Ironia della Rogers Cup: non sarà di Roger.
Sorpasso Nadal in vista. Morto re Federer?

 
24 Luglio 2008 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Se Nadal detronizzasse Federer in concomitanza con la stagione sul cemento allora sì che si potrebbe parlare del tramonto di un’epoca. Dieci sconfitte dello svizzero in 5 mesi giocati fanno due al mese! Un anno ne subì solo quattro in tutto. Remo Borgatti in un commento mette a confronto le crisi dei grandi

Il regno di Roger Federer, n.1 del mondo da 234 settimane consecutive (dal febbraio 2004), non è mai stato in pericolo come adesso. Il Masters Series del Canada si chiama Rogers Cup, ma non sarà di Roger dopo che lo svizzero si è fatto eliminare (2-6,7-5,6-4 con 20 errori gratuiti di dritto!) al secondo turno _ il primo per lui _ dal francese Gilles Simon, n.22 del mondo.
Era il suo primo match dopo la finale persa 9-7 al quinto con Nadal a Wimbledon. Sono già dieci le sue sconfitte nel 2008: fin qui ha vinto solo due tornei minori, Estoril e Halle. In Australia era stato dominato in semifinale da Djokovic, a Parigi aveva fatto 4 games in finale con Nadal vittorioso anche a Wimbledon. Lo spagnolo già il 4 agosto potrebbe detronizzare Federer se avrà recuperato i 770 punti che aveva fino a ieri e che (salvo che perda nella notte con Andreev) paiono destinati ad assottigliarsi. Vincesse Rafa l’open del Canada _ ma nella sua metà tabellone c’è Djokovic (più Ferrer e Murray) _ i punti scenderebbero a 275. La settimana prossima a Cincinnati Federer, campione in carica, ha una pesante cambiale da onorare, mentre Nadal aveva perso al primo turno.
Avvenga o meno il sorpasso _ anche le Olimpiadi quest’anno distribuiscono punti ATP _ resta la sensazione che Federer non sia più lui. La batosta di Parigi, e lo scippo dello scettro a Wimbledon, lo hanno forse traumatizzato più della leggera mononucleosi. Soprattutto Roger par gestire male i momenti di pausa. Aveva perso al primo turno da Murray nel Dubai, dopo uno stop di 4 settimane post Australian Open, ha perso dall’incredulo Simon, 3 settimane dopo Wimbledon. “Punto alle Olimpiadi e all’US Open e ci sono…nove mesi di tennis sul cemento. Un match perso non è la fine del mondo” ha detto lui. Né, forse, nemmeno la fine di Federer. Mal che andasse scivolerebbe a n.2 del mondo. Abbiamo assistito a tracolli più preoccupanti. in fondo se Nadal ha vinto fin qui due Slam e Federer neanche uno, credo proprio che lo spagnolo non meriterebbe di passare alla storia come l’eterno secondo. Molti dicono che sia soltanto una questione di settimane, una, due o qualcuna di più. Eppure la stagione sul cemento non è mai stata favorevole _ fin qui _ a Nadal. Soprattutto nei confronti di Federer. Avvenisse il sorpasso forse si potrebbe quindi davvero parlare di tramonto di un’epoca.

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126 Commenti a “Ironia della Rogers Cup: non sarà di Roger.
Sorpasso Nadal in vista. Morto re Federer?”

  1. Remo Borgatti scrive:

    IL RE E’ MORTO DAVVERO?
    di
    REMO BORGATTI
    Decima sconfitta stagionale per Federer e il confronto con i grandi che l’hanno preceduto
    Uscendo al secondo turno (primo per lui) del Masters Series di Toronto per mano del francese Simon, Roger Federer ha rafforzato la sensazione che l’aura di invincibilità con cui ha caratterizzato l’ultimo quinquennio stia rapidamente sbiadendo. La prima importante spallata l’aveva data Djokovic, nelle semifinali degli Australian Open. A parziale giustificazione del mezzo passo falso, venne diffusa la notizia che il numero uno del mondo aveva contratto la mononucleosi e questo bastò a far comprendere le sconfitte primaverili sul duro: si disse che Murray era uno degli avversari peggiori che potessero capitargli al primo turno di Dubai, che quello con Fish a Indian Wells fosse un Federer troppo brutto per essere vero e che il Roddick di Miami era da tempo che meditava la vendetta nei confronti dello svizzero. Poi, dopo il “brodino” portoghese dell’Estoril, sulla terra Roger replicò più o meno i risultati della stagione precedente con le finali di Montecarlo e Amburgo, i quarti di Roma e il terzo inutile assalto consecutivo al Roland Garros. Con le quotazioni di Nadal in forte crescita e le sue in lieve calo, nonostante la vittoria di Halle, Federer è stato espropriato del regno di Wimbledon e adesso pare imminente anche il cambio al vertice della classifica mondiale. C’è chi sostiene che, senza il peso dei punti e della posizione da difendere – e quindi a mente libera -, lo svizzero potrà tornare a concentrarsi sugli incontri e sui tornei uno alla volta e ritrovare in questo modo la serenità indispensabile a metterlo nelle condizioni ideali per tornare a vincere. C’era però anche chi sosteneva all’incirca la stessa teoria il giorno dopo la finale di Wimbledon, azzardando addirittura che il modo in cui era maturata la sconfitta (vale a dire la reazione di Federer, dopo aver rischiato una lezione assai più severa) lo aveva liberato da ogni complesso nei confronti del suo grande avversario, Rafael Nadal.
    Ora, per cercare di comprendere meglio il presente e abbozzare una proiezione dello stesso nel futuro, ho provato a ripercorrere le carriere dei quattro tennisti che, senza nulla togliere a quelli non considerati, ritengo più indicativi per valutare i risultati di Federer: Bjorn Borg, Ivan Lendl, Pete Sampras e Andre Agassi.
    Borg – Lo svedese, classe 1956, ha un bilancio di 608 vittorie e 123 sconfitte per una percentuale complessiva del 83%. Togliendo i primi due anni di attività (che iniziò con una sconfitta al primo turno di Stoccolma contro Franulovic) dal 1971 al 1973, in cui lo scandinavo chiuse con un bilancio di 47-28 (62%), e gli ultimi dodici (dal 1982 al 1993) caratterizzati però da numerosi rientri assai poco credibili e chiusi con un 3-15 (ultimo match, la sconfitta al primo turno di Mosca rimediata contro Volkov), dal 1974 al 1981 Borg ha vinto 558 partite perdendone solo 80 (87%).
    Lendl – Per il cecoslovacco naturalizzato statunitense, nato nel 1960, l’avventura nel tour principale iniziò con una sconfitta al primo turno del Roland Garros contro l’argentino Josè Luis Clerc; era il 1978 e fino a tutto l’anno successivo Lendl giocò 76 partite vincendone il 61 % (47). Quasi uguale la percentuale relativa all’ultimo biennio di carriera di Ivan (1993/94, ultimo match quello perso per ritiro al secondo turno degli US Open contro il tedesco Karbacher) con 61 successi e 42 sconfitte (59%) mentre nel suo lungo periodo di eccellenza il bilancio dice 960 vittorie e 171 sconfitte pari all’85%. In generale Lendl ha giocato 1310 partite con un bilancio di 1068-242 e una percentuale dell’81,5%.
    Sampras – Nonostante sia il primatista di successi nei tornei dello Slam, Pete ha dei numeri inferiori agli altri. In generale lo statunitense ha vinto 762 incontri perdendone 222 (77%); nel biennio iniziale, 1988/89 inaugurato con il ko rimediato al primo turno di Filadelfia contro Sammy Giammalva, Sampras ha meno del 50% (28-29) mentre in quello finale, terminato però con l’acuto della vittoria agli US Open 2002, è salito al 65% (62-33). Nel periodo di eccellenza (1990-2000) “Pistol Pete” ha fatto registrare un bilancio di 672-160 pari all’81% di vittorie.
    Agassi – Andre è un caso a parte e le sue percentuali, pur leggermente superiori a quelle di Sampras, vanno viste anche attraverso l’ottica degli alti e bassi che hanno caratterizzato la carriera dell’uomo di Las Vegas. Nei primi due anni di carriera, Agassi ha chiuso con il 57% (31-23) mentre nell’ultimo (2006) ha vinto 10 incontri perdendone 8 (l’ultimo dei quali al terzo turno degli US Open contro Benjamin Becker). Sale molto invece la percentuale dal 1988 al 2005 (77%, frutto di 829 vittorie e 242 sconfitte), che è praticamente uguale a quella complessiva (870-274 e il 76%) ma fa molto effetto verificare che nel 1997 Agassi vinse solo la metà dei match disputati (12 su 24) tanto da indurlo a chiudere la stagione disputando due challenger, a Las Vegas e Burbank.
    Federer – Ed eccoci a Roger. La carriera dello svizzero è iniziata nel 1998 a Gstaad (sconfitta contro Lucas Arnold Ker) e nel primo triennio ha fatto registrare 49 vittorie e 48 sconfitte. Dal 2001 al 2007 il bilancio è di 502 incontri vinti e 86 persi, pari all’85%; nella stagione in corso invece Federer ha vinto 43 match perdendone 10 con una percentuale positiva pari all’81%, vale a dire ancora un punto in più rispetto alla media generale (594-144, 80%).
    Insomma, tanti numeri per provare a capire se Federer abbia iniziato la parabola discendente della sua carriera o se, più semplicemente, stia attraversando un periodo negativo. Partendo dal presupposto che, nello sport, la regola è vincere e perdere mentre vincere sempre (così come perdere sempre) rappresenta l’eccezione, è piuttosto evidente che ogni passo falso dello svizzero non possa reggere il confronto con le sue stagioni migliori, quando le sconfitte si contavano sulle dita di una mano. E’ però altrettanto vero che i risultati di Federer continuano ad essere, in percentuale, eccellenti e comunque superiori, tanto per fare un esempio, a quelli di Sampras, che pure si ritirò imbattuto dopo aver vinto lo Slam numero 14. Quindi, sempre che Roger non decida di ritirarsi anzitempo, si dovrà attendere ancora almeno un anno e mezzo per emettere un giudizio definitivo. Ritengo che molto dipenderà da lui e dalla capacità di gestire la nuova situazione: dopo aver fatto a lungo corsa di testa, a volte con un distacco tale da vedere gli inseguitori solo in fondo al rettilineo, ora è stato praticamente raggiunto da un paio di avversari particolarmente agguerriti. Ma non è detto che la gara sia terminata.

  2. luca scrive:

    Concordo sulla sospensione del giudizio per circa un anno e mezzo.
    Probabilmente, il confronto di questi grandi campioni - cui forse erano da aggiungere Connors e McEnroe - poteva essere utilmente integrato dei risultati dei rispettivi avversari.
    Beh, continuo a ritenere IceBorg inavvicinabile.
    Esemplificando, Lendl ha più volte sconfitto Sampras pur essendo a fine carriera e Sampras campione affermato. ( 1990 - 1993 )
    Borg a Lendl non lo vedeva nemmeno

  3. stefano scrive:

    Ho gia scritto nel precedente post su Federer e provo a riassumere.

    Per Roger é finita la parte di carriera da extraterrestre ed iniziata quella da terrestre.

    Vincerà altri slam e perderà più volte al primo turno.

    Questi 4 anni resteranno nella storia del tennis come il più grande dominio di un tennista dall’epoca del grande Jack Kramer.

  4. Roberto scrive:

    Concordo pure io sulla sospensione del giudizio ed in un certo senso mi aspettavo un calo di rendimento da Roger. Del resto si è espresso su livelli marziani per almeno quattro anni, mantenendo rendimento, concentrazione e motivazione a livelli costanti, senza patire alti e bassi evidenti. Al limite qualche incidente di percorso. Diciamo che la vedo più come una pausa, se non inevitabile almeno comprensibile. Mi chiedo solo se avrà voglia di ricominciare costante per un altro paio di anni oppure se vivrà di lampi.
    Se ritorna non vede comunque nessuno, tranne Nadal sulla terra, ovviamente. Ma su quello ho idea che ci abbia messo una pietra sopra.

  5. Nikolik scrive:

    Essenzialmente, anche io penso, come Stefano, che Federer vincerà altri slam, si toglierà soddisfazioni, ma non come prima.
    Non so dire nemmeno se riuscirà a tornare n. 1, visto che, chiaramente e matematicamente, ormai non lo sarà più: nello squallore generale del tennis maschile può anche darsi di sì, però di solito chi lascia il n. 1 non riesce mai a rientrare, se non per brevi periodi.
    L’interrogativo è il fisico di Nadal: se il suo fisico non reggerà alle sollecitazioni disumane che gli impone il suo proprietario, può darsi che Federer torni n. 1.
    Difficile a dirsi.

  6. Praxis scrive:

    A me personalmente ha lasciato perplesso il modo in cui ieri ha perso, una sorta di cupio dissolvi che non conosce tregua.Vantaggi dilapidati,due break decisivi subiti a 0, chiamate del falco su palle fuori di mezzo metro ( ma nel suo clan che fanno durante l’incontro ? dormono ?), una confusione mentale istericamente esibita nel finale, forse l’inconfessabile, ma non troppo, volontà di perdere anche la prima posizione del ranking dopo l’ abdicazione sul suolo londinese, beh tutto questo lascia sconcertati. E’ proprio necessario lasciare sul terreno tutto il proprio capitale per ricominciare da 0 ? Non sarà Higueras e evidentemente neppure Mirka a lavorare sui fantasmi che albergano nella sua testa, forse tutto il lavoro psicologico che ne ha ritardato l’esplosione sta andando perduto. Urge training mentale, tempus fugit.

  7. siglomane scrive:

    Il problema di Federer non è certo tecnico, così come quello di Borg nel 1981 non era fisico. Il problema era ed è mentale, e lo si vede nell’atteggiamento dello svizzero in ogni suo match, almeno dal marzo 2007 (dalla doppia sconfitta contro Canas a Indian Wells e Miami). Io vedo un atleta che non si diverte più, che non prova e non dà emozioni.
    Un atleta che la scarsità e debolezza degli avversari nel periodo 2004-2006 ha reso più grande di quanto non fosse: Federer era e resta uno da 6-7 Slam, né più né meno di McEnroe. Se Nadal e Djokovic fossero suoi coetanei, Roger avrebbe la metà degli Slam che ha vinto.

  8. paolo scrive:

    secondo me la chiave per interpretare l’evoluzione o involuzione della carriera dello svizzero risiede negli suoi ultimi 2 slam vinti, in entrambi i casi grazie più ad una cattiva gestione psicologica della finale da parte dei suoi due avversari che per meriti propri. era inevitabile che ci sarebbe stata una maturazione di nadal e di djokovic e si è visto puntualmente quest’anno agli australian open ed a wimbledon. la verità è che oggi il serbo è il più forte del mondo sul cemento come lo è nadal sulla terra e sull’erba. questo spiega i risultati negativi di federer. mentre le altre sconfitte lo svizzero le ha rimediate più per una cattiva condizione atletica. a wimbledon ad esempio si è visto che ha la pancetta! e poi nessuno è mai riuscito a dominare il tennis come ha saputo fare federer, per più di un lustro. invece non ho mai creduto a cedimenti psicologici da parte dello svizzero.la verità è che da oggi in avanti egli potrà vincere uno slam solo in caso di infortunio o sconfitta prematura dei suoi due grandi rivali.

  9. sam del potro scrive:

    se djokovic, nadal e federer fossero stati coetanei magari djokovic avrebbe chiuso la carriera senza titoli dello slam e nadal con le sole soddisfazioni del il roland garros, cosa che peraltro è avvenuta per 3 anni consecutivi. chissà.

  10. Elisa Piva scrive:

    Mah, ci sarebbero tante cose da dire, sicuramente è finita un’epoca, perchè il regno di Federer sta per terminare, ed è anche vero che in questi anni di dominio gli avversari non sono sempre stati all’altezza, però Federer è innegabile che sia un grandissimo talento. Suo malgrado è stato costretto ad imbruttirsi nel gioco per essere più concreto, per vincere così tanto e dominare così a lungo, costruitosi nel tempo una fama e un atteggiamento da Piccolo Lord in campo, lui che prima spaccava le racchette e perdeva la testa, ebbene, contro Simon ho rivisto un Federer spazientito, lo stesso Federer di tanti anni fa. Ha vinto tanto per merito, e con questo si è circondato da un’aura di imbattibilità che gli ha permesso anche di vincere partite (e tornei) grazie alla sudditanza che esercitava sugli avversari (i vari vassalli come Davydenko e Roddick, che prima di Nadal e Djokovic erano i suoi migliori contendenti).
    Il numero uno per lui non è più una preoccupazione, ormai lui pensa a ritrovare la via della vittoria, ma non è tranquillo, si irrita se un giocatore ‘osa’ ribattergli un colpo in più, ha perso la pazienza, non ci sta più a perdere, non riesce a metabolizzare il fatto di non essere più l’uomo da battere, di non essere più il reale n°1, questo fardello lo perseguiterà fintanto che non avverrà il sorpasso. Solo allora si sarà tolto questa spada di Damocle, e potrà tornare a giocare senza pressione, riuscento forse a ritornare a vincere tornei importanti, MS o Slam.

  11. siglomane scrive:

    Caro Sam Del Potro… dimentichi che se i 3 fossero coetanei, quando Federer avrebbe vinto il suo (eventuale) primo Slam, cioè a 22 anni (e ipotizziamo Wimbledon), Nadal e Djokovic avrebbero già diversi Slam in cascina (visto che loro hanno cominciato a vincere Slam o ad andare in finale Slam molto prima dei 22 anni)…
    Scomoda finché vuoi, ma è la cruda, meravigliosa Verità.

  12. sam del potro scrive:

    la cruda, meravigliosa verità ci dice che djokovic ha vinto il suo primo slam a 21 anni, quindi “molto prima dei 22 anni” non direi, alla luce dei fatti. peraltro non è affatto detto che ci sarebbe riuscito alla medesima età se traslato ad un altro periodo ed in altre condizioni. in ultimo direi che i conti si fanno a ritiro avvenuto, giacché un becker a 23 anni aveva 5 slam ed a fine carriera 6.
    capisco che dopo anni di frustrazioni c’è chi voglia a tutti i costi sminuire federer, ma così facendo si deprezzano automaticamente anche le vittorie attuali di nadal e djokovic, visto che sarebbero ottenute contro un giocatore sopravvalutato e non poi così forte, ovvero agevolate da una “scarsa concorrenza” :)

  13. Nicola1985 scrive:

    ma voi state ancora a rispondere a gente come siglomane che interviene solamente per fare azzardati paragoni tra epoche diverse???se nadal e djokovic fosse coetanei di federer allora…ma che discorso è???allora si potrebbe dire lo stesso di borg e mcenroe,ah se fossero stati coetanei qnt wimbledon in meno avrebbe vinto l’orso…oppure qnt slam avrebbe vinto becker se sampras avesse avuto la sua stessa età…e sampras,se hewitt safin(bestie nere del sampras ‘99-2002) e federer fossero nati con lui qnt slam avrebbe invece di 14…mah..discorsi che come si vede nn stanno nè in cielo nè in terra

  14. Vanni G scrive:

    Mi accodo al giudizio comune che l’era del dominio assoluto di Federer sembra ormai conclusa. In ogni modo lo svizzero rimane un giocatore di livello sopraffino ed il suo ritorno alla vittoria dipenderá principalmente da come riuscirá a superare questo periodo di impasse ed i problemi psicologici che la perdita dell’aura di imbattibilitá gli sta causando. Prima Federer accetterá che l’epoca della sua dominazione é finita, prima riuscirá a trovare un nuovo equilibrio e prima ritornerá a deliziarci con il suo gioco che potrá generare tante altre sfide memorabili con Nadal, Djokovic e compagnia bella.
    Sono peraltro convinto che, cosí come nelle passate annate Federer ha avuto la buona sorte dalla sua parte (vedi finali in Australia con Baghdatis e Gonzalez), in questa stagione tutto quello che poteva andare storto é andato storto, a partire dalla mononucleosi per continuare con i larghi vantaggi dilapidati in piú di un’occasione durante le varie finali giocate con Nadal (Montecarlo, Amburgo e Wimbledon). La minore fiducia ha fatto calare la percentuale di conversione delle palle break, riesce ancora a tenere quando si tratta di palle break salvate, e a sensazione mi sembra abbia perso qualcosina nei riflessi sulla risposta con gli avversari che ora sembrano riuscire a ribattere piú frequentemente il suo servizio; é bastato un leggero spostamento degli equilibri e la riluttanza di Federer ad accettare la nuova situazione ha esacerbato la naturale insicurezza che sorge quando si comincia a perdere un po’ piú spesso.
    In ogni modo, Federer rimane pur sempre il numero 2 al mondo sulla terra con un certo distacco dagli altri, nella peggiore delle ipotesi é sempre numero 1 ex-aequo sull’erba (una partita persa 9-7 al quinto non puó essere considerata un sorpasso dal punto di vista dei valori di gioco) e rimane da verificare nell’ultima parte della stagione quale sia la situazione su cemento e indoor, superfici sulle quali Federer ha vinto moltissimo in passato.
    Djokovic, che viene considerato da molti il numero 1 sul cemento, secondo me ha beneficiato di una preparazione fisica che ha raggiunto il picco molto presto nella stagione (conseguenza anche di una fine 2007 a serbatoio vuoto) e che si é tradotta in una parte centrale dell’anno decisamente sottotono. E’ da verificare se e come saprá esprimersi negli ultimi mesi del 2008.
    Nadal al momento é in strepitosa forma fisica e soprattutto mentale: tra aprile e oggi ha perso solamente un incontro (con Ferrero a Roma) perché i suoi piedi erano coperti di vesciche. E’ evidente che ha una fiducia tale da fargli affrontare ogni passaggio delicato dei match con una grande tranquillitá mentale. E per questo sembra anche che i suoi avversari vadano in campo giá rassegnati alla sconfitta, curiosamente un po’ come accadeva con Federer un paio di anni fa. Bisognerá vedere quanto durerá questo stato di grazia, soprattutto in considerazione del fatto che il suo tipo di gioco richiede un livello di salute atletica e mentale tutt’altro che semplice da mantenere per lunghi periodi, al contrario dei suoi diretti avversari Federer e Djokovic che possono contare su un tipo di gioco meno dispendioso. Per fare un parallelo con un altri numeri 1 del passato, Nadal puó essere paragonato a Jim Courier e, limitatamente alla stamina mentale, a Lleyton Hewitt: entrambe hanno resistito solo poche stagioni ai massimi livelli, e si trattava di elementi di primissimo livello dal punto di vista fisico e, soprattutto per Hewitt, mentale. Spetta a Nadal provare a fare meglio di loro in termini di risultati e longevitá.
    Comunque vada, sono sicuro che per noi ci sará da divertirsi.

  15. stefan scrive:

    @nikolik

    se il panorama del tennis è cosi squallido come affermi lascia perdere,non commentarlo,dedicati ad altro

  16. Sisio scrive:

    Penso anch’io che il dominio incontrastato per Federer sia finito, però non credo che lui sia finito. Nadal e in misura minore Djokovic hanno messo un tarlo nella testa di Federer, e anche i grandissimi campioni se pensano o perdono sicurezza non sono più imbattibili e gli avversari, i pochi che possono, ne approfittano.
    La stagione di Federer è stata molto sfortunata, e alla sfortuna si è aggiunta la paura di non essere più in grado di dominare e gestire le partite, però il problema secondo me non è solo mentale, ma anche tecnico e tattico perchè Federer pur nella sua grandezza, ha lacune tecniche che non è riuscito o non ha voluto colmare. L’assenza di un coach qunado gli avversari sono lontani non è fondamentale, ma quando ogni singolo dettaglio è importante per vincere allora avere a fiancoo un coach valido è importante.
    Poi Federer deve affrontare un agonista come Nadal che non accetta la sconfitta e si allena alla morte per colmare le proprie lacune tecniche.
    Inoltre nwello scontro diretto ritengo Nadal più abile tatticamente e in possesso di un umilta di gioco, che nasce dal fatto ceh madre natura l’ha investito di talento, ma non quanto eè stato concesso a Re Federer, quindi lo spagnolo è abituato a lottare per raggiungere un’obbiettivo.
    Alla fine comunque per noi amanti del tennis è meglio cosi.
    P.S.
    Spero che Gasquet arrivi a questi livelli, anche se ne dubito molto
    Ciao

  17. Masssi scrive:

    Intanto ieri contro Roddick ho visto un grande Cilic, che con Gulbis fa parte delle gemme della “nuovissima” guardia, penso che tra massimo un paio d’anni ci sarà da divertirsi! A proposito di Cilic, questo ragazzo ha tutto, servizio potente, dritto esplosivo, rovescio bimane incisivo e un gioco di rete più che buono, spero solo che tutti quei centimetri non ne limitino gli spostamenti, ragazzi questo diventa un grande!

  18. matteo78 scrive:

    Onestamente dalla famosa finale di Wimbledon, che come ho già avuto modo di dire io personalmente ho trovato ben lungi dall’essere una delle migliori partire viste sull’erba come affermato da molti in primis il grande Rino Tommasi, leggo a ripetizioni commenti che molte volte a mio avviso si distoscostano da una analisi tecnica del momento tennistico attuale ma sono troppo legati a sensazioni chiamiamole di tifo di stampo un po calcistico, della serie il milan vince due partire ed è laciato verso scudetto ne pareggia una ed candidato alla retrocessione….non cadiamo in questo errore.
    Ma non dobbiamo cadere nell’errore di assurdi paragoni tra giocatori di epoche diverse ecc ecc…è un circolo dal quale non usciremmo mai anche perchè le variabili che si possono introdurre sono infinite…Non possiamo dire che federer se fosse stato nell’epoca di un sampras avrebbe vinto meno, come non possiamo sapere se gli attuali primi tre della classifica ATP fossero stati coeatanei ecc ecc , sono congetture che nonportano da nessuna parte…ogni giocatore è quello che è e vince o perde con giocatori della sua epoca…certo possiamo dire che un sampras aveva giocatori più forti da battere nei vari tornei, oppure che l’epoca di un becker edberg era sicuramente qualitativamente più zeppa di ottimi giocatori…ma anche così cosa ricaviamo? assolutamente nulla perchè non si possono trasportare i giocatori a piacimento nelle epoche e stare lì a vedere quanto avrebbero vinto…..
    Piccolo ritorno invece alla finale di Wimbledon: francamente mi sembra un po’ prestino definire Nadal il re dell’erba, il numero 1 dell’erba…aspettiamo qualche anno almeno vediamo se lo spagnolo saprà ripetersi anche negli anni successivi, mi sembra una investitura abbastanza precoce. Di sicuro con questo tipo di erba e con i giocatori di oggi ignari dell’esistenza anche del serve and volley Nadal ha ottime possibilità di ripetersi perchè cambia il coloro ma wimbledon è sempre più simile a parigi e questo mi fa rabbrividire….
    Questione invece numero uno del mondo…….ma è così tanto importante se federer perde il primato ATP? a quanto pare sì…sembra che se diventerà numero 2-3-4 del mondo . Roger non possa più vincere un torneo, sembra che la perdita del primato lo escluda a priori da qualsiasi possibilità di vittoria…..Onostamente mi sembra una supposizione priva di ogni logica…..la storia del tennis è piena di campioni che hanno vinto senza essere numero uno del mondo, ma improvvisamente sembra che per Roger non valga…diamo per defunto un giocatore che in un anno evidentemente negativo ha fatto una semifinale slam, due finali, più finali in alcuni master series…in epoche non lontanissime altri giocatori avrebbero “ucciso ” (passatemi il termine) per simili stagioni…eppure è un giocatore defunto……e badate bene che queste parole sono scritte da un non tifoso ne dello svizzero ne dello spagnolo…Poi certamente se lo svizzero non ritroverà la serenità mentale e forse una migliore condizione atletica allora certo potremo riparlare della sua carriera forse al tramonto…ma diamoci un anno di tempo per capirlo…la stagione 2009 ci dirà molte cose…Vorrei che non trascurassimo il tipo di gioco cghe i giocatori stanno proponendo……nadal ha un gioco prettamente muscolare e abiamo avuto prova che al minimo problema fisico il suo rendimento cala drasticamente, lo stesso per DJ che a fine 2007 è arrivato senza un briciolo di energia, mentre federer fa relativamente meno fatica degli altri due e anche in cattive condizioni fisiche riesce a prodursi in buoni risultati. Quindi vediamo anche per quanto tempo il fisico dello spagnolo lo supporteràe francamente osserando il suo gioco, non vedo per Nadal grandi spazi di manovra con una condizione atletica precaria…Godiamoci dunque questo tennis senza fare funerali precoci a giocatori per una stagione andata male, e non facciamo nuovi numero uno del mondo prima del tempo…viviamo il presente …il futuro è forse abbastanza chiaro ma non è ancora stato scritto………

  19. nikiezorro scrive:

    grande matteo78!!!

  20. anto scrive:

    prima o poi doveva succedere, certo che un Nadal erbivoro non ci avrei mai puntato un dollaro falso………

  21. siglomane scrive:

    Vorrei solo ricordare che il “ritiro all’apice” di Borg nel 1981 non è l’unico caso della storia recente.
    C’è il caso di un campione tutto talento come McEnroe, che alla fine del 1985, anch’egli a 26 anni come Bjorn, decise di ritirarsi per 9 mesi. Tornò poi alle gare, ma non fu mai più il vero Mac (se non una tantum).
    Mats Wilander non si ritirò esattamente, ma nel 1989, a 25 anni, era già un tennista irriconoscibile rispetto al campione che era stato: erano finiti gli stimoli. Si ritirò nel 1991 a 27 anni, prima di ritornare alcuni anni dopo, lontano dal campione che era stato.
    E in tutti e 3 i casi (Borg, Mac, Wilander), nessuno avrebbe mai immaginato una crisi di motivazione tanto improvvisa.

  22. Fabrizio Scalzi scrive:

    Credo che questa stagione di federer sia stata molto sfortunata.Con la mononucleosi fino alla sconfitta di wimbledon.Roger se vuole tornare ai grandi livelli penso abbia bisogno di ricaricarsi,anche cambiando qualcosa nella sua quotidianità,Non solo ci sono delle discutibili tattiche sbagliate nei suoi incontri…da giocatore attaccante è improssivamente diventato un martellatore sopraffino da fondo,trascurando le sue qualità ha messo in totale confusione il suo gioco.inoltre a parte i notevoli progressi di nadal e Djokovic è cambiato; anche per “colpa” di questi giocatori di pressione ha snaturato la sua personalità di gioco, serena e tranquilla che aveva.Sono sicuro che questo momento negativo sia provocato,sopratutto dalla sua vita fuori dal campo…Forse le continue esibizioni lo hanno distratto?noi non lo sapremo mai…Forse ha bisogno di un allenatore serio?Uno come lui non ce lo vedo a seguire i consigli di un Higueras che a corrente alternata, cerca di dare un supporto,non di certo tecnico,quanto “FORSE” di metodologia di allenamento!!il suo problema è interno,molto personale…Cambiare qualcosa è molto importante per avere nuovi stimoli…magari allenatore come Bob Brett,credo sia una persona equlibrata che possa stare accanto a lui, o per assurdo il grande amicone Pete Sampras?quest’ultima solo fantascienza!non credo che Pete possa aver voglia di girare il circuito a fare l’allenatore….Comunque credo solo che debba trovare serenità.Mi auguro che la ritrovi presto,insieme alla vittoria.

  23. roby scrive:

    D’accordissimo con l’analisi fatta da Matteo78.

  24. anto scrive:

    @ Scalzi se il vero problema fosse la Badante Mirka che non lo stimola più……………

  25. super roger scrive:

    ahimè credo anche io che ormai il sorpasso sembri inevitabile e qualora avvenisse non credo che roger si riprenderà ai suoi livelli perchè è troppo fiero ed orgoglioso per rimettersi a lottare per la posizione numero uno…comunque chiedo gentilmente se qualcuno di voi sa per caso quanti punti ATP si danno in caso di vittoria alle olimpiadi…grazie!!!

  26. Fabrizio Scalzi scrive:

    Hai ragione Anto!!!
    mi ero dimenticato della cinghiala-Mirka….se avesse vicino una presenza più piacevole,le sue giornate sarebbero di sicuro migliori!!!!!!probabilmente si è stufato di lei,e per grande signore qual’è non ha il coraggio di scaricarla!!!Non dico la sharapova….che potrebbe avere un effetto distrazione maggiore….ma una bella presenza accanto a lui potrebbe migliorare il suo umore….con tutta la simpatia per mirka..per carità!!!!

  27. haiv scrive:

    mi sembra 400 punti….cmq che discorsi sono questi SE e MA….nadal(solo per wimbledon)e soprattutto djoko devono ringraziare di non essere coetanei senno federer(quello vero)li avrebbe oscurati piu di qyuello che ha gia fatto…e poi che vuoldire..se ci fosse stato sampras con roy emerson quest ultimo non avrebbe vinto 12 slam!!!!
    cmq roger psicologicamente lo vedo distrutto,dopo anni in cui ha sopportato tutte qst pressioni sembra scoppiato…..sono d accordo con chi ha detto che non si diverte e non diverte piu…penso che non ritornera piu come prima perche a lui manca proprio quel carattere,quella rabbia necessaria per reagire
    sembra un giocatore che al< tennis non ha piu niente da chiedere(e forse è vero)anche se sarebbe adesso con una sua reazione che dimostrerebbe ancor di piu la sua forza…ma la differenza fra lui e i vari sampras borg…è che lui non ha vinto,hA prorpio dominato e a questa situazione non riesce ad abituarsi…un sampras invece ne ha prese di legnate ma nonostante cio ha vinto un us open a 31 anni da numero 7 atp…a federer invece non sono concesse sbavature,si è creato quest aura che a mio parere lo ha danneggiato oppimendolo di responsabilita che un smapras non ha mai avuto(l americano usciva al 3 turno da RG e nessuno parlava,roger perde sempre in finale con nadal e si crea l inferno!!)

  28. sam del potro scrive:

    terzo turno quando gli andava di lusso… ;)
    comunque nadal diventerà numero 1 a breve e se lo sarà ampiamente meritato visti i risultati del 2008. federer non dominerà più come prima, direi che è assodato, ma se avrà voglia si toglierà ancora parecchie soddisfazioni…

  29. siglomane scrive:

    Il confronto fra epoche che ho impostato vuole dimostrare una cosa, e cioè che, proprio perché NON esiste il migliore di sempre, con una degna concorrenza di pari livello, ogni campione avrebbe un palmares che va mediamente dai 6 agli 8 Slam, proprio come si verificò negli anni 80 per i vari big (McEnroe, Lendl, Wilander, Becker, Edberg). Chi ne ha vinti molti di più (Borg, Sampras, Federer) ha semplicemente sfruttato periodi di concorrenza più debole, anche se, tra questi ultimi 3 che ho menzionato, Borg ha dimostrato di essere superiore, avendo avuto come avversario il miglior Connors e, dal 1980, un McEnroe già fortissimo.
    Io metto Federer dopo Borg e alla pari con Ivan Lendl.
    Metterei a un gradino più basso Sampras, che fu semplicemente inesistente sulla terra battuta. Resto indeciso se mettere McEnroe nella categoria dei Federer o in quella dei Sampras.

  30. saramilto scrive:

    caro siglomane le cose che hai scritto è paradossale. Ti ricordo che Federer ha 12 slam caro! L’antitennis oramai sta prevalendo sul tennis(vedi il fabbro spagnolo)

  31. luca scrive:

    A parer mio, il ranking all time potrebbe essere il seguente, escludendo Nadal perchè troppo giovane, e comprendendo Federer che è già più vecchio di Borg al momento del Suo ritiro :

    1) IceBorg 1980
    2) McEnroe 1984
    3) Sampras 1999
    4) Federer 2007
    5) Agassi 1999
    6) Connors 1982
    7) Lendl 1987

    Poi, posso sbagliarmi /ù( tranne per la prima posizione, indiscutibile )

  32. super roger scrive:

    roger federer(2003-2007)è e sarà sempre il tennista migliore di tutti i tempi(anche se non potrà mai essere una certezza fare qst paragoni), il tennis espresso in quegli anni dallo svizzero sono irrangiungibili e i risultati pure(12 slam in 5 anni9fanno veramnte paura…!!!da dopo gli us open inizierà una nuova era per il tennis, l’era in cui il talento diminuirà sempre più e il pallettarismo dominerà il tennis…che brutta cosa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  33. yes, marat can scrive:

    @luca:che senso ha questa classifica?!?

  34. anto scrive:

    @ Scalzi sei mitico fabrizio, siamo tutti con te, è vero è una cinghiala in sovrappeso…..

  35. spinner scrive:

    Fa un certo disgusto che un signore come Federer sia sostenuto da certa feccia… il vero antitennis sta nella mancanza di cultura sportiva manifestata da personaggi frustrati, sicuramente grandi perdenti sia in campo che nella vita .

  36. antoine scrive:

    x Fabrizio Scalzi e anto.
    Amici miei cercate di capire,
    secondo me la crisi di Federer non ci sono dubbi che abbia motivi anche extrasportivi e la mononucleosi c’entra ma allo stesso tempo non c’entra.
    Per l’aspetto sportivo c’entra poco in primis perchè era una forma leggera da cui lui stesso ha dichiarato di essersi ripreso e si è visto a Wimbledon che, checche se ne dica, era in forma come da tempo non si vedeva.
    Sotto il profilo privato invece c’entra eccome perchè sta a testimoniare che qualcosa sotto c’è stato e continua ad esserci. Non si prende questa malattia a caso. E non voglio aggiungere altro altrimenti sembra di sfociare nel pettegolezzo o gossip di basso profilo.
    Quello che invece molti continuano a non capire è che, qualunque sia il motivo di questa crisi, i segnali del declino sportivo viaggiano in modo parallelo e si intrecciano nella vicenda sportiva e non. Non è che togliendo di mezzo la Vavrinec, sempre sia questo sia la volontà di entrambi, Federer improvvisamente rinasce a nuova vita e ritorna quello 2005.
    No, non è così. E si vede bene dalla depressione che sembra aver attanagliato Roger.
    Io mi ricordo di Borg che per l’appunto, sposatosi con la Simionescu nel 1979 dopo un lungo fidanzamento due anni dopo era arrivato alla fine della carriera e l’anno successivo si separò. E non credo proprio sia stato un caso…
    Quindi, voglio dire, le vicende della vita sono strettamente legate e non è che togliendo un pezzo si riaggiustano per incanto da sole e senza contare poi, ovviamente, il fattore età e tempo.

  37. anto scrive:

    @ Antoine, non mi vorrai dire che se ci fosse stata una giunonica tedescotta dalle grazie generose e dal sorriso ammaliante, il Rogerone non avrebbe battuto in due set super veloci il transalpino Simon. La voglia di andare a trovare la sua nuova fiamma, avrebbe spinto alla velocità della luce le gambette dell’elvetico, invece dopo ogni gara, c’è il doppio mento della ex ceka che lo aspetta…….che tristezza………..ha più fascino mia zia di 55 anni che si è appena restaurata con un bel lifting……………

  38. Fabrizio Scalzi scrive:

    ok…basta con le battute….non sò se separandosi da mirka potrebbe tornare competitivo…e non nego ci siano altri problemi a monte,comunque quando lo vedo giocare non è più sereno e lo si vede…ricordo per esempio, le vicende personali di borg e di altri sportivi..è anche possibile che in certi casi possano influire negativamente sul rendimento di un giocatore.Ricordi quando Agassi era sposato con Brooke shields?non era sereno e non vinceva più un match!in quel periodo per seguirla e cenare con lei faceva tutte le sere tardi dopo i suoi spettacoli…era un’altra situazione ma in quel periodo ebbe pure il problema al polso che lo fece sprofondare oltre il n°100.ripeto non credo sia l’unico motivo…questo….

  39. Nicola1985 scrive:

    premettendo che le classifiche all time per me nn hanno senso e che la posizione di borg è tutto fuorchè fuori discussione,se proprio devi scegliere un anno x federer io metterei il 2006,a mio avviso il suo anno migliore…per sampras poi il ‘99 nn mi pare proprio una scelta azzeccata,quell’anno vinse wimbledon con una finale spaventosa,ma nn partecipò nè agli AO nè agli US open

  40. Fabrizio Scalzi scrive:

    Sono d’accordo con nicola le classifiche all time non hanno senso…anche se i grandi numeri sono da parte dello svizzero che più risultati di tutti nei major…calcolando anche come si è alzato il livello di gioco.Dire che Laver è stato meglio di Borg,o mc enroe di Sampras o Di Federer è improponibile.. anche per la differenza di materiali,del gioco e delle varietà delle superfici…ma con il livello talmente elevato che c’è oggi il migliore (per il momento) rimane roger…

  41. dimitrij scrive:

    salve a tutti. Importante: tifosi di Nadal- astenersi dalla lettura, grazie. Volevo soffermarmi un pò sul image del futuro N’1: Nadal. Non credo che sarà mai nemmeno vicino alla classe di Roger, il cui (com)portamento irreprensibile può solo a volte essere considerato un pò arrogante e snob. Il nuovo re sembra che sarà più simile a un principe immaturo, in fondo un bambino insicuro che non sa fare altro che correre qua e là e indietro. Preparazione atletica fa parte del tennis, sono d’accordo, però da sola non fa un giocatore completo. Nadal è forte anche nella concentrazione, pure nella tecnica non e male e sta crescendo… Si merita tutte le vittorie che ha conquistato con le proprie forze. Ma guardando suoi match, pieni di belle giocate non riesco ad accettare le sue maniere che sembrano un rito dei primati maleducati. Sono dei automatismi che usa regolarmente mentre si prepara a servire e se lo farebbe un Djokovic o Davidenko tutti sarebbero d’accordo- “tipico slavo” e si parlerebbe forse di squalifica per comportamenti non sportivi. Capisco che suoi campi preferiti hanno bisogno di essere inafiati durante i mesi estivi e che deve fare pubblicità per il sponsor che lo veste (sembra vale anche per la biancheria intima) ma tutto ciò gli aiuta a diventare re di un sport che è cambiato… e io spero che anche Nadal cambierà. Salute

  42. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Federer non è più il numero uno.
    Quest’anno ha giocato veramente male.
    Non c’è altro da dire.
    Nadal si piazzerà probabilmente, a settembre, con l’inevitabile tripletta, al numero uno della classifica di Luca, che ovviamente ha senso per i soli amanti di ESPN Classic.
    L’unico che può fermarlo si chiama Novak, e non Roger.

  43. Cristiano Valiante scrive:

    Certo é sempre brutto vedere un campione del calibro di Federer entrare nella parabola discendente della sua carriera!
    Quest’anno é stato finora un anno nero.. e tutti gli state facendo il funerale!! Io ricordo solo che ci sono ancora le Olimpiadi di Pechino (l’oro olimpico per me e credo per tutti gli sportivi vale più di qualunque altra cosa o Slam nel caso..) e gli US Open..
    Vi chiedo.. e se Federer dovesse vincerli? O se vincesse solo l’oro olimpico? Il suo 2008 sarebbe meraviglioso!
    Dunque i vosti commenti non hanno ancora valore, fossero finiti già questi due tornei, sarei d’accordo con tutti voi..
    Per il momento secondo me si puo’ solo dire che Federer non ha reso, é sceso di livello, ma é ben lungi dal chiudere la sua carriera!!
    Tutto cio’ detto da uno che tifa per Rafa!!
    saluti

  44. marcos scrive:

    io credo che federer non riuscirà a vincere più alcun titolo di slam. da quando credo questo, spero di essere smentito. mi piacerebbe molto che vincesse il roland garros: sarebbe il degno coronamento di una carriera eccezionale.

  45. Gianpaolo scrive:

    Povera Mirka. Mica è colpa sua se non è bella…

  46. Massimo scrive:

    Credo che la cosa che più interessa i veri tifosi di Nadal (come me) non è il numero 1 in classifica tra un mese o un anno, ma vedere dei grandi miglioramenti sul cemento. Il bello di questo fenomeno è che cresce e migliora, non sai mai cosa farà di nuovo nel suo gioco. Il mio sogno è vederlo andare anche più spesso a rete. Col tempo magari… Sto seguendo molto attentamente il torneo di Toronto e seguirò bene tutti gli altri, mi sembra di vedere cose buone, ma non mi sbilancio, è presto.

  47. antoine scrive:

    x scalzi e anto e forse qualcun altro.
    Scusate: e io cosa ho detto?!
    Ribadisco che Federer mi sembra francamente depresso e non credo che all’inizio sia stata una caduta nervosa dovuta alle sue vicende sportive. Certo dopo continuando a perdere in continuazione e anche da gente che prima “divorava” il male se c’è è aumentato e ora c’è anche ansia.
    Non credo invece che una giunonica tedescotta dalle grazie generose e dal sorriso ammaliante sia il rimedio per lui altrimenti in questi anni se avesse voluto quante ne avrebbe trovate dai…Lui semplicemente non è così.
    E’ una crisi parallela che viaggia sugli stessi binari della vita sportiva e privata. Questo non vuol dire che una sia la causa dell’altra, sono due cose che non hanno causa e effetto reciproci ma sono segnali dei cambiamenti in atto.
    O voi pensate che se lo svizzero di buona famiglia e buone maniere si desse un pò alla “pazza gioa” risolverebbe tutto e tornerebbe più forte di prima?
    Ricordatevi di Borg in proposito…mai esempio fu più illuminante.
    Spero di avere espresso bene il concetto.

  48. antoine scrive:

    x GianPaolo.
    perdonami ma non vedo cosa c’entri la bellezza in questo contesto, se me lo spieghi…
    Se ti va leggi l’ultimo mio post e i precedenti in merito.
    Ciao

  49. Danij scrive:

    Il Federer “mostruoso” non è finito quest’anno, ma all’inizio del 2007, dopo gli Australian Open.
    All’epoca ci fu la separazione da Roche; tra i vari motivi ipotizzati quello a cui io dò più credito è che Roche ritenesse Federer non più così concentrato sul tennis.
    Roger ha vissuto di rendita sulla classe e sulla capacità di concentrazione nel 2007, ritenendo forse che sarebbe comunque bastato a dominare anche se in maniera meno netta.
    Nel 2008 è però arrivato il conto, e con le sconfitte sono venuti a galla tutto il fardello psicologico e lo stress accumulato in questi anni per soddisfare le aspettative di tutti e rimanere sempre sotto i riflettori.
    Non è semplice giocare sapendo che quando vinci uno slam hai fatto solo il tuo dovere e se perdi una partita sei finito.
    Negli anni scorsi vinceva perchè era più forte di molto; quindi questo gli consentiva di spendere poche energie nervose, di poter fare il “perfettino” e anche nelle giornate “storte” la sua velocità di crociera era sufficiente a portarlo in porto.
    Ora non più.
    E non sono tanto le sconfitte con Nadal il termometro della situazione, ma quelle con i Simon, i Roddick ecc.
    Se fossi in lui azzererei tutto (le varie scemenze sul GOAT ecc.), mi farei due mesi di vacanza per il mondo, poi inizerei un lavoro fisico serio per togliere peso agli 88 Kg che si dice abbia raggiunto e per riappropriarsi, almento in parte, della leggerezza e mobilità perdute.
    Fuori dalle competizioni fino a fine anno, e ripartire dagli Australian Open 2009.
    Da suo tifoso mi interessa relativamente se vincerà gli US Open, se arriverà a 13, 15, 20 Slam o se rimarrà a 12.
    Io vorrei solo rivederlo giocare con l’eleganza di due anni fa e non con la pesantezza attuale; poi personalmente non mi interessa se perderà con Nadal, Djokovic (presto Gulbis) perchè sono più giovani, più bravi ecc.
    Gli auguro di tornare a divertirsi (divertirmi) giocando a tennis, perchè sono due anni che secondo me non lo fa più.

  50. super roger scrive:

    ora tutti noi tifosissimi dello svizzero e amanti del tennis speriamo solo in una cosa:che il RE rialzi la testa e tiri fuori gli attributi vincendo le olimpiadi(che danno 400 punti atp che non sono male x la classifica)e gli us open e vediamo che farà lo spagnolo.
    Io credo che il più deluso e triste sia roger che, nella partita con simon, sembrava stizzito dal fatto che questo francese n°22 al mondo lo stava battendo, ma in quel atteggiamento del RE non si deve vedere presunzione o chissàcche, è solo deluso e troppo orgoglioso e per il suo carattere ci sono solo 2 soluzioni ora:o sprofonda completamente perdendo sia la corona di n°1 e sia il suo tennis, o, come ho detto prima, tira fuori gli attributi e fa vedere di nuovo al mondo come si gioca a tennis!!!forza grande campione rialza la testa e rialza questo tennis che, senza di te a guidarlo, sprofonderebbe nel pallettarismo cronico!!!

  51. Gianluca scrive:

    Va bene così ora il Maiorchino ha più fame di successi.E’ finito un ciclo positivo per Federer.Come finì per il grande Pietrino,poi in grado di vincere da numero 7 gli US OPEN a 31 anni.Bisogna vedere che significato Fderer dara a questo cambio della guardia.Se si irrigidisce troppo e la prende male diventa difficile nei prossimi 3 4 anni.Non credo succeda.Credo più ad un’alternanza al vertice,con lo svizzero che battera’ il record di Pete.Tutto qui.Non credo che nessuno pensasse a un Federer ritirato a 32/33 anni con una prima posizione immacolata.Ciao.

  52. Gianluca scrive:

    Nella posizione in cui si trova lo svizzero al momento,quello che conta,e’ solo vincere degli slam.E provare a tirare a casa Paris.Il resto e’ solo interessante per i “guardoni ” delle statistiche.Ripeto finisce un ciclo ,nella vita i cicli si aprono e si chiudono.Non farei troppe congetture “strane” sui motivi.E’ la vita che va così.Federer deve prenderla con filosofia (quella che non manca ai veri campioni).La pressione ora passa sulle spalle di Nadal.E magari anche di Djokovic.A mio parere preferisco un Federer numero 13 che vince Parigi e altri 5 slam,rispetto a un Federer che oltre alla pressione della posizione ha anche quella dei record nei tornei.Adesso pensera’ solo ai tornei.Ciao

  53. giulio scrive:

    Vorrei creare un gruppo ANTI ELENA PERO…..è insopportabile…..sempre Rafa, Rafa, Rafa…..

  54. matteo75 scrive:

    vedo giocare Federer da tanto tempo e mi sono fatto l’idea che, a differenza dei campionissimi, sia un po’ fragile di testa e non giochi bene i momenti importanti. Fateci caso, quando è in vantaggio gioca benissimo e in scioltezza (tranne contro rafa, quello è un caso a parte), quando è indietro nel punteggio è bloccato e sbaglia troppo, raramente riesce a rimontare. Sampras, ad esempio, si salvava quasi sempre con la prima di servizio, anzi a dire il vero non riesco a ricordarmi una prima di pete in cui si potesse giocare (questa la più grande diffrenza tecnica tra i due).
    infine vado controcorrente: a me Mirca piace, forse perchè non amo le modelle troppo magre, è carina e sensuale…sono malato?

  55. super roger scrive:

    ancora non riuscite a capire…se roger perde la n°1 al 75%crolla dùmentalmente e non farà più niente!!!è la dura realtà dei fatti…tanto di cappello a nadal!!!

  56. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Io che odio le classifiche ed i paragoni, nonchè questo tennis omologato in cui un Simon in forma sul cemento può battere tutti e andare a vincere (va beh, diciamo andare in finale), ho elaborato “la classifica degli anni più perdenti dei giocatori più vincenti” (che già detta così è una ovvia sciocchezza, e dico sciocchezza perchè siamo su un blog civile).
    1) Borg 1982
    2) Federer 2008
    3) Sampras 2001
    ovvero “quando i grandissimi campioni, vistisi raggiungere e superare dai giovani e dal tempo che passa, non riescono a vincere più nulla”.
    Solo che Sampras ritornò con orgoglio leonino (sarà stato lo zodiaco….) nel meraviglioso US Open 2002; Federer (lo zodiaco è lo stesso…..) potrebbe anche tornare (ma per quest’anno, scordatevelo); Borg non tornò più. Ed ecco spiegata la classifica in ordine di debacle, che pone lo svedese al numero uno degli sconfitti da se stessi e dalla propria fase calante.
    Connors e Lendl, che sono un gradino (anzi, una mezza scalinata) più sotto questi tre nella storia del tennis, sono però i meglio invecchiati e i più vincenti dopo i ventisei anni. A ognuno il suo……

  57. luca scrive:

    @ Marcelus Edberg Wallace
    Ho rivisto Sampras / Agassi Us Open 01.
    Sampras al meglio era nettamente superiore a Federer. Su veloce ed erba lo avrebbe massacrato; era molto più potente. Servizio, dritto, gioco a rete, smash molto più efficaci. Solo nel rovescio era inferiore a Federer, che avrebbe potuto batterlo - forse facilmente - unicamente sulla terra.
    Ho l’impressione che, con riferimento ai nomi da te fatti, Federer si trovi alla base della rampa di scale !!!
    Lo stesso Lendl era ben più forte da fondocampo; su terra e veloce avrebbe avuto la meglio. Connors è di più difficile collocazione; un Agassi ante litteram.
    Circa l’Orso…..beh, con Lui il discorso delle superfici non si poneva nemmeno

  58. flexible scrive:

    marcelus
    io oltre al tennis omologato odio con tutto me stesso l’accademizzazione delle analisi, passamela così. Si prende una foto e la si proietta nel futuro con la falsa sicurezza dei prof universitari con relativi “saggi”. Lì una singola pubblicità svela le tendenze del mondo (il tamagogi sig!), qui ieri Federer avrebbe vinto 28 slam, oggi nadal supererà il suo record, Nole bla bla, non se ne può proprio più, lo so il problema è nel medium, nel mezzo internet che ci permette di aprire la bocca ogni santo giorno e di farla aprire a tutti, tu pensa se guardassimo share televiso secondo per secondo sicuramente troveremmo magari che quando il presentatore televisivo si è toccato il ciuffo lo share si è abbasto (o lazato) di un punto e vai con le analisi. Tecnicamente si chiamano tempeste in bicchieri d’acqua, o per dirla meglio stron.ate coi congiuntivi al posto giusto.
    Per come la vedo io che amo i tempi lunghi la vita di un atleta si divide in due fasi, quella iniziale in cui c’entra Dio e l’altra, dove va in scena l’Io e l’orgoglio. Sulla prima c’è poco da fare se sei bravo, ma bravo davvero, vinci e stravinci giovanissimo. Dopo i 26 (nel calcio 29) entra l’atra fase, quella dell’orgoglio, e lì sono pochi quelli che la mettono in scena, perchè vuol dire ingoiare amaro tante volte e accorgersi che dio, più traditore di Giuda, ha appoggiato il suo sguardo su qualcun’altro.
    Se ci pensi bene è curioso che Connors e Lendl, due tra i migliori II fase, paradossalmente sono stati aiutati da due follie ossessive. Jimbo ha continuato a ritenersi il più forte e forse era incapace di capire la realtà, lui la realtà la costruiva solo quando aveva un nemico davanti, Lendl invece ha avuto l’elisir del fantasma di Wimbledon che lo ha tenuto in vita al punto che rinunciò anche a Parigi in barba alle classifiche ecc.
    Su Sampras, tento di cappello, lui gareggiava con la storia, un prosit anche a becker e Agassi che comunque dentro di sé il più forte non ha mai pensato di esserlo (tranne all’inizio carriera, quando non ha caso ha avuto una specie di crisi dei 40 a soli 21 anni. Appena ha accettato che Pete era più bravo è partita la sua II carriera che quindi è stata la più lunga di tutti.
    Mc, Borg, Wilander (e forse Federer) l’orgoglio non ce lo hanno mai fatto vedere…
    peccato

  59. stefano scrive:

    @ siglomane

    Non credo che federer abbia usufruito di un periodo in cui manchessero degni avversari.

    Questo é inevitabile pensarlo quando si é in presenza di un dominio.
    Lo si pensò a suo tempo x Borg (mai nessun attancante se non il mono colpo Tanner nei suoi 5 wimbledon veri. Poi arriva Mac e fine) .
    Lo si pensò per Sampras (2 finali con Pioline, 1 con Martin).
    Il problema sono gli anni 85-92, con tantissimi campioni concentrati in pochi anni.
    Ricordo tre dei quattro quarti di finale del 1992 a Wimbledon.
    Stich-Sampras
    Edberg-Ivanisevic
    Becker-Agassi.
    Gli anni 85-92 furono un vera età d’oro.
    Ma é quella l’anomalia…..

    Anche perché se ragioniamo per escludenti, come fai tu siglomane, nulla mi vieta di affermare che il dominio sul rosso di Nadal é dovuto alla mancanza di terraioli veri (una volta scomparso Coria che ha avuto la sventura di non conoscere mai il dottor Fuentes abile nel pulire il sangue).
    Non é così, e lo sappiamo bene.

  60. ZIO TONY scrive:

    Por todos los diablos, ma no puede essar possiboles che los amigos de swatch esta assi cavrones da no compriendere che el me muchacho a xè on vero fenomeno… Ma state rintronates la caveza?

  61. siglomane scrive:

    @ Stefano.
    Ho già detto che anche Borg ha avuto, almeno fino al 1979, pochi e piuttosto deboli avversari (e tuttavia Connors, ripeto, vale il triplo di Hewitt e Roddick messi insieme). Ma qual è il problema?
    Qui nessuno dice che Federer è una schiappa. Io dico che con una concorrenza “normale” avrebbe vinto la metà dei suoi Slam, esattamente come McEnroe, Lendl, Connors, Wilander, Becker, Edberg, ecc.
    La concentrazione di campioni nel periodo 1980-1992 è certamente un’anomalia, ma appunto per questo non bisogna guardare alle nude cifre del palmarès. Non è affatto detto che chi ha vinto 14 o 12 Slam (Sampras, Federer) sia stato più forti di chi ne ha vinti 7 o 8 (McEnroe, Lendl): tutto va rapportato agli avversari affrontati e al momento della carriera in cui A ha affrontato B e viceversa. Inoltre tra il 1976 e il 1982 gli Slam erano solo 3, e anche prima e dopo l’Australian Open fu largamente disertato dai big. Questo NON si può ignorare. Bisogna valutare dunque tutti i tornei con molta più attenzione, unitamente alla sensazione di dominio generata negli avversari e nell’opinione pubblica.
    Per fare un esempio, ritengo che - proprio tenendo conto del maggior numero di avversari forti - le 7 stagioni del vero McEnroe (1979-1985) non siano tanto inferiori alle 6 del vero Federer (2003-2008), anche se Mac ha vinto 5 Slam di meno.

  62. Danij scrive:

    @luca
    per la cronaca, nello stesso anno (2001) nel loro unico incontro sull’erba Sampras ha perso da Federer.

  63. luca scrive:

    @ Danij
    Vero, però l’ultimo set lo giocò da schifo; Federer avrebbe fatto una gran brutta fine al posto di Agassi, che resistette tie break.
    @ siglomane
    Vilas era il Nadal dell’epoca; nel 1977 vinse RG e Forest Hills facendo fuori Connors in quattro set. Era un signor giocatore

  64. Stefano scrive:

    Concodo con te.

    Ho sempre ritenuto Ivan Lendl molto più forte di Sampras.

  65. antoine scrive:

    eheh @ luca…
    Di anche che in quell’anno (1977) si giocava sulla terra americana di color verde a tutti gli effetti come la terra battuta europea solo un pò più veloce. Quindi Vilas, in forma mostruosa, fu di molto agevolato tantè che diede a Jimbo un 6-0 finale clamoroso. Sul cemento certo non avrebbe avuto molte chance.
    Voglio dire ripristiniamo la verità dei fatti, non interpretiamo le situazioni e le conversazioni come ci fanno comodo.
    Poi che Vilas sia stato all’altezza di Nadal mi pare molto molto azzardato basta vedere il palmares

  66. luca scrive:

    @ antoine
    Beh, però Vilas, un toro nel vero e proprio senso del termine, battè facilmente Connors al Master 78, vinto poi da Jimbo 6/4 1/6 6/4 su Borg.
    Vilas venne prima eliminato da Bjorn. Una situazione di incertezza al vertice del tennis nel 1977.
    Il palmares di Vilas poteva essere molto migliore se non avesse giocato nell’epoca a più alta concentrazione di fuoriclasse. Tre no 1 negli stessi anni : mostruoso

  67. siglomane scrive:

    Suvvia, Vilas era un “campione debole”. Il suo unico vero Slam vinto fu l’US Open ‘77. A Parigi quell’anno mancava Borg, che l’avrebbe regolarmente massacrato, mentre i tabelloni dei 2 Australian Open vinti (’78 e ‘79) erano risibili…
    Vilas è stato nettamente inferiore a Borg, Wilander, Lendl, Kuerten, Nadal… è stato il primo dei secondi.

  68. Danij scrive:

    @ luca
    Posso anche essere d’accordo, il mio intervento era per sottolineare come sia difficile fare affermazioni assolute quando si confrontano epoche differenti.
    Già su una stessa partita del 2001 abbiamo interpretazioni un pò diverse :-)
    Non oso addentarmi nei paragoni Borg - Federer, anche se all’epoca ero tifoso feroce di Borg, più di quanto adesso possa definirmi di Federer, e qualcosina da dire l’avrei..
    Ma non è questo il topic.
    Usa cosa però è divertente da notare: qualsiasi sia il titolo dell’articolo, se riguarda Federer, i commenti alla fine virano sempre sul GOAT ecc.
    Vorrà dire qualcosa?

  69. alberto scrive:

    Ma nessuno di voi gioca a tennis?

    Io gioco a tennis, da tempo, e so cosa vuol dire il fattore mentale. Quello che ti porta a vincere solo perchè hai capito come demolire il tuo avversario, che magari è più forte di te. Nadal ha questo in più di Federer, e anche di Djokovic. Campioni così poco supportati dal sistema oculo manuale (confronto agli altri) ma così straordinariamente tenaci, cattivi, volitivi e caparbi sono un esempio. Ho odiato e odio tuttora Nadal e mi ha gettato nella depressione vederlo vincere così Wimbledon, avendo contro tutto, in quel quinto set, sempre ad inseguire, essendosi fatto recuperare 2 sets, la pioggia, l’oscurità, il tie break perso del quarto set, in quella maniera, occasioni buttate al vento, i quasi 3 match point del terzo, l’esperienza di roger, il pubblico, EPPURE HA VINTO. Fenomenale. Anche a me fa schifo, ieri l’ho visto contro Murray, i suoi pazzeschi recuperi, quei maledetti nastri con la palla che non esce mai, le linee costantemente colpite, mandano tutti in tilt, chiunque. Per questo vince. Ma poi guardo la supponenza del grande Federer (che adoro e che mi ha spinto ad iniziare a giocare a tennis) e mi sembra un debole, un grande campione, ma debole.

    MI ha colpito tanto il suo sorpasso su Hewitt, ricorderete una sua memorabile intervista dopo un Match perso in coppa davis. Dichiarò che nonostante avesse perso molte volte contro Hewitt in quell’incontro ha avuto la sensazione di essere più forte, di essere in grado di dominarlo. Bene, non ci ha più perso. Con Nadal, fino dalla prima semifinale del RG è stato diverso, ma ve la ricordate? Nadal non era il Nadal 2008, e Federer era più forte, e di molto. Ma non capiva come fosse possibile che quello rimandava indietro tutto (e in quella maniera). E ci ha perso, in quattro set.

    Tutti a celebrare il passante di rovescio di federer sul match point del quarto di Nadal nel tie break, ma nessuno si ricorda del dritto che ha portato al Match point Nadal, ma che colpo era? Ma come è possibile trovare un colpo simile, in corsa, da 4 metri fuori dal campo, ai 140 km orari, sulla linea dove c’è l’avversario, con la palla che appena passa sopra la rete.

    Quelli sono colpi incredibili, che hanno portato nadal ad essere quello che è, ma è un tennis difficilissimo da sostenere, NON PUO’ CONTINUARE A LUNGO. Tutte le linee che prende finiranno, i nastri pure, i colpi fantascientifici finiranno in rete. Arriverà un altro giocatore in grado di capire il punto debole dello spagnolo, e allora la storia si ripeterà e troveremo i soliti commenti che adesso leggo su federer.

    MA la storia avverrà ben prima delle 235 settimane (4 anni e mezzo consecutivi= Nadal quasi 27enne)

    Ho appena finito di vedere Nadal Kiefer, 6-3 6-2, peccato che Murray abbia battuo Djokovic, forse Nole avrebbe portato via un set a Nadal, ma forse è anche una salvezza per Nole, perchè ogni volta che perdi contro un giocatore ti toglie sicurezza, e Nole probabilmente farà la fine di Roger, schiacciato dalla potenza di Nadal, l’unico dei tre che lavora durissimo, ogni giorno, il meno principino dei tre, il meno talentuoso, quello che fa meno proclami, a differenza del Serbo, campione predestinato. Per favore non parlatemi di Gasquet, Simon, Cilic, Gulbis, non c’è nessuno al momento che neanche si potrà mai avvicinare a questi 3, manca lo spessore di talento o fisico.

    C’è forse una generazione nuova di giocatori che arriveranno, quelli altissimi, sopra i 2 metri, prima o poi ne arriverà uno che si muoverà bene, perchè magari avrà muscoli forti, e allora saranno i nuovi dominatori, perchè se IVO KARLOVIC è nei primi 20 del mondo vuol dire che il servizio è il colpo più importante.

    Io credo che se gioco con Karlovic e servo sempre io lo batto, e anche nettamente.

    Nadal, il lavoro ha pagato, la sofferenza, la solidità psicologica lo hanno fatto diventare il nuovo numero uno (appare infatti impossibile che non lo diventi dopo cincinnati). Io credo che federer possa cercare un coach, ritornare a lavorare, ma sarà durissima comunque, perchè non c’è solo Nadal, ma anche il serbo, forse Wimbledon 2009, forse l’AU OPEN 2009(più probabile dell’US OPEN che sarà di Nadal). RG non lo vincerà mai, e Nadal è prossimo al grande Slam, probabilmente già a gennaio se ci arriva integro.

    Molto si vedrà alle olimpiadi, dove i controlli antidoping sono quelli del CIO, quindi sono curioso se faranno l’esame incrociato sangue urine a vedere chi dei giocatori presenterà certificato medico per non partecipare.

    Tengo a precisare che non credo Nadal sia naturale ma nemmeno federer, e lo dico per un semplice motivo, gioco tornei di quarta categoria e su un tabellone di 64 partecipanti almeno la metà si dopa, artigianalmente, con antidolorifici, antiinfiammatori oppure pomate al nandrolone, però si dopa.

    Quindi non credo che nessuno del circuito sia pulito, in nessuno sport, come non credo ai controlli anti doping, ridicoli nel tennis.

    E’ comunque incredibile come Federer abbia vinto così tanto nella sua carriera, cavolo quasi 5 anni, con un carattere piuttosto fragile.
    Delicato equilibrio scalfito dal tempo, dal calo fisico ma anche da Nadal.

    Le sue scuse nel dopo match con Djokovic SF AU OPEN 2008 sono state patetiche, “se avessi vinto io il primo set sarebbe stato tutto diverso”. Dopo che gli ha portato via un US OPEN 2007 di puro nervo, per sola esperienza 7-5 6-4 6-4

    Adesso acquistano senso le parole dette da Federer e lo stupore dopo ogni finale vinta, le cadute per terra, per lui fu sempre una stupefacente vittoria, e ricordo più di una volta avergli sentito pronunciare la frase che ha espresso il suo miglior tennis nella finale, quasi scusandosi.

    Incredibile, come se il miglior tennis uscisse per magia, andatelo a chiedere a Nadal, il quale gioca il suo miglior tennis perchè è sempre in grado di giocarlo, non perchè Dio glielo regala.

    Questa è la differenza reale tra i due, uno che vince e si stupisce di essere così forte perchè in fondo è insicuro, anche se ha mille conferme.

    L’altro vince perchè se la prende la vittoria, col lavoro, con i recuperi, con la forza mentale e fisica, coi denti, e quando gli domandano se può fare una cosa si sente sempre in grado di farla.

    Ma finirà, prima delle 235 settimane.

    Adesso però, è il nuovo numero uno, e farà il Grande Slam, forse non in un anno ma lo farà, Tsonga glielo ha tolto probabilmente.

    Ma non ha più margini di miglioramento, adesso può solo peggiorare, secondo me, un anno, anno e mezzo a questo livello e poi giù.

  70. fabio scrive:

    Sono perfettamente in sintonia con quello che ha scritto Alberto con l’unica eccezione che Nadal non penso riesca a fare il Grande Slam ( e per fortun, aggiungo)!
    Poi tutte queste classifiche su chi sia il più forte sono alquanto inutili. E’ già difficile farlo per il femminile che ci sono poche che possono ambire a tale “titolo” figuriamoci al maschile. E se poi uno debba essere ritenuto il + forte allora vuol dire che deve aver vinto tutto: l’unico che si candida è Laver ma era un altro tennis non paragonabile a quello degli anni 80/90/00. Quindi vedete che non c’è soluzione: non esisterà mai il più forte di tutti i tempi:; esisterà solo un gotha!

  71. riccardo scrive:

    @alberto
    senza entrare nel merito delle tue opinioni e visioni tecniche cerca almeno di non esagerare quando schiacci i tasti.
    dici che hai iniziato a giocare guardando federer, e ne presumo allora chegiochi da poco e scrivi testualmente “Io credo che se gioco con Karlovic e servo sempre io lo batto, e anche nettamente”.
    Quindi, o sei un megalomane oppure fatti avanti perchè uno come te lo stiamo cercando da sempre.

  72. Fabio scrive:

    Alberto, la tua concezione di doping è fantastica. Oh, se fai i tornei di quarta e pensi di battere karlovic è meglio che di tennis non ne scrivi proprio.

  73. antoine scrive:

    alberto…su via o che scrivi?!…
    un pò di controllo antidoping andrebbe fatto a te altroche per quello che scrivi e per “quanto”…nemmeno Scalzi arriva a tanta loquacità.
    Come fai a dire con assoluta certezza e non chalance che Ndal vincerà lo slam con non si sa proprio…a meno che tu abbia notizie sottobanco trafelate dai potenti del tennis che ci sono spinte potentissime in questo senso…
    Io dico che Nadal va verificato intanto a Cincinnati perchè qui a Toronto, ti sembrerà un paradosso, non ha brillato. Basta vedere la prima partita con Levine…
    Certo se la concorrenza continuerà a essere questa allora si che ci sono buone possibilità. Ma credo qualcosa ovviamente cambi e ci divertiremo un pò di più che a Toronto (ci dovrebbe volere poco).

  74. anto scrive:

    @ Alberto, non arrovellare troppo il tuo cervello in questo periodo, perchè a causa dell’elevata temperatura si potrebbe surriscaldare, e potrebbe partorire argomentazioni sconclusionate……..

  75. Gianpaolo scrive:

    Io penso che alberto abbia ragione da vendere. Tanta ragione.
    Riccardo, guarda che non è lui che esagera nello schiacciare i tasti… Ormai sei accecato da Nadal e non sei disposto a negoziare: del resto come puoi, visto che in queste settimane i risultati del maiorchino ti danno ragione.?.. Ma tu stesso puoi credere che questo Nadal non sia il migliore possibile? Lo è, e non durerà certamente 230 e passa settimane. Cosa su cui del resto non sono pronto a scommettere. Nadal è incredibilmente, e sottolineo incredibilmente, performante. Eh-ehm.
    Fabio, quella di alberto era una provocazione: non credo neanche lui pensi di poter battere un Karlovic “aceless”. Era solo per dire che il croato è limitatissimo tecnicamente, ma in questo tennis geneticamente modificato è capace di stare al 20 posto. Si fa leva su una caratteristica, la si assolutizza e i risultati arrivano. Se hai una gran corsa, fai di tutto per diventare il meglio corridore; se hai una gran battuta, fai di tutto per diventare il meglio battitore e, in assenza di meglio, imposti la tua carriera su quel fondamentale. C’è tempo per migliorarsi, soprattutto se ne hai voglia: in questo, e solo in questo, nadal è un esempio.
    Per quanto riguarda il doping, non ne parlo più; ma Alberto evidentemente ha inquadrato la situazione. Chi non vuole vedere, non veda.

  76. Gianpaolo scrive:

    Antoine poi… Da un po’ di tempo ti sei autopromosso a maestrino dalla penna rossa. E non so perché.
    Rampogni tutti, correggi tutti, e con fare insopportabilmente arrogante, supponente. E un po’ di umiltà, e che cacchio!
    Dimmi un po’: le notizie “trafelate” sono notizie arrivate stanche?

  77. Roberto Commentucci scrive:

    Ragazzi, ho dovuto cancellare adesso un post che conteneva un insulto ad un altro utente. Vi prego di rispettare il regolamento del blog e mantenere la discussione su toni civili.

    Grazie a tutti.

  78. avima scrive:

    ragazzi con tutto il rispetto, come si fa a mettere in una eventuale (e spesso impossibile) classifica all time un giocatore che è ancora in attività ?? prima di giudicare federer lasciamogli almeno decidere quando vorrà smettere di giocare… o no ??

  79. Fabrizio Scalzi scrive:

    Buon giorno ragazzi!mentre si discute su chi sia il più grande di tutti i tempi Tra i vari Laver,Sampras, Mc Enroe, Federer ed altri pochi eletti di questo riservatissimo club…Il nostro “PICCOLO” tennis finalmente stà facendo strada in questo periodo…sopratutto con le Ragazze.Vorrei fare i miei complimenti alla Errani e la Pennetta per le finali raggiunte nei tornei di questa domenica.Portroppo spesso ci soffermiamo a giudicare i più grandi per le loro imprese…dimenticandoci dei nostri tennisti…che pur con fatica stanno facendo risultati nei tornei.D’accordo che ora contano solo i major..e di risultati li se nè sono visti pochi… Ma, non credete che in italia i nostri siano un pò bistrattati dall’opinione pubblica e dalla Stampa?Forse abbiamo troppa fame di trovare un campione??Cosa ne pensate???

  80. riccardo scrive:

    In tutta onestà non sono per nulla cieco nel tifare nadal. La differenza gianpaolo è che non vivo nel terrore delle 230 settimane o più di federer, e sai perchè? Perchè guardo con piacere anche federer, semplice. Quando difendo a spada tratta nadal lo faccio per puro spirito di giustizia contro attacchi formulati da persone che di tennis ne capiscono poco ( e non é una colpa), ma hanno anche la presunzione di offendere, accusare e alludere su atleti che stanno dando lustro a questo sport. La cosa triste è che certa gente oltre non conoscere il gioco non ascolta e non legge nemmeno oltre non frequentare, perchè in caso contrario si accorgerebbe che anche i più tradizionalisti (ma che vivono dentro il tennis) di questo sport riconoscono a nadal un talento immenso ancor prima delle doti atletiche. Non capire che primo viene il talento tennistico e poi le doti atletiche di questo giocatore significa capirne veramente poco. Poi proprio alberto che tu citi, nel suo post, spero ironico, parla di doping dicendo non crede nadal sia naturale, ma nemmeno federer ecc.. Allora io da sempre vi dico che nessun atleta professionista per me è naturale, ma se voi mi fate sempre il nome dello stesso non ci sto perchè o partiamo dal presupposto che occorre aiutarsi per sostenersi ad alti livelli, e allora si “sostengono” tutti e vince ugualmente chi è più forte, oppure pensiamo che alcuni si aiutino e altri integerrimi no e qui non sono più in sintonia perchè in un business world alle verginelle sante e immacolate non ci credo per niente.

  81. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ flexible e gli altri
    In parte, la penso esattamente come te.
    Io guardo il tennis di oggi, quindi quello di ieri me lo ricordo con piacere, ma non c’è più, e non voglio dedicare più tempo del dovuto a gente che non gioca più da vent’anni.
    Ho detto, molto semplicemente, “a ognuno il suo”.
    Poi qualcuno fa confronti tecnici ridicoli: nel suo tempo (NEL SUO TEMPO, CHIARO?) Lendl non era il supercampione che è stato Sampras (NEL SUO TEMPO), perchè ha perso troppe volte da chi non avrebbe dovuto, e sull’erba era bravo, ma non ottimo.
    Connors ha dovuto aspettare che un altro si ritirasse, per vincere ancora tanto.
    Poi c’è che fa confronti tecnici (tecnici!) su due sport diversi, e io allargo le braccia.
    Cosa vuol dire “connors era più forte di Federer da fondocampo”. Cosa vuol dire questa frase? Niente.
    “Borg non aveva rivali su tutte le superfici”. ma se non ha mai vinto slam sul cemento! Aveva rivali sì!
    Sul tennis dopo i ventisei anni, la vedo proprio come te, caro amico blogger.
    Ed è proprio per questo che, anche solo per quel US Open 2002, Sampras sarà sempre (nel mio ricordo) più forte di Borg. Per sempre. Indiscutibilmente.
    Federer, beh, vediamo, no?
    E Lendl e Connors saranno sempre (nel mio ricordo) i miei guerrieri preferiti.
    Ma la tecnica, lasciamola perdere.
    Ricordo sempre, e a tutti (non è la prima volta che lo scrivo) che quando lendl provò a vincere in Australia, e ci andò convinto, a metà degli ‘80, il torneo lo vinse……Mats Wilander. Che come tecnica sull’erba non era proprio il massimo (diciamo così).
    E Federer è comunque già a 16 finali slam, con 4 sconfitte. Qui si parla già di numeri raggiunti.
    Nadal? E come fa a non raggiungerli, se nessuno trova un’alternativa tecnica da proporre al suo tirare più forte di tutti colpi a velocità e rotazioni impossibili? E’ già a 5 vittorie slam, più 2 finali.
    Altri tre anni così (fino ai venticinque, no?) li gioca di sicuro, quindi…….

  82. luca scrive:

    @ Marcelus Edberg Wallace
    Beh, più sopra ho citato l’incontro fra Sampras ed Agassi agli Us Open 01; però, con quel rovescio, non so proprio cosa poteva fare Sampras contro l’Orso.
    Se Agassi lo ha impegnato per quattro tie break, mi viene estremamente difficile immaginare che Sampras - anche “quel” Sampras - avrebbe avuto la meglio con IceBorg. Anche sul veloce di Flushing Meadow.
    Contro Federer invece ci avrei scommesso. Contro McEnroe 1984 no

  83. stefano scrive:

    @ il professor riccardo da Cambridge.

    Carino sarebbe che mi citasse professore, visto che parla di me.
    Educazione lo richiede.

    Comunque le ricordo che quando terrà il sospirato corso di tennis applicato alla vita, anzi di vita applicata al tennis sarò il primo ad iscrivermi.

    P.S:
    Professore questa su affermazione é fallace:

    “Allora io da sempre vi dico che nessun atleta professionista per me è naturale, ma se voi mi fate sempre il nome dello stesso non ci sto perchè o partiamo dal presupposto che occorre aiutarsi per sostenersi ad alti livelli, e allora si “sostengono” tutti e vince ugualmente chi è più forte”.

    NON TUTTI REAGISCONO ALLO STESSO MODO AL DOPING, PROFESSORE.
    L’HO LETTO SU SORRISI E CANZONI TV…..

  84. alberto scrive:

    Preciso che la mia non era una provocazione, con Karlovic ho palleggiato un paio di anni fa a Portorose si stava allenando in un albergo con i campi, e quello che ho detto lo penso, se servo sempre io lo batto.
    Io sono di quarta categoria, ma valgo di più, come tennis, se poi parliamo di risultati FIT, c’entrano moltissimi fattori, come i livelli regionali, il doping, i soldi che uno ha da spendere, l’allenamento psico fisico, il lavoro che fa. Ma ti ripeto non ho niente meno del grande IVO, a parte 20 centimentri in meno di altezza e circa 40 di allungo massimo.
    Ma lui non si muove come me, neanche lontanamente, e io se servo sempre non vincerei tutti i miei servizi, qualche break glielo concederei, lui invece non perderebbe mai il servizio, l’ho visto servire, è spaventoso, la palla viene giù da una altezza che ne rende il rimbalzo insidiosissimo, e la risposta difficoltosa perchè poi lui si mette di dritto ed è in una posizione di netto vantaggio, anche perchè a rete è forte. Ma se servissi sempre non ce la farebbe ad attaccarmi tutti i colpi, e sui tre set vincerei io, proprio perchè non riesce a reggere un gioco di costante attacco, fisicamente è poco adatto alla fatica.
    Ma con il servizio ha molti punti GRATIS, per quello è nei 20 del mondo.

    Nel quinto set finale Wimbledon 2008 la pioggia ha favorito Nadal, chiaramente, che ha potuto parlare con il suo coach che l’ha rassicurato (ne aveva bisogno dopo le opportunità perse)

    Ho letto tantissimi commenti inappropriati sulla pioggia a Wimbledon, io vado controcorrente, la pioggia ha favorito Nadal, anche nel terzo set, perchè ha portato l’incontro a giocarsi con l’oscurità, e tutte le condizioni che non erano ideali avrebbero premiato il giocatore che meglio si adatta, che ha più voglia, che è più tenace, Nadal in questo caso. E dubito che Nadal abrebbe vinto facile il terzo set senza pioggia, le tre palle match le aveva avute e le aveva sprecate. E Federer non era affatto nel brentone, lo dimostra come ha salvato le tre palle match.

    PARTICOLARE CHE NON HA SOTTOLINEATO NESSUNO:

    Federer è stato un campione nella sconfitta, ma non per i complimenti finali oppure per la classe nel dopo partita, ma durante la partita.

    Anche i non addetti ai lavori sanno che dopo l’ 8 a 8 non si sarebbe potuto proseguire, sarebbe stato impossibile, per l’oscurità.

    Quindi sul 7 pari i giocatori avevano a disposizione non più di 10-15 minuti di gioco, cambio campo compreso. Sarebbe bastato un intervento del medico (OPPORTUNO come ha fatto Nadal ad Amburgo per esempio oppure usato come qualche grande tennista “ad arte”) per rimandare la partita al giorno successivo, dove Federer avrebbe avuto più chances ovviamente, proprio per l’esperienza a gestire la tensione per più giorni, con più luce, partendo per primo a servire da fresco, dopo una notte di riposo. A Nadal sarebbero pesate moltissimo le opportunità gettate, io credo la storia sarebbe cambiata.

    Ma in questo federer ha dimostrato grande classe, non credo Nadal avrebbe fatto lo stesso, meno che meno lo slavo.

    DOPING:

    Discorso Doping: è una mia convinzione, non ho nessuna conferma, ma non credo nessuno sia pulito, dopo aver visto cosa gira nei circoli, nei tornei sociali, nelle palestre di pesistica, nelle gare AMATORIALI di ciclismo, con gente normale, che non lo fa per guadagnare soldi, ma per alzare una coppa oppure per essere in forma d’estate ed andare al mare con gli addominali tirati oppure con i pettoraloni.

    Quindi non credo a nessuno ad alto livello che dice di non essere dopato: sono ridicoli, da Nadal a Gasquet, da Bellucci a Kohlschreiber a Federer.

  85. antoine scrive:

    x alberto.

    Ohhh…finalmente una considerazione sensata: Nadal è stato favorito a Wimbledon dalla pioggia ne sono sicuro anch’io. Sono state tutte una serie di circostanze che hanno giocato contro Federer e a favore di Nadal. Nonostante questo Federer non doveva perdere poichè in finale Nadal non era la meglio, sono sicuro anche di questo. Il massimo l’ha raggiuntro nei quarti poi è calato. Ma evidentemente è bastato…
    Perdonami però: cosa c’entra questo col discorso che facevamo e sull’argomento del blog? Cavolo ogni volta fai un romanzo e vai a toccare ogni argomento dello scibile tennistico. Cerca di rimanere nel seminato, non devi mica dimostrare niente e a nessuno.
    O no?…

  86. antoine scrive:

    x Gianpaolo.
    Vedi amico mio, non è che faccio il maestrino e mi ergo a difensore e assertore della verità assoluta. Se leggi bene i miei post sono tutte considerazioni argomentate non basate solo su pareri personali ma anche e sopratutto collegate al tema della discussione e su quello che obiettivamente accade o è accaduto. Non metto certo tutto nel calderone con articoli pesantissimi, illeggibili e stancanti.
    Inoltre ho qualche anno sulle spalle quindi conosco, credo, qualche cosa della storia del tennis in più di te perchè l’ho vissuto direttamente non per sentito dire (correggimi casomai se sei più anziano tu…).

    Infine oltre a essere appassionato da sempre credo anche di capirci qualcosa e quando sento strafalcioni (usiamo questo se no Comentucci mi censura) devo intervenire se ho avuto la possibilità di leggerlo, ma solo se sono sicuro di quello che dirò e per i motivi esposti per ristabilire la verità. Oh non ti andrà bene ma sento che devo farlo da vero appassionato di questo sport.
    E non stare a sottilizzare in modo puntiglioso se ho ho messo una “f” al posto di una “p”. Hai capito benissimo infatti che la parola era “trapelate”.
    O questo ti fa sentire meglio come persona?

  87. riccardo scrive:

    @Stefano, non ho letto nemmeno il tuo post. Appena ho visto il tuo nome seguito da @riccardo mi è bastato. Cortesemente non rispondermi e non nominarmi, non mi interessi, grazie.

    @alberto, il tuo discorso sulla diffusione del doping è molto generico e citi cose che si raccontano un milione di volte, su spiagge, palestre, gare amatoriali di ciclismo etc..
    In linea di principio condivido l’opinione sull’uso diffuso di farmaci, però mi sono letto i tuoi lunghissimi post e non posso essere in sintonia su 2 punti.
    Quando mi parli di doping non puoi mettere nel calderone antidolorifici, antinfiammatori e poi citare pomate al nandrolone. Sarebbe come dire che se usi gli integratori di dopi perchè aiutano la prestazione. Non siamo così bacchettoni! Poi in tutta franchezza in tanti anni mi sento di assicurarti che a livello di quarta, terza e gran parte della seconda categoria il doping è un discorso quasi del tutto estraneo.
    La seconda cosa che non codivido è quando citi i tennisti per nome e li definisci ridicoli perchè negano nelle interviste di assumere farmaci. Ma cosa devono fare, dire pubblicamente tutte le pratiche a cui si sottopongono? Non siamo ridicoli noi ad avere queste pretese. L’approccio migliore su questo argomento é quello del bravo rino tommasi che preferisce non pensarci nemmeno. Sembra l’atteggiamento dello struzzo ma si rischia in caso contrario di fare retorica e soprattutto vittime innocenti, perchè pensa a pantani e quello che gli hanno fatto per avere seguito semplicemente la prassi di tutti gli altri. Io ogni volta che vedo uno sportivo “pizzicato” non mi sento di certo tradito da lui, ma mi dispiaccio per quello che dovrà subire. Non è un approccio condiviso da tutti, ma è quello penso.

  88. Fabio scrive:

    @riccardo
    Hai perfettamente ragione, anche io la penso come te, e sul discorso doping aggiungo che come insegnavano gli antichi greci “nella superficialità c’è spesso infinita saggezza”. Molto meglio lasciare perdere su certi argomenti.

  89. alberto scrive:

    non è tanto facile lasciar perdere il discorso doping dopo che ho perso al quinto set dopo 4 ore 45 minuti di partita tiratissima con un quarta categoria di 60 anni e dopo constatare che nelle pause “fisiologiche” è andato al cesso e si è fatto 2 buste di aulin, un intero spray nasale al cortisone, e un complesso multivitaminico non in commercio. Poi c’era un odore in quel bagno di canfora da paura, ed era giugno. La canfora, fino ad allora pensavo servisse solo a tenere caldii muscoli d’INVERNO. Adesso so che è un cardio stimolante.
    Quando ho visto cosa c’era nel bidone dei rifiuti ci sono rimasto da schifo, io corro come un cretino, naturale, e mi trovo il 60enne che assume l’impossibile? E qualcuno dice che fino alla seconda categoria è trascurabile? Si forse è trascurabile l’uso di epo, o altri prodotti che costano, ma aspirine, antiinfiammatori, antidolorifici, cortisone, nandrolone, testosterone, canfora, efedrina,caffeina, micoren no. Quelli li prendono quasi tutti.
    Pensa che il vecchio il giorno dopo, in finale si è ritirato, non si è nemmeno presentato. Almeno l’ho accoppato. Eh eh eh, tutta la partita palla corta, al punto finale era verde. Bravo comunque lo stesso, mi ha fatto impazzire con quell’anticipo di rovescio.

  90. alberto scrive:

    Vorrei fare un discorso sul tennis delle varie epoche:

    fino agli anni di borg, mc enroe, connors, con le vecchie racchette io guardo gli incontri e mi sembrano dei bambini che giocano a ping pong.

    I colpi sono poco pesanti, con movimenti del corpo inconsulti, servizi poco potenti, erano di fatto inferiori in tutto e per tutto a quelli “odierni”. Le vecchie racchette non davano loro la possibilità di tirare forte, quindi l’atleta non doveva essere così forte per giocare bene.

    Ma fisici così non avrebbero retto contro la potenza che c’è al giorno d’oggi, perfino Borg, l’avrebbero spazzato via, fisicamente. Con le racchette moderne non ci sarebbe stata partita, l’atleta è più importante dell’occhio sulla palla.

    Penso a Connors, Lendl, Mc, di cui ho visto molti incontri e penso che potrebbero posizionarsi bene a livello mondiale odierno, nei primi 20 penso, ma difficilmente sarebbero top five. Forse l’unico è Connors. Lendl pure, ottimo atleta, vale un Ferrer, un Davydenko.

    Diverso discorso per Agassi e Sampras, grandi atleti, forse Agassi il migliore colpitore della palla della storia di questo sport. Sampras incredibile atleta, fortissimo al servizio, magistrale in tutte le zone del campo, mostruoso a rete, ma debole di rovescio, eppure l’aveva il rovescio, ma si ostinava con quel becchettone che mi pareva la Graf.

    Per quello credo che uno come Sampras sia imparagonabile a Federer, per il semplice motivo che ha raggiunto quel livello perchè quel livello era sufficiente a vincere, e vinceva molto. Con Sampras nato nel 1981 quel livello non sarebbe bastato, e lui sarebbe diventato più forte anche sul rovescio, non aveva niente di meno di federer, nè di riflessi, nè di visione, nè di coordinazione, forse era anche un atleta migliore, più fisico.
    Agassi no invece, il suo era un livello top, cosa che secondo me Sampras non ha espresso rispetto alle sue possibilità.

    Questo è un sondaggio davvero interessante da proporre.

    Dei precedenti numeri uno mondiali chi ha espresso il tennis più vicino alle sue reali potenzialità. Chi ha espresso il suo reale potenziale oppure chi ne ha espresso meno, vuoi infortuni, vuoi errati allenatori, oppure scarsa concorrenza nel tempo in cui ha giocato?

    Lo sport, come la vita, vive di competizione, e quando c’è competizione i livelli si superano, quando ci sono le motivazioni l’essere umano fa cose incredibili.

    Vale anche per lo sport.

    Credo che per fare reali paragoni tra i tennisti di varie epoche il fattore fondamentale sia il valore dell’atleta in se, e i risultati in forma minore.

    Ma rimane un discorso senza senso.
    Ma allora perchè perdo tempo a spiegarvi le mie teorie?

    Bah, forse sono posseduto…

  91. alberto scrive:

    A proposito del confronto Nadal Federer.

    Sto guardando proprio adesso una banale partita di primo turno. Gulbis-Nieminen.

    Il giovane Lettone tira delle bordate spaventose, sono tutti vincenti porca zozza.

    Nieminen si limita a contenerlo.

    Ha anche fallito un set point nel primo set il buon vecchio Jakko.

    Però ha perso, troppa la differenza tra i due.

    Non succede anche tra Roger e Nadal? Il recupero fa parte del gioco, lo stile, il “bel colpo” sono un’altra parte. Se vi piace solo il colpo è meglio che vi guardate il ping pong. Assomiglia al tennis ed è anche divertente.

    Dai Roger non mollare, batti Nadal a Parigi, è l’unica speranza che hai di risollevare il tennis.

    O Gulbis fa paura, sembra mano de piedra dei tempi d’oro, forse meglio.

    Tira fortissimo.

  92. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ Alberto
    Anche Pelè, visto oggi, è un uomo al rallentatore, ma che vuol dire? Nella sua epoca faceva paura, ed era il numero uno. Che senso ha chiedersi dove sarebbe vent’anni dopo? Giocherebbe secondo altri standard tecnico/atletici, no?
    Il paragone tra tennisti di varie epoche è ovviamente impossibile.
    Il tuo “sondaggio”, è interessante: si può senz’altro dire che ad esempio Lendl, rispetto al suo potenziale, ha vinto di meno di quanto poteva, nelle due superfici in cui poteva (cemento e terra). Le finali perse con Connors e Wilander in America lo dimostrano.
    Dal punto di vista tecnico, invece, in un tennis che ancora prevedeva la voleè, a Lendl mancava qualcosa: sull’erba, NON POTEVA. E ha perso da Cash, da Becker, ma anche dal vecchio Mats, e in varie semifinali di qua e di là del mondo.
    Borg, anche lui (paradossalmente) ha vinto meno di quel che poteva. Come Nadal dimostrerà, se uno vince su erba e terra, perchè non potrebbe su cemento?
    Federer (ad oggi) e Sampras hanno invece dato il massimo.
    In più Sampras è “risorto dopo la caduta” e ha vinto l’ultimo slam cui ha partecipato, esibendo un gioco d’attacco da antologia. E questo vale triplo, e lo pone al numero uno dei supercampioni/presuntuosi/orgogliosi/conlepalle di tutti i tempi. Altro che Borg. Come i numeri (14 slam) puntualmente confermano.
    I numeri, non mentono mai…….
    Passando ad altro discorso, il bello del tennis rispetto al calcio è che, dopo dieci anni, devi smettere di tifare per un giocatore, perchè si ritira.
    E’ la cosa che mi fa amare questo sport più di ogni altra cosa. Il tifo esiste, ma poi il giocatore non c’è più, e lo spettatore deve trovare un altro “rapporto personale” con altri giocatori.
    Ecco perchè, a differenza di Luca (che è un “rimasto” nel senso più affettuoso che si possa dare al termine), ho tifato Borg, mi piaceva Lendl, ho adorato Edberg, ho odiato (ma con applausi) Becker e McEnroe (ma Mac non lo capivo, era il migliore di tutti, ma io non lo capivo), ho seguito con simpatia Agassi e l’umano/inumano Pete Sampras, e oggi ammiro Federer e Nadal.
    Lo spettatore costruisce un rapporto personale con tutti i giocatori che vede nel corso della sua vita, certamente più lunga (vorrei ben sperare)rispetto al decennio agonistico del tennista.
    Oggi, l’unico duello possibile è tra Federer e Nadal. Cominciamo a chiederci quando e se Nadal supererà Federer.
    Gli altri non ci sono più, e neanche il serve & volley…..sono intristito.

  93. max scrive:

    @alberto
    ma che ci stai pigliando per il ….?
    Quarta categoria cinque set, 4 ore e 45minuti? Con uno di 60 anni?
    Poi dici che ha fatto una paura fisiologica con 2 bustine di aulin, vitamine non in commercio (boh?), cortisone, canfora?
    Scrivi che batteresti karlovic senza la battuta? Dici che nel bidone della spazzatura del dopopartita c’era una farmacia in un torneo di quarta?
    Paragoni aspirina e antinfiammatori a nandrolone, testosterone ( che è la stessa cosa) e dici che quasi tutto lo pigliano?
    Ma che, scherziamo? E io in tutti questi anni di tennis dove sono stato? Ho fatto tornei di serie C poi terza e quarta per 20 anni e non ho mai visto nulla che somigli vagamente a quello che dici tu.
    Ti voglio dire solo una cosa: meno pippe e più gioco, che è meglio va.

  94. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Secondo gli astrologi, poichè il leone vince di più dei gemelli, Federer (leone, come Sampras e Laver) vincerà un pochino di più di Nadal (gemelli come Borg).
    Naturalmente, potete insultarmi quando volete per questa stupidaggine.
    In un anno in cui la maggiore novità è stata…..il ritorno ad alti livelli di Schuettler (sic!), devo trovare altri motivi di interesse…….

  95. luca scrive:

    @ alberto
    Se posso darti un consiglio amichevole, presta attenzione ai colpi di sole.
    Borg a Federer lo faceva fuori senza grossi problemi, e sarebbe stato anche oggi il no 1.
    Proprio per la differente preparazione atletica

  96. stefano scrive:

    @ riccardo
    Finito gli argomenti professore?
    Lei non mi nomini per primo e non avrà repliche….

  97. antoine scrive:

    x Marcelus Edberg Wallace.
    Non so se cosapevolmente o meno hai fatto una considerazione assolutamente fondata:
    Leone e Gemelli sono i due segni principi per il nostro amato sport per il motivo che il primo governa la colonna vertebrale e la schiena in genere, il secondo braccia e mani (e polmoni).
    Quindi si evince facilmente che sono le due parti del corpo più implicate e fondamentali per l’esecuzione dei movimenti e dei colpi.
    Non a caso, appunto, sono anche i due segni con i maggiori interpreti della storia (per stare al presente anche Djokovic e Davydenko sono Gemelli come Nadal quindi 3 nei primi 4 del mondo…che sia un caso mi pare molto improbabile).
    Io stesso, che sono stato e sono un fenomeno (eheh), sono proprio Gemelli.
    E conosco un sacco di persone del mio segno, famose e non, che hanno una fissa per questo sport più ancora del Leone che comunque ha anch’esso tantissimi appassionati.
    Potete fare una verifica voi stessi in questo senso e vedere se sono cavolate o meno

  98. antoine scrive:

    Ah dimenticavo:
    anche Gasquet è Gemelli.
    Se c’era bisogno di altre “fortuite coincidenze”…

  99. anto scrive:

    @ Alberto: Al 60 enne che si dopa e gioca per più di quattro ore non ci crede nessuno………forse se avessi detto che ha assunto viagra dopo la partita ed ha cercato di assalirti negli spogliatoi, sarebbe stata più credibile la cosa………

  100. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Beato te, Antoine. Io sono del segno di Schuettler, Llodra e Murray (Toro) e posso vantare solo il grande Andre Agassi tra i super….
    ma ora basta con le sciocchezze…..

  101. riccardo scrive:

    @stefano

    At salut!

  102. antoine scrive:

    @ Marcelus Edberg Wallace.
    Allora non hai capito, non sono sciocchezze, assolutamente per niente.
    Capisco che da buon toro ti rifiuti di credere che ci sia qualcosa d’altro al di fuori della realtà visibile ma devi rassegnarti e, se puoi, aprire di più la mente: esistono forze e energie invisibili ma certo non per questo meno importanti.
    Comunque per consolarti tieni conto che il grande Agassi, tanto per dire, aveva l’ascendente, Venere e Marte nei Gemelli.
    E ancora, guarda caso, ha sposato la Gemelli Steffi Graf…
    Naturalmente so che questo non ti basterà ma perlomeno insinuarti un dubbio sarebbe già qualcosa.
    Ho visto a proposito che sei informato perlomeno sui giocatori del tuo segno e qualcosa sui Gemelli e Leone: che significhi qualcosa?
    Ciao…

  103. Jacopo scrive:

    Come scrissi durante la diretta del torneo di Toronto (durante il quale ho assistito alle incredibili amnesie del secondo e terzo set), penso sia un problema mentale.
    Nadal è uno schiacciasassi, non va mai sotto contro nessuno, da sempre il 101% e questo porta a soffrirlo come ha sempre fatto anche quando il divario tecnico era totalmente improponibile.
    Per questo, sinceramente, dato che il problema non è tecnico, credo avrebbe bisogno di un motivatore, di uno che gli dia la scossa, la carica.
    Non so se McEnroe possa essere quello giusto, perché cmq devono essere caratteri compatibili e Federer mi sembra fin troppo calmo.
    D’altra parte è evidente che stimoli e grinta dovrebbero essere i dogmi in questo momento da seguire.
    Penso (e spero) si possa togliere ancora soddisfazioni e battere almeno il record di Sampras. Il Grand Slam resta improponibile così come il Roland Garros, temo.

    L’incognita vera è senz’altro il fisico di Nadal. Alla fine, toccando il toccabile, Roger ha goduto di un’ottima salute ed il suo stesso tennis non è così esasperante.
    Per Nadal sì, non ha la stessa qualità neanche di Djokovic nel terminare lo scambio anzitempo e questo credo lo porterà già dal prossimo anno a rivedere la sua tabella di marcia perché è impossibile da sostenere a lungo termine.
    Nell’attesa che i vari Gulbis, Murray(?) crescano, secondo me i prossimi 3 anni saranno tutti da vedere, quando cioè Roger avrà 30 anni e Nadal 25 un bel po’ di partite esasperate sulle spalle.

    In ogni caso ci sarà da divertirsi.

    P.S.: per inciso, le armi per contrastare Nadal non le ha nemmeno Nole sulla terra e lo si è visto fino adesso. Per vincere un punto devono sempre giocare al limite e reggere psicofisicamente 5 set. Ora come ora è impossibile, ora come ora, sulla terra, l’extraterrestre è Nadal tanto quanto lo è stato dal 2004 al 2007 Federer sull’erba.

  104. Danij scrive:

    Sto vedendo adesso l’inizio del match di Roger con Ginepri
    Giocando controvoglia e da fermo è difficile vincere con chiunque ..

  105. antoine scrive:

    Eh’ si Danij,

    abbiamo visto un “quasi” dramma in diretta a Cincinnati. Perchè se Federer avesse perso anche oggi al primo incontro credo davvero sarebbe sprofondato nella depressione più cupa.
    Ciò nonostante davvero fa impressione vederlo in questo modo in difficoltà come mai negli spostamenti da entrambe le parti e con un rovescio inguardabile.
    A riprova di quello che ho detto sopra basta vedere come era contento il buon Roger alla fine, e lo si è visto specie quando ha firmato sulla telecamera.
    Credo davvero sia uscito, per il momento, da un incubo.
    Ma se continua su questa linea ci tornerà comunque molto presto…
    Spero che si dia una mossa e che, a costo di “spettinarsi” un pò, si abbrutisca magari in qualche allungo o recupero un pò più decisi senza pensare allo stile.

  106. Danij scrive:

    @antoine
    Quello che non riesco a capire se è fermo perchè non ha motivazioni (consciamente o inconsciamente) o se è principalmente un problema fisico.
    Dalla felicità manifestata alla fine direi che, se è un problema di motivazioni, è inconscio; mi sembra che la voglia di vincere ci sia.

    Per il resto, troppo volte sulla risposte alla seconda (anche ben fatte da Ginepri, per carità) non ha fatto un passo che fosse uno, non è mai scattato subito dopo il colpo; sarei curioso di vedere a che velocità serviva oggi Roger sulla seconda.
    Poi, se non carichi mai il colpo con le gambe, con il diritto “naturale” ti può anche salvare solo con il braccio (non sempre) , ma con il rovescio più “costruito” l’è dura.

    Vedremo i prossimi giorni.

  107. stefano scrive:

    @ danj.

    Era comunque molto caldo oggi.
    Anche se la condizione é lontana.

    Ma ricordiamoci che dove conta é a New York.

    Questi sono tornei preparatori.
    Non li caricherei di tanto significato…

  108. stoppardi scrive:

    l’importante x roger oggi comunque non perdere…
    faticando ha portato a casa la partita anche se la condizione mentale e fisica è ben lontana da quella a cui ci aveva abituato.
    vediamo magari con il procedere nel torneo torna almeno ad avvicinarsi ai suoi standard…a oggi contro rafa non ci sarebbe gara… vedremo in seguito…di certo secondo me giustamente rafa meriterebbe il numero 1 anche “dal computer”…

  109. antoine scrive:

    @Stefano
    Insomma:
    o perchè questo tornei sono di preparazine a quelli più importanti,
    o perchè cosciamente o incosciamente vuole prendersi una pausa,
    o perchè fa molto caldo, ecc. ecc.,
    il buon Roger incamera una brutta figura dietro l’altra con totale non chalance. Mi sembra che il bonus di attenuanti sinceramente sia finito e credo da un bel pò…
    Anche i suoi sostenitori dovrebbero prenderne atto e fare diagnosi e analisi più obiettive. Che cioè il buon Roger è in grande confusione mentale e mostra evidenti segni di indisponenza. Un pò come i bambini a cui manca l’approvazione dei genitori e fa i capricci non impegnandosi nelle cose che deve fare.
    Ripeto: che si abbruttisca un pò nella corsa e nello stile ma mandi più palle al di là cercando sopratutto di steccarne meno.
    Ci può stare anche poi che oggi sia una svolta in qualche modo riuscendo a portare a casa l’incontro in quel modo; ma non ne sarei sicuro per niente. Vediamo

  110. antoine scrive:

    Ah queste le dichirazioni alla fine dell’incontro:

    “Forse questo è esattamente il match di cui avevo bisogno - ha commentato un Federer ottimista -. La scorsa settimana ho perso un incontro che non avrei mai dovuto perdere, e oggi ho rischiato di perdere ancora in un altro match che credo veramente non avrei mai potuto perdere, quindi superare una partita come questa e riuscire a gestire le circostanze per me è stato grandioso e adesso spero di poter costruire su questo la strada giusta per giocare davvero bene, vincere altri match e sentirmi a posto per le Olimpiadi e gli US Open”.

    L’ho detto che era molto contento e si vedeva …peccato che sinceramente cosa abbia da essere contento per come abbia gestito non mi sembra di ricordare. E’ stato Ginepri a buttare via il match, diciamolo chiaro, quando è andato a servire per sul 5-4 in suo favore.
    va beh, vediamo con Karlovic che succede

  111. Gianpaolo scrive:

    x riccardo

    io non so davvero come si fa ad avere un’idea simile sul doping, tipo “preferisco non sapere” o “non mi interesso di doping”. Lo sport vale qualcosa se è accomodato, aggiustato? Bisogna legalizzare il doping, limitarlo, permetterlo con eccezioni, istituzionalizzarlo? Questa sarebbe una questione da agenda seria per lo sport mondiale, per la lotta al doping; ma porla come pensi tu, non ha senso, non è accettabile, benché a tuo dire sia pure opinione di Tommasi (che, tranne il tennis, in tema di doping non è un’autorità).
    Di che stiamo parlando? Proprio perché dici in altro post di vivere nel tennis dovresti avere a cuore il futuro del tuo sport: la sua sopravvivenza, al pari di quella del ciclismo, passa per la battaglia al doping! Il tennis è sport di caratteristiche, di talento; ma essi sono possibili sono su una base di lucidità psicofisica che gli aiuti farmaceutici e parafarmaceutici (fra le altre cose) garantiscono. Dire che è meglio non pensarci, quando si parla di doping, non è semplicemente giusto. Non è morale, è forse pratico, ma non giusto. Così finisce tutto, e persino qui di che parleremmo?
    Nel ciclismo hanno portato avanti fino alle estreme conseguenze il tuo pensiero sul doping - che, bada, è pure assai connivente con lo show-business - e vedi come sono finiti. Sport appestato. Ciclisti considerati come satanassi untori da un’opinione pubblica schifata. Addetti ai lavori monatti o galeotti, guardati con sospetto a ogni piè sospinto. Appassionati mortificati e ridotti a un frustrante silenzio. O hai visto blog di ciclismo particolarmente vivaci in questi ultimi anni?

  112. riccardo scrive:

    @gianpaolo

    All’inizio del tuo post hai centrato la questione che in molti andiamo da anni sostenendo.
    Lo sport è sempre più business e non ci si possono permettere spettacoli noiosi e impresentabili. Te lo immagini un tour de france (chiedo scusa se faccio anch’io riferiemento a sto povero ciclismo) con il freno a mano tirato, corridori che in salita non scattano perchè sfibrati dalla tappa del giorno prima ecc..? Immagina se di punto in bianco nessuno si sostenesse più con i farmaci, sai cosa succederebbe? Che lo spettacolo diventerebbe nettamente più scadente,gli infortuni da stress moltiplicherebbero e la gente sarebbe portata a pensare “allora per decenni ci hanno preso per il ….?” L’uso di farmaci e lo sport vanno a braccetto come minimo da 70 anni e pensare di negare questo utilizzo fa un pò ridere. Allora l’approccio giusto sarebbe quello di regolamentare l’uso di farmaci, facendo rischiare meno gli atleti, fugando ogni dubbio, eliminando gli stregoni, spazzando via l’ipocrisia, ed evitando di distruggere ingiustamente carriere. Ma il punto é: la gente è pronta a tutto questo? Io non lo so, ma proprio per il fatto che amo lo sport nasce il mio approccio, da molti che vivono lo sport condiviso credimi, di lasciare perdere. Forse è sbagliato, ma se vedo un pantani o un riccò scaricati da tutto l’ambiente vedo una ingiustizia verso questi ragazzi, vedo marion jones arrestata e poi guardo gli atleti al meeting di montecarlo e provo ingiustizia, penso a gattuso che rifiuta il controllo antidoping e viene solo multato e provo ingiustizia, vedo antonio rossi portabandiera dell’italia a pechino e penso a quando il suo ex compagno scarpa lo accusò di avere sempre assunto anabolizzanti con lui (mai dimostrato, sia chiaro!) e mi torna in mente la carriera di pantani spezzata anche quella solo per sospetti mai dimostrati e provo ingiustizia, e potremmo fare 1000 altri esempi. Tutte queste cose portano a lasciare perdere, ma ti voglio dire ancora una cosa: il ciclismo non ha fatto lo struzzo, è finito così perchè sport “povero” e non protetto a differenza di altre discipline in cui nessuno osa muovere una foglia. Vedrai a pechino quanto vinceranno gli atleti cinesi e poi mi dirai qual’è l’approccio giusto, se fare le caccia alle streghe, lasciare perdere o fare la lotta con la gente per fare capire che nel professionismo è lecito aiutarsi.

  113. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Il dibattito sul doping potrebbe essere teoricamente infinito.
    Ciò che rende davvero tristi è che il tennis sia sport “da doping”.
    la tecnica, ohimè, ha ceduto il passo alla corsa e alla resistenza fisica “pure e semplici”: fino al decennio scorso la cosa era limitata alla terra battuta, adesso invece (vedi anche Federer, che pure di tecnica ne ha da vendere) chi cala perde.
    Comunque ho visto Lapentti ieri: il terzo set con Ferrer (in particolare le due palle corte con conseguenti lob al volo nel sesto game) è stato proprio un esempio di quello che chiamavo “lo sport più bello del mondo” prima dei superattrezzi. Sarà che anche lui è un po’ un giocatore degli anni ‘90…….

  114. antoine scrive:

    @ riccardo.
    Parto da questa tua considerazione:
    ”L’uso di farmaci e lo sport vanno a braccetto come minimo da 70 anni e pensare di negare questo utilizzo fa un pò ridere. Allora l’approccio giusto sarebbe quello di regolamentare l’uso di farmaci, facendo rischiare meno gli atleti”…

    Ho già riferito il mio pensiero tempo fa su queste pagine criticando duramente anche Rino Tommasi su questi argomenti, allora se permetti lo ribadisco anche a te visto che ci torniamo sempre più frequentemente sopra:
    non si può assolutamente, per nessun motivo accettare che gli atleti facciano uso di qualsiasi cosa che non sia riconosciuta scientificamente lecita. E per un semplice motivo che supera anche l’aspetto prettamente morale e cioè che se si liberalizza il settore allora si rischia di veder vincere chi si “droga meglio”, chi è più furbo, chi trova lo stregone o la pozione migliore.
    Dico ma stiamo scherzando?! Quando poi capita che lo sconosciuto o il campione ci lascino la pelle allora abbiamo anche un moto di commozione per la tragedia.
    Senza contare poi che ci sono sport che certo non richiedono grande sforzo fisico (vedi il Golf ad esempio) e che quindi bypassando i controlli sarebbe possibile assumere qualsiasi droga di tipo “mentale” per trovare forza mentale e concentrazione massima e allora tutto può succedere, anche che un emerito n. 100 del mondo e passa batta Tiger Woods (sempre che lui sia pulito ovviamente).
    No dai, non si può transigere per nessun motivo. Se un atleta vuole prestazioni superiori c’è un solo modo: lavorare duramente e in modo magari non convenzionale, cercando trainer che conoscano come far funzionare e portare al massimo il fisico e il rendimento del proprio assistito.

  115. antoine scrive:

    @ Gianpaolo.
    Caro mio,
    ho letto anche il tuo ultimo post e, come vedi, qualcosa che ci accomuna pienamente su determinati argomenti ce l’abbiamo.
    La differenza credo sta nel fatto che tu sei fissato con Federer e vedi in lui il paladino della purezza (tutta da dimostrare), mentre gli altri coi “braccioni” sono sinonimo di dubbio e simbolo del male (vedi doping presunto perciò tutto da dimostrare).
    Naturalmente tutta questa diatriba non si poneva e non ti interessava, perlomeno non in questi termini, fin quando Federer continuava a vincere e essere il n. 1 e nonostante qualche partita l’avesse persa con Nadal fin dall’inizio e cioè il 1984…
    Ora si è svelato del tutto l’arcano: Nadal si è rivelato nel suo inganno diabolico e deve essere additato come il simbolo del male imperante…
    Eppure il buon Roger è un anno perlomeno che da segni di scricchiolii preoccupanti (vedi da Toronto in poi dell’anno scorso) e Nadal a quell’epoca sembrava in crisi irreversibile invece che in crescita…
    Dai sforzati di essere non dico più obbiettivo ma un pochino più lucido, sempre vuoi naturalmente. Ciao

  116. stefano scrive:

    Il limite dove lo mettiamo?
    Se diviene lecito aiutarsi intendo…..

    Concordo con gli estremi di un pantani fatto a pezzi e un gattuso che la passa liscia (la krabbe fini la carriera per un caso non troppo diverso da quello del milanista), ma dove é l’errore?
    Nel ciclismo o nel calcio???

    Vecchia storia, (molto italica e perdonista) quella del discorso “tutti rubano per cui nessuno ruba…”
    Non é così.
    Il doping é una truffa da punire legalmente.
    E mi dispiace per una Marion Jones in carcere ma mi fa la stessa pena delle altre detenute (punite per reati comuni) con le quali condividerà la cella

    @ antoine

    Non credo che i detrattori di nadal siano (tutti) federiani delusi.
    Il tennis del frullatore non pùò non destare legittimi sospetti.
    Io l’ho visto live più volte; fa paura.
    Ha una fisicità impressionante a tal punto che fa sembrare i suoi avversari dopolavoristi e non atleti, che si allenano 24 ore al giorno, come lui.
    Anche Borg, ai suoi tempi, l’aveva.
    Ma egli entrò in un tennis ove vincevano gli slam dei 40enni, ove la tecnica era centrale.
    Borg trasformò un gioco, una disciplina, in uno sport.
    Ora non é piu così.
    Per fare un paragone con altri sport é come se dal nulla spuntasse un velocista che corre sotto gli 8 secondi, o un fondista che facesse records che saranno battibili tra 50 anni.

  117. stefano scrive:

    @ antoine bis.

    premetto che non tifo federer.

    Che lui sia in difficoltà é evidente.
    Che questa sia un annata no altrettanto (come l’89 di Edberg, il 93 di Agassi)

    Ma se vence a Flushing, comunque, l’annata diverebbe come il 96 di Sampras, si salverebbe.
    Poi che il N’1 sia andato é indubbio.
    Il frullatore lo merita.

  118. riccardo scrive:

    @antoine

    Il tuo pensiero è condivisibile, solo che forse sarò io a vederla male ma mi sembra un pò da libro cuore.
    Sarebbe bello se gli atleti cercassero di migliorarsi solo con il duro lavoro solo che non può bastare. Anche nel golf che tu citi è arrivato l’uso di farmaci, anche nel tiro con l’arco, le bocce e il piattello è consuetudine utilizzare beta bloccanti.
    E ti invito ancora ad una riflessione: quanti soldi perde un atleta se non riesce a mantenersi ad alti livelli tra premi e sponsor? Milioni di dollari, perchè un atleta professionista è un’azienda e di conseguenza per stare sul mercato deve essere competitivo ad ogni costo. E allora non è meglio invece di investire milioni nell’anti doping investire in ricerca sulla prestazione abbinata alla salvaguardia della salute? Fermo restando che lo sport a livello professionale non è finalizzato al benessere. Un’ultima considerazione su di un argomento che non mi piace: si dice dobbiamo debellare il doping, il doping è una piaga etc. etc.. Ma quale federazione può ritenersi priva di ipocrisia su questo argomento? Chi fa lotta all’uso di farmaci veramente, se non costretto da fattori “esterni” ? Nessuno, perchè tutti fanno orecchie da mercante. Anche il ciclismo che sembra così impegnato, distrugge i suoi protagonisti per dimostrare che si fa qualcosa,e riabilitarsi. Ma se non siamo stupidi domandiamoci dove riccò ad esempio ha preso un farmaco che non era nemmeno in commercio. E gli altri corridori che andavano forte come lui ma nessuno li ha presi cosa sono fenomeni? Io in questo scenario ribadisco il mio senso di disagio su questo argomento e continuo a pensare che alla fine vincono sempre i migliori.

  119. chloe de lissier scrive:

    qualche giorno fa sono stati pubblicati i risultati di uno studio condotto da una celebre università statunitense. l’indagine concerneva la misurazione, in circostanze diverse, dei sei androgeni che rafforzano la libido maschile. in sostanza, i test consistevano nella rilevazione della quantità prodotta di questi steroidi da maschi giovani in presenza di donne. si faceva entrare un uomo in una stanza per prelevargli campioni di saliva. durante i prelievi, nella stanza entravano, una sola alla volta, alcune donne, molto diverse fra loro: belle, brutte, bellissime, bruttissime. si è rilevato, su un numero altamente significativo di maschi, che in tutti loro la quantità di androgeni prodotti dall’organismo aumentava allo stesso modo, qualunque fosse il grado di piacevolezza estetica della donna che entrava nella stanza.
    in poche parole, sembra che i maschi reagiscano praticamente sempre allo stesso modo quando entrano in contatto con una donna, comunque essa sia. non trovo perciò nulla di strano che gli uomini finiscano per parlare di donne in ogni circostanza: alla fine esse sono il loro interesse principale. poi vengono i motori. chissà che uno studio non riveli che gli androgeni dei maschi non aumentino allo stesso modo davanti ad una harley-davidson o ad una corvette.

  120. chloe de lissier scrive:

    scusate, ma ho sbagliato topic. era per l’articolo di commentucci sulle ragazze di seppi e bolelli.

  121. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ Chloe
    Stre-pi-to-sa.
    @ gli altri
    E comunque, il dibattito sul doping si rivela (come dicevo) potenzialmente infinito…..tanto molti altleti di tutti gli sport si dopano, molti sport non combattono il fenomeno, e molti di noi (a parte qualche preparatore, e magari chi conosce personalmente gli addetti a qualche laboratorio analisi frequentato da tennisti) non sapranno mai la verità.
    Questa tristezza si poteva evitare nel tennis, con accorgimenti a livello industriale non penalizzanti per la tecnica, nè per il progresso tecnologico, che premiassero la tecnica e non la corsa.
    Ma non c’è stato verso. E oggi Ferrer vince sull’erba, fa tanti punti ATP ed è ricco sfondato, perchè sull’erba anche lui riesce a tirar su qualsiasi volee’ del più bravo degli attaccanti. Quindi la differenza la fanno solo gambe e muscoli. Quindi Djokovic non perderà mai tempo ad imparare e perfezionare la volee’…….
    E quindi il doping è un discorso importante anche per il tennis. Forse decisivo.
    (non ce l’ho particolarmente con Ferrer: l’ho semplicemente eletto a prototipo di un tennis che proprio non mi piace).
    Che il problema del doping venga tirato fuori a proposito di Nadal è abbastanza naturale, viste le sue caratteristiche.
    Ma anche i tifosi di Federer potrebbero giurare sul proprio beniamino, o su quello che farà se continua a perdere? No, quindi (ripeto) invece di parlare di doping, occorrerebbe far qualcosa (che in questo sport si può fare) per riportare la tecnica su un piano preponderante rispetto alla fisicità.
    Almeno sull’erba, santo cielo…….sennò lo sport della sensibilità tecnica diventerà lo snooker, altro che il tennis….

  122. antoine scrive:

    @ riccardo
    Scusa ma quale libro cuore?!…
    Forse non hai capito bene ma io non preconizzo un mondo pulito con persone “evolute” dove la consapevolezza divina vince su ogni tentativo di combattere e vincere con mezzi fraudolenti e illeciti. No no, sarei davvero un illuso e un ingenuo totale.
    Ho detto e riconfermo che non può vincere chi è più furbo e scaltro, perchè se tu liberalizzi ogni male potenziale chissà dove andiamo a finire e oggi, che è già uno schifo, ci sembrerebbe un paradiso perduto.
    Poi se la vita umana non conta più niente e ci scappa qualche morto in più da uso e sperimentazione senza limiti, (guarda il wrestling…) beh allora io mi faccio da parte, lo sport non mi interessa più e già ora, per diversi aspetti, mi fa nausea.
    Ci vogliono persone con gli attributi altroche, come Le Blanc del Tour che non guarda in faccia a nessuno e spende milioni di euro per i macchinari antidoping a costo di andare contro i suoi interessi. E’ questo il punto: se si vuole si può.

    E infine devo farti notare che chi è stato preso in flagranza di reato ed è finito nella rete ha sempre dimostrato di essere uno stupidotto (vedi per ultimo Riccò certo non una vetta di intelligenza), perchè chi bara non può essere intelligente.

  123. Gianpaolo scrive:

    x tutti (in particolare Antoine e Riccardo)

    Io non ho mai eletto Federer a paladino della purezza tennistica (fisica e tecnica). Mai. Non vi dico di andare a rileggervi i miei post perché non ho le pretese di altri membri qui. Tra l’altro mi dicono pure che non sono più lucido

  124. antoine scrive:

    Ho visto gli ultimi 3 giochi Di Seppi. Mi sembra di intuire sia stato un tiro al bersaglio.
    Correggetemi se potete grazie

  125. giovanni scrive:

    è la prima volta che visito questo blog;
    perchè stavo cercando notizie sull’ennesima sconfitta di federer. da grande suo tifoso, sono dispiaciuto delle sue sconfitte, ma sono soprattutto incavolato dell’accanimento dei media, in particolare europei, contro federer ed in favore di nadal.
    guardo le partite su sky ed eurosport e ho dovuto assistere a telecronache veramente poco obiettive, tanto da costringermi a preferire il solo sonoro dai campi di gioco.
    ho la netta impressione che i managers del campione spagnolo, siano riusciti a tessere una fitta rete di relazioni, volte a creare il “fenomeno nadal”, condizionando la gestione (esempio attuale: il fresco turno serale a Cincy, prenotato sempre x nadal) e la trasmissione al grande pubblico dei tornei degli ultimi due anni.
    io comunque, senza rancore, continuo ad apprezzare e preferire la grande qualità del gioco di alcuni giocatori, anche quando non vincono, come la sconfitta di ieri dal bombardiere karlovic, che non la maggioranza delle partite disputate da nadal o simili, pur vincenti.

  126. riccardo scrive:

    @giovanni
    Non hai capito niente mi dispiace.
    Guarda che è la nike il manovratore di tutto e siccome nadal con le sue magliettine sta meglio di federer che è diventato un pò troppo cicciottello vuole che vinca lo spagnolo e che la gente lo guardi in prima serata.
    Poi nadal gioca alla sera perchè zio tony si alza prima al mattino per andare a prenotare il campo, mentre mirka impegnata con i restauri esce dall’albergo troppo tardi per trovare il centrale libero.

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