Dementieva e un nostro articolo
Alla ricerca della qualità
Giornalisti si nasce e si diventa

 
30 Ottobre 2010 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Scrivere bene su www.ubitennis.com, e non si può farlo senza un grande impegno nell’ideazione e la ricerca di una “storia” neppure quando si ha talento naturale, è un modo per farsi conoscere. Un trampolino di lancio verso una professione e un mondo, quello giornalistico, nel quale è difficile entrare…soprattutto senza un curriculum adeguato. E se ci sono i McEnroe dal talento innato, ci sono anche i Lendl…dal talento coltivato e costruito. Alla fine i risultati non sono poi molto diversi.

Vorrei, se mi permettete di farlo in pubblico e sotto gli occhi di tutti, fare i miei complimenti a Alessandro Mastroluca per l’articolo-profilo su Elena Dementieva scritto per Ubitennis.com  la sera stessa dell’annuncio del ritiro della campionessa russa, forse la più forte in attività fra quelle che non hanno mai vinto uno Slam (più di Safina e Jankovic direi…questo è un tema già affrontato ma sempre…riapribile).
Davvero eccellente. Il mio sforzo organizzativo è volto a che di questi articoli, e non solo suoi ovviamente, ce ne siano sempre di più. Del resto Alessandro ha già dimostrato in questo periodo come collaboratore di Ubitennis (ed è diventato rapidamente uno dei quattro vice qui, insieme a Gianluca Comuniello, Enrico Riva e Riccardo Bisti,) di avere le qualità per fare un’ottima carriera come giornalista. Premesso che Alessandro ha già una sua occupazione principale, pur dedicando molto del suo tempo ad Ubitennis _ e che Ubitennis sta rimpolpando con “l’acquisizione” di nuovi appassionati e con i primi redattori full-time la propria struttura redazionale e di marketing e si prefigge l’obiettivo di migliorare via via la qualità degli articoli pubblicati _ sono certo che chi dimostra di impegnarsi come Alessandro e con le sue qualità, non farà fatica a farsi conoscere nel panorama giornalistico nazionale e a cogliere nuove opportunità come è già successo a diversi dei collaboratori di Ubitennis in passato (e in una fresca storia cominciata poco più di due anni fa).
Vi assicuro _ e ne ho le prove anche per tante copiature e spunti ripresi che noto oggi e ieri qua e là, ovunque su giornali e siti soi disant concorrenti _ che tutte le testate nazionali e tutti i siti pubblici e privati che si occupano di tennis, non possono fare a meno di …di andare almeno una volta al giorno (e molte di più) a occhieggiare su Ubitennis.
Questo fatto, se rappresenta un motivo di grande soddisfazione per me e per tutti coloro che si sono fatti avanti per collaborare in questo biennio, è anche un bel trampolino di lancio per coloro che, impegnandosi e avendo qualità (sempre migliorabili e in molti casi migliorati…perchè un po’ di scuola giornalistica vi assicuro che qui viene fatta, e viene fatta nella pratica quotidiana) danno il meglio di loro stessi e si fanno quindi notare anche presso i capiredattori delle testate più importanti.
. A dispetto di uno sport che in Italia non ha da 30 anni,mica da uno!, il traino di campioni fra gli uomini _ se si pensa che i nostri fanno fatica ad entrare di tanto in tanto fra i primi 50 del mondo _ Ubitennis ha superato in questi gg. e relativamente ai primi 10 mesi del 2010, il muro dei 3 milioni di visite e conta _ sebbene dopo la prima settimana di dicembre e la finale di Coppa Davis Serbia-Francia si possa ragionevolmente ipotizzare un inevitabile calo di interesse per mancanza di eventi (ma abbiamo una serie di progetti giornalistici….coinvolgenti) _ di superare i 3 milioni e mezzo di visite e gli 800.000 visitatori unici. Lo spazio per chi abbia qualità si trova. E chi non ce l’ha abbastanza se la può pian piano costruire collaborando all’invio delle flash, dimostrando di saper fare delle traduzioni accurate …e giornalisticamente intelligenti (cioè quando si chieda loro cioè di farene una sintesi e di trovare una riga di titolo per la dichiarazione più significativa). E’ una bella palestra, insomma, in cui si imparano tante cose ed è impossibile non migliorare. Lo spazio per i più bravi lo si trova sempre. Così come per gli argomenti originali e magari… originati da una notizia flash data in fretta per motivi di tempestività giornalistica ma meritevole di successivi approfonditi sviluppi. Come abbiamo fatto in questi giorni per la nomina di Courier capitano di Davis, di Hewitt (o del suo manager-agente) deciso a lucrare sui “com’on” brevettati e perfino sul nome dei figli, per il ritorno dell’ultraquarantenne Muster (come Schumacher, Foreman ed altri “nostalgici” alla Hingis, Capriati, Seles, Navratilova), per la conquista della leadership nel ranking Wta di Pennetta e Dulko (rievocando le grandi coppie del tennis italiano, da Sirola-Pietrangeli in poi) etc etc. Sono finito, forse, un po’ fuori tema. e torno all’inizio allora Bravo Alessandro, spro che di pezzi come questo tuo ne escano sempre di più, per me, per voi lettori e per chi li scrive. Anche chi non sa scrivere è però capace di riconoscere chi si sa scrivere, che si impegna ed è bravo. Ovviamente Alessandro non è il solo bravo, eccellente collaboratore della home page italiana (tra parentesi consiglio ai lettori capaci di leggere l’inglese di andare a leggersi ogni tanto anche quel che viene pubblicato sulla home page inglese) e sono altrettanto certo che i lettori abbiano individuato i migliori. Inserendo anche una dozzina di nuovi articoli al giorno non è facile mantenere sempre alta la qualità, ma vi assicuro che ci proveremo. Continuate a seguirci e vedrete.

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8 Commenti a “Dementieva e un nostro articolo
Alla ricerca della qualità
Giornalisti si nasce e si diventa”

  1. Carlo scrive:

    Chi si loda si imbroda. Ubaldo, mi sa che esageri un po’ troppo, svilendo i tanti giornalisti che da altre parti si occupano di tennis.

    Nota di Ubs: Caro Carlo o io scrivo molto male o tu… leggi molto male. Dov’è che avrei svilito i tanti giornalisti che si occupano di tennis? Non me lo sono mai sognato. In quale passaggio l’avrei fatto? Sottolineare il successo di visite di Ubitennis, può essere una debolezza da parte di chi _ io _ non se lo aspettava in questi termini, e meno che mai due anni fa quando siamo partiti, ed esprime forse in modo “esagerato”, come dici tu, la paterna soddisfazione per questa mia creatura così amata….
    Ma se io dico che tutti gli addetti ai lavori vengono a leggere ubitennis.com so di dire la verità. Lo so perchè me lo hanno detto esplicitamente colleghi che stimo di altre testate giornalistiche e agenzie importanti (consentimi di non citarli, ma credimi…) E non mi sembra ci sia nulla di male. Così come non c’è nulla di male, mi pare, se qualcuno dicesse che chiunque lavora nel giornalismo sportivo non può fare a meno di leggere la Gazzetta dello Sport. Il quale, senza offesa per Tuttosport che è magari il giornale migliore per coloro che sono stratifosi di Juventus e Toro, oppure il Corsport che lo è per chi tifa, Roma, Lazio, Bologna e Fiorentina per lo spazio dedicato alle squadre del cuore ma giornali che _ e questo è un parere mio personale non necessariamente condivisbile _ offrono meno a leggere sul resto.
    Chi lavora in Gazzetta deve leggere il corriere dello sport e Tuttosport, così come quelli che lavorano nei due giornali appena ricordati devono leggere l Gazzetta. Io raccomando sempre ai miei ragazzi di leggere più siti di tennis possibile, italiani e stranieri, perchè in tutti ci può essere qualcosa di buono. E spesso c’è.
    Ma se Ubitennis è oggettivamente (numeri alla mano) il sito di tennis di gran lunga più frequentato, fra quelli non “drogati” dagli aggiornamenti delle classifiche nazionali come quello “pubblico” e federale e comunque anche rispetto ad esso di gran lunga più commentato perchè sito indipendente, libero e non istituzionale…, è assolutamente normale che esso venga considerato il sito di riferimento per tutti gli altri. Esattamente come lo è la Gazzetta dello Sport a livello di quotidiani sportivi nazionali. Se questo significhi per te “aver svilito” i tanti giornalisti (??????), boh caro Carlo, devo proprio pensare che tu abbia letto e capito male.
    In ogni sito ci possono essere giornalisti straordinari, come ci sono anche in testate giornalistiche modestissime che non possono essere assolutamente competitive con la Gazzetta Sport _ una volta al Giorno c’erano Brera, Clerici, Signori e non ricordo più chi, ma il Giorno per il resto non valeva Il Corriere della Sera …_ ma questo non ha nulla, assolutamente nulla a che vedere con il diverso gradimento dimostrato dal pubblico dei lettori, nostro unico giudice di riferimento.

  2. sWAMi scrive:

    Ubaldo però dovresti scriverli tutti quelli bravi, ci sono molti ragazzi che meritano di essere citati. Vi leggo da molto tempo. Alessandro rientra tra questi ma mi piace molto Gianluca Comuniello, forse il migliore. Poi c’è Enrico Riva che è simpatico quando scrive ogni tanto. Tu dici che dovremmo saperli riconoscere e penso di averli individuati ,anche se non commento molto (da questo punto di vista preferisco il blog) vi seguo sempre e credo di essere una delle più affezionate. Trovo altrettanti meritevoli di citazione Piva, Capobianco, Cherici, Fazio, Malafarina, Gibertini, il ragazzo dei challenger Ferrando/i non mi ricordo con precisione come si chiama e qualcuno che in questo momento non mi viene e che fa parte del tuo team da molto tempo. Poi alla fine quelli migliori sono quelli che ci sono da più tempo anche se leggo molti nuovi nomi. Ah poi c’è la rubrica sulle partite in tv che pure è molto utile. In quanto direttore e considerando che non li paghi (se ho capito bene) forse se ne citi uno, li devi citare tutti.

    N.B. di UBS Sto modificando il commento n.190.151 di swami: Cioè secondo te io dovrei pubblicamente rendere nota una graduatoria dei miei 50 e più collaboratori (tanti sono o sono stati a seguito divarie rotazione e avvicendamenti, e ci sono anche gli australiani che lavorano sulla homne inglese, gli americani etc) per dire bravo bravo a uno, bravino a quell’altro, e ignorare quelli che non sono altrettanto bravi? E poi via via segnalare quelli _ e sono tanti _ che hanno fatto via via, cammin facendo, gradni progressi, diventando da 6 a 9? suvvia, come puoi non pensare che una cosa del genere porterebbe allo sfacelo, a permali, a problemi interni? tante volte scrivo personalmente ai miei collaboratori e a volte li elogio mentre altre volte li critico e/o suggerisco modifiche, interventi. Se ne cito uno ne devo citare tutti? E che, devo fare la lista della lavandaia? No, non lo faccio. E poi de gustibus disputandum non est…Quel che piace a me magari non piace a voi e viceversa. A me interessa la squadra, più dei singoli, direbbe qualunque allenatore. E se è bene avere i campioni, gli artisti, i fenomeni, a dar qualità ad un bel gruppo, è anche vero che è l’organizzazione a trionfare, per cui tutti, me compreso il giorno che mi stancassi _ e alla mia età spesso sono stanco…_ devono poter essere sostituiti senza che il gruppo ne risenta. o non ne risenta troppo. Difatti diversi anche bravi ragazzi sono stati ocn Ubitennis, poi hanno preso altre strade, dopo che magari erano migliorati tantissimo proprio vivendo giorno per giorno all’interno di Ubitennis, imparando a scrivere meglio, a fare i titoli, a capire l’importanza dell’aspetto grafico anche in un pezzo di numeri, ma Ubitennis _ pur dispiacendosi per la loro dipartita (anche qui non farò nomi) ha continuato ugualmente a crescere…perchè curiosament anche dai loro forfait, giustificati o meno, io e gli altri Ubiboys&girls abbiamo imparato qualcosa. Il discorso qui ricorrente che io non li pago è anche superficiale. Oltre ad avere frequentato, parecchi di loro ti assicuro, una scuola o corso di giornalismo pratico che ritengo altrettanto valido di certi masters in giornalismo che costano l’occhio della testa _ e che, consentimi, non tutti sono in grado di insegnare perchè non tutti hanno fatto per 30 anni giornalismo scritto, televisivo, radiofonico, internet, collaborato a quotidiani, settimanali, mensili che richiedono skills e know how assolutamente diversi _ molti hanno cominciato a frequentare tornei (più di 80 coperti di persona), sale stampa, giocatori altrimenti inavvicinabili, ricevendo in varie gradazioni aiuti di vario tipo a progetto, a trasferta (magari piccoli…ma meglio che niente), ospitalità qui e là, l’offerta di altre collaborazioni, agevolazioni per conquistare il tesserino giornalista che non si conquista gratis…, visibilità, e altro. Ho recentemente preso a collaborare fisso con me Riccardo Bisti e un webmaster, sto ancora cercando una soluzione che mi consenta di affrontare professionalmente il discorso marketing, la concessionaria pubblicità. Non credo che se dessi 3/5 euro a pezzo come fanno altri siti, o 5 euro lordi come danno testate nazionali di grande prestigio ai neofiti, i risultati e la qualità dovrebbero esserne influenzati. Qui, io credo, c’è un gran potenziale e se _ considera che siamo nati due anni fa _ se le cose andranno come devono ed ho fiducia che accada, non ci sarà solo gloria per tutti. non accadrà, per tranquillizzare gli scettici, che Scanagatta giri in Rolls Royce e i vice, i capiredazione e i redattori che si danno più da fare, resteranno con le braghe di tele addosso. Questo almeno è quello in cui io credo. Chi ci crede sta con me e chi no, come hanno fatto alcuni, è libero di scegliere un’altra strada.

  3. Carlo scrive:

    Caro Ubaldo, mi hai convinto. Una domanda però: quali sono i tuoi siti italiani di riferimento, dove anche tu e la tua redazione ogni andate a guardare? Non mi dire che non esistono, altrimenti mi daresti ragione. Citameli per favore. Carlo

    Nota di UBS: non capisco come tu abbia potuto rispondere prima ancora che io finissi di inserire la risposta…Boh? Scusa, ma queste sono mie scelte, che non necessariamente gli altri condividono, e non mi pare di doverle dire. proprio per non offendere nessuno e fare pubblicamente una graduatoria di gradimento dei siti. Non dò le pagelle agli altri. Salvo che in cuor mio e nella mia testa.

  4. sWAMi scrive:

    Ubaldo continuo a pensare che l’errore è fare un articolo su una persona, dimenticando gli altri. Molti sono andati via e molti se andranno… ma sei convinto che quelli che vengono siano all’altezza di quelli che sono andati? Beh questo è un dilemma a cui credo tu abbia già una risposta.

  5. sWAMi scrive:

    Io non ho detto che dovevi fare una classifica ma se devi rispondere in questo modo, non sei molto diverso da certi personaggi che commentano sul sito. Io credo che tu non sia stato corretto nei confronti degli altri e con il tempo te ne accorgerai.

  6. Ubaldo Scanagatta scrive:

    quelli che verranno non lo so, ma siccome la porta è aperta a tutti potrebbero essere benissimo migliori di quelli che se ne sono andati. Perchè no? Dove sta scritto? E questo anche per un semplice motivo: alcuni di quei pochi che se ne sono andati …sono miglioratissimi nel tempo in cui sono stati con me, con noi, ma non erano affatto buonissimi quando hanno cominciato. E sono orgoglioso dei progressi che hanno fatto perchè in parte, scusa l’immodestia, credo di aver contribuito. Nessuno nasce imparato. E nessuno è uscito da ubitennis sapendo meno di quanto sapeva quando ha cominciato a scriverci…Per quanto riguarda la mia correttezza io mi firmo con nome e cognome e mi prendo la responsabilità di quello che scrivo e dico. E all’interno del gruppo che sta con me, o è stato con me, nessuno può sostenere che io non sia stato sempre chiaro e corretto con loro. Tu hai un’opinione e io ne ho un’altra. Ho elogiato l’articolo di Mastroluca perchè a mio giudizio era buono. Questo non significa che io elogi tutti gli articoli di Mastroluca. Questo mi è piaciuto così come in passato mi sono piaciuti molto articoli di altri collaboratori e non ho mancato di farglielo sapere, a volte in pubbblico _ e magari a te sarà sfuggito _ e a volte in privato e ovviamente non lo puoi sapere. Ciò detto…non capisco davvero perchè ti scaldi tanto. Mi sarà consentito di comportarmi come meglio credo o no? E ti dirò d più: ho dei ragazzi adesso in redazione che hanno un potenziale notevolissimo. E magari sono meno destabilizzanti di altri …perchè sanno fare squadra. E sarai tu, fra un po’, a darmi una risposta…i numeri dicono che ho ragione io.

  7. corrado erba scrive:

    Mi risulta che Ubaldo perda anche le notti per insegnare, dicesi insegnare, come si fa giornalismo, mi risulta anche che i suoi fini di lucro siano pari a zero.
    In un epoca dove si sta perdendo ogni concetto di didattica, sia a pagamento che non, tanto di cappello.
    Saluti
    CE

  8. Ubaldo Scanagatta scrive:

    grazie corrado, non aggiungo altri commenti…colo perchè sarebbero…di parte.
    Ubaldo

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