Parliamone un po’ di questo Wimbledon.
Tanasugarn, Wta, Schuettler, Nargiso, Lazzaro Marat…

 
30 Giugno 2008 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Non è mai troppo tardi: Tamarine Tanasugarn a 31 anni, dopo aver raggiunto 7 volte gli ottavi, finalmente ce l’ha fatta a centrare i quarti. Se lo meritava. L’ha aiutata anche il ginocchio malconcio di Jelena Jankovic, ma quando si arriva agli ottavi sette volte, è normale che almeno una volta ti arrida un po’ di fortuna.

Dopo la prematura dipartita delle prime quattro teste di serie _ e che sorpresa trovare Elena Dementieva come favorita n.1 del seeding! E l’ulteriore dimostrazione che i compilatori del seeding avrebbero dovuto mettere Venus e Serena teste di serie n.1 e n.2…invece di seguire pedissequamente il ranking Wta. Lo si è scritto fin dall’inizio…inutilmente. Pensate che ingiustizia se le due sorellone fossero capitate nella stessa metà del tabellone. Sarebbe stato un torneo falsato.

Il rammarico per la mancata presenza di un tennista italiano nella seconda settimana aumenta ogni qualvolta ci si accorge che qualcuno, come Schuettler o Clement, ce la fa. Se poi uno dei due arriva addirittura in semifinale _ e non è neppure la prima volta _ visto che Clement era stato finalista in Australia nel 2001 e Schuettler nel 2003. Entrambi battuti da Agassi. Ma quei corridoi lì…noi non li imbocchiamo mai, neppure per il calcolo delle probabilità?

Anni fa quando Diego Nargiso vinse il torneo junior (e battè Woodforde , o Woodbridge, e Stoltenberg) si credette di avere un potenziale campioncino mancino. Macchè. Di buoni mancini non abbiamo avuto che Pozzi e Di Mauro, non dei fenomeni. Quanta invidia per la Spagna: negli ottavi di mancini ne ha piazzati tre, e passi per Nadal, passi per Lopez che gioca bene quasi solo qui (ma ha fatto ottavi anche in altri Slam), ma ora anche Verdasco. Poco c’è mancato che tutti e tre finissero nei quarti. Dalla Spagna del pallone alla Spagna delle palline, ci tocca subire di tutto.

La finale Federer-Nadal, a quanto s’è visto fin qui, è quasi probabile quanto lo Williams-Show fra Venus e Serena che si sono affrontate l’ultima volta in una semifinale di uno Slam nel 2003. sono passati cinque anni. Mentre Federer e Nadal molto probabilmente giocheranno per la terza finale di fila, la seconda straordinaria, le due sorelle hanno giocato sei finali di Slam. E non se ne ricorda una decente… Niente lascia presagire che questa potrebbe essere migliore. Soprattutto mentre quella maschile avrà una grande atmosfera, quella femminile ne sarà totalmente priva. E magari Venus, che ha vinto Wimbledon quattro volte, lascerà il passo a Serena che l’ha vinto soltanto due.

Sembra impossibile che non piova mai. Per chi come me viaggia sempre in Vespa (anzi una Xevo 250) è una vera benedizione celeste. Eppure avrei preferito prendermi dei grandi acquazzoni ma avere Bolelli e/o Seppi (ma anche qualsiasi altro tennista italiano) in gara nella seconda settimana. 17 nazioni ce l’hanno fatta, anche piccolissime, noi no. Uffaaaa…Ora ci mancherebbe soltanto che la finale slittasse a lunedì per la pioggia…ho già prenotato l’aereo a date fisse, sarebbe un bel guaio.

Rainer Schuettler è il…Tanasugarn degli uomini. Il più anziano dei tennisti ancora dentro. 32 anni…questo significa (e spero che Pistolesi non si arrabbi stavolta) che Bolelli ha ancora dieci anni per centrare i quarti. Forse allora ha ragione Claudio, bisogna portare pazienza. E lui lo sa perché anche Sanguinetti i migliori risultati li ha fatto da vecchierello. Quella sua partita con Srichapan all’US open, più ancora che i quarti raggiunti nel ’98 da queste parti, resterà indelebilmente impressa negli occhi di tutti quelli che l’hanno vista.

Ma la patente di…Lazzaro forse va data a Marat Safin. Vorrei sapere chi aveva previsto un Safin nei quarti (e contro il non imbattibile Lopez) a Wimbledon? Io no di certo.

Zheng Jie non è la prima cinese nei quarti a Wimbledon, c’è stata anche la Li Na. Però lei deve ringraziare, da n.133, l’All England Club per la wild card che le hanno dato. Non sarà mica il replay della storia di Goran Ivanisevic, wild card da n.126 nel 2001? Dubito fortemente, però sarebbe bellissimo.

Ana Ivanovic resta n.1 del mondo. Dopo quello che è successo la n.1 più…screditata del mondo. Ma è tutta la top-ten che fa acqua. Forse una delle più deboli top-ten degli ultimi dieci anni, dacchè c’era Irina Spirlea, Amanda Coetzer e qualche altra…che cos’era il 1997?

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19 Commenti a “Parliamone un po’ di questo Wimbledon.
Tanasugarn, Wta, Schuettler, Nargiso, Lazzaro Marat…”

  1. allihies scrive:

    Schuettler e Clement sono due gran belle soddisfazioni, oltre che per loro stessi, per il tennis in generale. ridanno spessore alle finali dell’australian open 2001 e 2003 e, una volta di più, dimostrano che nel tennis contano soprattutto dedizione, divertimento e duro lavoro.

  2. fabrizio b. scrive:

    Peccato per Seppi. Incontrare Safin redivivo non è stata certo una fortuna.

  3. Luka scrive:

    Beh sono davvero contento per Schuettler si era decisamente perso al di là del suo (pur non eccelso) talento.
    Tamarinda purtroppo non potrà nulla contro le pallate contro la sorellona (che le può fare da custodia!!!), ma sarebbe davvero bello se la mettesse in difficoltà con il suo gioco vario.
    Pur essendo in buona parte concorde, dubito che, comunque, avrebbero potuto mettere le williams come testa di serie n. 1 e 2, la Sharapova ha ottenuto dei buoni risultati e la sua classifica era da rispettare a prescindere.

  4. marcos scrive:

    espressi i più sinceri complimenti a clement ed a schuettler, due che invitano a considerare che anche i per natura meno dotati possono eccellere in ogni settore, ieri m’è parso di sognare.

    per un paio d’ore, ho visto giocare verdasco come lo vidi contro roddick nell’edizione 2006 degli usopen: magia nei suoi colpi anticipati, nelle sue variazioni al servizio, nei suoi cross morbidi, nelle sue straordinarie accelerazioni, lungolinea e in diagonale. mario ancic non sapeva più che pesci pigliare, ma, dotato di una delle migliori qualità umane, l’umiltà, riusciva a rimettere in piedi una partita che sembrava dovesse terminare per manifesta inferiorità. fernando ha 25 anni, credo…io spero fortemente che sia uno di quelli che sboccerà definitivamente a 26, per regalarci due o tre anni ai vertici.

    gasquet ne ha ventidue, sa giocare a tennis come pochi e, credo, troverà il modo di superare quell’ultimo gradino che lo separa dai top5. non tutti, infatti, riescono a maturare le proprie convinzioni ed a costruire una sostanziosa forza mentale a 18/20 anni. c’è chi ha bisogno di più tempo: ieri gli ho visto giocare, oltre ai consueti rovesci inimitabili, delle volées, sempre di rovescio, sontuosamente eccezionali. ho rivisto edberg.

    murray ne ha 21: si scriveva, qualche tempo fa, che il suo tennis ricorda quello del gattone mecir. lo confermo: si muove al meglio, addormenta il gioco, accelera improvvisamente e trova angoli impossibili da zone del campo raramente frequentate. dalla prima fila della tribuna laterale del campo centrale, dopo uno scambio mozzafiato, ieri ha tirato un passante rovescio ad una mano lungolinea mai visto prima: è stato il punto di svolta d’un match caparbiamente riaperto dallo scozzese.

    roger ne ha quasi 27: impressionante facilità nel colpire la palla, ieri ha mostrato a hewitt che non basta la straordinaria capacità di lottare, in alcuni match. bisogna aggiungergli anche un sostanzioso slice esterno, possibilmente da sinistra, e saper chiudere i punti ad ogni palla buona. tutte doti possedute da nadal.

    safin ne ha 28, ma picchia come ne avesse 20…e la violenza dei suoi colpi non ne diminuisce la nobiltà. è un caso raro, in questo senso: vedendolo giocare, nessuno ha l’impressione di trovarsi di fronte ad un violento mesteriante, ma ad un artista di rara bellezza.

  5. enzo cherici scrive:

    Ubaldo ha ragione da vendere sulle teste di serie. Ma io, a costo di sembrare contraddittorio, “truccherei” i sorteggi in modo da fare capitare le Williams sempre dalla stessa parte del tabellone. Per le la ragione che lo stesso Ubaldo ha spiegato: le loro finali sono sempre una ciofeca pazzesca. E allora, anche stavolta, avrei preferito un cosiddetto Williams Show in semi e una bella finale Williams (scegliete voi quale)-Dementieva. Che bella finale sarebbe stata :-)

  6. zlatann scrive:

    io azzardo:finale serena-dementieva;se la bella elena oggi supera la petrova penso faremo tutti il tifo per la russa!una finale williams davvero non la guardo,possono metterci tutto l’agonismo che volete ma è una farsa!!!

  7. pibla scrive:

    Comunque Shuettler e Clement hanno infilato un corridoio che ai nostri migliori non capita davvero mai, almeno quando sono in forma; con tutto il rispetto, ma il Seppi visto in questa edizione era superiore a questi due, uno dei quali si ritroverà almeno in semi…..vabbè, con i se e con i ma non si va da nessuna parte, bravi loro….

  8. sara scrive:

    A nome di tutti gli appassionati di tennis volevo rivolegere i miei piu’ sentiti ringraziamenti agli organizzatori di Wimbledon per aver scelto le teste di serie con tale meticolosità e con la sola intenzione di tutelare gli appassionati e lo spettacolo in campo, SIETE STATI VERAMENTE BRAVI,COMPLIMENTI….

    I risultati del tabellone femminile hanno spinto ieri sera Rino Tommasi
    a parlare di “rivoluzione in atto” ,è un tema che rilancio nel blog perche’ sarei curiosa di sapere quale spiegazione vi siete dati di questa ecatombe rosa; siamo di fronte alla top ten piu’ debole della storia ,come suggerisce Ubaldo,o si puo’ parlare di un innalzamento del livello medio del tennis femminile come spiegazione di quello che è successo in questa edizione di Wimbledon?

    e se le giocatrici di vertice del tennis femminile contemporaneo esprimono un livello di gioco mediocre i famosi “esperti” se ne
    accorgono pe la prima volta solo a Wimbledon?

    A mia memoria l’unica persona che in tempi non sospetti manifestava le sue perplessità sulle giocatrici di vertice del tennis femminile sostenendo che esprimessero un livello di gioco alto senza però essere veramente delle campionesse è stata Laura Golarsa…..

  9. Agatone scrive:

    Il problema delle giocatrici top ten è che sono tutte delle violentatrici di palline ma non sanno giocare in modo vario. E sull’erba si sono trovate a subire il gioco di giocatrici meno potenti ma più ‘intelligenti’ e con più variazioni. Colpa loro e dei tecnici che ne fanno macchine spara-palline? Le uniche che sapevano fare qualcosa di più erano la Henin e la Mauresmo.
    E’ probabile che agli us open torneranno a vincere le top ten, ma il divertimento degli spettatori sarà sempre basso.
    Diciamo la verità, in questo momento tra seguire un match di tennis maschile e uno di tennis femminile non c’è possibilità di scelta: maschile sempre!

  10. enzo cherici scrive:

    Piblaccio, anche il nosrtro Bolelli a Parigi poteva infilare un corridoio più che interessante, ma se poi perdi 3 set a zero contro Llodra, non ti puoi lamentare dei corridoi…Schuettler per arrivare fin qui ha battuto Blake e Tipsarevic, mica due pellegrini qualunque. Lo stesso Clement, sicuramente più fortunato, ha comunque fatto fuori un cliente ostico sull’erba come Cilic. Per non parlare del torneo femminile, dove sono ancora in gara 3 delle 4 giocatrici che hanno fatto fuori le prime teste di serie. Insomma, va bene la fortuna, ma bisogna anche sapersela meritare. O no? ;-)

  11. pibla scrive:

    E’ verissimo Enzo, è verissimo, la fortuna bisogna sapersela meritare, non c’è niente da fare ed infatti quando Andreas ha trovato il corridoio giusto si è ritrovato in semi ad Amburgo con i tre “tenori”…..io più che altro guardo Andreas che è attualmente il più completo dei nostri, fosse solo un filino meno emotivo…..
    Bolelli colpisce di più l’immaginario del tifoso perché è un formidabile colpitore ed ha un gran bel braccio ma, oltre ad essere ancora un pò acerbo, ha dei limiti fisici enormi rispetto a Seppi è per questo che io attualmente preferisco l’altoatesino…..e poi di tutti e due apprezzo molto il fatto che in campo mi risparmino tutte quelle sceneggiate a cui negli anni ci hanno abituato i nostri giocatori, magari a volte appaiono un filino remissivi e rinunciatari, ma meglio così che isterici.

  12. Roberto Commentucci scrive:

    Quel che conforta, in Seppi e in Bolelli, è il fatto che dietro i risultati (per ora solo buoni, speriamo presto ottimi) dei due azzurri ci sia un serio progetto a lungo termine. Da noi solo da pochi anni si è capito che le carriere dei giocatori vanno progettate a tavolino. Nel tennis bisogna fare determinate scelte e determinate esperienze con i tempi e con i modi giusti, con lungimiranza, oppure si finisce per vivere solo di exploit occasionali.
    Da questo punto di vista, il paragone con il 1998, quando piazzammo al terzo turno di Wimbledon Sanguinetti e Bracciali, è davvero consolante.
    Là si trattò di successi sostanzialmente episodici, dietro i quali c’era indubbio talento, ma anche molta casualità e improvvisazione. Fu un punto d’arrivo (con Dado che fece addirittura quarti).
    Qui invece l’impressione è che siamo in presenza di una semplice tappa di un processo di crescita lento, ma costante di due giocatori coscienziosi, seri, maturi, ben guidati dai rispettivi tecnici (nonostante le evitabili intemperanze di Pistolesi).
    Due giocatori che da inizio anno stanno raccogliendo punti su tutte le superfici, programmandosi in maniera ambiziosa, giocando sempre i tornei giusti, e acccumulando esperienza (e anche vittorie) contro i tennisti veri, quelli più forti. E’ così che si pongono le basi per entrare e soprattutto per rimanere nel tennis di vertice: giocando e facendo punti laddove conta davvero, negli Slam e nei Masters Series. Tra l’altro, entrambi gli azzurri faranno registrare, lunedì prossimo, il loro nuovo best ranking: 45 Bolelli, addirittura 27 Seppi, che eguaglia così il miglior piazzamento in carriera di Starace.
    Insomma, questo terzo turno a Wimbledon per Seppi e Bolelli pare essere solo una tappa intermedia, in un processo di crescita costante, che fa presagire qualcosa di più e di meglio, forse già ai prossimi US Open.
    Ingeneroso, purtroppo, il paragone con Volandri e Starace, che questa settimana sono impegnati nei “prestigiosi” challenger di Torino e di Lugano, nel tentativo di puntellare una classifica in costante deterioramento. Una classifica che li ha visti brillare, nei primi 30, per una sola, fugace stagione.

  13. alex scrive:

    scusate il mio commento c’entra poco con il post del sig. scanagatta…
    vorrei solo che qualcuno fermasse gianni clerici dal suo, non so come definirlo, odio o irrisione o disprezzo per roma e la sua gente…
    l’emerito in questione deve capire che questi suoi ‘problemi’ col tennis c’entrano poco soprattuto quando ad affrontarsi sono due tenniste che non
    han nulla a che fare ne’ con roma ne’ con l’italia in generale…
    durante una partita di venus williams e’ stato inquadrato il padre di lei con la nuova fiamma e lui subito ha trovato il suo link che piu’ squallido non poteva essere…
    ‘a roma se volemo tutti bene quando c’e’ er grano’..!!
    cleirici, ma chi fai ride?
    questo e’ solo l’ultimo in ordine di tempo- e non quello di piu’ cattivo gusto-
    del quale il ‘giovanotto’ si e’ reso protagonista..
    fermatelo!…
    alex

  14. remo scrive:

    Torno in argomento per dissentire in parte da quanto ha scritto Ubaldo relativamente alle Williams. Innanzitutto, e se ne è parlato a lungo in passato, ritengo che la scelta delle teste di serie debba essere fedele alle indicazioni della classifica con qualche rara eccezione. Wimbledon è una di queste e più di una volta gli organizzatori inglesi hanno mostrato una certa oculata autonomia in tal senso. Però, stravolgere il seeding tanto da mettere ai primi due posti le Williams solo in base ai loro risultati nel torneo non lo trovo corretto e auspicabile. Poi, può succedere che le prime quattro non entrino nemmeno nei quarti, ma in passato è anche successo che Venus perdesse al secondo turno (2004, contro la Sprem) e Serena al terzo (2005, con la Craybas). Insomma, finché si tratta di farle salire nelle prime otto (ma quest’anno non ce n’era bisogno, in quanto avevano la classifica) per evitare finali anticipate con altre favorite già negli ottavi, può anche passare; ma numero uno e numero due mi sembra eccessivo. Perchè allora anche Davenport e Mauresmo meritavano un trattamento migliore…
    Poi, sul fatto che tutte le finali giocate dalle sorelle sono state indecenti ci sarebbe da discutere. Quella degli Australian Open 2003 fu più che bella, così come la prima giocata dalle due a Key Biscayne. Ottimo anche l’ultimo match disputato in ordine di tempo, a Bangalore, con Serena vincitrice dopo aver annullato un match-point.
    Per finire, questa finale già scritta non è del tutto scontata. Venus in semifinale avrà Dementieva (che mentre scrivo ha sciupato due match-point) o Petrova; Serena deve ancora archiviare la pratica Radwanska, non del tutto agevole. Staremo a vedere.

  15. pibla scrive:

    Naturalmente a Seppi ed a Bolelli va aggiunto Fognini, a mio avviso anche più precoce degli altri due, e su cui si sta lavorando in modo mirato ed a lungo termine, anche Fabio annovera tra le sue caratteristiche l’estrema serietà, la determinazione e la voglia di lavorare che col tempo porteranno di sicuro i loro frutti.
    Ecco, a differenza che nel passato siamo di fronte ad una generazione di giocatori che con ogni probabilità (toccare ferro, please) riusciranno ad arrivare più o meno là dove le loro potenzialità gli consentivano, senza stare a recriminare all’infinito, come nel passato, su quello che poteva essere e non è stato (vedi ad es. Nargiso, Canè, Luzzi, Bracciali, Dell’Acqua e si potrebbe continuare all’infinito con altri che, pur con indubbie potenzialità, non sono nemmeno arrivati al livello di quelli appena citati….).

  16. Angelica scrive:

    Per quanto rigurda le teste di serie mi trovo completamente d’accordo con Remo.
    Se vuoi avere una testa di serie alta, giochi qualche torneo in piu, li vinci, sali in classifica e nessuno avrà da lamentarsi sulle assegnazioni delle teste diserie.
    Il computer ’saprà far di conto ma non conosce iltennis’ è una delle frasi classiche di Tommasi. Non conoscerà il tennis….ma almeno non fa favoritismi. Tu giochi e vinci e sali in classifica. Tutto lineare. Cristallino. E scusate se è poco.

    Per me il comitato delegato alle scelte delle teste di serie di Wimbledon hanno fatto non bene ma strabene.
    A pure dato la wildcard ad una giocatrice cinese (sfido quanti tornei lo avrebbero fatto) e lei arriva in semifinale. Ari-scusate se è poco.

    Inoltre a me un torneo come Wimbledon dove non arrivano ai quarti le prime 4 teste di serie piace, eccome.
    Lo trovo divertente ed imprevedibile.
    Qualche anno fa le lamentele era che tanto il torneo comincia solo dalle semifinali perchè non c’erano mai sorprese. Adesso ce ne sono troppe.
    Verrebe da dire ‘ per favore,prendete una decisione, una qualsiasi ma poi non cambiatela secondo come vi fa comodo quel giorno, perchè la giocatrice che piace di più o che vi sta più simpatica non è arrivata in fondo’.

    Adesso una Top 4, ma tutte le Top 10, non può sottovalutare le avversarie dei primi turni. E questo rende il torneo piu’ bello e interessante.
    Inoltre, vorrei sottolineare che è una settimana che non si parla più dei completini delle giocatrici ma solo del loro tennis. E vi sembra poco? Io lo trovo fantastico.

    E mi piace anche ascoltare la “disperazione” (lo dico in maniera ironica a mo’ di sfottò’) dei commentatori preoccupati perchè rischiavano di non avere giocatrici attraenti da commentare.

    L’unico contento è invece Clerici che invece alla fine, potrà commentare la sua venere nera e il suo ideale di donna bianca (parole sue, dette con tutta la sua leggerezza e ironia :) ).

  17. john john scrive:

    sei troppo cattivo con bolelli, lui non lo merita e la tua polemica con pistolesi non merita tanto

  18. leonardo scrive:

    L’appiattimento del gioco femminile è colpa delle scuole stile Bollettieri Academy. Ma spesso lo si magnifica… Mi fate il nome di un/una vero campione tirato fuori?

  19. gianluca scrive:

    caro ubaldo…la stimo molto però definire con tanta sufficienza la mitica AMANDA COETZER…è quanto mai grave…

    AMANDA COETZER…fu numero tre del mondo capace di umiliare steffi graf e di sconfiggerla almeno 4 volte…
    chi ricorda il 6-0 6-1 a berlino alla graf?

    e le vittoria su wiliams, seles, davenport, hingis,novotna, capriati, mauresmo, henin, jankovic, pierce, dementieva,sanchez vicario, martinez…e tante altre….

    tanto di cappello alla grande AMANDA

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