Contratti TV ed altri incassi vari)!Per quanto riguarda il Doping:Il Doping sostanzialmente tende a pareggiare le prestazioni degli atleti!Che c’è di meglio di uno sport dove c’è battaglia e dove i Match sono combattuti?Se si volesse il Doping potrebbe essere spazzato via in un paio d’anni!L’unica cosa che ATP e WTA dovrebbero ed avrebbero convenienza a fare e quella di evitare che tesserati,giornalisti,giocatori e Staff vari facciano scommesse…Ma è praticamente impossibile da controllare!Quindi perchè porsi un Problema quando è quasi impossibile risolverlo?Meglio conviverci!Saluti a tutto il BLOG!

  19. marcos scrive:

    le scommesse truccate ed il doping hanno lo stesso obiettivo: sparigliare i valori in campo, cercando di capovolgerli, al fine di arricchirsi.

    dal punto di vista dello sport, sono due fenomeni, quindi, parimenti preoccupanti e pericolosi, contro cui bisognerebbe spendere le stesse energie ed investire gli stessi soldi.

    entrambi sono difficilmente controllabili: l’antidoping, infatti, viene dopo il doping, come fosse un antivirus del pc; le scommesse truccate trovano linfa nel sistema delle scommesse lecite, sono figlie degenerate di madri legittime. siccome l’antidoping non può precedere il doping e le madri non sanno quel che figliano, sarà una lotta ardua e vincente, solo nella misura in cui si riuscirà ad arginarne gli aspetti più devastanti.

    è impossibile pensare di debellarli.

  20. Matteo scrive:

    off topic:

    Dal Giappone giungono buone notizie…Flavia Pennetta batte nei quarti del torneo di Tokyo l’indiana Mirza, testa di serie numero 2 e numero 28 del mondo, con il punteggio di 64 64 e accede alle semifinale dove se la giocherà con la francese Razzano (partita alla sua portata).
    Che la fine della storia con Moya stia riportando Flavia a livelli a lei più consoni?

    Flavia ha avuto un brutto momento (al cuor non si comanda) che l’ha fatta scendere di molto in classifica…ora (abbandonato il maiorchino) è da un pò che sta mantenedo continuità di risultati, seppur in tornei minori. Quest’anno Flavia nei tornei dello slam è uscita tre volte al primo turno e agli Us open al secondo, ed ha giocato 5 tornei Tier I (equivalenti dei master maschili) uscendo 4 volte al primo turno e una al secondo…è mancata in tutti gli appuntamenti che contano, e questo sicuramente sarà l’aspetto da migliorare il prossimo anno, perchè con i Tier III e IV ahimè non si arriva in alto. Speriamo però che i buoni risultati dell’estremo oriente le ridiano la fiducia persa…forza Flavia!

    topic:

    Per quanto riguarda il topic sono totalmente d’accordo con Marco Lombardo, anche se a mio avviso è difficile che partite davvero importanti, come quelle dei tornei del grande slam e dei masters, siano truccate…mi risulta difficile pensare che un giocatore si precluda la possibilità di avanzare in tabellone in quelle occasioni; certo la mela marcia si trova sempre, ma la mia buona fede mi fa pensare che sia un fenomeno residuale in quei tornei, e sia problema più scottante nei tornei minori…perchè allora non accettare scommesse solo su tornei dello slam e master e proibirle sul torneo di Palermo o di Vina del mar (con tutto il rispetto)?

  21. mattia scrive:

    Sono un grande appassionato di tennis e mi è capitato a volte di scommettere su questo meraviglioso sport. Da mesi ho deciso di non scommettere piu’!!!!. Vi invito a riflettere su i 2 punti che vi sottopongo!!
    1 - Spessissimo capita che il primo match di una giornata in un torneo minore finisca con la vittoria del tennista sfavorito. Fateci caso, vi stupirete di quante volte accade!!!!. Forse xche’ costringe lo scommettitore che ha giocato una “multipla” a scommettere nuovamente e quindi a investire nuovo denaro?
    2 - Ho notato, e vi chiedo conferma, che molto sovente accade che un giocatore sfavorito del paese in cui si disputa un torneo minore, finisca col battere un tennista favorito. Sinceramente non credo si tratti di “fattore campo” o di vittoria legata al fatto che il pubblico spinga il connazionale. Parliamoci chiaro, nel tennis vince chi è piu forte!!!. certo, la sorpresa ci puo’ stare ma se prestate attenzione vi accorgerete che succede molto molto spesso. Questione di sponsor? Scelta degli organizzatori? o che cosa?
    Concludo solo con un esempio x me eclatante.
    Non ricordo il torneo, ma ricordo che era un match sul cemento e l’incontro era tra Kohlschreiber e Roitman!!!! Quote : Kohlschreiber 6.00 Roitman 1.05. Kohlschreiber si ritira nel 2° set. Fin qui niente di strano xchè probabilmente qualquno sapeva che il tedesco avesse problemi.
    Il torneo successivo (una settimana dopo), Kohlschreiber arriva in semifinale giocando benissimo (il torneo era trasmesso da Eurosport e ho visto 2 suoi match) perdendo dopo un match lottatissimo. Miracoli della medicina?

  22. angelica scrive:

    1) DOPING
    2) DOPING

    Fino ad ora tutta ’st storia delle scommese mette sotto accusa delle “mezze tacche” in tornei di medio-basso livello.

    E fino a che non vedo un giocatore vendersi la Finale di Wimbledon o di uno Slam (che piu’ o meno oltre ad un cospicuo assegno comporta un introito indiretto non inferiore a 10 milioni di dollari… e sono proprio curiosa divedere quanto si dovrebbe scommettere per vincere una cifra simile) il problema delle scommesse lo vedo si esacrabile, ma niente che mi tocchi pi’ di tanto, se non nel concetto di purezza della competizione sportiva.
    Ma in questo caso troppe ne hanno fatte e ne stanno facendo sia il capo Micky Mouse, si il cuginetto Larry ‘questo e’ il miglior torneo a cui abbia mai assistito Scott (ma non potrebbe qualce volta cambiare frase e non essere cosi’ ridicolmente banale, no eh)

    E poi a me il gioco d’azzordo non piace e non interessa per cui se chi ci va di mezzo sono le societa di scommesse non mi straccio le vesti. E per gli scommettitori, be’ peggio per loro, non e’ stato il medico a dirgli di scommettere i loro soldi.

    Il doping e’ tutta un altra faccenda:
    ci si dopa per arrivare in alto, al top e quindi per vincere.
    E li allora si che si bara sul serio.
    Perche’, parliamoci francamente, chi si dopa del problema della salute non gli importa nulla, un po’ come molti fumatori e chi beve molto.
    I dopati sanno che vincere significa, successo e denaro.
    Se hai le “Physique du Role” del campione, probabile che non ti vogliano neanche trovare positivo. (basta guardare nel calcio, se non sei nessuno ti becchi la squalifica, se giochi in una squadra importante trovano il modo di
    cambiare i regolamenti)

    Adesso ATP e WTA hanno demandato il centro antidoping del Comitato Olimpico internazionale a fare i controlli e le analisi, ma fino a poco fa, le due organizzazioni facevano loro i controlli. Non mi meraviglio che non ci siano stati quasi casi positivi.
    Controllore e controllato erano la stessa persona, alla faccia del conflitto di interessi!

  23. giorgio scrive:

    Riprendo dal sito FIT la seguente intervista, tratta dal “Giornale Nuovo” del 4 ottobre 2007:

    Presidente Binaghi, che cosa sono tutte queste voci sui giocatori italiani?

    “Fantascienza. Fango frutto di una campagna diffamatoria. Tanto che, d’accordo con i tennist, abbiamo incaricato i nostri legali di tutelare in tutti i modi e in tutte le sedi l’immagine del nostro sport”.

    Il Journal du dimanche ci va giù duro con i giocatori italiani . Perché?

    “Non è un caso che le accuse arrivino dalla Francia. Con la loro Federazione ci siamo scontrati per la data di Roma e da due anni prendono batoste dalle nostre ragazze in Fed Cup”.

    Che cos’è allora, il solito Italia-Francia?

    “Dico solo che troppe volte ormai questa rivalità ha conseguenze esagerate”.

    Prima il doping e ora le scommesse: che cosa c’è di vero?

    “Sulle scommesse per ora siamo alle chiacchiere, ma resta il fatto che il nostro è l’unico sport che si autogestisce lasciando alle organizzazioni dei giocatori, Atp e Wta, il controllo dei giocatori stessi. Così i tennisti non dipendono dalle Federazioni nazionali. E fino all’anno scorso si gestivano da soli anche i controlli antidoping. Per farle un esempio: un giocatore radiato dalla Fit potrebbe partecipare ai tornei gestiti dall’Atp”

    Ma il tennis è uno sport pulito?

    “Con la mia gestione lo è diventato”.

    Ergo, prima non lo era?

    “Abbiamo condannato chi ha rubato senza guardare in faccia a titoli e campioni. E se scoprissimo che qualcuno si droga useremmo ugualmente il pugno di ferro”.

    Sicuro dell’innocenza dei giocatori italiani?

    “Fino a che sono vittime delle illazioni sì. Tennis a parte, perché uno non può essere libero di scommettere legalmente? Ma ciò non toglie che daremo un giro di vite al regolamento della Federtennis vietando ai giocatori ogni tipo di puntata”.

  24. Daniele Flavi scrive:

    una notiziola “simpatica” un po’ off topic….

    TENNIS: ATP METZ, KOUBEK ESPULSO PER INSULTI AL SUPERVISORE =
    AUSTRIACO S’INFURIA DOPO ‘OVERRULE’, PARTITA AL FRANCESE
    GROSJEAN

    Metz, 4 ott. (Adnkronos) - Insulti all’arbitro e cartellino
    rosso per Stefan Koubek nel torneo Atp di Metz. E’ successo oggi
    durante l’incontro degli ottavi di finale che vedeva il 30enne
    austriaco opposto al francese Sebastien Grosjean, di conseguenza
    qualificatosi ai quarti. Dopo aver perso il primo set 5-7, Koubek
    aveva vinto il secondo al tie-break e si trovava in vantaggio 4-2 nel
    terzo quando un ‘overrule’ (una correzione del giudice di sedia alla
    chiamata del giudice di linea) a lui sfavorevole lo ha mandato su
    tutte le furie.

    Koubek ha chiesto l’intervento del supervisore dell’Atp Thomas
    Karlberg e il pubblico, che ovviamente era tutto dalla parte
    dell’idolo di casa Grosjean, lo ha sommerso di fischi. L’austriaco ha
    sfogato la sua rabbia insultando il supervisore, che dopo averlo
    spedito negli spogliatoi ha scritto sul referto che il giocatore e’
    stato sanzionato per “abusi verbali contro il supervisore”.

  25. thomas yancey scrive:

    Non scopro nulla di nuovo se affermo che a questo mondo ognuno agisce esclusivamente per sé stesso. Per esempio, amiamo così tanto i nostri figli perché sono appunto tali. Se quelle medesime creature fossero state generate da altri non faremmo alcunché per loro. Gli stessi santi sarebbero diversi se fossero sicuri che il Regno di Dio non esiste.
    Eppure un certo altruismo è la migliore e più sana forma di egoismo. Non accetto il male degli altri perché, in un modo o nell’altro, esso si ripercuoterà anche su di me. Non ho niente da guadagnare se mangio abbondamente mentre altri soffrono la fame: prima o poi verranno a bussare alla mia porta. Disinteressarsi dunque del malessere altrui, o dichiarare che in qualche modo esso è meritato, è sciocco, oltre che banalmente sadico.
    Gli uomini che rovinano la propria esistenza attraverso il gioco d’azzardo rappresentano un costo esistenziale ed economico elevatissimo per tutti noi. Le loro terribili sofferenze non rimangono confinate nelle loro anime e nelle loro case. Personalmente, provo anche dolore di fronte ai patimenti altrui. Ma anche se così non fosse, sarei davvero poco intelligente se non capissi che quel male prima o poi influenzerà in qualche modo anche la mia vita. Non possiamo fare molto, è vero. Ma l’indifferenza, più o meno consapevole, è comunque segno di stupidità.
    Lambisco l’argomento doping nel calcio. Che io sappia, i pochi giocatori squalificati, a cominciare da Maradona per finire a Flachi, sono stati puniti per uso di sostanze, come la cocaina o i cannabinoidi, che di dopante non hanno niente. Chiunque abbia qualche rudimento di medicina sa che un uomo che fa uso di cocaina è sicuramente un tossicomane, ma che attraverso l’uso di quella sostanza potrà solo peggiorare le sue prestazioni anziché migliorarle. E’ evidente dunque che sanzionare un calciatore perchè tossicomane ha obiettivi e valenze diversi da quelli che giustificano invece pienamente le sanzioni contro un vero dopato.
    Ma questo è un diverso discorso. Anche se purtroppo la tossicomania è un altro di quei tipi di sofferenza che richiederebbero molta più attenzione da parte di tutti. Non solo punizioni e maledizioni.

  26. giorgio scrive:

    Povero Davydenko…Adesso gli danno anche della “mezza tacca”.

    Angelica, il giorno in cui vedrai un “giocatore vendersi la Finale di Wimbledon o di uno Slam”, non sarai l’unica ad essere toccata ma lo saranno tutti gli appassionati, perchè quello sarà il giorno della morte di questo sport.

    Il caso si doping può essere limitato al singolo giocatore coinvolto, senza necessariamente minare la credibilità dell’intero sistema. Come invece sta accadendo con le 138 partite sospette. Basti pensare al fatto che i 2 recenti casi di doping riguardanti quelli che definisci “mezze tacche”, non se li è filati nessuno. Di Vassallo Arguello & Co. se ne stanno occupando tutti.

    OFF TOPIC: A Stoccarda, la “mezza tacca” Ivanovic ha perso contro la Bondarenko, Kateryna 62 16 63

  27. Nikolik scrive:

    Sono d’accordo su tutto quello che ha detto Binaghi nell’intervista che Giorgio ha, in modo molto interessante, trascritto.
    Solo una precisazione a quello che ha detto Binaghi: è vero che un giocatore squalificato dalla federazione potrebbe giocare i tornei ATP e WTA, però non quelli organizzati dall’ITF. Quindi, per uno squalificato dalla FIT niente tornei dello slam, niente tornei futures per i maschi, niente tornei ITF minori (da 10.000, 25.000, 50.000, 75.000 e 100.000 $) per le femmine, niente tornei juniores di qualunque tipo, niente tornei ETA, niente davis e fed cup, niente olimpiadi. Insomma, non sarebbe comunque una cosa da ridere…

  28. giorgio scrive:

    OFF Topic:

    Novità per il calendario 2009.

    Dopo aver annunciato durante gli US Open, gli 8+1 tornei “1000″,
    l’ATP adesso annuncia i 10+1 tornei “500″.

    Se prima il “+1″ indicava l’ibrido torneo di Montecarlo (non obbligatorio rispetto agli altri 8), adesso il “+1″ riguarda il povero torneo di Amburgo che l’ATP vuole a tutti costi declassare.

    Comunque i 10 tornei saranno: Rotterdam, Dubai, Acapulco, Memphis, Barcelona, Washington DC, Beijing, Tokyo, Basel and Valencia.

    Di questi, ben 4 (Washington, Beijing, Basel, and Valencia) sono stati promossi a quel livello che oggi chiameremmo “International Series Gold”. I tornei, adesso Gold, che verranno declassati sono quelli di Stuttgart, Kitzbuhel and Vienna.

    Dei nuovi “500″, l’unico torneo a cambiare data e superficie sarà quello di Valencia, che diventerà un indoor e si terrà in autunno

  29. angelica scrive:

    Caro giorgio, se ne stanno occupando tutti i giornali perche’ e’ facile, non si rischiano i grandi nomi (Davydenko che ha me piace moltissimo per come gioca ha difficolta ad essere riconosciuto anche con su un campo da tennis e con una racchetta in mano e quando gli va bene lo definiscono un impiegato del catasto poverino!) mentre l’altro coinvolto be’… non creod lo conoscevano in molti.

    Di tutti i giocatori coinvolti nelle partite sospette il 95% sono giocatori di fascia B,C,D…Z e in tornei medio-bassi e bassi.
    Dimmi te se e’ uno scandalo da scuotere le fondamenta del tennis.
    Su Nadal e Federer ci sono discussioni ‘focose’ e che possono andare avanti per mesi su chi e’ il piu’ bravo, forte, etc etc.
    Su questo argomento non penso ci saranno centinaia di post.

    E poi il giorno che qualcuno si vende la finale di Wimbledon e’ perche’ gli avranno minacciato la famiglia ,altro che denaro! :P

    Parere del tutto personale, ma per me il doping mina la credibilita’ del sistema molto di piu delle scomesse. (se ne parla tanto perche’ sono stati intaccati gli interessi economici di alcune societa’ di scommesse, ma ti ripeto per me possono pure chiudere tutte e non mi cambierebbe la vita di una virgola e nemmeno di un punto e virgola)
    Perche’? Perche si bara per arrivare al top. E allora molti giovani vedono che quella e’ la strada piu’ semplice e piu’ sicura per il successo. Ricordiamoci che viaviamo in una societa dove non esiste la cultura della sconfitta (eh che botta sociologica che ti tiro fuori! me ne vergogno quasi :p)
    E allora, spesso. molto spesso sono le stesse federazioni e organizzazioni che non lo vogliono combattere, perche’ il successo di un atleta diventa il successo di una federazione.
    Pensa solo alla differenza fra Ben Johanson e la Florence Griffith.
    Uno beccato e andava bene cosi’ perche’ rappresentava il ‘bad boy’ , mentre su l’altra sempre tanti tanti sospetti pero’ mai che si sia fatta chiarezza e poi era la reginetta americana, non si rischia mai di rovianre un sogno, no?

    In Lussemburgo ho visto tutti gli incontri della Ivanovic. Bella giocatrice, ma penso quando il servizio non e’ costante le manca quel qualcosa in piu’.
    Non mi meraviglai che abbia perso a Stoccarda, pero’ mi meraviglia molto con chi ha perso.

    Un ultima cosa giorgio, ho apprezzato molto il fatto di avere citato piu’ di una volta ‘mezza tacca’,allora quello che scrivo lo leggi ;) :D

  30. giorgio scrive:

    Scusa Angelica ma proprio il fatto che se ne parli tanto, malgrado i protagonisti in questione siano delle “mezze tacche” (aridaje!), dimostra la portata dello scandalo.

    Solitamente i giornali danno molto risalto a una questione, quando ci va di mezzo il campione, non quando ad essere coinvolto è quella sfigata mezza tacca di impiegato del catasto di Davydenko :D
    Non pensi?

  31. Michele Fimiani scrive:

    Credo che per il tennis (e non per i giocatori) il male minore sia il doping, quello che in un certo senso sfalsa di più il gioco. E’ vero anche il doping può rovesciare l’esito di una partita, ma credo che in uno sport tecnico come il tennis non sia così incisivo come lo può essere ad esempio nell’atletica o nel nuoto. Tanto per intendersi credo che se anche Roddick si sparasse in vena qualsiasi sostanza continuerebbe a perdere da Roddick. Così come penso che nel calcio Maradona sia stato il più grande di tutti a prescindere. quel che faceva lui non aveva niente a che fare con una esuberanza fisica esaltata dalla cocaina.
    La scommessa invece uccide una partita a priori: per quanto meschino sia, chi si dopa lo fa per vincere, invece le scommesse possono portare giocatori a scendere in campo per perdere, uccidendo del tutto il principio fondamentale dello sport.
    Certo, sicuramente un genitore tra i due mali per un figlio sceglierebbe le scommesse, le quali non comprometterebbero almeno la sua salute!
    E per quanto riguarda quale dei due mali sia più facilmente risolubile in questo caso dico il doping: con i mezzi di comunicazione che ci sono oggi è impensabile avere un controllo totale della situazione, mentre idealmente controlli sistematici antidoping alla fine di TUTTE le partite sono assolutamente possibili.

  32. angelica scrive:

    no giorgio, non lo penso. Credo che quello che fa parlare i giornali siano:
    1-giornale francese che attacca i giocatori italiani (si sa che fra noi e i francesi non ci sia poi tutto questo feeling)
    2-il gran numero di match presunti nel coinvolgimento
    3-in questo momento non c’e’ molto di cui parlare (la storia di Sopot e’ di mesi fa, se ne parlucchiava ma solo ora c’e’ il boom. Perche’?)
    3-il tennis.
    Caspita, lo sport dei gesti bianchi che si infanga.
    i giornali ci vanno a nozze con il fango.

    Doping? Molto piu’ infido, piu’ subdolo quindi piu’ pericoloso
    Mettiamola cosi’, personalmente ogni volta che un tennista causa infortunio, sparisce per circa 6 mesi e poi torna fisicamente un po’ diverso, non mi convice.

    In ogni caso, ho gia’ detto la mia a proposito del sondaggio, quindi visto che rischio di cadere in una nuova “diatriba” stile TdS, mi fermo qui ;)

    (pero’ mezza tacca rende bene l’idea, no? :D)

  33. Stefano Grazia scrive:

    in perfetto stile TdS, mi ripeto ma questa volta son perfettamente d’accordo con giorgio…ma scusate, come si fa a dire che le scommesse sono più facilmente debellabili del doping? Il doping è una cosa oggettiva,che si può provare indipendentemente dal fatto che uno confessi o no…Con le scommesse la certezza oltre il minimo dubbio senza la confessione DI ENTRAMBI I GIOCATORI non potrà mai esserci…
    In più concordo con chi dice che tutto sommato da un punto di vista sportivo trovo più difficile apprezzare uno che guadagna PERDENDO che uno che bara MA ALMENO LO FA PER VINCERE…(certo, non se sono il suo avversario…) Poi potrei iniziare tutto un discorso sulla liberalizzazione di tutte le droghe,sull’ipocrisia di considerare droga la cannabis ma di elogiare anche con la pubblicità l’alcol (e lo dico da uno che pur avendo vuissuto in Jamaica per tree anni non mi son mai fatto una canna nè ho mai fumato una sigaretta e in pratica son quasi astemio…anzi, le uniche ciucche della mia vita le ho prese in ambiente sportivo, come quando a 16 anni in Galles nel Pub della squadra gallese che ci ospitava mi fecero bere 7 pinte di birra come rito d’iniziazione…Pensa mo, e poi dicono che il rugby è educativo…intendiamoci lo è, ma per altri motivi)…dico potrei, ma è tardi e semmai sarebbe argomento da Angolo di Yancey e quindi,per il momento almeno,ve lo risparmio…

  34. Stefano Grazia scrive:

    La Domanda vera piuttosto dovrebbe essere: cosa bisognerebbe fare davvero per eliminare il Problema Scommesse? E credo che l’unica proposta finora sia quella avanzata da Yancey (e qualche altro) e ciè proibire le Scommesse nei Tornei minori. Vi sarebbe un proliferare di scommesse clandestine? Si possono arginare le Scommesse Clandestine?Rimarrebbero un fenomeno limitato,ghettizzato,ignorato? Ce lo dovrebbero spiegare gli esperti che stranamente,noto, si sono tenuti tutti o quasi alla larga…

  35. max scrive:

    purtroppo persone veramente esperte nel settore scommesse in italia ce ne sono pochissime (e nn vengono ascoltate altrimenti i governi di turno con i suoi furbetti del quartiere dovrebbero smettere di rubare, e per chi fosse interessato a questo argomento vada su http://www.nelrossodelluovo.com. inoltre il gioco in italia è visto come il diavolo e le prostitute fa nulla se poi ci vanno tutti!!!!!!!!!! meglio far pagare la tasse ai poveracci che riconoscerle!!!!! (poi però tra i preti ci sono le + alte % di gay pedofili e via dicendo, le prostitute però sono satana!!) ma tornando in tema avevo evitato di scrivere perchè come al solto vengono scritte delle cose a caso senza nessuna cognizione di causa. tanto per essere chiari che piaccia o meno su una finale di wimbledon vengono scommessi ben + di 10 milioni di euro, ma mooolti di +!!!!! per nn dire poi e qui le scommesse nn c’entrano nulla che gli interessi delle multinazionali sono ben superiori a quelle cifre. ma se qualcuno avesse letto il mio post precedente sull’argomento, dove dicevo che giocatori e famiglie sono sempre con l’acqua alla gola e le federazioni dovrebbero aiutare direttamente i giocatori che ci provano, capirebbe che se i soldi te li ha dati la federazione li puoi ridare con i primi guadagni se te li ha dati la mafia russa forse è meglio fare come dicono loro…..e nn stiamo parlando assolutamente di tennis di secondo piano perchè nei circuiti minori ci passano tutti, sia quelli che poi entreranno nei primi 10 ma soprattutto quelli che ci sono stati (gente tipo gaudio sheuttler etc etc) tenendo ben presente che come ci ha detto babbo fognini una buona programmazione da pro costa $ 75.000 con da aggiungere i divertimenti che soprattutto quelli che nei primi 10 ci sono stati prima nn si fanno mai mancare!!!!! a questo punto si potrebbe dire che basta nn far scommettere sul tennis. ragazzi nn è così facile perchè come ho detto ci sono interessi di aziende quotate in borsa!!! se i grossi bookmaker nn avrebbero grossi problemi (in realtà su certe partite e giocatori nn accettano scommesse da un pezzo) ci sono gli exchanges che guadagnano la loro percentuale sulla transazione avvenuta tra due persone, quindi chi vince a loro poco importa. in realtà (come nel caso davydenko) quando la cosa è eclatante sono loro stessi ad avvisare scotland yard e a bloccare le scommesse (il loro interesse maggiore è che esista la max trasparenza e che quindi la gente possa giocare in sicurezza) ma nel resto dei casi…. ripeto parliamo di aziende quotate in borsa oltre che in inghilterra ad esempio, nn esiste come pensa la maggior parte degli italiani il gioco inteso come droga per pochi disgraziati ma esiste l’industria delle scommesse con cui mangiano migliaia di famiglie e se si dovessero fermare tutte le scommesse alle prime avvisaglie di truffa nn si dovrebbero + giocare partite di nessuno sport e tantissime persone si ritroverebbero sulle rive del tamigi cercando di pescare qualcosa da mettere sotto i denti!!!! è come se dopo i casi parmalat cirio bond argentini o i vari casi delle aziende americane a wall street o ancora le centinaia di agiottaggi, avessero chiuso le borse di tutto il mondo. ripeto il tennis è diventato a tutti gli effetti un lavoro dove quindi gira denaro e dove gira denaro c’è sempre chi cerca lecitamente o meno di prenderlo, l’unica cosa che si può e si deve fare è che gli organi preposti siano vigili e pronti a punire severamente chi sbaglia. purtroppo nn succedendo nella vita di tutti i giorni nn si vede sinceramnete come questo possa accadere nello sport dove molti ancora nn hanno capito essere un’industria come quella tessile meccanica etc etc etc. cordiai saluti

  36. marcos scrive:

    io credo che ove ci siano divieti, là nascano clandestinità.

    ove c’è clandestinità, maggiore è il rischio che gli aspetti più degradanti trovino spazio, senza contare che i gestori del gioco clandestino possono più facilmente purificare quantità di denaro sporco, evadendo, altresì, ogni tassa dovuta ai propri stati. siccome il problema della partite truccate viene spesso accostato alla malavita organizzata…io non le farei questo ulteriore regalo.

    il proibizionismo totale o parziale, a mio parere, risolve solo questioni formali, soprattutto per coloro che preferiscono non vedere la sostanza.

    non riesco a pensare che per risolvere i problemi dell’alcolismo si debba vietare la vendita dei superalcolici. così come non riesco a pensare che il problema dell’insider trading si risolva chiudendo qualche società d’intermediazione mobiliare, o qualche sede borsistica.

    le responsabilità sono individuali ed in quanto tali vanno perseguite.

  37. Vince scrive:

    Concordo con Fabio P. il tennis ha molto più da temere dalle modifiche di regolamenti e soprattutto dal continuo aumento dei Tornei.
    La stessa logica è stata seguita dal Basket NBA dove l’aumento delle partite da giocare e delle squadre ha prodotto uno scadimento della qualità del gioco tanto che le partite della stagione regolare sono diventate (anche per me che sono “ammalato” di basket) inguardabili.
    Per essere nei primi 100 del mondo bisogna innanzitutto saper giocare bene a tennis anche se è vero che a parità di livello riuscire a correre di più può rappresentare un vantaggio (se un ciclista scala le montagne come se fosse in moto immaginate quanto può stare in campo, e in che modo, un tennista con la stessa “benzina”) ma realisticamente penso che doping e scommesse sono fenomeni che possono essere arginati ma non debellati.

  38. giorgio scrive:

    Come dice Max, l’ipocrisia di Betfair che denuncia il caso Davydenko, è pari a quella dei ciclisti che 10 anni fa chiedevano il controllo dell’ematocrito al 50%. (e qui ci metto scommesse e doping!)

    In entrambi i casi, i protagonisti campano sull’illecito, fingendo di combatterlo….

    Alle domande di Stefano, rispondo che relegare le scommesse sui tornei minori (o sui challenger) alla clandestinità sia il più bel regalo che si possa fare alla mafia. A quel punto agirebbe del tutto indisturbata (senza neanche il freno inibitorio dell’ipocrita agenzia di scommesse di turno), coinvolgendo la quasi totalità dei giocatori che, prima di sfondare, è costretta a giocare quei tornei minori.
    Speriamo che le parole di Michael Franzese facciano breccia, e spaventino qualcuno. Ma le parole, solitamente, non bastano

  39. vincenzo torzillo scrive:

    beh il doping fa vomitare…le scommesse sono una debolezza dell’uomo e se vengono truccate partite è grave ma non come doparsi..e non volgio dilungarmi..per non essere troppo duro

  40. Stefano Grazia scrive:

    TORZILLO: si, ma qui non si fa la differenza fra chi si dopa per vincere o chi scommette…la differenza è fra il campione che si dopa per essere il migliore (e quindi inganna, sia chiaro) e il campione che perde apposta in cambio di denaro (ovviamente se perde perchè la Mafia Russa/Italiana/Ebrea/Irlandese/Cinese o del Belize minaccia di amazzargli la moglie,i figli e la zia è un altro discorso). Moralmente ed eticamente è una bella sfida decidere chi sia meglio ma tutto sommato trovo più sportivo (???)doparsi per vincere che perdere per denaro…Ovvio, il discorso può essere diverso, come ipotizzato da qualcuno, se quel denaro ti serve per continuare a giocare e costruirti una carriera (ma come rispondevano altri, quel favore prima o poi verrà richiesto indietro…o abbiamo visto tutti troppi film?

  41. angelica scrive:

    abbiamo visto troppi film

  42. Stefano Grazia scrive:

    E allora guardiamoci piuttosto un po’ di rugby…Australia-England ora e stasera All Blacks-France…L’Australia non sta giocando come sa (e non gioca con la palla in mano come dovrebbe, sfruttando i suoi due centri Giteau e Mortlock ma l’England sta dando il massimo e sfrutta i calci di Wilkinson,l’eroe della WC 03…Ragazzi, questo è sport ricco di pathos e epos guerriero,altro che… E poter danzare almeno una volta l’Haka con la maglia degli All Black equivale,come emozione, a vincere un Wimbledon!
    Almeno per un neozelandese.
    Ma anche per me.

  43. max scrive:

    scusate ma in che mondo vivete?? probabilmente nn nel mio xchè sulla terra giornalmete milioni di persone si vendono (ma nn il corpo che sarebbe il meno!!!) l’anima x avere un posto di lavoro, per una promozione o per avere una raccomandazione. questo è etico?? nelle scommesse ci sono persone che guadagnano e persone che perdono alla stessa maniera di chi apre un ristorante e va male e un altro ancora che va alla grande xchè fa benissimo da mangiare e si spende poco essendo a conduzione famigliare creando problemi a quello a fianco dove si mangia così così ed in + avendo il personale in regola nn può tenere i prezzi bassi!!! e cìè anche chi bara nn avendo il personale in regola, ma nn lo ammazzano mica!!!! quindi evitiamo xfavore di fare demagogia spiccia e parliamo di cose logiche e fattibili altrimenti tra un po’ mi toccherà leggere che fa bene anche fidel castro a dare 8 dollari al mese a tutti perchè bisogna essere tutti uguali. peccato però che per vivere dignitosamente ce ne vogliano un po’ di +!!!!

  44. max scrive:

    e fidel naturalmente non vive con 8 dollari al mese!!!!!!! semmai ci fosse qualcuno con qualche dubbio……

  45. giorgio scrive:

    Ma chi ha lo detto che non guardiamo il rugby? Comunque Johnny, non impeccabile come al solito, stava per tradire l’immane fiducia che la sua nazione in lui ripone, con un misero (ma alla fine sufficiente) 4/7 di penalties ed uno 0/1 di drop.

    Per stasera direi che il gioco al piede della Francia (con l”esperto” Lionel Beauxis e con Damien Traille) farà la differenza nel bene e nel male. Dopo il tira e molla della vigilia, gli All Blacks (col recuperato Carter) giocheranno in GRIGIO mentre i galletti sfoggeranno il loro BLEU, con shorts bianchi

  46. angelica scrive:

    Ma che bello vedere che ci sono veri appassionati di rugby qui !!!
    Si Stefano e Giorgio andiamo a vederci il mondiale di Rugby che ci dara’ tante belle emozioni.

  47. Stefano Grazia scrive:

    bravo giorgio, vedo che sei ferrato (il mio sport era il rugby,era un altro rugby però, molto meno spettacolare e fisico di quello odierno, e da under 21 fui anche convocato ad un raduno di una settimana della nazionale mentre quando lavoravo in Jamaica giocai nei Jabaas, la selezione Jamaicana arricchita da alcuni internazionali (fra cui una seconda linea di Viadana, Mariano Tosi, un ingegnere che lavorava per la Cimi,mi sembra) e segnai l’unica (e vincente meta) contro le Caymaans Island prima di rompermi il legamento crociato anteriore contro l’atlanta High Country…e darmi così al tennis rovinando la vita al mio figlio ancora di là da venire…
    Ma stasera sono stravolto, peggio che avesse perso la henin…Tifavo all blacks e Australia, è stata una waterloo…Ancora una volta gli Abs si son cagati addosso,per dirla con un eufemismo (in inglese: they choke!)…grandi i francesi ma più che meritare la vittoria sono gli Abs hanno meritato di perdere, facendo per l’ennesima volta il gioco dei francesi (quel ridicolo ping pong del primo tempo) e con stupidi impercettibili errori…bisognava giocare il gioco del trinations, del super 14, alla mano, sblam!sblam! sblam! ma in velocità e non da fermi…ci son riusciti solo con MacAllister una volta e Carter,il mio giocatore preferito, ha deluso…facendomi rimpiangere The king, Carlos Spencer…pensavo che Carter fosse il giusto trat d’union fra Wilkinson e Spencer e sicuramente lo è stato negli ultimi tre anni…Come disse Gregan dopo la vittoriosa semi del 2003 in faccia agli all blacks : Another 4 years!!!
    Perchè tifo Abs, a parte l’Haka? Perchè sono la squadra nettamente più forte e lo dimostrano regolarmente nel tri Nations , contro i Lions e nei loro Tour Europei e anche con le squadre di Club nel super 14…ma lo sono sempre negli anni in cui non si gioca la World Cup…Lo trovo un po’ una ingiustizia divina, a dimostrazione che nello sport dio non esiste (per me poi il tennis è la prova inconfutabile).
    Vincerà il sud Africa e anche questo è buffo visto che negli ultimi 10 anni hanno vinto solo una volta il tri Nations… Comunque io preferisco di gran lunga il rugby dell’emisfero sud rispetto a quello esasperatamente tattico dell’emisfero nord…a patto che Abs e Australia non giochino come oggi.
    Insomma, anche per me, another 4 years…
    Ah, questo era un Off Topic?

  48. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Ho visto il match anch’io. Sono un tifoso degli All Blacks…e quando andai in Nuova Zelanda per l’America’s Cup mi accorsi come fossero seguiti nel loro Paese, andai anche da Jonas Lomu, un mito laggiù…così stasera sono molto dispiaciuto di averli visti perdere, bravi i francesi ma abbastanza ingenui loro quando erano in vantaggio (non sono in grado di capire invece se davvero l’arbitro ha favorito così smaccatamente i francesi come diceva Giovanni Bruno dopo il match e non ho guardato le varie moviole). Puro off-topic.

  49. marcos scrive:

    la tensione, nel finale, era elevatissima. entrambi gli schieramenti hanno commesso errori evitabili: gli all blacks han perso due volte la palla poco prima della fine. in un caso erano a 2 metri dalla meta, dopo un attacco commovente. enorme francia in difesa.

  50. Stefano Grazia scrive:

    Macchè arbitro,…si, c’è stato un avanti nella meta francese ma la partita la dovevano vincere gli All Black di 20-30 punti SE AVESSERO GIOCATO DA ALL BLACK…cioè se giocano 10 volte, 9 volte la vincono gli ABS e la volta che giocano in WC la vincono i francesi… Grandissimo Jonah Lomu, anche per lui è incredibile quanto gli sia stato beffardo il destino: pur avendo dominato il rugby ed essere stato uno dei più grandi, e comunque il più famoso,di sempre, la WC non l’ha mai vinta pur giocando negli AB (un po’ come Zico non ha mai vinto la WC di calcio ma Lomu più che Zico era Pelè)…Nel 2003 non potè giocare perchè a causa di una rara malattia gli avevano trapiantato un rene…E con un rene trapiantato è comunque tornato a giocare anche se ovviamente non è più potuto tornare ai suoi livelli…

  51. giorgio scrive:

    Che partita ragazzi. Indescrivibile l’intensità degli ultimi 20 minuti, con i neozelandesi in lacrime ancor prima della fine del match, quasi già sapessero dell’ineluttabile destino a cui sembravano essere condannati.

    E vogliamo parlare dell’Haka? Con i francesi, lì a 2 passi, quasi a soverchiare ed a soffocare il furore neozalendese? Che spettacolo.

    Mi sa che i neozalendesi pagano nelle grandi occasioni (in cui they choke) lo scarso livello degli avversari affrontati nei gironi iniziali. Probabilmente una Francia, già rodata da una pool più complicata del previsto, è stata mentalmente molto più reattiva ed ha saputo reagire alla grande ai momenti in cui gli All Blacks sembravano dominanti.

    Comunque adesso basta. Stiamo esagerando con gli off-topic…….

  52. Enzo Cherici scrive:

    Nella metà decisiva francese c’era un clamoroso “in avanti” non fischiato. Questo ad onor di cronaca. Per il resto, i neozelandesi si sono ancora dimostrati i migliori. I migliori polli in circolazione. resterà per me sempre un mistero come facciano ogni volta a perdere i mondiali contro squadre quasi sempre nettamente inferiori.

  53. angelica scrive:

    Ari-puro Off Topic :
    Per me stessa situazione di Stefano Grazia: acevo il tifo per l’australia e gli All Blacks. Una vera giornataccia sigh!
    Va be’ pazienza. Giovanni Bruno parlava dell’arbitraggio, un po’ troppo in stile calcio.
    L’arbitro non conta cosi’ tanto. Contano gli errori o meglio gli errori che non devi fare per vincere una partita.
    Ma forse e’ stata colpa della maglia mezza griggia. Quelli non potevano essere i veri All Blacks!!
    ok saluti a tutti per una settimana, vado al freddo di mosca e spero che il mio alloggio sia migliore di quello di ubaldo per la FedCup (Ubaldo giuro che mi hai fatto preoccupare con quel racconto e ho subito verificato di non capitare nello stesso posto :D

  54. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Angelica, che ne diresti di un bel…diario moscovita? Vedo che in tanti si sono eccitati per le partite di rugby…ma non avevavte detto che di un off-topic extratennis non ne volevate saperne? secondo me nella nuova impostzione grafica (avete notato quel cerca che c’è in cima alla pag. a destra…piano piano Francesco Grigori sta trasformando il blog, e vedrete anche i titoli diversi e il resto (datemi il tempo di abituarmi alle nuove funzioni. Stasera per poco non facevbo sparire per sempre Max: gli avevo messo per sbaglio la connotazione Spam (una volta o io o qualcun altro deve averlo fatto per Thomas Yancey e i suoi pezzi venivano respinti…Thomas mi scrisse con un altro indirizzo e.mail dicendomi di tutto, repressore, liberticida etc (ora esagero…) era convinto che lo avessi censurato. Mi c’è voluto un po’ a convincerlo del contrario. Pensa se mi accadeva con Max, anche lui non mi pare che abbia un caratterino facile…e accomodante. Scherzi a parte, se a qualcuno di voi capitasse all’improvviso di non vedere più i propri post fatevi vivi in qualche modo, perchè basta un clic quando si modera, e contrassegnare spam invece che approva (e sono vicini) e uno sparisce per sempre! Eventualmente contattemi a ubaldoscanagatta@yahoo.it e posso rimediare.

  55. Enzo Cherici scrive:

    Che vitaccia Angelica! Sarà dura, ma stringi i denti. Tieni alto l’onore del blog ;-)

    Nell’augurarti buon divertimento, faccio mio l’invito di Ubaldo sul diario moscovita. Ciao ciao.

  56. max scrive:

    accidenti ubaldo io ci provo sempre a stare buono e tranquillo, leggo i post poi chiudo il blog spengo il pc ma intanto il sangue mi va alla testa devo riaccendere devo scrivere!!!! ca 10 anni fa ho mollato tutto e tutti chiudendomi in casaper nn dover discutere (minimo…)+ con nessuno poi è arrivato l tennis con mio figlia che gioca: una tregenda è tornato il mio incubo peggiore, ragazzi cercate di capirmi e sopportarmi o trovate il sistema di cancellarmi per sempre!!!! ciao

  57. Stefano Grazia scrive:

    Mad Max!Uragano Max! Non vedo l’ora di conoscerti e mangiare il pesce magari con Salvatore Buzzelli con cui sono sicuro che scoprirete di avere tantissime idee in comune…Mi raccomando continua a scrivere, ogni tanto prova a controllarti e se non ci riesci cerca solo di non impermalosirti se qualcuno dice di darti una calmata… Spegni il Computer e poi riaccendilo…non privarci di un po’ di sana tempesta…

  58. max scrive:

    ok, però avvisami così porto anche g.c. e garantisco che sarà una serata memorabile, io in confronto sono un bambinone tranquillo!!!!!!!!!!!!!! ciao

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