Gli arbitri sbagliano meno dei tennisti?
Sì…ma nel 40% dei casi hanno torto!
McEnroe: condannato o giustificato?

 
16 Aprile 2008 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Uno studio ha rivelato che nel 60% dei casi le proteste dei giocatori sono ingiustificate; percentuale non esaltante che rivaluta la presenza dell’Occhio di Falco. E se nel calcio i guardalinee sbagliassero il 40% dei fuorigioco? Bastano questi dati a condannare definitivamente le sceneggiate di McEnroe?

Clicca qui per leggere l’articolo di Michele Fimiani sui dati dell’Occhio di Falco relativi al 2007.

Gli arbitri ci vedono meglio dei tennisti, sostiene un ricercatore dell’Università del Sussex, tal George Mather che ha appurato come su 1500 proteste da parte di 246 tennisti nel biennio 2006-2007, nel 61% dei casi siano gli arbitri ad avere ragione.
Il prof.Mather ha pubblicato l’esito della sua ricerca sulla base degli interventi dell’Occhio di Falco, la moviola del tennis, sulla rivista “Proceedings of the Royal Society”. Molte agenzie di stampa e siti Internet l’hanno ripresa in maniera omogenea, allo stesso modo, agganciandola cioè alle famose (o famigerate?) proteste di John McEnroe e alla sua invocazione diventata titolo del suo libro autobiografico “You cannot be serious!” ( traduzione libera: “Non puoi esser serio se sostieni d’aver visto quella palla diversamente da me”).

Tutte le agenzie e siti che ho letto ieri, si uniformano nello scrivere che il professor Mather ha così dimostrato “scientificamente” che McEnroe aveva proprio torto e che arbitri e giudici di linea avevano ragione e, quindi, la coscienza a posto.

Io la penso in maniera esattamente opposta. Vi immaginate cosa succederebbe in Italia se su 10 fuorigioco chiamati dall’arbitro 4 fossero chiamati erroneamente? La rivoluzione!

Nel tennis basta un breakpoint malgiudicato, per non parlare di un setpoint o un matchpoint, per cambiare il corso di un’intera partita della durata di 3 o 4 ore. I giocatori lo sanno. Magari SuperBrat McEnroe vedeva spesso cadere le palle laddove sperava che fossero cadute, a volte convincendosene in buona fede, altre volte era in malafede, però mentre il giocatore corre e tira, e cerca di vedere dove va a finire la palla da una posizione squilibrata (magari da una ventina di metri di distanza), l’arbitro è seduto su un trespolo sopraelevato e i giudici di linea sono nella posizione ideale per vedere quell’unica linea che devono seguire.

Non dico che sia facile, per carità, soprattutto su servizi che filano a 250 km l’ora, ma sbagliare quattro palle contestate su dieci a mio avviso significa proprio il contrario di quello che è stato scritto: e cioè che molte volte McEnroe, arrogante e maleducato quanto si vuole, poteva aver proprio ragione. O, se proprio McEnroe fosse stato miope come…Federer (il quale ogni volta che invoca l’intervento dell’Occhio di Falco viene curiosamente e regolarmente smentito), ci sono tanti tennisti beneducati che avrebbero tutte le buone ragioni di protestare. Come in tutti i mestieri anche fra i giudici di linea ce ne sono di buoni e di meno buoni, di più allenati e di meno esperti, anche se è vero che l’immagine di una palla a 60 metri al secondo passa troppo velocemente attraverso la retina perchè il cervello abbia il tempo di fissarne la traiettoria immediata. Certe signore ottuagenarie di Wimbledon (soprattutto fino a pochi anni fa…qualcuna l’ho vista anche addormentarsi) erano però del tutto inattendibili anche su velocità inferiori. E sull’erba non restava alcuna traccia di segno. Sia il benvenuto, dunque, l’Occhio di Falco, il cui principale limite è il costo esoso che ne impedisce l’applicazione su tutti i campi creando discriminazioni ingiuste fra chi gioca su un campo centrale e chi su uno periferico.

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9 Commenti a “Gli arbitri sbagliano meno dei tennisti?
Sì…ma nel 40% dei casi hanno torto!
McEnroe: condannato o giustificato?”

  1. bob scrive:

    off topic:
    complimeti a Flavio Cipolla, ai suoi primi quarti di finali in un torneo maggiore (Estoril). Adesso ha Serra, e non e’ detto che non riesca ad arrivare alle semi!

  2. bob scrive:

    off topic:
    complimeti a Flavio Cipolla, ai suoi primi quarti di finale in un torneo maggiore (Estoril). Adesso ha Serra, e non e’ detto che non riesca ad arrivare alle semi!

  3. stefan scrive:

    nella % di “sconfitte” dei giocatori contro occhio di falco va calcolato che parecchie volte lo chiamano cosi tanto per,sapendo già di essere bocciati..

  4. marcos scrive:

    io debbo dire, nella mia acclarata imparzialità, che quando il milan attacca in ripartenza, i guardialinee sbagliano l’80% delle volte! se hai in campo inzaghi, che passa tutto il suo tempo sulla linea dei difensori, sei portato all’errore.

    così è per il tennis: se il lungolinea dritto di lendl 10 su 15 cade nei pressi della riga, il giudice di linea è sottoposto ad un lavoro micidiale. azzeccare 6 volte il giudizio è già una soddisfazione.

    ora c’è l’hawk eye: mcenroe avrebbe vinto lo stesso numero di incontri con questa nuova diavoleria. avrebbe imprecato un milione di volte in più, ma nulla sarebbe cambiato della sua carriera.

    io voglio spezzare una lancia a favore dei giudici di linea, ma non salvo sempre i giudici di sedia: molto spesso, i primi sono improvvisamente accecati dal movimento del giocatore; talvolta, il secondo preferisce fare il finto tonto, in attesa di un hawk eye, piuttosto che intervenire anche su una palla chiaramente fuori o chiaramente dentro.

    non tocco il tema della buona fede perchè credo che, nella stragrande maggioranza dei casi, questa ci sia. a questo proposito, direi che l’itf dovrebbe organizzare un servizio di hawk eye gratuito per tutti gli incontri che si giocano sul duro, magari a partire dal gruppo I….

    ….anche se, il servizio di hawk eye, a ben pensarsi, sarebbe più utile nel gruppo IV, nei tornei amatoriali e, ahimè, negli under!

  5. lallo scrive:

    Stracondivido l’osservazione di Ubaldo. McEnroe vedeva fuori di tutto (e secondo me sapeva esattamente, visto l’eccezionale occhio da doppista che aveva, quali erano davvero fuori) però ad esempio uno come Safin l’ho visto infilare un filotto impressionante di richieste tutte corrette a suo favore. Nella statistica bastano il 50% di miopi quali Federer per renderla inutile (e non dimentichiamoci di coloro che raramente chiedono la correzione del punto facendo passare inosservati -statisticamente- moltissimi errori dei giudici di linea).

  6. Angelica scrive:

    Marcos, ma tu vuoi la botte piena e la moglie ubriaca?
    Moltissimi dicono Occhio di Falco e’ divertente, piace e fa spettacolo.
    Se l’arbitro fa le overrule come su i campi dove non c’e’ occhio di falco, magari, poi, di spettacolo ce ne è di meno, perche’ il giocatore non ha bisogno della verifica di una terza parte. Non credi?
    Quando vai a vedere una partita dal vivo, dove c’e’ l’hawk-eye, nota anche quante volte l’arbitro ‘aiuta’ (con un atteggiamento del corpo) il giocatore a chiedere il challenge.
    Le televisioni americane hanno voluto Hawk-eye. Si tratta di showbusiness. Denaro. Tanto. Mica bruscolini. Eppure spesso lo si dimentica

  7. marcos scrive:

    sì, angelica…mi piacerebbe avere sempre la botte piena. la moglie ubriaca, no…preferisco sia dolce e comprensiva!

    è molto divertente quando l’arbitro fa l’overrule ed il giocatore danneggiato chiede l’hawkeye, proprio per controllare l’overrule!

    ho notato che l’arbitro cerca, talvolta, di aiutare la richiesta di overrule, oppure, di sconsigliarla.

    sono anchio certo che l’hawkeye porta tanti soldoni!

  8. Angelica scrive:

    E allora, marcos, salviamo anche gli arbitri di sedia.
    Forse fare il finto tonto, fa parte dello spettacolo che va in scena.

  9. marcos scrive:

    e salviamo anche gli arbitri di sedia!

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