UN TRANQUILLO WEEK END DI……. DAVIS

 
10 Marzo 2011 Articolo di redazione
Author mug

 TENNIS- Il ritorno vincente di Johansson, la tenacia di Capdeville, le luci che saltano a Charleroi, l’ace supersonico di Karlovic, il “Ballo del qua qua” ad Ostrava e tante altre piccole curiosità. Racconto (semiserio) del week end di Davis e di come un appassionato della manifestazione organizza la propria vita per non perdersi uno scambio. Ed alla fine….un pagellone con promossi e bocciati. Stefano Tarantino

La passione per la Davis da parte di chi scrive nasce nell’infanzia. Mio padre a cinque anni mi fece rimanere una notte intera in piedi per vedere Panatta combattere strenuamente con Alexander nella finale del ‘77. Altra nottata due anni dopo, doppio Lutz/Smith-Panatta/Bertolucci, altra finale, stavolta 1979.

E’ chiaro che con questi presupposti sia cresciuto con il mito della Davis (e con quello di Panatta, mio figlio si chiama Adriano…e non è un caso). Per quanto possibile ho cercato di seguirla sempre e quando ho iniziato a lavorare (forte dell’indipendenza economica conquistata) ho anche affrontato delle piacevolissime e stupende trasferte, per intenderci quelle dell’ultimo triennio d’oro della nostra nazionale (Nantes 1996, Norkopping 1997, Milwaukee 1998). Una volta scomparsa l’Italia dal tabellone principale non mi sono perso d’animo, la Davis conserva il suo fascino particolare e soprattutto riserva emozioni e sorprese anche nei match sulla carta più scontati.

Il sogno è sempre stato quello di creare una sorta di “Tutta la Davis minuto per minuto”, cosa che fino a qualche anno fa cercavo di realizzare acquistando gli abbonamenti delle pay per view straniere su internet (ancora attiva quella della tv svizzera), oggi mi riesce più facile perché tra gli streaming ufficiali del sito della Davis (sollecitato in tempi non sospetti dal sottoscritto con una mail) e quelli che si scovano in rete la copertura dei campi è quasi totale. Venerdì di ferie al lavoro (ormai i colleghi lo sanno), famiglia educata al rispetto della tradizione (il week end di Davis non si esce, o quantomeno io da casa non mi muovo quando ci sono le partite), del resto se non assecondiamo almeno un po’ le nostre passioni che vita sarebbe?

Ed allora ecco un diario (a metà tra il serio ed il faceto) che riassume le emozioni che lo scorso week end di Davis ha generato (tra un’incombenza e l’altra della vita familiare) con annesso pagellone finale sui protagonisti che nel bene e nel male si sono distinti sui vari campi.

Giornata di ferie abbiamo detto, ma come nel più classico dei casi condita di imprevisti.

Vorresti organizzarti con calma, ma tua moglie ti dice che visto che stai a casa puoi anche badare ai bambini….e quindi facciamoli riposare, non li mandiamo a scuola….tanto ci sei tu (ma io quando mi riposo?….)….

Vabbè…..la mattina li fai sfrenare un po’, li fai mangiare prima del solito, così alle 13 (parte Croazia-Germania) sei pronto al posto di battaglia. Guardo un po’ l’inizio di Cilic-Mayer, porto mia figlia a letto (bravissima, dopo un quarto d’ora è già cotta), poi torno al computer….iniziano un po’ tutti i match….Chardy mette in difficoltà Melzer a Vienna (hai capito Forget, che nonostante tutto ci abbia preso?)….a Zagabria Cilic soffre e non poco con Mayer, Verdasco (che ha sostituito all’ultimo Ferrer) non pare avere problemi con Malisse. Hajek e Golubev se le danno di santa ragione ad Ostrava, un occhio a Novi Sad e ti rendi conto che Troicki sembra solido e tranquillo con Bopanna. Si fanno le 16, cerco con affanno gli streaming di Argentina-Romania e Svezia-Russia…..non vanno così bene…poco importa, si passa all’atmosfera caliente di Santiago, Roddick-Massu si preannuncia “de fuego”.

Altro veloce giro dei campi, Verdasco chiude facile in tre, Cilic e Mayer vanno al quinto, Bopanna sta facendo vedere i sorci verdi a Troicki (rimontati due sets di svantaggio), Soderling appare sicuro con Andreev (lo streaming non va, e allora vai con il live score del sito Davis), Nalbandian non ha problemi con Ungur, Melzer è crollato con Chardy, Hajek e Golubev sono al quinto con Navratil (il capitano ceco) che inizia a contorcersi sulla sedia. Ritorno a Novi Sad perché c’è aria di sorpresa, ma sul più bello l’indiano crolla e Troicki chiude con qualche patema, ed allora di nuovo a Santiago dove Roddick e Massu battagliano, l’ex campione olimpico cileno vince il secondo set, ma poi A-Rod chiude in scioltezza al quarto. Nel frattempo si è fatta sera, il figlio più grande è andato a una festa di carnevale, la seconda si è svegliata ma è sempre sotto controllo….bene così….altro occhio ai campi. Nadal fa il Nadal è asfalta gradualmente Bemelmans, Koubek che dovrebbe risollevare le sorti austriache sembra un pensionato in pantofole contro Simon che sembra McEnroe e va 6-0 2-0, ad Ostrava Golubev ha portato in vantaggio il Kazakhstan, ora tocca a Berdych provare a pareggiare (ma Thomas appare in difficoltà, subito un break dietro), a Buenos Aires Hanescu sta provando a reggere la freschezza di Juan Monaco (un set pari, ma l’argentino è 4-1 nel terzo), Tipsarevic pare faticare con Devvarman (Janko non mi dire che crolli di nuovo come con Monfils in finale a dicembre….), infine a Boras (ma il maledetto streaming proprio non va) pare che Johansson sia quello dei bei tempi (certo Gabashvili è il test più comodo che potesse capitare, ma alla fine si conteranno 33 aces) e si trova un set avanti.

Cilic nel frattempo ha chiuso in rimonta con Mayer, ora ci sono Kohlschreiber e Dodig, altro match che si preannuncia combattuto, mentre a Santiago iniziano Isner e Capdeville. Intanto si è fatta ora di cena, festa di carnevale ok, la moglie ha fatto la spesa (e ti affretti a mettere tutto a posto così non dai adito a lamentele varie…), tra un po’ si mangia…..e allora altro giro dei campi…..

Koubek fa cinque giochi con Simon (caro Schaller ma non era meglio mettere in campo il giovane Fischer che almeno te la giocavi…?), Berdych finalmente si è liberato del filiforme Kukushkin, Monaco ha chiuso con Hanescu, Tipsarevic ha rimediato un’altra pessima figura perdendo in tre sets da Devvarman (ma l’India non era spacciata?), Johansson in tre su Gabashvili per il 2-0 svedese, Nadal ha chiuso già da un po’, altro match palpitante a Zagabria, Dodig arriva al match point nel quarto contro Kohlschreiber (e quindi ad un punto dal 2-0 Croazia), ma poi perde il tie break e si va al quinto. Ritorno a Santiago, nessun break nei primi due sets, li vince Isner al tie break, tutto regolare. Mi godo il quinto set di Croazia-Germania, Dodig pare un po’ stanco, il rovescio di Kohlschreiber fa la differenza, siamo 1-1, sarà decisivo il doppio. Vado a mangiare, ritorno, ancora tie break a Santiago, stavolta vince Capdeville e si va al quarto. A questo punto è l’unico campo rimasto, me la guardo con più calma, Isner al di là del servizio pare poca cosa, il cileno è indemoniato, quando può ributta tutto dall’altra parte, ancora tie break, ancora Capdeville e si va al quinto. Ora il tifo locale si fa sentire, i trampoli di Isner iniziano a non funzionare (John non è che puoi sperare di vincere sempre dopo undici ore e tre giorni al quinto set….), arriva il primo break del match, lo fa il cileno che poi chiude 6-4, incredibile gli Usa sono sull’1-1….meno male che ci sono i Bryan…..e povero Courier, si prefigurava ben altro esordio. Ok, tutto a posto, prima giornata andata, abbastanza divertente. Appuntamento al Sabato ore 14.00.

 

Da un punto di vista organizzativo il sabato è il giorno più semplice, nella maggior parte dei casi i match iniziano tutti nel pomeriggio, la mattina la puoi dedicare alla famiglia così guadagni credito per un pomeriggio tranquillo….(almeno si spera).

Ed ecco i doppi, capitan Mastroluca (uno dei responsabili di questo sito) mi assegna per la cronaca i match Belgio-Spagna, Austria-Francia e Cile-Usa (meglio così, otto doppi quasi contemporanei da seguire sarebbe stato improbo), si parte alle 14 con Vienna. Melzer e Marach sembrano un valido test per i rodati Benneteau e Llodra, primo set agli austriaci, secondo ai francesi, partita equilibrata e anche divertente….un occhio anche a Charleroi, qui dovrebbe essere più scontata, da un parte i minuscoli Rochus e Darcis (dubito che uno dei due superi il metro e settanta) contro i “machi” Lopez e Verdasco. Il primo set è combattuto, poi salta l’illuminazione di un lato della “Spiroudome Arena”, nel frattempo si torna a Vienna, la battaglia imperversa, gli austriaci hanno vinto il terzo, Marach sostiene alla grande Melzer che finalmente gioca da par suo, Llodra un po’ lontano dal suo standard. Veloce ritorno a Charleroi, la luce è tornata, gli spagnoli hanno vinto il tie break del primo set grazie ad un super Verdasco, i tifosi iberici suonano con la tromba melodie da corrida….OLEEEEE’

Si è partiti anche a Santiago, i Bryan (che affrontano Aguilar e Massu) fanno subito il break ed allora forse è meglio tornare a Vienna. Voleè precisa di Melzer che chiude il match, l’Austria va sull’1-2, zapping su Charleroi, spagnoli avanti di due sets e 4-0 nel terzo….a voi Santiago….Bryan due sets avanti…..nel frattempo sono arrivati i suoceri perché oggi è l’onomastico del bimbo….un saluto di cortesia, due parole…di nuovo a Santiago. Il terzo set è combattuto, i cileni servono addirittura per portare il match al quarto, ma lì trema la mano e si va al tie break dove la spuntano i più esperti Bryan, anche gli Usa vanno sul 2-1. Nel mentre a Charleroi la Spagna ha chiuso in scioltezza ed è sul 3-0 e allora diamo un occhio al live score del sito Davis per gli altri match. Obradovic ha confermato Bozoljac e Zimonjic che superano in quattro Devvarman e Bopanna (ma che fatica), forse però Misra (il capitano indiano) faceva meglio a preservarsi Devvarman per il primo singolare della domenica. Navratil ha voluto affiancare al doppista Dlouhy il nr.1 Berdych, vittoria in tre sets sui kazaki, ma Thomas domani sarà ancora fresco…?Maah….a Boras Aspelin e Lindstedt superano in quattro Tursunov e Kunitsyn e mandano la Svezia nei quarti (da giocare in casa), Chela e Schwank facili su Hanescu e Tecau, ancora battaglia a Zagabria.

Il capitano Prpic non ha voluto rischiare Cilic in doppio ed al gigante Karlovic affianca Dodig (probabilmente alla canna del gas dopo la lotta con Kohlschreiber)….si arriva al quinto e alla fine la spuntano i tenaci Kas e Petzschner, 2-1 per la Germania nonostante le bordate di Ivo che tra le altre piazza un ace a 251 km orari (mamma mia), nuovo record del mondo di velocità sul servizio (a guardarlo su youtube la pallina quasi non si vede, la cosa bella è che Petzschner prova pure a rispondere…ne esce naturalmente un fuori campo). Altra giornata simpatica, pronti per il gran finale, rimangono ancora 5 match da definire.

Eccoci alla domenica, il tempo fuori è uno schifo, forse è meglio, così a nessuno in famiglia viene in mente di uscire. Metti un po’ a posto la casa, un’occhiata alla schedina del totocalcio e poi siamo di nuovo in pista. Si ricomincia dal match che sembra più incerto, Croazia-Germania e quindi Cilic contro Kohlschreiber….Marin sembra in forma, primi due sets in scioltezza, nel frattempo si parte ad Ostrava dove Berdych prova a chiudere per la Repubblica Ceca contro il nostrano Golubev (che ormai da anni si allena a Bra) ed a Novi Sad dove Troicki incontra un Devvarman forse un po’ stanco. Anche a Vienna si riprende, si affrontano Melzer (chiamato al riscatto) e Simon, che può diventare l’eroe nazionale (e giustificare le critiche espresse prima del sorteggio nei confronti di Forget….un’occasione unica). Si ritorna a Zagabria, Cilic vince il terzo al tie break e adesso ci sarà il singolare decisivo. Prpic chiama Karlovic a sostituire Dodig, Kuhnen non sta a guardare e mette sul piatto la tenacia e la pazienza di Petzschner al posto di Florian Mayer. La cosa più simpatica quando segui i match sul satellite o sugli streaming sono le pubblicità locali, il tedesco SPORT1 ne manda in onda in continuazione alcune nelle quali il capitano tedesco e Kohlschreiber pubblicizzano un sito dove si acquistano abbigliamenti sportivi da tennis….veramente simpatiche.

Ma non ci distraiamo, Berdych in netto affanno con Golubev, non si sa come sia riuscito a vincere il secondo dopo aver perso il primo, ma poi piano piano si spegne ed il Kazakhstan va su un 2 pari pericolosissimo, anche perché adesso chi schiererà il buon Navratil?….Scelta ovvia, va su Hajek che però ha un buon braccio e nulla più (la pancetta è quasi da pilone del rugby) mentre dall’altra parte Kukushkin sarà pure un onesto lottatore, ma i colpi li ha, anche se a fasi alterne e non sarà facile da domare. A Vienna Melzer inizia benissimo, poi va sotto due set a uno, Forget gongola sulla panchina, non vi dico Simon in campo. Troicki nel frattempo ha regolato un esausto Devvarman, la Serbia andrà in Svezia per i quarti. Ritorno a Vienna, Simon è 4-3 e servizio nel quarto, ci siamo, allora prima del gran finale (almeno penso) facciamo un salto a Santiago, dove hanno iniziato Roddick e Capdeville. Il cileno non vuole in alcun modo sapere di cedere il passo, rimonta un break e infila quattro giochi di seguito vincendo il primo set…..sai che risate se Isner deve scendere in campo sul 2 pari…torniamo a Vienna, e che è successo? Simon è crollato sul più bello (e figurati…), Melzer non solo ha vinto il quarto ma lo lascia a zero nel quinto, anche qui 2 pari e tutto rinviato al singolare decisivo (con la regia austriaca che manda e rimanda immagini di aerei, del cielo crepuscolare di Vienna e degli hangar…..se non si fosse capito stanno giocando nell’aeroporto della capitale). Allora andiamo ad Ostrava, Hajek ha perso il primo, ma vinto il secondo al tie break e addirittura 4-1 avanti nel terzo….hai capito, ed allora andiamo un attimo a vedere cosa si dice a Zagabria. Come previsto, Karlovic quando può bombarda, ma Petzschner è un osso duro, è fresco come una rosa e non regala niente, primo set facile, secondo al tie break, Croazia con le spalle al muro. Altro salto a Santiago, Capdeville ha retto sino al tie break del secondo, ma perso quello da via libera a Roddick che in Davis si dimostra un leone, vittoria in quattro set e gli Usa aspettano la Spagna. Intanto a Vienna Forget coerentemente con le proprie scelte (una volta tanto) manda in campo Chardy, eroe della prima giornata, mentre Schaller ci prova con Fischer (e adesso ti sei deciso…) già eroe nel singolare decisivo l’anno scorso negli spareggi in Israele. Ancora un occhio a Zagabria, ancora tie break, ancora Petzschner, Germania ai quarti (un bravo al collega Boccio che aveva giudicato i tedeschi squadra più completa dei croati…bravissimo, presa in pieno).

A questo punto ci rimangono i due incontri finali, Vienna e Ostrava e qui c’è l’apoteosi del patito di Davis, schermo del pc diviso a metà, streaming ufficiale di Fischer-Chardy da una parte, streaming pirata di Hajek-Kukushkin dall’altra….un po’ più di attenzione su Ostrava, Hajek si è fatto recuperare, ma arriva tre volte al set point nel tie break del terzo, i tamburi e le trombe ceche lo incitano suonando…..IL BALLO DEL QUA QUA….forse sarà la stanchezza della tre giorni…..no no, è proprio così (mi domando se trenta anni fa Al Bano e Romina potessero mai immaginare una cosa del genere). Purtroppo nonostante il pubblico Hajek manca le opportunità e Kukushkin vince non solo il terzo, ma sull’entusiasmo a zero si aggiudica il quarto set realizzando il miracolo kazako (con la compartecipazione di Navratil che non ci ha capito niente…), i vincitori fanno un timido giro di campo con la bandiera nazionale (sarà perché forse sono tutti russi di nascita…..?) Ed allora siamo al gran finale, ritorno a Vienna, pc spento dopo una maratona, sono un po’ stanco, anzi quasi esausto, accendo la tv e mi guardo il singolare decisivo. Fischer parte alla grandissima (non oso immaginare cosa succederà a Forget se torna in patria con una sconfitta da 2-0 avanti…), vince il primo e nel secondo si va al tie break. Certo, due set avanti sarebbe forse finita per i transalpini ed invece Chardy reagisce da veterano, un set pari e cambia anche l’inerzia della partita. Il francese si scioglie, Fischer sente che la partita gli sta sfuggendo di mano, Chardy vince facile terzo e quarto. Forget salvo (e anche Simon..), Fischer in lacrime (onestamente ha dato il massimo, chi dovrebbe rammaricarsi è “capellone” Schaller). Quadro dei quarti completo: Svezia-Serbia, Argentina-Kazakhstan, Usa-Spagna (già pregusto il match) e Germania-Francia.

 

Un po’ di voti relativi al week end:

VOTO 8: GERMANIA

Il team tedesco si dimostra di valore assoluto, ognuno recita la sua parte alla perfezione, abilissimo Kuhnen nelle scelte dei suoi uomini…..i quarti con la Francia in casa giusto premio.

JEREMY CHARDY

Chardy perfetto, all’esordio in Davis prima sorprende Melzer e poi chiude in bellezza dando il punto decisivo in una situazione nella quale c’era tutto da perdere…..onore al merito, una freccia in più nell’arco di Forget.

VOTO 7: JOHANSSON

Pim Pim” era chiamato ad un ritorno non facile e pieno di incognite, stavolta l’esame è stato superato a pieni voti….non siamo sicuri possa bastare di fronte a squadre più organizzate (leggasi Serbia), ma comunque Soderling un minimo di aiuto potrebbe averlo trovato (del resto il doppio non manca…)

CAPDEVILLE

E’ l’eroe di Santiago, non c’è che dire…..non arretra di un centimetro di fronte alle bordate del giganet Isner, regge per due sets contro Roddick prima di mollare la presa….se il Cile sogna sino all’ultimo è tutto merito suo.

RODDICK

Quando Andy scende in campo in Davis sai che non sarai mai tradito…..non demorde mai…nemmeno nella palude di terra rossa che gli organizzano a Santiago, lui va oltre qualsiasi ostacolo, servirà una Spagna al top per passare contro gli Stati Uniti a Luglio.

VOTO 6:KAZAKHSTAN

Sulla carta i quattro eroi kazaki meriterebbero qualcosa in più, l’impresa è stata compiuta….ma vedere i tifosi con caratteri somatici di stampo asiatico e i giocatori con ben altri lineamenti qualche interrogativo lo fa sorgere…e passato il Kazakhstan o Russia2?

FORGET

Che vi sia una gestione del team e dei fuoriclasse un po’ strana il buon Guy lo deve ammettere, troppe defezioni un po’ curiose….stavolta però si vendica di tutto e di tutti….scelte coerenti dall’inizio alla fine e vittoria preziosissima…alla faccia di tutti quelli che mi criticano

VOTO 5: SIMON

L’insufficienza al francese no perché c’è la vittoria con Koubek…..però figlio mio il crollo con Melzer è soprattutto piscologico…e no….non ci siamo….evita la prossima volta le sparate a Forget…..

ISNER

Il buon John entra di nuovo nel libro dei record, stavolta per il match più lungo giocato da un tennista americano in Davis da quando è stato introdotto il tie break, però non puoi solo servire ed in risposta ributtare la palla di là, perché sulla terra nove volte su dieci c’é qualcuno che te le rimanda tutte indietro…..ringrazia i gemelli caro Isner…..

VOTO 4: PRPIC, SCHALLER E NAVRATIL

Della serie sono seduto lì ma stavolta non ci ho capito niente.

Schaller schiera un Koubek impresentabile salvo poi ritornare sui suoi passi e scegliere Fischer per il singolare finale……troppo tardivo….

Navratil fa di peggio, perché visto che Berdych è un suo uomo lo dovrebbe conoscere bene….non è in gran forma e allora che diamine…schiera in doppio Dlouhy e Hajek (oltretutto già schierati in Cile nel 2010) e riservati Thomas per la domenica….la riprova non c’é….ma nel frattempo lo scivolone si è materializzato….

Prpic invece non sfrutta la sua enorme esperienza come doppista in Davis (ai tempi della Jugoslavia e di Bobo Zivojinovic) e preferisce Dodig (che aveva dato l’anima contro Kohlschreiber) a Cilic come compagno di Karlovic. Ma se in campo fossero andati i due bombardieri quante speranze avrebbero avuto i tedeschi?….e poi ti sei riservato Cilic per il 2-2, ma hai sacrificato Dodig che è un po’ più tecnico rispetto a Karlovic che è servizio e poco più per il singolare decisivo…..no Goran, non ci siamo…. puoi fare di meglio…..

A proposito tra circa un mese occhio alle semifinali di Fed, c’è un Russia-Italia da far tremare i polsi….

 

 

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