Roma finali non più come prima. Federer tira su Roddick e per poco non ci perde. Sei favorevole al 2 su 3 o al 3 su 5?

 
15 Novembre 2006 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

SHANGHAI. L’hanno deciso ieri, l’annunceranno oggi o domani. E noi purtroppo non vedremo mai più a Roma una finale fantastica,
assolutamente straordinaria come l’ultima, Nadal b.Federer 6-7(0),7-6(5),6-4,2-6,7-6(5), epica battaglia di 5h e 6 m. con Federer insolitamente furioso. Si era mangiato due matchpoints. La miglior partita di tutto l’anno, secondo me.

Ma l’ATP, facendo un’altra scelta demenziale dettata dalle tv-padrone, ha abolito fin dall’anno prossimo tutte le finali tre set su cinque ad eccezione, per il 2007, per Indian Wells e Miami che dovevano rispettare un contratto tv. Risultato: il divario, già profondo sotto tutti i profili, fra gli Slam che continueranno ad avere incontri sulla lunga distanza fin dal primo round e gli altri tornei, inclusi i Masters Series, diventerà abissale.

Era stata stupenda anche la penultima finale del Foro Italico coronata da un’ altra superba rimonta di Nadal, 6-4,3-6,6-3,4-6, 7-6 (8-6), su Coria avanti 3-0. Chiedete ad un appassionato quali siano i match più indimenticabili. Vi risponderà, a seconda dei gusti, McEnroe-Borg, Lendl-McEnroe, Chang-Lendl, Connors-Krickstein, Sampras-Agassi, Ivanisevic-Rafter.
Mai citerà un match al meglio dei tre set.

Nemmeno quello vinto ieri qui da Roger Federer che pure stava per perdere da Andy Roddick, l’americano da lui sconfitto undici volte su dodici _ l’ultima in finale all’US open _ ma che ieri aveva saputo conquistarsi due matchpoints consecutivi, avanti 6 punti a 4 nel tiebreak del secondo set.

Dopo il trionfo all’US Open 2003 Roddick si era perso per strada, frastornato da troppe bastonate svizzere. Era uscito perfino dai top-ten. Buona parte della critica lo considerava finito, al pari di Safin e Hewitt. Non Federer, però, che ammoniva: “Torneranno su, sono campioni…”.
Insomma quella fiducia negatagli dai fan era venuta dal n.1 del mondo. “Visto?
Avevo ragione io…”_ ha detto ieri Federer dopo lo scampato pericolo. Roger ha anche ricordato che Roddick subito dopo la bella finale dell’US Open aveva voluto dirgli grazie: “Hai sempre parlato bene di me, difendendomi con la stampa e la gente, mi sei stato di grande aiuto”.
Forse non sarebbe stato giusto che tanta generosità si ritorcesse ieri contro lo stesso Federer, grande uomo prima ancora che straordinario campione. Nonchè il primo a vincere 7 milioni di dollari di premi in una stagione.

Federer b.Roddick 4-6,7-6(8),6-4, Ljubicic b.Nalbandian 5-7,7-6,7-5

Una domanda per tutti: ma a voi piacciono di più gli incontri 3 su 5 o quelli 2 su 3? Mi piacerebbe capire, perchè io ho incontrato molta più gente favorevole al 3 su 5. Ma magari perchè incontro gente della mia età. I giovani come la pensano? Lo chiedo perchè Etienne de Villiers, il direttore esecutivo dlel’Atp, mi ha detto qui a Shanghai che ai giovani le vicende lunghe non oiaccono, annoiano, sono insopportabili. “Perfino al cinema hanno bisogno di interagire con il telefonino, quando una pellicola è troppo lunga”

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11 Commenti a “Roma finali non più come prima. Federer tira su Roddick e per poco non ci perde. Sei favorevole al 2 su 3 o al 3 su 5?”

  1. alessio scrive:

    Ridurre tali finali al meglio dei 3 set è certo negativo: è di fatto un altro sport dove la parte agonistica forse si esalta nella misura migliore
    Ma cosa si può dire del progetto di fare nel circuito tennistico tornei a gironi eliminatori tipo il Master.Anche questo è cambiare l’approccio mentale e la filosofia di questo sport; Lend in un Master con gironi eliminatori perse apposta contro Connors per evitare, sulla base di della classifica dei gironi, Borg nella fase eliminatoria.Spero che altre a mantenere i 3 su 5 set si femi anche il progetto dei tornei a gironi eliminatori che puo cambiare veramente il tennis

  2. flinders scrive:

    Che peccato!! Abolire le finali tre su cinque solo per far comodo alle TV. è veramente patetico.
    Sono d’accordo con te Ubaldo sul fatto che le migliori sfide di questo sport si sono svolte sulla lunga distanza, e mi permetto di aggiungere la semifinale del 1984 tra Connors e McEnroe; quella del super saturday!!!!
    Il fatto è che purtroppo ultimamente molte delle scelte dell’ATP, e non solo, sono a mio parere assai discutibili; prima fra tutte la musica assordante inserita durante i cambi di campo. A volte viene voglia di schiacciare il tasto MUTE della TV.
    Ti auguro un in bocca al lupo per il blog, con la speranza, chissa? di ascoltarti di nuovo insieme ai tuoi colleghi Tommasi-Clerici-Lombardi, per tante altre telecronache indimenticabili.

  3. marcos scrive:

    questa della finale 2/3 è l’ultima delle sconcezze che la nuova dirigenza atp sta portando avanti, al fine di promuovere uno sport che non ha alcun bisogno d’esser promosso.
    al contrario, se continuano così, rischiano di rovinarlo.
    marcos

  4. Pia de Lander scrive:

    E’ un vero peccato, ma è soltanto la conferma di come sta cambiando il tennis. anche qui comandano le tv, e sapere che lei, come Clerici e Tommasi, lavorate anche per le televisioni non è di gran conforto. A quando un Torneo Sky?

  5. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Che dire? Vi ringrazio e di avere scritto e per quel che avete scritto. Non posso che essere d’accordo con tutti voi e l’articolo che ho scritto per oggi su Nazione, Giorno e RdCarlino e che troverete anche qui _ a seguito della formula-barzelletta del Masters che ha consentito a Nalbandian di perdere le prime due partite e di qualificarsi ugualmente per la finale _ esprime il mio pensiero. Per quanto riguarda le tv non vanno confuse le responsabilità dei commentatori _ mi riferisco soprattutto all’intervento di Pia _ con quelle di altre tipologie professionali, proprietari, amministratori, direttori, produttori che influiscono certamente di più dei commentatori nella scelta e la programmazione degli eventi, nella collocazione del palinsesto, nella decisione relativa alla sede del commento (in loco o da studio), negli investimenti collaterali da compiere o non compiere. I commentatori sono quasi sempre persone molto appassionate del loro sport, e in genere competenti, ma con minimo potere decisionale. Rino Tommasi, il primo “storico” direttore di Canale 5 e anche di Tele+, è stato forse l’unico giornalista-telecronista che avesse anche poteri decisionali, all’inizio. Ma quando glieli hanno tolti per far posto a Biscardi e al Processo prima, a Pastorin e Arrigoni poi, prima dell’attuale accoppiata Bruno-Dallari, ha dovuto spesso subire decisioni che non condivideva, sebbene è indubbio che riguardo a molte vicende avesse (ed abbia) molti più titoli e competenze di altri. Con Marcos non sono d’accordo quando dice che il tennis non sia uno sport che abia bisogno di essere promosso. Oggi tutto deve essere promosso per trovare spazio…altrimenti facciamo l’errore dei fiorentini che si beano del loro passato, del Rinascimento, dei suoi grandi interpreti, e non si rendono conto del perchè a Venezia si sappiano organizzare grandi manifestazioni, mostre, biennali, cinema, teatro, Carnevale e quant’altro, mentre a Firenze sono sempre tutti a litigare e a prevalere è quasi sempre la città bottegaia. a Pia chiedo: che vuol dire un torneo Sky?
    Infine, a tutti gli altri domando: l’idea del round-robin la considerate tutti una…sconcezza come Marcos, oppure qualcuno è più ottimista sull’esperimento? Io, per aiutare i più “rivoluzionari” a manifestarsi, ricordo che sull’introduzione della moviola, l’Hawk-Eye, quasi tutti la ritenevano una sciocchezza, e invece è diventata un motivo di interesse in più, un momento che crea attenzione e che non produce i danni temuti.

  6. gianna rafterova scrive:

    Preferisco le partite ai cinque set, molta piu’ suspense, molta piu’ partecipazione anche in chi si gode il match e poi in un mondo cosi’ regolamentato perche’ regolare al peggio anche il tennis, l’unico sport di durata variabile!
    Sono invece contraria alla finale in cinque set quando il torneo si gioca ai tre set, mi sembra uno strano connubio e poi nuoce ai giocatori.
    Se appiattiscono tutti i tornei master series ai 3 set scendo in campo per protesta, altro che finanziaria, questo è molto piu’ importante !!!!

  7. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Io la penso come te, ma è vero anche che il problema del tennis che non si vede più in chiaro è un problema reale. Nessuna tv generalista può sopportare le 5h di tennis di Nadal-Federer senza soffrirne in termine di share. Ricordo che un anno e mezzo fa a Italia Uno, nonostante gli ottimi ascolti rilevati nella fascia oraria vicina alle 20 (incombeva il Tg) per la spettacolare Nadal-Coria, erano furibondi per lo sforamento. E nel maggio scorso pregavano che o Nadal o federer vincessero in 3 set, max 4. Mentre gli spettatori del Foro facevano invece il tifo per il quinto. Ma al Foro si siedono (e si siedono male…, nel cosidetto stadio dei crampi, ribattezzato così dall’amico Gianni Clerici) molti meno spettatori che davanti alla tv, e troppi di quelli che accendono la tv purtroppo non vogliono vedere tennis. Sono più loro, sempre, di quelli che lo vogliono vedere. Di questo, al di là dei nostri interessi e gusti particolari, bisogna tener conto

  8. Giovanni Rossi scrive:

    Caro Ubaldo, vivo negli Stati Uniti da dieci anni, sono un appassionato di tennis . Anch’io gusto le partite di cinque sets, ma nessuno si domanda quale sforzo enorme per i giocatori, i quali infatti danno forfait in molti tornei. Guarda caso, dopo la finale di Roma contro Nadal, Federer non e’ andato ad Amburgo. Dopo la sua vittoria di Montreal, Federer ha perso da Murrey a Cincinnati perche’ era cotto. Il tennis maschile si e’ cosi’ evoluto che i primi cento giocatori nella classifica possono praticamente battere chiunque nel loro giorno di gloria.Sono contrarissimo a svilire il tennis per gli interessi della televisione, ma penso che 5 sets siano uno sforzo incredibile per i giocatori. Questo significa abolirli? Certo che no!

  9. biciomac scrive:

    In linea generale sono d’accordo con te Ubaldo, 3 su 5 è meglio, però deve essere 3 su 5 in tutto il torneo, come negli slam, sennò il discorso perde un pò di coerenza.
    sono d’accordo nel fare slam e super9 (o masterseries) al meglio dei 5 set, però devo anche ammettere che 3 su 5 o 2 su 3 sono due sport diversi; non vuol dire che al meglio dei 5 sia più spettacolare, perchè la spettacolarità dipende sempre dagli avversari in campo, vedi ad esempio nadal-blake al master. non sarà mica stata una partita memorabile! anzi…
    credo anche che sia un pò nella filosofia del tennis giocare 2 su 3, nel senso che a tennis per vincere un game bisogna fare 2 punti in più del tuo avversario e 2 game in più per vincere un set quindi mi pare che anche 2 set in più per vincere la partita siano sufficienti! (salvo nei casi di parità in cui giustamente si fa la bella!)
    che senso ha una sconfitta 3-0? è sufficiente un bel 2-0, chi vince va avanti, chi perde torna a casa!

  10. marcos scrive:

    per non sembrare del tutto moderato ed antirivoluzionario (omen nomen, ubaldo!), confermando le mie difficoltà a comprendere le “novità” di de villiers, esprimo il mio favore, invece, sull’hawk-eye: anche se la precisione non è al millimetro, la possibilità di cancellare immediatamente clamorosi errori, come quelli subiti da serena contro la capriati in una semi a new york di qualche anno fa, mi pare cosa buona e giusta.

    marcos

  11. Nicola scrive:

    Le grandi finali hanno fatto la storia del tennis!..Ho assistito indubbiamente a molte belle finali 2/3, ma non potrò mai paragonarle alle battaglie epiche 3/5!..E’ assurdo anteporre la televisione al gioco!..Impoverire lo spettacolo in campo non significa certo avvicinare la gente al tennis!..Intanto mi consolo con la registrazione del match Safin - Agassi semifinale dell’ Australian Open 2004 (naturalmente terminato al 5°) sperando che almeno gli Slam siano lasciati in pace!..

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