Fine della dittatura
Federeriana…

 
8 Luglio 2008 Articolo di Andrea Scanzi
Author mug

Domenica, a Wimbledon, non è morto nessuno, men che meno il tennis. E’ solo finita la Monarchia Assolutista del Re Frigidaire. E’ morto il Re, viva Nadal.

Il tennis è in lutto. Cioè, no. Lo sono molti federeriani. La vittoria a Wimbledon li ha oltremodo afflitti. Il loro dolore è inconsolabile.

Teoria federeriana vuole che, con Nadal trionfante ai Championships, il tennis sia morto. Una sciocchezza colossale, e spiace che a far parte del cordoglio generale ci sia anche Giancarlo Dotto, che pure di estetica si intende, avendo per anni frequentato (con ottimi risultati) quel grande artista che era Carmelo Bene. Dotto, sulle pagine de La Stampa di lunedì, ha vergato il coccodrillo di Federer, tratteggiandolo come ultimo baluardo del tennis classico, tragicamente caduto sotto i colpi del mortaio nadaliano, lui che “negli ultimi sei anni aveva cesellato la sua meraviglia privata, il suo Taj Mahal”. Sì, come no.

Se fossi amante del pensiero omogeneizzato (più che omologato), dei luoghi comuni e pure del manicheismo, che vuole sempre tutto diviso tra bene e male, giusto e sbagliato, bello e brutto, senza mezze misure, potrei anche partecipare al bizzarro cordoglio per un multimiliardario che da domenica scorsa dovrà convivere con l’inconsolabile dolore di una sconfitta a Wimbledon dopo cinque (dicasi cinque) vittorie consecutive. Soprattutto: se il tennis lo vedessi solo due-tre volte l’anno, magari basandomi giusto sugli highlights, potrei anch’io affermare che Federer è “Il” tennis e Nadal rappresenta invece “il volgo”, la depravazione muscolare del tennis, la tamarraggine senza un briciolo di talento e pure - già che ci siamo, ché anche a questo alludono - in odor di doping.

Sarebbe facile, ma non sarebbe vero.

Rafael Nadal, vincendo Wimbledon, non ha sporcato alcun albo d’oro. Proprio a volerlo, si potrebbe affermare che “il tennis è morto” (ma che vuol dire, poi?) per altri motivi: perché il padre edipico di Seppi (Rainer Schuettler) ha raggiunto le semifinali a Wimbledon; perché l’hooligan prestato al tennis (Andy Murray) ha estromesso uno degli ultimi (veri) baluardi del tennis da ebanisti (Gasquet, non Federer); o perché tra i top ten continua a esserci David Ferrer. Ma Nadal, no: non ha usurpato alcun trono. Non ha sporcato i verdi pascoli. Non è accusabile di eresia. Al contrario, e lo scrivo da non nadaliano, ha vinto Wimbledon con un anno di ritardo (nel 2007 convinse in finale molto più dello svizzero), contro un avversario che poteva essere (ma non è) il più bello del reame, e che forse verrà ricordato come il più medagliato tra i Re.

Nel loro tanto inconsolabile quanto buffo (e un po’ tragicomico) arrovellamento mistico, i federeriani si ergono a difensori del “vero tennis” immolati in difesa dell’ultimo fortino edonistico. Loro sono le guardie, Federer è Fort Apache. Immagine perfetta per gli anchorman con le camicie old british e gli opinionisti un po’ snob, ma gigantesca bufala.

I quasi-esteti dicono che Nadal oltraggia l’erba (cioè terba, caro Dotto: terba). Che è un pallettaro, che non va mai a rete, che uno così “brutto” non era mai stato premiato dai Kent. Ohibò, dov’era tutta questa gente quando Wimbledon lo vinceva uno come Hewitt, che di Nadal è (se va bene) cugino di terzo grado? E ancora, se componenti irrinunciabili del vero erbivoro sono il gioco di volo, il serve and volley e il chip and charge, volete dirmi che uno come Agassi andava a rete più di Nadal? E quello svedesone, pure lui lungocrinato, che Wimbledon lo ha vinto cinque volte, tale Bjorn Borg, era forse un feticista di volèe?

Siamo di fronte a una delle più grandi mistificazioni del vero: Federer=Bene, Nadal=Male. Rafael Nadal era forse “solo” un muscolare, un atleta con racchetta, un mero pallettaro nel 2005, quando su erba faceva ridere e perdeva da Gilles Muller. Disse, al tempo, “voglio vincere anche su erba” e tutto risero: ora ridono un po’ meno. Nadal, in tre anni, è migliorato tecnicamente, tatticamente. Non solo fisicamente. E’ stato umile, si è applicato, si è abbellito. L’esatto contrario di Federer. Ha pienamente meritato un titolo epico, che avrebbe conquistato in tre set senza la prima interruzione per pioggia. E’ stato encomiabile per tenuta mentale dopo gli sprechi (per lui inconsueti) nel tiebreak del quarto. Ha condotto il match dall’inizio alla fine. Non ha sporcato alcun albo d’oro. Non ha bestemmiato in Chiesa. Non ha offeso alcun senso dell’estetica. L’unico “scandalo” è che uno come lui, il più forte numero 2 della storia Open del tennis, il primo dai tempi di Borg a realizzare la double Roland Garros + Wimbledon, non sia (ancora) numero uno nel mondo.

Epperò, sento gridare alla lesa maestà: sono i soliti federeriani piangenti, incapaci di perdere per conclamata disabitudine alla sconfitta. Dicono: come può questo orrido clavatore meritare il trono del mondo? Scherziamo? No, non scherziamo affatto. Era (forse) più accettabile e “giusto” vedere sul tetto del mondo tennisti come Muster e Courier, Ferrero e Moya, Hewitt o quello tsunami estetico che è stato (ed è) Roddick? Nadal, la leadership mondiale, la merita appieno. Come merita Wimbledon. Chi nega il suo talento, i miglioramenti, le qualità eccezionali, o è cieco o federeriano. O entrambe le cose, non di rado a braccetto.

Certo, mi direte: la questione estetica. Eh, ma Roger Federer è IL tennis. Eh, ma Federer è quello col cardigan, quello col completo bianco vintage (e i pantaloni al contrario, come alla premiazione di un anno fa: la fidanzata Mirka si era dimenticata di vestirlo). Eh, ma Federer è “il genio che non sopporta l’idea oltraggiosa di un mondo volgare”, per dirla con Dotto. Lo stesso Dotto ci ricorda, quasi a rivelarci un’agnizione miracolistica, che addirittura David Foster Wallace si è preso “non so quante pagine del New Yorker per raccontare a se stesso lo choc di un colpo impossibile” inventato da Roger Federer nella finale degli Us Open 2005. Embè? Non so se Wallace ha la parabola (intesa come dotazione televisiva, non metafora letteraria) e quanto guardi il tennis, ma vorrei informarlo che “non so quante pagine” le vorrei comprare anch’io, saltuariamente, per spiegare a me stesso colpi accecanti. Raramente di Federer, però: servivano 38 pagine di Repubblica per spiegare la pentecoste di un rovescio da dietro di Tipsarevic contro Safin a Mosca 06; serviva gran parte di Tuttolibri per raccontare i primi due set - non un colpo: tutti i primi due set - di Misha Youzhny contro Nadal a Wimbledon 07; e avrei avuto bisogno della Treccani omnia per tratteggiare i folgoranti bagliori di Gasquet contro Federer a Montecarlo 05.

Il coro vedovile dell’algido svizzero si rassegni. La storiella che nel tennis contemporaneo il bello equivale a Federer, l’ultimo Federer, è una bugia con le gambe corte, mette quasi tenerezza. Dotto, come Gene Gnocchi e gran parte dei federeriani, non parlano del vero Federer: parlano dell’idea che loro hanno di Federer. Dell’ologramma di Federer, del simulacro di Federer. Il loro Federer è un sogno idealizzato, un archetipo effimero, ben poco simile a quello reale. Qualcosa che non esiste.

Non nego che sussista un problema sul futuro del tennis, sempre meno tecnico e sempre più muscolare: è indubbio. Ho però seri dubbi che il baluardo del “bel tennis” sia Federer. Questo Federer. Quello che si è deliberatamente normalizzato, abbrutendosi in cambio della vittoria perenne, dal 2006. E forse anche un po’ prima.

Roger Federer, esteticamente parlando, è ciò che poteva essere e non è stato. Uno straordinario “ragioniere di talento”, secondo la definizione folgorante che Michele Serra diede una volta di Michael Schumacher. Tanto fortissimo (sia chiaro: fortissimo) quanto algido, tanto dittatoriale quanto calcolatore, tanto cannibale quanto impiegatizio.

Il Federer che elargiva beltade è morto nel 2003, forse nel 2004. Poi ha sacrificato tutto in nome della vittoria, del feticismo da record: vinco quindi sono. Il cartesianesimo dei cannibali. Il Federer degli ultimi due anni vive principalmente dello schema meno accattivante: servizio e dritto. Di chi parliamo, di Federer o di A-Rod? Senza prima di servizio, perderebbe con tanti. La sua miopia (pardon: supponenza) tattica rende Tursunov quasi un luminare del circuito. A rete ci va (da anni) meno di Chesnokov. Di rovescio stecca come se piovesse. Negli scambi da fondocampo, con Nadal, mette quasi tenerezza (eppure lui insiste, perché è un suo must voler sempre dimostrare che lui “ce l’ha sempre più lungo”). Se gioca con un rematore, rema pure lui. Se gioca con un volleatore, vollea anche lui. Se l’altro battesse la seconda da sotto, lo farebbe anche lui: per dimostrare di saper fare tutto meglio dell’altro. Un tennista-simbionte, perennemente alla prese con la sottolineatura del proprio ego.

Mi si dirà: eh, ma ogni tanto gioca bene. Certo che gioca bene: con quel bagaglio sovrumano di genialità, lo farebbe anche per “disgrazia”. Ci mancherebbe altro. Stiamo parlando di un f-e-n-o-m-e-n-o. Gli accade ancora, soprattutto quando trova il vassallo di turno, sdraiato a pelle d’orso, ben predisposto al supplizio. Il Blake della situazione, oppure l’Ancic della bisogna (uno che vive di rendita da 6 anni, dopo “quella” vittoria a Wimbledon). E’ allora che Federer sale sterilmente in cattedra, dispensando perle di talento liofilizzato, increspando bambinescamente il volto quando il vassallo osa evitare lo 0-6, punteggio che notoriamente Federer ama di più, in quanto plateale ostentazione del proprio indiscutibile strapotere.

Dotto, come Bene e tanti altri (me incluso), ama quel mix rarissimo di estetica e umanità, rivoluzionarietà e vulnerabilità. Spiacente, caro Giancarlo, quello stampino lo hanno buttato via dopo Muhammad Ali, Stefan Edberg e Van Basten . C’è chi preferisce l’epica, chi la dittatura. C’è chi rimane forever young e chi invecchia anzitempo.

Bob Dylan, a cavallo dei Settanta, rinacque in Cristo. Roger Federer, all’inizio del XXI secolo, è rinato cyborg. La sua bellezza risiede ormai nella freddezza seriale degli aces che grandinano in coincidenza con palle break da salvare o tiebreak da dominare. Un po’ poco per gridare, adesso, al tramonto dell’estetica. Certo, se non avesse assecondato questa brutale razionalizzazione, se ancora spaccasse racchette, se ancora andasse più a rete, se ancora inseguisse la genialità estemporanea (quella di cui anzitutto Dotto parla), avrebbe vinto di meno. E’ vero. Sono scelte del tutto legittime, ed è anche vero che un Federer normalizzato è comunque più bello da vedere del 90 percento dei contemporanei, avendo in dono un talento inaudito. Non è facile rimanere fedeli a se stessi. D’accordo. Ma lasciamo stare la questione estetica, please. Aggiungendo, neanche troppo a margine, che se anche Federer avesse vinto di meno, avrebbe certo scardinato più cuori.

Vi chiedo: desta più “scandalo” un grande atleta che non si accontenta dei suoi muscoli, o piuttosto uno smisurato artista che tradisce il proprio talento? Nadal non si è mai presentato come il Custode della tradizione. Non è mai stato un Prescelto. Lui è muscoli e tic, grinta e sudore, talento (che ne ha) e occhi di tigre. Lo si dica: la “bellezza” oggi risiede più in lui che in Federer. E’ un falso anche l’idea che la finale di Wimbledon sia stata la partita più bella degli ultimi 20 anni: è stata splendida dal tiebreak del quarto set a tutto il quinto. Cornice, andamento e pathos hanno sicuramente contribuito a rendere l’incontro definitivamente epico. Il livello dei primi tre set, però, non era stato all’altezza dei protagonisti. La semi degli Australian Open 2005 tra Federer (un Federer ben migliore) e Marat Safin, per dirne una, fu di un altro pianeta.

E Roger? Be’, lui sì che era il Prescelto. Lui sì che poteva essere “La” bellezza. E’ stato, al contrario, mero contabile di se stesso. Il Despota dai modi affettati che in conferenza stampa dispensa caramelline alla plebe (“Bolelli vale i top ten”, “Seppi mi è piaciuto”, “Querrey è un grande tennista”) ma in campo, tra espressioni stalagmitiche e reazioni stizzite quando i vassalli non lo riveriscono a sufficienza, incenerisce lo sparring partner per minargli la mente, accrescergli il complesso d’inferiorità o punirlo di lontane sconfitte ai tempi junior.

Federer, nato come scapigliato, come scapestrato, come fenomeno di totale rottura, si è anestetizzato al punto da divenire una sorta di Veltroni vincente: politicamente corretto ed ecumenico, sussiegoso e maanchista, tutto e niente, presuntuoso e tatticamente suicida. Educato, buonista, all’apparenza buono e in campo sadicamente vendicativo. Ben vestito, apparentemente acculturato ma ignaro di Freud (e sì che conoscerlo gli farebbe bene, considerate le regressioni psichiche di cui soffre al cospetto di Nadal). Narciso fino alla patologia, sempre intento ad addomesticare (pure) il ciuffo. Persino i suoi brufoli cercano il profilo migliore delle telecamere.

L’intoccabile Roger ha frainteso la bellezza col palmares. Ha inseguito unicamente i record. Perdendo per strada l’incanto. Ovvio che, adesso, le logore copertine di Linus dei federeriani volino via, mostrando una realtà dei fatti ben lontana dall’agiografia di regime di cui da anni gode Federer.

La sua sconfitta non deve portare lacrime. Nadal è stato il partigiano che ha liberato il tennis dalla dittatura del grande sbadiglio, scrivendo trame (finalmente) dall’epilogo diverso. Ha permesso che negli ultimi tre anni non ci si addormentasse definitivamente, tramortirti da un Re col carisma di Memo Remigi e una pletora di vassalli sterili e promesse non mantenute. Diventerà numero uno, poi gli subentrerà (a lungo) il situazionista del medical time-out, Novak Djokovic. I federeriani sgomenti si tirino su: il loro beniamino continuerà a vincere, perché tutto è fuorché finito: semplicemente, vincerà un po’ meno. E per il tennis, che come tutti gli ambiti del vivere mal sopporta le dittature, sarà un bene. Niente uccide la passione come l’abitudine.

Imparerà (forse) la sconfitta. Litigherà ancora con il suo simile, Hawk Eye, in una lotta tra computer come neanche nei romanzi di Isaac Asimov. Chissà, magari tornerà più leggero e meno ingessato. Ma non sarà mai l’emblema unico del tennis classico e puro, estetico ed estetizzante. E non lo sarà perché lui ha deciso di non esserlo. Se cercate il Fort Apache dei panda, bussate casomai a una porta cigolante di Beziers, o riguardatevi i Leconte e le Novotna che furono. E pazienza se alla fine avrete poche coppe da alzare: non di soli trionfi si vive.

Roger Federer ha modellato faticosamente se stesso per divenire lo Schumacher del tennis, l’Indurain della racchetta, il Beckenbauer dell’Atp. Uno di quelli che vincono, rivincono e stravincono: fenomeni assoluti, che però non accendono. “Colletti bianchi”, li chiama Vladimir Dimitrijevic. Superuomini troppo presi da se stessi e dai loro trionfi per accorgersi che al pubblico, al volgo, ai comuni mortali, sarebbe bastato anche molto meno. Magari un Galibier sotto la pioggia.

Domenica, a Wimbledon, non è morto nessuno, men che meno il tennis. E’ solo finita la Monarchia Assolutista del Re Frigidaire. E’ morto il Re, viva Nadal.

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328 Commenti a “Fine della dittatura
Federeriana…”

  1. Elisa Piva scrive:

    In un certo senso, seppure sia tifosa di Federer, io ti do ragione; non mi fraintendere, è ovvio che vederlo perdere mi dispiace sempre, ma il Federer ultima maniera ha davvero fatto il compitino per carenza di avversari, si è presentato come un giocatore talentuosissimo, estroso e bizzoso, poi però ha sacrificato il bel gioco per portare a casa il maggior numero di vittorie. Se Nadal fosse arrivato prima magari lui non avrebbe vinto così tanto, però lo avrebbe spronato a migliorarsi, a provare qualcosa per venire a capo di Nadal, vista la sua fame di vittorie. Credo che il fatto di non essere più il n°1, non più l’uomo da battere, gli possa aver alleviato un pò di pressione, e forse è la volta buona che ritorna a privilegiare il bel gioco fantasioso piuttosto che a fare il maestrino.

    Inoltre non penso che Nadal non sia un degno vincitore di Wimbledon, ne tanto meno sia la morte del tennis, anzi; è lontano anni luce dai tipici giocatori da terra battuta, ha talento, sa giocare più o meno bene in tutte le zone del campo, ed è migliorato tantissimo da quel 2005 in cui giocava 5 metri dietro la linea di fondo, la rete per lui era quella dei pescatori, da stargli alla larga il più possibile, e il servizio era una rimessa in gioco.

    Il luogo comune che questo Federer è il tennis e Nadal l’anti-tennis credo sia stato sfatato, è chiaro a tutti, solo una persona ottusa non riuscirebbe a capirlo.

  2. Andrea Nizzero scrive:

    Mi è davvero dispiaciuto leggere questa irosa arringa.
    L’odio e l’ipocrisia che vi si leggono penso siano qualcosa che l’evento meraviglioso di domenica non meritava.
    I numerosi commenti che questo pezzo certamente provocherà non mi faranno cambiare idea sul valore dello stesso.

  3. Luka scrive:

    Molto bello questo articolo.
    Pur essendo un”federiano” devo riconoscere che Nadalito si è modificato, migliorato, fin aggraziato.
    Resto convinto che il Re (perchè non basta cadere per essere esautorato dei titoli!!) con l’immane talento che si ritrova può e deve dimostrare che è ancora lui il migliore.
    Magari con l’aiuto di un allenatore che lo aiuti a ritornare a pensare tennis come è in grado di fare (il decidere, qualche tempo fa, di farne a meno è stata la più grossa spacconata mai vista su un campo da tennis!!)
    Ma, per favore, non l’allenatore attuale. Qualcuno che abbia come minimo il carisma per dire al più forte:” adesso zitto e impara!”

  4. milena scrive:

    david foster wallace è il più grande scrittore di tennis che io conosca a parte clerici…però, credo, dovrebbe far sue altre 15 pagine del new yorker per raccontare la veronica e il successivo dritto a uscire di nadal con cui è andato 7-7 nel quinto set. oltre al turning point è stata la quintessenza del coraggio e il trionfo della bellezza.

    sono d’accordo con quello che dici, anche se non in tutto. la bellezza deve sporcarsi con i bassifondi. non salva il mondo dai grattacieli dorati del paradiso ma dalla rabbia del quotidiano.

    mcenroe non si metteva i pantaloni lunghi dopo una sconfitta bruciante di cinque set; si buttava sulla sedia affranto, mani nei capelli. quello me lo faceva sembrare umano, fragile, un tennista. per questo è stato davvero così grande.

  5. rockville scrive:

    Condivido totalmente l’opinione di Andrea Nizzero.

  6. Paolo scrive:

    L’articolo riporta solo tue tue opinioni…a me non pare per niente che la gente sia stanca di Federer, è sempre quello che riceve più tifo dagli spalti e inoltre quando fa certe magie…che solo lui sa fare, i campi centrali di tutto il mondo esplodono letteralmente. Invece, vedere dirittoni con il braccio che passa sempre sopra la testa ripetuti per 100mila volte in un match…quello si che è divertente!!
    Se tu sei stanco del regno di Federer…è un discorso, ma questo non significa che lo siamo anche noi!!

  7. p1pp0z scrive:

    Non capisco questo accanimento nei confronti di Federer… tutti pronti a scagliarsi contro Safin xchè non addomestica la sua indole per poter vincere di più, ed ora si dice addirittura che Federer farebbe meglio a spaccare racchette xchè così facendo scalderebbe i cuori? Ricordo all’autore che lo stesso Stefan Edberg citato non era il massimo come calore umano. E vorrei precisare un’altra cosa: cosa ne pensa “il tennis” e lo stesso denigratore di Federer della super-dittatura di Nadal sui campi rossi?
    Pur trovandomi d’accordo in molti aspetti della sua analisi tecnica, non capisco come possa una persona intelligente trovare in ogni gesto, in ogni aspetto, in ogni centimetro un punto per cui denigrare colui che, non solo a detta dei federeriani (che comunque riempono gli spalti nel mondo… strano per essere uno che non scalda gli animi), è sicuramente uno dei migliori giocatori che abbiano calcato un campo.

  8. Mario scrive:

    Non concordo con quanto scritto sopra, non odio nadal ne mi da fastidio vederlo giocare ma preferisco molto di più federer, sia come persona sia come tennista

    E parlare di dittatura per quanto riguarda le imprese di federer degli ultimi anni, mi suona completamente errato…

    my two cents.

  9. Safinator scrive:

    ” Se gioca con un rematore, rema pure lui. Se gioca con un volleatore, vollea anche lui. Se l’altro battesse la seconda da sotto, lo farebbe anche lui: per dimostrare di saper fare tutto meglio dell’altro. Un tennista-simbionte, perennemente alla prese con la sottolineatura del proprio ego.”

    Per l’ amica Ros…:non siamo gli unici a pensarla cosi a quanto pare… ;)

  10. Fabri scrive:

    Caro Andrea quando scoprirai che il tuo Fenomeno Nadal non è altro che una macchina costruita in laboratorio dal caro Dott. Fuentes ti ricrederai. Da quello che scrivi (e ammetto che di cose giuste ne ho trovate poche) sembra quasi che Federer dovesse perdere più spesso a beneficio dello spettacolo. Follia!! Anche il tuo caro amico Nadal pur di vincere si mette in fondo a remare e sbraitare, impiega più o meno un minuto per battere un servizio pur di innervosire l’avversario. Il tuo articolo meriterebbe la censura.

  11. David87 scrive:

    W ROGER !! sempre e cmq il RE del Tennis !!

  12. Marco scrive:

    Articolo fuori dalla realtà!!! Che cosa si vuole dimostrare??? Ma che cosa significa “contro un avversario che poteva essere (ma non è) il più bello del reame, e che forse verrà ricordato come il più medagliato tra i Re”,”Un tennista-simbionte, perennemente alla prese con la sottolineatura del proprio ego”,”Il loro Federer è un sogno idealizzato, un archetipo effimero, ben poco simile a quello reale. Qualcosa che non esiste”,”“ragioniere di talento”. Queste affermazioni e tante altre riportate nell’articolo sono follia allo stato puro!!!!
    Sono parole fuori luogo!!! L’unica certezza sono i mostruosi risultati che Federer ha riportato in questi ultimi 5 anni(escludo il 2008) quando Nadal era già n. 2 del mondo:ha vinto 12 titoli dello slam arrivando tre volte consecutivamente in finale a Parigi!!!!
    Dove era l’erculeo Nadal quando(solo 6 mesi fa) Federer stravinceva sul circuito??? Tutte queste fantomatiche ipotesi sulla vera natura di Federer sono veramente ridicole!!!
    Idiozie!!! Qui si tratta semplicemete di un campionissimo che dopo 5 anni di assoluto dominio ha rallentato, tutto qui!!!
    Ma ciò non significa che nei prossimi anni non stravincerà ancora e dubito anche che Nadal a fine anno sarà il nuovo n.1 del mondo!!! Scanzi si metta l’animo in pace e si goda le incredibili giocate e le nuove vittorie dell’incredibile talento svizzero!!!!

  13. dario scrive:

    Ho letto con piacere l’ articolo e sono parzialmente d’accordo sul fatto che Roger si sia “accontentato”di se’ stesso negli ultimi anni.Anche se forse questo e’ dovuto al fatto che era talmente piu’ forte che la conseguenza e’ stata quasi naturale.Piuttosto mi sembra molto piu’ grave il fatto che non sia migliorata gente come Roddick o Ferrer che non ha mai vinto granche’.Forse Nadal sarebbe dovuto esplodere due o tre anni prima,allora forse avremmo visto veramente “tutto” di Federer(si perche’ a volte sembra che il suo potenziale sia ancor piu’ grande di quello che e’ o e’ stato).Dal punto di vista della voglia di emergere e di migliorare credo che Rafa sia un esempio.Per il resto lasciamo perdere…..

  14. Massimo scrive:

    Grazie di cuore. L’articolo migliore mai letto negli ultimi mesi, forse anni. Il tennis è ad una svolta, Nadal ha creato l’occasione per far riflettere tutti, Federer compreso, su cosa sia questo sport e su cosa deve conservare.

  15. Voortrekker Boer scrive:

    Povero Scanzi….nel perenne inseguimento di un modello è diventato la parodia di se stesso.

    Gente così merita solo compassione.

    E lo dico da amante del bel tennis, che sia di Federer, di Nadal o di Gasquet che per sua informazione risiede a Neuchatel con grande rabbia del fisco francese.

    Scanzi un uomo che parodia se stesso, mettendo in un articolo frasi ribollite o riscaldate presenti già da svariati mesi sul suo sito. I video su Youtube di cui tanto si pavoneggia nelle sue apparizioni televisive (per poi pubblicare con la casa editrice di chi giustamente critica). La sua telecronaca con Federico Ferrero dove da fustigatore dei tempi presenti si trasforma in chierichetto orante con tanto di vocetta riflettente.
    Loda i geni incompiuti, i pazzi, gli imprevedibili. Odia il comune, il ripetitivo, l”impiegatizio”. Nulla di sbagliato in questo.
    Solo che il suo modo di scrivere trasuda il contrario, ossia proprio l’impiegatizio, il “ragionierismo” della penna, nascosto da un debole speculum di artefazione lirica che lo rende triste e falso come un clown in un ospizio, come un cent bucato.
    Egli dunque guarda a cotesti esempi perfettamente consapevole di ciò che egli non è, e si scaglia contro i suoi simili. Per alcune donne si chiama “invidia del pene”, per Scanzi probabilmente lo stesso incomprensibile impulso che spinge molte persone a spendere migliaia di euro nell’acquisto di un SUV per sopperire a mancanze interiori o idiosincrasie di restrizioni fisiche a livello genitale.
    La rabbia quindi lascia lo spazio alla compassione, la compassione per una persona che fa della sua esistenza una perenne lotta contro ciò che realmente è, e in questa lotta applica tutto il suo scibile, la sua protervia, la sua tenacia, la sua disperazione, probabilmente inconsapevole di apparire ridicolo oppure di non avere scopi se non quello di apparire ciò che non è.
    Scanzi in primis è il frigidaire, ma il frigidaire anni ‘40 quello brutto con le ante piatte e la trama in metallo ghiacciabile, che desolato nella sua condizione esalta il frigidaire anni ‘60 quello vintage, quello che piaceva a tutti, quello che mai non sarà, e ancor più duramente critica il frigidaire moderno: ottuso, senza imperfezioni ma terribilmente impersonale, non rendendosi conto che la sua condizione lo avvicina assai di più quest’ultimo che ai suoi modelli tanto vagheggiati. Ma questo non lo comprende e il suo “ragionierismo impiegatizio” mascherato di “estetica” lo spinge alla retthorica più infuocata, una retthorica triste, quella di un Robespierre senza Giacobini, di un Tribuno senza plebe, di un Lenin senza Vyborg, una figura sommamente malinconica, e appunto parodia di se stesso. Colletto bianco per eccellenza Scanzi, senza poesia, si rifugia in un pianeta che lui chiama estetismo, ma che si rivela solo un’infinita lotta contro il suo essere.

    L’apoteosi della malinconia.

    Non resta che la compassione roussoviana per il proprio simile che esterna sofferenza.

  16. Nicola1985 scrive:

    articolo in larga parte condivisibile,peccato che scanzi come al solito si perda nelle sue metafore roboanti e autocompiacentesi…abbiamo capito che conosci bene l’italiano,la musica,lo sport,la storia…non c’è bisogno di rimarcarlo ogni volta con articoli della pesantezza di quest’ultimo e di tutti o quasi i tuoi precedenti pubblicati qui sul blog…tra l’altro in qst’ultimo ripeti + o meno una decina di volte lo stesso concetto del federer che ha sacrificato la sua “beltade” per vincere…dovresti sapere che il dono della sintesi è fondamentale quando si scrive,onde evitare di fare addormentare chi legge davanti allo stessa cosa ripetuta ancora e ancora e ancora(tanto x citare anche qualcosa,ossia il film “il gladiatore”)…da ultimo una domanda:tu al posto di federer che avresti fatto?avresti preferito finire come il tuo idolo gasquet,o come safin,tanto bello o tanto dannato nel caso del russo,quanto eternamente perdenti,o vincere 12 slam???

  17. Ros scrive:

    Andrea non poteva esprimere meglio il concetto. Ma parlo di Nizzero. Scanzi,che cerca di sottolineare il dirompente peccato di ego dello Svizzero,nonf a altro che porre il suo,come sempre. E come sempre danzando attorno alle parole. Per quanto mi riguarda,penoso. Anche se non fosse scritto per Federer,davvero gratuito. Il tennis non è morto,anche chi lo dice è penoso. I nomignoli che vengono usati poi (sia per Federer,che per Nadal,anche per Djokovic) sono davvero di bassa bassa lega. Ma i cani affamati erano dietro l’angolo,bastava aprissero le gabbie.

  18. saramilto scrive:

    Non sono per niente d’accordo con le cose scritte sull’articolo. Io sono una federeriana convinta e quindi anke un pò di parte. Nadal avrà fatto anche mille progressi però quando si dice che a vincere Wimbledon è stato l’antitennis nn posso nn essere d’accordo, un giocatore monotono che sa solo giocare liftoni alti, giocatore noioso e che per fare un servizio ci mette più tempo del dovuto. Forza Roger io sono convinta che ti riprenderai!

  19. Ros scrive:

    E consiglio a Scanzi di guardarsi ogni tanto una partita,qualche colpo. Chi vince non è sempre brutto solo perchè vince. Paragonare Federer a Roddick è davvero la scusa più triste e vergognosa che si potesse trovare. Anche a Sampras devono essergli fischiate le orecchie sul concetto “servizio”. Poveri noi,cosa ci tocca leggere.

  20. giancarlo liucci scrive:

    Perfetto, un articolo che riassume perfettamente l’importanza dell’apparire che spesso prevale sull’essere.

  21. Alessandro scrive:

    Che grande spreco di caratteri…
    Mi sembra quasi un articolo scritto da qualcuno appena licenziato inspiegabilmente dal suo capo oppure lasciato dalla fidanzata,tanto è il livello di livore e di acrimonia.Ci voleva proprio un evento inaspettato come una vittoria di Nadal a Wimbledon per scoperchiare questo vaso colmo d’odio…
    Ovviamente condivido poco o nulla di ciò che è stato scritto.Mi sento però di dire che è lampante che Federer sia in calo quest’anno,resta da vedere se il calo sia fisico,tecnico o motivazionale.Personalmente ritengo che la mononucleosi abbia molto inciso e credo proprio che per quest’anno sia una stagione di transizione,risposte più precise sul suo futuro credo le avremo solo dopo la lunga sosta di fino anno in cui potrà davvero ricaricare le batterie…
    Inoltre non comprendo davvero l’ostinazione di fare a pallate da fondo campo e di usare il rovescio tagliato col contagocce,è normale che se si fa giocare Nadal sull’erba come sulla terra vince lui.E quest’osservazione vale per tutti gli avversari dello spagnolo.
    Per quanto riguarda Roger penso proprio che sia un pò troppo presto per scrivere il suo epitaffio tennistico,forse questa sconfitta potrebbe anche risvegliare in lui un certo furore agonistico che le troppe vittorie avevano sopito.Io resto convinto che Roger Federer sia sempre il miglior tennista in circolazione,

  22. sara scrive:

    condivido quanto scritto da Andrea Nizzero.

    Parole,parole,parole
    Ho l’impressione che questo sia uno del classici articoli che quando vengono riletti facciano esclamare a chi li ha scritti
    “ma quanto sono bello e bravo!!”.

    E’ il classico articolo che si immola sull’altare del successo o
    del plauso giornalistico a discapito dei contenuti e di qualunque pacata discussione.

    Roger consolati non nel tennis ma in altri campi sei in buona compagnia:)

  23. dario scrive:

    Comunque in mezzo alla tristezza infinita dei gia’ citati Roddick,Ferrer,”culone”Blake,Putin davydenko eccetera,mi vien da dire che sia normale che un pur grandissimo Federer ad alcuni possa essere sembrato il nuovo Dio del tennis.Ma vi rendete conto?Cercasi nuovi Pat Cash su “vera” erba disperatamente…..

  24. Remo scrive:

    Inizieremo a rimpiangere Federer quando questi non sarà più della partita, un po’ come si è fatto con Edberg (che pure, infelicemente definito da Galeazzi “tacchino freddo” anche dopo aver vinto uno US Open con memorabili battaglie al quinto set, era meno popolare del suo rivale del tempo, Becker). Scriverne adesso il necrologio (e quello del tennis al fianco suo) è certamente prematuro anche se la sensazione diffusa è che lo svizzero sia alla fine della sua seconda carriera (la prima è finita con la prima vittoria a Wimbledon). Se ci sarà una terza e, nel caso, come sarà è presto per dirlo. Solo in caso di successo agli US Open potremmo ipotizzarne lo spessore: forse meno vincente ma abbastanza da collocarlo in cima alla lista. Il problema di Federer e di tutti i suoi tifosi è rappresentato dal palmares dello svizzero; giova ricordare che l’uomo dei primati resta pur sempre un uomo, suo malgrado. E, nello sport, la regola è vincere e perdere, non vincere sempre (o quasi). Se lo svizzero saprà metabolizzare questa nuova realtà, con ogni probabilità lo rivedremo alzare qualche trofeo importante. Altrimenti, tempo un anno o forse due e si ritirerà perché non potrà sopportare a lungo la mediocrità. E allora tutti, anche i detrattori suoi e del suo rovescio ballerino, inizieranno a rimpiangerlo.

  25. tilden scrive:

    Secondo me Roger si ritira

  26. SARA scrive:

    Credo di avere appena letto le critiche meno obiettive che siano state fatte a Federer. Ho cominciato a seguire il tennis a dodici anni quando vidi per la prima volta Boris Becker sui campi da tennis da allora non ho più smesso di seguire questo sport. Ho ammirato tantissimo Becker ma adoro Federer… Da quanto è comparso sui campi da tennis ho pensato che sia il più splendido giocatore che abbia mai calcato i campi da tennis. Voglio soprattutto smentire l’idea che Roger non trasmetta emozioni ai tifosi. Io l’ho visto giocare dal vivo due volte a Roma e quando lui è entrato in campo il centrale si è letteralmente infiammato e vi assicuro che non è successo per nessun altro giocatore. Domenica dopo la sua sconfitta ho pianto e ho pensato che Federer è fantastico perchè anche se perdente è riuscito a donarmi un’emozione così forte ………e vi posso assicurare che non sono una persona emotiva, sono definita glaciale e non mi emoziono mai. Sono una federeriana fedele e lo sarò sempre e vi posso assicurare che Roger mi ha toccato il cuore e ha infiammato il mio amore per il tennis. E’ un personaggio fantastico, gentile, intelligente, mai scortese o ipocrita. Che cosa volete di più da un campione?

  27. andrea1983 scrive:

    Articolo irriguardoso nei confronti di un grande campione che nel corso della sua carriera nn ha fatto null altro che cercare di migliorarsi e di nn gettare alle ortiche come molti hanno fatto in passato e fanno tutt ora un talento cristallino!! é l unico che abbina alla grande talento puro a concretezza e cinismo…. e per favore nn si citino i leconte che valgono un unghia dell alluce sinistro di federer…..detto questo dico grande Federer e grande Nadal!! due campioni veri

  28. Dan scrive:

    C’è la corsa, negli ultimi giorni, a fare il “pezzo” sensazionalista, a vedere chi la spara più grossa su Federer e sul suo declino (c***o, vorrei declinare anche io come lui: SF agli AusOpen, F a Montecarlo,Amburgo e Roland Garros, Wimbledon perso 9-7 al quinto, ad oggi ancora n°1 al mondo). Mi sembra evidente che per ora vinca Scanzi. Un articolo scritto benissimo, ma il cui contenuto non condivido neppure un po’, che anzi trovo gratuitamente offensivo..e chissà da quando ce l’aveva sulla punta della penna e non osava scriverlo! Del resto, è da almeno un anno che non si fa altro che aspettare la crisi dello svizzero, più o meno annunciata..ora che sembra arrivata, ci sguazzano in tanti. Fa più notizia la morte del Re, che le sue mille Corone. Per inciso, non è certo colpa di Federer se l’”ultimo vero baluardo del tennis da ebanisti” -Gasquet- vince quanto un under 12. E lo dico con rammarico perchè io continuo a sognare una finale di Wimbledon tra lo svizzero e il francese.

  29. Stefano scrive:

    Mi indicate il pusher di Scanzi?
    Deve avere roba ottima….

  30. grazia scrive:

    Non condivido nulla dell’articolo. Se si dice “E’ stato umile, si è applicato, si è abbellito. L’esatto contrario di Federer” vuol dire che Federer è “nato” con la classe del tennista mentre l’altro non l’aveva e l’ha dovuta acquisire (quindi non ha talento tennistico); se si dice “Ha pienamente meritato un titolo epico, che avrebbe conquistato in tre set senza la prima interruzione per pioggia posso ribattere che se non ci fosse stata la seconda interruzione forse Federer avrebbe vinto e lui perso (nella vita con i se e con i ma non si fa la storia, bisogna portare prove e controprove); se si dice “E’ stato encomiabile per tenuta mentale dopo gli sprechi (per lui inconsueti) nel tiebreak del quarto” posso ribattere che se nFederer avesse trasformato non dico tute ma almeno la metà delle pall break avute avrebbe vinto sicuramente e forse anche in 4 set; e sopratttutto se si dice “L’unico “scandalo” è che uno come lui, il più forte numero 2 della storia Open del tennis, il primo dai tempi di Borg a realizzare la double Roland Garros + Wimbledon, non sia (ancora) numero uno nel mondo” allora mi viene proprio da ridere: NON E’ SUFFICENTE ESSERE IL PIU’ FORTE NUMERO 2 PER ESSERE NUMERO1.

    Disse, al tempo, “voglio vincere anche su erba” e tutto risero: ora ridono un po’ meno. Nadal, in tre anni, è migliorato tecnicamente, tatticamente. Non solo fisicamente. E’ stato umile, si è applicato, si è abbellito. L’esatto contrario di Federer. Ha pienamente meritato un titolo epico, che avrebbe conquistato in tre set senza la prima interruzione per pioggia. E’ stato encomiabile per tenuta mentale dopo gli sprechi (per lui inconsueti) nel tiebreak del quarto. Ha condotto il match dall’inizio alla fine. Non ha sporcato alcun albo d’oro. Non ha bestemmiato in Chiesa. Non ha offeso alcun senso dell’estetica. L’unico “scandalo” è che uno come lui, il più forte numero 2 della storia Open del tennis, il primo dai tempi di Borg a realizzare la double Roland Garros + Wimbledon, non sia (ancora) numero uno nel mondo.

  31. siglomane scrive:

    Esulto assieme a te, Andrea, precisando però una cosa. Io non ce l’ho assolutamente con le dittature sportive, ce l’ho con chi, pur campionissimo, non mi trasmette alcuna emozione. E Federer non mi ha mai trasmesso nulla. L’ho sempre trovato noioso e monotono. Io identifico la razza di Federer con quella di Lendl. Al contrario Nadal mi esalta come mi esaltava a suo tempo McEnroe, e in questo senso non trovo affatto fuori luogo accostare i due mancini. Molti parlano di Nadal come di un robot, ma si sbagliano di grosso. Se c’è un robot, cioè uno che in tutta la carriera non si è mai infortunato seriamente, neppure per qualche settimana, costui è Frigidaire Indesit Federer, che ha avuto la fortuna di non saltare mai appuntamenti importanti (né di doversi ritirarsi durante un match) a causa di infortuni. Quanto alle dittature, ma ben venga quella di Rafa Nadal, signori, ben venga l’esempio agonistico più alto che lo sport possa offrire di questi tempi.

  32. Marco89 scrive:

    e meno male che l’autore nn è per nadal!! ha denigrato federer per tutto l’articolo!!non si può nn riconoscere che sia il migliore..e poi sarà libero di vestirsi come si vuole!!e poi se ha vinto così tanto è perchè se l’è meritato!!questo a conferma che è e rimarrà sempre il più grande!!i complimenti vanno cmq anche a nadal che è progredito spaventosamente

  33. xavier scrive:

    dal Manifesto ai blog, la scrittura plasticosa e finta di A.S. perseguita gli amanti del giuoco. Dimenticato Safin, vien buono anche Nadal. In qualche sua categoria psicanalitica, all’ormai logoro A. S. Federer appare simulacro da abbattere di un Potere che il nostro autore si è disegnato da sè. Ne è consapevole? Ignoranti i felici molti (altro che inconsolabili) che in questi anni apprezzano il tennis dello svizzero. Vengono arruolati tutti sotto le insegne di un (per me) sconosciuto e innocente giornalista, che risponde ovviamente per sè. Ne è consapevole il nostro autore? Essendo terreno molto diverso dal calcio, riconoscere il valore dei giocatori (entrambi) è il prodromo essenziale per svelare la bellezza del tennis. Siamo ben distanti dalle sociologie d’accatto del football. O la vera colpa di Federer è non essere del Milan? Lo stesso A.S. che nello svizzero risconosce tanti difetti, è inginocchiato davanti alla statua dell’olandese Van Basten, principe algido e altezzoso. Mistero buffo.

  34. Vineolae scrive:

    Tifo Federer ma ho sempre riconosciuto i grandi meriti e progressi di Nadal. Domenica ha vinto meritando e probabilmente avrebbe potuto vincere anche l’anno passato, quando per ben due volte nel quinto set Roger si salvò dal 15-40. Non ammettere questo risulterebbe essere una grossa eresia. Nadal è sicuramente più che un numero 2.
    E credo che il tennis non sia affatto morto, anzi questa sconfitta stimolerà lo svizzero a fare sempre meglio, così come spronerà (spero) tutti coloro che in questi ultimi anni hanno molto patito l’aurea che lo accompagnava in ogni torneo (eccezion fatta per lo spagnolo e Djokovic).
    Tuttavia non sono d’accordo con molte delle opinioni espresse nell’articolo, soprattutto quando si sostiene che Federer ha sacrificato il bel gioco per vincere di più: personalmente, con tutto il rispetto per i miglioramenti e l’agonismo di rafa, il numero uno tecnicamente resta lo svizzero. Sarà il mio parere personale per carità, ma continuerò a preferire chi il rovesco lo gioca ad una mano, anche se a volte lo steccherà.

  35. Sauternes (ex-andrea) scrive:

    condivido abbastanza il post (per esempio non condivido alcune considerazioni su Federer) ma c’è un punto che non condivido assolutamente:
    “Non nego che sussista un problema sul futuro del tennis, sempre meno tecnico e sempre più muscolare: è indubbio.”
    invece io penso che in futuro il tennis sarà sempre più muscolare E più tecnico.

    spero di non bestemmiare io in chiesa facendo un paragone con il calcio, ma in questo sport ormai da anni i veri campioni sono persone che sono sia muscolari che tecniche, mi vengono in mente 2 per tutti Zidane (non certo mingherlino) e Ibraimovich (quasi 2 metri e piedi 46 ma fatati).

    dove sta scritto che per essere tecnici si debba essere mingherlini? forse perchè si sopperisce alla scarsa prestanza fisica con la tecnica? può darsi, ma le due cose non si escludono per forza e Nadal, a mio modo di vedere, è la miglior sintesi al momento (ma Tsonga ne è senz’altro un altro buon esempio).

    chiudo con la considerazione che il dritto con chiusura sopra la testa di Nadal oltre ad essere una grande espressione di forza è anche un sublime gesto tecnico: prova ne è il fatto che nessun altro lo faccia!

  36. Fede scrive:

    Scanzi ai massimi livelli. Articolo da conservare e rileggere, più volte.

  37. Max scrive:

    Una piccola cosa: ma Scanzi a Vortricchio Boeri gli ha fatto qualcosa di personale? Cos’è questa ira personale, gli ha ciulato la fidanzata, gli ha rubato la colazione a scuola? :)
    Ma rilassatevi!!!

    Grande articolo, scritto benissimo e provocatorio al suo massimo. Scanzi Deluxe.

  38. Marco scrive:

    Tristissimo vedere come dopo anni di reclusione forzata finalmente alcune persone possano liberare tutta la loro rabbia repressa in questo modo nei confronti di una persona che ha dominato senza eguali il tennis contemporaneo e che anche per questo stava scomoda a molti. Nadal attualmente merita di essere il numero uno, ma mai, da federeriano convinto, mi sono permesso gli anni passati di attaccarlo in una maniera simile… Sono contento che Roger abbia scelto di sacrificare “il suo bel gioco per i record”, perchè gli anni a venire saranno quelli che rimarranno e saranno i numeri che lo consacreranno il più forte della storia, ovvero il titolo che gli compete.

  39. Luci scrive:

    Questo Scanzi non sbaglia un colpo.

  40. Massimo scrive:

    Come rosicano i Federeriani… non conoscono e accettano la sconfitta, mi ricordano i tifosi della juve al tempo di moggiopoli, l’importante era vincere, a qualsiasi costo e con qualsiasi mezzo. E quando perdevano cercavano scuse ovunque, addirittura con gli arbitri… Nello sport bisogna saper perdere, in questo da Federer non avete preso nulla, di lui solo la presunzione. Quando Federer chiese l’anno prima di spegnere il “falco” raggiunse il livello più basso mai visto prima, ora voi tifosi da stadio confondete il tennis col pallone, vi consiglio di buttarvi nel magico gioco più taroccato del mondo.

  41. gianluca scrive:

    Federer rimane il numero 1 del tennis.E’ solo una piccola parentesi sabbatica(per problemi extra).Capita a tutti.Pietrino Smpras vinceva una volta e perdeva altre tre.Fed-ex ha dominato per 4 anni in maniera incontrastata.
    STO CON Nicola Pietrangeli quando dice che Federer gioca a tennis mentre Nadal tira solo delle bastonate di forza sfondando tutto.La partita di domenica non e’ ancora un test valido ,da prendere come spartiacque tra il regno incontrastato e il declino del piu’ grande.
    Chi ha visto la partita di domenica HA VISTO UN QUADRETTO SBIADITO UNA FARSA.FEDERER NON HA GIOCATO .Chi ha giocato a tennis sa benissimo che le ansie che hai fuori non puoi portertele dentro al campo (altrimenti diventi come uno zombie che non cammina).A questo proposito concordo anche con l’analisi di Cino Marchese.

    Vogliamo tornare a vedere del buon tennis vero.
    Federer domenica non giocando e’ andato al quinto.Se gioca che succede???

    Imparare da Nadal la lotta e la determinazione per i giovani che si avvicinano a questo sport e’ buono e giusto.Mentre imparare da Federer il tennis è altrettanto buono e giusto.
    Perche’ lui e’ il tennis.
    Federer continuera’ ad ammazzare i sogni di tanti.
    Poi e’ svizzero, e la formula svizzera (anche politicamente) andrebbe bene anche per il nostro disastrato paese….Ciao a tutti e buon tennis.

  42. Margherita scrive:

    ho sempre avuto l’impressione che per Andrea Scanzi Federer e Nadal fossero solo un pretesto, che il tennis fosse solo un pretesto, e niente più. certamente non una sviscerata passione. questo articolo ne è la conferma piena.

  43. Lorenzo scrive:

    sono d’accordo con Scanzi quando nega che il il tennis sia morto con la vittoria di Nadal a Wimbledon e sono d’accordo, dunque, con la critica nei confronti dell’articolo di Dotto.
    Per il resto, pur apprezzandone lo stile, ritengo ci siano delle contraddizioni.
    Da una parte, infatti, dice che Federer, a differenza di Nadal, non è stato capace di applicarsi e di essere umile; dall’altra ne critica la brutale razionalizzazione a favore della ricerca del risultato.
    Più sotto Federer viene definito “ragioniere di talento”, cioè colui che ha messo le briglie alla genialità estemporanea per ottenere “vittorie” in luogo di applausi.
    Dunque, sembrerebbe non vero che non si sia applicato … se ha addirittura cercato e trovato una via per contemperare la vittoria con l’eleganza del gesto!
    Non solo non è vero, ma, a mio sommesso parere, non è neanche da criticare soltanto per la circostanza che ha vinto di + di Leconte, Gasquet o della Novotna!
    Quindi, anche dove leggo: ” … se anche Federer avesse vinto di meno, avrebbe certo scardinato più cuori.” non ne condivido assolutamente il pensiero.
    Infine non sono d’accordo sulla qualificazione che viene fatta sotto il profili della carenza di “mix rarissimo di estetica e umanità, rivoluzionarietà e vulnerabilità.”
    Il motivo per cui Federer perde con Nadal è proprio questo: che per quanto sia riuscito a trovare un compromesso con il suo talento per vincere, non gli si può chiedere di snaturarsi e diventare un fighter.
    E’ riuscito a corazzarsi con la razionalità, ma quando incontra un combattente superiore a Connors diventa vulnerabile ed umano.
    Quindi, anche sotto questo profilo, l’interpretazione data da Andrea ritengo sia errata, perchè Federer è l’unico esponente del tennis classico puro, estetico ed estetizzante che è riuscito a coniugare bellezza con efficienza … senza, però, giungere al punto da sconfessare se’ stesso.
    Non è, dunque, un sogno sogno idealizzato, un archetipo effimero, ben poco simile a quello reale. Ma è un genio che, sin qui, è riuscito a sopravvivere in un mondo dominato dalla condizione fisica.

  44. Voortrekker Boer scrive:

    Caro Max, non mi ha fatto niente il povero Scanzi, infatti come ho scritto, nei suoi confronti provo compassione, non rabbia.

    La compassione roussoviana dell’uomo che prova pena per il suo simile che esterna sofferenza. E in questo articolo Scanzi esterna tanta sofferenza personale.

    Faccio mie le considerazioni da Xavier, Scanzi nell’esternare la sua sofferenza cade nella contraddizione citando Edberg e Van Basten, tipi non certi assimilabili a Cassius Clay o il Jilles Villeneuve da lui tanto amato seppur descritto in maniera elementare nel suo libercolo.

  45. Antonio scrive:

    Scanzi ha scritto quello che va dicendo da anni in giro per la rete.
    Si può essere d’ accordo o no, ma queste cose le ha sempre sostenute. La sconfitta di Federer gli ha solo datol’ incipit per l’ articolo. Rien plus

  46. Lele scrive:

    Non ho ben capito da quale mondo scriva Xavier, ma Scanzi, dal Manifesto non è che sia passato ai blog. Più esattamente scrive sulla Stampa e per Mondadori, va in tv da Costanzo e Santoro, insomma la sua carriera ad alti livelli la sta facendo ed è una firma.
    Poi può piacere o no, ma non è che scrive “nei blog” come uno sfigato senza lavoro. Immagino che Ubaldo sia ben lieto di dargli spazio, è un nome famoso e soprattutto è perfetto per Internet, perché crea sempre un gran bel casino.

    Oltretutto è noto che Scanzi non segue più il calcio, basta leggere la sua biografia.
    Il buon Andrea, che è un provocatore di lungo corso e ottima penna, vi sta fregando anche questa volta. Neanche 2 ore di visibilità e già siamo a 50 commenti…Chissà come ride.
    Ottimo articolo, anche se a me Federer piace.

  47. gianluca scrive:

    Scanzi scive:”potrei anche partecipare al bizzarro cordoglio per un multimiliardario che da domenica scorsa dovrà convivere con l’inconsolabile dolore di una sconfitta a Wimbledon dopo cinque”
    I geni meritano di essere stramiliardari sono dei geni punto e basta.Non vedo dove sta’ il problema.E’ un tipo di invidia Stalinista questa.
    Ciao e buon tennis a tutti .

  48. ale MI scrive:

    una articolo ridicolo in quanto provocatore e potenziale alimentatore di nuove polemiche… nadal è un grandissimo campione e certamente nn è l’antitennis ma LUI PER PRIMO DEFINISCE FEDERER IL MIGLIORE DI TUTTI I TEMPI e soprattutto lui per primo troverebbe quest’articolo RIDICOLO.

  49. Max scrive:

    Voertrikkier bier, fattene una ragione se non sei Scanzi. L’anonimato ti dà se non altro la possibilità di fingere di essere qualcuno. E’ già qualcosa.
    Ho un solo dubbio: ma a noi, se ti fa schifo Scanzi, perché dovrebbe interessarci, visto che lo scrivi da mesi e ovunque? L’abbiamo capito.

  50. Gixi scrive:

    Piccolo Scanzi, adesso che ti sei masturbato di parole, sei contento?

  51. mp4/18 scrive:

    articolo favoloso.
    articolo realista.
    articolo che scaccia via i presunti esteti di tennis, che magari il tennis lo guardano 2 giorni all’anno, ma si permettono di parlare di morte di questo sport solo per aver letto su mediavideo che il brutto nadal ha battuto il bel federer.

    sia ben chiaro, non ho antipatia verso lo svizzero, anzi (casomai per la morosa, i completini, le RF, il clan e vippettini al suo box) però credo che l’analisi che il signor scanzi ha fatto sia ineccepibile.
    e lo dice un amante del tennis s & v non certo gran tifoso di nadal

  52. fan di roger scrive:

    ho letto questo articolo e sono rimasta molto perplessa…cm si possono scrivere queste cose????!!!!!!nadal numero 1?????ERESIA!!direi ches e nadal arriva al primo posto in classifica,spodestando Re Roger Federer,il tennis perde valore!!!e mi sento anche molto offeso nn solo x ciò che è stato detto contro il RE DEL TENNIS,ma anche x ciò che è stato detto di noi fan di federer..SIAMO CECHI!!!ma come si permette…ciechi,stupidi,incompetenti…ma sta parlando cn se stesso!!!??? Non siamo noi tifosi di federer ad avere in mente un sogno,che nn si realizzerà mai,ad avere di federer un’immagine irreale,ma è lui a sognare(e sottolineo sognare)un Nadal grande campione di tennis!!!Viva re Roger e viva il tennis classico,elegante e di classe!!!Abbasso Nadal ed il suo tennis da quattro soldi!!!!su una cosa,però,questo stupido giornalista ha ragione,il tennis nn è morto,XKè ROGER FEDERER è E RIMANE IL PIù GRANDE TENNISTA DI TT I TEMPI!!!!ROGER FEDERER è IL TENNIS,E QUINDI VIVA ROGER!!!!!!

  53. Voortrekker Boer scrive:

    Lele sappiamo tutti chi (almeno credo) chi è Scanzi, che dal punto di vista lavorativo appartiene alla pletora di pseudogiornalisti-scrittori che con Internet sono venuti fuori e che con internet spariranno.

    Il fatto che pubblichi con Mondadori, più che una questione di coerenza, fa di Scanzi un machiavellico economista, ma che del segretario fiorentino non ha nè la statura nè lo spessore. Più simile ad un Vincenzo Monti in questo, furbo quanto basta, ma un semplice colletto bianco.

    Il fatto che si consideri o sia considerato un “provocatore di lungo corso” aggiunge un’ennesima pennellata di grigio alla sua già triste figura.

    E di qui la mia più profonda compassione.

  54. xavier scrive:

    I blog sono da sfigati (che obbrobrio) e Costanzo e Santoro no? Aiuto, ci sono anche gli hooligaScalzi

  55. Voortrekker Boer scrive:

    Caro Max…prosegui, non leggere. O sei per caso l’avvocato d’ufficio di Scanzi?

  56. Ronnie scrive:

    A mio parere, un articolo dal quale si potrebbero anche trarre spunti interessanti se non fosse stato “pompato” a dismisura, in perfetto stile Scanzi. Per il quale non sarebbe nemmeno necessario firmare i propri pezzi, in quanto riconoscibili alla quinta, sesta riga nel peggiore dei casi.
    Esiste il giornalismo di qualità, dai toni contenuti. Chi non è in grado di scrivere senza i soliti sensazionalismi, potrebbe dedicarsi ad altro con maggior profitto.

  57. Karlovic 80 scrive:

    Ho sempre pensato che il dominio di Federer,pur grandioso,sia stato ingrandito dalla pochezza degli avversari.
    Da come dite voi,è bastato un “semplice-clavatore-terraiolo” con canottiera,che con i suoi Vamos,ha ridimensionato,e anche di brutto,il The Goat!!!E’ bastato uno che non sa neanche il significato di Serve & Volley e Chip & Charge,per abbattere il più Grande della storia!!!
    Ma come:il Goat preso a pallate su terra e erba???
    E da come dite voi,da un Maiorchino tutto muscoli e niente più.
    Ma allora bastano solo i muscoli in questo Sport???

    Su Rafa mi sono ricreduto,prima,mai e poi mai,avrei solamente pensato allo Spagnolo vincitore a Wimbledon.Il tempio del Tennis usurpato da un arrotino.Invece i progressi del ragazzo,sotto tutti gli aspetti,lo fanno a diritto il nuovo n°1 al mondo.
    Se migliora anche su cemento e indoor allora potremmo parlare del nuovo Borg!!!

  58. ugo mastrangelo scrive:

    Allora. Ricordiamoci di Sampras. Non ha mai raggiunto la finale di Parigi (ed ai suoi tempi non c’era un Nadal sui campi rossi). Non ha mai vinto tre slam in una stagione. Non ha mai raggiunto il 90% di vittorie in una annata (Federer c’è riuscito ben tre volte). Negli ultimi anni Pete inanellava sconfitte a ripetizione eppure solo a Federer si chiede di vincere sempre o ritirarsi. Non sarà che inconsciamente è percepito anche dai suoi non ammiratori come il più grande di sempre (assieme a Borg).

  59. Gino scrive:

    Un articolo semplicemente ridicolo, mi ha molto divertito dall’inizio alla fine. L’autore è un ottimo barzellettiere, peccato che si perda in troppi paroloni e, a volte, qualche battuta non si capisce bene.

  60. Mauro scrive:

    D’accordo con la tesi di fondo dell’articolo, non con certe frasi volutamente provocatorie (rientrano nello stile dell’autore, che qualche tempo fa paragonò sulla Stampa il movimento del braccio di un lavavetri alla volée di rovescio di Edberg…). E’ vero che Federer in questi anni si è un po’ specchiato, non ha lavorato sui suoi schemi di gioco e non è riuscito a circondarsi di qualche coach capace di consigliarlo dal punto di vista tattico, visto che sotto quest’aspetto lo svizzero non è un genio (come non lo era Sampras). A questo punto è definitivamente chiaro che il suo tennis stellare può bastare contro il 99,9% degli altri, non contro Nadal. Mentre lo spagnolo è stato stimolato dalla rivalità con Federer a migliorare anche in settori di gioco ostili (come la volée, il rovescio, il servizio), lo stesso non si può dire per il numero uno del mondo. Domenica sarebbe servito qualche taglio in più sul rovescio che facesse schizzare di più la palla per dare a Nadal meno tempo di colpirla. Sarebbe servito andare più spesso a rete seguendo qualche rovescio in back. Sarebbe servito trovare qualche modo per mettere più pressione a Nadal sui suoi turni di battuta. Federer non ci è riuscito e perciò ha perso.

  61. Federico Mazzolani - 40/15 scrive:

    Non posso proprio condividere le idee di Andrea Scanzi.

    Il fatto che Federer abbia avuto un mutamento a livello comportamentale e caratteriale non ne fanno una pecora ma semplicemente un uomo distinto ed educato.

    Il fatto che in campo non urli come un cane sguaiato e non si spacchi in mezzo alla fronte le racchette come Youzhny non significa che è un automa, semplicemente che ha un autocontrollo superiore alla media.

    E pure la ricerca del 6/0 (che comunque è il risultato preferito da TUTTI i tennisti) non la vedo per nulla come cosa da condannare…se secondo lei la ricerca della perfezione di Federer è una colpa, perchè non parliamo della semi di Nadal in cui si è incazzato come una pantera quando Schuettler ha fatto il suo unico gioco del primo set…non le pare la stessa cosa?

    Io faccio una riflessione di questo genere:
    Se non ci fosse stato Nadal, a quest’ora Federer avrebbe
    1 Wimbledon in più e 4 dicasi 4 Rolandi Garrozzi

    Se non ci fosse stato Federer, a quest’ora Nadal avrebbe
    2 Wimbledon in più…e basta.

    Federer avrebbe 4 non so sei hai capito Scanzi QUATTRO GRANDI SLAM CONSECUTIVI…e tu altro che 15 pagine, ti toccherebbe scriverne 15 milioni per tesserne le lodi.

    Si sta facendo il processo a un giocatore che quest’anno non ha vinto niente e che nonostante tutto è numero uno e anche solidamente…

    E se è vero che secondo Andrea Scanzi il rovescio di Fed è una porcheria, lo prego vivamente di andarsi a rivedere il match point annullato a Nadal tramite fucilata di rovescio…

    Chi, ditemi CHI è morto?
    Un morto perde 3/0 senza vederla.
    COME DJOKOVIC CON FEDERER L’ANNO SCORSO ALLO US..
    Quello era un morto caro Andrea!!

    Questo ha tirato fuori i MARONI…se era succube di Nadal col piffero che vinceva terzo e quarto set e andava a perdere 9/7 dopo aver giocato alla pari tutto il quinto dopo 4 ore di massacro dall’una e dall’altra parte.

    Scanzi, se vuoi fare il guastafeste o hai scritto un articolo del genere per attirare gente a leggerlo, sei un giornalista politicamente scorretto ma posso al limite capire, ma se quel che hai scritto è il tuo reale pensiero su Wimbledon 2008 e su Roger Federer, non solo io, ma penso tutto l’albo dei giornalisti sportivi ti consiglierà di occuparti di un’altra disciplina.

    E’ comodo dire che quando uno vince e stravince per anni è un ragioniere e non regala emozioni…per forza…dov’era gente in grado tenergli testa fino ad adesso?
    Escludendo Schumacher la cui resa era molto legata ad un fattore a lui esterno (la macchina), per fare un paragone, quando Merckx demoliva tutti secondo lei (o te se preferisci) era un automa che non produceva emozioni?
    Quando Alberto Tomba vinse la coppa del mondo vincendole tutte, e dico TUTTE, nessuno si è mai lamentato…

    Non è una questione di freddezza, di automa,
    è una cosa molto più semplice e stupenda: MANIFESTA SUPERIORITA’

    uguale identica a quella che Rafa ha sulla terra.

    F. Mazzolani
    40/15

  62. Diego scrive:

    Caro Scanzi, io sono un amante del serve and volley, un integralista, e proprio per questo sono stato delusissimo dall’ involuzione spettacolare del giovane svizzero che a 19 anni faceva chip and charge con lo stile di Edberg. Quindi la penso come te: ormai Federer è spettacolare solo “in potenza”! Ma si può fare appena l’ 11 % di serve and volley a wimbledon contro il giocatore nello scambio più forte al mondo??? Pensare che contro Sampras seguiva sempre la prima e sovente anche la seconda. Non capisco perchè i suoi tifosi si arrabbiano quando lo si paragona a Roddick: entrambi oramai hanno nel servizio l’ arma migliore, hanno un ottimo dritto che cercano di giocare molto anche nell’ angolo sinistro e un rovescio assai vulnerabile. Vanno a rete pochissimo e in modo sfiduciato, si fanno notare per scarsa lucidità tattica. Poi è chiaro che Federer ha più talento però le somiglianze tra i due sono sempre più evidenti. Ricordate i due set point di Andy al quarto con Tipsarevic? Due risposte sulla seconda in mezzo alla rete, di cui una di rovescio, sbagliate non per troppa foga ma per l’ ansia di rallentare e palleggiare. Non vi ricorda l’ atteggiamento di ieri di Federer sulle palle break?

  63. Ros scrive:

    Ah,ma il suo massimo infatti lo tocca quando parla di musica.
    Lì è davvero esilarante. Anche lì cova odio,lui sa per chi.
    Anche lì ciancia di estetica e incompresi,forse più a ragione che nello sport,tuttavia. Dotato di talento,Scanzi. Ma davvero oscurato da cotanta cecità. Nemmeno Zucconi avrebbe parlato di calcio a questo modo inveendo contro qualcuno,sebbene la scuola sia quella.
    Eh no,non c’è alcun rosicamento,c’è amarezza per chi deve sentire tante corbellerie su patti col diavolo per vincere,rinunce (???) all’estetica per schemi più vincenti,sempre e solo accennando,poi,mai andando a fondo alle disquisizioni teciniche,che forse sarebbero più interessanti.
    Boero ha ragione,più che rabbia è compassione. E per inciso,quando qualcuno scrive sciocchezze,è bene dirglielo,non ignorarlo. In fondo sono ottimista,una speranza c’è per tutti,anche per chi costruisce i castelli nella propria mente sperando un giorno di buttarli giù.

  64. siglomane scrive:

    Vorrei chiarire che la ragione più consistente per cui non considero Federer il migliore di sempre, ma neppure tra i primi 5, è perché, a parità di età, si è dimostrato e si dimostrerà inferiore ai due suoi più degni avversari, vale a dire Nadal e Djokovic. Se fossero nati tutti e tre nel 1986, Federer avrebbe vinto 0 Slam, o forse pochi di più. Nascere nel 1981, in questo senso, è stata la più grande fortuna di Federer. Dopotutto, se McEnroe avesse potuto scegliere, avrebbe fatto nascere Lendl 4 anni dopo. Così ora Mac avrebbe almeno 9 Slam, e con il tris Parigi-Londra-New York del 1984 sarebbe diventato immortale. E non si sarebbe ritirato nel 1985 ma avrebbe continuato a vincere anche dopo… Certo, se Federer dovesse tornare a vincere Slam verrei smentito. Ma allo stato attuale, i numeri dicono ciò che ho scritto.

  65. marco scrive:

    Caro Scanagatta fine della dittatura o Monarchia? Ehheheh tanto cambia poco.
    Ma sig.ri si può anche perdere dopo quasi 5 ore alle 10 di sera dopo aver rimontato 2 set? Ha ragione allora Pietrangeli quando dice che l’erba di Wimbledon
    é un’erba battuta? 30 anni fa era diverso dice sempre Pietrangeli e Nadal non avrebbe mai vinto.
    Comunque bravo Nadal corre ma é anche tecnico e sa giocare a differnza di Roddick che corre ma non ha la sua classe.

  66. MakB scrive:

    Cosa mi tocca leggere…Nadal è un campione, non si discute e da fondo è il più forte..Amen. Ma quello che ha fatto e stà facendo Federer non ha niente a che vedere con i Nadal o con gli altri fenomeni contemporanei. C’è gente come me che semplicemente ha riscoperto il tennis grazie a Roger. In tutto il mondo il tennis ha trovato una nuova dimensione grazie a Roger. Nel circolo dove vado io c’è gente che ha ripreso una rachetta in mano dopo 20 anni perche ha visto Federer giocare in tv….Federer non accende? scusami ma questa è praticamente una bestemmia. Il tennis è rinato perchè questo ragazzotto di Basilea ci ha fatto ritrovare il talento e l’infinita eleganza del gesto che avevamo perduto. Nadal può vincere tutti gli slam nei prossimi 10 anni remando da fondo ma continuerai sempre a incontrare gente che ti dirà che Federer è stato sempre e comunque un altra cosa.

  67. Steve scrive:

    Scanzi, io questo articolo lo aspettavo da 5 anni. FINALMENTE.
    Ora lo stampo, lo inquadro e lo appendo.
    Grazie. Anche l’ultimo intoccabile è caduto.

  68. marco scrive:

    5 Wimbedon e 4 U.O Open consecutivi di fila chi li fa fatti in passato prima di Federer?

  69. marco scrive:

    Steve non esageriamo se era intoccabile é anche colpa della penna di certi giornalisti.
    Poi in 5 anni ha vinto troppo in fretta 12 slam mah. Potrebbe essere l’ultimo ma se non sarà l’ultimo via ancora a dire che Federer é il più grande.

  70. Safinator scrive:

    In ogni caso…
    Scanzi sale sul carro del vincitore.
    Non cè niente di dissacrante qui…solo paraculismo.
    Sparare su federer ora riesce a tutti.

    Vedremo…

  71. maxredo scrive:

    Bel pezzo Andrea, forse un po’ forte! ;-)

    Stai facendo emergere tutto il peggio dei federeriani :-D

  72. siglomane scrive:

    Caro Marco, nessuno ha vinto 5 Wimbledon di fila e 4 US Open di fila. E infatti nessuno nega che Roger sia (stato) un grandissimo. Ma qualcun altro, per esempio uno Svedese, ha vinto 5 Wimbledon di fila e 4 Roland Garros di fila… Non vedo una grande differenza, anzi sì: vincere per 3 anni di fila Parigi e Wimbledon è qualcosa di maledettamente più difficile…
    Detto questo, a me frega poco del numero totale di Slam vinti. Se ragionassimo per Slam vinti, Emerson sarebbe un fuoriclasse… Contano sì gli Slam vinti, ma sempre in relazione agli avversari affrontati. La Storia dirà che per Federer quella con Nadal è stata una rivalità nettamente perdente, nonostante lo svizzero potesse giovarsi di una maggiore esperienza e maturità durante gli anni giovanili di Nadal. Il fatto che Nadal abbia iniziato a battere Federer a soli 18 anni, la dice lunga su come sarebbe stata la loro rivalità se fossero stati coetanei: a senso unico per il maiorchino.

  73. Snaporaz scrive:

    Il titolo giusto per questo pezzo credo sarebbe: “Tu chiamale se vuoi/Ossessioni”. :)

  74. marco scrive:

    Siglomane siamo sempre qui con i se e i ma. Vedi le opinioni altrui sono belle perchè variate ognuno si esprime come vuole.
    Bach-Mozart-Beethoven-Verdi-Rossini-Handel ecc.ecc chi era il più grande?
    Come si fa a decidere ognuno aveva uno stile nella bellezza artistica della musica.
    Lo stesso vale per il tennis non esiste il più grande come si fa a fare una classifica a me piaceva Connors ma si parlava più di Borg. Oggi si parla di Federer quando smetterà e ci sarà un altro che vincera in 3 anni 5 slam sarà il più grande e sempre stata così.

  75. Malcom Geremia scrive:

    Diego su questa superficie il signor Sampras non solo non avrebbe servito caterve di aces, ma sarebbe stato passato 98 volte su 100 ogni qual volta si fosse presentato a rete, e non sarebbe servito Nadal, sarebbe bastato un Ferrer. E i Ferrer all’epoca di Sampras c’erano eccome, ma sulle superfici realmente veloci non la vedevano nemmeno.
    Purtroppo finchè non ci renderà pienamente conto di quanto il rallentamento delle superfici, la grandezza e l’eccessiva pressurizzazione delle palline odierne abbiano influenzato radicalmente il gioco non si potrà fare un discorso tecnico serio.

  76. Dan scrive:

    Se Federer ha, come dire, scelto di evitare il serve&volley o il cheap&charge che aveva fatto vedere a inizio carriera…be’ lo si deve ai geni dell’atp che hanno reso il più possibile omogenee le superfici odierne, Wimbledon in primis. Lo svizzero, che può giocare a tennis pure con una padella e fare match pari con probabilmente chiunque, si è adattato: non sarà un caso se Henman, ultimo dei giocatori serve&volley di un certo livello, a un certo punto della carriera non solo prendeva sberle in ogni dove, ma era costretto allo scambio da fondo. Per inciso, neanche Edberg, Rafter o Becker avrebbero fatto cheap&charge con un servizio che rimbalza oltre la spalla.
    Quanto al paragone con Roddick…tre ave maria e due padre nostro, per scontare la bestemmia..

  77. Danij scrive:

    Nadal non oltraggia nulla ed è comunque da ammirare.
    Forse questo articolo oltraggia qualcun’altro.

    Federer ha vinto 12 slam
    - servendo più piano di tanti altri (la prima è 200 scarsi)
    - tirando più piano di altri, anche di diritto
    - avendo un fisico “normale”, con braccia e gambe grossi forse la metà di tanti altri del circuito
    - in un periodo del tennis in cui la qualità più importante è diventata la forza fisica.

    Ma, a prescindere da questo, anche se avesse vinto le metà o un quarto di quello che ha vinto, e anche se non vincesse più nulla, Federer è l’unico giocatore tra quelli da me visti, a partire da Borg per arrivare a Sampras, che è riuscito a sublimare il gesto tecnico-atletico al punto tale da non farne percepire lo fatica, ma solo la bellezza e la perfezione.
    Gasquet, pur grandissimo, non riesce a dare le stesse sensazioni.
    Lo stesso Tomba, quì citato, era molto più muscolare e meno armonico.

    Pochi altri atleti nella storia recente dello sport - e non solo del tennis - sono riusciti a far questo.
    Mi hanno dato emozioni simili Nadia Comanenci alle olimpiadi di Montreal del 1976, Edwin Moses nei 400 ostacoli e, anche se è ancora giovane e dovrà confermarsi, Tirunesh Dibaba.

    Alcuni provano invidia per questi esempi di perfezione.
    Io solo ammirazione.

  78. saretta scrive:

    seppur nel rispetto dell’opinione personalissima dell’autore, non posso fare a meno di puntualizzare sulla sua gratuita cattiveria ed arroganza. é evidente che ognuno è libero di esprimersi a proprio piacimento, ma ritengo ci siano (e ci sarebbero stati in questo caso) modi più cortesi e rispettosi per dire la propria, rispettosi nei confronti dei federeriani e non, ma soprattutto di un grande campione che invece in questo modo viene dipinto come uno snob arrogante, altezzoso, venale, capriccioso e pure privo di personalità, che negli ultimi 4 anni avrebbe giocato stile A-Rod (quasi una bestemmia, oserei dire..), non amato dalla folla…tralasciando invece tutto quello che lui ha fatto, sta facendo e ancora farà per questo sport: riacceso la passione a coloro che l’avevano smarrita, creato un idolo per le generazioni presenti e gettato le basi per quelle future.
    Bada bene che le stesse critiche le avrei avanzate se Nadal fosse stato al posto di Federer nella denigrazione di cui sopra. Non si tratta di essere federeriani (o ciechi??) o meno, ma persone che amano il tennis, qualunque esso sia, se quello di Federer piuttosto che quello di Nadal, e del modo in cui ci si esprime nel rispetto di questo amore.

  79. anto scrive:

    Bravo Andrea, chissà che libidine hai provato mentre scrivevi questo corsivo……….

  80. Voortrekker Boer scrive:

    Sarebbe bello sapere chi sono i federeriani, sono quelli che criticano Scanzi?

    Allora io sono federeriano,nadaliano,gasquettiano,safiniano, edberghiano,samprasiano etc….mi piace il tennis, da vedere e da giocare, che sia di Nadal o di Edberg poco importa, mi bastano due giocatori, due racchette e una pallina in gioco, chi si accontenta gode.

    Scanzi è solo l’ennesimo azzecca-garbugli, non è il primo, non sarà l’ultimo, ma soprattutto non è certo il più bravo.

    E’ un personaggio sofferente, così come lo sono i vassalli che lo incensano.
    E’ l’esempio vivente che pur di uscire dall’anonimato si può anche arrivare a prostituirsi per qualcosa di indefinito. Se deve essere questo il prezzo di uscita dall’anonimato, mi tengo la condizione di anonimo tutta la vita.

    Dicono: Scanzi è un provocatore, se la sta ridendo di tutte le critiche che gli piovono addosso. E io lo spero bene che rida, perchè il riso è il miglior palliativo alla sua condizione d’essere. Davvero, gli auguro di sbellicarsi ardentemente dalla risate, se queste gli possono servire a qulcosa. D’altronde c’è chi sulla provocazione, le risate ci ha costruito un impero mediatico ed è riuscito anche a governare un paese. Scanzi segue la via, la sofferenza dell’essere può ben essere ammorbidita dal suo riso.

    Rida allora Scanzi e prenda tutto con la pungente ironia che lo contraddistingue, non può che fargli bene, è l’unico balsamo che può rasserenargli un’esistenza grigia.

  81. Marco scrive:

    Ma sto Scanzi nenche ha il coraggio di rispondere a sta valanga di sacrosante critiche!!!!!!! Pallonaro e incompetente!!!!!!!!!

  82. Safinator scrive:

    “Allora io sono federeriano,nadaliano,gasquettiano,safiniano, edberghiano,samprasiano etc….mi piace il tennis, da vedere e da giocare, che sia di Nadal o di Edberg poco importa, mi bastano due giocatori, due racchette e una pallina in gioco, chi si accontenta gode.”

    Che sia di esempio per tutti gli appassionati di tennis…o presunti tali…

  83. Marco scrive:

    Cmq se è giusto che alcuni commenti su questo blog vengano censurati perchè considerati “eccessivi”, altrettanto dovrebbe essere fatto nei confronti di articoli come quelli di Scanzi che per contenuti e modi offendono moltissimi appassionati del nostro stupendo sport!!!!!!!!!!!!!

  84. Tiger scrive:

    Consiglierei a Voortrekker Boer di non sprecare troppa compassione per gli altri. Potrebbe averne bisogno per se’…

  85. sam scrive:

    dire che con federer e nadal coetanei sarebbe andata a senso unico per il maiorchino è un enorme azzardo, per non dire baggianata: quando lo svizzero era all’apice, nadal non è mai stato in grado di sfidarlo sui campi rapidi, non certo per colpa di federer. e fino all’anno scorso, non secoli fa quindi, nadal con lui dettava legge solo sulla terra.
    ora che l’uno è miglioratissimo e l’altro è in calo (se temporaneo o definitivo ce lo dirà il tempo) dopo 5 anni di dominio, ci sta che possa perderci una volta anche sull’erba. 9-7 al quinto peraltro, contro il miglior nadal di sempre (penso anche per il futuro, giacché francamente non so cos’altro possa migliorare… detto con la massima ammirazione).
    ma è la solita storia, appena c’è qualcuno più vincente subito il carrozzone si svuota.

  86. Tiger scrive:

    Consiglierei a Voortrekker Boer di non darsi troppa pena per l’esistenza degli altri e di non sprecare troppa compassione.
    Potrebbe averne bisogno per se’…

  87. federerforever scrive:

    permetterete ancora a questo dignore di scrivere sul vostro blog? =)

  88. Nicola1985 scrive:

    la cosa migliore è quando dice che federer si compiace di sè…scanzi fa esattamente la stessa cosa riguardo alla scrittura…ama fare l’intellettuale,riportare citazioni più o meno prestigiose,ama mostrarsi colto,capace di metafore impossibili…e allo stesso tempo ama fare la cosa che gli riesce meglio:l’iconoclasta,colui che diprezza il potere a prescindere da dove provenga,che sia tennis o politica x lui cambia poco

  89. marco scrive:

    Io tifo Federer mi sta simpatico anche Nadal, Dijokovic mi sta sulle balle e così sembra anche a Federer.

  90. Voortrekker Boer scrive:

    Tiger non mi do troppa pena figurati…c’è altro a cui pensare oltre a Scanzi.

    E nel frattempo io ti rigiro l’invito da te tanto gentilmente rivoltomi, non darti troppa pena per me, non ti merito.

  91. Supermad scrive:

    A certa gente dovrebbe essere sequestrata la tastiera del pc, in modo da non scrivere più certe sciocchezze. Ma non mi riferisco a Scanzi: lui ha scritto un buonissimo articolo, le sue considerazioni possono non essere condivise ma sono comunque supportate da fatti (”Il Federer degli ultimi due anni vive principalmente dello schema meno accattivante: servizio e dritto. Di chi parliamo, di Federer o di A-Rod?”). Non è forse vero che il Federer degli ultimi tempi si accontenta di basare il suo gioco sul servizio (direi un 80%) per poi di tanto in tanto piazzare il colpo da magìa? Scanzi ha solo sottolineato la realtà dei fatti, comprese quelle persone che insistono nel riciclare frasi fatte (”Federer il migliore di sempre, il tennis, ecc ecc). La mia critica iniziale era riferita proprio a questa gente che ha scritto certi commenti: avete il salame sugli occhi, il tifo è proprio capace di accecare.

  92. anto scrive:

    @ Voortrekker Boer, hai l’atteggiamento della zittella inacidita. Mai come fai a criticare Andrea Scalzi? Ci vuole un bel coraggio……ma lasciate mano libera a quelli che scrivono senza dik tat e senza badare al consenso della massa. Gli dai della prostituta, e se invece fosse un travestito d’alto bordo? E poi dai del vassallo a chi lo approva? Ma stai scherzando…….gli articoli di scalzi sono tra i pezzi più godibili, quelli che creano voglia di far girare i neuroni. No Boer, non ci siamo, come dice Sean Penn, We are no angels!

  93. fabio 63 scrive:

    bravo bell’articolo signor scanzi. adesso può tornare alla sua passione di degustatore e sommelier tra vigneti e musica ma senza esagerare altrimenti chissà cosa ci toccherà leggere la prossima volta. saluti

  94. fabio scrive:

    Il problema del tennis moderno è la pochezza di talenti ed è un peccato che uno come Federer, che ha dimostrato di avere soluzioni tecniche eccellenti, si limiti ( o si aggrappi) al solo schema servizio e dritto (quello lasciamo a Roddick che purtroppo non riuscirà mai a migliorare).
    Poi dire che Federer è il più grande di sempre mi pare un’esagerazione poichè non è possibile paragonare campioni di epoche differenti e soprattutto perchè in questi anni non ci sono stati avversari degni di tale nome: a parte Nadal c’è Djokovic vedremo se saprà dimostrarsi all’altezza.

  95. maria scrive:

    concordo al 100% con quanto scritto..ci sta la reazione dei tifosi di federer ma noi nadaliani che ci sentiamo dire che il tennis è morto dopo wimbledon 2008 che dovremmo fare?
    federer ha fatto i complimenti a nadal perchè ha meritato di più òìha leddo lui stesso che non ha saputo che fare!!
    se nadal si dopasse i primi ad avere sospetti sarebbero federer djokovic e gli altri ad alzare un polverone ma così non è quindi zitti tutti!

    ma poi perchè devo imbestialirmi per queste cose che scrivete quando per la testa mi passano gli ultimi scambi della finale e quanta emozione e quante lacrime..

    grande Scanzi e davvero un”vergognati” a Dotto per l’articolo bruttissimo su La Stampa

  96. anto scrive:

    A certa gente dovrebbe essere sequestrata la tastiera del pc! E’ la battuta della settimana! Vero Boer……

  97. Voortrekker Boer scrive:

    Anto grazie per la “zitella inacidita” condizione non comune dalle mie parti. Peccato che Scanzi sia quel che cerca di nascondere, ossia una prostituta, ma questo l’hai scritto anche tu.

    Io non sto a nessun diktat, e me ne strafrego del consenso della massa.

    Scanzi no, alla massa ci tiene eccome, la stuzzica, pensando di irretirla con i suoi sillogismi, con le sue citazioni pseudo-dotte e ironiche. L’ambrosia della noterietà gli piace davvero tanto, essere show-man lo appaga, crede di essere provocatorio, risulta soltanto una triste figura.

    Una melanconica comparsa in uno spettacolo comico che non fa ridere nessuno.

  98. Gianluca scrive:

    Scusate, il grave di tutta questa faccenda e’ che si dià la possibilità di scrivere di uno sport nobile a chi non ne capisce nulla.Ci sono i giornalisti alla Clerici che si limitano a descrivere la realta’ ,inquadrandola in una bella cornice ,e altri pseudo giornalisti che innalzano la provocazione a unica bandiera.Molti personaggi vanno bene nei salotti televisivi dove l’unica via e’ quella diffamatoria…Niente di personale contro questa persona che non conosco nemmeno.Credo che se scrive dei libri debba fare solo quello.In Italia le persone fanno gli opinionisti in tv ,i giornalisti di sport scrivono libri, commentano in tv ,pubblicano sui giornali e alla fine rischiano di fare tutto male.Buon tennis a tutti.

  99. antoine scrive:

    Scanzi veramente mi sembri fuori di testa, nel senso effettivo del termine sia chiaro. Come quando si dice ignorante a una persona. Ignorante vuol dire ignorante. Si perchè, a parte i contenuti, hai costruito un articolo di una lunghezza nauseante sul nulla, con un linguaggio stucchevole e ridondante e con contenuti (chiamiamoli così) ripetitivi e senza senso cercando la frase a effetto e ritratti psicologici veramente di bassa lega. Federer non vince più (o vince di meno) semplicemente perchè ha trovato qualcuno alla sua altezza che prima non esisteva in alcun modo. Già l’anno scorso anche Djokovic aveva buttato via gli US Open altrimenti di primato in dubbio si sarebbe già parlato da molto prima. Che poi Federer sia stato sopravvalutato secondo me è un dato inconfutabile. Devo dire che spesso l’ho trovato anche noioso nel suo gioco quasi come mi annoiava Edberg che era un regolarista del serve & volley. Ma domenica no, domenica mi ha entusiasmato con quel ritorno prepotente accompagnati da alcuni colpi da antologia tirando fuori un carattere d’acciaio sotto 2 set e dubbi ancora più schiaccianti nella sua mente. Credo sia stato il miglior Federer da molto tempo a questa parte. Ma non so se questo potrà far si che sia ancora in tempo. Non dico per rifare 3/4 di slam ma ho paura anche per molto meno…

  100. Negramaro scrive:

    Ok, Scanzi può aver esagearto nei toni, forse è vero…però, se andate a rileggere i commenti scritti appena usciti gli articoli sulla vittoria di Nadal…beh, la maggior parte di quei commenti non facevano altro che dire che Nadal non meritava la vittoria, che il suo tabellone era troppo facile, a parte poi gli aggettivi del tipo vangatore, fabbro, pallettaro ecc ecc ecc, quindi anche in quel caso i toni usati erano gli stessi…essendosi lo stesso Roger complimentato con Nadal, beh anche i federeriani potrebbero prenderla più tranquillamente, anche perchè Roger si rifarà, questa per me è quasi una certezza…saluti

  101. Lorenzo scrive:

    Scanzi ha scritto un buon articolo sotto l’aspetto formale ma con contenuti contraddittori.
    Nel senso che, da una parte critica Federer perchè non ha avuto l’umiltà di applicarsi per adattare il suo gioco alla nuova realtà, dall’altro lo critica perchè ha razionalizzato il suo gioco, eliminando gli slanci estemporanei, al fine unico di accumulare avidamente delle vittorie.
    Per giustificare, inoltre, l’accusa di non essere bello come Edberg, afferma che Federer sarebbe carente del rarissimo mix tra estetica umanità e vulnerabilità. Tuttavia la vulnerabilità sarebbe anche la componente essenziale della Nadalite. Dunque, c’è o non c’è?
    Sarà deformazione professionale, ma trovo molto scorretto utilizzare lo stesso argomento per sostenere una tesi e la sua antitesi.
    E’ giornalisticamente inutile e confusivo anche per un blog.
    Inoltre non riesco a capire per quale motivo un Leconte o ad una Novotna dovrebbero essere considerati meglio di Federer perchè quest’ultimo ha cercato di contemperare la bellezza del gesto tennistico con il successo dei risultati.
    Insomma, che cosa dovremmo preferire che un professionista che ha la possibilità di vincere 15 slam, si accontenti di vincere poco, perchè il “culto del risultato” gli tarpa le ali dell’improvvisazione geniale? Come si fa’ a scrivere di un professionista, che quindi svolge come lavoro l’attività di tennista e viene pagato per quello, che “se anche Federer avesse vinto di meno, avrebbe certo scardinato più cuori.”?
    Insomma, mi sembra una considerazione assurda, priva di aderenza alla realtà che ha avuto soltanto lo scopo di provocare una vivace discussione sul blog. Se questo era l’unico fine ha scritto bene, diversamente …

  102. massimiliano scrive:

    Leggendo tutto questo articolo praticamente si e arrivati a conclusione che Federer cio’ che ha vinto nn conta nulla,non sara’ stato l’esempio di tennis per eccellenza ma qui lo si fa passare per uno dei tanti!Lo si descrive come narcisista ,persona che crede di essere superiore a tutti,quasi buffone!Bah!A volte mi chiedo se fate articoli per far notizia o realmente pensate quello che dite!
    Mi scusi il Signor Andrea Scanzi ma io la penso cosi!

  103. Anakyn scrive:

    Complimenti, Scanzi: un ottimo e astuto modo per fingere di fare gli anticonformisti mentre in realtà ci si siede sul carro del vincitore. Avanti tutta.

    Grosso errore credere che, se Federer viene sollevato a simbolo del Bene, allora Nadal debba essere per forza il Male. Di certo non lo è più dei vari tennisti già citati, i vari Hewitt e Ferrero. Per quel che mi riguarda, il problema e il dolore non è la vittoria di Nadal, bensì la sconfitta di Federer. Il confronto manicheo è nella testa di pochi incompetenti.
    Federer può ormai perdere ovunque, a Wimbledon no perchè è giusto (dovrebbe essere giusto) che nella patria della tradizione emerga il tennista che più avvicina al tennis, che più riflette l’estetica e l’essenza di questo sport.
    E lo sconforto di molti sinceri appassionati, che superficialmente pare ancorato a motivazioni puramente estetiche (che di per sè già basterebbero a vivere con disagio la sconfitta subita), parte in verità da ragioni che si legano sia alla storia passata di questo magnifico sport, sia al timore per come potrà svilupparsi in futuro.

    Ogni sport prima o tardi ha vissuto la propria “deriva atletica”, dove il culto per l’efficienza fisica ha minato in via progressivamente più deleteria l’applicazione della tecnica. Tra tecnica e fisico, il secondo negli ultimi anni sta dominando nell’insegnamento stesso di uno sport. Ormai per molte discipline un ragazzino ha speranze di “fare strada” solamente se è dotato di un ottimo fisico “naturale”, che poi verrà adeguatamente costruito e potenziato con la preparazione atletica. Un ragazzo di talento, ma dotato di un fisico semplicemente “normale” o poco più, facilmente verrà scartato in favore di chi può garantire doti atletiche di livello superiore.
    Vale ad esempio per la pallavolo, e gli esempi mi stanno sotto il naso perchè è lo sport che pratico: nell’arco di meno di 10 anni il fisico “medio” dei praticanti giovani si è evoluto in modo impressionante; sotto il metro e novantacinque manco ti guardano, poco importa che tu abbia dei fondamentali eccezionali ed una fantasia da lasciarti a bocca aperta, perchè non è (più) con queste doti che si vince.
    Il fisico batte la tecnica, e di conseguenza il talento. Come estrema conseguenza, sconfigge infine la bellezza di uno sport. Che da piacere anche estetico diventa macchina da guerra, dove conta vincere e non come si vince.
    Se proprio vogliamo, e non è certo fantasia, tale deriva lascia segni non solo a livello estetico, non solo a livello sociale, ma anche nella salute stessa dei praticanti: più conta il fisico, più influisce il doping con tutte i suoi effetti nefasti.

    Temo che il tennis stia imboccando la stessa deriva. Le nuove leve sono o non sono dei mostri innanzitutto atletici, e poi eventualmente, se proprio non si può farne a meno, anche tecnici?

    E’ da qui che deriva il VERO manicheismo, Scanzi.
    E’ da questa volgare esaltazione della sola fisicità che deriva un mondo dello sport diviso in Male e Bene, o meglio in Adatti e Inadatti.
    Una volta una persona qualsiasi poteva sognare di diventare un campione, se ci metteva sacrificio, testa e doti innate di talento. Ora non più, c’è lo sport di serie A e quello di serie B, dove le due categorie sono divise in base alla fortuna che ci ha riservato Madre Natura.
    Tornando alla pallavolo, avevano proposto di alzare l’altezza della rete per le sole serie professionistiche a 2,60 metri, mantenendo i 2,43 metri per tutte le serie “inferiori”. Perchè ormai i professionisti arrivano “troppo in alto” rispetto agli altri. Così chi gioca in serie C, che magari si fa un mazzo tanto, ha costruito un gioco completo e spettacolare ma non supera il metro e 90, deve sentirsi discriminato a priori rispetto ad una pertica di due metri che il più delle volte sa solo eseguire un unico fondamentale.
    Fortuna che non è andata in porto, ma è questione di tempo. Bello, no?
    E’ o non è questa una forma squallida di manicheismo?
    Altro che i commenti di quattro gatti che si dolgono di aver visto perdere il proprio campione! Pensiamo ai problemi veri, quelli che condizionano la pratica e l’accesso stesso alle discipline sportive!

    Federer era (anzi E’) il nostro “uomo qualunque”, la nostra speranza in uno sport dove chiunque poteva prendere in mano una racchetta e sperare di diventare forte. E nel diventare forte, divertire chi guarda, ispirare i più giovani, in una parola onorare la bellezza dello Sport.
    Una diga a trattenere la deriva delle acque verso la muscolarità a tutti i costi, le perdita progressiva dell’estetica e della popolarità dello sport.

    Non è il caso di essere ingenui: si sa che lo sport evolve, e la fisicità pure, a danno delle qualità tecniche.
    Ma pur sapendolo, è proprio il caso di esultare di fronte a ciascuna brusca accelerazione in questa direzione?

  104. alessandro mastroluca scrive:

    Da sostenitore delle idee di Voltaire credo che nessun articolo debba essere censurato, che nessuna idea debba rimanere inespressa per volontà della maggioranza o comunque di chi la pensa diversamente. Diritto di critica e libertà di espressione sono capisaldi di ogni stato di diritto che si voglia dire democratico e guai a toccarli.
    E la critica può coinvolgere chiunque e nessuno, nè il Papa, nè il Presidente della Repubblica, nè Federer possono considerarsi immuni da tale possibilità.

    Da tifoso di Federer, pur sapendo di attirarmi qualche antipatia, credo che le idee di Andrea, espresse con la sua solita vena ironico-sarcastica, siano nella sostanza condivisibili, e pienamente.

    Roger ha smesso di giocare come prima, e negarlo vuol dire avere l’obiettivo dichiarato di non voler vedere la realtà. Federer continuerà a vincere, ma ha trovato un avversario che ha più voglia di giocare di lui, con una forza mentale superiore e una capacità di adattare il suo gioco ai contesti e alle situazioni che hanno in pochi e che in passato hanno avuto in pochissimi.

    La partigianeria non dovrebbe mai accecare lo sguardo a tal punto da impedirci di valutare la realtà con un po’ di sereno distacco. Non sono d’accordo con chi ritiene che i bravi giornalisti siano quelli che la pensano come lui.

    Non credo che il pezzo sia volutamente cattivo, non c’è nessuna cattiveria pregressa o gratuita. C’è un’analisi più o meno condivisibile. Ma vedere una volontà distorta in Scanzi è un atteggiamento simile a quello di chi pensa che i giudici ce l’abbiano con lui perchè l’hanno scoperto più di altri con le mani nel barattolo della marmellata.

    Parteggiare, tifare con passione accorata non può diventare un condizionamento tale da portare ad una, questa sì gratuita, cattiva e fuori luogo, delegittimazione dello scrivente ipotizzando censure preventive a mio avviso ancor più deleterie del male.

    Tutti, anche le comparse malinconiche, hanno diritto ad esprimersi in piena libertà se non scadono nell’offesa gratuita le persone oggetto di critiche. E qui mi sembra che le uniche offese gratuite siano quelle di alcuni commentatori, non certo quelle di Scanzi.

  105. Flavio D'Ulivo scrive:

    IDEE SPARSE DI UN INNAMORATO DI FEDERER, CHE LO STROZZEREBBE PER TROPPO AMORE…

    La grandezza dello svizzero non risiede solo nel talento, ma anche sull’essere performante quasi tutto l’anno. Lo dicono i risultati.
    Perde solo dai primissimi in gran forma e di poco, salvo eccezioni. Questo è il suo anno peggiore (semifinale a Melbourne con il numero 3, finale a Parigi e Londra con il numero 2). nei master series se vince in due set tirati, o in un set tirato e uno facile, è perchè sa fare il minimo indispensabile per arrivare al successo (dote da fuoriclasse) e si dedica a sperimentare tirando a tutto braccio anche dove non si dovrebbe, per poi rimediare alle tante stecche con capolavori tecnici e balistici.
    Poi c’è il rovescio della medaglia. Lasciatemi giocare a tirargli le orecchie: anzichè sperimentare i colpi, dovrebbe sperimentare gli aspetti strategici del gioco. Ma non lo fa per alcuni motivi: è pigro e non si applica come Nadal. Mentre Rafa sbaglia rarissimamente la scelta dei colpi e dell’apertura del gioco, Roger tira il più presto e il più forte possibile vicino alle righe. E ci riesce più volte di quante fallisca. Dunque non ha bisogno di fare diversamente. Sceglie spesso male ma alla fine ha ragione. Perchè semplicemente è di un altro pianeta. E’ come se il Manchester giocasse in serie B con i campioni che ha. Potrebbe sbagliare tutte le volte formazione, vincerebbe lo stesso. Inoltre in questa generazione quasi nessuno tenta di risolvere i problemi sul campo con modifiche tattiche ai propri piani iniziali. McEnroe non ha mai giocato una partita uguale all’altra contro Lendl, e viceversa. Tanto per fare un esempio. Wilander, antesignano di Rafa, ha vinto un Roland Garros senza e uno con il rovescio in back. Lo ha pure usato per diventare il numero uno a New York nell’88.
    Roger insiste a fare a pallate con il rovescio in top contro il diritto di Rafa, usa rarissimamente il suo taglio in diagonale per attirarlo dentro al campo o per cambiare direzione, altezza e velocità; serve raramente esterno e se lo fa Rafa lo legge in anticipo; non attacca mai al centro quando ne ha occasione per togliere angoli ai passanti di Rafa (e sull’eba, anche questa, il rimbalzo è più basso e rapido che sul rosso). In finale ha fatto alcuni attacchi in controtempo da principiante. L’avrei ammazzato.
    A rete ci delizia con volèe pazzesche, ma raramente la attacca e la copre come facevano McEnroe, Cash, Edberg o Rafter, i quali spesso facevano sbagliare i passanti, perchè giocavano basso, davano peso alla palla con il corpo. Lui no, è troppo bello per aggredire la palla con il busto. Non ne ha bisogno. Non ha nemmeno bisogno di prendere la rete. Ma con Rafa si che ne avrebbe bisogno, soprattutto sull’erba. E almeno una decina di punti in più li poteva fare a rete in finale. Non fa mai improvvisi cambi di ritmo, che sull’erba pagherebbero molto più che sul rosso. Appena va sotto nello scambio a pallate comincia a fare il tergicristallo, dando sempre più ritmo, consistenza, punti di riferimento e fiducia (se mai ne avesse bisogno) allo spagnolo. Quello sarebbe il momento di tentare l’accorciamento dello scambio (cioè appena è sotto nel palleggio) con il taglio di rovescio oppure tirando forte al centro per chiudere gli angoli. Invece aspetta sempre troppo e l’altro lo trita. Meglio finire prima lo scambio rischiando. Meglio non dare punti di riferimento. Ma siccome tutta questa roba non l’ha mai fatta negli ultimi anni (e la saprebbe fare come nessuno al mondo) è impossibile farlo in una finale contro l’avversario più forte. Se guardate la vittoria di Amburgo e la quasi vittoria di Roma 2006 ne converrete che mai come allora ha messo in difficoltà Nadal, proprio per effetto di un gioco più vario, intelligente, senza punti di riferimento. Ovviamente dal Nadal di quest’anno si può perdere eccome, sulla terra, ma rimediare certe batoste come Montecarlo (quasi sempre) e l’ultimo Parigi, non può accadere così spesso. Non con i soliti testardi, miopi e sciocchi errori. Mi risulta che Bertolucci abbia declinato il suo invito a fargli da coach. Peccato perchè quella sarebbe stata una grande scelta.
    Purtroppo temo che dopo John, Boris, Stefan e Pet, resteranno frustrati anche i tentativi di vittoria sul rosso di Parigi da parte dell’attaccante Roger. E l’agognato GRANDE SLAM resterà un sogno. E si che Federer ha più mezzi di tutti gli altri per farcela, pur avendo contro un Rafa fantastico.
    Spero di sbagliarmi

  106. andrea scrive:

    @Anakyn
    concordo sulla “deriva atletica” ma non sul suo segno per forza negativo, nel senso che, restando nel tuo esempio sul volley, probabilmente i palleggiatori di oggi sono 20 cm più alti di Kim Ho Chul ma questo non esclude che ce ne possano essere alcuni con tecnica e fantasia paragonabili (e in più quando serve la possibilità di farsi valere a muro).
    guarda anche nel basket NBA dove spesso vedi pistoloni di oltre 2 metri con la mano morbida (lo stesso Magic Johnson giocava a volte play essendo comunque i suoi bei 206cm di altezza…)
    tornando al tennis ci sono giocatori ben più dotati di Nadal dal punto di vista fisico (es. Karlovic e Guccione) che in fin dei conti è alto come Federer (cm185) e pesa 3 kg in meno (kg85 contro kg88 - secondo il sito ATP).
    quindi concordo sul fatto che oggi sia difficile emergere nello sport solo con il talento, ma non sul fatto che allora sia possibile farlo solo grazie alla forza: i campioni di oggi secondo me superano quelli del passato perchè al talento e alla tecnica uniscono ANCHE la forza fisica (e comunque quelli dotati solo di quest’ultima raramente diventano veri campioni).

  107. Ros scrive:

    E qui mi sembra che le uniche offese gratuite siano quelle di alcuni commentatori, non certo quelle di Scanzi.

    “E’ solo finita la Monarchia Assolutista del Re Frigidaire”

    “Eh, ma Roger Federer è IL tennis. Eh, ma Federer è quello col cardigan, quello col completo bianco vintage (e i pantaloni al contrario, come alla premiazione di un anno fa: la fidanzata Mirka si era dimenticata di vestirlo)”

    “tanto dittatoriale quanto calcolatore, tanto cannibale quanto impiegatizio. ”

    “Poi ha sacrificato tutto in nome della vittoria, del feticismo da record: vinco quindi sono. Il cartesianesimo dei cannibali. Il Federer degli ultimi due anni vive principalmente dello schema meno accattivante: servizio e dritto. Di chi parliamo, di Federer o di A-Rod? Senza prima di servizio, perderebbe con tanti. La sua miopia (pardon: supponenza) tattica rende Tursunov quasi un luminare del circuito.”

    “tramortirti da un Re col carisma di Memo Remigi e una pletora di vassalli sterili e promesse non mantenute. Diventerà numero uno, poi gli subentrerà (a lungo) il situazionista del medical time-out, Novak Djokovic.”

    “politicamente corretto ed ecumenico, sussiegoso e maanchista, tutto e niente, presuntuoso e tatticamente suicida. Educato, buonista, all’apparenza buono e in campo sadicamente vendicativo. Ben vestito, apparentemente acculturato ma ignaro di Freud (e sì che conoscerlo gli farebbe bene, considerate le regressioni psichiche di cui soffre al cospetto di Nadal). Narciso fino alla patologia, sempre intento ad addomesticare (pure) il ciuffo. Persino i suoi brufoli cercano il profilo migliore delle telecamere.”

    “Litigherà ancora con il suo simile, Hawk Eye, in una lotta tra computer come neanche nei romanzi di Isaac Asimov.”

    Alessandro,se mi trovi margomentazioni e critiche piuttosto che offese gratuite e idiozie che accarezzano l’ego dell’autore ti sono grata. Davvero.
    Forse non proverei più pena per lui.

  108. Unpoveroscemo scrive:

    federer non varia molto il gioco,non ci riesce proprio quando dovrebbe farlo,non ha tutti i colpi ma forse li avrebbe se li allenasse per bene,tipo nadal lo bombarda sul rovescio e lui al posto di incrociarlo potrebbe spararlo in lungolinea,non sa giocare una pallacorta abbastanza corta,e dopo averla giocata male va perfino a rete suicidandosi,ovviamente a parole è tutto troppo facile.i suoi incontri con nadal sono belli e avvincenti anche per merito suo,ha giocato proprio bene cosi’ come il suo avversario e nella lotta ha dimostrato di potersi esaltare ma ha anche denotato una grandissima debolezza e fragilità che secondo me deriva proprio dalle sue strisce vincenti degli anni passati che lo hanno sottratto alla natura umana dello sport,fatto anche di sconfitte e delusioni,e di avversari,ed a volte è sembrato che anche ora dopo così tante sconfitte contro nadal lui in fondo non lo consideri alla sua altezza.numerare le vittorie è la vera morte dello sport,per questo secondo me dovrebbe essere contento di aver perso,giocando come lui fa si puo’ perdere e anche parecchie volte direbbe nadal.non posso farci niente ma a me torna in mente il federer di quest’anno paradossalmente che nella serie di game vincenti della poi perdente finale di montecarlo come in quella di amburgo ha giocato un tennis stratosferico,ha innalzato il suo livello stimolato da nadal,ed è questo che deve fare anche ora,concludendo il tennis di federer è migliorabile e lui deve esserne conscio.dalle sconfitte si impara sempre molto e lui in questi anni ha imparato troppo poco.semplicemente non deve pensare ai record,deve pensare piu’ alla sua tenuta psicologica.intendo il giusto equilibrio tra la pacificazione delle passioni che gli fa giocare talvolta dei colpi straordinari come anche le steccate e che lo mantiene troppo distante dalla partita,e l’emersione improvvisa di un fuoco che lui stesso non riesce a controllare positivamente e finisce per divorarlo di fiamme.la sconfitta non è un’onta indelebile nè una mancata vittoria,puo’ essere una brutta partita o al contrario una splendida partita come quella di ieri in cui c’è poco di cui rammaricarsi.ho letto che federer non è un grande volleatore e io non sono d’accordo per la semplice visione di piu’ volee giocate in modo che nadal non le riuscisse a prendere,cosa quasi impossibile.manca la continuità,cosi’ come in altri frangenti,una continuità che si puo’ raggiungere secondo me soltanto con concentrazione mentale.

  109. Unpoveroscemo scrive:

    no no riguardo alle volee altro che concentrazione mentale mi correggo,bisognerebbe che ne giocasse migliaia,ma giocando da fondo….sempre paradossalmente dovrebbe provare a giocare contro nadal attaccandolo per tutta la partita indifferentemente da che lo passi sistematicamente o no,imparerebbe a leggere i suoi passanti…parole parole..

  110. monty burns scrive:

    Federer gioca per vincere perchè il significato dello sport professionistico sta nella vittoria. Così fanno Nadal, Ferrer e Djokovic, così hanno fatto Laver McEnroe e Muster. L’arte nel tennis la vedono quelli seduti in poltrona; solo per noi è un dramma in senso teatrale, ma per loro, per quelli che vanno in campo davanti a migliaia di persone, è sudore, fatica, ansia, gioia e dolore. Federer ha vinto a ripetizione perchè questa è, e deve essere, la vocazione di ogni campione. Punto. Poi siamo tutti liberi di sceglierci il nostro giocatore preferito. Il resto è inutile letteratura (compresa quella di Dotto).

  111. madmax scrive:

    premesso che sono un tifoso di federer, premesso che lo preferisco come gioco a nadal certo è che molte cose scritte da scanzi sono incontrovertibili, come ad esempio il fatto che in questi ultimi anni lo svizzero è progredito pochissimo, è cieco tatticamente e nullo nella scelta del coach. ma tutto questo credo sinceramente che conti molto poco e quello che mi piacerebbe sapere è:

    ma il tennis è uno sport dove si vince per un punteggio assegnato tipo tuffi ginnastica e pattinaggio oppure vince chi fa più punti dell’altro? all’inizio dell’anno i giocatori si pongono come obbiettivo quello di vincere più slam e m.s. degli altri o quello di giocare in un modo esteticamente migliore? poichè le risposte immagino siano conosciute a tutti mi sembra che i discorsi degli anti nadal siano solo aria fritta….. ed anche la storia del nr 1 è una sciocchezza di proporzioni colossali…. in qualsiasi sport normale la classifica sarebbe come la quella della race con nadal in testa e federer forse terzo!!! e ci manchererbbe, nadal ha vinto 2 slam, federer nessuno ed in testa c’è lo svizzero? ma in quale film l’avete visto? è come dire che l’anno prox nel campionato di calcio vengono aggiunti alle squadre i punti fatti nel 2007 oppure ogni volta che una squadra vince una partita che l’anno prima aveva perso gli danno 6 punti al posto di 3 e viceversa all’altra squadra invece di non dargli punti ne tolgono 3….
    nadal ha vinto semplicemnte perchè nell’insieme di tutte le componenti e dei talenti che servono a vincere una partita (tecnica, fisico, mentale, tattico, forma fisica al momento del match, concentrazione etc etc) è stato superiore a federer, punto. che poi federer possa essere superiore a nadal e che da domani decida di allenarsi seriamente con un coach (alla gilbert tanto per intenderci, cioè con uno che ti fa un mazzo pauroso) e d’ora in poi torni a vincere tutto, potrebbe benissimo essere e personalmente mi piacerebbe moltissimo, ma allo stato attuale delle cose i fatti dicono tutt’altro perciò datevi una calmata perchè il livello del dibattito è ai minimi storici oltre che da qui ci si rende facilmente conto del tipo di cultura sportiva italiana nonchè del perchè gli italiani del tennis l’ultima volta che hanno vinto erano i tempi in cui ancora cantava wanda osiris….

  112. Ros scrive:

    Complimenti a Flavio,disamina perfetta. Critica argomentata. Nessuna fuffa. Grazie.

  113. Filippo scrive:

    Scanzi, con questo articolo non hai solo scritto verità sacrosante, ma hai anche scoperto il velo sulla pochezza contenutistica e formale di molti tifosi.
    Evidentemente il calcio fa male anche nel tennis.
    Sei un grande!!!!

  114. Cris scrive:

    120 commenti in neanche un giorno, è record per Ubaldo?
    Scanzi Uber Alles, e mica da oggi.

  115. marcos scrive:

    domenica ho assistito ad uno straordinario match di tennis, per il quale ringrazio entrambi i protagonisti: forse, è il migliore da me visto.

    la magnifica natura di questo sport assegna la vittoria ad uno dei due: questa volta ha vinto nadal con gran merito. non so se siamo di fronte alla fine d’un ciclo, ma di questo si tratta, a mio parere, non di altro. federer ha vinto (e, forse, vincerà ancora) grazie alla sua tecnica eccezionale ed alla sua incredibile capacità di uscire dai momenti difficili delle partite: queste sono le qualità a cui si è aggrappato, per dominare sull’erba e sul duro per molti anni. sono qualità proprie dei grandi campioni, a prescindere dal loro appeal, dalla loro simpatia, dalla loro correttezza.

    negli ultimi quattro anni, non ci fosse stato nadal, probabilmente avrebbe vinto anche a parigi. rafa, invece, c’è: è più giovane di lui, ha una forza mentale non comune e migliora di anno in anno. nel 2006 e nel 2007, non ci fosse stato federer, probabilmente avrebbe anticipato la vittoria di wimbledon dell’altro giorno. ora, si può forse dire che entrambi giocano al meglio sull’erba e che roger sia più bravo sulla terra di quanto lo sia nadal sul duro: i giudizi, però, cambiano rapidamente. e meno male.

    al termine della scorsa edizione degli australian open, scrivevo per tennisteen un pezzo dal titolo tratto da un brano di dylan. curioso.

    evidenziavo le difficoltà di roger e le possibili (ma non auspicate!!) complicazioni fisiche di rafa, salutando henman ed altri recenti protagonisti del tennis, che, torneo dopo torneo, mostravano (e tuttora mostrano) segni d’inevitabile decadenza.

    dicevo che i giudizi cambiano rapidamente, con il cambio delle stagioni. questo mio del gennaio scorso, che qui sotto vi propongo, forse, è ancora in parte valido. almeno…per me!

    Changing Of The Guards

    Tra i quattro tornei dello Slam, sono gli Australian Open, per solito, a riservare sorprese, pur non mancando casi eclatanti persino a Wimbledon. Non di rado, infatti, ci scappa un finalista, se non un vincitore, inaspettato: vuoi perché siamo all’inizio della stagione e non tutti si svegliano con le scarpette ai piedi, vuoi perché qualche giocatore preferisce una preparazione di medio/lungo periodo, vuoi per il caldo, vuoi perché di là è tutta un’altra storia.

    Sono particolarmente conservatore nel tennis: mi abituo con qualche difficoltà alle novità, soffermandomi pigramente su ciò che più rifulge, tendendo l’occhio, di tanto in tanto, a ciò che vien dal basso, quando d’improvviso, anche solo per un attimo, nell’alto sa specchiarsi. Comodamente, giustifico questo miope atteggiamento, convincendomi di giorno in giorno, sempre con maggior fatica, che questo, in fondo, non è il mestiere mio. La passione, però, val più d’un mestiere.

    Per passione e per divertimento, cresce in me, ormai da qualche mese, questo strano convincimento: vuoi vedere che qualche lamentela, qualche piccolo infortunio, qualche sconfitta non preventivata, qualche mese in sordina, qualche partita vinta, ma fin troppo lottata, qualche si sente, ma non si dice…sono l’indice ancor non del tutto chiaro che siamo ormai di fronte ad un momento più unico che raro?

    Forse, anche su queste pagine, mi è capitato di considerare l’evidente calo del Mano De Piedra, al secolo Fernando Gonzalez, che, dopo aver stupito, all’alba dello scorso anno, col suo nuovo rovescio in back in Australia, e dopo aver illuso a Roma e a Pechino, s’è addestrato in prestazioni più che da bombardero, da fantaccino. A nessuno può essere sfuggita la chiara flessione di Ljubicic, grande tennista e grande uomo, dopo mesi di straordinari risultati. Parimenti si può dire di James Blake, di Hewitt, di Ferrero, di Roddick, di Haas e di Robredo. Safin è un caso parte, ma anche lui può star qui dentro. Davydenko e Nalbandian son capaci di stupirci, ma, dopo tutto quel che han speso, a fatica reggeranno. I campioni di cui sopra non han finito qui: saranno ancora in grado di graffiare, ma non incideranno, a mio parere, più di tanto. Non finirò mai di ringraziare Henman: i suoi meravigliosi gesti bianchi sono ormai, però, già storia.

    Il re è nudo. Ad Indian Wells fu distrazione. A Miami fu affronto. Non v’era codice su cui si poteva trovar inciso che Roger avrebbe perso per due volte consecutive da Canas. Solo per di qua, si poteva sperare che il nostro Filippo gli facesse lo scalpo un dì di maggio, proprio qui, in mezzo a noi. Scrissi, dopo la finale di Wimbledon vinta balbettando contro Nadal, che, forse, Federer non sarebbe riuscito ad eguagliare il record di Sampras, quanto a numero di vittorie negli Slam. Poi, ne perde altre tre: una finale contro Djokovic, il più serio candidato a sostituirlo in vetta, e due incontri con Nalbandian, che, quando è convinto, unto dalla fede e spalleggiato dalla condizione, può battere chiunque. La sconfitta dell’altro giorno contro Djokovic, ancora lui, conferma, a mio parere, che l’eccezionale striscia di vittorie sin qui ottenuta inizia a farsi sentire: vivere per anni ai massimi livelli comporta uno straordinario dispendio fisico e mentale. Forse, sta finendo la benzina. Sto scrivendo di un tennista che da molti è considerato il più grande di tutti i tempi. Sto scrivendo di un tennista che inizia a chiedersi, anche durante gli incontri, se la tecnica sopraffina, di cui è dotato, è ancora sufficiente per aggiudicarseli.

    Il principe è in mutande. Qualcuno, come me, avanza da qualche tempo l’ipotesi che Nadal, da giovane, sia stato sottoposto ad una crescita muscolare eccessiva per la struttura ossea e tendinea propria di un teenager. La velocità con cui copriva il campo, per impattare la palla con violenza e precisione, pare venir meno, di partita in partita. Ciò che ho notato, nei suoi ultimi incontri sul duro, oltre al netto miglioramento del rovescio bimane, col quale accelera più di prima, quando arriva bene, è una netta diminuzione della profondità di palla: da qualche tempo, per colpire, si affida più al braccio che alle gambe. Perde, in questo senso, una delle caratteristiche che l’hanno reso imbattibile sulla terra e molto efficace anche sul duro. Sono certo che sui terreni lenti continuerà ad inanellare vittorie su vittorie, ma il suo gioco sul duro, diminuito in profondità, sarà fatalmente sottoposto agli aggressivi attacchi della nuova generazione.

    Con tutte le cautele del caso, quindi, vedo i campioni, che hanno sin qui illuminato le scene del tennis mondiale degli ultimi anni, in lento, ma progressivo calo. Il mio desiderio è che Roger e Rafa, tenendo conto della differenza d’età, sappiano controllare, con un’intelligente programmazione, la loro uscita di scena, magari vincendo ancora qualche titolo dello Slam, ma la velocità del loro declino agonistico dipenderà molto dalla rapidità con cui la nuova generazione riuscirà ad imporsi. Sono in molti ad emergere ed in molti hanno straordinarie qualità: Djokovic, Murray, Gasquet, Berdych, Baghdatis, Tsonga, Del Potro, Gulbis, Cilic, Monfils…ma anche il gruppo dell’83, Kohlschreiber, Verdasco ed Andreev, tutti questi hanno gli strumenti tecnici per inserirsi nei primi dieci e, qualcuno di questi, può serenamente puntare al podio.

    Avrei potuto seguire il mio istinto, quel pigro abituarsi solo a ciò che maggiormente brilla, ma l’inedita finale degli Australian Open mi ha dato spunto per guardare un po’ più in là: quel che ora ancor non è, ma che presto arriverà.

    “Gentlemen, he said, I don’t need your organization, I’ve shined your shoes, I’ve moved your mountains and marked your cards, but Eden is burning, either brace yourself for elimination or else your hearts must have the courage for changing of the guards”

  116. Gianni scrive:

    Una delle doti di Scanzi, è scrivere quello che molti pensano ma pochi hanno il coraggio di dire.
    Il Re è nudo, aggiungerei. E Scanzi lo ha mostrato.
    Pietose le reazioni dei federeriani, l’avete presa proprio male.

  117. oliver twist scrive:

    Bello questo articolo, pero’ forse andava spedito al giornale La Stampa. Comunque che Nadal vinca sulll’erba non e’ sorprendente, sara’ molto piu’ sorprendente quando vincera’ sul cemento, perche’ ormai i campi veloci sono sul cemento, mentre l’erba assomiglia sempre di piu’ alla terra (e questa opinione che mi sembra comune la sento sempre accennare ma mai esplicitare polemicamente come dovrebbe essere fatto, forse per non sgarbare il sacro Wimbledon!). Vedete che anche Federer solo sul cemento fatica a vincere mentre su terra ed erba fa delle sontuose promenade? Lo stesso vale per Nadal. E non è che in parte la colpa sia anche il fatto che si gioca otto mesi sul cemento, qualche mese sulla terra e quattro settimane sull’erba? Magari un po’ di riequilibrio renderebbe piu’ divertente anche Wimbledon? Pero’ signor Scanzi, se mi permette, non è vero che Federer gioca specularmente all’avversario per dimostrare la sua superiorita’, che se incontra Ancic si guarda bene dal fare serve&volley. Federer fa il minimo indispensabile per vincere le partite, che contro la maggiornaza degli avversari si riduce a servizio e dritto. Quando poi arriva Nadal? si, bisognerebbe fare qualcosa in piu’ ma ormai manca l’abitudine. Se prendiamo abitualmente l’ascensore per fare due piani, sapremo ancora fare le scale quando ne avremo la necessita’? Il vero peccato capitale di Federer non e’ la superbia, semmai piu’ appartenente a Nadal, che gioca con la canotta per far vedere i muscoli, ma e’ l’ accidia, il peccato piu’ grave, tanto che in SEVEN viene punito nella maniera piu’ impressionante (IMHO), con la morte tra i propri escrementi legato al letto.

  118. nuto1970 scrive:

    Trovo assai condivisibile l’affermazione di Anakyn riguardo lo sport ormai “diviso in Adatti e Inadatti”. Aggiungo però che certe derive sarebbero potute essere meglio gestite ed orientate a suo tempo. E’ vero, la “prestanza” media degli atleti aumenta in tutti gli sport e per quanto riguarda questo aspetto non ci sono rimedi praticabili; nel tennis in particolare, però, sarebbe stato possibile intervenire sui materiali (nel baseball, ad esempio, l’hanno fatto). Senza citare qui problemi (rilevanti) come la tendenza all’omogeneità delle superfici e alla quasi totale scomparsa dell’erba, il vero “stupro della tradizione” è avvenuto con la “liberalizzazione” della racchetta. La miopia di quegli anni (o forse solo le interessanti prospettive di mercato) han portato il tennis su un altro pianeta, e ormai è inutile guardarsi indietro. La verginità il tennis l’ha persa allora, non certo domenica. Il tennis è diventato popolare, si vendono racchette, completini, shorts di tutte le marche e di tutti i generi. E’ il mercato. Che, se da un lato toglie dall’altro (ad alcuni, certo!) dà. Oggi i tennisti guadagnano sicuramente e si usurano molto di più rispetto a prima e, in generale, il tennis si è comunque arricchito. Al punto in cui siamo mi sono rassegnato da tempo ad uno sport diverso da quello che mi inchiodava ai tempi di Borg e McEnroe. Ugualmente bello, però…dipende comunque sempre da chi lo gioca, questo è il punto. Con i campioni c’è ancora qualità, a mio avviso. Certo, magari se gioca Ferrer esco a farmi un drink ma è lo stesso tipo di noia che provavo negli anni in cui, ad esempio, giocare bene equivaleva a servire una caterva di aces e poco altro. Per me tanto nei ‘70 che negli ‘80 e poi nei tanto rimpianti ‘90 c’erano partite spesso aberranti e noiose. Dipende da chi giocava, non è che un ace è per forza spettacolare dopo che ne hai visti cinquanta….ricordate di quando Ivanisevic fu fischiato perchè ne faceva troppi? e ai tempi del serve & volley se sbagliavi campo poteva anche capitarti Higueras-Barazzutti, no?!! Insomma, per tornare a noi ed al clamore (abituale, peraltro) provocato dall’articolo di Scanzi, dico che tutto sommato il tennis di Federer mi aveva, fino ad oggi, reso assai soddisfatto per il fatto di essere una buona via di mezzo: eleganza ed armonia nei gesti, varietà, spettacolarità, risultati. E qui mi discosto da Scanzi. Perchè i risultati contano. Schumacher è il più grande pilota di tutti i tempi perchè ha vinto di più. I numeri sono l’unico modo che abbiamo per paragonare tra loro diversi competitori. Per di più se si ha la pretesa di riferirsi ad epoche diverse: i risultati sono l’unica cosa che deve e può fare fede. Senza “se” e “ma” (a Firenze, la mia città, si dice che “il se ed il ma è il patrimonio dei bischeri”, penso non serva la traduzione!!!). E’ vero, nel tennis c’è la questione del professionismo che di fatto ha impedito ad alcuni grandi campioni di vincere di più ma non è per evitare l’epiteto di cui sopra (in realtà noi fiorentini amiamo darci e farsi dare del “bischero”, quindi…) che rifiuto tale eccezione; loro hanno avuto quella sfortuna, altri hanno duvuto fare i conti con una guerra mondiale, altri avranno avuto la varicella proprio il giorno in cui avrebbero potuto…etc etc. Non posso sapere quanti mondiali avrebbe vinto Senna, nè posso imputare a Schumacher di essere ancora vivo dopo aver passato la vita a 350km/h… Ognuno può tifare per chi vuole, intendiamoci…io andavo matto per Leconte!!! Ma Federer è uno dei più grandi di sempre perchè ha vinto tanto, più di quasi tutti, e bene ha fatto a cercare sempre la vittoria. Ma, al contempo, anche a mio avviso c’è un equivoco generato proprio da coloro che tifano Federer o piangono la vittoria di Nadal in ragione di una presunta classicità violata. Non c’era più niente da violare, da anni. Sicuro, Fed sa giocare più colpi dello spagnolo ed è sicuramente più bello da vedere, si può dire che è “più classico rispetto a”, ma è comunque un tennista moderno, in tutto e per tutto, e non è mai stato l’ultimo dei Mohicani. L’equivoco nasce forse dalla sua educazione e sportività, davvero d’altri tempi (spesso non imitata dagli atteggiamenti da ultras di alcuni suoi indegni fans). Forse l’ultimo giocatore davvero “classico” nei colpi (in questo caso sullo stile “comportamentale” non vale nemmeno la pena di usare aggettivi :-) ) è stato Mc Enroe, non so…fate voi! Allora, moderno per moderno, non credo proprio che Rafa abbia rivoluzionato o profanato niente, ha solo fatto una bellissima impresa sportiva per la quale mi piacerebbe ascoltare solo applausi. Al di là di Federer. Saluti

  119. Gixi scrive:

    Fino ad oggi non sapevo nemmeno chi fosse Scanzi, eppure sono abbonato a Tennis Italiano. Meglio così: un fugace incontro pomeridiano e poi… ognuno per la sua strada. Non solo l’occhio è lo specchio dell’anima, ma anche le parole che escono dalla bocca e dalla penna. Con i tempi che corrono, comprendo benissimo il successo che riscuote questo piccolo uomo: il mondo è pieno di gente della sua specie, che cavalcano l’onda di un consenso facile facile, ottenuto facendo leva sugli innumerevoli ingorghi emotivi dei deboli di mente. Sarà spazzato via dal tempo com’è giusto e come merita.

  120. Marco Mazzoni scrive:

    mah
    Le critiche belle sono quelle costruttive. Leggo in queste parole dell’autore molto astio represso, finalmente esploso, contro un tennista che per vari motivi detesta. Nonostante l’impeccabile narrativa, trasuda un odio di fondo per me incomprensibile che rovina qualsiasi altro pensiero in merito.
    Non è morto il tennis, e meno male. Però sta sempre più scomparendo un gioco non di pura potenza, e quelli che toccano la palla, variano il gioco, annaspano. Quest’anno nessun torneo di massimo livello è stato vinto da un giocatore che fa del talento tecnico e non della forza-potenza-aggressività la sua arma principale. Questo mi preoccupa, non la sconfitta di Federer per se stessa. E su questo per me si dovrebbe riflettere.

  121. haiv scrive:

    MA CHI HA SCRITTO QUEST ARTICOLO????UN GIORNALISTA CHE DOVREBBE CONOSCERE IL TENNIS CHE PARLA COSI DI FEDERER???bah niente sta arrivando la fine del mondo…dopo la spagna campione d europa e nadal re di wimbledon ormai un ARTICOLO CON SCRITTO PRATICAMENTE che federer SENZA PRIMA DI SERVIZIO PERDE DA MOLTI NON MI SPAVENTA PIU!!!!caspita questo andrea scanzi è un fenomeno!!!!PEGGIOR articolo che abbia mai letto…io tifo roger ma tento di essere sportivo…rispetto nadal,attualemtne è lui il piu forte e vabbene tutto..ma adesso non si inizi a rinnegare anche il passato di federer che sarebbe RIDICOLO…HA PERSO A WIMBLEDON 9-7 AL 5 SET,NON 6-0 6-0 6-0,NON MI è SEMBRATA UNA PRESTAZIONE DA FINE CARRIERA!!!!!PERO SI SA CONTA SOLO VINCERE.CMQ PRIMO GIORNALISTA CHE SENTO PARLARE COSI FRA GLI ARTICOLI DI TUTTO IL MONDI…ANCHE GLI SPAGNOLI COMPRESO NADAL HANNO RISPETTATO DI PIU FEDERER DEFINENDOLO IL PIU FORTE DI SEMPRE.poi intendiamoci che qst anno sia una stagione fallimentare siamo tutti d accordo io in primis pero non esagerate come sempre nel bene e nel male…portate la gente in paradiso e poi in un attimo all inferno.ECCO A COSA SERVE ESSERE GENTILI CON CERTI GIORNALISTI COME HA FATTO FEDERER…a niente tanto adesso è gia diventato una pippa che HA VINTO FIN ORA GRAQZIE ALLA PRIMA DI SERVIZIO!!!!hahahahahha MA PER FAVORE…RODDICK ALLORA ????vi prego basta con qst articoli.ERA MEGLIO LEGGERSI IL QUOTIDIANO DI MAIORCA O LE FRASI DI NADAL..MOLTO PIU RISPETTOSI

  122. Giorgio scrive:

    Nadal è stato molto bravo ed ha vinto. Non bisogna però dimenticare che Federer, nonostante le ultime sconfitte, è sempre giunto in finale di un torneo del Grande Slam o al minimo in semifinale. Ridimensionare Federer per la sconfitta dell’altro giorno è ridicolo. Vorrei piuttosto vedere la tenuta di Nadal su tutto l’arco dell’anno. Non l’ho infatti mai visto in finale nè in Australia nè negli USA. Ciò vorrà pur dire qualcosa. Il n° 1 vale tutto l’anno non solamente in primavera ed estate.

  123. stoppardi scrive:

    federer è ha ammiratori e seguito in tutto il mondo…è ammirato, venerato, celebrato come il migliore, il poeta del tennis…ovvio…si tende sempre a tifare x il piu’ forte !!! e a non vedere che il piu’ forte le emozioni le dà come una scatoletta di tonno aperta dopo un banchetto nuziale… federer emozionante??? no signori…continuate a celebrare i federer, gli shumacher, i cannavaro…non perchè BELLI ma perche solo ed esclusivamente VINCENTI….la differenza è lì. mi spiace ma roger alterna colpi di una grandezza unica a schemi …si x vincere ma che nulla hanno di spettacolare…ace…ace…servizio vincente… e poi si diceva di goran…ma almeno il croato aveva il pathos, il cuore, la sofferenza, la redenzione…era umano…non vestito di bianco, pettinato, politicamente corretto… le emozioni federer dovrebbe dipensarle come il verbo…invece è impiegatizio…come schumacher, cannavaro etc etc…vincenti…i numeri sono dallo loro e sempre lo saranno …ma il cuore ed il sentimento non sono in loro…
    rafa migliora, suda ma sopratutto ROMPE lo schema…è un elefante nel negozio di cristalli svizzero…è indomito…
    anche se sul fatto del sentimento e delle emozioni è lo sport tutto che ha perso…troppi soldi, troppa pubblicità, troppi clichè…

  124. haiv scrive:

    cmq gradirei da qst scanzi un articolo di spiegazioni sul motivo per cui ha scelto di salire sul carro del vincitore in maniera cosi spudorata..insomma hai oltraggiato federer,non hewitt o roddick…riprova a riscrivere l articolo,soprattutto la parte della prima di servizio!!!!!!!!no cmq guarda NON CE LHO ASSOLUTAMENTE CON TE,RISPETTO LE OPINIONI E IN PARTE MI TROVO D ACCORDO CON CIO CHE HAI DETTO PERO ESSENDO TE UN INTENDITORE DI TENNIS TI SARAI RESO CONTO CHE HAI ESAGERATO..qst articolo POTEVA ESSERE INDIRIZZATO A UN RODDICK,NON A FEDERER.posso capire se l hai fatto per far accendere la discussione nel blog,ma se pensi tutto cio che hai detto lo rispetto ma non lo condivido..insomma riguardati i NUMERI DI FEDERER e IL RISPETTO CHE HA SEMPRE AVUTO VERSO VOI GIORNALISTI e spiegami come puoi scrivere un articolo COSI verso di lui…

  125. MICHY scrive:

    SONO BASITA E ALLO STESSO TEMPO ENTUSIASTA DI QUESTO ARTICOLO!
    E’ TUTTO CIO’ CHE PENSO,ANCHE DI PIU’….MA NON AVREI MAI SPERATO DI TROVARLO RIASSUNTO INCREDIBILMENTE,IN UN SOLO INDESCRIVIBILE ARTICOLO!
    Amo il tennis e sono troppo felice di questa nuova svolta!
    A proposito:GRAZIE RAFAEL,lo dobbiamo a te!

  126. stefano scrive:

    Io non darei troppo peso alle parole di questo scanzi.

    Vuole provocare e basta.

    Vediamo chi é.

    Scrittore ma nessuno si ricorda un suo libro.

    Giornalista ma si ritrova a scrivere su un blog.

    Andrea Scanzi é il classico personaggio in cerca di autore ammalato di Travaglismo.
    Il Travaglismo é quella malattia che colpisce gli aspiranti giornalisti alla ricerca dello scoop a tutti i costi.
    Ma mentre Travaglio il giornalista lo sa fare e bene, il nostro si diletta a scrivere di uno sport che, evidentemente, conosce assai poco cercando di spararla più grossa possibile e cercando la vis polemica con colleghi (??) affermati come Dotto che neanche se lo fumano.

    Ora pare sia salito sul carro di Beppe Grillo.
    Speriamo che codesto carro sia quello vincente e che il nostro polemista trovi la sua via.

    Altimenti la prossima volta ci toccherà leggere che Federer ed Edberg sono i veri assassini di J. F. Kennedy.

  127. Alice scrive:

    Scanzi, se fai l’amore come scrivi, scrivi con me.

  128. francesco g. di bene scrive:

    se sei maleducato sei un hooligan, se sei educato sei un ragioniere, se butti via il talento correndo dietro alle gonne o gettando via partite sei una promessa mancata, un coitus interruptus, se il talento lo fai fruttare e vinci 12 slam sei un noioso dittatore. Se sei bello ti tirano le pietre, se sei brutto ti tirano le pietre.

    Federer dovrebbe perdere di più per essere maggiormente amato, spettacolare, poi perde una finale a wimbledon e se ne fa il funerale. Chi stravince annoia, e poi si intaglia una statua di marmo per Nadal che certo non è un perdente. L’autore di lamenta del Federer troppo pieno della sua stessa estetica e poi infarcisce 100 righe di articolo con un pomposo stile manierista al solo fine di godersi la sua immagine riflessa allo specchio.

    Possibile che un “giornalista” sia in grado di contraddirsi all’interno di una stessa frase quattro volte?

  129. Federico scrive:

    Di Scanzi ho letto due libri, quello sul vino e quello su Grillo. E’ molto bravo, e si capisce che lo sa.
    L’ho visto qualche volta in tv, me lo immaginavo diverso, più bruttino e vecchio. Ha tutto per stare antipatico ai maschietti: è giovane, è alto, è magro, ha gli occhi azzurri, una bella dialettica, tutto per essere invidiato. Mia moglie disse “Ma carino questo ragazzo”. Mia figlia: “Mica male questo qui”. Io lo avrei strozzato.
    Quindi posso capire che ad alcuni stia antipatico, cosa che immagino lo diverta.
    Però a me interessa l’articolo in questione, e fatico a trovargli dei punti deboli, al di là di un fastidio innato per Federer che Scanzi non ha mai nascosto da anni (quando scriveva sul Manifesto era una costante).
    Non mi pare che Scanzi abbia negato che Federer sia un fenomeno, ma non ha torto quando ne sottolinea lungamente i peggioramenti estetici e una indubbia mancanza di carisma.
    E’ un articolo gaberiano in piena regola, perfetto per urticare ma anche per stimolare un sano dibattito.
    Ad averne.

  130. Patrizia scrive:

    Caro Andrea,
    ma cosa ti ha fatto la Vita per renderti così acido?
    Ti definisci un non nadaliano, sarà… di sicuro sei un anti-federiano, quando finirà l’era Nadal scriverai un articolo altrettanto corrosivo?
    Per inciso, se a Wimbledon 2007 non ci fossero stati tanti problemi (pioggia, schiena Youzhny, maratona Djokovic) Nadal in finale non ci sarebbe neanche arrivato!
    Tutta altra storia l’edizione 2008. Riconosco a Nadal tutte le qualità, è un atleta strepitoso, un tennista pazzesco, un campione, ma il suo tennis non mi piace e ho tutto il diritto di non farmelo piacere!
    Vero, sono fan di Federer e sinceramente non sono né in lutto né mi sto frustando con un gatto a nove code, anzi vi dirò di più… sono fiera di Roger Federer! A match ormai perso (sotto di due set) è ritornato in partita e ci è stato fino alla fine… siamo alle solite dunque, a Nadal si chiede di vincere, a Federer si chiedono miracoli e se si permette solo di vincere o addirittura perdere… apriti cielo, “il Re è morto!” Vero, il Federer degli ultimi due anni non esalta, ma forse è proprio lui che ci ha abituati troppo bene.

    Caro Andrea, come io rispetto Nadal cerca di fare altrettanto con Federer, altrimenti si potrebbe pensare che tu sia il classico tennista mancato oppure come tanti fans, che hanno atteso allo sfinimento non la vittoria di Nadal, bensì la sconfitta di Federer, per sfogare la loro frustrazione e scatenare questo gioco al massacro!

    Considerato che non sei nadaliano, impara dal tuo non beniamino: “io diventerò no 1, ma lui (Federer) è il tennista migliore di tutti i tempi”

  131. giampiero scrive:

    è possibile che in un evento sportivo mondiale unico,gocato da due straordinari campioni,non ci sia l’antidoping obbligatorio?

  132. antoine scrive:

    Qui è avvenuta una contaminazione o si è stati colpiti da spirito di emulazione nei confronti di Scanzi: articoli lunghissimi, pomposi, ridondanti e quindi illeggibili. Siamo in un blog non su un quotidiano. Datevi una regolata o intervenga la redazione a regolare il tutto. Grazie

  133. rafarulez scrive:

    Solo applausi per Andrea, grande articolo.
    Dotto ora puo’ tornare ad occuparsi calcio.

  134. FabioAres scrive:

    Articolo che ha senza dubbio colto nel segno. Credo che il male dell’ultimo Federer sia di essersi trasformato nella propria stessa icona, nel bambolotto che tira servizio e dritto come big gim colpi di karate, che siano proprio i federeriani, pronti ad affollare la lunga veglia in vita in cui ogni partita dello svizzero si trasforma, l’esibizione di un genio indiscutibile e da non discutere, la mìse con la giacchetta a Wimbledon e la sua esposizione senza la minima auto-ironia, l’atteggiamento ecumenico nelle interviste, la santificazione in vita, da sempre foriera di un ego minuscolo spaventosamente pompato (altro che i muscoli dello spagnolo).
    Da questo punto di vista, una sana immersione nel Lete della sconfitta, a questo Federer, non potrà che fare un gran bene.
    A lui ed ai suoi cantori…

  135. Agatone scrive:

    Mi piace come il tennis renda le persone analizzabili. Nel caso federer ma si potrebbe fare di tutti. E’ un bel gioco. Mi piacerebbe che Scanzi ci provasse anche con gli altri.
    Sono abbastanza d’accordo su alcuni aspetti psicologici legati al suo ego e alla sua perfezione estetica.
    Detto questo quando federer smetterà di giocare ci sarà un grande vuoto, quando smetterà nadal meno, secondo me, perché è un giocatore più riproducibile (purtroppo, perché più muscolare e meno talentuoso. Una partita tra due Nadal sarebbe noiosa, una partita tra due Federer irrinunciabile)

  136. Jim scrive:

    L’astio dei detrattori di Scanzi è incredibile, quanta gente protetta dall’anonimato :) .
    Comunque io Scanzi lo conosco poco, ma considerando che lavora alla Stampa, a La7, pubblica su Mondadori e ha venduto 40mila copie con il suo libro sul vino, non mi sembra uno con problemi di visibilità o carriera. Magari ce li avessi io problemi così!!!!
    Poi io non lo so se ha veramente il Suv, la Jacuzzi e la villa in collina, ma perché dovrebbe interessarci???
    E poi vorrei sapere perché uno che scrive su questo blog è sfigato? E’ il blog di uno dei più grandi giornalisti sportivi d’Italia, e ha molto più seguito dei giornali di settore. Se poi è sfigato uno che ci scrive, quelli che lo leggono e postano pure i loro commenti, cosa sono? :) :) :)
    Il Re è nudo e qualcuno finalmente ha avuto il coraggio di scriverlo. Se poi a Scanzi piaceva più il Federer del 2003, perché non può scriverlo?
    Solo su una cosa l’autore non mi convincerà mai: Beppe Grillo nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

  137. Agostino scrive:

    Ho terminato di leggere l’articolo in questione come da bambino guardavo i film dell’orrore, con una mano davanti agli occhi per impedire che il passaggio successivo mi turbasse ulteriormente.
    Ergo la mia Wilson a difesa delle opinioni di V. Boer, sbattendomene allegramente dei pro nadal e pro federer.
    Spero solo che personaggi (non persone) come l’autore di questo post smettano di eccitarsi davanti alle biografie dei vari Sgarbi, Facci e Ferrara, sparando pensieri al solo scopo di creare scandalo e contrapposizione.
    Un articolo offensivo verso un atleta, che anche laddove non piaccia, è sempre stato corretto, disponibile verso i tifosi, signore nella vittoria quanto nella sconfitta. E per gli esaltati che lo detestano e si incorniciano questo articolo, anche amico del vostro Nadal fino ad offrirgli passaggi in aeroplano.
    Fango. Solo fango.

  138. haiv scrive:

    cmq ubaldo ti prego mai piu qst articoli da ultra di calcio perche qst stupendo blog ne perderebbe di credibilita….vabbene stimolare i lettori ma cosi è esagerato e cio vale ovviamente anche per le insinuazioni sul doping di nadal(ma almeno quelle non le scrive un giornalista che pubblica un articolo..)…anche qst è esagerato.CI VUOLE RISPETTO PER QST 2 CAMPIONI

  139. Lisa scrive:

    Mi sento di condividere pienamente sia FabioAres, sia il sempre arguto Scanzi.

  140. Dan scrive:

    Quel che è davvero triste, non è tanto l’articolo di Scanzi, quanto il consenso che ha raccolto. Tanto che mi chiedo in quanti - Scanzi compreso - abbiano mai calcato un campo da tennis. Federer è il non plus ultra per chiunque giochi, abbia giocato, giocherà a tennis. Nadal è l’emblema del carattere, della forza mentale, del tennis atletico (il che - per inciso - non significa che sia tecnicamente scarso). Sono due giocatori completamente diversi, straordinari a loro modo. L’articolo è una raccolta di improperi, assurdità tennistiche, ignoranza, manierismo fine a se stesso: nulla a che vedere con una disamina tecnica del tennis federeriano. Il fatto che abbia trovato tanto consenso, la dice lunga non solo sulla conoscenza tennistica di tanti, ma sull’educazione sportiva (e non solo) del nostro Paese.

  141. Paolo scrive:

    Articolo semplicemente straordinario. E non solo per la finissima qualità formale.

  142. Apache scrive:

    Mi fate morire dal ridere.
    Dico a voi, scandalizzati e scioccati dall’articolo del Sig. Scanzi.
    A voi piangenti e irritati. A voi saggi ed eleganti. A voi orgogliosi e seriosi.
    “ti prego Ubaldo, ma più questi articoli…”
    OOOH SVEGLIA!
    Meritate una crociera con Marianella.

  143. haiv scrive:

    LEGGETEVI IL COMMENTO DI STEFANO…la prox volta scrivilo tu l articolo!!!!GRANDE!

  144. Angelica scrive:

    off topic
    haiv, ma anche altri che hanno scritto commenti qui ( se ci riuscite e se non ci riuscite provate a sforzarvi), evitate di scrivere tutto in maiuscolo. E contrario alla Netiquette.
    (per quei pochi che non lo sapessero equivale ad urlare).

  145. luca scrive:

    Chiedo scusa, ma chi ha scritto l’articolo è uno qualunque, uno come me o un giornalista/tecnico esperto di tennis?
    Perché mi stupirei della seconda ipotesi.
    Io sono Federeriano, assolutamente, non credo che Federer giochi meno bene a tennis per esempio di Sampras (che dal servizio aveva molto più di Federer), credo che giochi mooooolto meglio di Borg, credo anche che oggi sia meno forte di Nadal, il quale non si può certo dire che non giochi un tennis spettacolare a sua volta.
    Quanto a Gasquet, è vero non è secondo a Federer in termini di talento come non lo è Safin, ma non mi sembra abbia conquistato più tifosi di Federer grazie alla sua incostanza.
    Insomma quest’articolo mi sembra una sorta di delirio di un nadaliano che all’improvviso ha avuto di che sfogarsi.
    Personalmente ritengo che nadaliani e federeriani dovrebbero prendere esempio dalle dichiarazioni dei loro idoli e tornare (entrambi) alla realtà, che è fatta di una rivalità che da domenica è diventata più equilibrata che mai.
    P.S.: Quanto ai commenti su Schumacher, stendiamo un velo pietoso…

  146. p1pp0z scrive:

    # francesco g. di bene scrive:
    9 Luglio 2008 alle 10:13

    se sei maleducato sei un hooligan, se sei educato sei un ragioniere, se butti via il talento correndo dietro alle gonne o gettando via partite sei una promessa mancata, un coitus interruptus, se il talento lo fai fruttare e vinci 12 slam sei un noioso dittatore. Se sei bello ti tirano le pietre, se sei brutto ti tirano le pietre.

    Federer dovrebbe perdere di più per essere maggiormente amato, spettacolare, poi perde una finale a wimbledon e se ne fa il funerale. Chi stravince annoia, e poi si intaglia una statua di marmo per Nadal che certo non è un perdente. L’autore di lamenta del Federer troppo pieno della sua stessa estetica e poi infarcisce 100 righe di articolo con un pomposo stile manierista al solo fine di godersi la sua immagine riflessa allo specchio.

    Possibile che un “giornalista” sia in grado di contraddirsi all’interno di una stessa frase quattro volte?

    Signori… sposo in pieno quanto scritto da questo utente, e spero che almeno l’autore dell’articolo, dall’alto della sua innegabile intelligenza e del suo senso critico, sappia riconoscere gli errori che forse sono stati dettati dal tifo e non da un’analisi obiettiva della partita e della carriera di un atleta. Giornalismo per fortuna non equivale a poesia, ma a contenuti.

  147. francesco scrive:

    Piacevole, divertente e appassionante l’ articolo di Andrea Scanzi. Molti l’ hanno crititcato per il suo modo di scrivere. Io mi tolgo il cappello a chi per cultura e stile di scrittura sta facendo arrovellare gli stomaci di ciechi federeriani (se si legge bene l’ articolo ci si rende conto di quanto l’ autore ne apprezzi il t-a-l-e-n-t-o) o pretendenti giornalisti…trovo inutile accanirsi con chi sta facendo il suo mestiere, presta il suo tempo a questo blog dando spunti per argomentazioni interessanti e al quale, se non concordi con quanto scritto, si puo’ , sempre se in grado, rispondere con la stessa brillantezza che caratterizza il suo post. Una tesi e’ sempre smontabile se si hanno le argomentazioni giuste per farlo. Evidentemente pochi le avevano mentre molti ne hanno condiviso i contenuti. A mio modo di vedere, un blog deve essere divertente e provocatorio altrimenti si rischia di cadere nella mediocrita’, banalita’ piu’ assoluta.
    Grazie per l attenzione, Francesco

  148. rafarulez scrive:

    Ma cosa ha detto Scanzi di cosi’ assurdo ? Perchè non è vero che tante persone hanno commentato la sconfitta di Federer a Wimbledon come la definitiva morte del tennis ? Non vi sembra leggermente ingiusto nei confronti del vincitore (Nadal) affermare una cosa del genere? Basterebbe imparare ad accettare le sconfitte. Comprendo la disabitudine nel farlo da parte dei federeriani piu’ convinti, ma purtroppo per loro le cose ora stanno cosi’.

  149. Safinator scrive:

    Ci tengo a far presente una cosa…
    Quello che scanzi ha fatto,è paragonabile a quello che molti tifosi federeriani hanno fatto e stanno facendo degli avversari dello svizzero:
    demolizione del nadal,djokovic,roddick,hewitt,safin di turno…o di chiunque abbia osato contrapporsi al “poeta dai gesti bianchi”.
    Il Bene contro il Male…non nasce con scanzi.

  150. giacomo b scrive:

    è un peccato vedere cosa provochi l’invidia in certe persone. articolo alla ricerca dell’optimum letterario con contenuti sgradevoli e volutamente forzati.

  151. marco scrive:

    Bravo Giorgio il nr 1 a parte la stagione 2003 che vinse il primo Slam a Wimblendono contro Philipussis dal 2004 al 2008 ha collezionato mi sembra 17 semifinali-finali vincendone 12 nessuno mai come lui.

  152. giacomo b scrive:

    Il fatto che mi preme capire è il perchè e il dove secondo scanzi federer abbia messo da parte il suo talento. La “nouvelles oblige” della penna italiana della racchetta nn sembra pensarla cosi. Leggo gli interessanti spunti di tommasi, gli articoli sempre originali di clerici ascolto i mistici commenti dei lombardi, dei bertolucci insomma di gente che di tennis se ne intendi. Non persone come me(che cerco di scrivere qualcosa dal mio umile punto di vista) che la pensano in una maniera piuttosto che in un altra. Si è arrivati al punto di considerare “il tennis del grande sbadiglio” la qualità tecnica che federer,tra alti(molti) e bassi(in realtà pochi), esprime in ogni partita.Si parla di un giocatore dallo sconfinato talento, come il classico scolaretto che “ha le doti ma non si applica”, come se fosse un giocatore finito non ricordandosi cos’ha passato da dicembre ad oggi con una malattia che avrebbe steso un cavallo. e nonostante questo, con le gambe ferme, è arrivato in semifinale degli australian open. Beh, non poco per un tennista finito. Eh si conclude illustrando nadal come l’edberg della terza generazione del tennis. siamo allo sfascio, come detto prima l’invidia nei confronti di chi tutto può non conosce limiti. amen.

  153. haiv scrive:

    x angelica..scusa per il maiuscolo..non lo sapevo fosse vietato!!
    si è vero che parlare di fine del tennis è irrispettoso nei confronti di nadal ma è ancor piu irrispettoso criticare(come in quest articolo)con toni da stadio un certo roger federer che ha vinto 12 slam e che molti,compresi i suoi avversari,giudicano il piu forte di sempre…allora sono tutti pazzi compreso nadal???poi piu forte non vuoldire che è un robot immortale..avra i suoi cali e prima o poi finira la sua era(e ci mancherà a tutti,in primis al signor Scanzi….)ma cio non significa sentirsi autorizzati a criticarlo con i toni di questo articolo(anzi a disprezzarlo!)
    Non mi sembra che si rinneghi e si diprezzi cio che ha fatto borg da quando ha perso con Mceroe,o magari sampras dopo che ha perso da federer o da uno sconosciuto sempre a wimbledon….ecco non vedo perche si debba farlo con roger
    bisognerebbe piantarla di creare tutte qst apettative verso di lui….è un umano,non un robot..abbiamo accettato borg che non ha mai vinto AO e us open,sampras che non ha mai vinto RG ma non abbiamo mai accettato che federer potesse non vincere al RG(per giunta arrivando in finale sempre!!)contro un fenomeno come nadal..con un qualsiasi altro giocatore federer avrebbe fatto 2-3 grandi slam vincendo il RG
    non penso sia un discorso da tifoso ma da sportivo questo.federer non mi da la percentuale per difenderlo!!!pero penso che cio che ho detto sia innegabile….Poi ripeto tanto di cappello nadal….

  154. vincenzo torzillo scrive:

    è stato un giorno di lutto mondiale..il tennis è morto sotto il colpi d’ascia di un boscaiolo della racchetta che ha profanato il santuario del tennis….c’è da dire che la colpa è proprio di Wimbledon…..se si tornasse all’erba,quella vera,questi scandali sarebbero impossibili

  155. Elio scrive:

    Si, si, si…qualcosa di giusto questo Scanzi l’ha scritta…sui valori e le qualità di Nadal ci siamo…anche sui difetti di Federer ci siamo…
    Il discorso è più semplice di quanto sembra però: siamo di fronte a un robot costruito in laboratorio (Nadal) che con fatica, impegno e abnegazione si è issato tatticamente e tecnicamente al punto da divenire forte tanto quanto chi, per grazia divina, possiede le sublimi doti per incantare gli appassionati (che ne capiscano qualcosa di tennis).
    Certo, se il possessore delle sublimi doti non fosse fragile psicologicamente (e probabilmente se non avesse avuto la mononucleosi durante la quale ha continuato ad allenarsi forse creando gravi danni alla sua tenuta fisica) ci sarebbe stato ben poco da fare…aldilà del Roland Garros, dove l’estrema lentezza della superficie favorisce chi possiede il mostruoso fisico e la mostruosa regolarità, Federer avrebbe vinto (come ha praticamente fatto negli ultimi 4 anni) e avrebbe continuato a vincere TUTTO!!!
    Ma la storia del tennis attuale dice che così non è…e in realtà, quantomeno in questo 2008, il Prescelto ha dovuto cedere il passo all’uomo bionico da laboratorio.
    Ma a chi esalta Nadal chiedo: quanto pensate possa durare un fenomeno del genere ? Per reggere il confronto con (e adesso addirittura scalzare dalla vetta) Federer sta logorando il suo fisico in modo spropositato…gioca partite che, anche quando sono dominate, durano sempre il doppio di quelle del suo rivale. Ogni scambio che fa dura il doppio, in ogni colpo che tira mette il doppio della forza…
    Di nuovo lode all’abnegazione che gli permette, grazie ai (suppongo) massacranti allenamenti di avere questa tenuta fisica da superuomo (oltre che per carità una forza psicologica e tattica incredibili)…ma quanto pensate che possa durare?
    Quella di Nadal è una candela più corta di quella di Federer, ma che Rafa adesso sta bruciando con la massima forza. Credo possa durare al massimo altri 2 anni, dopodichè d’improvviso, nonostante l’impegno che ci metterà sarà sempre lo stesso, non avrà le armi tecniche a disposizione per sopperire alla minore tenuta fisica di chi sarà più giovane di lui. Agassi e Sampras vincevano Slam alla soglia dei 30 anni (anche dopo) ma avevano al loro arco frecce sempreverdi…credo che anche Federer faccia parte di questa categoria e mi auguro di non essere smentito dai fatti. In pratica credo che qualche altra soddisfazione potrà togliersela e, se riuscirà a restare tranquillo e a vincere l’incubo del fatto che non è più ad anni luce di distanza dai suoi avversari, potrà tranquillamente battere (ma non distruggere purtroppo) il record di Slam di Sampras, così da ritirarsi tranquillo e soddisfatto…fiero di essere diventato il più vincente della storia (per me anche il più bello da vedere ma quello è semplicemente soggettivo).
    In ogni caso (lo dico ai federeriani come me) i prossimi due anni (in cui come dicevo la candela di Rafa continuerà a bruciare con la stessa intensità di ora) saranno duri…Senza l’esplosività fisica il suo senso tattico e la sua forza psicologica perderebbero la base dalla quale potersi lanciare ma almeno per i prossimi due anni questa base rimmarrà ben salda…
    Poi dopo, se davverò è un essere umano come gli altri, dovrebbe subire un crollo.
    Speriamo solo che il fragilone e amabile Federer per quella data non abbia già gettato la spugna…

    PS: è probabile che chi legga il mio intervento deduce il fatto che io auguri a Nadal questo crollo di cui parlavo prima…beh, io non sono falso e non nego che vedere uno come Federer (che gioca a tennis d’istinto, d’attacco e con almeno 4-5 colpi diversi a disposizione) perdere con uno come Nadal (che sì attacca, ma mediamente lo fa solo dopo aver logorato il suo avversario a furia di arrotatissimi colpi e ogni tanto qualche palla corta) mi spiace.
    Resta solo da accettare serenamente il fatto che il tennis, come ogni altro sport, va verso la direzione fisica piuttosto che quella tecnica. Pensate a uno come Rivera e alle mirabolanti magie che concedeva alla platea calcistica… ma nel calcio di oggi, ai ritmi con cui si gioca una partita e con cui ti arrivano addosso i Cambiasso o i Gattuso, come potrebb umanamente il povero Rivera fare le cose che faceva una volta…risultato: di Rivera ce ne saranno sempre meno (forse già non ce n’è più) e di Gattuso e Cambiasso sempre più.
    E’ la democratizzazione dello sport (non uso la parola democratizzazione in senso spregiativo normalmente ma, almeno nel caso dello sport un pò di nostalgia mi viene) e Federer è il meraviglioso punto d’incontro tra il passato e il futuro. Rafa è il futuro, ma non sempre il futuro è migliore solo perchè necessariamente si evolve verso di esso…

  156. Paolo scrive:

    Ho letto da Francesco queste parole:

    “Piacevole, divertente e appassionante l’ articolo di Andrea Scanzi. Molti l’ hanno crititcato per il suo modo di scrivere. Io mi tolgo il cappello a chi per cultura e stile di scrittura sta facendo arrovellare gli stomaci di ciechi federeriani (se si legge bene l’ articolo ci si rende conto di quanto l’ autore ne apprezzi il t-a-l-e-n-t-o) o pretendenti giornalisti…trovo inutile accanirsi con chi sta facendo il suo mestiere, presta il suo tempo a questo blog dando spunti per argomentazioni interessanti e al quale, se non concordi con quanto scritto, si puo’ , sempre se in grado, rispondere con la stessa brillantezza che caratterizza il suo post. Una tesi e’ sempre smontabile se si hanno le argomentazioni giuste per farlo. Evidentemente pochi le avevano mentre molti ne hanno condiviso i contenuti. A mio modo di vedere, un blog deve essere divertente e provocatorio altrimenti si rischia di cadere nella mediocrita’, banalita’ piu’ assoluta”.

    Finalmente un commento encomiabile.
    Come l’avete presa male, federeriani. E’ proprio vero che non sapete perdere, ma vi abituerete!!!

  157. antoine scrive:

    Ma come si fa a elogiare l’articolo (lunghissimo, ripetitivo, ridondante) di un signore che fa della ricerca estetica del linguaggio e della contraddizione il suo modus operandi? Dico ma vi rendete conto che ha dichiarato di andarsi a rivedere Leconte e Novotna quale canoni del tennis classico e puro? Ma che cazzate sono queste??? Dai su un attimo di contegno meglio non approfondire nemmeno non scherziamo. Federer ha trovato finalmente pane per i suoi denti sotto forma di un paio di giocatori finalmente all’altezza. Tutto qui. O vogliamo che uno come lui non fosse consapevole di essere un fenomeno e, di conseguenza, qualche volta si atteggiasse da tale? L’ho già detto e ripetuto prima di Parigi e di Wimbledon di quest’anno: Federer è un grande ma un pò sopravvalutato. Ora viene il bello vediamo se saprà liberarsi dai suoi (vari) fantasmi e farci rimangiare tante parole buttate lì. Io ho i miei dubbi ma spero per il bene del tennis di sbagliarmi.

  158. saramilto scrive:

    forza roger, sempre il numero 1 . Vittoria di Nadal a Wimbledon è uguale alla morte del tennis!

  159. Negramaro scrive:

    Safinator, batti il cinque!!!
    Si chiede di abbassare i toni, e si legge che Wimbledon è stato vinto da un boscaiolo…uahuahuah….riusciremo ad uscire fuori da questa storia???

  160. Voortrekker Boer scrive:

    Grazie ad Agostino.

    Io che non sono federeriano o nadaliano in situazione manichea, ma che anzi sono nadaliano,federeriano,gasquettiano etc etc etc… mi dolgo assai leggendo certi commenti. Si raccomanda di privarmi della tastiera, forse c’è qualche squadrista dell’era virtuale che vicino al portatile tiene labari, manganelli e dasmigiane di olio di ricino…

    Poi la dicotomia Federer-Nadal basta, basta vi prego. In me c’è la gioia di aver visto un match di tennis bello come quello dell’anno scorso, il risultato finale è un dettaglio. Il feticismo dei trofei intacca tutti: katanga di federer e seguaci di Nadal. Ma soprattutto un feticismo indefinito intacca Scanzi. Il feticismo della persona triste che provoca e che prova gioia ad essere criticata, insultata, denigrata per quello che scrive. Ecco perchè per me dalle scritture di Scanzi si evince solo una cosa: la sua sofferenza. Il resto, quello che scrive sul tennis (come per ogni altro argomento), sono un mero pretesto, quello che scrive conta poco, conta forse come lo scrive, e proprio dal come si capisce gran parte della sua natura. Allora realmente la scrittura diventa un pretesto per uscire dal grigiore che si è costruito nel suo essere, grigiore artificiale forse, ma che esce copioso dalle sue parole. Parole tristi, scritte con l’intento di provocare e di far ridere di gusto o sadicamente. Pari alla sgodevole comicità degli avanguardisti del ventennio, gente che l’ironia, nel senso greco del termine, non sapeva nemmeno dove stava di casa, e Scanzi uguale, ma almeno loro disgraziatamente credevano in ciò che dicevano e facevano. Scanzi probabilmente neppure quello, e se ride son contento per lui. Nella risata infatti può trovare l’unico sollievo.

    Quindi un invito a chi considera peggio questo scritto. Non commentatelo nel merito, non ce n’è alcun bisogno. L’unico commento che può scaturire riguarda la personalità di chi scrive, il suo continuo esternare la sofferenza per una situazione individuale in cui sta stretto ma che probabilmente si è creato a livello psicologico a causa di un eccessivo lavoro del lobo temporale del cervello. Leggendo intuisco la profonda sofferenza e l’esplicito disagio. Questo mi rattrista, poichè essendo un essere umano provo dolore per il mio simile che soffre, e mi auguro che non debba soffrire più.

  161. Max (quell'altro) scrive:

    Propongo un match 3 su 5 senza tie-break (alla vecchia maniera) tra Andrea Scanzi e Voortrekker Boer. E dovra’ essere trasmesso in diretta sulla Rai a reti unificate in prima serata.

  162. Mary-Milano scrive:

    Non ho neanche letto l’articolo perchè il titolo diceva tutto….
    Però, nel dubbio, sono andata a rileggere BENE la definizione di “dittatura per comprendere nel dettaglio quanto si voleva dire.
    Quindi, adesso AVRA’ inizio “quella” di Nadal…. Giusto??? Se non è già cosi sulla terra rossa

  163. Safinator scrive:

    Io rimango della mia,Scanzi ha cercato una “cheap heat”..e l ha trovata.
    Ha scritto cose giuste e stronzate da competizione.

    Cosi come cose giuste e boiate vengono dette dai federeriani (cosi come da chiunque..io per primo)

    Non ho mai tollerato riferimenti ad una purezza e ad una bonta d animo impossibile da conoscere per noi comuni mortali..
    Cosi come le scuse di “complessi psicologici” vari.Dopo aver vinto l’ impossibile non hai piu paura di nulla.Forse dovresti inizare ad averla di te stesso!

    Il “giustificazionismo” ad oltranza…cosi come la “vomitata” di scanzi, abbassano notevolmente il livello della discussione…

    Io,che ho sempre tifato per i “brutti e cattivi”…per i tifosi di federer e per gli appassionati bigotti nel senso tennistico del termine,mi son sentito per anni come molti federeriani adesso…non è bello vero!?

    Io,sono fiducioso che quello che molti danno per morto…farà arrossire di nuovo molti sederini…

  164. Anto scrive:

    Voertrekker, vai da uno psichiatra, e che sia bravo parecchio. Te sei messo proprio male. :)

  165. Michele scrive:

    Voertrekker, tra una persona famosa che scrive sui giornali ed è realizzata, ed un’altra frustrata invidiosa e ripetitiva che passa tutta la vita a offenderla protetta dall’anonimato, a me quello che fa parecchia pena non è la prima. Tu che dici?
    Internet dovresti ringraziarla tu, non Scanzi, altrimenti come faresti a sputare tutto questo livore, se ti vedessimo in faccia e se tu fossi costretto a usare il tuo vero nome?
    Sei patetico.

  166. haiv scrive:

    vince voortekker boer 6-0 6-0 6-0 senza concedere nemmeno una palla break contro scanzi!!!!!!!

  167. marco scrive:

    Federer-Nadal, Nadal-Federer che noia, che barba, che barba che noia.
    Ma allora dopo Nadal chi ci sarà secondo voi un esteta alla Sampras o alla Federer o un Cyborg alla Nadal, il Tennis che via prenderà dopo il 2010?

  168. siglomane scrive:

    Vorrei chiedere a certa gente se ha visto come gioca Nadal TECNICAMENTE. Perché è anzitutto TECNICAMENTE che Nadal è mostruoso, non ve ne siete ancora accorti? Chi ha mai giocato i rovesci incrociati che gioca Nadal? Chi ha mai giocato i suoi strepitosi passanti? Chi ha mai tirato i suoi lungolinea di dritto? E guardate che per giocare questi colpi bisogna avere la manina eh, le gambe non bastano…
    E poi che testa, ragazzi, che mentalità vincente nei momenti topici di ogni match!
    Quanto a Federer, io continuo a vedere un giocatore che, quando è in forma (e negli ultimi 2 anni gli è successo di rado), resta in partita solo grazie al tandem servizio-dritto. Un po’ come Sampras. E infatti, a margine, trovo Sampras molto sopravvalutato. Per me Sampras era noioso e monotono, e non mi accendeva. Per me Sampras è nettamente inferiore a Federer.

  169. Christian scrive:

    Articolo meraviglioso. Grazie, grazie davvero per aver dato voce ai pensieri di molti appassionati del vero tennis.

  170. Anakyn scrive:

    Scrive Andrea:
    “concordo sulla “deriva atletica” ma non sul suo segno per forza negativo
    […]
    tornando al tennis ci sono giocatori ben più dotati di Nadal dal punto di vista fisico (es. Karlovic e Guccione) che in fin dei conti è alto come Federer (cm185) e pesa 3 kg in meno (kg85 contro kg88 - secondo il sito ATP).
    […]
    quindi concordo sul fatto che oggi sia difficile emergere nello sport solo con il talento, ma non sul fatto che allora sia possibile farlo solo grazie alla forza”

    ———————————–

    Il discorso non si deve fermare a considerare solo quali doti sono necessarie per prevalere: ovvio che a questo livello la fisicità da sola non basti, e debba essere accompagnata anche dal resto. Il problema è l’equilibrio fra tali fattori, come interagiscono fra loro e quale prende il sopravvento sugli altri.

    Oggi, semplicemente, potenza e atleticità sono considerate le priorità. Una volta lo era la tecnica.
    Sinchè il rapporto fra le due componenti (tralasciando per ora dal discorso quella mentale) rimane in equilibrio, nulla di male. Ma per molti sport, penso tennis compreso, non è così.
    Una volta si era all’estremo opposto: vedevi professionisti che giocavano solo in funzione del loro talento, trascurando in maniera vergognosa il proprio fisico perchè tanto bastava il resto, ed in fondo gli avversari non offrivano una supremazia atletica tale da poter pareggiare il confronto.
    Poi la preparazione fisica è entrata prepotentemente nello sport, ed è stato un bene di per sè.
    Forse il calcio più degli altri sport, per la sua visibilità, si presta come esempio “storico”: guardatevi una qualsiasi partita sino agli anni ‘80, anche di livello mondiale, e vedrete che di atleti “veri” su 22 persone ce n’erano sì e no 10; ora come ora, invece, anche l’ultimo dei terzini destri devi avere doti fisiche non indifferenti, considerando quanto c’è da correre e saltare per 90 minuti mantenendo al contempo lucidità.

    Sinchè non si è esagerato. Il doping, ormai diffuso ad ogni sport e praticamente ad ogni livello (lo si assume sin da piccoli!), è la prova più evidente e pericolosa che la “deriva atletica” ha assunto proporzioni preoccupanti e, temo, non più controllabili. C’è una gara a superare il prossimo, quando non sè stessi; gara che si può vincere solo facendo ricorso alla chimica.
    Io non so se gente come Nadal sia dopata, ma so questo: su un centinaio di atleti, dubito fortemente che ce ne sia più di uno in grado di raggiungere quelle prestazioni senza doparsi, e sfruttando solo capacità naturali e lavoro in palestra. Ed è questo il problema, molto più che Nadal sia dopato o meno: la questione non riguarda il caso specifico, ma la media degli sportivi.
    Non è semplicemente una questione di peso-altezza nel tennis: anche se Federer è più alto e pesante, è evidente che Nadal gli è enormemente superiore sul piano fisico, perchè ci sono altre componenti da valutare. Stesso discorso per i due giganti Karlovic e Guccione: oltre all’altezza, non c’è nessun altro aspetto fisico in cui siano nemmeno paragonabili allo strapotere di Nadal; a pallavolo o basket partirebbero favoriti, non nel tennis.
    Come a dire che Nadal è un’eccezione, e assolutamente non un modello “popolare”, come lo si vuole dipingere per via dell’aria belluina e delle reazioni emotive: se Federer è sovrumano e irraggiungibile per tecnica e genio, Nadal lo è altrettanto sul piano fisico. Entrambi scavano abissi rispetto al resto della popolazione sportiva, ma se l’abisso di Federer è “innoquo” e attraente, perchè non comporta nulla che assomigli ad una mutazione genetica, quello di Nadal spinge al “superomismo”, al potenziamento quasi sempre innaturale del proprio fisico.
    Se un giovane prende a modello uno come Nadal, cosa sarebbe disposto a fare per diventare come lui? E se il tennis, come troppi altri sport prima di lui, spingerà in questa direzione power-oriented, i professionisti cosa saranno disposti a fare per adeguarvisi?
    Pronunciare la parola “doping” rimane un tabù, o è ammissibile in un contesto del genere?

    Forse nessuno è in grado di giocare come Federer: ma prenderlo ad esempio significa ricercare bellezza stilistica, fantasia e completezza tecnica. Poi certo, anche il fisico va curato (e Federer fisicamente è comunque ad un ottimo livello), ma non si svilupperà alcuna ossessione.
    Un modello come Federer non orienta al doping, semmai alla perfezione tecnica. Insomma allo spettacolo.

    Si può dire lo stesso degli altri modelli che si stanno proponendo con sempre maggior forza?
    Ecco perchè Federer è l’ultimo baluardo: è rimasto l’unico fuoriclasse che ancora può essere annoverato nella generazione precedente al power-tennis. A me il power-tennis spaventa a morte sia sotto il profilo dello spettacolo, sia della salute di chi lo pratica: quindi davvero, e senza che questo debba generare facile sarcasmo, per me con lui morirà una parte importante del tennis.

    E senza dover tirare in ballo il doping, ammesso e non concesso che il tennis per ora ne sia immune (cosa di cui dubito fortemente), l’accento esasperato sulla fisicità è comunque un danno per lo sport.
    Nella pallavolo ormai da anni esiste il cosiddetto “piano altezza”: in termini semplici, le squadre giovanili che vanno a cercare in giro i ragazzini promettenti, pongono un filtro a priori che riguarda l’altezza minima. Non so quantificarla esattamente, anche perchè immagino che gradualmente il limite salga (sempre per la logica del continuo superamento), ma credo che siamo attorno al metro e 90, se non addirittura metro e 95.
    Chi sta sotto, vada a divertirsi nelle serie minori, e non si sogni di bussare alla porta dei grandi.

    Di questo passo, ho il sospetto che tempo alcuni anni e nelle accademie del tennis accetteranno solo gente sopra il metro e 85, di almeno 80 kg, che sappiano coniugare ad altezza e peso anche ottime doti naturali di corsa e reattività. Mi metto nei panni di un istruttore-allenatore nell’epoca del power-tennis: farei esattamente lo stesso. Così parto con soggetti già ottimamente impostati, e devo fare molta meno fatica e far emergere un campione.
    Lo chiedo di nuovo: l’ascesa del tennis “alla Nadal” porta o non porta in questa direzione?

  171. robi scrive:

    è molto esauriente ed interessante l’articolo che hai scritto ed anche un po’ provocatorio…per quanto riguarda l’aspetto tecnico dei due giocatori in questione sono d’accordo con te: rafa negli ultimi 2-3 anni è migliorato moltissimo a livello di varietà del repertorio, mentre federer si è adagiato sugli allori ed è anche vero quando dici che roger un tempo era molto più spettacolare di oggi….hai ragione, è forse quel federer del 2003- 2004 che dovremmo rimpiangere e non il “ragioniere” di oggi, scalzato sul suo trono da nadal…magari noi federeriani saremo anche un po’ piagnoni, però anche tu ti sei lasciato andare andando a parare sui brufoli di roger, che è buonista e via dicendo, ma a parte questo….alla fine scrivi che indurain, schumacher e beckenbauer non hanno saputo accendere…non penso proprio…tornando al tema conduttore, per me il tennis non è morto, però se permetti io preferisco sempre roger a rafa, è una questione di come colpiscono la pallina, non c’è niente da fare…rafa è un fenomeno quanto roger, ma io preferisco lo svizzero, anche se attacca meno di una volta….l’estetica del gesto sarà anche un luogo comune che adottano i fan di federer per criticare o magari sottovalutare nadal, ma fidati che non è campato per aria…io non ho niente contro rafa, però io nella finale ho rosicato, punto e basta, comunque bravissimi a tutti e due…un’ultima cosa sulla dittatura…hai ragione: roger dominava da 5 anni e rafa ha liberato il giardino, però scusa…non ti pare che la dittatura di rafa a parigi sia ancora più noiosa e, ahimè, destinata a durare nei secoli dei secoli? ciao e complimenti per l’articolo, perchè anche se non ne ho condiviso diversi aspetti, l’ho trovato intrigante
    robi

  172. Carlo scrive:

    Scanzi non ha colto la portata distruttiva della vittoria di un “muscolare” sull’erba. Quest’anno a Wimbledon la mancata vittoria di Nadal sull’erba era persino più importante del 6° sigillo filato di Federer. Non è andata così: il tennis che si gioca sui prati ha quindi subìto un colpo letale, davvero.
    Di quello che è accaduto o accadrà sulle altre superfici, si parlerà in altre occasioni.
    Per quanto riguarda i confronti diretti tra il numero 1 e il numero 2 del mondo, siamo poi certi che quando uno dei due si ritirerà, saranno ancora a vantaggio di Nadal? Federer all’anagrafe ha qualche anno in più, ma l’altro gioca in modo molto più dispendioso e incline agli infortuni. Staremo a vedere

  173. luca scrive:

    Concordo con Scanzi. Il tennis è vivo e vegeto. E lo è anche Federer; solo che ora ha avversari maturi dopo il ricambio generazionale seguito al pensionamento di Sampras ed Agassi.
    Se continua ad ottenere i risultati del 2008 in futuro, vorrà dire che Federer ha vinto in un periodo storico privo di grandi campioni.
    Probabilmente la verità sta nel mezzo; però a me Federer ha sempre dato l’idea di essere stato sopravvalutato.
    Vediamo se questa mia convinzione verrà smentita sul campo, ora che Nadal e Djokovic stanno entrando nel loro “prime”

  174. michele scrive:

    Sono daccordo con Te Boero, credo Tu abbia colto nel segno.
    Di Scanzi ricordo, agli esordi, le telecronache dell’arezzo calcio su Teletruria, sovrabbondanti di luoghi comuni e sprezzo della grammatica italiana.
    Proprio per questo non capisco, o forse lo capisco fin troppo bene, vista la brutta abitudine, propria dei miei concittadini, di vergognarsi del proprio passato legato alla terra, l’atteggiamento che traspare dalle parole di Scanzi, penetrato in modo esemplare dal Boero:
    “Loda i geni incompiuti, i pazzi, gli imprevedibili. Odia il comune, il ripetitivo, l”impiegatizio”. ” evidentemente sentendosi parte della schiera dei primi;
    solo che, riprendendo le parole di VB “il suo modo di scrivere trasuda il contrario, ossia proprio l’impiegatizio, il “ragionierismo” della penna, nascosto da un debole speculum di artefazione lirica che lo rende triste e falso”.
    In Scanzi, nella Sua scrittura, c’è, a mio parere, un elemento di schizofrenia, perfettamente colto ed espresso in modo notevole da VB, che lo porta, ad ostentare un atteggiamento da bohemien, da Sgarbi in diminutio ( per utilizzare un’espressione a Lui cara, di quelle che tradiscono l’artefazione, per inciso) ed a denigrare i Seppi, gli Schuettler, i Ferrer quando, al più, dovrebbe essere onorato a riconoscerli come propri simili.

    Quello che mi infastidisce nella lettura degli articoli di Scanzi, rispetto ai quali, su alcuni argomenti, mi trovo pure in accordo, è proprio questa sensazione di falso, di posticcio, in definitiva di negazione del proprio essere; è l’assoluta mancanza di rispondenza tra scritto e scrittore che è proprio disarmonica, naturalmente per chi ha l’orecchio per coglierla.

    Chiedo scusa per la divagazione extra tennistica, o quasi; la responsabilità è del Boero, la cui sensibilità riguardo alla scrittura e la cui capacità di cogliere, attraverso di essa, l’essenza dello scrittore mi hanno davvero impressionato e mi hanno spinto a testimoniargli un comune sentire, sebbene in relazione ad un argomento così futile.

  175. michele scrive:

    Luca, facciamo così, aspettiamo il 2018, quando ci saranno i figli di Agassi e Sampras (se ne ha) “nel loro prime”; allora si che vedremo se Federer è un campione oppure, come credo, solo un pallone gonfiato…

  176. Fabio B. scrive:

    Questo articolo è delirio allo stato puro!

    Non riesco a immaginare il giubilo di tutti gli antifederiani il cui livore accumulato per anni e anni in cui hanno assisitito alle continue vittorie dello svizzero è esploso fragorosamente negli ultimi giorni e il cui presente articolo si erge come manifesto assoluto.
    Da quello che scrive il signor(sic) Scanzi, Federer viene fatto passare come una specie di mostro, un uomo (ma che dico uomo, un ghiacciolo, un cyborg) che ha rovinato il tennis moderno! La sua colpa? Semplicemente essere il piu’ forte tra tutti i tennisti e aver vinto tutto ciò che c’era da vincere!
    Vuole, quest’articolo passare come una lucida e imparziale analisi del match di tre giorni fa, rivelandosi di fatto un attacco spietato e assolutamente insensato ad personam.
    Un insieme di pomposità linguistiche e ghirigori letterari da cui traspare un odio profondo, nè piu’ nè meno, nei riguardi della persona Federer.
    Mi domando cosa c’entrino col contesto commenti del tipo: “Eh, ma Federer è quello col cardigan, quello col completo bianco vintage (e i pantaloni al contrario, come alla premiazione di un anno fa: la fidanzata Mirka si era dimenticata di vestirlo).”
    Per non parlare inoltre di altri passaggi ridicoli come il fatto di considerare Gasquet l’ultimo baluardo del tennis, eh già certo perchè lui non vince, è bello e maledetto, un bohemien, chissenefrega se ha la personalità di un paramecio…
    Oppure quant’è bello Tipsarevic, lui si che è una persona di spessore, legge Dostojesky, ha l’occhialino, è un intellettuale, altro che quel citrullo di Federer che non sa nemmeno chi è Freud. Certo poi bestemmia sul campo e sputa all’arbitro ma ben vengano personaggi così! Mica algidoni finti-buoni senza sentimenti (deduco che il signor scanzi conosca meglio Federer di quanto non lo conoscano tutti i suoi colleghi che lo considerano una persona straordinaria).
    Continua l’autore descrivendo Federer come un re sadico che ama infliggere sconfitte umilianti ai suoi avversari( anzi no vassalli). Beh, non mi sembra che Nadal, con i suoi atteggiamenti in campo: i vamos, i pugnetti, le pause strategiche e gli sguardi intimidatori sia da meno,anzi. Non mi sembra che abbia un comportamento magnanimo con i suoi avversari in termini di punteggio(vedere il recente Roland Garros) e poi come mai la “dittatura” di Federer deve essere debellata a tutti i costi, ma non si menziona quella ancor piu’ totalitaria di Nadal sul rosso negli ultimi anni? No per carità, quella va bene, l’importante è eliminare Federer…
    Pertanto considero di ignorare l’articolo e il suo autore e di considerarlo per quello che è: un volgare travaso di bile,scritto con stile, ma non per questo meno gretto e meschino!
    Non posso comunque non citare il commento di siglomane che paragona Federer a Lendl e Nadal a McEnroe! Ma dico stiamo scherzando? Siamo alla follia pura!!!Hai mai visto una partita di tennis? Sai, il tennis, quello sport che si gioca con le racchette, una pallina e la rete in mezzo?
    Auguro a questi signori negli anni a venire un tennis di Nadali, Djokovici, Ferreri e Davidenki vari…

  177. Agoz scrive:

    Scanzi comprati una racchetta. Prova a giocare un po’ a tennis. Quando ti senti stanco, giocaci ancora. Poi metti su la registrazione delle ultime sei finali di wimbledon. Quando hai finito torna a giocare tennis, o a guardarne ancora, perchè hai reso chiaro a chi ti legge che davvero non ne capisci una mazza. E non parlo solo di questo tuo ultimo articolo. Saluti da uno che ha visto un grande Nadal contro un grande Federer.

  178. Fabio B. scrive:

    Dimenticavo: quoto in toto l’articolo di Xavier!

    Eh Van Basten, quello si che che era una persona, altro che frigorifero :)

    Ma per piacere!

  179. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Viva Nadal, certo.
    E magari qualche difensore dei tempi passati deve rimettere a posto le sue tabelline, perchè anche Nadal raggiungerà (almeno) quota dieci slam, vogliamo scommettere?
    la mia opinione diverge (ma diverge davvero?) da quella di Scanzi, io che sono il più grande tifoso di Edberg che sia mai esistito, su un aspetto fondamentale: oggi non si può più giocare come Edberg.
    I tennisti, quella estetica, non se la possono permettere più, perchè con queste racchette nessuno arriva più (dopo servizio e risposta) a rete.
    Qui non si tratta di esteti e boscaioli: si tratta di un tennis che (come ho letto sulla gazzetta stamattina, perchè grazie a Federer-Nadal e alla finale di domenica qualcuno si occupa ancora di tennis) deve poter ricreare quelle condizioni di spettacolarità (o quella estetica, direbbe Scanzi) che lo hanno fatto amare tanto, e che adesso non ci sono più.
    Agassi, Federer, Sampras e Nadal (tutti in modo diverso, per carità) ce lo fanno scordare, a volte.
    ma attenzione: se Nadal domina come a Parigi, chi si diverte, a parte i suoi tifosi? se la finale di Wimbledon fosse finita al terzo, non sarebbe stata forse una delle più deludenti finali della storia?
    Chi è che non vede in nadal il replicante di Borg del 2000?
    Peraltro, come spesso ho scritto, in questo momento abbiamo bisogno di tutti e due, perchè altro non c’è. Parigi e Wimbledon hanno reso ciò, una volta di più, particolarmente evidente.
    L’estetica del tennis, l’eleganza del volo sopra la rete, dobbiamo invece scordarcela.
    Roger e Rafa (come Sampras) sono costruttori di vittorie plurime, di record.
    Con questo tennis qua, la loro estetica è solo legata alla costruzione del proprio personaggio. Tamarro fino all’esasperazione uno, snobbish e distaccato l’altro.
    Ma per il resto, uno picchia come un fabbro (e vincerà moltissimo, perchè “quello che tira più forte” in un determinato periodo storico vince sempre molto: ricordate Borg? E Steffi? con un colpo solo ha vinto 22 slam); l’altro conserva lo stile e i colpi, ma li utilizza anche lui solo per il gioco da fondo, che non esalta lo stile e i colpi.
    Ricreare condizioni di spettacolarità. Ottima idea. Diteglielo, a Wilson, Head, e compagnia……

  180. siglomane scrive:

    Taluni presunti esperti di tennis gridano allo scandalo perché Nadal ha vinto Wimbledon, dimenticandosi che uno come Borg, atletico come Nadal ma meno dotato tecnicamente, ci ha vinto 5 volte.
    E si dimenticano, costoro, che ai tempi di Borg l’erba era decisamente più spelacchiata. Era più “terba” allora che oggi, guarda un po’…
    Cari vedovi di Federer, lo scandalo è quando Wimbledon lo vince un Hewitt, o quando Schuettler arriva in semifinale. Non certo quando lo vince un fuoriclasse come Nadal.

  181. Fabio B. scrive:

    anto scrive:

    Bravo Andrea, chissà che libidine hai provato mentre scrivevi questo corsivo……….

    Evidentemente certa gente si accontenta di poco…

    Scanzi torni a fare i v…day con grillo(manifestazioni che si addicono a gente del vostro calibro) e a degustare vino….

    Mi meraviglio di Scanagatta. Lo considero un giornalista capace e professionale, ma mi ha molto deluso. Non dovrebbe permettere di pubblicare sul suo blog un attacco simil-propagandistico in cui si attaccano senza mezzi termini non solo Federer, ma TUTTI i suoi tifosi! Mi dispiace caro Ubaldo, ma hai perso un utente e credo che tutti i sostenitori di Federer dovrebbero seguire il mio esempio…
    Lasciamo gli scanzi e i siglomani della situazione a commentere il meraviglioso tennis che ci aspetta negli anni a venire ora che il brutto e cattivo dittatore è caduto…

  182. Fabio B. scrive:

    maxredo scrive:

    Bel pezzo Andrea, forse un po’ forte!

    Stai facendo emergere tutto il peggio dei federeriani

    A me sembra che sia emerso solo il peggio del signor scanzi e di alcuni nadaliani come il signor siglomane e come lei maxredo…

    Che paese l’Italia! Solo qui possono permettere ad un signor nessuno di fingersi giornalista con una tastiera in mano…

    Disgusto!!!

  183. matteo scrive:

    l’articolo è perfettamente coerente alla realtà, ma FEDERER viene fatto passare per un disastro fattoci arrivare dalla natura.
    lui ha imposto il suo domonio circa dal 2002, ma adesso è arrivato NADAL giovane,con tutta la vita davanti come FEDERER, ma con la voglia di portare in alto il suo paese, la spagna ,per il tennis, come recentemente accaduto per il calcio
    Lui ha una spinta in più rispetto FERRERO,non poco invidiabile,come l’hanno avuta FEDERER o RODDICK nei loro tempi d’oro, o come BORG
    questo è tutto

  184. Malcom Geremia scrive:

    Ormai la contradddizione è un obbligo, lo è nella politica, nella televisione, nei talk show, nel giornalismo asservito e in quello che si crede pulito ma che è ancor più sporco.

    Edberg probabilmente leggendo Scanzi non avrebbe reagito, non avrebbe mosso un muscolo del volto, avrebbe forse increspato gli efebici lineamenti del suo viso nell’enigmatico sorriso che lo ha contraddistinto in molte istantanee del suo tempo. Educato, distaccato, è diventato un perfetto manager di investimenti.

    Van Basten leggendo Scanzi forse avrebbe mutato la sua imperturbabile espressione in una smorfia di schifo, come quando alcuni cuoi connazionali giornalisti gli facevano domande stolte.

    Muhammad Alì…probabilmente avrebbe preso Scanzi a pugni in faccia dopo la prima riga.

    Jilles Villeneuve l’avrebbe semplicemente mandato a quel paese.

    Tutti personaggi molto simili. Fatti con lo stampino che qualcuno deve aver sbadatamente buttato via.
    Evidentemente qui c’è solo uno stampino, quello dei numerosissimi Scanzi a cui la Rete purtroppo ha dato visibilità. Ecco quello sì che sarebbe lo stampino da buttare via.

  185. haiv scrive:

    menomale che qst articolo non è stato apprezzato..per fortuna!!!!pensavo di essere l unico..allora c è gente a cui ancora piace il tennis!!!
    Marcelus Edberg:non pensi che quel gioco non si possa fare piu soprattutto per i campi piu lenti,le palline e la preparazione atletica e la potenza dei giocatori..ormai sulle volee ci arrivano tutti e tirano dei passanti a 100km/h.Anche per le racchette,ma non solo..pensa che qst anno è uscito un cero Mahut(bravissimo nel gioco di rete)al primo turno con Tursunov!!!!!!!!

  186. Agostino scrive:

    @MEW

    Ahi quanto somiglia il tuo costume al mio…
    Non so cosa provasti dopo la semifinale del ‘91, in cui il buon Stefanello uscì in quella assurda maniera dal Wimbledon meglio giocato della sua storia. Io, sbarbatellissimo, infarcito di sogni di serve&volley (e non di rock&roll), ricordo di aver piagnucolato.
    Ho rivissuto simili sensazioni dopo il 9-7 di domenica, risparmiandomi, però, le lacrime per gli affanni quotidiani. In compenso ho travasato di bile.
    Gli umori, col tempo, si alternano…
    Ma il parallelo, per me, continua.
    All’epoca inveii contro il signor Fischer che metteva in mano a quell’airone (oggi rimpiantissimo) un’ulteriore prolunga che gli consentiva di servire aces a manetta, e di coprire la rete da solo come facevano insieme Flach e Seguso.
    Mi dissi: “non è giusto… troppa potenza… qui si esagera…”, pur di non ammettere che, sì, insomma, Edberg ci aveva perso.
    Oggi inveisco con te contro i signori Head, Wilson, Babolat.. ma ci metterei anche i signori Slazenger e i Dunlop (nonostante li ringrazi, i primi, per quelle vecchie palline atomiche buone al massimo per un’ora al campetto, e i secondi per la Max 200G, oltre la quale non si doveva andare). E lo faccio pur di non ammettere che, sì, insomma, il mio idolo della maturità, Ruggiero di Basilea, ha perso.
    Alla base di tutti questi ragionamenti nostalgici, penso allora debba esserci una sola domanda, perché altrimenti è inutile, anche e soprattutto da parte mia, prendersela con Nadal o Ferrer o Davydenko. Rispettano le regole, hanno doti fisiche che pur sempre sono doti, la rete per loro è alta uguale. Alla luce di tutto ciò credo che la domanda sia se questo sport, così com’è, ci piace ancora. La risposta sarà un coro di sì.
    Faccio allora spiccare il mio no. “Chissenefrega”, il Piave mormorò…
    Ma sono due le considerazioni che se non esprimo qui, non potrò mai esprimere al lavoro, in famiglia e nemmeno al mio compagno di doppio.
    La prima: il tennis femminile, quello sì, è defunto. E già si oscura una metà del cielo. E’ per me un dato così di fatto ed accertato che non mi sento di argomentare in merito.
    La seconda: il tennis maschile non è defunto, ma solo cambiato. Sappiamo in che direzione: atletismo, materiali ecc. ecc. Ritengo allora di essere in buona compagnia nel ritenere che il tennis di una ventina di anni fa fosse più bello; in compagnia di Marcelus, ad esempio, e credo degli amici di questo blog che tendo a leggere per primi. 15-20 anni fa, non oltre, a Drobny non ci arrivo, con buona pace di Clerici.
    Allora, visto che di immaginazione sono dotato, immagino. E mentre vedo una partita a Wimbledon, faccio spelacchiare il campo al centro, rimpicciolisco la pallina e, magicabula, le carrozze tornano zucca, il carboniokevlartitaniotungsteno torna abete, il polyestere torna budello di non so quale, povero, animale. Vedo i giocatori muoversi sul campo e, con queste condizioni, scelgo chi vince. Domenica, nel tennis che mi piace, vinceva Federer: e visto che non mi metto anche a rallentare le gambe degli atleti, non certo per 6-0 6-1 6-0.
    Ma dove non riesco ad arrivare è al giorno dopo. Ai titoli di giornale. Agli albi d’oro che non riesco a taroccare. Ai commenti di questo blog che mi raccontano che il tennis di oggi vede vincere Nadal e soccombere Federer. Lì finisco di divertirmi. Finisco di guardare lo sport che mi piace. Inizia un’altra vicenda umana che mi attrae di meno. Connors diceva che di partite in tv non ne guardava mai, a meno che non giocasse Nastase. Io non ne guardo se non riesco ad immaginare cosa ne sarebbe di quella vicenda se il mio sport non si fosse così imbufalito, se non ci fossero telai bionici che si scagliano contro pompelmi rotanti.
    Ed oggi, rispetto a 17 anni fa, sono più convinto di quel che penso, perché sicuro di non seguire in tv l’era di Nadal o di Djokovic, in attesa che Gasquet monti su Ronzinante, so di certo che mi perderò molto meno di quanto mi sono perso detestando, e non guardando, quel falso fabbro di Michael Stich.

  187. anto scrive:

    Se fossi in Federer mi cercherei un coach serio non un cartomante spagnolo e poi subito via la badante cekia e ricominciare forza nove!

  188. Voortrekker Boer scrive:

    Ringrazio per gli inviti a frequentare uno psichiatra, ma soprattutto ringrazio i cosiddetti avvocati d’ufficio del signor Scanzi, tanti piccoli Ghedini che escono dal guscio. Io protetto dall’anonimato? Se sapeste veramente usare internet mi rintraccereste in poco tempo. Indirizzo IP e tracking sono cose molto semplici, solo a chi utilizza internet come una caslinga può interessarsi di fisica quantistica sono sconusciuti certi espedienti.

    Però li ringrazio perchè ancor di più mi aprono gli occhi su cosa realmente ci sia in giro. Perchè di solito quando non si hanno argomenti si passa alla puerilità da bar sport, e non solo il parlamento ne è testimonio.

    Scanzi persona famosa e realizzata? Ben venga! ben per lui, ma se questo è l’italico concetto di popolarità e di realizzazione, gentilmente lo lascio volentieri a voi podalici amici e compari.
    Leggo “persona che scrive sui giornali”. Me tapino! ma come oso infangare cotanto status nobiliare, e scontrarmi con tale persona investita di tale carica.

    Grazie seguirò i vostri preziosi consigli, ma permettete che ve ne dia uno io: non leggetemi, sono così infimo che non merito la vostra attenzione, perciò non fatevi il sangue cattivo. Fatevi una bella risata, come d’altro canto farebbe il caro Scanzi (e fa bene poichè solo quello ha).

  189. simone scrive:

    piccola premessa: di Scanzi non mi cale punto. Per quanto mi riguarda non scrive bene, non conosce bene l’italiano, e non è acculturato. E’ uno dei numerosissimi pseudopubblicisti che affollano testate e rete. Quindi nulla di oltraggioso o di scandaloso o di peculiare in lui. Ne conosco dozzine di Scanzi, ci sono, e fanno il loro lavoro, piacciono e non. La sua opinione ci viene proposta in una comunità, ed è normale discuterla. Entriamo quindi nel merito dell’opinione, che è cosa più interessante. Da amante del tennis classico, del tennis tecnico, del S&V, vivo con strazio questi tempi che non mi danno soddisfazione alcuna. La questione sta nel comprendere se sia impossibile ed improduttivo giocare oggi questo tipo di tennis. Vorrei vedere un giocatore di classe e talento cimentarvisi. Non si può giudicare Federer che volleatore non lo è mai stato. Nella finale era palese che rimanendo a fondo, come si è intestardito (o come è stato costretto??) a fare, soccombeva nella grande parte degli scambi. Le numerose palle break se le è guadagnate attaccando e gettandosi a rete. L’unico modo per sperare di poter battere Nadal. E in queste occasioni ha mostrato tutti i limiti di un giocatore che il S&V lo ha praticato poco e nella fase incipiente della carriera. Io sono ancora convinto che il tennis d’attacco e di volo possa ancora essere produttivo, nonstante superfici, palle e racchette. Bisognerebbe che i maestri lo insegnassero a qualche talento che fosse in grado di praticarlo con risultati, tutto qua. All’epoca di Borg non c’erano le palle, le racchette e le superfici di adesso, ma ha dominato lui. Di potenza. Di combattività. Come Nadal ora. Quando ha fatto la sua comparsa un virtuoso naturale come Mac, Borg è dovuto farsi da parte, e Mac ha dominato. E’ poi comparso un altro regolarista animalesco, possente e inattaccabile, e sembrava destinato a fare l’asso pigliatutto. E si diceva eh il tennis oramai sarà dominato dalla potenza e dalla regolarità. Ma sono arrivati due nordici che hanno incantato il mondo a suon di volo e talento, puntualmente detronizzati da un capellone yankee che tirava mazzate imprendibili dalla riga di fondo, che ha dovuto poi dividere la torta, e prendersi spesso le fette più piccole, con un suo compaesano benedetto da un talento unico e dal miglior servizio della storia. La storia si ripete. Adesso è il momento di Nadal. Non mi piace, non lo sopporto, odioso in tutto, scorretto, non sa perdere e quant’altro. Ma questo Wimbledon se l’è meritato, eccome. Spero solo che compaia presto un nuovo talento che sappia attaccare e giocare a rete, per vedere come se la cava Nadal. La storia si ripete.

  190. amico del tennis scrive:

    Il baseball lo fece: constatato che i nuovi materiali uccidevano il suo spirito, li bandì e si tornò al legno.
    Il tennis invece ha perseverato nell’errore, ormai fatale. Ha anche snaturato le sacre superfici, ma, stolto, non è tornato indietro.
    Con la preparazione fisica di oggi la maggior parte dei match sarebbero puro spettacolo.
    Un vero incanto, e il tennis sarebbe una ‘cosa’ molto più importante.

    Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano addetti e connoisseurs, e tra quest’ultimi, in primis Andrea Scanzi, vera penna talentata e innamorata.

  191. Malcom Geremia scrive:

    Caro Simone il paragone con Borg non calza. Bisogna una volta per tutte sfatare il mito che Borg abbia vinto Wimbledon 5 anni di fila giocando a fondo. Borg a rete ci veniva eccome, forse non dietro la seconda di servizio, ma dietro al rovescio con il colpetto d’ascia ci veniva eccome, e quando tirava un colpo potente lo seguiva a rete. Il Borg del Roland Garros era diverso da quello di Wimbledon.

    Il regolarista inattaccabile e animalesco sarebbe Lendl? D’accordo, ma gli sforzi sui campi verdi di Lendl e del suo simile Wilander sono sempre naufragati, sul cemento la regolarità può essere opposta al serve&volley o viceversa e lì abbiamo visto cose spettacolari. Il Wimbledon giocato da Agassi è lontano anni luce da quello giocato da Nadal e Federer, Aassi colpiva il dritto al volo e il rovescio di mezzo volo, e a rete si faceva vedere qualche volta anche lui.

    Ora giocare il serve&volley o cmq una parvenza di aggressività nei pressi della rete è suicida, non per i passanti ma per il meccanismo globale del gioco che spinge i giocatori e li ancora a fondo campo.

  192. simone scrive:

    @malcom
    Federer è riuscito a mettere in difficoltà nadal solo scendendo (malamente) a rete. E Nadal è il miglior difensore e portentoso passatore. Un Federer da anni non avvezzo al S&V e piuttosto impacciato a rete lo ha messo in difficoltà. Ti ripeto, vorrei vedere un giocatore di talento attaccare a rete Nadal con attitudine e confidenza nei colpi di volo. Un giocatore del genere oggi non c’è, il massimo che si può avere è Stepanek. Un po’ poco.

  193. siglomane scrive:

    Un tal Simone, poco sopra, ha definito Nadal “odioso in tutto, scorretto, non sa perdere”. Quel tal Simone dovrebbe vergognarsi per aver mentito così spudoratamente. Se c’è un esempio di correttezza e sportività, questo si chiama Rafa Nadal.

  194. Maubba Il Tibetano scrive:

    Mi limito a considerazioni che tentino di indagare il lato umano e la personalità di quella che è l’icona Roger Federer: inumano, cyborg, narciso, omologato…così è stato definito nellarticolo. Per me che seguo Federer dagli albori della vittoria al Wimbledon del 2003 quest’ultimo è tutto il contrario. Non si è solo umani negli eccessi delle emozioni o nelle sfacciataggini da artisti sregolati con racchetta, bensì anche con le insicurezze esistenziali che il caro Roger sicuramente percepisce nella nemesi di Nadal o nella problematicità di un gioco con quest’ultimo mai stato veramente efficace; si è umani nelle chiusure apparenti che il gelido volto di Roger manifesta e nel celare invece i bollori e le paure che anche uno come lui ha dentro; è estremamente umano nell’inappagante fatica a cui Nadal lo costringe e che svela la sua indole di pigro, di genio incostante e altrettanto pragmatico nel dispensiare il suo talento. Nadal è sicuramente più appariscente, più facilmente apprezzabile e probabilmente più stimabile in termini di progressi conseguiti e di grinta atletica e sportiva in campo….ma non si può pensare di elevare un proprio e come tale soggettivo concetto di “umanità” a canone assoluto. Si è umani correndo,sudando e gettandosi sulla terra rossa e tra il pubblico per un’esaltante vittoria , ma lo si è altrettanto privilegiando l’eleganza, lo stile ,un certo riserbo e un self-control non alieno da complessi di superiorità/inferiorità o da manie terribilmente e terrenamente umane. Limitiamoci al tennis, le dietrologie su chi è umano e chi è cyborg lasciamole al singolo giudizio dei tifosi o a chi questi due straordinari atleti li conosce davvero…..

  195. Flavio D'Ulivo scrive:

    Federer non ha messo in difficoltà Nadal “solo” scendendo malamente a rete, come dice Simone. Lo ha “anche” messo in difficoltà andando a rete. Ma non ha mai provato, se non ricordo male, con il servizio slice al centro da sinistra, dove potrebbe ogni tanto sorprenderlo se si dedicasse un pò di più a non far leggere il proprio colpo. Oggi se si vuol fare ace o far rispondere male, bisogna alternare i tagli e le direzioni e nascondere meglio il lancio di palla. Prova ne sia che spesso si riesce a rispondere a servizi superiori a 200 all’ora e si subiscono ace sotto i 180. Negli ultimi anni 10 anni tutti hanno imparato a servire a 200 all’ora, negli ultimi 5 in tantissimi hanno imparato a rispondere a quelle velocità. Federer sta giustamente puntando più sugli aces (modello Sampras) sia per salvarsi nelle difficoltà che per accorciare gli scambi e durare un pò di più. Ma ad esempio non ha mai servito forte al corpo come alcune volte ha fatto genialmente Rafa. Non lo sorprenderebbe sempre, ma lo farebbe partire in svantaggio nello scambio. Vedrete che anche quel mostro di Rafa tenterà più aces in futuro; intanto ha imparato a far più male nei colpi a rimbalzo ed ha accorciato sempre più il campo. Tornando agli attacchi di Federer, non ha mai tentato (o quasi mai) discese centrali o con il lungolinea in back, nè tantomeno il chip and charge sulla seconda di Rafa da sinistra. E’ innegabile che con il maiorchino le difficoltà sarebbero comunque enormi, ma non esistono statistiche al riguardo, perchè non lo fa mai. Quanto meno potrebbe tentare queste alternative. E in ogni caso se ripetesse sulla terra gli stessi attacchi fatti in finale l’altra sera, verrebbe tritato. Invece quando ha perso il punto l’ha perso meno nettamente del previsto, perchè la superficie, per quanto più lenta, ancora lo avvantaggia.
    Due parole su Nadal: odioso, insopportabile, scorretto…mah! De gustibus…
    Per me è un esempio di lealtà sportiva inarrivabile. Lotta come un pazzo anche contro il numero 100 mentre sta dominando (rispetto per avversario, pubblico, sponsor, tv). Santifica sempre il suo avversario di turno, che vinca o che perda, soprattutto Roger. Non trova scuse quando perde. Non ricordo sue scenate con arbitri e avversari. Nelle interviste è genuino come pochi. E sulle perdite di tempo non fiata quando prende il warning e, secondo me, non lo fa certo per innervosire l’avversario. Gli avversari lo dovrebbero ringraziare per l’aria che permette loro di respirare dopo certi scambi!…

  196. Filippo scrive:

    Questo articolo andrebbe stampato e insegnato nelle scuole.
    Capolavoro.

  197. Elisa scrive:

    Dell’articolo del signor Scanzi condivido tutto, anche gli occhi azzurri. :)
    Molto divertenti i commenti dei federeriani…Se non facessero piangere.

  198. Snaporaz scrive:

    E’ un simpaticone, lo Scanzi, solo con un piccolo problema, visto il contesto: ha, al massimo, una vaga idea di cosa sia il tennis, come ha d’altronde già notato perfettamente qui sopra Agoz:

    “Scanzi comprati una racchetta. Prova a giocare un po’ a tennis. Quando ti senti stanco, giocaci ancora. Poi metti su la registrazione delle ultime sei finali di wimbledon. Quando hai finito torna a giocare tennis, o a guardarne ancora, perchè hai reso chiaro a chi ti legge che davvero non ne capisci una mazza. E non parlo solo di questo tuo ultimo articolo. Saluti da uno che ha visto un grande Nadal contro un grande Federer.”

    Poi è chiaro: qui commenta persino qualcuno rispetto al quale uno Scanzi è un guru del tennis, al confronto. Come quel Singlomane (?) che ha scritto qui, in uno dei commenti, aunto segue: se Federer fosse nato nell’86 avrebbe vinto ZERO slam.
    Meraviglioso, un vero genio dell’assurdo.:)

  199. andre scrive:

    questo articolo è veramente ridicolo e pieno di un arroganza incredibile…

  200. DARTAGNAN scrive:

    Andrea, il tennis alla fine è anche sintesi e possederla mica guasta i concetti…tuttavia, bel pezzo…

    L’algido Federer va verso i 27 anni…quanda invidia avrà destato nei colleghi dopo quello che ha vinto e stravinto ? Prima o poi doveva perdere cedendo lo scettro a cui tutti i tennisti aspirano: Wimbledon…

    E se adesso quello scettro ce l’ha in mano Nadal, tanto di cappello, perché la vittoria se l’è cercata con una volontà capace di farlo migliorare negli ultimi 36 mesi in tutto. Bravo !

    Cosa scriverai quanto sarà Nadal a dover rivestire il ruolo di prossimo possibile perdente ? Chi si ricorda quello che fu scritto quando John McEnroe - ripeto McEnroe - riuscì ad impedire la sestina a Borg nel 1981 ?

    Condivido il commento di tal TILDEN: “Roger secondo me si ritira”…Probabile scelta dovuta a perdita di motivazione…

    Anche senza Roland Garros nel palmares Roger vivrà bene lo stesso…come fa Sampras…Panta Rei…

  201. DARTAGNAN scrive:

    Preciso un concetto:
    Federer è Signore della racchetta, comunque vada.
    Averne di prossimi campioni di tal livello, e poi come si fa a dire che nel 1986 non avrebbe vinto slam..da chi avrebbe perso, da Mikael Pernfors, da Brughera ? E nel 1928 ? Sconfitto da Lacoste ??? Basta fare paragoni senza logica e realismo.

  202. anto scrive:

    @ Voortrekker Boer: Sei un personaggio che dovrebbe essere studiato, mi sembra di vederti, rintanato nel tuo appartamento di una metropoli italiana, con sopra la testa il ventilatore, e una birra du demon sulla parte dx della tastiera……..perchè sei mancino. In parte alla tua pseudo scrivania, una pila di giornali vecchi di sei mesi di “Repubblica”, e mentri ti accendi l’ennesia sigaretta “Diana”, provi un enorme piacere a leggere gli improberi che ti giungono via post sulla tua ennesima sparata nel nulla………

  203. Agatone scrive:

    Sono perfettamente d’accordo con Anakin sulle possibili derive del tentativo di emulare Nadal e nell’emulare Federer e sull’innoquità del secondo e i rischi del primo.
    Mi pare che questo sia il vero argomento di cui si dovrebbe parlare sul futuro del tennis.
    Dopo Borg c’è stata un’ondata di regolaristi. McEnroe è rimasto più o meno unico. La straordinarietà fisica si può raggiungere, magari usando metodi non leciti se quelli leciti non si possiedono, quella tecnica no.
    Evviva Olivier Rochus!

  204. TENNISTA scrive:

    Vorrei solo che tutti voi, prima di leggere questo articolo di Scanzi, vada a leggersi l’articolo che Dotto ha pubblicato su La Stampa lunedì…in tanti anni non ho mai letto un articolo sportivo così poco sportivo…diffamante e pieno di insulti verso un atleta (un grande atleta direi) che ha avuto la “colpa” di vincere Wimbledon giocando una grande partita con un altro grande campione…
    Perchè invece di commentare quanto hanno giocato bene questi due campioni e quanto si stimino sul campo e fuori…tutti voi… incluso il signor Dotto non fate altro che parlare di cose che non c’entrano niente con lo sport vero e la bellezza della rivalità tra nadal e federer…rivalità che ha riportato il tennis alla ribalta e ha portato migliaia di bambini in tutto al mondo a voler vivere questo sport…ognuno alla sua maniera com’è giusto che sia…

  205. Voortrekker Boer scrive:

    Hai proprio colto nel segno anto. Bella e colorita la tua descrizione umoristica, sembra di leggere un corsivo satirico degli anni ‘30. Purtroppo a differenza di Scanzi lavoro, non fumo, e soprattutto non leggo nè Repubblica nè vivo in Italia.

    Il fatto che dovrei essere studiato mi riempie di orgoglio, in quanto si studiano le azioni di certi illustri personaggi, ma lascia stare, meglio lasciar perdere. Lascia perdere me Anto, o non hai forse di meglio da fare?

  206. anto scrive:

    è stato un giorno di lutto mondiale..il tennis è morto sotto il colpi d’ascia di un boscaiolo della racchetta che ha profanato il santuario del tennis….c’è da dire che la colpa è proprio di Wimbledon…..se si tornasse all’erba,quella vera,questi scandali sarebbero impossibili………..TORZILLO MA TI RENDI CONTO COSA STAI DICENDO………..mamma mia ragazzi siamo davvero messi male……………..questo boscaiolo dominerà il tennis mondiale per i prox sette anni…………e chissà che non batta il record di Sampras……….a tutti quelli che sono contro il mitico SCANZI dico solo una cosa, Gli dovrebbero fare un monumento, Lui la parola IPOCRISIA non sa cos’è!

  207. Voortrekker Boer scrive:

    Anto si erge bellamente a San Giorgio munito di corazza e scudo contro gli ipocriti, viscidi detrattori di Scanzi. Fa della difesa dello scanziano verbo un imperativo categorico.

    P.s. Per me Nadal ha vinto Wimbledon meritatamente, ma è solo un dettaglio: records, trofei,classifiche non hanno nulla a che vedere con l’essenza del tennis, solo che gente come Torzillo e Anto possono trasformare il tennis nel “processo di Biscardi”.

  208. Sauternes (ex-andrea) scrive:

    @Anakyn
    innanzitutto grazie per la risposta al mio post sulla “deriva atletica”, condivido veramente tutto ciò che dici tranne il “dettaglio” sul fatto che io non ci vedo un’antitesi alla tecnica e al talento ma un complemento a questi fattori.
    tu hai parlato del clacio e hai fatto un ottimo esempio, però proprio nel calcio ultimamente stiamo avendo campioni assoluti dotati di una tecnica e di un talento mostruosi e non inferiori ai vari Di Stefano, Pelè, etc., accompagnati ad un fisico di prim’ordine. I nomi? Zidane, Ibraimovich, Cristiano Ronaldo, Gullit e tanti altri.
    questi campioni, tutti oltre il metro e ottanta e non certo gracilini, sanno fare con i piedi cose che una volta potevano fare solo “omuncoli” brevilinei, e al tempo stesso sanno contrastare difensori ben piazzati spesso uscendo vincenti dai corpo a corpo (pensa al gol di Torres con il quale la Spagna ha vinto gli europei).
    è assolutamente vero ciò che scrivi sul fatto che la deriva atletica stia portando ad una selezione anche dei giovani, per cui se non hai una buona base di partenza fisica i selezionatori tendono a scartarti, però questo io lo vedo come un fattore naturale dello sport e credo che non sia di per sè sinonimo di doping (anche perchè puoi doparti finchè vuoi, ma 1,95 non lo diventi…).
    tornando per un attimo a Nadal io credo che lui abbia un talento e una tecnica non inferiori a Federer e quindi a nessun altro del circuito, però ha uno “stile” diverso, sicuramente meno elegante per cui ci può stare che esteticamente sia meno piacevole (complice anche l’abbigliamento), ma certi colpi che lui sa fare non sono solo legati alla sua muscolatura o alla sua velocità, perchè solo con questi la palla non va a finire 9 volte su 10 nell’incrocio delle linee…

  209. rafarulez scrive:

    Trovo alquanto ridicoli i commenti di chi rimprovera a Nadal di non saper perdere, siete veramente poco credibili. Ne ho viste tante di rivalità nel tennis dai tempi di Borg,McEnroe,Connors e Lendl e trovo che quella tra Nadal e Federer sia una delle piu’ corrette della storia.In 18 gare mai uno screzio,una provocazione,un alterco, solo stima e rispetto. Tra l’altro Nadal ha questo atteggiamento con tutti i suoi colleghi, persino di fronte ad un provocatore nato come Soderling ha preferito non rispondere ed andare avanti per la propria strada vincendo il match.Quindi evitate di consumarvi il fegato per cose che non esistono, Nadal è un campione nella vittoria come nella sconfitta, cosi’ come lo è anche Roger Federer. Il loro modo di vivere questa rivalità fa bene a tutto lo sport e dovrebbe essere un esempio anche per quei pseudo ultras che pensano di poter parlare di tennis come fanno il lunedi mattina al bar sotto casa quando commentano con urla e gemiti la partita della loro squadra del cuore. Lasciate perdere, voi non sapete nè cosa sia il tennis, tantomento cosa voglia dire avere rispetto dell’avversario, cambiate sport, datevi al curling .

  210. haiv scrive:

    vabbè povero Scanzi non esageriamo..alla fine ognuno puo dire ciò he vuole..poi volete mettere un articolo in cui si attacca federer quanto successo ha in piu???ci stanno sempre quelli che odiano il piu forte
    Federer è scomodo come personaggio…vince sempre,è educato,ha eleganza,tecnica,raprresenta il vero tennis..insomma sembra inattaccabile anche nello stile di vita(preciso,stakanovista….)..insomma da fastidio per la sua perfezione tennistica ed extra
    E allora è normale che i giornalisti per scrivere articoli inizino a trovare difetti strani tipo:non ha carattere,mirka lo opprime,è un robot,ha sacrificato la sua classe!!!insomma dai che Tocca Fa Pe Campà!!!!!!

  211. anto scrive:

    @ Voortrekker Boer — Ma ti rendi conto che il corsivo di Scanzi, è l’articolo più postato del blog degli ultimi sei mesi………….e poi sempre a denigrare quel genio di Scanzi…………riflettete e non fate come al solito Carro Bestiame!

  212. Supermad scrive:

    “Se Nadal vince sull’erba allora il tennis è morto…” - “Nadal è un pallettaro dopato boscaiolo…” - “Federer è IL tennis” - “Federer è poesia” - “Ah se a Wimbledon ci fosse l’erba di 10 anni fa…” — però, quante belle frasi fatte, sono quasi compiaciuto. Mi sembra di essere tornato al 2005, quando i refrain più gettonati erano “è più facile battere Nadal sulla terra o Federer sull’erba?” - “è più forte Federer o Sampras?” - “Il giocatore perfetto quali colpi dovrebbe avere? Servizio Roddick, volèe Edberg, dritto Federer…” — tutta aria fritta, frasi riciclate. Ho la sensazione che molta gente scriva senza guardare le partite di tennis…solo cosi potrei comprendere certe sciocchezze. Sapete che vi dico? AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHHHH!!!!!!!!!

  213. Michele scrive:

    Già Scanzi è un narcisone (ma bravo), ma dopo aver scritto l’articolo più discusso, commentato e cliccato nella storia recente del tennis, chi lo fermerà più? :)
    Ha avuto ragione un’altra volta lui, i blog funzionano se creano dibattito.
    Questo qua sa scrivere, ha le palle e idee non conformiste. Poi magari qualche abbaglio lo prende, a me Federer piace, ma è una grande penna. Lo si capisce anche da quanti qui dentro lo invidiano…

    Per TENNISTA: io l’articolo di Dotto l’ho letto, e non mi è piaciuto per niente. Retorico e scontato se ce n’è uno.

  214. Silvio scrive:

    Scanzi ha toccato il nervo scoperto dei federeriani e del tennis contemporaneo. Roger Federer è uno dei più grandi Intoccabili del tennis.
    Questo articolo era necessario. Ho la sensazione che l’aretino sia cresciuto a pane e Gaber, dalla sua biografia. Si vede.

  215. Anakyn scrive:

    Sauternes, quello che dici è vero: per diventare campioni sono necessarie ANCHE qualità tecniche, tattiche e mentali. Quindi l’occhio dell’appassionato sarà in qualche modo sempre soddisfatto. Nadal stesso non avrebbe vinto Wimbledon se non sapesse eseguire bene dritto e rovescio, tanto per dire.

    Il problema è che già solo per poter concepire di diventare professionisti, il primo sbarramento è il fisico: gli esempi che porti nel calcio, i vari Zidane e Ibraimovich, se non fossero stati baciati da madre natura ora probabilmente non sarebbero lì e non li conoscerebbe nessuno, a parte gli sparuti tifosi di qualche campetto di periferia. Anche il caso Ronaldo (non Cristiano, intendo il brasiliano) è tristemente esemplificativo: appena ha rovinato il suo fisico è praticamente scomparso, venendo considerato, appunto, Inadatto. Uno col suo talento, con la sua tecnica, Inadatto!

    Ammettiamo pure che sia una selezione naturale, che il doping non centri (ma nel calcio è ormai risaputo che centra eccome e chissà da quanto tempo, purtroppo): questo comunque implica una ripartizione del “parco-sportivi” in due categorie ben distinte, divise da fattori prima di tutto fisici. Ripartizione pressochè aprioristica e che solo in scarsissimi casi può venire colmata dal sacrificio in palestra di un atleta.
    Perchè se prendo due pallavolisti sedicenni, uno di 1 metro e 90 (che comunque non è poco), super-tecnico e gran saltatore, ed un altro di 2 metri, scoordinato ma largo di spalle, una squadra professionistica prende il secondo, lo infila in una palestra di mattina, gli propina 4 h al giorno di tecnica pomeridiana, e dopo un paio d’anni al massimo questo gli fa i crateri per terra. Il primo, quello “basso” (si fa per dire) e tecnico, delizierà il pubblico della serie C, B2 al massimo.
    Così è e così ho visto e vedo coi miei occhi, sempre più spesso.

    Sinchè il discorso rimane sui campionissimi, sembra che il tempo rimanga fermo, perchè saranno sempre atleti dotati di un repertorio tecnico invidiabile.
    E’ la MEDIA dei giocatori professionisti che mi preoccupa: potremmo chiamarla la “maggioranza invisibile”.
    Nel calcio prevalgono i Gattuso, è lui il modello per le generazioni del futuro: correre correre correre e ogni tanto piazzare un calcetto “tattico” alle gambe dell’avversario.
    Nel tennis vedo vicina, se non già presente, l’epoca dei Fabbri, correre & tirare, correre & tirare, due buoni bicipiti, gambe toniche e fra un pò la racchetta sarà un optional.

    Nadal non è un Fabbro perchè è un fuoriclasse: ma su 100 persone che si ispirano a Nadal, 99 diventeranno Fabbri, e procureranno al pubblico sbadigli, ai giovani discriminazione fisica.
    Su 100 che si ispirano a Federer, 50 diventeranno giocatori in grado di divertire il pubblico, e la preparazione fisica rimarrebbe un fattore fra tanti di questo sport.
    Questo per me è il problema.

  216. p1pp0z scrive:

    La pericolosità della deriva fisica nello sport ha un nome che deve far riflettere: YAO MING!

  217. Bruce Foxton scrive:

    Inquietante la deriva calcistica innescata dello Scanzi (e in cui lo Scanzi stesso sguazza giulivo).

    Curioso del resto come il nostro, che si proclama accesamente - ad ogni piè sospinto - anti-italianista ed anti-calciofilo, incarni nel suo polemismo i peggiori paradigmi dell’Italia (non solo) pedatoria: l’edonismo sfrenato, l’ottusa logica dell’appartenenza, lo sfottò pre-puberale e protofascista, prevalentemente insistente sui difetti fisici (la dentatura irregolare, la calvizie, la pinguedine della fidanzata ecc.), il voltagabbanismo e via e via.

    Per il resto, titanico il Boero, ma ineccepibili pure michele, simone, Xavir e i molti altri sfigati brufolosi invidiosi della bellezza e del successo altrui.

    (ciao Scanzi, scusa il ritardo ;-))

  218. gianluca scrive:

    Nadal e’ sicuramente un bravo ragazzo ,un portatore di sani principi e di sani valori,un semplice,uno di quei ragazzi che tutte le mamme vorrebbero al fianco della propria figlia.
    Provo simpatia per questo ragazzone ipervitaminizzato con un tennis simile alla pelota basca.Nella pelota si usa quella sorta di uncino per domare la pallina, che viene poi lanciata a 300 all’ora contro un muro.
    Nadal su un ‘ipotetica linea di gioco orizzontale,fa quello che i giocatori di pelota usano fare su di una linea verticale.
    La distanza del giocatore di pelota dal punto di impatto ,il muro, e’ quasi come quella di Nadal dal punto di impatto della racchetta avversaria.Nadal oltre a uncinare palline sulla linea orizzontale gioca anche 3 metri fuori dal campo.(lo puo’ fare per un evidente forza fisica che pochi possono vantare).
    Il terzo punto e’ quello della corsa e della tenuta.Se un tennista “normale” deve far di conto per programmarsi sui 5 set,Nadal ne gioca 6 7 senza sentire fatica.
    Il tennis sta cambiando , e cambia in una direzione fisica ,muscolare ,e di potenza.
    Nadal ha rivoluzionato tutto il tennis,in una maniera antiestetica all’ ennesima potenza.Antiestetica ma haime’ efficace.Usa rotazioni che non ci sono sui manuali.Gioca 3 metri fuori e quindi non sa cos’e’ l’anticipo.Pur giocando molto dietro vince sull’erba dove solo 15 anni fa si vinceva se andavi in avanti.Taglia le voleè in maniera poco ortodossa (vedi il salumiere sotto casa mia).Il roverscio poi è giocato con una presa a due mani piu’ simile a quella usata per le mazze da baseball nelle risse dei quartieri poveri o in qualche film stile “Warriors” anni 80.
    Vedere questa “classe” e questo portamento cristallini contornati da due pizzichii alla mutanda sudata fa venire i brividi lungo la schiena.Portare questo quadretto irreale all’interno del centrale di Wimbledon mi rattrista molto.
    Il tennis va verso questa linea dura.I duri che non fanno sconti vanno avanti.Pur giocando in maniera astrusa.
    Detto questo dico che Federer rimane il piu’ grande di tutti.E’ stato un ‘anno di problemi per lui.Prima la malattia ,poi sicuramente qualche problema extra fuori campo,e infine un po’ di malavoglia e di insofferenza al tennis ,per l’abbuffata di 5 anni incontrastati.

    Ritornera’ ancora nei prossimi 3 anni e scherzera’, a tratti ,sia Nadal che Djokovic.Battera’ anche il record di Pietrino e quei pochi record che gli mancano.Anche se non fa molta differenza che li batta o meno.

    NB :io apprezzo la grinta di Nadal (molti italiani dovrebbero imparare).Apprezzo la sua serieta’ fuori dal rettangolo di gioco.Ma il tennis e’ altra cosa.

  219. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ Agostino
    Dopo la semifinale del 1991 provai un senso di ingiustizia, ovviamente.
    Ma l’avevo capito, che l’altro non era male…….
    E infatti, la domenica dopo, e per tutte le seconde domeniche degli anni a venire, non sentii più ripetere, a Wimbledon, la frase “game, set & match Becker”, che per me era la frase peggiore che potessi udire in quel periodo.
    Perchè in quel periodo facevo il tifo. Pro e contro. Come dicevo qualche tempo fa, “Edberg batte Becker” è la mia frase preferita anche oggi….
    Oggi, invece, il tifo non lo faccio più.
    Ma i due mostri, svizzero e spagnolo, sono costruiti e si sono costruiti per vincere. Uno è già il secondo di tutti i tempi, l’altro ci arriva e forse lo supera.
    Come, non importa. A loro. Ma a me si.
    A me non me ne frega niente del pugnetto aizzafolla, del vamos, e del cardigan. Io voglio vedere il tennis.
    E allora, se sei più forte, caro svizzero, varia il gioco, inventa, attacca, taglia, pensa.
    Se no rimani a fondo, e siccome hai 27 anni e l’altro 22, e tira più forte di te, perdi. E zitto.
    Questo, purtroppo, è il tennis del 2008. Dobbiamo (anzi, dovete) essere tifosi di uno di quei due, per farvelo piacere.
    Ma esagero. Non credo, infatti, che la colpa sia loro.
    Se di fronte ad una totale omologazione del gioco, per via degli attrezzi, l’unica reazione di chi conta è……tagliare l’erba a Wimbledon, che discutiamo a fare?
    Bravo Roger, e bravo Nadal. Built to win.

  220. saramilto scrive:

    Il signor Scanzi nn capisce nulla di tennis, questo articolo ne è la prova e io continuo a sostenere che la vittoria di Nadal a Wimbledon è la morte di uno sport come il tennis . Nadal è un pallettaro, arrotino, boscaiolo chiamtelo voi come preferite. Forza Roger

  221. Sauternes (ex-andrea) scrive:

    @Anakyn
    hai ragione, te l’ho già detto… però io sono convinto che sia stato sempre così, solo che l’asticella si alza continuamente, per cui se confronti Gattuso a Furino vedrai che non solo Ringhio corre più di Furino ma ha anche dei piedi migliori, stesso discorso se provi a confrontare Vierchowood con Materazzi (attenzione: se mi toccate Nadal rispondo civilmente, ma se provate/osate toccarmi Materazzi m’inalbero… ;-D).

    @p1pp0z
    non vedo perchè Yao Ming rappresenta un problema: non è un Katchenko che se doveva tirare 2 liberi non prendeva non dico il ferro ma il tabellone… e poi già negli anni ‘70 c’era un certo Lew Alcindor, più noto come K. A. Jabbar, che comunque stava qualche cm più su della media dei giocatori.
    e comunque guardando questa chart sull’altezza media dei giocatori NBA si vede come la tendenza degli ultimi 20 anni non sia assolutamente quella di perseguire esclusivamente la massima altezza: http://www.nba.com/news/survey_2007.html

    @gianluca
    grande commento, il tuo punto di vista mi è chiarissmo, però ancora una volta ribadisco che ogni epoca ha il suo “classico” e il suo “rivoluzionario”, e ciò che è “lcassico” è stato “rivoluzionario”, così come il nuovo “rivoluzionario” è destinato a diventare il prossimo “classico” (e questo non lo dico io ma Kuhn nel suo “La struttura delle rivoluzioni scientifiche”).

  222. rafarulez scrive:

    Sono passati 4 gg. ma vedo che molti (tipo gianluca)non riescono ancora ad accettare la sconfitta. Il tennis è morto ed è colpa di Nadal, taglia la volèe come il salumiere sotto casa, è antiestetico, gioca il rovescio a due mani come se avesse una mazza da baseball in mano, è un trucido di borgata e chi ne ha piu’ ne metta. Ha proprio ragione Scanzi, che evidentemente con questo editoriale ha colto nel segno, il vostro dolore è inconsolabile .. nghe, nghe, nghe .

  223. Agoz scrive:

    Non mi stupisce il gran numero di commenti in risposta all’articolo dello Scanzi. C’è sempre da aspettarsi grandi reazioni quando si scrivono grandi vaccate. E non mi pare nemmeno che gli indignati siano tutti federeriani, anzi (come si può dare del federeriano a un cristallino amante del GIOCO quale è certamente il nostro Boero?).
    Sarebbe più dignitoso, ma anche molto più difficile, suscitare la stessa attenzione affermando concetti interessanti, e non urlando cori da simil-hooligan calciofili, dai quali il nostro Scanzi è evidentemente imprestato.
    P.S. Andrea, hai comprato la racchetta?

  224. DARTAGNAN scrive:

    Se il pezzo di Andrea supera i 300 post, Ubaldo deve convocare un raduno o roba del genere affinché il dibattito possa essere proseguito e finalmente concluso con una cena finale.
    Il vino lo potrà consigliare Andrea. Se ne intende.
    Senza scherzi, è somellier autentico. E qualche partita di tennis l’ha vista anche lui, conoscendo lui stesso i giocatori che si allenano nell’aretino…

  225. gianluca scrive:

    sauternes scrive di filosofia citando kuhn:”@gianluca
    grande commento, il tuo punto di vista mi è chiarissmo, però ancora una volta ribadisco che ogni epoca ha il suo “classico” e il suo “rivoluzionario”, e ciò che è “lcassico” è stato “rivoluzionario”, così come il nuovo “rivoluzionario” è destinato a diventare il prossimo “classico” (e questo non lo dico io ma Kuhn nel suo “La struttura delle rivoluzioni scientifiche”)”.

    Siamo arrivati alle citazioni filosofiche..Purtroppo io ho una cultura prettamente scientifica.Conosco Kuhn e anche il manuale da te citato.
    Se Nadal e’ il nuovo e rivoluzionario siamo a cavallo.Dopo ogni rivoluzione si “rientra sempre” e si tende a una faticosa ricostruzione .Paragonerei La rivoluzione portata da Nadal a una sorta di rivoluzione “pesante” che rompe tutti gli schemi classici del tennis che eravamo abituati a vedere.
    E’ piu’ facile nel mondo che viviamo oggi passare dal classico alla bruttura.(lo vediamo in molti settori).Se si prende questa strada la possibilita’ di ritorno al classico mi sembra difficile.Per Kuhn Nadal sarebbe la nuova rivoluzione che piano piano diventera’ il nuovo classico ,verra’ in un certo senso metabolizzata degli spettatori di tennis.(citazione -così come il nuovo “rivoluzionario” è destinato a diventare il prossimo “classico).
    Il mondo si sta imbruttendo e se questo e’ il prossimo classico e’ solo una bruttura.La gente comunque oggi come oggi guarda solo brutture in tv.Quindi si abituera’ anche a guardare delle brutture che hanno intaccato oasi fino ad oggi felici.E’ un mondo difficile.

    Dire che Nadal sarà il ” nuovo” per il tennis il nuovo vento portato dalla provvidenza,che spazza via tutto e diventa il nuovo classico e come cercare di dimostrare che l’insieme dei numeri reali in matematica e’ numerabile.Impossibile.

    Se questo e’ il classico che ci dovremo sorbire credo che molta gente buttera’ i telecomandi alle ortiche….

  226. Marcello scrive:

    Articolo ineccepibile, finalmente un po’ di coraggio sull’intoccabile svizzero.
    Bravo Scanzi, bravissimo, anche se avrei due o tre cose da dirti su Grillo…

  227. Antonella scrive:

    Ho letto:
    “Questo articolo andrebbe stampato e insegnato nelle scuole.”

    Per le maleducate, prepotenti, ignoranti, scuole attuali è perfetto!

    Il fatto che ci siano tanti post è solo la dimostrazione che i toni usati dall’autore incitano solo allo scontro, il tennis è solo un pretesto.

    Che tristezza! Pensavo che queste cose accadessero nel calcio.
    Mancano soltanto gli scontri durante le partite.

    La peggiore pagina di questo blog.

    Complimenti Ubaldo!

  228. Cinzia scrive:

    E intanto Scanzi mi sa che se la ride…addirittura oltre i 200 messaggi!!!
    Alcune cose le condivido, altre no, ma il suo articolo ha senz’altro alcuni pregi: è scritto molto bene, non lascia indifferenti, è coraggioso, dice cose che “si pensano ma non si possono dire”.
    Leggendo alcuni commenti, intuisco che Scanzi è più noto e quindi invidiato di quanto credessi. Ammetto di averlo conosciuto solo grazie a questo blog: che dire, approfondirò la conoscenza, è un tipo accattivante. :)
    E comunque io spero in Nole, tanto per essere chiari: non sono nadaliana e questa divisione tra chi ama Nadal e chi ama Federer mi sembra molto infantile.

  229. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Dai, Antonella, non esagerare.
    A Scanzi non piace nè Federer, nè Nadal: non si diverte più neanche al Queen’s, è un pochino perso.
    In più Federer gli è antipatico.
    In più è un provocatore.
    In più ha capito lo spirito di un blog sportivo.
    Eddai, in fondo non è così male….
    E’ il tifo sportivo, è il “pensare diverso” che divide: non Scanzi.
    E meno male che ciascuno di noi “pensa diverso” dagli altri.
    Non ho letto, aproposito, le mattonate di Chloe su Scanzi: spero che anche lei partecipi ancora al blog, e che le mattonate arrivino……

  230. max scrive:

    @gianluca
    mamma mia, per argomentare la sconfitta di federer per mano di nadal state scalando le cime del monte olimpo. non è la fine del tennis, non è una tragedia classica, non è un’usurpazione, non è un pugno alla bellezza (vedere su focus speciale di questo mese approfondimento dell’argomento). e’ tennis e basta ragazzi, forse qui ci stiamo prendendo un pò troppo sul serio tutti.

  231. Sauternes (ex-andrea) scrive:

    @gianluca
    purtroppo devo dire che la tua analisi su dove sta andando la nostra società è condivisibile, al punto che, ad esempio nell’arte e in architettura, il cambiamento di paradigma di Kuhn non è nemmeno più il modello in grado di spiegarne l’evoluzione (in pratica non c’è più l’avvicendarsi di “classico” e “rivoluzionario” ma un grande mischione dove vale tutto e il contrario di tutto…).
    tornando al tennis non ho detto che Nadal sia un segno della provvidenza… e concordo sul fatto che sicuramente possa essere considerato il punto di non ritorno del tennis “classico”, visto che sta erodendo anche l’ultimo baluardo rimasto a protezione, ovvero Federer.
    il punto è che secondo me Nadal sarà prima o poi superato (per esempio dai fratelli Battistone con la loro racchetta a due manici http://www.naturaltennis.com/), oppure ci penserà lui stesso se magari, visto che è un destrorso naturale, si mettesse ad usare un diritto di destro al posto di un rovescio…

    secondo me mi risponderai che al peggio non c’è mai fine…
    ;-D

  232. Sauternes (ex-andrea) scrive:

    @max
    il bello dello sport è che si presta benissimo a diventare metafora della vita, o come dice Tim Parks, è la vita che è metafora dello sport…
    secondo me citare Kuhn parlando di tennis (o magari inventarsi una citazione di un inesistente filosofo) è invece il modo migliore per non prendersi troppo sul serio, esattamente come fa Scanzi quando scrive una roba tipo “Bob Dylan, a cavallo dei Settanta, rinacque in Cristo”…
    in definitiva il gusto della citazione colta inserita a sproposito, il gusto del paradosso, etc. sono modi, magari un po’ snobistici, proprio di non prendersi sul serio.
    oppure di fare una critica seria a chi si prende troppo sul serio (e qui siamo in piano situazionismo…).

  233. Simo scrive:

    Chiunque ha intelligenza e testa per pensare sa che molte cose scritte da Scanzi sono vere, a partire dalla mancanza di carisma di Federer e da un suo peggioramento. In più non era il solo ad annoiarsi nel vedere lo stesso vincitore ad ogni torneo. E non mi pare che abbia mai scritto che Federer non è il campione che tutti conosciamo e chi più chi meno ammiriamo.
    Nel suo articolo non c’è nulla di così strano o campato per aria.
    Scanzi ha dato voce al suo pensiero, con i toni e lo stile a lui congeniali, scatenando un accesissimo dibattito: quindi ha vinto lui (e Scanagatta, che scemo non è e se la riderà di gusto).
    Piuttosto ho un unico rammarico. Se non fosse possibile offendere i giornalisti e i tennisti usando l’anonimato, quanti detrattori avrebbero scritto quello che hanno scritto? Commentucci si espone, Scanzi si espone, Dotto si espone, Scanagatta si espone. Nomi e cognomi, piacciono e non piacciono. Ma tutti quelli che li criticano senza avere neppure il coraggio di dire come si chiamano, che piccole e frustrate persone sono? E con quale coerenza parlano di toni sbagliati, di calcio e di fascismo (???), quando loro stessi non fanno che insultare e dileggiare un libero professionista che, a differenza loro, ci mette la faccia?
    Ben strana forma di coraggio e di coerenza, la loro. E triste vita. Questi anonimi me li immagino come quelli che, durante i dibattiti, non alzano mai la mano, mugugnano, vanno via senza farsi notare e poi tornano a casa raccontando alla moglie (se ce l’hanno) di “avergliene dette quattro a quello lì”. :)

  234. oruam84 scrive:

    Ma sei un giornalista? no perchè in tal caso ti consiglio vivamente di cambiare lavoro e di andare a fare il presunto saputello colto, infarcito di frasi estrapolate un po a caso dal dizionario, da un altra parte, magari in un pub alle 2 di notte dove la gente non capendo ciò che dici vuoi per la musica ad alto volume vuoi per l’aver gia consumato troppo alcool, magari ti applaudirà pure.

  235. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Ho letto tutto e tutti. Fra le centinaia di annotazioni devo dire che leggo più volentieri quelle firmate che quelle anonime (anche se io, volendo, potrei forse risalire ad alcuni presunti anonimi…).In realtà non ho quel tipo di curiosità. Però su quello che scrivo, giusto o sbagliato che sia, metto sempre la faccia e la firma. Sarò all’antica ma a me piace così. E se dessi una festa in casa mia mi piacerebbe conoscere tutti con il loro nome e cognome. Avrete visto che io non ho preteso la registrazione di chi scrive…quindi accetto che ognuno si firmi come meglio crede, però se posso esprimere una preferenza vorrei sempre colloquiare con chi conosco e/o chi potrei all’occorrenza rintracciare. Non c’è dubbio che un giocatore che perde un match, anzi una finale cui è giunto senza aver perso un set, per 9-7 al quinto non possa essere nè bistrattato nè dileggiato. Nè mi pare che Scanzi l’abbia fatto. La qualità della scrittura di Andrea…vorrei averla io. Le qualità di polemista, che indiscutiboilmente ci sono, non mi fanno invece impazzire perchè d’istinto il narcisismo del polemista di professione un po’ mi irrita, talvolta _ da ammiratore degli understatements britannici _ mi viene proprio da respingerlo. Penso a Sgarbi e gli riconosco grande intelligenza assieme ad una certa dose di….(come dire?) …amoralità? Non credo di essere bigotto…ma un po’ di pruriti (perbemismo?) mi vengono. Ma anche le provocazioni vanno sapute capire…nel caso di quelle di Andrea Scanzi, non si deve reagire… chimicamente, con una reazione uguale ed opposta ( e magari di minor qualità letteraria…). Saper suscitare dibattiti di opinioni _laddove non si scada in provocazioni assurde, banali, o malposte _ a mio avviso non è così negativo come taluni vorrebbero lasciar supporre. Qualcosa di buono, da questo o quel commento, si può sempre estrapolare. Il silenzio mi fa più paura. Non è sempre d’oro.

  236. Pete Agassi scrive:

    Non capisco perchè ci si ostini contro l’autore del blog, ha lanciato una provocazione, usando si un linguaggio bigotto, ma senza ledere nessuno e niente, dicendo la sua. Molte cose che ha detto sono vere, non riesco a capire come il tifo tennistico diventi a volte una brutta imitazione del tifo da bar calcistico, ma si vede che toccare il tasto dolente federer ferisca parecchie anime in pena. Federer è considerato un classicista del tennis, ma le discese a rete sono men che sporadiche, è altezzoso, incamera in ogni intervista frasette fatte…l’iimmate bravura di Roger ha distorto la figura di Federer.
    Poi non capisco questo accanimento contro Nadal, non tanto per il gioco, che può piacere o no, ma per l’immagine…ma ragazzi, stiamo scherzando?? critichiamo uno perchè non veste mocassini o non fa la sfilata entrando in campo con completino di lana o quel che sia?? personalmente si è palesemente immischiato il tennis, lo sport, con altre cose, che possono apparire importanti, ma non fondamentali. Allora l’Agassi anni 80 inizio 90 non doveva nemmeno vincere Wimbledon perche portava orecchini e aveva capelli cotonati. Se volete Rosewall, Laver, e i quattro moschettieri, recatevi in un bel museo, con tutti i vostri desideri anacronistici. Anche la storia su eventuali sostanze dopanti usate da Nadal…non esistono limiti per arginare il dorato declino di Federer, ammesso che lo sia, dato che ha 27 anni eha come minimo 2 anni avanti con una condizione accettabile. Su Basso ci sono prove schiaccianti, su Nadal si usa una frase detta da un esperto su un possibile tennista spagnolo famoso impantanato nella storia, cosa successivamente smentita.
    Riguardo alle doti tecniche, Nadal è fortissimo, ha un diritto fenomenale, cross di rovescio indescrivibile, e miglioramenti costanti che solo un grande talento può avere. Vi ricordo inoltre che ogni sport, ma ogni cosa nella vita, è contraddistinto da molteplici caratteristiche, e così nel tennis oltre alla tecnica (e nadal ne ha parecchia) c’è la tattica, la tecnica, l’umiltà, il carisma, la voglia di migliorare, lo staff adeguato…elencando all’infinito. Perciò chi giudica il tennis soltanto sulla bilancia federer-nadal come buono-cattivo, come bello-brutto, è solo un incompetente. Sera a tutti.

  237. riccardo scrive:

    @scanagatta
    sig.scanagatta, a tal proposito non ho riscontrato nessuna reazione in merito alla mia proposta scritta nel suo articolo sul successo di contatti. Se la accogliesse come le ho scritto perderebbe un pò di firme ma guadagnerebbe di molto il livello del blog.

  238. rafarulez scrive:

    Io sono nuovo di questo blog, mi ci sono avvicinato perchè appassionato di tennis, prima che di Nadal. Lo ritengo il punto di riferimento Italiano per cio’ che riguarda questo sport. E’ quanto di meglio si possa trovare in rete, grandi firme, ottimi articoli. Sempre sulla notizia ed in continuo aggiornamento, per tanto mi sento di fare i complimenti ad Ubaldo Scanagatta. Purtroppo non posso dire altrettanto per la qualità di alcuni commenti offensivi, gratuiti e provocatori nei confronti di Nadal, ma poco mi interessa. Parlano i fatti per Rafa, non le chiacchiere. Quelle se le porta via il vento. Ha vinto questo Wimbledon con pieno merito, che piaccia o no agli integralisti feder-talebani del tennis classico. E ricordatevi che non è morto proprio un bel niente, perchè Roger Federer è ancora il n°1 al mondo p.s. Ah, faccio i miei complimenti a Pete Agassi per la qualità del suo intervento.

  239. Pabnik scrive:

    Sono tanti anni che seguo il tennis, ma certo che una quantità di fesserie del genere non mi era mai capitato di leggerle.
    Non si tratta più di simpatie o antipatie, in questo caso siamo scesi nel ridicolo.
    Sig. Scanzi faccia la gentilezza di pensarci un pò più a lungo la prossima volta che sente la necessità di sfogarsi e se proprio non riesce eviti almeno un tale prolissume.

  240. Felix scrive:

    Scanzi ha un grandissimo dono: colpisce il nervo scoperto.

  241. max (quell'altro) scrive:

    Propongo un match 3 su 5 senza tie-break (alla vecchia maniera) tra Andrea Scanzi e Voortrekker Boer. E dovra’ essere trasmesso in diretta sulla Rai a reti unificate in prima serata.

  242. Giuseppe Birocchi (ex Gixi) scrive:

    Caro Ubaldo Scanagatta, mi perdoni, non mi ero accorto d’avere la maschera, me la tolgo subito! Semplicemente pensavo fosse una consuetudine che noi non professionisti usassimo uno pseudonimo e non avevo alcun sentore d’essermi rifugiato dietro una foglia di fico. Adesso che, grazie a lei, sono finalmente nudo, mi chiedo che cosa sia cambiato: continuo ad essere solo io, cioè NESSUNO per chi frequenta queste pagine. Un nome e un cognome che sono ancora più anonimi di quel Gixi che, almeno, poteva essere associato ad un cartone animato. Inoltre, i frequentatori di questo sito sapevano già molte cose di me, tra le altre che non sono particolarmente intelligente, né competente, né spiritoso, né informato, né imparziale… Adesso, invece, sanno anche che non sono nemmeno famoso o ricco o bello o importante. E allora che cosa è cambiato?
    Riguardo al suo intervento, Ubaldo (posso permettermi di chiamarla per nome? Anche mio suocero, una persona che stimavo molto, si chiamava con questo insolito nome), devo dire che l’ho molto apprezzato, anche se non ne condivido del tutto il contenuto. Apprezzo, in primis, che lei trovi il tempo e la voglia di colloquiare con noi e con me, che non si sottragga al suo ruolo paterno, nonostante i suoi numerosi impegni. Apprezzo anche l’equilibrio e la pacatezza dei suoi toni e il tentativo di conciliare anche ciò che conciliabile non è. E’ molto nobile, però… Per dirla tutta, caro Ubaldo, per quel poco che so (potrei, quindi, facilmente sbagliarmi), lei con Scanzi non mi sembra abbia nulla in comune. Forse non saprà scrivere bene come lui (anche se io stimo molto di più la semplicità, perché la Perfezione è Infinitamente Semplice), però le sue parole rivelano un uomo vero, mentre quelle dello Scanzi l’uomo lo nascondono dietro un’infinità di sovrastrutture pseudoculturali e ideologiche che rivelano il nulla su cui sono fondate. L’intelligenza non è una circostanza attenuante, ma, al contrario, un’aggravante di colpa, quando non è unita al senso morale. La mente e il cuore devono integrarsi profondamente, perché l’uomo sia fedele alla dignità che gli è propria. E quell’articolo di Scanzi è assolutamente amorale. Senza considerare che trasuda autocompiacimento e narcisismo, mette insieme argomentazioni ottime e pessime, strumentalizzandole per i propri fini e questo io non lo chiamo provocare, ma barare, falsificare e mistificare. L’arte del provocare è ben altra cosa: ti porta a metterti in discussione, a cambiare idea, a guardare le cose con occhi diversi, a mutare vita persino. Lui, invece, con indiscutibile abilità, suscita emozioni, agita gli animi, intorbida le acque, risveglia e incanala pulsioni, ottunde i cervelli, genera discordia e, in definitiva, violenza. Il fiume di commenti che questo articolo ha partorito e toni usati (anche da me) ne sono la dimostrazione.
    Non rimpianga, caro Ubaldo, di non saper scrivere come Scanzi: siamo in molti ad essergliene profondamente grati!
    Con stima
    Giuseppe Birocchi (anonimo turista di questo bellissimo blogsito)

  243. Luca Maiorchini scrive:

    Piccola considerazione. Qual è la notizia di questi giorni? Le esternazioni di Grillo e Sabina Guzzanti a Piazza Maggiore. Chi è il giornalista più sulla notizia nei giornali di stamani? Indovina indovinello…un certo Andrea Scanzi, che sulla prima pagina della Stampa (non del Corriere di Canicattì o nel più sfigato dei blog) intervista Sabina Guzzanti che esordisce con un signorile “Chissenefrega di Nanni Moretti”.
    Questa intervista, presente solo sulla Stampa, sta facendo il tam tam sulle radio e non passerà inosservata sul web.
    Tutto questo mi spinge a una semplice riflessione: quello frustrato, solo e non realizzato è lo Scanzi in questione, o quei 6 o 7 pitbull anonimi che da una parte lo commiserano, e dall’altra ne seguono ogni più piccolo passo per poterlo criticare (e invidiare)?
    Io lavoro in Comune, e sinceramente mi piacerebbe essere frustrato e ragioniere come Scanzi…

  244. haiv scrive:

    si è vero forse sul momento ci siamo fatti tutti prendere un po troppo da qst articolo provocatorio…ripensandoci in qst giorni mi sono anche divertito a commentare qst articolo(e vedo anche altri perche ci sono tantissimi commenti)e a Scanzi va riconosciuto il merito di aver acceso ancor piu il dibattito qnd forse è vero:ben vengano altri articoli cosi che alimentano la discussione anche perche mi intriga leggere articoli che si discostano cosi tanto dal mio pensiero
    poi per quanto concerne tutte le critiche penso che faccia parte del gioco…a un articolo in cui si critica cosi un federer(ma anche se si fosse fatto verso nadal….)è normale che susseguano commenti di altrettanta critica e disapprovazione verso l articolo stesso
    io dico solo una cosa:come si sentirà federer dopo una stagione del genere e dopo un wimbledon perso cosi?mbe male
    ecco se tutti scrivessero articoli del genere penso che roger sarebbe autorizzato a suicidarsi poveraccio!!!
    l unica cosa che dico è che secondo me è molto piu apprezzabile non osannare troppo magari un federer quando stranvince e difenderlo adesso piuttosto che attaccarlo in questo momento…sarebbe troppo facile e scontato..e se adesso federer tornasse a vincere US open e AO che si direbbe?mirka è fondamentale per lui,non vince per il servizio e dritto ma per la sua completezza di gioco,gran rovescio,è il piu forte,è un robot….poi riperde al RG contro nadal l anno prox e cosa si dice?c ha il complesso,non ha il rovescio,è colpa di mirka,ci vuole quel coach…….
    insomma se si leggono i commenti dopo un torneo che ha vinto e dopo un torneo che ha perso sembrerebbe quasi che tutti stessimo parlando di 2 giocatori diversi!!!!!

  245. gianluca scrive:

    SATUERNES SCRIVE:@gianluca
    purtroppo devo dire che la tua analisi su dove sta andando la nostra società è condivisibile, al punto che, ad esempio nell’arte e in architettura, il cambiamento di paradigma di Kuhn non è nemmeno più il modello in grado di spiegarne l’evoluzione etc etc..
    …..secondo me mi risponderai che al peggio non c’è mai fine…
    ;-D

    Non rispondo piu’ nulla .Sono giuste le tue osservazioni e condivisibili.Sono un po’ giuste le osservazioni di tutti gli utenti.Chi piu’ chi meno ha dato un contributo alla discussione.
    E’ una partita di tennis e come dice max siamo fuori tema.Lasciamo per un ‘attimo perdere le analisi sul tennis .Io direi di fare i complimenti a tutti e due i giocatori per quello che esprimono fuori dal campo.Sono tutti e due buoni esempi per chi si avvicina a questo sport.Il resto la bellezza o la bruttezza dei gesti puo’ interessare o meno.Alla fine credo che come dice Rino quello che conta e’ il risultato non come ci si arriva(in senso positivo chiaramente).Tra 30 anni sull’albo d’oro di Wimbledon ci sara’ il nome di Nadal.E nessuno ci fara’ sopra troppi ricami.

    Buon tennis ciao a tutti

  246. Saafinator scrive:

    siglomane scrive:
    9 Luglio 2008 alle 17:00

    Vorrei chiedere a certa gente se ha visto come gioca Nadal TECNICAMENTE. Perché è anzitutto TECNICAMENTE che Nadal è mostruoso, non ve ne siete ancora accorti? Chi ha mai giocato i rovesci incrociati che gioca Nadal? Chi ha mai giocato i suoi strepitosi passanti? Chi ha mai tirato i suoi lungolinea di dritto? E guardate che per giocare questi colpi bisogna avere la manina eh, le gambe non bastano…
    E poi che testa, ragazzi, che mentalità vincente nei momenti topici di ogni match!
    Quanto a Federer, io continuo a vedere un giocatore che, quando è in forma (e negli ultimi 2 anni gli è successo di rado), resta in partita solo grazie al tandem servizio-dritto. Un po’ come Sampras. E infatti, a margine, trovo Sampras molto sopravvalutato. Per me Sampras era noioso e monotono, e non mi accendeva. Per me Sampras è nettamente inferiore a Federer.

    Boh…secondo me sei un po confuso.
    Al di la del fatto che il colpo incrociato di rovescio bimane è il piu facile…mi sa che non hai ben chiara quale sia la tecnica di base del tennis,essendo i colpi di nadal..soprattutto il diritto,formalmente sbagliati.
    Chi ha mai giocato i suoi passanti….Agassi,presente?Lendl!?

    Non fermatevi a Nadal/Federer…dai.

    E,onestamente..riflettete prima di sparare sentenze su uno che ha raggiunto risultati probabilmente irripetibili (Sampras)..

  247. p1pp0z scrive:

    @ Sauternes
    Quando indico in YAO MING il pericolo della deriva fisica dello sport, intendo il “PROGETTO YAO MING”, ovvero quella sorta di esperimento genetico che ha portato alla nascita di un soggetto “naturalmente predisposto” per il basket. Ora, forse sono solo illazioni, nonostante ci sia dietro un’accurata inchiesta giornalistica, ma dato il progresso della genetica, non mi stupirei di vedere nei prossimi anni atleti “costruiti geneticamente” per eccellere in determinati sport.
    L’unico pericolo (insieme al sempreverde doping, ovviamente) della deriva fisica è questo, per il resto, ben vengano gli allenamenti massacranti, d’altronde anche Mark Lenders calciava contro le onde per potenziare il tiro della tigre, no? =)

  248. TCC1975 scrive:

    nel tennis dell’omologazione tecnica e tattica, ci sono coloro che se la sentono ancora di fare le pulci ad un signore che a vinto 12 slam a ventisei anni, che ha fatto 10 finali di slam consecutive e che ogni stagione vince almeno un torneo su ogni superficie.
    roba da matti.
    cosa dovremmo dire del fatto che 3 dei primi 5 giocatori del mondo sono stati oggetto di inchieste che non miravano a stabilire chi di loro fosse il più intelligente tatticamente, ma che indagavano su questioni di doping o scommesse?

    come ho avuto modo di dire su un altro blog…ben venga l’abolizione dell’albo dei giornalisti…anzi, benvenga l’abolizione dei giornalisti!

  249. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @TCC1975
    Grazie…..finalmente un altro che parla di tennis dell’omologazione tecnica e tattica…grazie.
    @ tutti gli altri
    Io non ho letto tutti i commenti, ma ci sono stati altri che, come me, a metà pomeriggio della finale di wimbledon, hanno pensato che era la più brutta degli ultimi 15 anni?
    Ci dovete essere. So che ci siete. Altro che partita più bella di tutti i tempi. Mac Enroe (che la ha definita così) dev’essere talmente rimbambito che non si ricorda neanche….di se stesso!
    Se Federer non avesse ritrovato un qualcosa di super nelle profondità della sua memoria sportiva a metà del terzo set, avremmo commentato una partita TECNICAMENTE (per rispondere ad un altro commento) fondata sui suoi errori continui, e sul picchiatore fabbro dall’altra parte della rete.
    Parliamoci chiaro, io stimo moltissimo Nadal: ma (come già a metà dei settanta), il dominatore da fondocampo, tatticamente e fisicamente incontrastato, genera incontri pallosissimi. C’e poco da fare.
    TECNICAMENTE, c’è stato bisogno di Federer, e del suo gioco, per far diventare la finale una grande battaglia. Un Federer, oltretutto, certamente in calo psicofisico rispetto all’ultimo quinquennio.
    TECNICAMENTE, non veder giocare una volee’ al vincitore di Wimbledon, è sconfortante.
    Quindi, siccome non auguro affatto a Nadal di calare, spero che emerga qualcun altro (e che Federer torni a giocare perlomeno meglio di quest’anno).
    La fine dell’omologazione dipende invece dai colossi del mercato sportivo, e quindi temo che non ci sia nulla da fare.
    Ah, si. L’erba. Quella degli anni ‘90. La rivoglio.

  250. DARTAGNAN scrive:

    @Giuseppe Birocchi (ex Gixi)

    bel pezzo, mi è piaciuto leggerlo. Tutto.

    @TCC1975

    interessante spunto per approfondimenti futuri.
    Doping e scommesse, additivi e carburante per macchine da soldi…

  251. emiliano scrive:

    articolo che non merita commento

  252. Gianpaolo scrive:

    Quanta fretta! Quanta acredine! Quanta ipocrisia! E con quale acribia da becchino si sta sotterrando un Federer grandioso, che a 27 anni, dopo stagioni epiche, perde da un rampante, fortissimo, nerboruto Nadal! da un ex pallettaro emendato (espressione neutra e p.correct!) all’apice della carriera, che non sarà mai completo e talentuoso quanto lo svizzero…
    E poi che tare, che riferimenti, che accostamenti balzani, quanta effettistica d’accatto, spesa in nome di non si capisce bene quale esito! Cosa diavolo c’entra Veltroni con Federer? O Schumacher? (In questo caso a Scanzi piaceva l’espressione “ragioniere di talento” e l’ha voluta adoperare. A Scanzi piacciono molte espressioni ricercate, curiose, “maravigliose”, piccoli luoghi comuni, clichettini e stereotipetti per pochi, e cerca di usarli simultaneamente finché può… in un tripudio colorato e barocco di fuochi (fatui) d’artificio… Ma è saper scrivere questo?)
    Quale mancanza di discrezione, di capillarità, di sinuosità, di obiettività, in questa scrittura diretta, brutale, goffa, sclerotica, imparaticcia… Per me - giudizio tanto personale quanto inappellabbile - Scanzi NON SA SCRIVERE. In una redazione anglofona non avrebbe mai messo piede; al più - in un simile contesto - sarebbe diventato uno scrittore di nicchia che, nei ritagli di tempo, fa l’opinionista per la trasmissione senza rete di turno (e secondo me gli sarebbe piaciuto…). Peccato, perché se non sbaglio (si) esercita sulla Stampa, un giornale che stilisticamente mi piace.

    Bando agli sfoghi. Vorrei dire che si può avere velleità letterarie senza per questo dover rinunciare all’analisi, al serio e circostanziato esame critico; cosa che invece Scanzi fa fin troppo spesso. I suoi pezzi non sviluppano mai alcun percorso dialettico o anche soltanto un “movimento” intellettuale, uno snodo, uno scatto, uno spunto critico apprezzabile. Ecco, non hanno valore critico: nascono da opinioni e scale di valori pre-testuali, anteriori al testo, già sedimentate nell’animo dello scrivente: non scaturiscono o comunque non sono mai giustificate da quello che Scanzi scrive, e scrive in bello stile. Sono dei calderoni di giudizi precotti.
    Non suggeriscono mai analisi, mai fanno crescere, al di là del futile nozionismo da wikipedia; danno soltanto opinioni, strombazzano artatamente e per lo più al di fuori di ogni sostenibilità razionale certezze inossidabili e inutilmente taglienti: ricercano effetti emotivi, neanche emozionali o sentimentali; dal punto di vista logico-razionale sono nulli, intrisi di fallacie, approssimazioni, assimilazioni, impersonazioni, pressapochismo. Sono “facili”, scontati, dal punto di vista dell’arricchimento conoscitivo non offrono né producono nulla, se non successo di cassetta (vero Ubaldo?). Infatti non li leggo, se non qui, in questo blog, indottovi dal dibattito che puntualmente, convengo, riescono a destare (alla stessa maniera di come un gatto morto attira inesorabilmente gli sguardi - divertiti, esaltati, schifati o compassionevoli - vero Boer? - dei passanti).
    La lingua italiana, così come tutte le altre lingue, ha una sua moralità, che afferisce primo alla moralità integrale del parlante, poi al suo stesso sistema interno: chi subordina ciò che deve dire a come lo deve dire va per forza incontro all’enfasi, all’iperbole e a tutte queste figure… retoriche (che non sono per forza belle figure). E Scanzi è retorico e semplicistico, perché vuole avere successo. Non ragione, successo: vuole fare colpo. (A questo proposito vorrei dire a chi fustiga Voortrekker Boer perché critica uno che ha successo, forse per invidia, che il successo non è garanzia di verità o libertà o indipendenza morale. Anzi). Ed è provinciale: sacrifica la spiegazione alla citazione, l’esame all’opinione, il dubbio alla certezza. Il grande scrittore, anzi il grande autore, quale lui, a dispetto del suo momentaneo “mestiere fisso”, legittimamente aspira a essere, questo non lo fa mai. Mai ricerca il “purché se ne parli”, sempre prende vie tortuose e insondabili. Chi invece infioretta, l’ornatore di professione, cerca una via troppo facile. Scanzi è molto ambizioso: questo Voortrekker Boer l’ha capito, ma era autoevidente, almeno per chi sa guardare al di là di una riga scritta bene, nel sottotesto, o all’autore implicito, di un pezzo. Evidentemente non tutti, qui nel blog. C’è la sindrome del “ceghevara” (vaaai, sei tutti noooi)…
    I polemisti veri si fermano quando la polemica rischia di farne personaggi, e amano ritirarsi in solitudine quando è la polemica a “creare” loro, non loro a creare la polemica. Qui invece si cerca il clamore attraverso schemi precostituiti, sempre, nella direzione obbligatoria dell’audience. L’autore di questo articolo è costruito almeno quanto il Federer che vi dipinge. In questo senso, direi che nessuno, neanche Scanzi, riesce mai a dire nulla che non sia, in qualche modo, autobiografico e, soprattutto, autoreferenziale. Il Federer di Scanzi è un volgare autoritratto, senza la scusante dell’arte. Uff.

  253. Gianpaolo scrive:

    Io sono d’accordo con M.E. Wallace. Finale bruttina, eppure emotivamente insuperabile.

  254. Voortrekker Boer scrive:

    Giampaolo scrive e si fa capire molto meglio di me non c’è che dire. Inutile sottolineare che quel che scrive è a mio parere esatto.

  255. anto scrive:

    Ma non avete ancora capito che Ubaldo è un Genio: utilizza Scalzi come cavallo di Troia, e lo utilizza bene. Lo Scalzi sa di essere uno zizzaniamen, ma lo fà in modo intelligente e mai banale. E PIANTATELA DI DIRE CHE SCALZI SCRIVE FESSERIE, NON è VERO! Scalzi è un mito, è il ns Diabolik, e chi lo critica farebbe bene ad andare a rileggersi l’articolo 10 volte, per cercare di capire la lucida disamina che questo ns scriva apporta.

  256. riccardo scrive:

    @giampaolo
    non vorrei innescare inutili polemiche, ma concedimi 3 appunti:

    -nadal all’apice della carriera è una tua personale convinzione, io penso che il meglio debba ancora venire mentre per federer, che ammiro moltissimo, sicuramente il meglio, almeno a livello di continuità è passato.
    -la tua opinione su scanzi non mi interessa, non mi piace quando parli di redazione anglofona con quella tipica sudditanza da esterofilia provinciale italiana, che proprio non sopporto.
    -infine, per favore parliamo di tennis, questo è un sito-blog di tennis, non c’è bisogno ogni volta di dare sfoggio della propria cultura, della propria capacità espressiva e chissà cos’altro, non siamo all’accademia della crusca. A volte penso che se uno dei tanti coach tennistici del mondo leggesse un pò di commenti morirebbe dal ridere, perchè per molti il blog è una occasione per aprire la ruota come i pavoni piuttosto che parlare di tennis concreto. Anche perchè per parlarne il bisognerebbe conoscere bene io gioco, possibilmente avendolo praticato. So anche che nessuno obbliga a leggere i post lunghi o quelli di nomi che non ci piacciono, ma io personalmente nei limiti cerco di leggere tutti.

  257. Gianpaolo scrive:

    x riccardo
    non me ne passi una…
    Io, che non sono un giornalista, do opinioni. Scanzi, che è un giornalista - fino a prova contraria - dovrebbe darne meno. Se Scanzi è oltranzista del bello stile, io gli rispondo sullo stesso piano, che poi è il mio piano (occupandomi io di letteratura & affini), meno il suo. Se io sono un pavone, Scanzi è un’araba fenice.
    Le mie opinioni non ti interessano? A me le tue invece sì. Rispetto quelle di tutti; sul blog si scrivono solo opinioni, nient’altro. Per scrivere di tecnica, tattica e rumours ci sono fior fiore di giornalisti ed esperti, io non aggiungo né tolgo niente. Do la mia opinione, con gli strumenti che ho: non mi leggere se mi credi prolisso e egocentrico: i coach del tennis mondiale, ti assicuro, non l’hanno mai fatto.
    Dato il dispendio fisico-atletico, per me Nadal non durerà fino ai ventisette anni di Federer, non ai livelli dello svizzero (è un’opinione eh!).
    Il giornalismo anglosassone è, tranne i tabloid, quello che dovrebbe stilisticamente il giornalismo: zero retorica, zero bel compitino, zero masturbazioni. Provinciale è il giornalismo italiano, purtroppo, non chi indica il modello del vero giornalismo.

  258. riccardo scrive:

    @Gianpaolo
    Opinioni che vanno benissimo ci mancherebbe, comunque forse non mi sono fatto capire, non ho detto che le tue opinioni non mi interessano, non sono mica così arrogante,anche se leggere post lunghissimi a volte è difficile.
    ti saluto, alla prossima e prima di dormire 10 ave gloria e 100 vamos rafa.

  259. Giuseppe Birocchi (ex Gixi) scrive:

    @ riccardo
    Nemmeno Scanzi - ne devi convenire - aveva alcuna intenzione di parlare di tennis, ma solamente di se stesso. E Scanzi che parla di Scanzi è quanto di più noioso si possa immaginare. Scoprire che anto è riuscito/a a leggerlo DIECI volte mi lascia ammirato e senza parole. Io ho dovuto farmi forza per terminare l’articolo e ci sono riuscito solo al secondo tentativo. Perciò godiamoci la prosa di Gianpaolo: da lui sì che possiamo imparare a scrivere!

  260. Cristiano Valiante scrive:

    Dico solo grazie.. perchè è stato “godurioso” leggerlo tutto dall’inizio alla fine!
    Grandissimo livello stilistico, grandissime espressioni, stupefatto da cotanta beltade..

  261. haiv scrive:

    volevo solo rispondere a KArlovic 80 per un commento che avevo lasciato a caldo dopo il match su un altro articolo…ho un po esagerato ma in sostanza quello che intendevo dire è che io non diprezzo assolutamente nadal anzi l ho sempre considerato(anche prima la vittoria a wimbledon)un vero fenomeno e adesso sono il primo a dire che è lui il numero 1..l unica cosa è che mentre prima quando era federer il numero 1 pensavo che fosse una grande rivalita ma alla fine ad avere la meglio era giustamente il giocatore piu tecnico,piu classico insomma piu da “vecchio” tennis nei confronti del giocatore piu fisico..adesso con qst rovesciamento dei fronti si deve considerare rafa il num 1 e ciò è un vero cambiamento per quelli abituati al tennis di una volta….fino a 10 anni fa rafa non sarebbe stato forse un degno num 1…adesso probabilmente si ma coloro abituati al tennis di una volta hanno diciamo bisogno solo di un po di tempo per metabolizzarlo!
    insomma prima sul verde nelle finali si vedeva gente come edberg,sampras,becker……gente appartenente a un tennis totalmente diverso da quello espresso da nadal(non mi ricordo un muster in finale a wimbledon!!!!)…cmq ci abitueremo un po tutti anche perche finito federer la piega del tennis(purtroppo o per fortuna)è questa….

  262. Agoz scrive:

    @anto
    Scanzi, antò… S C A N Z I ….lo so che fa caldo…però….

  263. stefano scrive:

    @ il professor Riccardo da Oxford

    “…. perchè per molti il blog è una occasione per aprire la ruota come i pavoni piuttosto che parlare di tennis concreto”

    Si é appena fatto l’autoritratto professore….

  264. Samuele scrive:

    Io sono un federeriano che ha pianto, uno come lo racconti tu. Eppure nella mia miopia di questi giorni mi rendo conto che per larga parte hai ragione. Forse non c’era cosa più bella per il tennis (e forse anche per federer) che Nadal vincesse. Mi chiedo solo se ti avrebbe esaltato di più Roger, se lo avresti rappresentato più umano, se avesse completato la rimonta, chissà

  265. anto scrive:

    Hai ragione Agoz, certe volte è la tastiera che va più veloce del cervello

  266. riccardo scrive:

    @stefano
    non è colpa mia se il tuo hobby è parlare del nulla per partito preso e infangare la gente. Poi i miei scambi di opinione con gli altri non sono affar tuo oppure vuoi fare partire l’inquisizione anche su quello. ma dacci tregua, e vatti a fare qualche ora di tennis che ti fa bene.

  267. riccardo scrive:

    @stefano
    dimenticavo anche di aggiungere che cattiveria gratuita ne spargi già abbastanza superando di molto il limite della decenza, e che se ti porti dietro l’acredine delle risposte ai tuoi commenti negli altri articoli il problema è tuo. Poi grazie per il professore, ma per rispondere ai tuoi commenti basta molto meno.

  268. antonio scrive:

    ho appena letto l’ articolo, dispiace leggere parole così cattive nei confronti di un GENIO UMILE com’ è federer. non ho in ogni caso molta voglia di provare a difendere federer che non ha certo bisogno di me ma soprattutto perch credo che il signor scanzi non cambierebbe certo idea dopo aver letto le mie parole.

    mi limito a dire che se federer non accende il pubblico allora il centrale di parigi e wimledon quasi tutto dalla parte di federer dev’ essere una rara eccezione di chi invece dallo svizzero è rimasto folgorato.

    Gli estimatori di federer,infine, come lo svizzero stesso, non considerano affatto un sacrilegio quello di nadal perchè conoscono e apprezzano le qualità del superbo spagnolo.

    forse un giorno faremo a meno della presunzione e della mancanza di eleganza, dubito che accada

  269. riccardo scrive:

    @stefano

    grazie per il professore, non merito tanto, però il master l’ho fatto a cambridge.
    Comunque, per rimettere al suo posto un inquisitore a buon mercato come te non è necessario nessun titolo, basta un pò di buon senso.

  270. massimo scrive:

    davvero pesanti alcune cose sull’articolo che ho letto ….sicuramente ha ragione sul fatto che una vittoria di nadal a wimbledon porta un po di curiosità nel tennis e sopratutto in vista dei prossimi tornei anche sul fatto che nadal oltre a una grande fisico abbia un talento fantastico ….sono i soliti luoghi comuni di chi non sa vedere oltre i primi schemi che gli si presentano… ma sinceramente la tua polemica con dotto ce la potevi rispamiare bastava raccontarci come la pensavi …tante volte leggo di giornalisti che criticano altri giornalisti ma limitatevi a parlare del messaggio e chiamatevi con il cellulare invece di scrivervi le lettere su blog o giornali …su federer e il suo ego e su tutte quelle altre cose che non mi va di elencarle insomma sembri uno che cerca l’attenzione disperatamente ….su freud fai abbastanza ridere pure io ho letto qualche cosa di freud ma ammettere che una persona è ignorante solo perchè non ha letto freud è abbastanza pesante …freud ha scritto libri e libri non è che se uno legge un paio di libri di freud lo conosce in toto e andare in giro a vantarsi grande saggio ….la cultura è un campo immenso…non conoscerà freud ma conosce l’educazione,sia quando perde sia quando vince è un esempio incredibile di sportività e se ti giri intorno negli altri sport vedi il calcio in particolare tutti si insultano e si menano quasi come se incontro di calcio sia piu una liberazione dei sensi ….vedi un dibattito politico e si scambiano insulti come se fossero saluti ….mi ricordo un’intervista di mazzone,tanto per fare un parallelismo sportivo,su baggio…diceva che avevano abbandonato baggio prima che lui lo portasse con se a brescia ….citavi federer come ragazzo nato scapigliato ecc …si conosco quel federer e proprio questo mi piace di lui che all’inizio era uno scapigliato e nervoso ma lavorando come dovremmo fare ognuno di noi su se stessi in ogni lavoro che si fa ha migliorato quelle intemperanze che limitavano il suo talento e oggi arriva in finale a wimbledon e perde dopo un domino di 5 anni ma senza rompere una racchetta come fanno tanti altri e alla fine fa i complimenti a nadal mostrando grande sportività …io personalmente ero più contento se avesse vinto ma federer ma va bene anche cosi l’unica cosa importante è aver visto 2 set e mezzo pazzeschi con un tie break incredibile ….grazie nadal e grazie federer per avermi emozionato cosi domenica pomeriggio …se poi devo sentire schiocchezze del tipo il suo ego enorme o il suo maglioncino con i 5 bottoni ecc mi viene in mente una frase di enzo ferrari “gli italiani perdonano tutto ma non il successo”….tra un po di anni se la prenderanno pure con nadal dopo averlo lodato e difeso per difendere quello che ha avuto meno successo e che sta nuovamente rompendo gli equilibri del tennis….

  271. antonio scrive:

    @ massimo

    sottoscrivo tutto quello che hai detto.

    criticare così pesantemente federer è davvero di cattivo gusto, un ragazzo che ha avuto la capacità di abbandonare il proprio regno con una sportività straordinaria, un ragazzo che giorno dopo giorno ha lavorato sui propri difetti per riuscire a raggiungere quello che ha ottenuto riuscendo sempre a mantenee il giusto equilibrio tra l’ ambizione personale e il ripetto degli altri.

    per quanto riguarda la sua presunta non conoscenza di freud sfido chiunque nel bel mezzo di una conferenza stampa post-partita in cui la mente è predisposta a ricevere domande inerenti il tennis, nel ritrovarsi ad avere una domanda sul fondatore della psicoanalisi,a non rispondere con un’ espressione del tipo (freud, chi? o qualcosa del genere), espressione che dimostra un sentimento di incredulità, sorpresa non certo ignoranza. non ho dubbi che il signor federer conosca freud, naturalmente non alla perfezione, questo nemmeno io che da qualche anno studio psicologia figuriamoci federer

  272. samuele scrive:

    Ho già scritto qualcosa ma rileggendo l’articolo vorrei puntualizzare: credo dica il giusto questo articolo quando esalta l’alternanza tra giocatori vincenti che è uno spot per questo meraviglioso gioco. Sono meno incline a sottoscrivere il resto dell’articolo (che come hanno già scritto in molti è per larga parte un esercizio letterario e poco più). Infatti credo che uno sportivo professionista giochi per vincere sempre, non certo solo per piacere o partecipare. Inoltre lo stesso Safin amato dall’autore dell’articolo disse su Sportweek un paio di anni fa che alla fine, stringi stringi, l’importante era vincere e che nonostante la fama e la gloria immortale (certo importanti) anche a Federer e Nadal piaceva l’assegno intascato alla fine dei tornei (parafrasando le vittorie). Quindi è così scandaloso che Federer abbia vinto? E’ davvero miopia tattica quella per cui avrebbe adattato il suo gioco agli avversari di turno per trionfare? Dovremmo ragionare sul perchè molte volte non riesca ad adattare il suo gioco a Nadal (e potrbbe come ad Ambugo l’anno scorso dove decise che se doveva perdere almeno doveva giocare il suo tennis e guarda caso vinse), ma per il resto è sempre arrivato alle finali conoscendo l’avversario e surclassandolo.

  273. Gabriel scrive:

    Scanzi ha vinto, ancora una volta,
    SEI UN GRANDE RUIIIIIIIII!!!

  274. edoardo scrive:

    Penso non ci sia neanche bisogno di commentare questo presunto articolo sul tennis.Bisognerebbe lasciare da parte il rancore prima di parlare,almeno se il tuo lavoro è fare il giornalista.

  275. manuele scrive:

    l’articolo scritto mi fa arrabbiare e molto…sono stra e ripeto stra tifoso di roger…ma che dire non posso che essere della stessa opinione!
    rafa non ha rubato niente (anche roger alla fine ha ammesso che ha vinto con merito) anzi e’ stato fenomenale!
    credo che davvero roger si sia quasi appoggiato pensando di essere talmente superiore agli altri da non dover migliorare o cambiare…non aveva fatto i conti con rafa!
    lo soffre ha quasi paura…si roger gioca bene con tutti ma con rafa e’ normale…sbaglia di rovescio da fondo non c’e’ nulla da fare…e’ scontato!
    credo che il re non sia morto…ma che debba ritrovare il gusto della vittoria e della battaglia!
    forza roger e grande rafa

  276. Tony83 scrive:

    Ritornando sul blog dopo un’assenza di oltre 1 settimana, ho notato con piacere gli innumerervoli commenti a quest’articolo di A.Scanzi, che non me ne voglia il suddetto, ma prima di oggi non sapevo assolutamente chi fosse. Sarò ignorante in materia di giornalismo, ma l’unico motivo per cui da oltre un anno ho deciso di “frequentare” quasi quotidianamente il blog, è perchè amo il tennis in quanto sport e non in quanto chiacchiere, frustrazioni professionali, sensazionalismo, gossip e cosi via….
    Leggendo l’articolo di Scanzi, e i primi 150 commenti di risposta che ne sono derivati ( i rimanenti 120 non me ne vogliano gli autori ma non c’è l’ho proprio fatta a leggerli), compreso quello del padrone di casa Gatsby/Scanagatta, presumo che non ci voglia un’esperto di giornalismo e di teoria del’interpretazione a comprenderne il senso. Di certo il post risulta abbastanza ridondante e stucchevole da un punto di vista della forma, ma per quanto mi riguarda veritiero nel 90% dei contenuti.
    Non ho la presunzione di stabilire e sbilanciarmi nel sostenere se Federer sia giunto al capolinea o sia solo ad una fermata intermedia del suo percorso, come invece molti hanno sostenuto, ma di certo, giocando e capendo un “pochino” di tennis, mi sbilancio nel dire che la partita a cui abbiamo tutti noi assistito una settimana fa, è stata vinta meritatamente dal maiorchino. Nadal è stato un grande, sia nel gioco che con la testa. Non trasformare 3 championship point contro “l’attuale” numero uno di tutti i tempi nel gioco, e riuscire a vincere invece dopo due set persi e il quarto cship’point ottenuto è una cosa che non mi pare sia alla portata di tutti. La rabbia dei federeriani risiede secondo me nel fatto che il loro pupillo a parigi in quattro anni di scontri diretti ha racimolato solo 2/3 set, mentre Rafa a Londra oltra ad aver vinto il torneo ha di certo reso piu dura la vita allo svizzero anche nelle due finali perse, oltre naturalmente al fatto che principino di Basilea le ha quasi sempre prese dal Re di Spagna.
    Nadal non si discute, come di certo non si discute Federer. Mi ritengo un privilegiato nel poter assistere allo spettacolo tennistico che questi due grandi campioni mi stanno regalando in questi anni, e per questo poco impegnato a blaterare su questioni che non stanno ne in terra ne in cielo. Il Fanatismo non fa bene al tennis. Questo lasciamolo al calcio. Vi chiederete allora perchè scrivo in un blog? Di certo non per buttare veleno e frasi da incompetente, ma per acquisisre informazioni e punti di vista intelligenti sullo sport più bello del mondo.
    Il tennis è piu vivo che mai!!!
    Ciao a tutti

  277. Giuseppe Birocchi scrive:

    Chi ha detto che si debba conoscere Freud?
    Considero un punto a favore di Federer il fatto che non l’abbia mai letto!
    Cattivo maestro come ce ne sono stati pochi…

  278. Gianpaolo scrive:

    Come se saperne di psicanalisi aiuti a psicanalizzarsi… Somma pietà.

  279. Saafinator scrive:

    Faccio un po di casino anche io…nessuno ha notato l’ IPSE DIXIT di agassi di ieri?

  280. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Non aver letto Freud può anche essere un vanto.
    Non sapere chi è Freud un po’ meno.
    Anche se, a 27 anni negli anni 2000, secondo me capita a molti…..

  281. riccardo scrive:

    come aveva già anticipato clerici, che su molti argomenti ci vede lungo,5 anni fa parlando di federer, nel tennis moderno non è necessario essere dei grandi pensatori, conta piuttosto avere la serenità di giocare i propri colpi in sicurezza, e se poi federer non sa chi sia freud poco importa. sono i tifosi e i giornalisti medi che mitizzano gli atleti, ragazzi giovani, che quasi mai studiano e che da soli forse non sanno nemmeno prenotare al ristorante. ma per chi guarda lo sport è importante?

  282. PaolinoMaialino scrive:

    Volevo esprimere la mia opinione: Nadal ha vinto prima di tutto perchè è psicologicamente più forte di Federer. Molti meriti vanno allo zio Toni che è stata la persona che l’ha forgiato caratterialmente (vedere articolo “Toni, molto piu’ di un coach” su ubitennis). Zio Toni ha trasformato un tranquillo ragazzo, un po’ esuberante, in una macchina da guerra. Ritengo che in un match di 5 ore finito con 5 punti di differenza, la capacità di concentrazione, la mentalità ed il coraggio siano determinanti per il risultato finale. Sinceramente non apprezzo le mazzate rotanti di Nadal ed il suo tennis in generale ma è solo una questione di gusti. Alla fine il più forte è quello che vince, non quello che da spettacolo. Comunque onore a Nadal per il suo atteggiamento, sempre con i piedi per terra, rispettoso degli avversari, mai polemico.
    Caro Scanzi: avresti anche tu molto da imparare da zio Toni. Ritengo il tuo articolo volutamente provocatorio. Complimenti perchè ci sei riuscito in pieno: molti pesci hanno abboccato alla tua esca, attirati dalle tue taglienti parole. Cmq a mio avviso, gli articoli più belli che hai scritto sono quelli su Gasquet. Questo mi ha fatto capire che la tua missione è quella di essere il paladino dei deboli, dei bistrattati, dei derisi e dei perdenti a volte. Non è che ti piaccia Nadal, è che non sopporti Federer il perfettino, l’elegantone, il precisino: tu preferisci la sincerità e la spontaneità dello spagnolo. E’ interessante notare come uno provenga da un fazzoletto di terra in mezzo al mare, l’altro da un fazzoletto di terra in mezzo alle montagne: due personalità totalmente diverse, due modi di vestire e soprattutto due stili di gioco completamente diversi. Come hai detto tu, se il tennis fosse solo un gioco, Federer avrebbe vinto anche quest’anno Wimbledon: in realtà il tennis è uno sport, e le cose sono andate diversamente, con buona pace dei cosidetti “puristi”.

  283. alessandro scrive:

    Andrea per me sei un grande giornalista e scrivi spesso benissimo… (fin dai tempi del Mucchio Selvaggio.. ah! dai ritorna a collaborare anche con loro!!).
    Dico subito fin dall’inizio per esser chiaro che Federer mi fa impazzire (no sex, sportivamente e artisticamente), specie rapportato ai suoi “colleghi”, infatti Andrea mi pare lo riconosca,. Questo circa a 3/4 quarti dell’articolo, perché prima Roger sembra la più grande truffa del tennis mondiale.
    Per me resta l’unico compromesso possibile tra essere classici e vincenti negli anni duemila, amo parecchie cose di lui: a cominciare da quando entra in campo, passando per come serve e soprattutto perché rovescia divinamente (ok! quest’anno un po’ meno bene) a una mano. Dicono sia un timido esagerato e sta con una che non è una pin up (tripla lode!).
    Per me l’unico difetto che alla fine Scanzi vede in lui è che è Svizzero-Tedesco e con molti elementi comuni a Schumacher.
    Appunto!
    Il livore e l’approccio di certe critiche mi ha ricordato qualcuno che nel 2005/2006 osava affermare ora vedremo quanto Michael varrà veramente.
    Sia chiaro nel mio cuore resta Gilles, ma è indubbio che gli Schumacher, i Prost e i Lauda campioni restano! ..e che campioni!!
    Sull’uso di federeriano a mo d’insulto tipo il sostantivo “comunista” per qualche altro ben noto personaggio pubblico o “juventino” per la maggioranza degli “onesti” giornalisti italiani, dai Scanzi! Chiaro Roger ti sta sulle balle, possibilissimo, personalmente non ho mai poututo digerire campioni come Inzaghi, credo le abbiamo tutti le nostre naturali idiosincrasie. Sorvoliamo sul 2008, ma uno che ha fatto quel che ha fatto scarso non è.
    Capitolo Rafa… beh non mi reputo affatto accecato dal mio tifo appassionato per Roger, ma anche in questo 2008 a me pare abbastanza evidente che Rafa ha tre quattro colpi, contro uno che in potenza gli ha tutti, come pochi altri nella storia secolare di questo sport.
    Migliorato è indubbio, è il più forte spagnolo di sempre (ma per me non è un vanto, sono sempre stati al limite del guardabile anche quando lambivano la Top10/Top20), batte Roger più per psicologia (quelle pause interminabili farebbero voglia anche a me di andare dall’altra parte ad urargli svegliati, se non peggio!! Questo chiunque fosse il malcapitato rivale dell’iberico!) .
    Lo batte poi per potenza più che per meriti tecnico-sportivi evidenti (insomma come Borg batteva McEnroe, e infatti Mc lo amo ancora tantissimo, anche solo per i suoi Wimbledon, che per me doveva vincere 3 set a 0 a mani basse, dai 3-1).
    Che Roger poi vada in crisi di fronte a un rivale che ha palesemente la metà dei suoi colpi mi pare sia poi naturale…
    Anche Einstein sarebbe nervoso e senza spiegazioni se io facessi meglio due compiti in classe di matematica e fisica rispetto a lui!
    Quanto alle frequentazioni di Eufemiano di Nadal (e un po’ tutta la squadra iberica), all’epoca mi parevano più che accertate, come quelle di Valverde e altri sportivi in auge in questi anni… Quindi quando la si tira in ballo non è denigrare gratuitamente! Si sa anche che non si può però imputare nulla agli atleti in questione, perché al massimo hanno infranto leggi.. di altri stati europei, visto che nel 2006 la Spagna aveva ancora un vuoto normativo in proposito.
    Resta il fatto che il nostro Basso, Botero o Ullrich han pagato per frequentazioni medesime.
    Resta il fatto che chi ha inteso il tennis come mero esercizio di fatica a me ha sempre preso zero, e vedere il vincitore di Wimbledon scendere a rete la prima volta al quarto set…
    Aggiungiamo che per buona parte dell’incontro la palla rimbalzava più lenta che al Roland Garros… e probabilmente se non rinizia a piovere forse il quinto set ha un esito un tantino diverso.
    Vero, Rafa un Wimbledon probabilmente lo meritava… ma il 2007!
    Per me Roger, in un anno CHIARAMENTE non come gli ultimi cinque, merita solo tanto di cappello per quei due 6-7 tutti di cuore e rabbia.
    Come per l’oro olimpico con Wawrinka, dopo la figura brutta con Blake.
    I grandi campioni, come i grandi uomini li vedi proprio quando hanno il vento contro…
    Se non tutti, la maggioranza almeno, riescon a vincere col vento in poppa.
    Infine pochi l’ammetteranno, ma io di Roger ho ammirato un sacco anche la tattica suicida da volleatore dei primi due set al Roland Garros 2008, col parziale game bugiardo come poche altre volte in questo sport (il terzo set ci stava tutto invece). Ma ovviamente quest’aspetto in pochi l’hanno sottolineato…
    Non c’è niente di male nel essere talentuosi e voler anche vincere….
    Roger mi sembra molto più completo anche dello stesso Borg (e dalle interviste che rilascia Bjorn mi sa che ne è consapevole), ma anche lo stesso Nadal da quel che ho letto io riconosce ampiamente la grandezza di questo svizzero-tedesco-sudafricano (dai, almeno per questo è un po’ più simpatico no?).
    Dopo a te Andrea può non accendere, qualcun altro invece sì e personalmente assai… come un Radiohead/Yorke docg degli ultimi anni, come un Ludovico Van. Capisco non ti possa piacere, ma ritenere il resto del mondo miope e accecato dal tifo…

    Per concludere i primi della classe han sempre dato fastidio anche a me, perché nel 90% dei casi eran solo persone che sapevano mentire meglio e senza problemi.

    Ma resta quel 10% che è classe pura ed è indiscutibilmente meglio di tutti noi comuni mortali.

    Roger, per quanto svizzero-tedesco, per quanto poco gossiparo, per quanto poco efficace battutista appartiene a questa fetta risicatissima.

    Quanto poi alla spontaneità… anche nei film dei Vanzina e al Salone Margherita ve n’era molta…

  284. Nicola1985 scrive:

    adesso scanzi cosa scriverà di federer???

  285. massimiliano scrive:

    Articolo formato pagliacciata me lo ricordo benissimo!
    Federer is back!Il miglior giocatore di tennis di tutti i tempi è tornato fra noi signori!
    passo e chiudo !

  286. alex scrive:

    questo me l’ero perso fortunatamente..
    mi sembra scritto da un signore che forse ha qualche problema…
    tutto suo ovviamente..

  287. antoine scrive:

    Allora anche noi dovremmo riportare la nostra replica all’Articolo (luglio 2008) per vedere cosa dicevamo e chi è magari in buona o malafede.
    E infatto lo faccio con copia e incolla pedissequo:

    antoine scrive:

    8 Luglio 2008 alle 22:38
    Scanzi veramente mi sembri fuori di testa, nel senso effettivo del termine sia chiaro. Come quando si dice ignorante a una persona. Ignorante vuol dire ignorante. Si perchè, a parte i contenuti, hai costruito un articolo di una lunghezza nauseante sul nulla, con un linguaggio stucchevole e ridondante e con contenuti (chiamiamoli così) ripetitivi e senza senso cercando la frase a effetto e ritratti psicologici veramente di bassa lega. Federer non vince più (o vince di meno) semplicemente perchè ha trovato qualcuno alla sua altezza che prima non esisteva in alcun modo. Già l’anno scorso anche Djokovic aveva buttato via gli US Open altrimenti di primato in dubbio si sarebbe già parlato da molto prima. Che poi Federer sia stato sopravvalutato secondo me è un dato inconfutabile. Devo dire che spesso l’ho trovato anche noioso nel suo gioco quasi come mi annoiava Edberg che era un regolarista del serve & volley. Ma domenica no, domenica mi ha entusiasmato con quel ritorno prepotente accompagnati da alcuni colpi da antologia tirando fuori un carattere d’acciaio sotto 2 set e dubbi ancora più schiaccianti nella sua mente. Credo sia stato il miglior Federer da molto tempo a questa parte. Ma non so se questo potrà far si che sia ancora in tempo. Non dico per rifare 3/4 di slam ma ho paura anche per molto meno…

  288. Sav11 scrive:

    Solo una parola: incompetente.

    Roger è il Tennis!

  289. DARTAGNAN scrive:

    Re Frigidaire ha fatto 13, caro Andrea.

    Il tennista Calorico, quello dai deltoidi a mongolfiera ha invece dovuto gettare la zavorra nel tentativo d’arginare Murray ma senza successo questa volta.

    Onore a Nadal per la stagione ricca di successi e la capacità di avere una tenuta mentale superiore alla media.

    Chapeau a Roger, che nella sua più tribolata annata monoclucleosica ha centrato 2 finali di Slam ed un trionfo agli Us Open, con una medaglia d’oro olimpica che seppur in doppio, avrebbe reso felice chiunque.

    I suoi swing sono tennis allo stato puro assoluto ed è innegabile per chiunque abbia mai preso una racchetta in mano considerarlo un esempio da imitare.

    Per chi ogni tanto prova a giocare, ovviamente. Ogni tanto…

  290. Agostino scrive:

    Per favore… no…
    ancora questo articolo, no…
    cos’abbiamo fatto di male per risorbircelo?

  291. Safinator scrive:

    dai eh che Gasquet prima o poi un turno lo supera!

  292. Alessandra scrive:

    Contano i fatti e non le parole…io sono pro Federer, ma non nego il talento di Nadal..tu dici di non essere pro Nadal…ma sicuramente sei contro Federer…e da qui a dire che non è ‘Il’ tennis mi sembra un po’ assurdo..

  293. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Bene, ancora una volta ci fa stare tutti zitti.
    Zitti. Muti. me compreso, anzi, me per primo.
    Lo aspettavo, ma l’anno prossimo. Invece….
    Invece Roger Federer “pareggia” Sampras 1998 (uno slam).
    Lo US Open (e non Wimbledon, ormai, vista la velocità dei rispettivi campi) è il suo torneo.
    I due in finale sono stati quelli (insieme a Muller) che si andavano a prendere il punto (anche) a rete, e questo, chi ama il tennis, non può non averlo notato. Insomma, molte più volley a New York (e a Melbourne, anche con Tsonga) che a Londra, e mi viene da piangere, se ci ripenso.
    Doveva solo iniziare, Roger. Iniziare l’ultima fase della sua carriera, quella in cui non sarà il numero uno del mondo, e si dedicherà solo a quattro tornei all’anno (e magari alla Masters Cup: dei MS “semplici” non gliene frega più niente, sono troppo “difficili” da affrontare per campo di partecipazione, e per la formula dei due set su tre).
    Cinque US Open consecutivi. Roba da super.
    Sampras (cui Federer è “sovrapponibile”, esattamente un decennio dopo) ha uno slam nel 1999; uno nel 2000; uno nel 2002. Roger si ritirerà dopo le Olimpiadi di Londra 2002 (e dopo gli US Open, potete scommetterci).
    La caccia è aperta.
    Bilancio 2008: in buona sostanza, un Federer decisamente in ribasso perde il confronto con Nadal per una sconfitta 9/7 al quinto. Se vogliamo, con la rivoluzione campi/palle, il confronto tra i due è oggi più equilibrato (Australia/USA sono campi “veloci”; Parigi/Wibledon decisamente meno).
    Ciò non consola il mio pianto per l’assenza di voleè a Wimbledon.
    Djokovic deve prendere esempio da Murray, e lavorare, e migliorare, perchè senza mononucleosi, con quello spagnolo lì, con l’inglese che lavora duro, e con i francesi senza infortuni, vincere nei “suoi” campi (appunto Australia e USA) non è facile. Per niente.
    Ma Federer! Maledetto mostro…….fantastico, maledetto mostro.

  294. marcos scrive:

    pur sperando di sbagliarmi, ero convinto che roger fosse in fase calante, fin dal 2007. il 2008, che sembrava avallare questa mia convinzione, ci regala, invece, una delle più belle partite giocate in assoluto da federer. vero è che murray veniva da un torneo particolarmente pesante: roger, però, aveva già mostrato il suo miglior tennis per lunghi tratti della semi contro djokovic. lo svizzero avrebbe annientato chiunque, nel primo set: nessuno può giocare a quel livello. è un’immensa gioia rivederlo in queste condizioni. il suo calo e la sua ripresa offrono divertenti spunti: tornerà numero uno? riuscirà a vincere il 14° slam?

    altresì lieto dei progressi di murray: i primi 4, sembra, sono di un altro pianeta rispetto agli altri. a meno che gasquet e berdych non decidano di dare una svolta alla loro poco costante carriera. gulbis e monfils potrebbero completare una top10 da sogno.

  295. GIANNI OCLEPPO scrive:

    Questa vittoria alla faccia di chi aveva fatto il funerale a Roger prima del tempo….
    Però da un lato mi spiace per Nadal… credeva che gli rallentassero anche il cemento dopo Wimbledon…

  296. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @Marcos
    Ne vincerà 16. Lo ha detto Pete, uno che quando parla di tennis, meglio starlo a sentire……

  297. rafarulez scrive:

    Oddio, ritirare fuori questo articolo a distanza di mesi non è proprio il massimo. Un cronista scrive anche in base alle emozioni del momento, quindi sarebbe interessante ascoltare oggi l’opinione di Scanzi, magari con un nuovo articolo. Certo, lui non ha mai dimostrato simpatia per Federer, ma non tanto quanto tennista, perchè gli ha sempre riconosciuto un enorme talento, ma come personaggio. Troppo freddo e distaccato anche nelle vittorie, un cyborg che trasmetteva poco emotivamente. Ora credo che questa nuova versione di Roger post Olimpiade, da n°2, determinato , combattivo, e sicuramente piu’ umano nel trasmettere le proprie emozioni al pubblico, faccia piacere anche a Scanzi.

  298. federico scrive:

    Roger è in fase calante… però se Yao Ming non sta bello dritto è comunque alto più di quasi tutti.
    L’unico che ha superato FedExpress è quel campione del Nadal. Senza di lui anche quest’anno il Nostro avrebbe vinto Tre Slam. Quindi complimenti a Rafa. Punto. Era ovvio che Roger calasse un pelo.

  299. Lorenzo90 scrive:

    scusami marcos…..MONFILS??????????
    eri per caso ironico?

  300. marcos scrive:

    a mio parere (più autoironico che ironico!), monfils, se sarà seguito in maniera adeguata, potrà entrare nei dieci.

    siccome, però, non ne becco molte…

  301. Roberto Commentucci scrive:

    Secondo me ieri sera nel primo set, e a tratti anche nel secondo e nel terzo, Federer ha giocato ad un livello assolutamente strepitoso, come non lo si vedeva da due anni. Ha ritrovato finalmente una condizione atletica eccellente. Lo avevo già visto in crescita, sul piano fisico, nel durissimo match contro Andreev, ma poi nel torneo è ancora progredito.

    Ieri sera arrivava sempre benissimo sulla palla con le gambe, e poteva lasciar andare il braccio alla massima velocità.

    Si è così rivisto il famoso DIRITTO di Roger Federer, uno dei colpi più belli, devastanti ed efficaci della storia di questo sport. Quest’anno, non lo aveva mai eseguito così bene, con tanto anticipo, tanta sicurezza, tanta mostruosa efficacia, sia in avanzamento, sia in recupero laterale. alcune risposte a tutto braccio sulle seconde palle di Murray sono state impressionanti.

    La ritrovata fiducia nel colpo base del suo gioco, gli ha dato anche la sicurezza necessaria per mostrarci le deliziose variazioni del suo repertorio: il rovescino in back stretto, la palla corta, la discesa a rete. Si è anche avventurato, con successo, in parecchi chip & charge, davvero inconsueti per lui, specie contro un temibile passatore come lo scozzese.

    Voglio esagerare. Se Federer manterrà questa salute atletica e questa motivazione, libero com’è ormai dalla enorme pressione di essere il n. 1 a tutti costi (il mostro di invincibilità che aveva creato è ormai alle spalle), il prossimo anno rischia di cogliere il Grande Slam, il sogno della sua vita sportiva.

    Il Ritorno del Re, come scriveva Tolkien.

  302. Lorenzo90 scrive:

    Monfils forse entrerà nei 10….sono d’accordo…ma non credo che contribuirebbe a rendere la top ten una top ten “da sogno”….oltre ai primi quattro io sognerei nei primi 10 giocatori come Tsonga, Gulbis, Gasquet, Nalbandian(se smettesse di mangiare al McDonald…) e poi al limite Del Potro e magari anche Verdasco, gli stessi Blake e Wawrinka…..poi, dulcis in fundo, Seppi(da notare il tono I-R-O-N-I-C-O)

  303. Margherita scrive:

    avevo già commentato l’articolo di Scanzi a suo tempo e per me non vale la pena di spenderci sopra altre parole.

    vorrei invece complimentarmi con l’ottimo post di Roberto Commentucci, che mi pare abbia colto i punti salienti di questa ‘rinascita’ Federiana.
    non mi azzardo invece a fare pronostici per il futuro, e non voglio, per adesso, neppure pensare all’idea di un Grande Slam. per adesso mi basta il presente, e poter vedere di nuovo giocare Roger a questi livelli.

  304. Agatone scrive:

    Mi piacerebbe avere una risposta di questo quesito che ho in mente dopo aver visto la finale: perché sono così pochi i giocatori in grado o con la voglia di fare un gioco vario? Ieri Federer ha giocato volée, chip&charge, rovesci liftati seguiti da altri in top, pressava l’avversario appena possibile, palle corte, scambi da fondo quando necessario. Grande in attacco e in difesa. In confronto a lui Murray, di cui si parla per la grande varietà di gioco, sembrava monocorde.
    Di chi è la colpa? Degli allenatori che insegnano solo un tipo di gioco, dei giocatori che sono pigri, delle racchette che non permettono variazioni (ma Federer le fa…).
    D’accordo non in molti (eufemismo) hanno il suo talento ma come si può affinare il diritto e il rovescio così si può fare con le strategie e con la varietà di gioco.
    Murray lo fa ma è troppo difensivo. Eppure la mano per fare delle volée ce l’ha. Gasquet è cuor di telone come dice l’autore dell’articolo, eppure potrebbe fare molte più cose. Mi viene in mente Stepanek, e pochi altri.
    Per esempio Bolelli ha grandi colpi di rimbalzo ma non fa mai una variazione e leggo che vorrebbe provare a fare altro. Ma bisogna arrivare a 22 anni per accorgersi che sarebbe meglio fare un po’ di tutto piuttosto che avere un’unica tattica?
    Quanto in più sarebbero divertenti le partite di tennis se ci fossero giocatori che facessero qualcosa oltre che dritto e rovescio a mille all’ora.
    E non sarebbe una grande tattica vincente contro chi è monocorde?
    Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa anche Roberto Commentucci che trovo molto preparato e sempre interessante da leggere.
    Comunque ieri grande Federer. Un piacere per gli occhi

  305. rafarulez scrive:

    Comprendo benissimo la gioia che deriva da questo ritorno in grande stile di Federer, ma come si fa a parlare di Grande Slam nel 2009? Roger non c’è riuscito negli scorsi anni quando non aveva praticamente concorrenza sulle superfici hard e sull’erba, quando l’unico ostacolo era Nadal sulla terra rossa del Roland Garros. Ergo, come puo’ riuscirci il prossimo anno, a 28 anni, con giovani agguerriti e di 5/6 anni piu’ giovani di lui come Nadal,Djokovic,Murray, DelPotro e Gasquet(magari) ? La concorrenza credo che sia aumentata rispetto agli scorsi anni, non diminuita.
    Sinceramente credo che ormai non abbia piu’ possibilità di fare il Grande Slam anche se nell’era Open, dopo Rod Laver, è quello che ci è andato piu’ vicino di tutti. Ma gli anni passano per tutti, anche per Federer.

  306. Agostino scrive:

    Con dispiacere non posso concordare con MEW.
    A me ’sta storia dell’erba più lenta del cemento non mi convince affatto. Sull’erba tre set con soli 6 aces (3+3) tra Federer e Murray non si vedrebbero mai.
    Quali allora le ragioni che spingono a dire che l’erba è più lenta del cemento americano?
    1) A Wim non vanno più a rete. Obiezione: ma perché, a parte Muller (che non ha altro) e Federer (che ha anche questo) chi ci è andato tra quelli che ho potuto vedere in questo torneo? Murray? Se si prende come riferimento il match contro Nadal, è chiaro che a rete ci DEVI andare. Ma in finale io l’ho visto scegliere la rete 2 o 3 volte. A rete non ci va più nessuno perché i passanti filano a 150 km/h e si abbassano un cm dopo aver passato il nastro. Come sull’erba, così sul cemento.
    2) Nadal. Ha già giocato 3 finali a Wim e nessuna tra AO e USO. Se gioca meglio sull’erba che non sul cemento il motivo è che l’erba è più lenta del cemento, si desume. Obiezione: l’inganno nasce dal fatto che Nadal sull’erba sa giocare, a differenza dei tanti ottimi “cementisti” che poi sull’erba si perdono. Ma non perché l’erba è lenta, piuttosto perché sull’erba gioca a ridosso della linea di fondo. Perché ha capito che se si mette sui teloni la palla non gli arriva, fa due rimbalzi prima. Sul cemento, dove questo rischio non lo corre, torna all’attitudine terraiola, resta molto dietro, aprendo angoli all’avversario ed essendo costretto a spingere da lontano. E non va in finale né in Australia né a New York (ma nei MS il ragazzo, va detto, si difende).
    Altri argomenti minori: Karlovic va forte nei tornei sul sintetico e sul cemento ma a Wimbledon non passa mai un turno. Obiezione: ma per vincere una partita si sa che occorre fare almeno un punto sul servizio dell’avversario? E che in genere questo comporta l’esigenza di spostarsi per il campo? Spostarsi sull’erba è difficile, gli appoggi devono essere ravvicinati, il compasso delle gambe deve essere stretto (aggiungere ai motivi per cui Nadal che è uno sprinter e Federer che è un ballerino, spiccano). Karlovic, e altri grandi battitori(locchi) (Isner, Fish, Safin, Querrey, Ljubicic, tutti migliori sul cemento) non ce la fanno.
    Aggiungo io: il numero di Ace messi a segno durante Wimbledon resta nettamente superiore rispetto a quelli degli Us Open o degli AO, così come è minore il numero di break e maggiore quello di tie break giocati. Che poi l’erba di oggi sia più lenta di quella degli anni ‘80 e ‘90 non ci piove, è stato pubblicamente ammesso (così come le palline sono diventate pompelmi), ma essa resta più veloce del cemento e degli indoor del circuito.

  307. Roberto Commentucci scrive:

    a rafarulez:
    razionalmente hai perfettamente ragione, la concorrenza è aumentata e il Grande Slam è più difficile.
    Però io ho ancora negli occhi quel che è riuscito a fare ieri Federer, e uno che gioca così può essere capace di tutto. In più, in questo torneo mi è parso di capire che ha anche cercato di rendere il suo gioco più vario e più aggressivo, ostinandosi molto meno del solito a fare pallate da fondo, cosa che negli ultimi anni gli veniva da più parti rimproverata. Ed è sembrato anche più grintoso e “cattivo” agonisticamente, imparando ad esternare di più le sue emozioni e spendendo quindi meno energie nervose per controllarsi e per aderire costantemente a quel cliché di “perfettino” che si era autoimposto.
    A 28 anni, passata la mononucleosi e finita questa stagione in tono minore (che comunque per il 99,9% dei tennisti sarebbe una stagione da sogno…) Roger potrebbe trovare quella definitiva maturazione complessiva, quel perfetto equilibio fra le varie componenti (tecnica, tattica, fisica e agonistica) tale da consentirgli l’impresa storica. Specie se dovesse arrivare a Parigi, come è possibile, ancora da n.2 del mondo e quindi con meno pressioni e riflettori puntati.

    Ad Agatone, sulla mancanza di variazioni nel gioco moderno. Ci sono due aspetti da considerare. Il primo è che la velocità degli scambi è aumentata tantissimo, ed è difficile avere il tempo per improvvisare una variazione senza che essa diventi controproducente.
    Ad esempio, se tento di colpire una palla in back, devo essere aattentissimo a tenerla profondissima, o il mio avversario mette i piedi dentro al campo e mi aggredisce. Lo stesso se tento un cambio di ritmo, con un lob alto e profondo. Con le moderne impugnature è possibile schiacciare la palla alta colpendola in anticipo mentre ancora sale, e tirando colpi di grande violenza. Quindi giocare vario è molto più rischioso e difficile, ed è alla portata di pochissimi giocatori.
    Di riflesso, (secondo aspetto) anche i maestri tendono a cercar meno che in passato di insegnare queste soluzioni, e si focalizzano maggiormente sul miglioramento dei colpi di inizio gioco (servizio e risposta) o sullo sviluppo della potenza e dell’anticipo. Infine, in genere i giocatori con un repertorio molto vario hanno bisogno di un certo tempo per imparare ad usare le loro molteplici armi nel modo giusto, in modo da scegliere la cosa giusta da fare al momento giusto. E quindi tendono, ad inizio carriera, ad avere un rendimento più incostante. Il risultato è che alcuni di loro, nell’ansia di ottenere risultati, si “snaturano” cercando di privilegiare maggiormente la solidità del loro gioco (quello che gli americani chiamano consistency). Un esempio è proprio Gasquet, che diventa troppo falloso se cerca di seguire il suo istinto e allora si mette a remare vicino ai teloni.
    Credo però che Murray sia dotatissimo in termini di variazioni (di ritmo, di angolo, di effetto, di profondità), forse più di tutti: ieri non le hai viste semplicemente perché Federer, un enorme Federer, non gliene ha dato il tempo: lo ha aggredito e pressato dal primo all’ultimo 15.

  308. Maurizio scrive:

    Del vecchio articolo di Andrea condividevo l’interpretazione di Mauro, che quindi non ripeto.
    Aggiungo solo qualche ovvietà: viene naturale preferire i talenti naturali (Rosewall,Hoad, Laver, Gonzales, Mc Enroe- forse il talento allo stato puro-Edberg, Lecomte) ai grandi campioni più “costruiti” (Sedgman,Borg, Lendl,Nadal), ma questi ultimi furono, e sono, campioni di pari livello dei primi, anzi forse più ammirevoli per volontà e carattere.
    Il grande artigiano Lendl non avrebbe mai perso un Parigi già vinto come fecero gli artisti Mc Enroe (proprio contro Lendl) o Edberg (mi pare contro Chang).
    Borg e Nadal hanno sì vinto Parigi (torneo che forse oggi andrebbe declassato, perchè la terra rossa ha perduto fascino), ma anche Wimbledon.
    E Nadal vincerà anche sull’hard court!
    Detto tutto questo, Federer e Sampras restano un gradino più sù.

  309. Gianpaolo scrive:

    Federer, la prossima volta che vinci uno Slam, telefona a Scanzi, e comunicagli l’emozione di una pernacchia!

  310. Avec Double Cordage scrive:

    E Andreas Canzi che fine ha fatto?

  311. gibo scrive:

    non avevo mai letto Andrea Scanzi… un articolo dalle tesi molto interessanti e in larga misura condivisibili, seppure qua e là un po’ contraddittorio (non era difficile, in 15 km di pagine…). Cito: <>. Ma insomma questo poveraccio ha un cuore e accetta ogni sfida x dimostrare a se’ stesso e agli altri di potercela fare in ogni circostanza o non sa neanche vestirsi da solo? E’ un cyborg programmato sul fine del successo o uno egoista non meno di ogni altro tennista (il tennis è egoismo x sua natura) che arriva al fine lottando x dimostrare qualcosa, sia pure con una maschera sui sentimenti e certo in modo diverso dal leonino Nadal (su cui peraltro condivido quanto detto dall’articolista)?

  312. rafarulez scrive:

    Roberto, io comprendo l’euforia per una vittoria di prestigio come questa dello Us Open ed immagino che sulle ali dell’entusiasmo si possa anche esagerare un po’ parlando di Grande Slam per il 2009. Ma questa vittoria, seppur importante, non cambia il giudizio complessivo sulla stagione negativa di Federer. Us Open a parte, ha vinto solo due miseri tornei come Estoril(per ritiro di Davydenko tra l’altro) ed Halle, dove il tabellone era veramente molto abbordabile. Ma la cosa piu’ grave è che è stato umiliato da Nadal a Parigi e che ha perso le due cose piu’ importanti: Wimbledon ed il posto di n°1 nel ranking. Insomma, devi riporre molta fiducia in lui se lo consideri pronto per il Grande Slam nel prossimo anno dopo averlo visto giocare molto bene “soltanto” dopo 9 mesi di stagione e contro un Murray che era alla sua prima Finale in uno Slam. Fiducia che a mio modesto parere trovo un po’ esagerata, tutto qua. Poi vedremo i fatti a chi daranno ragione, buon tennis.

  313. flexible scrive:

    al solito daccordo con commentucci su tutta la linea tranne che sul grande poker, ma a parigi ce la fa, ci scommetto una cena, fidatevi, e paradossalmente la chiave l’ha trovata nella finale in cui è uscito bastonato, aveva gli occhi giusti, la determinazione giusta, non aveva la sicurezza, la condizione, però lì a trovato la chiave, nei grandi romanzi è nelle peggio sconfitte che si prende la rincorsa per le Signor vittorie, mai giudicare la singola pagina…..
    comunque vorrei fare una riflessione.
    troppo spesso nelle analisi (quelle degli ultrà le escludo a priori) si trascura un fattore, che il tennis è relazione. La mia sensazione è che roger soffra nadal, per i mille motivi più volte detti, ma che non soffra Muray e nemmeno Nole, i quali portano quel rispetto e quella reverenza di cui Roger si nutre e di cui “ha bisogno” per giocare con quella sicurezza sovrannaturale che gli permette di colpire in totale scioltezza e inarrivabile perfezione. Per contro i due ragazzacci non pagano nessun dazio di reverenza verso nadal, il quale quando non è invincibile per straripante condizione fisica, diventa improvvisamente vulnerabile sulle superfici a rimbalzo alto. Aggiungo che quel dritto a chela è devastante in molte condizioni ma quando la palla gli arriva molto alto diventa attaccabile soprattutto da chi possiede fantastici rovesci bimani (con appoggio quindi). Morale: temo che da oggi, le semifinali per nadal diventeranno mooolto dure e paradossalmente il percorso per federer più “facile”.
    ma sì forse lo slam è possibile, anche se io preferirei vederlo tra un paio di anni come canto del cigno, ho paura che altrimenti il ragazzo si appaghi e si svuoti.

  314. Dan scrive:

    Caro Ubaldo, forse era meglio lasciare nel dimenticatoio queste righe che, parere personalissimo, hanno scritto una pagina triste nella storia di questo splendido blog. Faccio come Antoine, copio e incollo da luglio:

    Quel che è davvero triste, non è tanto l’articolo di Scanzi, quanto il consenso che ha raccolto. Tanto che mi chiedo in quanti - Scanzi compreso - abbiano mai calcato un campo da tennis. Federer è il non plus ultra per chiunque giochi, abbia giocato, giocherà a tennis. Nadal è l’emblema del carattere, della forza mentale, del tennis atletico (il che - per inciso - non significa che sia tecnicamente scarso). Sono due giocatori completamente diversi, straordinari a loro modo. L’articolo è una raccolta di improperi, assurdità tennistiche, ignoranza, manierismo fine a se stesso: nulla a che vedere con una disamina tecnica del tennis federeriano. Il fatto che abbia trovato tanto consenso, la dice lunga non solo sulla conoscenza tennistica di tanti, ma sull’educazione sportiva (e non solo) del nostro Paese.

  315. Pablito scrive:

    Che tristezza questo Scanzi, che orrore, che raccapriccio!

  316. Anakyn scrive:

    Che l’Olimpo del Tennis ti ascolti da lassù, Roberto… forse ciò che auspichi si adatterebbe più al Cinema che alla realtà, ma visto che io sono un cinefilo mi piace crederci :D E poi a mio parere renderebbe giustizia definitiva alla carriera del Profeta Federer: forse l’unico tennista degli ultimo vent’anni (e oltre?) a saper letteralmente “convertire” al tennis.

    Siamo d’accordo, i risultati dell’annata 2008 impongono maggior pessimismo nei tifosi dello svizzero.
    Ma non sono così convinto che risultati faccia rima con razionalità.

    Per diversi motivi:
    - le sconfitte patite da Roger derivavano in primo luogo da un’insufficienza atletica (leggi mononucleosi e relativi strascichi), che ora pare superata, a giudicare dalle ultime partite che l’hanno rivisto danzare sul campo recuperando precisione e potenza nei colpi. In questo senso, il Federer attuale non è paragonabile a quello che nei forum stranieri viene definito “MonoFed”, ovvero Federer afflitto dalla malattia.
    - la MOTIVAZIONE c’è ancora, eccome se c’è. Lo dimostra il fatto che nei 4 tornei dello Slam, pur preceduto e seguito da risultati negativi negli altri tornei “minori”, un Roger comunque deficitario fisicamente e senza la fiducia abituale ha sempre fatto bene o benissimo, 1 semifinale, 2 finali ed un titolo. Tanto che, rimanendo nell’ambito dei tornei slam, della “top three” è stato probabilmente proprio lui, più di Nadal e Djokovic, a mostrare più continuità di rendimento. O quantomeno alla pari di Nadal. Insomma, per me Federer vuole vincere ancora, tanto e a lungo. Ora più che mai.
    - fattore PSICOLOGIA: ora Federer sente meno la pressione. Non è più nè n° 1, nè il marziano che in molti credevano invulnerabile. Non solo: il pubblico lo ama, come si è visto a New York, e la cosa è forse più emozionante che sorprendente se si pensa a quanto timore possa incutere nell’animo degli appassionati il pericolo di perdere uno spettacolo come quello che può garantire Roger, e nessun altro. Lo sommergono di tifo e calore, forse per impedirgli “a forza” di pensare al ritiro; come a dire: “non crederai mica di mollare ora che siamo tutti con te?!?” Roger non ha più nulla da dimostrare, ed il confronto con Nadal può solo migliorare viste le batoste subite quest’anno. La testa è più leggera, il sostegno del pubblico finalmente presente: forse non ha più bisogno di Freud.
    - fattore ETA’: certo, un anno di più sulle gambe, per un atleta di questo livello e in uno sport logorante come il tennis, conta non poco. Ma francamente a me pare che il calo fisico di Federer, più che dovuto al progressivo incedere degli anni, sia stato caratterizzato da brusche e discontinue flessioni, dovute probabilmente alla già citata mononucleosi ed alla scarsa preparazione atletica che ne ha minato la solidità del rendimento. Qui si parla di sportivi professionisti: se ti manca anche solo qualche settimana di preparazione alle spalle, lo senti eccome! Figuriamoci poi se devi recuperare da una malattia debilitante… La prestazione prima di tutto atletica del Federer di ieri non aveva nulla da invidiare a quella del Federer vittorioso qui a New York nel 2004, partita che ho rivisto proprio qualche giorno fa: agile, leggero, veloce come ci aveva abituato. E aggiungo: considerata la sostanziale integrità fisica, ereditata da un gioco che non lo sottopone a grossi traumi, non credo che prima del trentesimo compleanno un anno in più o in meno faccia una grossa differenza.
    - fattore AVVERSARI: boh, adesso li vedremo, ma a naso non direi che le ultime leve potranno diventare nel giro di un anno più competitivi di Djokovic e Nadal (e ora Murray, che però mi pare comunque un gradino sotto). Forse il solo Gulbis… E intanto, registro la più o meno evidente scomparsa di colui che per molti, e meno di un anno fa, avrebbe dovuto essere il più temibile giustiziere di Federer: cioè Nalbandian, non pervenuto.

    Forse i 5 aspetti sopra elencati servono solo a far forza nel cuore di un tifoso che non si rassegna a mantenere solo il record di Sampras come ultimo traguardo della carriera di Federer, che sa come il Grande Slam sia l’autentica e splendida chimera di qualunque campione di tennis, che non tollera di veder lentamente declinare l’artista svizzero senza quel risultato, l’unico che spazzerebbe i dubbi su chi sia il più grande di sempre nel tennis moderno, dalla scomparsa del legno all’avvento di fucilate da fondo, arrotini, corse a tutto campo e… un genio dalla Svizzera.
    E forse no. Forse non è un miraggio, chissà.
    A fine gennaio non lo avrei ritenuto possibile. Ora sì. Certo ci vorrà anche fortuna.
    Solide o illusorie che siano queste considerazioni, a noi tifosi rimane pur sempre la fede ;)

  317. Fabio scrive:

    Quoto Dan

    Il fatto che sia stato tirato nuovamente fuori quest’articolo all’indomani della grande vittoria di Federer mi puzza e anche tanto…

    E poi com’è che nella rassegna stampa è uscito un solo articolo sulla vittoria di Roger, mentre da circa un mese ogni riga scritta su Nadal su qualsiasi quotidiano viene pubblicata?

  318. Fabio scrive:

    Ah scanzi, che fine hai fatto? Come mai nons crivi piu’ neanche sul forum di mymag ultimamente? Forse per l’ennesimo dispiacere che ti ha dato il “re frigidaire” aka piu’ grande tennista di tutti i tempi!?

  319. chinaski scrive:

    Bellissimo articolo, tenuto nel cassetto quasi sei anni (immagino). Scritto benissimo. E geniale riproporlo oggi. Si vede che c’era la passione alimentata dal rancore (per cosa poi?). Però se avesse scritto: “Federer mi sta proprio antipatico, io quello svizzero lì non lo posso vedere gnè-gnè!”, avrebbe risparmiato fatica, sarebbe stato più ficcante e giornalisticamente più corretto. Credo.

  320. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Ma insomma, ragazzi, Scanzi aveva solo scritto che era finita “la dittatura” di Federer (e non Federer), il che, nel 2008, è vero. Le restanti considerazioni rimangono sul piano dello scontro tra tifosi.
    Cito invece da “La gazzetta dello sport”. Alla domanda sul futuro, Roger “sogno il primo Roland Garros, un altro Wimbledon, il sesto US Open, il Master, e magari ancora il numero uno”. Questi i sogni.
    Sugli obiettivi: “13 o 14 slam fa lo stesso. Io voglio vincerne 15″.
    Che gli vuoi dire, a uno così? Vai e vinci, guaglio’. Solo per la testa che hai, te lo meriti.
    Questo sport, lo ho scritto decine di volte, in questo momento non puo’ permettersi di perdere Roger Federer. E Rafa.
    Lieto di essermi sbagliato (come mi capita SEMPRE) sui tempi di recupero di Federer.
    Fino al 2012, forse ci divertiamo.
    Se poi tornasse anche l’erba “di prima” a Wimbledon, magari……

  321. Skorpion scrive:

    Lo Scanzi non ha ancora scritto l’articolo sugli US Open 2008? Come mai? E’ rimasto senza parole? Basito?

  322. milena scrive:

    Sono come sempre d’accordo con te, antoine, praticamente in tutto.

    Il Sig. Scanzi, pur nel rispetto per il suo stile curato visto che deve scrivere in fretta, ripete cose già dette perchè del resto novità sconvolgenti non ce ne sono.

    Anch’io ho tifato McEnroe ed Edberg a volte annoiandomi, come mi sono divertita e annoiata sia con Federer che con Nadal. Dipende.

    Il tenutario dell’eccellenza tennistica non esiste. Il serve and volley non è una religione, come non lo sono i liftoni da fondo campo.

    Come l’amore le partite si fanno in due. Con le varie ed eventuali, perchè se fosse sempre la stessa minestra il tennis avrebbe chiuso il tettuccio da un bel po’. E sotto quello non ci sarebbe rimasto più niente.

    milena

  323. Roberta, who loves Ana scrive:

    Tentare di scrivere tutto quello su cui avrei da dire sarebbe impossibile, per questo mi limito a commentare le idee che ritengo più assurde.

    Che Roger non sia riuscito ad essere bello quanto avrebbe potuto per fame collezionista, sarà anche vero, personalmente però preferisco vedere un Federer piuttosto che un Richard Gasquet. Soffro di meno ad assistere a del Tennis poco poco meno bello di quanto potrebbe ed un campione realizzato, piuttosto che un Tennis bello di un ragazzo frustrato, che sente che avrebbe potuto chiedere e avere qualcosa in più dalla vita (e non si tratta del freddo “fare soldi a valanghe”, al quale mi pare alluda il tono spregevole con il quale viene utilizzato il termine “collezionismo”. Perché vincere tanto significa anche appagamento, significa vedere dei risultati per gli enormi sacrifici ai quali un tennista si sottopone fin dai quattro/cinque anni con la consapevolezza che deve essere proprio il prescelto per al massimo dominare il tennis sì e no 3/4 anni). Sarò egoista ma di un Gasquet in fondo non me ne faccio molto, anzi sinceramente ogni volta che vedo quel ragazzo perdere mi viene una rabbia dentro inspiegabile, perché è bello da vedere, bellissimo, ma la vera felicità sarebbe vedere che quella bellezza domina il Tennis bruto, e non che invece i bruti vincono sempre e i belli escono fuori dal campo a testa bassa. E mi sembra anche normale !!! Allora nel momento in cui vogliamo criticare Federer per aver ucciso parzialmente la bellezza del suo gioco per amore delle vittorie, sinceramente a me viene solo da ridere, e penso che è comunque meglio quello che ha fatto lui piuttosto che un Gasquet (che nel mio esempio gioca il ruolo del “Federer nel caso in cui non avesse scelto di che uccidere la bellezza del suo gioco in cambio delle vittorie” se non si fosse capito) il quale grandi partite non te ne offre perché non ne arriva a giocare, ti fa fare il cosiddetto “sangue amaro” per tutte quelle che perde contro i forzuti, poi lui personalmente non penso sia soddisfatto alla fin fine di quello che è e quello che fa (come ha dimostrato di recente tra l’altro ndr) e quindi alla fine, mi domando, questa bellezza scesa dal cielo pura e senza macchia, che non è mai scesa a compromessi con niente e con nessuno, a che gli serve? A che ci serve? D’altra parte nella vita in ogni situazione ci vuole il giusto compromesso ai fini della sopravvivenza, e nel compromesso è raro che l’uomo non perda un po’ di purezza. Di un essere umano buon buonino che esce per strada non rimangono nemmeno i vestiti, invece un uomo che pur rinunciando a un po’ di purezza e bontà per diventare più cattivello te lo ritrovi intero lì, che pian piano si fa spazio, si cerca il suo posto al sole in modo tale da sentirsi sereno con se stesso e appagato. Quindi in conclusione - è inutile che cerco altri esempi o dico altre parole per esprimere il concetto, penso sia chiaro - queste frasi che si sentono a volte in giro su questo Roger cattivissimo e affamato solo di vittorie (lei non è certo il primo a tirare fuori idee del genere) sinceramente non hanno senso. Non hanno né testa né coda. E’ come lamentarsi della perdita di purezza di un uomo nel momento in cui entra ufficialmente nella società e inizia ad avere a che fare con altri uomini. Si può pretendere che rimanga buono ingenuo e puro? Penso proprio di no, sarebbe un suicidio per lui ! E allo stesso modo non si può pretendere che un Federer, o chiunque sarà in futuro con il suo tipo di talento, sia disposto a fare semplicemente il “Più bello del reame” standosene lì in disparte, nell’ombra, sfigatello; se non altro perché non ci arriverebbe proprio a giocare “grandi” partite e dunque mostrarla questa “grande bellezza”. Ma poi andiamo, io sì apprezzo il Tennis classico e non certamente le pallate senz’anima, però voglio anche vedere che un certo campione X vinca, vinca e stra-vinca sui bruti. Sì, al costo di un piccolo compromesso. E il signor Federer ha vinto e stra-vinto sui bruti rimanendo bellissimo. Non quanto avrebbe potuto esserlo? Va bene, può essere, MA NON IMPORTA ! Non importa niente, perché c’è anche da entrare nella storia, da essere ricordati, da fare qualcosa di importante, insomma da prendersi delle soddisfazioni, e lui l’ha fatto rinunciando solo un po’ alla sua bellezza. Ma ripeto è normale, è cosa ovvia. E’ bene per lui come uomo che si prende delle soddisfazioni, ed è bello per noi vedere che se anche non nasci forzuto e tira-pallate puoi essere il Re dei Re.

    Questione due: Re Frigidaire, frigorifero senza emozioni, etc.
    E’ un’altra assurdità colossale giusto perché non si sa che critica portare a Roger. Ma che ce ne importa di com’è il carattere di un tennista? Cioè, ma qual è il problema? Sorride a trentadue denti oppure è riservato oppure non so che, ma che cambia? Cos’è, quando si colpisce un diritto oppure un rovescio divini, bisogna avere occhi gioiosi e grande sorriso altrimenti il tennis è meno bello, meno emozionante? Diamo i numeri qui ! Non possiamo sapere il signor Roger Federer che tipo di persona sia “davvero”, al di là di ciò che narrano le informazioni biografiche e il resto. Sappiamo però da ciò che abbiamo visto, e gni volta che si è lasciato andare, sia nella gioia che nel dolore, abbiamo visto un ragazzo che non sa controllarsi, che piange disperatamente quando perde o anche piange disperatamente quando vince (e anche questo è accaduto agli Australian Open, cercate il video su Youtube intitolato “Federer Crying” e vedrete) . Se è il tipo di persona non forte abbastanza da controllare le sue emozioni, come dovrebbe fare a mantenere il sangue freddo se non diventando distaccato? Povero ragazzo, ma che dovrebbe fare? Ha avuto una buona volontà d’acciaio, tanta pazienza, e ci ha lavorato tantissimo sul suo carattere (anche perché a giudicare dai racconti sul giovane Federer, mi sa che era esattamente l’opposto della disciplina e della calma). Ora che in campo abbia un’aria molto seria, a noi non interessa, a me da spettatore non cambia niente. Deve essere concentrato per produrre del buon Tennis, e a lui noi chiediamo molto: di essere bello e di vincere, stra-vincere, raggiungere record, magari stabilirne anche. Ora che debba assumere l’aria seria o meno sono fatti suoi, fatti che deve vedersi lui, se è necessario per concentrarsi e produrre le magie che produce fa bene ad essere così. Ci regala emozioni in ogni singolo istante dei match (o va bè ci regalava almeno, lasciamo stare gli ultimi mesi) e non ne parliamo di quanto ci emoziona quando alla fine deve ricevere il premio ! Roger è fantastico, sarà un commento di parte questo e poco oggettivo, ma per me è davvero fantastico. O comunque, così com’è e con quello che fa, di sicuro non fa del male a nessuno (ma bene invece ne fa a molti :D).

    Terzo e ultimo punto, poi basta perché non ne posso più.
    Il titolo: “E’ finita la Monarchia Assoluta” etc etc.
    Guardi, a me non sembrava esattamente una monarchia assoluta, non è che ha fatto per anni il Grande Slam e vinto non so quanti Masters, né anche si trattava di una tirannia. Quella che invece c’è ora e che ci sarà è tirannia, una volta Roger fuori dai giochi rimane solo Nadal lassù (e infatti già ci è) a guidare le danze a proprio piacimento fin quando le ginocchia reggeranno (gli auguro con tutto il cuore che lo facciano quanto più a lungo possibile. Il ragazzo si sacrifica tanto e merita ciò che conquista, merita anche però di farlo a lungo). Quindi sinceramente se quello che c’era prima non andava bene, a me pare quello che c’è ora vada bene ancora di meno, perché non solo c’è un unico tiranno (mi sembra che in giro non ci sia nessuno, proprio nessuno in gradi di rubargli nemmeno uno Slam, come invece lui neanche diciannovenne già faceva con Roger) ma è anche un tiranno brutto senza nessun margine di miglioramento. Oddio non parlo di miglioramenti tecnici in sé, mi riferisco ovviamente a miglioramenti in quanto a bellezza tennistica. Poi se ci sorprenderà meglio, per ora non pare nemmeno auspicabile che possa diventare elegante e grazioso.

    Tutto questo sproloquio per dire che al di là di tutto, guardando il contesto generale del tennis moderno, uno come Roger Federer è un dono del cielo, un angelo con la racchetta. Una creatura che è rarissima ora e che lo sarà ancora di più in futuro. Non sarà un tennista perfetto (che poi appunto per quello che ho detto sopra vorrei sapere il prototipo di tennista perfetto quale sarebbe secondo lei, signor Scanzi) ma è di sicuro il miglior tennista che abbiamo avuto e che potessimo desiderare in questa epoca, per contrastare il più possibile le pallate senz’anima, e non rinunciare per questo a vedere grazia, eleganza, bellezza.

  324. Alberto scrive:

    per la serie meglio tardi che mai.
    Molti commenti devono essere fatti da super tifosi di Federer che, appena letto un accenno di critica al re, hanno deciso di bollare il pezzo come ipocrita e sospinto dall’invidia. In realtà per me il cuore del discorso è quello dello sport senz’anima, fatto solo per arricchire palmares e conto in banca.
    Federer è un fenomeno, come del resto Schumi e Armstrong (vedi la frase sul Galibier sotto la pioggia, les deuz alpes 1998..pantani), ma tutti questi hanno deciso di perseguire come unico obiettivo il risultato.
    Se uno poi si innamora di questi atleti ricorda le vittorie, ma ai romantici restano invece le emozioni suscitate da alcuni gesti tecnici / atletici.
    Cantate le vittorie del re, ma se passate da Monza leggete le scritte sui muri. Sono tutte per Gilles Villeneuve (0 Mondiali vinti), così come per le strade del Giro e del Tour si trova gente che tifa e sventola bandiere per un ciclista che non c’è più. Avranno vinto meno, ma hanno colto l’essenza dello sport.

    Sostenere questo non significa sdoganare la vittoria, ma riconoscere che non si vive solo di risultati. Il discorso applicato a Federer è esemplare perché, come direbbero molti giornalisti, è maturato sacrificando la spontaneità e l’esuberanza che lo distinguevano.

  325. zio tony scrive:

    scusa alberto, solo x curiosità, come diavolo ti è venuto in mente di andare a riesumare questo vecchio articolo?

  326. Albesta scrive:

    @ zio Tony..per la serie meglio tardi che mai:) non sono l’unico che ha commentato nel 2009, e poi comunque la stessa domanda la potrei fare a te, o no? Comunque le vie di internet sono infinite e se una cosa la leggi, anche se l’han scritta secoli fa, per te è nuova. Semplice

  327. Otello Lorenzi scrive:

    Alberto o Albesta, i tuoi richiami a Villeneuve e Pantani sono purtroppo ovvi e scontati. La folla ama gli eccessi e le esagerazioni, ma solo quando il conto lo pagano gli altri. In passato i gladiatori, oggi gli sportivi più irruenti, questi sono sempre stati gli idoli della gente. Perché la bestia umana si diletta a veder scorrere il sangue altrui. Altro che romanticismo.
    La sorte è stata benigna con Federer a donargli il suo temperamento. Lo è stata assai meno con Gilles Villeneuve, con Benny “Kid” Paret o con Angelo Jacopucci. Se tutti gli uomini lo capissero, un giorno, allora si potrebbe dire, come te, “meglio tardi che mai”. Ma pare effettivamente impossibile: basta leggere anche solo le tue considerazioni.

  328. paolo scrive:

    carissimo andrea l’aretino,
    ami gli animali, capisci (abbastanza) di vino, scrivi (molto) bene…
    ma di tennis hai un’opinione tutta tua che ci fa pensare a te come un classico “guardatore di televisione” e commentatore di conseguenza.
    se, invece, hai giocato (o giochi tutt’ora) e sai cosa vuol dire tenere in mano la racchetta, deve esserci un altro motivo per cui sei così critico verso il federer.
    che non sarà il più grande di sempre, difficile dire chi lo sia stato, ma il migliore di questi fabbri ferrai of today (cfr. partita con nadal nel round robin masters 2011.
    con amicizia, ma dissentendo.
    paolo

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