Solamente altre due volte siamo riusciti a ribaltare l’iniziale 0 a 2. Poco pubblico sugli spalti. Napoli dopo Torre del Greco non si ripete
NAPOLI – Pensavamo di vincere, possiamo ancora farlo ma francamente sarebbe stato difficile prevedere uno svantaggio di 0 a 2 dopo la prima giornata.
Non avrei mai immaginato di dover ricordare che per due volte nella storia del nostro tennis eravamo riusciti a recuperare questo tipo di svantaggio ma erano altri tempi ed avevamo altri giocatori quando nel 1956 a Parigi contro la Francia e nel 1960 a Perth, in Australia, contro gli Stati Uniti Nicola Pietrangeli, Beppe Merlo ed Orlando Sirola ci hanno regalato due memorabili successi.
L’incontro di ieri si era messo male quando Francesca Schiavone ha perduto l’incontro d’avvio, nel quale i margini di sicurezza a nostro favore sembravano i più tranquilli. Infatti la nostra giocatrice, forte di solide prestazioni in Fed Cup, avrebbe dovuto incamerare il suo punto di fronte ad un’avversaria classificata n. 136 e che era la quarta scelta della propria squadra. Bisogna riconoscere che ha visto giusto il capitano spagnolo nel preferire Nuria Llagostera a Lourdes Dominguez Lino, considerata meno competitiva su una superficie veloce. Infatti, pur considerando che il risultato si spiega soprattutto con una disastrosa prestazione della Schiavone, bisogna ammettere che la Llagostera ha giocato nettamente al di sopra della sua classifica e dei suoi recenti risultati, tra i quali c’è la mancata qualificazione per l’Australian Open dove è stata eliminata dalla modesta russa Ivanova.
La partita si è complicata quando la Schiavone ha perduto al tie-break il primo set facendo capire che in ogni caso il suo incontro non sarebbe stato una formalità. Tuttavia quando la Schiavone ha vinto il secondo set staccando la sua avversaria sul 3 pari, si è pensato che i pericoli potessero essere cancellati. Invece sono bastati i primi punti del terzo set per richiamarci alla realtà. Nemmeno una interruzione per pioggia (caso quasi inedito nella storia del tennis indoor) sul 2 a 1 e servizio per la spagnola ha modificato la situazione. Si sperava che il contrattempo potesse favorire la giocatrice più esperta, invece non è cambiato nulla. Non solo la Llagostera sbagliava di meno ma si permetteva anche di mettere a segno qualche buon colpo. Volava 5 a 1 e chiudeva sul 6-2 dopo 2 ore e 33 minuti di gioco, esclusa naturalmente un’interruzione di 55 minuti. Il secondo singolare,quello della riscossa, non ci ha concesso alcuna speranza perchè Flavia Pennetta è stata letteralmente dominata in due set da Anabel Medina, da lei sconfitta tre volte su quattro incontri.
Purtroppo la Pennetta non ha alternative nel suo tipo di gioco ed ieri la Medina era molto più sicura e precisa di lei nei violenti scambi da fondo campo. Non abbiamo ancora perso perché non avremo nemmeno bisogno di un miracolo per vincere oggi gli ultimi due singolari (giocherà per prima la Schiavone) ed infine il doppio sfruttando l’assenza di Virginia Ruano Pascual, considerata di scarsa importanza alla vigilia ma che invece potrebbe diventare decisiva se l’esito del confronto dovesse, come ormai siamo costretti a sperare, al doppio. Una nota negativa della prima giornata è stata la scarsa e deludente risposta del pubblico. Si sperava che i successi delle nostre ragazze avessero creato un po’ di curiosità e soprattutto un po’ di entusiasmo, si confidava anche nel buon esito di analoghe esperienze tennistiche da queste parti. Proprio contro la Spagna (ma era quella maschile con Nadal) a Torre del Greco due anni fa si era giocato con le tribune gremite.
3 Febbraio 2008 alle 15:03
0-3…… Mi dispiace per le ragazze. Tanto! Forse però ai trombettieri della FIT è stato tolto uno dei pochi argomenti di propaganda di cui disponevano. Ancora ricordo con nostalgia il poster inviato a tutti i circoli con le ragazze, il capitano e il Presidente (che non centrava NIENTE) dopo la finale col Belgio. Vorrà dire che evitare un nuovo poster è argomento di consolazione personale per la sconfitta in FED CUP!
3 Febbraio 2008 alle 15:20
I trombettieri della FIT suonavano già prima note assai stonate, adesso gli verrà meno anche il fiato.
Chissà se il silenzio permetterà loro di comprendere la disastrata situazione del tennis italiano.
Vedremo poi la Davis, là in Croazia, e anche là saran dolori.