Scommesse: ohi ohi Starace
(6 settimane e 30.000$) !
Ohi Bracciali (3 mesi e 20.000$)!
Ben 25 i tennisti sottoprocesso

 
22 Dicembre 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Le squalifiche partiranno dal 31 dicembre a seguito di un patteggiamento. Le richieste del p.m. erano state di 6 e 9 mesi. Il triste record italiano: i primi tre squalificati sono nostri…e non ne indovinavano una! Guai a chieder loro un pronostico. Starace non giocherà l’Australian Open. Bracciali si opera. La stampa francese…non si era inventata nulla.

accidenti stavo per pubblicare il bell’articolo di Roberto Commentucci su Potito Starace e invece stasera mi è arrivata conferma di quanto era stato anticipato il 13 dicembre scorso. Purtroppo Potito Starace è stato squalificato per 6 settimane, con una multa di 30.000 dollari, mentre Daniele Bracciali è stato squalificato per 3 mesi con una multa di 20.000. Per Starace la richiesta dell’Atp era stata di 6 mesi (l’avv. Tenti che difende i suoi interessi avrebbe preferito 100.000 euro di multa ma nessuna squalifica) e per Bracciali (difeso dallo stesso avvocato) 9 mesi. Di Luzzi ancora non so, ma Luzzi non fa più parte del Blue Team aretino, perché si è trasferito in estate alla corte di Alberto Castellani.
Le squalifiche scattano dal 31 dicembre. E questa è stata una mini-vittoria della difesa dei due ragazzi, perché l’Atp avrebbe voluto celebrare il processo verso metà febbraio con il brutto risultato che la squalifica sarebbe scattata da marzo e che in questi mesi i “nostri” si sarebbero allenati poco o nulla (a parte il fatto che Bracciali si deve sottoporre ad una operazione). Insomma tutto ciò è stato frutto di un patteggiamento. Niente processo, condanne più rapide (visto che l’Atp aveva detto “tolleranza zero” e assoluzioni non ce ne sarebbero comunque state). Abbastanza curioso, non conoscendo le motivazioni e le carte in possesso dell’accusa che a chi è toccata una sospensione più corta sia stata inflitta una sanzione più severa e viceversa.
Così Starace salterà l’open d’Australia dove sarebbe stato testa di serie, ma da metà febbraio sarà di nuovo in lizza. E per Montecarlo ad aprile e Roma dovrebbe essere normalmente competitivo. Starace aveva effettuato 5 scommesse per un totale di 90 euro, perdendole tutte (beh…complimenti!…se in un momento come questo posso ironizzare) e l’ultima risaliva ad un anno e mezzo fa. All’epoca aveva il braccio rotto…si vede che non sapeva come distrarsi. Bracciali aveva scommesso 15-16 volte _ l’ultima 2 anni e 8 mesi fa! _ ma sempre piccolissime cifre se il totale è stato accertato in 250 euro. Anche lui ha sempre perso. Insomma i “nostri” nelle scommesse _ ricordando che anche il primo squalificato della storia del tennis per scommesse, Alessio Di Mauro, 9 mesi e 60.000 dollari _ proprio non ci acchiappano. Come consulenti vanno evitati. Spero che gli intervistatori di Sky d’ora in avanti si asterranno dal chieder loro pronostici!
Insomma siamo solo noi italiani nell’occhio del ciclone Atp-scommesse? No. Mi risulta da fonti ben informate che almeno 25 udienze, per altrettanti giocatori (non saranno mica tutti italiani, no?), fossero state fissate per metà febbraio. Credo che presto sapremo anche nomi di giocatori di lingua francofona, spagnola e tedesca (insomma, per ora mancherebbero solo gli anglofoni…, a quanto si dice). Ma bisogna vedere quanti altri abbiano deciso di patteggiare e quanti invece vogliano affrontare il processo sperando di strappare sanzioni e squalifiche più ridotte.
Resta, per ora, la sensazione che l’Atp voglia far la voce grossa con i pesci piccoli (quelli che le sono cascati nella rete, perché più ingenui degli altri), punendo con …il ritiro della patente un divieto di sosta. Si dice però che ci sia almeno un giocatore (italiano?) che avrebbe scommesso su un proprio match, e anche che l’andamento di quel match sia stato giudicato assai anomalo dagli allibratori. In questo caso, ovviamente, le sanzioni sarebbero molto ma molto più pesanti. I nomi di chi ha patteggiato verranno resi noti prima del 31 dicembre, per gli altri bisognerà attendere metà febbraio.
Per ora però l’Italia vanta il più triste dei record: non soltanto il primo squalificato, ma i primi tre. Non hanno commesso delitti efferrati, per carità, ma era meglio se evitavano. Così come era meglio se la FIT si evitava quella levata di scudi contro la stampa francese colpevole soltanto di aver scritto per prima quanto era accaduto e quanto sarebbe pian piano venuto alla luce.

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44 Commenti a “Scommesse: ohi ohi Starace
(6 settimane e 30.000$) !
Ohi Bracciali (3 mesi e 20.000$)!
Ben 25 i tennisti sottoprocesso”

  1. andrew scrive:

    che dire?

    spariamo sul tennis italiano, sul dilettantismo e la presunzione in cui siamo immersi?

    no dai, facciamo che sono colpe minori con punizioni sproporzionate e che comunque anche altri paesi sono coinvolti…così stiamo tranquilli…

    dai, che a novembre comincia la serie A1…

  2. giorgio spalluto scrive:

    A causa di questa inopinata squalifica, Potito, oltre agli Australian Open dovrà rinunciare ai tornei di Doha ed Auckland. Pochi giorni fa era stata resa nota la non iscrizione (per qualcuno sorprendente) al primo torneo sul rosso, in quel di Vina del Mar (dove peraltro non è iscritto neanche Volandri) che si terrà la settimana successiva agli Open di Australia.

    Il rammarico per Potito aumenta se si pensa che, grazie al grande ranking maturato in questo 2007, sarebbe stato sicuramente testa di serie, sia in Qatar che in Nuova Zelanda.E’ curioso notare come proprio ad Auckland, ad approfittare del forfait del campano, sarà quel Julien Benneteau che, nel famigerato articolo del Journal du Dimanche dell’ottobre scorso, non era stato molto tenero nei confronti dei nostri tennisti. Alle accuse di Julien riguardanti il coinvolgimento dei nostri, erano seguite le repliche stizzite e minacciose di Bracciali e Luzzi.

    Tornando a Potito, sarà curioso adesso capire come il campano programmerà le settimane successive alla squalifica. Considerando anche il fatto che dovrà difendere i 40 punti del quarto di finale di Costa Do Sauipe (11-17 febbraio), è possibile supporre che Starace confermerà il calendario dello scorso anno, concentrando la sua attenzione sui tornei sudamericani (Costa Do Sauipe, Buenos Aires, Acapulco), cercando di racimolare il maggior numero di punti possibili prima dei 2 Master Series americani, generalmente poco congeniali al suo gioco.

  3. giorgiobax scrive:

    Visto che non erano nemmeno dei maghi del pronostico…. si può dire che è veramente una beffa…..cmq se è tutto questo lo scandalo delle scommesse…. allora è un grande bluff!

  4. asterix scrive:

    Certo, la FIT doveva stare zitta, così potevate accusarla di non difendere i giocatori italiani. Uno dei problemi storici del tennis italiano è che Scanagatta, Tommasi e compagnia bella stanno sempre con gli stranieri contro di noi

  5. stefano grazia scrive:

    …meglio considerarsi cittadini del mondo, va… Escludendo una congiura contro gli Italiani, cerchiamo di evitare il coro di vittimismo e di offeso scandalo che si levo’ dai piu’ anche di questo blog all’epoca di di mauro… Coscienza civile, Sanzione, Certezza della pena… Ecco, l’unica cosa giusta la disse Angelica che sperava che non si considerasse poi risolto il problema scandalo scommesse avendo pizzicato chi come Storace ha scommesso 90 euro magari neanche sapendo che faceva peccato … Certo, queste sonoforse le uniche accuse che possono essere provate e i veri ‘criminali’ la fanno franca (un parallelo fra i lavavetri ai semafori e i rapinatori/stupratori/
    mafiosi etc etc potrebbe calzare con i nostri nelle vesti dei lavavetri) ma cio’ non toglie che chi commette un reato debba essere punito senza che si levi un coro di proteste contro chi applica la legge…I problemi gravi sono altri,e’ vero, ma senza dimenticare quelli bisogna cominciare a colpire anche questi…

  6. fede80 scrive:

    Che dire? se i nostri hanno sbagliato, è giusto che paghino, l’ importante è che tutti siano trattati con lo stesso metro di giudizio, dunque mi aspetto di vedere altre condanne.
    Queste squalifiche non serviranno certo a risolvere il problema scommesse ma almeno si spera che i giocatori capiscano che non possono scommettere sul loro sport (cosa che peraltro abbastanza ovvia………).
    Certo è che il nostro sport non aveva certo bisogno di questo genere di pubblicità, specie qua da noi dove le cose non vanno molto bene ed abbiamo pochissime occasioni per festeggiare ‘imprese’ dei nostri giocatori.Peccato.
    Però ho una curiosità:nel pezzo si dice che i giocatori sotto inchiesta sono di lingua francofona, tedesca, spagnola……, ma allora i russi?i tanto famigerati giocatori dell’ Est?sono diventati agnellini tutt’ ad un tratto?
    Davydenko?a che punto è la sua vicenda?sarebbe davvero assurdo che chi si è venduto una partita non venga nemmeno multato, per insufficienza di prove e venissero beccati solo i pezzi piccoli!

  7. marcos scrive:

    molto rammaricato per la squalifica, sono contento che i nostri tre siano stati puniti per quella che io considero una sciocca leggerezza: immagino che, alle prime puntate, manco sapessero che fosse vietato.

    non spero nella squalifica di altri giocatori (prescindendo dalla loro nazionalità), ma spero che l’atp non decida di seguire, nelle sue inchieste, la pista geografica, per altro, già ben sperimentata e piuttosto comoda: pare che a doparsi siano stati solo gli argentini, pare che tipacci mafiosetti siano solo russi, pare che a scommettere siano stati solo italiani. non può essere così.

    del tutto diverso sarebbe il mio giudizio sul giocatore che scommette su una sua partita, a prescindere dall’andamento della stessa: comportamento inaccettabile.

  8. enzo cherici scrive:

    Oro, argento e bronzo. Non c’è che dire: podio tutto italiano. Complimenti vivissimi. Altro che 5 tra i primi 100 (robetta), qui siamo in presenza di una prodezza da celebrare: 3 su 3 tutti nostri. Aspettiamo con trepidazione le accuse di anti-italianismo che inevitabilmente arriveranno. Che dire, ad esempio, di Bracciali? Giorgio ci ha ricordato che ai francesi replicava “stizzito e minaccioso”. Ora scelga tra lo scusarsi e l’andarsi a nascondere. Va bene qualunque cosa. Stendiamo un pietosissimo velo nei confronti della Fit: come sparare sulla Croce Rossa. E i nostri poveri giocatori? Che sfigati, non beccavano un pronostico. Povere stelle. Rispetto a Giorgio la mia curiosità non riguarda tanto la futura programmazione di Starace, quanto vedere con quale faccia si ripresenterà in pubblico. Un filino di vergogna sarebbe ben accetta.

  9. roberto commentucci scrive:

    Questo è il comunicato stampa della FIT, che personalmente condivido nei toni e nei contenuti, stavolta. Ci sono anche le dichiarazioni dei due pollastri azzurri (dal sito FIT):

    La Commissione anti-corruzione dell’ATP ha squalificato Potito Starace e Daniele Bracciali per aver scommesso su incontri di tennis. Accettando la proposta di patteggiamento presentata dagli avvocati dei due tennisti azzurri, il giudice ha inflitto sei settimane di sospensione e 30.000 dollari di multa al numero 1 d’Italia e tre mesi e 20.000 dollari al toscano. Le sospensioni avranno effetto dal 1. gennaio (la decorrenza così anticipata era parte del patteggiamento), dunque Starace potrà rientrare in attività verso metà febbraio, quando in Sudamerica partirà la stagione sulla terra rossa, mentre Bracciali potrà sottoporsi all’intervento chirurgico alla spalla destra di cui necessita e riprendere a giocare in primavera.
    Come già per Alessio Di Mauro, si tratta di pene assolutamente, spropositatamente severe rispetto all’entità delle violazioni commesse dai due giocatori. Starace paga per aver fatto 5 puntate per un totale di 90 euro all’incirca due anni fa. Bracciali una cinquantina di puntate da 5 euro, addirittura fra il 2004 e il 2005. Nessuno dei due, ovviamente, ha mai scommesso su un proprio match, e oltretutto entrambi hanno chiuso in rosso quei conti (aperti a proprio nome e con le proprie carte di credito). Insomma, una leggerezza commessa per mancata conoscenza del regolamento ATP ma cui Starace e Bracciali avevano posto immediatamente fine non appena scoperto che in realtà non si poteva fare.
    A spiegare i reali motivi della severità è l’intervallo di tempo trascorso fra l’infrazione e la punizione: l’ATP doveva essere da anni a conoscenza delle scommesse fatte dai due giocatori azzurri ma ha colpito solo adesso per far vedere che sta in qualche modo controllando il vero fenomeno scandaloso, quello delle partite truccate per favorire scommettitori disonesti, nei confronti del quale non solo è invece penosamente impotente ma probabilmente non ha il coraggio di farlo perché sono coinvolti alcuni “pezzi grossi” del circuito.
    “Ho deciso di patteggiare – spiega Starace – perché con questa spada di Damocle sulla testa non avrei certo potuto giocare bene negli Open d’Australia. Invece così rientrerò a febbraio con la voglia di spaccare il mondo. Però adesso voglio vedere che cosa faranno agli altri indagati. Voglio che paghino tutti con la stessa pesantezza che hanno riservato a noi italiani. E’ uno schifo. Ci hanno massacrati senza che questo risolva il problema vero, le partite vendute. Ci hanno dato pene pazzesche se penso a quelle che in passato hanno dato a chi faceva uso di doping. L’ATP non sa dove sbattere la testa. E’ tutta una buffonata. Chi dirige la nostra associazione dovrebbe rispettare il lavoro dei giocatori per bene e gestire i problemi con serietà”.
    “Eravamo quelli sacrificabili, ecco perché se la sono presa con noi – aggiunge Bracciali – Non siamo campioni e non contiamo ad alto livello. Ma non posso credere che a fare qualche scommessina siamo stati soltanto noi italiani. Tra l’altro, il regolamento dell’ATP si presta a duemila interpretazioni sulla regola che ‘non bisogna scommettere sul tennis’. E poi se avessi voluto fare il furbo non avrei certo scommesso col mio nome”.

  10. Nicola De Paola scrive:

    Ubaldo sono molto dispiaciuto per ciò che sta accadendo…Però sarei disonesto con me stesso se negassi di essere concorde con la politica Atp. Per esprimere un giudizio definitivo vorrei aspettere qualche altro mese,e vedere cosa succederà ai processi di Febbraio. Metto da parte i preconcetti negativi che ho nei confronti dell’Atp stessa,e penso che chiunque sbagli debba pagare. Non a caso esistono delle regole e,tenendo conto dell’assoluta buona fede dei nostri,ritengo adeguate queste sanzioni. Ribadisco:vediamo ora cosa succede agli altri 25…
    Che vicenda idiota questa delle scommesse,tutt’altra cosa rispetto alle partite truccate o al doping…Spero solo nell’equità dei giudizi,e che tutto termini al più presto…

  11. Mark scrive:

    Che tristezza!! Solo questo riesco a dire….ah….e che vergogna! Facciamo sempre belle figure noi italiani.

  12. enzo cherici scrive:

    Chi, come me, si aspettavo almeno un blando “mea culpa” è stato immediatamente disilluso. Le parole che seguono entrano di diritto nella galleria dedicata alle facce di bronzo. E mi trattengo assai.

    LE PAROLE DI STARACE - “Ho deciso di patteggiare la pena - spiega Starace sul sito della federazione - perchè con questa spada di Damocle sulla testa non avrei certo potuto giocare bene agli Open d’Australia. Invece, così rientrerò a febbraio con la voglia di spaccare il mondo. Adesso, però, voglio vedere che cosa faranno agli altri indagati. Voglio che paghino tutti con la stessa pesantezza che hanno riservato a noi italiani. È uno schifo. Ci hanno massacrati senza che questo risolva il problema vero delle partite vendute. Ci hanno inflitto pene pazzesche, se penso a quelle che in passato hanno assegnato a chi faceva uso di doping. L’Atp non sa dove sbattere la testa. È tutta una buffonata. Chi dirige la nostra associazione dovrebbe rispettare il lavoro dei giocatori per bene e gestire i problemi con serietà”.
    LE PAROLE DI BRACCIALI - “Eravamo sacrificabili, ecco perchè se la sono presa con noi - aggiunge Bracciali -. Non siamo campioni e non contiamo ad alto livello. Ma non posso credere che a fare qualche scommessina siamo stati soltanto noi italiani. Tra l’altro, il regolamento dell’Atp si presta a duemila interpretazioni. Se avessi voluto fare il furbo non avrei scommesso col mio nome”.

  13. john john scrive:

    brutta figura, direi penosa; squalificati e perdenti (nelle scommesse e non solo), tristissimo; credo che il nostro tennis debba uscire da tutto questo provincialismo e ispirarsi all’allegria e alla disciplina spagnola (che ci hanno superato in questi giorni in ambito sociale ed economico), visto che sono i nostri vicini di casa e l’esempio più vincente del momento; credo anche che non sarebbe male una lezione di etica sportiva per i nostri atleti e per i loro accompagnatori (che non stanno lì gratis e dunque dovrebbero intervenire quando li vedono ridotti a pensionati da bar che, un po’ annoiati, vanno a fare la scommessuccia di paese, sigh e arisigh)
    detto ciò vorrei sapere a che punto sono i casi che riguardano gli altri tennisti, grazie a chi potrà rispondermi

  14. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Asterix…quello che dici mi offende profondamente. Scrivimi con il tuo vero nome a ubaldoscanagatta@yahoo.it se non hai problemi di nasconderti dietro l’anonimato. Qui ti posso dire che io non sono affatto con gli stranieri, ma non ci sto nemmeno a dire che Gesù è morto di sonno per far piacere a chi lo sostiene. Il peccato dei tennisti italiani è veniale (ma sappi che da parte FIt si dice che i giornalisti non dovrebbero scommettere perchè in possesso di inside information…con la piccola differenza che noi non siamo certo in grado di alterare alcun risultato, nè oggi nè domani ne per noi stessi nè per interposta persona…e poi se si vuole essere coerenti perchè noi non dovremmo scommettere _ io lo faccio una volta l’anno a Wimbledon perchè ho il betting office sotto casa ed è una vecchia consuetudine cui posso benissimo rinunciare _ e i giocatori invece sì?), e la punizione è probabilmente sproporzionata ma si capisce anche che l’ATP dopo aver dichiarato tolleranza zero non possa poi far finta di niente.
    La sfortuna vuole che i primi beccati, forse perchè più ingenui e sprovveduti degli altri _ ma anchE questa, scusami, è una piccola colpa _ siano tutti italiani. Ammetterai che nel mondo non ci facciamo una gran bella figura o mi sbaglio io? O sei anche tu del partito degli affetti da mania di persecuzione…l’Atp ce l’ha con noi, l’Italia sta sulle palle all’Atp (e perchè mai?) etc etc. Per favore non facciamo del vittimismo inutile. A me spiaice per i nostri ragazzi, spiace davvero, perchè li conosco personalmente e sono bravissimi ragazzi, avrebbero potuto essere mio figlio (o come mio figlio) quindi figurati se sono contento perchè li hanno puniti.
    Ribadisco soltanto che chi ha fatto il proprio mestiere _ alludo ai giornalisti francesi che per primi hanno scoperto dalla email di Gayle Bradshaw il coinvolgimento dei tennisti italiani nell’affaire scommesse _ non poteva fare niente di diverso da quallo che ha fatto. E l’ha fatto anzi bene. Ha ricevuto una notizia, l’ha verificata, la fonte era nientemeno che il vicepresidnete dell’Atp, e quindi non poteva essere accusato di campagna diffamatoria anti-italiana.
    Fu l’Equipe a smascherare per prima i casi di doping di Puerta, e anche di altri, compreso un ciclista ex campione del mondo, e nessuno nel mondo _ o magari in Argentina sì _ ha scritto che l’Equipe ce l’aveva con l’Argentina e i suoi atleti, che era tutta invidia etcetera. E non mi risulta che la fedrazione argentina abbia annunciato di voler dare mandato ai propri avvocati di tutelare l’immagine di Puerta (e di tutti gli altri…) e del tennis argentino.
    Insomma Asterix, io firmo con nome e cognome quel che penso e scrivo, tu non sei obbligato a fare altrettanto, ma visto che ti esprimi a quel modo, spero tu abbia la coscienza di palesarti, sia pure in privato, e di chiarirti con me…Io, come vedi, e a differenza di altri blog, non censuro nessuno che non offenda o non getti discredito su altri (ieri, fatto eccezionale, sono dovuto intervenire due volte: la prima perchè uno prendeva in giro in modo pretestuoso ed eccessivo Binaghi senza una critica precisa e assolutamentre fuori contesto, mentre un altro se la prendeva con Panatta accusandolo di cose non provate…Purtroppo io mi devo guardare anche da eventuali infiltrati nel blog che vorrebbero utilizzare questa cassa di risonanza per le loro trame; se me ne accorgo, e non semrpe posso riuscirci, li stoppo, magari avvertendoli: ieri però una delle email che aveva scritto contro Binaghi era falsa, la mia spiegazione è tornata indietro; per l’altra ancora non so; io sogno soltanto un blog che sia un luogo di incontro per persone che non hanno problemi di sorta a manifestarsi, è un mio vecchio pallino…forse proprio perchè a 58 anni si è vecchi). saluti e spero che tu., Asterix, tu possa cambiare idea sul mio conto…e anche che non ci siano altri che la pensano come te
    ubaldo

  15. Fabio P. scrive:

    LE PAROLE DI BRACCIALI - “……. Se avessi voluto fare il furbo non avrei scommesso col mio nome”.

    Il regolamento parla chiaro.
    Pensavi di farla franca anche giocando con il tuo nome.
    Che poi il tutto faccia schifo e’ vero, hai ragione.
    Tanto e’ vero che vi hanno concesso il patteggiamento.
    Peccato che non vi hanno radiato.
    Te e tutti gli altri come te, italiani e non.

  16. bob scrive:

    tutto sommato e’ andata bene. Bracciali deve operarsi alla spalla, per cui 3 mesi sono ininfluenti (eccetto che forse non potra’ usufruire della classifica protetta). Starace sul veloce australiano non credo avrebbe fatto gran punti, per cui il danno sara’ limitato. Spero che le voci di un tennista italiano che ha scommesso sulle sue partite siano infondate, senno’ li’ sono dolori veri! Signor Scanagatta, ha per caso informazioni su questo?

  17. alessandro scrive:

    mi pare strano come ragazzi che guadagnano centinaia di migliaia di $ giochino al pari di uno studentino solo 5 euro come dice bracciali,non c’è logica di proporzioni..pigliamo tutto x buono…

    chiaro che ci saranno altre squalifiche e i 2 nomi italiani,soprattutto uno molto importante che ricorre da tempo,è giusto escano fuori se comprovato in qualche modo il coinvolgimento,probabimente molto importante, nella vicenda.

    è solo l’inizio,se atp ha davvero intenzioni “serie”

    N.di UBS CHIEDO SCUSA A TUTTI, MA OGGI DALLE 14,10 IN POI PER MOTIVI VARI NON HO POTUTO APRIRE IL COMPUTER. COSì ORA QUANDO SONO TORNATO A MEZZANOTTE HO SCOPERTO CHE C’ERANO 27 COMMENTI DA MODERARE. SI VEDE CHE LE FESTE NATALIZIE (I REGALI DA COMPRARE ALL’ULTIMO MOMENTO) HANNO….DISTRATTO UN PO’ ANCHE TUTTI GLI ALTRI MODERATORI. UN VERO PECCATO PERCHè SONO CERTO CHE QUESTI 27 COMMENTI, NON SOLO QUI, NE AVREBBERO ATTIRATI ANCHE ALTRI…DI NUOVO SCUSA A TUTTI COLORO CHE NON HANNO VISTO IL LORO COMMENTO PER 12 ORE

  18. anto scrive:

    Noi italiani siamo proprio dei ladri di galline! Mi ricordo ancora quando alcuni dei condannati per scommesse, volevano querelare per diffamazione chi si sarebbe permesso di insinuare un loro convolgimento nell’affaire scommesse…………….

  19. anto scrive:

    Certo che Asterix ne spari di sciocchezze, accusare il buon Ubaldo, sei assurdo!

  20. paolo b. scrive:

    Voglio soffermarmi e fare delle considerazioni sulle ultime notizie obrobriose che ho letto questa mattina. Mi reputo un italiano purosangue e quindi difenderò a spada tratta i miei idoli. A Fabio P che ha scritto peccato che non li hanno radiati,voglio rispondere che è ……………………………………….che non riesce a capire i tanti sacrifici che fanno i veri professionisti del tennis. Gli consiglio di …………………………….a nome di tutti i tifosi del tennis italiano. Non condivido quello che asserisce Asterix nei confronti di Ubaldo,ma lo giustifico perchè difende la sua patria. Il vero anti italiano è Enzo Cherici. …..,si preoccupa di come Potito si ripresenterà in pubblico dopo aver ammazzato l’ATP ed i suoi accoliti. Ti consiglio di migliorare il carattere ed a non sputare sentenze contro ragazzi( forse della tua età) che per una banalità si ritrovano ad essere squalificati. Sono sicuro che Bracciali e Starace torneranno sulla scena tennistica con più rabbia contro i giustizieri delle tenebre!!! Forza ragazzi e sempre forza I T A L I A!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ciao a presto.

    N.di UBS: Paolo B sono d’accordo con te che sostenere la radiazione per gli errori di Di Mauro, Starace e Bracciali sia un eccesso quasi imperdonabile (scusami Fabio P. ma davvero bisogna sempre avere equilibrio e non c’è dubbio che chi si è dopato, una due volte, ha commesso colpe molto più gravi, per cui ci vorrebbe anche equilibrio nelle sanzioni e affibbiare una radiazione per aver fatto delle scommesse _ mi incuriosirebbe sapere su quali incontri, francamente, ma non so so sapremo mai, sarebbe una mostruosità giuridica) però offendere chi scrive una cosa che non condividi come hai fatto tu è assolutamente intollerabile. Soprattutto a nome di tutti i tifosi del tennis italiano che non credo tu possa dire di rappresentare senza peccare di megalomania. Idem dicasi per i tuoi apprezzamenti su Enzo Cherici. Sei padronisismo di avere opinioni diverse, anche diametralmente opposte, ma non di offendere gli altri, altrimenti dovrei consentire a loro di risponderti per le rime. E su questo blog non accadrà mai nè l’una nè l’altra cosa. Di tutto quello che scrivi condivido una cosa, il Forza Italia (che non va scambiato per un partito politico, vorrei precisare). Piuttost mi scuso fortemente con tutti lettori del blog se io oggi dalle 14 fino alle una di notte non ho potuto per vari motivi aprire il computer e purtroppo tutti i vostri commenti sono rimasti privi di moderazione.

  21. Lorenzo scrive:

    Spiace ma se c’era un regolamento e questo non è stato rispettato….personalmente spero solo tanto che vi fosse la buona fede, e non ci sia sotto qualcosa di più grosso. Una cosa sul comunicato della Fit: va bene difendere e schierarsi a favore dei ragazzi, ma che ne sanno loro che nella rete sono coinvolti pesci più grossi e l’ATP ne sia al corrente facendo finta di nulla per non volerli punire? Ecco la mia preoccupazione è questa: se esplode uno scandalo, magari nemmen tanto clamoroso, è necessario intervenire, in maniera più o meno dura. Perchè se non si interviene, lo scandalo diventa proprio questo….

  22. teo_82 scrive:

    Giusto criticarli per l’ingenuità commessa, ora però non trattiamoli come criminali.

  23. fede80 scrive:

    Concordo pienamente con quanto affermato da Enzo Cherici, è una vergogna che i nostri non mostrino un minimo di senso di responsabilità e facciano le vittime.Dovrebbero scusarsi invece perchè ci fanno fare una pessima figura, e dato che in campo non sono esattamente dei fenomeni dovrebbero sprofondare dalla vergogna.
    Qualcuno dovrebbe ricordare a Starace e soci, che non sono operai che vanno avanti con 900 euro al mese, ma sono signori che guadagnano centinaia di migliaia di euro all’anno, sono dei privilegiati
    ed in quanto tali non possono avere scuse di nessun genere: e sia chiaro questo vale per chiunque venga squalificato a prescindere dalla nazionalità.
    Le pene non mi sembrano eccessive, anzi, mi sembra che a loro sia andata bene. Se le squalifiche fossero di un anno, penso che a molti passerebbe la voglia di fare i furbi (ovvio che per chi si vende una partita, l’unica pena plausibile è la radiazione…….)

  24. daniela 51 scrive:

    Bravo Ubaldo. Schietto e preciso come ti vogliamo!!!!!
    Peccato però,se analizziamo vedendo il bicchiere mezzo pieno,possiamo constatare che gli italiani , per ora, sono solo pesci piccoli soprattutto ingenui.
    Gli altri 25 non lo sappiamo ancora,speriamo solo che di italiani non ce ne siano più.
    Ci aspettavamo un 2008 che parlasse italiano ……… ma non in questa …..lingua.
    Vorrei fare tanti auguri a tutti!!!!!

  25. Gudpis scrive:

    Asterix per caso sei parente di Giancarlo Baccini?
    Così solo per curiosità.

  26. Colin scrive:

    Da quando è iniziato questa vicenda,mi sto facendo delle Gran Risate!Il N°1 d’Italia che gioca le scommesse,è semi-protagonista di un Mondo Favoloso come quello del tennis,e che fa??Fa le Scommessine da 10 Euro,come me(che purtroppo non sono il Nr°1 d’Italia,ma che a quanto pare,da quello che si legge,in fatto di scommesse ho + Talento Io)!E poi c’è la Perla!Sia questi 2 Campioni che la Federazioni si Incazzano Pure(Ubaldo permettimi il Francesismo)”E’ uno schifo,sono tutti contro di noi”….E’ troppo divertente questa storia…Non c’è niente da fare,chi ha il pane non ha i denti,e viceversa!E mi raccomando ora facciamo la Corsa a difendere i Nostri Eroi…I Nostri Eroi sono Bravi,Belli e Vincenti(solo nelle scommesse hanno qualche pecca)

  27. Colin scrive:

    Ah Ubaldo ultimissima cosa,vado un’attimo OT…Ti Volevo Chiedere un Favore!Ci Sarebbe Quel Tal dei Tali,se è possibile dargli un posticino da qualche parte…E’ Orgoglioso,gli è saltato l’ultimo lavoretto…Se è possibile aiutarlo,sai che contraccambierò….

    W L’ ITALIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Ubaldo ovviamento è una cosa scherzosa…Ma non ce la facevo proprio a non scriverla sta cazz…!!!!

  28. andrea pantelleria scrive:

    Il regolamento ATP dovrebbe essere conosciuto, almeno sommariamente, da chi gioca a tennis non per passatempo ma per professione. Il fatto di che i nostri tennisti non fossero a conoscenza delle norme, a mio parere, è un’aggravante e non un’attenuante. Ovviamente altro peso dovrà dare il giudice a chi ha scommesso su propri incontri o con l’intento di speculare. Altra considerazione va fatta sulla sproporzione tra pene inflitte per scommesse (non su propri incontri e senza falasare l’esito) e pene inflitte per doping: a mio parere gente condannata per quest’ultimo reato non dovrebbe mettere più piede nel circuito professionistico e invece, dopo qualche mese, li rivediamo in vetrina più pimpanti di prima. Non me la sento di dire, come probabilmente affermerà qualcuno, che i nostri tennisti siano dei delinquenti: non sono stati sicuramente delle “volpi”. Non credo neanche che debbano vergognarsi al loro rientro nel circuito per la disonenstà ma soltanto per essersi mossi con troppa leggerezza.

  29. angelica scrive:

    “Uno dei problemi storici del tennis italiano è che Scanagatta, Tommasi e compagnia bella stanno sempre con gli stranieri contro di noi”

    Be’ io questa frase me la possa aspettare da uno che come nick usa, che so’: Giulio Cesare, Garibaldi, Tex Willer, Lupo Alberto.
    Ma da un nick come Asterix…piu’ che un Gallo, si rischia di fare la figura del pollo.

    Continuo a pensare che queste squalifiche non hanno molto a che vedere con il discorso dei match venduti. E i giocatori fino ad ora condannati, fanno piu’ la figura dei fessi che non dei criminali incalliti.

    Se mai potessi dare un consiglio all’Atp gli suggerirei di rendere note squalifiche e nomi tutti insieme. Invece di un ridicolo stillicidio di nomi.

  30. Xxx scrive:

    Esagerattisima la condanna ma si sa che i nostri sono pesci piccoli e non sono protteti dalla federazione

  31. olm scrive:

    L’ATP si sta coprendo di ridicolo, dopo il primo topolino il comitato anti corruzione di de Villiers ne ha prodotti altri due. Non contenti delle modifiche discutibili al calendario e quelle improvvide al regolamento, le ambiguita’ sul doping, la multa inflitta e subito ritirata a Davidenko, all’ATP si stanno producendo nella piu’ indegna parodia di un crackdown. Ma che cosa c’entrano le accuse a Di Mauro & C con quello di cui si e’ parlato questa estate? Ok, sono colpevoli, ma proprio per tutte le discussioni di questi mesi sarebbe stato opportuno punirli senza che il loro nome fosse infangato dall’associazione con una questione con cui il loro caso non ha niente a che fare.
    All’ATP si chiedeva di fare luce sulle chiacchere di partite vendute, milioni di dollari mossi da mani misteriose, ragazzi avviati al tennis dalla mafia russa sotto accordi mefistofelici. E sarebbero questi i risultati della loro azione vigorosa? Caro Ubaldo, ma te lo sei letto bene bene il “code of conduct” prima di scrivere la tua confessione? Non e’ che anche tu, in qualche occasione, sei stato un “Player Support Personnel”, che so, un “tournament guest”? Non vorrei dover leggere “Tennis betting scandal: famous italian journalist banned for life from all ATP tournaments”.

  32. Ubaldo Scanagatta scrive:

    E’ quasi incredibile come io mi trovi spessissimo a pensarla esattamente come Angelica. Era a Shanghai quando de Villiers ha mandato _ senza parere _ il suo Media-Assistent prediletto, l’australiano Graeme Agars (ex giornalista di livello) a parlare con me per capire che cosa ne pensassi della squalifica di Di Mauro e del fenomeno scommesse.
    Gli dissi esattamente quel che dice Angelica: e cioè che, al di là della sanzione esagerata per di Mauro (almeno sulla base delle mie conoscenze, non sapevo quali scommesse avesse fatto, su quali tornei, su quali partite, se magari erano coinvolti in quelle partite altri tennisti italiani etc), mi era parso ingiusto mettere alla berlina un solo giocatore, e non perchè fosse italiano. Lui mi rispose che altri giocatori erano indagati ma che le procedure d’investigazione non potevano consentire di “sanzionare” allo stesso tempo più giocatori. Io ribattei che mi auguravo che in futuro le squalifiche venissero quanto più possibile annunciate tutte insieme o il più possibile insieme.
    Lui mi disse che non sarebbe stato possibile…al che pensai che gli imputati fossero talmente tanti che 1) davvero fosse impossibile per gli inquirenti tirarle fuori senza una gradualità di tempi (anche perchè, come abbiamo visto nel caso di Starace, Bracciali e del loro patteggiamento ai condannati può convenire accelerare i tempi ed essere squalificati subito piuttosto che restar lì con la spada di Damocle sospesa sulla testa e restar fuori nella fase centrale dell’anno) 2) i condannati potessero essere così tanti che era preferibile una serie di annunci di squalificati a gruppetti, piuttosto che _ poniamo _ 50 tutti insieme e con tutta una serie di tornei molto più danneggiati di altri (senz’altro quelli del primo periodo di squalifica generale!).
    A conclusione di tutte queste considerazioni raccomandai a Graeme almeno una cautela (che ovviamente si sono ben guardati dal rispettare…e allora non si sa perchè ti vengano a chiedere il tuo parere!) e cioè di non raggruppare i condannati per Paese, cioè di non sanzionare gli italiani insieme e da soli, gli argentini insieme e da soli (semmai ci fossero stati). Ora aspettiamo la prossima tornata…ad Angelica dico brava (così lo dico anche a me stesso, eh eh), anche se un associazione giocatori che ha nel suo seno anche i direttori dei tornei…non può nemmeno massacrare la partecipazione di alcuni tornei soltanto favorendo invece quella partecipazione ad altri. Noto, ad esempio, che le iscrizioni ai tornei sudamericani sulla terra, anche da parte dei nostri…, sembrano palesare qualche incertezza nella programmazione che gli anni passato non avevo constatato. Quei 25 in attesa di giudizio, ad esempio, come fanno a iscriversi ai tornei? E se allo stesso torneo saltassero 15 giocatori tutti insieme?

  33. Fabio P. scrive:

    @Ubaldo
    Il fatto di aver permesso ad un utente di postare considerazioni di quel tipo nei miei confronti, pur sostituendo alle parolacce dei puntini, e’ incompresibile se fatto da una persona della tua levatura.
    Un paio di miei post sono stati da te cancellati per molto meno … e non ho mai usato parolacce.
    Chiudo questo post ora, anche se avrei molto altro da dire, proprio perche’ sono veramente arrabbiatissimo con te (chissene .. protrai pensare, nessun problema) e potrei scrivere cose di cui potrei poi pentirmi.

  34. fede80 scrive:

    E’ impossibile sanzionare contemporaneamente tanti giocatori e questo dipende soprattutto dall’ atteggiamento degli imputati stessi: una risoluzione veloce dei procedimenti, è possibile solo se il giocatore ammette completamente le proprie responsabilità o quantomeno decide di patteggiare la pena, negli altri casi si và per le lunghe;dunque essendo coinvolti diversi giocatori, ognuno con la propria linea difensiva, avremo sicuramente sentenze-spezzatino……..
    Inoltre penso sia normale che giocatori della stessa nazione, o magari addirittura gestiti dallo stesso team, si aiutino tra loro anche da un punto di vista legale ed ecco che avremo giocatori dello stesso Paese condannati insieme.
    Se ad uno stesso torneo saltassero in 15, la soluzione è semplice, non si giocano le quali (o si snelliscono), e tutti sono ammessi al tabellone principale.
    Comunque se io fossi un giocatore sotto inchiesta, e sapendo di aver commesso un errore, cercherei di patteggiare, invece di rischiar di prendere una squalifica più lunga che mi compromette tutta una stagione: chissà magari qualcuno deciderà anche di cantare riguardo alla vicenda, ancor più grave dei match truccati, pur di ottenere uno sconto nella squalifica……

  35. stefano grazia scrive:

    Boh, anche io sono d’accordo con Angelica e con chi dice ‘ora pero’ non trattiamoli come dei criminali’ MA NEANCHE COME DELLE VITTIME O DEGLI EROI CONDANNATI INGIUSTAMENTE…Le pene sono giuste, e’ ridicolo il clamore intorno: non sono loro i colpevoli dello scandalo scommesse, loro sono i ladri di galline e hanno preso delle pene da ladri di galline, basta, un rabbuffo e via, ma da qui a gridare VIVA L’ITALIA a prescindere, mah, francamente non lo capisco, sara’ perche’ io sono un antipatico arrogante snob che ama ritenersi cittadino del mondo e che non tifa a seconda della nazionalita’ ma della simpatia o affinita’ epidermica…Per intenderci, io NON ho nulla contro Volandri o Storace che anzi, cosi’ d’istinto mi sono simpatici, ma siccome tifo per Federer o GHasquet o Hewitt …perche’ dovrei tifare oper loro? Solo perche’ sono italiani? Tifavo per Panatta perche’ era Panatta, non perche’ era italiano…Ma e’ una storia vecchia e con roberto c. l’abbiamo affrontata piu’ volte e spesso gli ho anche dato ragione…ma se mio figlio diventera’ mai un campione, io vorrei che qualcuno lo tifasse non perche’ e’ italiano come lui ma perche’ gioca bene, ha personalita’[, e’ simpatico nelle interviste, ha la cartola (come si dice a ologna), ci mette il cuore, non muore mai…Per tutte queste cose, che possa essere supportato da un australiano, uno slavo, un californiano, persino da un francese..e non da un italiano solo perche’ per caso hanno la stesso passaporto.
    Sullo scandalo scommesse, ripeto: giusto che paghino ma troppo inutile clamore: e’ una sciocchezza, manco forse sapevano che era peccato, 5 ave marie e un pater noster, e si ricomincia… I peccatori veri sono altri ma questo non significa che il lavavetri che mi spacca il finestrino perche’ non voglio che mi lavi la macchina non debba anche lui essere punito…COSCIENZA CIVILE, SANZIONE PROPORZIONATA AL CRIMINE,CERTEZZA DELLA PENA.

  36. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Suvvia, non ti arrabbiare Fabio P.,..
    siamo sereni, è Natale…e ci sono tante cose più importanti.

  37. Fabio P. scrive:

    @Ubaldo
    Troppo facile …

  38. anto scrive:

    Fabio P. ma mangiati una bella fetta di panettone e rilassati che fra poco ricomincia il circuito. E vedrai che di carne al fuoco ce ne sarà tanta!

  39. roberto commentucci scrive:

    Posto anche qua ciò che ho scritto nel topic sulle reazioni della stampa straniera, allo scopo di non disperdere la discussione:

    Io lo dico e lo ripeto. Il comunicato stampa della FIT, questa volta, mi trova del tutto d’accordo. I nostri sono stati degli imbecilli, degli immaturi, dei superficiali, tutto quello che volete. Ma bisogna anche pensare che al tempo in cui Starace e Bracciali hanno fatto le loro puntate (due anni fa) tutto questo polverone sulle scommesse era ben lungi dall’essersi sollevato e ai nostri due bamboccioni, annoiati nelle players lounge e nelle camere d’albergo, fare qualche puntata sul tennis (per puro passatempo, come dimostrano sembra ombra di dubbio l’esiguità delle cifre e l’esito in perdita) deve essere sembrato qualcosa di molto simile al partecipare ad un poker o a un casinò on line.
    Poi, per carità, ignorantia legis non excusat, ma a mio avviso la ragione della sproporzione della pena rispetto alla violazione (sproporzione che è innegabile) sta nell’impotenza dell’ATP.
    L’associazione giocatori è ormai soffocata dal suo congenito conflitto di interessi (come già per la lotta al doping, tanto che alla fine i controlli sono stati assegnati all’ITF, il che sembra aver almeno aumentato la deterrenza) è alla disperata ricerca di una verginità, di un qualcosa che le restituisca la credibilità ormai perduta. E allora ecco queste sparate sulla tolleranza zero e la mano pesante su infrazioni che nulla hanno a che vedere con i veri problemi, che sono quelli del doping e del match fixing, se non addirittura l’infiltrazione progressiva della criminalità internazionale nel circuito mediante una versione del tutto originale del”prestito d’onore”: tu sei un giovane dell’est promettente ma squattrinato, non hai i soldi per il coach e per viaggiare. Bene, io ti supporto finanziariamente fino a che non entri stabilmente nel circuito, e tu poi, in cambio, perdi apposta qualche match, quando te lo chiedo io…
    Di fronte a questi fenomeni (che non sono solo parole, ma rischi concreti) che cosa crede di poter fare De Villiers-Mickey Mouse? Chiama il Commissario Basettoni e l’Ispettore Manetta? La verità è che brancolano nel buio.
    Perciò io trovo sinceramente azzeccato il paragone fatto da Binaghi: c’è una rapina una banca, la polizia si fa scappare i banditi, e poi dà tre mesi di galera ad un tizio che aveva parcheggiato la macchina in sosta vietata davanti alla banca svaligiata…
    E non si tratta di vittimismo all’italiana, come sicuramente penserà l’amico cittadino del mondo Stefano Grazia. Perché tra un po’ usciranno fuori (debitamente scaglionate per non sguarnire i tabelloni e non falsare i tornei) anche le squalifiche dei tantissimi tennisti bamboccioni, non italiani, che hanno fatto le stesse stupidaggini dei nostri, con il conto on line e la carta di credito. Ma tutto questo, con i veri problemi, che l’Atp non è in grado di fronteggiare, c’entra ben poco.
    Quindi, il mio non è un discorso nazionalistico-vittimistico, ma di sistema. Ed è giusto che la FIT lo abbia evidenziato, e che sia stata vicina ai nostri giocatori, come una Federazione dovrebbe fare in casi del genere. E proprio per questo motivo la stampa internazionale ha dato così tanto risalto allo statement della FIT: perché esso denuncia giustamente l’inadeguatezza dell’ATP. Poi, se venisse fuori che uno dei nostri si è venduto una partita, allora è chiaro che l’atteggiamento della Federazione dovrebbe essere del tutto diverso. Ma ripeto, in questo caso si è agito nel modo giusto.

  40. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Non aggiunge granchè di nuovo a quanto già scritto, ma poichè dovevo fare un pezzo sui miei giornali sull’argomento, faccio un copia e incolla qui senza aprie un altro post:
    Non è stato davvero un bel modo di chiudere l’anno, per il tennis italiano, anche se i fatti recenti legati al caso scommesse non andrebbero drammatizzati. Non è questo lo scandalo.

    La conquista del podio tutto azzurro degli scommettitori più leggeri ed ingenui del mondo con il conto on line, oro, argento e bronzo, da parte del siciliano Alessio di Mauro (9 mesi di squalifica e 60.000 dollari) del n.1 d’Italia Potito Starace (6 settimane e 30.000 dollari) e del Davisman aretino Daniele Bracciali, primo, secondo e terzo squalificato della storia del tennis per aver scommesso su incontri di tennis non ci può inorgoglire.

    Anzi rattrista perché getta un’ombra poco simpatica sul nostro tennis che non ne aveva bisogno proprio quest’anno in cui in termini di classifica mondiale _ se non negli Slam purtroppo _ le cose erano andate meglio del solito: cinque uomini fra i primi 100 del mondo, otto donne fra le prime 100 a fine anno. Tredici in totale, un record.

    Chi ha scommesso non poteva essere assolto. Ma è stato anche duramente sanzionato in rapporto al fatto non consentito dai regolamenti. Non si è davvero macchiato di delitti riprovevoli, vista l’esiguità delle cifre investite (Starace 90 euro nel 2005, Bracciali 250 nel 2004, solo Di Mauro ha …esagerato, 120 scommesse anche in tempi più recenti per 5.000 euro circa), l’evidente buona fede (altrimenti avrebbero scommesso appoggiandosi su un conto di un amico non tennista) e l’altrettanto evidente mancata conoscenza di eventuali combines : i “nostri” avevano i conti in profondo rosso dopo aver ciccato con stupefacente pervicacia ogni pronostico.

    Gli “azzurri” colti in fallo _ ai quali si dovrebbero aggiungere Federico Luzzi e Giorgio Galimberti, se verranno confermate in toto le indiscrezioni dello scorso ottobre del Journal de Dimanche _ si protestano vittime di una “pagliacciata” messa in atto dall’Atp senza apparire minimamente pentiti.

    L’associazione giocatori _ dicono all’unisono _ se la prende con i pesci piccoli, invece di arginare il doping (infrazione ben più, è truffa sportiva) e di scoprire le combines. Finora, nonostante l’impiego di pentiti della Mafia e di ex investigatori di Scotland Yard, l’Atp non ha scoperto neppure un match truccato…dei 127 denunciati informalmente dall’ESSA, l’associazione delle più importanti società di scommesse sportive”.

    Se qui sono saliti sul banco degli incalliti scommettitori soltanto atleti italiani è un fatto casuale: i “nostri” hanno preferito patteggiare per scontare subito l’inevitabile condanna, anziché ritrovarsi squalificati nel periodo centrale della stagione della terra rossa. Almeno un’altra ventina di tennisti di altri Paesi verrà ascoltata in udienze fissate negli USA a fine gennaio. “Ogni scommessa lascia una traccia” ha detto il Boss di BetFair. E non eviteranno sanzioni analoghe a quelle degli azzurri. Non è il caso, quindi, di eccedere nel vittimismo, di considerarsi oggetto di inesistenti congiure politiche anti-italiane. I loro avvocati parlano di “ritiro della patente per un divieto di sosta”. È vero solo che i giocatori oggi pagano il particolare momento storico in cui si intersecano varie brutte vicende, doping, combines etc. Questi sono i veri problemi che minano la credibilità di uno sport. Chissà, forse se qualcuno contribuisse a smascherare qualche match truccato, la giustizia sportiva ne terrebbe conto. E’ una speranza.

  41. Giovanni da Roussillon scrive:

    A me pare che chi venga scoperto col dito nella marmellata (o le labbra sul telefonino) può, a seconda del grado di coscienza che la natura gli ha concesso, ammettere dapprima la propria responsabilità. Nel caso di “patteggiamento” non può non ammettere, a meno sia interdetto e privo di consulente legale.
    Gridando al complotto, addirittura contro un gruppo di persone dello stesso Paese, peraltro prima ancora di conoscere i giudizi ora pendenti sugli altri 25 monelli di altre parrocchie, e facendo leva su quel sentimento che i signori Clerici e Tommasi tanto aborrono (ed io li raggiungo), non dimostra certo ravvedimento, ma piuttosto - appunto - il tentativo di negare e celare ad oltranza i fatti.

    In ordine agli argomenti di difesa. Sono purtroppo del tutto inconsistenti, quantomeno i riportati dalla stampa.
    Di non campioni è pieno il Pianeta, ed in fondo, a parte il rischio di alimentare le frustrazioni degli sfegatati, non è poi così grave. Forse per questo l’ATP dovrebbe accanirsi sulla grande maggioranza dei propri affiliati? Perché li sceglierebbe tutti italiani?
    Errare poche volte è comunque da recidivi.
    E’ possibile sottoscrivere la convenzione ATP nella qualità di professionisti ed ignorarne il contenuto?

    Non siamo, credo, in ambito di processo kafkiano, e non dovremmo impedirci di guardare all’accaduto con tranquilla obiettività.
    Chiedo venia a chi ritiene inattuale il mio intervento (ormai molti hanno acquisito come poco ci sia ancora da opinare).

  42. enzo cherici scrive:

    Riaccendo il pc dopo un paio di giorni passati in giro per Roma alla ricerca dei regali natalizi e scopro che sarei addirittura “anti italiano”. Per la precisone, il prototipo dell’anti italiano. Wow! Che dire? Ovviamente nulla. Certe persone si qualificano da sole. Mi limito a ringraziare Ubaldo per la difesa d’ufficio e a seguire in pieno il suo consiglio: è Natale e voglio provare ad essere buono. Inutile arrabbiarsi per così poco. Approfitto per fare gli auguri a tutto lo staff e ai blogger. Siete fantastici. Passate delle buone feste :-)

  43. chloe de lissier scrive:

    che dire di questa vicenda delle squalifiche? sì, certo, è improbabile che di mauro, starace e bracciali siano i soli tennisti di tutto il circuito a non aver rispettato le regole. ma è inutile e poco serio lamentarsi. i tre giocatori sono stati superficiali e incauti. e non è certo chiamando altri correi che miglioreremo la nostra immagine.

  44. andrew scrive:

    credo che Bracciali abbia detto una cosa sensata comunque…Effettivamente, lui non si sente un campione (capito Nikolik), è stato nei primi cento del mondo ma ancora ha la mentalità del dipendente pubblico (chiedo scusa ai dipendenti pubblici…), una “piccola pedina in grande gioco della vita”, non è un professionista, passava di là per caso…
    Veramente inconcepibile…

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