Davydenko decide di collaborare.
Dà i tabulati delle telefonate

 
30 Novembre 2007 Articolo di Giorgio Spalluto
Author mug

“Questo gesto dovrebbe scagionarlo _ dice l’avvocato Immenga _ nove russi avrebbero incassato 1,5 milioni di dollari, e altri due scommettitori ben 6 milioni”. Nikolay: “Ero troppo arrabbiato con l’ATP”

Dopo essersi rifiutato per mesi, Nikolay Davydenko ha deciso di consegnare i suoi numeri di telefono agli investigatori dell’Atp che stanno indagando sul famigerato scandalo scommesse.

Davydenko, in Oregon, con i suoi compagni di squadra per l’imminente finale di Davis ha detto ad Espn di aver cambiato idea su consiglio del suo avvocato.

“Sto collaborando e fornendo tutti i numeri di telefono in mio possesso, e le registrazioni delle conversazioni”.

“Abbiamo pensato di consegnare i numeri di telefono questa sera”, ha detto l’avvocato Frank Immenga dal suo ufficio di Francoforte. “Spero che questo gesto possa dimostrare la sua innocenza e scagionarlo rapidamente”.

Davydenko, numero 4 del mondo, è sotto inchiesta fin da agosto dopo il match giocato in quel di Sopot contro Vassallo Arguello. Secondo l’agenzia di scommesse Betfair, Davydenko già sfavorito all’inizio del match, lo divenne ancor di più dopo il primo set vinto 6-2. Betfair annullò le giocate dopo che queste avevano toccato l’inusuale quota, per un match di secondo turno, di 7 milioni di dollari!!

Secondo quanto riferito da Immenga all’inizio di novembre, gli investigatori dell’Atp sarebbero a conoscenza di 9 possessori di account di nazionalità russa che avrebbero incassato 1.5 milioni di dollari con la sconfitta di Davydenko. 2 altri scommettitori, di cui non si conosce la nazionalità, avrebbero portato a casa ben 6 milioni.

Davydenko si ritirò sul 2-6 6-3 2-1 per Vassallo, lamentando una frattura da stress e fu sorpreso di sapere, pochi giorni dopo, che il match sarebbe stato oggetto di inchiesta.

Davydenko ha detto di essere stato contattato la prima volta, riguardo le utenze telefoniche, mentre stava preparando gli Us Open.

“Ero molto arrabbiato con l’ATP” ha detto Davydenko. L’Atp pretese i suoi numeri telefonici nel giro di una settimana, creando una evitabile distrazione durante il major.
“Hanno fatto un sacco di errori. Non avevano il diritto di fare richieste o di condurre inchieste senza che io ne fossi a conoscenza.”
“Ci hanno messo nell’angolo, senza l’evidenza di una prova” ha detto Immenga. “Non eravamo nella posizione di poter fornire nulla entro 7 giorni, durante gli Us Open”

Contattata da ESPN, l’Atp ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:”L’inchiesta indipendente per accertare la verità sul match tra Davydenko e Vassallo sta andando avanti, e continuiamo a sperare nella collaborazione di tutte le parti interessate”. L’Atp ha evitato ogni ulteriore commento sulla decisione di fornire le sue utenze telefoniche.

All’iniziale rischiesta di fornire i suoi numeri, Davydenko aveva sempre opposto il fatto che l’ATP stesse indagando su utenze che coinvolgevano familiari ed amici, e che quindi non ricadevano sotto il regolamento dell’Atp, che i giocatori sottoscrivono.

Immenga ha detto che un importante punto a loro favore, è stato segnato quando l’ATP hearing officer in Svizzera sancì che l’ATP non poteva richiedere le utenze di terze persone.

All’inizio di questo mese, 2 detective di Scotland Yard hanno interrogato la moglie di Davydenko ed il fratello a Francoforte. Per Immenga questa è un ulteriore prova che Nikolay non si sta opponendo all’indagine. “Stiamo cooperando con tutti”, ha detto Immenga.

Mentre l’Atp non ha mai fornito una tempistica riguardo l’indagine, Immenga spera che la concessione delle utenze telefoniche convinca l’Atp sulla totale innocenza di Davydenko e che l’inchiesta possa sfociare in una rapida conclusione.

“Quello che devono fare con quei tabulati è verificare che Nikolay non ha mai parlato con nessuno degli scommettitori, a loro noti da mesi”

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16 Commenti a “Davydenko decide di collaborare.
Dà i tabulati delle telefonate”

  1. chloe de lissier scrive:

    davydenko ha fatto la cosa migliore che poteva fare. non nascondersi.

  2. Stefano scrive:

    A costo di sembrare malizioso mi chiedo: ma da Vassallo Arguello non va nessuno a fargli due domande?

  3. Daniele Bartolini scrive:

    Evidentemente le possibilità che Davidenko possa perdere (impegnandosi normalmente) contro Vassallo devono essere considerate molto esigue. Per cui, Vassallo Arguello anche se fosse in mala fede, non potrebbe decidere alcunché di interessante per il giro di scommesse illegali.

  4. roberto scrive:

    Da quanto ho capito, peraltro, l’esame dei tabulati delle utenze di Davidenko non potrà fugare tutti i dubbi. L’accordo potrebbe benissimo essere stato concluso da qualcuno del suo entourage, le cui utenze non saranno controllate.

  5. marcos scrive:

    dalla chiosa s’evince che gli scommettitori sono noti all’atp da mesi. s’evince anche che l’atp è in possesso dei loro dati.

    se venisse qualcuno a chiedermi i tabulati telefonici, senza la richiesta di un giudice e senza ch’io abbia firmato un contratto, che prevede la disponibilità d’accesso ai miei tabulati, lo querelerei immediatamente, sia che io abbia qualcosa da nacondere, sia che non l’abbia (soprattutto in questo caso).

    davydenko, però, ha fatto bene a consegnare i propri tabulati: è bene far valere i propri diritti, ma se c’è un modo più rapido (lecito), per uscire dal guado, questo va perseguito.

  6. Marcello scrive:

    Che pagliacciata…mi auguro per i signori ATP che Davydenko sia veramente colpevole.

  7. Avec Double Cordage scrive:

    “Quello che devono fare con quei tabulati è verificare che Nikolay non ha mai parlato con nessuno degli scommettitori, a loro noti da mesi”

    la parola “verificare” sembrerebbe quasi indicare che anche l’avvocato di Davydenko abbia capito chi siano questi scommettitori e sia sicuro che nei tabulati non figurino… poi mi sembra che all’inizio la versione era che Davydenko non sia nemmeno in possesso di un telefono… mo minvece lo ha? o si tratta del telefono del fratello o della moglie, che però penso cadino anche essi nella normativa ATP che proibisce le scommesse ad allenatori, massagiatori etc (ma la moglie cosa centra …non penso faccia i massaggi… brutta questa, ma non era una battuta, qualcuno potrebbe però sospettarla di fare invece i messaggi)

    marcos non ho capito come vorresti querelare qualcuno che ti chiede qualcosa ;) voglio dire non ti sembra di esagerare un pò, tutti a querelare qua e la… mo basta che uno ti chieda una cosa e tu lo quereli?

    mi sembra che qui ci sia semplicemente della confusione tra i vari ruoli

    ci sono quelli che praticano il tennis (i professionisti in questo caso), quelli che lo organizzano (ATP ITF etc), quelli che lo finanziano (noi con i soldi che spendiamo per comprarci varie cavolate e far giocare i figli) e quelli che lo pubblicizzano, parlandone e che dovrebbero svolgere anche il ruolo di controllo riportando notizie scoperte in indagini e non tramite comunicato stampa (questi sono i media che ultimamente includono anche noi appasionati inquanto ogniuno può aprire un blog)

    per tornare alle querele, se uno non può più dire quello che sà o che ha scoperto, perchè il solo rischio di una querela lo condiziona mi pare evidente che la funzione di controllo è alquanto spuntita… è da un pò di tempo che vado avanti dicendo che ci vorrebbe un agenzia che conduca delle indagini da infiltrati nell’ambito del seguito dei giocatori per portare alla luce metodi ed organigrammi della pratica del doping, delle scommesse e delle partite truccate. Ma sinceramente questa funzione potrebbe essere svolta benissimo dai giornalisti o da praticamente chiunque nell’era di internet, il problema è la querela facile.

    mi sorge questa domanda, forse è meno il lato organizzativo (ATP ITF) che non funziona a dovere, ma il lato giornalistico che copre solo parte delle proprie funzioni, troppo intimidito da vari poteri che nel caso di “politica ed economia” potrebbero essere gli editiori. Qui invece forse c’è anche una debolezza del nuovo sitema informativo “blog etc”, che non offrono la copertura legale di una testata, e in paesei con troppe leggi e un sistema giudiziaro poco chiaro, mal funzionante ed inaffidiabile questo nuoce all’informazione di nuova generazione e in conclusione agli organizzatori, poi ai giocatori e poi a noi consumatori, finanziatori e guardoni di tennis

    o sbaglio?

  8. marcos scrive:

    è un giudice che mi deve chiedere i tabulati, a meno che io non abbia precedentemente firmato un contratto che preveda di renderli disponibili a qualcuno, a prescindere dall’intervento di un giudice.
    non mi pare che gli investigatori dell’atp abbiano le facoltà che spettano ad un giudice, ma potrei sbagliarmi.
    io posso anche dire ad un mio associato: “se non mi dai i tabulati, ti sbatto fuori”, ma se questi, poi, mi querela, per aver avanzato una richiesta che giuridicamente non mi spettava…non saprei che rispondere!

    in buona sostanza, querela a parte: è facoltà dell’atp chiedere di visionare dati o analisi dei propri associati o questa si affida alle funzioni di una giuria esterna (sia per le indagini, che per il giudizio finale - sia per scommesse, corruzioni, che per il doping)?

    potrei sbagliarmi, ma qui mi sembra che siano scesi in campo scooby doo e shaggy! con tutta la simpatia, a loro i miei tabulati non li dò!

    per altro, anchio tendo a dare per certo che l’atp si sia dotata degli strumenti giuridici necessari ad affrontare casi del genere, ma ancora, da questo punto di vista, non ho ben capito come sta agendo.

    certo che qualcuno sappia rispondere alla mia domanda di sopra, spero che davydenko risulti del tutto innocente e che i vertici dell’atp, scusandosi per aver tenuto, in questo caso, un comportamento confuso e, talvolta, arrogante e ricattatorio, lascino spazio ad altri. è da mesi che l’atp sta indagando sul russo, sottoponendo anche i suoi a richieste assurde ed illegittime, lasciandolo in pasto alla gogna mediatica ed infondendo pesanti sospetti sulla sua correttezza, senza avere uno straccio di prova. anche ove risultasse colpevole, non è così che si fa: l’atp si attrezzi meglio.
    se, invece, risultasse innocente, come spero, fossi in lui, chiederei un risarcimento danni all’atp pari all’ammontare dei milioni giocati su quella partita, non perchè s’è permessa di indagare (ci mancherebbe), ma per come lo ha fatto.

  9. Nikolik scrive:

    Marcos, non è proprio così.
    L’ordinamento giuridico sportivo si regge su principi fondamentali che non sono identici all’ordinamento giuridico ordinario.
    Ad esempio: in un processo ordinario, l’imputato è libero di difendersi come vuole, anche tacendo, ad esempio, anche non rispondendo alle domande, anche non collaborando, addirittura anche non comparendo e rimanendo contumace e, infine, anche mentendo, e nessuno, nemmeno in questi casi, può, per questi soli fattoi condannarlo e, nonostante ciò, nessuna conseguenza pregiudizievole può essere addossata all’imputato per il solo fatto di non collaborare.
    Nel processo sportivo, invece, vige la regola contraria: l’incolpato non solo deve comparire, se convocato, non solo deve rispondere alle domande, ma è anche obbligato a dire la verità, è obbligato a collaborare con gli organi di giustizia sportiva ed ad assecondare le loro richieste. Se non lo fa, il suo comportamento, per questo fatto soltanto, è considerato antisportivo e viene sanzionato.
    Questo è un principio fondamentale del diritto sportivo, sancito da quasi tutti i regolamenti di disciplina sportivi.

  10. marcos scrive:

    grazie, nikolik.

    ciò che volevo capire, però: come sono stati organizzati gli organi di giustizia sportiva in questo caso? sono gli stessi che giudicano sul doping? trattasi di giuria a cui compete solo il tema delle scommesse e della corruzione? che rapporti ha tale giuria con gli investigatori assoldati dall’atp? sono anch’essi parte della giuria?

    questo non mi è chiaro. senza tale chiarezza, non possono essere tutelate le garanzie dell’accusato.

    forse, però, non è chiaro solo a me: l’atp, naturalmente, non è tenuta a spiegarmi come funzionano queste cose. la mia curiosità, però, rimane.

  11. ivo scrive:

    Davydenko e il suo avvocato sono furbi, su questo non ci piove: si sono assicurati che non entrassero in gioco altre utenze, solo allora hanno messo “tutto” a disposizione. E certo, mica uno organizza una truffa e ne parla al suo telefonino, sarebbe ridicolo. Qui c’è veramente poco da fare. Non si capisce perchè Davydenko l’abbia fatto (magari è stato minacciato o ha fatto solo un favore a degli “amici”), ma l’andamento delle scommesse su quel match indica una situazione chiara, solare: qualcuno sapeva prima della partita che il russo avrebbe perso. Tutto il resto è fantasia.

  12. marcos scrive:

    concordo in pieno: qualcuno sapeva che davydenko avrebbe perso. tutto il resto è fantasia.

  13. Nikolik scrive:

    Marcos, i tuoi interrogativi, in effetti, sono molto rilevanti.
    Infatti, come senz’altro avrai notato, nemmeno nel sito dell’ATP c’è alcuna indicazione di organi di giustizia sportiva.
    Nel senso: non c’è alcuna indicazione sull’esistenza di una Commissione di Disciplina, la sua composizione, il suo funzionamento…
    Marcos, comincio a sospettare che, in effetti, non esista: nel senso che l’ATP è solo l’associazione dei tennisti, non è la federazione.
    Quindi, comincio a pensare che non esista, nell’ATP, un processo sportivo, non c’è una Commissione Giudicante. Quello che, probabilmente, fa l’ATP è sospendere i giocatori dal circuito, non è una vera e propria squalifica che, essendo solo l’associazione dei tennisti, non penso proprio sia legittimata ad irrogare.
    Infatti, i controlli antidoping sono organizzati dall’ITF, che è invece proprio l’ente istituzionale, la federazione internazionale. Se, infatti, vai nel sito ITF, c’è una lunga sezione sull’antidoping, il processo, la procedura, ecc.
    Oltretutto, se non sbaglio, sono comunque le singole federazioni ad avere potere giurisdizionale sui loro atleti.
    Pertanto, ecco i motivi del dilettantismo dell’ATP nelle indagini: alla fine, loro ti sospendono dal circuito puramente e semplicemente, a loro giudizio, senza particolari formalità, senza particolari procedure e processi, senza grandi diritti di difesa.
    Questo, nell’impossibilità di avere notizie certe, è quanto penso di avere capito io, ma, magari, per forzata disinformazione, mi sbaglio alla grande.

  14. Avec Double Cordage scrive:

    Nikolik ho la stessa sensazione tua a riguardo della relazione ATP e infrazioni antisposrtive. il compito principale dell’ATP ormai però più che rappresentare i giocatori mi sembra sia quello di organizzare il circo dei tornei, …beh i soldi dove stanno? I giocatori sono ormai un pò come gli artisti del circo, per non dire i pagliacci, il compito di rappresentarli e difendere i loro interessi mi sembra che venga svolto un pò cosi alla buona, per il resto anche nel mondo del lavoro molti sindacati non funzionano molto meglio pur non avendo allo stesso tempo per le mai una gallina dalle uova d’oro come lo è un tour mondiale (si accontentano di quello che passa il convento, che spesso non è poi cosi poco)

    quello che ha scritto ivo è esattamente il sospetto che ciascuna persona di buon senso può nutrire sulla base di quello che si è venuto a sapere fino ad ora, il fatto è che non basta affatto per dichairare colpevole Davydenko, ergo è innocente fino a prova contraria… certo gli indizi ci sono è difficile negarlo ma ancor più difficile sarà trovare le prove… se poi al lavoro ci sono shaggy e scooby doo :)
    Davydenko potrà scegliere tra l’innocenza per mancanza di prove a tempo indeterminato o chiedere un processo vero per mettere chiarezza, forse l’unico metodo che ha lui per fare ciò sarebbe una richiesta di risarcimento danni altissima, che condurrebbe ad un processo, ma dubito che l’ATP parteciperebbe. Se Davydenko dovesse essere colpevole, per via del conflitto d’interssi tra rappresentanza giocatori e organizzazione tour, probabilmente andrebbe a finire più o meno come con Puerta, con una sanzione prima che in seguito verrebbe ridotta quando le aque si saranno calmate. Dubito che cio sia la cosa migliore per un tennis professionistico integro, ma probabilmente non è quello che intere$$a.

  15. marcos scrive:

    sono lieto di non essere l’unico a vedere qualcosa che non va nel modo di procedere dell’atp.

    per questo, ritengo che davydenko abbia piena ragione a lamentarsi: non credo chiederà risarcimenti per i danni subiti. l’unico suo obiettivo è quello di mettere fine a questa storia; se li chiedesse, però, non mi stupirei.

  16. ivo scrive:

    Sono certo che Davydenko se la caverà. Nessuno ammetterà mai la cosa, né lui né tantomeno chi ha scommesso sulla sua sconfitta. Certe cose sono difficili da provare, coe dimostra lo scandalo scommesse appena venuto fuori nel calcio: una pratica che va avanti da anni, senza che mai se ne sia venuti a capo.

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