Bambini prodigio con racchetta
Come aiutare tuo figlio
a diventare campione
Nono Riassunto

 
10 Gennaio 2008 Articolo di Stefano Grazia
Author mug

Articolo di Stefano Grazia
GENITORI & FIGLI GIUNGE AL SUO NONO RIASSUNTO. Tutto nasce con l’Articolo di Semeraro, vice direttore di Match Point, “Bambini Prodigio con la Racchetta”: l’articolo lo trovate in fondo all’Home Page Omonima e contiene tutti i primi 608 Commenti. A salire trovate anche altri Articoli sull’Argomento e una serie di Riassunti, ben OTTO (che potete trovare anche ai post Nº 70, 121,150, 221,250,319 e 418 ). Con l’Ottavo Riassunto abbiamo comunciato una nuova Numerazione e prendendo spunto da un sontuoso intervento del Maestro Carlo Polidori (post 200 della seconda tranche) uno degli Illustri Addetti ai Lavori che ci onora della sua presenza, avrei voluto ripartire gia’ allora fare il Riassuntone e una Ripartenza all’Arrigo Sacchi e invece un po’ per lavoro,un po’ per pigrizia, un po’ perche’ vi siete scatenati sono stato letteralmente travolto e mi sono ritrovato in un oceano di posts in cui era ormai impossibile districarsi. Ora piu’ che mai il solito Navigatore del Web che si trovasse a passare per caso da questi siti remoti dovrebbe almeno leggersi i Riassunti Precedenti o almeno diciamo,gli ultimi 2 o 3 – cosí risparmiando a me un po’ di fatica e a voi la noia di troppe ripetizioni. (Non pretendiamo che facciate come AVEC DOUBLE CORDAGE,come ci racconta lui stesso nel Post 489, che in un week end si e’ inebetito leggendoseli proprio tutti…e da allora ancora si aggira sperduto come un barbone invocando la mamma!)Nel disumano tentativo di condensare in poche pagine quasi 800 posts mi trovo costretto a tagliare la maggior parte degli interventi miei e di Mad Max: da soli ne avremo scritti la meta’ ma non ci siamo solo noi (e per fortuna!) a recitare in questa Commedia Tragicomica che come direbbe Woody Allen vuole imitare la Vita e invece,ahime’, sta a vedere che fra un po’ succede il contrario e ci accuseranno, me e Mad, di aver portato sulla Via della Perdizione migliaia di Genitori e quel che e’ peggio i loro Innocenti Pargoli. Di me,Stefano Grazia detto anche L’Africano,sapete tutto perche’ l’ho ripetuto fino alla noia: medico che lavora in Africa (non uno di quegli eroici Medicin Sans Frontieres ma piuttosto un volgare avventuriero al soldo delle Oil Company-Chi e’ lei,un pirata?,chiede l’inglese moribondo a Corto Maltese e lui risponde regalandoci una delle migliori battute della sua saga: Noi preferiamo definirci gentiluomini di fortuna…), figlio che ha cominciato a giocare con i genitori a 3 anni sui campi dell’Ikoyi club di Lagos prima e del Coqueiros di Luanda poi e dall’eta’ di 7 aa due-tre volte all’anno viene portato per una controllatina alle gomme,olio e freni alla Bollettieri Academy. Definiti con un misto d’ironia e disprezzo Tester di Academies per la nostra insistenza nel cogliere ogni occasione per trascorrere le vacanze visitando nuove Academies (dalla Pat Cash alla Bob Brett passando per Evert,Macci,Van Der Mere) ci siamo appena trasferiti ritornando a casa (cioe’ a Lagos, the place where we belong)il che ci ha salvato dal dover prendere serie decisioni (tipo divisione della famiglia) in quanto Luanda,per quanto riguardava la possibilita’ di allenarsi, aveva ormai esaurito le sue,scarse,risorse. Nicholas e’ appena rientrato da un mese in Florida dove ha vinto i suoi primi due tornei U10 (e ultimi visto che e’ del 97) e ci stiamo organizzando per ottimizzare risorse e territorio ai fini del miglior allenamento possibile qui in Nigeria dove staremo almeno un paio d’anni. Ma io non son nessuno e invece di Personaggi Illustri,a parte Ubaldo che di recente ci ha ahime’ informato –e ammonito- che suo figlio si e’ dato al calcio (e Nikolic ne ha gongolato perche’ secondo lui era la prova delle sue Teorie, come vedrete in seguito!) ne sono transitati diversi ma il piu’ Illustre di Tutti ,almeno per Tutti Noi, e’ sicuramente FULVIO, definito come ‘l’unico ad avere diritto di parola’ in quanto padre di cotanto figlio, Fognini,neo TOP 100: Fulvio ci diletta spesso con un’aneddotica che ha il pregio di essere STORIA e con la saggezza dei suoi pacati consigli. Poi abbiamo un terzetto di Coaches STEFAR e ENZO LOIACONO sono fondamentali per le loro critiche dall’interno, critiche mai banali o atiose ma per cognizione di causa particolarmente degne di attenzione. Stefar ed Enzo sono poi anche parte in causa in quanto Genitori di Iacopo e Seby,detto il Piccolo Seby. CARLO POLIDORI e’ meno assiduo ed e’ da un po’ che non ci critica ma invito tutti a leggersi il suo post num 200, molto interessante.Il Prof SALVATORE BUZZELLI, Responsabile FIT per l’Emilia e Aree Limitrofe, e’ ormai il Nostro Consulente di Preparazione Atletica e risponde di tanto in tanto ai nostri quesiti e dubbi. Fra gli altri,ROBERTO Commentucci e PIBLA sono fra i piu’ attenti critici (in senso propositivo e mai negativo) della Federazione e spesso si scontrano con l’ineffabile MR BASTIAN (au contraire)NIKOLIC, l’Avvocato del Diavolo, cioe’ della FIT e del Maestro Pierino. Nikolic ha una grande,grandissima dote: scrive in modo leggero e soave ma al contempo analitico e col suo fare suadente vuole convincerci tutti spesso di cose che non stanno in cielo ne’ in terra ma comunque svolge una importantissima funzione: riesce a farci vedere sempre tutti i lati piu’ nascosti delle cose, gli angoli piu’ remoti, i punti di vista piu’ contorti … Altra Voce Fondamentale e’ quella di ATTI, detto l’AntiFenomeno, che col suo equilibrio interviene sempre al momento giusto.THOMAS YANCEY e’invece salito da tempo sull’Aventino: irato ai sacri numi solitario incamminossi…nessuno ricorda piu’ perche’, da tutti rimpianto…andava un po’ spesso fuori tema ed era un tantinello permaloso ma aveva infarcito di spessore culturale coi suoi interventi a tutto campo il nostro blog. KILL BILL interviene poco ma spesso ci richiama all’ordine: e’ sua la citazione sotto il Titolo di Testa e sua e’ anche una delle mie preferite, alla John wayne:’ io non ne volevo fare,di mio figlio, un campione: io volevo farne un agonista…’ E una miriade non di comprimari e nemmeno di caratteristi ma di fondamentali e attenti lettori che per pigrizia o forse senso del pudore, non intervengono cosi’ frequentemente come i sopraccitati ma regolarmente ci fanno sapere che ci seguono non mancando di pungolarci,apprezzarci o perfino giustamente criticarci quando passiamo il segno, e lo facciamo spesso: marcos,angelica,anto e lo stesso Ubaldo,ovviamente,sono i primi che mi vengono in mente…E poi,fra quellidegli ultimi 800 posts, Gio92,Heraimo, ADC, Claudio,Andrew il Vaffantennista, Mauro che a volte e’ istruttore coni a volte no e potrebbe anche essere che son due persone diverse, Daniele Riva che e’ una voce fuori dal coro, claudiotn, iccia, gomma, percy, dani,bobo, marco, mirko, francesco, e chi ho dimenticato non si lamenti : vuol dire che doveva scrivere un po’ di piu’!!! Ma il VERO PROTAGONISTA dell’ultima stagione di Genitori & Figli, vi piaccia o meno, e’ indiscutibilmente lui, quell’odioso simpaticissimo rissoso irascibile MAX Dell..ago (nel senso Del Lago d’Iseo), da me subito chiamato MAD MAX, che proveniente da un passato di Allenatore/Preparatore Atletico di Fantini & Cavalli e di frequentazioni col Jet Set, improvvisamente vede la luce sulla via di damasco e decide di investire sul futuro tennistico di sua figlia e quindi programma tutto ma proprio tutto come un vero imprenditore. Si presenta cosi’: ‘Come allenatore nel mio sport ho girato il mondo ed ho conosciuto tutti i migliori conoscendo le varie tecniche e mi sono fatto l’idea che l’educazione , l’educazione sportiva, il lavoro, la tecnica di base, il non guardare i risultati fino nel ns caso ai 13-14 anni e la preparazione fisica stiano al 1° posto per la creazione di un campione ma quando parlo di preparazione fisica parlo di quella specifica x lo sport che si vuole fare ma soprattutto di quella che si fa dai 6 agli 11 anni xchè è in questa età che si assimilano certe proprietà fisiche che a 13 ad esempio nn si assimilano + o cmq si assimilano al 50% e con il doppio della fatica; se qualcuno però dice in italia di far fare 3 sedute alla settimana da 90 minuti ad un bambino di 6 anni casca il mondo(…) il problema è che in italia e forse nel mondo preparatori atletici che sanno queste cose si possono contare sulle dita di una mano, allora io cosa ho fatto: ho cominciato a dare un’educazione a mia figlia (cosa normale fino a qualche decennio fa e inesistente negli ultimi anni dove i genitori sanno solo dire di si e dare qualsiasi cosa ai propri figli, mossa che soprattutto nello sport + difficile e duro nel mondo mi sembra impossibile che possa pagare), che come primo risultato ha fatto di lei a detta delle maestre la più brava della scuola. Il secondo passo è stato quello di darle insieme ai suoi giochi una piccola racchettina con delle soft ball che lei ogni tanto usava x i fatti suoi. terzo passo è stato a 4 anni di portarla con me e mia moglie quando giocavamo a tennis e alla fine dell’ora con la sua racchettina e le sue palline palleggiavamo x 10 minuti. Il passo successivo dopo un’anno è stata iscritta all’estate tennis del circolo vicino a casa ns dove facevano un’oretta di mini tennis ed il resto della mattinata giocava colorava e faceva i compiti con le amichette e poi l’ho iscritta alla SAT. A sei anni (dopo lunga ricerca) ho trovato il preparatore atletico giusto (era stato richiesto come prima scelta da piatti x ljubicic). Da quest’anno (9 anni alla fine di ottobre) si allena 3/4 ore al giorno in un’academy (lun-sab) in lombardia (la Vavassori Academy,NdStGr) e tre volte alla settimana fa 90 min. di preparazione fisica con il suo preparatore(…)l’ultima riflessione che vorrei fare è quella che in italia negli ultimi anni (cioè da quando il tennis è cambiato) nessun giocatore è arrivato ai vertici mondiali e che piatti a parte (ma ce n’è uno ed è occupato) nn ci sono allenatori che hanno portato giocatori ai vertici quindi credo in questo momento il fai da te ragionato e supportato sia un vantaggio cercando di pensare come un imprenditore e quindi di fare quello che si farebbe con la propria azienda (quindi anche lo scegliere la persona giusta x la parte tecnica atletica etc)’ MAD MAX inizia cosi’ e si rivela ben presto un Fiume in Piena che tracima ovunque senza un Oceano in grado di contenerlo: i suoi interventi suscitano al contempo ammirazione e perplessita’, stupore e indignazione, sconcerto e ilarita’… Superato il disagio e l’imbarazzo di chi ti mette costantemente a nudo senza alcun pudore (dicendo grosse verita’ o grosse castronerie? e’ sempre questione di punti di vista) ma sempre in perfetta buona fede, uno come me, che ci va d’accordo e ci litiga ogni 5’ ma col quale condivide l’apprezzamento per il Sistema Academies e il Blood,Sweat & Tears (non la Rock Band ma la metodologia), pensa di aver trovato il bandolo della matassa : ‘…magari io mi sbagliero’ ma mi piace pensare che Mad Max sia un XMAN,quelli della Marvel, con il segreto potere di dover dire sempre quello che pensa,giusto o sbagliato,senza veline, unpolitically correct allo stato puro…Certo, quante volte anche noi, come in Una giornata di Ordinaria Follia, avremmo voluto fare lo stesso e dire quello che ci passa per la testa indipendentemente dal fatto che quello che ci stava davanti aveva sentimenti, coscienza, pudori… Mah, non e’ che voglia condonare a Max ogni licenza ma forse per dialogare con lui bisogna partire da questo presupposto…il bello e’ che ci puoi litigare di brutto e ripartire comunque da zero il giorno dopo e questo non mi sembra un difetto’ . Mad Max,considerato anche da Pibla ‘Energia Pura’, ha questa concezione di dover “salvarci dal male” ed è convinto di star facendo la cosa giusta e di avere il dovere morale di renderci partecipi se non addirittura educarci… Fosse meno integralista, e lui lo sa benissimo, farebbe forse più proseliti.Bene, fatta questa premessa che ci permette forse di scarnificare un po’, veniamo agli Argomenti: in generale troverete all’inizio nei Posts 9/10/11/12/13 Articoli poi pubblicati su 0 15 sulle varie Academies (Bollettieri, Pat Cash, Bob Brett, Van der Mere, Bologna Tennis Academy di Zavoli & Buzzelli), troverete preziosissime informazioni sulla Vavassori Academy in diversi posts di Mad Max (solo di recente in quello del 31 dicembre) e, sempre nel Mese di Dicembre,su Evert,Macci e ancora Bollettieri forniti da Gabri’,mia moglie, che vi ha passato un mesetto al seguito di Nicholas mentre continuano a latitare info sulla Sanchez e anche sulla nuova Academy di Cordenons diretta da Mose’ Navarra (che sciupio pero’ non essere diventato un top 10 con un nome cosi’!). Scorrendo i posts potrete leggere di Tirrenia, dei Tre Mopschettieri revisan,Lopez & Fabbiano di Miccini Quinzi Donati, della Giorgi e della Sara Errani, ma anche di Andrea Stucchi che pur cominciando tardi,a 12 aa, ha vinto una importante manifestazione nazionale U16, di Yari Natali e Adelchi Virgili che,ci racconta Fulvio, si son persi come Andrea sulla montagna, potrete perfino leggere di Gesu’ Cristo,di Macchiavelli e di Sun Tzu tirati in ballo,figuriamoci!,da Thomas Yancey e perfino del Piccolo Buddah che si sarebbe stufato di essere la Guida Spirituale Incarnata e avrebbe scelto di fare altre cose, da cui l’azzardata analogia coi nostri Figli costretti a incarnare i nostri sogni…Il che mi permette di affrontare il Primo Argomento in particolare:
1)SPECIALIZZAZIONE SPORTIVA PRECOCE
Il Prof Buzzelli prendendo spunto proprio dai guai fisici di Adelchi Virgili ci ammonisce sui rischi di una Preparazione Atletica esasperata e Daniele Riva fa fatica a “digerire” è questa corsa pazza alla precocità che c’è in tutti gli sport. mi sento solo di ribadire che in tutta questa rincorsa al “bambino prodigio” vedo qualcosa di molto disarmonico col mondo dell’infanzia. E anche secondo MAURO ISTR CONI il concetto di estrema precocità andrebbe comunque contrastato perchè è… innaturale. (E la Teoria di Papa’ Quinzi sul Precoscismo Naturale e Innaturale allora?) Ma a parte Mad Max e il mio insistere sulla Teoria della Mielina, anche Enzo rimprovera il Vaffantennista Andrew quando scrive che per migliorare il Tennis Italiano ‘deve essere potenziato il sistema di gare fruibili dai ragazzi, deve essere propagandato lo spirito di competizione, deve essere creato un ambiente e un sistema che faccia rimanere i ragazzi che non sfondano come N.1 all’interno del movimento tennistico, CHE RICORDIAMOLO, può comunque dare soddisfazioni e gratificazioni a chi è stato pervaso di spirito di competizione e agonismo. Ben vengano dunque gli schizzatelli che iniziano a 2 anni, ma meglio ancora i 16enni, 17enni e oltre che proseguono un’attività tennistica più sostenuta dalla FIT con gare, tornei, ambiente…’ENZO, che pure e’ uno che pensa che da bambini bisogna divertirsi, lo rimbecca: non puoi aspettare 16 o 17 anni per fare le cose serie…. a 16 17 anni devi già essere in piena attività agonistica internazionale e quindi devi già essere maturo tennisticamente….. e per fare ciò devi cominciare presto…. molto presto con “video-analisi, esami plio-emato-mental-metrici, psico-analisi, posturalità avanzata, tour accademie, tango, vista applicata e avanti così” (ho fatto un copia e incolla). Anzi ti dirò che bisogna cominciare anche prima degli 8-10 anni. Altrimenti lasci che il bambino “esprima se stesso”. Va bene uguale! Ma che sia chiaro….solo una delle due!’ Mad Max…quello che pensa lui, ormai lo sappiamo. Sulla Precocita’ vi e’ anche un divertito scambio fra Gabri’, Marcos ed altri scatenato dall’osservazione che sempre piu’ spesso sui campi si vedono dei MICROBI…Ora anche da Bollettieri dove una volta si arrivava che sapevi gia’ almeno servire…Ora no, fanno dei programmi di avviamento al tennis anche per microbi di 3 anni.
2)L’ALTO COSTO DELLA VITA (TENNISTICA)
blufox66, pone domande che mi ricordano quelle basic e ancestrali del replicante di Blade Runner (Chi siamo? Da dove veniamo? Dove stiamo andando?) che pesano come macigni (e a cui accennavo quasi di sfuggita intervenendo nella diatriba in altra area del blog fra Marcos e i detrattori di Paolino Cané ) e alle quali noi tutti quotidianamente tentiamo di dar risposta.Ma le sue domande ripropongono l’argomento da un punto di vista nuovo: “Non rischiamo di trasmettere ai nostri figli delle frustrazioni future pericolose per la loro formazione caratteriale?”Il discorso pero’si sposta ben presto sull’Alto Costo del Nostro Sport. Percy chiede: quanto è lecito pagare per un ragazzo di 13 anni buon giocatore? Max gli risponde che con 6000 euro se la cava: ‘tieni presente che in una delle accadomie + importanti (per risultati ottenuti) d’italia il costo ( x 6 giorni la settimana con 3 ore di tennis + 1 ora e mezzo di atletica da ottobre a giugno mentre da giugno a settembre sono 5 giorni alla settimana con a scelta 3 ore tennis +3 ore di prep atletica oppure 4 1/2 tennis + 1 ora e 1/2 prep atletica) è di 6.000 euro all’anno cioè 500 euro al mese. gli accompagnamenti ai tornei è a parte da dividere x i vari giocatori che partecipano al torneo (diaria di 50 euro al giorno + vitto e alloggio per il coach come ho detto da dividere + il costo x il giocatore)’.Da Bolletta (lo chiede Enzo) ce ne vogliono molti di piu’ (30.000$ all’anno) ma li’ ti danno vitto e alloggio.In prospettiva pero’ il problema alla fin fine è che nel tennis guadagnano, nel senso di soldi e visibilità, solo 100 persone al mondo…nel calcio fra serie A e B guadagnano solo in Italia almeno 600 atleti, senza contare la Serie C… In Africa ci sono migliaia di U12 e U14 che potrebbero essere ottimi prospetti: quel che manca loro è la possibilità di andare all’estero in una Academy Europea o Americana e di giocar tornei…E allora ecco che molti se ne vanno in America col tennis ma più per l’obiettivo del college che di una carriera pro. E poi se sei Sanguinetti o Isner o Blake o Martin…magari ci provi. Fulvio comunque fa i conti in tasca,le sue, e ci informa: far giocare il proprio figlio costa circa 70-100.000 euro all’anno : tra
-coach-prepratore fisico -fino ai 100 va bene assieme agli altri,poi deve essere a tua disposizione sempre-voli-pranzi-pernottamenti-visite mediche-accordature-telefono-varie E conclude amaro: mi chiedo some si può dire che il tennis non costa niente’ Sul fatto di INVESTIRE,invece io parlavo con un amico raccontandogli delle tre sett da Bollettieri, e lui esclamava: AH! MA STAI DAVVERO INVESTENDO SU TUO FIGLIO…Ed è qui che ho avuto l’epifania…la differenza fra me e Mad Max…Eh,no, gli ho detto: io non investo nulla, io spendo e basta…Semmai, sto investendo su un ipotetico quanto lontano futuro di scholarship per il College in US…
3)PROBLEMI DEL TENNIS ITALIANO
Nel POST 200 Carlo Polidori traccia i Punti fondamentali del suo pensiero e scrive anche: “Per migliorare la situazione attuale in Italia, darei una migliore educazione sportiva coinvolgendo maggiormente le famiglie; sono consapevole che la situazione attuale della scuola non sta creando i necessari presupposti, ma penso che ciascuno di noi all’interno della propria organizzazione può fare molto per migliorare questo aspetto ormai purtroppo consolidato.Non tenterei di risolvere il problema a livello nazionale ma bensì partendo dal “piccolo”. In altra occasione il Maestro poneva alcune domande: SE IL TENNIS NAZIONALE HA DEI PROBLEMI (domanda n°1) CHI HA LE RESPONSABILITA’ MAGGIORI (domanda n°2) e QUALI SONO LE POSSIBILI SOLUZIONI (domanda n°3) ?? EGIZIO suppongo Trombetta gli rispondeva subito nel POST 207) citando fra i PROBLEMI: Insufficiente diffusione televisiva in chiaro del tennis, maestri allo sbando, abbandonati, non guidati e che tirano a campare,poca diffusione nelle scuole e in centri di aggregazione come oratori ecc.,troppa privatizzazione e inquinamento equilibrio fra il “triangolo” genitore-alievo-coach, preparazione atletica a livello giovanile inadeguata, etc Le responsabilità sono un po’ di tutti. I nostri tempi hanno strozzato il tennis, che è sempre meno collocabile ad esempio nei palinsesti televisivi. Gli interessi economici mano a mano strozzeranno sempre di più tutti gli sport o per lo meno ne modificheranno le abitudini. LE POSSIBILI SOLUZIONI (domanda n°3) ?Partirei con cose semplici. Numericamente si deve essere di più. La federazione si darà anche da fare ma non credo di insultare nessuno se dico che si dovrebbe fare di più. Aumentare la diffusione, elenco solo un punto, tramite la sinergia di “regione” e scuole è un’idea banale, ma credo efficace. Viene fatta attualmente questa cosa? Non so che qualcuno mi risponda… La federazione Golf, ad esempio, fa molto di più in merito…Alle domande del Maestro Polidori io,Stefano Grazia, risponderei con una sola risposta:
DISPONIBILITA’ DEI CAMPI Dovrebbero essercene di più (PUBLIC COURTS) e l’accesso dei campi nei Circoli agli Under 14 dovrebbe essere gratuito almeno nelle ore di minor afflusso (dalle 14 alle 17?)Poi riprenderei il post di Roberto proclamato nell’OTTAVO RIASSUNTO, MANIFESTO DEL NOSTRO BLOG e vi aggiungerei alle Soluzioni prospettate quanto da me, dallo stesso Roberto e da Stefar e da Enzo Lo Iacono (questi ultimi due Maestri) più volte denunciato:1) sdoganamento del vincolo al Circolo2)Tornei nei Week Ends anzichè durante la settimana 3) Creazione di Centri REGIONALI come per l’ennesima volta proposto da Stefar: non ha senso che per es i migliori 10 U10 o U12 di Bologna giochino in 10 Circoli diversi e non abbiano mai occasione d’incontrarsi ed allenarsi insieme se non nei tornei…Come progredirebbero maggiormente invece se potessero giocare fra di loro tutte le settimane se non tutti i giorni o almeno una volta al mese!4)infine,non dimentichiamolo: AUMENTARE LA COLLABORAZIONE E IL DIALOGO FRA GENITORI E COACHES
4)FIAT LUX SULLA FIT
Scrive HERAIMO: ‘Purtroppo insisto a dire che chi non è nella prima fascia ( 3-4 atleti di ogni anno) è completamente abbandonato a se stesso. Non riceve nessun aiuto di nessun tipo. Su Tennis Italiano di questo mese c’è un bell’articolo di Pistolesi che riporta un episodio che io stesso ho potuto constatare di persona. Tecnici federali che durante un torneo sostenevano e consigliavano un giocatore di Tirrenia impegnato in partita contro un altro italiano, ovviamente non di Tirrenia’(…)La base deve essere estesa, centinaia di ragazzi da cui far uscire quella decina di professionisti. Interviene Atti: ‘Credo che, a seconda dei vari livelli agonistici, ci dovrebbe essere piu’ programmazione ad inizio stagione pianificando per gruppi di atleti provinciali. regionali, nazionali, dei percorsi nei tornei alternando i maestri, ma torniamo sempre al problema degli orticelli… guai a chi mette il naso nel mio…Uno dei due massimi esperti mondiali della FIT, Roberto ((l’altro e’ Nikolic)scrive: Attualmente nella nostra Federazione convivono due modelli di gestione del settore tecnico:
1. Tirrenia rappresenta un piccolo clone del sistema francese, una struttura pubblica centralizzata, come è il centro tecnico del Roland Garros. Purtroppo, da noi mancano i centri federali periferici, che danno ai nostri cugini d’oltralpe un grande vantaggio nel presidio del territorio. (Va peraltro riconosciuto che il budget della federazione francese è molto superiore a quello della FIT). Il centro tecnico federale è una struttura tradizionalmente presente nella nostra federazione (prima di Tirrenia, avevamo avuto Formia e Riano, poi chiuso per mancanza di fondi).
2. I sussidi ai team privati, ai giocatori di “interesse nazionale”, i prestiti d’onore, costituiscono una via alternativa, praticata da pochi anni anche da noi sulla falsariga del modello spagnolo.
I due sistemi non si escludono a vicenda, ma dovrebbero anzi essere sinergici. (…)Su Tirrenia, e sulla gestione dei nostri giovani, la critica più fondata è quella, già fatta altre volte, relativa alla loro programmazione, che privilegia risultati juniores, utili a fini di immagine, di breve respiro, piuttosto che la costruzione vera di un professionista, che passa per un più precoce inserimento nel circuito pro.” E in altra circostanza,sempre Roberto scrive: ‘A mio avviso, le critiche al sistema Italia vanno rivolte soprattutto in un’altra direzione, guardano a quello che succede “a monte” di Tirrenia.Il principale punto debole è infatti la qualità media dei maestri e dei preparatori “di base”, quelli che si trovano nei circoli sotto casa, che poi sono quelli che iniziano a lavorare sui bambini piccoli, dai 6 ai 10 anni.Lì a mio parere, c’è moltissimo da lavorare: io continuo a vedere troppi maestri anziani, non aggiornati, poco motivati, che usano tecniche obsolete, protetti dalla mancanza di competizione fra circoli (che deriva anche dall’assurdo vincolo che lega il giovane agonista alla struttura di primo tesseramento) e dal valore legale della targa, magari rilasciata 20 anni fa sulla base di valutazioni discutibili.(…) La FIT deve rivedere completamente le tecniche di valutazione dei maestri, le modalità del loro aggiornamento, deve migliorare enormemente la capacità di valutare la qualità dell’addestramento di base svolto nei circoli.E’ un lavoro molto più duro di quello che ci è voluto per costruire Tirrenia, lo so bene. Perché è necessario muoversi tra mille resistenze, come sempre quando si vanno a toccare le prerogative di una categoria in qualche modo “protetta”. STEFAR s’inserisce:’ a noi mancano le strutture periferiche,Tirrenia e’ soltanto un centro federale,ci dovrebbero essere almeno altri 10 centri dove poter lavorare con le stesse metodologie e radunare i migliori di ogni macroarea e non perdere talenti anche piu’ piccoli…’Killbill prova a chiosare: ‘l’unica cosa che posso obbiettare è che l’anello debole della catena non sono i maestri e neanche la federazone ma le sue fondamenta: i circoli.Le società sportive nascono per fare attività agonistica e in quella direzione vanno le maggiori attenzioni , risorse ed energie.I circoli non hanno più questa finalità, le academy nascono per colmare questo vuoto ma li il volontariato non esiste e paghi anche l’aria che respiri.
Volete dei risultati ? Volete maestri e preparatori aggiornati ?Pagateli se ottengono dei risultati altrimenti cacciateli.’Irrompe MAX piu’ che mai MAD: ‘la colpa è soprattutto della federazione perchè nn fa l’unica cosa che dovrebbe fare: INFORMARE DICENDO LA VERITA’:COSA DOVREBBE FARE? SEMPLICISSIMO: RISCRIVERE I 10 COMANDAMENTI DICENDO COME STANNO VERAMENTE LE COSE:1) CHI VUOE GIOCARE A TENNIS PER DIVERTIRSI VADA NEL CIRCOLO + VICINO A CASA 2) CHI VUOL PROVARE A FARE AGONISMO SCELGA IL CIRCOLO + VICINO A CASA A SECONDA DELLA VALUTAZIONE DI MERITO DA NOI ESPRESSA (segue valutazione con 1,2 fino a cinque stelle,tipo Guida Michelin) 3) PER CHI VOLESSE FARE AGONISMO ABBIA BEN CHIARO IN PARTENZA CHE IL TENNIS E’ UNO DEGLI SPORT + FATICOSI E DIFFICILI CHE ESISTANO E LE PROBABILITA’ DI RIUSCITA SONO DIRETTAMENTE PROPORZIONALI ALL’IMPEGNO ED ALLA FATICA PROFUSI 4) TRA I MIGLIORI 8 DI OGNI CATEGORIA NE VERRANNO SCELTI 4 A CUI VERRANNO DATI DEI CONTRIBUTI IN DENARO E LE SCELTE VERRANNO FATTE IN BASE AL FISICO ALL’ANNO DI NASCITA AL TIPO DI GIOCO E SOPRATTUTTO IN BASE ALL’IMPEGNO IN ALLENAMENTO IL CARATTERE ED IL COMPORTAMENTO IN CAMPO E FUORI
IL PROBLEMA PERO’,conclude ormai senza voce Mad Max, E’ CHE POI LA FIT AD UN CIRCOLO DI GROSSE DIMENSIONI CON DIRITTO DI MOLTI VOTI NN DARA’ MAI ** DI MERITO ALTRIMENTI I VOTI LI PERDEREBBE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ancora Roberto ci informa:’Dal blog di Baccini, sul sito della FIT, ho appreso che sarebbe in preparazione un progetto di collaborazione tra la FIT e le accademie private in Italia, finalizzato a realizzare un migliore presidio del territorio e a mettere a fattor comune metodologie e approcci, nonché informazioni su giovani atleti di potenziale interesse nazionale’ Ma ATTI e’ preoccupato : ‘sembra che la FIT abbia intenzione di selezionare a gennaio 2008, tramite tornei regionali, 1-2 bimbi/e per regione da portare ad un Torneo di macroarea da cui poi i 2 finalisti verranno cooptati nella categoria U12 (non so bene come), questo alla faccia che non conta VINCERE da piccoli ! W la FIT! Un games vinto o perso puo’ cambiare la “carriera” già a 10 anni!!!’ Ma NIKOLIC prende lo spunto da un raro intervento del Poeta: ‘ Marcos ha colto nel segno chiedendo: a Tirrenia ci finiscono i migliori giovani, o coloro che non possono permettersi di spendere decine di migliaia di euro all’anno in coach privati?E’ tanto che lo sostengo, Marcos: così come è organizzata, a Tirrenia vanno, in effetti, coloro che non possono permettersi di spendere decine di migliaia di euro all’anno in coach privati. Io non ho mai detto che vanno i migliori e la struttura non è organizzata per i migliori, ma per chi, tra i migliori, vuole andare’ ma roberto c ribatte a sua volta,trovandosi d’accordissimo con pibla. Credo che nel confrontare pubblico e privato il paragone che debba essere utilizzato non sia quello della sanità, come proposto dal sofista Nikolik, ma quello del sistema di istruzione, dell’Università (…cioe’:)…mirare a garantire a tutti i cittadini di avere le stesse possibilità di successo, in modo da premiare i meritevoli in ogni campo, a prescindere dal censo.Nel tennis questo avviene in pochi paesi (…) attualmente in Italia abbiamo un sistema misto: una piccola federazione, non invasiva, che per mancanza di fondi può seguire pochi ragazzi: e un non elevato numero di team privati che si appoggiano per lo più alle academies, che però, stante la grande difficoltà di reperire sponsor, possono seguire solo ragazzi talentuosi sì, ma soprattutto provenienti da famiglie facoltose.Questo fenomeno di erogazione dell’istruzione tennistica di qualità in base al censo limita enormemente la platea dei potenziali agonisti promettenti, e fa si che la base di giovani praticanti della cui continua espansione tanto si vanta Baccini sia in realtà molto più ristretta.Per dirla con un termine pomposo, ne risulta una inefficiente distribuzione dell’addestramento tennistico. Hai più soldi che talento? Avrai ottimi coach, finché non capirai che più di tanto non puoi fare.Hai talento ma non soldi? Sorry, ragazzo, se non riuscirai ad entrare nel ristrettissimo giro di Tirrenia, giocherai gli Open…E quindi, a mio avviso, Tirrenia (e ora anche Formia, che per fortuna riapre alle ragazze) non solo non devono essere chiuse, ma devono essere migliorate nella qualità dell’addestramento (beneficiando anche delle esperienze dei team privati, dal momento che non c’è in realtà concorrenza, dato che hanno target di clientela diversi) e ampliate, per poter seguire un maggior numero di ragazzi promettenti che, ahiloro, non hanno la diponibilità economica delle famiglie Quinzi, Miccini e Fognini. NIKOLIC che aveva gia’ scritto dissentendo dai piu’: ‘Ecco, ad esempio, chi sono i professionisti che collaborano strettamente con la federazione, a parte Corrado Barazzutti, che chiaramente non ha bisogno di presentazioni: Riccardo Piatti, Renzo Furlan, Pino Carnovale, Roberto Lombardi, Pier Francesco Parra.Siccome questo è un blog di tennis e sapete tutti chi sono i signori sopra citati, non dico nulla di presentazione nemmeno per loro (…) un ragazzino di talento comincia ormai a giocare e allenarsi con discreta professionalità a 7-8 anni. E’ ovvio, quindi, che sia il ragazzino che i propri genitori, giunti a 13-14 anni, anche se a Tirrenia ci sono ottimi professionisti, giustamente e legittimamente non lasciano il coach privato che ha scoperto per primo, o per secondo, il talento di tuo figlio e che lo ha portato a risultati ottimi fino a quel punto, facendolo migliorare costantemente. Sei soddisfatto del lavoro svolto e lo fai rimanere con quel coach.Quindi, non è vero che i 13-14enni non vanno a Tirrenia perché a Tirrenia ci sono degli incompetenti, semplicemente molti non vanno perché si trovano benissimo da anni per conto loro.’,Nikolic,dicevo, nel POST 712 riprende le sue solite considerazioni: la strada tracciata e’ quella PRIVATA,del MAD MAX, la FIT nulla puo’. Il Mad MAX FURIOSO invece gli risponde sempre urlando (e scandalizzando forse Angelica un po’ fanatica di netiquette): ‘LA FIT NN DEVE FARE QUELLLO CHE FACCIO IO!!! DEVE SOLO DIRE E FAR SAPERE A CHIUNQUE SI AVVICINI AL TENNIS CHE QUELLA E’ LA STRADA DA PERCORRERE SE SI VUOLE ARRIVARE AL TOP E DEVE FAR SAPERE TRAMITE UNA GUIDA MICHELIN DEI MAESTRI/CIRCOLI/ ACCADEMIE/ PREPARATORI ATLETICI CHI E’ IN GRADO E CHI E’ ABILITATO A FARLO. PUNTO. QUESTO INTANTO CREERA’ UN RAGGRUPPAMENTO DEI MIGLIORI CHE LI AIUTERA’ A PROGREDIRE ESSENDO SEMPRE IN COMPETIZIONE CON TENNISTI DI ALTO LIVELLO, NN FARA’ PERDERE TEMPO E DENARO PREZIOSO A CHI HA DELLE ASPIRAZIONI, NN PERMETTERA’ A PERSONE POCO SERIE DI SFRUTTARE LA SITUAZIONE RISCHIANDO INOLTRE DI ROVINARE MOLTI RAGAZZI, DIVENTEREBBE FACILISSIMO E COMODISSIMO MONITORARE I TALENTI POTENDOLI TROVARE TUTTI NELLE POCHE STRUTTURE ACCREDITATE E ALLO STESSO TEMPO UNIRA’ CHI INVECE GIOCA SOLO PER DIVERTIRSI. DOPODICHE’ OVVIAMENTE LA FIT DOVRA’ PENSARE A FARE LA GIUSTA PROPAGANDA COME FANNO TUTTE LE ALTRE FEDERAZIONI SPORTIVE E POTRA’ PENSARE A COME POTER AIUTARE I MIGLIORI…ALTRO NN E’ RICHIESTO!!!!!!! Anche Heraimo non e’ convinto: ‘Che io sappia non c’è nessun ragazzo in Italia inferiore ai 14 anni che ha un coach privato gratuito. Se qualcuno ce l’ha è perchè c’è dietro un genitore che paga. Ci sono ovviamente dei ragazzini bravi che sono spesati dal prorio circolo per gli allenamenti, ma chiaramente è un’altra cosa rispetto al coach privato. Devono fare le competizioni a squadre, devono allenarsi con chi capita, anche con quelli più scarsi, devono limitarsi ad una programmazione locale.Io credo che nessuno mai abbia rifiutato la convocazione a Tirrenia, a parte quelli per l’appunto che hanno un genitore che può pagare sui 30.000 -60.000 euro all’anno per un coach privato (ma penso siano pochi). (Miccini, Quinzi…NdStGr).Fulvio gli da ragione: ‘HO avuto anche io la possibilita di allenare fabio a tirrenia e ti posso assicurARE CHE OLTRE A FURLAN E CARNOVALI ce’ il…buio.’Poi Fulvio ricorda a Roberto un episodio, verificatosi questa estate, durante i due tornei future di Imperia (dove Trevisan fece finale) e di Avezzano (dove Lopez arrivò mi pare in semi). Ebbene,racconta scandalizzato Roberto, al quasi-esordio fra i pro, i due giovani virgulti, declamati talenti allevati dalla nostra Federazione, simbolo vivente del nuovo corso della FIT, sono andati DA SOLI, allo sbaraglio, senza coach, perché il tecnico federale Christian Brandi, che li segue abitualmente in giro per i tornei, AVEVA PRESO DUE SETTIMANE DI FERIE, COME UN IMPIEGATO DELLE POSTE…Fu davvero un brutto episodio, che conferma da un lato le perplessità di molti sulla qualità e la motivazione di quanti affiancano il povero Furlan, e dall’altro, a mio avviso, la stoffa e la determinazione dei due ragazzi, che hanno ottenuto, nonostante tutto, dei buoni piazzamenti.’Su questo argomento si scatena una QUERELLE su altra area del Blog fra la Missionaria in Africa Chiara e Mad Max che aveva in pratica ripetuto,coi suoi toni piu’ sanguigni,il concetto di roberto.Mad Max allo stato puro scrive anche a Baccini: ‘e lei invece di rispondere a tutti gli ultimi ns post, invece di rispondere a tutte le bugie che dite (come ad esempio che il tennis giovanile costa poco, bugia che abbiamo dimostrato tutti noi genitori che VI MANTENIAMO) si permette di mettere online la sciocchezza (l’italia del tennis nn è in crisi prendendo come spunto l’articolo sulla gazzetta che titola “italia da record” in riferimento al nr di giocatori italiani nei primi 100) scritta probabilmente da un giornalista embedded (che cmq conferma la nn QUALITA’ di questi numeri)?mi piacerebbe incontrarla e che me le dicesse guardandomi negli occhi le sciocchezze che scrive. ma come sappiamo gtutti voi sui campi nn ci siete mai o solo alla fine per salire sul carro dei vincitori a cose ormai fatte. come ho detto + volte auguratevi che io nn raggiunga mai il mio obiettivo chè sul mio carro ci si sale solo dall’inizio poi sarà tardi e perchè nn ci siano dubbi i fatti saranno urlati ai quattro venti’.
5)E ALLORA,DE PROFUNDIS PER IL CIRCOLO?
Stefar mi fa i complimenti ‘perche’,anche aiutato dalla situazione contingente del tuo lavoro hai capito prima di altri e molto prima di tanti tecnici affermati che il circolo ,grande o piccolo che sia NON E’ L’AMBIENTE GIUSTO PER FAR CRESCERE UN AGONISTA DI LIVELLO ITALIANO!.I maestri sono presi da troppi impegni,troppi genitori giustamente esigenti qualunque sia il livello del proprio figlio,troppi equilibri da rispettare e spesso al consigliere del circolo non frega niente del bravo bambino under 12 o 14. (…)Concordo poi con te che fa piu’ un genitore scolarizzato ex giocatore che si documenta che non un maestro non aggiornato e scoglionato che se ne frega o anche un maestro bavo che pero’ si dedichera’ sempre parzialmente e spesso con diffidenza a vostro figlio’ Ma anche: ‘E smettiamola di dare addosso solo ai maestri;ricordo a tutti che oggi per chiunque voglia diventare maestro nazionale deve affrontare una formazione che dura tre anni,con valutazioni periodiche ogni anno.E deve avere un diploma superiore e classifica minima ……gia’ rispetto al passato e’ un grosso progresso……..pensiamo piuttosto al ‘’sistema circolo”che non funziona piu’ per produrre giocatori….’ Roberto citando il Blog dell’amico Alessandro Nizegorodcev riassume un’interessante Tavola Rotonda fra Castellani e Cipolla sul tema Il Movimento Tennistico Italiano, . (Probabilmente un concetto che non è mai esitito davvero) Roberto non e’ d’accordo con Castellani: a suo avviso non è il concetto di Federazione in sè a non funzionare, perché ne esistono altre che il loro mestiere fondamentale (quello di produrre giocatori) lo sanno fare bene. L’esempio francese credo che sia sufficiente.Il problema,dice roberto c., è che le federazioni sono organizzazioni, e come tali sono soprattutto fatte dagli uomini che le dirigono e dalle norme che le governano. I francesi hanno avuto un grandissimo dirigente nella persona di Philippe Chartrier, che ha svolto un’opera di qualità enorme a favore della Federazione francese. Noi, purtroppo abbiamo avuto Paolo Galgani, e i guasti prodotti dalla sua fallimentare gestione li stiamo ancora pagando.Credo che Binaghi sia una persona onesta e che sia molto più competente di Galgani, ma credo anche che lui abbia le mani legate.’ DAI CIRCOLI,spiega Roberto (e qui dovreste andare a leggervi il suo POST Num 251)e conclude: ‘Insomma, credo che il CONI dovrebbe poter togliere ai circoli il potere di eleggere il vertice delle Fit, che in tal modo non sarebbe ricostretto a rispondere del suo operato ad una cricca di vecchi tromboni e maneggioni, quali sono la gran parte dei consiglieri e presidenti dei circoli italiani.Ci vorrebbe forse un lunghissimo periodo di commissariamento, fino a che non saranno state apportate le necessarie riforme “strutturali” al tennis italiano, che l’attuale assetto non può produrre.
“Au Contraire Nikolic” ovviamente non si lascia sfuggire l’occasione e col suo solito ineguagliabile stile contesta che i circoli siano il primo ostacolo per la crescita del tennis.Il primo ostacolo per la crescita del tennis è la sua scarsa presa nei giovani, che legittimamente preferiscono, in tutta libertà, altri sport più divertenti, in specie di squadra.
6)E CI POTEVA MANCARE? ACADEMY vs CIRCOLI & IMPORTANZA DELLA LOGISTICA SCUOLAUna cosa mi accomuna sicuramente a Mad Max la predilezione per il Sistema delle Academies. Ma se volete chiamarlo Team of Coaches, fate pure. MAX dice infatti ad a ENZO che ogni tanto ce lo contesta: ma è quello che diciamo io e stefano: noi nn è che ci siamo improvvisati dalla mattina alla sera coach facendo seguire ai figli i NS PROGRAMMI. facendo scelte simili (anche se leggermente diverse dipendenti probabilmente dalle differenti problematiche lavorative personali) stiamo facendo seguire i programmi + avanzati a livello mondiale fatti fare da accademie coach e preparatori atletici di livello mondiale che hanno raggiunto risultati insindacabili. in + li facciamo lavorare maggiormante (sempre però seguendo le direttive delle varie academy ma cercando magari di lavorare su cose + personalizzate o su quelle cose dove abitualmente lavorano un po’ meno ma che un domani in una situazione di sostanziale parità potrebbero fare la differenza). inoltre cerchiamo di aumentare il loro bagaglio sfruttando anche le ns conoscienze ed esperienze che spesso sono molto superiori di quelle di tutti i vari coach messi insieme e visto che sul campo non si vince solo con i diritto ed il rovescio credo fermamente che questo potrà un domani fare una grandissima differenza…’ Max si e’ anche trasferito da Milano al Lago d’Iseo e ha quindi risolto la LOGISTICA: casa/scuola/academy tutto nel giro di 5-10. Io e Gabri’ parlandone fra noi ci accorgevamo che con la nostra esperienza, con quello che abbiamo visto in giro, e quello che abbiamo capito o solo creduto di capire, se mai dovessimo aprire un Academy la prima cosa di cui dovremmo preoccuparci sarebbe l’aggancio,il link,il gemellaggio con una Scuola Privata… Una Scuola che ti metta nelle condizioni di studiare bene ma ti faciliti anche gli allenamenti e la partecipazione ai tornei…Non una scuola dentro l’Academy con classi riunite e orari ridotti ma una VERA SCUOLA anche se PRIVATA (in Italia suona quasi come una parolaccia), a 5′ di School bus dalla Academy con Preside e Professori consci del problema e con la mentalità da tutor o comunque la mentalità di voler aiutare a risolvere il problema e non voler creare l’ostacolo…OVVIAMENTE Nikolic non concorda e nel post del 29 dicembre,scrive: Francamente, riguardo alle Academy io non sono della tua idea, anzi, io nutro molte perplessità, se si guarda a bambini under 12.

7)SCUOLA NAZIONALE MAESTRIENZO pero’ vede miglioramenti e si deve ricredere,anzi e’ fiducioso: il sistema degli allenamenti dettato dalla SNM vuole cambiare (era ora). Il nuovo sistema (che ne prevede l’applicazione sin dalle prime sedute degli allenamenti nel minitennis) denominato GBA (Game based approach - approccio basato sul gioco) sembra dare una svolta alla vecchia statica standardizzazione degli allenamenti. In soldoni: lasciamo giocare i nostri atleti come meglio credono; l’importante che si mantengano all’interno di alcuni canali tecnici di tolleranza dettati da modelli diversi (Federer - Nadal - Roddik - Hewit - Gonzales ecc) e che i movimenti siano “biomeccanicamente” corretti.

8)MALAFEMMENEA Tirrenia Femmine si,Femmine no…Nikolic dice la sua: ‘la spiegazione sulla (quasi) scomparsa delle ragazze sia molto semplice: semplicemente, non ci sono ragazze di talento libere! Quasi tutte hanno il loro maestro privato.Chi dovrebbe andare, infatti, a Tirrenia? La Giorgi? Sapete dove e con chi si allena. La Burnett? Sapete dove e con chi si allena. Eccetera, eccetera.’

9) PERCHE’ NON CI SONO PIU’ CAMPIONI ITALIANI?A chi contro la sua Teoria dell’inferioritá psicologica GENETICA o comunque naturale dell’atleta italiano, cita come esempi Valentino Rossi e Yuri Chechi, Egizio ribatte pronto:“ Parecchi problemi che incontrano i nostri giocatori derivano, secondo me, dal passato che hanno alle spalle. E’ un discorso che meriterebbe molto spazio, ma tanto per farla breve, sono convinto dal fatto che tennisti e golfisti, nel nostro paese, provengano da un certo tipo di famiglie che tendono troppo a “tutelarli” (leggi anche viziarli, coccolarli, servirli, proteggerli, assillarli, assisterli, eccetera eccetera eccetera), fin da quando sono già bimbetti . Tutto ciò hai idea di come viene “pagato” da questi bimbetti quando poi si ritrovano sul campo da gioco soli soletti?? Che non anno la capacità di “arrangiarsi” e non sono attrezzati in maniera adeguata (rispetto ai loro coetanei di altri paesi) per “lottare” e soffrire in campo…” In altra area Paolo scrive:“L’italiano medio resta in famiglia fino a 30 anni, il tennista medio resta in Italia fino ai 20 anni………….quando oramai è tardi per diventare un campione!!!” E Cino Marchese scriveva in altra area del Blog: ‘perchè se Bracciali,che avrebbe potuto giocare molto bene, si trova a Sydney la sua preoccupazione principale è di trovare La Gazzetta dello Sport, oppure tutti insieme trovare il ristorante italiano dove mangiare.” Siamo spessi accusati, io e mia moglie, di arroganza e superbia. Proprio perchè ci rifiutiamo di andare a mangiare nel ristorante italiano o di seguire il calcio in tivù o di guardare il tg della rai tutti insieme nella Guest House della Compagnia… Se mio figlio avrà mai davvero un vantaggio rispetto agli altri, potrebbe davvero essere che sarà cresciuto all’estero?”

10)CARLO POLIDORI vs GENITORI? NO, QUESTA VOLTA VS PRESIDENTI!!!Iccia ci informa che Il comitato lazio ha istituito la casa lazio raccoglie i migliori elementi raduna confronta ecc.. dai 10 anni ai 16…(…) sarebbe auspicabile che ogni regione seguisse questa strada, forse nel lazio perchè il preside è una ex 2 categoria?’ Roberto e’ entusiasta ma,ci dice,le iniziative lodevoli di Tropiano (Presidente del Comitato regionale FIT Lazio) non finiscono qua e ci legge una lettera che il Presidente Tropiano ha inviato ai Maestri del Lazio invitandoli a prestare piu’ tempo e attenzione nell’insegnare ai propri Allievi il Servizio.Ma Carlo Polidori,che deve essere un Sindacalista, difende la Categoria e cosi’ come vuole che i Genitori facciano solo i Genitori scrive: ‘se un presidente che è stato un ex seconda puo’ dire alla categoria dei maestri come si deve fare per ……..allora qualunque maestro che vive da molti anni il suo club, il suo comitato o la sua federazione puo’ dire alla categoria dei dirigenti come potrebbero organizzarsi per fare meglio’STEFAR non e’ d’accordo:Caro Carlo,cerchiamo di non essere inutilmente polemici o negativi stabilendo i paletti del nostro orticello…..non mi pare che la lettera contenesse motivi di pregiudizi o imperativi,era soltanto un invito,giusto secondo me ,a curare un po’ piu’ l’aspetto del servizio,colpo iniziale al pari della risposta in uno sport che conta a volte 2/3 scambi massimo (sul duro) e sovente 6/7 scambi in media (sulla terra).Molto meglio dell’assoluto immobilismo di altre regioni …..ricorda …DIVIDI ET IMPERA dicevano i romani …invece uniti si vince.’

11)TUTTI CONTRO TUTTI
Mad Max non ce l’ha solo con Nikolic o Baccini,sia ben chiaro, ma riesce nell’improbabile impresa dia scontrarsi,a rotazione, piu’o meno con tutti sugli argomenti piu’ disparati sollevando ondate di riprovazione o semplici alzate di sopracciglio e a volte riesce persino a litigare con te anche quando gli dai ragione. A un certo punto inizia una Querelle con Ubaldo (cfr i posts 455/456/461 /462/465/ 468) con accuse reciproche e confuse fra cui anche quella di essere toscano (SCHERZO!!!) ma c’e’ di bello che Max non tiene il broncio a lungo… Solo con me, dopo che lo avevo bacchettato in seguito ai toni accesi usati nello Scontro da Titani fra i Preparatori Atletici, ha voluto un po’ infierire dandomi del Poco Cristallino ma intanto il Tutti Contro Tutti dilaga:Stefar vs Kill Bill sulla opportunita’ di Propagandare il Verbo (leggi Meeting di Aggiornamento sei Coaches di Tirrenia: KB si lamentava di non averne saputo nulla, Stefar gli diceva: dovevi andarci…).E poi sul Vincente o Perdente,sullo Sbattimento di Racchette, sulla Precocita’ Naturale (con Daniele Riva,Andrew e Adriano Moja che sono contrari)….Tutti Contro Tutti ma spesso Tutti Contro Max accusato di voler investire sulla Figlia, di fare un po’ troppo ‘lo sborone’ come si direbbe a bologna con ste storie dell’Aga Khan e del Jet Set ripudiato e soprattutto col suo procedere come un rinoceronte in una cristalleria …Molte volte gli stessi che gli danno contro, come spesso succede nel blog,gli danno ragione e allora, non c’e’ mai pace, interviene Mauro a metterlo in guardia: ‘In certe logiche sociali. quando si vuol fare zittire qualcuno, si cerca di eliminarlo in vari modi (mediatico e persino fisico), oppure si cerca di adulalrlo. Mi sembra questo stia avenendo anche nei confronti di Max, si loda la persona ma si trascurano alla grande le sue “battaglie” ad esempio prloblemi della Fit o i costi assurdi del tennis giovanile. Non credo che sia una cosa voluta da Pibla e Stefano, è sicuramente inconscia ma reale. Max non fatti fregare!!!’ Mauro accusa anche me di andare fuori tema ma giusto per prendere le difese di MadMax che mi accusa di essere poco Cristallino (fammi capire,max: se ti do ragione sono cristallino, se non son ti do ragione non lo sono ? O solo chi mantiene l’anonimato può permettersi LA VERITA’ senza paura di offendere ? Poi non capisco perchè se tu dici bene di Vavassori e Catizzone tutto bene, se qualcun altro parla bene di qualcun altro NO, Vavassori e Catizzone sono meglio…).Interviene Pibla a fare da paciere e si continua cosi’ allegramente tutti contro Nikolic! Ma all’interno del TUTTI CONTRO TUTTI sono altri gli scontri che han lasciato vittime sul campo:

12)SCONTRI FRA TITANI
il primo e’ lo SCONTRO PER INTERPOSTA PERSONA FRA PREPARATORI ATLETICI che prende spunto dall’utilizzo da parte del Prof Buzzelli del lancio del giavellotto per insegnare il Servizio, utilizzo scartato dal Preparatore Preferito di Mad Max,tal g.c, come inutile e anzi pericoloso. Inizia qui una sarabanda di equivoci e fraintendimenti e anche qualche caduta di gusto che mi costringera’ poi a fare il nome e cognome del Preparatore (E chi sara’ mai quersto g.c? Gesu’ Cristo????) scatenando l’ira funesta di Max che prima se ne va anche lui sull’Aventino, poi fortunatamente ritorna ma ogni tanto me lo rimprovera ancora (dandomi del poco cristallino).
Il SECONDO SCONTRO e’ invece con Yancey e il Fuori Tema. Stefar s’innervosisce un po’ per le continue digressioni a cui ci obbliga il dotto e colto Yancey e anch’io,il Vostro Curatore Nonche’ Medico Curante, provo a riportare il discorso sui binari piu’ tennistici. Yancey,anche lui un peperino,si offende e anche lui sale sull’Aventino. Nikolic mi dice ‘E Due, li hai fatti fuori tutti tu…ancora un po’ e non ne rimarra’ nessuno.’ Costringendomi a una memorabile filippica con recensione di Highlander.
Poco dopo dunque,NEL TERZO SCONTRO, provo a far fuori anche Nikolic ma fortunatamente non ci riesco, pur scatenando l’entusiasmo di Roberto.Cosa succede stavolta? Che Nikolic novello Demostene, oltre a sottolineare l’importanza del Maestro Pierino, prende more solito le parti della bistrattata federazione e nei posts 252/264/272/289/297 e 304 cerca di rispondere un po’ a tutti. Soprattutto Nikolic scrive quello che ha gia’ scritto e riscrivera’ spesso e non senza qualche ragione: cioe’ che il TENNIS e’ uno sport difficile,costosissimo, complicato e poco coinvolgente rispetto ad altri sport di squadra e che la FIT non ha alcun demerito ne’ alcun merito nella produzione di campioni: il suo unico scopo essendo quello di propagandare il gioco. Secondo Nikolic,e qui non ci troviamo piu’ d’accordo, bisognerebbe cambiare le regole del gioco.Poi Nikolic, e qui siamo al paradossale, e’ d’accordo col fatto che a 12 aa se fai la tessera FIT con un Circolo poi devi giocare per quel circolo per almeno 4 anni (POST 258)per La replica piu’ gentile e’ di roberto: ma ce fai o ce sei? Anche Kill bill,bobo,pibla, stefar,Atti,claudiotn,heraimo insorgono con veemenza (Mad Max no,e’ sull’Aventino e questa battaglia se l’e’ persa) e cio’ m’induce a scendere ancora una volta in campo: ‘mi domandavo invece se non fosse possibile convincere Nikolic a fare il Bastian Contrario di Se Stesso e come Demostene impegnarsi a fondo nello stendere un’Orazione questa volta CONTRO il Vincolo, una orazione vibrante e ironica come solo Nikolic puó fare, di quelle che mettano alla berlina il sistema e chi l’ha voluto o lo sostiene, e anche se non fosse quello che davvero lui pensa, chissenefrega, magari stavolta è così bravo che ci convince tutti…
E ci permetterebbe una ,sono sicuro,micidiale introduzione alla nostra Petizione per la Cancellazione del Vincolo…’

13)SVINCOLONE (TUTTO A MANCINA…)
Il Quesito di Claudio papà di una Bambina di 12 anni CONDANNATA DAL VINCOLO a rimanere dove si trova per 4 anni…o fino ai 14…o comunque che non può cambiare circolo a fine anno , è una della battaglie portate avanti dal nostro sub Blog. Le versioni sono molteplici ma in sostanza dopo i 12 aa sembrerebbe che una volta fatta la tessera per un dato Circolo si sia costretti a rimanervi per 4 anni a meno di non poter dimostrare un cambio di residenza. Altri però dicono che basti pagare una penale di 100 Euro: MA GLI STESSI MAESTRI NON LO SANNO o almeno molti di loro. CLAUDIOTN ci avverte che il trasferimento è quasi impossibile. ‘L’unica possibilità è che il genitore scriva una racc. a.r. in cui richiede il tesseramento del figlio, che il Circolo presso cui il ragazzo era tesserato si rifiuti di tesserarlo (tramite una risposta credo sempre con racc.) e così si può richiedere il trasferimento’

14)CHE PALLE!!!
Stefar, a richiesta, ripete la sua convinzione sull’utilita’ delle palline mid per i bambini fino ai dieci anni ,soprattutto per quelli esili e piccoli di statura.Le palle normali,spiega, sono progettate per il rimbalzo adatto ad un adulto,prevedendo un impatto fra l’anca e le spalle…Il rischio e’ quello di un cambio di impugnatura repentino (SOPRATTUTTO NELLE FEMMINE NEL DIRITTO,LA EASTERN SPESSO DIVENTA FULL WESTERN,con i danni che ne consegue..se nessuno se ne accorge)

15)IMPORTANZA DELLA VITTORIA NEI TORNEI JUNIOR
Nikolic nota che Mad Max, ‘considera insignificante chi non è stato top ten e replica : ‘Beh, io contesto questo culto della vittoria; e contesto che si insegni ai giovani, che iniziano la loro carriera sportiva, questa mentalità della vittoria, altrimenti non significhi nulla, sei insignificante, sei una nullità; contesto che il modo migliore di far avvicinare i bambini al mondo dello sport sia quello di instillare loro questa ossessione della vittoria a tutti i costi, altrimenti sei insignificante, perché, appunto, ho timore del “tutti i costi”. Ma Mad Max novello Zeb Machane da qualche parte aveva anche detto:’prima di tutto ci vuole la cultura sportiva che significa:1)imparare prima di tutto a perdere ma poi anche a vincere rispettando sempre l’avversario;2)imparare fin da piccoli la cultura del lavoro perchè tanti vogliono vincere ma pochi vogliono lavorare per farlo;3)nn trovare mai scuse per le sconfitte;4)trovare nel proprio miglioramento la propria vittoria. Anche Atti constata,girando per Tornei U10/12 che : ‘per i genitori che per molti maestri contano solo che l’allievo vinca, non importa come; sappiamo tutti che vincere “pallettando” non serve per progredire.’ STEFAR giustamente ricorda che il torneo serve come verifica e non come obiettivo .
Sono cioe’ un mezzo per capire dove intervenire e dove lavorare per raggiungere l’obiettivo in fase di perfezionamento.Max pero’ osserva: ‘se si vince giocando “male” si potrà usufruire delle convocazioni e degli aiuti ma nn si diventerà mai un top ten (come la classifiche atp/wta degli ultimi 30 anni insegnano) e la colpa nn è poi dei giocatori e/o delle famiglie ma delle scelte della fit’

16) IMPORTANZA DELLA VIDEOANALISI
Tutti pazzi,tutti entusiasti,tutti d’accordo invece per la Videoanalisi, da Enzo Lo Iacono che ce la magnificava fin dai suoi primi Posts, a Stefar e a Mad Max. Io non ne ho mai parlato poi tanto dandola quasi per scontata (I Coaches che si occupano di Nicholas alla Bollettieri sono in verita’ i Responsabili dello Strategy Zone, il Programma di Video analisi per tutta la Academy).Stefar aggiunge : puo’anche servire a correggere nei dettagli e far prendere coscienza di se’ atleti molto talentuosi ed estrosi.
Inoltre,puo’ prevenire rischi di usura delle articolazioni prevenendo errori di movimento

17) X AND O: ovvero e’ meglio allenare il colpo forte di un giocatore o cercare di rinforzare quello debole a tutti i costi?
Enzo,dopo aver dissertato con Stefar sulla ROTAZIONE DEL POLSO (polso bloccato all’impatto con pronazione dell’avambraccio in avanti ,ma,aggiunge Stefar, direi che c’e’ anche una piccola rotazione del polso nell’apertura e poi chiusura del finale) risponde alla domanda posta da Stefar: “dipende (…) nel tennis l’avversario non è la pallina (come molti asseriscono) ma è proprio …… l’avversario. Quindi,per rispondere, insisterei nel portare il giocatore a carpire quanto prima, il punto debole dell’avversario e martellare proprio lì, impostando “Il tennis del giorno” e solo di quel giorno.
E’ chiaro che il colpo debole deve essere comunque “decente”!

18) BORN TO WIN or BEAUTIFUL LOSER? THIS IS THE QUESTION (e SBATTIMENTO DI RACCHETTE)
Pibla si preoccupa in un mio post incentrato sul tema dell’animus vincendi che io non abbia esagerato nel ravvisare nel campione cattivo e molto egocentrico le sole caratteristiche possibili del vincente. Scrive infatti,citando poi Muster: ‘secondo me essere vincenti significa, approssimativamente parlando, entrare in campo disposti a tutto e con la piena consapevolezza che quando ne usciremo avremo dato veramente tutto e forse anche qualcosa di più’ che e’ poi quello che ho sempre sostenuto fin dall’inizio…non cnta vincere,non conta perdere, cio’ che conta e’ l’aver ben combattuto. La mia semmai era una preoccupazione…Da qui comunque il sottile equilibrio nel correggere certe caratteristiche innate dei nostri pargoli con l’Educazione Classica e che secondo me ENZO ha ben compreso (mentre Kill Bill, l’Agonista Duro e Puro, invece rimane dubbioso e con lui anche Andrew e Altri)Enzo dice: Raccomando sempre:
“TESTA, CUORE E GAMBE!”

Sull’utilizzo della testa e della gambe è inutile rimarcare.
Sul CUORE farei un discorso a parte:

Cuore = passione, voglia di vincere, voglia di lottare ecc.

Sono convinto che questa è una di quelle caratteristiche che HAI o NON HAI; poco ci puoi lavorare.E’ chiaro che nei mini atleti queste qualità si traducono spesso, anzi vengono esternati con atteggiamenti che possono sembrare negativi, ma che sono di buon segno: sbattere la racchetta - fregare all’avversario la pallina importante - spiattellare un “Yeesss” in faccia all’avversario.Ripeto, tutte espressioni “scorrette”, ma segno di PASSIONE.
E’ chiaro che con i dovuti modi e con tanta pazienza, bisogna far capire all’allievo la sottile linea che separa l’accanimento dalla scorrettezza, la legalità dall’illegalità ecc. ecc.
(…): è scorretto sbattere la racchetta; è sbagliato gioire sui doppi falli dell’avversario o sui suoi errori, è sbagliatissimo non essere onesti sulle chiamate importanti, ma sono atteggiamenti importanti, anzi caratteristiche importanti nell’età giovanile, che il maestro dovrà saper indirizzare nel modo giusto e corretto!
Senza queste caratteristiche, che per Andrew dice son solo maleducazione, ENZO ci dice che difficilmente l’Atleta andra’ lontano.Fulvio poi interviene e mette a tacere tutti: la racchetta si puo’ sbattere,che c’entra con la maleducazione…

19)NON ESISTONO CERTEZZE PER DIVENTARE CAMPIONI!
dice Atti e ‘quindi ognuna delle ns. teorie serve per scambiarci opinioni e idee ma da qui a sapere con assoluta certezza qual è il VERBO del TENNIS ce ne passa eccome.. purtroppo.’MAX pero’ si sente ieratico e dopo i 10 Comandamenti (ridotti a 4) ci legge di nuovo il Vangelo:
1) avere un atleta normo educato,inquadrato ed indirizzato verso un obbiettivo e che lavora senza nessun problema anzi felice di farlo anche a questa età (grazie all’educazione ovviamente e già i + nn pensano neanche che questo possa realmente accadere visto il mondo in cui viviamo!!)
2) trovare sin dai 6/7 anni un preparatore atletico di livello nazionale
che lo fa lavorare come deve sviluppando al max tutte quelle proprietà che dopo gli 11 anni si sviluppano al 50% e con fatica tripla, ed ovviamente prenderlo a tempo praticamente pieno (cosa dici saremo in 5 nel mondo? io nn credo cmq diciamo di si)
3) poterlo seguire giornalmete sin da quell’età (forse in 10 nel mondo)
4) trasferirsi per poterlo far allenare in un’accademia (quindi in un posto realmente preposto) e quindi con intensità e metodo pro sin da bambino (qui forse raggiungiamo i 100)
5) dedicando tutto questo tempo si può fare quindi tutto al meglio dall’aspetto fisico alla quantità ed alla qualità tecnica (quindi con sedute tecniche specifiche + video analisi etc etc) (a 8/9 anni riscendiamo di molto)
6) avere il denaro necessario per supportare il tutto (se a questo dobbiamo aggiungere i 5 punti precedenti nn so se ce n’è un altro)
Nikolic, concorda ovviamente per puntualizzare che la FIT non ha colpe: C’è poco da fare: il nostro sport, orribile sotto questo punto di vista, impone i gravissimi sacrifici che Max ha indicato, sacrifici che deve ovviamente sostenere non solo il giovane atleta, ma anche la sua famiglia ed i suoi genitori.Senz’altro, molti, altrettanto legittimamente, non se la sentiranno di farli.Mauro istrConi si sente in dovere di precisare che: ‘… io non ho mica detto che i bimbi a 7-8 anni non debbano “lavorare” bene sul campo, anzi ne sono convinto!Dico anche che bisogna saperli “ingannare” , divertendoli con pgr di PROPEDEUTICA adeguati allo sviluppo psico motorio del bambino/a.(magari con una certa attenzione per i soggetti particolarmente dotati)’
Il succo del Max Pensiero,comunque, e’ :se vuoi costruire una casa devi costruire solide fondamenta e quindi se vuoi costruire un tennista devi cominciare con una ottima preparazione atletica a metter su i mattoni…La novità nel Max Pensiero c’è perchè in realtà noi o almeno molti di noi andavano sostenendo (vedi Teoria della Mielina e Affini) che bisognasse cominciare sin da piccoli a ripetere i gesti tecnici…Max mi sembra abbia privilegiato (anche con la spesa scegliendo quello che secondo lui era il migliore) la parte Atletica.Vabbè, probabilmente una cosa non esclude l’altra perchè è ovvio che se io (che non son nessuno) porto mio figlio a giocare gli faccio fare molti foot drills e questi qualcuno li può considerare tennis, qualcun altro preparazione atletica.

20)MA NE VALE POI PROPRIO LA PENA?LA VITA FUORI DAL CAMPO E GIOVENTU’ BRUCIATA
Stefar,rispondendo a Marco che ci invitava a guardare a quanto e’ bella la vita fuori dal campo, ‘non vorrei fare il negativo…ma sei sicuro ?’Pensa che l’obiettivo che ci dovremmo dare non e’ quello dei top 10 (impossibile da raggiungere per un normoatleta,i top 10 hanno tutto),e neanche quello dei top 140 ,(difficile),forse quello dell’agonismo di livello nazionale (facile)ma soprattutto quello di tenere i nostri figli lontano da brutte compagnie e rischi da sballo,di tenerli in un ambiente sano con compagnie giuste e pensare alla formazione scolastica soprattutto e perche’ no sportiva.Almeno fino ai 14 anni…..poi li’ si che incombono decisioni irrevocabili (parafrasando uno che poi si e’ rovinato e ha portato alla rovina l’italia )ma soltanto se sei fra i primi 5 in italia……se no fai del tuo meglio serenamente nel tennis e studia come si deve’ Mad Max si lancia in un J’ACCUSE tracciando un ritratto desolante della Gioventu’ Odierna dedita al cazzeggio e alla Play Station e a chi gli dice: su,dai,non far cosi’Max ribatte: ‘è una questione di opinioni… io so solo che quando a dei ragazzi che nn facevano nulla di male (come pensano quasi tutti) a scuola gli hanno sequestrato i telefonini i genitori di tali normalissimi ragazzi hanno sporto denuncia… per molti nn hanno fatto nulla per me erano da espellere i ragazzi e per quanto riguarda i genitori…. sarebbero da processare. Il Sempre SaggioPibla s’intromette: ‘Secondo me bisogna stare attenti a non confondere infanzie ed adolescenza, perché durante l’infanzia è ovvio che le scelte le devono fare i genitori e se l’allenamento viene fatto in modo intelligente i bambini si possono divertire come pazzi, senza stancarsi mai, il momento più delicato è invece quello dell’adolescenza perché lì è difficile capire cosa scatta nella testa di un adolescente e a quel punto le rinunce possono essere anche molto dolorose, mi pare quindi quello il grosso scoglio da superare, la speranza è che se a quel punto uno è già parecchio forte diventi poi naturale continuare per quella strada però un pò di incognita rimane…
Anche Atti l’AntiFenomeno interviene con il suo ormai ben noto equilibrio richiama all’ordine sia Daniele Riva (ne riparliamo,gli dice dopo una stagione di tornei…) sia ENZO che da una parte si “scandalizza” per le ore attuali di allenamento della figlia di Max, pero’ dall’altro racconta le performances del figlio che a 8 anni arriva in finale al Lemon Bowl… ‘ E come ci e’ arrivato in finale? Per Grazia Divina o perche’ figlio di un Maestro e di Molte Ore di Allenamento anche lui? ; è evidente che figlio di un bravo maestro e iniziando a 3/4 anni, con magari una certa predisposizione congenita e/o indotta i risultarti arrivano, ma in prospettiva, i risultati “strabilianti” di molti U10 sono figli di Winners e/o di pochi errori e molto allenamento ?’Thomas Yancey prima di sparir di scena ci lascia con una perla delle sue: ‘Un genitore ha il potere di vietare una scelta. Non può imporre una direzione. Accettare un divieto o seguire un’indicazione resta sempre nella sostanza facoltà dell’individuo (il figlio, nella fattispecie). Sono del parere che l’atteggiamento educativo migliore consista soprattutto nell’esempio e nella ragionevole proposizione di modi di vita. Senza eccessive ed inutili aspettative.’
Poi negli ultimi giorni di Dicembre e sommerso da altre dozzine di posts a cui e’ impossibile tenere il passo, vi sono stati ottimi interventi di Valter,di Andrew, dell’ultimo arrivato Babbo Maccari il cui figlio ha suscitato l’ammirazione di Roberto C (e,direi,e’ una garanzia!),di Mad Max sulla Vavassori, di Gabri’ sui Costi dell’Img e perfino di Nikolic il cui contributo,al di la’ dell’ironia,e’ fondamentale. Da parte mia ho preso lucciole per lanterne e ho sparacchiato (a salve) contro Enzo (e mia moglie contro Stefar), i miei due Coaches Preferiti!!!… Ma questo Blog e’ veramente VIVO, questo BLOG e’ veramente non dico importante,sarebbe troppo, ma STIMOLANTE, questo si,concedetemelo, e qualcosa, da tutto questo scambio spesso frenetico di informazioni e metodiche, si puo’ davvero imparare. Io l’ho sicuramente fatto.GRAN FINALE CHE REPETITA IUVANT: Ma perche’ il sogno si avveri le condizioni essenziali sono due: primo, e’ la capacita’ di sognare e secondo…: la perseveranza nel sogno…

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1198 Commenti a “Bambini prodigio con racchetta
Come aiutare tuo figlio
a diventare campione
Nono Riassunto”

  1. claudiotn scrive:

    Complimenti stefano! Ma non doveva essere un riassunto? :)

    Volevo segnalare l’articolo di Fabrizio Tropiano sul sito della FIT Lazio (Pallonetto n.58). Un suo commento sul Lemon Bowl e sui comportamenti dei genitori…

    http://www.federtennis.it/lazio/public/txt/pallonetti%20%20%20morali%20%20n58.pdf

    Per quanto riguarda il discorso svincolo. Ho appena firmato il nulla osta per la vincitrice del Lemon Bowl under 18, senza chiedere indennizzi per lo svincolo. Spero che diventi una buona usanza per tutti!
    A presto

  2. max scrive:

    per la prima volta ricomincio dopo il mega e stupendo riassunto di NO CRYSTAL (scherzo ovviamente!!!!!!). ho fatto il copia incolla degli ultimi post prima del riassuntone perchè erano l’inizio di un progetto coinvolgente e che dalle prime risposte potrà riscuotere successo, così ricomnciamo da lì:

    # max scrive:
    9 Gennaio 2008 alle 23:10

    stefano perchè così tanto tempo?????? scherzo ovviamente, beh insomma nn troppo…

    cmq che questo sia il cuore pulsante del blog è fuori discussione ma credo che manchi UN GRANDE INCONTRO ANNUALE come riconoscimento ufficiale. dobbiamo organizzarlo per forza, (magari cambiando ogni anno) una volta a metà strada in toscana, oppure in estate seguendo la carovana del nike junior tour, tutti con i ns ragazzi come se fossimo dei tifosi al loro seguito, guardando tutti insieme i loro match e scambiandoci poi delle opinioni per poter crescere ancora, ascoltando anche un pensiero che nn arrivi direttamente dal ns cuore, oppure altrove. l’importante è che si organizzi perchè il web è bello moderno e di moda ma pur sempre virtuale mentre i ns sogni sono molto terreni. poi chissà, da cosa nasce cosa, chissà mai che una mobilitazione del genere possa suscitare qualche interesse, anche perchè solo dalla competizione normalmente esce qualcosa di buono e nessuno di noi vorrebbe “sfigurare”. poi con l’aiuto di ubaldo chissa mai che il tennis italiano possa capire che le cose stanno cambiando e che ci sono tanti ragazzi che vogliono sfondare ma devono essere aiutati, incentivati e nn allontanati o indirizzati male.. in + normalmente a me piace guardare negli occhi le persone con cui parlo quindi…..sinceramente rimarrei deluso se nn si riuscisse ad organizzare una cosa del genere perchè vorrebbe dire che il solito singolarismo tutto italiano ha avuto la meglio una volta ancora e le speranze di un cambiamento radicale svanirebbero. si svanirebbero xchè se aspettiamo la fit sarebbe come aspettare che i ns politici si abbassino lo stipendio…
    # andrew scrive:
    9 Gennaio 2008 alle 23:21

    …mio figlio mi ha fatto incazzare…non so se lo porterò ancora a tennis…addio…
    # Jho scrive:
    10 Gennaio 2008 alle 09:11

    Ragazzi vi seguo in “religioso silenzio” dal Post n. 1 (incredibile ma vero)
    Non sono mai intervenuto perche’ sono qui’ per imparare
    Ho una bimba di 5 anni e da circa 2 anni ha iniziato a giocare a tennis (siamo sulle 3 ore a settimana , 1 di corso con altri bimbi e 2 con un maestro da sola)
    Come vi dicevo sono qui per imparare a come muovermi per dare le maggiori possibilita’ di evoluzione tennistica a mia figlia.
    Volevo solo congratularmi con Voi per tutte le informazioni e spunti che date in questo blog che ritengo unico nel suo genere (ovviamente nel tempo mi riservo la facolta’ di “rompere i marroni” a chi ormai ha un dossier sulle accademy del pianeta (uno a caso) o a chi sta’ facendo fare a mio avviso un lavoro mirato di rara efficacia .. (un Max a caso) )

    Unico appunto che posso fare su questo blog e’.. non si puo’ dividere la pagina in piu’ pagine ?? Non so’.. tipo 20/30 interventi a pagina .. diventerebbe piu’ facile da seguire

    Continuate cosi’
    # andrew scrive:
    10 Gennaio 2008 alle 12:28

    arieccome…

    Mi candido ufficialmente per invitare Max e tutti quanti a Bassano (Vi). Ci sono un paio di circoli, uno dei quali fa una buona attività agonistica giovanile che magari potrebbero essere interessati ad ospitarvi. Un solo campo in duro, thou. Ma nelle vicinanze c’è anche un palazzetto comunale con campo in simil-ghiaccio.
    Fine febbraio?
    # fulvio scrive:
    10 Gennaio 2008 alle 12:44

    certo che l’idea di un raduno dell’ UBALDO SCANAGATTA BLOG ”GENITORI E FIGLI….” sarebbe una cosa interessante, confrontandoci e discutendo dal vivo sarebbe fantastico,Max la tua idea credo potrà andare avanti,scegliamo la location e il periodo,credo che potremmo essere tanti a consigliarci a vicenda!

  3. max scrive:

    credo che prima di tutto si debba sapere chi vorrà parteciparci per vedere un po’ le regioni d’appartenenza, poichè se si organizza durante un torneo allora la location può nn essere determinante, altrimenti sarebbe meglio organizzare più o meno a metà strada da tutti….

  4. anto scrive:

    GRANDISSIMO STEFANO GRAZIA,!

  5. max scrive:

    l’articolo di trompiano mi ha lasciato letteralmente di stucco. ecco l’esempio lampante di quello che ho sempre sostenuto sulla nn cultura di base e sportiva ma soprattutto sulla maleducazione a cui ormai tutti (o quasi) si sono abituati e con cui pensano e sperano (e poi si abituano a pensarlo) di riuscire a cambiare l’esito delle partite qui da noi. ed il ns gruppo dovrà avere questo come primo obbiettivo, posare la prima pietra indicando la giusta strada prima di tutto alle famiglie che poi conseguentemente potranno indicarla e rammentarla ai propri figli…

  6. atti scrive:

    Certo che se Nicholas diventa un TOP PLAYER l’addetto stampa/pubblic relation … c’è l’ha già in casa !!
    Ottimo.
    Ciao.

  7. max scrive:

    ovviamente complimenti a claudio, primo (e spero nn ultimo) esempio di come ci si dovrebbe comportare…

  8. roberto commentucci scrive:

    Cari amici, tutte le strade portano a Roma…
    Sebbene ancora non direttamente interessato (mio figlio ha da poco compiuto 3 anni e per ora farà un anno di nuoto, poi vedremo) sarei ben felice di partecipare all’incontro, e credo che un’occasione di ritrovo potrebbe venire con i prossimi Campionati Internazionali.
    Che ne pensate?

  9. max scrive:

    rileggendo il mega riassunto colgo l’occasione x dare un paio di info:

    a palazzolo sull’oglio (sede della vavassori academy, quindi a poche centinaia di mt) c’è una buonissima scuola che propone corsi diurni/serali/ e addirittura a domicilio di vario genere con costi che vanno dai 3.000 ai 4.500 euro (x i corsi a domicilio).

    sono anche venuto a sapere che x i + piccoli (anche nn condividendo, ma cmq è una info che potrebbe interessare a qualcuno) esiste la possibilità CEPU (che da come ho capito ti mette a disposizione in video tramite internet uno o + maestri/prof personali) al costo di circa 7.000 x anno

  10. stefano grazia scrive:

    ’sarebbe meglio organizzare più o meno a metà strada da tutti….’

    …quindi direi Tangeri,in Marocco? (a parte che ad Abidjan c’e’ un Club Med con 20 campi…)

  11. Nikolik scrive:

    Incredibile lavoro, Stefano, veramente incredibile!
    ma non facvciamoci distrarre e riiprendiamo le fila del ragionamento.
    Io, ad esempio, ho molto apprezzato il penultimo intervento di Roberto Commentucci, quello in calce al precedente riassunto, tanto per intenderci.
    L’unica cosa che, veramente, non comprendo, è il motivo per cui, nel fare un esempio, abbia nominato proprio Corinna Dentoni.
    Con tutti i migliaia di casi che poteva citare, perché proprio la mia campionessa????

  12. stefano grazia scrive:

    ALLORA,UN PAIO DI COSE PER RICOMINCIARE (che si sono perse fra l’invio del Riassuntone e la sua Pubblicazione):

    Prima di tutto un UPDATE (aggiornamento) alla nostra Rubrica SCONTRI FRA TITANI ?TUTTI CONTRO TUTTI e (a rotazione) TUTTI CONTRO MAD MAX…Non ho fatto a tempo a spedire il RIASSUNTONE_RICOMINCIAMO DA 9 che Mad Max aveva gia’ aggiunto un paio di scalpi alla sua cintura (Tanti nemici tanto onore…il mio cuore vola alto come un falco!)
    Certo, Mad Max e’ spesso eccessivo (o solo Larger than Life?)e forse alla lunga puo’ risultare pesante da digerire ma , e mi riferisco allo scontro con huntwolves & co.,qui cosa succede? Che uno legge il suo ULTIMO POST, estrapola una Frase Oltraggiosa (se uno non conosce ne’ il soggetto ne’ gli annessi e I connessi)e parte in quarta NON avendo letto appunto tutto quanto scrive Max su Educazione, Valore del Lavoro,Valore e Importanza della Vittoria sotto i 12-14 anni (zero,soprattutto se ottenuta giocando la palletta)e poi sulla figlia felice, che si diverte, che e’ brava a scuola,che e’ educate…
    Allora non vorrei che qui nessuno si rendesse conto che siamo noi (voi)a farci (farvi) questa idea di infanzia rovinata, tempi grami,stenti e angoscie mentre Alessia e’ li’ beat ache si diverte,gioca,studia ed e’ felice di stare col suo papa’ e la sua mamma…E allora, non sara’ mica poi invidia?

    HuntWolves a mio modesto avviso scrive con molta pacata saggezza cose sbagliate (oh, la mia e’ una opinione) e non so perche’ mi ha ricordato la imitazione di Bertinotti da parte di Guzzanti al Pippo Kennedy Show con la Dandini chef a ah si,pero’,e’ vero per poi essere interrotta da Bertinotti/Guzzanti che dice: MACCHECCAVVVOLO DICI? NON CAPISCI CHE STAVO SCHERZANDO E DICENDO UN MUCCHIO DI STRONZATE???
    Scherzi a parte, quelle di Huntwolves non saranno stronzate vere ma stronzate idealmoralistiche si: Scrive infatti CacciaLupi (Se voleva essere ricordato piu’ epicamente come Il Cacciatore di Lupi doveva scrivere: The Wolves Hunter) ‘ ma vorrei ricordare che sono stati bambini che “hanno deciso di diventare campioni” e non che avevano un padre che li voleva far diventare tali.” MA FIGURIAMOCI!!!! A parte che non e’ che si sia tutti Negrieri con la Frusta e che si stia brutalizzando I nostril pargoli come magari indubbiamente qualcuno fa, quello che scrive HW e’ semmai ed anzi DA SEMPRE (cioe’ da 1500 posts)il tema di fondo di questo Blog e cioe’ se al giorno d’oggi uno possa svegliarsi a 14-16 anni un mattino e decidere di voler diventare un campione di un qualsiasi sport…Una volta non era possible solo nella ginnastca Artistica ma Ora non e’ possible nemmeno negli Sports in cui devi aspettare 18 anni per avere la patente!!!

    Fulvio infatti e’ intervenuto,lui di solito cosi’ parco, decisamente e le sue parole pesano come macigni: dietro ogni Giocatore di Tennis (e piu’ in generale dietro ogni Campione Sportivo ma nel Tennis in particular modo) c’e’ un Padre o una Madre e se va bene anche Tutt’e Due (che invece a volte uno dei due e’ contrario o scettico-vero Ubaldo?- e crea conflitti o sensi di colpa alla lunga spesso fatali). Ed e’ inutile nasconderci dietro un ditto,cercare di convincere gli altri per convincere noi stessi o meglio placare rimorsi e/o sensi di colpa: in Italia non mancano Campioni MA MANCANO I GENITORI DI CAMPIONI (quelli che preferiscono vedersi il match di calcio in tivu’ piuttosto che giocare due ore a tennis col proprio figlio con la scusa poi che sono bambini,non bisogna esagerare… O se va bene, che preferiscono giocare loro con un amico piuttosto che smarronarsi due ore col proprio figlio…

    L’ATTI Fenomeno chiosa: se il “tentativo” è vissuto in modo equilibrato, le ore (e gli Euri) spesi con i ns. figli non saranno trascorsi invano qualunque sia il risultato finale’’ ed io credo che anche se l’abbiamo scritto in diversi a turno (e non dimentichiamo, spesso l’ha scritto e ripetuto proprio quell Cattivone di Mad Max) va benissimo continuare a ribadirlo.

  13. andrew scrive:

    CODICE DI CONDOTTA PER GENITORI

    a. Condurre il figlio/a all’incontro con congruo anticipo sull’inizio della gara.
    b. Soffermarsi alcuni minuti per ricordare al figlio/a il comportamento corretto da tenere in campo + le regole.
    c. Allacciargli/le le scarpe, se non sono state dimenticate a casa.
    d. Stemperare la tensione eseguendo il numero della foca o familiarizzando con gli altri genitori o altro.
    e. Accertarsi che abbia preparato quanto necessario per la partita e piazzarsi strategicamente in posizione defilata accanto a madri carine (x padri) e padri fighi (x madri).
    f. SEGUIRE L’ANDAMENTO DELLA PARTITA SOFFRENDO A LIVELLO DI DIAFRAMMA MA CON SORRISO ALLA DALAI LAMA.
    g. Se già compiuto il punto B, NON INTERVENIRE IN ALCUN CASO NELLA PARTITA (tranne rapimenti, terremoti, ecc.)
    h. INCORAGGIARE E APPLAUDIRE I DUE GIOCATORI MOSTRANDOVI INTERESSATI E PARTECIPI ALL’INCONTRO.
    i. Al termine, mostrarsi entusiasti e comunque positivi per la prestazione del figlio/a, anche in caso di sconfitta. Se capaci, analizzare qualche punto positivo e qualche punto negativo.
    l. Mandarli in doccia e quindi merendina con grassi idrogenati.
    m. Evitare assolutamente che il tutto si trasformi in una sofferenza.
    n. Evitare assolutamente che il tutto si trasformi in una insofferenza.
    o. Tornare a casa fieri di nostro figlio/a.

    …e vissero tutti felici e contenti…

  14. fulvio scrive:

    …e …nel frattempo dalla lontana Africa due pazienti in fin di vita telefonano alla segretaria di Stefano l’Africano invocando …AIUTO!!! di risposta la gentile signorina dice: ” il dottore è introvabile” deve finire i RIASSUNTI DEL BLG DEI GENITORI E FIGLI” NE VA DELLA VITA O DELLA MORTE DELL’UNICO TOPIC CHE SOPPRAVVIVE DA MESI NEL BLOG DELL’UBALDO!!

  15. stefano grazia scrive:

    Andrew: ineccepibile. Tra l’altro sembra scritto da Marcos Prima Maniera (scrive ancora cosi’ ma ci frequenta piu’ di rado). Sono convinto che anche Max sottoscriva (lo scrivo perche’ qualche superficiale potrebbe avere dei dubbi).
    Ci sono sempre riuscito? In partite di Torneo:SI.
    E voglio ricordare che quando 3 anni fa mio figlio gioco’ il primo torneo a Luanda e perse alla prima partita 4/6 contro un bimbo di 2-3 aa piu’ grande alla conclusione del match io saltai in campo per correre ad abbracciarlo e consolarlo(e lui mi mando’ via,mi rifiuto’, non voleva nessuno…ognuno ha i suoi tempi, 5-10′ dopo era gia’ ok)
    Diverso il Discorso durante gli Allenamenti: li’ potrei essere scambiato a volte per il Mostro di Lochness o almeno per il Sergente di An Officer and a Gentleman (ma solo quando si comporta male o non s’impegna e allora comincia la tiritera del vedere fino a che punto si puo’ tirare la corda prima di romperla e tu giungi alla conclusione che e’ meglio incazzarsi subito e di brutto, fare insomma la frittata e ricominciare che stare a perdere 2-3 ore… Da Bollettieri lo chiamano a rete, lo salutano e ci rivediamo nel pomeriggio…ma loro possono,hanno tutti i campi e tutto il tempo che vogliono, tu hai solo quelle due ore li’…
    Sugli Ultimi Tre Punti:
    m.Evitare assolutamente che il tutto si trasformi in una sofferenza.
    n. Evitare assolutamente che il tutto si trasformi in una insofferenza.
    o. Tornare a casa fieri di nostro figlio/a.
    E’ VERO…ma e’ anche vero che a un certo punto dipendera’ anche da tuo figlio/a…voglio dire: se si comportano come dei teppisti, durante il match non dico niente ma poi quando andiamo a casa qualcosa bisognera’ pur dire altrimenti e’ inutile poi continuare a parlare di quel paio di schiaffoni (metaforici o meno) in piu’ che i genitori di macenroe e cane’ avrebbero dovuto elargire …Io dico sempre a mio figlio: ogni cosa ha una consegfuenza: ti comporti bene, sei premiato…ti comporti male, sei punito … (OCCHIO: non sto parlando di vittorie o sconfitte: sto parlando di comportamento…il che significa anche il dare tutto se stessi, l’aver ben combattuto,etc etc etc E non e’ nemmeno che uno comportandosi bene-il che dovrebbe essere la norma-debba essere premiato sempre,e siamo d’accordo: il fatto di vincere a volte dovrebbe essere un premio di per se stesso (lo dice colui che aveva promesso la chitarra elettrica in caso di vittoria nel Primo Torneo…Infatti mio Figlio dopo la vittoria nel Secondo mi ha chiesto: E adesso cosa mi regali? ) (Gli ho dovuto spiegare alcune cosette, al piccolo mercenario). Comunque, anche questo l’abbiamo gia’ scritto: a fare il Genitore comunque sbagli, figuratevi un po’ a fare il Tennis Parent… Ma anche questo potrebbe essere un argomento da dibattere: come ci comportiamo in caso di sconfitta? l’ideale e’ fare come Enzo che ferma la macchina e si mette a giocare a calcio col Piccolo Sebyma li’ era facile: Seby aveva dato tutto ed era triste e dispiaciuto…Cosa facciamo invece quando il Nostro Pargolo si e’ comportato come un Johnny Mac in erba e ha vinto? O come il Peggior Cane’ e ha anche perso?
    Ce ne torniamo a casa comunque fieri?

  16. roberto p. scrive:

    splendido Andrew; penso che me lo farò stampare sui capi d’abbigliamento che uso per accompagnare la bimba ai tornei.
    …devo riprendere gli ultimi 900 interventi: sono rimasto indietro e sono terrorizzato all’idea.

  17. pibla scrive:

    Allora, il decalogo di Andrew è semplicemente fantastico, roba da Stefano Benni o da Michele Serra in forma!!!
    Sono già alcuni giorni che rimugino, esattamente come fa Max, sull’altrettanto fantastico intervento di Stefano in cui spiega alcune cose sul medesimo Max e sono d’accordo con Stefano su tutta la linea, è giusto che intervengano sempre più persone in questa sezione perché aumentano i contributi, però chi vuole interagire con Max è bene che come minimo abbia letto il riassuntone, perché se comincia estrapolando alcune sue frasi qua e là, non ha un’idea chiara della situazione e sopratutto si perde parecchi contributi interessanti che fanno, per così dire da cornice a tutto il resto del suo ragionamento (cioè, posto che alla base di tutto c’è il divertimento, avere un buon rapporto col proprio figlio/a, dargi una bell’educazione e curarne il rendimento scolastico, tutelarne sempre e comunque la salute [CORNICE], ecco tutto quello che si deve cercar di fare perché acquisisca in tempo utile certe qualità/capacità che sennò poi saranno molto difficili da acquisire e cercare, in prospettiva futura, di fargli rendere il massimo di quello che può fare, cercando di farlo/a diventare un campione [CONTENUTO].
    Per il resto sottoscrivo in pieno anche quelo che ha ultimamente scritto Roberto.
    Il riassuntone è bellissimo ed è lunghissimo, in pausa pranzo, leggendo alla velocità della luce, mi sono fermato al punto cinque.
    Il ritrovo sarebbe bellissimo, durante gli Internazionali mi sa più di ritrovo generale del blog ma va bene comunque, sennò si può fare una cosa anche un pochino più ristretta di chi solitamente scrive o legge questa sezione, però ovviamente andrebbe fatta coincidere con uno dei passaggi di Stefano per l’Italia,…..a proposito ma bisogna assolutamente essere genitori o basta essere frequentatori di questa parte di blog???
    Scherzo…

  18. max scrive:

    beh così è esagerato e poco professionale cmq meglio così che aggredire il giudice arbitro!!!!

    cmq per quanto mi riguarda il giorno del match è così organizzato:

    la mattina sveglia abbastanza presto, colazione, poi un’ un’oretta tra riscaldamento fisico e tennis, infine ancora stretching. libera fino all’ora di pranzo (che varia a secondo dall’ora in cui è programmata la partita). 45min prima dell’inizio ci troviamo al campo dove dopo il cambio di vestiti (e informatisi del reale orario di inizio)cominciamo con il riscaldamento fisico di ca 20 minuti e poi 5 minuti li usiamo per curare gli ultimi dettagli. il match lo seguo come al punto F di andrew (senza il sorriso purtroppo..) cercando di nn parlare. ogni tanto mi scappa qualche piccolo gesto e/o segnale cmq sempre incitando ed applaudendo i punti belli di entrambe. applausi alla fine cmq sia nadata doccia e merenda. niente sofferenze ed insofferenze mentre per l’analisi aspetto la sera. fieri sempre, xchè come + volte detto per ogni genitore il proprio figlio è e sarà sempre il nr 1 cmq vada. per noi poi che sappiamo già come andrà a finire è ancora + facile!!!!!! AH AH AH

  19. gio92 scrive:

    “# andrew scrive:
    9 Gennaio 2008 alle 23:21

    …mio figlio mi ha fatto incazzare…non so se lo porterò ancora a tennis…addio…”

    oh ma dico che succede ?! ieri sera stessa cosa capitata a me….. prima arrivo a casa di corsa perchè alle 18 c’è il campo prenotato…..durante il tragitto parlando con il figlio scopro che casualmente invece di fare TUTTI i compiti, travisando la parola TUTTI ne aveva fatto solo una piccola parte….inziando ad inca…alterarmi per il fatto (già capitato altre volte) gli preannuncio una ripassata a tennis così impara….lui sbruffoneggia….dopo il minimo palleggio ammesso (vuole solo fare partita) sul 2 a zero (per me) inizia a rubare senza limiti (ma nei miei confronti sa che la cosa puo’ passare) ma soprattutto a piagnucolare ed inveire diminuendo sempre più l’impegno……fino a termine anticipato della partita per mia totale perdita di pazienza……

    grazie per il decalogo, spettacolare !

  20. max scrive:

    mica male l’idea del club med…..peccato che nn so in quanti verrebbero, cmq visto che credo di essere uno di quelli con meno problemi di lavoro spostamenti ed impegni (al massimo avrò con me il pc con cui potremmo dare aggiornamenti live dell’avvenimento) decidete voi come dove e quando…

  21. kill bill scrive:

    Fantastico lavoro Stefano .
    All’adunanza ci vengo volentieri.
    Porterò la Katana perchè con Max non si sa mai.
    Egoisticamente preferirei in occasione di un Nike ( a proposito sapete quando esce il calendario ? ) per unire l’utile al dilettevole.

  22. andrew scrive:

    “Ce ne torniamo a casa comunque fieri?”

    …giusta osservazione StefanoGrazia…

    Tuttavia, al punto b. dovrebbe essere già stato messo in chiaro ciò che ci può rendere fieri di lui e ciò che ci si aspetta da lui come giocatore e personcina in quel rettangolo di gioco.

    Se il bimbo è stato IRRISPETTOSO delle nostre direttive (sia buone che cattive):
    - punirlo fino alle estreme conseguenze (interruzione del suo conflittuale rapporto con il rettangolo di gioco)
    Se il bimbo è stato RISPETTOSO delle nostre direttive (sia buone che cattive):
    - essere fieri di lui ed eventualmente premiarlo con esternazioni di felicità o bene materiale.

    Il “sia buone che cattive” vuole significare che spesso certi comportamenti sono indotti o tollerati a monte (dal genitore o maestro) ma per il bambino comunque sono direttive neutre. Ripeto, tantissimi confondono maleducazione, rabbia, arroganza, isterismo, paura, prepotenza, ecc. con carattere forte. Tutti ne abbiamo un po’ di questi tratti, alcuni ne abusano…

  23. pibla scrive:

    Lo sai Nikolik perché Roberto ha fatto l’esempio di Corinna? Perché tutte le altre e gli altri sono spariti Nikolik!!
    Corinna è una delle pochissime che, a prezzo di grossi sacrifici e di un grosso rallentamento nella propria carriera, è riuscita in qualche modo a rendere più aggressivo il proprio gioco che all’inizio aggressivo proprio non era e credo che tu lo sappia meglio di chiunque altro, tutti gli altri che da fanciulli sulla “terra pesante” vincevano giocando regolare e sbagliando meno dell’avversario con gli anni sono stati risucchiati e spazzati via e non ne è rimasta notizia se non forse in qualche albo d’oro di tornei under 12 ed under 10. Corinna no e forse questo è il più grande complimento che le si può fare, anche se rivela un suo grosso limite che si porta dietro ab origine….

  24. fulvio scrive:

    riporto qui il bellissimo articolo datto da Riccardo Piatti su come deve essere il cammino per diventare dei campioni ,Articolo tratto dalla rivista “Tennis Italiano” di Gennaio (pagine 6-7)

    Il mio lavoro è far crescer i giocatori. E’ il mio impegno normale di tutti i giorni, è appassionante, mi impegna a fondo anche se fa riferimento a una serie di principi in realtà molto semplici. Li spiego ancora una volta.
    Partiamo dalla constatazione che i ragazzi che giocano a tennis in Italia sono tantissimi. Il fatto che raggiungano livelli alti, come quello dei “pro”, dipende solo dalla mentalità. Che devono avere sia giocaotre che allenatore perchè devono effettuare insieme un percorso di crescita continuo e progressivo per raggiungere i risultati che si prefiggono. Questo per me è normalità. E come lo è per me, lo è per tutti i miei colleghi che lavorano a fianco a fianco dei giocatori sul circuito professionistico.
    Tutto normale dunque (per me) quello che ho trovato andando un mese fa, insieme a Ivan Ljubicic, a Caldaro, in Alto Adige, dove Massimo Sartori allena Andreas Seppi e Simone Vagnozzi, e dove Marco Boesso segue Karin Knapp. Ho potuto apprezzare di persona la bontà del loro lavoro. Hanno obiettivi ben chiari e lavorano su questi. Hanno puntato tutto su un progetto: un campo del circolo è a disposizione di Seppi e della Knapp; un altro campo è per un gruppo preagonistico di bambini, e un terzo campo va alla Sat. I dirigenti hanno indirizzato tutto il circolo verso i risultati e la qualità. Altra cosa che per me è normale. Quello che mi è sembrato fuori dal normale è trovare un tale ambiente, con quella mentalità e quelli allenatori, in un semplice circolo, di una piccola località.
    Questo tipo di mentalità è quello che io sto cercando di far recepire alla Federazione da anni. Spingo perchè il settore tecnico vada fortemente verso un’impostazione di alta qualità.
    Quando sono a Montecarlo, per me è normalità che Ljubicic si alleni con Volandri al mattino, abbia un preparatore atletico che lavori solo con lui e un allenatore (io) che si dedica solamente a lui. Per me è normale che ci sia un osteopata a 20 metri da casa nostra che può riceverlo se ne ha bisogno, in qualsiasi momento. E’ normale avere sempre campi a disposizione , come una pista d’atletica. E che se serve un dietologo, si prenda il migliore. E’ normale che su un giocatore che deve competere tra i primi 10 o i primi 20 si applichi questo metodo di lavoro.
    Vederlo applicato nella realtà di un circolo come Caldaro mi fa ricordare i primi tempi delle Pleiadi, a Torino. E mi fa pensare quali enormi possibilità avrebbe una Federazione, rispetto a un Club, di andare a fare qualità. Cosa che continua a non fare, come ho detto apertamente anche a Renzo Furlan, direttore tecnico Fit, durante la settimana che ho passato a Tirrenia, prima di recarmi a Caldaro.
    Ripensavo a quando, ormai vent’anni fa, lavoravo per la Fit al centro Tecnico di Riano. Ho seguito per i primi due anni un gruppo di cinque ragazzi: Furlan, Caratti, Brandi, Mordegan e Pennisi. Poi Pennisi andò via, restarono gli altri. Non c’era una palla che che loro non mettevano in gioco che mi sfuggisse. Non c’era un allenamento fisico che io non conoscessi. Gli stavo dietro anche nei week-end: li allenavo il sabato e per la domenica organizzavo delle amichevoli o li portavo al Luna Park. Gli stavo addosso come un cane.
    Quando siamo andati via da Riano, lasciando l’ambito federale, andammo a Moncalieri, alle Pleiadi. Per non farli distrarre vivevo nello stesso appartamento di Caratti e Furlan; Brandi e Mordegan, in un altro lì accanto. Ci allenavamo tutta la settimana, sabato mattina compreso. Poi davo loro il via libera ma volevo che se ne andassero e ritornassero la domenica sera. Non mi piaceva che rimanessero nel club perchè c’era la mentalità sbagliata dei soci.
    Ho lavorato su tutto, sono stato loro molto vicino perchè volevo che crescessero con la mentalità giusta, che pensassero solo a giocare a tennis e a mogliorare le loro prestazioni. E ciascuno di loro ha espresso quello che sappiamo.
    Con questo mio retroterra, mi è venuto d’istinto il confronto tra quello che avevo visto per una settimana a Tirrenia e quattro giorni dopo a Caldaro. Quando ero in Alto Adige mi sono detto: qui fanno qualità, non là. A Tirrenia avevo visto 18 ragazzi che facevano riscaldamento e stretching con un solo preparatore atletico. Lo stretching a 15 o 16 anni è fondamentale per la crescita ma se non lo fai bene, è meglio se lasci perdere.
    Su queste cose io non ho mai lasciato perdere. I miei giocatori li seguivo quando facevano stretching, li ho portati anche a fare yoga. Andavo a cercare i professionisti che potessero insegnare loro qualcosa di utile. Li ho portati da Alfio Caronti, il chiropratico. Che li visitasse e controllasse che fossero al top!
    Andavo a cercare il massimo per loro, dovunque potessi trovarlo.
    Per far capire ancora meglio lo spirito che ci animava è è significativo un episodio che riguarda Tomas Smid. Alle Pleiadi, il primo anno, il presidente Carlo Bucciero aveva dato ai ragazzi un ingaggio per giocare nella squadra di Serie A. Ognuno di loro aveva un conto corrente con me e aveva dei soldi in banca. Dovevano servirci per le spese di tutto l’anno. Alla fine della stagione dividevamo le percentuali. Io prendevo una percentuale di quello che avevamo guadagnato. Se non avevamo guadagnato niente, non prendevo niente. Detto questo, loro giocano la Serie A e giocano contro Tomas Smid, che secondo me era un professionista molto serio e valido (aveva vinto la Davis con Lendl). Sono andato da lui e gli ho chiesto quando volesse per passare quattro giorni con noi alle Pleiadi. Mi chiese 1000 dollari al giorno. Io andai dai ragazzi: quella volta non c’era Brandi, c’erano solo Furlan, Caratti, Mordegan e Baldoni, che era venuto a Torino per la Serie A. Feci loro la proposta. Antefatto: prima ne avevo parlato con Bucciero, che mi aveva detto: “fallo venire che al limite ti do io i soldi”. Io gli avevo risposto: “grazie, no! Visto che abbiamo questi soldi in banca, voglio che i ragazzi ci mettano del loro, voglio vedere la loro reazione!”. Dunque vado da loro e spiego che secondo me vale la pena di spendere i nostri soldi per Smid. Sono 4000 dollari per 4 giorni: li dividiamo, 1000 dollari a testa. Baldoni (che non era un mio giocatore) mi risponde di no. Gli altri tre mi dicono di sì. Avreste dovuto vederli. Gli stavano attaccati dalla mattina alla sera: persino mentre era in sauna e quando andava a pranzo e a cena. Stavano spendendo soldi loro. Alla fine ce li mise Bucciero, che in quel periodo era grandioso. Però a me quell’esperienza era servita per sviluppare nei ragazzi un certo tipo di mentalità. Mi avevano dato il segnale che mi attendevo.
    Quelle sensazioni le confrontavo con quei 18 ragazzi visti a Tirrenia. lì per terra a fare stretching. Se questi sono i 18 migliori che abbiamo in Italia, mi è venuto istintivo pensare, i preparatori fisici che li seguono dovrebbero essere almeno 5 o 6. Altrimenti come si può fare un lavoro di qualità? Il lavoro deve essere praticamente personalizzato.
    Ribadisco, e lo farò all’infinito, questa dovrebbe essere la normalità. E infatti così si lavora ad alto livello. Lo fa Fanucci con Volandri, Pistolesi con Bolelli, Rianna con Starace e tutti gli altri.
    E per chiarire ancora meglio la questione bisogna tornare su una questione fondamentale: al tennis di alto livello arrivano i normali, non quelli sopra la norma. Uno che è 120 del mondo pensa che il numero 10 sia un fenomeno. Non è vero: semplicemente ha fatto meno cazzate lungo il percorso e sa esprimere meglio quello che è capace di fare. Sono gli altri, quelli che non fanno le cose come dovrebbero, gli anormali. Federer stesso, è uno normale: ha fatto tutte le cose che doveva molto meglio degli altri.
    Noi in Italia per problemi di educazione, di ambiente e di mentalità fatichiamo a esprimere il nostro valore e molte volte non riusciamo a farlo. Un altro esempio: Ivan Ljubicic. E’ uno normale, come tanti altri. Ha seguito tutto un processo di crescita normale ed è arrivato ad esprimere un livello da n.3 del mondo.
    Per arrivare dunque basta essere normali e fare le cose giuste, lavorare con qualità, come si fa nel resto del mondo. Mi domando allora: perchè da noi lo possono fare i privati e il settore pubblico, cioè la Federazione (che avrebbe più risorse), no?

  25. max scrive:

    fantastico fulvio, era proprio l’articolo da me citato qualche post fa….

  26. daniele riva scrive:

    Egr. dott. Grazia, per un attimo mi ha ricordato quelle manifestazioni pubbliche dove i presenti sono pervasi dallo sconforto nel momento in cui lo speaker annuncia l’intervento dell’autorità municipale presente, che portando i saluti dell’Amministrazione Comunale esordisce sempre con l’immancabile frase….”sarò breve ! ! !”
    Ma quanti siamo che due o più volte a settimana, sfidiamo le leggi della fisica e la selva di autovelox a lato strada per arrivare puntuali all’ora di tennis ? ? ! !
    Caro gio92, i cuccioli sono fatti così…di ogni razza animale…prima ti fanno in..azzare e poi ti fanno gli occhioni come il gatto di Shrek e ciccia, l’ink….zzatura svanisce.
    Giusto stasera, dopo aver fatto la tratta Sestri Levante-Parma a volo radente per rispettare la sua ora di lezione, durante il trasferimento verso il circolo tennis, mi dice candidamente di non avere fatto i compiti ! ! Al mio eseguire l’ inversione ad U per tornarcene a casa lui, con gli occhioni che ho descritto poc’anzi, esordisce con un…” quando vincerò il primo torneo importante, con il premio in denaro ti regalerò quell’AUDI sportiva che ti piace tanto…” ho subito pensato al motto del dott. Grazia che copio e incollo….Ma perche’ il sogno si avveri le condizioni essenziali sono due: primo, e’ la capacita’ di sognare e secondo…: la perseveranza nel sogno…
    Ho girato di nuovo l’auto e l’ho portato dal maestro…..

  27. max scrive:

    attualmente i confermati al raduno sono:

    mad max
    andrew
    fulvio
    roberto commentucci
    pibla
    kill bill (senza Katana)

    stefano è ovvio che se c’una data in cui esiste la possibilità che tu ci sia organizzeremo in quel periodo, anche perchè senza di te mancherebbe qualcosa. alternativa che ci si organizzi con una video conferenza….

  28. marcos scrive:

    anchio, come fulvio, riporto qualcosa qui ed è ciò che ho appena scritto su tennisteen, leggendo le parole di riccardo:

    o la federazione (e suoi eventuali partners privati) ha i soldi per seguire (a casa loro, nel loro circolo, garantendo coach, preparatore fisico e medico federali) un certo numero di ragazzi, dai 14 anni fino al diploma/maturità, sottoscrivendo con il circolo un contratto che preveda la disponibilità delle strutture, e, poi, assegna ai 2/4 migliori over18 un pool di allenatori federali (2 allenatori, 2 preparatori, 2 medici in pianta stabile), per seguirli un paio d’anni sul circuito, oppure, tirrenia deve trasformarsi in un’accademia come sopra descritta da riccardo.

    o i soldi si distribuiscono a 10 circoli in giro per l’italia (torino, milano, venezia, bologna, firenze, roma, napoli, palermo, bari, cagliari…per esempio) istituendo delle macroregioni, per garantire solo l’accesso alle strutture e si formano 5 gruppi (per esempio 3 allenatori, 1 preparatore, 1 medico), che girano quotidianamente per il paese, a visionare/seguire/aiutare i ragazzi per i circoli, oppure si concentri tutto lo sforzo economico su tirrenia, per garantirle un’efficienza quasi pari a quelle delle migliori accademie private.

    non credo molto alla seconda strada, quella dell’accademia a tirrenia. bisognerebbe, però, fare due calcoli sulla prima, quella del decentramento e dei pool itineranti.

    naturalmente, affinchè avvenga questo, bisogna che i maestri (ed i soci) dei circoli privati (che seguirebbero e si accosterebbero al lavoro dei federali coi ragazzi scelti) interessati assicurino la loro disponibilità a seguire il progetto tecnico/agonistico federale; l’insegnamento e gli strumenti a disposizione (strutture) devono essere uguali per tutti i ragazzi seguiti nei diversi circoli. la federazione dovrebbe solo occuparsi di fornire il necessario aggiornamento tecnico ai propri coach itineranti ed a sborsare il denaro necessario per farli lavorare e far loro avere i campi a disposizione nei 10 circoli.

    non avendo idea di quanto sia la dispoibilità federale, nemmeno so se l’ipotesi itinerante possa avere qualche possibilità di realizzarsi. la federazione ha un milione e mezzo all’anno da spendere nel settore tecnico? se ha a disposizione “solo” 300000 euro, si provi a fare di tirrenia un’accademia. ma, con questo budget, non potrà competere con le migliori private europee. a tirrenia, infine, arriverebbero ragazzi già tecnicamente ed agonisticamente formati nei cricoli: ognuno col suo metodo, ognuno coi suoi difetti e con le sue qualità. impossibile seguire un percorso tecnico organico.

    10 circoli, o anche meno, costantemente seguiti dei tecnici federali, potrebbero garantire ciò che non può garantire tirrenia, non abbastanza ricca per diventare un’accademia come vuole riccardo (e come vogliamo noi), non abbastanza vicina per seguire i ragazzi che abitano lontano.

    i gruppi itineranti federali non sarebbero certo l’unica strada per provare a sfondare nel tennis: i ragazzi figli di famiglie abbienti possono sempre scegliere di seguire altre strade.

  29. francesco scrive:

    Ancora una volta Stefano non posso esimermi dai complimenti per la passione con cui ci regali i tuoi ormai mitici ed attesi riassunti sei indubbiamente il …trascinatore di questo blog…
    Aderisco alla proposta di Max ;il posto più opportuno potrebbe essere Roma per gli internazionali..

  30. Nikolik scrive:

    Beh, visto che lo ha fatto Marcos, anche io faccio copia e incolla di quanto ho già scritto. Ecco qua.

    Sono completamente d’accordo con quanto ha detto Marcos, con una precisazione: io, ancora più di lui, sono assolutamente contrario al fatto che la Federazione organizzi una accademia, che diventerebbe così pubblica, in alternativa a quelle private e, addirittura, chiaramente in concorrenza con loro.
    Trovo del tutto assurdo che una Federazione si metta a concorrere con i privati.
    Inoltre, i miei rimedi sarebbero ancora più radicali di quelli di Marcos: convinto come sono che una Federazione, qualunque Federazione (non solo quella del tennis), non può essere criticata nè lodata a seconda dei risultati professionistici che raggiunge, io Tirrenia e Formia le chiuderei del tutto.
    Una Federazione deve interessarsi di far crescere il movimento; di far amare il tennis al maggior numero possibile di giovani; di conquistare, nella società sportiva italiana, un posto migliore.
    Non deve assolutamente curarsi di quanti top 100 ha in classifica a fine anno.
    Mi dite che meriti ha la FIGC in ordine al fatto che gli azzurri di Lippi hanno vinto la Coppa del Mondo?
    Tutti criticano la federazione per i risultati, mentre dovrebbero criticarla perché i miei nipotini conoscono di più quella specie di pallacanestro con le pedane rimbalzanti che danno adesso in televisione.

  31. babbo maccari scrive:

    vengo anche io con il mio amico kill bill

  32. andrew scrive:

    …la butto là…

    Mi sembra che trovarsi in occasioni di tornei potrebbe rivelarsi un po’ distraente (tutti a seguire quel figlio o quell’altro, gestire bimbi agitati, orari, ecc.)

    Se invece chiedessimo ospitalità e consulenza (pagata) a Bertino a Marlengo, con invito a Piatti (pagato) per un incontro-confronto sulle tematiche a noi care? Poi, Caldaro non è lontana e un pellegrinaggio là potrebbe anche scapparci…Ognuno di noi potrebbe indicare diverse date di disponibilità e si potrebbe affidare a Luciano Botti del PTR di organizzare il tutto a Marlengo. Ci sono tanti “potrebbe”. Però con una telefonata a Botti, magari…C’è un solo magari.

    Lo propongo perché:
    1. È abbastanza vicino a casa mia.
    2. Sono socio PTR.
    3. Magari una sciata in santa pace mentre i nostri figli giocano ci può anche scappare.
    4. Mi porto a casa delle mele dall’Alto Adige.
    5. È un luogo rilassante.

  33. max scrive:

    aggiornamento sui confermati al raduno:

    mad max
    andrew
    fulvio
    roberto commentucci
    pibla
    kill bill (senza Katana)
    babbo maccari
    francesco

    stefano è ovvio che se c’una data in cui esiste la possibilità che tu ci sia organizzeremo in quel periodo, anche perchè senza di te mancherebbe qualcosa. alternativa che ci si organizzi con una video conferenza….

    nikolik guarda che le critiche alla fit sono partite dopo che loro hanno sbandierato i loro pseudo risultati ai quattro venti…..se poi appena un giovanissimo si fa notare lo chiamano ai vari raduni è ovvio che se questi vengono organizzati male venga fatto notare. quindi o le cose sono fatte come si deve (ed è giusto che chi vive tutti i gg sui campi dia loro dei consigli) o meglio nn fare assolutamente nulla ed occuparsi esclusivamente della crescita del movimento e gestire il prestito d’onore che senza altre spese potrebbe essere + consistente. il problema è che per tenersi stretti la poltrona, qualche risultato (a differenza di quello che dici tu) lo devono portare , soprattutto quando bisogna dimostrare delle uscite (vedi tirrenia) che dovrebbero servire appunto a portare risultati importanti, create invece solo per farci la cresta……elementare watson

  34. max scrive:

    ed ora c’è anche formia, ma nn hai capito che aprirebbero anche a cavatigozzi!!!!!!!!!!!!

  35. max scrive:

    andrew qui si parla del solito singolarsimo italiano e tu mi proponi marlengo xchè è vicino a casa tua?? premesso che come già detto io mi adeguerò a tutto però csoì facendo chi viene da palermo (se cifosse qualcuno che da lì vuol venire) tanto comodo nn sarebbe. certo una giornata come l’hai prefigurata tu nn sarebbe per nulla male anzi potrebbe diventare interessante e costruttiva però ripeto deve andar bene a tutti. proviamo a vedere se riusciamo a venirci incontro altrimenti fisseremo un luogo a metà strada in toscana (nn so ad esempio se qualcuno avesse delle conoscenze potremmo far fare ai ns figli 1/2 giornata in qualche accademia (arezzo, livorno etc) oppure se si riuscisse a far palleggiare i ns figli con qualche giocatore x gli internazionali si potrebbe fare roma, nn so, se qualcuno avesse qualche idea ben venga (e quella di andrew ripeto nn è male se nn fosse x il luogo troppo spostato a nord dove io tra l’altro sarei comodissimo). forse potrebbe darci qualche idea anche ubaldo…..

  36. max scrive:

    altrimenti leggermente meno a nord ma sempre troppo spostato rispetto a lazio e sicilia alla Vavassori avrei potuto organizzare una giornata completa eventualmente con mangiare e dormire compresi a prezzi super scontati….e per chi avesse voluto (genitori compresi) la possibilità di giocare anche con paolo canè…

  37. atti scrive:

    Se sarà possibile per date e orari io ci saro’ volentieri.

    Comunque l’idea di trovarci a Roma per gli Internazionali di tennis la sottoscrivo, anchè perchè potremmo organizzarci come si deve unendo l’utile al dilettevole (per esempio ribadire i nostri concetti a qualche “colletto bianco” della FIT); oltre a poter eventualmente “sentire” qualche parere illustre presente a Roma.
    Poi se guardo anche alla comodità a mè va benissimo Caldaro e c., che è una soluzione altrettanto valida come per’altro l’accademia Vavassori .

  38. max scrive:

    aggiornamento sui confermati al raduno:

    mad max
    andrew
    fulvio
    roberto commentucci
    pibla
    kill bill (senza Katana)
    babbo maccari
    francesco
    atti

    stefano è ovvio che se c’una data in cui esiste la possibilità che tu ci sia organizzeremo in quel periodo, anche perchè senza di te mancherebbe qualcosa. alternativa che ci si organizzi con una video conferenza….

    come già scritto l’idea degli internazionali nn sarebbe male soprattutto se i ragazzi riuscissero a palleggiare (come i molto tornei all’estero, vedi jan silva in america) i campioni. l’unico dubbio è che essendo a stagione tennistica iniziata, nn vorrei che alcuni fossero impegnati in qualche torneo. forse meglio durante un torneo (dove tutti giocano e possiamo seguirli, oltretutto qualche tecnico si può sempre trovare o invitare con cena serale) o lontano dai tornei in un’accademia per cmq nn perdere una giornata di lavoro ed anzi vedere e fare qualcosa di nuovo e diverso

  39. kill bill scrive:

    ciao Babbo Maccari,
    benvenuto.

    In Toscana :
    perchè non andiamo ……. a Tirrenia !
    ( ospiti della federazione naturalmente )

    oppure a Livorno per l’ETA Under 14 gruppo 1 a metà Marzo.
    L’anno scorso c’erano anche Quinzi e Piatti e naturalmente tutti i più forti Italiani ( Maccari e Mastellone ”figli” del bloog ) ed Europei.

  40. fulvio scrive:

    certo che se si riuscirebbe a organizzarci per gli Internazionali di Roma sarebbe perfetto-:
    1° perchè i vostri figli avrebbero l’occasine di vedere dal vivo i campioni e ci potrebbero scambiare 2 palle
    2°perchè sono sicuro che se facessimo una convention potrei sicuramente riuscire a ” impegnare” Piatti e Sartori (fidatevi senza spendere una lira,non avrebbero il coraggio di farlo con me)
    3° potrebbe interessare anche a qualcuno della Fit,(Palmieri e Binaghi)
    4° è la location più comoda a tutti essendo situata in mezzo all’Italia
    5° sono sicuro che alla riunione interverranno sicuramente le penne d’ro del nostro tennis capitanate da Ubaldo,con Tommasi-clerici-cazzaniga(me ne occupo io)-Martucci-Bisti.e altri

  41. Nikolik scrive:

    No, Max, sbagli, diciamo che sbagli cronologicamente.
    La federazione, come dici tu, sbandiera gli ultimi risultati degli italiani, vantandosene ingiustamente, solo perché, ormai da decenni, tutti, in special modo i giornalisti (primo tra tutti il grande Tommasi), ma anche i semplici appassionati, è proprio questo che gli imputano, cioè la mancanza di risultati professionistici.
    Questo, seriamente, non può essere contestato. Certo, alla federazione vengono fatte anche altre critiche, ma, ragionevolmente, non si può contestare che da tanti anni i migliori giornalisti non fanno che dire: non abbiamo tanti top-100, non abbiamo top ten da trent’anni; i nostri atleti non arrivano mai alla seconda settimana, eccetera eccetera.
    Insomma, ecco dove è lo sbaglio cronologico. Siccome queste sono le critiche che la federazione deve contestare, è ovvio che è nello stesso modo che essa si difende: appena c’è un risultato positivo, ecco che la federazione ci si attacca, proprio per dire: visto? Visto che i risultati ora arrivano? Visto come sono brava?
    Quello che io dico è che, semplicemente, si sbaglia a criticare la federazione in base ai risultati professionistici e si sbaglia a difenderla sulla base degli stessi risultati, tutto lì.
    Scusa, Max, seguimi un momento: mi dice qual’è la federazione sportiva, a parte il tennis, che si preoccupa di allenare personalmente, di gestire personalmente degli atleti, dei giocatori?
    Non esiste da nessuna parte, in nessuna federazione sportiva, non esiste.
    Secondo te la FIGC ha una propria squadra? Cresce e allena qualche giocatore di calcio? Nossignore, essa si limita a fare quello che fa ogni federazione: una nazionale, con le rituali convocazioni solo in occasione delle partite della nazionale, qualche raduno, paga l’allenatore della nazionale e via. Ma tutti i calciatori sono allevati, cresciuti, allenati, pagati da dei privati. La federazione non si sogna nemmeno di avere dei propri giocatori, li seleziona per la nazionale e basta. La federazione si preoccupa solamente del movimento calcistico, basta.
    Ugualmente fa la federazione basket. E tutte le altre federazioni, senza eccezioni. So che la pallavolo aveva fatto un’esperienza con il Club Italia, ma ora hanno da anni anche loro abbandonato l’esperimento.
    Tu mi dirai: ma sono sport di squadra. Bene, facciamo l’esempio allora di uno sport individuale come il tennis: il nuoto. Anche in questo caso, tutti gli atleti sono tesserati con i loro circoli, hanno il loro allenatore, ecc. Poi, certo, fanno i raduni federali, hanno le convocazioni della nazionale, ma non hanno Tirrenia e Formia. Fai pure l’esempio della Scherma: anche in questo caso, niente giocatori e atleti allenati dalla federazione.
    Insomma, trovo veramente incredibile questa situazione, ed altrettanto incredibile che anche tanti giornalisti e semplici appassionati, ma molto competenti, come ce ne sono tantissimi in questo blog, non si rendano conto che è assurdo chiedere ad una federazione di gestire dei giocatori, allenarli in prima persona.
    La situazione della federazione tennis è assolutamente anomala: gli si chiede di allenare direttamente degli atleti. Ma non vedo come possa sfuggire che nessuna federazione sportiva fa mai una cosa di questo genere.
    Veramente mi state dicendo che la federazione deve preoccuparsi del coach e del fisioterapista di Trevisan, tanto per fare un esempio? Mi sembra una gigantesca assurdità.
    Ripeto che una federazione deve curarsi del movimento tennistico in generale, di avvicinare il maggior numero di appassionati, preferibilmente giovani, a questo sport; deve curarsi di aumentare il peso di questo sport nella cultura e nella società sportiva del nostro paese.
    Questi devono essere i suoi obiettivi e per questi motivi deve essere criticata. Se lavorerà bene su questi obiettivi, poi, fatalmente, arriveranno anche i risultati, inevitabilmente.
    Ma trovo veramente assurdo che la federazione, su un piano di parità con dei privati, e quindi, incredibilmente, in concorrenza con loro, crei delle sorte di accademie pubbliche: facendo così, poi è logico che si creano i disservizi che lamenta Piatti, con un preparatore atletico per 18 persone.
    Ma l’errore è all’origine: Tirrenia e Formia non devono esistere e la federazione se ne deve fregare dei risultati.
    Ora mi dirai, Max: ma come può una federazione disinteressarsi dei professionisti, in specie quando sono giovani?
    Ma io non dico che se ne deve disinteressare, li deve aiutare in altro modo.
    Ad esempio, qual’è il problema maggiore di un bambino/a, dai 14 ai 18 anni, che vuole fare attività agonistica internazionale? Il denaro. Viaggi, alberghi, tute, completi da tennis, calzini, racchette, è un massacro economico.
    E allora, io federazione, potenzio questo sistema del prestito d’onore, che mi sembra una buona idea; io federazione, piuttosto, con le conoscenze ed i rapporti che ho, cerco di procurarti qualche sponsor, che magari non solo ti regala 30 racchette l’anno, ma magari ti dà anche qualche soldo in contanti; io federazione, piuttosto, con le conoscenze ed i rapporti che ho, se hai qualche problema con il tuo maestro e/o coach, posso sentire in giro, consigliarti, contattare qualcuno;io federazione, piuttosto, con le conoscenze ed i rapporti che ho, posso fare una convenzione con l’alitalia per i viaggi aereo, oppure con delle catene di alberghi; io federazione posso prendere per un orecchio qualche organizzatore di tornei e, ogni tanto, darti una wild card; eccetera eccetera. Ci sono tanti modi di aiutare giovani promettenti.
    Ma mai e poi mai la federazione può, e deve, mettersi a fare il maestro di tennis.
    Ripeto, è una cosa che non fa nessuno e che non esiste al mondo.

  42. max scrive:

    a tirrenia direi di no, in italia molti sanno lavorare male, noi dobbiamo andare dove si presuma lavorino bene…..

    cmq direi per un po’ che ognuno faccia le proprie proposte e vediamo se esiste un posto ed un periodo che incontri i favori di + persone dopodichè qualcuno di noi (se volete sarò io altrimenti designeremo qualcuno) sceglierà un posto ed un giorno e quello sarà il luogo designato. scrivete anche se preferite (nn dovesse essere x un torneo giocato dai ns ragazzi) durante la settimana, il sabato la domenica o durante delle feste (carnevale o pasqua anche se pasqua come x gli internazionali c’è il problema del programma tennistico già cominciato..)

  43. pibla scrive:

    Per quanto riguarda me, Roma ok ed in Toscana sono a casa….tutto il resto un pochino più complicato, però sopratutto vi dovete organizzare voi “padri” mi sembra anche più giusto, io poi in qualche modo trovo il sistema di aggregarmi a questo ritrovo o a quello più generale del blog, ma tanto prima o poi, come dice Max, ci si deve trovare….
    Molto bello l’articolo di Piatti, la cosa disarmante è che dice cose abbastanza ovvie che però in un paese con strutture come le nostre ovvie non lo sono per niente…..
    E comunque ormai è chiaro, alla fine di tutti i discorsi la disponibilità dei campi rimane l’elemento principale e su cui bisogna battere sempre di più specialmente quando si parla di bambini e su questo ha ragione Stefano che lo dice sempre, si deve trovare il sistema affinché i bambini possano accedere ai campi senza limitazioni, se solo lo vogliono, e faccio un esempio che fatto qui dentro è parecchio ovvio; chi è stato il miglior giocatore italiano degli ultimi trent’anni??? Ovviamente Panatta. Chi era Panatta?? Il figlio del custode dei campi del Circolo Parioli (credo) ergo ACCESSO AI CAMPI PRATICAMENTE ILLIMITATO, di sicuro questo accesso in sé e per sé non è una condizione sufficiente, ma di certo è una CONDIZIONE NECESSARIA PER ARRIVARE AL MASSIMO DELLE PROPRIE POSSIBILITA’ e questo è chiaramente l’elemento cardine di tutti i ragionamenti: SEMPRE PIU’ BAMBINI DEVONO AVERE LA POSSIBILITA’ DI GIOCARE A TENNIS CON NESSUNA O COMUNQUE CON POCHE LIMITAZIONI (di tempo, di soldi…etc…etc) VEDRAI CHE POI IL CAMPIONE VIENE FUORI

  44. claudiotn scrive:

    per Nikolic

    la FISI (Sport invernali) gestisce direttamente le nazionali, divisi in squadra A, B e C, hanno i loro tecnici e gli atleti, pur appartenendo tutti (o quasi) ai gruppi sportivi di Esercito, Carabinieri, Polizia, Finanza e Forestale, poi confluiscono nelle squadre nazionali.

  45. max scrive:

    dopo l’ultimo intervento di fulvio (aggiunto al fatto che già un paio avevano indicato roma x gli internazionali e che cmq siamo veramente a metà) se anche x gli altri va bene considerei roma aggiudicata. ora resterebbero i dettagli dal giorno/i , il prendere i biglietti uguali x tutti, la location x convention+ pranzo e/ocena ed in + (oltre che importante sarebbe veramente bello) se si potessero far diventare 4 le palle con i pro.. (mi sa che a fabio toccherà fare il maestro per un’ora di agonistica!!!!!). e per martucci porto io la katana….

    nikolik, guarda che da questo punto di vista sono d’accordo con te, la contestazione sta nel fatto che poichè il motivo della nascita di tirrenia etc (che appunto nn possono far concorrenza a nessuno) la conosciamo tutti, molti soldi (che sappiamo essere basilari x la crescita di un gocatore) vengono “buttati al vento” e quindi aiuti vari compreso il prestito d’onore nn possono essere potenziati come dovrebbero…..

  46. max scrive:

    devo dire che se dovessimo riuscire ad organizzare un evento simile (e se in questi termini nn finirei mai di ringraziare fulvio…) beh allora sarei curioso di trovare ancora qualcuno che dice che i genitori nn sono basilari. nessun coach/maestro etc potrebbe fare questo!!!!

  47. andrew scrive:

    …ma sinceramente ritengo che sarebbe forse più proficuo iniziare con un incontro diciamo “informale”, lontano dalle distrazioni del villaggio VIP (a meno che il buffet non sia gratis) e dal caos del torneo, dai troppi personaggi, dalla caotica Roma, dal Papa…
    …insomma, un incontro dove ci si possa guardare nelle palle easy play degli occhi e che ci faccia conoscere e specialmente possa chiarire cosa vogliamo, chi siamo e dove vogliamo andare (un manifesto di intenti sulle esigenze di genitori e figli nel tennis contemporaneo? - un gruppo di esaltati? - un sano scambio di informazioni e conoscenze?)…
    …poi, nominato Max portavoce, lo mandiamo a Roma come un rinotommasiceronte in una cristalleria FIT…

  48. max scrive:

    effettivamente una giornata conoscitiva precedente e soprattutto dove avessero + spazio i ragazzi (e quindi nei dintorni di un’academy) nn sarebbe per nulla male e per me nn ci sarebbero problemi, il fatto è che le giornate diventerebbero due e come vedi i problemi logistici ci sono. per quello che ho potuto leggere, ad oggi roma per gli internazionali mi sembra la soluzione + gettonata, se cmq si volesse organizzare anche la seconda giornata io ne sarei solo felice. semmai si potrebbe fare che alla prima giornata (all’ academy) partecipi chi ha dei figli (e chiunque lo volesse) mentre a roma tutti..

  49. francesco scrive:

    Ribadisco la mia preferenza per Roma e a proposito l’anno passato proprio in coincidenza con il torneo di Roma mia figlia ha giocato al LancianiRoma ,una tappa del Nike( non conosco il calendario del 2008 e non so se la coincidenza si ripeterà quest’anno),e quindi abbiamo alternato un apertita giocata ,allo spettacolo dei campioni al foro italico,e vi asssicuro che è stata una sett. fantastica

  50. roberto commentucci scrive:

    Nikolik, tu dici che nessuna federazione al mondo fa il maestro di tennis…

    Ebbene leggi questa lista:

    Gasquet, Richard
    Mathieu, Paul-Henri
    Simon, Gilles
    Santoro, Fabrice
    Tsonga, Jo-Wilfried
    Monfils, Gael
    Mahut, Nicolas
    Grosjean, Sebastien
    Llodra, Michael
    Clement, Arnaud
    Gicquel, Marc
    Benneteau, Julien
    Serra, Florent
    Roger-Vasselin, Edouard
    Ascione, Thierry

    Sono 15 giocatori, Nikolik. Qualcuno è un campione, qualcuno è un buon talento, altri sono onesti professionisti. Hanno tutti in comune tre cose, Nikolik:

    1. sono tutti e 15 nei primi 100 della classifica Atp;
    2. hanno avuto tutti un maestro, un ottimo maestro, pagato dallo Stato;
    3. cantano tutti la marsigliese, Nikolik.

    E non venirmi a dire che loro sono più ricchi, Nikolik, lo stesso Binaghi ha riconosciuto a fine anno che la situazione finanziaria della FIT sta migliorando e che si può tornare ad investire. Certo, non potremo investire quanto loro, ma cerchiamo almeno di farlo prendendoci dei buoni modelli.

  51. max scrive:

    certo se in quesi gg ci fosse anche la tappa del nike……

  52. pibla scrive:

    Io negli ultimi anni vado agli Internazionali il merc ed il giov….
    Secondo me quello che potrebbe essere fattibile prima di Roma è una serata con cena annessa, diciamo dalle 5-6 del pomeriggio, di frequentatori di questa sezione del blog che intanto si conoscono, prendono confidenza, parlano liberamente ed a ruota libera di tennis, senza altri pensieri, e cominciano a scambiarsi informazioni preziose.
    Naturalmente ci vorrebbe un posto dove tutti riescono ad arrivare in 2-3 ore di macchina

  53. Mauro scrive:

    Complimenti anche da parte mia al riassuntone di Stefano. Per quanto riguara l’incontro, vorrei anch’io segnalare la mia presenza (da confermare però per motivi di lavoro), preferendo l’idea di Max con un fine settimana di incontri e tennis per i nostri figli. L’incontro per gli internazionali potrebbe infatti essere dispersivo. Un grazie comunque a Fulvio per la disponibilità e la a buona idea. Comunque intralci di lavoro a parte mi andrebbe bene qualsiasi soluzione.

  54. Mauro scrive:

    Mi stavo scordando, Stefano, Mauro sono io e non ho mai scritto come Mauro istr.Coni che è quindi un altra persona. Io giusto per ricordare a tutti, ho una figlia dell’età di quella di Max, gioca da 2 anni a Tennis, si allena circa 6 volte alla settimana per un ora al giorno più 2 ore settimanali di atletica; proviene dalla ginnastica artistica praticata per 5 anni.

  55. max scrive:

    aggiornamento sui confermati al raduno:

    mad max
    andrew
    fulvio
    roberto commentucci
    pibla
    kill bill (senza Katana)
    babbo maccari
    francesco
    atti
    mauro

    stefano è ovvio che se c’una data in cui esiste la possibilità che tu ci sia organizzeremo in quel periodo, anche perchè senza di te mancherebbe qualcosa. alternativa che ci si organizzi con una video conferenza….

    mauro tieni presente che l’opzione roma la ritengo confermata, prima di tutto per il fatto che + di una persona l’ha ritenuta una scelta consigliata, secondo perchè è veramente a metà strada, terzo, che essendoci una tappa del nike nn sarebbe tempo perso x i ragazzi, quarto ma nn ultimo, si può creare un evento importante e per certi versi “storico” oltre che molto utile in prospettiva futura (ad es. il pensiero di piatti su come stanno lavorando i ns ragazzi nn è certo un dettaglio insignificante..). un incontro precedente potrebbe infine dare la possibilità di essere presente a chi avesse problemi con la data degli internazionali e la location di roma.. devo anche dire però che nel momento in cui i ns ragazzi partcipassero al nike avremmo modo di stare insieme 4/5/6 gg avendo dunque il tempo di fare tutto.

    p.s. stefano mi ha mandato una mail dicendomi che ha probemi con il pc e ricomincerà a scrivere appena possibile

  56. Percy scrive:

    Ricordatevi che durante gli internazionali si svolge anche la finale della Coppa Belardinelli (durante la settimana del femminile) chissà magari a qualche genitore blogger potrebbe essere comodo. Io comunque parteciperei volentieri a secondo impegni di lavoro o tennistici ma preferirei un ‘occasione meno dispersiva.

  57. Mauro scrive:

    Mi dite per cortesia il vostro pensiero sulla distanza del lancio della palla sul servizio, deve essere sulla testa oppure più distante dal corpo? Quali pro e quali contro?

  58. max scrive:

    aggiornamento sui confermati al raduno:

    mad max
    andrew
    fulvio
    roberto commentucci
    pibla
    kill bill (senza Katana)
    babbo maccari
    francesco
    atti
    mauro
    percy

    stefano è ovvio che se c’una data in cui esiste la possibilità che tu ci sia organizzeremo in quel periodo, anche perchè senza di te mancherebbe qualcosa. alternativa che ci si organizzi con una video conferenza….

    percy visto le numerose richieste confermiamo anche il secondo raduno, ma roma ripeto è un’occasione che nn si può perdere. per semplificare le cose ognuno di voi riscriva il proprio nome con la città di provenienza e a quale raduno volete partecipare (roma l’altro o entrambi) così la location per la seconda data vediamo di sceglierla a metà tra il partecipante + a nord e quello + a sud. gia che ci siamo indicatemi anche una data preferita per il secondo incontro….

  59. kill bill scrive:

    buon lunedì a tutti,
    Roma va benissimo.
    Per il pre raduno preferirei un Nike.
    aspettiamo il calendario e vediamo.

  60. max scrive:

    ciao, altrettanto (anche se sono rimbambito dalla nottata fatta a seguire gli australian open). kill da dove arrivi?

  61. Mirmidone scrive:

    Ciao a tutti !

    Seguo il blog da parecchi mesi e vorrei complimentarmi per l’interessantissimo scambio di opinioni (a volta un pò infuocate).

    Vorrei approfittare della vostra disponibilità per avere qualche consiglio su come comportarsi verso una proposta di sponsorizzazione da parte di una ditta di forniture di materiale tennistico.

    Mia figlia è entrata quest’anno nel gruppo “under 12″ e vorrei capire se, oltre ai vantaggi di ottenere il materiale suddetto gratuitamente, ci possano essere clausole e trabocchetti che possano limitare in futuro la libertà di scelta per me e per lei.

    Grazie per i vostri consigli.

    Mirmidone

    P.S. : parteciperei molto volentieri ai raduni che state organizzando (lavoro permettendo !).

  62. kill bill scrive:

    max
    arrivo dalla Toscana.

  63. max scrive:

    aggiornamento sui confermati al raduno:

    mad max
    andrew
    fulvio
    roberto commentucci
    pibla
    kill bill (senza Katana)
    babbo maccari
    francesco
    atti
    mauro
    percy
    mirmidone

    stefano è ovvio che se c’una data in cui esiste la possibilità che tu ci sia organizzeremo in quel periodo, anche perchè senza di te mancherebbe qualcosa. alternativa che ci si organizzi con una video conferenza….

    mirmidone per quanto ne so io grossi problemi nn ce ne sono (cmq leggendo il contratto o facendolo leggere ad un avvocato ti dovresti poter togliere ogni dubbio). facci sapere da dove vieni ed a quale incontro vorresti partecipare segnalandoci la data a te + consona per il secondo incontro (roma è in concomitanza con gli internazionali).

    grazie kill

  64. fulvio scrive:

    x Mirmidone: a quella età (12) a ricevere una proposta di sponsor anche se abbigliamento cè da fare i salti di gioia.cmq credo che tutte le ditte VOGLIANO una prelazione alla scadenza del contratto che puo essere di 1-2 3 anni. siccome ci sono passato da tempo e ho avuto la fortuna di avere a che fare con un gran signore signore che si chiama Maioli, il quale al momento della scadenza del contratto di mio figlio e l’offerta molto vantaggiosa avuto da una altra marca,mi ha detto che qualora avessimo bisogno di lui le porte sono sempre aperte.ma raramernte si incontrano personaggi come Maioli,quindi bisogna solo fare attenzione alle clausule al momento della firma!

  65. fulvio scrive:

    ps per i pochi che non sapessero chi è Maioli,dico che è il propietario della marca Australian con sede a Milano!

  66. Mirmidone scrive:

    per Max

    Grazie per la risposta.

    Vengo dalla provincia di Brescia e parteciperei volentieri ad entrambi gli incontri (una buona idea mi sembra far coincidere il primo con un Nike).

    Per Roma mi farebbe molto piacere farla coincidere con gli Internazionali.

    Mirmidone

  67. Mirmidone scrive:

    per Fulvio

    Effettivamente mi sono sentito molto lusingato per mia figlia ma mi piacerebbe conoscere la tua opinione su quale sia la lunghezza massima accettabile (per noi) di un tale contratto (tieni conto che mia figlia compirà gli undici anni quest’anno).

    So che tutti fanno sogni di gloria per i propri pargoli (che magari non si realizzeranno mai) e che quindi la mia preoccupazione su un legame troppo lungo possa sembrare presuntuosa in questo momento; credo, però, che valutare attentamente alcune scelte (in questo caso di carattere commerciale) che ti possano legare per anni, debba essere uno sforzo che dobbiamo ai nostri figli ed alle loro speranze future.

    Grazie anticipatamente per la tua risposta (abbiamo bisogno della tua esperienza anche in questo campo).

    Mirmidone

  68. max scrive:

    mirmidone siamo molto vicini, io sono a sarnico…. per il resto nn l’ho scritto altrimenti passo sempre x quello che vuole fare il di +, poi avendomelo domandato ti ho risposto, ma certo è che per risparmiare il migliaio di euro all’anno che ti danno di materiale nn mi legherei con nessuno e vestirei mia figlia come mi/le piace facendole usare la racchetta con cui si trova meglio….

  69. fulvio scrive:

    Mirmidone la mia esperienza in materia è come quella di tutti i genitori che hanno un figlio ”buonino” o discreto in italia.ricordo che l’Australian mi contatto perchè il signor Maioli vide giocare Fabio a 11 anni in una finale (persa) a Roma contro Natali.fu una cosa rapida e grazie all’allora capitano della Liguria Lubrano la cosa andò in porto.il sodalizio durò 6 anni,fino al momento nel quele la Fila fece a mio figlio delle offerte che l’aUSTRALIAN non riusci a ”pareggiare”.fui molto dispiaciuto perchè mi ero affezzionto a tutti i responsabili della casa di Milano,dal sig.Maioli alla msignora anziana ( Maria) che dava la roba nel magazzino della ditta.
    i contratti sono fatti,almeno a quei anni li,in maniera semplice e facile da capire,il brutto viene dopo quando gli sponsor per farti un contratto ti mandano 10 pagine ,scritte rigorosamente in inglese,e pieni di clausule ,ecco allora in quel momento è meglio ,se si è all’oscuro di tutto,farsele spiegare da un legale in modo da non cadere poi sulla buccia di …banana!
    ora per fortuna non sono più io quello che controlla la cosa ,ma ti posso assicurare che se anche lo fanno altri (è il loro lavoro) alla fine un occhio ce lo butto di sicuro anche io,non si sa …mai!!

  70. Mauro scrive:

    Max, credo che alla fine il torneo per designare chi potrà partecipare all’under 12 da parte delle under 10, si faccia, solo credo si farà sul primo torneo regionale a disposizione.

  71. andrew scrive:

    …non vorrei scassare eccessivamente con il PTR, but:

    cosa ne pensate di trovarci in questa occasione:

    >>>>BIOMECCHANICS & VIDEO ANALYSIS

    Il nuovissimo corso PTR, Biomecchanics & Videoanalysis, è rivolto a tutti gli insegnanti di tennis, in particolare a tutti quei maestri e coach impegnati nell’allenamento di giocatori di livello agonistico juniores avanzato.
    Il porgramma tratta i principi della biomeccanica e le loro applicazioni ai colpi fondamentali. Dopo una dettagliata visitazione di quelli che sono i più importanti fattori influenzanti le fasi di diagnosi e correzione dei colpi, il corso presenta la video analisi sia come metodo di indagine biomeccanica, sia ocme strumento didattico per il maestro di tennis.
    Relatori: Luigi Bertino e Danilo Pizzorno

    Date 2008 :
    01-02 Marzo - Grugliasco (TO)
    http://www.ptrtennis.it/pdf/Bio_Video_2008.pdf
    <<<<<<<

    Vantaggi della proposta:

    1. Possibilità di trovarsi al di fuori di tornei e manifestazioni distraenti e contemporaneamente venire edotti su un tema “caldo”.
    2. Basta la 1.

  72. claudiotn scrive:

    Per quanto riguarda la macroarea nord est (però credo sia una cosa comune a tutti), verranno fatti dei tornei di qualificazione regionali. I finalisti regionali parteciperanno al un torneo di macroarea (16 e 17 febbraio). I finalisti del torneo di macroarea avranno il “pass” per poter giocare i tornei under 12 nel 2008

  73. Nikolik scrive:

    Roberto, per dimostrarmi che è giusto che la Federazione si metta a fare il maestro di tennis e a crescere professionisti mi hai fatto, ancora una volta, l’esempio della Francia.
    Scusami per il ritardo, ma mi sono documentato.
    Mi hai detto di non considerare la loro ricchezza e, allora, ho controllato un’altra cosa.
    Senti questi numeri, Roberto:
    1.096.286 tesserati.
    Di questi, ben 561.945 hanno meno di 18 anni.
    Di questi, 382.434 sono agonisti.
    Di questi, 282.434 sono classificati.
    Queste sono le statistiche ufficiali della federazione Francese di tennis relative al 2006.
    Vedi, Roberto, la FFT non si è messa a crescere campioni, non si è messa a fare il maestro di tennis.
    Ha fatto da tempo quello che, umilmente, vi sto a ripetere io da tempo: ha fatto, cioè, la Federazione.
    Ha cercato, cioè, e scusate la ripetizione, di curarsi del movimento tennistico in generale, di avvicinare il maggior numero di appassionati, preferibilmente giovani, a questo sport; si è preoccupata di aumentare il peso di questo sport nella cultura e nella società sportiva francese.
    Hanno lavorato bene e ce l’hanno fatta.
    Poi, e solo poi, dopo, e solo dopo, si è messa a cercare di cescere campioni.
    Quello che ho, umilmente, detto io: quando aumenti il peso del tennis nella società, aumenti i ragazzi che giocano, i campioni vengono da soli, è inevitabile.
    Questo dovrebbe fare una federazione e per questo dovrebbe essere criticata. Invece, la criticate per le ragioni sbagliate.
    Roberto, questi francesi hanno un milione di tesserati, più di mezzo milione di under 18.
    Ci credo che poi hanno tutti quei top 100 che tu hai indicato, certo che ci credo.
    Ma è per quel milione, è per quel motivo, per quel milione di motivi, non certo perché hanno Tirrenia e Formia, non certo perché si è messa fare il coach pubblico.
    Roberto, quando hai 560.000 under 18 che giocano, ce n’è per tutti: per la Federazione, per i coach privati, per le televisioni, per i genitori, per i figli, per i giornalisti, per tutti.
    E’ festa per tutti, tutto l’anno.

  74. stefano grazia scrive:

    Incredibile: sto 3-4 gg senza accesso ad Internet e mi ritrovo gia’ con 70 e passa posts…potremmo quasi aspirare all’Autonomia,alla Secessione, all’Indipendenza…Ubaldo, dacci piu’ soldi o altrimenti…Scherzi a parte,approffitto di un insperato ritorno dell’accesso in ufficio per dirvi che sono ancora vivo (e anche tutti i miei pazienti!!!). Lagos e’ citta’ caotica e anche lei,come Luanda,affoga nel traffico ma gia’ ho avuto piu’ social life nella prima settimana qui che in 4 anni a Luanda (di cui continuo pero’ a rimpiangere il clima…e l’IT Department: in pochi giorni qui il computer ha fatto crash con perdita di 10 anni di data e ho avuto problemi anche col cellulare!) Ma la Compagnia mi sta trattando piuttosto bene: mi ha dato una bella casa in cui dovrei trasferirmi a giorni, un auto con autista non solo per me ma anche per la famiglia, e sono riuscito a riattivare le mie membership in 2 gg in tutti i circoli e palestre..Curiosita’: Godwin Kienka,il Direttore di Tennis Africa,giornalista,coach e businessman, mi chiama ieri dicendomi che gli Armed Robber (Rapinayori) hanno fatto incursione nel week end al Lagos Lawn, il Circolo dove Camilla Giorgi ha giocato i due Challenger un mese fa…Hanno fatto stendere tutti a terra sul pavimento e li hanno rapinati…non si sa se cercavano qualcuno in particolare,il Club e’ frequentato da politici e militari… Normalmente noi andiamo all’ikoyi Club che e’ piu’ ‘famigliare’ e piu’ sicuro (grandissimo club con circolo di golf, 9 campi da tennis,9 campi da squash,3 piscine,badmington,etc etc) ma al Lagos Lawn nel week end ,qualche sabato o domenica pomeriggio,ci si va sempre…vi racconto questo perche’ sto leggendo un libro interessantissimo che consiglio a tutti: Bonita Marks TAKING YOUR TENNIS ON TOUR:the business,Science and Reality of GOING PRO (lo potete acquistare via AMAZON) in cui vengono trattati tutti ma proprio tutti gli aspetti del ‘tentare la strada professionistica’, e’ il libro del journeyman, di quello che spesso non ce l’ha fatta, di quello che esce dal college e ci prova…di giocatori come tripp Philips,Brian Vahaly,Don Johnson (che pure ha vinto il doppio a Wimbledon nel 2001, di Robert Kendrick,Jack Brasington,Thomas Blake,Alex kim,ma anche Taylor Dent,Mardy Fish,Robby Ginepri e Ivo Karlovic…Vi si racconta attraverso interviste ed esperienze come farsi il budget,come prepararsi atleticamente,come scrivere una lerttera allo sponsor, come viaggiare,etc etc etc… E’ estremamente interessante e brutalmente crudo (ti fa venire in mente: ma davvero devo costringere mio figlio a questa vita dsi stenti? Poi pensi che comunque puo’ essere per un giovane in compagnia di amici sempre meglio che lavorare…) Comunque a un certo punto uno racconta di aver letto un libro dal titolo I CENTO POSTI PEGGIORI DA VISITARE NEL MONDO e dice che almeno la meta’ lui li ha visitati giocandoci dei Futures o dei Challengers…E sicuramente Lagos e’ uno di quelli.
    Be’, questo e’ il posto che io in questi giorni spesso chiamo casa, un po’ ruffianescamente per far felici i miei conoscenti e colleghi nigeriani (I’m back home! To the place where I belong!)un po’ perche’ e’ tutto sommato vero: e’ il posto dove,a parte Bologna e la Jamaica, mi sono sentito piu’ come a casa…E’ il posto comunque dove oggi mia moglie e mio figlio stanno volando per raggiungermi.

  75. Mirmidone scrive:

    x Max e Fulvio

    Grazie per i vostri consigli.

    Darò un’occhiata approfondita al contratto.

    Mirmidone

  76. stefano grazia scrive:

    A PROPOSITO DEL GRANDE TENNISPARENTSRADUNO:
    l’offerta di fulvio a me sembra IMBATTIBILE…tanto da farmi pensare che se ci si accordasse in tal senso magari vi mando moglie e figlio in viaggio premio…Io purtroppo temo che prima di giugno non saro’ disponibile: il problema qui e’ che se mi muovo devono inviare un sostituto e se mi muovo deve essere per almeno tre sett…Io contavo di muovermi a giugno-luglio nel periodo delle pioggie e anche a fine scuola… Non sappiamo ancora se verremo in Italia o andremo in Australia…Se veniamo in Italia sicuramente saro’ disponibile: Bob Brett, Vavassori, Marlengo, Caldaro, Cordenons…Anch’io concordo con chi suggerisce che sarebbe forse meglio un meeting AL DI FUORI dell’eventuale torneo ma certamente anche in occasione del nike di turno, perche’ no, un’occasione per lasciar giocare il figlio in pace e andare a vedere i figli degli altri… Ovviamente se vi incontrerete prima saro’ comunque con voi in spirito…Ma l’occasione di Roma :incontrarsi fra di noi, vedere i campioni,parlare con Piatti…Be’, se non ci potessi essere-e probabilmente non ci potro’ essere- mi dispiacerebbe veramente…

  77. max scrive:

    bentornato stefano il libro di cui parli è disponibile in italiano? altrimenti se hai voglia e tempo spediscimi per posta elettronica un capitolo (tradotto) di tanto in tanto, te ne sarei grato……se manderai gabry con nicholas e fulvio organizzerà nel periodo del nike fammi sapere se vuoi iscriverlo al torneo. per i raduni nn ti preoccupare, ne organizzeremo uno per giugno/luglio quando potrai esserci ed anzi a quel punto si potrebbe prendere in considerazione anche la BTA…

    fulvio puoi cominciare ad attivarti per roma piatti etc, dicci se c’è qualcosa che possiamo fare e soprattutto facci sapere in quale periodo degli internazionali pensi di organizzare (durante il tabellone maschile o femminile) così da sapere se potremo iscrivere i bambini al nike….
    p.s. ma cosa è successo a fabio nel 5° set?? aveva fatto il break…..

    andrew, danilo pizzorno lavora con il team piatti e massimo sartori quindi nell’incontro con piatti potrai domandare quello che vuoi oltre che torino nn è a metà da strada da tutti. se al’incontro partecipernn o persone da roma organizzeremo tra bologna e la toscana (BTA arezzo o livorno) altrimenti in zona lombardia liguria (Vavassori o Bob Brett) dipenderà poi dalle conoscenze o dalle offerte che avremo e riceveremo nelle/dalle varie academy…..tu da dove arrivi??

  78. fulvio scrive:

    io direi alla domenica dell’ultimo turno di quali cosi i coach saebbero più liberi.per la location parlerò on i responsabili della Fila CHE HANNO UNA TENDA sul palacorda e son sicuro che non avrebro niente n contrario per ospitarci.
    max nonmi dire niente ho sofferto davanti la live come un cretino,pensavo che sul 31 al 5° fabio portasse a casa la partita,invece….il tennis è cosi,si perde tutte lsettimane a meno che non ti chiami …federer o nadal!!
    ripartiamo dalla terra e poi vediamo come andrà a finire.ho sentito piatti in questoi giornio è mi ha eto che sta lavorando molto bene con fabio e che se nn abbiamo fretta potremmo levarci delle grosse soddddddddddsfazioni in seguito,e se lo dice lui…..

  79. max scrive:

    intendi dire il 4 maggio?
    per fabio pensavo l’avessi sentito per capire se gli fosse successo qualcosa perchè dal 3-1 nn ha + fatto un game. piatti ha ragione purtroppo quando si intraprendono strade nuove un po’ di pazienza in più ci vuole ma dopo tanti anni ad averne sarai abituato!!! e se mi sto abituando io che normalmente le cose volevo averle il giorno prima…….

  80. pibla scrive:

    Solo una cosa al volo e un pochino off topic e che ho scritto anche in altra parte del blog, Fabio, dopo adduttore e influenza, era di fatto al primo match dell’anno ed al secondo della sua carriera in uno Slam, contro uno che giocava sulla sua superficie preferita (l’anno scorso stava due set a zero contro Hewitt), secondo me non è che si potesse pretendere di più e poi si sa che negli Slam l’esperienza conta tanto, io dico che Fabio ha una grande attitudine per il tennis tre set su cinque, tra un pò ne riparleremo….

  81. max scrive:

    pibla tu da dove arrivi?

  82. nipa scrive:

    Finalmente mi sono deciso ad intervenire e vi faccio i miei complimenti, sinceri! Ormai vi seguo dal primo post (e credetemi prorio dal primo e appena posso apro il blog tutti i giorni, copio e..incollo) da genitore (coinvolgendo alla lettura anche mia moglie e, per farle conoscere anche altre realtà, mia figlia – classe 98 – che ,ormai, da circa 2 anni e mezzo, è immersa nel tennis) e da sportivo (da ex giocatore agonistico attualmente come attività post lavorativa alleno una squadra di basket - ho la tessera di allenatore – in attività non professionistica – ho anche la qualifica di istruttore subacqueo - 2 stelle – ma non in esercizio, ex agonista nel tennis – da giovane e solo in estate, ecc. ecc.).
    Ancora COMPLIMENTI, soprattutto per l’enorme disponibilità di dati informativi, valutazioni e consigli pratici che, per chi come me, vorrebbe entrare nel mondo di questo sport (vi confermo, completamente diverso dalle altre attività sportive, almeno quelle di squadra) è di FONDAMENTALE importanza, specialmente quando è indispensabile entrare in contraddittorio con chiunque che si definisca un tecnico.
    Anch’io stò seguendo mia figlia, solo al di fuori del campo, in quanto nel rettangolo la competenza assoluta è e deve essere del maestro, peraltro come dalla maggior parte di voi più volte sottolineato.
    Quindi, dopo aver letto le vostre idee, stò adottando la seguente linea d’azione:
    Circolo: distante 5 minuti da casa;
    Maestro: dopo una esperienza che ritengo, personalmente ovvero da “allenatore”, negativa (per le ragioni che ben conoscete ovvero maestro/istruttore che impiegano il tempo a disposizione come da oratorio, poca selezione, gruppi con 12-15 bambini ed un istruttore, ecc. ecc.) ho scelto un maestro giovane (26 anni), professionale, con elevata esperienza agonistica almeno a livello giovanile (ho controllato) e, soprattutto, con una grande passione per il tennis agonistico, che dopo aver valutato mia figlia ha deciso di…ricominciare da zero (con evidenti ricadute economiche per lo stesso…e qui mi trovo concorde con i principi - che mi ripeto “mensilmente”-: “Non investo ma spendo” e “ Agonista e non professionista”). In sintesi:
    Lezioni tecniche (concordate con il maestro per la fattibilità logistica): 1 ora in palestra (corsa e esercizi a corpo libero) e 1,5 ore il Lun, Merc e Ven lezioni singole con il maestro, 2 ore lezioni con uno sparring di 14 anni + 45 min di atletica (anche su pista di atletica) il Mart e Giov, il Sab o la Dom, fatto salvo i tornei, match.
    Attualmente, mia figlia, che stà continuando, e credetemi, per sua espressa volontà in maniera entusiastica, è sotto osservazione da parte di maestri di altri 2 circoli (per la partecipazione all’U12? …anche se non sono molto convinto. Come farebbe? giocherebbe con la racchetta Junior l’U10 e Standard l’U12? Mah!).
    Un saluto a tutti ed a Francesco (se non mi sbaglio, mi pare di capire che ci siamo conosciuti l’anno scorso al LANCIANO, quando mia figlia ha giocato contro la tua, e ci siamo salutati al Master di Topolino).

    Continuo a seguirvi e parteciperei anche volentieri all’adunanza.
    Saluti!

  83. max scrive:

    aggiornamento sui confermati al raduno:

    mad max
    andrew
    fulvio
    roberto commentucci
    pibla
    kill bill (senza Katana)
    babbo maccari
    francesco
    atti
    mauro
    percy
    mirmidone
    nipa
    stefano grazia e/o gabry

    benvenuto nipa e complimenti anche a te che sei riuscito a stare in silenzio per un anno, io nn riesco a farlo neanche x 5 minuti!!!!!

    da dove vieni ed a quale delle adunanze vorresti partecipare? ciao ed a presto

  84. andrew scrive:

    x MAX
    …sono sito a Bassano del Grappa (VI)…Saluto mamma e papà a casa e tutti i miei amici (e nemici)…

    Faccio l’ultima proposta, prima di prendere coscienza della poca presa che le precedenti hanno avuto e adeguarmi.

    Luogo: BOLOGNA (Circolo scelto da GRAZIA)
    Data: UN FINE SETTIMANA DI MARZO
    Scopo: BOZZA DI MANIFESTO INTENTI X GENITORI VAFFANTENNISTI
    Altro: MINITORNEO TRA FIGLI E/O TUTTI CONTRO ME

    Per contatti, http://www.vaffantennis.it (e se Giovanni di Natale mi cassa questa pubblicità-progresso, gli taglio le unghie)…

  85. Roberto Commentucci scrive:

    Il 4 maggio al Foro credo che potrebbe andare bene a parecchie persone. Io potrei anche tentare di fare una sorta di verbalino dell’incontro e poi ne potrebbe venire fuori un articolo sul blog. E ancora meglio, potremmo farne una sorta di “lettera aperta” alla FIT con le modifiche regolamentari e/o organizzative di cui abbiamo parlato tante volte.
    A mio avviso però va fatta una premessa, fin da ora:
    1) per una riunione efficace e proficua, anche per non perdere tempo noi e non farne perdere ai coach, sarebbe bene definire un minimo di ordine del giorno, magari da sottoporre anticipatamente a Piatti, se Fulvio pensa di poterlo fare; in questo modo eviteremmo di stare lì a parlare di cose francamente irrelizzabili, come rivendicazioni del tipo “chiudete Tirrenia e i soldi dateceli a noi, etc. etc.”, sulle quali possiamo discutere fra noi, ma che sarebbe inutile e controproducente rappresentare alla Federazione.
    2) non vorrei che la riunione diventasse un mero pretesto per scatenare una vana campagna denigratoria contro l’attuale vertice federale. Il blog intende ospitare argomenti tecnici, fatti e proposte concrete, fattibili e realistiche. Lo strumento blog può essere efficace se mantiene la sua indipendenza e credibilità, esattamente come una testata giornalistica. Quindi non dovrà essere strumentalizzato e fungere da cassa di risonanza da chi magari ha ambizioni politico-federali, le quali, pur legittime, vanno espresse in altra sede e con altri modi.
    Insomma, se vogliamo ambire ad essere considerati come degli interlocutori attendibili dalla FIT, dobbiamo stare attenti a non screditarci da soli.
    Preciso che questa è una mia opinione del tutto personale.

  86. max scrive:

    come avevo scritto bologna potrà essere presa in seria considerazione e penso che la BTA sarebbe la scelta migliore anche perchè stefano ci potrebbe introdurre come si deve facendoci organizzare un programma su misura (ovviamente dando precedentemente una lista dei ragazzi con le date di nascita). su stefano ovviamente ricadrebbe anche l’onere per la scelta del ristorante… per quanto riguarda la data aspettiamo un po’ l’uscita dei vari calendari riguardante i tornei mentre per il giorno immagino che il sabato o la domenica siano i gg preferiti da tutti. su questa ipotesi circa il secondo incontro pronunciatevi così vediamo cosa ne pensate.

  87. Mauro scrive:

    Nipa, benvenuto anche a te (sono particolarmente interessato visto che hai una figlia del 98 come me e Max).

  88. Mauro scrive:

    Max, dal 1 al 4 maggio ho un bel ponte potrebbe essere una data ottima, se poi c’e anche un nike tanto meglio oppure ancora meglio la possibilità di fare allenare i bambini.

  89. pibla scrive:

    Ciao Max, io vengo dalla Toscana ma non vi preoccupate per me che tra l’altro non sono genitore di bimbo tennista, prima di tutto è giusto che voi genitori dei bambini troviate un punto di incontro che vada bene per voi, poi io qualcosa mi invento, il sistema di incontrare quelli di voi con cui quotidianamente interagisco prima o poi lo trovo, io comunque da Roma per gli Internazionali passo ed anche Giugno-Luglio quando Stefano forse verrà in Italia può andar bene…

  90. max scrive:

    roberto sono perfettamente d’accordo con te per quanto riguarda l’ordine del giorno, anche se nn penso che tra noi ci sia qualcuno con interessi politico federali… detto questo sinceramente e personalmente sono molto + interessato al discorso tecnico con piatti (che ascoltandoci potrà darci il suo parere riguardo la direzione tecnica da noi presa), e all’eventuale bozza di progetto sul monitoraggio (con valutazione tecnica del lavoro svolto dai ns ragazzi magari anche in presenza di qualche sponsor nel caso di una segnalazione fatta da parte di chi li monitorizzerebbe, magari proprio piatti un paio di volte l’anno ovviamente dove a lui + comodo). per quanto riguarda la fit sinceramente per me potrebbe anche nn esserci ma se vogliono ASCOLTARE come la pensiamo…..se poi sentendoci trovernno le ns ideee valide ed interessanti e vorranno aiutarci (aiuti finanziari, viaggi organizzati ai tornei, messa a disposizione di struttura x raduno di monitoraggio) ben venga (anche perchè per loro sarebbe l’unica possibilità di essere menzionati positivamente un giorno nell’eventuale successo di qualche ragazzo facente parte del progetto) ma sapendo chiaramente che le direttive tecniche rimarranno sempre ed esclusivamente le ns. o del piatti della situazione. qui nessuno vuole denigrare la fit, quello lo fa benissimo da sola con quello che fa giornalmente e quello che proponiamo è fattibilissimo visto che lo facciamo già noi ma se loro pensano di venire per ascoltare solo cose gradite se ne stiano pure a casa (come del resto fanno sempre prima di voler salire poi a giochi fatti sul carro dei vincitori). se vogliono e se sono furbi devono venire ad ASCOLTARE E SE RIESCONO AD IMPARARE PERCHE’ QUELLO CHE FANNO LO STANNO FACENDO MALE.

    p.s. mi sto organizzando per far partecipare all’incontro anche il prof. giovanni catizone (il preparatore atletico di cui ho spesso parlato che e si è reso disponibile a partecipare al raduno) che ribadirà l’importanza del lavoro atletico con indirizzo tennistico sin da piccolissimi e sarà cmq disponibile per qualsiasi domanda (in realtà ancora un programma nn è stato stilato ma penso che il suo intervento andrà in quella direzione, ovviamente prima vi confermerò il tutto)

  91. Enzo Lo Iacono scrive:

    A rieccomi …. e già parto tra un’ora in quel di Napoli per il secondo modulo del secondo grado del secondo…….. (la Fit) la sà lunga.
    Solo ora riesco ad avere il tempo di dare un’occhiatina al blog (viaggio in nave con auto a seguito durante la quale leggerò il riassunto Megagalattico fatto dall’infaticabile Stefano.
    Intanto però non riesco a non intervenire dopo aver letto il documento (del quale vi è un link in un post del 10 gennaio) scritto dal presidente del Comitato regionale Lazio. Non come genitore, ma come insegnante mi indigno a leggere quel documento pieno di insulti ai genitori dei bimbi che hanno partecipato al Lemon Bowl.
    Caro presidente, … VERGOGNATI!!
    Ricordati che tu ti trovi lì solo perché quei genitori esistono e fanno tanti sacrifici, oltre che sborsare un sacco di soldi. Loro invece non hanno bisogno di te!!!
    Anzi, prometto di fare dura battaglia e promuovere come possibile la diserzione di quei circoli che affiggono “a caratteri d’oro” il divieto di ingresso ai genitori.
    E’ proprio gente come te, caro presidente del Lazio Fabrizio Tropiano, che fa la rovina della federazione e del tennis italiano.
    P.S. Mi scusi Ubaldo per i toni che fino ad oggi non avevo mai usato, ma quando a scrivere certe cose è una persona qualificata……. la misura è colma! E come appartenente alla FIT sono indignato!

  92. max scrive:

    ma scusa enzo tu sei d’accordo che un genitore si permetta di assalire il giudice arbitro o cmq comportarsi da troglodita ?? dato che a roma nella semifinale under 10 femminile del master una “bambina” siciliana che stava perdendo (ed ha poi perso) ha insultato l’altra bambina (di 10 anni) augurandole addirittura di morire di cancro (ero presente e la bambina insultata è un’amica di mia figlia) nn è che dalle vs. parti si tolleri quel modo di fare???? mi auguro di no altrimenti ci sarebbe da preoccuparsi!!!! sinceramente io sono indignato dall’educazione data ai quella bambina..( quindi dai genitori e dal coach che l’accetta..). ed io nn sono certo un genitore tranquillo e assente ma davanti a certi comportamenti capisco l’entrata in vigore di certi divieti ed anzi m’inc..zo che grazie al comportamento di alcuni animali ci debbano rimettere le persone per bene. anzi a dirla tutta sarebbero da bandire da qualsiasi torneo i genitori (ed eventualmente anche i bambini) che si macchiano di tali nefandezze!!!!

  93. francesco scrive:

    caro Max devo internenire per precisare che dalle “nostre” parti non è assolutamente tollerato un comportamento del genere ed ogni gesto azione o insulto è individuale e non rappresenta nè una regione nè una città nèun circolo,ma solo il bambino
    e la sua famiglia , la doverosa precisazione ribadisco che anch’io(vengo dal circolo tennis palermo)ritengo che la soluzione di roma sia la migliore per i tanti motivi già esposti.ricambio i saluti a Nipa

  94. max scrive:

    meno male francesco e la cosa mi ricuora anche se nn avevo dubbi!!! mi dispiace solo che enzo si sia scandalizzato per un intervento “forte” da parte del presidente del comitato regionale laziale contro tale comportamenti (che al master erano riconducibili ad un suo conterraneo), asserendo il fatto che i genitori pagano. questo è inaccettabile e nei diritti di chi paga nn c’è certamente quello di poter aggredire ed insultare nessuno. nel mio modo di pensare un coach e soprattutto un conterraneo compaesano etc etc (di qualunque città/regione/nazione) dovrebbe stigmatizzare questo tipo di comportamenti anche per evitare appunto che se ne possa fare di tutta l’erba un fascio…

  95. kill bill scrive:

    Non conosco il Presidente Tropiano , non sono del Lazio, ma ritengo il suo intervento sacrosanto.
    Non ha nulla da vergognarsi e sta facendo il suo mestiere.
    E da quanto ne so il Lazio è organizzato mica male.
    Spezzo volentieri una lancia verso i dirigenti competenti che lavorano con passione.
    Categoria troppo spesso sottovalutata sopratutto da i tecnici che molto spesso vedono solo una parte dei problemi e non si rendono conto della difficoltà da risolvere.
    Una bambina che si comporta come ha descritto Max dovrebbe essere semplicemente tirata via dal campo dal giudice arbitro con una segnalazione in federazione.
    Non è una questione di zone di provenienza ma purtroppo qualche eccesso si trova ovunque.
    Sui divieti sono contrario ma molte volte sta a noi genitori non invadere il ”terreno” dei tecnici.
    Scegli, controlla, valuta, ma alla fine devi fidarti altrimenti le cose non funzionano.

    Raduno
    a mio avviso quello di coinvolgere in qualche modo la federazione può essere un passo successivo.
    Mi sembra un pò presto.
    Il 4 Maggio , o comunque in quei giorni , a Roma a me va benissimo.

  96. nipa scrive:

    Si Max vorrei partecipare e preferirei Roma per motivi di distanza.

    X Mauro (e Max), insieme al post ho inviato la mia email (potete chiederla al Director del blog) non ho nulla in contrario, anzi gradirei molto confrontarmi con voi…anche per dirimere i molti dubbi che, leggendovi e frequentando i campi, mi assalgono…..

    Per quanto riguarda ciò che è successo al Lemobowl….si lo confermo…è così…ma non solo…ed il confronto con ciò che succede “normalmente” sui campi durante gli incontri di calcio giovanili (motivo per cui mio figlio – 6 anni il prossimo marzo – non frequenta tali ambienti) è venuto spontaneo…..comunque da spettatore è stato a dir poco deplorevole….. cmq un ottimo esempio su ciò che NON si deve fare in campo….. e non credo sia da imputere alcuna colpa ai bambini….il pesce “puzza” dalla testa…..la colpa (ritengo per deontologia sportiva) era di chi li “incita” (direttamente o indirettamente)….ad esempio, nello specifico e non in quell’incontro ma in altri, per supportare la conferma o meno chiesta da parte di un giocatore di un punto, entra nel dibattito una parte terza (genitore o maestro o accompagnatore) prima dell’arrivo del G.A.…..si ho visto anche questo….o come ad esempio interventi di persone esterne al campo (papà, papà maestri o maestri stessi) che consigliavano di adottare tecniche basate su situazioni contingenti (ed è stata veramente comica la scena che ho visto ….cercava di parlare a bassa voce e la bambina che dal campo si rivolgeva allo stesso tecnico chiedendo di ripetere in quanto non aveva sentito cosa fare – ovviamnete INGENUAMENTE - viene da dire …i soliti furbetti…) come ad esempio quella di effettuare una palla corta su di una seconda palla in battuta – e potete immaginare con campo in t.b. pesante - in quanto leggermente bagnato e palla mid cosa era costretta a fare la bambina….uno scatto da centrometrista….ecc. ecc.)……il Tennis più degli altri (almeno credo) dovrebbe essere sinonimo di confronto leale (soprattutto in quanto non vi è contatto fisico) e quindi non si può offendere l’avversario (non uso il verbo colpire perché non è possibile) impiegando pressioni di altro vario tipo….se questo è il modo di impostare (stiamo discutendo di ragazzini di 9 anni) la mentalità di un futuro atleta agonista…allora cambio sport….

  97. Stefano Grazia scrive:

    Due gg fa scrivevo:
    NON SAPENDO FINO A QUANDO AVRO’ LA CONNESSIONE AL BLOG, CONTINUO: Sui Figli che ti fanno arrabbiare e qualche volta perfino ti deludono, avrei un aneddotica personale da riempire le pagine di un libro: Nicholas e’ riuscito,mi dicono,a farsi panchinare (no,non l’hanno preso a panchinate, l’hanno solo messo in panchina) anche alla BTA prima dal Maestro Lubiani e poi Domenica anche da Palumbo, non so bene perche’ (per insofferenza,per sbattimento di racchette, per mancanza di umilta’…palleggiava con bambini a suo dire non in grado di scambiare con lui…Insomma, un tipico stronzetto arrogante spesso simpatico,altrettanto spesso indisponente e che si comporta regolarmente male ogni volta che deve essere visionato/valutato da qualcuno…freudianamente parlando potrebbe essere un segnale importante: Daniele Riva mi potrebbe dire che evidentemente mi sta mandando dei messaggi, che e’ il suo modo di reagire a una pressione inconscia non gradita,etc etc O che e’ semplicemente una questione di Buona Educazione che noi non gli abbiamo saputo dare, qui all’estero in un micromondo surreale che non e’ il nostro vero ambiente e che ci porta,o meglio lo porta, a trasfigurare la realta’… Da un lato mi ricordo di quanto riportato da Ubaldo e cioe’ che Piatti gli avrebbe detto, riguardo a suo figlio, che il primo a crederci doveva essere il Genitore ,rimproverando insomma Ubaldo di non aver insistito fin dall’inizio (o qualcosa del genere). Mi immagino dunque che a volte a certi messaggi subconsci bisogna fare un po’ le orecchie da mercante almeno fino a quando non diventano davvero insistenti e patologici perche’ altrimenti mi sa che tutti i nostri figli smetterebbero…Ah,no,dimenticavo: sono io l’unico che ha il figlio che ne combina di tutti i colori, i vostri sono tutti bravissimi, si comportano perfettamente in campo,mai uno scatto d’ira, mai una racchetta sbattuta, ridono sempre, non odiano l’avversario nemmeno quei 30” dopo la sconfitta e sono sempre rispettosi di coach e avversari,hanno sempre voglia di allenarsi e chiedono sempre tutti i giorni di portarli al campo…
    mah,beati voi…citando francis scott (fitzgerald,e chi se no?) a me sembra piuttosto di essere come barche contro corrente a remare senza sosta…
    Il problema qui e’ che da un lato,come ci dicevano i Coaches della Strategy Zone, e’ difficile da gestire perche’ un po’ Dr Jeckylll & Mr Hyde non sai mai quale Nicholas saltera’ fuori il giorno in cui magari lo porti da Bollettieri per fargli un contratto con la Img (si fa per dire,ovvio…),dall’altro e’ che comunque il Tennis non e’ una gara di tuffi o pattinaggio artiostico e quindi alla fine le partite te le devi vincere, che tu sia simpatico o no ai giudici conta relativamente poco, it’s you and me,babe,just you and me… Pero’ sono d’accordo: bisogna creare buone persone prima di pensare a creare dei campioni. A volte le due cose non necessariamente coincidono ma sicuramente non si escludono e come Genitore ovviamente deve essere questo il mio obiettivo. Certo, concordo pienamente con quanto scritto da Pibla su CORNICE e CONTENUTO (il decalogo di Andrew mi sembrava pero’ piu’ ispirato da Pennac!)…E comunque il mestiere di genitore e’ il piu’ difficile mestiere del mondo, secondo solo a quello di Genitore e Tennis Coach…

    E OVVIAMENTE E’ ANDATA VIA LA CONNESSIONE…e nel frattempo voi avete fatto il vostro dovere con un’altra 20ina di posts…

  98. max scrive:

    stefano al 90% la differenza sta nel fatto che il tuo è un maschio e molte delle ns sono femmine che generalmente sono un po’ + tranquille e dedite al sacrificio. ma nn ti preoccupare, quando avranno 14/15 anni le “pazzie” di nocholas diminueranno e cominceranno quelle di molte delle ns femminucce.

  99. daniele riva scrive:

    Ciao a tutti.
    Come mi ha descritto Stefano Grazia nel riassunto, “fuori dal coro”, vorrei esserlo anche in questa circostanza.
    Perchè non si fa un primo raduno con un taglio meno ufficioso ma più ludico e ricreativo, per fare la reciproca conoscenza, in una location condivisa ed equidistante, dove ci sia una buona e onesta cucina e due campi da tennis per far scatenare le bestie ? ? ?
    Diciamo una classica Domenica “fuori porta” dove i genitori fanno full immersion nel loro argomento preferito e i bambini fanno quel che gli pare, dentro e fuori dal campo.
    Mio figlio, il cui livello è assolutamente non confrontabile con quello dei vostri, magari avrebbe l’opportunità di vedere dove si può arrivare con l’impegno e il sacrificio.
    Poi in quell’occasione quelli che sono maggiormente coinvolti nell’ambito agonistico, possono fissare una seconda data, dove trattare argomenti più specifici e dedicata alle problematiche del caso.
    Certo che la presenza di Stefano è quasi imprescindibile ! !
    Io, comunque dico si al raduno. Arrivo da Parma.

  100. max scrive:

    no nipa nn è questa la mentalità di un futuro agonista!!! questa è solo la mentalità di quelli che nn arriveranno mai da nessuna parte, (x quanto riguarda i pro ma anche x quanto riguarda un agonista vero, per cui vincere rubando nn da nessuna soddisfazione, anche se poi le mele marce si trovano ovunque..) perchè + il livello si alza e rubare un punto nn basta +, oltre che a certi livelli ci sono gli arbitri…ma va bene così l’importante è che quando si trovano certi personaggi i ns figli (e noi dobbiamo aitarli a capire ciò) nn pensino di mettersi al loro livello ma pensino a migliorare ancora di + facendo in modo che rubare un punto ogni tanto a questi “signori” nn basti +. a quel punto inizia la selezione naturale…..

  101. max scrive:

    daniele mi dispiace richiedertelo una volta ancora. PER FAVORE PRIMA DI SCRIVERE RILEGGITI TUTTI I POST PRECEDENTI, COSI’ MI EVITI DI SCRIVERE LE STESSE COSE 100 VOLTE!!!

    appunto per le motivazioni da te citate stiamo organizzando una seconda data (da fine febbraio a fine marzo orientativamente) e la sede potrebbe essere bologna all BTAcademy

    aggiornamento sui confermati al raduno:

    mad max
    andrew
    fulvio
    roberto commentucci
    pibla
    kill bill (senza Katana)
    babbo maccari
    francesco
    atti
    mauro
    percy
    mirmidone
    nipa
    stefano grazia e/o gabry
    daniele riva

  102. gio92 scrive:

    Dai Stefano lo sai che non sei solo ! Con il mio più piccolo di età sono quasi contento che in questi giorni non si possa giocare perchè piove sempre…. è uno stress totale ! Con il grande l’ulitima volta come ho raccontato è finita con un “con te non gioco più” …… detto da ME !!!!

    Per il raduno , tendenzialmente anche io vedrei meglio una cosetta “intima” come proposta da Daniele Riva anche se credo sarà dura vista la marea di impegni che ognuno ha. Forse la cosa più praticabile sarà un incontro tra gruppi in una delle tante occasioni di tornei under e “pro” dove tanti vanno magari senza sapere della presenza altrui.
    E se Ubaldo producesse delle spillette che potremmo sfoggiare in occasione dei vari tornei per renderci riconoscibili…. ?!

  103. max scrive:

    gio, i raduni sono confermati entrambi. dimmi da dove vieni e se ti va bene bologna tra la fine di febraio e la fine di marzo. per l’incontro tra gruppi basta che ognuno di noi segnali la propria presenza ai vari tornei. segno di riconoscimento la katana o una mazza da baseball!!!!

  104. max scrive:

    ecco le prime tappe del nike:

    02/01/08 Bolzano C.T. Ussa U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-

    01/03/08 Milano PRO PATRIA MILANO U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-

    08/03/08 Parma SPORTING CLUB BACCANELLI U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-

    15/03/08 Salerno A.S.D TENNIS TEAM LA BROCCA U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-

    29/03/08 Sora A.GEN.TE TENNIS ACADEMY U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-

    12/04/08 Segrate SPORTING CLUB MARCONI U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    19/04/08 Sondrio ASD TENNISPORTING CLUB SONDRIO U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-

    * U12B = Under 12 Boys / U12G = Under 12 Girls / U14B = Under 14 Boys / U14G = Under 14 Girls

  105. stefano grazia scrive:

    LEGGO POCO SOPRA QUESTO POST:
    bologna tra la fine di febraio e la fine di marzo…???
    Quella e’ l’unica data in cui io SICURAMENTE non saro’ in Italia e volete incontrarvi a casa mia????
    Sto coi tempi ristretti a causa del lavoro,dell’arrivo della famiglia e della connessione internet al Blog che ora c’e’ e magari fra 5′ non c’e’ piu’ e quindi non ho ancora avuto modo di leggere la lettera di Tropiano che,ricordate?, e’ lo stesso che scrisse la Lettera ai Maestri invitandoli a prestare piu’ attenzione nell’ insegnare il Servizio… Dunque, prima leggo, poi parlero’: al momento dai vostri commenti intravedo cose da dire a sostegno di Enzo (insomma, non si puo’ generalizzare) e cose a favore di chi sostiene Tropiano. Ma ripeto: prima devo leggere. Volevo pero’ intervenire sul TENNIS RADUNO e dire che mi sembra si stia correndo un po’ troppo: cioe’ non e’ che noi si possa andare da Piatti o dalla FIT a chiedere questo o quello solo perche’ ‘leggiamo il blog’… I nostri figli andranno valutati (ed eventualmente aiutati) in base al merito: e cioe’ se vincono i tornei (it’s just you and me,baby) o se giuocando dimostrano un certo potenziale… quello che invece Piatti ,Bertino & Co possono fare e’ indicarci la retta via, le soluzioni, INFORMARCI insomma… E magari, MAGARI, anche vederceli giocare,i figli, ma questo,temo,sarebbe troppo (e poi,che senso avrebbe? 10′ a testa?) Diverso il discorso d’incontrarci in un Academy o durante un Torneo e magari passare un paio di giorni a raccontarci addosso, guardarci i figli fra di noi e scambiarci opinioni e se magari qualche Coach dell’Academy e’ disponibile , ben venga… Mi piacerebbe che il Prof Buzzelli e Catizone s’incontrassero e decidessero,insieme, di menare MAD MAX, per esempio (SCHERZO!!!)… Comunque, Prof, se ci leggi, batti un colpo: pensi che si potrebbe fare qualcosa alla BTA in Giugno e in che termini? Magari una serie di test fisici a tutti i bambini e una lezione di Preparazione Atletica… e poi magari qualche ora sul campo e poi tutti a casa mia in campagna a mangiare…
    SEMPRE CHE NOI NON SI VADA DIRETTAMENTE IN AUSTRALIA…ma un salto in Italia lo dovremmo fare prima o poi e poi voglio comunque vedere l’area intorno al Lago d’Iseo…
    Comunque ora come ora non posso fare previsioni e non voglio legarvi ai miei movimenti: ne riparliamo fra 3-4 mesi…
    NIPA, una cosa sicuramente l’hai fatta giusta: circolo a 5′ da casa e scuola…sembra una cavolata ma ahime’ credo che sia essenziale…poi magari una volta ogni tanto si possono fare le due ore per andare a farsi il controllo olio gomme dal Guru ma l’ACCESSO e la DISPONIBILITA’ del Campo per me rimane fondamentale,soprattutto in eta’ Under10/12/14…
    Proporrei anche, una volta stabilito che un Raduno si fara’, di ritornarci sopra al momento opportuno e di tornare a scrivere di argomenti e di aneddoti che altrimenti sembra di essere un Notiziario Ansa…Max, ti nomino Segretario del Club o Responsabile del Raduno ma fai l’aggiornamento ogni settimana e non tre volte al giornoaltrimenti poi ci accusano di barare sul numero dei posts!

  106. pibla scrive:

    ….è vero Stefano, quello del genitore è il mestiere più difficile del mondo, parecchio più difficile che fare il tennis coach (e quindi a mio avviso prima si fa i genitori e poi si fa i tennis coach) ed un pochino meno difficile che fare l’uno e l’altro insieme contemporaneamente….in quanto al decalogo, è vero era più Pennac!!!

  107. stefano grazia scrive:

    OK,ho letto la Lettera di Tropiano e confermo dunque quanto scritto…si,Enzo, anch’io tutto sommato non mi sono troppo scandalizzato o offeso…Certo, facesse di tutt’erba un fascio e davvero chiudesse i Campi a Tutti i Genitori, be’, avrei da ridire, ma considerando che ovviamente si sara’ rivolto a quei Genitori che Folli sono stati… Intendiamoci, io il folle spero di non esserlo e di non farlo mai ma sono sicuro che nel caso lo facessi sarei il primo ad accettare la giusta punizione, a riconoscere la malefatta e a voler pagare la conseguenza…Comunque io potrei essere accusato (sempre dal mio solito Viandante che passasse per caso e non si soffermasse con attenzione) di follia solo durante un allenamento ma durante i match io sono credo perfetto: applaudo i bei colpi dell’avversario e semmai applaudo o urlo un C’MON solare d’entusiasmo al vincente di mio figlio, ma tutto qui e sicuramente se mio figlio fa l’asino sono il primo a congratularmi con l’arbitro se lo tira fuori dal campo … Certamente non mi metto a discutere con l’altro genitore…qualora lo ritewnessi assatanato e prevaricatore non so, ho scarsa esperienza vivendo di rado in Italia, forse potrei essere tentato di andare a chiamare il Giudice Arbitro…Talvolta, sentendo i racconti di mia moglie, ho provato istintiva antipatia per certi Giudici Arbitro troppo Gesti Bianchi e una scopa infilata nel culo, se rendo l’idea, ma penso che me ne andrei, del resto i nostri figli devono imparare a gestirsele da soli queste situazioni…tutto sommato, il nostro lavoro (di coach e di genitore) finisce nel momento in cui scendono in campo (sempre e comunque il Pancho Segura Refrain: It’s you and me,babe,just you and me) e come dice Stefar, la partita e’ solo un momento di verifica…Sia del gioco che del mental. Insomma, lasciamo che si arrangino e anche la bambina che ha lanciato il mortal insulto…prima di crocefiggerla, pensiamo che magari ha ripetuto una frase tormentone (cat vegna un cancher!) sentita al volo dagli amici del padre durante una partita di calcetto e che magari per lei non ha significato… (troppo buono,eh? massi’, non ci credo nemmeno io ma mio figlio ogni tanto per scherzare, magari al termine di un mio discorso molto serio sui valori morali, mi guarda e per sdrammatizzare mi fa: daddy, va mo a fer dal pepp! (che detto da uno di 11 aa che parla correntemente tre lingue fa un certo effetto)
    COMUNQUE, quel che volevo dire era questo, il succo dello sproloquio: si, nulla da eccepire nel discorso di Tropiano rivolto ai Reprobi ma se invece fosse rivolto ai Genitori in generale,allora mi schiero con Enzo.
    Soprattutto ritengo che non si debba nemmeno per scherzo rischiare di confondere. Il lavoro di un genitore dietro il figlio atleta in qualsiasi sport e’ e rimane e sempre sara’ indispensabile. Che ci siano mele marce lo sappiamo ma che troppo spesso ci si compiaccia di generalizzare e’ altrettanto vero. Quanti Bambini c’erano al Lemon Bowl? 128? E quanti Genitori si sono comportati da ossessi? 10? 20/ E calcolando che almeno 5 o 6 si saranno lasciati trascinare per i capelli nella rissa per salvaguardare il proprio figlio, il numero dei Genitori Buoni mi sembra sempre preponderante… Comunque, ritengo che ci sia differenza di comportamento fra l’allenare il proprio figlio e l’assistere ad un match ufficiale. Se da un lato bisognerebbe sicuramente essere capaci di osservare il Decalogo di Andrew, da un lato non ho preclusioni ad un allenamento alla Ufficiale & Gentiluomo se vi e’ un accordo in tal senso…Vuoi diventare un Pilota della Marina? Questa e’ la strada…io ti consiglio di smettere, fammi vedere se davvero vuoi sdiventarlo…Di dove sei ragazzo? Del Minnesota? mmm, da quel che ne so nel Minnesota ci sono solo checche e tori da monta e da quel che vedo tu non mi pari un toro da monta e quindi devo arguire che… (vabbe’, non necessariamente cosi’, sto scherzando) Da Bollettieri vedevo un certo Jim Mickelson , un allenatore appartenente alla Vecchia Guardia di Bollettieri, e se passi di fianco aol suo campo lo senti urlare: How can you be so DUMB!!!! Se sei stupido,NON giocare a tennis!!!! , ma poi lo vedi anche abbracciare il ragazzo e si vede che gli vuole bene, che ci tiene…Dei due Coaches di Nicky, Margie e’ una glaciale teutonica (e’ americana ma il look e’nordico) che non alza la voce ma ti chiama a rete e ti fa il discorsino eo addirittura ti dice: ci vediamo domani, Lance Luciani, l’Head Coach, e’ un simpaticone maestro delle motivazioni (devi giocare For the honor of The Pizza!, altroche’ Pierino e la sua focaccia!), bravissimo coi bambini e che mentre giochi un drill contro di lui magari ti fa la telecronaca ad ogni colpo e raramente ho assistito a qualcosa di piu’ divertente, eppure con fermezza l’ho visto mandare fuori Nicholas una volta che aveva perso la testa e a Dicembre l’ha rimproverato con ululati assassini perche’ aveva osato sbattere la racchetta senza ragione (Qui di fianco c’e’ il DAMNFUCKINMIRNY che si allena e non sbatte la racchetta e tu chi cavolo credi di essere????Certo,ognuno ha il suo metodo ma i piu’ bravi dovrebbero avere un metodo diverso a seconda dell’allievo… Io ho un solo figlio e un solo carattere e mio figlio e’ uno geniale testardo che,dicono, ha preso da me in quanto a testardaggine e a prorompente personalita’ (scherzo!!!)…le scintille ci sono, so che corro sul filo e che stiamo flirtando con il Disastro (come direbbero gli americani: courting the disaster) e che l’esito finale puo’ essere Tutto o Niente, la Grandezza o l’Esaurimento Nervoso (mio, suo, di tutti) ma come Deckart,il Blade Runner, nell’happy ending del primo Blade Runner (che io continuo a preferire al Director’s Cult), anche noi non sappiamo come andra’ a finire, quanto durera’…Ma del resto, chi e’ che lo sa?
    A parte Mad Max,ovviamente.

  108. max scrive:

    stefano ti aggiorno ma prima voglio fare una premessa: noi nn chiediamo nulla a nessuno, fulvio ha fatto una proposta e noi (anche tu) l’abbiamo ritenuta la migliore. è evidente che avendo una possibilità del genere cercheremo di sfruttarla!

    i raduni a grandi linee sono decisi ed inizialmente saranno due, uno tra febbraio e marzo (sembra che per tutti vada bene bologna quindi sappici dire come muoverci per avere pagando, una giornata dedicata alla BTA oltre al consigliarci un buon posto per la cena) mentre l’altro a roma (per gli internazionali il 4 maggio) che come abbiamo detto è nettamente la migliore ed interessante (anche in prospettiva) proposta. sulla presenza di piatti, della fit (di cui a me proprio nn importa) e della stampa l’ha quasi garantita fulvio quindi… sulle eventuali richieste da fare a piatti, domandare è lecito rispondere è cortesia (anche xchè dal momento in cui accetta di partecipare immagino che vorrà sapere di cosa si tratta e cmq si aspetterà domande e/o proposte). cmq se si vuol fare qualcosa di serio (e per quasi tutti anche di diverso) questa è l’unica strada da intraprendere. la conoscenza, lo scambio di opinioni etc è invece il motivo appunto del primo raduno di febbraio/marzo. ovviamente quando saprai di venire in italia ce lo comunicherai ed organizzeremo il terzo raduno. RICORDATI CHIEDI SEMPRE 100 PER AVERE 50…. anche xchè il resto sappiamo (noi due almeno) di averlo già e dopo aver ascoltato piatti e catizone lo sapranno anch tutti gli altri ns amici del blog. quindi poi nn resta che cercare di avere il meglio per i ns figli del resto poco ci importa e se nn lo si potrà avere (solo allora però) penseremo solo ai raduni in tema ludico/gastronomico

  109. Stefano Grazia scrive:

    si,pibla…prima genitori… E prima, preso dalla foga letteraria, ovviamente esageravo per iperbole… Infatti, ricordo a tutti che abbiamo rinunciato alla Scuola DENTRO la Bollettieri perche’… EDUCATION FIRST!!!
    A proposito,oggi primo giorno di scuola per Nicky-boy alla AISL (American International School di Lagos) da cui mancava da 4 anni e mezzo di cui ricordava poco o nulla ma di cui ci aveva sempre sentito tessere lodi ma che in una giornata plumbea e piovosa proprio alla Blade Runner sicuramente gli doveva apparire tetra e ostile nella circostanza di entrare a meta’ anno in un ambiente diverso e nuovo… L’abbiamo visto titubante,preoccupato… Cosa c’e', Nicky? E’ che non so se mi piace questa scuola…
    Dal suo punto di vista non aveva tutti i torti…Ma poi, quando lo siamo andati a prendere, aveva gia’ preso controllo…Mi sa che sarebbe un ottimo Capo Gang Criminale,mio figlio…No,scherzi a parte: aveva visto piscina,campo da calcio,da basket,campi dac tennis (3),cafeteria, aula di musica, palestra… Si era rinfrancato, aveva trovato un paio di bambini che si ricordavano di lui…Peccato che tutte le extrascool activities che si fanno sarebbero state eccellenti per lui proprio negli anni in cui era a Luanda mentre ora i livelli sportivi son troppo bassi per lui…Abbiasmo messo in imbarazzo l’Head coach del Programma di Tennis che ora si sente moralmente obbligato a reclutare bambini del suo livello e che oggi mi diceva che vuole motivarli organizzando una Ladder scolastica…Be’, questo e’ l’effetto che noi Grazia facciamo: mettiasmo pressione agli altri, scateniamo flussi di adrenalina, facciamo correre chi prima camminava…sara’ anche tutto un bluff ma poi ci sentiamo obbligati a mantenere il passo anche noi…E’ un cane che si morde la coda. Come anche questo blog: dalla comparazione scaturiscono le motivazioni per l’emulazione. A egregie cose l’animo accendon l’urne dei forti,o Pindemonte…

  110. atti scrive:

    Alcune considerazioni :
    Come genitore e per quello che vedo ai tornei concordo al 200 % con il sig. Tropiano, anzi mi è capitato di recente ad un raduno U10 che x un semplice palleggio a punti un mamma alla fine sia andata a dire a mia figlia che secondo lei il punteggio non era giusto e sua figlia doveva aver fatto 1 punto in + (sic!) fermo restando che durante il palleggio ad ogni punto la figlia andava a consultarsi dal maestro e dalla mamma su come giocare, e parliamo di un banalissimo raduno regionale.

    Per il resto è meglio non mettere troppo carne al fuoco x non rischiare di carbonizzarla !
    Roma a maggio è una buona soluzione, che unisce utile e dilettevole; lascerei per esperienza e conoscenze a FULVIO, se puo’, l’onere di eventualmente fissare un incontro/dibattito con chi riesce a “reclutare” del circuito (certo che Piatti e/o Sartori non sarebbe male)
    Mentre se vogliamo creare un ulteriore incontro in altra sede Bologna potrebbe fare al caso nostro, oppure alla Vavassori Accademy MAX non avrebbe, penso, grosse difficoltà a gestire 2-3 campi e a fissare un ristorante per continuare le chiacchere…o no ?

    Per non intasare troppo questo spazio non potremmo chiedere di creare una pagina a parte sul BLOG per iscriverci e per eventualmente commentare e disquisire, altrimenti rischiamo di non avere piu’ un minimo di continuità nella sequenza dei POST e di sovraporre un argomento all’altro.

    PS: Scherzando possiamo dire che difficilmente capiterà un altro raduno in giro per il mondo dove si possano ammirare in prospettiva cosi tanti/e “futuri” e “certi” TOP10! Io se fossi Nike o Adidas non me lo lascerei sfuggire per nulla al mondo!

    Ciao.

  111. Mauro scrive:

    Caso Tropiano, ringrazio Enzo per la difesa di noi genitori e concordo con Stefano nel stare attenti, molto attenti alle generalizzazioni. Daltronde, sull’argomento vittorie c’è molta ipocrisia; da un lato si dice che le vittorie under non sono molto importanti(soprattutto nell’under 10), poi si fanno delle regole che dicono che solo i semifinalisti di macro aera possono fare anche under 12. Cosa fa un genitore in un incontro decisivo per questo fine alle continue ruberie di un bambino(mal educato) all’ennesima palla “mal vista”? La soluzione o il male minore potrebbe l’obbligo all’arbitraggio da parte dei bambini anche per responsabilizzarli, permettere ad ogni cambio di campo il coaching, premiare fattivamente (convocazioni, coppe, regali vari) i bambini che compiono atti di far play.

  112. Mauro scrive:

    Max, il primo raduno potrebbe andar bene in occasione del nike di Parma, cosa ne pensi?
    Per Nipa, anch’io autorizzo i responsabili del blog a darti la mia e mail, fatti sentire.
    Stefano sicuramente saprai già che anche Federer, aveva il suo bel caratterino, molto simile a quello che tu racconti di Nicholas, e sappiamo oggi che tennista è diventato ma soprattutto che uomo è.

  113. fulvio scrive:

    x Max e tutti quelli che pensano di venire al raduno,vorrei che mi anticipaste qualcosa in modo da organizzare meglio la cosa.come location ho pensato al palco della Fila sul campo palacorda,pewr il resto vorrei sapere:
    l’op dlella riunione giorno e ora
    in quanti saremo
    oltre a Piatti e Sartori quali saranno gli altri tecnici a parlare
    varie e eventuali
    chi volesse contattarmi allego la mia mail
    fulviofog@libero.it
    vorrei ricordare che tutto il mese di febbraio per motivi di lavoro (oltre che alla soddisfazione di andarmi a vedere il figlio) sarò in Brasile.
    già dalla settimana prossima comincerò a parlare della cosa a Piatti avendo con lui un appuntamento a Montecarlo
    ps: cercherò di indagare su Virgili,roberto comentucci ha bisogno di materiale per i suoi pezzi!!

  114. max scrive:

    atti per me organizzare alla vavassori nn c’è problema, ho detto bologna perchè è + vicino a chi arriva da toscana e lazio ma se preferite sul lago d’iseo basta dirlo……

    mauro hai detto bene, il male minore potrebbe essere l’arbitraggio ma NON l’augurio del cancro ad una bambina di 10 anni o l’ggredire un giudice arbitro!!!!

  115. daniele riva scrive:

    Bhè….se volete venire a Parma, per quanto riguarda il tennis avrò bisogno di consulenza, ma per la “pausa pranzo” son certo che già dopo gli antipasti, non fareste fatica a capire come nella cosiddetta FOOD VALLEY si passa con disinvoltura da 80 a 100 Kg in un paio di annetti…
    Se non ricordo male anche Max, ha dichiarato al peso una quintalata, vorrà dire che faremo anche un “incontro esibizione” di….sumo! ! !

  116. max scrive:

    mauro parma potrebbe andare ma forse una giornata in qualche academy sarebbe un’esperienza nuova e + proficua per tutti, dove i bambini possono cominciare a sentire profumo di professionismo o quasi oltre che saremmo meno tesi e rapiti dalle partite. oltretutto esiste la possibilità che già a roma ci sia il nike nel periodo del raduno. altro motivo poi, (come suggeriva gio92) i nike potremmo lasciarli per gli incontri tra piccoli gruppi, visto che da quello che ho capito tutti i ns figli vi parteciperanno assiduamente.

  117. Mauro scrive:

    Max allora nike alla Pro patria e settmana alla Vavassori!

  118. max scrive:

    mauro come ho detto a me va bene tutto ma ricorda che c’è gente che arriva da roma o firenze quindi bologna è + a metà, cmq fate sapere

  119. Stefano Grazia scrive:

    Mauro, ti ringrazio per l’accostamento blasfemo a Federer…non nascondo che alcuni miei post di dubbio sulla esigenza di reprimere certi atteggiamenti istintivi (ai quali ha risposto molto bene per esempio Enzo Lo Iacono) partivano proprio dall’osservazione di un Federer del quale chiedevano al Coach: ma come si fa ad allenare uno cosi’? Sarebbe da prendere a legnate… A volte mi chiedo se al di la’ di certi aspetti teppistici da reprimere non siamo tutti un po’ ipocriti o puritani e confondiamo maleducazione e canagliaggine con l’aggressivita’ necessaria per diventare un agonista. E per agonista intendo non il mediocre aureo che il 90% di noi e’ forse stato nei rispettivi sport, ma l’agonista vero che ce l’ha fatta a diventare pro… Per intenderci, io ho visto fare anche a Franz Baresi delle entrate a gamba tesa da vero delinquente…Che senso ha dare del maleducato a Hewitt o alla Henin perche’ si autoincitano magari anche lanciando sguardi assassini e intimidatori all’avversario? L’importante semmai e’ il Terzo Tempo (l’ho scritto piu’ volte in altra area del blog entrando in affettuosa polemica con Ubs e Angelica sui valori del rugby: il terzo tempo e’ la cosa piu’ bella del rugby ma DURANTE il match nel rugby si mira a stendere l’avversario e possibilmente a fargli male SENZA SCORRETTEZZE: nel senso che quando ti placco,ti placco affinche’ tu non ti rialzi…Certo, se ti placco alto, e’ una scorrettezza grave e una volta addirittura i compagni di squadra potevano farsi giustizia da se’ piombando sullo scorretto e menandolo di brutto senza che l’arbitro ci trovasse da ridire…Vabbe’,sto divagando per dire che tutto e’ lecito in amore e guerra…e nello sport il confine fra genio e follia e’ molto sottile e la cosa ogni tanto mi preoccupa…
    RADUNO: ragazzi vi invidio molto,vi invidio sia il raduno di conoscenza sia quello di acquisizione…Eventualmente vi mandero’ un saluto con domanda a Piatti/Sartori/Bertino … questa e’ una delle cose che sicuramente uno vivendo all’estero si perde…Credo che davvero attraverso la conoscenza reciproca e lo scambio d’informazioni si possa crescere insieme…E in piu’, davvero, ha ragione L’AntiFenomeno, che lo dice certo con ironia, ma chissa’, magari qualche talent scout un salto a vedere i bimbi potrebbe farlo, non si sa mai…

  120. nipa scrive:

    Comunicazione di “servizio”: potrei avere la email di mauro…grazie!

  121. nipa scrive:

    X Stefano:
    Si ritengo essenziale mantenere a stretto contatto (in termini di tempo-spazio) la scuola con la disponibililtà dei campi.

    Il problema adesso è che il “GURU” dopo un paio di “Controlli all’olio e alle gomme” la vorrebbe nel suo noto circolo…
    In sintesi la proposta ricevuta: continuare ad allenarsi in loco (piccolo circolo sotto casa con gli oneri sempre a carico del sottoscritto….almeno ritengo così in quanto l’eventuale adesione alla proposta comporta una partecipazione finanziaria limitata a circa l’1%…almeno per quest’anno….) e partecipare ai vari tornei con il logo del “GURU”……qui la decisione…anche se per mia figlia è importante giocare a tennis e tornare a casa presto per vedersi con le amiche mi ha detto che il circolo del GURU è “molto bello ma troppo grande”……. per contro rifiutare il GURU potrebbe essere controproducende??…..e qui aspetto qualche “consiglio”…tenete conto che conosco bene le dinamiche politiche/sportive che reggono le redini del basket (almeno a livello regionale) ma non quelle del tennis………(Ah! a proposito c’è un’altro GURU che ovviamente rimmarrà “fuori” e ovviamente siccome comunque scelga il programma tecnico del maestro non varierà….lui mi ha passato la palla…..ritengo anche giustamente)!

    x MAX
    A roma come l’anno scorso (con mia figlia ci siamo visti le due finali singole/doppio femminili)ci sarò……difficilmente (per ragioni di lavoro) a Bologna….ad una tappa NIKE più facilmente….

  122. fulvio scrive:

    certo è che un raduno nella FOOD VALLEY ,mi incuriosisce molto,leggendo del peso di max e daniele riva mi vien da ridere ,al mio confronto siete…anoressici!!

  123. max scrive:

    fulvio nn mi sfidare!!! da un paio di settimane ho cominciato una semi dieta ma ieri verso mezzanotte mi sono preparato una fantastica pasta e faglioli da gustarmi seguendo gli australian open. devo ricominciare ad allenarmi facendomi un risottino anche questa notte???

  124. Mauro istr.Coni scrive:

    Buongiorno a tutti…Genitori & Figli ,state diventando …un’associazione(?!)
    L’aggressività ci deve essere in questo sport inventato dal…diavolo , ma nel bambino deve essere costantemente gestita , incanalata ,”educata”.
    Questo è l’aiuto che io ad esempio mi aspetto dai genitori.
    La maleducazione in campo(che per me è antisportività o mancanza di lealtà) non va bene , punto e basta e se nel soggetto anche dotato esiste va continuamente corretta con il sostegno dei genitori.
    Io non avrei nulla in contrario ad avere i genitori a bordo campo seduti ad assistere alla lezione , salvo poi rendermi conto che l’attenzione del piccolo allievo sempre immancabilmente si focalizza verso lo sguardo del papà o della mamma…
    A scapito della progressione…
    Ciao a tutti Vi seguo…

  125. stefano grazia scrive:

    TROVO IN ALTRA AEREA MA D’INTERESSE ANCHE PER NOI DAL NOSTRO VAFFANTENNISTA (almeno credo) E QUINDI COPIO E INCOLLO ANCHE COME COROLLARIO AL NOSTRO DIBATTITO SUI CIRCOLI SPESSO SOLLECITATO DA STEFAR:
    andrew scrive:

    17 Gennaio 2008 alle 14:04
    Di chi è espressione la FIT? Dei circoli…

    Di chi sono espressione i circoli? Dei soci…

    A cosa sono interessati i soci? Alla propria società…

    Potrebbe anche funzionare se almeno da qualche parte aleggiasse la parola “Tennis”…inteso come “Tennis al massimo livello”…

    Purtroppo il circolo funziona con le seguenti priorità:

    1. Ambiente e soci da curare.
    2. Nuovi soci da cooptare.

    Per soddisfare tali priorità, si ricorre a:

    1. Quote alte di accesso e altrettante quote alte per i campi. Ciò consente di:
    a. Scremare i fruitori del tennis in base al censo e garantire un piacevole soggiorno ai soci nel circolo, privo di fastidioso baccano e con campi sempre liberi.
    b. Dare la piacevole illusione ai soci di essere bravini in questo simpatico gioco, evitando il più possibile ogni contaminazione o confronto con l’esterno.

    2. Allestimento di una scuola SAT così suddivisa:
    a. Reparto agonistico rivolto a quei bambini che già da subito evidenziano una certa predisposizione per il giuoco. Essi serviranno per eventualmente portare a casa qualche risultato Under per il reclutamento di nuove leve per il reparto “pascolo” (o punto b.). Da qui escono i 2 e i 3 categoria. REDDITIVITA’ BASSA
    b. FONDAMENTALE. Reparto “pascolo” rivolto a quei bambini che non evidenziano già da subito predisposizione per il giuoco. Essi, se ben allevati, consentiranno PER MOLTI ANNI di rimpinguare le casse della società e costituiranno i possibili futuri soci adulti. Da qui escono i 4 categoria. REDDITIVITA’ ALTA.

    Se qualcuno fosse a conoscenza di un circolo interessato alla costruzione di giocatori, prego rispondermi…

    INOLTRE VOLEVO SOTTOLINEARE UNA COSA CHE FORSE E’ SFUGGITA A MOLTI COME LO ERA A ME: SCRIVEVA CLAUDIO TN nel primo post di questa nuova tornata:
    ‘Per quanto riguarda il discorso svincolo. Ho appena firmato il nulla osta per la vincitrice del Lemon Bowl under 18, senza chiedere indennizzi per lo svincolo. Spero che diventi una buona usanza per tutti!’
    GRANDE,GRANDISSIMO CLAUDIOTN…SEI UN VERO SPORTMAN!!!

  126. Stefano Grazia scrive:

    Mauro IstrConi…
    Credo pero’ sia anche tempo di fare dei distinguo che sono in fondo unpolitically correct e insomma, antipatici…un conto e’ allenare un gruppo di SAT o di bambini normodotati se non mediocri che hanno solo la pretesa di giocare due volte a sett per fare mens sana in corpore sano… Il Maestro Pierino qui e’ fondamentale e i genitori sono pressoche’ pleonastici.
    Un po’ diverso e’ il caso di quei ragazzini che, a ragione o a torto, sono indirizzati verso un agonismo un po’ piu’ velleitario e che si trovano ad affrontare un ambiente e una pressione ben diversa… Ecco, diranno i piu’:e’ li’ l’errore!!!
    Boh,puo’ darsi ma mi si racconta che anche a bordo campo delle partitelle di calcio ci sono genitori piu’ o meno invasati che per di piu’ se la prenderanno anche con l’allenatore reo di non schierare il proprio pargolo o di schierarlo nel ruolo sbagliato… insomma, non vorrei che alla fine i Cattivi Genitori fossero un male solo del tennis … In piu’ c’e’ questo errore dei Genitori a bordo campo ad assistere alla lezione… Appunto,lezione e non allenamento…Qui siamo ancora alla SAT…Di che cosa hai paura? Che ti giudichino? Che ti costringano a dare il meglio di te? A non fare errori? Potrebbe in fondo essere uno stimolo,un pungolo… Poi i soliti deficienti ci saranno sempre, e’ la vita, ma ci saranno anche quelli che ti apprezzeranno e magari dopo aver assistito a un paio di ‘lezioni’ si fideranno e ti lasceranno il bambino … Non ci trovo poi nulla di cosi’ strano a questo assistere alla lezione a parte che l’80% saranno mamme che sono li’ solo ad aspettare,magari leggendo un libro,che la lezione finisca e a volte li’ proprio per evitare che il bambino si comporti male… Se invece si tratta di un allenamento vero e proprio, il Genitore potrebbe essere li’ anche per imparare, perche’ no?, o per aiutare (anche a raccogliere le palline!!!)… In altri casi invece il Genitore e’ li’ perche’ e’ lui la Mente e il Coach e’ ,volente o nolente, il Braccio… Mi spiego: se io porto mio figlio alla Bollettieri poi torno con un programma e se mi trovo qui in Africa con dei coach palleggiatori ho la pretesa di interagire per spiegare cosa vogliamo fare…Farei lo stesso in Italia? Onestamente io non ho mai avuto questo problema: se mi trovo in un circolo occasionalmente e occasionalmente chiedo un coach, gli spiego di cosa ho bisogno e mi sembra poi normale rimanere li’ a guardare come lavora (mio figlio ma anche il coach) e a prendere informazioni, se vado da Bob Brett, Zavoli o Bertino, ovviamente mi guardo bene dall;intervenire…spiego solo all’inizio chi siamo e il perche’ e il percome e poi guardo, cerco di capire e magari ci riparlo dopo… Se poi sono soddisfatto dell’esperiernza ci ritornero’. Devo onestamente ammettere che un Maestro/Coach che non avesse tempo di parlarmi o che mi parlasse col sorriso a 32 denti ma la mente altrove (del tipo: si,diciamogli di si…) non durerebbe molto con me, non avrebbe la mia fiducia e quindi alla fine nemmeno i miei soldi… Ma se trovassi un Carlos Rodriguez probabilmente mi limiterei a fare il Genitore (che pero’ sarebbe molto coinvolto comunque come forse Fulvio, se ho ben inteso,potrebbe dimostrare)

  127. andrew scrive:

    grazie StefanoGrazia…ho postato la mia paranoia sui circoli in due posti ed effettivamente mancava qua dentro…

    …proseguo dunque anche agganciandomi alla tua risposta a MauroIstruttoreConi….

    …io credo che ormai SIA FONDAMENTALE per un ragazzo avere uno (o due) genitori che lo supportino e che lo seguano nell’attività tennistica, anche affiancandosi o sovrapponendosi ai maestri.
    Perchè?
    Semplicemente perché i circoli, e quindi i maestri, hanno da tempo smesso (o non l’hanno mai fatto oppure ancora lo fanno salturiamente e non come filosofia di base) di seguire e supportare i nostri figli nel loro sogno agonistico ed emanano solo diffidenza, chiusura, mediocrità!!!

    Sì, è vero, mi sono trattenuto. Non ho voluto andarci giù pesante.

    Ma continuiamo…

    Dicevo, i circoli non sono interessati al gioco agonistico per le ragioni esposte nel post sopra postato apposta non in posta…Quindi, i maestri, recependo “volentieri” tale direttiva, si dedicano contemporaneamente alle più molteplici attività tennistiche, avendo carta bianca e mandato a non procedere altrimenti…Di conseguenza, abbiamo maestri di tennis che in una sola vita e nell’arco di 24 ore sono contemporaneamente:
    1. Istruttori di agonistica
    2. Istruttori SAT
    3. Animatori
    4. Istruttori di lezioni private
    5. Accompagnatori di ragazzini talentuosi
    6. Capitani di squadre
    7. Organizzatori di eventi
    8. Incordatori o accordatori
    9. Imprenditori
    10. Palleggiatori
    11. Preparatori
    12. Prestigiatori

    Io frequento un club, e mi venisse un accidenti, hic!, se ad una assemblea il consiglio direttivo si fosse presentato dicendo cosa vuole fare in campo agonistico, quali sono gli obiettivi, cosa ne sarà dei nostri ragazzi etc.. affinchè i soci poi possano giudicare l’operato…SI VOTA IL BILANCIO ANNUALE e ci rivediamo l’anno prossimo…NON esiste neppure ufficialmente una persona in consiglio che si occupi delle attività agonistiche: c’e l’addetto ai campi, alle relazioni con la stampa, alle attività sociali, a piscina e bar e a non so che altro…

    Nel caso del mio circolo, l’importante è mantenere il monopolio dei campi, specie se coperti, di modo che l’unica possibilità per un viandante tennistico sia quella…Una volta assicurato il monopolio, tutto ciò che capita è oro colato e sfruttabile propagandisticamente…

    Sì, è vero, non ho voluto infierire. Sono buono…

    IN DEFINITIVA, SE L’ATTIVITà AGONISTICA NON LA FA IL CIRCOLO E I MAESTRI, BISOGNA FARSELA DA SOLI…

  128. Mauro scrive:

    Appunto Andrew appunto.
    Nipa te l’hanno poi data la mia mail?
    Max, i vengo da molto lontano, per spostarmi devo prendere quasi sempre l’aereo, comunque fammi sapere i costi di una settimana di allenamenti alla Vavassori e che possibilità ci sono di alloggio. grazie.

  129. max scrive:

    mauro, per l’aereo spero che tu sia vicino ad un aeroporto dove fa scalo la ryan air, costa pochissimo ed arriva ad orio al serio (bg) quindi molto vicino al’accademia ed lago d’iseo. per quando riguarda la vavassori è evidente che organizzando un raduno riesco a spuntare un prezzo migliore altrimenti se vieni solo per 7 gg la mezza giornata (3 ore di tennis + 90 min. di prep. atletica, quindi credo che basti e avanzi) viene a costarti 200 euro (prezzo dell’anno scorso, ora devo chiedere ma cmq se si discosterà sarà di poco) mentre per l’albergo dipende da te. per l’alloggio ti do le 4 opzioni migliori:

    hotel iseo lago 4 stelle sup. ed uno dei migliori hotel della zona: si trova ad iseo, a 15 km dall’accademia, il prezzo non lo conosco cmq la vavassori ha la convenzione e se vuoi te lo faccio sapere

    hotel sole (da me consigliato) 3 stelle sup. la doppia 70 euro con colazione o tripla (molto grande x tre persone) 90 euro, prezzo dell’anno scorso. appena ristrutturato offre tutte le comodità (sky e internet compreso) ed è a soli 5 km dall’accademia. fa anche da ristorante (ottimo con prezzi da 15 a 35 euro x persona se mangi astice/fiorentina e brut)

    hotel golf a sarnico che si trova dove abito io (in realtà è a paratico ma sono 500 mt di differenza ), 8 km dall’accademia direttamnete sul lago con ristorante all’interno (ottimo sulle 50/60 euro a testa), centro benessere e piscina coperta. prezzo ? (l’anno scorso ho speso 120 euro con colazione per una camera tripla molto bela e ampia)

    l’ultima opzione è un hotel 3 stelle (nn lo conosco) convenzionato con l’accademia che dista dalla stessa 4 km. il costo è di 60 euro a notte con colazione e 70 per la tripla. pranzo e cena 10 euro a persona (10 x il prsnzo + 10 x la cena)

  130. max scrive:

    scusa ho scritto male. la 1/2 giornata di 7 gg alla vavassori costa 300 euro e non 200

  131. daniele riva scrive:

    Buonasera a tutti…tralasciando il discorso gastronomico, anche per me il discorso accademia è molto interessante. Essendo ad un’ora di auto sia da Bologna che da Palazzolo, mi piaceva vedere di persona anche per valutare l’opzione dei week end.
    Ho anche visto che ci sarà una tappa del torneo per bambini l’8 marzo allo Sporting di Parma.
    Una capatina la farò volentieri per capire come “gira il fumo”.
    Bella l’idea della spilla ! !
    Perchè ogni volta che si frequenta un evento non ci si attrezza con una clip bene in vista in modo da farsi riconoscere.
    Ad esempio con al collo una di quelle tessere tipo pass con la sigla BPB ( bambini prodigio parent) oppure in onore del padrone di casa che ci ospita USB ( Ubaldo Scanagatta Boys).
    Lo so che fa molto ” setta massonica” ma può essere utile allo scopo del reciproco immediato riconoscimento.

  132. max scrive:

    eccovi il link del calendario 2008 per i tornei del nike junior tour

    http://www.nikejuniortour.com/home.html?s1=countries&s2=calendar&pag=home&country=ita&lang=ita

  133. daniele riva scrive:

    Ahh dimenticavo…poi il simbolo scelto lo registriamo, con un investimento minimo stampiamo delle t-shirt che faremo indossare ai tennisti più famosi, quando sarà diventato un must, ne facciamo una linea sportiva alla moda e diventiamo tutti ricchi sfondati….
    Basta poco..che ccè vò…! ! !

  134. stefano grazia scrive:

    USB non e’ male: gli Ubaldo Scanagatta Boys ma anche:
    ATP: AMAZING TENNIS PARENTS…
    cosi’ possiamo riciclare le magliette dell’ATP!!!!
    Scherzi a parte, il Prof Buzzelli mi fa sapere che lui e Zavoli non hanno problemi ad ospitarvi sui campi basta sapere quando e cosa volete fare.
    Faccio pero’ una precisazione: come ho scritto nei miei post (poi riassunti sull’articolo di 015) la BTA non e’ un Academy propriamente detta o forse come le intendo io alla Bollettieri/Evert/Sanchez/Pat Cash etc bensi’ e piu’ propriamente un Training Center: in pratica Zavoli ha acquistato un Circolo, il Circolo Siro, e ci fa quello che gli piace di piu’: allenare. Ci sono ancora sparuti gruppi di soci ma diciamo che i campi sono quasi sempre a priorita’ Academy. I campi dovrebbero essere almeno 8, piu’ un paio spesso adibiti a calcetto, di cui almeno 5 sono sotto struttura. Se dovessi indicare un periodo per andarci consiglierei pero’ la tarda primavera o l’estate (ma il Prof puo’ eventualmente smentirmi). A mio avviso l’unico difetto fondamentale della BTA come Training Center e’ che e’ situata esattamente nella parte opposta a dove vivo io quando sono a Bologna (Calderino di MSPietro/area Casalecchio/Sasso Marconi) e in pratica fanno prima quasi ad arrivarci da Ferrara (c’e’ infatti un gruppo,capeggiato dall’U16 e recente convocato azzurro Patracchini, che viene proprio dalla citta’ di Sgarbi). Comunque Zavoli e Buzzelli, e magari Palumbo (Responsabile Under 16 a Tirrenia qualora fosse di passaggio come ogni tanto fa) potranno sicuramente mettere a disposizione la loro esperienza. Eventualmente un altro Circolo che potrebbe mettere a disposizione campi potrebbe essere quello dell’Areoporto che Giovanni Toni ha recentemente riaperto e dove allena anche Omar Camporese (che si accompagna ad Albertini nell’allenare il numero uno emiliano U10 Gigi Neri (tesserato pero’ con il TCA o Giardini Margherita i cui agonisti pero’ si allenano al Cierrebi…Lo vedete come e’ contorto il sistema? Giggi Neri e’ tesserato Giardini, si allena con Albertini all’Aereoporto e fa Preparazione Atletica al Cierrebi…oh,intendiamoci, e’ la stessa cosa schizoide che facciamo noi cercando di prendere il meglio un po’ qui e un po’ la’ ed e’ quello che in fondo fa anche Max (ma se ho capito bene lui ha il grande vantaggio di avere tutto a 5-10′, compreso il Ristorante sul Lago…) Credo che anche per questo non debba sembrare strano che a Caldaro ci siano due Top Italiani,Seppi e la Knapp…adesso non so bene se siano loro ad essere andati li’ o se sono originari proprio di Caldaro, ma non mi meraviglierei se in un prossimo futuro saltasse fuori qualche altro Caldarese… Se hai una buona struttura in un paesino dove tuytto e’ a 5-10 minuti, se hai il traino (Seppi/Knapp) e il Maestro/Coach e’ stanziale e non ha voglia di andarsene ad inseguire la luna, se insomma rimane in quel paese 20 anni almeno,e se insomma tu sei di Caldaro, non hai motivo probabilmente di andartene in Florida a meno di non voler imparare l’inglese (o comunque vedere un po’ cosa c’e’ oltre la siepecosi’ da sviluppare una personalita’ piu’ da cittadino del mondo e meno da Bracciali la cui prima preoccupazione secondo Cino Marchese,era, arrivato a Melbourne,quella di trovare la Gazzetta dello Sport e un Ristorante dove si mangiava la pastasciutta (don’t worry,Braccio: Melbourne e’ piena di vie completamente italiane !)

  135. nipa scrive:

    Mauro, no!! non ho ancora ricevuto la tua email!

    Andrew, …credimi è prorio così…avendolo già potuto constatarlo sulla pelle mia (ma soprattutto) di mia figlia…

    Max, siccome quasi sicuramente andrò a trovare i miei suoceri a Vimercate, credo che farò un salto lì alla Vavassori….e ti confermo Roma..

  136. Mauro scrive:

    Max, grazie per le informazioni.
    Stefano, seppi E Knapp sono Altoatesini, mentre Sartori (grande insegnante di tennis e coach) non dovrebbe esserlo. Ha tra l’altro una figli del 97 (Giulia) molto brava.
    Daniele, forse la spilla non è possibile, ma un badge inviato via mail si potrebbe organizzare.

  137. Mauro istr.Coni scrive:

    … no tranquilli nessuna paura di essere giudicato e confermo che nel calcio la situazione genitori è pure peggio! (tutti c.t. gli italiani no?)
    Ma questo non ci deve consolare.
    Cmq credo molto nel supporto dei genitori verso i loro figli che facciano agonismo oppure no (anch’io sono papà…) e cerco sempre di dialogare con loro.
    E’ anche vero che i maestri nei circoli (solo italiani?) devono fare di tutto…
    Vi assicuro però e lo sapete anche Voi che i ragazzi grandi e piccoli cercano continuamente l’approvazione dei genitori in qualsiasi cosa fanno in campo che gli riesca o meno, anche in età avanzata.
    Questo non aiuta lo sviluppo delle capacità attentive e di concentrazione e può frenare lo sviluppo della personalità sia in allenamento che in partita.
    Non si tratta del gioco del calcio dove ti confondi ad altri 20 giocatori, dove si è abituati al casino etc etc.
    Sul campo da tennis lo sapete , 5/10 minuti di black out e… addio.
    Sarà banale lo so ma forse il discorso dei genitori a bordo campo (o peggio tutti sotto il pallone in inverno) per noi che dobbiamo insegnare uno sport tanto difficile ,risponde al detto un pò “commerciale” : “..per colpa di qualcuno non si fa credito a nessuno…”
    Personalmente , ognuno al proprio posto , non avrei problemi altrimenti ad “averVI” tutti in campo!
    Il lavoro singolo con il (molto/poco) probabile campione è un’altra cosa e lì devi per forza avere un ottimo rapporto di fiducia (in tutti i sensi) con mamma e papà e sta alla sensibilità e cultura del singolo maestro/istruttore.
    A fronte di tutto ciò esistono le eccezioni e nel singolo individuo si possono nascondere capacità del tutto inaspettate che bisogna osservare …

  138. max scrive:

    grazie stefano quindi ora sta a voi dirmi se il primo raduno preferite farlo a bologna o alla vavassori (per la posizione mi sembra meglio bologna visto che ci sono persone che arrivano da roma e dalla toscana, inoltre un paio di voi verranno prima sul lago quindi consiglio di guardarvi in giro il + possibile, cmq fate vobis), mentre la data l’avrei individuata tra il 22 marzo al 06 aprile, così potrà parteciparvi fulvio e nn ci sono tornei nike. per i nike se volete, chi ci va può postarlo così da poter fare dei mini incontri tra i partecipanti soprattutto nei tornei estivi, dove ad esempio in alto adige e marche si può abbinare la settimana di vacanza. per il badge via mail direi che è una buona idea. c’è qualcuno che può farlo?

  139. gio92 scrive:

    scusa Max se ti rispondo solo ora ma gli impegni pressano sempre più.
    Anche a me farebbe tantissimo piacere partecipare ad uno (o più) raduni, compatibilmente con gli impegni ci provero’ (magari insieme a mio figlio più grande). Io sono in Liguria e praticamente avro’ da seguire almeno un torneo a weekend da adesso a ….. data da destinarsi ! In più ho ripreso a giochicchiare anche io e quindi qualche garetta me la faro’ pure io …. tanto per gradire. Il merito più grande di questo blog è di aver messo in contatto (e fatto conoscere) tante persone unite da passione e problematiche simili, oltre ad aver fornito una valanga di utilissime informazioni a persone un po’ fuori dell’ambiente come me. Da un certo punto di vista vorrei proporre ad Ubaldo e a chi aiuta a gestire questo spazio di provare a pensare ad una formula sullo stile di wikipedia per riassumere ed allo stesso tempo poter aggiornare questa “valanga” di informazioni che malgrado gli sforzi di Stefano Grazia con i suoi ottimi riassunti risultano sempre più difficilmente consultabili. Allo stesso tempo questa sezione tecnicamente parlando (tecnicamente riferito ad internet) è sicuramente più un forum che un blog e forse come tale andrebbe gestito. Dico cio’ perchè (per fortuna) mi pare che l’interesse , i post e lo stesso numero di partecipanti stia crescendo di giorno in giorno ed il rischio di perdersi qualche passaggio interessante soprattutto per chi non ha tantissimo tempo da dedicare è sempre più alto.
    E la stagione è appena all’inizio……

  140. gio92 scrive:

    Dimenticavo, già che ci siamo guardate che bel sito sta prendendo piede qui in Liguria per la gestione dei tornei (soprattutto junior !) :
    http://www.teamsps.com
    E’ fatto proprio bene ed è di una comodità incredibile, auguro ai suoi gestori un sempre maggior successo anche perchè da “tennis parent” magari tutti i tornei fossero consultabili in questo modo !!
    Con l’occasione pregherei tutti quelli che conoscono siti simili (se esitono) di segnalarli, credo siano informazioni sempre interessanti !

  141. adriano moja scrive:

    Leggo con piacere dello sforzo che fate nel parlare e sperare in un tennis migliore, ma di oggi è la notizia che il Capri a tesserato il Cipriota Marcos Baghdatis per schierarlo in A1. Costo??? Certo non poco, e Voi sperate nell’investimento nei giovani…. Mi pare solo illusione.
    Il tennis in Italia è.. e rimmarra sempre così anche nel futuro.
    Peccato…

  142. max scrive:

    adriano, premetto che qui molti di noi fortunatamente nn hanno bisogno della fit o degli sponsor (siamo noi gli investitori) e si sono già organizzati diversamente (chi ha formato un team chi frequenta academy italiane o americane etc) e quindi speriamo per modo di dire.. tempo fa avevo anche scritto che in italia gli investimenti nel tennis giovanile sono finiti in primis perchè per molto tempo si è investito al primo sentore di promessa (poi sempre rimasta tale e mai sbocciata in campione, quindi rimettendoci), secondo perchè era finita la moda del tennis. Oggi oltre ad essere riaumentato l’interesse per il ns sport, per far si che gli sponsor tornino ad investire credo ci sia bisogno di un progetto “vero” in cui credano anche loro ma che soprattutto dia dei risultati tangibili. e credo anche che per far si che i vari sponsor possano credere nel ns. progetto sia necessario che quello che verrà loro propinato, si avvicini il più possibile al metodo di lavoro che loro hanno usato per avere successo nella vita e cioè lavoro, duro lavoro, sacrificio, professionalità ed ancora lavoro, tutto quello cioè che nel tennis italiano è sempre mancato. In + ormai tutte le aziende sono (o si avvalgono di persone) competenti quindi incantarli con le parole è sempre più difficile e inoltre siamo nell’era della globalizzazione, di internet e tv, quindi se proprio nn c’è il campione italiano ne prendono uno straniero. In mancanza di tutto questo, è chiaro che i pochi sponsor rimasti danno i soldi solo per la serie A, B o C anche perchè sono soci del circolo e la squadra diventa la LORO squadra. I presidenti dei circoli da parte loro si sentono i direttori sportivi della squadra, viaggiano e mangiano gratis e sono tutti contenti. Sinceramente nn riesco a capacitarmi di come qualcuno possa aver investito in passato. Tornando al ns progetto, l’obbiettivo principale è fare le cose bene, se poi qualcuno vedendo cose mai viste prima d’ora vorrà investire meglio ancora, anche xchè chi prima e meglio spende meno spende…. Se poi le cose rimarranno così nn sarà certo un nostro problema e cmq se arriveranno dei risultati, avremo sempre mostrato la strada giusta da seguire ai prossimi genitori e questo per noi sarà già un successo; chissà mai poi che un giorno possa essere il metodo che useremo nella ns accademia privata…..

  143. andrew scrive:

    max…sono ancora spesso perplesso dalla tua irruenza…Tuttavia, la lucidità con la quale hai fotografato (e smontato) il giocattolino “serie A” in cinque righe, depone a favore della tua intelligenza…

  144. max scrive:

    ti ringrazio andrew, ma nn è una questione di intelligenza. il fatto è che sono 5 anni che vivo tutti i santi giorni in questo ambiente, ho stretto un’ottima amicizia con un maestro (tecnico nazionale, e quindi a conoscenza di tutte le varie problematiche legate agli interessi federali essendo spesso a capo di squadre iniziative etc) e la sua famiglia con cui gestisce un circolo, poi venendo in accademia ho sentito anche l’altra campana, vivo di fianco al tennis sarnico (che gioca in serie A) facendo amicizia con presidente e soci, ho mia figlia che mi fa girare ed essere a contatto con fit e comitati regionali, il migliore amico di un mio amico è sergio tacchini, quindi fare 1+1 nn è poi tanto difficille….

  145. stefano grazia scrive:

    Prime sensazioni nigeriane: portato Nicholas al Lagos Lawn dove abbiamo parlato con Tim Rotimi che e’ uno dei Coaches della Federazione ed e’ o e’ stato fra i coaches della Davis Cup Team ed era l’Head Coaches 4 anni fa all’American School…Ci diceva che sta facendo partire questo Progetto con una 40ina di ragazzini U10/12/14 e che vorrebbe fare delle Round Robin Competitions ogni week end (mi sa che abbiano copiato i miei doc’s challenges per Tristonazzi ed Expatriates), e insomma sembra tutta un’altra atmosfera…Ieri aveva giocato al Circolo dei Ricchi (l’Ikoyi Club, un circolo famigliare mentre il Lagos Lawn e’ piu’ un circolo per giocatori) e ieri l’altro aveva giocato alla Scuola: il Cometitive Team Tennis non e’ al suo livello ma il Coach sarebbe cosi’ entusiasta di lavorare con lui (e di sentirsi ancora un coach) che ci sarebbe di bello che per un’ora e mezzo Nicholas palleggia one on one con lui mentre sugli altri due campi giocano gli altri 4 o 5…il coach vorrebbe utilizzarlo come magnete per altri buoni giocatori o per promuovere il tennis nella scuola…mah, vedremo: potrebbe essere interessante per fargli fare conoscere un po’ di bimbi nella scuola (non dimentichiamoci che lui e’ appena arrivato) e poi magari completare con un’altra ora col coach… Stiamo mettendo insieme tutti i tasselli: adesso ero venuto in clinica perche’ qui hanno ricominciato la barbara usanza di aspettarsi che l’ambulatorio sia aperto anche il sabato mattina (e io comunque sono ON CALL 24 h su 24 e quindi ho fatto un salto ma visto che stan tutti bene, toccando ferro, torno al Club e poi magari, mentre mia moglie comincia a portare un po’ di valigie dalla Guest House dove siamo ancora accampati alla Casa dove andremo ad abitare, io lo porto all’Ikoyi club a mangiare un po’ di suya e poi giochiamo un po…non abbiamo ancora con noi baskets,centinaia di palle ed ammenicoli vari (stanno in via di sdoganamento essendo arrivati via nave da Luanda) e insomma, siamo ancora in fase di warm up…Ah,e per complicarci la vita abbiamo gia’ comprato al volo, sulla strada, due magnifici cuccioli di pura razza bastarda nigeriana (ne avevamo avuti gia’ tre,ci avevano szeguito in italia,congo,ancora nigeria e angola ma ora sono tutti morti, bellissimi,molto simili a Winnie Dixie dell’omonimo film Disney Tutta colpa di winnie Dixie, incrocio fra Basenji e cani da slitta) e in effetti non ho voluto perdere l’occasione perche’ non sono facilissimi da trovare, non quelli che volevamo noi, ma ovvio che ci stanno piacevolmente complicando la vita come se non lo fosse gia’ abbastanza… Direte che tutto questo col tennis ha poco a che fare ma un po’ di colore ogni tanto non guasta e invito infatti tutti a riprendere di tanto in tanto a condire i propri posts di aneddotica: credo che servano piu’ di quanto si creda, anche a non farci sentire a volte dei goffi imbecilli imbranati….

  146. Mauro scrive:

    Oggi allenamento abbastanza deprimente, mia figlia trovava gli appoggi 3 volte su 5 e colpiva la palla ancora spesso in ritardo, va be che veniva da 3 gg di stop per pseudo-influenza però….Ad un certo punto ho decretato la fine dell’allenamento in puro stile Bollettieri, mi ha mandato a stendere dicendomi che Lei l’allenamento l’avrebbe fatto tutto comunque. Mi sa che sono nato nela generazione sbagliata, quando ero piccolo comandavano i miei genitori, ed ora che è il mio turno comandano i figli.

  147. Mauro scrive:

    Max, Ho trovato per l’aereo degli ottimi prezzi, prova a sondare se alla Vavasori si può fare la settimana dal 2 al 9 marzo oppure dal 14 al 20 aprile, poichè sono anche 2 settimane di Nike a Milano e vorrei approffitarne nella settimana di accademia. Ci sono i campi indoor?

  148. max scrive:

    ciao mauro, ci sono 5 campi indoor e nn ci sono problemi x le date, basta farmenlo sapere qualche gg prima

  149. kill bill scrive:

    della serie figli del bloog crescono:
    Complimenti a Federico Maccari finalista in singolare al torneo ETA u 14 in Lithuania e vincitore del doppio in coppia con Michele Palma.
    Sia Maccari in finale sia Palma al primo turno ( non proprio fortunato ) hanno perso dal Lituano Martins Podzus n° 13 della classifica Eta u 14.
    Bravo anche al Babbo.

  150. piero scrive:

    Sono il genitore d’un bambino di sei anni.

    Sto immaginando per lui un percorso sportivo che gli consenta di diventare un ottimo atleta e tennista. Non necessariamente un campione, ma sicuramente un giovane in grado di togliersi delle soddisfazioni.
    Siccome credo nell’eterogenesi degli stimoli, e degli scopi, sto utilizzando tutto il mio background d’agonista generalista (mi sono dedicato a molte discipline ed ho maturato esperienze diverse) per evitargli gli scompensi di cui si parla nel blog.
    Tra l’altro, per quanto attiene il tennis, esistono molti parchi pubblici in cui si può giocare gratis sul cemento, usando una corda per rete. E molti sport divertenti che allenano il corpo e non costano nulla.

    Vorrei mettermi in contatto con altri genitori nelle medesime condizioni, per uno scambio di informazioni e suggerimenti nei mesi e negli anni prossimi venturi.

    Piero Blanchini
    Udine
    piero@blanchini.it

  151. piero scrive:

    Sono il genitore d’un bambino di sei anni.

    Sto immaginando per lui un percorso sportivo che gli consenta di diventare un ottimo atleta e tennista. Non necessariamente un campione, ma sicuramente un giovane in grado di togliersi delle soddisfazioni.
    Siccome credo nell’eterogenesi degli stimoli, e degli scopi, sto utilizzando tutto il mio background d’agonista generalista (mi sono dedicato a molte discipline ed ho maturato esperienze diverse) per evitargli gli scompensi di cui si parla nel blog.
    Tra l’altro, per quanto attiene al tennis, esistono molti parchi pubblici in cui si può giocare gratis sul cemento, usando una corda per rete. E molti sport divertenti che allenano il corpo e non costano nulla.

    Vorrei mettermi in contatto con altri genitori nelle medesime condizioni, per uno scambio d’informazioni e suggerimenti nei mesi e negli anni prossimi venturi.

    Piero Blanchini
    Udine
    piero@blanchini.it

  152. Mauro scrive:

    A tutti i genitori con figli/e del 98, Nipa mi ha giustamente informato, che essendo obbligatoria la tessera agonistica, rimarranno già da quest’anno vincolati sino a 4 anni. Ciao

  153. Enzo Lo Iacono scrive:

    Da precisare che per i 98 (e qualche 99) la tessera agonistica non è obbligatoria. Lo è solo per giocare tornei ago FIT. Quindi occhio alle scelte.
    In ogni caso il vincolo è aleatorio…..
    Basta essere d’accordo con il circolo di provenienza, richiedergli (per finta) il tesseramento e il gioco è fatto.
    Dimenticavo la parte più importante per la FIT:
    Basta pagare la tassa di 100 euro.

    Nel mio circolo si sono trasferiti quest’anno 6 under 12. Tot. 600 euro + tessere agonistiche.
    ……Avremmo potuto utilizzarli per l’acquisto di attrezzi o anche per mangiare delle pizze insieme; Sarebbe stato comunque più utile.

  154. stefano grazia scrive:

    Volevo ritornare su quanto scriveva MauroIstrconi: “L’aggressività ci deve essere in questo sport inventato dal…diavolo , ma nel bambino deve essere costantemente gestita , incanalata ,”educata”.
    Questo è l’aiuto che io ad esempio mi aspetto dai genitori.” perche’ mi sono ricordato con un certo fastidio di come alcuni Coach o presunti tali si impongano come loro scopo precipuo quello di Educare i propri Allievi a dispetto dei Genitori.
    OK, intendiamoci: sono d’accordo sul fatto che tu debba creare non solo splendidi atleti ma anche splendide persone. Sono d’accordo che ogni maleducazione debba essere punita o frenata. Sono piu’ d’accordo pero’ con quanto scriveva Enzo Lo Iacono sull’argomento (ricordate il suo post TESTA CUORE e GAMBE?) e cioe’ sul fatto che certe manifestazioni apparentemente scorrette sono invece segnali importanti di un animus pugnandi se non propriuo vincente e che devono essere non eliminati ma eventualmente incanalati. Mi crea un certo fastidio questa preoccupazione da parte di certi coach molto politically correct di educare piu’ che insegnare. Avro’ torto, e kill Bill mi perdoni, ma quando vedo che un CXoach dai Gesti Bianchi si preoccupa di piu’ del fatto che il Bimbo gridi C’MON!!! sul Doppio Fallo avversario o che sbatta la racchetta dopo aver sbagliato un winner, del suo dritto o rovescio … Lo so, quello che ho scritto e’ pericoloso e puo’ essere frainteso, e vi prego di credermi quando vi dico che sono io il primo a cercare di contenere certe esuberanze, ma mi e’ venuto in mente questo episodio: mio figlio al Bob Brett Tennis Center, stava giocando contro un bimbo un piccolo match di fine sessione ( dovevano giocarsi il set partendo da 2 pari), a bordo campo il loro coach del giorno ,l’ottimo Adriano Parodi. Nicholas sta vincendo, sta giocando bene, e’ in uno stato di …diciamo cosi’,erezione agonistica. L’avversario serve sul break point e fa doppio fallo e Nicky gli pianta un C’MON!!! (come si fa,giusto o sbagliato, da Bollettieri e li’ i coaches lo lasciano fare). Da un campo vicino un altro giovane coach, dai gesti puliti e molto bianchi, esclama: eh, ma bisogna dirglielo che non si puo’ fare il C’MON sul dioppio fallo e si appropinqua al campo (dove pero’ viene fermato dall’altro coach).
    Ripeto: potrebbero avere ragione tutti e due e sicuramente il Coach daigesti Bianchi era (ed e’) un estimatore di Nicholas col quale si fermava a parlare molto spesso di tecnica a fine lezione, ma a volte non so, mi sembra di trovare qualcosa di falso e ipocrita nel condannare certe manifestazioni (come l’ALLEZ JU! della Henin). L’importante e’ il terzo tempo: che alla fine del match quello che conti non e’ l’aver vinto o l’aver perso ma l’aver ben combattuto…Che si stringa la mano all’Avversario e che si beva una birra (o una coca) con lui. Ma durante il Match l’avversario lo devi fare,metaforicamente, a pezzi. Senza fregare. Ma senza pieta’. e a colpi di C’MON, se necessario.
    Ma ripeto: sono i dubbi che mi assalgono nell’afforntare quel complesso processo che e’ la costruzione della personalita’ di un campione… E tanti errori li ho gia’ fatti.

  155. Mauro scrive:

    Enzo, spiegami meglio “Basta essere d’accordo con il circolo di provenienza, richiedergli (per finta) il tesseramento e il gioco è fatto” Grazie

  156. max scrive:

    oggi ennesima dimostrazione che il fisico la testa e la famiglia contano molto di + del talento: SHARAPOVA-HENIN 6/4 6/0

    è evidente poi che la classe c’è sempe mentre quando sei costruito per riuscire a giocare al meglio devi essere sempre al top fisicamente e mentalemente, ma una sharapova senza grinta famiglia testa e fisico nn sarebbe neanche la nr 1000 del mondo. pensate poi cosa potrà succedere se l’atleta costuito in questione si rivelerà portato al tennis. si perchè quando si parte con il progetto (4/5 anni) ancora nn si può sapere se il bambino sarà un talentuoso o meno. e cmq a 20 anni è sicuramente + facile insegnare un colpo (vedi il back della sharapova mai visto giocato da lei fino ad oggi) che l’attitudine al lavoro, la voglia di soffrire e la grinta…

  157. fulvio scrive:

    arrivo da Montecarlo dopo un update con Riccardo Piatti alo quale ho spiegato la nostra iniziativa sulla riunione genitori e& figli che speriamo vada in porto a Roma.si è detto subito entusiasma dell’iniziativa e mi ha detto che lui ci sarà sicuramente per fornirci delle sue preziose esperienze .aspettiamo quindi l’ok da parte di Cazzaniga per il giorno e la location ,dopo partiremo a spron battuto per organizzare l’evento in toto!

  158. Bamini e talento scrive:

    La mail di MAX ripropone un tema interessante, forse il tema cardine.
    Mio figlio è mancino-ambidestro, ha imparato subito i colpi fondamentali, diventerà probabilmente alto, ed ha le doti caratteriali per essere individualista e forte mentalmente.
    Nessuno però mi dice che da grande sarà per forza vincente.
    Io tuttavia penso che non potrà non giocare molto bene a tennis, come non potrà non essere bravissimo in tutti gli sport che gli verranno insegnati correttamente in giovane età.
    L’apprendimento naturale e giopioso del bambino diventa sicuramente una componente essenziale del suo talento. E’ educazione. Ma non è tutto.
    E poi?
    E poi forse un’altra sostanziale marcia in più nelle sue attitudini psico-neuro-motorie sarà data dalla sua “sport-diversità”…
    Ricordate la Navrativolva… quanti sport sapeva praticare?
    Alcune discipline gli daranno velocità, altre equilibrio, altre condivisione…
    E’ questo forse il talento… una precoce esperienza poliedrica?
    O serve il denaro…
    Le tenniste che vengono dall’Est sono tutte richhe?
    Saluti

  159. Lorenzo Cazzaniga scrive:

    Ciao a tutti,
    ho parlato con Cristiano Rohrich e si è detto d’accordo per organizzare questo meeting presso la tenda della Fila al torneo di Roma. L’idea è di portare insieme ai principali moderatori di questi post, i giovani testimonial Fila (a partire da Fabio e poi Trevisan, Fabbiano e Dentoni con rispettivi genitori), alcuni coach di livello internazionale (Piatti, Sartori, pensavo lo stesso Serrano che può offrire un contributo su questa situazione in Spagna) e una selezione di giornalisti. Io mi occupo di portare giornali e tv, di coordinarmi con coach e giocatori. A voi il resto.

  160. nipa scrive:

    In un contesto come quello descritto da Cazzaniga, ri-ri-riconfermo la mia (e con me moglie e figli) partecipazione…

  161. stefano grazia scrive:

    Poliedricita’ si ma con in mente uno sport dominante almeno dopo i 12-14 aa altrimenti la poliedricita’ potrebbe essere dispersiva…
    FULVIO! GRANDISSIMO FULVIO! Mi farai rimpiangere amaramente di non essere presente…Potrei mandare moglie e figlio in viaggio premio per 2-3 gg (Internazionali + Riccardo Piatti…)… Certo, mi sarebbe piaciuto essere li’ e conoscere di persona il Grande Vate (non si sa mai) ma sicuramente io non ci potro’ essere…Ma se (e dico se) saro’ in Italia quest’estate ci vedremo magari in Liguria con i Parodi (e con Mad Max sul Lago e con gli Altri a qualche Nike in veneto-l’idea era di parcheggiare Nike da Bertino alla VDM di Marlengo e farlo accompagnare a due nike in zona e sviluppare cosi’ un po’ di autonomia/problem solving/etc etc…insomma, una volgare scusa per sbolognarlo…Confesso che vorrei fare si una vacanza solo con lui ma sugli sci o ad un mare ventoso per insegnargli il windsurf, non di tennis: almeno 1-2 sett vorrei riuscire a staccare…Chiudo col solito aneddoto cosi’ ritorno alla Poliedricita’: Nicky ieri e’ tornato da scuola dove avevano fatto PE e mi raccontava che avevano fatto una sorta di corsa campestre/miglio e lui era arrivato quarto a un minuto dal primo…Quarto? A un minuto dal primo? E mi sono immaginato con che solerzia,entusiasmo,voglia abbia partecipato alla gara…Non dico che debba vincere tutte le competizioni a cui partecipa ma che vi partecipi almeno con l’intenzione di vincere si…Bambini allenati come lui faccio fatica a credere ve ne siano e quindi potrei ammettere che lui potesse arrivare secondo o terzo solo se PER COINCIDENZA in classe con lui vi fossero uno o due bambini destinati a diventare campioni universitari se non nazionali in quella specialita’… Non voglio sembrare paranoico,non lo sono, ma uno dei segnali importanti e’ comunque quello del bambino che gioca per vincere, che compete, che ci prova…Si dice sempre che il tal Campione gioca per vincere anche quando gioca a briscola, o a basket due contro due, o a calcetto, o in windsurf…Insomma, confesso che la performance senza arte ne’ parte mi ha un po’ deluso ben sapendo che a Luanda era il Migliore nel Beep Test (una sorta di certame di Caius) e che a volte quando facciamo i Drills vuole vincere anche a costo di non far bene l’esercizio il che ci fa sempre litigare… E’ importante non esagerare con la competitivita’ esasperata ma al tempo stesso bisognerebbe avere la voglia di competere per vincere ogni volta che si comincia un gioco…E se si perde non farne un dramma.
    Dico tutto questo a voi,beninteso, ma a Nicholas ho solo chiesto se pensava di poter fare meglio, che un minuto di distacco mi ha dato l’idea di uno che ha trotterellato mentre gli altri correvano, di uno che cioe’ non si e’ impegnato molto, e che invece anche l’ora di educazione fisica a scuola, in una scuola americana, puo’ essere usata a proprio beneficio e permettersi poi di risparmiare poi, avere del tempo libero in piu’ per giocare con gli amici,vedersi un film,studiare,perfino giocare alla PS etc
    Dite lo stesso che sono un paranoico pericoloso? OK, ma cio’ non cambia di una virgola il fatto che Hinault,McEnroe,Tomba,perfino probabilmente Gianni Rivera, quando giocavano volevano vincere anche a Risiko o a Scarabeo e Trivial Pursuit. Suppongo che a questi ultimi due il mio compaesano Tomba non vincesse spesso ma che c’entra…

  162. stefano grazia scrive:

    ma mi si nota di pu’ se vengo o se non vengo?,si domandava il giovane Nanni Moretti in uno dei suoi primi (e forse migliori) film … Magari mi collego in videoconferenza… Che Qualcuno:
    1)filmi il tutto, lo metta in DVD e poi me lo mandi
    2)che ricordi anche il nome di Nicholas (a futura memoria) fra i Figli di questo Blog
    Comunque,davvero sto pensando di inviare Moglie & Figlio in Missione…

  163. max scrive:

    stefano speriamo che tu abbia ragione xchè mia figlia mi odia anche quando la batto a scala 40… vedremo…..nel mio caso il vantaggio più grande che noto riguardo a questa sviscerata voglia di primeggiare è la sua applicazione negli allenamenti che è sempre (o quasi) massimale e che a mio modo di vedere è importantissima, per non imparare i movimenti solo grazie alle ripetizioni, che reputo basilari si ma solo dopo aver capito il perchè del tal movimento e soprattutto dopo averne imparato l’esecuzione perfetta. per il resto credo che sia tutta una conseguenza…

    sarà indiscutibilmente una grande mancanza la tua, visto che sei il padre del sub blog genitori e figli. certamente per come si sta conformando il raduno la presenza di nicholas e tua moglie mi sembrerebbe una bella mossa e se riesci a farli fermare tutta la settimana dal 4 all’11 c’è un nike ad Albinea.

  164. Mauro scrive:

    Grande Fulvio e grande Lorenzo! Stefano non puoi mancare accipicchia…

  165. pibla scrive:

    …il film era Ecce Bombo!!!

  166. piero scrive:

    Mi permetto di commentare il post di Stefano, anche se nel mondo del tennis sono neofita.
    C’è stato un periodo di tre anni in cui ho allenato un ragazzo nel salto in lungo, ed ho avuto modo di ripercorrere alcune mie esperienze sportive legate all’atletica. Sia al campo che in palestra si allenavano vicino a noi, com’è ovvio, atleti che praticavano le corse lunghe. Ed ai miei occhi si comportavano come una tribù, quasi quelle discipline non c’entrassero molto con le gare in quanto tali.
    La mia teoria è che i fondisti corrano contro se stessi, e non abbiamo in mente gli avversari ma i propri limiti fisiologici. Ed è difficilissimo trovare stimoli in quegli ambiti a meno che uno non abbia una personalità sadica ed introspettiva.
    Insomma, per farla breve, è del tutto plausibile, e mio parere, che un ragazzino che DEVE partecipare ad una gara di corsa lunga non la prenda assolutamente sul serio. Se non ha mai praticato degli sport di resistenza, e provato la strana sensazione delle endorfine prodotte al crescere della propria autonomia, nei momenti in cui ha le prime piccole crisi molla subito.
    Viceversa gli sport frazionati, che sono la sommatoria di azioni brevi ed intense, i giovani li apprezzano istintivamente…

  167. piero scrive:

    Negli ultimi mesi ho scritto il mio primo libro, che alcuni miei amici s’apprestano a leggere. Credo per cortesia. L’idea era quella di raccogliere, in forma narrativa, alcuni miei ricordi agonistici legati alla mia giovinezza, in modo da mettere via per mio figlio Mati delle buone idee. Così se da grande vorrà dedicarsi allo sport seriamente potrà avere delle tracce. Ed anche un imprinting sul rapporto tra vita, amicizia e competizioni.
    Ciò premesso stavo riflettendo su quanti spunti si possano ricavare dai racconti delle esperienze dirette dei genitori nel loro sforzo di seguire i figli direttamente. Con tutti gli interrogativi del caso.
    Se i miei m’avessero seguito come molti tra voi fanno con i loro ragazzi sarei arrivato in alto. Ma per loro lo studio e l’università erano di gran lunga più importanti delle mia pallavolo, dell’atletica, …
    Alla fine io per primo alle prime difficoltà (se hai del talento in genere ti attiri anche delle antipatie…) ho deciso di mollare e di fare lo studente universitario. Fine dei sogni.

    Tutto questo per dire che spesso noi non ci rendiamo conto di quanto sia interessante non solo il risultato sportivo, in questo caso dei ragazzi, quanto pure tutto il processo esistenziale che lo sottintende. Le scelte. Le sfide. Le rinunce.
    Sabato ho fatto fare tre volte una pista rossa a mio figlio, dopo che aveva messo gli sci ai piedi in due solo occasioni. Mi chiedo se da grande il ricordo di quei momenti non rimarrà impresso nella sua memoria…
    Tendiamo a consumare il tempo, ma la gioia che ci da fare sport con i nostri bambini dovrebbe essere condivisa. Per consentire loro, se arriveranno i demoni (doping, scommesse…), di aver interiorizzato il senso dello sport. E di fare sempre la cosa giusta…

    p.s. Se questo é un blog privato… ditemelo e taccio. Ho il sospetto che vi conosciate tutti. Forse sono stato invadente.

  168. andrew scrive:

    Piero, qui credo possa scrivere chiunque si senta di dire la sua opinione sui vari argomenti trattati…diciamo come dovrebbe essere in qualsiasi ambito di interesse…

    ogni contributo non è dato a qualcuno in particolare ma a tutti quanti vogliano, possano, decidano di coglierlo…

    per chi sa l’inglese, allego link a un interessante articolo con parallelo tra kung-fu e tennis, dove si ribadisce che la “vera” tecnica è arrivare a non avere tecnica…
    http://www.tennismindgame.com/bruce-lee.html

  169. Enzo Lo Iacono scrive:

    PER MAURO (e per chi ha interesse): Blocco dei trasferimenti Under 14.

    Il Consiglio Federale ha pensato bene (si fa per dire), di inserire nelle carte federali il divieto tassativo di trasferimento degli atleti under 14 da un circolo all’altro, tranne nelle seguenti circostanze:
    1) Il circolo di provenienza chiude;
    2) Uno dei genitori viene trasferito in un’altra regione per motivi di lavoro;
    3) Il circolo al quale appartieni si rifiuta di tesserarti.

    Adesso non vorrei entrare nel merito, visto che regole così non si erano viste dai tempi del fascismo e che contravviene a tutti i canoni dei regolamenti civilistici (Se gli attori del contratto sono d’accordo possono recedere dal contratto).

    Ma tralascio e vado al sodo e quindi alle specifiche della domanda di Mauro.

    Secondo il punto 3 da me indicato, se tu sei un under 10-12-14 tesserato per il circolo Pinco Pallino e d’accordo con i dirigenti all’inizio dell’anno ti vuoi spostare al circolo Ciccio Bello fai la seguente prassi:
    (la FIT ne è a conoscenza ma non gliene frega niente, anzi +100 euro nelle casse);

    Appena aperta la campagna tesseramento del nuovo anno fai richiesta al tuo circolo di appartenenza Pinco Pallino di avere la tessera agonistica (chiaramente con raccomandata RR e certificato medico allegato); secodo le carte federali, trascorsi 15 giorni dalla data di ricevimento della richiesta, non adempiendo, il circolo ha mostrato la sua riluttanza a tesserarti. A questo punto prendi una copia di quanto inviato, compili il modulo dei trasferimenti, indicando che vuoi trasferirti al circolo Ciccio Bello, ….versi 100 euro al Comitato regionale…… e attendi qualche giorno.
    Il gioco è fatto!
    Tu sei contento perché “hai fregato” la FIT”
    La FIT è contenta perché ci ha guadagnato 100 euro…….
    ….. e vissero tutti felici e contenti!
    N.B. tra l’anno in corso e lo scorso anno per trasferimenti under 12 avvenuti da e per il mio circolo, la FIT si è ritrovata 1.100 euro in più nelle casse!

  170. Mauro scrive:

    Andrew, mi associo alle tue parole per Piero. Purtroppo non conosco l’inglese….. non è che qualcuno……..traduca

  171. stefano grazia scrive:

    Nel dare il benvenuto a Piero (qualunque contributo e’ ben accetto e poi io ho un debole per l’aneddotica) mi allaccio ad Andrew quando scrive: …la “vera” tecnica è arrivare a non avere tecnica…
    Quello che diceva Cerami nel Manuale del Giovane Scrittore: impare tutto per poi metterlo da parte e andar per la tangente…!
    INVECE in altra area, la’ dove Ubs ipotizza che poi tanto simpatico a tutti Rafael Nadal magari non e’, si legge a proposito dell’arrivo sul campo della Sharapova ”Quando finalmente la russa è entrata Nadal ha assistito a uno spettacolo curioso: invece di sfoderare la racchetta dalla borsa, la Sharapova ha cominciato a lanciarsi un pallone da football americano con il suo allenatore, di qua e di là dalla rete.”
    Adesso non voglio fare l’arrogante pretenzioso ma lo facevamo anche noi, quella di lanciarci un minipallone da rugby, io e Nicholas, piu’ da football americano a dire il vero, e per un motivo: a parte il correre di qua e di la’ che per scaldarsi fa sempre bene, a parte il variare per evitare la noia, SEMBRA…PARE…SI DICE… che il lanciare l’ovale e fargli prendere quella giusta rotazione tipo fuso, tipo vortex,fa fare un movimento che tornerebbe utile anche nel servizio (ma non comprate i VORTEX che quelli comunque li lanciate prendono la giusta andatura: prendete dei minipalloncini da rugby). Questa cosa l’ho vista far fare anche da Bertino (e anche Buzzelli alla BTA non usa solo il giavellotto).

  172. stefano grazia scrive:

    SEMPRE IN ALTRA AREA DEL BLOG mixmax scrive alcune interessanti osservazioni su Circoli,FIT e ruolo della stessa nella Propaganda del Tennis: ” la situazione del tennis italiano va esaminata, a mio parere, da diverse angolazioni, il tennis professionistico, il tennis semi professionistico a livello nazionale, il tennis agonistico regionale, quello amatoriale e quello giovanile.
    Ognuna di queste realtà presenta caratteristiche tali che non permettono un’univoca classificazione delle problematiche inenerenti a ciascuna di esse.
    Per esperienza diretta conosco meglio le ultime citate ma cercherò il più obiettivamente possibile di descrivere ciò che si vede senza farmi condizionare da esperienze dirette positive o negative che siano ….
    Il Tennis Professionistico: per tanti, troppi anni, non abbiamo avuto un giocatore che portasse la nostra nazione agli onori delle cronache (come si usa dire), negli ultimi anni la situazione è sensibilmente migliorata in campo femminile e permane stagnante (almeno a parer mio) in campo maschile, i risultati seppur letti in modi diversi non fanno altro che confermare la discesa o la leggera risalita (che non mi pare una cosa di cui esaltarsi troppo) in questo campo, nei tornei del Grande Slam i risultati sono sotto gli occhi di tutti, negli altri tornei, ATP o Challenger che siano, l’aumento degli italiani in gara non può che essere positivo e testimonia della propensione dei nostri atleti a confrontarsi maggiormente con realtà differenti per cultura e pratica sportiva.
    Il Tennis semi professionistico: trovo quest’area la più ambigua, non nel senso che siano ambigui gli addetti ai lavori, non mi permetterei mai, di difficile identificazione è la reale portata del fenomeno, troppi sono i giocatori di seconda categoria iscritti in competizioni che con il loro livello di gioco non hanno nulla a che vedere, andate a vedere le squadre iscritte alla serie C o addirittura D di alcune regioni del nord ad esempio, e vi renderete conto che alcuni circoli preferiscono avere una D “forte” spendendo anche qualche euro che forse potrebbe essere speso per migliorare la SAT del circolo o per fare un’opera di seria propaganda a livello giovanile; in questo la Federazione secondo me qualcosa può fare, ad esempio limitando la partecipazione di un atleta con classifica alta solo a competizioni che rispecchino il valore dell’atleta, mi riferisco alla tanto vituperata dagli organi federali limitazione di classifica per i campionati a squadre;
    Il tennis agonistico a livello regionale, sopravvive per l’opera di chi, con buona volontà, segue questi giocatori che non diventeranno mai dei campioni, ma costituiscono la spina dorsale del movimento sportivo, con questo riferimento intendo sia i dirigenti di circolo che i dirigenti regionali federali, persone che, spesso avulse dalle lotte di potere e di palazzo, seguono con passione lo svolgersi delle varie competizioni sul territorio impegnando tempo e a volte anche risorse nello svolgimento del compito a loro assegnato, a costoro dovrebbe andare il ringraziamento e la stima di tutti noi, a prescindere dal fatto che siamo o meno d’accordo con quanto la Fit da Roma comunica agli affiliati attraverso gli organi regionali ed anche attraverso il portavoce Dott. Baccini; questo tennis, quello regionale intendo, vive difficoltà abbastanza consistenti, difficoltà per i circoli di organizzare una stagione di attività che li impegna e troppo spesso si odono responsabili di circolo che rinunciano a fare attività ritenendo più opportuno affittare i campi ad esterni ….. attività peraltro legittima e comprensibile, ci mancherebbe altro, forse la Federazione potrebbe spingere verso lo svolgimento di questa attività cercando di favorire ad esempio i circoli che iscrivano numerose squadre, esentando per esempio dalla quota di iscrizione i circoli che partecipano attivamente alle competizioni a squadre giovanili, spingendo così verso la creazione di piccoli vivai localizzati sul territorio … e non vessando ulteriormente le realtà locali attraverso l’imposizione di una tassa trasferimenti di 100 euro (se non erro) ogni qualvolta un giocatore decide di cambiare circolo …..;
    il Tennis amatoriale, costantemente ignorato dalle realtà regionali federali, è diventato territorio di conquista per altre associazioni che, più o meno velatamente, organizzano competizioni individuali ed a squadre per mai classificati, over vari ed amatori di tutte le fogge, a parer mio (modestissimo come sempre ed in attesa di una smentita o consiglio sul come si può migliorare) la Federazione, organizzando un qualcosa di simile a livello regionale, e, se si vuole, a livello nazionale, recupererebbe
    i contatti con chi il tennis lo vive tutti i giorni, senza interessi e con la sola vera passione che dovrebbe spingere chiunque si avvicina a questa pratica partendo dalla base aumentando in maniera considerevole le cd informazioni di ritorno (feed back) che a volte, sembrano mancare a livello federale;
    Il Tennis giovanile, un’operazione di ristrutturazione è stata avviata qualche anno fa con i P.I.A., (chi segue il tennis giovanile sa di cosa parlo eventualmente a richiesta si può spiegare nel dettaglio), dopo qualche anno ci si è resi conto che, invece di allargare la base del movimento a livello giovanile la struttura è implosa principalmente per due motivi, la mancanza a livello federale di una struttura che seguisse sul territorio i progetti avviati, e la pigrizia di molti circoli (o maestri), che, riscontrata la debolezza strutturale hanno inteso il progetto solo come un mezzo per racimolare qualche contributo senza dover poi impegnarsi maggiormente per far si che questa struttura crescesse secondo i piani previsti; il risultato è che nei tornei giovanili organizzati dai circoli la partecipazione è scarsa, i maestri non spingono sui ragazzi perchè partecipino, i circoli non hanno interesse ad avere molta gente che partecipi, e la Federazione non ha altro modo che quello di obbligare i circoli iscritti al P.I.A. a partecipare alle giornate indette mensilmente per radunare i ragazzi iscritti al progetto; risultato: se il torneo non è di quelli previsti dal piano P.I.A. non ci va nessuno, questo non è un buon segno e la Federazione dovrebbe rifletterci (e spero che lo faccia) per capire come mai una parte delle scuole tennis non partecipa ai tornei, individuali o a squadre solo perchè non rientranti in questa programmazione.
    Mi sembra di aver dato qualche spunto di discussione in maniera civile e cortese, senza insultare nessuno, se il Dott. Scanagatta vorrà eventualmente spezzare il commento vista la sua lunghezza non mi offenderò di certo.
    SI INSERISCE DANIELE FLAVI CHE SCRIVE:
    “Io sono uno di quelli che ha sempre dichiarato, forse per l’ancor giovane età, che nonostante tutto la gestione federale degli ultimi anni non è del tutto da buttare, anzi. Io prendo come esempio le mie zone a ridosso della periferia sud di Roma dove un certo ritorno al tennis giocato e praticato a buoni livelli c’è stato, però forse a volte le singole inziative di competenti maestri hanno fatto la differenza…Il nocciolo del problema, a mio modesto parere, resta sempre quello che in altre nazioni come la Spagna e la Francia hanno già superato da diversi anni, e cioè quello dell’allargamento della base dei praticanti…In Italia abbiamo dei mesi e precisamente da novembre a febbraio (ben 4) dove l’attività federale (ad eccezione del lemon Bowl) a tutti i livelli è praticamente ferma….ed invece, per fortuna, ci sono le altre federazioni considerate minori, che in questi periodi organizzano manifestazioni e competizioni molto belle ed interessanti…ed i vari presidenti dei comitati regionali che cosa fanno scrivono sui loro siti di riferimento a caratteri cubitali che qualsiasi giocatore prenda parte a queste manifestazioni non autorizzate verrà squalificato e gli verrà tolta la tessera federale (cosa che ogni anno ovviamente non succede)….Con questa mentalità intrisa di onnipotenza che parte dagli organi periferici della FIT dove possiamo arrivare? invece di trovare della formule intelligenti di collaborazioni si punta solo ad avere l’esclusiva? Ai vari ragazzini che iniziano la scuola tennis a settembre e che per la prima volta possono provare l’emozione della “competizione agonistica” dopo qualche mese che cosa può “fregare” se tale competiziono è FIT o non FIT? Queste sembrano piccolezze ma secondo me rappresentano dei punti fondamentali dai quali ripartire per far rincominciare a funzionare il famoso circolo che oramai, nella maggior parte di casi, è diventato sportivo e non più, ahi noi, di tennis.

  173. Mauro scrive:

    Mi associo alle parole di Andrew per Piero. Visto che ti supporto Andrew, traduci la pagina se vuoi per noi grazie.

  174. stefano grazia scrive:

    FLEXIBILE SCRIVE SEMPRE NELLA BLOG AREA DELLA LETTERA AGLI ITALIANI un post che mi sembra possa essere di riferimento per le nostre disquisizioni sul carattere vincente o meno dei nostri pargoli…io mi trovo abbastanza d’accordo con lui anche se ho l’atavico dubbio del non sapere se preferirei avere un Figlio Campione Bulletto Arrogante (alla Cassano o Totti) o un Figlio Intellettuale e Meno Campione perche’ in preda ad atavici dubbi che lo rendono piu’ fragile…A parte che i fighetti in gesti bianchi non mi hanno mai troppo attirato e che il tennis mi ha cominciato ad attirare quando e’ sceso nelle strade, vivo (e non solo nel tennis) la dicotomia fra virilita’ e femminilita’, fra il duro e puro che come Zeb machane non deve chiedere scusa mai e invece l’aristocratico intellettuale e perfino un po’ snob…E quindi come vuoi che sia tuo figlio? Scrive comunque FLEXIBLE:
    “faccio una considerazione di carattere così generale da risultare inutile.
    Secondo me a forza di ragionare sulla classifica, sui colpi, sulla strategia, ecc, si dimentica un fattore fondamentale: per vincere devi battere quello che hai davanti. e basta. A me sembra che il tennis, per sua natura, non sia mai, fino all’avvento di connors, uscito dall’aplomb nobile, quasi metafisico.
    Ecco a me sembra che le nuovi generazioni, italiani esclusi, abbiano sdoganato il tennis da quell’ambito e lo abbiano traghettato (senza perdere del tutto quell’aurea, certo) in una dimensione da arena. Io vedo nei giovani degli altri paesi quella luce negli occhi di chi non vuole arrivare ad essere il numero 20, ma vuole battere quell’ la, quello che gli sta di fronte.
    Concludendo, per paradosso (maleducazione e presunzione a parte, che sono il rovescio della medaglia) in Italia siamo ancora nella fase prima, e non vedo mai negli occhi dei nostri ragazzi, la voglia di battere quello “stronzo” (si fa per dire ragazzi) che sta dall’altra parte della rete.
    Temo che il nostro problema non sia la mancanza di un campione, ma la mancanza di un ragazzaccio plebeo, che da solo, potrebbe entusuasmare e bucare per emulazione, l’elite che si avvicina al re dei giochi, ma anche al gioco dei re. Non sapre come dirla meglio, ci è mancata la rivoluzione francese e magari anche il crollo del regime comunista….
    MINMAX non e’ d’accordo e gli risponde come piacerebbe a Marcos e a Kill Bill (ma temo troppo politically correct: va bene come DOVREBBE ESSERE IN TEORIA, ma poi COME E’ DAVVERO IN REALTA’ se anche Nadal quando si allena con te ti tratta come se tu non esistessi?):

    ‘Quanto tu affermi è identificabile nella grinta e nella cosiddetta cattiveria agonistica quando però non trascenda nella maleducazione e nel non rispetto della figura dell’avversario in quanto tale; ogni giocatore reagisce a suo modo alle tensioni che un incontro gli da, e per farti un esempio potrei citarti un giocatore di qualche anno fa, tale Miloslav Mecir che non pareva essere dotato di una “grinta” elevata o superiore alla norma ma che, e qui sta il punto secondo me, era lucido in ogni momento del gioco, in grado di stabilire quale fosse un punto importante e quale un punto da poter giocare più rilassato.
    In sintesi e scusa se non concordo con te, ma credo che la crescita di un giovane giocatore si veda dalla sua capacità di essere freddo in campo, determinato senza trascendere e soprattutto in grado di valutare obbiettivamente la sua posizione nel match, sia essa di vantaggio o di svantaggio, e di poter decidere le strategie da mettere in atto per il raggiungimento del risultato”

  175. kill bill scrive:

    Comportamento in campo.
    Stefano, hai ragione io sono più vicino a Minmax.
    Lasciamo perdere il fattore educazione che lascia il tempo che trova e che ognuno di noi interpreta a modo suo, quello che invece mi sembra più interessante è capire se certe manifestazioni che tu definisci mi sembra ”aggressività necessarie per diventare un agonista” siano davvero delle qualità e di conseguenza aiutino la prestazione o piuttosto siano segni di immaturità, peraltro legittimi in ragazzini pre - adolescenti, che se non risolti con l’andare degli anni possono portare più danno che beneficio.
    L’odio sportivo e positivo verso l’avversario non è l’insulto o ” speriamo che tu muoia di cancro” come diceva la bambina.
    Se un ragazzo non spacca le racchette, non ruba le palle, non fa vedere il pugnetto all’avversario e non esulta troppo sull’errore altrui non ha meno ”palle” di un altro che invece ha questi atteggiamenti.
    Anzi per me è più maturo, più sicuro di se.
    Uno è il cane che abbaia ma non morde l’altro è il cane che ti punta e poi ti azzanna.

  176. mixmax scrive:

    Ringrazio Stefano per la citazione e mi scuso per non aver letto tutti i post precedenti, ognuno interessante per capire quali sono le motivazioni che spingono i giovani ed i genitori a partecipare attivamente alla crescita del movimento tennistico. Per quanto riguarda il tennis giovanile credo si possano fare alcune considerazioni utili per partecipare “proattivamente” (chi ha frequentato i corsi della Federazione per istruttori e maestri sa a cosa mi riferisco) alla discussione, ritengo che nel tennis giovanile ancor più che in quello “adulto” intervengano differenti fattori che insieme, influenzano la crescita di un giovane tennista, spesso la mancanza di sintonia tra questi fattori porta a quella mancanza di risultati che commentatori più esperti di me lamentano nelle loro cronache.
    I maestri, sono coloro che per definizione, istruiscono il giovane alla pratica sportiva, nella fase che va dai sei agli undici anni sono fondamentali per la crescita di quelle che sono le capacità coordinative dell’allievo; se correttamente stimolate attraverso il loro lavoro e quello dei preparatori atletici, permettono all’allievo lo sviluppo pieno ed equilibrato e la crescita verso un gioco che, di anno in anno, diventa sempre più impegnativo. A parer mio (come sempre discutibile e criticabile) devono essere mossi dalla passione per ciò che fanno, devono trasmetterla agli allievi, in poche parole devono essere “empatici” ovvero trasmettere delle emozioni ai ragazzi, questi le faranno proprie ed a loro volta dimostreranno con l’impegno e la pratica di aver assimilato quelli che sono i concetti di base di questo sport; ritengo la figura del maestro fondamentale perchè i ragazzi devono fare riferimento a questa figura quando sono in campo e non a quella dei genitori o dei nonni che li seguono da bordo campo appollaiati sulle tribune o nascosti in mezzo alle siepi per non trasmettere al ragazzo le proprie emozioni spesso malcelate; dissento fortemente quando leggo o sento di insegnanti che ammettono il furto di una palla o l’esultare sull’errore di un avversario o atteggiamenti irrispettosi o addirittura violenti perchè penso che la carica agonistica dell’atleta debba essere volta al raggiungimento del massimo risultato seguendo le regole del gioco e quelle dell’educazione civile.
    Ancora due parole sugli insegnanti per dire quale sia l’importanza della loro figura, la parola del maestro è importante, i genitori li ascoltano e basano le loro scelte sulle valutazioni che il maestro da di volta in volta, è importante pertanto che i maestri siano equilibrati, non ingenerino false aspettative per ottenere magari che un ragazzo di discreto livello resti nella scuola spingendo la famiglia ad uno sforzo che loro sanno già non porterà i risultati attesi, con questo non voglio dire che questo accada sempre ma è un rischio concreto che l’insegnante, per non contraddire le figure di riferimento familiare o per altri motivi non sia completamente trasparente nella gestione del ragazzo, nel definire i suoi obiettivi e le sue speranze.
    I genitori, categoria alla quale appartengo con orgoglio, hanno un compito tremendo, da una parte crescono con immensi sforzi i ragazzi e vorrebbero per loro i risultati migliori qualunque attività essi svolgano; si impegnano, spendono soldi, tanti, e spesso, sono spinti dal desiderio di poter far vivere ai loro figli emozioni che loro non hanno potuto vivere o hanno vissuto solo parzialmente.
    La figura del genitore interagisce con la prima citata ovvero il maestro, ed è qui che spesso avvengono gli attriti per le motivazioni addotte prima, troppe volte si vedono ragazzi che ogni anno cambiano maestro per volontà dei genitori che, offuscati da aspettative eccessive proprie o ingenerate non ritengono l’insegnante giusto per il compito affidato trasformando i propri figli in palline da flipper che rimbalzano da un’accademia all’altra in cerca di un qualcosa che, probabilmente non troveranno all’interno di se stessi e nessuno potrà dargli dall’esterno; il compito del genitore, a parer mio, è quello di preparare il figlio alla vita, in maniera equilibrata, mi rendo conto che non sempre questo è possibile ma in cuor mio vorrei fosse così, in questo senso la figura dei genitori è fondamentale nelle scelte, a 14-15 anni non credo che un ragazzo debba abbandonare la scuola per dedicarsi anima e corpo alla pratica sportiva almeno in 99 casi su 100, si rischia così facendo di non far vivere al ragazzo una fase della sua vita fondamentale per la sua crescita equilibrata creando i presupposti per un abbandono dell’attività o peggio ancora per un adulto magari insegnante di tennis che ha un ricordo negativo di un’esperienza forzata e basata su presupposti chiaramente non equilibrati.
    I ragazzi, dai sei agli undici anni devono divertirsi, troppo spesso si vedono nelle scuole tennis facce scure o poco partecipi a ciò che il maestro sta tentando di insegnare, sono la base del nostro movimento, 99 su 100 non diventeranno campioni, e qui forse mi ripeto, ma diventeranno comunque, almeno si spera, praticanti, dirigenti ed a loro volta genitori, e se avranno un ricordo positivo di questa esperienza porteranno i loro figli contribuendo a mantenere viva la frequenza nei circoli ed aumentando così il numero dei praticanti; mi è capitato ultimamente di assistere ad un torneino tra bimbi di 7 8 anni ove uno di questi, con borsa portaracchette più grande di lui ha perso un incontro contro un bimbo che giocava evidentemente divertendosi, il primo bimbo è uscito dal campo con i genitori che lo rimproveravano per lo scarso impegno e così via …. mi faccio una domanda …. ma qualcuno di voi pensa che questo bambino avrà un ricordo positivo di questa esperienza ??? Qualcuno di voi pensa che crescerà e diventerà uno sportivo nel vero senso della parola, equilibrato e soprattutto felice di giocare una partita ???? Io credo di no e penso che a tredici anni il tennis per lui sarà solo un lontano e triste ricordo ……
    Ora mi fermo altrimenti i gentilissimi gestori del blog mi fanno pagare lo spazio occupato :-), attendo le Vs. considerazioni come sempre sperando di non aver insultato od offeso la sensibilità di nessuno ma sempre con l’intento di migliorare il nostro sport anche attraverso la discussione su questo blog.

  177. andrew scrive:

    mixmax…

    per pacatezza ed equilibrio ti paragono a Roberto Commentucci….e sono d’accordo con te su molti punti.

    Tuttavia, bisogna aggiungere che:

    1. I genitori oggi sono più alfabetizzati sportivisticamente (si può dire? Sì) e culturalmente e alcuni sono meno disposti ad accettare la legge del “pascolo” SAT e vorrebbero un approccio agonistico al tennis e non ricreativo (a prescindere dal “sogno” di essere inquadrati un giorno accanto al coach del figlio).
    2. I circoli puntano a far diventare soci il 99% (con punte del 100%) degli allievi e non a far diventare dei giocatori l’1% degli allievi.
    3. I maestri non possono più pensare di ricoprire una ventina di ruoli, tutti richiedenti competenze diverse.
    4. Alla maggior parte delle persone, va sempre bene così com’è.

    x mauro
    Posso fare la traduzione….ma sarà una cosa lunga…già traduco per professione e mi rimane appena il tempo per giocare a fanta-tennis….

  178. cut&paste scrive:

    buon giorno signori, vi seguo da sempre in rigoroso silenzio. Mi permetto di incollare un interessante articolo preso dalla “concorrenza”. Date un’occhiata al tabellone degli australian open categoria junior girls…….

    Democrazia della pallina
    di Paolo Pemulis
    31.10.2007

    “Questo ragazzo farà strada…Suo figlio è un fenomeno…La ragazza avrà un futuro di successo, regalerà tante soddisfazioni a voi genitori e al nostro Paese”. Sono le espressioni abusate, o luoghi comuni logorati dall’abuso, cui si fa ricorso non solo nell’ambiente tennistico, ma anche a scuola, nel mondo dello spettacolo, in ogni ambito in cui esista un minimo di competizione finalizzata a carriera, soldi e successo. Il tennis ha un vantaggio, rispetto ad altri ambiti: quello insito nella “democrazia della pallina”. Si perchè nel 99,9% dei casi vince il più forte o il più meritevole in una situazione specifica. Nel tennis non ci sono raccomandati, baroni o quarti di nobiltà e se qualcuno, privo di talento, viene spinto da federazioni o accademie private, rimedia prevalentemente figuracce. L’unica variabile “politica” è la scelta, operata dai centri di (sotto)potere, del giovane su cui investire. E non è poco, ma è sempre meglio del mondo dello spettacolo o del terziario c.d. avanzato, dove qualità o eccellenza sono spesso un optional scomodo da gestire, talvolta non gradito da capetti ottusi e servili.

    Il tennis è democratico, dicevamo, ma il rovescio della medaglia è che la soglia di eccellenza si innalza di giorno in giorno. Per poter competere a livelli alti i ragazzi vengono avviati alla pratica dello sport in età da scuola materna e alla fine emergono i “mostri” di coordinazione, di “fantasia motoria”. Giovanissimi con motivazioni e disciplina da campione affermato e, sempre più spesso, dotati di mezzi fisici adeguati per sostenere le fatiche e lo stress dello junior tour. Adolescenti-macchina? Non esageriamo, ma le aberrazioni esistono, eccome se esistono. In questo nostro viaggio metafisico alla scoperta dei ragazzi più interessanti del “reame”, abbiamo provato a scovare chi sta emergendo dal “wild bunch” agonistico internazionale, chi sta uscendo dai blocchi per spiccare il volo nel Gotha del tennis giovanile e non solo. La nostra attività di scouting ha prodotto una watch-list di diciotto talentini che noi “raccomandiamo” in prospettiva 2008. Siamo convinti che tra loro vi sia il futuro numero uno. I “best 18”, pertanto, sono tutti nati in un range temporale compreso tra il 19 gennaio 1991 e il 14 maggio 1993 (28 mesi). Nove sono del ’91, sei del ’92 e tre del ’93.

    La invincibile armada del 1991 è capitanata da Petra Martic, la giraffa di Spalato, e da Rhyne Williams, “the next big star”, l’erede designato di Donald Young. Petra e Rhyne sono fisicamente già pronti per i tornei pro e lo hanno ampiamente dimostrato nel corso della stagione: l’americano vincendo un 10mila sulla terra, a Pittsburgh in luglio, e la croata, attualmente n.340 del ranking Wta, con una continuità di rendimento nei tornei da 25mila in su, che le ha permesso di portare a casa scalpi di avversarie molto vicine alle Top 100 come Greta Arn, Angelika Bachmann e Sandra Zahlavova. Rhyne e Petra rispetto alla concorrenza hanno dalla loro un buon servizio, che è a livello junior è un atout, soprattutto in campo femminile. Se andate a rileggere l’intervista a Tammy Hendler – pubblicata lo scorso aprile – la sud-afro-belga ha spiegato candidamente i motivi della stesa rimediata contro la Martic a Miami (Luxilon Cup 2007), affermando che “c’e’ poco da fare quando la mia avversaria mette in campo 8 prime su 10, e il servizio è la parte migliore del suo gioco. E’ stato molto difficile per me entrare nel match, lei è partita subito forte e non ha avuto cali nel corso del match. A volte va così, bisogna saper accettare le sconfitte”. E se le dice la Hendler…

    Oltre a Williams e Martic, il contingente del 1991 comprende: il bulgaro Grigor Dimitrov e il croato Marin Draganja; la polacca Katarzyna Piter e la rumena Simona Halep; tre americane molto promettenti come Gail Brodsky, Julia Boserup e Allie Will. Dimitrov (vincitore dell’Orange Bowl U-16 2006) e Draganja (finalista dell’Avvenire nel 2007) sono due ragazzi di indiscutibile talento, che giocano un tennis aggressivo; di Dimitrov apprezziamo la freddezza e lucidità nei punti importanti; Draganja è più spregiudicato ma ha una mano eccellente. Tra le ragazze Simona Halep è un autentico rullo compressore, sulla terra è un torello che non molla un punto, con un furore agonistico impressionante e un’intensità di gioco da tennista matura. L’abbiamo vista a Firenze, in primavera, macinare gioco e triturare le avversarie; a Parigi ha battuto la Anastasia Pivovarova; a Flushing Meadows ha annichilito Michelle Larcher De Brito. Di recente ha avuto qualche problema alla caviglia sinistra; speriamo che Simona recuperi al più presto, per poter giocare un gran torneo a Melbourne in gennaio. Con riguardo al terzetto americano, Gail Brodsky sembra la più pronta a compiere il salto di qualità: ucraina di nascita, newyorkese – di Brooklyn - d’adozione, Gail si allena da anni, insieme a Grigor Dimitrov (e a Ksenia Milevskaya), presso la Mark Weil Tennis Academy, a Ojai, nel Sud della California. Grazie al suo tennis aggressivo e alla straordinaria capacità di stare aggrappata al match anche quando le cose non funzionano alla grande (qualità, quest’ultima, da non sottovalutare per un junior), quest’anno ha messo le mani sulla Easter Bowl – che per gli americani vuol dire tanto – ha raggiunto i quarti a Wimbledon e ha portato a casa diverse partite nei tornei pro (una su tutte: la vittoria contro Sandra Kloesel che gli ha permesso di approdare in Semi nel 50mila di Troy, in Alabama).

    La leva del ’92 non è da meno, con quattro ragazzi eccellenti - Bernard Tomic, Giacomo Miccini (nella foto), Ryan Harrison e Tamaryn Hendler – e due scommesse - Ema Burgic e Nastassja Burnett. Assegnamo a Bernard Tomic il ruolo del wonder boy e a Giacomo quello di outsider di lusso. Gli australiani scalpitavano da un po’ per incoronare al più presto l’erede di Lleyton Hewitt ed hanno investito per acclamazione popolare il prodigio di Gold Coast. Bernard ha una tecnica pazzesca, un gioco multidimensionale e una grande capacità di lettura dello scambio; gli mancano forse il peso di palla (di Giacomo Miccini) e il servizio (di Giacomo Miccini). L’interrogativo è: nel tennis maschile, che da anni procede nella direzione del “big serve and huge forehand”, c’e’ più spazio per gente come Tomic o come Giacomo? La riposta, come sempre, la da e la darà il rettangolo. E il rettangolo ci dice che a New York Giacomo ha rifilato un sonante 6-4 6-2 al golden boy della scuderia Img, ma rivalry tra i due è appena all’inizio, siamo ansiosi di rivederli giocare l’uno contro l’altro. Un altro ottimo tennista è Ryan Harrison, texano, fuori dal giro Img, allenato dal padre Pat Harrison che è uno dei coach più preparati del John Newcombe Tennis Ranch. Il ragazzo due settimane fa ha messo le mani sulla Osaka Mayor’s Cup (Torneo GA dei circuito Ift U-18). Tenetelo d’occhio.

    Su Tammy Hendler di nuovo c’e’ che la settimana scorsa ha raggiunto i Quarti nel 25mila di Istanbul. Dal punto di vista tecnico, Tammy è perfetta o quasi nei colpi a rimbalzo, dove colpisce con un anticipo pazzesco, la sua definitiva affermazione a livelli alti passa attraverso la crescita dal punto di vista fisico (e su questo il team di Bollettieri sta lavorando da un po’) e la costruzione di un servizio meno aggredibile (e su questo il team di Bollettieri sta lavorando da un po’). Altrimenti, continuerà a non esserci match – non ancora – contro gente come Ula Radwanska e Ksenia Milevskaya. Sulla bosniaca Ema Burgic, ritieniamo che abbia un qualcosa in più rispetto a Camila Silva e Sviatlana Pirazhenka, ma la differenza è minima, quasi impercettibile. Quanto a Nastassja Burnett, i suoi atout al momento sono il rovescio e l’ottima preparazione fisica. Nastassja è un atleta, una Schiavone con ben altro fisico, con tutto il rispetto per Francesca. Se farà progressi al servizio, sarà dangerous floater in molti tornei nel 2008.

    Infine, la gang dei ragazzi “terribili” del 1993: Carlos Boluda, Hanna Orlik e Kristina Mladenovic. Forse qualcuno di voi ha visto giocare l’alicantino (come Juan Carlos Ferrero) Boluda: bam-bam, intensità, potenza e anticipi impressionanti. Un nuovo Agassi, più che un epigono di Rafa. Lo stesso Zio Toni (Nadal) si è complimentato con Carlos ed ha ammesso che Rafa a 14 anni era molto più artigianale e sapeva fare meno cose. Boluda ringrazia e replica: Rafa ha vinto tre volte il Roland Garros, io cosa ho vinto finora? La bielorussa Orlik, 14 anni compiuti nel marzo scorso, è talento allo stato puro, con quelle accelerazioni di diritto da brividi e – sottolineo – un servizio che non è affatto male, considerata l’età. La vincitrice dell’Eddie Herr e Orange Bowl U-14 nello stesso anno (il 2006), si è già costruita una classifica Itf, che è pazzesca per una quattordicenne (il 29 ottobre è n.67 del ranking), a suon di vittorie nei tornei G3 e G2. Siamo più o meno sui livelli di Tamira Paszek a 14 anni, con una superiorità dal punto di vista fisico/atletico rispetto all’allieva di Larry Passos. Una curiosità: nel gennaio scorso, sul carpet del Casio Itf Junior Tournament di Amburgo, la Burnett ha strappato un set alla bielorussa. La più giovane dei nostri “best 18” è la francese Kristina Mladenovic, un’autentica forza della natura, 182 cm di altezza x 60 kg a 14 anni, palla pesante e servizio robusto. Kristina – che è un mix quasi perfetto tra Mary Pierce e Nicole Vaidisova – ha già vinto la sua prima partita tra i pro nel 10mila di Clermond-Ferrand, in Francia. Qualcuno di voi può averla vista all’opera l’estate scorsa a San Remo, in occasione della Summer Cup. Il suo staff ha annunciato la partecipazione di Kristina alle prossime edizioni di Eddie Herr e Orange Bowl, in programma rispettivamente l’ultima settimana di novembre e la prima di dicembre. Ne vedremo delle belle.

  179. piero scrive:

    Vi ringrazio di non avermi fatto sentire un intruso. Ed in particolare Andrew.
    C’è una lunga nota di MIXMAX intrisa di stimoli interessanti per uno come me, che ha praticato tantissime discipline lasciando fuori proprio quella per la quale ora ha il maggior trasporto.
    Io sarei stato un pessimo tennista: lo sapevo, e non c’ho neppure provato. Ma il mio bambino, che come la madre si porta dentro dei cromosomi polacchi, sembra viceversa avere un talento speciale per il tennis.
    Insegnare a loro a giocare m’ha costretto a giocare a mia volta, per eseguire colpi che mai avevo tentato di fare. Ed è così che mi sono innamorato, a quarant’anni, del tennis: immaginando la bellezza di questo “gioco di Mati” proiettata negli anni. Tra l’altro la madre dopo solo poche volte che praticavamo uno sport che non conosceva minimamente, mai visto neppure in tv, ha cominciato a fare colpi impressionanti. Non so se siano i nuovi materiali, oppure la predisposizione che queste ragazze dell’Est devono evidentemente avere. Ma non voglio parlare di noi: cerco solo di sviluppare un pensiero.
    Per me imparare gli sport guardandoli è facile, perché ho sempre fatto così. Solo il tennis non mi riusciva: capivo la dinamica dei colpi nella mia testa ma… niente. Credetemi se vi dico che valicare un’asticella, o fare il parreggiatore, non è meno difficile d’eseguire un topspin. Eppure…
    Poi forse ho capito: consideravo il tennis uno sport per ricchi, e forse il relativo ambiente in Italia ha effettivamente prodotto dei danni. Però ora mi sembra, anche dai vostri contributi, che le cose stiano cambiando.
    Dico senza vergogna che noi tre giochiamo gratis in un campo pubblico poco frequentato, con una corda per rete. Ma non escludo di trovare, prima o poi, un buon circolo dove iscriverci. Anche se ciò che ho visto a Udine e dintorni mi lascia perplesso. Se devo fare degli sforzi economici voglio capire a cosa vado incontro.
    Nel frattempo non ho fretta di pensare che Mati inizi a fare partitine: preferisco farlo sciare, nuotare, insegnargli a “lanciare” un giavellotto o ad arrampicarsi su una palestrina da arrampicata. Gli insegno a correre, e gli spiego quali sono i muscoli che gli servono e come li deve usare. Due volte alla settimana fa basket con altri bambini.
    Quello che veramente mi spaventa è che Mc Enroe, che è stato il mio idolo, ha recentemente ammesso d’essere stato dopato. Perché io speravo che negli sport molto tecnici il talento contasse moltissimo.
    Poi ho pensato che doping è un po’ tutto, nella nostra società: soldi, raccomandazioni, poca lealtà in generale. Ed allora rivaluto proprio questa disciplina: la pallina corre, e tu la devi colpire, con o senza droghe in corpo. Per cui o ti alleni o vai a casa…
    Un saluto a tutti

  180. stefano grazia scrive:

    Premesso che mio figlio non insulta l’avversario ma incita se stesso a suon di C’MON e Allez! (a volte,non sempre, anche su errore avversario-sempre punto e’ e vale tanto quello di un vincente, potrebbe essere la sua giustificazione) e se sbaglia, essendo purtroppo un paranoico perfezionista, puo’ anche capitare di sbatticchiare la racchetta (cosa perr cui viene redarguito al contrario dei C’MON!), non sono in linea di massima in disaccordo con te,kill bill, e mi piace la similitudine del cane anche se,da un punto di vista spettacolare, mi piace anche la manifestazione dell’emozione,il pathos che scaturisce da un gran colpo e dal C’MON!o Allez! i Vamos! liberatorio e catartico…(nel calcio,e’ vero,preferivo Rivera che quando segnava esultava in compostezza con l’eccezione del goal vincente nel 4/3 con la Germania…il che mi permette di sottolineare che va bene tutti,va bene che il calcio e’ cambiato ed e’ sicuramente piu’ difficile, ma da Paolo rossi a Totti e passando per Mancini e il Divin Codino, nel calcio italiano non c’e’ mai stato nessuno come il Golden Boyche preferiva fare l’assist che segnare e a parte che segnava anche parecchio, gli assist come li faceva lui,chiedete a Pierino Prati, non li ha mai piu’ fatti nessuno…Anche nel calcio io non tifavo per la squadra,tifavo per il giocatore…E tifavo anche Olanda non tanto per Cruyiff ma per via di Neskens)…Cio’ detto,e ritornando al tennis, io credo che si debbano fare due consideraziuoni: la prima e’ una statistica: in quanti sono nello sport in generale i giocatori freddi e vincenti e quanti sono quelli emotivi e plateali, e quanti sono i campioni umili e modesti dentro e quelli bulli e arroganti… Da notare che Federer,modello di eleganza e aristocratica nonche’ olimpionica calma, in realta’ e’ DENTRO un bullo arrogante che ovviamente ritiene e crede fermamente di essere il piu’ forte (come e’ giusto) e mostra segni d’insofferenza se qualcuno lo mette in dubbio tipo del tipo che e’ facile essere signori quando si vince sempre (o quando si perde sempre, vedi Roddicki che ormai la mette sul ridere quando perde dallo svizzero, mentre Federer quando perde da Nadal e’ molto piu’ cupo del solito, ed e’ giusto cosi’): e’ riuscito,Federer, a trasformare il suo fenotipo ma l’immagine di lui piu’ azzeccata resta quella del cigno aristocratico sulla superficie lacustre (beccatevi questa,marcos e yancey: anch’io sono capace di slanci poetici!) e con le zampette sotto che mulinano vorticosamente… Ma da piccolo e da giovane Federer era un mostro,un delinquente,una carognetta, uno stronzetto bullertto antipatico che,narrano le cronache, lanciava racchette a tutto spiano,era fonte d’imbarazzo per i genitori e faceva ammattire i coaches e molti, quelli dei Gesti Bianchi, non ne volevano sapere di allenare uno cosi’ cvhe di strada non ne poteva fare visto che era cosi’ maleducato…
    E qui torno a quel post di Enzo Lo Iacono TESTA CUORE GAMBE…non stiamo dicendo che uno debba fare sul campo il MACCane’ ma stiamo piuttosto dicendo che quel carattere e’ forse indispensabile come e’ indispensabile riuscire a dominarlo, a incanalare l’ANGER.la rabbia, nella giusta direzione, a trasformare l’energia negativa, imparare insomma, novello cavaliere jedi con la racchetta al posto della spada laser,recentemente nominata arma migliore nella storia del cinema,novello cavaliere jedi-dicevo-che non si lascia attrarre da The DARK SIDE OF THE FORCE,dal Lato Oscuro della Forza…

  181. fulvio scrive:

    ma post più corti ….no?
    lo dico a tutti perchè stefano l’africano vi ha …..contagiato!
    anche perchè penso si possa seguire meglòio il filo conduttore.
    grazie se lo farete!!

  182. stefano grazia scrive:

    Ringraziando Cut&Paste per le info che faranno la felicita’ di Pibla e Roberto, voglio rispondere anche a Mixmax invitandolo prima a leggersi se non tutti i posts almeno i Riassunti (e almeno gil 7,l’8 e il 9) o comunque a credermi se gli dico che molte cose di quelle che lui affronta le abbiamo gia’ sviscerate e continueremo a farlo, a volte ripetendoci a volte no. Pero’ confesso che leggendo Mixmax a me la prima frase che e’ venuta in testa e’ stata: Welcome to wonderland! Benvenuto nel Mondo delle fate!
    Insomma, qui stiamo parlando di Maestri perfetti educatori,psicologi e aggiornati nell’insegnare la tecnica e di genitori solo accompagnatori (mentre qui abbiamo visto e sponsorizzato la Figura (trista secondo alcuni) del “Genitore se non proprio coach quasi”,aborrita da quelli come Carlo Polidori e piu’ accettata dagli Stefar e dagli Enzo Lo Iacono. Il mio caso e’ particolare, ma piu’ o meno tutti qui sosteniamo che i Circoli e il Maestro SAT cosi’ come sono strutturati ora non siano piu’ sufficienti a tirar fuori qualcosa di piu’ del semplice praticante (figura importantissima,peraltro, e infatti qui si sostiene che con l’attuale sistema sia anche difficile tirar fuori quelli). Insomma, il mio idolo e’ Yuri e la Figlia di Yuri e’ in semi agli Aussie Open. Yuri stara’ sulle palle a tutti ma Della Vida (e mi pare anche Piatti) ci fanno sapere che sia lui che Bartoli,per citarne un altro, non sono certo degli stupidi,sono persone correttissime e con i loro figli hanno lavorato benissimo. A me piace la figura di Yuri perche’ fa l’assemblatore: la Sharapova si allena da quando ha 7 aa a Bradenton ma non e’ mai stata veramente allenata da Bollettieri…Bollettieri l’ha semmai raccomandata alla IMG ma Yuri la fa allenare con questo e con quello, era-lo racconta Vince spadea nel suo ottimo libro-alla ricerca di allenatori specializzati in questo e in quello e la porto’ anche dal guru californiano Robert Langsdorp che fra gli addetti ai lavori e’ famoso tanto quanto Bollettieri … L’ho scritto e ripetuto piu’ volte: a tennis io faccio schifo,sono un volgare nc, ho imparato dopo i 30 (prima giocavo a rugby,sciavo e saltavo le onde col mio windsurf) e nonostante sia andato piu’ volte all’Adult Program da Bolletta piu’ in la’ di tanto non sono mai andato, ma forse perche’ ho imparato tardi ho piu’ passione di altri e soprattutto ho studiato maggiormente il gioco, ho capito il perche’ certe cose non mi riescono, ho capito quanto sia difficile,faticoso e brutale…E se e’ vero che io non mi permetterei mai di intervenire durante una lezione di un coach allo stesso modo non barattero’ mai la mia laurea, la mia cultura sportiva e non ,il mio background solo perche’ il coach sa tirare il dritto meglio di me … Questo per dire che il Genitore (almeno quello di un certo tipo) deve mantenere il controllo, deve mantenere il diritto di scelta… E allora credo sia tutta questione di Fattore C (come quello di Sacchi o di Prodi) e in questo caso e’ quello dei nostri Figli che non si sono scelti i Genitori che hanno e quindi ad Agassi,seles,graf,williams e Syharapova e’ andata bene (ma anche alla Pierce e alla Capriati,credetemi) mentre alla Dokic no…credo pero’ di riuscire a capire se questo coach sia bravo o no, e non parlo dei Lance Luciani/Margie Zeisinger o Zavoli e Bertino, vabbe’, qui non e’ difficile e poi e’ una questione di tempi,logistiche,comunione di intenti,affinita’ elettive… E di solito diffido sempre di quelli che dopo pochi minuti che parliamo mi dicono che mio figlio e’ un fenomeno e di portarlo via da Bollettieri dove lo stanno rovinando e di affidarlo invece a lui che lo fara’ diventare un campione, e sembra impossibile,sembra una barzelletta,ma continuo a incontrarne a bizzeffe… E allora dove sono tutti questi Maestri di cui mi parla Minmax? Non li fanno mica con lo stampo…Quindi l’ite pargulos ad me venire e’ una cosa che non ho mai fatto, su questo Mad Max ed io siamo perfettamente sintonizzati… Poi io sono conscio che spesso parlando con certi Coaches o Maestri faro’ magari una bruttissima impressione, mi diranno si si, sorrideranno, ma penseranno in cuor loro: ecco un altro di questi cattivi tennis parents, ecco un altro figlio rovinato … Qualche volta mi prudono le orecchie, mi rendo conto che potrei incarnare ai piu’ e a chi mi conosce solo superficialmente, il prototipo del Genitore ignorante (nella materia specifica) che vuol mettersi a parlare di tennis con chi (il Coach) l’ha studiato e praticato tutta una vita…Ma cosi’ come spesso il miglior chirurgo non e’ il miglior insegnante di medicina e cosi’ come ora al paziente non puoi piu’ somministrare il placebo ricevendolo assiso su una poltrona piu’ alta e con il sole dietro le spalle, continuero’ a sbagliare sulla pelle di mio figlio… Tra l’altro devo dire che gli sbagli che abbiamo sicuramente fatti non sono di natura tecnica e quindi se abbiamo sbagliato abbiamo sbagliato non come coaches ma, forse anche a causa del tipo di vita condotta, una vita vissuta all’estero in una contraddizione continua di lusso e sacrifici, come genitori… ma il ruolo di papa’ e mamma e’ un work in progress e ci stiamo lavorando,ci lavoriamo su tutti i giorni…

  183. piero-in-breve scrive:

    Tutto ciò che viene scritto in questo post è molto educativo e prezionso, perchè i genitori che si preoccupano ora dei figli, forse anche troppo, eviteranno domani di ritrovarseli rovinati dalla droga o lobotomizzati dalla televisione… La tensione morale per lo sport é suggestiva, edificante ma difficilmente sintetizzabile…

  184. Enzo Lo Iacono scrive:

    Stefano, sei riuscito (forse inconsapevolmente o forse no) nell’ultimo post a fare un ottimo riassunto del tuo punto di vista e devo dirti che fatto così in breve trova la mia piena e assoluta approvazione (se ti può cambiare qualcosa) su tutto ciò che hai scritto!
    Aggiungerei però che a volte (e per questo continuo a lanciare avvertimenti a quando scrive sulla necessità assoluta di darci dentro) a volte, dicevo, il genitore è anche la causa del male del figlio; e mi riferisco a quella necessità di cercare sempre il meglio (utilizzando come metro di valutazione i risultati delle partite del torneo degli spermatozoi), anzichè lasciare il maestro tranquillo ad assolvere il compito di lavorare “IN SINTONIA” con le evoluzioni fisiche, psichiche ed emotive del piccolo atleta.

  185. atti scrive:

    Per rispondere a Fulvio, e concordando con lui, mi vien da dire che noi genitori quando parliamo dei ns. figli ” CI ILLUMINIAMO D’IMMENSO” come la famosa poesia di Ungaretti …. e non ci fermiamo + e bla bla bla bla…

    Aprofitto anche, per ringraziarlo ed essersi reso disponibile a mediare un incontro con i GURU del tennis de noaltri…basta che si ricordi di avvertire Piatti e co., che quando ammireranno i ns. figli giocare , commentino le performance SOLO con parole e concetti da FENOMENO in su’.

    .. certo che senza Stefano è come andare alle crociate senza croci .. o voler pescare senza l’amo… dai che VOLERE E’ POTERE… e magari dopo tanto girare troverai le risposte che cerchi per completare il puzzle proprio nella cara e vituperata Italietta.
    Ciao.

  186. Enzo Lo Iacono scrive:

    Preciso, perché mi è scappato nel post, che la necessità assoluta di darci dentro viene spesso esternata, anche in modo colorito, da Max il quale rischia di lanciare messaggi così perentori che se non sono interpretati con la giusta chiave di lettura, possono portare alcuni genitori non addetti ai lavori, a decisioni errate già indicate nel mio post precedente.

  187. Piero-per-Stefano scrive:

    Caro Stefano,

    il percorso familiare da te narrato in questo blog, con estrema generosità ed impegno, anticipa ciò che io m’immagino per mio figlio. E questo nonostante i limiti della condizione “instabile” che descrivi ma anche grazie ai margini che il tuo tenore di vita ti consegna nelle mani. Ci vorrà un po’ di tempo per recuperare tutte le tue riflessioni del 2007.
    Cercavo in rete appunto un’esperienza analoga, magari meno “straordinaria”. Ed i tuoi diari m’appaiono provvidenziali.
    Forse mio figlio all’estero ci arriverà solo all’università, auspicabilmente avendo alle spalle delle esperienze edificanti alle superiori. Ed io dovrò gestirmi il suo futuro tenendo sicuramente un profilo più basso…
    Però indubbiamente sono suggestionato dalle tue stesse curiosità, quasi la vita andasse necessariamente interpretata come una sfida.
    Le conoscenze di cui disponi, coniugate con la tua propensione per la comunicazione, ti consentiranno di scrivere, se lo vorrai, un mirabile manuale per giovani tennisti. Nel frattempo la tua divulgazione è necessariamente autoreferenziale ma allo stesso tempo molto utile a chi abbia un interesse per gli argomenti di questo sito.
    Spero solo che nello sport d’elite possano trovare spazio anche i figli di tutte le classi sociali, ed i cittadini dei paesi più poveri…
    Ma ho rispetto del lavoro degli altri, se la ricchezza è il frutto d’un impegno. Nonostante tutte le diseguaglianze del mondo, che ci rendono, con sfumature diverse, dei privilegiati.

  188. stefano grazia scrive:

    HO APPENA SCRITTO CHE IL MIO IDOLO E’ YURI E SUBITO DOPO SCOPRO CHE E’ SOTTO INCHIESTA WTA!!!! Riporto per dovere di cronaca quanto scritto a seguito dell’articolo di Tommasi (che nella fretta ho confuso con Ubaldo, visto che so che anche a lui Yuri sta sul gozzo anziche’ no):
    Ho professato piu’ volte, forse per fare il bastian contrario alla Nikolic o forse per provocazione o forse solo per un senso di appartenenza, che Yuri e’ il mio idolo e l’ho anche appena scritto su Genitori & Figli ma non avevo ancora letto quel che aveva combinato ,il simpatico mattacchione. Che cosa dunque ha fatto?L’ultimo dei suoi gesti volgari e indisponenti sarebbe stato il taglio della gola, mimato da Yuri Shaparov alla fine della partita con la Henin, che ha indotto la WTA ad aprire una inchiesta ed e’ stigmatizzato non solo da UBS (IN REALTA’ TOMMASI,NdStGr) ma anche da Wertheim nella sua email bag(e da Tracy Austin) Mah, a volte mi chiedo se non ci facciamo tutti troppi problemi: l’avesse fatto in un torneo U12 capisco, sarebbe stato da esecrare, ma fatto in torneo professionista? Magari e’ solo una goliardata da erezione agonistica…Viviamo in un epoca in cui viene osannato un film come kill bill, dove gli Ultras di calcio ne fanno di tutti i colori e i Giocatori in campo si sputano addosso e Cantona mentre esce dal campo colpisce con un calcio alla kung fu uno spettatore che comunque probabilmente lo stava insultando, e noi stiamo qui a menarcela perche’ i gridolini scvhizzati di Yuri (mi vengono in mente le sue plateali e nevrotiche esultanze dopo la vittoria di Wimbledon, con le braccia su e giu’ al cielo e gli occhietti piccoli piccoli…Oddio, ammetto che se Imagine is everything lui in effetti a prima vista molto simpatico non e’, pero’ credo che siccome e’ brutto e basso e vincente non gli si perdoni niente…Tutto sommato sia Della Vida che mi pare anche Piatti (ma su quest’ultimo potrei sbagliarmi) nelle loro rubriche su Tennis Italiano ne abbiano parlato in termini molto positivi. Lo stesso altri che lo conoscono bene (Langsdorp, Spadea e altri). Non gli ho mai parlato anche se l’ho visto piu’ volte da Bollettieri mentre allena o presenzia agli allenamenti della figlia…una volta lei si attardava con gli adoranti fan adolescenti a bordo campo e lui ha aspettato paziente e poi l’ha richiamata (come era giusto) al lavoro…Poi magari lo conosco davvero e non mi piace per niente ma fino ad ora non riesco a farmelo antipatico perche’ fa ‘coaching’, perche’ ha una gestualita’ antipatica, perche’ perche’ perche’…
    Ecco, se e’ vero quel che dice la Myskina, che lui le insultava in russo quando giocavano contro la figlia, be’, in quel caso darei ragione ai detrattori…Ma per aver mimato il taglio della gola?Anche nella tanto ammirata la danza guerriera haka gli All Blacks cosa fanno? In una versione alla fine mimano anche il taglio della gola…magari Yuri si e’ ispirato a quello…
    Comunque,e a scanso di equivoci, io mi comporto diversamente.
    E IN ANTEPRIMA: CASSIUS TSONGA HA SCHIANTATO NADAL in tre sets…

  189. atti scrive:

    Leggo ora il commento di Enzo che come maestro esprime il suo punto di vista, in parte condivisibile anche se a volte avere un maggior dialogo maestro/genitori non sarebbe male.
    E per diagolo intendo capire bene anche come la pensano gli “sponsor”, cioè cosa cercano o si aspettano per il loro figlio; mentre in alcuni casi ai maestri interessa “esclusivamente” creare un feeling con il ragazzo/a ( questo ovviamente è la parte + importante).
    Ma il punto è che poi le restanti 20/22 ore in molti tornei “SIAMO SOLO NOI” come diceva il mitico Vasco!
    Capire bene che famiglia c’è dietro eviterebbe molti passi falsi anche a voi maestri che spesso dedicate + tempo ed energie di quanto poi effettivamente veniate ricompensati.
    Anche perchè i genitori sono come i presidenti di calcio che se la squadra và male cambiano l’allenatore e non viceversa.
    Stavolta passo e chiudo.

  190. Enzo Lo Iacono scrive:

    PER PIERO:
    Visto che anch’io come te, provengo da molti sport, alcuni anche in attività agonistica, ti dico subito che a differenza di molti altri può solo essere imparato guardandolo. Ma per perfezionarlo serve essenzialmente la conoscenza della tecnica, della biomeccanica e “dell’occhio” cosiddetto del maestro.
    Intendo esclusivamente l’aspetto tecnico. Perché per quanto riguarda l’aspetto mentale il discorso è molto più complesso!
    Il tennis, rispetto a molti altri sport, è fatto di movimenti e di aspetti importanti da cogliere che avvengono in tempi che vanno dai 20 ai 200-300 millisecondi. Aspetti che l’occhio umano non riesce a carpire per problemi di impressionamento della retina che tarda a cancellare le immagini per essere sensibile a quelle nuove (per dirla in soldoni). Capisci bene, quindi, che solo la tecnologia ha potuto portare alle grandi differenze che si sono riscontrate nell’ultimo ventennio, rispetto ai materiali, alle attrezzature ma, soprattutto, alle gestualità tecniche degli atleti di alto livello.
    La video-analisi e più precisamente la ripresa in slow motion (rallentatore) ha permesso infatti di “catturare” l’essenza importante di ogni gesto tecnico per poterla analizzare con i concetti della biomeccanica.
    Le ultime scoperte hanno addirittura portato a risultati incredibili.
    Riprese slow motion dimostrano infatti che modelli di prestazione completamente diversi tra loro nell’esecuzione per esempio del dritto (Federer, Nadal, Hewitt, Gonzales), in realtà hanno in comune diversi momenti e gestualità.
    Uno eglatante per tutti: il polso non ruota mai prima dell’impatto con la palla!
    Eppure, ancora sento qualcuno (tra i non aggiornati, sigh) che continua a ripetere al proprio allievo: “Ruota il polso!”
    Sono d’accordo con chi sostiene che un coach non può essere un maestro della SAT e viceversa.
    Anzi, azzardo a scrivere le caratteristiche che dovrebbe avere un buon maestro (inteso come Junior-coach) e non è detto che io l’abbia:
    1) EMOZIONARE L’ALLIEVO! (scritto appositamente per primo);
    2) Essere empatico e professionale;
    3) Avere dei figli;
    4) Non “forzare la mano” ma spronare il proprio allievo a dare il massimo.
    5) Aggiornarsi continuamente in tutti i settori e con tutte le federazioni o enti e, di conseguenza prendere da tutto e tutti la parte che reputa migliore;
    6) Non utilizzare la stessa metodologia e/o impostazione tecnica con tutti gli allievi;
    7) Dialogare molto con allievi e genitori (nei modi e nei tempi opportuni) sull’attività che svolge e sui programmi, ma soprattutto sugli obiettivi;
    8) Utilizzare feedback interrogativi e far percepire all’allievo i movimenti che reputa più idonei,
    9) “Guidare” l’allievo all’autonomia e all’autoallenamento.
    10) Sentirsi gratificato ogni sera.
    11) Porsi continuamente e sin dall’inizio in ascolto attivo per capire cosa vuole l’allievo e cosa vuole il genitore.
    12) Essere soddisfatto anche finanziariamente;
    In ultimo, ma non meno importante, avvalersi di uno staff e renderlo partecipe delle problematiche da affrontare.
    IN SOSTANZA, CHE SAPPIA DI AVER A CHE FARE CON PERSONE!.

  191. Enzo Lo Iacono scrive:

    Per Atti:
    il tuo post è stato pubblicato dopo che io avevo scritto il mio!!!!

  192. max scrive:

    enzo a parte il fatto che con tutto e tutte le volte che ho scritto le stesse cose è difficile poter fraintendere i miei post, mao qui siamo in presenza di persone che spesso sono culturalmente + evoluti della maggior parte dei maestri di tennis (e lo dico xchè migliaia di volte ho sentito da parte di tuoi colleghi sentenziare: la fai lavorare troppo!!!) e quindi escludo che quello da te paventato possa accadere. ma x gli ultimi arrivati (che saluto ed a cui do il benvenuto) ripeto che il “darci dentro” è inteso come qualità è varietà di lavoro, che porta via si tanto tempo ma nn x questo deve essere per forza faticoso noioso e pericoloso. anzi nel caso di mia mia figlia da quando ha cominciato ad allenarsi si è infortunata 2 volte: la prima volta con una distorsione alla caviglia che si è procurata giocando agli elastici con le amiche e la seconda (in dicembre, motivo x cui ha saltato il lemon bowl) da cui tra l’altro ne sta uscendo pian piano solo ora dopo una settimana di influenza e antibiotici (e di riposo) cercando di fare la spaccata come le aveva fatto vedere la sua compagna di classe che fa ginnastica artistica!!! quindi evitiamo per favore di nn mettere in bocca alle persone pensieri mai ne avuti e ne scritti…..

  193. Piero-per-Enzo scrive:

    Caro Enzo,
    ti ringrazio moltissimo della tua nota. Non sai quanto sto ragionando attorno a queste cose.
    Tra gli allenatori che ho avuto nella pallavolo alcuni erano degli olimpionici che venivano dall’Est: e da loro ho imparato molto relativamente a quelle tecniche che richiedono “colpo d’occhio”. Diciamo che la fase difensiva richiama alcune azioni bio-meccaniche del tennis. Anche l’azione d’attacco richiede una velocissima elaborazione di visioni e strategie: per cui penso di sapere di cosa parli. Dall’atletica ho invece imparato a scomporre i movimenti, ad allenare le azioni per fasi e quindi a ricomporle. Inoltre le gare individuali t’allenano alla concentrazione ed alla “freddezza”.
    Come mio figlio sono mancino anch’io, e quindi in molte discipline avevo teoricamente dei vantaggi (…). Eppure il mio istinto mi dice che la sua indole, e la sua essenzialità nei movimenti, come pure i suoi parametri biologici (il fisico nel tennis conta non poco…) sono quelli del tennista.
    Io m’incazzavo, ero agitato e nevrotico: lui viceversa ha sempre le situazioni sotto controllo, e cerca di gestirle con molta lucidità. Io ero impaziente, lui ha già il senso dei tempi, ed una impressionante responsabilità rispetto alle proprie azioni. Nato il 2/1/2002! Se diventerà presuntuoso, ed irritante, sarà solo colpa mia. Ma io desidero che comprenda quanto la sua vita può essere migliore se impara a fare… ciò che la natura gli consente. E se coltiva i suoi sogni, e le sue ambizioni.
    Non intendo diventare un allenatore di tennis, e men che meno un maestro. E la professionalità di certi nostri allenatori ITALIANI è immensa (anche se loro per primi, dovendo campare, sono condizionati e ricattati… vivendo in ITALIA…) . Però immagino di poter avviare allo sport agonistico mio figlio nel migliore dei modi. Poi, se avrà talento, investirò i miei soldi (quello che c’é) per trovargli un ambiente dove possa coltivarsi. Magari troverò all’estero un allenatore connazionale: nemo propheta in patria (est).
    Semplicemente notavo che nel giro di pochi mesi mi ritrovo a fare colpi che prima assolutamente non mi riuscivano. M’è bastato provare ad insegnarli e li ho imparati anch’io. Ho avuto bisogno d’uno stimolo molto forte: un amore che andasse oltre la mia persona. E questa sensazione è stata nuova.
    Sono entrato a far parte di questo blog anche perché vorrei che Mati, facendo sport, trovasse degli amici che “volano alto” (su questo tema ho scritto il mio primo libro). Anche per un’economia di scala.
    Magari altri genitori non hanno le mie possibilità di seguire il figlio: io potrei essere loro molto utile… Però al giorno d’oggi nessuno si fida di nessuno. E la condivisione non è di moda.
    Ovviamente me le andrò a cercare, delle persone recettive: ma il Friuli non è la patria del tennis…
    Grazie

  194. stefano grazia scrive:

    MAX,MAD MAX!!! MA T’INCAZZI ANCHE QUANDO TI BLANDISCONO!!! Credo che Enzo volesse dire che tu hai ragione a fare quello che fai perche’ ormai si e’ fatto l’idea giusta di te ma in effetti uno che ti legge la prima volta ed estrapola a caso qualche tuo post senza aver letto i cento precedenti o seguenti potrebbe farsi un’idea errata…o recepire il messaggio sbagliato…io sono convinto che ci siano fra i lettori alcuni che ti immaginano come un Ultra Sbraccalato che urla e insulta l’avversario e i suoi genitori e anche l’arbitro e sua moglie (e invece non ha letto i post in cui tu stigmatizzi sempre e fermamente questi comportamenti) oppure uno che costringe la figlia a lavorare controvoglia invece di giocare con le bambole o con le amiche(e invece tu dici sempre che e’ tua figlia che si diverte,che ride,che vuol giocare) o il bieco investitore dulla propria figlia che le fa trascurare la scuola (e si e’ perso i post in cui tu dicevi L’Educazione prima di tutto e che tua figlia e’ la prima della classe).
    Dai,su, rilassati…Enzo si preoccupa giustamente che nessuno si metta in testa,dall’oggi al domani, che senza conoscenze o l’umilta’ per impararle e quindi un certo background culturale, uno insomma come Richard williams prenda su due delle sue figlie e pensi di poterne fare due campionesse di tennis… SCHERZO!!!!! Volevo dire DOKIC o LUCIC… Ma certo che Richard Williams gliel’ha combinata grossa ai Maestri di Tennis … Un po’ pirata un po’ incantatore…Fedigrafo,cialtrone,inconcludente,forse perfino truffatore … eppure chi lo conosce dice che e’ stato un grande padre,un grande motivatore, uno con delle intuizioni incredibili… Lo ha fatto consciamente o con la beata ignoranza dei semplici e gli e’ andata solo bene? Voglio dire almeno l’altro grande Incantatore, Earl Woods, era stato un Maestro di Golf! Richard williams non aveva mai preso la racchetta in mano!!!! (Certo, ci sono sempre quelli che dicono che se le due figlie avessero avuto un vero maestro fin dall’inizio chissa’ dove sarebbero arrivate…. Come la Sharapova con Yuri: quando si decidera’ a cambiare Coach? Con Yuri ha vinto solo due slams ed e’ arrivata in finale in altri due…Che schifo… )

  195. andrew scrive:

    ecco StefanoGrazia…meglio Richard Williams di Yuri Sharapov…anche perché lui ne ha create DUE!!…inoltre sorride beffardo e non minaccia sgozzamenti…gioia/follia vs. rabbia/follia…a te la scelta…

    ricordati comunque il tuo background assolutamente diverso e migliore…solo su quello puoi costruire qualcosa…solo quello è tuo figlio…

  196. kill bill scrive:

    Earl Woods, …… non era un ex tenente colonello dei berretti verdi nome in codice Tiger ?

  197. max scrive:

    Preciso, perché mi è scappato nel post, che la necessità assoluta di darci dentro viene spesso esternata, anche in modo colorito, da Max il quale rischia di lanciare messaggi così perentori che se non sono interpretati con la giusta chiave di lettura, possono portare alcuni genitori non addetti ai lavori, a decisioni errate già indicate nel mio post precedente.

    stefano nn ho capito come dovrei interpretare il post di qui sopra riportato scritto da enzo

  198. Mauro scrive:

    Il mio mito comunque è Bartoli, sua figlia nelle prime 10 al mondo, finalista a Wimbledon giocando a tennis in maniera orribile.Fulvio hai ragione ci si dilunga troppo e non si riescono a sviscerare bene gli argomenti.
    Andrew gioco io per te al fanta coach.
    Enzo mi dovevi una risposta!
    Oggi ne ho per tutti……….

  199. Enzo Lo Iacono scrive:

    Caro Max,
    prendi per buono quello che ha scritto Stefano perché è riuscito a cogliere perfettamente il senso di ciò che ho scritto.
    Io pur contestando la veemenza con la quale scrivi, condivido spesso le tue idee. Ma proprio a causa di questo modo diretto che hai, quello che veramente tu intendi si può capire solo dopo aver letto molti dei tuoi post. E io solo da poco ho imparato a conoscere le tue idee e per questo, ripeto, spesso le condivido.
    Ne è testimonianza mio figlio e l’attività che gli faccio svolgere e ti assicuro che per avere questi risultati (importanti o no) il lavoro che si svolge è veramente duro.
    Il fatto è però, e lo dico come insegnante, che il genitore alle prime esperienze che legge i tuoi post e che ha il figlio che magari comincia a tirare qualche palletta di là dalla rete, potrebbe fraintendere e avere particolari e scorrette pretese dal maestro che allena suo figlio.
    A riprova, ti garantisco che appena uno dei piccoli mostra segni E CARATTERISTICHE per fare qualcosa di più, sin dall’età di 4 anni propongo al genitore un lavoro GRADATAMENTE migliore e più impegnativo, ma che segua attentamente le sue evoluzioni e le sue NECESSITA’ che possono essere anche LEGGERMENTE guidate. (ho volutamente enfatizzato in maiuscolo le parole importanti).
    Ma continuo a ribadire:
    Attenzione ai messaggi che vengono lanciati!

  200. Enzo Lo Iacono scrive:

    PER MAURO:
    forse ti ho risposto così velocemente che non te ne sei neanche accorto!
    La risposta è nel mio post delle ore 16:02 del 23 gennaio.

  201. Mauro scrive:

    Enzo, scusami hai perfettamente ragione, la risposta è stata tempestiva ed esauriente. Grazie

  202. max scrive:

    enzo, vedi il problema è che nn tutti i maestri si comportano come te anzi la maggior parte fanno esattamente il contrario e quindi (usando ovviamente il buonsenso) il fatto di “spingere”, guardarsi in giro, cercando ed ascoltando altri maestri o persone che cmq hanno fatto già fatto questo tipo di esperienze nn è affatto un errore. ribadisco poi che (ovviamente senza usare la frusta e/o bilancieri pesi ed altro) è sempre meglio lavorare anche nn perfettamente piuttosto che oziare. questo aiuterà ad imparare la cultura del lavoro e ad avere dei risultati che nn contano in quanto tali ma fan si che si venga “visti” e “avvicinati” da coach maestri e circoli, così da poter conoscere anche altre situazioni e poter scegliere la più appropriata alle proprie esigenze lasciando finalmente il proprio figlio nelle mani di un professionista che però ha i tuoi stessi obbiettivi.

  203. anto scrive:

    Qualche giorno fà ho visto dei filmati dell’iberico calos Boluda, mi sono spaventato, intensità, pesantezza di palla, voglia di schiacciare l’avversario, da paura. A quando un Carlos Boluda Italiano?

  204. Enzo Lo Iacono scrive:

    Bene Max! Perfettamente d’accordo!

  205. fulvio scrive:

    anche io ho dei bei ricordi negli anni di junior di fabio e quasta è una foto che custodisco con maggior cura:
    http://www.fabiofognini.it/Default.aspx?pageid=page1

  206. Mauro scrive:

    Bella foto ed anche un sito fatto molto bene. Comunque dal punto di vista dello stile e nell’eleganza dell’ abbigliamento, F batte N 6-0 6-0.

  207. Mauro scrive:

    Bella foto ed anche un sito fatto molto bene. Comunque dal punto di vista dello stile e nell’eleganza dell’ abbigliamento, F batte N 6-0 6-0. F non è Fabio e N non è Novak.

  208. stefano grazia scrive:

    Guardando la foto di Fognini e Djokovic, mi e’ venuta voglia di andare a vedere alcune foto di Nicholas scattate in questi anni: a parte quelle ovvie e banali con Murray,Stepanek ed Haas,per citare solo gli ultimi, mi sono trovato a pensare a chi,fra quelli con cui si e’ allenato da bollettieri o ha incontrato nei pochi tornei giocati, potra’ essere quello che andrai a cercare, il tuo Djokovic (dando per scontato che tu diventerai Fognini)… Be’, ci sarebbe ovviamente Quinzi ma quest’anno i due, che pure un paio d’anni fa giocavano e mangiavano la pizza insieme, si sono annusati e come si dice da noi ‘cagati zero’. Troppo piu’ grande (e piu’ forte) Quinzi, col suo 1.70 o quasi(e poi sulle riviste leggi che non e’ molto grosso…mah!) per mescolarsi con i bambini…Quindi,niente foto…E nemmeno ha una foto con Miccini che nel 2004 arrivo’ a 12 aa per la prima volta da Bollettieri e mio figlio che aveva 7 anni giocava…no.giocava e’ una parola grossa, rompeva le scatole a lui (e al figlio di Ubaldo) nella piscina … Il ragazzino con cui si allena spesso ora alla Strategy Zone e’ un inglese di un anno piu’ vecchio, un certo Alex Sendegeya, figlio di due medici,il papa’ dell’Uganda,la mamma britannica… Eppoi questo francesino, Martin Rives, di un anno piu’ giovane e col papa’ ex giocatore, con cui si allenava in Angola…. mah,staremo a vedere…Intanto noi stiamo cercando di aggiustarci qui e gia’ stanno circolando le voci che presto ci dovremo spostare tutti ad Abuja, la capitale della Nigeria…Bellissima citta’, nata per fare la capitale come Brasilia o Canberra, era 20 aa fa temuta perche’ considerata Citta’ Morta…ora,da quando si sono spostate le ambasciate, e’ piena di vita senza essere gia’ caotica come Lagos (o Luanda): purtroppo e’ sull’altopiano e non ha il mare ma la domanda e’: avra’ le stesse strutture tennistiche di Lagos? Di sicuro ha un favoloso Campo da Golf che ricorda quelli in Europa o in Florida ma non ricordo di aver letto di un buon Circolo di Tennis e la cosa un po’ mi preoccupa…4-5 anni fa il tennis rimaneva confinato nei campi privati e negli hotel: dovro’ controllare ma temo il peggio… Nel frattempo abbiamo rasggiunto una certa routine in attesa che ancora ci arrivi il materiale con lo shipping (baskets,coni,freccie,etc). Nicholas si allena per due ore due volte a sett con un Coach della Federazione Nigeriana (e anche fra i Coach del Team di Davis Cup) e due volte a sett con il Competitive Tennis alla Scuola Americana (il cui livello non e’ certamente elevato ma intanto gli serve per far conoscenze e comunque alla fine lui palleggia spesso da solo col coach della scuola che non e’ male). Per ora lunedi’ e venerdi’ rimangono ‘ballerini’ e si allena con chi c’e’ mentre sabato pomeriggio (sabato mattina lavora col Coach della Federazione) e domenica gioca un po’ con me (prima di andare al mare).
    L’anomalia e’ che siamo costretti dagli eventi a fare una di quelle cose per cui molti degli Utenti del Blog inorridiscono e stigmatizzano: allenarsi 45′ PRIMA di cominciare la scuola. MA LA VERITA’ E’ che se partiamo da casa alle 6.45 arriviamo alle 7.30 mentre se partiamo alle 6.15 ci mettiamo 20-30′ e se partiamo alle 6 solo 15′…In realta’ a strada sgombra ci si metterebbe solo 5′…Gia’ alle 7.30-800 ci si mettono 20-30′ ma ahime’, la scuola comincia alle 7.25…Insomma, il dilemma era: passiamo 45′ in macchina a grattarci o sfruttiamo il tempo in modo migliore? Io potrei dormire fino alle 7, far venire l’autista alle 6.45 per mio figlio e far venire il mio alle 7.30-800 (a causa del traffico e per via della mia professione che implica che io possa sempre muovermi per emergenze la Compagnia mi ha dato due autisti,uno per me e uno per la mia famiglia…Gli Autisti qui vengono pagati 300$ al mese o poco piu’ e quasi nessuno guida da solo,proprio per motivi di sicurezza, di traffico, di comodita’… io sono fra i pochi che lo fa quando necessario…)Comunque il dubbio amletico diceva era fra il far fare a mio figlio 45′ in macchina (con me o con l’autista) o svegliarsi prima e approffittarne per fare 45′ di preparazione atletica e BASICS (quando arriveranno i baskets) ogni mattina cosi’ poi anche da risparmiare tempo nel pomeriggio (che si deve studiare, giocare con gli amici, suonare il piano e la chitarra)? Abbiamo deciso dunque di provare a svegliarci (e ad andare a letto) prima… Del resto, quando arriviamo, dopo 5-10′ arrivano gia’ i Bus della Chevron con parecchie decine di bambini che aspettano giocando nel cortile che comincino le lezioni e quindi noi non facciamo altro che sfruttare al meglio quei 30-45′ di tempo che altrimenti andrebbero sprecati o in macchina nel traffico o ad aspettare l’inizio delle lezioni… In questo modo pero’ o il lunedi’ o il venerdi’ o il sabato pomeriggio puo’ a volte saltare l’allenamento e riposare (e ricordate che la domenica ci facciamo un’oretta o due dalle 10 alle 12 ma poi andiamo al mare, non piu’ le 5 ore di Luanda)
    Certo, e’ faticoso alzarsi al mattino e trovare le motivazioni, sia per me che per lui, il bambino di 11 anni di nome Nicholas … Vediamo come va, potremo sempre cambiare, ma volevo farvi sapere che continuiamo la nostra vita schizoide e zingaresca anche qui…troveremo mai la pace? Ecco perche’ continuo a sognare la Florida e vedo con simpatia la soluzione adottata da Max, piccolo paesino, il lago, l’academy … tutto a 5-10′ … Ripeto per l’ennesima volta quelle che per me sono le tre priorita’ da ricercare per un progetto figlio/genitore/tennis:
    LOGISTICA SCUOLA/ACADEMY
    DISPONIBILITA’ ILLIMITATA O QUASI DEI CAMPI
    COMUNICAZIONE COL COACH

  209. andrew scrive:

    Mentre nel mio club sale la tensione per gli incontri di doppio giallo in maschera e i soci si preparano per la gita “Tutti sulla neve”, ho portato mio figlio ai campionati regionali under10.

    Il pupo ha messo a dura prova il mio diaframma e il sorriso alla Dalai Lama…ma è riuscito a portare a casa una partita!!! 5-4 4-2…Attacco all’arma bianca dall’inizio alla fine contro un discreto giocatorino correttamente impostato ed efficace su ambo i lati…per poi prendere un cappotto da un altro giocatorino identico ma senza aver centrato una sola volta il campo…

    Quello che mi ha stupito comunque è stata non solo l’aggressività (i punti ha deciso autonomamente che li fa lui) ma l’aver improvvisamente sfoggiato in partita un rovescio in back angolato e penetrante con il quale seguiva a rete o recuperava…

    Alla mia domanda “Da dove cavolo esce questo rovescio?” ha risposto “Mi viene naturale”…Ecco, proprio così naturale non è, in quanto l’avevo visto provarlo contro il muro in taverna…

    Comunque, si va rafforzando in me la convinzione che alcuni bambini imparino molto, ma molto, incaponendosi e provando autonomamente determinate soluzioni e a noi non resta che guidarli leggermente e favorire tale inclinazione…

  210. Mauro scrive:

    Grande Fabio continua così. Fognini Chela 7 6 6 2 a Vina del mar.

  211. stefano grazia scrive:

    sai andrew, anche mio figlio ha un rovescio in back naturale…lui e’ sempre stato impostato sul rovescio a due mani e per tutto il 2007 abbiamo insistito con tonnellate di palle al cesto anche con l’handfeeding per portarlo all’altezza del dritto…la cosa sembra essere riuscita, a detta dei guru della Bollettieri che magari poi pensano che il merito sia loro anche se un paio di suggerimenti (tips) qui e la’ li ha sicuramente presi da loro ma anche da Mark Birrel alla Pat Cash, da Zavoli alla BTA, da Bob Brett, da Bertino…insomma, sia come non sia, il rovescio a due mani e’ migliorato ma mentre noi facevamo i cesti lui ogni tanto chiedeva di farne uno a una mano ,cosi’ per divertirsi, e poi ne facevamo uno anche slice (che e’ un po’ il trademark di mia moglie)…il problema era che lui spesso ricorreva allo slice solo per pigrizia e quindi gli veniva spesso rimproverato…Ma negli ultimi mesi avevo notato anch’io che lo aveva migliorato molto e reso ficcante…Tornato dalla Florida poi il suo Slice era diventato un’arma letale… Mi ha anche spiegato lui (che sarebbe o sara’ un ottimo coaxch da grande) come fare a migliorare il mio che aveva visto invece un po’ fluttuante… E’ li’ che ho capito che io ormai sono un pacco ingombrante,che l’uccellino ha spiccato il volo…io serviro’ tutt’al piu’ a coordinare, a fare l’handfeeding,a raccogliere le palline…Come Yuri (eheheh,SCHERZO!!!) … Ma i nostri figli, se hanno cominciato presto e se hanno un minimo di predisposizione, viaggiano gia’ una spanna sopra di noi e il loro limite e’ il cielo…

  212. andrew scrive:

    ottimo…non ne ho visti tanti di microvaffantennisti eseguire lo slice con efficacia…(a dire la verità non ne ho visti tanti di microvaffantennisti)…

    comunque, mi sembra abbastanza chiaro che nel tuo caso, Stefano, come anche tu affermi, si tratti PREVALENTEMENTE di aiutare il figlio a continuare a sentire GRATIFICAZIONE dalle sue esperienze vaffantennistiche e ad alimentarne le MOTIVAZIONI e ASPIRAZIONI…

    Ossia, la frequentazione di TUTTE le accademie, il contatto “precoce” con i migliori coach e gli ambienti più rinomati, l’ottenimento di risultati già più che incoraggianti sono tutti ottimi viatici per il futuro ma recano in sè anche il rischio di, diciamo così, gratificare già abbondantemente un bambino…

    A meno di non riuscire, come sicuramente sai già, a fargli alzare gradatamente l’asticella di gratificazioni, aspirazioni, motivazioni…

    scusa il fare da saccentone che mi scivola ogni tanto…

  213. andrew scrive:

    …dimenticavo di descrivere la genesi del rovescio in back casuale…

    volendo impararsi il rovescio a una mano contro il muro in taverna, quel vaffantennista di mio figlio a iniziato a sparacchiare contro il muro aiutandosi con il gomito, in quanto privo della forza per tenere il braccio “stecco” e controllare la testa della racchetta. Inoltre, non cambiava l’impugnatura del diritto e quindi il movimento tendeva naturalmente verso lo slice. Aggiusta che ti aggiusta il gomito usciva sempre meno, l’avambraccio teneva, la testa della racchetta non si alzava e sono cominciati a uscire degli slice di ottima fattura…

    Un caso di “caso” amico…

  214. fulvio scrive:

    attenzione però a non abusare del back,a arte FEDERER CHE PUò PERMETTERSELO,gli altri se ne abusano vengono ”uccellati”,è un colpo che va bene ogni tanto per allentare la presa,per la difesa o per attaccare,ma i coach insistono a non farlo giocare troppo,la palla rallenta e se non è preciso può diventare una arma al contrario…

  215. stefano grazia scrive:

    INFATTI DA BOLLETTIERI IN PRATICA NON LO INSEGNANO nel senso che quasi tutti gli esercizi all’inizio sono col BackHand a due mani (nel bimbo loro lo preferiscono a due mani) e quindi anch’io il BH Slice lo considero il Colpo Premio: cioe’ lo alleniamo solo quando abbiamo fatto bene un bel cesto o due di BH Normali (Ovviamente, allenando il BH a due mani mio figlio ogni tanto si mette a colpire a una mano -ed avrebbe anche un bel rovescio- perche’ altrimenti e’ ‘boring’, noioso…
    Quanto al sentoirsi appagati di andrew…be’, intanto fino a prima di dicembre di tornei non ne aveva mai vinti (se non microtornei di un giorno in Angola) e quindi si sara’ anche sentito una rockstar ma in cuor suo sapeva benissimo di non aver ancora combinato nulla…Poi, e guarda che e’ importante, quando vai in queste Academies e soprattutto da Bollettieri, il bello e’ che c’e’ sempre qualcuno che e’ migliore, e talvolta molto, di te (e non mi riferisco mica solo a Quinzi, ce ne sono tanti altri…) … Tutto questo serve a farti scendere dal pero se ci sei mai salito o comunque a farti tenere i piedi per terra …
    La frequentazione di TUTTE LE ACCADEMIE, come dici tu, nasce dal fatto che noi siamo qui in Africa e anche dalla nostra sete di conoscenza perche’ fatti non fummo a viver come bruti (no, sto scherzando…), dal desiderio e possibilita’ di viaggiare in lungo e in largo e soprattutto perche’ sappiamo di non essere all’altezza (il che non significa calare le brache davanti al primo Maestro di Tennis che come dice Atti proclama tuo figlio un fenomeno)
    Ma certo quel che dici e’ giusto,ha del vero: vivendo in un piccolo stagno il Bimbo si sente pesce grosso e si potrebbe sentire gratificato dagli oooh! e aaah! delle Mamme o Insegnanti all’American school dove il Competitive Tennis Team di ragazzini tutti sui 13-14 aa (e lui ne deve compiere 11)non e’ nemmeno a livello di SAT … Ma a breve dovrebbe cominciare ad allenarsi anche con un gruppo di U12 nigeriani a questo circolo,il LLTC, dove a dicembre si son disputati due challenger…Speriamo di trovare 4-5 ragazzini forti: non dovrebbe essere difficile, ve ne sono tanti,tantissimi di U10 e U12 africani che potrebbero vincere tutti i tornei in Italia: il problema e’ che poi non hanno la chance di progredire, di pagarsi le academies all’estero, di girare per tornei … Ma insomma, dovrebbe trovare pane per i suoi denti… Noi siamo ancora in uno stadio di assestamento: l’allenamento mattutino (stamane parterndo alle 6 am ci abbiamo messo 16′ e quindi ci siamo fatti 30′ di preparazione atletica al buio sul campo da tennis (faceva molto rocky balboa e credo abbia un suo fascino e anche una spinta educativa) e 20′ di tennis prima della scuola (ripeto: si tratta di svegliarsi presto e sfruttare il tempo o di rimanere in auto nel traffico 45′),l’allenamento mattutino imperniato su footdrills e fondamentali al cesto avra’ un suo significato se riusciremo ad essere costanti per sei mesi… ho fiducia nel Coach della Federazione Nigeriana: gli fa fare molta Consistency, gli ho chiesto di fargli fare 10′ con due palline contemporaneamente e anche 10′ ogni volta di palleggio un metro dentro il campo (per colpire le palline On The raise), insomma, non e’ mica che stiamo inventandoci chissa’ che … Poi lo fa palleggiare dentro i box di servizio: rimandare sempre la palla a lui, e poi via, a tutto campo…Poi giocano dei punti…Piu’ che altro stiamo cercando di acclimatarci (qui il clima uccide e soprattutto uccide il microclima:aria condizionata, caldo fuori, freddo dentro…Umidita’ micidiale…Eccezione domenica: ho corso per un’ora sul bagnasciuga (da solo, Nicholas giocava coi suoi amici fra le onde) ed era incredibilmente fresco a causa dell’ harmattan (il vento che viene dal deserto e porta la sabbia ma disperde dappertutto anche la pollution)…Stiamo ancora aspettando lo Shipping con i Materiali Da Allenamento in modo da poter fare un po’ di fondamentali la mattina e magari la Domenica prima di andare al mare, ma ovviamente il pericolo e’ che senza lo stimolo/motivazione della Competizione (cioe’ del Torneo) si abbassi un po’ la soglia della concentrazione… Punto a favore: la possibilita’ di continuare a progredire lo sviluppo di un COMPLETE GAME, come lo chiamano in america, senza che le distrazioni del dover vincere ti facciano adottare strategie magari vincenti ora ma non nel prosieguo. Secondo i Coaches della Strategy zone Nicholas,che viene considerato un fantasioso, dovra’ giocare come Donald Young, cioe’ usando gli angoli per accorciare il campo nel senso di entrare dentro il campo mantenendo il controllo … Detta cosi’ e’ facile e poi non vuol dire nulla: comunque i goal da qui a giugno sono Aumentare la Consistency e Migliorare la Seconda Palla di Servizio. Io e mia moglie (So gia’ che il Coach Carlo Polidori inorridira’ nel leggere questo post) dobbiamo solo cercare d’inventarci come,sfruttando il territorio e quello che abbiamo a disposizione.

  216. luca scrive:

    @ stefano grazia
    Ma scusami, se uno ha un bimbo brutto, è il caso che lo faccia giocare a tennis ? O è preferibile instradarlo verso qualche disciplina tipo corsa campestre o lancio di freccette ?

  217. marcos scrive:

    saper giocare bene il back di rovescio è un dono della natura.

    giocarlo bene significa saperne controllare l’angolo, la profondità e la velocità.

    usarlo per attaccare, può voler dire disarticolare la capacità di passare dell’avversario: è molto più facile tirare un passante profittando di un bell’attacco piatto e veloce del tuo avversario, piuttosto che tirarlo dovendo controllare una biscia che striscia.

    usarlo in difesa, può voler dire uscire da situazioni disperate, quando sei sottopressione a causa del forcing avversario: se sei destro ed il tuo avversario destro (o peggio, mancino) ha un rovescio migliore del tuo, ti inchioda nel tuo angolo sinistro finchè il tuo rovescio non finisce in rete. il back lungolinea in recupero ti consente di variare l’angolo del palleggio e di tornare sul dritto. il rovescio bimane in recupero riesce a pochissimi.

    naturalmente, il back rovescio viene usato da chi ce l’ha per variare ritmo ed affetto durante il palleggio: provate a tirare un rovescio liftato, uno in back ed un altro liftato…vi capiterà di far punto senza quasi nemmeno accorgervi.

    chi possiede il back di rovescio nasconde molto meglio la palla corta: chi possiede il back ha anche maggiore sensibilità per giocare la palla corta.

    chi possiede il back di rovescio controlla molto meglio le palle corte o semi-corte sinistre, tirate dall’avversario.

    chi ha il rovescio in back, quasi sempre, ha più facilità nel giocare le volées di rovescio.

    sono tantissime le applicazioni del back di rovescio: i maestri che hanno a che fare coi bimbi piccoli lo sconsigliano (come sconsigliano il rovescio ad una mano liftato) perchè con il rovescio ad una mano il bimbo può permettersi di giungere sulla palla sinistra con maggiore comodità. è assolutamente necessario, invece, che il bimbo arrivi anche sulla palla sinistra a tempo giusto, senza pigrizia. i bimbi piccoli che si accostano al tennis con il rovescio ad una mano, ben presto, dovendosi confrontare coi bimbi bimani, aggiungono la mano sinistra (se son destri): quando si è piccoli, infatti, non si ha abbastanza forza nella spalla, nell’avambraccio e nel polso, per reggere il palleggio di rovescio ad una mano, quando si gioca contro pari età bimani. da piccoli, il rovescio bimane consente maggior velocità di palla e maggior precisione. è più facile, dunque, che siano i ragazzi che si accostano al tennis tra 10 e 12 anni a portare il rovescio ad una mano, se sono naturalmente inclini: hanno forza sufficiente.

    il bimbo che si presenta al minitennis o alla sat con il rovescio ad una mano, ma che, rapidamente, aggiunge l’altra per competere, ha un vantaggio sugli altri: quando sarà necessario staccare la mano o sarà produttivo giocarlo col back, gli verrà più naturale.

    tanti bimbi si gettano con due mani a raccattare palle corte (volute o non volute) dei piccoli avversari: bucano il campo. pochi bimbi staccano la mano, recuperano e, spesso, vincono lo scambio.

    per questo, sono convinto che i maestri (spesso insegnano il rovescio bimane perchè non hanno idea di come si giochi il rovescio ad una mano) che ne hanno la capacità dovrebbero insegnare gradualmente il rovescio ad una mano, quando necessario. a piccole dosi, se i bimbi non sono portati…a dosi più massicce, se i bimbi sono portati.

    molti maestri ritengono (giustamente da quel che vedono) che il rovescio debba essere un colpo interlocutorio e che il tennis moderno si riduca sostanzialmente al servizio ed al dritto vincente. in effetti, soprattutto nei tornei di categoria, vince chi ha il miglior schema “servizio e dritto”. il maestro che ha qualche ambizione in più, senza spingere troppo sull’insegnamento del rovescio bimane o ad una mano, potrebbe rendersi conto che, nel tennis che conta, il rovescio, spesso, è il colpo che fa la differenza.

    con piacere, noto che queste pagine avanzano ad una velocità spaventosa!

  218. Mauro scrive:

    Il problema non è il bimbo brutto, ma il genitore cretino, e li occorrerebbe fargli fare la campestre lanciandogli le freccette.
    Max che fine hai fatto , aggirornaci con gli allenamenti di tua figlia.

  219. Piero-per-Luca scrive:

    Se uno ha un bimbo “brutto”, in termini sportivi, è probabile che sia brutto a sua volta. Allora innanzitutto può fare una cosa: darsi una disciplina (in senso lato) lui per primo. Anche per comprendere il significato della dimensione sportiva. Per insegnare a fare bisogna essere credibili. E poi può cercare d’osservare attentamente il proprio figlio: già in giovane età è possibile individuarne le inclinazioni. Solo a quel punto può immaginarsi un progetto. Magari cercando di leggersi dei libri, e di confrontarsi con persone esperte.
    Nel momento in cui lo stile di vita d’un bimbo è corretto, e la sua vita viene posta in equilibrio, anche un “normodotato” può ambire ad una carriera sportiva d’alto livello. Con l’allenamento ed una buona “rete di protezione” attorno (insegnanti di ginnastica, amici, stimoli vari…) il brutto bambino diventa prima bello e poi bellissimo…

  220. Jho scrive:

    Ragazzi.. date un occhiata a questa bimba italiana di 10 anni

    http://video.libero.it/app/play?id=59cecc8b36a9d0a0827a45f03270549c

    Ho letto su altri forum che si allena 1/2 ore a settimana quando ha voglia (il padre le fa’ fare stage di una settimana 2/3 volte l’anno)… a vederla mi pare strano che si alleni cosi’ poco
    Anche se non vi piace la parola..direi che in questo caso il “talento” ha un suo perche’

    Saluti

  221. Piero-per-Luca-correzione scrive:

    Errata corrige…

    Se uno ha un bimbo “brutto”, in termini sportivi, è probabile che IL PADRE sia brutto a sua volta.

  222. stefano grazia scrive:

    puo’ darsi che non sappia/ricordi piu’ nemmeno io cosa sto scrivendo ma non ho capito la storia del ‘bambino brutto’ e del perche’ luca si sia riferito a me e magari anche mauro, dandomi del cretino… boh, mi sono perso
    ( Certo che se sei bella e non vinci tornei nel tennis piu’ che in altri sport puoi diventare ricca e famosa….)
    Comunque:
    Sasso nello stagno:
    A volte uno si domanda come mai I miliardari figli di grandi campioni non tentano nemmeno di seguire le orme dei genitori…si dice perche’ verrebbero schiacciati dalla pressione ma io credo che principalmente, almeno nel tennis, il motivo sia un altro ed e’ racchiuso nella domanda: MA CHI GLIELO FA FARE?
    Cioe’ qui mi trovo davvero a dare ragione a Nikolic perche’ il nostro sport diecimila volte piu’ bello del calico e’ pero’ molto ma molto piu’ difficile. Sia da imparare che nel senso di emergere. E chi te lo fa fare di cominciare a 3-4 anni, a non avere quasi amici perche’ mentre loro giocano beati nei prati tu comunque un po’ ti devi allenare …Sampras ricordava che a scuola lui era conosciuto come il ‘tennis guy’ e non aveva molti amici…e’ uno sport solitario, non e’ come il calico o il basket o il football Americano o il rugby o qualunque sport di squadra, tutti comunque piu’ immediate (soprattutto il calico che per questo e’ forse lo sport piu’ diffuse al mondo)…E poi sta in compagnia,ci si diverte…E infatrti nel calcio sono molti ora (leggevo un articolo sul giornale) I figli d’arte che comunque arrivano alle soglie della serie A …
    E quindi,direte voi? (cioe’, fratello, perche’ ci racconti queste cose?)
    No,perche’ a volte mi domando che cosa mi ha fatto mio figlio per averlo avvicinato al tennis… (stavo per scrivere: per costringerlo a tentare di diventare un campioncino di tennis….Ma non e’ un lapsus freudiano: ormai, anche lo sostringessi,non smetterebbe piu’… Potevo avviarlo al rugby e al windsurf, invece, sport non professionistici in Italia (almeno per I piu’) e quindi piu’ educative e meno sfibranti e senza il problema di trovare una scuola speciale…
    E poi,davvero, c’e’ questa contraddizione: si,ci vogliono un casino di soldi,troppi,ma se sei davvero TROPPO ricco e I sold ice li hai, poi ti manca la fame,la spinta per arrivare o quel quid masochistico in piu’ che ti costringe ad allenarti a Natale e Capodanno e non quando sei gia’ la Sharapova o Agassi che allora lo riesco a contemplare, ma quando non sei nessuno e nel 99% dei casi tale rimarrai…
    Altra Considerazione (di gioia col retrogusto amaro);
    Mio figlio e’ partito a dicembre da Luanda per la florida e ancora ci potevo palleggiare…e’ tornato e qui a Lagos mi son reso conto che io non sono piu’ in grado di sostenere un buon palleggio con lui…Posso ancora giocarci e magari batterlo (facendolo incazzare e giocando junkie tennis) ma non posso piu’ pensare di allenarlo con la racchetta sulle palle vive…Devo ricorrere al Palleggiatore e dirgli cosa deve fare per questo (mentre posso ancora dargli palle al cesto con racchetta e con handfeeding-ci sono un fracasso di esercizi ancora utili)… Certo, prima o poi sarebbe accaduto (e io son cosi’ Tristo che non e’ nemmeno uno di quei traguardi epocali) ma e’ accaduto dall’oggi al mattino…

  223. luca scrive:

    Mamma mia che suscettibili !!!!! E’ carnevale !!!!!
    Semmai, data la componente attitudinale della disciplina - pur stemperata dai nuov attrezzi - ritengo che qualsiasi forzatura è solo ed esclusivamente controproducente. Tutto qui

  224. max scrive:

    jho conosco bene la bambina e posso dirti che nn gioca male, ma nn è nulla di che, per ora ha solo il vantaggio di essere molto grossa per la sua età. parlando con pizzorno (quello che insieme a montanari fa la video analisi in giro per l’italia) mi diceva che è migliorata molto da quando ha cominciato ad allenarsi con il loro sistema, ma questa differenza la noti perchè in italia ci saranno 10 bambini (se va bene) che si allenano giornalmente con questo sistema, ma se la confronti con gli atri 10 in italia e 1000 nel mondo……poi ricorda che nel tennis non si allena mai nessuno a parole, poi si scopre sempre che hanno il campo a casa e si allenano tutti i gg….

  225. Mauro scrive:

    Secondo me è possibile almeno per alcuni anni che l’allenamento intensivo non porti vantaggi immediati, ma come ha detto Stefano da un giorno all’altro poi ti accorgi che non puoi più palleggiare con tuo figlio. Stefano il cretino non era certamente per te e forse per nessuno.

  226. fulvio scrive:

    IO CON MIO FIGLIO CI VINCEVO FACILMENTE FINO A 12 ANNI,ANZI LO PRENDEVO LETTERALMENTE IN GIRO .PRENDEVA DEI 60 5….0 SI PERCHè ALL’ULTIMO GAMES COMINCIAVA A PIANGERE E SMETTEVA DI GIOCARE.poi nellanno successino ,quello dei 13 sarà stato il fisico sarà stata la palla coperta non me l’ha più fatta vedere ,al punto che anche io incazzatissimo non ci giocavo più assieme,mi faceva quasi morire in campo e siccome avrei avuto piacere di assistere al suo ingresso nei…100 .ho mollato il…divertimento!

  227. Jho scrive:

    Ciao Max ,

    In effetti ci credo poco alle “1/2 ore a settimana”.. quello che trovo pero’ davvero “grandioso” per una bimba di 10 anni e’ la perfetta ricerca della palla in avvicinamento e gli appoggi.. fa’ sembrare tutto facile .. staremo a vedere

    Cercando in rete ho visto che ha partecipato ad un Nike (per quel che conta a questa eta’) ed ha perso subito.

    Saluti

  228. max scrive:

    no i risultati nn c’entrano nulla anche xchè giustamente nn ha partecipato a molti tornei. pizzorno lavora anche per sartori ed il team piatti ed è lui che produce i loro dvd. la ricerca della palla è uno degli argomenti trattati nel dvd di sartori “iniziamo con la tecnica” e sicuramente la bambina sta seguendo quella strada (che è quella giusta). quando l’ho vosta io (qualche mese fa quindi potrebbe essere anche migliorata molto) giocava molto bene e pesante da fondo (però ripeto è molto grossa e alta) ma correva male in avanti, + si avvicinava alla rete e + tirava piano (l’esatto contrario di quello che bisognerebbe fare), e meno controllava la palla, a rete male ed anche il movimento del servizio lasciava a desiderare. cmq la strada giusta l’ha presa il tempo è dalla sua parte quindi in futuro potrebbe anche combinare qualcosa.

  229. Piero scrive:

    A mio parere il valore d’un gesto tecnico é sempre assoluto. E non andrebbe sminuito o enfatizzato sulla base d’una valutazione statistica. Se quella bambina ha delle persone attorno che le vogliono bene, e non solo interessate al business del tennis, per loro quella ricerca della perfezione nei colpi sarà intrinsecamente straordinaria. Indipendentemente dal fatto che lei posso o meno diventare una campionessa…
    E’ per questo che i genitori che hanno passione per lo sport, e decidono di mettersi in gioco in prima persona, sono assolutamente indispensabili: per loro quell’esperimento non è uno dei tanti ma il solo possibile. E non disconosceranno la figlia al primo incidente di percorso…
    Il lavoro d’allenamento d’un bambino non è mai inutile, perché non esiste solo il tennis.
    Di questo sport si può prendere la parte giocosa a sostegno di quella faticosa. Poi, in carenza di prospettive, si può passare ad altro, in funzione dei casi.

  230. stefano grazia scrive:

    INVIATO TRE ORE FA MA ERO STATO DI NUOVO ESCLUSO DAL BLOG (e questo magari rispondo a luca,e a Mauro ma in linea di massima guardate che io non mi offendo mai anche perche’ a volte anche a me scappano parole senza intenzione ed e’ solo gusto della dialettica):
    Ok,avevo scritto:…nati non foste a viver come bruti, non come brutti… Citavo l’Ulisse Dantesco e ovviamente mi avete mandato a quel paese…concordo con Mauro: al genitore cretino fargli fare la corsa campestre tirandogli le freccette ma occhio che a volte chi sembra cretino poi alla fine e’ solo un genio (mike agassi…richard williams…walter bartoli…puoi discuterli ma hanno avuto intuizioni geniali… a Yuri Sharapov invece nessuno ha mai dato del genio e tutti del delinquente antipatico e del burino… solo Della Vida e forse anche Piatti su Tennis Italiano hanno parlato degli Sharapov come di una ottima e solida famiglia…Yuri rimane un personaggio difficile da collocare e sicuramente con una cattiva immagine ma non c’e’ dubbio che sua figlia l’ha gestita molto bene, sia dentro che fuori dal campo…
    FULVIO: SEMPRE GRANDE…sapendo che tuo figlio si metteva a piangere ancora a 12 aa mi dai conforto…L’altra annotazione certa e’ che tu di certo giocavi molto meglio di me.

  231. Roberto Commentucci scrive:

    Però niente male la tempra di Fabio Fognini a 12 anni: si metteva a piangere solo quando era 60 50, mica 3 a 0 sotto nel primo set, come ho visto fare a tanti bambini di quella età…
    L’animus pugnandi evidentemente è una caratteristica che si evidenzia molto precocemente.

  232. pibla scrive:

    …l’ossessione di Stefano per Yuri Sharapov…

  233. nipa scrive:

    …beh! che dire..eppur qualcuno ci legge…meditate(iamo)….
    http://www.federtennis.it/lazio/public/txt/pallonetti%20%20morali%20%20n_%2060.pdf
    ….

  234. adriano moja scrive:

    Salve a tutti. Volevo dal Dott. Grazia, se veramente il giovane Quinzi anno 1996 arriva al 175 di statura. Non conosco i genitori, ma essendo il mio ramo pediatrico, posso confermare che avrebbe una statura finale di ben oltre 200 cm, statura non proprio ideale per esprimere il tennis al meglio. tale problema lo abbiamo già discusso con i preparatori atletici del fenomeno U12 Marek Routa ora U14 destinato anche lui ad una statura oltre i due metri. E’ parere concorde di tecnici e medici, che la statura ideale del tennista moderno, per esprimere al meglio potenza e movimento è tra i 180 ed i 190 cm. certo che un U12 sui 170-175 ovvero oltre 10 cm sui coetanei ha dei grossi vantaggi, ma mentre nel basket o nel volley la crescita oltre i 190 è un vantaggio enorme in altri sport e un danno. Al Lemon Bowl nei U10 e U12 ho visto delle differenze fisiche spaventose, e solitamente alla fine i giganti hanno prevalso sui coetanei più corti, ma come seguiamo varie squadre di calcio con quali bambini avviare al ruolo di portiere,statura minima richiesta previsione sopra i 185 e non oltre i 200, si potrebbe fare anche nel tennis.
    Quindi non disperi chi ha figli o figlie che ora non primeggiano dal lato fisico, perchè nello sviluppo in altezza, ad esclusione di casi rarissimi, la precocità no esiste, bensì è provato che anche i bimbi che soffrono la fame, malati ecc, hanno una crescita ossea costante e la statura finale non viene minimamente influenzata.

  235. fulvio scrive:

    quinzi da quello che ho visto io a roma sarà 1,50 cm se non è lievitato in questi 6 mesi…posso darle una indicazione che le servirà credo per dirce a quanto potrà arrivare,il padre è 180,se le può interessare sapendo che voi pediatri fate i dovuti calcoli guardando le eredità paterne!

  236. adriano moja scrive:

    Certo sig.fulvio, io mi riferivo al post del dott. Grazia del 29 gennaio ore 16,36, dove citava un’altezza di circa 170cm. Il valore sui genitori, lo uso solo per vedere la differenza tra padre e madre, comunque è molto vago e da un’arco di varieta entro i 20 cm, troppi per una adeguata scelta sportiva. Una corretta valutazione con un margine di errore di pochi cm, lo da la tabella dei centili, nel caso dell’altezza di 150 cm a 11/12 anni darebbe una statura finale tra i 185-190 cm(ottimo nel tennis) ecco perchè mi stupivano i 170 in un bimbo del 1996. L’altezza dei genitori la consideriamo per scoprire eventuali crescite fuori dalla norma, possibile nanismo o gigantismo, con eventuali cure con ormoni della crescita o correzioni di problematiche tiroide, causa di molti casi di gigantismo. In parole povere se la media dei genitori da 160, ed il figlio supera una aspettativa finale di crescita che supera i 20/25 cm dalla media ovvero 135-185 si incomincia ad indagare sulle parentele di 1° e 2° grado e poi si inizia con esami adeguati e mirati. La valutazione più esatta si ottiene con la valutazione dei centili + un esame radioscopico sulle cartilagini del polso, esame che serve anche a scoprire l’età di eventuali falsi minorenni che si dichiarano alle forze dell’ordine, ma qui rientramo in un’altra funzione.

  237. gmb scrive:

    scusate l’intromissione ma essendo voi esperti o appassionati di tennis, volendo io portare mio figlio ad un corso di tennis di livello per avere un occhio diciamo clinico che dica se e’ fatica sprecata o merita la racchetta dove ci si puo’ rivolgere in assoluto new york, montecarlo … e a chi oppure nel quadrante piemonte liguria? dove e a chi, grazie e scusate ancora l’intromissione ma su i net non ho trovato molte indicazioni.

  238. stefano grazia scrive:

    SU QUINZI: chiedo venia e scusa,soprattutto ai Quinzi: non ho mai misurato il Figlio e mi sono fidato sull’impressione avuta da mia moglie che vedendolo giocare nel campo di fianco a quello di mio figlio avrebbe esclamato che era piu’ alto di lei (che comunque e’ 165 circa)…mia moglie di tanto in tanto e’ pressapochista…certo,in foto,sullo sfondo, comparato a quel nanetto di mio figlio sembra un gigante…Ma sicuramente mia moglie si sara’ swbagliata e mi scuso per aver dato il via ad un discorso che partiva da un presupoposto errato…Il discorso introdotto da adriano (a cui chiedo per favore di non chiamarmi Dr Grazia perche’ tra l’altro sembra una presa per il culo,anzi,pardon, per i fondelli, ma semplicemente Stefano) pero’ era piu’ che interessante…Io purtroppo temo che mio figlio manco arrivi a 180 (ci feci qualche post su qualche tempo fa) ed e’ onestamente la mia piu’ grossa remora al riguardo di tutta questa strada intrapresa ben sapendo che di Marcelino Rios ce n’era solo uno (e Nicky non ha certo le caratteristiche mental di Chang)…Poi certo, vale tutto quel che ha scritto Piero…

  239. adriano moja scrive:

    Certo Stefano, sicuramente non volevo offenderti con il Dottore, comunque ne ho visti tanti bimbi di 11/12 sui 170, non avviati al tennis,certo visto il valore di Quinzi sarebbe stato un peccato penalizzarlo dal lato fisico diciamo alla Guccione. Perchè sei preoccupato per tuo figlio? Non mi pare bassissimo.
    Ti posso dire per certo che il famoso Da Silva il mini fenomeno che ha dato vita a questo BLOG, difficilmente arriverà ai 170, quindi la scommessa su di lui è puramente economica, non certo sulla speranza di un atleta valido fisicamente

  240. daniele riva scrive:

    Buonasera a tutti ! ! Finalmente con il video della ragazzina di 10 anni che si allena ho potuto vedere, per la prima volta, il livello che immagino abbiano i pari età che fanno agonismo. Magari non quelli che eccellono ma diciamo la media.
    A giudicare dalla fluidità con la quale esegue i colpi, anch’io concordo sul fatto che dichiarare che fa lezione due ore a settimana e non sempre, è una bella bufala.
    Come dissi nei miei primi interventi mio figlio ha compiuto 10 anni da pochi giorni, è fisicamente ben strutturato 1,45 x 40 kg ed ha iniziato il tennis da zero nel giugno scorso.
    Ha una buona grinta e fin troppa voglia di chiudere lo scambio al primo colpo, ha un bel rovescio bimane piatto e solitamente angolatissimo mentre il dritto è ancora un pò stenterello.
    Una cosa mi ha impressionato della ragazzina.
    Il continuo danzare sui piedi e la grande mobilità.
    Mio figlio invece, potrebbe fare concorrenza ai due paletti che sorreggono la rete ! ! !
    Una cosa volevo chiedere…questa diciamo pigrizia deve essere corretta o la perderà naturalmente col tempo ? ? ?
    A proposito del video, non vi pare che comunque il maestro la agevoli eccessivamente con palle molto ma molto comode ? ? ?
    Giustoappunto per realizzare un bel video ! !
    Anche mio figlio quando il maestro lo serve alla perfezione , piazza una bella quantità di “bombe”, certo non con la regolarità del filmato ma considerando che gioca da otto mesi, anche il coach è più che soddisfatto.
    Sarebbe interessante vedere se tanta fluidità rimane anche giocando qualche bella palla “bastarda” ! !

  241. Mauro scrive:

    Ho visto il filmato segnalato da Jho, devo dire di essermi consolato in quanto mia figlia ha un impostazione molto simile anche se non le è servita ad evitargli una sconfitta in semifinale (42 42) da una bambina peggio impostata di lei. Boh… chi ci capisce è bravo.
    Ora non potrà in quanto non finalista partecipare al torneo di macro area che designerà le 4 under 10 che potranno partecipare anche all’under 12. Proprio un bellissimo sistema che premia chi pensa all’immediato e non in prospettiva futura… grazie Fit. Al prossimo torneo per evitare di fare doppi falli ora gli dirò di tirare una palletta purchè entri, anzichè insegnargli una seconda degna di tal nome che pagherà certamente in futuro ma non ora.

  242. Mauro scrive:

    A proposito di altezza, mia figlia è nata a luglio 98 è alta ora 136 cm, noi genitori siamo entrambi 173 cm, che previsioni di altezza ci possono essere, grazie anticipatamente a chi vuol rispondere.

  243. Mauro scrive:

    Daniele, il movimento dei piedi va insegnato quanto prima (io lo chiamo saltellio da boxeur) altrimenti è dura da assimilare in seguito.

  244. max scrive:

    andiamo per gradi:

    adriano le palle sono tirate comode appositamente, ma non per fare un bel video bensì perchè la bambina è stata ripresa durante una seduta di video analisi e queste sedute servono a monitorare i movimenti, se sono corretti o se sono da correggere (la prima volta) e se migliorano o meno ( le volte successive). per far questo gli atleti devono poter fare il movimento senza nessuna difficoltà altrimenti l’eventuale errore potrebbe essere “procurato”

    il muovere i piedi è importante correggerlo subito cmq è molto facile, basta che tu chieda al maestro

    mauro fregatene e falla perdere senza dirle nulla, sarà lei a trovare la soluzione ma cazziala se si mette a tirare piano

  245. Enzo Lo Iacono scrive:

    A PROPOSITO DEL FILMATO DI CHARLIE.

    Ho visto solo adesso il filmato e devo dire che la bimba non sembra impostata male. Discorso a parte il servizio che dove a mio parere le leve sono utilizzate malissimo e scorretto è anche lo spostamento del peso del corpo durante l’impatto.
    Altra cosa è poi il fallo di piede su ogni colpo! (Ma perché non li corregiamo da subito?)
    Il movimento finale del braccio-racchetta mi sembra sia “forzato” da qualche suggerimento del maestro e non ancora “capito” dalla bimba.

    Sul dritto:
    1) troppi passi per raggiungere la palla che si trova vicino a lei (assenza di tecnica di spostamento). Ci si ricordi che lo spostamento in campo deve essere veloce, ma anche efficace; cioè senza dispendio eccessivo di energia.
    2) La problematica della tecnica degli spostamenti deve essere risolta quanto prima, considerata l’età.
    3) Le capacità coordinative spazio-temporali sono da migliorare notevolmente. Si noti che tutti i colpi del dritto sono eseguiti con distanze diverse dalla palla a scapito dell’equilibrio e di conseguenza del recupero “dei piedi” per tornare velocemente al termine del colpo (nel filmato si vede chiaramente il ritardo anche sul colpo “migliore”.

    Termino (devo scappare in campo) sostenendo che, come spesso capita, strumenti potenti non vengono usati nella maniera adeguata.
    Seduta ad hoc; palla a cesto; palla comoda e traiettoria pressocchè prevedibile; attenzione della bimba rivolta alla presenza della telecamera e non all’avversaria.
    Tutte situazioni tennisticamente NON REALISTICHE.

    STIAMO INSEGNANDO AD ESSERE FOTOGENICI!

    Concludo quindi, sostenendo che un corretto uso della videoanalisi, in quanto STRUMENTO di lavoro è determinante!
    Le riprese devono essere fatte durante il match, per poi fare una selezione delle riprese in post-montaggio. Poi, ma cominciamo ad andare sul preciso, i modelli di prestazione devono essere diversi e possibilmente dello stesso sesso.

  246. Enzo Lo Iacono scrive:

    Per Mauro:
    Direi che il gioco di gambe è più simile nello scherma, piuttosto che nella box!

  247. marcos scrive:

    la ragazza tira bene i colpi, tranne il servizio, come mirabilmente spiegava enzo. li tira bene in condizioni ottimali, ma non ho dubbi sul fatto che li possa tirar bene anche in partita, se dotata di una buona mobilità.

    non credo che pizzorno e montanari siano felicissimi che il loro lavoro sia reperibile sul web: per vedere le immagini dei campioni del loro archivio, giustamente, si fanno pagare dai genitori…epperò, credo che il web sia un’ottima pubblicità!

  248. max scrive:

    attenzione della bimba rivolta alla presenza della telecamera e non all’avversaria.
    Tutte situazioni tennisticamente NON REALISTICHE.

    ENZO, l’attenzione non è rivolta alla telecamera bensì a degli oggetti piazzati (+ o meno) in direzione di dove verrà colpita la palla per far si che la bambina impari al momento dell’impatto a muovere il meno possibile la testa (che essendo molto pesante si porterebbe dietro la spalla) ed a non avanzare troppo con le spalle (quella dx sul dritto e viceversa) mandando in avanti solo il braccio come le ultime indicazioni date da tutti i migliori coach del mondo (ed in italia da piatti e sartori in particolare team di cui fa pizzorno fa parte) insegnano, portando come esempio molte foto scattate soprattutto a federer proprio nel momento dell’impatto con la palla

    marcos pizzorno e montanari vendono i dvd di questi stage e questa per loro è solo pubblicità, infatti se guardi bene la scritta gotennis risulta ben chiara!!

  249. fabrizio tropiano scrive:

    mi intrometto in questo blog dopo ever constatato che, del tutto involontariamente, ho creato un caso (mauro 16/1/08) con la mia rubrica “pallonetti morali” esistente sul sito del comitato regionale lazio di cui sono presidente; in particolare il mio intervento relativo ai genitori dei ragazzi è stato oggetto di commenti da parte di molti.
    per la verità mi sarei astenuto dall’intervenire se non avessi letto il commento al calor bianco del sig enzo loiacono (credo sia istruttore di primo grado frequentante il corso per la qualifica successiva) che, ovviamente, mi lascia molto perplesso per i toni eccessivi e per l’inesattezza totale di ciò che ha inteso essere lo spirito de provvedimenti adottati.
    invito il detto insegnante a leggere il mio ultimo intervento sul sito crlazio@federtennis.it che forse chiarirà meglio le vere intenzioni del mio agire da presidente.
    non raccolgo i pesanti apprezzamenti sul mio conto perchè sono solito accettare ogni critica e sopppesarla nella mia coscienza, ritengo però che l’opera del crlazio tutto sia non solo fortemente migliorativa ma soprattutto carica di novità importanti per i giovani tennisti.
    in verità molte idee che vengono espresse in questo blog sono GIA’ STATE ATTUATE dal mio comitato che sta svolgendo una significativa opera di elevamento dei servizi per le famiglie dei ragazzi, per i maestri di tennis e per gli affiliati; parteciperò con piacere ai raduni che vorrete in futuro organizzare per ascoltare ed apprendere più che per parlare.
    mi creda sulla parola, però, caro Lo Iacono, qui non dobiamo vergognarci di nulla ma anzi siamo fieri di ciò che con passione e competenza stiamo facendo.
    La FIT siamo anche e soprattutto noi e sono pronto ad illustrare, se interessa, quanto di bello stiamo realizzando (ma tantissimo c’è ancora da fare) nel Lazio.
    p.s. ho conosciuto una gradevolissima persona di nome roberto commentucci. un saluto a carletto polidori: “mi hai criticato? nooo..non ci credo!! un forte abbraccio fatti vivo.”

  250. Mauro scrive:

    Sig. Tropiano, la Fit siamo anche noi significa forse voi presidenti dirigenti fit etc., perchè noi genitori ci sentiamo poco coinvolti nei vostri programmi e nelle vostre decisioni. Non mi riferisco a Lei in particolare in quanto non conoscendo il suo operato non posso esprimermi ma a tutta la Fit in generale. Ancora non abbiamo avuto risposte effettive per i costi del tennis giovanile (è morale Sig. Tropiano far pagare ad una bambina di nove anni 9 euro per un torneo più spese di trasporto etc?), Ancora non abbiamo avuto risposte sulla disponibilità dei campi. Ancora non ci avete spiegato come mai le vittorie non contano in età giovanile e poi premiate chi vince nell’under 10 per poter affrontare i tornei under 12 non fidandovi dei vostri stessi maestri che dovrebbero loro si, designare eventualmente chi è in grado di parteciparvi. Non ci avete chiesto nulla neppure per i tabelloni a sezioni che allungano la settimana di torneo anzichè accorciarla come più volte chiesto. No Egr. Signor Tropiano, la Fit siete Voi e non noi.

  251. max scrive:

    salve sig tropiano, le do il benvenuto ribadendole la mia solidarietà per le scelte da lei fatte. detto questo trovo eccezionale la nuova proposta del comitato regionale lombardo che da la possibilità di coaching ai genitori (pagando 5 euro a match e per ora nei soli tornei regionali, dove l’unico dubbio che ho è che leggendo il regolamento non ho trovato sanzioni per i coach che non rispetteranno le direttive), proposta che a mio giudizio potrebbe responsabilizzare maggiormente i genitori che si sentirebbero in questa maniera più partecipi. è evidente che chi si comportasse male dovrebbe a mio parere essere bandito definitivamente dai tornei (almeno per quelli dell’anno in corso), magari con la regola del primo cartellino giallo seguito da quello rosso. per il resto sono ben felice di averla con noi in occasione dei ns raduni, quindi la aggiungo ai nominativi per roma il 04/05 in occasione degli internazionali

    aggiornamento sui confermati al raduno:

    mad max
    andrew
    fulvio
    roberto commentucci
    pibla
    kill bill (senza Katana)
    babbo maccari
    francesco
    atti
    mauro
    percy
    mirmidone
    nipa
    stefano grazia e/o gabry
    daniele riva
    fabrizio tropiano

  252. Mauro scrive:

    Dimenticavo, ed il vincolo di 4 anni, semplicemente assurdo. sarebbe spiegabile se il circolo formasse gratis i nostri figli e poi non sarebbe giusto vederserli scappare, ma noi paghiamo profumatamente anche l’acqua che i nostri figli comprano al circolo.

  253. Gio92 scrive:

    Caro sig Tropiano direi che sia emblematico il fatto che ci invita a leggere un indirizzo email….
    Idee poco chiare ?!

  254. Mauro scrive:

    Scusa Max, quella del comitato Regionale Lombardo è una vera è propria schifezza all’italiana. O si pensa che il coaching sia un errore, allora lo si proibisce a tutti oppure è una cosa buona e lo si permette a tutti, non solo a chi paga. Mi immaggino la scena, mia figlia che mi dice papa, non mi dici nulla? No, oggi non ho i soldi vedrai che al prossimo stipendio risparmio un pò e ti posso dire quache cavolata anch’io. Ma per favore…..

  255. gio92 scrive:

    Caro Stefano un ennesimo HELP da parte tua ; ho bisogno della tua esperienza per capire, nello specifico vorrei sapere da te nelle varie Academies (quelle il cui lavoro si vede) in quanti sono in campo con un maestro. Forse ne hai già parlato ma non mi pare (il problema di questo serbatoio di fantastiche informazioni è tante volte andarle a ritrovare !).
    Io credo che 3/4 possa essere accettabile l’importante è che il maestro sia “presente” …. e non solo fisicamente !

    Per MAX ….. lo sapevo , stai diventando un mio punto di riferimento ! Più mi ri-addentro nel mondo agonistico (giovanile e non) che non frequentavo da tempo e vedo all’opera la cara mamma-FIT e più mi ritrovo nel tuo pensiero !! Mi farebbe veramente piacere conoscere voi tutti di persona , dovrei venire a Roma il venerdì del torneo maschile , purtroppo non credo di avere altre chances per quel periodo. Altrimenti ci incontreremo in occasione qualche torneo giovanile in giro per l’Italia, devo decodificare il tuo cognome ma penso di farcela !

    Questo week end di gare , purtroppo, mi ha aperto gli occhi sull’incredibile provincialismo in cui vive la mia regione…..
    Abbiamo una luce in fondo al tunnel spero che un tir non la travolga…..

  256. Enzo Lo Iacono scrive:

    Vedo che la mia provocazione è riuscita ad attirare nel blog il sig. Tropiano e questa era la mia intenzione; se riuscissimo ad avere in questo blog gli “addetti ai lavori” le discussioni potrebbero avere gli interlocutori giusti.
    Noto anche che il sig. Tropiano ha colto nel modo giusto le mie provocazioni che, non sono sicuramente dirette alla persona (che non ho il piacere di conoscere) ma a ciò che egli rappresenta. Con mio rammarico devo anche rilevare, come accade spesso nella politica FIT, che il sig. Tropiano si è preso la briga di informarsi attentamente sulle mie qualifiche e le ha evidenziate (SOLO QUELLE FIT), ma poi non è stato attento a scrivere correttamente il mio nome. Va bene lo stesso. Le discussioni sono sempre costruttive!

  257. stefano grazia scrive:

    Approffitto di un varco spaziotemporale per accedere al Blog:
    ENZO:
    “Le riprese devono essere fatte durante il match, per poi fare una selezione delle riprese in post-montaggio.”
    Direi che sono d’accordo: Nicky fa videoanalisi alla Bollettieri dal 2004 e ANZI, i suoi coach tante volte citati Lance Luciani e Margie Zeisinger sono proprio i responsabili della VideoAnalisi alla Bollettieri (e dello Strategy zone Program che ne consegue). Credo che sia importante fare la Video Analisi anche ‘da fermo’ (per intenderci) ma e’ importante poi arrivare a quello che scriveva Cerami nei suoi Consigli al Giovane Scrittore, e cioe’ che poi uno una volta imparate tutte le regole, le dimentichi e se ne vada per la tangente. Cioe’ ritorni fluido e istintivo.
    PRESIDENTE TROPIANO:vivendo in Africa non so se riusciro’ a partecipare al Raduno nonostante sia (per acclamazione?) il Chairman di questo Blog (ma Mad Max mi sostituisce degnamente anche se spesso furiosamente).
    Non credo abbia avuto il tempo,la pazienza (il coraggio?) per leggerci tutto (dovrebbe pero’): troverebbe sparsi qua e la’ anche i commenti alla sua lettera ai Maestri laddove li invitava a spendere piu’ tempo ad insegnare il Servizio…Ed era la’ che Carletto Polidori, un po’ la criticava sentendosi punto sul vivo come Categoria mentre Tutti Noi inneggiavamo a lei… Nel suo secondo intervento ospitato su queste pagine, e’ vero, ci siamo divisi e io stesso ho sentimenti controversi espressi fra il 10 e il 16 gennaio…Con Carlo Polidori ho spesso discusso sull’importanza della COMUNICAZIONE fra Genitori e Coaches e sul fatto che forse davvero avevan ragione Clerici e Tommasi (non ricordo chi dei duer) quando scrivevano che in Italia non mancano i campioni ma i Genitori dei Campioni…Io inviterei anche lei, che cosi’ d’acchito ha tutta la mia stima, a non fare di tutta l’erba un fascio (proibire l’accesso A TUTTI I GENITORI? Lo proibira’ a chi si comporta male,eventualmente…)e a non considerare IL GENITORE come IL NEMICO (Perche’.mi creda, non e’ quello il problema) e SOPRATTUTTO A CONTINUARE A LEGGERCI E AD INTERVENIRE OGNI QUALVOLTA LO RITENGA OPPORTUNO. E se proprio non ce la fa a leggerci tutto, si legga qualche Riassunto (sono nove…)

  258. Jho scrive:

    Ennesima “genialata” FIt…. vuoi il coach in panchina ?? Ok..basta che paghi 5 Euro..

    http://www.fitcrl.com/index.php?pag=readnews&idn=345

    Saluti

  259. stefano grazia scrive:

    GIO92:
    Da BOLLETTIERI nei normali Summer/Easter Camp la ratio e’ sempre 4:1, mai superiore…Da Bollettieri poi,nei periodi di grande affluenza, i Ragazzi sono divisi diciamo in gruppi di 20 e con un COACH SUPERVISOR + 5 Coach di campo su 5 campi: ogni mezzora i ragazzi cambiano campo mentre il Supervisor gira, prende appunti,spiega,etc…
    MA CHIARIAMOCI: quando Niocky va da Bolletta,lui ormai fa un lavoro a parte: viene assegnato a un Gruppo ma ci va solo quando ha finito con i suoi Coaches della Strategy zone e con loro e’ quasi sempre 1:1 o al massimo 1:2 con il Coach che fa il feeding e i due allievi che giocano drills l’uno contro l’altro.
    Sono in pratica LEZIONI PRIVATE all’Interno del Programma Standard (a cui ti devi comunque iscrivere per accedere al Programma Speciale…Noi paghiamo meta’ prezzo e poi abbiamo uno sconto del 20% ma bisogna sempre rinegoziare ogni volta ed e’ vero,sta diventando TROPPO business… Se Lance e Margie aprissero un’Academy per conto loro,noi probabilmente li seguiremmo…MA NON BISOGNA SOTTOVALUTARE TUTTO IL CONTORENO CHE OFFRE IL PROGRAMMA STANDARD: la preparazione atletica,le lezioni teoriche,il volume di palle che comunque ti trovi a giocare, la videoanalisi e infine i MATCHES nel Pomeriggio.
    DA BOBO BRETT: in quella settimana Nicky ha giocato spessissimo con una ratio 1:2 o 1:3…il rapporto qualita’/quantita’ alla BBTC e’ stato,lo ripeto sempre,ELEVATISSIMO considerando che spesso, almeno due mezzore al giorno,dall’altra parte della rete c’era lo stesso Bob Brett. 6 ore al giorno: 2 ore di tennis +1 ora di Prep Atletica al mattino e la stessa cosa al pomeriggio…Su 5-6 campi, numero chiuso, giocatori di tutti i livelli da Cilic a 3-4 bambinetti di 8-9 anni e ad ognuno era dedicata la stessa attenzione…Era un MESE SPECIAL, non so come sia durante tutto l’anno,ma l’impressione e’ stata molto buona.
    VAN DER MERE MARLENGO con Bertino: la ratio e’ rigorosamente 1:4. I Coaches ‘girano’ e un paio di volte ti tocca dunque Bertino. E’ molto piu’ soft di BBTC e Bollettieri ed e’ rivolto a quelli che giocano due-tre volte a settimana, che diventeranno dei buoni nc, che faranno la Coppa Italia…Poi, certo, e’ una bellissima esperienza per un bambino che va a stare fuori di casa per la prima volta e sicuramente ci sono anche 2-3 buoni giocatori ma e’ diverso il bacino d’utenza.
    BTA: qui i giocatori sono gia’ giocatori e si allenano fra di loro con il Coach Zavoli che si aggira fra i campi indicando i programmi e gli esercizi da fare. Non e’ un Academy nel vero senso della parola ma un Training center. Il Maestro Lubiani comunque si occupa dei piccoli e un altro Maestro,Tassinari mi sembra, si occupa della SAT. Alla BTA la differenza e’ semmai nell’esubero dei Preparatori Atletici che sono tre: sotto la Direzione del Prof buzzelli la Preparazione Atletica e’ considerata prioritaria.
    Infine da Pat Cash: anche qui mai piu’ di 4 con possibilita’ (come spesso anche da Bollettieri) che il Coach ti prenda per una sessione di 15-30′ di One on One. In Australia comunque noi ci siamo stati dal 2 gennaio e quindi era un periodo di Public holidays e molti Coaches e Giocatori erano in vacanza: c’erano un gruppetto di juniores, un paio di giocatori da challengers che si allenavano con Pat Cash Himself e poi fortunatamente un gruppetto di 4-6 10-14enni tutti nella stessa settimana con cui si allenava Nicholas…John Birrel che era allora il Direttore aveva una sua regola e che cioe’ tutti dovevano giocare con tutti e wquindi ogni tanto anche i Junior di 16-18 anni scambiavano palle con Nicky & Co. Qualcuno dei giocatori faceva da Assistant Coach ma ripeto,era periodo di Public Holidays. Atmosfera molto easy going, molto familiare.
    EVERT: 1:4
    Rick Macci: meno rigorosi e il gruppo poteva essere piu’ folto se quella settimana si aggiungeva qualcuno…

  260. Mauro scrive:

    Scusa Max, quella del comitato Regionale Lombardo è una vera è propria schifezza all’italiana. O si pensa che il coaching sia un errore, allora lo si proibisce a tutti oppure è una cosa buona e lo si permette a tutti, non solo a chi paga. Mi immaggino la scena, mia figlia che mi dice papa, non mi dici nulla? No, oggi non ho i soldi vedrai che al prossimo stipendio risparmio un pò e ti posso dire quache cavolata anch’io. Ma per favore…..

  261. Piero-su-riprese-bambina-e-velocità scrive:

    Premesso che i filmati della bambina tennista erano simpatiche, e che gli sforzi di quella piccola atleta non andrebbero comunque sminuiti (…) ho avuto anch’io la sensazione che le riprese effettuate servissero più da pubblicità per i produttori che da strumento utile alla ragazzina medesima.
    In particolare l’idea che i suoi movimenti siano perfetti in quanto sovrapponibili ad un tennista maschio di livello mondiale m’appare un’evidente forzatura.
    Peraltro dubito che un tennista d’altissimo livello potrebbe mai “insegnare” ad un ragazzino i propri movimenti, costruiti negli anni e frutto d’un articolato insieme di fattori. Spesso unici ed irripetibili.
    Dopo di che quella fanciulla fa bene a fare sport, e deve essere incoraggiata comunque. Pur tuttavia chi ha fatto agonismo in generale sa che un tennista allenato solo da tennisti non arriva in alto.
    A mio parere gli allenatori che hanno una esperienza articolata nelle discipline più varie e che sono ANCHE in grado di capire il tennis, e poi d’insegnarlo (ase sono genitori é il massimo), sono di gran lunga più utili, alla distanza, dei maestri che campano con le loro lezioni al circolo. A quest’ultimi il merito di tenere i ragazzini lontani dalla televisione.
    Quei balzelli da tennista alla Evert, per fare un esempio, possono essere molto coreografici. Eppure non li trovo per nulla necessari. Perché esistono moltissimi altri sport che richiedono movimenti rapidissimi nel breve, e notevole decontrazione muscolare, e che viceversa vengono eseguiti con i piedi perfettamente fermi in partenza. Al più si può discutere della tecnica di corsa nell’ambito di tali scatti, che non ricorda affatto quella dei passettini dei tennisti degli anni sessanta. Quando i campioni devono recuperare una palla le falcate sono molto aperte, e i baricentri bassissimi. Per cui se quella giovane tennista non impara a correre sul serio alla fine perderà le partite. Non che la cosa sia drammatica…

  262. max scrive:

    GIO nn ti preoccupare avremo modo di conoscerci….e alla vavassori i ragazzi giocano o soli con il coach oppure con 1 al max due altri ragazzi. poichè i campi uno a fianco dell’alltro sono 5 c’è anche il momento che due ragazzi rimangono soli a fare match

    MAURO: che il coaching sia un’ottima idea per i giovanissimi è sacrosanto visto che anche al livello pro quest’anno l’hanno provato a fine set. per il discorso dei 5 euro, è inutile prendersi in giro, ad oggi il ns sport è uno sport costoso e fino ad oggi è costato senza avere nulla in cambio, quindi se devo pagare qualcosa per una miglioria ben venga, anche perchè se mi devo fermare ai 5 euro (nn obbligatori tra l’altro) cosa farò quando dovrò andare in giro per il mondo??? la verità è che ad oggi la possibilità che il sistema cambi radicalmente in poco tempo non esiste quindi che di necessità se ne faccia virtù… ed infatti il mio “progetto” raduni vorrebbe cercare di creare un riavvicinamento tra giovanissimi e sponsor tramite un progetto di lavoro super professionale per aiutare chi veramente lo merità. agli altri non serve ne il coaching ne molte altre cose e se questo deve essere solo un divertimento per i genitori è giusto che se lo paghino

  263. Enzo Lo Iacono scrive:

    Qui si danno i numeri!
    Un genitore/coach in campo?
    Sarebbe la prima Federazione a permettere a persone non “qualificate” di entrare in campo e interagire nel match.
    Quindi, mentre il sig. Tropiano li farebbe stare lontani, il Comitato lombardo li fa addirittura entrare in campo!
    E poi, Max, visto che raramente nei tornei sono presenti arbitri federali, chi potrebbe irrogare le sanzioni?
    E questi 5 euro da pagare?
    Forse per il calpestio della terra o forse per il disturbo! (he he)
    E dove mettiamo la crescita personale dei piccoli atleti, visto che abbiamo tanto decantato (giustamente dico io) che il tennis rispetto a molti altri sport ti fa crescere perché devi imparare a risolvere i problemi DA SOLO durante il match?
    E quell’altro povero bimbo che per fare un percorso di crescita migliore, per volere del maestro, si vede combattere un match contro padre e figlio?
    Come sostiene anche spesso Stefano, credo che la verità stia in mezzo.
    Però, io credo che con questi sistemi così azzardati di risolvere i problemi non si vada molto lontano.
    Per usare una metafora (siciliana he he) è come sparare a lupara per colpire un uccellino!

    Ma ………. non vorrei che si trattasse di un altro sistema per “sfilare” altre 5 euro dalle tasche dei genitori!

    Per Max: (Videoanalisi)
    Sono fermamente convinto che se fai una seduta di videoanalisi ad hoc, con palla a cesto, l’attenzione di tutti, allievo, maestro, partecipanti e birilli (he he) sarà rivolta alla presenza della telecamera!

    In considerazione della presenza (spero assidua) del sig. Tropiano, vorrei ancora sapere (ho chiesto in diverse sedi), chi si è inventato questa regola del blocco di 4 anni per gli under 14, della quale continuo a nutrire perplessità di tipo legali.

    A proposito di regole e regolette:
    Seby, dopo due anni di raduni PIA e controlli da parte dei tecnici di macroarea, “per fortuna” è approdato in finale al torneo ad inviti di Reggio Calabria senza influenze febbre o malanni e quindi dovrebbe essere autorizzato a giocare l’under 12 nel 2008.

  264. Enzo Lo Iacono scrive:

    Ahcc…. in questo blog non hai il tempo di scrivere, che già ti hanno preceduto!

  265. marcos scrive:

    la trovata del comitato lombardo fa il pari con l’iniziativa del sindaco di milano: se hai i quattrini per comprarti la macchina nuova, puoi inquinare in centro gratuitamente; se non hai i quattrini per comprarti la macchina nuova, puoi inquinare in centro solo a pagamento.

    nei tornei giovanili, i bimbi spesso si rivolgono al padre, per avere qualche conforto tattico. se c’è il maestro, si rivolgono al maestro. in questo senso, il coach è sempre stato accettato. tra un pò ci metteranno le telecamere anche sui campi laterali, per vedere se nei primi turni i genitori danno qualche suggerimento, senza aver pagato i 5 euro? questa è la nuova frontiera della videoanalisi!

    altro che pizzorno e montanari…savonarola e robespierre!

    vorrà dire che il bimbo riceverà istruzioni tattiche prima del match (più dai genitori in macchina, che dal maestro a bordo campo) e dopo il match. sarà terribile per il bimbo che non avrà a disposizione il coach, per questioni economiche o di principio, dover lottare contro il suo mini avversario, accompagnato dal coach in campo. è un’iniziativa, basata sulle differenze, che porterà a dissapori, incomprensioni e rancori tra genitori ed organizzatori dei tornei, tra genitori e comitato, tra genitori e maestri e, magari, tra maestri ed organizzatori. anche il rapporto tra genitori e figli potrebbe risentirne.

    il tennis non ha bisogno di ampliare maggiormente l’enorme differenza, che già esiste, tra chi può e chi non può: il tennis, nella misura possibile, deve cercare di offrire a tutti gli stessi strumenti…almeno finchè si è piccolini.

    cerchiamo di rendere la vita più facile, ragazzi…almeno al tennis!

  266. atti scrive:

    Chissa come mai noi genitori siamo sempre unanimi su alcuni concetti :
    Sul torneo U10 Macroarea concordo con Mauro, anche mia figlia l’ha fatto, per sua fortuna dopo 10 gg. di febbre ha trovato un tabellone accessibile e ha perso in finale, e quindi “credo” si sia qualificata. Ma il punto non è questo, si vince e si perde e va bene, mi chiedo che senso ha dopo aver convocato lei ed un’altra coetanea ai raduni di macroarea U10 fin dagli 8 anni, con conseguenti trasferte domenicali extraregione, adesso giocare il torneo di Macroarea per “eleggere” i 4 (2M+2F) insindacabilmente “pronti” per passare a giocare la cat. U12. Per come gioca e si allena (3 volte alla settimana con la SAT) andrà a fare una bella gita premio!!!!
    Insomma se sti bimbi li hanno convocati visti e rivisti, e fra l’altro era presente al torneo regionale un tecnico FIT (presenza graditissima da ripetere); non sarebbe meglio valutare con i maestri un programma di massima su come farli crescere lasciando poi la possibilità di decidere se fare qualche torneo U12 come riscontro del livello di gioco raggiunto ?
    Per esempio la coetanea sempre convocata, non parteciperà perché ha perso in semi al tiebreak del 3 set pur giocando ad un ottimo livello (con l’avversaria che stava perdendo e si è messa a giocare quasi esclusivamente pallonetti, anche se per la verità dotata già di un ottimo servizio).
    Invece fin da subito conta “solo” vincere, non importa come, anzi se pallettano vengono subito considerati giocatori “furbi” e “smaliziati” pronti per il salto di categoria.
    Concludo che non puo’ una partita decidere se un bimbo è pronto o no; bisogna invece verificare che i migliori vengano gestiti con percorsi e tempi di allenamento simili, parametrando tempi di allenamento e preparazione atletica per categorie, lasciando ai maestri e/o genitori coach il contenuto tecnico ma con visione comune di obbiettivi, altrimenti, lo dico e lo ripeto, avremo il 99% dei fenomeni creati esclusivamente da montagne di ore magari gestite da genitori e/o parenti, e poi appena la concorrenza pian piano recupera … buonanotte. Mentre magari si perde per strada qualche bravo allievo… e quelli come me che chiedono se è il caso di fargli fare qualcosa in + vengono visti come genitori “scellarati ”! Chissà che la virtu’ non stia in mezzo come dicevano gli antichi romani….
    PS: e comunque smettiamola di dire che è uno sport accessibile a tutti… dipende…giocare per divertirsi forse si… ma per le famiglie dei ragazzi agonisti sobbarcarsi certe cifre non è poi cosi’ …divertente ! Mannaggia a me che avrei a 500 mt un ottima scuola provinciale di pallavolo frequentata da quasi tutte le amichette di mie figlie!!!
    Ciao.

  267. max scrive:

    ma perchè l’avete scoperto solo ora che il tennis (agonistico) è uno sport per benestanti??

    PIERO prima di scrivere assicurati di sapere di cosa parli per favore…..

    PER ENZO: ma quali persone non qualificate?? il proprio coach? (eventulmente anche il padre o la madre come richard williams, juri sharapov, le mamme di hinghis e dementieva, bastano?) poi ci saranno i coach più o meno bravi come i maestri di tennis i calciatori i ristoratori etc etc chi avrà il tecnico meno bravo avrà meno risultati. e per quanto riguarda le sanzioni se vai a vedere esiste una regolamentazione alla nuova pproposta

    PER GLI ALTRI: nn capisco perchè tutti questi problemi sul fatto di poter giocare o meno i tornei under 12. ci sono la svizzera la corazia e dall’anno prox anche i tornei di 4°… e poi come. nel 2007 tutti i genitori dei bambini al primo anno di cat che sentivo trovavano come scusante alla sconfitta dei propri figli il fatto di essere + piccoli, benedicendo i tornei tipo topolino (per anno di nascita, tant’è che da quest’anno sono entrati in vigore i tornei under 11/13) ed ora vi lamentate se nn tutti potranno giocare con i ragazzi di 2/3 anni più grandi??? un po’ di coerenza per favore……

  268. Piero-si-scusa-e-ringrazia scrive:

    Che posso dire, a questo punto?
    Mi scuso d’aver espresso delle opinioni. In un forum di discussione a volte capita…
    Non avevo del tutto compreso il livello degli interlocutori. O almeno d’alcuni.
    Conoscevo la verità di fede, quella ontologica, ma quella “tennistica” mi mancava. E poi immaginavo che il tema “genitori e figli” dovesse lambire quello dell’educazione.
    Spero che mi sia almeno consentito di rimanere in silenzioso ascolto…
    Un cordiale saluto a tutti

  269. atti scrive:

    Max per quanto mi riguarda non cambia nulla se passa o non passa, comunque non vedo tutte ste difficoltà se si vuol provare… e in ogni caso non portero’ mia figlia in Croazia o altrove solo perché in Italia non puo’! Aspetterà il suo turno come sua sorella, ma non mi vengano a dire che questa è la strada giusta. O tutti soldati o tutti caporali…
    E poi se un ragazzino perde da uno + grande non è una tragedia … ormai con molti U10 troverei positivo che potessero confrontarsi con gli U12, magari in tornei minori, per abituarli a cosa troveranno dopo pochi mesi, con palline diverse, altezze della rete e a volte campo diverso, punteggio diverso etc.etc.etc….sempre in ottica di crescita ed esperienza, e credo che i tecnici FIT siano in grado di deciderlo da soli valutando i progressi dei singoli ragazzi; e guarda che io sono per la competizione, ma sto dentro o fuori a 10 anni mi sembra esagerato e credo francamente che non serva a molto…. Comunque … Ad Majora…
    La battuta ai tornei che senti sull’anno di età in + o in -, viene spesso detta dai genitori a chi non conosce i 2 giocatori per spiegare, a volte, certi risultati tondi e non solo per giustificare ….e poi ancora sul campionato italiano per anno di nascita, secondo mè non esclude quanto detto sopra… anzi.
    Per il costo … la mia era una battuta in risposta a commenti precedenti… non ho nessuno che mi punta una pistola…semmai scherzando dovrei … “spararmi” per esserci cascato !!!
    Ciao.

  270. andrew scrive:

    …adesso arriva StefanoGrazia a mettere pace…

    tranquillo Piero…non solo devi continuare a scrivere la tua opinione e la tua valutazione…io e molti altri credo ne sono interessati…MAX è solo “parte” del verbo…

    io ad esempio sono molto più interessato allo sviluppo della personalizzazione del gesto e dell’approccio al tennis e mi sembra di capire che sei su quella lunghezza d’onda…

    MAX Quando facciamo questo incontro intermedio dove insultarci a viso (ma sopratutto per far giocare i nostri figli in un’atmosfera di assoluto godimento)?

  271. chloe de lissier scrive:

    piero-aspira-alla-vita-eterna. in-attesa-si-lascia-pestare. ma-si-scusa-e-ringrazia.

  272. andrew scrive:

    …riguardo ai 5 euro per il coaching, la trovo un’idea fantastica…

    Si rapinano soldi ai genitori fuori-di-testa e si consente ai bambini no-coach ahi-ahi-ahi-ahi di fare un’esperienza impagabile, proponendo loro un piccolo ma importante test di ragionamento autonomo sul campo…e tutto gratis…

    Finalmente qualche buona idea…

  273. Piero-p.s.-per Andrew scrive:

    Caro Andrew,
    quando guardo mio figlio di sei anni che impara colpi molto complicati e “combatte” con la sua racchettina in mano mi viene in mente la biodiversità. La bellezza di ciò che é unico. Anch’io l’ho filmato, perchè un giorno questi ricordi saranno preziosissimi. Ma non immaginando che oggi possa assomigliare a Federer. I suoi muscoli, la mente e l’anima troveranno nel tempo un equilibrio: per una sua omeostasi indivisuale. Tirerà fuori il tennista (o magari altro) come fosse un “demone” che gli sta dentro. Ed il suo giocare sarà “esprimere le proprie verità” (tipo… maieutica agonistica).
    Viviamo nel mondo dell’omologazione, e ricerchiamo soluzioni preconfezionate sperando nella certezza del risultato. La tecnologia ci illude. Poi scopriamo che i campioni sono sempre… atipici. E che il segreto del loro successo è conseguentemente… inesprimibile.
    Menti deboli cariche d’aspettative, figlie di pensieri altrettanto superficiali, finiscono nel tunnel del doping o comunque frustriate dall’insuccesso.
    Continuerò a leggervi.
    Ciao

    Caro Chloe de lisser,

    lo so bene che viviamo in un mondo difficile. Dove solo i duri sembrano sopravvivere. Chi urla di più, pare, ha sempre ragione. E mi sta bene così. Io ho la mia mission… e non voglio dissipare energie nervose.
    Per me contano solo i risultati. C’è sempre da imparare…
    Il tempo ci dirà chi saprà essere un padre degno dei sogni dei propri figli. Non dei suoi stessi egoismi…
    Ciao

  274. max scrive:

    piero certo che puoi continuare a scrivere, il problema è che non conosci l’obbiettivo della video analisi che in buona sostanza dice che se da milano vuoi andare brescia devi passare per forza da bergamo sia che tu vada in pullman con la 500 o con la ferrari, sia che tu sia l’autista della domenica, un tassista o un pilota di formula 1……e se fai un’altra strada allunghi!! (poi ovviamente ognuno è libero di fare ciò che vuole..)

    atti bisogna prendere atto del passo avanti fatto, fino all’anno scorso nn poteva giocare nessuno con i + grandi, oggi non è perfetto ma è meglio di ieri e probabilmente se l’esperimento andrà bene l’anno prox sarà ancora meglio. e lo dice uno che sai quante critiche muove alla fit, ma nn si può farne anche quando è stata presa la strada giusta….oltretutto io sono il primo sostenitore del fatto che i risultati nn contino a quest’età però abbiamo sempre detto che è basilare essere nel gruppo dei primi e visto che a maggio faranno un’ulteriore torneo che qualificherà altri 4 ragazzi per ogni macroarea e se non si è tra i primi 6 di una macroarea….

    andrew l’avevamo detto in marzo faremo il raduno…

  275. adriano moja scrive:

    Scusate ma leggo continuamente di U10 che devono vincere il macroarea per giocare nei U12. Ma siete così sicuri che sia un vantaggio?
    Giocare con un due anni di livello superiore( ammesso che il U12 non sia impedito) e vostro figlio sia un gigante, provoca a livello traumatico e fisico un stress enorme. Per difendersi li obbligate a pallettare, e invece di esprimere un gioco di attacco si limitano a difendersi.
    Il sig Lo Iacono ne è testimone della eliminazione da parte di Moroni 4-0 4-1
    partita da me vista e giudicata insuperabile dal lato fisico, solo Jacopo ha poi avuto la meglio su Moroni ma fisicamente erano vicini
    E voi volete un far giocare vostro figlio con un dodicenne di 50 kg ?
    Perchè non lo iscrivete in 4° categoria?
    Invece di lamentarvi che non può giocare gli U12 provate a fargli fare tornei nazionali ed internazionali per U10 e vedrete che troverete dei ragazzini che non vi faranno rimpiangere i dodicenni.
    Ascoltate un medico che vi assicura che le categorie andrebbero fatte come nel pugilato, ovvero a peso e non a età, almeno fino ai 16 anni, età in cui si può incominciare a sviluppare il fisico forzatamente.

  276. kill bill scrive:

    Sono favorevole alla tassa - coach a 50 euro , tassa - genitore - coach a 100 euro. Da versare all’avversario.

    ”In Italia non mancano i campioni ma i genitori dei campioni ”: frase ad effetto priva di significato , senza offesa, una balla colossale !
    fate mente locale a calciatori, ginnasti schermidori, nuotatori, sciatori, piloti ( macchine, moto, motonautica ), ciclisti, pallavolisti, pallanuotisti, tuffatori, arceri, tiratori, cestisti….. tutti orfani alla nascita ?

    Presidente Tropiano,
    vada avanti per la sua strada e li perdoni a volte non sanno quello che dicono.

    Videoanalisi : la scoperta dell’acqua calda. Ci sono sport dove è normale pratica da 35 anni, forse di più ! Maestri di Tennis dove eravate tutti questi anni ?

    U 10 nell’ U 12 : ” quanta fretta ma dove corri …… ”. avete chiesto ai genitori degli u 12 ?

    tornei con tabellone di selezione : non allungano la settimana si può vincere un torneo giocando 3 partite e gli u 12 più bravi evitano di buttare soldi e tempo giocando con gli u 10 che hanno vinto il macroarea !

  277. Stefano Grazia scrive:

    FINALMENTE HO L’ACCESSO A INTERNET SU UNO DEI MIEI COMPUTER (e purtL’importante qui è non lasiarsi mettere i piedi in testa!roppo non ancora sui nostri nuovissimi MAC) e quindi come dice Andrew arrivo a spron battuto a mettere pace (noto però con piacere che l’aristocratica chloe ci segue e ci controlla…)…
    PIERO-RESTA-CON-NOI :non preoccuparti di Mad Max che sembra un Rude Cattivone e invece…lo è davvero ma lo teniamo a bada noi in attesa di scopreire davvero se ha in fondo un cuore d’oro come un po’ tutti ci illudiamo (e saremo clamorosamente smentiti!!!) Scherzi a parte, quaggiù in Africa tutte queste beghe ormai mi appaiono lontane ma ho espresso PER PRIMO il mio disappunto per l’assurda regola del VINCOLO (mi ricordo che marcos mi scriveva per chiedermi se era proprio vero) e mi trovo d’accordo con Atti nel trovare riibile la regola di un torneo per selezionare chi fra gli 10 ha diritto a partecipare agli U12 (giustamente dice Atti,verrà premiato chi gioca per vincere oggi e non domani dando via libera a braccini e pallette). Mi trovo invece in disaccordo con Mad max sulla regoladel Caching dei Gentori in Campo e tanto più A Pagamento (l’unico vantaggio è il gusto di battere Avversario e Papà Coach). No,seriamente: ma v’immaginate il casinoche ptrebbe succedere SENZA UN ARBITRO fra due Genitori di quelli ce frequentano i Tornei di Tropiano (e on solo,ovviamente,i suoi)? Ma mi metto anche nei panni del Bravo genitore che si siede con le Migliori intenzioni e si trova coinvolto suo msalgrado in una rissa con un emulo del mio amato Yuri nella sola parte he gli contesterei, quella dinsultatore accanito delle avversarie della Filia (se è vero quel che dicono Myskina e dementieva.Cosa fareste voi? Vi alzereste e ve ne andreste o vi alzereste per mollare un papagno sul naso con la comica conseguenza di vedere i due bambini fermarsi icreduli per assistere alla rissa a bordo camp,verbale o meno, dei propri genitori?
    No, sono d’accordo qui con Enzo ed è tragicomico che da una parte vi sia Tropiano che vuole eliminare i Genitori dai Tornei e dall’altra chi li vuole addiritura a bordo campo PER 5 EURO…E’ il principio che è sbagliato. Sicuramente è sbagliato nel far pagare il Coaching (ma è 5 euo a Torneo o 5 Euro a partita?)
    Che il Tennis sia sport per ricchi lo sappiamo ma io pochi giorni fa avevo tentato di lanciare una disquisizione filosofica sul tema con unsasso nello stagno che esaminava la contraddizione in fieri: ” si,ci vogliono un casino di soldi,troppi,ma se sei davvero TROPPO ricco e I soldi ce li hai, poi ti manca la fame,la spinta per arrivare o quel quid masochistico in piu’ che ti costringe ad allenarti a Natale e Capodanno e non quando sei gia’ la Sharapova o Agassi che allora lo riesco a contemplare, ma quando non sei nessuno e nel 99% dei casi tale rimarrai”

  278. max scrive:

    sante parole adriano sante parole!!!!

  279. Stefano Grazia scrive:

    Prima di inviare l’ultimo post (ed essere chiamato in causa dal vaffantennista Andrew al soccorso di Piero-Ritorna-Le-Colline-Sono-In-Fiore stavo comunque già scrivendo: Per la felicita’ di Fulvio e di quelli che malsopportano I posts piu’ lunghi di 5 righe, mi sento in vena poetica forse anche perche’ non ho accesso al Blog e quindi non sono coinvolto in diretta …Il Blog nel suo complesso e’ cresciuto a dismisura e sono contento per Ubaldo e chi ci lavora con tanto entusiasmo e dedizione…essendo nella address group list fin quasi dall’inizio ho visto ingigantirsi il numero dei collaboratori con effetti deleteri e devastanti sulla mia email personale che e’ ormai intasato dal botta e risposta fra I Redattori…Per lavoro e per problemi tecnologicio nonche’ per indole (in fondo sono un mediocre che ha scelto il micromondo degli espatriati all’estero per sentirsi realizzato: pensateci,e’ un sistema a scatole cinesi: il micromondo Eni nel Micromondo della Comunita’ Italiana nel Micromondo della Comunita’[ Espatriata…) non riesco piu’ a seguirli e non riesco nemmeno piu’ a leggere tutti gli articoli e tutti gli interventi… Alla fine bisogna scegliere e a parte qualche incursione qua e la’ a difendere Yuri o la Henin (scherzo!) io ho scelto il nostro micromondo all’interno del blog, quello di Genitori & Figli.
    E DUNQUE:
    Che Enzo volesse solo provocare l’intervento di Tropiano non ci crede nessuno (nice try,anyway): e’ evidente che l’aveva interpretata male, l’uscita del Presidente del Lazio, come e’ pure evidente che probabilmente c’era un misunderstanding di fondo…Io qui pero’ vorrei chiedere a Tropiano di uscire allo scoperto: davvero pensa cosi’ male dei Genitori e crede che il loro compito consista solo nell’accompagnarli al Circolo er poi sparire (o meglio andare a giocare nei campi vicini, il che sarebbe gia’ comunque qualcosa, avendo come possibile fine lo stimolo del buon esempio)? O non ritiene piuttosto che un comportamento siffatto produrrebbe tutt’al piu’ dei buoni terza categoria? Perche’ una cosa e’ parlare del Comportamento Civile dei Genitori a Bordo campo e un’altra cosa e’ criminalizzare l’intera Categoria dei Genitori (Un noto Coach, col quale sono poi divenuto amico, si e’ lasciato scappare piu’ volte la battuta che era giunto alla conclusione che nel tennis chi e’ orfano parte avvantaggiato… ovviamente era una battuta e ovviamente non gliel’ho mai lasciata passare liscia anche se in qualche caso poteva anche avere una giustificazione…Credo fermamente,e voi lo sapete, nell’importanza del Genitore, meglio se tutti e due… Credo però che in campo il bimbo debba imparare fin dall’inizio ad andarci da solo…come diceva Pancho segura non importa se chi dall’altra parte della rete è ricco,bello, sponsorizzato…alla fine It’s you and me,Baby,just you and me…
    D’altra parte potrei capire nei primi,primissimi tornei, se il coaching è quello educativo, per tenerti calmo, per insegnarti NON a vincere ma a giocare… allora forse si, è quello che io chiedevo già alla Bollettieri ai Coach: di intervenire e spiegare perchè hai perso quel punto,cosa avresti dovuto fare,etc etc… ma qui siamo all’utopia,no?
    Siamo qualcosa che non resta
    frasi vuote nella testa
    il cuore di simboli pieno

  280. chloe de lissier scrive:

    caro piero, sarà l’istinto materno che spunta in ogni donna anche quanto meno se l’aspetta, ma la vera ragione del mio commento era che mi dispiace sempre quando una persona a modo si ritira da un confronto, lamentandosene per giunta.
    sulle missioni che ognuno pensa di avere non apro bocca. ma penso di poterti dire con tranquillità che la cosa migliore è essere degni di sé stessi prima ancora che di chiunque altro, fossero anche i figli. e mi pare che tu lo sia talmente che non c’è ragione perché debba mai sottrarti ad un confronto.

  281. max scrive:

    piero leggendo il tuo ultimo post confermi la tua non conoscenza della materia. la video analisi non cerca di copiare nessuno, ma grazie ad essa si è scoperto che anche i giocatori che all’apparenza hanno dei movimenti completamente diversi (vedi ad esempio federer e roddick) hanno in realtà passaggi (quelli basilari per effettuare il colpo) identici e che di diverso hanno solo i personalismi che però nn sono la parte del movimento che incide poi sul colpo (in questo caso specifico parlo del servizio). questo tipo di movimenti sono quelli biomeccanicamente i più corretti quelli cioè che permettono di far scorrere il più possibile la palla e quelli che evitano il più possibile gli infortuni. quindi non si tratta assolutamente di omologare o di reprimere la genialità anzi ognuno poi deve scrivere il libro come vuole dopo però aver imparato la grammatica!!

  282. Roberto Commentucci scrive:

    Intervengo rapidamente per una piccola comunicazione di servizio: tra qualche giorno comparirà sul blog un’intervista che mi ha rilasciato lo scorso giovedì Fabrizio Tropiano, che ringrazio per la sua disponibilità e al quale do il benvenuto nel dibattito a nome dello staff del blog.

    Se mi è permesso, al fine di rendere più ordinata la discussione, suggerirei di aspettare la pubblicazione dell’intervista prima di continuare a commentare sulle tematiche che vedono coinvolto il Dirigente Federale in questione. Sul topic dell’intervista (che sarà ricopiato anche qui per completezza) si potrà discutere partendo tutti quanti da una situazione di migliore informazione, il dibattito sarà più proficuo e si eviteranno, spero, polemiche inutili.

    Ciò non toglie che su tutte le altre tematiche di questo bellissimo sub-blog siete caldamente invitati a continuare a intervenire.

    Grazie a tutti.

  283. atti scrive:

    Ribadisco che non importa il risultato ma visto che anche durante la SAT si allenano spesso con ragazzi U12, certo magari non i primi 5 della regione ma diciamo entro i primi 15-20, perdono e vincono, non importa, ma giocano con scambi regolari, non vedo tutto sto problema per fargli fare, ogni tanto, un torneo provinciale (non ETA o NIKE) e giocare con degli U12 (magari U11), poi se beccano regolarmente 0-6 0-6 vedrete che non serviranno tante regole per tornere in categoria.
    Stop e chiudo qui’ non vorrei diventare il paladino contro questa regola, se va bene a tutti va bene anche a mè anche se la trovo da rivedere.
    Se poi parliamo di differenze per il peso e/o l’altezza, allora facciamogli fare anche un test “furbizia” e facciamoli giocare “SOLO” per grado di maturità tattica acquisita, oppure pallettari con pallettari e winners contro winners, cosi’ creiamo la filiere come con i polli e il gioco è fatto, non incontreranno mai difficoltà di un certo tipo fino a 16 anni … e vissero felici e perdenti.

    Sul Coaching e per quello che vedo nei tornei già si fa’ e gratis… il giudice arbitro lo vedi 2 secondi per pagare poi dà il tubo delle palline (rigorosamente usate) e salvo tirate di capelli fra genitori o insulti vari tutto il resto è ….. coaching, anzi si potrebbe metter su’ una bella scuola di mimi oppure regolamentare l’alfabeto morse per il tennis, salvo quei genitori che al cambio campo vanno direttemente in panchina con la scusa di passargli l’asciugamano o aprirgli la bottiglietta dell’acqua.

    ciao.

  284. claudiotn scrive:

    Per tutti quelli che conoscono l’inglese e non l’avessero ancora letta, vi allego il link per una pubblicazione dell’ITF, destinata ai genitori dei tennisti.

    http://tennisbc.org/files/being_better_tennis_parent.pdf

    Al nostro circolo l’abbiamo tradotta e distribuita. Per chi volesse la traduzione fatevi dare la mia email

  285. max scrive:

    scritto da kill bill

    ”In Italia non mancano i campioni ma i genitori dei campioni ”: frase ad effetto priva di significato , senza offesa, una balla colossale !
    fate mente locale a calciatori, ginnasti schermidori, nuotatori, sciatori, piloti ( macchine, moto, motonautica ), ciclisti, pallavolisti, pallanuotisti, tuffatori, arceri, tiratori, cestisti….. tutti orfani alla nascita ?

    kill a parte gli sport di squadra che sono altra cosa, per gli sport si motori non esiste una vera e propria scuola e conta tantissimo il mezzo, e gli altri (sci a parte che cmq è dopo tomba e compagnoni le olimpiadi ed i mondiali li abbiamo visti solo in tv) sono sport ala portata di tutti.. e la video analisi sarà la scoperta dell’acqua calda ma nel tennis italiana nn c’era ed il problema è che molto ancora nn sanno cosa sia e nn la usano, quindi nn si mettono alla pari degli altri!!!

    stefano così facendo rimaniamo tutta la vita degli animali senza cultura sportiva!! noi dovremmo (come gli inglesi nel calcio) essere a contatto con gli avversari e riuscire a trattenerci, d’altronde se ci riescono dei bambini di 10 anni divisi solo da una rete…..e poi noi vorremmo essere dei bravi genitori??? bell’esempio…e chi non ci riesce deve essere bandito da ogni torneo!!! evitando gli incontri ravvicinati si eviteranno le baruffe ma nn si risolverà mai il problema di fondo e cioè la mancanza di cultura sportiva (e nn solo) ed educazione. e cmq ribadisco che a parte qualche caso limite molti genitori potrebbero sentirsi più responsabilizzati ed anche il fatto di essere + vicini ai bambini potrebbe trattenerli dall’esagerare, cmq è solo un’opinione. poi anche il fatto che i bambini debbano imparare a cavarsela da soli: certo pienamente d’accordo ma quando sapranno leggere e scrivere cioè almeno dall’under 14 in poi…anche perchè tanto lo fanno già tutti da fuori, quindi per evitare urli strilli imprecazioni o richiami del tipo “non si può!!” che sia regolamentato….

  286. Stefano Grazia scrive:

    scritto da kill bill

    ”In Italia non mancano i campioni ma i genitori dei campioni ”: frase ad effetto priva di significato , senza offesa, una balla colossale !
    fate mente locale a calciatori, ginnasti schermidori, nuotatori, sciatori, piloti ( macchine, moto, motonautica ), ciclisti, pallavolisti, pallanuotisti, tuffatori, arceri, tiratori, cestisti….. tutti orfani alla nascita ?

    IN VERITA’, e mi pareva ovvio, io mi son sempre riferito alla frase di Tommasi o Clerici (o chi per loro):
    ”In Italia non mancano i campioni DI TENNIS ma i genitori dei campioni DI TENNIS ”: tanto balla colossale non mi pare ma ultimamente io e kill bill non ci troviamo più d’accordo su molte cose (da quando io difendo la maramaglia come Yuri e gli Allez e i C’MON? SCHERZO!) ma questo era il postulato comunque da cui è nato questo subblog…

    MAX: si,vabbè,ma io onestamente di dovermi sobbarcare anche il ruolo del coaching e l’inevitabile confronto col genitore avverso…non ne ho proprio voglia. Certo,il mio è un Processo alle intenzioni ma è come nel rugby: il coach non sta in panchina, va in tribuna perchè tanto quello che c’era da dire è già stato detto, quello che c’era da preparare era già stato fatto e in campo è il Capitano (che in inglese viene spesso chiamato Skipper) a prendere le decisioni… In effetti la bellezza del tennis dovrebbe essere proprio questa, lamancanza del coach a bordo campo…Onestamente a me poi che coach e giocatore si scambino segnali o si urlino perfino non disturba più di tanto … Ma mi piace l’idea che alla fine sia oltre che una battaglia tecnica e fisica sia anche una battaglia di menti,di intelligenze…Al che vi racconto un aneddoto (NO,L’ANEDDOTO NO!!!!) La prima volta che andai da Bollettieri (o la seconda? boh…) all’Adult program,un giorno arriva Bollettieri e lo fanno venire a fare un discorsino a noi Tristonazzi…La Pierce aveva appena vinto il RG (quindi forse era la terza volta che ci andavamo,boh?) e Nick fa un discorsino sull’approccio al match: “Mary, le ho detto, tu non sei molto intelligente quindi quando scendi sul campo HIT THE HELL OUT THAT BALL!!! (colpisci più forte che puoi quella dannata pallina).” E (citando il Manzoni) la sciagurata rispose: I’ll love to do that (Mi piace questa strategia,eh eh eh) Vabbè la traduzione non è letterale ma il concetto è quello.
    Comunque se davvero in italia questa è la novità dell’anno,sapete che vi dico? Sono proprio fortunato a starmene in Africa e a evitare anche questa stagione…in Italia Nicholas giocherà 4-5 tornei (FORSE, se non ce ne andiamo in Australia) e questa novità ce la perderemo…Ma vi concedo che in realtà in tutti uesti ultimi 2-3 anni, giocando solo match d’allenamento o quasi e facendo giocare nicholas contro “cavie” o comunque sparring partner, il coaching in campo l’abbiamo sempre fatto…Credo che sotto i 10 anni possa avere un significato, dopo i 12 sicuramente no …

  287. max scrive:

    ma guarda che questa novità riguarda solo i tornei regionali lombardi. nike etc (che sono nazionali) sono esclusi da questa novità ed infatti il lato positivo che io scorgo è quello di poter indicare ai bambini quello che devono fare anche durante un match (per insegnargli come cambiarne l’andamento o per fargli notare alcune cose che oggi da soli non vedono ma che una volta notate nn scorderebbero più) e non solo in allenamento poichè un minimo di differenza c’è… poi che io personalmente pensi che fino all’under 12 compreso, possa essere molto utile al bambino e che sempre personalmente pensi che questo possa servire a responsabilizzare ed a culturizzare i genitori è un altro fatto ma consideriamo che questa è una soluzione già provata quest’anno a livello pro e quindi potrebbe essere il ns futuro…

  288. andrew scrive:

    x MAX…

    la videoanalisi per me è sicuramente utile ma non fondamentale…sicuramente meglio una radiografia al momento dell’impatto o un’ecografia per vedere l’aggrovigliamento degli organi provocato dalla tensione…

    perché dico “non fondamentale”. Mi sembra che serva più a certificare una diagnosi che non a rivelarla; un buon maestro dovrebbe aver già “visto” il “problema”, se poi ha il conforto delle immagini meglio (anche per i genitori poco fiduciosi)…

    comunque, il PTR sono ventanni che ha basato il proprio insegnamento sui colpi individuati come “neutri” o “minimo comun denominatore” proprio dall’analisi video dei giocatori professionisti…Partendo da questo gesto “neutro” poi il giocatore può sbizzarrirsi in base alla propria predisposizione/preferenza/sentire per personalizzarlo…che è poi ciò che fanno tutti i giocatori

    Io dico quindi nessuna novità veramente nuova…

    L’unica novità veramente nuova per me sarebbe vedere un maestro che gioca, corre, recupera, si prepara per il colpo, esegue con malcelato sovradosaggio e non con eccessiva disinvoltura i colpi, insomma un maestro che fa da specchio visivo al suo allievo fin dalle prime lezioni…sempre PTR: l’80% delle nozioni viene trasmesso visivamente da un modello: se il modello è ancorato sui suoi bei piedoni e distribuisce palle le nozioni vengono trasmesse con un certo grado di interferenza….

    sulle nuove regole FIT, coaching, under ecc…: machissenefrega…

  289. max scrive:

    andrew prima di tutto stai dicendo il contrario di quello che dicono e fanno tutti i migliori coach del mondo poi per ora novità nn ce ne sono (e difficilmente ce ne saranno soprattutto a breve), quindi c’è poco da rivelare (o meglio per gli italiani c’è da rivelare che si devono fare tanti sacrifici, che si deve fare tanta prep atletica insomma che si deve lavorare come in italia non si fa in quasi tutti i settori) mentre c’è da ottimizzare al max quello che è riconosciuto come il meglio a livello mondiale, perchè con la storiella delle innovazioni si tralascia di fare al meglio le cose basilari semplici e che si conoscono bene. il satellite è molto bello ma per poterlo apprezzare devi avere il televisore…..in più ti assicuro che a velocità normale scappano molte cose anche ai + attenti e preparati. il vedere il maestro che corre recupera etc nn serve a nulla (se non come traino) perchè nn è importante vedere e neanche che ti dicano cosa fare, l’importante è che ti dicano COME FARE, infatti la maggior parte dei campioni nn diventano dei buoni maestri perchè per loro certi movimenti/colpi etc sono ovvi e naturali, mentre ad un bambino no e non basta dire: “fai così come faccio io!!!!!” oltretutto la video analisi è vista dai bambini come un gioco (quasi sempre è la prima volta che si rivedono in video ed in + sono messi a fianco dei loro idoli) e questo è la base per un apprendimento migliore e + veloce (e questo vale anche a scuola dal dottore il dentista cioè quando proponi qualsiasi cosa ad un bambino sotto forma di gioco riceverai una maggior attenzione da parte loro e raggiungerai molto + facilemente l’obbiettivo).

  290. Stefano Grazia scrive:

    ANDREW: però, se ho capito bene,la videoanalisi serve non al Coach ma all’Allievo: cioè è l’allievo che RIVEDENDOSI vede cosa fa di diverso rispetto agli eroi visti in tivù…Io poi ho promesso a mio figlio che la videoanalisi gliela faccio anche la prossima volta che fa una scenata in campo e così,scommetto,metto d’accordo tutti,da killbill a max ad andrew a enzo…E guardate,l’ho anche già fatto e Nikko,che stupido non è, qualcosa ha capito … si,certo, domani ci ricadrà ancora, ma a qualcosa serve, il rivedersi ANCHE al nostro peggio…
    Comunque sto leggendo due biografie di Federer e in una di queste sto rileggendo le malefatte di mio figlio, una sorta di deja vu… stesse cose,stesso comportamento,stesso atteggiamento da bullo…che poi si mette a piangere… E certo, forse tutti i bimbi sono così…Epperò lasciatemi sognare!!!!

  291. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Mentre lascio sognare Stefano (che non finirò mai di ringraziare abbastanza per quel che fa per tenere su questa sua rubrica alla quale io dò ormai modestissimo contributo…se non promozionale, perchè ne parlo a tutti…)
    Ricevo da un maestro e pubblico quanto segue

    “Vista la scarsa informazione da parte del settore Tecnico Federale, mi sento in dovere, come Tecnico Provinciale di Bologna, di informare i genitori dei piccoli tennisti della mia importante provincia su alcune novità tecnico-sportive circa il settore under 10 dell’anno 2008.

    Si parla di tessere agonistiche e non, nulla osta, tornei di macro-area, ecc…..E i genitori si domandano: quali sono con precisione le nuove disposizioni “partorite” dal settore Tecnico?

    Quali altre diavolerie, dopo il blocco dei trasferimenti dei giocatori under 14, si sarà studiato il tennis giovanile italiano?

    Mi sono documentato “per conto mio” ed ho rinvenuto le seguenti informazioni:

    Ai sensi dell’articolo 9 del Regolamento Tecnico Sportivo, i tesserati agonisti

    under 10, al compimento del nono anno di età possono partecipare all’attività

    della categoria di età superiore (under 12) purchè autorizzati dal Consiglio

    Federale sentito il parere del settore tecnico.

    Al fine della concessione del nulla osta, il settore tecnico ha stabilito che verrà

    dato il parere favorevole a 6 maschi e 6 femmine per ogni macro-area e

    precisamente agli atleti che si classificheranno nei primi due posti del primo

    torneo di macro-area e nei primi 4 posti del secondo torneo di macro-area.

    Ai tornei di macro-area che verranno organizzati dal relativo tecnico in data e

    luogo da definire, verranno ammessi i giocatori provenienti dalle regioni dopo la

    disputa di appositi tornei regionali organizzati nelle seguenti date:

    - entro il 3 febbraio 1° torneo per i nati nel 1998 e per quelli nati a gennaio del

    1999.

    - entro il 28 maggio per i nati nel 1998 e per quelli nati nel 1999 che abbiano

    compiuto 9 anni entro il 18 maggio 2008. A questo torneo non potranno

    partecipare coloro che hanno gia raggiunto l’obiettivo nel primo torneo.

    L’elenco completo dei giocatori e giocatrici che avranno ottenuto

    l’autorizzazione sarà pubblicata sugli Atti Ufficiali e sul sito federale.

    Vi ricordo inoltre le regole da applicare per l’attività Under 10:

    • campo normale 23,77 x 8,23

    • palla MID

    • altezza rete normale 0,914

    • obbligo della racchetta junior

    …..Lascio a voi i commenti su tali disposizioni.

    Personalmente ritengo che decidere su due tornei il “destino” di alcuni giocatori sia veramente riduttivo. Ancora una volta non prevale il buon senso e la libertà di far giocare qualsiasi bambino di 9 o 10 anni nella categoria under 12, come fanno ormai in tutti i paesi del mondo!

    Maestro Nazionale e Tecnico Provinciale di Bologna

    Paolo Mingori.

  292. marcos scrive:

    non approfitterei dei tornei di macro area, considerato il modo con cui si rilascia il nulla osta.

    qualche buona e costante amichevole tra circoli ad età incrociate, a mio parere, val molto di più.

  293. atti scrive:

    Vedo che sui tornei di Macroarea non sono l’unico a pensarla così . In Italia per cambiare una regola si riesce a farne quasi sempre un’altra di piu’ assurda.! E poi il genitore lombardo quando va’ in Piemonte o in Veneto cosa fa’ ?… ed il bambino abituato col genitore che gli dà le dritte… si ritira? Cominciamo a dare ai piccoli U10 regole precise che non cambiano ad ogni torneo, e non una volta campo piccolo, poi rete bassa, poi set al 4, poi no advantage, poi palle depresse etc, etc… ti credo che poi vanno in confusione !!!
    La Videonalisi serve come tanti altri tasselli utili per costruire un buon giocatore, anche se “copiare” troppo e a tutti i costi il gesto di questo o quel campione puo’snaturare alcune caratteristiche tecniche peculiari del singolo giocatore … e poi Bartoli e Santoro cosa potrebbero insegnarci…in verita mi sembra che ai ns. giocatori + importanti e a volte anche ai ns. ragazzi servirebbe di + la Videonalisi della loro mente…

  294. Piero scrive:

    Cara Chloe e caro Andrew,

    innanzitutto il garbo che si deve ad una signora mi spinge a scusarmi, ma quel nick name mi risultava oscuro, intraducibile: e non ho immaginato di rispondere ad una provocazione al femminile. Emerge chiaramente, da questo contesto, che ci sono interlocutori eterogenei. Per cui riprendo a scrivere, fiducioso.

    Nel post di Andrew sui limiti della videoanalisi e su quelli dell’insegnamento tennistico tradizionale (l’immagine del maestro immobile è perfetta) c’è tutto il mio pensiero. Ovviamente lui dev’essere “geneticamente” diverso da me, magari simpatico: e quindi non viene stroncato con argomenti piuttosto sommari. Ma la leggerezza non sta nelle mie corde.

    Io però l’ho fatto, ciò di cui si parla, in altri sport. Anni fa, ad esempio, mi sono “improvvisato” personal trainer di un lunghista che da 5.40 in tre anni è arrivato a 6.92. Saltati il giorno della sua gara più importante, quando è arrivato terzo ai nazionali allievi. Ho fatto anche della videoanalisi, magari un po’ artigianale. Alla fine i risultati sono stati ottenuti semplicemente perché il sottoscritto s’è imparato bene i movimenti del lungo e poi, sulla base delle caratteristiche biologiche del giovane, glieli ha insegnati e ricomposti nella mente. A partire dalla tecnica di corsa. Insomma A) gli ho dato l’esempio e B) non prendevo una lire par farlo.
    Ma il punto fondamentale è che quando non ho più potuto allenarlo… lui ha mollato! Avrebbe potuto essere un atleta di livello nazionale (senza doping). Altrimenti europeo. Ed invece ha preferito… fare l’adolescente. Una sconfitta?! No, è la vita. Io ho rinunciato, a 17 anni, ad una probabile carriera da pallavolista in serie A2 per una stupida lite con la società. E perché i miei genitori non m’hanno difeso. Anzi, erano felicissimi che mollassi lo sport agonistico. Quando ho ripreso, dopo il terzo anno d’università, ormai era tardi. Ma per Mati le cose andranno diversamente!

    Un genitore atleta che allena il figlio come se allenasse se stesso è il massimo. Se lui per primo è rigoroso, e dotato, il figlio non può non seguirlo. E poi fanno una cosa insieme… per cui il cerchio si chiude. Non ci sono intermediazioni nefaste, o priorità che non siano date dal rapporto diretto. Nessuno può fingere. Ed entrambi investono sul proprio tempo, e nello stesso modo. Solo… non ci si può mai deresponsabilizzare. E’ un percorso faticoso, pieno di rischi. Ricette non ne esistono.

    E’ per questo che trovo molti post di questo blog interessanti: parlano di questa dimensione intima dello sport, che va riscoperta e valorizzata.

    Cordiali saluti

  295. stefano grazia scrive:

    Ubaldo, BEN TORNATO FRA NOI!!! Non so se sei riuscito a leggerci ma mentre eri in Australia e’ nata perfino l’idea di un raduno (o piu’ di uno) dei Tennis Parents del Blog e durante gli Internazionali d’Italia Fulvio si e’ offerto di contattare Piatti e Sartori che si sarebbero detti entusiasti. Io molto probabilmente non ci potro’ essere ma se la cosa si fa non e’ escluso che mandi moglie e figlio in viaggio premio per 2-3 gg cosi’ si vedono anche qualche partita…
    Ritornando alla VideoAnalisi: davvero, riprendere uno dei nostri Pargoli quando si trasforma in Mr Hyde sul campo credo potrebbe essere davvero la VideoAnalisi piu’ efficace … In seconda battuta, credo bisognerebbe riprendere anche i Match: e’ quello che fanno da Bollettieri. Vi sono una trentina o forse piu’ di campi con la telecamera e le partite giocate nel pomeriggio possono tutte essere registrate e poi analizzate. E’ proprio questo quello che fanno i due Coaches di Nicholas per il resto degli Students alla Img/Bollettieri Academy. Durante i vari summer e easter camps invece viene poi fatta una breve videoanalisi che viene immessa sul sito (e ti viene inviata via email) per cui tu puoi andare a vederti e vedere ogni anno le differenze: nel 2004 per esempio Nicholas apriva troppo il dritto (ma era dovuto anche al fatto che essendo piccolino da qualche parte un po’ di extrapower lo doveva trovare) … Comunque e’ uno strumento utile ma sono d’accordo nel non divenirne schiavi…Il problema poi e’ anche trovare il tempo (e la voglia) a casa per stare a rivedersi…una cosa e’ farlo da Bollettieri quando per una settimana vai li’ e mangi,bevi e respiri tennis dalle 6AM alle 6PM e quindi tutto il resto e’ nulla…Quando sei a casa hai la scuola,i compiti, il nuoto,la musica, corri di qua corri di la’, e gli amichetti,non li vedi mai? E davvero,non so voi, ma io arrivo a casa e non sono ancora riuscito a disfare tutte le valigie, a leggermi tutte le istruzioni della mia nikon D200, a caricare l’ipod, ad aprire e usare il mio magnifico MAC… Nel nostro piccolo vorremmo infatti cominciare a riprendere regolarmente Nicholas ma mi sembra un film gia’ visto: quello delle migliaia di diapositive,foto, foto digitali e poi cassette hi 8 scattate e girate e spesso viste solo per un attimo fugace…Adesso non ridete ma credo che l’unico buon momento per rivedersi potrebbe essere quando dopo l’allenamento moglie e figlio si rituffano nel traffico per tornare a casa (tenete presente che in africa le Grandi Compagnie ti forniscono l’Autista per motivi di sicurezza…e perche’ non costa un accidente, 300$ al mese, quindi-ed e’ una immagine degna di un film-ecco Mamma e Figlio che escono dalla Scuola o dal Club,salgono in macchina e mentre l’Autista si inserisce nel traffico (che qui chiamano GO SLOW), Mamma tira fuori il computer, lo accende,inserisce il cavo collegato alla Canon ed ecco che rivede col Figlio l’allenamento appena svolto…
    Ovviamente a 15 anni il Figlio fugge di casa e va a vivere in una Comune a Cecily,Alaska (quella di Un Medico fra gli orsi (Northern Exposure),una delle mie serie preferite di tutti i tempi)…

  296. max scrive:

    atti, il da farsi sia esattamente l’opposto! i bambini DEVONO andare in confusione, DEVONO essere messi costantemete in difficoltà facendogli fare cose SEMPRE DIVERSE (palle mid palle dure rete alta rete bassa racchette di tutte e misure vantaggi e non vantaggi campo intero campo 3/4 e pittino e nn solo in allenamento, è il NON fare questo che crea problemi mentali ai ns giocatori che appena si trovano a dover fronteggiare una problematica diversa dalla (loro) norma vanno nel panico. per questo motivo n tutte le accademie i ragazzi si allenano con 3/4/5 coach diversi (anche se poi seguono lo stesso progetto) con ragazzi sempre diversi + piccoli + grandi. voi volete abituare i ragazzi ad allenarsi nelle condizioni migliori (a vs giudizio e migliori per i maestri) mentre nei match si ritroveranno nelle condizioni peggiori, è come per la prep atletica che da un paio di gg prima del torneo sento dire:”no nn darla che dopo sei affaticato!!!”. a 10 anni un bambino è affaticato??? ma siamo matti?? e dovrebbe essere in piena forma per quale obbiettivo?? il nike??? ora i bambini devono arrivare a giocare in confusione stanchi cercando di fare il punto etc etc. quando poi saranno dei giocolieri che sapranno fare tutto con la racchetta, quando sapranno muocerso come frecce per ore sul campo e saranno esplosivi allora si penserà ad essere pronti per un torneo!!! io l’ho sempre sostenuto gli italiani che giocano a tennis si allenano in per un altro sport!!! e mi dispiace qui si scrive molto ma alla fine non si cambierà mai ma forse è meglio così sarà più facile….

  297. max scrive:

    qui parlano tutti male della fit ma vi comportate alla stessa maniera: piatti uno dei migliori tecnci del mondo l’unico in ialia che ha raggiunto dei risultati lcome base del suo lavoro usa la video analisi e voi cosa fate?? dite che serve a poco!!!! piero nel frattempo si è improvvisato trainer… siamo a posto…. e voi parlate di raggiungere dei risultati???? non scherziamo per favore…

  298. stefano grazia scrive:

    ale’, ci siamo: Max si e’ svegliato,ha piazzato due tre scommesse,ha perso 4-5 milioni e adesso si rifa’ su di noi…

  299. max scrive:

    ed infatti stefano hai ragione, il problema è il tempo la rottura di scatole etc etc. ma è quelllo che ho sempre sostenuto: per arrivare bisogna lavorare ed il lavoro purtroppo diverte poco……

    a proposito di raduni ubaldo sarai dei nostri??? mi auguro di si almeno per quello di roma!!

  300. Piero scrive:

    Caro Max,

    mi sono allenato con dei campioni in varie discipline e sono stato allenato da dei campioni. O allenatori superqualificati. E la sai una cosa? Nonostante queste esperienze i tuoi modi mi sono assolutamente estranei. Sono stato giudicato sulla base di ciò che ero, e per ciò che potevo o meno fare. Anche duramente. Ma tu vai oltre… Hai deciso che sono un incompetente. Comunque ed a prescindere. Esprimi giudizi non sulle “categorie della realtà”, come capita, ma addirittura sui singoli individui. Come se tu avessi capacità divinatorie. Mai pensato di fare il Mago?

    Mi dispiace che tu continui a chiamarmi in causa. Facciamo così: io non leggo i tuoi post e tu magari fai lo stesso…

  301. andrew scrive:

    …grandissimo Northern Exposure…l’hanno anche trasmesso in Italia su RaiTre qualche anno fa…un microcosmo unico e irripetibile…Max chiaramente è l’ex-astronauta…

    guarda MAX che non esiste neppure in ambito linguistico un’unica “grammatica”…chiaramente tu segui quella a cui credi ma ti consiglio di non farne una “fede”…

    Piero per piacere scrivi sul blog e non solo a me o altri, qui c’è bisogno di apertura e idee diverse…comunque, io sono più per la tua “grammatica”, (anche se quella di MAX fornisce comunque ottime soluzioni)…ESEMPIO, ESEMPIO, ESEMPIO e poi LIBERTà, LIBERTà, LIBERTà

    esempio (non ESEMPIO):
    domenica mio figlio ha perso in finale in uno di quei tornei macroarea u10…la sua prima finale. Uno dei motivi di sconfitta che ho colto è stato sicuramente il suo abbandonare il suo dritto naturale per quello insegnatogli dai maestri (nessuna colpa loro), più canonico-grammaticale, che prevede un’apertura alla Pennetta con angolo avambraccio-racchetta a 90 gradi…IL problema è che per tirare il diritto forte con quel metodo, “scodella” e comicia a tirare fuori senza controllo…lui è evidentemente ricorso a questa tecnica per provare a essere più corretto e sbagliare meno, ed ha ottenuto l’effetto opposto…Nessun problema, glielo fatto notare e ora ne è consapevole…

  302. nipa scrive:

    Bravissimo Piero.

    Hai centrato e sintetizzato esattamente il mio (e credo da qunato leggo di molti altri) stato d’animo nell’attuale rapporto con i miei figli “..E poi fanno una cosa insieme”……E’ MERAVIGLIOSO… Non posso descriverti l’immensa gioia che provo quando la sera a tavola i miei figli mi descrivono nel particolare gli esercizi fatti col maestro e/o il coach proponendomi di rifarlo insieme nel week end….questo è il vero VALORE AGGIUNTO ai normali legami genitori-figli: imparare a CONDIVIDERE, fin da piccoli, OBIETTIVI COMUNI per fare SQUADRA!!

    x MAX

    Io facendo uno sforzo mentale…..cribbio quanto tempo è passato (beh ho superato glia ANTA da parecchio) anche negli anni 70 i coaches usavano “rivedere” con i propri giocatori alcune azioni per commentarle dal punto di vista tecnico…ma alla fine tutto dipendeva dalla “sensibilità percettiva” del movimento che ciascun atleta riusciva a comprendere……..quindi CONCORDO nell’impiego ma soltanto se illustrati a giocatori con determinati livelli di conoscenza dei FONDAMENTALI (è inutile desrivere un gesto tecnico ancora non acquisito - e intendo mentalmente e fisicamente - dal ragazzino). Proprio ieri sera ho commentato con una ragazzina (U14 - ti ricordo che sono un allenatore di basket) che CREDEVA di saper tirare bene da tre punti perchè comunque segnava…SENZA VIDEO le ho spiegato il gesto tecnico EFFETTIVO e l’ho posta in condizioni precarie di equilibrio pregandola di effettuare il tiro con il suo parametro e successivamente con il mio….Dopo aver percepito “fisicamente e sensorialmente” il gesto tecnico ha compreso….con l’accordo che tra qualche mese dopo un continuo e specifico allenamento rivedremo il gesto tencico anche con l’ausilio del video…

  303. max scrive:

    no mi dispiace ragazzi molte cose sono soggettive: quelle di cui ho parlato NO. però se preferite così …cmq io non seguo quello in cui credo ma L’UNICA STRADA ESISTENTE con le conoscenze che abbiamo nel 2008 ma attentissimo e apertissimo a quello che succde intorno a me. però forse stiamo parlando di cose ed obbiettivi diversi….ma ricordatevi sempre che oltre un certo livello diventa un lavoro, in impresa commerciale e come tale deve essere trattata quindi il romanticismo la superficialità ed il pressapochismo che è giusto avere per un hobby un passatempo etc qui ti fanno fallire. se voi provate a trasferire gli ultimi post nell’ambito del vs lavoro vi accorgerete che state parlando di un bravissimo idraulico che insegna a suo figlio a fare l’elettricista e di un pilota di formula 1 che guida con i piedi….ma lo so siamo in italia ed anche prodi ha fato il presidente del consiglio…..(e ben 2 volte una nn bastava una volta, non bastava vedere cosa aveva combinato anche a livello lavorativo, gli italiani non erano convinti…nn solo, ora sento dire che ha risanato i conti, forse i suoi perchè i miei no di certo!!)

  304. chloe de lissier scrive:

    ahmadinejad è un simpaticone rispetto a certi soggetti che blaterano indefessi in questo blog.

  305. Roberto Commentucci scrive:

    Visto che vi state intrippando con la videoanalisi vi propongo un video (che mi ha suggerito ieri il Fiero Tosco Nikolik) della nostra Martina Trevisan, mancina, sorellina terribile dello sfortunato Matteo (che purtroppo si è beccato la mononucleosi). Martina è nata nel novembre ‘93, ma è già parecchio competitiva a livello under 18 (ha vinto singolo e doppio in un G4 a mani basse domenica) e a mio avviso può già dire la sua a livello ITF 10.000.

    Eccovi il video:

    http://it.youtube.com/watch?v=vRb5w2a96G0

    A me sembra che la sua impostazione sia eccellente in tutti e tre i fondamentali: servizio con gesto molto fluido, diritto con un eccellente trasferimento di peso sulla palla, (colpo sicuramente pesante) rovescio più compatto ma con ottima azione di spalle e busto, gioco di piedi a mio avviso perfetto e appoggi molto saldi.

    L’unica cosa che non mi è piaciuta sono le aperture parecchio ampie, ma la ragazzina pare avere un braccio proprio veloce e forse se lo può permettere.

    Nella finale della European Summer Cup, ripresa nel video, ha battuto la Babos, una ungherese più grande di alcuni mesi e n. 62 ITF.

  306. Enzo Lo Iacono scrive:

    Come al solito Max usa toni troppo alti ( e a volte anche offensivi) per esprimere concetti che possono essere condivisibili.

    Per quanto riguarda la videoanalisi torno a ripetere ciò che ho gia scritto in precedenza:

    1) la forza della videoanalisi sta nel cogliere “istanti” non visibili ad occhio nudo;
    2) Il giocatore “si guarda allo specchio” (come nel fitness) per cogliere e capire bene (la vista ha migliore capacità di memorizzazione dell’udito) i propri gesti, i propri atteggiamenti ed i comportamenti. Diventa, insomma, coach di se stesso;
    3) Per quanto riguarda l’analisi di modelli prestazionali, sono assolutamente d’accordo con Max (ma questa è la scienza attuale): si colgono aspetti comuni che vengono utilizzati come canali di tolleranza tecnica, lasciando al giocatore la personalizzazione del resto delle gestualità.

    Rimango fermo dell’idea e, apprendo ora da Stefano che da Bollettieri si fa così, che la ripresa per la videoanalisi si fa durante i match. Poi, è chiaro che non avendo i mezzi finanziari e le persone disponibili, si può fare qualsiasi altra cosa; ma si tratta di “toppe”.

    Altro punto per quanto riguarda l’intervento di Andrew:
    Attenzione a parlare di PTR:
    proprio ieri ho terminato un altro corso, il 18° in verità (nota per il sig. Tropiano); PTR segue due canali ben distinti:
    Il tennis per tutti da subito (lo standard method) e “Il tennis ad alti livelli”.

    Questo per indicare ad Andrew che probabilmente con PTR si è occupato esclusivamente dello standard Method diffuso da Van der Meer (sistema che reputo eccezionale), ma che tutt’altra cosa è rispetto al tennis di alto livello (infatti si chiama standard!).
    Per quanto riguarda il tennis di alto livello devo precisare che PTR (proprio perché è internazionale, professa da anni l’anti - standardizzazione, sistema che la FIT ha accettato e fatto proprio solo negli ultimi due anni.

    Altro punto:
    ritengo che il maestro non debba giocare con l’allievo altrimenti diventa sparring; io alleno i miei ragazzi (e mio figlio) utilizzando lo sparring, disponendomi vicino all’allievo, senza perderlo mai di vista, soprattutto osservandolo nel movimento pre e post colpo. Come fa il maestro a guardare questi importanti momenti se deve giocare?

  307. kill bill scrive:

    Stefano,
    non è vero che non andiamo d’accordo. condivido al 99% quello che dici ma sopratutto di quello che fai per tuo figlio.
    Per l’1% che rimane…. ti perdono.

  308. max scrive:

    toni alti lo accetto offensivi no a meno che la realtà sia diventata (e qui mi devo essere perso qualcosa..) un’offesa!! di offensivo spesso c’è solo la realtà…

  309. nipa scrive:

    Bene Max, bene….

    allora potrai ben definirmi qual’è il livello minimo (in parametri temporali o di maturità acquisita o come meglio credi??!!) oltre al quale diventa un lavoro e non più hobbies/sport giovanile (o nella fattispecie puro romanticismo??)!

  310. andrew scrive:

    vedi Enzo che siamo d’accordo quasi su tutto…

    hai fatto bene ad ampliare le informazioni sul PTR anche se non cambia una virgola rispetto a quanto dico io…Ossia lo Standard Method individua un insegnamento standard basato su principi comuni di maggior utilità evidenziati dalla videoanalisi e poi un insegnamento evoluto per superare la standardizzazione e per creare i giocatori “unici”…

    Sono d’accordo anche sul tuo metodo di allenamento, a patto che sia svolto quando il ragazzo sia già “capace” di “giocare” (ma anche qui, se ogni tanto ti fai una bella sudata, vedrai che risultati)…Invece se pratichi questo metodo anche ai principianti, secondo me hai già segato le gambe alla maggior parte dei tuoi allievi e solo quelli già predisposti emergeranno…gli altri sono già avviati alle libere professioni e alle cariche sociali nei club…

    Per la videoanalisi, ottimo ausilio ed effettivamente vedo bene l’aspetto di conferma per il giocatore stesso e di perfezionamento minuto per piccoli importanti aggiustamenti…farne una grammatica ancora non sono convinto…

    Per quanto riguarda il metodo FIT secondo me è questo:
    gli immediatamente predisposti vengono seguiti
    i non immediatamente predisposti vanno accompagnati a un brillante futuro all’interno del circolo in qualità di soci

  311. max scrive:

    nipa di questo ne abbiamo parlato mille volte ma alla base ci sono gli obbiettivi che ti prefiggi perchè per lavorare al meglio e profesiionalmente non esiste un età minima o meglio esiste ma parliamo di un’età intorno ai 5/6 anni. cmq è facile capirlo: prova a pensare di avere un figlio/a che gioca a tennis così per divertimento, per fare sport insomma come fanno quasi tutti inizialmente. ad un certo punto tu e i maestri che lo vedono giocare ti dicono tutti che è fortissimo che avrebbe delle possibilità etc etc. e che dovrebbe andare ad allenarsi da tizio piuttosto che caio e sempronio. tu cosa pensi che lo farebbero allenare come al circolo dove ha iniziato?? ecco io dico che è sbagliato aspettare fino a quel punto per allenarsi al top è tutto tempo perso e difficoltà di apprendimento e di velocità di apprendimento che creerai a tuo figlio per non parlare poi del fatto che per chi nn è abituato a lavorare molto abituarcisi nn è facile. già perchè poi bisogna lavorare….

  312. gio92 scrive:

    Ragazzi (e ragazze, ovviamente !) la sapete una cosa ?! Qui si litiga , si discute ma soprattutto si ci CONFRONTA. Ed è un bel confronto perchè arrivano opinioni di persone con background ed esperienze anche profondamente diverse e questo è assolutamente un bene perchè il minimo comune denominatore di tutti i partecipanti è la PASSIONE , sicuramente tennistica ma ancor di più nei confronti dei propri figli.
    Quindi il confronto non puo’ che essere positivo perchè la persona intelligente , comunque, non rimane indifferente alle opinioni altrui anche se lì per lì le contesta.

    La vera tristezza è fuori da questo blog, nella miriade di maestri-timbra cartellino che magari affermano con ORGOGLIO di non sapere neanche cosa è internet e in quella ancor più ampia fascia di genitori la cui principale fonte di informazioni sono…..i maestri-timbra cartellino !!!

    Forza, dunque e ancora GRAZIE a TUTTI !

  313. max scrive:

    roberto mi dispiace ma della trevisan non mi piace assolutamente nulla: il servizio nn potrà che essere solo una rimessa in campo perchè aspetta troppo la palla e non è lei che va in alto a colpira ed oltretutto il braccio nn è velocissimo il dritto è un incubo con quel finale che è il contrario di quello che si dovrebbe fare alla ricerca dela spinta, il rovescio poco fluido e le aperture ampissime…per la video analisi questo è il perfetto esempio di quello che non si deve fare…. tieni presente che il tennis moderno il 70% è dritto e servizio… ragazzi questi sono i problemi, noi non avremo mai i campioni perchè è tutto sbagliato alla base!!! e la trevisan è una delle migliori (se nn la nr 1) della sua categoria….poi tra qualche anno sentirò che ancora nn abbiamo un top ten, e te credo!!!! sarei stupito se questo accadesse!!! (a meno che ci sia qualcun’altra che non conosco, ma che deve colpire in maniera totalmente diversa!!)

  314. Roberto Commentucci scrive:

    max, che devo dirti… Io non sono un tecnico professionista, probabilmente hai ragione tu. Certo, è strano che una ragazza dall’impostazione “tutta sbagliata” sia una delle più giovani italiane di sempre a vincere un torneo under 18. E bada bene, i risultati che ottiene non li ottiene pallettando, ma spingendo i colpi con grande aggressività.
    Ma tu sicuramente sei molto più esperto di me (ci vuole poco), quindi non insisto.

  315. nipa scrive:

    Max,
    credimi se ti dico che mi conforti…..se ti dico che mia figlia ha gia passato ciò che dici…e che stà continuando qsu uesta strada con la giusta intensità….però fin dove bisogna spingersi??!?!…..per adesso la notte dorme tranquillamente e riesce ad allenarsi, a giocare e studiare. Esempio di oggi (anche se estremo): 8-13 scuola, 13-13.45 trasferimento con la mamma, fratellino e panini al seguito per partita torneo; 14,40- 15.30 partenza e arrivo al TC; 15.30-17.00 allenamento con maestro; poi alle 17.30 - 19.00 festa per martedi grasso; poi casa e studio e poi nanna…..e poi……DELLA SERIE SPERIAMO CHE CE LA FACCIA….NOI (compresa mia moglie) E LEI
    Quindi credimi che mi conforti….

  316. max scrive:

    nipa te lo auguro…

    roberto il punto è proprio questo. che valore può avere un torneo under 18?? chi ha 18 anni ed è buono lotta per vincere gli australian open (ma chi ne ha 14 tipo la larcher brito è già 290 nel mondo la trevisan nn è nei primi 1000)…poi il discorso non è neanche su dove potrà arrivare (che le auguro il più in alto possibile) ma su dove potrebbe arrivare altrimenti impostata. ti faccio un esempio: la vaidisova ha un po’ lo stesso problema, cioè le aperture ampie (però ha un servizio, un dritto ed un fisico terrificanti) e gioca solo vincenti. tant’è che quando la vidi per la prima volta a 15 anni pensai che sarebbe diventata da li a breve la nr 1 del mondo (e detto da me che l’anno prima l’aveva previsto per la sharapova pesava come un macigno perchè nn avrei mai voluto che qualcuno diventasse + forte di masha). se tu guardi, il suo problema è che ogni tanto soprattutto nei punti importanti la palla le scappa ma non perchè nn sia forte mentalmente ma è chiaro che sotto pressione o durante uno spostamento con l’apertura ampia è più difficile avere il max controllo soprattutto se tiri a tutto braccio come fa lei. il fatto è che SI DEVE tirare a tutto braccio soprattutto nei punti importanti e questo non ti impedisce di diventare molto buono ma ti impedisce di diventare un FUORICLASSE. detto questo il tempo c’è per migliorare ma perchè bisogna aspettare tanto facendo il triplo della fatica??

  317. andrew scrive:

    Max, fammi la videoanalisi anche di Miccini:

    http://hk.youtube.com/watch?v=Gc5A3zVd_hY&feature=related

  318. max scrive:

    non è un video molto lungo, comunque per quel che si vede posso dire che ha un ottimo timing sulla palla, colpisce molto bene avanti ed in anticipo con dei movimenti non ampi e terminando entrambi i colpi bene sopra la spalla…

  319. Roberto Commentucci scrive:

    Oh, meno male max, ero preoccupatissimo.

    A me quando lo ho vidi (in un filmato della partita con Sanguinetti al challenger di Recanati) era piaciuto un mondo, avevo paura che mi stroncassi pure Miccini…
    (scherzo…)!

  320. adriano moja scrive:

    Max ha centrato il più grande ed attule problema. Apertura ampissima con grande semicerchio, come viene insegnato stilisticamente nelle scuole tennis, oppure un’apertura più breve con movimento velocissimo come usato nel tennis moderno. Proprio questa ricerca dell’apertura più corta porta i bambini, in particolare U10 ad usare un gioco prettamente pallettaro, ovvero poca forza, poi con il passare degli anni il tiro diventa sempre più teso. Il più grosso errore, fatto da moltissimi maestri, è lo spingere i più piccoli a usare tutta la loro forza durante le fasi di scambio, per cercare la profondità.
    Potrà sembrare strano ma un professionista nello scambio usa circa il 70% della propria forza ed il 85%-90% in un winner. usando una forza maggiore perderebbe in controllo, con risultati facilmente immaginabili.
    Mi capita di vedere bimbi che tirano a tutto braccio, fuori controllo, e dall’altra parte l’avversario risponde tranquillamente pallettando vicino la linea di fondo, dopo due,tre o massimo quattro scambi il primo perde forza e precisione ed il pallettaro attacca con un winner.
    Poi il maestro o i genito improvvisati coach del primo, giustifica che l’altro è un pallettaro, e fra un po di tempo perdera tutte le partite. Sbagliatissimo, se ben seguito le sue parabole saranno sempre più tese, ma sempre eseguite ad un 70% della propria forza massima, quindi sempre in scioltezza. Anche perche non stiamo correndo i 100 mt ma una partita che corta che sia durera almeno un’oretta.
    Sempre sul fatto dei U10 che possano partecipare nel campionato U12, nel piemonte c’è un bimbo del 2000 che grazie al nuovo regolamente gioca con gli U10, e facilmente potrebbe anche vincere un torneo di macroarea. Ebbene ho chiesto al padre se dal prossimo anno (deve averne compiuti 9)
    lo fara giocare nei U12, lui mi ha risposto che se non fosse per il fattore campi piccoli suo figlio giocherebbe ancora con i U8. Altro che U12.
    Piuttosto trovo giusta l’idea di far giocare i migliori U10 con ragazzi più grandi all’interno dei circoli, ma questo già lo fanno quasi tutti.

  321. andrew scrive:

    anch’io ero preoccupatissimo, perchè mio figlio ha la stessa apertura “a pendolo” con gomito alto e non volevo che la videoanalisi me la stroncasse…

  322. subcomandante stefano grazia scrive:

    non ho ancora capito bene perchè ma durante un’incursione in altra area del blog sono stato bastonato da chloe e anche da ubaldo e mi son beccato dalla prima,che avevo osato criticare, anche del subcomandante…con la coda fra le gambe me ne ritorno fra i miei ‘companeros’ in cerca di affetto (e lo trovo nelle parole di kill bill e gio92) … offrirei anche l’altra guancia a quella simpaticona di chloe (che sia l’amante di Thomas yancey?) ma dopo quel che è successo a roberto,me ne guarderò bene… ben altra atmosfera si respira qui dove anche se Max ogni tanto parte in quarta e si trasforma in Mad Max, alla fine come dice gio92 e nonostante le gufate di chloe, continuiamo ad andare avanti…Piero-Resta-Con-noi prima o poi si abituerà anche lui a Max-Fiume-In-Piena (cfr il Riassuntone per saperne di più) e quando ci troveremo tutti al Grande Raduno sono sicuro che daremo luogo ad un vero Terzo Tempo di stile rugbystico …

  323. Stefano Grazia scrive:

    io comunque che fra la vita e la morte avrei scelto l’america, sto riflettendo molto e non so più se me la posso permettere,l’america (intesa in senso metaforico) e allora provo ad introdurre un argomento: la ricerca dello sponsor… E’ morale andare alla ricerca di uno sponsor a 10-12 anni? e se si, come si fa? Ovviamente qui nessuno risponderà perchè mors tua,vita mea ma vi confesso che quando leggevo di Agassi che parlando con McEnroe si lamentava (erano i tempi in cui i due lottavano contro la Federazione Americana per via della Davis Cup) dicendo che era tutta politica e invece non dovrebbe essere così, quando leggevo questo non capivo cosa intendevano e pensavo che comunque uno quando è forte è forte e se vince non c’è politica che tenga…Non sapevo, e questo Blog è stato molto istruttivo al riguardo, che in realtà per diventare forte devi conoscere il sistema ed usarlo a tuo vantaggio altrimenti ne rimarrai schiacciato … E a mio avviso anche la ricerca dello Sponsor è politica (come il farsi vedere da certi coaches, conoscere questo e quello,accedere a questo o a quel programma da Bollettieri … dove tra l’altro un coach mi diceva che fra due ragazze/i di pari livello l’IMG sponsorizzava sicuramente il più “good looking” fra i/le due … Della serie Image is Everything (così criticato,così vero).Condannando il più brutto/a a una strada molto più difficile per emergere (Per questo ho la massima stima di una Davenport che da piccola probabilmente veniva trattata come quel personaggio di A Leaugue of their own (Ragazze Vincenti,quel film con Madonna e Tom Hanks e Geena Davis sul Baseball Femminile) che quando le devono fare la foto la fotografa la guarda e sentenzia: grandangolo!Il che mi faceva venire in mente quella leggenda su Berlusconi che quando comprò il Milan faceva campagna acquisti guardando le figurine dei calciatori sugli Albi Panini cercando non solo chi sapeva giocare a calcio ma anche chi aveva le phisique du rol… E’ giusto? No. Aveva ragione? Si (purtroppo).
    E tornando a noi, sto leggendo questi due libri americani (Raising Big Smiling Kids e Taking Your Tennis On Tour e vi sono capitoli dedicati proprio alla ricerca dello sponsor (la ricerca, la preparazione della lettera, la definizione degli obiettivi, l’inclusione di una cassetta o DVD, etc etc…Certo, se sei un Fenomeno, ti vengono a cercare loro ma se non lo sei magari hai anche bisogno dello Sponsor per diventarlo, il famoso fenomeno che tanto fa inorridire atti … Insomma, se non sei Miccini, come fai a trovare tutti sti soldi per scegliere l’America? … altrimenti l’america -anche quella metaforica-rimane lontana,come cantava Dalla:dall’altra parte della luna…

  324. max scrive:

    roberto riguardando la trevisanmi sono accorto anche che quando la palla le arriva un po’ veloce la colpisce spesso molto indietro….

    andrew e adriano state sbagliando e di grosso…. che poi da bambini nella ricerca della forza, prendere ogni tanto (soprattutto sulle palle lente e quindi quando hanno un po’ di tempo) un po’ di “rincorsa” nn sia una tragedia ok siamo d’accordo, ma la forza deve venire dalla velocità di braccio che è quella che poi permetterà di colpire in anticipo, anticipo che oggi è il vero e unico obbiettivo da inseguire. se non si capisce e accetta questa realtà non si arriva a nulla e quando adriano dice che si usa la forza per cercare la profondità sinceramente io non l’ho mai sentito da nessuno. la profondità si trova tirando la palla tesa ma almeno 1/2 mt sopra la rete e/o giocando in anticipo (per cui colpisci la palla d’incontro e 10/15 cm più avanti rispetto a chi l’aspetta….). e giocando con il movimento “corto” si toglie il tempo all’avversario che va subito in difficoltà e hai immediatamente la possibilità di entrare dentro il campo. come si fa a sostenere che questo modo fa si che ci siano + pallettari?? tant’è che anche gli spagnoli l’hanno capito e di regolaristi se ne vedono sempre meno… ma il punto non è questo (ma ormai l’hanno capito tutti) il punto è cosa bisogna fare per rendere vincenti i propri colpi (soprattutto il servizio ed il dritto giocato piatto ed in anticipo) o cmq talmente potenti così da poter prendere in mano il gioco per primi. e la strada è solo una e cioè quella di imparare a far viaggiare la palla!! e qui (ovviamente dopo che la prep atletica ti ha permesso di arrivare come una scheggia sulla palla) solo la biomeccanica unita alla video analisi può venire in aiuto, tutto il resto viene dopo….

  325. marcos scrive:

    berlusconi, quando ha un cavallo vincente, non gli guarda in bocca: donadoni non è mai stato fotogenico (ora è molto meglio), ma se l’è tenuto stretto. gattuso, francamente, fa paura da vicino: eppure pare insostituibile. vito e bondi vi paiono presentabili? eppure son lì…son bruttini, ma son lì!

    quando sei un fenomeno ti vengono a cercare: condivido.

    e sei non sei un fenomeno…speriamo che almeno a caldaro si riesca ad andare!

  326. max scrive:

    stefano stavo rileggendo il tuo post e sai che nn ho problemi a rispondere su qualsiasi tema… come ben sai io ho fatto un’investimento e quindi il ritorno economico ci dovrà essere altrimenti sarà stato un fallimento (imprenditorialmente parlando), ma questo è un discorso futuro. per quanto riguarda gli sponsor invece il discorso è molto diverso, nel senso che un domani sono quelli che faranno la differenza, soprattutto se oltre ad un campione sei un personaggio (io per ora sono fortunato nel senso che mia figlia attualmente è molto carina, e se continua ad assomigliare a mia moglie classica russa alta bionda con occhi azzurri sono sulla buona strada oltretutto io non devo far altro che comprarle dei completini molto carini e “sexy” belle scarpe tute etc….) ma oggi ci sarebbero dei però, molti però nel senso che di fronte ad un’offerta da parte di uno sponsor non calerei le braghe, e dovrei valutare molte cose, ad esempio io non accetterei mai delle imposizioni riguardo alla guida tecnica o atletica a meno che le alternative proposte incontrassero i miei favori. e poi che tipo di proposta? io con il discorso raduni ho indicato la strada maestra e cioè quella di portare a conoscenza degli sponsor un programma tennistico giovanile di livello super professionale mai adottato in italia e forse neanche all’estero, se qualcuno ci crederà bene altrimenti vado avanti da solo, non posso per qualche migliaia di euro adesso mettere a repentaglio la possibilità di guadagnare milioni dopo e se dopo nn si guadagnasse nulla non sarebbero stati quei pochi euro a cambiare la situazione….per finire (poichè la tua domanda era questa) c’è solo una strada per arrivare agli sponsor: lavorare lavorare e lavorare, far vedere cose che nn si vedono tutti i gg e su tutti i campi, mentre sulla moralità mi faccio una bella risata che è meglio di un’articolata risposta e ti fa capire come la penso!!!

  327. Piero scrive:

    In tema di mentalità imprenditoriale, associata alla necessità che il movimento tennistico in Italia cresca in professionalità, vorrei fare un brevissimo commento, usando tra l’altro una similitudine.
    I termini economici “crescita” e “sviluppo” non sono a mio avviso equivalenti. Il primo è strettamente consumistico (aumento di beni e servizi) ed il secondo più ampio, direi sociologico (aumento del benessere percepito). Oggi la migliore delle lavatrici è quella che lava benissimo con poca energia e detersivo. Il miglior risultato possibile? No, direi il miglior compromesso possibile se non vuoi inquinare a dismisura.
    Traslando questo concetto nel tennis io credo che ogni genitore auspichi, per il proprio figlio, la massima professionalità. Ma forse tale ricerca della “perfezione” non richiede NECESSARIAMENTE un grande consumo di risorse. Questa almeno è la speranza delle persone con disponibilità economiche limitate. Ovviamente i soldi aiutano, e se sono utilizzati per una causa nobile non sono lo sterco del demonio. La società non è perfetta, le differenze ci sono, e fanno parte del sistema.

    Leggendo i vari commenti noto che anche su questi argomenti ci sono sensibilità diverse: ed anche parlando con maestri e tennisti di buon livello non tutti sono concordi su quale possa essere il momento giusto per passare dal gioco allo sport e dall’attività amatoriale a quella professionistica. E quando valga veramente la pena, sulla base delle capacità soggettive del giovane, investire capitali o chiedere un prestito in banca per consentire lui di giocarsi delle opportunità vere.
    Paradossalmente io credo che mio figlio di sei anni debba già essere professionale in ciò che fa: concentrarsi, impegnarsi e gratificarsi del risultato ottenuto. Non per la felicità del padre (o almeno non in modo prevalente). Però tento d’insegnargli che quel risultato è principalmente frutto del suo lavoro. Che il tennis è in qualche modo già dentro di lui. Come la corsa, lo sci, il nuoto, il basket. E poi faremo anche altro. La sommatoria di tutta la sua variegata psicomotricità dovrebbe renderlo capace, quando andrà alle medie, d’affrontare le competizioni e di perfezionare, se necessario, il suo bagaglio tecnico. A quel punto spero che avrò individuato l’allenatore giusto per seguirlo in una carriera impegnativa.

  328. stefano grazia scrive:

    Aneddoto: me ne tornavo da Luanda in Italia via Londra e sull’aereo,sui sedili dietro di me, nel tratto London-milan sento parlare 9in inglese) di academies e tennis e allora cerco di dare un occhiata e vedo che sono due con una serie di brochures con il logo di una famosa ditta di abbigliamento… Alla prima occasione dunque mi giro e dico con fare guascone simpatico che al suono della parola magica (tennis academies)non ho potuto fare a meno di origliare e che se stanno cercando qualcuno da sponsorizzare, be’,qui di fianco a me c’e’ il vincitore del Roland Garros da qui a 10 anni … I due per cortesia mi chiedono di elaborare e in 30″ gli racconto il tutto e prima di andar via uno dei due,razza indiana, mi da la sua card,la sua email e mi dicer di scrivergli e mandargli la Bio di Nicky. Guardando sulla card ho notato che era il CEO della Branch in UK.
    Mah…ovvio che poi ci vuole della sostanza, ma sarebbe una bella storia da raccontare ai giornalisti dopo la prima grande vittoria,no?
    Invece piu’ prosaicamente stamattina…uh,a proposito: OGGI NICHOLAS HA COMPIUTO GLI ANNI (stesso giorno in cui nacque anche Bob Marley…One-Love!, anche se lui non lo intendeva nel senso tennistico…)dicevo,stamattina ci siamo trovati a discutere il grande caso del calzino bagnato (e mi e’ venuto in mente quel post di marcos tempo fa…): cioe’ siccome alcuni insegnanti dell’american School invece di congratularci con noi si erano lamentati perche’ andando ad allenarci alle 6.15 del mattino e accendendo le luci dei tre campi li disturbavamo (hanno le case sopra i campi) per non parlare dei nostri schiamazzi (ho un bel timbro di voce), insomma stamane abbiamo deciso di fare la prima parte del training al buio (come all’inizio prima che uno dei coaches ci facesse vedere dove erano le luci) e sul campo da football… arrivati al punto di lanciarci la palla medica da 2 kg questa si sporcava tutta con la rugiada (molto umido,qui) o forse perche’ avevano appena innaffiato…fatto sta che poi per pulirla usiamo il tubo dell’acqua e …tragedia: nicky si bagna la punta della scarpa e comincia una manfrina per via del calzino bagnato, che se lo voleva togliere per asciugarlo,se poteva giocare senza calzino, e ai miei ripetuti no,che non c’era tempo, andava in iperventilazione,panico,isteria…insomma 10-15′ di training rovinato, con lui che si muoveva male, la sua mente ottenebrata e ossessionata dal pensiero fisso…e io inflessibile e crudele a dirgli che no, si allenava cosi’ lo stesso,che era allenamento anche quello, in condizioni ostili, che avevamo solo 20′ di tempo per fare i cesti e non avevamo certo tempo…e comunque il concetto era che si stava “facendo battere da un calzino” …
    Alla fine, siccome e’ un simpaticone e se c’e’ una cosa che mi fa andare in bestia la deve reiterare di continuo fino a sdrammatizzarla, una volta che il calzino non gli dava piu’ fastidio, ad ogni brak ridendo mi ricordava: si,pero’ quel calzino…
    MA SONO COSI’ ANCHE I VOSTRI????

  329. max scrive:

    scusa piero mi dispiace doverti leggere e risponderti ancora ma quando leggo (parole tue):”Io però l’ho fatto, ciò di cui si parla, in altri sport. Anni fa, ad esempio, mi sono “improvvisato” personal trainer di un lunghista che da 5.40 in tre anni è arrivato a 6.92.” ecco qui il mago lo fai tu. Vedi come dici tu in altri sport io non ho migliorato un atleta ma decine di atleti ed i miei atleti non avrebbero potuto essere a livello nazionale sono stati e sono a livello nazionale europeo e mondiale. ma questo non mi ha fatto entrare nel tennis (o in qualsiasi altro sport) improvvisandomi trainer e sentenziando cosa poteva essere giusto o meno cosa servisse e no dicendo esattamente l’opposto di quello che dicono i migliori coach del mondo e la scienza. vedi piero è vero che ognuno deve assolutamente poter dire la sua opinione ma è anche vero che l’intento di questo blog è quello di informare chi si addentra nei meandri sconosciuti del tennis agonistico ma quando intendo informare non significare improvvisare significa far conoscere quello che fanno i top (accademie coach prep atletici etc). è come per adriano quando dice ad andrew che le ampie aperture non sono un problema anzi….il caso vuole che in italia da poco tempo e solo da pochi sono condivise certe idee (video analisi gioco aggressivo, colpi piatti, lavoro focalizzato su servizio e dritto, prep fisica, allenamento e programmazione su superficie veloce etc ), e quelli che conosco io sono piatt, sartori, e l’accademia vavassori. bene i risultati di queste persone sono: ljiubicic (piatti) nr 3 al mondo seppi (sartori e partendo dall’essere uno dei meno talentuosi) nr 47 bolelli (vavassori con cui è cresciuto e rimanendoci fino a 18 mesi fa quando era nr 110) nr 53. e si noti che questi due ultimi in realtà sono i veri top giocatori italiani dato che volandri e starace la classifica ce l’hanno sulla terra battuta!! in più questi risultati sono arrivati solo grazie al lavoro svolto negli ultimi anni perchè quando i due erano giovani certe conoscenze e teorie in italia nn erano ancora state applicate e poichè queste teorie si basano principalmente sul lavoro svolto in tenera età fate vobis…..

  330. Piero scrive:

    Qualche giorno fa passeggiavo in centro ed ho scorto un giovane che aveva una maglia con su scritto:” Difendi il tuo simile, distruggi tutto il resto…”.
    Se lo incontro nuovamente gli chiedo dove l’ha comperata. Quel ramo dev’essere un buon business…

    p.s. Ai referenti del presente blog, pregasi cambiare il nome, visto che “Genitori e figli” pare essere tema illegittimo…

  331. Enzo Lo Iacono scrive:

    Perfettamente d’accordo con Max sulla necessità di ” togliere il tempo” all’avversario ecc. ecc.
    Ho visto il video suggerito da Roberto e devo dire che anch’io sono molto perplesso sull’equilibrio dinamico del ragazzo. Bisognerebbe approfondire meglio per capire se si tratta di lacune sulla ricerca dell’equilibrio o se è colpa dell’apertura troppo ampia. Una cosa però l’ho vista bene: non ha una corretta accelerazione finale del colpo (sembra che il finale sia intorno al 35% del timing complessivo, invece nei modellii prestazionali è del 12 - 20%). Magari tentando questa accelerazione potrebbe trovare l’impatto prima e quindi ristabilire il baricentro che va spesso indietro.
    Ma noi siamo scienza, non fantascienza………..
    Sul tipo di apertura direi che anche se va bene sui colpi “normali”, credo che lo penalizzi molto quando c’è la necessità di accorciarla su palle veloci.

    A proposito di sponsor:
    Ricordo che Seby già da due anni è sponsorizzato da una multinazionale nelle sue trasferte e devo dire (come ho già scritto in precedenza) che non ho avuto grandi difficoltà a trovarla.
    Ma voi, ci avete provato?

  332. Enzo Lo Iacono scrive:

    Per Stefano:
    Gli allenamenti migliori per l’aspetto mentale li faccio nelle giornate di forte vento, anzi utilizzando le palle mid (ancora più leggere) e ricordo ai miei allievi che il vento (in quel caso) può essere amico o nemico; dipende solo da loro!
    Ti ricordi la storia della partita che ho fatto terminare a Seby con le corde rotte?

    La settimana scorsa, durante la semi del torneo regionale di accesso ai famosi U12, Seby ha spezzato sul punto del 3/2. Nel cambio campo, dopo essersi seduto, mi ha lanciato uno sguardo (cosa strana) indicandomi la racchetta con le corde spezzate. Ho capito che mi chiedeva di continuare con quella. Chiaramente io ho fatto un segno di diniego. Al termine della partita, quando gli ho chiesto perché gli era balenata in testa l’idea di continuare con le corde spezzate, mi ha risposto: “Anche se non controllo bene, il mio avversario impazzisce perchè la palla esce dalla racchetta in modo imprevedibile!”
    MISSIONE COMPIUTA……pensa positivo!
    Quindi, Stefano, …..continua con i calzini bagnati! (he he he scherzo!)

  333. stefano grazia scrive:

    Allora, qui nonostante Mad Max da tempo voglia farmi le scarpe, il Coordinatore Incaricato sono io (anzi, sono anche Chairman per acclamazione) e quindi, Piero, tu puoi restare e scrivere quello che vuoi ed andare d’accordo con chi vuoi cosi’ come Mad Max puo’ continuare a farti la punta ogni volta che lo ritiene opportuno…e’ il Blog,bellezza!,parafrasando la cewlebre battuta sulla Stampa. Saranno gli Utenti a decretare chi ha ragione,chi e’ piu’ simpatico,chi e’ un folle scatenato (e su questo non c’e’ dubbio che Mad max un paio di nominations se le e’ gia’ accapparrate). Max dice tante cose giuste ma vaneggia quando dice che lo scopo di questo blog e’ informare e quindi non si possono dire sciocchezze … E’ chiaro che dipende dai punti di vista: ogni tanto si accapiglia anche con Enzo o Stefar e poi fanno la pace o meglio trovano un punto in cui concordano e via cosi’…dimenticando come e’ giusto che sia che tre posts prima si erano scannati su altro argomento …Lo stesso succede con altri, fra di noi,etc…Insomma, basta con quell’aria e tono da cane bastonato: te l’abbiamo detto piu’ volte e te l’ha detto anche Max: continua a scrivere, divertiti, raccontaci…qualcuno ti dara’ ragione, qualcuno no, ma insomma, si va avanti,senza fare le vittime se ci si becca dei rimpalli e senza esaltarsi troppo se qualcuno si dichiara d’accordo… Se ti puo’ interessare a me interessano i tuoi spaccati personali e posso anche essere incuriosito da questa tua decisione di puntare sulla POLIVALENZA che di per se’ potrebbe anche essere una cosa giusta (nel mio piccolo a me dispiace non avere il tempo per far fare a mio figlio uno sport di squadra mentre vorrei far fargli fare un’ora o due di yoga alla settimana…)Devo anche dire che fino a che hanno meno di 9-10 anni, la POLIVALENZA dovrebbe essere obbligatoria, dal lancio del giavellotto (eheheh,battuta per max e gc) al gioco degli scacchi…Nicky giochicchiava a calcio,nuotava 2 volte a sett,faceva golf,sci e suonava anche il piano che non c’entra con lo sport ma fa bene al cervello…
    Dopo, diventa davvero una questione di tempi visto che comunque a scuola ci devono andare, i compiti li devono fare e sollazzarsi un po’ in panciolle con gli amici sciagurati un po’ gli tocca…(sciagurati nel senso che non giocano a tennis,ovvio)

  334. max scrive:

    stefano effettivmente lo scopo iniziale del blog forse non era questo, ma dal momento in cui ci sono persone che non sono solo interessate a condividere le proprie esperienze ma sono interessate soprattutto a come fare per districarsi in questa giungla ed a conoscere le strade più giuste (per quello che si sa, altrimenti bisognerebbe telefonare in paradiso!!) per poter dare il meglio ai propri figli mi sembra impensabile che si possano far passare certi messaggi. poi ovviamente dal momento in cui esistono le due versioni e poiche sono tutti maggiorenni e vaccinati ognuno potrà fare le proprie scelte..

  335. Stefano Grazia scrive:

    ENZO sul gesto di diniego a Piccolo seby durante il Match: a-aah! Ti ho beccato in flagrante coaching: allora ha ragione Tropiano!!!!
    Scherzi a parte,vorrei tornare sulla VIDEO(PSICO)ANALISI che tanto fa infuriare Max: premesso che non voglio fare DISINFORMAZIONE e che fin dall’inizio mi sono professato a favore con decine di posts anche vecchi di mesi, la cosa che mi e’ venuta in ,ente mentre ero infilato in un GO SLOW nigeriano e’ stata questa (lo so,e’ una provocazione,ma secondo me degna di riflessione):
    Vi ricordate Jo Montana? E’ stato indiscutibilmente il piu’ grande QuarterBack della storia della NFL (poi si puo’ anche discutere che Cassius/Ali’ non sia stat oil piu’ grande nella Boxe, Pele’ nel calico e Federer(eheheh) nel Tennis ma tant’e’…) Eppure Jo Montana alla Videoanalisi non era perfetto, non aveva il braccio migliore, non aveva chissa’ che fisico,non era il piu’ veloce. Cosa aveva,dunque,Jo Montana? (avete notato: sembro sempre di piu’ nikolic nel mio eloquio…)
    Aveva che vinceva le partite,ecco cosa aveva Jo Montana.
    Ecco, non vorrei che poi si dimenticasse,nel valutare Martina Trevisan o Miccini, che magari loro le partite le vincono rispetto ad altri che magari sono perfetti allo specchio ma quelle partite non le vincono.
    (si,max, ho capito: chissa’ cosa avrebbe fatto Joe Montana se fin da piccolo avesse usufruito dei vantaggi della videoanalisi e,come disse il don abbondio del tennis, alla fine poi chi ce l’ha ce l’ha e chi non ce l’ha, picche…pero’ ripeto: pur professando di credere alkl’utilita’ della videoanalisi e pur usandola (e volendola estendere anche alla Analisi dei Comportamenti Caratteriali: fate rivedere come si e’ comportato da sciocco isterico delinquente vostro figlio quel tal giorno e magari si vergognera’ al punto da non rifarlo per un po’ di tempo), pur professando tutto questo, e da medico e quindi in un modo o nell’altro da uno che ha studiato anche medicina dello sport,fisiopatologia, biomeccanica e fisiognomica (che c’entra? Suonava bene), insomma, alla fine quell che continua a contare piu’ di tutto e’ l’ANIMAL che uno ha dentro, l’ISTINTO (IL CUORE,LA TESTA)… Because Tennis, scusate se continuo a citare Safin, Everybody Has.

  336. max scrive:

    stefano, il football è uno sport di squadra e oltretutto nn continuo (perchè a turno giocano difesa e attacco) e quindi poco stancante (il quarterback meno ancora) e quindi anche un movimento non perfetto (che per spingere alla stessa maniera di uno fatto bene deve far molta + fatica) per una decina di lanci prima di riposarsi regge. in + e cosa basilare gli altri quarterback facevano esattamente gli stessi suoi allenamenti (chi + chi -) al contrario di chi ora nn fa video analisi che sarebbe l’unico rispetto ai primi del mondo. il tennis al contrario è uno sport individuale dove x tre ore e più devi martellare con precisione e se nn sei prefetto in tutto man mano diventi meno potente preciso etc etc.. stefano mi meraviglio che tu abbia fatto un paragone simile!!!

  337. daniele riva scrive:

    Buonasera a tutti.M
    Mi sa tanto che qui tra un pò si dovrà intervenire con l’elmetto e l’armatura ! !
    Visto che abbiamo tutti la prole coetanea chiedevo se qualcuno può aiutarmi in questo problema.
    Accade che da qualche tempo, alla fine della lezione di tennis, Riccardo, pur non lamentando fastidi particolari, si siede in macchina e dopo il quarto d’ora di viaggio verso casa, lamenta un dolore ai talloni così intenso da non riuscire nemmeno a scendere dall’auto! !
    Visto che la cosa si è ripetuta più volte abbiamo tentato di ovviare al problema cambiando svariati modelli di scarpe, con risultati nulli.
    Abbiamo già consultato il medico che ha detto che trattasi di inconveniente legato alla crescita e si dovrebbe risolvere con talloniere di silicone e riposo.
    Qualcuno di voi ha avuto esperienze simili ? ? ? Se mi poteste aiutare ve ne sarei grato.

  338. stefano grazia scrive:

    Daniele Riva:
    ho lo stesso problema con Nicholas. Welcome on board! Talloniere di silicone si, riposo…mah! Il caso di mio figlio sembra meno grave di quello del tuo perche’ confesso ogni tanto penso che ci marci un po’ (perche’ gli viene in mente quando fa comodo a lui) e in piu’ rifiuta di mettersi le talloniere e anche di mettersi a riposo (credendola una punizione!!!) … ma certo, un po’ di riposo farebbe bene. Io poi vorrei fargli fare un MRI (risonanza), tanto per stare certo…Colgo l’occasione per ritornare a quel che si diceva con ENZO: dopo il calzino bagnato (e i talloni) oggi era la volta delle mutande strette…al che ho avuto l’ennesima epifania, quella per cui forse e’ vero che i Genitori Non dovrebbero MAI allenare i Figli, perche’ alla fine i Figli finiscono per odiarli e farsi odiare… speriamo di essere superiori…
    MAX: cavolo, non essere un precisino filisteo pedante: il paragone non era con il football (anche se ammetto che lo stesso discorso fu fatto per Doug flutie,un QB di 178 cm, ovviamente molto meno vincente e famoso di Jo Montana, ma che aveva le stesse caratteristiche,quelle di far vincere la squadra), era un discorso piu’ in generale…Siccome,fortunatamente,il Tennis non e’ una gara di tuffi o di pattinaggio artistico e non si vince grazie al giudizio delle palette dei giudici, non vorrei che alla fine si giudicasse un giocatore solo per quello che ci fa vedere in fatto di biomeccanica alla videoanalisi e ci si dimenticasse che lui quella partita poi l’ha persa… L’ho anche detto: sono d’accordo con voi, non voglio fare disinformazione, la mia e’ quasi una provocazione, ma non passero’ mai fra le schiere degll’Integralisti Videoanalitici se uno non fa tempo a dire : si,la videoanalisi,pero’… che subito viene squalificato a vita.
    Quello che volevo timidamente dire,insomma, e’ che non necessariamente il migliore alla videoanalisi sara’ anche il migliore sul campo.
    Voglio dire: da come l’hai massacrata alla videoanalisi,non si capisce bene perche’ Martina Trevisan stia ancora perdendo il suo tempo a giocare … magari ha altre qualita’…
    Strumento utile,necessario ma sempre complementare,la videoanalisi…Tra l’altro,suppongo, che ci voglia anche chi sappia poi analizzare…Anche se mi sembra di aver capito che sia importante (fondamentale) che l’Atleta si guardi e capisca da solo e quindi sarebbe importante a tal fine vedersi immediatamente dopo le riprese e ritornare sul campo e provare a correggersi…Cioe’ fare le riprese e rivedersi direttamente al computer sul campo…
    Un altro aspetto importante della videopsicoanalisi dovrebbe poter essere rivedere il match NON solo per la biomeccanica ma anche per la strategia…Ma qui ho qualche dubbio pratico: il TEMPO. Arrivo a casa alle 19-20 e mio figlio dovrebbe ormai gia’ andare a letto visto che ci alziamo alle 5.30…ma volete che io arrivi e ci mettiamo subito a parlare di tennis e a vederci un suo bel video di biomeccanica piuttosto che,magari, una puntata di LOST o 24? (ne’ l’uno ne’ l’altra,si mangia insieme e si va a letto,per la cronaca)
    Quindi il discorso e’ che bisogna cominciare a pensare in termini QUALITATIVI e dedicare UN GIORNO della Settimana alla Videoanalisi…

  339. Percy scrive:

    X Daniele
    Anche mia figlia oggi quattordicenne molto impegnata nel tennis ha sofferto di “tallonite” tra gli 11 e 12 anni. Proprio nel periodo di crescita. Abbiamo affrontato il problema che è durato un anno e mezzoi usando sempre e dico sempre le talloniere anche nelle scarpe non da tennis. Meglio quelle avvolgenti, mi sembra si chiamino tulip o parola simile che vengono vendute solo nei negozi di medicali. Quelle in silicone che si trovano anche al supermercato le usavamo nelle scarpe da passeggio. Nei momenti più acuti spesso legati ad allenamenti su superfici diverse dal solito siamo ricorsi a trattamenti intensi col laser.

  340. Enzo Lo Iacono scrive:

    Per Daniele:
    I dolori al tallone, come puoi leggere, sono spesso legati alla crescita, quindi non ti preoccupare. Piuttosto, in questi casi la visita non dovrebbe essere dal pediatra, ma dal medico sportivo. Quest’ultimo, infatti terrà conto degli svantaggi del “riposo” per chi svolge attività sportiva di un certo tipo. Anche Seby, qualche settimana fa ha sofferto al tallone anche zoppicando. Il medico mi ha prescritto delle placche di silicone che ho inserito sotto la solettina. Seby, pur continuando ad allenarsi (sul duro), non ha più avuto problemi (per ora). Io comunque ne ho approfittato per fare una ricerca sulle migliori scarpe da tennis a livello di conmfort e alla fine gli ho preso un bel paio di Asics Gel Revolution, che mi sembrano attualmente le migliori.

    A proposito di genitori:
    mia moglie mi ha raccontato di scene a cui ha assistito durante e dopo una partita del torneo di selezione Under 10 di Reggio Calabria:
    Cose folli!!! (quasi da fare una statua d’oro a Tropiano) Altro che cenno di diniego. Meno male (ritiro la statua d’oro a Tropiano) che si tratta di casi sporadici!

  341. Piero scrive:

    Sulla polivalenza dello sport proposto ai figli parto da una considerazione di fondo: abolirei la scuola dell’obbligo ed introdurrei lo sport dell’obbligo. Le motivazioni sono articolate, e mi fermo qui.
    Per un genitore che voglia fare del proprio bambino un atleta prima, ed un campione poi, credo che l’obiettivo principale debba essere quello di convincere il giovane a trascorrere la maggior parte del proprio tempo… a fare sport. E perché questo avvenga tale scelta deve essere comunque associata ad un divertimento. Non solo in giovane età. Teoricamente anche un campione si dovrebbe sempre divertire… Per cui, a mio parere, professionale è il metodo, fin dall’inizio, ma giocosa è l’essenza della vita d’un atleta. Sempre.
    La polivalenza l’ho osservata quanto mi sono allenato, con pochi riscontri, nel decathlon. Scoprendo cosa significa essere veramente rigorosi, metodici, ed assolutamente innamorati dell’atletica. Anche se poi i risultati veri arrivano quando (…).
    Spesso capitava, facendo parte d’una squadra d’atletica, che per coprire certe gare il decatleta dovesse fare il jolly, e piegarsi alle esigenze del caso scendendo in pista o in pedana nelle circostanze più sfavorevoli. Ebbene era rarissimo vedere un decatleta che, in tali frangenti, non arrivasse perlomeno vicino al proprio primato personale. Riuscendo comunque a racimolare qualche punto. Ed io credo che il segreto fosse la maggiore “intelligenza” sportiva. Dove con questo termine intendo essenzialmente “capacità d’adattamento”.
    Poi del tennis si potrà dire che le condizioni di gioco sono atipiche, e le strategie competitive particolarmente complesse. Lontane da quelle dell’atletica. E che il tennista non può concentrarsi solo su di sé ma deve agire contro l’avversario. Fino al punto che alcuni campioni del tennis sembrano quasi perdere i connotati degli esseri umani. Non so come dire… diventano il tennis stesso. Ne interiorizzano gli stati di crisi ed euforia. Della serie…. “ne rimarrà uno solo”. Un maestro m’ha detto che trattasi di “pura sofferenza”: se alla distanza fosse vero Mati farà il pallavolista.
    Però banalmente io credo che rinforzare i quadricipiti femorali d’un bambino facendolo sciare per quattro - sei ore consecutive, senza che lui si senta stressato dalla monotonia dell’allenamento, possa essere perlomeno uno dei metodi aggiuntivi possibili. Fare il test per la forza esplosiva elastica, o gli step-skip test, è noioso: non è forse meglio chiamarli… “vieni a correre con il papà, che facciamo salto in alto e lanciamo il giavellotto”? E poi saltiamo giù dalle gradonate?
    Nei giovanissimi lo spirito d’emulazione è un volano formidabile. Ma funziona con i genitori, al limite con i fratelli… E qui ritorniamo al discorso del rapporto “genitori e figli”. Non vorrei ripetermi.

    Per Daniele:
    es. Nel salto in alto si convive con telloniti ed affaticamenti tendinei… posso suggerire il riposo e la crioterapia? E poi darei un’occhiata alla postura della schiena ed al modo in cui i piedi appoggiano per terra…
    Controllerei se le gambe sono lunghe uguali, e se le spalle sono alla stessa altezza…

  342. roberto p. scrive:

    per Daniele: mia figlia è del ‘97 ha sofferto di questo problema fino a che non le abbiamo fatto fare due solette studiate specificamente sui suoi piedini, differenti le problematiche dei due talloni, differenti le solette; ogni tre/quattro mesi le solette vanno rifatte perchè si “scaricano”. Non si usano solo per il tennis ma anche per la prep. atletica o per il passeggio.
    Ci è stato consigliato da un medico sportivo dopo accurata analisi, in collaborazione con un laboratorio ortopedico.
    credo si tratti (non mi ricordo bene ma se vuoi mi vado a ripescare la diagnosi ) di una patologia piuttosto diffusa nei mini atleti, forse ci potrà aiutare Stefano

  343. Enzo Lo Iacono scrive:

    Sante parole Piero, …….. sante parole!

  344. max scrive:

    stefano qui nn si tratta di essere degli integralisti. la video analisi fa si che tu facca il movimento biomeccanicamente migliore e questo fa si che la palla vada al 100% della tua forza, in caso contrario andrà al 70-80-90% ma nonper questo non si posso giocare certamente però non raggiungi il tuo top. in certi casi (come la trevisan) i problemi aumentano perchè colpisce spesso la palla molto dietro quindi ad una minor potenza si aggiunge la mancanza di anticipo. poi certo se è una che nn sbaglia mai una lottatrice etc etc riesce a tenersi a galla soprattutto sulla terra ma tra le prime 10/15 non ci arriva di certo!!! perchè il problema sta tutto li, la differenza che c’è tra le prime 10 e le altre, differenza che sta tutta nella perfezione della tecnica che permette di tirare tutti i colpi al 100% delle prprie possibilità, nella massima efficacia di ogni proprietà fisica (che serve per giocare a tennis), quindi non solo l’esplosività piuttosto che un’altra cosa ma di tutte le proprietà sviluppate al 100% oltre alla max concentrazione etc etc etc. detto questo io quindi non sono un’integralista della video analisi io sono un integralista sul fatto che per arrivare nei primi 10 è necessario fare tutto quel che serve al top e quindi anche la video analisi che è solo una delle molte cose necessarie anche se forse pensado al futuro è insieme alla prep atletica una delle cose basilari per poter fare quel famoso salto di qualità

    piero sono d’accordo con te quando dici che lo spirito d’emulazione è basilare sui giovanissimi e anche sul fatto che funziona molto con i genitori e questo è forse il posto dove si sono incontrati quelli che maggiormente l’hanno capito. detto questo però (e per fortuna) i figli indotti e seguiti nel tennis (in questo caso) migliorano così in fretta che ben presto superano i genitori ed ecco perchè è necessario l’approdo in un’accademia luogo dove potranno prendere come riferimento uno sempre più forte preciso etc. nel mio caso quando ho portato mia figlia alla vavassori innizialmente ha cominciato a guardare tutti perchè vedeva che tiravano forte poi man mano ha incominciato ad accorgersi di chi tirava solo forte fino scegliersi la sua preferita che nel suo caso è giulia remondina nr 400 wta giocatrice tra l’altro ultra moderna che gioca veramente bene tirando sempre a tutto braccio ed in anticipo.

  345. Roberto Commentucci scrive:

    Max, non voglio assolutamente fare polemiche con te, anzi concordo con tutto quanto dici a proposito dell’importanza della biomeccanica, dei gesti corretti e della massimizzazione della forza, etc., etc.,.
    E lungi da me l’idea di mandare un messaggio diseducativo a quanti ci leggono, ora che finalmente anche in Italia si iniziano a diffondere le idee più aggiornate in campo tecnico.
    Stefano può confermare che il sottoscritto è stato uno dei primi, su questo blog, a sottolineare l’arretratezza del know-how tecnico italiano come la fondamentale causa della mancanza di campioni nel nostro paese.
    E quindi viva la videoanalisi.
    Detto questo, ho visto giocare Giulia Remondina dal vivo, mentre Martina Trevisan l’ho vista solo nello spezzone che ho postato.
    Ebbene, sono pronto a scommettere una cena (pagabile fra qualche anno) che Martina Trevisan andrà più lontano di Giulia Remondina, che pure ha numeri per diventare un’ottima giocatrice.
    In conclusione, sono d’accordissimo con te e con la tua visione, ma sono d’accordo anche con Stefano quando dice che i fattori determinanti sono ANCHE altri.
    Non tutti i top ten e le top ten hanno gesti biomeccanicamente straperfetti. Vogliamo parlare del rovescio di Sampras? O del diritto di Ljubicic? o di quello di Edberg? O del rovescio di Canas?
    Altre volte, misteriosamente, i difetti tecnici diventano pregi: prendi ad esempio il diritto di Ferreira, che ha vinto per anni sul veloce con un’apertura amplissima, o quello di Magnus Gustaffson… Sono convinto che questi giocatori, se da giovanissimi fossero stati imprigionati rigidamente nei binari della biomeccanica, non avrebbero raggiunto gli stessi risultati. Insomma, senza che questo diventi un’alibi atto ad ingenerare lassismo e poca precisione nei maestri, a mio avviso esiste la biomeccanica, ma esiste anche la biodiversità… In altre parole, qualche volta dei gesti “personali” e non del tutto coerenti con i binari rigidi della biomeccanica ottimale sono proprio i punti di forza del giocatore.
    E quindi diventa importante anche la scelta del “margine di tolleranza”, l’entità dello scostamento tollerabile dal sentiero ottimale, che varia da atleta ad atleta. E’ forse per questo che è così difficile costruire un campione: trovare il giusto trade-off tra standardizzazione e personalizzazione.

  346. Piero scrive:

    Quando il tennista di cui sopra m’ha detto che il tennis “faceva soffrire”, e che non era felice che suo figlio seguisse le sue orme, ho pensato alla “paura”. Tipo Lendl che era il “pollo”… poi ad un certo punto ha iniziato a vincere, e non ha smesso più. Il tema delle paure è al centro dei miei ragionamenti su mio figlio e lo sport. Le paure (della diversità) sono la nostra vera ossessione.
    Recentemente ho deciso di cominciare ad occuparmi anche di sport integrato (ragazzi normodotati insieme ai diversamente abili). E ciò perché il mio ex allenatore d’atletica, quello ritenuto in regione il massimo esperto nel settore, lavora su questi progetti da anni. Credo che ci sia molto da imparare.
    Qualcuno di voi ha fatto una riflessione sul caso di Oscar Pistorius? Cosa c’entra con il tennis? Mi chiedo: ma il concetto di “braccetto” non è pura “paura”? E quali sono gli atleti più in grado d’insegnare ai giovani cosa significhi “andare oltre le proprie paure”? Per trovare soddisfazione anche nella sconfitta, quand’è figlia del massimo impegno. Uno stage che farò fare a Mati sarà sicuramente legato allo sport assieme ai disabili: deve capire cosa significa soffrire veramente…

    Alcuni genitori in questo blog hanno mirabilmente parlato di questo: perdere vincendo. Forse il tennis italiano ha anche bisogno di qualche iniezione di fame, e di freddo, e di malattia. Vi parlerei della paura che abbiamo preso quando (ormai quasi due settimane fa) mio figlio s’è stupidamente fatto male sciando, contro una rete di “protezione”, che lo ha praticamente sfigurato per una settimana. Ma senza danni. Oggi è praticamente guarito. Ed ora abbiamo dei nuovi fantasmi nella sua testa…
    M’hanno tutti rincuorato: sono cose che succedono. Ma sono stato io a spingerlo a “buttarsi”
    Quanti dubbi abbiamo, noi genitori “vaffantennisti”…

  347. Enzo Lo Iacono scrive:

    Premetto che studio ed approvo totalmente l’attenzione rivolta alla biomeccanica dei movimenti.
    Sottolineo anche (se ce ne fosse bisogno) che la biomeccanica è una scienza.
    Ma sostengo anche (come dice Roberto Commentucci) che uno studio per perfezionare i movimenti più idonei ESCLUSIVAMENTE utilizzando i canoni della biomeccanica andrebbe bene in sport come il salto in alto (per dirne uno).
    Il tennis è tutt’altra cosa.
    Esempio:
    Fuori da ogni dubbio che il dritto migliore e più efficace è quello giocato in square stand (affiancato), ma spesso i giocatori sono costretti, per vari motivi a giocarlo in open stand. Qualcuno addirittura lo predilige.
    Questo significa che nel tennis, per i motivi che credo nessuno possa spiegare(si potrebbe chiamare in paradiso) non esiste una scienza esatta ed i canali di tolleranza devono essere tali da lasciare ampi personalismi agli atleti, probabilmente limitandosi a guardare il risultato e l’efficacia del colpo, piuttosto che la gestualità.
    Quindi (dando ragione a Roberto) non vorrei che (come spesso succede in Italia) “standardizzazione” non sia stata sostituita dalla parola “biomeccanica”, continuando imperterriti sulla stessa strada.
    Con questo voglio anche specificare che l’atleta debba “conoscere” e provare i movimenti biomeccanicamente più corretti per costruirsi nei primi anni di allenamento quella famosa valigia piena di informazioni motorie, in attesa di essere in grado di scegliere da solo quelle che ritiene più idonee.
    Per la serie, più ne sai e meglio è!

  348. Enzo Lo Iacono scrive:

    Help:
    Qualcuno mi sa dare impressioni e commenti sui centri federali estivi?

  349. max scrive:

    no no no!!!!! roberto andiamo per gradi

    sul fatto che la trevisan possa arrivare + lontano della remondina potrebbe anche essere ma ricordati che se ciò accadrà sarà solo per motvi di salute. infatti qualche anno fa giulia ha avuto una malattia molto grave per cui nn si sapeva neanche se avrebbe potuto riprendere a giocare e per un anno ha dovuto “allenarsi” tenendo sotto controllo con un apparecchio il cuore che quando superava un certo numero di battiti suonava. in realtà non poteva allenarsi mai oltre 10 minuti di seguito. inoltre questa malattia le ha rallentato di molto la crescita ed ora che ha 18 anni in realtà fisicamente ne ha 15/16. dopo questo problema la famiglia ha preferito non farla lavorare pesantemente a livello fisico e quindi…. e d’altronde è comprensibile. inoltre non è che sia cresciuta a video analisi o a livello pro.

    per quanto riguarda il resto nn sono per nulla d’ccordo con quanto dici, nel senso che i tuoi discorsi andavano bene fino a qualche anno fa (si perchè chi ora ha 16/17/18 anni ha lavorato con i metodi validi 10 anni fa ma obsoleti al giorno d’oggi, figuriamoci quindi quando parli dei campioni che di anni ne hanno 25/30)) mentre ora ti garantisco (ma i risultati si vedranno tra 10 anni..) che è tutto totlmente diverso!!!

    p.s. non ho mai pensato che tu volessi fare disinformazione anzi, ma il problema è che molte cose nella realtà e nella specificità le sanno 20/30 persone al mondo, gli altri pensano solo di saperle….

  350. kill bill scrive:

    L’intervento di Roberto tocca a mio avviso quello che dovrebbe essere uno degli aspetti fondamentali per un tecnico, quello di capire la differenza tra tecnica, adattamenti personali ed errori.
    Ogni tecnico ha un suo modello di riferimento ideale ma poi deve fare i conti con le capacità dell’allievo e con le sue caratteristiche fisiche e mentali per riuscire a raggiungere il massimo dei risultati.
    Nel processo di crescita si deve correggere gli errori ma non snaturare il gesto perché solo la naturalezza può renderlo efficace.
    E qui la parte più difficile : riconoscere quelli che sono gli adattamenti personali positivi da quelli negativi ( errori ), quelli cioè che , anche se al momento sembrano dare dei risultati, diventeranno limitanti la prestazione.
    Anche dal punto di vista mentale è la stessa cosa.
    Per riuscire a capire quando intervenire e correggere o tollerare certi movimenti e certi atteggiamenti senza far danni ci vogliono anni ed anni ed anni di esperienza e di notti passate a farsi domande ( magari a vedere le riprese del giorno ) e a mettersi in discussione.
    Non bastano i corsi della Fit o PTR …… che sono utili come punto di partenza , ti insegnano un metodo di lavoro e i fondamenti della tecnica ma serve sopra tutto un ”robusto” percorso professionale di alto livello ed una grande esperienza.
    Se non la si ha conviene attenersi al manuale e non far danni.

  351. gio92 scrive:

    Per Enzo
    a proposito dei Centri Federali Estivi, l’anno scorso mio figlio è stato a Tremosine , prima esperienza da solo.
    Lati positivi ; posto bellissimo, attenzione da parte dei maestri/istruttori ottima (5/6 bambini x istruttore da controllare , attenzione non in campo a giocare) , prezzi molto competitivi. Mio figlio si è divertito un mondo.
    Lato negativo ; a tennis si gioca solo due ore al giorno…….

    Sarebbe perfetto se solo si giocasse un (bel) po’ di più a tennis e magari con maestri un “filino” più dediti all’agonismo. Se , invece, la componente tennis non è al primo posto nelle vostre aspettative lo ritengo da non mancare assolutamente.

  352. stefano grazia scrive:

    Mi fa piacere avere scatenato alcune importanti riflessioni da parte di roberto,enzo e kill bill (ovviamente subito controbattute dal VideoIntegralista del Lago d’Iseo - SCHERZO!!!)…il fatto e’ che Mad Max e’ cosi’ convincente che quasi mi aveva fatto sentire in colpa per non aver fatto un po’ di videoanalisi l’altroieri… Scherzi a parte, il merito di Max e’ comunque di avermi inculcato il dubbio di non averne fatta abbastanza (la fa soprattutto quando va da Bolletta ma e’ una cosa che ci siamo ripromessi di fare regolarmente ma forse non nel senso che maggiormente intende Max e forse piu’ nel senso che intende Enzo…comunque vediamo…Devo pero’ dire che alcuni guru della videoanalisi non mi convincono moltro anche perche’ uno di questi, qualche anno f, saputo che io andavo da Bollettieri (l’avevo contattato non ricordo bene per cosa), mi scrisse via email chiedendomi di dire che ero mandato da lui, che cosi’ gli pagavano un bonus (io era 10 anni che ci andavo gia’ e per conto mio)…mah! Capisci che uno che si sattacca al misero 10% o forse meno di un bonus su uno che neppure ce l’ha mandato lui, quando si mette a fare videoanalisi mi da l’idea che lo faccia per cavalcare la moda del momento e fare qualche soldino e non perche’ ci crede cosi’ tanto…Insomma, speriamo che non sia anche la Videoanalisi semplicemente un business che il Maestro piu’ moderno rispetto al Buon Pierino ma anche lui piu’ di lui o semplicemente rispetto a lui col cuore a forma di salvadanaio, tenta di venderti… In un mondo ideale la Videoanalisi dovrebbe essere gia’ compresa nel prezzo,non un servizio a parte (ovviamente da Bollettieri se lo possono permettere)…nel mio piccolo mondo la vedo come strumento che deve essere usato personalmente dal Genitore Coach e dall’Atleta stesso piu’ che un servizio esterno come mi sembra di aver capito (ma forse ho capito male) lo intende Max…e si certo, anche dal tuo vero Coach personale,se ce ne hai uno, ma non da uno che prima ti fa la lezione normale e poi ti dice: vedi,ci sarebbe anche,per un piccolo extra in piu’, la lezione con gli audiovisivi… Questo mi disturberebbe abbastanza,questo sarebbe l’altro aspetto del fenomeno che mi darebbe fastidio…Per il resto non vedo come i piccoli distinguo che un po’ tutti abbiamo fatto si scontrino o inficino la assoluta fiducia di Max…Siamo tutti d’accordo ma teniamo presente IL FATTORE UMANO…
    DEL RESTO LO RIPETO ANCORA: IL COACH DI NICHOLAS DA BOLLETTIERI E’ IL RESPONSABILE DELLA VIDEOANALISI ALL’ACADEMY…

    Piero:
    Uno stage che farò fare a Mati sarà sicuramente legato allo sport assieme ai disabili: deve capire cosa significa soffrire veramente…
    Certo, bravissimo…e’ una cosa che vorrei fare anch’io…

  353. Stefano Grazia scrive:

    Concludo il discorso: l’anno scorso a Luanda mia moglie porto’ Nicholas, con altri ragazzi della scuola, a visitare una scuola di poveri con il segreto intento,fra l’altro, anche di far riflettere Nicholas sul suo status di Bambino Fortunato rispetto alle miserie del mondo…Nicholas da un lato si comporto’ molto bene e a differenza degli altri bambini un po’ schizzinosi, appena arrivato si mise a giocare a calcio organizzando le squadre e facendo,come al solito, il piccolo boss…Dall’altro l’intento educativo ando’ in fondo perduto perche’ lui si era divertito cosi’ tanto da chiedere di ritornare spesso (il che va bene) ma senza forse aver capito forse quanto lui era fortunato rispetto agli altri…Qui lo vorrei portare in qualche ospedaletto per bambini indigenti…Del resto ha un gran cuore,solo che spesso se ne dimentica perso nei meandri delle sue piccole tragedie personali,dal calzino bagnato alla mutanda che si infila nel culetto…
    Un’altra cosa che vorrei fare e’ fargli fare un Corso di Yoga … Il che mi riporta al bellissimo post di Piero: Ma certo, l’Obbligo dello Sport invece che la Scuola dell’Obbligo (ma anche una Scuola che ti obblighi a fare non solo sport ma anche Musica e Drama… e fra le materie obbligatorie abbia il Nuoto ma anche gli Scacchi)… io vorrei far fare a Nicky tante cose ma -lo so,mi ripeto, ma voi non avete raccolto-per fargliele fare tutte dovrei togliere spazio alla scuola o al tennis…Alla scuola non si puo’, allora lo togliamo al Tennis? Ci vuole coraggio (quello di Piero) per pensare che comunque se invece di giocare a tennis ma facciamo un altro sport quello sara’ utile uguale: il mio discvorso sarebbe comunque di aggiungere quel QUALCOS’ALTRO a quello che gia’ facciamo di Tennis…E allora qual e’ il MINIMO AZIENDALE di Tennis che devi comunque fare?Io sono d’accordo in linea di principio con tutto quanto ha scritto Piero ma comunque anche per via della famosa teoria della Mielina, un po’ di ripetizioni del gesto il MiniTennista le deve fare e prima comincia, meglio se con la videoanalisi (d’accordo Max?) meglio e’…Ora tuo figlio,Piero, se ho capito bene, adesso ha 6 anni, no problem…a quell’eta’ mio figlio faveva tutti gli sport e ANCHE il Tennis ma credimi, gia’ a 9-10 anni la musica cambia,oh se cambia…Cambia anche perche’ la Scuola diventa piu’ impegnativa…Ma lo diventa anche il Tennis… Forse davvero e’ meglio fargli fare il Pallavolista…Perche’ a volte citando questa volta Guccini mi trovo perfino iuo a pensare:”Ma se io avessi previsto tutto quersto dati cause e pretesto… credete che per questi quattro soldi (?),questa gloria da str…,”…avrei fatto giocare mio figlio a tennis o piuttosto non gli avrei fatto fare un magnifico sport di squadra e poi sci e wsurf, tennis e golf due volte a settimana (obiettivo: arrivare in una citta’ da forestiero e trovare subito qualche amico al Circolo locale, fare strage di ragazze sulla spiaggia con qualche aerial jibe e non essere l’imbranato che mentre gli altri vanno a sciare deve rimanere dentro il rifugio perche’ si vergogna del suo spazzaneve)?
    Perche’ poi ricordiamoci il Fattore Umano…Nel 2015 mio figlio incontrera’ una ragazzina alta e bionda ad un torneo e magari fuggiranno insieme a Monkey Mia (leggasi Monchei Maia) a fare gli istruttori di delfini e quando finalmente io e Mad Max li rintracceremo ci diranno: papa’, ci eravamo rotti i c… Adesso siamo invece felici. E che potremo dire,Mad Max ed io?

  354. max scrive:

    stefno tu lo sai che tutto ormai è diventato business e quindi ci devono essere dei distinguo. partiamo dal primo: acclarato che la video analisi è utile a prescindere, è evidente che se il maestro del circolo la propone a tutta la scuola sat a adulti del serale che sia per un fatto economico non vi siano dubbi mentre se la organizza per i ragazzi dell’agonistica fa il suo dovere a prescindere che poi ci guadagni o meno. e che ad alti livelli sia basilare me l’hanno dimostrato alla Vavassori (e loro non sono assolutamente dei maniaci della video analisi) quando mi hanno chiesto di farla fare a mia figlia senza dirmi dove andare a farla, poi quando hanno saputo che andavo da pizzorno (che lavora anche per sartori che a sua volta ha lavorato alla vavassori) mi hanno confermato la professionalità con cui lavora e di conseguenza mi hanno dato il loro parere positivo. certamente per come la vedo io ogni coach accademia etc ad alto livello dovrebbe averla all’interno e offrirla compresa nel prezzo, ma come sappiamo in italia sono tante le cose che nn vanno bene, quindi se si hanno degli obbiettivi non si guardi tanto per il sottile (qui si che si deve lasciar galoppare la propria fantasia non sulla tecnica dei colpi!!) e si vada a fare questa benedetta video analisi ovunque si possa fare cercando anche qui di cercare il top.

    kill bill ha detto una cosa molto vera dispiace dirlo ma è proprio così, maestri, tecnici nazionali, le qualifiche contano poco (o meglio contano ma non bastano) quello che conta è l’esperienza sul campo a(nche se poi anche lì i venditori di fumo ci sono). ne ho avuta la conferma anche oggi andando a vedere a bergamo bolelli e seppi. in campo quindi sono andati 4 giocatori in 3 servivano (quindi parliamo del colpo principe del tennis moderno) come tutte le ultime indicazioni, tutte le video analisi e come tutti i migliori giocatori del mondo fanno, (e cioè per i destrorsi con il piede sx parallelo alla linea di fondo uno solo no. provate ad indovinare, uno è italiano vive a pane video analisi ed ha vinto, due sono stranieri e l’altro……. ed il bello che poi la gente si domanda come mai gli italiani non arrivano mai alla seconda settimana negli slam. i ns già in partenza non sono dotati delle armi di cui sono dotati gli altri e questo in gran parte perchè ci sono ancora molte persone che pensano che sia giusto lasciar correre la fantasia…. la fantasia la devi far correre quando ti trovi 6 pari al quinto e 30 pari nella finale di wimbledon perchè a questo punto si che è la classe a fare la differenza ed è ovvio che se sei arrivato fin lì la base c’è , ma quando vai fuori al secondo turno del challenger di bergamo serve l’abc e non il personalismo…………

  355. Enrico scrive:

    Ciao a tutti sto leggando il vostro blog da qualche giorno e scopro incredibilmente che esiste gente più appasionata di me di tennis: splendido. Anche mio figlio sta assumendo pesantemente la passione per il tennis. Ha 7 anni e gioca a Trento ormai da due anni con un ottimo maestro: attualmente sta facendo tre giorni in settimana di 1,5 ora + un’ora in settimana di “preparazione atletica” con un gruppo di 4 ragazzi. Sono un po’ preoccupato per la preparazione atletica che ritengo una parte fondamentale della crescita agonistica di un ragazzo: tra l’atro è spesso sottovalutata. Potete darmi qualche consiglio: qualche sito da consultare per capire come dovrebbe essere organizzata la preparazione atletica di un bambino di 7 anni. Inoltre, qualcuno sa indicarmi qualche accademy interessante in Friuli, considerato che vi trascorrerò qualche settimana in estate.

  356. daniele riva scrive:

    Grazie a tutti ! ! ! In merito alla tallonite siete stati solerti, precisi ed esurienti ! Domani mattina abbiamo una ulteriore visita ortopedica ( le mamme si tranquillizzano solo dopo il terzo consulto ! !) e dovrò starmene zitto altrimenti sembrerà che io ne sappia più della dottoressa ! ! !
    Se poi mi fate sapere chi di voi a Marzo è allo Sporting di Parma per il torneo Nike, e soprattutto come fare per riconoscervi, magari regalo a tutti un bel culatello e un pezzo di Parmigiano…….forse ! !

  357. andrew scrive:

    Max..mi sa che insieme alla videoanalisi ti hanno regalato il MicroTouch Magic…

    Enzo: si dice “Open stance”, stance=postura…

    andrew…statte zitto

  358. max scrive:

    stefano mia figlia lo sa già che non può scappare con nessuno fino al 2028 (30 anni) e quindi dopo un po’ di slam….. e la cosa buffa che ogni tanto viene a casa e mi dice: “sai papà che oggi un bambino mi h cheisto?” lei: “tranquillo pà le ho detto che fino a 30 anni nn posso uscire con nessuno…” io: “ah brava brava, vieni a dare un bacino al tuo papi!!!”

    enrico hai ragione sulla prep atletica ma in friuli non ti posso aiutare…

    daniele, se c’è un po’ di gente verrò per conoscervi anche se mia figlia ha ricominciato proprio in questi gg dopo un mese e mezzo di stop tra influenza ed infortunio e quindi al 99% (ma potrei dire tranquillamente al 100) nn la iscriverò….

  359. stefano grazia scrive:

    Enrico, il miglior sito sulla preparazione Atletica del Tennista per i Bambini è probabilmente…questo. Basta andare a ritroso e fra gli oltre 1500 posts trovi di tutto e il contrario di tutto…certo, ti devi sorbire anche tutto il resto ma ne vale la pena, qualcos’altro di utile lo troverai…Vatti a leggere i 9 Riassunti o almeno gli ultimi 3 o 4: comincia da lì…poi cercati i post di Buzzelli e di Max…sembra che non dicano mai la stessa cosa ma è solo una questione di semantica del linguaggio…Scherzi a parte, Max in diversi e numerosi post ha spiegato in lungo e in largo la sua opinione e ce l’ha venduta come IL VERBO e noi a poco a poco gli abbiamo anche creduto…Il Prof Buzzelli è il Responsabile FIT per l’Emilia Romagna,ha scritto di Preparazione Atletica del Tennista quando nessuno ne sapevanulla (primi anni 90) e adesso scrive sul sito della sua Bologna Tennis Academy che dirige col Maestro Zavoli… poi ci sono i numerosi post di STEFAR ed Enzo Lo Iacono, due Coach non allineati ma nemmeno inaciditi… se c’è da dire male della FIT la dicono,se c’è da dire bene la difendono… Poi ci sono i commenti tecnici di Roberto e Pibla, le arringhe di nikolic, i racconti di papà Fognini (si,proprio lui),le riflessioni di Kill Bill, le incursioni di andrew,mauro, marcos etc etc…Puoi saltare i miei posts che sono per lo più aneddotici ma leggiti i riassunti ed eventualmente gli articoli sulle Academies…. Davvero, a parte gli scherzi, sicuramente ci sono dei siti più specialistici ma le cose nude e crude come le leggi qui non le trovi da nessuna parte…

  360. Piero scrive:

    Caro Stefano,

    sono sicuro che per i genitori più innamorati dei propri figli il rischio di dover vedere il proprio prediletto lasciare il tennis per vivere addestrando delfini assieme ad una bellissima ragazza è alla fine accettabile.
    Immagino che per la maggior parte di questi atleti finirà proprio così (segnalo che esistono anche le orche…). Però ciò che avremo fatto consentirà loro d’avere degli idee, di crescere come persone non banali, di maturare delle esperienze “straordinarie”. Di saper trovare da soli la strada per Monkey Mia.
    Tra i quattro ed i diciotto anni ho fatto solo sport: come io abbia attraversato indenne il Liceo ancora non lo so. E poi ho mollato, per non diventare nessuno. Però i ricordi delle gare e delle partite non sono cosa da poco. Forse la spiegazione della mia vita arriva adesso. Allenare mi piaceva, ma ancora mancava qualcosa.

    Da quando tontono Mati con lo sport la sua capacità d’autodeterminazione sta crescendo a dismisura. E siccome è uno psicologo si lascia affascinare dalle mie proposte. Ma senza darmi mai molta soddisfazione. Vuole essere lui a gestire le situazioni. Praticamente mi sopporta, ed a volte mi da lo zuccherino… “va beneee, faccio come vuoi tu!”
    Ieri sono arrivato a casa con un tapis roulant in uno scatolone in macchina (es. di compromesso tra tennis e polivalenza…) e lui sapeva già di cosa si trattava. Dall’imballo. Non ne avevo parlato prima: mistero. Poi mentre lo montavo nervosamente (…) entrava ed usciva dalla stanza dei “giochi”, commentando il fatto che per lui era troppo grande, ma forse anche no… però che bisognava usarlo piano… (la prudenza è una sua virtù). Nel frattempo faceva finta (credo) d’essere concentrato su un aereo da decorarsi con degli adesivi.

    Se dovrà fare il tennista m’accontenterei che possa ambire a qualche torneo in giro per l’Europa, senza necessariamente diventare un mostro. Come le ragazzine dell’Est che ho visto arrivare a Grado, e che dividono le stanze nelle pensioni perché sono sulle spese. Anche La mia vita ormai è molto banale, ma lui ha le qualità per coltivare dei sogni. Ma nell’ordinarietà della mia condizione il tempo che gli posso dedicare è molto: a queste ore io voglio dare un significato ed un valore. E’ per questo, caro Stefano, che quando ti alzi per l’allenamento delle sei di mattina, da qualche parte in Africa, ci insegni qualcosa…

    I nostri figli, in fondo, ci fanno desiderare d’essere delle persone migliori.

  361. Piero scrive:

    Caro Enrico,

    io in Friuli ci vivo, e di interessante… c’é solo il paesaggio. Scherzo.
    Forse puoi fare un tentativo al Tennis Città di Udine, dove in estate organizzano le settimane per ragazzi.
    L’anno scorso ci ho mandato mio figlio, come primo esperimento. Non esprimo giudizi, perchè é evidente che non si tratta d’una “academy” tennistica. Ma in quel contesto penso che si possa chiedere anche qualche cosa di più del “trattamento ordinario”. In genere, nella vita, basta pagare.
    Il responsabile di quel circolo é un tennista e maestro abbastanza noto. Trovi tutto facilmente su Internet.

  362. nipa scrive:

    Buongiorno a tutti!!!!

    Caro Max…
    ma allevi tua figlia come il Soldato Jane??
    …Beh!….paradossalmente …sono daccordo! Quindi daun’impostazione fondamentelmente basata sugli stessi criteri di Piero stò cominciando ad IMPLEMENTARLA (almeno per adesso sul piano concettuale e mi pare che anche stefano la stia facendo) con le procedure che finora ci hai esposto…anche se mi mancano, ritengo, molti dettagli che, spero, con il tempo acquisirò….per adesso con le vostre info stò cominicando a confrontarmi sul piano operativo (e solo quello) con il maestro…pio vedremo!
    Con mia figlia (caro Max) sono nelle tue stesse condizioni e man mano che continuo a leggerti mi sto convincendo sulla bontà (intesa come realtà dei fatti e quindi solo empirica) della tua azione.
    Per quanto attiene (AHI AHI) mia figlia (Biondina, occhi verdi, 140 cmX32 Kg) ahimè non so come andrà a finire…per adesso sui campi dopo le recenti vittorie…beh!! un pò di calabroni effettivamente ci sono….tuttavia, per adesso, non sono arrivato ancora all’estremo……..ma anche stamattina (come sempre……) con il bacino mi ha detto…”Papino ci vediamo sul campo oggi? lo sai che x me sei l’unico…”…e da un pò di tempo mi sovviene un DUBBIO atroce…..forse è riferito in quanto unico SPONSOR…beh alzando le spalle e avviandomi al lavoro mi dico “C’EST LA VIE”

    Domani gioca e d’accordo con il maestro la riprenderemo (anche se è costretta a giocare con la junior e palle MID mentre già si allena con racchetta e palle standard).

    Invece sono interessato in merito alla ricerca di eventuali sponsor….come si comincia….qualcuno a qualche consiglio UTILE…

  363. Enzo Lo Iacono scrive:

    Per Nipa: SPONSOR
    A mio parere (per esperienza) ci sono quattro passaggi importanti per iniziare il percorso della sponsorizzazione:
    1) Il bimbo deve aver fatto un qualche risultato importante;
    2) Articolo su un quotidiano relativamente al risultato ed alle intenzioni (non palle);
    3) Contatto con alcune società (grande impresa) e colloquio con il resp. della pubblic relation;
    4) un po di c….!!!

    Non dico che sia l’ABC, ma questo è il percorso del “piccolo Seby”, già al terzo anno di sponsorizzazione.

    Credo sia anche utile il circolo di appoggio, che deve mostrare voglia di crescita, a qualunque livello sia.

  364. max scrive:

    nipa benvenuto nel club…. e sono curioso: cosa ti dice e come ti guarda il maestro di tua figlia quanto gli esponi le mie/ns idee???

  365. nipa scrive:

    Grazie ENZO. Consiglio razionale. Tenterò!

  366. nipa scrive:

    Max,

    il maestro per adesso recepisce e conferma! Ovviamente in funzione delle possibilità che il suo circolo fornisce.
    Comunque, i particolari tecnici quali ad esempio impugnatura “estrema” già da prof (peraltro evidenziata in maniera negativa da altri maestri che l’hanno vista giocare: “….avrà problemi in futuro..” oppure”..Non può allenarsi con l’attrezzatura standard..” ecc.) o anche l’impugnatura a martello e piede parallelo nella battuta, ed altro, il ragazzo (lo chiamo così perchè è giovane) li ha già imposti a mia figlia…..posso dire che nel suo progrmma tutto ciò che ho letto finora è previsto….chiaramente con i suoi tempi….Comparando le vostre idee con le sue..beh! ci sono molti punti in comune….una sola cosa mi ripete sovente… che la sua cultura tennistica è di estrazione spagnola….quindi, ad esempio, al momento mia figlia non gestisce altrettando bene le voleè come imposta (e peraltro vi assicuro già con una certa pesantezza - talvolta anch’io palleggio cone lei e tieni conto che sono 1,91 x 94 kg!!) i tiri da fondo….in pratica, per adesso, per lui conto molto la pressione da fondo campo…..cioè NON FA NE’ PALLE CORTE NE’ ROVESCI TAGLIATI……..e devo dire che, ma bada bene mia figlia è con lui soltanto da 1 anno scarso, solo oggi i risultati si vedono, specialmente in ques’ultime settimane….. Ah un’altra cosa mi ha imposto di fare (forse in contro corrente al blog) e cioè (tranne i grandi eventi) NIENTE TENNIS QUANDO RIENTRA A CASA perchè asserisce (e credo che abbia ragione) che DEVE ESPRIMERE TUTTO LA VOGLIA DI TENNIS NELLE 2,5H CHE PASSA CON LUI…..
    Personalmente, non so se mia figlia ha un futuro….ma come lei mi dice “…se e quando non avrò più voglia o capirò che non mi diverto più TE LO DIRO’”
    Beh ragazzi….che dire….in questa situazione non posso fare altro che continuare ad essere lo SPONSOR di mia figlia….

  367. nipa scrive:

    Ah! chiaramente il “ragazzo” non sa che la fonte delle info siete voi…e si meraviglia della preparazione tecnica…..così mi fate fare una bella figura…per me è il massimo BASKET&TENNIS…UAU!

  368. stefano grazia scrive:

    ENZO,una curiosita’ pratica: CHE COSA DAI IN CAMBIO AL TUO SPNSOR?
    E’ uno sponsor ad uso filantropico/scaricare le tasse o c’e’ per loro un ritorno d’immagine?
    E tanto per non essere venali, a quanto ammonta? Vabbe’,dai…cosa ci copri di spese?

  369. Enzo Lo Iacono scrive:

    Il direttore della multinazionale si accontenta degli articoli che faccio fare sui quotiani, con tanto di foto e tuta sponsorizzata!
    Sto parlando di multinazionale, quindi dello scaricare sulle tasse non gliene frega un bel niente. Vedi Stefano, io vivo in un piccolo paese (Priolo Gargallo), altamente industrializzato (Agip, Syndial, Esso, Enel, Polimeri, ErgMed, Air Liquide e chi più ne ha, più ne metta) ed evidentemente, le predette investono anche in immagine.
    Per adesso siamo a circa 6.000 euro l’anno (partendo dai 2500 di due anni fa) , ma considerando l’età, è già abbastanza. Discorsi a parte per l’abbigliamento (TTK) e le attrezzature (Head). Come si dice spesso, ……. meglio di un pugno nello stomaco!
    L’importante è entrare!

    E per questo, devo dire che la finale al Lemon Bowl di due anni fa è stata
    molto utile.

    A proposito, visto che tu sei “del giro”: in questo senso il gruppo Eni è un po “stitico”.

  370. Mauro scrive:

    A proposito di tecnica e gesti tecnici chi si ricorda di un certo Dick Fosbury. Lo presero per pazzo, oggi si salta in alto solo col suo stile. Detto questo, mi avvicino su questo argomento alle idee di stefano, e cioè la video-analisi è utile ma senza che sia un nuovo Vangelo. Chissà se fosse possibile fare la video analisi a Paganini qualcuno gli avrebbe detto: Nicolò, usi le dita troppo a martello, il gomito è troppo basso, chissà, non lo sapremo mai. Di certo so che occorre lasciare gli spazi anche alla creatività ed alla fantasia e non cercare di standardizzare tutto, ma questo l’hanno già detto in tanti.

  371. max scrive:

    mauro la video analisi deriva dalla biomeccanica, non è il nuovo vangelo è una scienza, poi fai come ti pare! e per quanto riguarda l’esempio che hai fatto, paganini doveva far uscire un suono e come un musicista fa uscire il suono poco importa , l’importante è la qualità del suono che la gente percepisce. nel tennis l’importante è la potenza della palla ed il tempo impiegato dalla stessa a tornare dalla parte opposta, quindi se esiste un modo per far si che questo accada bisogna assolutamente farne uso. la scienza biomeccanica studia proprio questo e ciò non è un’idea o un parere soggettivo, è un dato di fatto, se poi non ti piace mi dispiace per te….poi volevo dire un’altra cosa che è basilare: premesso che tutti i fuoriclasse utilizzano la video analisi (da bollettieri stefano diceva che ci sono telecamenre su una ventina di campi se nn ricordo male..) quando parlate di lasciar spazio alla creatività, al talento etc, dovreste rendervi conto che queste qualità, daranno un risultato positivo solo se sarnno espresse da un fuoriclasse e poichè nessuno di noi ora può sapere se ns figlio lo diventerà o meno sarà meglio pensare di costruire un giocatore con tutti i colpi eseguiti nel migliore dei modi e con tutte le capacità fisiche sviluppate al max se poi sarà anche un fuoriclasse vorrà dire che diventerà il nr 1, ma se si costruiscono dei giocatori che esprimono solo le loro potenzialità non si fa altro che ripetere quello che hanno fatto in italia negli ultimi 30 anni.
    e usare la video analisi non significa standardizzare significa provare ad avere una chance di creare un campione esattamente come fare al meglio la prep fisica. tu puoi pensare di creare un giocatore di tennis senza fare prep atletica al meglio? ti rispondo io: no non è possibile come non è possibile crearlo senza video analisi… (eccezione che conferma la regola a parte)

  372. Mauro scrive:

    Max, ho detto che la videoanalisi è utile, quindi a breve mia figlia la farà in maniera professionale anche se io già (in maniera molto artigianale) da appena ha iniziato la riprendevo e verificavo i progressi ogni 3 mesi circa. Detto ciò, qualsiasi preparatore atletico ti potrà confermare che in ogni gesto tecnico esiste una quota di personalizzazione dovuta alla conformazione fisica dell’atleta ed è qui che occorre essere bravi a capire le peculiarità dell’individuo. Affermare per esempio che il piede deve essere parallelo alla linea di battuta, può essere un indicazione ma non può essere un dogma.

  373. Mauro scrive:

    Quello a cui credo fortemente è invece la forza di volontà e la determinazione che il bambino si porta dietro che è la caratteristica comune di tutti più grandi campioni di ogni sport e che forse può anche essere se non allenata almeno svillupata e migliorata poichè ciascuno di noi ne ha comunque in dote un certo quantitativo. Io per esempio ho fatto leggere a mia figlia gli articoli riguardo Pistorius e sarà pure un caso ma la sera in allenamento pare si sbranasse le palline. E’ in quest’ottica che trovo assurde le conclusioni della federazione internazionale di atletica che non permette a pistorius di gareggiare con i normo dotati. Dando ache per scontato (cosa alla quale non credo) che le protesi gli portino dei vantaggi, quale spot al mondo può essere così efficace per lo sport vedendo un ragazzo che supera quegli enormi handicap.

  374. max scrive:

    mauro forse mi sono spiegato male: intanto premetto che come ormai quasi tutti sanno il prep atletico di mia figlia è uno dei top in italia (per nn fare arrabbiare nessuno anche se non è solo uno dei migliori…) e anche lui ovviamente come qualunque uomo di scienza conferma l’assoluta necessità di fare video analisi. dopodichè la biomaeccanica (la scienza e non max o pinco pallo) asserisce che un gesto tecnico per essere perfetto non può prescindere da alcuni passaggi (che sono quelli base della video analisi, mentre quelli di cui parli tu sono i personalismi che però non hanno nessuna incidenza sui colpi) e una volta che il gesto tecnico verrà eseguito correttamente la palla verrà colpita al 100% della forza che l’atleta può esprimere e che la possibilità di infortuni diminuisce di molto. QUESTO NON E’ DISCUTIBILE E’ UN FATTO ACCLARATO DALLA SCIENZA . dopodichè si può dire che tirare alla max potenza non sia necessario (e qui io e penso tutte le persone di buon senso non siamo d’accordo comunque QUESTA E’UN’OPINIONE..) ma ciò deriva dal fatto che la gente non conosce la materia e di conseguenza se vede roddck che non fa video ma tira più forte di me che la faccio pensa che non serva, mentre la video fa si che ognuno possa tirare al max delle proprie possibilità e di conseguenza se roddick facesse video tirerebbe ancora + forte (ovviamente il mio è un esempio e nn so se roddick usi o meno la video anche se avendo lavorato con gilbert nn credo esistano dubbi sul fatto che ne abbia fatto uso almeno allora..)

    se infatti farai video analisi con qualcuno bravo vedrai che metteranno a confronto alcuni giocatori che ad una prima analisi sommaria colpiscono in maniera totalemte diversa ma che invece riguardati al rallenty si scopre che i passaggi chiave sono identici (ad esempio il servizio di roddick e quello di federer). ed anche sul fatto del piede parallelo alla linea di fondo: non è sindacabile il fatto che il piede parallelo alla linea faccia in modo che uno tiri al max delle proprie possibilità (ovviamente insieme ad altri passaggi)!!! ripeto poi rimane il fatto che se io metto il piede parallelo e roddick no (cmq lui lo mette e federer pure) lui tirerà sampre + forte di me ma questo è solo un dettaglio il fatto rilevante è (ed è sempre la scienza che lo dice non max) che se io non lo mettessi tirerei + piano di quello che faccio mettendolo..

  375. max scrive:

    mauro per dirla in breve tu stai sindacando che la terra sia o meno rotonda. noi possiamo discutere se è bella o brutta se si vive bene o meno ma sul fatto che sia rotonda e giri no…. nella realtà i dubbi alla gente vengono anche perchè come al solito in italia esista la bacchetta magica e cioè che un metodo funziona se dall’oggi al domani un brocco vince wimbledon. no la video analisi non fa questo ed anzi inizialmente crea molti problemi perchè va a cambiare movimenti radicati che anche se errati in un modo o nell’altro mandano di là la palla. dico di + questi movimenti errati a 8/9/10 anni spesso sono + vincenti di quelli giusti perchè spesso corti ed imprevedibili e non bisognosi di tecnica (in buona sostanza di colpire bene e correttamente la palla). e quando si inizia a fare video analisi bisogna lavorarci tutti i gg, magari per un po’ saltare i tornei ed è per questo motivo che molta gente (maestri compresi) asserisce che non è necessaria. chi vuole avere una speranza per il futuro NON PUO’ PRESCINDERE, ma ripeto bisogna lavorarci lavorarci ed ancora lavorarci pena vincere il nike e poi fare la fine del 99,9% dei vincitori dei nike

  376. Mauro scrive:

    Caro Max, penso che stiamo dicendo le stesse cose riguardo la video-analisi, solo che io do spazio anche all’impoderabile o meglio ancora alle cose che ancora ci sono da scoprire, tu dai per scontato che si sappia già tutto ed il tutto sia già definito e certo. Ti faccio un esempio, un giorno degli studi ci dicono che il colesterolo fa male, poi ci dicono che ne esiste uno buono ed uno cattivo, l’altro ieri nel corriere della sera uno studio (scientifico!), affermava che probabilmente anche il colesterolo cosidetto cattivo non fa male. Ora, anche nella tecnica tennistica assistiamo quasi ogni giorno a nuove scoperte bio-meccaniche che annullano quelle precedenti. Chi ha ragione? Nel tecnica esecutiva tennistica, grande spazio occupa , concorderai con me, la fluidità del gesto che appunto deve essere più naturale possibile e non soggetto a mille correzioni. Van der Meer riguardo le impugnature per esempio, consigliava quelle che tu scrivesti in un post e consigliate dalla Vavassori a tua figlia, però poi aggiungeva che l’allievo doveva sentirsela comoda ed adattarla alle sue sensazioni. Invece la parte che più mi sta a cuore della video analisi e qui concordo appieno con te, è lo sudio atto ad evitare infortuni.

  377. Mauro scrive:

    Il calabrone, tecnicamente, non potrebbe volare, ovvero il suo peso rapportato alla superficie alare secondo le leggi dell’ aerodinamica glielo dovrebbe impedire. Lui, il calabrone, in genere se ne infischia, e vola.

  378. max scrive:

    si mauro se peròi primi 15/20 giocatori del mondo usano quel metodo e chi comincia a metterlo in pratica (tipo seppi che è sempre stato intorno alla centesima posizione oltre che il meno talentuoso degli italiani ed ora è quello che ha sul veloce la miglior classifica) in breve tempo fa un salto di 50 posizioni qualcosa vorrà pur dire, poi intendiamoci ognuno è liberissimo di credere e pensare ciò che vuole ma se non si vuol credere ciecamente alla scienza almeno si guardino i risultati, credo che almeno quelli non lascino molto spazio alle interpretazioni….

  379. stefano grazia scrive:

    5.30, Piero…5.30, l’ora in cui suona la sveglia…Alle 6 dobbiamo gia’ essere sulla strada se vogliamo evitare il traffico incombente ed arrivare in 10-15’…Nelle zone di Lagos in cui viviamo (Ikoyi e Victoria Island) vi sono lavori in corso sulle strade che durano da una vita e risolveranno ben poco fino a che non costruiranno un terzo ponte che colleghi l’una all’altra) il traffico e’ mostruoso e gia’ alle sei il fiume di auto e’ impetuoso: alle 6.20-6.30 si va gia’ a passo d’uomo…)… La conseguenza di questo traffico (uno si immagina l’Africa come un insieme di savane e villaggi ma l’africa che ho conosciuto io e’ quella metropolitana: shantytowns,bidonvilles,favelas e lusso sfrenato, dall’eta’ della pietra a quella del razzo o del computer in 100 metri, e soprattutto traffico,traffico e pollution…per l’africa romantica di Chatwin bisogna andare in vacanza, magari in Namibia),la conseguenza di questo traffico e’ la resa incondizionata alle mototaxi, qui chiamate Okada dal nome di una compagnia aerea (I nigeriani hanno un gran sense dell’humour), che hannno preso con arroganza ottusa il potere … voi non potete nemmeno immaginare le cose che noi esperimentiamo ogni giorno (ho visto cose che voi umani…) … gruppi di 20-30 okada (ma subito dietro altri cento)che impazzano infilandosi fra le machine,sui marciapiedi, contromano, senza caschi, a 2-3 passeggeri per volta,spesso uno e’ un bambino, anche neonato avvolto in un drappo, passeggeri in abiti tradizionali del centroafrica o in jeans,minigonna o complete Armani, qualcuno con la mascherina da chirurgo… hanno dovuto concedere loro spazio per evitare il blocco della circolazione ma ora sono diventati gli arroganti padroni della citta’…e sara’ dura, una volta normalizzata la situazione, togliergli spazio e potere…e per di piu’ sono anche quelli che vanno a fare le rapine o portano gli armed robbers sul e via dal posto! Ripristinare la normalita’ e la legge (in un posto dove per primi I poliziotti/vigili/guardie la infrangono ritenendolo non un abuso ma un privilegio della loro posizione) sara’ una questione lunga e laboriosa (secondo me l’unica e’ la Tolleranza Zero dall’Oggi al Domani…cioe’ dovranno dire: dal giorno XY basta, e poi assumere Squadre di Poliziotti Stranieri e ripristinare le Punizioni Corporali visto che non puoi dare sanzioni pecuniare a chi I soldi non ce li ha) (e la coscienza civile e’ ancora la’ da venire…e poi cosa vogliamo noi che abbiamo Napoli sulle pagine dei giornali di tutto il mondo da centinaia d’anni coi suoi problemi di circolazione, criminalita’, mancanza di servizi e rifiuti…ecco, Lagos e’ Napoli moltiplicata al 100%… se hai I soldi ci vivi alla grande, probabilmente anche se non ce li hai…e’ se sei normale che cominci ad avere dei seri problemi)… E questo cosa c’entra col Tennis? Scusate se esulo dal confronto sulla Videoanalisi ma siamo ad una situazione di stallo: neanche dandogli ragione,Mad max è contento: lui non vuole fare prigionieri…Il fatto è che continuando a ragionare così però non andiamo da nessuna parte E CON MAX NON PUOI MAI VINCERE PERCHè LUI SI APPELLA AL NOME DELLA SCIENZA MA LO FA A SUO MODO COMUNQUE SENZA PROVA DI EFFETTIVO RISCONTRO ( e invece la scienza per definizione è un qualcosa che si basa sul rapporto causa-effetto E QUANDO CI SONO DI MEZZO ESSERI UMANI DIVERSI le variabili sono troppe e non equiparabili nè confrontabili (è la stessa cosa in medicina che ahimè spesso non è una scienza esatta e il farmaco che su Pinco ha un certo effetto non lo ha uguale su Pallo) e così se sua figlia diventa Numero Uno aveva ragione lui, se lo diventano i Nostri(noi che riteniamo utile,utilissima,perfinob FANTASTICA la Videoanalisi e però non ne siamo ossessionati) aveva comunque ragione lui perchè perchè perchè. Quindi ovviamente Max replicherà ma io intanto ritorno al LATO UMANO che è quello che,lo ammetto,mi interessa di più. Cosa ne pensate se un’ora di tennis la sostituisco con un’ora di yoga?

  380. stefano grazia scrive:

    Ovviamente alla maggior parte degli utenti di questo blog leggersi del GOSLOW nigeriano non gliene può fregar di meno…Be’, un po’ di colore ogni tanto non guasta ed e’ comunque qui che noi stiamo ogni giorno conducendo la nostra battaglia ed io ogni mattina mi faccio assalire dai dubbi perche’ se tutto questo mi porta ogni mattina ad incazzarmi con mio figlio che per es stamattina si muoveva come un bradipo, se tutto questo e’ fonte di tensione e dolore, se tutto questo invece di portare gioia crea rabbia…E anche vedere mio figlio soffrire troppo per una partita, per un colpo sbagliato…che senso ha? Poi come al solito, il vento spazza le nubi fosche che si erano addensate e riappare il sole e I movimenti si aggiustano,I colpi partono fluidi e poi Nikko dice : Scusa per prima, e tu dici: si,pero’,tutte le volte?,tiriamo su le nostre cose, e mentre suona la campana, lo accompagno alla classe fra uno stormire di studenti in corsa nel piazzale della scuola… Un abbraccio e un ci vediamo dopo e domani e’ un altro giorno,si vedra’…
    Un altro giorno…diciamo oggi…Oggi,sabato mattina, Nicky si allenava con Tim Rotimi,il Coach Federale e avrei voluto portarlo almeno mezzora prima al campo per fare il warm up così da passare subito alle cose più tecniche e invece non ce l’abbiamo fatta e poi mi hanno chiamato per delle visite e insomma, appena arrivati avevo una certa fretta e gli dico di fare un giro di campo per cominciare a scaldarsi e insomma, comincia la solita pantomima tiritera che io paragono alla corsa sul ghiaccio sottile e solo quando si rompe, con il tuffo nell’acqua ghiacciata, si comincia a fare sul serio…Siccome strascicava i piedi e voleva io corressi con lui e io che dovevo correre in ufficio gli dicevo di muoversi alzando in progressione il tono della voce,e lui Ecco,se fai così allora non stare neanche a venire…, ho appunto preso su e me ne sono andato con lui allora, a frittata avvenuta, a patatrac fatto, che mi inseguiva piagnucolando:Daddy,per favore…
    Dopo due ore ritorno e sul campo si sentono urla beluine…Gabrì mi dice: no,no,sta giocando benissimo solo che fa finta di essere uno spartano di “300″…E insomma, eccolo lì a giocare col povero Tim, un tie break incredibile con urla Spartan!!! ad ogni colpo e se è un vincente corre alla rete con faccia spiritata che Hewitt sembrerebbe un timido seminarista e se sbaglia invece d’incazzarsi si pianta a gambe larghe e grida: I FEEL NO PAIN!!!
    La qualità del gioco è incredibilmente alta, Tim non mostra di essere troppo sconcertato e parla dell’intensità incredibile del gioco di Nikko ma io penso: chissà cosa deve pensare dentro di sè…E comunque io non posso fare a meno di avere dei deja vu…
    Ma se ritorno per l’ennesima volta su questo tema (e’ vero,sono noioso) e’ perche’ come vi ho gia’ detto sto leggendo due biografie di Federer e in particolare FANTASTIC FEDERER di Chris Bowers e’ molto toccante (ragazzi,io sono un DURO che piange a pie’ sospinto, un cinico che si commuove per le cose sbagliate, che durante I film non piange quando piangono gli altri ma in momenti impensati con effetti spesso imbarazzanti…)…va bene, suppongo che I nostril figli siano tutti cosi’ ma sto leggendo la parte relative all’infanzia-adolescenza di Roger e lasciamo perdere il fatto che poi sia diventato quell che e’ diventato, ma ci sono decine di passaggi che sono per me dei déjà vu:
    Non era mai noioso con Roger intorno. Lui e Marco Chiudinelli erano best friends-stessa eta’ e cresciuti insieme nello stesso club-e quando c’erano quei due in giro, allora si sapeva che la crazy gang era in giro e la calma del club scompariva
    Le sedute di allenamento erano particolarmente difficili. ‘Facevamo spesso casino in allenamento,racconta Chiudinelli. Perdevamo interesse molto rapidamente e chiaccheravamo sempre.Le racchette volavano in tutte le direzioni.Spesso eravamo spediti a fare giri di corsa per punizione o addirittura venivamo rispediti a casa”
    Una volta gioca nella finale del Basel Junior Championship col fratello della Schneider, piu’ anziano di lui e sua prima nemesi, e volano racchette e insulti…It was horrific but also quite amusing, ricorda uno dei Responsabili del Club dove mosse primi passi. La direttrice Madeleine Barlocher ricorda che Federer non poteva sopportare che un avversario giocasse un gran punto contro di lui: “ Che culo! (be’, a dire il vero diceva: Lucky!) e piu’ volte era dovuta intervenire per spiegargli che anche gli altri potevano giocare un buon tennis. Il fatto e’ che non gli e’ mai piaciuto perdere e lo si puo’ vedere nell’atteggiamento che gha verso chi in passato lo batteva spesso: Agassi,Hewitt,Nalbandian…”
    A ecubens e a Biel Roger era sempre late for training, in ritardo agli allenamenti e anche a scuola…viveva presso una famiglia e ricordano che Gli Allenatori e Insegnanti …anche i giorni in cui aveva gli Esami doveva esere chiamato almeno tre volte prima che si tirasse giù dal letto…lo rimproverano per la sua scarsa puntualitàquando più tardi vive a 16-17 aa con Allegro, di 3 anni più anziano, fa tardi a giocare alla PlayStation e deve essere Yves a mandarlo a letto…Quando tornava nei week end al suo vecchio circolo (gli Old boys di Basel) lui e Chiudinelli continuavano il loro Demon Act…una volta durante un torneo facevano così tanto casino giocando a carte che disturbavano le partite…Dicono che però erano chiassosi ma mai malicious…dovevi però stare in guardia perchè sapevi che ti avrebbero preso di mira per i loro scherzi…
    Una volta tornando coi genitori da un torneo dove aveva perso, Roger la menava tanto che il padre si ferma,lo fa scendere e gli infila la testa in un mucchio di neve per fargli capire che era ora che si desse una calmata…I Genitori dicono di nonaverlo mai sgridato per una sconfitta ma pur avendogli concesso il guinzaglio largo e un certo tocco di wildness, sull’educazione O QUANDO NON SI IMPEGNAVA ABBASTANZA gli davano spesso dei fermi…:when he misbehaved or when he just didn’t make an effort, we were not going to let that go…STESSA COSA A bIEL DOVE DOPO CHE AVEVA ROVINATO SBATTENDOGLI LA RACCHETTA non ho capito bene cosa (e non ho voglia di controllare ora sul dictionary) per una settimana dovette alzarsi alle 7 e pulire le toilette (li avevano avvisati prima: chiunque avesse rovinato la tal cosa avrebbe dovuto pulire i cessi per una sett…E ciò nonostante lui ci provò…oh,come mi ricorda il mio Nicholas: non credevo si sarebbe rotta,avrebbe detto Roger, e Nicky magari avrebbe aggiunto. non le costruiscono più come una volta …E a pag 59 un giornalista svizzero ,tal Mordasini, ricorda di aver visto Roger perdere 46 75 75 da Vinciguera in semi all’Aussie open Jr e di avergli chiesto un’intervista, solo di aspettare due minuti che doveva dare i risultati alla radio della Hingis e della Schnyder nel torneo maggiore, la ragione principale per cui lui era lì. Mentre lo fa, sente singhiozzare e girandosi vede i lucciconi uscire dagli occhi di Federer…Si affretta a consolarlo: guarda che hai giocato benissimo, nulla da rimproverarti (Roger NON era ancora il PREDESTINATO e quello era il suo primo GRAND SLAM JUNIOR) ma lui dice che non piange perchè ha perso ma perchè si è reso conto che avrebbe potuto vincere, aveva avuto la chance e non l’aveva coltae piangeva per quello che avrebbe potuto essere e invece non era stato…
    Leggendo queste righe,confesso,ho represso a fatica qualche singulto anch’io, sarà per aver sovrapposto l’immagine del giovane Federe al suo primo torneo Slam a quelle del piccolo Nicholas in un qualsiasi torneo, ognuno tappa di un lungo processo di formazione che lo porterà attraverso gioie e dolori, intesi come delusioni atroci, a diventare ,come diciamo noi a bologna, un’omarino…un piccolo uomo,insomma. E questa cosa, vista attraverso l’ottica del genitore, ha sempre e comunque anche la connotazione malinconica dell’innocenza infranta e del distacco.

  381. Mauro scrive:

    Grande idea Ste. Mia figlia la pratica già da tempo ( per via della ginnastica artistica), ma non tutti giorni. Potrebbe però anche non essere un ora sottratta al tennis.
    Stefano, ho letto una frase di A. De Mello (Gesuita), che vorrei dedicare a te ed a tuo figlio, a me e mia figlia (anche lei piuttosto bulletta) ed Anche a Max ed a tutti quelli che si ritrovano a volte sopra le righe:

    “Una società che addomestica i suoi ribelli, ha trovato la pace, ma ha perso il suo futuro.”

  382. max scrive:

    bene auguratevi allora di essere tra quei 2 o 3 su 100, io preferisco stare dalla parte dei numeri, ne riparleremo molto prima di quanto immaginate…

  383. claudiotn scrive:

    Dal Comitato Emilia Romagna:

    http://www.fitcrer.it/news/read.asp?newsID=441

  384. francesco scrive:

    Sentite questa.Anche se non prettamente tecnica la voglio condividere con gli amici del blog.Torneo nazionale di Macroarea a Reggio calabria, della scorsa settimana,under 11 f .,mia figlia parte con il maestro ed altri compagni ,io e mia moglie non la seguiamo per impegni di lavoro.Non appena giunta al circolo Polimeni di RC nella confusione che regna in questi tornei,le rubano il bag con praticamnete tutto..:2 racchette head microgel nuove,documenti personali,,cellulare ,mp4,scarpe tennis di ricambio, accessori vari pinze fermacapelli etc.Cosa fa la piccola? Non dice niente a me che sto a casa e che disperato cerco di contattarla invano,si fa prestare una racchetta da una amica e cosa ti combina? va a vincere alla grande il torneo battendo in semi la vincitrice del recente torneo di Bari ed in finale la vincitrice del Master OUATT di Roma.Morale : contento ovviamente della splendida vittoria ,ma sopratutto felice del fatto che la piccola ha superato,da sola, senza genitori, una grossa difficoltà imprevista tirando fuori un carattere formidabile..e comunque vada l’avventura agonistica queste esperienze saranno un bagaglio formidabile nella sua vita.
    PS Stefano continua con i tuoi affascinati racconti e sappi che spesso li legge anche mia figlia

  385. Rocco scrive:

    Leggo con divertimento il chiaccherare di tali teorie sulla videoanalisi e allenamenti speciali. Ma il livello della povera Alessia, cui mia figlia Cecilia ha rifilato 4-1 4-1 giocando sotto il livello di impegno che utilizza nelle sessioni di allenamento. La ragazzina non ha ne servizio ne controllo, ne tantomeno la velocita di cui si chiacchera se non un papa’ che crede nelle favole, o almeno così sembra dalle proprie dichiarazioni. Alla faccia del miglior preparatore atletico, sembra bloccata in ogni movimento. E ci permettiamo di criticare la Martina, mia conoscente e atleta di caratura internazionale. Prima di parlare Sigror D’A…. si renda conto delle stupidaggini a cui sottopone questo Blog e non si permetta di criticare chi di risultati ne ottiene, non a parole ma sul campo. Al livello attuale o cambia figlia o spera nei miracoli per raggiungere solo un decimo dei risultati di Martina. Forse chi non ha mai visto sua figlia giocare, può anche crederle, ma non certo chi di tennis ne capisceun pochetto.

  386. andrew scrive:

    oh..oh…

  387. andrew scrive:

    Rocco…

    io credo che per controbattere a Max non sia giusto tirare in ballo la figlia ma vi debbano essere altri argomenti…ho letto il tuo post con un certo rammarico e francamente i tuoi argomenti non ti elevano neppure al rango di chi “di tennis ne capisce un pochetto”…

    Spero vorrai/saprai essere critico in altri modi e con altri argomenti…

  388. Roberto Commentucci scrive:

    Anche a mio avviso questo commento di Rocco è un attacco personale gratuito e che non aggiunge nulla alla discussione. Qui non si discute su argomenti del tipo “mio figlio è più forte del tuo…” ma su tematiche di carattere teorico, pratico, psicologico, e regolamentare connesse con la crescita dei giovani agonisti.
    Inviterei Rocco a dirci la sua su questi argomenti, evitando riferimenti personali, e non a dilungarsi sullo spessore tecnico della figlia di max o della propria.
    Parimenti, inviterei max a non replicare alla provocazione, che non aggiunge nulla alla discussione.

  389. roberto p. scrive:

    assolutamente d’accordo con i post di andrew e roberto; ti prego rocco non ti arrabbiare ma mi sembra che tu sia un po’ uscito dalle righe.

  390. stefano grazia scrive:

    Rientro da Small World (una manifestazione annuale tipo Dilettanti allo Sbaraglio organizzata dalla Comunità Internazionale in cui vari rappresentanti dei vari paesi presenti a Lagos organizzano una sorta di Sagra del Dilettante con Stand Culinari e degustativi e poi uno spettacolino a tema in cui stimati o meno professionisti si cimentano in danze,balletti,mimi,commediole che dovrebbero rappresentare cose tipiche del paese d’origine…Per esempio il tema quest’anno era tesori culturali e le varie mogli italiane hanno organizzato uno sketch in cui un paio di turisti (due mogli di italiani)si aggiravano fra David di donatello (un geologo agip pitturato di bianco),Venere di Botticelli (un’insegnante dell’Italian School),la Monna Lisa (la moglie di un altro agippino),la Torre di Pisa (un manager agip infilato dentro una struttura di tela)etc accompagnati dalle note di Toto Cutugno (l’italiano) e poi Pavarotti ne la Donna è Mobile, a sua volta interpretati da altri due agippini mentre sullo sfondo venivano preparati pizza e spaghetti…Esilarante lo sketch dell’UK, una parodia della Regina con musica dei Queen e molto professionale quello US (in pratica il videoclip della Aguilera Candy Man),più folkloristici i balletti dei vari India,Palestina,Libano (da 10 anni ripetono la danza del ventre cambiando solo musiche e costumi),Israele etc… Dicevo,torno da Small world e aprendo il Blog che ti trovo? UN ATTACCO A MAD MAX!!??!! Ma chi è lo sciagurato incosciente?Non sa a cosa va incontro?
    Ora al di là degli scherzi, è ovvio che Mad Max se le tira un po’ perchè non avendo peli sulla lingua ed essendo pura polpa senza buccia mi rendo perfettamente conto che potrebbe vedere di fianco a un genitore giocare il di lui figlio e dirgli candidamente: guarda che tuo figlio al massimo diun seconda categoria e non capire perchè mai un velo gelido sia calato sui suoi occhi … lui va giù peso e non ha paura di fare nomi e cognomi e di tranciare giudizi con l’accetta… ovvio che qualcuno si risenta e che gli risponda per le rime…io riesco anche a capire rocco e magari sotto sotto,spero, lo capisce anche max … però mentre fra di noi,maggiorenni e vaccinati e spesso anche colpevoli, possiamo anche dirci di tutto, su,dai, lasciamo stare i piccoli che sono invece ancora innocenti … Critiche tecniche si ma lasciamoli sognare… Quanto a Max, saprà difendersi da solo ma spero,a differenza di roberto giustamente preoccupato in veste di moderatore, che che sia lui sia rocco possano ancora scendere lel personale ma limitandosi al proprio, senza pescare in quello degli altri…A me piace scendere nel personale ma se devo parlare malep referisco parlare male di mio figlio,non dei figli degli altri…
    FRANCESCO:TUA FIGLIA E’ FENOMENALE… piacerebbe da matti a Piatti e Della Vida che ritengono IL SAPERSI ARRANGIARE, IL SAPER RISOLVERE I PROPRI PROBLEMI DA SOLI, IL NON COMMISERARSI la dote principale del tennista (o dell’atleta in genere ma del tennista in particolare) perchè poi,in un futuro da pro, puoi anche giocare da dio ma devi viaggiare, trovare i campi e gli sparring partner per allenarti,prenotare i biglietti, trovare gli alberghi, farti un programma etc e non tutti hanno i soldi fin da subito per avere il proprio TEAM con segretarie,fisioterapista,coach, palleggiatore e Lettore di Favole alla sera prima di dormire … GRANDE FRANCESCA! CONGRATS E NON SOLO PER LA VITTORIA!!!!

  391. fabrizio tropiano scrive:

    irrompo nuovamente nel bolg di ubaldo,
    (a proposito…avevo circa 19 anni quando vidi ubaldo giocare insieme al povero D’Alessio in doppio mi sembra ad alessandria - campionati di seconda credo - e vinsero una partitra straordinaria contro una coppia testa di serie alta - uno spettacolo unico…magari i nostri giovani avessero quella “testa”, cioè capacità tattica di allora…anche se la velocità della palla permetteva certe strategie…)
    non so se sia opportuna la mia presenza in un blog aperto visto il mio ruolo “istituzionale” ma corro il rischio…
    Vorrei, con simpatia, fare alcune considerazioni sincere.

    GIO92 scusa hai ragione ho scritto indirizzo email al posto del sito correggo http://www.fitlazio.it per curiosare su l’angolo del presidente.

    ENZO LO IACONO… caro amico provocatore; non sono andato in cerca della sua qualifica fit ! semplicemente ho letto tutti i post e il 15/1/08 alle ore 20.58 lei scriveva”parto per napoli per il secondo modulo del secondo grado….” da qui ho dedotto la sua qualifica.
    molto banale e semplice.
    dice di aver voluto provocarmi per farmi entrare nel gioco del blog…
    scusi ma le provocazioni sono un’arma quasi estrema che si usa quando conoscendo una persona la si vuole coinvolgere per altra via in un qualcosa al quale la stessa non vuole partecipare…
    se lei avesse usato toni meno provocatori le avrei risposto lo stesso.
    non credo che si debba per forza usare la modalità urlata per dialogare, basta chiedere con simpatia ed educazione.
    comunque al di là di tutto ciò leggo con attenzione tutto ciò che viene scritto da lei e dagli altri amici.

    allora alcune considerazioni spontane e UNA DOMANDA:
    perchè dagli interventi spesso traspare un astio, una diffidenza verso la FIT, quasi che fosse un’entità staccata dalla realtà tennistica, una sorta di “governo ladro” su cui addossare tutte le colpe?

    Credetemi… la FIT - con la presidenza Binaghi - è divenuta una federazione di altissima qualità, pronta a coniugare organizzazione moderna, gestione economica brillantissima e soprattutto onestà, moralità di difficile reperimento in altre realtà italiane.
    Mille e più sono i problemi risolti ed in via di soluzione da un consiglio federale giovane e competente e con tanta passione (ci vuole sempre) che potrà anche assumere decisioni a volte non condivisibili ma che può vantare un risanamento dei conti ed un movimento in esplosione di praticanti.

    io sono presidente da poco più di un anno di una regione importante come il lazio (in termini tennistici) e vi assicuro che siamo consapevoli della necessità di proporre momenti critici alla FIT centrale. Ma lo spazio per proporre c’è, basta che i modi siano corretti e leali.
    la mia stima e amicizia col presidente e con i consiglieri nazionali (nonchè con quasi tutti i tecnici federali) mi permette di discutere, anche appassionatamente con loro, e sono certo che su molte sollecitazioni si sviluppino momenti autocritici che potranno innovare il movimento tutto.
    voglio essere più preciso.

    - sono convinto che la scelta di limitare a soli 6 ragazzi u10 l’accesso all’u12 sia scelta non esente da critiche; la stessa modalità (tornei regionali di selezione per torneo di macroarea) non convince. Pensate che nella mia regione almeno 6 o 7 ragazzi sono molto forti ed alla stessa altezza; pensare che solo 1 o 2 possano accedere alla categoria superiore è sicuramente limitativo.
    ho personalmente sollecitato al settore tecnico una riflessione sul punto.
    in altre parole la FIT riflette, ragiona, ascolta le sue voci che sono spesso simile alle vostre, cari genitori e maestri…

    - caro Mauro 3 febbraio.
    i genitori nel lazio sono molto - forse troppo - coinvolti; abbiamo fatto degli stage per loro, siamo in continuo ascolto e confronto. anzi ti dirò di più: la GENITORIALITA’ è elemento essenziale per essere un buon maestro e un buon dirigente. ogni ragazzo è un mondo a sè e bisogna capirlo prima ancora che giudicarlo.
    E ancora….i tornei con i tabelloni nuovi sono utilissimi.
    non è vero che il torneo duri molto di più.
    è una bugia!!
    a roma i primi esperimenti lo dimostrano: con 200 uscritti circa il torneo è durato solo 2 giorni in più. Certo bisogna avere un’organizzazione seria alle spalle.
    - comunque i tornei rodeo da noi sono ormai una realtà consueta - ne abbiamo circa 20 - che occupa i week and dei mesi invernali ed è un successo continuo.

    - sul coaching un discorso a parte.
    vi fornisco una news che pochi sanno.
    circa un anno fà io e il vicepresidente federale gianni milan (ex ottimo seconda o forse anche prima categoria) senza consultarci avemmo la stessa idea: perchè non inserire SPERIMENTALMENTE la possibilità del coaching per i giovani?
    l’idea nacseva dalla considerazione che il tennis è l’unico sport (o tra gli unici) ove il ragazzo nel momento della formazione non ha - IN GARA - la possibilità di avere il mestro accanto, eccezion fatta per le gare a squdra).
    allora perchè non sperimentarlo?
    ma era ben chiaro che l’obiettivo non doveva essere la vittoria nella partita (scopo tutto sommato fine a se stesso) ma la crescita tecnica e tattica, nonchè comportamentale, dell’allievo.
    questa era l’idea iniziale ed il consiglio federale con delibera apposita lasciò liberi i comitati regionali di applicarla o meno.
    nel lazio ho convocato la consulta dei maestri per far decidere loro e per discutere.
    dopo una articolata e interessante discussione si è deciso di soprassedere per varie ragioni anche se non è escluso un ripensamento: comunque avevamo limitato il coaching ai soli insegnanti di tennis con esclusione dei genitori, non vi era pagamento di alcunchè ed era previsto solo dai quarti di finale in poi (ciò per la difficoltà di controllo dei primi turni considerando che a roma un torneo giovanile può avere 200 - 300 iscritti.
    nel rispetto della professionalità e competenza dei maestri (caro amico Lo Iacono) abbiamo rinunciato alla sperimentazione anche se io - lo ammetto - ero e resto favorevole.
    comunque questo è un altro esempio di una federazione NON IMMOBILE che valorizza il pensiero dei tecnici!!

    - indennità di svincolo. molte le perplessità nella mia regione. sto rappresentando alla FIT centrale ed agli organi competenti i dubbi sull’opportunità di mantenere questa norma.
    però - caro Lo Iacono (sono certo che diventeremo amici a distanza…) non c’entra nulla il richiamo alle norme civilistiche ed al recesso (qui la mia professione di avvocato e professore di materie giuridiche prende il sopravvento) dal momento che la stessa organizzazione del coni e delle federazioni mantiene un profilo pubblicistico…
    ma senza addentrarci nei meandri del diritto concordo sulla necessità di riflessione.

    insomma - amici del blog - sono andato forse di fretta ed in ordine sparso ma vorrrei rassicurarvi sul fatto che la FIT è un luogo ove si discute, si riflette, si sperimenta e ci si confronta…non è “il palazzo del potere distante dal mondo reale del tennis”… vi è una nuova generazione di dirigenti di valore (escluso il sottoscritto ovviamente) che sta operando ottimamente anche se la complessità del fenomeno tennis può determinare passaggi sbagliati.

    il nostro mondo è come una tavola a quattro gambe: i giocatori, i maestri, i genitori ed i dirigenti se manca una gamba……..

    arrivederci alla prossima.

    p.s. scusa roberto se non ho aspettato la pubblicazione dell’intervista!!

    .

  392. stefano grazia scrive:

    caro fabrizio, che enzo lo iacono nell’occasione avesse forse “invaso la polonia”,come direbbe Scanzi, per una lettura oltre il significato del tuo articoli “pallonetti morali”, l’avevo scritto anch’io e che poi l’avesse buttata lì come “una provocazione” mi era parsa una buffa marcia indietro, MA SE TU HAI LETTO DAVVERO TUTTI I POSTS, anche quelli prima del nono riassuntone, potrai renderti conto che Enzo (e come lui Stefar) non hanno mai attaccato a testa bassa e con astio la Federazione ma in diverse circostanze l’hanno invece,quando lo credevano opportuno,difesa. Insomma, l’hanno attaccata se secondo loro “faceva male” (per es lo svincolo,il Sistema dei Circoli,etc), l’hanno difesa quando sempre secondo loro operava bene (aggiornamenti per i Maestri,etc). Non è che le critiche debbano essere sempre portate dall’interno di una congrega quasi massonica senza lasciarle trapelare: le critiche bisogna anche leggersele per esempio sui blog e saperle accettare. Alcune saranno sicuramente campate in aria,ma sono sicuro che qualcuna anche delle nostre meriterebbe il tempo di essere esaminate. Nel RIASSUNTONE NUMERO OTTO per esempio veniva riportato il manifesto programmatico riportato dall’ottimo roberto commentucci che riassumeva quanto emerso da questo blog e non mi sembravano poi critiche astiose ma abbastanza intelligenti. Suppongo che ne abbiate parlato nell’intervista che spero di leggere presto.

  393. andrew scrive:

    Fabrizio…

    grazie dell’intervento ma forse se lo rileggerai con calma ti accorgerai che non hai risposto praticamente a nessuna delle “preoccupazioni” che “assillano” i genitori che vorrebbero trovare nel tennis uno sport per i propri figli.
    Chiaramente, data la tua posizione, non ti puoi sbilanciare; tuttavia, sarebbe ora che alle rassicurazioni verbali si sostituissero dei fatti.

    Affinché il tennis diventi uno sport in Italia, io credo che ci dovrebbero essere delle associazioni sportive. I circoli NON sono associazioni sportive.

    Al grande fraterno tavolo FIT mancano non una bensì due gambe: i giocatori e i genitori…

    …e intanto, con l’uscita del nuovo calendario, apprendo che mio figlio u10 per fare qualche torneo quest’anno dovrà andare fuori provincia…

  394. kill bill scrive:

    Farncesco,
    bravissima tua figlia.

    Sono convinto che molte volte i ragazzi se la cavano meglio senza i genitori.
    Esempio , per una cosa del genere, il primo ha essere ” negativo” sarei stato io e sicuramente glielo avrei trasmesso.
    Poi non c’è dubbio che quando sono da soli sono più responsabilizzati e fanno meno storie.
    L’anno scorso ( U 12 ) l’ho mandato a Lecce con un maestro che non conosceva e un suo amico e non ha avuto nessun problema. Da i racconti è stata una delle settimane più belle della sua vita e dove , di conseguenza, ha giocato il suo miglior tennis.

  395. Mauro scrive:

    Egregio Fabrizio Tropiano, ma non credo che ti offendi se ti chiamo Fabrizio, sono certo che la Fit di Binaghi stia lavorando bene come avevo scritto nei miei primi post di ottobre 07, questo però, non significa che tutto ciò che stia facendo sia giusto e non criticabile. Tantè, che anche tu concordi su alcuni punti importanti. Le mie critiche poi come sempre le reputo costruttive e non fini a se stesse, ed abbinate a possibili soluzioni. Per esempio per l’under 10, bastava semplicemente delegare i maestri Fit (non gente estranea o non competente) nell’indicare i ragazzi/e che possono aspire a fare anche l’under 12. Il vincolo si può sostenere solo per quei circoli che pagano interamente le spese all’under per non investire inutilmente. Il coaching permesso solo nei cambi di campo a tutti perchè i maestri solo di rado possono accompagnare i ragazzi. Obbligare i ragazzi formandoli prima ad arbitrare le partite dei compagni. Far partecipare alle decisioni importanti anche delle delegazioni di genitori. Soluzioni che credo condivisibili dai più. Ecco, mi aspetterei dalla Fit maggior predisposizione manageriale, e se un manager si accorge che esistono soluzioni migliori le adotta immediatamente senza arrocarsi in ciò che ha deciso precedentemente.

  396. Mauro scrive:

    Rocco, in questo blog si è detto tutto ed il contrario di tutto, ma non credo sia giusto attaccare la figlia di Max, anche tenendo conto che il giudizio sulla Trevisan l’ha dato essendo stato sollecitato da qualcuno a farlo. Che poi tua figlia la battuta 4 1 41 non significa un emmerito nulla. Allegro compagno di Feder sino all’under 14 l’ha sempre battuto e poi….sappiamo com’è finita.

  397. Mauro scrive:

    Complimenti anche da parte mia alla figlia di Francesco, non per la vittoria che comunque fa morale ma per come ha saputo reagire al grave imprevvisto. Brava!

  398. stefano grazia scrive:

    Clauditn aveva segnalato qualche post addietro il seguente articolo sul sito FIT Emilia Romagna del Maestro Andrea Zini che ci riguarda e che è condivisibile anche perchè non butta la croce addosso solo ai genitori ma anche agli Arbitri e ai Coaches. In sintesi Zini suggerisce di creare NUOVI ARBITRI, cioè di avere un arbitro per ogni partita e che i Giudici Arbitro facciano il loro dovere. Condivido anche se la frase “sono stanco dei genitori che parlano al plurale con frasi tipo ”abbiamo giocato” o “abbiamo vinto”, ed hanno carta bianca nell’educazione sportiva del figlio perché i giudici arbitri e i maestri non sanno educarli” non è forse delle più felici…Al che potremmo,noi genitori, anche ritorcere dicendo,come diciamo,che siamostanchi dei Maestri Coaches,laureati o no in scienze motorie, che non sanno allenare i nostri figli etc etc etc Insomma, i Genitori dovrebbero educare e i Coaches dovrebbero allenare ma è ovvio che le due cose sono,possono,dovrebbero essere interscambiabili senza grosse tragedie, baterebbe che ognuno FACESSE IL PROPRIO DOVERE (di genitore,di coach,di arbitro) e che vi fosse maggior dialogo senza gelosie e invidie reciproche. Si, in Utopia. Però,pur continuando a non capire perchè un Genitore non debba o possa dialogare liberamente con un Coach, anch’io ritengo che se vi sono dei BRAVI Arbitri (e per bravi intendo non dei parrucconi inamidati legati al mito dei Gesti Bianchi e di De Coubertin, ma delle Persone preparate anche psicologicamente che capiscano che le regole debbono essere osservate /applicate ma anche,nel caso di bambini fra gli 8 e i 12 anche spesso spiegate e che un conto è il RISPETTO DELL’AVVERSARIO, mentre l’occasionale gesto di stizza (sbattimento di racchetta non reiterato) non è in fondo nulla di male…Una cosa è lamentarsi ad ogni colpo: ma cosa ho oggi? Ma perchè..Non è possibile! etc etc che fa venire il latte alle ginocchia ai santi, un altro è il lasciare cadere laracchetta a terra o anche il lancio dopo uno scambio incredibile magari in un punto importante…
    Quando poi Zini ricorda giustamente che oggi vi sono sul circuito giocatori perfetti esempi di comportamento corretto dimentica che molti di questi (Federer fra tutti) a livello junior erano considerati invece delle grandissime teste calde,dal linguaggio pepato e indisponente e dal lancio di racchetta facile … E allora? E allora non facciamo di tutta erba un fascio…E’ vero che ci sono Genitori str…ani, così come coaches poco interessati, ed è soprattutto vero che spesso i deputati a fare da Arbitri ad un torneo vorrebbero essere dappertutto tranne che lì …
    Qui di seguito per chi fosse stato tanto pigro da non andare a cliccare sul sito indicato da Claudiotn:
    COMPORTAMENTI NEI TORNEI GIOVANILI
    I tornei giovanili non funzionano!
    Sono stanco di vedere bambini e ragazzini che si vestono e portano i colpi come i campioni, ma non hanno certo ereditato la loro correttezza e la lealtà.
    Sono altrettanto stanco di vedere giudici arbitri soggiornare perennemente al bar quando è in corso di svolgimento un torneo giovanile che deve (e sottolineo “deve”) essere regolamentato e controllato con la presenza costante sul campo.
    Sono infine stanco di vedere professionisti del settore (di cui purtroppo faccio parte) tollerare, in nome della vittoria , che i loro ragazzi usino qualsiasi tipo di scorrettezza per prevalere sull’avversario.
    In ultima analisi sono stanco dei genitori che parlano al plurale con frasi tipo ”abbiamo giocato” o “abbiamo vinto”, ed hanno carta bianca nell’educazione sportiva del figlio perché i giudici arbitri e i maestri non sanno educarli.
    Penso sia ora di provvedere con alcune semplici regole che potrebbero riportare l’educazione e il fair play sui campi di gioco, tanto sappiamo tutti che queste cose si imparano da piccoli !
    I tornei giovanili hanno bisogno di arbitri e, se la federazione non fa nulla, sono i circoli che devono accollarsi l’onere di trovarli.
    Basterebbe che i circoli organizzatori facessero in prossimità dell’inizio del torneo un minicorso ai ragazzini della SAT e, dietro un minimo compenso, li mandassero in campo ad arbitrare.
    Basterebbe che il giudice arbitro del torneo stesse realmente in campo a controllare il corretto svolgimento dei matches e non avesse paura di sanzionare i giocatori scorretti.
    Basterebbe che i maestri fossero un po’ meno preoccupati dei risultati dei loro allievi, e un po’ più attenti alla loro educazione.
    Potrebbero anche essere previste delle sanzioni pecuniarie a carico del circolo, se i giocatori commettono infrazioni ….. quelle tuttora esistenti non sono certo sufficienti.
    Il codice di comportamento dell’OUATT’S KID CUP è un chiaro esempio di come potrebbero essere impostate le regole, preoccupandosi però di farle rispettare !!!
    Il mio rammarico nasce dal fatto che mai come adesso i campioni stanno dando chiari esempi di correttezza , lealtà e fair play, ma il mondo tennistico italiano non è in grado di coglierli !!!

  399. Enzo Lo Iacono scrive:

    E’ vero lo ammetto, la mia è stata non una marcia indietro, ma un “rientro nella carreggiata”. Solo che ho letto esclusivamente l’articolo linkato e quella era l’impressione che ho avuto (credo che l’abbia avuta chiunque non conoscesse Fabrizio Tropiano). Spero che leggendo i post precedenti, anche il buon Tropiano si ricreda nei miei confronti e se serve, confermando quello che di me ha scritto Stefano, io difendo a spada tratta i buoni propositi della Federazione, ma con altrettanto vigore esprimo il mio dissenzo su decisioni che possano limitare “il movimento tennistico”.
    Per quanto riguarda la parte giuridica della regola, lascerei perdere, perché come alcuni sanno me ne occupo per lavoro…… e qui voglio discutere di tennis. In ogni caso, vorrei che mi si facesse un esempio di regola simile che viga in un altro settore, anche non sportivo! Continuo a ribadire che la regola del blocco indiscriminato degli under richiama un concetto di tipo “fascista” e poco consono ala democrazia moderna. Oppure la Fit lascia appositamente la via per lo svincolo; allora è ipocrisia!

    Leggo con una certa soddisfazione che anche Tropiano è d’accordo che talune regole possano essere migliorate. Rimango dell’idea che prima di “partorire” nuove regole, bisognerebbe riflettere molto.
    Mio figlio è tra i 6 Under 10 che potranno giocare i tornei di cat. U12, eppure ritengo che si sia trattato di fortuna. Sarebbe bastato un mal di pancia per determinare comunque un cambiamento al suo futuro, in qualche modo.
    Ritorno comunque ad affermare, al contrario di come scrive Tropiano, che non esiste un canale tra FIT e insegnanti. Figuriamoci con i genitori!

    Vuol dire che mi farò promotore di una raccolta di firme per eliminare il blocco degli under e soprattutto quella barbara e ingiustificata tassa di nientepopodimeno di 100 euro!

    Ma la prego di credermi sig. Tropiano, le mie sono critiche costruttive!!

  400. Roberto Commentucci scrive:

    Nel ringraziare Fabrizio Tropiano per essere intervenuto su alcuni dei temi più caldi della discussione, volevo rimarcare come la cosa più importante, in questa fase, sia il fatto che si sia riusciti a compiere il primo, fondamentale passo che si auspicava da tempo su queste pagine: aprire un canale di dialogo, franco e civile, fra la Federazione e la “base”.
    Credo che molti meriti vadano alla qualità complessiva degli interventi che si sono succeduti sul blog, nonché alla competenza di molte delle persone che partecipano, competenza che ha finito per imporsi fino a rendere credibile il dibattito anche nei confronti degli organi ufficiali della Federazione.
    In questo senso, il nostro blog intende continuare a porsi come una piattaforma, aperta ad ogni contributo, nella quale far confluire idee e proposte di miglioria, purché espresse in modo costruttivo e realistico.
    Credo che la capacità di ascolto reciproco sia alla base di una interazione positiva, della quale possa beneficiare tutto il movimento.
    L’intervista a Fabrizio Tropiano uscirà il prossimo giovedì e coprirà parecchi altri temi oltre a quelli discussi sopra.
    Grazie a tutti.

    ps
    In questo fine settimana nel mio circolo, il Kipling, a Roma, si tiene una tappa dei tornei invernali con formula Rodeo, organizzati da Santopadre e Cobolli.
    La manifestazione, complice un tiepido sole semiprimaverile, sta avendo un successo strepitoso, con un record di iscritti senza precedenti. Ieri c’erano soprattutto tantissimi ragazzini e adolescenti, una vera invasione, che hanno costretto gli attempati soci a rifugiarsi nella sala sociale a giocare a carte.
    Il circolo dispone di 13 campi, praticamente tutti riservati al torneo, e nonostante questo gli incontri da disputare sono stati talmente tanti che le gare di ieri sono terminate dopo le 10 di sera!

  401. max scrive:

    uella!!! il primo pensiero che mi viene è piemontese falso e cortese….(ovviamente non generalizzando). normalmente sarei portato a rispondere secondo il mio carattere, ma poichè per farlo dovrei entrare nel personale preferisco astenermi. mi limito a dire un paio di cose: primo che come al solito in italia si scambiano piccole, prive di importanza e quasi sempre controproducenti vittorie per risultati di valore (qui mi riferisco alla trevisan ed il problema di questo modo di pensare è davanti agli occhi di tutti e cioè i NON RISULTATI DEGLI ITALIANI NEGLI ULTIMI 30 ANNI) ed il tempo dirà come stanno realmente le cose…(e qui invece mi riferisco sia alla trevisan che ai più piccoli). secondo: in tempi non sospetti (e cioè quando del buon rocco non c’era ancora nessuna traccia sul blog) dissi che effettivamente mia figlia giocò malissimo quel giorno forse spaventata (ipotizzai io ripensando proprio alla staticità di quella sera) dalla stazza dell’avversaria (+ alta ma soprattutto con almeno 20 kg in più). prova di questo è che poi la comunque brava figlia di rocco perse molto facilmente in semi (e chi avrebbe vinto lo dissi prima del match ad entrambi i genitori spiegandogli anche il perchè) da una bambina con cui mia figlia ci giocò un set 15 gg dopo ad albinea perdendoci 7-5 ma giocandoci alla pari (ed anche questa di 15/20 cm più alta e di 10 kg in +) tant’è che il padre mi domandò come mia figlia avesse potuto perdere a roma. e quando il buon rocco dice di capirci un po’ di tennis non lo dimostra certo quanto parla di prep atletica video analisi etc immaginando che cose parecchio lunghe e complicate da acquisire ma soprattutto utili intorno ai 13 anni si possano imparare (e quindi risutare vincenti) negli stessi tempi con cui si impara a buttare in qualche modo di la dalla rete la palla, magari aiutati da un’età biologica che a 8/9/10 anni ma anche oltre fa da sola la differenza.

    chiuso questo discorso voglio complimentarmi con francesco (ma a roma e bari non aveva vinto la zerulo??) soprattutto per lo spirito di adattamneto della figlia che non ha piagnucolato per dover giocare con un’altra racchetta..

  402. Nikolik scrive:

    Apprezzo molto il tuo pacato intervento, Max, i miei sinceri complimenti.
    Però esageri quando parli di “piccole, prive di importanza e quasi sempre controproducenti vittorie” riferendoti alla Trevisan.
    Esageri, esageri, esageri.
    Le “piccole, prive di importanza e quasi sempre controproducenti vittorie” della Trevisan sono, invece, risultati enormi per una bambina di 14 anni e 2 mesi.
    Poi, certo, hai ragione, con il tempo si vedrà, ma quanto fatto fino ad adesso dalla Trevisan ha pochi precedenti, almeno in Italia, ma anche in Europa.
    Se son rose fioriranno, per ora sembrano orchidee.

  403. max scrive:

    grazie a nikolik e a tutti gli altri….

    nikolik quando parlo di piccole vittorie è evidente che parlo in rapporto agli obbiettivi che uno ha . la mia visione e la mia “guerra” è sempre contro il mondo dei grandi (per me classifica italiana e jr non esistono, fino ai 12/13 anni parlo di colpi e di gioco dopodichè passo al ranking wta) e come tu ben sai del ‘93 c’è chi è già 290 wta e non juniores (proprio questo non confronto fin da subito fa affondare i nostri che si trovano tardi e con poco tempo a disosizione a dover apportare modifiche a gioco e colpi). ed è proprio in questa ottica che ho fatto degli appunti ai colpi della trevisan, perchè quando giochi nel circuito maggiore (e quindi quasi sempre sul veloce) le sue aperture ampie, il suo servizio etc diventernno un grosso problema… poi nonostante che io parta dall’aver raggiunto qualche risultato nello sport (a livello mondiale però) non significa che debba aver ragione sempre al 100%, visto però che i top coach la pensano esattamente come me qualche dubbio dovrebbe cominciare a venirvi….

  404. andrew scrive:

    …calendario tornei u12 europei ITF…

    http://www.tenniseurope.org/asp-pages/Tour12/Calendar12-2008.pdf

    …ma da quanto ho capito decide la Federazione Nazionale su chi ci va o meno…

  405. Aldo Baglio scrive:

    FINALMENTE….
    Max è stato elevato a carature “divine” da questo blog che gli ha fatto fare addirittura la video analisi della Trevisan e di Miccini!!!
    Il buon Mad Max (ma che cosa hai vinto a livello mondiale?) è un signore che evidentemente non ha mai fatto sport e che con un’arroganza impensabile dispensa “legnate” a tutti e a tutto ciò che non è allineato con lui….
    Poi “rosica”, come si dice a Roma, dei buoni risultati degli altri.
    Se io fossi il padre di Martina, almeno potrei passare il mio tempo a girare insieme a lei per tornei invece che essere costretto a “masturbarmi mentalmente” scrivendo su questo Blog di questa o di quella teoria, a causa del fatto che la figlia (di MAX) seguita dal migliore preparatore atletico d’Italia è infortunata dalla fine di Novembre…….
    Max per favore, fatti un’overdose di umiltà e smettila di vessare tua figlia, che non ha “quell’innata voglia di vincere” che tu sbandieri tanto ma che è solo costretta da un padre che ha come obbiettivo: vivere “a schiena della figlia campionessa” dopo aver fatto “un investimento” (agghiacciante).
    Hai certamente ragione che non si costruiscono campioni seguendo i comandamenti della FIT, ma non ci si riesce neppure facendo quello che tu stai facendo A TUA figlia ( e bada che non ho scritto CON TUA figlia).
    Max, rimetti gli specchi in casa, forse riesci ad essere più obbiettivo!!!

  406. fabrizio tropiano scrive:

    è accaduto quello che temevo..
    siamo alle carte bollate.
    ciò mi pone in forte e corretto imbarazzo.
    la diatriba FIT BACCINI - SEMERARO/AZZOLINI non mi piace affatto.
    Ho conosciuto bene le stagioni delle carte bollate e vi posso assicurare che è brutto viverle dall’interno e dall’esterno della FIT.

    Queste carte bollate (anzi per ora solo lettere di un avvocato) non aiutano questo blog e ciò che si voleva creare (un canale informale ma sempre un canale tra il mondo dei maestri genitori e la FIT) viene, per quanto mi riguarda, compromesso.

    Se mi volete credere vi posso assicurare che tutte le battaglie legali intraprese dalla FIT centrale erano sacrosante e moralmente ineccepibili, volte a cacciare i “mercanti dal tempio”.
    pertanto spero che tutto si risolva serenamente e quanto prima poichè sarei in grande difficoltà a pertecipare ad un dibattito nato da giornalisti in lite giudiziaria con la FIT cui appartengo.
    E’ una questione di serietà e coerenza.
    Sono certo che sarò compreso.
    spero di vedere il sereno quanto prima e poter continuare un simpatico e utile colloquio in questo blog.

  407. francesco scrive:

    rispondo a max, a Bari ha vinto ,nella categoria 97 la Tagliente ed al master OUATT la Alessia Perrone entrambe pugliesi della nostra macroarea , la Perrone ha vinto anche il Lemon bowl l’anno scorso,e comunque ribadisco che aldilà della ovvia soddifaziuone per la vittoria del torneo quello che più mi ha impressionato è stata la capacità di autogestirsi da parte di mia figlia e concordo pienamente con Kill Bill che la presenza dei genitori in quella circostanza probabilmente non avrebbe giovato psicologicamente.

  408. max scrive:

    francesco ora ho capito, pensavo che tua figlia fosse del ‘98…

    vedi caro aldo io ho molti difettti (eccome se ne ho) però fortunatamente guadagno abbastanza da nn dover andare a schiena di nessuno, e sorattutto non sono mai stato (anche perchè anche qui fortunatamente non ne ho motivo) invidioso di nessuno, anzi…. invece un mio grandissimo difetto è quello di dire ad alta voce quello che penso ma soprattutto di dirlo prima (dopo è troppo facile e non mi diverte). in italia già risultano antipatici quelli che vincono e riescono in qualcosa figurati quelli che lo ipotizzano senza aver ancora vinto nulla (nel tennis)….ed è vero potrei anche sbagliarmi, ma che male ci sarebbe, ho sbagliato molte volte nella vita quindi non ci sarebbe problema (e soprattutto non ho ammazzato ed insultato nessuno..), l’importante però è fare le cose con passione. del prep atletico, qui ne abbiamo parlato + volte e sulla sua bravura non è importante che lo affermi io forse, ma il fatto di aver lavorato con piatti forse dice qualcosa… ed io non incenso assolutamente mia figlia anzi dico sempre (come dice piatti anche nella sua ultima intervista) che allenati in un certo modo tutti entrerebbero nei primi 10 perchè nei primi 10 arrivano i normali, è chi non ci arriva che è anormale (e qui io sono stato molto + umile dicendo che è normale chi arriva nei primi 100). da questo modo di intendere le cose è nato il mio pensiero (ma che per i canoni della video analisi è un dato di fatto) di dire che non mi piace assolutamente come gioca la trevisan (con cui visto l’ardore la maleducazione e la cattiveria hai sicuramente qualcosa a che fare) a cui comunque non ho mancato di augurarle il meglio che a mio avviso però potrà arrivare solo a fronte di un cambio repentino di rotta. e vai tranquillo che non mi masturbo mentalmente scrivendo sul blog, mi diverto come fa mia figlia quando gioca a tennis, ciao ciao

  409. andrew scrive:

    Sig. Tropiano…è stato bello, diciamo una sveltina…

    rimpiangerò a lungo il suo contributo e l’apertura verso noi genitori, purtroppo squagliatasi in un giorno e mezzo…

  410. max scrive:

    e credo sia importante ricordare che alle persone INTELLIGENTI le critiche aiutano a migliorare soprattutto quando sono costruttive…..

  411. stefano grazia scrive:

    scusa,fabrizio tropiano, ma che c’entrano Baccini, Azzolini e Semeraro col Blog di Ubaldo Scanagatta? E ancora di più con questa subarea del Blog? si,vabbè, tutto è nato da una Lettera di Ubaldo ai Tennisti Italiani (che invitava giornalisti e italiani alla reciproca convivenza!) alla quale ha risposto Baccini scatenando una replica legale dei direttori di Match Point… Embè?
    Sono sicuro che non è così ma leggendo il tuo post uno può anche pensare che ti hanno “fatto telefonare” da qualcuno invitandoti a non partecipare, come nei peggiori film di serie B…Boh, sarò naif ma,citando Manfredi in Riusciranno i nostri eroi, a volte … siete strani voi bianchi. O così apparite a me che vivo in Africa e che devo risolvere altri problemi più pratici che preoccuparmi di ferire con le parole, se me ne scappa una di troppo.
    E qualcuna di troppo sicuramente è scappata, specie in passato, a Max che fu subito soprannominato da me Mad Max e che ora si trova attaccato su più fronti (l’immagine è quella della Colonna degli Inglesi de The Last Of Mohicans che si ritirano dal Forte conquistato dai Francesi e marciano in una radura fra due boschi e dai boschi all’improvviso e a intervali irregolari si lanciano gli indiani di Magua per delle incursioni rapide e solitarie … corrono,colpiscono, seminano il panico e scappano ritornando nella boscaglia…Ecco, non scappate, Rocco e Aldo…se avete qualcosa da dire, dite pure, ma attenzione, Mad Max ha valutato un video di Martina Trevisan, ne ha fatto cioè la videoanalisi … è stato impietoso? E’ una sua opinione…Qualcuno (vedi roberto) si è dimostrato subito in disaccordo, altri (fra cui il sottoscritto) hanno dissertato sull’utilità o sull’essenzialità della video (psico in questo caso)analisi…il tutto fra amici…vogliamo continuare a farlo? Tra l’altro sarà stato impietoso,rozzo,
    maleducato “sborrone” che è peggio di sborone con una r sola, ma negli ultimi posts sta facendo invidia a Nikolic e Thomas Yancey…perfino Chloe de Lisser potrebbe dirsene ammirata…e sta a vedere che siamo riusciti nell’impossibile, abbiamo trasformato Mad Max in un gentiluomo inglese…In realtà da quando ci ha confessato di essere 169 per 100 chili io me lo immagino un po’ come l’Orribile Hulk… vedrete, prima o poi riesplode … Certo,Max,io mi metto anche nei panni di Rocco e Aldo: conoscono i Trevisan, conoscono Martina, magari si sono sentiti offessi,imbarazzati per lei…(io l’ho vista giocare l’estate scorsa a Sanremo e subito mi era apparsa insieme all’inglese Laura Robson una delle migliori,cfr i miei post dell’epoca) Ma in fondo Max ha esaminato il video della Trevisan come avrebbe esaminato e analizzato un video della Pennetta o della Santangelo, cioè in forma impersonale, come un giornalista un critico un coach (un tifoso) analizza il gioco di un campione che vede in tivù, una figura astratta…Certo, Martina non è una figura astratta, merita rispetto, è comunque la migliore delle italiane della sua età…nellle sue iperboli Max dice di non rifarsi a questi esempi ma di mirare molto più in alto…E’ puro delirio? chissà, forse, vorrei avere le sue certezze (mi ricordano quelle di richard williams o di Earl woods ma ovviamente chissà quanti altri genitori le avranno avute …) max dice altre cose,molto giuste e a volte molto saggie (che l’educazione è importante, che la scuola è importante, che i genitori ai tornei dovrebbero stare zitti e buoni, che i tornei sono solo delle verifiche, che se si sarà sbagliato vabbè, vorrà dire che ha passato del tempo insieme a sua figlia felice di farla sognare…) ma queste cose vengono spesso perdute perchè ovviamente sommerse dal peso delle “altre” … Dovrei dire a Mad Max di moderarsi? Mappercarità, continua così…
    A proposito Max NON è IL VERBO di questo Blog, no, è solo una delle voci … a volte si va d’accordo,a volte si dissente… Rocco e Aldo siete liberi di dissentire, di crocefiggere Mad Max, ma non giudicate positiva o negativa-la videoanalisi,per esempio- a seconda di quel che ne dice Max… diteci piuttosto cosa ne pensate voi…non ce l’avete detto, nella furia di difendere l’onore di Martina (e mi piace pensare più che siete deiDifensori che degli Assalitori), ve ne siete dimenticati…Diteci qualcosa di “tennista”: cosa ne pensate dell’importanza dei genitori (Max è un esempio…voi conoscete i Trevisan,forse: come sono i Trevisan? Come siete voi…Su,dai, litighiamo pure qualche volta ma poi riprendiamo la critica propositiva, costruttiva, aneddotica (perchè dal raccontare chi siamo noi scopriamo poi di non essere soli di laà dalla rete)

  412. roberta 2005 scrive:

    Molto interessante questo blog che ci ha fatto scoprire il nostro presidente della FIT Lazio Tropiano parlandone nella sua rubrica Pallonetti Morali.
    Sono un genitore di un giovane under 14 del Lazio e insieme ad altri genitori di ragazzi abbiamo deciso di intervenire volentieri.
    Molte cose giuste sentiamo dire (il vincolo, i costi del tennis, le selezioni troppo severe della FIT, ecc.) tutto vero ma noi abbiamo una fortuna nel nostro rapporto con la FIT: il nuovo Presidente del Lazio!
    Non avete idea dell’aria pulita che si respira in regione, del moltiplicarsi delle iniziative e della sensazione di avere una politica giovanile finalmente attenta alle esigenze dei ragazzi e delle famiglie…
    Fabrizio Tropiano sta trasformando il tennis regionale, credeteci.
    Ci sentiamo finalmente coinvolti anche se molto ancora vorremmo.
    Condividiamo i suoi interventi di richiamo all’etica sportiva e anche le iniziative di “bacchettare” noi genitori le abbiamo vissute bene e condividendole, anche perché accanto a quelle vi è vera attenzione alle nostre esigenze.
    Spesso scriviamo email al Comitato regionale e… udite, udite… il presidente risponde di persona alle nostre lamentele e richieste!
    Poi la sua rubrica è un segno di affetto e trasparenza verso il mondo dei maestri e dei ragazzi; prima ci sentivamo solo “genitori paganti”!
    Il progetto Casa Lazio (anche se molto ambizioso) ha distribuito per la prima volta contributi ai giovani in base a dati oggettivi e poi la presenza ed il contatto del responsabile tecnico (finalmente una donna, la maestra Marina Guglielmi) che non manca mai di essere con i genitori - da genitore quale è - ci dà garanzia di serietà correttezza e trasparenza.
    Una sola paura… che il potere cambi il nostro giovane Presidente!
    Se questa è la FIT viva la FIT!

  413. Mauro scrive:

    Egregio Aldo Baglio (nome falso immagino), dovrebbe sapere che in tutte le accademie del mondo, i bambini/e dell’età della figlia di Max, si allenano così o forse più intensamente. Può essere giusto o sbagliato, dipende dai punti di vista ma è così. Provi per piacere a chiedere quanto si allena la Ferrari (campionessa di ginnastica artistica) e da che età. Perchè nessuno si scandalizza? La Sig.na Martina Trevisan, se non lo sa provi a chiedere da quanto si allena e quante ore al giorno, vedrà che sarà come e più della figlia di max.

  414. Mauro scrive:

    Caro Fabrizio (Tropiano), i tuoi “pallonetti” falli dove vuoi, tanto è così chiaro che sei talmente “Federale” che di “passanti” non ne farai mai.

  415. max scrive:

    in più lo stesso roberto parlando della trevisan scriveva:

    L’unica cosa che non mi è piaciuta sono le aperture parecchio ampie, ma la ragazzina pare avere un braccio proprio veloce e forse se lo può permettere.

    quindi la mia non era certo un’offesa ma una constatazione. in più, nella realtà come ormai tutti sanno io non venendo dal tennis ho fatto la “video analisi” della vita e sto mettendo in pratica nel tennis tutte le cose che ho riscontrato simili, in tutte le persone che ho conosciuto e che hanno avuto successo a livello mondiale (nel commercio, in borsa , nell’edilizia, in finanza in altri sport che quando arrivano a livelli “mondiali” non sono altro che il lavoro dello sport etc etc), ma lasciando la gestione della parte tecnica a professionisti super qualificati del settore con e di cui condivido il modus operandi. nella mia continua ricerca del meglio (da dare a mia figlia) il caso ha voluto che scoprissi che gente del calibro di piatti e sartori ma anche bollettieri (letti i racconti di stefano, strategic zone compresa) la vedono come me. quindi quando attaccate me in pratica state dando dei deficienti a industriali broker imprenditori multi milionari, nonchè a piatti sartori e bolletieri (e forse non sono io a dover fare un bagno d’umiltà..). e come diceva stefano non avendo nulla da ribattere sapete solo urlare insultare e non accetare il confronto, le critiche un po’ come nei modi della fit o dei vecchi maestri e come successo anche nella diatriba con brandi. se pensate che sbaglino dei milionari che hanno raggiunto il successo nella vita come potete pensare di essere infallibili voi che non avete ancora fatto nulla??? strani sti italiani…..

    è vero stefano un po’ siete riusciti a cambiarmi e a farmi riflettere, molte volte rileggendomi non mi sono piaciuto proprio, pur scrivendo cose in cui credo ancora oggi, ma il modo è stato spesso orribile. detto questo ovviamente continuerò per la mia strada prontissimo però a ricredermi se qualcuno mi dimostrerà che è giusto farlo o se mi accorgessi anche del più piccolo errore perchè io continuerò giornalmente ad aggiornarmi, ad ascoltare ed a imparare da tutti, confrontandomi poi con i miei collaboratori per farmi un’idea e tracciare la via maestra, e questo LORO nn lo sanno fare ma infatti LORO non arriveranno da nessuna parte….

  416. Mauro scrive:

    “Una società che addomestica i suoi ribelli, ha trovato la pace, ma ha perso il suo futuro.”

  417. stefano grazia scrive:

    grande Max…allora c’e’ davvero speranza per il mondo e tutti noi…I’m very proud of you…

  418. DYLAN THOMAS scrive:

    a Max :

    Probabilmente sei uno che vuol credere ai sogni ed in questo non c’e’ nulla di male .

    Anch’io penso che tu sia esagerato,come dice Nikolik,e che tu ti stia creando delle aspettative eccessive su tua figlia.

    Il fatto poi che ti accomuni ad alcuni grandi coach la dice lunga sul tuo modo di pensare.

    Come dire che se io sono d’accordo su come opera un chirurgo allora sono come lui…..o se sono d’accordo su come un ingegnere aereonautico costruisce un Boeing allora sono come lui……

    Poi l’equazione che proponi a piu’ riprese SOLDI = SUCCESSO e’ una cosa avvilente , infantile.

    Si vede che non sei ancora arrivato a capire che il successo vero (e la Felicita’)e’ fatto di altre cose,molto piu’ semplici.

    PERO’ , e qui si impone una riflessione piu’ tecnica..

    Posto che Mad max esageri, ma se tutti i genitori facessero come Lui ?

    Se davvero 10.000 bambine normodotate del 98 (come la sua) si allenassero 3 ore al giorno di tennis e 1 ora e mezzo di preparazione atletica cosa succederebbe ?

    Probabilmente si rovinerebbero 10.000 bambine(tant’e’ che la sua dice lui e’ sempre infortunata) ,ma una o piu’ riuscirebbero a scalare le classifiche WTA ?

    Se qualche tecnico puo ‘ rispondere ,questo sarebbe un tema.

    Probabilmente quello che fa MAX lo stanno facendo molti genitori nell’europa dell’est,o nell’ex unione sovietica ,o in Cina…..

  419. Enzo Lo Iacono scrive:

    Senza prendere le difese o le parti di nessuno, ne tantomeno quella di Max del quale mi sento a volte di “polo opposto”.
    Stiamo trascurando però un aspetto importante:
    la domanda non dovrebbe essere se Max dice bene, ma piuttosto se sua figlia vuole veramente fare ciò che le si fa fare.
    E questo lo può sapere solo Max.
    In questo periodo, “il piccolo Seby”, mi sta chiedendo spesso di stare più in campo, ma io ho capito che vuole “giocare di più”, quindi lasciando le stesse ore di allenamento che svolge, ho aggiunto dei match amichevoli, organizzandogli partite con bambini del suo livello 95/96 (e non della sua età) nei vari circoli della provincia. Questo ritengo voglia lui.
    Quindi, credo che non esista una formula magica in ordine alle ore di allenamento, ma come spesso scrivo: “Diamo ad ogniuno il tennis che vuole!!” D’altronde, sarebbe un peccato non farlo giocare se lo vuole. Per questo sono sicuramente in disaccordo con il post di qualche giorno fa, dove c’era scritto che una bambina non doveva giocare oltre le 2/3 volte la settimana per poter “desiderare” il tennis.

    Caso Fabrizio Tropiano:
    Neanch’io ho ben capito cosa c’entrano le carte bollate con questo blog; però, se è vero quanto scrivono i genitori del Lazio (e non ho motivo di dubitarne), la presenza in questo blog di Tropiano potrebbe sicuramente essere propedeutica per l’evoluzione della F.I.T.. E se veramente è, come viene descritto…. (udite, udite), gli auguro di diventare presidente nazionale (con tanto di rispetto per Binaghi).

    Non mi spetta fare il moderatore, ma pregherei tutti di lasciar perdere i personalismi offensivi sui figli e scrivere in modo generico e costruttivo; tanto Max ormai abbiamo imparato a conoscerlo e probabilmente lui sa quello che fa e lo fa nella maniera corretta; certo è che se il tipo di allenamento che lui propone alla figlia, lo si propina come “verbo”, allora ci ritroveremo veramente un campione e mille bambini “scassati”.
    Io non ci sto!
    E si badi bene: nella migliore delle ipotesi bisogna scegliere se avere un figlio socievole e “normale” (ottima l’attività di Grazia Jr) o un figlio campione!

  420. max scrive:

    mauro non sono addomesticato, ma una guerra contro chi non ti è nemico mi sembra stupida…e poi l’ho detto, continuerò per la mia strada

    hai visto stefano…..

    a dylan

    ci sono parecchie cose che non hai o che non vuoi capire. prima di tutto io non mi sono creato alcuna aspettativa, ho delle mie idee,delle mie esperienze che come risultato portano a certe deduzioni logiche, se poi saranno sbagliate amen. secondo io non mi accomuno a nessun grande coach (ci mancherebbe, mica l’alleno io) casualmente durante il mio aggiornamento continuo ho letto che ci accomuna lo stesso modo di pensare e di conseguenza a gente che ragiona in questa direzione ho affidato mia figlia per la parte fisica e tecnica. non ho inventato nulla anzi nessuno più di me ha seguito la strada più corretta (e indicata da tutti istituzioni comprese) avendo dato mia figlia in mano a gente super collaudata ed esperta (come ce ne sono anche altri, ma con la differenza che loro condividono con me anche il modo di ragionare) e non a dei ciarlatani o peggio ancora allenandola con dei miei metodi.. e questo al contrario di molte genitori meno “invasati”, perchè non tutti i maestri e prep atletici sono esperti e collaudati….a te forse non piacerà ma l’accomunare il denaro (se guadagnato lavorando) al successo è elementare, chi è più bravo più ne fa o ancora credi alla befana che dice che chi li ha guadagnati è stato fortunato e chi non li ha guadagnati è solo per sfortuna!!!! e la storia dell’infortunio mi conferma la malafede, leggete solo quello che vi fa comodo: RIPETO MIA FIGLIA NON SI E’ INFORTUNATA GIOCANDO A TENNIS O ALLENANDOSI MA PROVANDO A FARE UNA SPACCATA COME LE AVEVA FATTO VEDERE LA SUA AMICHETTA CHE FA RITMICA. E TANTO PER ESSERE CHIARI NON ERA UN INFORTUNIO VERO E PROPRIO MA UN’INFIAMMAZIONE ALL’INTERSEZIONE DELL’ADDUTTORE (L’INGUINE) CHE SI TROVA IN UNA POSIZIONE ANTIPATICISSIMA E DI CONSEGUENZA NON E’ MAI A RIPOSO COMPLETAMENTE, CHE PER SOLLECITARLA BASTA GIRARSI PER RISPONDERE A CHI TI HA CHIAMATO. CON TUTTO CIO’ HA RICOMINCIATO GLI ALLENAMENTI.
    altra prova del vs parlare a vanvera è che in quattro anni di allenamenti mia figlia per il troppo allenamento non ha mai avuto nulla ed i suoi ritmi di allenamento sono organizzati dai tecnici da me preposti e non dal sottoscritto che è preposto “solo” a monitorare che tutto vada per il meglio e per proporre costantemente delle migliorie (oltre che a fare da sponsor).

    sinceramente ho l’impressionie che molta gente che ci legge (e scrive ogni tanto quando nn ce la fa proprio più) sia repressa e che siano loro invidiosi per il fatto di non poter fare quello che noi facciamo per i ns figli, persone che magari hanno la moglie che nn è neanche troppo d’accordo che i figli si allnenino molto, al contrario di noi che insieme alle ns famiglie al completo coltiviamo la stessa passione inseguendo un sogno. e queste persone sono morte dentro, vivono una vita grigia ed impazziscono.. e a questi si aggiungono alcuni maestri che si riconoscono nella loro incapacità e non solo in quella di sognare…
    e queste persone non sono per nulla umili anzi il loro ego, la loro invidia sono enormi tant’è che ogni tanto esplodono e mostrano il loro vero volto….

  421. atti scrive:

    Se la mettiamo sul personale è meglio chiudere baracca e burattini. In questo spazio da molti mesi si esprimono opinioni, considerazioni, sogni, cavolate… pero’ cercando di non scendere “troppo” , soprattutto se si parla di scelte familiari… non avendo nessuna di noi la magica sfera di cristallo (a parte Stefano che in Africa potrebbe segnalarci qualche apprendista Stregone…)
    Quando ho letto video/valutazioni su quello o quell’altro immaginavo che poi qualcuno prendesse ovviamente posizione, capisco lo spirito sincero di espressione/valutazione di Max, ma anch’io fossi stato parente o amico un po’ mi sarei arrrrrr….. to.
    Non da meno mi è piaciuto il commento espresso sulla figlia di Max , RAGAZZI NON CI SIAMO, ho anch’io una delle 2 figlie del 198 e francamente mi sembra banale commentare performance e valutazioni a quell’età… chi vivrà vedrà, ma certamente 2 games in + o in – adesso valgano come un castello di sabbia in riva al mare….
    Da quando MAX ci ha parlato di Viedoanalasi si sono impennate le vendite di Videocamere …. Scherzi a parte credo che per gli Under 12 serva + per far rivedere i ragazzi su tattica, tecnica e comportamenti che non su biomeccanica e gesto perfetto, comunque libera scelta ad ognuno se ritiene (Piatti se ci sei batti un colpo) questo un punto “fondamentale” già a 8-9-10 anni, ma inizialmente quando guardo un U10-12 cerco di intuirne lo spirito agonistico, le doti tecniche ed atletiche; facciamoli crescere con un buon grado di addestramento, che… eventualmente… per i dettagli ci sono fior di accademies e/o coach in fila che aspettano….. ( avercene di Trevisan .. con apertura ampia)
    Mia figlia + grande (del ’95), nel 2007 ha partecipato ad alcuni tornei ETA e mi ha raccontato scene al limite del maltrattamento su alcune ragazzine dell’est…che avevano perso. In alto quelle ragazzine non arriveranno solo con la viedeonalisi, ma purtroppo anche per “merito” di qualche videoceffone….con apertura larga…. e piedi a martello.
    Inoltre chi ha iniziato a leggere il Blog fin dall’inizio ha un certo tipo di visione, e noto che difficilmente scivola … mentre, in alcuni casi, chi prova ad inserirsi in corsa spesso non coglie fino in fondo il senso dei commenti altrui… Quindi rileggere please.
    Altrimenti, e sarebbe un peccato, rischiamo di trasformarci in… “QUELLI DEL BAR TENNIS” stile processo di Biscardi.
    Ciao.

  422. andrew scrive:

    ragazzi…ragazzi?

    credo di aver capito che l’importante non è scendere in basso quanto risalire…anzi, una discesa agli inferi ogni tanto può essere di aiuto…

    atti:
    cosa ne pensi del fatto che il nostro circolo non organizzi uno straccio di torneo u10, 12, 14? e che neppure in provincia se ne possano trovare? comincia a fare il pieno di benzina…

  423. stefano grazia scrive:

    Bravo Atti, hai colto nel segno quando annoti: “Inoltre chi ha iniziato a leggere il Blog fin dall’inizio ha un certo tipo di visione, e noto che difficilmente scivola … mentre, in alcuni casi, chi prova ad inserirsi in corsa spesso non coglie fino in fondo il senso dei commenti altrui… Quindi rileggere please.” CERTO, NON VOGLIAMO SCORAGGIARE NESSUNO MA BISOGNEREBBE LEGGERE E RILEGGERE E SEGUIRCI PER UN PO’ ANCHE O SOLO PER COMPRENDERE LE DIVERSE PERSONALITA’ E QUINDI ANCHE “IL TONO” DI UN POST … Almeno, rileggetevi gli ultimi 2-3 riassunti! Se non ne avete voglia, va bene lo stesso ma prima di partire in quarta state con noi per un mesetto (tanto noi ci facciamo 400 posts come ridere) e scrivete due-tre posts voi di assaggio … ognuno di noi scrive, cambia idea, a volte si contraddice ma tutto sommato si diverte anche a leggere che altri non la pensano come lui perchè spesso,nel tentare di spiegare la propria posizione, si arriva anche a capire quella degli altri e a scoprire che magari non esiste una sola verità …

  424. DYLAN THOMAS scrive:

    COPIA -INCOLLA DA UN POST DI MAX :

    ” nella mia continua ricerca del meglio (da dare a mia figlia) il caso ha voluto che scoprissi che gente del calibro di piatti e sartori ma anche bollettieri (letti i racconti di stefano, strategic zone compresa) la vedono come me. quindi quando attaccate me in pratica state dando dei deficienti a industriali broker imprenditori multi milionari, nonchè a piatti sartori e bollettieri”

    E DICI CHE NON TI ACCOMUNI A LORO ???

    continuo a non capire …

    Comunque attendo i commenti dei tecnici ,se ce ne sono ancora (a parte ENZO)e non si sono stufati di sentire soltanto parlare i genitori,sulle probabilita’ di successo con allenamenti tipo MAX su bambine under 10 ….

  425. max scrive:

    ATTI sono d’accordo, ma anche a te consiglio di rileggere i post e non per polemizzare ma per chiarezza …

    quando dici: “anch’io se fossi stato un parente mi sarei arrabbiato etc etc.” quando ho portato mia figlia a fare video analisi la prima cosa che mi hanno detto è stata quella delle ampie aperture ben evidenziata anche nel dvd che mi hanno dato, oltre ovviamnete ad altri difetti. io però non ho insultato nessuno, ho portato il dvd in accademia l’hanno guardato abbiamo discusso e insieme abbiamo telefonato ai video anallisti. il risultato che ne è venuto fuori è che è normale la ricerca della max potenza in una bambina di 9 anni ma c’è anche la consapevolezza che bisogna pian piano correggere questo movimento. in allenamento quindi una volta a settimana si lavora solo su questo e negli altri gg le si fa notare l’errore, poi un paio di gg prima dei tornei nn le si dice + nulla . questo per dire che il discorso delle ampie aperture non è una mia personale opinione ma il “pensiero” dell’ultima tecnologia tennistica, oltre che di qualunque avveduto coach poi uno potrà dissentire o potrà forse un giorno dimostrarsi sbagliata (anche se dubito fortemente) ma questo è…. ed ancora più importante che per me è stata un’occasione di ulteriore crescita personale ma soprattutto lo è stata per mia figlia e non un modo come un altro per litigare o per cercare di dimostrare chi avesse ragione. ed il fatto che due e + coach abbiano trovato l’intesa credo la dica lunga…..

    ed è inutile anche chiedere a piatti di battere un colpo, l’ha già battuto parecchie volte su TENNIS ITALIANO con più articoli e l’ultimo è stato anche postato qui sul blog da fulvio (fognini). inoltre il colpo l’ha battuto solo ed anche in compagnia di sartori con parecchi libri e dvd che parlano di tutte queste cose, quindi RIPETO NON SONO MIE OPINIONI, basterebbe avere la voglia e l’umiltà di leggerli e guardarli. tanto è vero che la frase detta da piatti che più mi è rimasta impressa è quella che parlando di djokovic diceva: “è stato il primo giocatore con cui non ho dovuto buttar via la maggior parte del tempo a correggere i suoi errori e difetti, e questo è solo merito del buon lavoro fatto dalla famiglia quando lui eragiovanissimo”.

  426. andrew scrive:

    un aneddoto dal recente raduno di u10 della nostra provincia….

    erano in 4 e hanno palleggiato per una mezz’ora, quindi hanno fatto 20 minuti di doppio…Al termine, il responsabile, un’istituzione della provincia e maestro da xx anni, ha conversato un po’ con i bambini…Mio figlio ha dichiarato che a lui piaceva Nalbandian…Non l’avesse mai detto: è partita subito una rampogna derisoria sul fatto che l’unico modello dovesse essere LUI, Roger Federer….(che giocava così bene che “sembrava quasi avesse imparato da me”)…Fortunatamente, mio figlio rientrando alla base sentivo che continuava imperterrito a difendere il suo beniamino conversando con i compagni…

    Sono forse piccolezze ma io non posso fare a meno di notarle…La mentalità è sempre quella…NON AVERE FIDUCIA/RISPETTO dell’individualità ma cercare sempre di convogliare-incanalare il soggetto in base al proprio “piccolo” punto di vista…

    Fortunatamente ripeto, mio figlio sembra essere al di sopra di tutto ciò…

  427. Mauro scrive:

    Se tutti la pensassero come me, che ci starei a fare in questo blog.

    Max, non era per te, tu non sei addomesticabile. (per fortuna).

  428. max scrive:

    il fatto che mi accomuni il modo di pensare nn significa che io mi paragoni tennisticamente a loro, diciamo solo le stesse cose, che sono quelle di cui parlo sempre io e cioè quelle che sono riscontrabili in qualsiasi settore praticato in maniera professionale e non specifiche del tennis, settori dove forse io, voi e mille altre persone sono sullo stesso piano e forse più di piatti sartori etc etc. ma è così difficile da capire???? e il problema del tennis italiano è proprio questo e cioè che la gente pensa di trovare il bandolo della matassa cercando solo “dentro” il tennis mentre le risposte sono fuori constatato che in italia si conosce solo il tennis amatoriale ed agonistico mentre il tennis (quello che conta e di cui parliamo noi) ora è un’impresa…

  429. max scrive:

    incredibile!! quel maestro allora è rovinato, xchè se spera di poter insegnare ai suoi allievi a diventare federer siamo a posto… ed invece ti dico di più lui aspetterà che ne venga fuori un altro da solo…. e questi sono i maestri di cui scrivevo sopra…

  430. max scrive:

    dylan ora capisco perchè continui a nn capire..se pensi che qualcuno di noi possa stufarsi, oltre a significare che non hai letto mesi di post significa anche che sei di coccio!!!

  431. atti scrive:

    Andrew:
    Per organizzare un torneo U10-12-14-16 il circolo con strutture medio piccolo perde una settimana per Sat-agonisti e soci.

  432. nipa scrive:

    Scusate ragazzi ma bisogna comprendere coloro che inserendosi soltanto adesso non hanno carpito o meglio accettato lo spirito (mi viene da dire lo SLANG??!!) di questo blog!

    Mi associo all’ultimo pensiero di MAURO
    x Max, continua così!

    I miei complimenti, presidente Tropiano! Coraggio continua così e nella tua regione il livello salirà sempre di più. Un solo rilievo (provocatorio forse per altri presidenti…!!!) di : come mai il NIKE è presente nel Lazio solo con una tappa?

  433. andrew scrive:

    e qui Max ha secondo me centrato il problema….

    “cioè che la gente pensa di trovare il bandolo della matassa cercando solo “dentro” il tennis mentre le risposte sono fuori constatato che in italia si conosce solo il tennis amatoriale ed agonistico mentre il tennis (quello che conta e di cui parliamo noi) ora è un’impresa”

    ossia, dovrebbe ormai essere chiaro che se i circoli, per vivere, necessitano di soci, è troppo chiedere loro di allevare dei “tennisti”: non possono farlo!!!

    al massimo allevano quei due o tre ragazzi più dotati per fini di reclutamento o di propaganda….NON C’E’ DIETRO ALTRO!!!!…inutile cercarlo o farsi rassicurare…

  434. andrew scrive:

    hai ragione Atti:

    tuttavia, mi sfugge il significato della parola “Perde”…

  435. atti scrive:

    Andrew:
    Per organizzare un torneo U10-12-14-16 il circolo con strutture medio piccole perde una settimana per Sat-agonisti e soci, sopratutto se hai già tanti tornei Over-Future-Open- serie A non è facile “incastrare” tutto.
    Io, i tornei Under li farei tutti in circoli grandi accessibili facilmente da ogni angolo della regione (vicini all’autostrada), sfruttando feste, sabati domeniche, magari con doppio turno mattina + pomeriggio, ma questa è fantascienza…
    Per dirti l’anno scorso per i regionali U12 mia moglie è andata 5 volte a VR (110+110 km cad.), secondo te non so quanto costa la benzina ?
    Inoltre, in un occasione (semifinali) pioveva e non avevano campi coperti, ma piuttosto di chiedere un favore ad un circolo vicino li hanno spediti tutti a casa… e parliamo dei regionali figurati il resto.
    In compenso abbiamo 2 Montain bike nuove in casa ( che sia un messaggio indiretto della FIT sul pedalare in ogni senso…).

  436. andrew scrive:

    Atti:

    al nostro circolo al sabato e alla domenica non c’è nessuno (e mi hanno pure spento le luci di proposito mentre provavo le battute da solo…) perché d’inverno la prassi è andare a sciare…

    …stai attento perché rischi di passare dall’utente che utilizza il circolo per fini tennistici al genitore di bambine dotate che viene utilizzato per fini di circolo…il confine è assai precario…

  437. stefano grazia scrive:

    ATTI:Per dirti l’anno scorso per i regionali U12 mia moglie è andata 5 volte a VR (110+110 km cad.), secondo te non so quanto costa la benzina ?
    Invecemia moglie a Dicembre si faceva una settimana da Bollettieri e poi nel week end sceglieva uno dei 30 tornei che si facevano in Florida a tiro di 1-2 ore di strada e si giocava dalla Mattina alla Sera (ed eventualmente ti fermi in un motel, visto che è un fine settimana e anche se non fossi in Florida il giorno dopo non vai a scuola).
    E’ vero che nemmeno gli Stati Uniti hanno più 40 giocat(insori nei top 100 e che anche loro hanno i loro problemi di reclutamento e addestramento, ma PROPRIO NON RIESCO A CAPIRE PERCHE’ UNA COSA COSI’ SEMPLICE COME SPOSTARE TUTTI I TORNEI NEL FINE SETTIMANA non riesca a passare, che dico a passare? DOVREBBE ESSERE IMPOSTA CON LA FORZA, D’AUTORITA’,D’UFFICIO (così come la rimozione del vincolo e soprattutto LA DISPONIBILITA’ DEI CAMPI GRATIS PER GLI UNDER nelle ore pomeridiane se i campi non sono occupati da soci)…
    MAX:
    ho appena saputo che Piatti e Sartori stanno ricevendo tonnellate di email di protesta perchè usano e hanno parlato bene della videoanalisi NONOSTANTE anche tu,l’Orribile Hulk del Tennis, la usi e ne parli bene…Sembra che siccome tu la usi e ne parli bene, deve essere per forza una monnezza …

  438. max scrive:

    ma la cosa divertente è che chi mi odierà di + saranno i maestri che saranno subissati da domande e richieste.. poi quando cominceranno a fare qualche seduta gli accidenti arriveranno da maestri figli e genitori. i primi cominceranno a dire che i movimenti si stanno incasinando, i secondi che non capiscono cosa devono fare, che si rompono e quando perdono la colpa è dei nuovi movimenti mentre i terzi che dovranno subire da tutti…

  439. pibla scrive:

    Stravedo per il nostro “chairman” Stefano, ma di certi personaggi in questo spazio non si sente proprio il bisogno, l’infinito squallore di chi tira in ballo i figli per attaccare personalmente il genitore non ha davvero uguali né giustificazioni in prese di posizione magari un pò nette ma che non contenevano niente di personale, ogni tanto bisogna anche avere il coraggio di dire: “Signori se questo è il tenore delle vostre argomentazioni, beh, allora siete capitati nel posto sbagliato. A non risentirvi. Adieu!”

  440. pibla scrive:

    p.s. a Tropiano gli è arrivata la telefonata, matematico. Anche perché la tempistica non torna; è intervenuto quando la diatriba Baccini Semeraro/Azzolini era già in corso e dopo mezza giornata scrive “è accaduto quello che temevo”, mah…..a dir la verità se qualcosa era accaduto, era già accaduto quando hai scritto il primo intervento….in più, in questo blog di giornalisti in lite con la Fit non se ne vede, perché è vero che la lite è nata in seguito ad una lettera aperta di Ubaldo, ma poi Ubaldo è rimasto completamente estraneo alla contesa e così pure tutti gli altri giornalisti del blog, mah……davvero un fine sett di difficile comprensione per una mente semplice come la mia….

  441. Mauro scrive:

    Bambini prodigio con racchetta. Come aiutare tuo figlio a diventare campione.
    Questo è l’argomento di quest’angolo del blog caro Dylan Thomas, e non come aiutare il tuo allievo a diventare campione.
    Detto ciò i contributi di tutti sono ben accetti ed anzi auspicabili, ma uno non si può incavolare se si parla di basket in un sito di basket e dice che è meglio parlare di curling, vada in un blog di curling.

  442. Nikolik scrive:

    Martina Trevisan è nata il 3-11-1993.
    Nel 2003 ha vinto il Lemon Bowl under 10.
    Nel 2004, a 10 anni, è arrivata in semifinale nel torneo internazionale ETA (ora TE) under 12 di Maglie, vincendo quello di Correggio, in doppio, con Sara Dami.
    Nel 2005 ha vinto il torneo internazionale di Maglie under 12 sia in singolare che in doppio (con Federica Faggiano), è arrivata in finale a Bibione under 12 (sempre internazionale ETA), sia in singolare che in doppio, è stata convocata in nazionale per la Nation Cup, vincendo tutti i suoi singolari.
    Ha vinto i campionati italiani under 12 (cioè la Coppa Lambertenghi) sia in singolare che in doppio (in coppia con Federica Faggiano), ha perso in finale al torneo under 13 Balle Mimosa a Nantes (uno dei tornei più importanti del mondo under 13).
    Nel 2006 ha partecipato al circuito ETA under 14, a soli 12 anni compiuti: ha vinto a Correggio ed è arrivata in semifinale a Messina. E’ stata convocata in Nazionale per la Europa Cup under 14.
    Nel 2007 ha vinto il campionato italiano under 14.
    Ha vinto il campionato italiano a squadre under 16 (con il TC Prato), battendo, tra le altre, la Burnett per 6-4 4-6 6-1.
    Ha vinto il torneo internazionale ETA di Pavia under 14, anche in doppio, perdendo in semifinale al torneo di Parigi (uno dei più importanti under 14 del mondo).
    E’ arrivata in semifinale al campionato d’europa under 14, perdendo solo in tre set dalla futura campionessa e, invece, è arrivata in finale nel prestigioso Masters ETA under 14 di fine anno, alla presenza di tutte le migliori 8 d’Europa.
    Ha esordito nella categoria superiore, giocando il suo primo torneo internazionale under 16 ETA, a Montecatini, arrivando subito in finale e perdendo solo con Julia Mair.
    E’ stata convocata in nazionale sia per la Winter Cup che per la Europa Cup, sempre under 14, vincendo tutti i singolari disputati.
    Ha esordito nel circuito nazionale open, vincendo subito il torneo di Livorno (a 13 anni!), battendo atlete come Federica Grazioso, Alexia Virgili e Annalisa Bona, molto più esperte di lei, mentre è arrivata in semifinale a Sciacca, perdendo solo 6-4 6-4 contro la Floris (che è la n. 250 del mondo) ma battendo Katia Piccolini.
    Ha iniziato il 2008 affontando, a 14 anni appena compiuti, il circuito ITF under 18.
    Ha giocato in Svezia il Salk open, arrivando in semifinale e vincendo il torneo di doppio.
    Ha vinto il torneo, sempre under 18, di Radenci, sia in singolare che in doppio, in ambedue i casi senza perdere un set. Con ogni probabilità, si tratta di un record, non mi pare che un’italiana abbia mai vinto un torneo ITF under 18 ad appena 14 anni e 3 mesi.
    E’ stata convocata in nazionale per le qualificazioni della Winter Cup under 16 ed ha vinto tutti le partite disputate, senza perdere un set, giusto ieri.
    Attualmente, è la n. 243 del mondo ITF under 18.
    Prima di lei, nello stesso ranking under 18, ci sono solo 16 atlete nate nel 1993 o dopo.
    Ma, tenendo conto del fatto che lei è di novembre, prima di lei, nella stessa classifica, ce n’è soltanto una (la Robson) più giovane di lei.
    Solo una.
    Ma non finisce qua: a spregio, viste le ingiuste critiche rivoltele, d’ora in poi vi scriverò qua tutti i suoi successi.

  443. Mauro scrive:

    Riparliamo di Tennis.
    Nipa, per mia figlia il suo maestro sta adottando per gli allenamenti, una soluzione più Francese. Infatti gli sta insegnando tutti i colpi compresi back di rovescio e smorzate. Come avevo detto più volte mia figlia non ne vuol sapere di stare a fondo, la rete per lei è una calamita irresistibile e per fortuna quest’anno la sua caparbietà gli sta dando qualche bel punto. L’anno scorso le sue discese a rete assomigliavano tanto ad incursioni di kamikaze giapponesi.

  444. pibla scrive:

    …..allora speriamo che tu scriva ancora molto, molto a lungo!!!!
    Pensi davvero che non saremmo tutti super contenti se Martina sfondasse??? ma che Dio lo volesse e naturalmente confidiamo pure nel grande Matteo!!!
    Anzi, un super in bocca al lupo a tutti e due e buona guarigione a Matteo!!!!!

  445. Mauro scrive:

    Il calabrone, tecnicamente, non potrebbe volare, ovvero il suo peso rapportato alla superficie alare secondo le leggi dell’ aerodinamica glielo dovrebbe impedire. Lui, il calabrone, in genere se ne infischia, e vola.

    Martina evidentemente se ne infischia di aperture ampie e via dicendo.
    Nessuno comunque gli ha fatto critiche ingiuste, nemmeno Max, si è limitato ad analizzare i movimenti, i quali comunque possono continuare a migliorare.

  446. nipa scrive:

    Si Mauro, parliamo di tennis a livello…genitore in odore di tennis…così credo che mi possa definire….
    Mia figlia invece sta continuando con tiri dal fondo….quasi giornalmente con esercizi del tipo: diritto (o rovescio) incrociato con palla che deve necessariamente “atterrare” a circa 2,5 mt dal fondo, con 5 possibilità di errori, per 5 serie per ciascun colpo e ritornando sempre al centro…beh ultimamente (domenica…con me sparring…fisso su un angolo ovviamente) ha tenuto una media superiore ai 35 colpi giusti…..sinceramente non ho termini di paragone, tipo con la Trevisan o con altri e sinceramente non voglio prenderle in considerazione, poichè, al momento, mi interessa accertarmi della soddisfazione di mia figlia. Credo che lei sia cosciente del suo miglioramento (riferito al suo trend)..e di rete non se ne parla, anche in caso di palla “non profonda”, niente palla corta o volè…si spara su l’angolo più lontano dall’avversario…

  447. nipa scrive:

    Scusa Mauro rileggendo vorrei precisare che la palla deve atterrare nello spazio compreso tra la linea di fondo ed una immagginaria linea posta a circa 2 metri……..

  448. Rocco scrive:

    Pibla dici addio e poi continui ad essere qui. Non volevo attaccare i figli, ma si fa chiarezza sui valori dei genitori. Si parla di pareri di Piatti sulla video analisi, certo sta facendo uscire video DVD come farebbe senza riprese video?
    Peccato che qualcuno lo nomina e senza conoscerlo di persona ne riporta i pensieri. Il figlio Rocco, si chiama come me, non mi pare che la usi, eppure ha gia quattro anni, riuscira a viverci senza?
    L’analisi video usata dai campioni ha ragionene di esistere per modificare lievemente il movimento, per ottenere il massimo di risultato. Nei bimbi crea solo confusione. Provate a vedere se Donati, Napolitano, Quinzi la usano costantemente, oppure il tennis è nel loro dna e basta?
    La Martina ha ottenuto risultati fuori dal comune già da bimba, con coetanee di età superiore, come tutti i veri talenti, non nascondiamoci dietro … ma mia figlia lascia 10 cm o dieci kili, se sei bravo lo sei e basta, quindi anche mia figlia che gioca benino da quel lato non ha speranze, come tante altre.
    Quindi la mia critica è sul fatto di pubblicizzare a destra e manca tecnologie che nulla possono nel miglioramento di un bimbo nell’attività agonistica, ma solo creare un ulteriore costo per la famiglia.
    Il fatto che il bisogno della video analisi venga poi detto da chi risultati ne ottiene pochini, senza volerne alla figlia, che può essere alla pari della mia, mi sembra la prova concreta della utilità marginale della videoanalisi su bimbi nella normalità come i nostri, escludo i genitori di Quinzi, lui tanto normale non è, naturalmente nel lato positivo. Sui fenomeni il discorso cambia, ma qui non è il caso mio ne di…. allenatori di campioni a livello mondiale di…..nessuno lo sa, ma forse neanche lui.
    Che ci posso fare, non sopporto le persone che utilizzano le parole altrui, altrui che conosco oltretutto, per elevarsi a professori, senza nulla volerne alla figlia, che come gia detto considero alla pari della mia, che sinceramente si allena tre ore alla settimana senza guru della preparazione fisica. Nella fattispecie, Miccini la usa, per ottenete piccole variazioni nei colpi, ma mi sembra che lui qualche risultato lo abbia ottenuto.
    In conclusione non vorrei essere frainteso, ma vorrei solo che non venissero usati i pensieri e le parole di terza persone senza la loro autorizzazione, per evitare che invece dei benifici vengano danni e costi inutili.

  449. claudiotn scrive:

    per Atti e Andrew:

    Visto che in 50 min di macchina arrivate da noi, perchè non organizziamo un miniraduno, al nostro circolo, Pergine Valsugana, Trento. Noi abbiamo 3 ‘98 (2 femmine 1 maschio). Potrebbe essere solo un pomeriggio.
    I campi non sono un problema, anche se più di 3 coperti non ne abbiamo.
    Con Atti ci potremmo mettere d’accordo durante il torneo finale di macroarea. Ovviamente l’invito è aperto a tutti.
    Fatemi sapere.

  450. fabrizio tropiano scrive:

    ok.
    chiarisco e spero di essere utile alla comprensione serena.

    Nessuna telefonata mi è arrivata.
    Nè mai son certo mi arriverà.
    Non le ho mai ricevute fino ad ora anche perchè ho sempre manifestato con rispetto le mie osservazioni (anche critiche) agli amici della FIT centrale.

    Forse non è chiaro che siamo di fronte a persone di valore che se devono dissentire con un Presidente regionale lo fanno di persona, nel rispetto dei ruoli e della libertà di pensiero.
    Che poi quasi sempre io condivida la politica federale e quindi non ci siano divergenze è altrettanto noto; resta il fatto che si deve prendere atto come la Presidenza Binaghi abbia creato un gruppo dirigenziale coeso e unito anche da vincoli umani (è un merito vero?).
    Ciò permette a me - ma credo anche ad altri Presidenti - di rappresentare con correttezza ed in clima sereno le nostre perplessità o divergenze.

    Chi pensa che si ricevano telefonate e “richiami all’ordine” non conosce bene la realtà attuale; quando ho letto la lite (quasi giudiziaria) intrapresa dai due giornalisti ho ritenuto doveroso chiarire subito il mio pensiero al riguardo.

    Sappiate che in passato spesso i “mercanti del tempio” (non mi riferisco al caso in esame ed ai due giornalisti sia chiaro) hanno usato ogni mezzo per impedire alla nuova linea federale di “cacciarli” e moralizzare il sistema; dietro iniziative apparentemente innocue e fintamente rivestenti carattere tecnico tennistico o editoriale, si nascondevano interessi economici di privati che pensavano solo alle loro tasche.
    A quei “mercanti” dei vostri figli, dei nostri ragazzi, del progettare un rilancio del tennis NONGLIENEFREGAVANULLA !!!!

    Ecco perchè mi ha addolorato questa iniziativa dei due giornalisti.
    Se sono in buona fede lascino la via giudiziaria e chiariscano con Baccini di persona.

    Per mio conto - a dimostrazione della trasparenza che ho nel propormi - riprenderò la partecipazione al blog lanciando una riflessione.

    Esistono tre tipi di centri tennistici: il circolo tradizionale (a Roma identificato col Parioli, Canottieri Roma etc), il circolo imprenditoriale e sono la maggioranza…) ed il centro tennistico tipo accademia (tralascio le strutture pubbliche esclusivamente destinate al tennis perchè praticamente inesistenti).
    Questa realtà varia poi da regione a regione ma la tripartizione di fondo è la stessa.
    In questo contesto l’analisi degli scopi di queste associazioni (di lucro - anche se apparentemente e statutariamente non dovrebbe essere così -, di carattere sportivo-associativo-ricreativo e di pratica tennistica agonistica) ci dovrebbe dare l’esatta dimensione delle difficoltà che il nostro sistema tennis sconta in Italia nonchè dei costi gravanti sulle famiglie dei ragazzi; se a ciò si aggiunge l’inesistenza dell’educazione fisica nelle scuole statali si comprendono gli ostacoli enormi che molti genitori lamentano.
    La soluzione?
    proponatela in questo blog, provateci, proviamoci…

    Intanto la FIT - si questa Fit - ha previsto un programma di creazione di grandi strutture tennistiche decentrate con ingentissimi investimenti nel medio lungo periodo; ma prima si sono risanati i conti e si è messo in moto un sistema di finanziamento ed autofinanziamento che permetterà la copertura di queste spese per investimenti fututri e strutturali (anche i famigerati 100 euro per il tresferimento concorrono)…..

    Credetemi si sta lavorando molto bene e con lungimiranza….

    Un simpatico “pallonetto” a disposizione per i vostri smasch…….

  451. gio92 scrive:

    Ancora sulla videoanalisi….. non odiatemi !
    Ovviamente chiedo a MAX , ormai “sponsor ufficiale della videoanalisi” ma altrettanto ovviamente ben accetta la risposta di tutti, volevo sapere un po’ più in dettaglio come si riconosce una buona videoanalisi.
    Ovvero , aldilà che sarebbe meglio farla in gara come avete già detto, tecnicamente quanto dura una sessione (10 minuti, mezz’ora, un’ora) ? Che tipo di videocamere bisogna usare (HD, normale handycam) ?
    La ripresa deve essere laterale, da dietro , da davanti, da tutte queste angolazioni ? Chiedo questo per poter avere qualche elemento che mi permetta di capire se chi mi propone la videoanalisi lo sta facendo con cognizione di causa o …. per moda !

  452. stefano grazia scrive:

    Rocco, Pibla si riferiva non a lui ma a quelli che la mettono troppo sul personale…già il tuo secondo post è diverso anche se suppongo prima o poi ti beccherai la replica di Max ma questo è normale…Piuttosto io volevo approffittare del vostro DISSENSO (che comunque se non scende sotto certi livelli può essere stimolante) per riportare il discorso in carreggiata:
    Essere (precoci) o non essere? This is the Question
    Mentre sto annotando che in un mese ci siamo fatti oltre 400 posts, la Domanda che ci viene posta fra le righe dai nostri Detrattori e’ se sia giusto imporre ai nostri Figli la Scelta del Tennis (Cosa fai a tua/o figlio e non cosa fai con, sarebbe questa l’accusa).
    Questo argomento e’ stato affrontato piu’ volte,soprattutto nei primi posts, ma magari, cambiati gli Attori o parte di essi, ci si puo’ anche tornare su. Io credo che la stessa bravissima Martina Trevisan (oh, andatevi a leggere i miei reports dalla Bob Brett a Sanremo: mi son visto l’Europa Cup e chi ho citato fra le migliori: Laura Robson e la Trevisan!) ci potrebbe dire quando ha cominciato e quante ore gioca a tennis tutti i giorni…Nikolic, ci pensi tu?
    Francesco, che ne dice il tuo Maestro Rumeno (che era sulla stessa lunghezza d’onda dei Mielinomani (Sostenitori della Teoria della Mielina) della Videoanalisi? La usate in quel di Palermo?
    Ripeto: Nicholas la usa quotidianamente quando va da Bolletta mentre noi ci limitavamo a rivedere a sera di tanto in tanto video e DVD…Ora vorremmo implementarla settimanalmente ma non e’ facile se hai un lavoro (io) e una casa(mia moglie) da mandare avanti nel contempo e poi scuola, lezioni di musica,mare,amici e yoga da inserire nella schedule che comincia a diventare fittissima… Il nostro problema infatti e’ questo: viviamo troppo di corsa,se perdi 5′ ti trovi intrappolato nel traffico e perdi un’ora e ti salta il training … insomma, e’ uno stress, una vita da blade runner (nel senso di correre sul filo del rasoio, non nel senso che siamo diventati dei replicanti)… E qualcuno ha ancora dei dubbi sulla necessita’ di andare a vivere in un posto dove scuola tennis lavoro siano tutte a 5′, meglio se a tiro di bicicletta… L’altro grande,grandissimo problema che abbiamo noi: Nicholas e’ solo…leggevo questo libro sull’Infanzia di Federer…be’, lui aveva Marco Chiudinelli e Yves allegro…mio figlio ha Biffo,Baffo e Scooter (citando W.Allen in Manhatthan) e nessuno di loro gioca a tennis… E questo sarebbe gia’ un valido motivo per comprare casa a Bradenton, dentro la Img Academy (ma non tutti se lo possono permettere…) o appunto al Lago d’Iseo…o a Caldaro, a Cordenons… a Priolo dal Maestro Lo Iacono…cioè in piccoli paesi dove la circolazione non è un problema, dove la vita può essere forse più sana, dove anche con la scuola il contatto umano è più ravvicinato etc etc etc

  453. gio92 scrive:

    A Fabrizio Tropiano, beh per prima cosa scusa , nei tuoi confronti partivo prevenuto , cosa SEMPRE sbagliata.
    Tanto di cappello , invece, per essere entrato nella “tana dei leoni” ed aver aperto un dialogo, grazie.
    Spero che tanti , qui nel blog , lo sappiano apprezzare (e penso sarà così) anche se , purtroppo, qualche “ultras” salterà fuori….non offenderti mi raccomando.
    Una domanda (per ora) , quando parli di “La Federazione ha previsto un programma di creazione di grandi strutture tennistiche decentrate” , volevo sapere se Genova è una di queste ? A me pare di sì , personalmente mi sembra che quanto stia succedendo qui da noi sia una grande iniziativa , anche se , come sempre, per ora non capita ed apprezzata da molti (maestri coinvolti compresi….)

  454. DANI scrive:

    cito TROPIANO “dietro iniziative apparentemente innocue e fintamente rivestenti carattere tecnico tennistico o editoriale, si nascondevano interessi economici di privati che pensavano solo alle loro tasche.
    A quei “mercanti” dei vostri figli, dei nostri ragazzi, del progettare un rilancio del tennis NONGLIENEFREGAVANULLA !!!!

    Invece alla FIT importa parecchio di intascarsi 45 euro per una bambina straniera di 10 anni che e’ tesserata da 4 anni presso lo stesso circolo….tantopiu’ che e’ residente in italia da 6….i cambiamenti dovrebbero partire anche da queste piccole cose ma si sa che alla fit servono tanti soldi da investire ,ma e’ un sacrificio che quest’anno faro’ volentieri poi per il prossimo passo a quella USTA…

  455. Rocco scrive:

    Stefano sei tanto una cara persona, però l’analisi in partita si fa per controllare la strategia ‘, ovvero per far vedere all’allievo anche gli errori di piazzamento oltre che i movimenti ed i colpi. Quella specifica sui colpi servizio ecc.. si esamina il movimento al fotogramma, decidendo dove intervenire, ecco il fatto che un bimbo non riesce cosi facilmente e va in confusione. sull’analisi della partita è più semplice spiegargli gli errori.
    Lasciamo ai circoli, organizzati per la ripresa la decisione sull’utilità o no del supporto video. ( vedi Bollettieri)Odio la pubblicità ma lasciamo stare certi nomi, che è brutto utilizzare a mo di pubblicità, ma come ho gia scritto penso che di tennis ne capisco un pochetto, e certi chiaccheroni li conosco a vista, ovvero ne ho incontrati tanti sui campi.Continua così Stefano, l’amore per un figlio la si vede soprattutto se uno in casa non ha un Federer bensì un normalissimo buon agonista. Una persona a me cara ….ha detto che chiunque ben allenato e preparato può arrivare in 2à categoria, più in su solo il destino lo sa….oltretutto ai piedi di Maradona provate ad applicare la videoanalisi e ne vedrete di belle.

  456. andrew scrive:

    x ClaudioTN:

    proposta allettante la tua…Sabato o Domenica per me va bene….Meglio il Sabato, così magari trovo aperto AutoPergine e mi guardo qualche Westfalia…Sipperché devo cambiare tra un po’ il mio California Coach del 92′ (un mostro a benzina, cambio automatico, 2500 cc, 8 km con un litro) per passare a un Multivan con tetto a soffietto…PERGINE per me è un po’ come La Mecca…

    …reco meco maschio 98..

  457. max scrive:

    purtroppo ROCCO caschi male, ti garantisco molto male…. e continui a dire sciocchezze una dietro l’altra. prima di tutto il fatto di fare uso della video analisi non significa (almeno nel mio caso) usarla COSTANTEMENTE MA SIGNIFICA USARLA AFFINCHE’ CERTI MOVIMENTI SIANO CORRETTI E PER MONITORARE CHE CONTINUINO A RIMANERLO (quindi ca 4/5 volte l’anno anche se c’è chi la usa molto di più). io non conosco direttamente piatti, però il mio prep ci ha lavorato insieme ed è SOLO stato chiamato per allenare LJUBICIC (BASTA DOMANDARE…)- posso dirti anche (parole di danilo pizzorno reponsabile della video analisi per il team piatti e per sartori e questo me l’ha detto LUI DIRETTAMENTE quindi non ci possono essere dubbi) che ROCCO PIATTI ha già fatto video analisi come l’ha fatta GIULIA SARTORI (figlia di massimo) del 1997 e QUINZI ma e qui immagino io, anche miccini visto che si allena da bolllettieri…. su quello che ho fatto io c’è chi lo sa, ma non credo sia questo il nocciolo e soprattutto poco importa e poco deve importare fatti bastare che con il cervello che hai dimostrato di avere, se tu vivessi 3 o 4 vite non riusciresti a guadagnare 1/4 di quello che ho guadagnato io che ho qualche anno meno di te!!! (e sai quante volte mi sono sentito dare del pazzo e maniaco per come lavoravo??? ma probabilmente secondo te ho avuto solo c..o e quindi…). altro discorso è quello su chi riuscirà e chi meno, ed evidentemente non hai letto mesi di ns post altrimenti avresti capito (forse) che qui molti di noi sostengono (al contrario di te) che CAMPIONI NON SI NASCE MA SI DIVENTA E SEMPRE GRAZIE AD UN CERTO TIPO DI GENITORI INIZIALMENTE CONSIDERATI DEI PAZZI VISIONARI ETC ETC (WILLIAMS SHARAPOV BARTOLI AGASSI WOODS GRAF ETC ETC ETC). QUINDI NON LONTANOI DA COME MI DIPINGI (ed anche qui non mi accomuno a loro lo fai tu per come mi descrivi e comunque certe similitudini nel modo di pensare e forse di agire esistono, ma non certo il risultato… per ora, poi vedremo), e che quindi il talento conta poco o addirittura spesso è uno svantaggio (basta notare la differenza di talento tecnico tra gasquet e davydenko ma poi leggere chi è nr 4 al mondo…). chi avrà ragione? boh ai posteri l’ardua sentenza…

    che poi tu capisca pochino di tennis l’hanno detto tutti ma lo riconfermi quando continui a parlare di risultati a 9 anni che oltre al fatto di non contare assolutamente nulla, ogni tre mesi cambiano…. e strano poi detto da te che hai difeso la trevisan che di anni ne ha 14, i confronti a quell’età con lei già ci sono (ad esempio la larcher de brito che alla stessa età è come lei nr 290, MA WTA e non JR…ma andando avanti troviamo la vaidisova che a 15 era nr 77 del ranking mondiale etc etc) ED I RISULTATI (QUELLI VERI PERO’) COMINCIANO A PESARE ED A CONTARE, al contrario dei bambini di 9 dove oltre all’ età biologica al peso ed all’altezza (e questo l’hanno detto tutti i più grandi conoscitori di tennis e medici non io, a me ad esempio l’ha detto direttamente fabio della vida etc etc.. ) che fanno tutta la differenza del mondo anche gli eventuali mesi di differenza tra una e l’altra hanno il loro peso e chi è nato alla fine dell’anno avvantaggiato certamente non è (anche se a mio avviso in futuro lo diventerà). tu oltretutto fai finta di non aver letto quello che ti ho scritto l’ultima volta (o forse non ti interessa..) e cioè che un certo tipo di allenamenti si fanno e sono basilari in chiave futura non certo per il presente e di conseguenza i benefici saranno visibili dopo, ma anche in questo se non ti fidi puoi chiederlo a qualcuno (non a chi allena la trevisan però!!). una cosa invece in tuo favore e che ti fa onore (l’unica perchè un padre è giusto che sia così) è il fatto di considerare tua figlia uguale alla mia (e sicuramente non avrai voluto infierire) perchè è proprio vero il detto napoletano: Ogni scarafone è ‘o bell’e mamma suia!!!. e pensa che questa battutaccia normalmente non l’avrei mai potuta fare perchè come dico sempre normalmente quello che sarà l’anno dopo a quest’età nessuno lo può vedere ma con un padre avveduto e lungimirante come te (tennisticamente parlando) povera bimba…..(sempre tennisticamente parlando ovviamente) il risultato lo si conosce già!!. bye bye

    per finire, il succo del mio post caro il mio rocco è che come ho scritto anche in altro post (che tu non avrai certamente letto e/o fatto finta di non leggere) ci sono grandissime probabilità che con mia figlia stia percorrendo la strada corretta, visto che il lavoro di mia figlia non l’ho inventato io ma l’hanno stilato fior di professionisti seguendo tutte le ultimissime indicazioni conoscenze e innovazioni, se poi tutti si saranno sbagliati essendo tutti maggiorenni e vaccinati ne risponderanno …(e non nel caso che mia figlia non diventi una campionessa ma se non giocherà tecnicamente al top e se non si muoverà come le migliori in buona sostanza se loro non faranno il buon lavoro x cui sono pagati e per cui sono da me stati scelti). se invece non dovesse diventare una campionessa sarò io che dovrò risponderne direttamente a mia figlia, perchè io l’ho garantito. ma sai io sono fatto così quando lavoro, a chi offro i miei servizi garantisco sempre il risultato e fino ad oggi non si è mai lamentato nessuno….

  458. max scrive:

    ed ovviamente mi dispiace per tutti gli altri del blog, ma davanti alle offese personali in risposta a delle disquisizioni puramente tecniche la sua fortuna è quella di nn essere nei paraggi…..

  459. pibla scrive:

    Potrei rispondere tante cose al Signor Rocco, tipo che non serve andare tutti i giorni a colazione con Piatti per aver letto e capito l’intervista su Tennis Italiano, che in quell’intervista Piatti dice delle cose ben precise e non fraintendibili, che Max in qualche modo sta cercando di mettere in pratica ciò che Piatti stesso ha enunciato, mettendo a disposizione della figlia la migliore situazione e struttura possibile, che nessuno prende per oro colato tutto quello che Max dice ma che comunque quello che sta facendo è una cosa estremamente interessante, che il fatto che poi la figlia di Max emerga o non emerga (ed io ovviamente spero ardentemente che ce la faccia, come del resto lo spero per i figli di tutti gli altri genitori che frequentano questa zona del blog!!! e quindi lo spero anche per la figlia del Signor Rocco!!!) è abbastanza scollegato rispetto alle cose che Max sostiene, che comunque non ha alcun senso dare giudizi e prendere per buoni risultati di bambini di circa dieci anni, e molte altre cose ancora, ma non ce la faccio, proprio non ce la faccio, è più forte di me, rispetto a chi, senza probabilmente aver letto nemmeno una virgola di quello che è stato scritto in questi mesi, si propone a quel modo e poi cerca di gabellarmi che se la prendeva con i figli solo per “far chiarezza sui valori dei genitori” e che nemmeno capisce che addio lo dicevo proprio a chi si propone con argomentazioni di quel tipo, io non ce la faccio e quindi la chiudo qui col Signor Rocco e complimenti a Stefano che comunque cerca sempre una mediazione, figurati Stefano che a me quel secondo commento è piaciuto ancor meno del primo e complimenti in anticipo a Max che sicuramente tirerà fuori la pazienza ed il tempo per replicare punto per punto ad argomenti cui non varrebbe nemmeno la pena di replicare….ed ora mi raccomando mi dica, avevi detto che non ce la facevi a rispondermi e poi invece l’hai fatto….

  460. max scrive:

    ed ovviamente non ditemi di evitare di scendere a questi livelli perchè se non si scusa immediatamente vado a cercarlo in tutti i tornei dove iscrive la figlia..

  461. stefano grazia scrive:

    BRAVO EL PRESIDENTE!!!
    Avevo inviato un post subito dopo aver visto l’intervento di Tropiano…Devo infatti confessare che ieri sera,quando non avevo dunque ancora letto il nuovo intervento del REDIVIVO PRESIDENTE, avevo scritto un post che voleva essere a metaà fra l’ironico e il sarcastico (oh,ve lho mai detto come definisce Pratt la differenza fra ironia e sarcasmo? SCHERZO, UBALDO…e su, CHLOE, SCHERZO, anzi ritorna, è tornato anche Tropiano, una volta è tornato anche Mad Max, mannaggia!,tornano tutti,l’unico che non se ne va mai è Nikolic…SCHERZO, lo sapete tutti e lo sa anche lui che Nikolic è uno dei miei preferiti,lui si che sa scrivere con ironia, insomma torna anche tu, anzi tornate tutti e due, tu e Thomas Yancey), insomma ieri avevo scritto questo post che poi non avevo inviato perchè non mi convinceva e che faceva più o meno così:

    Pibla: se ci volevano rocco,baglio e dylan thomas per far scoprire a tutti il lato nascosto dell’Orribile Hulk, bè non tutti i mali vengono per nuocere … (E tra l’altro, Hulk non ha mollato d’un millimetro…lo dico a Mauro se mai si preoccupava)… Non così si è comportato il Presidente del Borgorosso Football Club …certo che se davvero è arrivata una telefonata,una email, una frase ,un rigo appena (cito,cito a man bassa dalla letteratura spicciola)il Presidente del Lazio non ne esce troppo bene … E se non c’è stata , ne esce male lo stesso uguale… Roba da fargli, appena ci prova ad alzare un altro pallonetto morale, uno SMASH al bersaglio grosso…
    … un po’ onestamente mi dispiace, speravo che fosse diverso,almeno lui… ma chissà, così è la politica, così vuole la ragion di stato: ti adatti oggi per poter essere in grado di continuare a far del bene domani (sempre ottimista,io,sempre positivo, del resto io difendo sempre anche Yuri, no?) …ma lui se ne è reso conto,almeno? Insomma , ROBERTA 2005, tu cosa ne pensi?
    Et tu,roberto (commentucci,of course)? Che ne pensi? e questa intervista? La potremo ancora leggere o è arrivato il veto? Se è ancora lì, ri-telefonagli,riscrivigli,fagli la posta al circolo,sottocasa e fagli quelle due o tre domandine in più …
    CHE COSA C’ENTRIAMO NOI CON SEMERARO,AZZOLINI E BACCINI?
    DAVVERO LA FIT CONTROLLA C
    COSA NE PENSA DELL’IDEA DI SRADICARE COMPLETAMENTE IL SISTEMA DEI CIRCOLI SU CUI SI REGGE LA FEDERAZIONE?
    COSA NE PENSA DELLA MIA IDEA DI DARE CAMPI GRATIS AI BAMBINI PRIMA DELLE 17 SE I CAMPI NON SONO OCCUPATI DA SOCI?
    PERCHE’ NON ELIMINIAMO CON L’IMPERIO I TORNEI DURANTE LA SETTIMANA E IMPONIAMO IN TUTTA LA PENISOLA I TORNEI A FINE SETTIMANA ( e non i Tornei Rodeo, Tornei veri) COSI’ I BAMBINI DURANTE LASETT POSSONO CONTINUARE AD ANDARE A SCUOLA E ANCHE AD ALLENARSI COME SI DEVE?
    Non potrebbe continuare a scriverci sotto Nickname? Tipo “Io vorrei non vorrei ma se vuoi”…Noi capiamo e lui è più tranquillo …
    Insomma, scherzo,dai, ma se anche uno come Tropiano fa Il Federale a Prescindere, c’è ancora speranza o dobbiamo continuare a farci del male, per finire con un’altra citazione”
    ECCO, AVREI POTUTO NON INVIARE, FARE BELLA FIGURA, E INVECE ANCH’IO (perdonami Roberta 2005) AVEVO DUBITATO E QUINDI VOGLIO PAGARE IL FIO, ADDITARMI A PUBBLICO LUDIBRIO, NO SCHERZO: VOGLIO SOLO DIRE DI ESSERE FELICE, CONTENTO, STRACONTENTO DI ESSERMI SBAGLIATO,…poi non vuol dire che andremo d’accordo su tutto ma l’importante è il dialogo, il confronto, il feedback… Quanto alle proposte del Blog, veramente noi ne abbiamo fatte e tante … a questo punto Roberto,s’impone LA PUBBLICAZIONE DELL’INTERVISTA anche a costo di postporre il mio pezzo su Marcelino Rios previsto per oggi e per il quale mi son preso del grafomane da Ubaldo ma siccome anche lui si ritiene tale io l’ho preso come un onore questo essere anche solo a lui essere accostato)

  462. max scrive:

    e ovviamente mi prendo tutte le responsabilità di quello che ho scritto

  463. Jho scrive:

    Non voglio entrare nella diatriba tecnica ma quello che mi lascia perplesso e’
    l’equazione Successo = Denaro
    Provocazione romantica :
    Ma se vi dicessero Tuo figlio/a vincera’ Wimbledon ma da oggi ad allora tutti i suoi guadagni (spese a parte) saranno devoluti per .. (fate voi) , Voi accettereste ?

    Io si.. senza pensarci un attimo..

    Saluti

  464. Roberto Commentucci scrive:

    Ragazzi, un po’ di calma, l’intervista a Tropiano uscirà giovedì mattina, il blog ha un suo palinsesto…
    Spero che non resterete delusi, dopo tutta questa attesa. E’ venuta fuori una cosa parecchio lunga, e spero interessante.
    Nel frattempo, continuate pure a discutere, ma lasciate in pace Tropiano, che mi pare abbia dimostrato di possedere apertura mentale e grande disponibilità.

    Se continuate a chiamarlo in causa, lui è costretto a rispondervi, (se no voi pensate subito male…), e così mi “bruciate” tutta l’intervista nonché la faticaccia che ho fatto per sbobinare più di un’ora di colloquio! (SCHERZO!)…

  465. max scrive:

    evidentemete e probabilmente senza non poche ragioni gli ultimi miei 4 post non sono e non potevano essere pubblicati (ebbene si caro stefano l’orribile hulk è riesploso ma quando ce vò ce vò…), ma sono molto ma molto arrabbiato ed allora ci riprovo con altri toni e termini:

    caro signor rocco mi dispiace enormemente rilevare che alle mie disquisizioni puramente tecniche risponde con attacchi prima diretti a mia e figlia (una bambina di 9 anni) e poi alla mia persona, con affermazioni del tipo “certi chiaccheroni li riconosco a vista”, senza conoscermi a fondo che la qualificano come una persona molto maleducata e soprattutto poco intelligente (tanto da portarmi a quantificare nel post precedente il suo q.i cosa che ovviamnete non mi sarei mai permesso di fare) olttretutto sbagliando totalmente la valutazione, perchè di tutti i difetti che ho (e sono tanti) l’unico che non ho è quello di essere chiaccherone (come lo intende lei perchè per il resto è vero parlo molto..) e millantatore . la prego quindi in futuro di evitare di “qualificarmi” ed eviti di peggiorare la situazione visto che comunque già ne riparleremo a quattr’occhi in giro per i tornei…

  466. DYLAN THOMAS scrive:

    Sono diversi mesi che vi seguo ,padre anch’io di una bambina del 97 bravina…..

    a Max e agli altri che lo difendono:

    Non vi siete accorti che non c’e’ piu’ nessun tecnico che interviene ? (A parte Enzo)

    Per questo dicevo …non si saranno stufati del livello a cui e’ scesa la

    discussione ?

    Dove sono finiti Buzzelli,Polidori,Stefar, e magari altri che non ricordo ?

    Ritenevo piu’ utili ed interessanti i loro interventi che non la disquisizione

    sulla sconfitta della figlia di Max con quella di Rocco,ed il dibattito su che

    ammontare di soldi fa la felicita’…..o in quante vite riuscira’ Rocco a

    raggiungere il conto in banca di Max……bell’argomento.

  467. pibla scrive:

    Stefano, hai parlato troppo presto, l’orribile (ma in realtà era il terribile) Hulk è diventato orribilissimo ed anche la mia sacrosante difesa, che peraltro difesa non voleva essere ma solo dire come stanno effettivamente le cose, è arrivata troppo tardi, alla fine l’hanno risvegliato ecomunque lo dico e lo ribadisco GLI ATTACCHI PERSONALI NON VANNO BENE E NON HANNO GIUSTIFICAZIONI, MAI.

    In quanto a Tropiano anche a me pare in gamba però converrete con me che quel secondo post a mezza giornata dal primo, in una mezza giornata in cui francamente non era successo nulla di nuovo, era un pò sospetto.

    p.s. Stefano, se tu solo potessi immaginare le “ghignate” (cioè risate) che mi fai fare qui davanti allo schermo, finirebbe che ti faresti pagare per continuare a scrivere!

  468. max scrive:

    scusa jho ma acclarato che per vincere wimbledon bisogna lavorare fin da bambini e molto duramente, acclarato che per arrivare fino a quei livelli il costo è enorme, come penseresti si mangiare nel frattempo ed anche dopo visto che devolveresti tutti i guadagni?? più che romantico mi sembri irreale a meno di essere il figlio del berlusca….

  469. max scrive:

    pibla hai ragione non ne sarebbe valsa la pena di rispondere, ma fino a questo punto non sono riuscito ancora a migliorare, avevo il sangue agli occhi e la bava alla bocca.. fortuna vuole che ubaldo &co sono più intelligenti di me e non hanno pubblicato la mia ira (ed è solo un eufenismo) ma come ormai sapete sono un sanguigno, leale onesto ma sempre un sanguigno ed impulsivo …….

  470. Rocco scrive:

    Ok non volevo offendere, ma solo provocare per far capire la differenza tra le capacità innate e quelle acquisite. comunque faccio le scuse al sig. Massimiliano e magari quando la rivedo mi presento e le dico chi veramente sono. Magari scoprirà che quello che dico non era per offendere ma molto giusto e poi vedra se guadagna più Lei o …. Le posso dire che la collaborazione Piatti… e Sartori e per la commercializzazione dei DVD,quindi tematiche commerciali atte a pubblicizzare i loro DVD e le varie apparizioni nei circoli con la videoanalisi Senza nessun rancore spero, ma vedrà che le sorprese non finiscono mai

  471. Rocco scrive:

    Dimenticavo l’utilizzo del nome dell’avversaria di sua figlia sig. Max l’ho facilmente preso dal tabellone del Master Topolino, quindi ho usato il nome Rocco proprio perchè mi è molto caro. Mi dispiace, ma vedrà molto presto che non avra molti motivi di minacciare, anzi mi saluti il sig Brogin

  472. Jho scrive:

    Max

    Ti faccio presente che ci sono piu’ di un esempio di tennisti/e al vertice che non provengono da una situazione agiata (la famosa “fame” di cui si parlava indietro in questo blog)

    Il mio modo di vedere e’ diverso Max

    Io non “investo” su mia figlia.. io lavoro per cercare di darle il massimo delle possibilita’ per poter realizzare i suoi sogni.. che siano il tennis o altro
    Ma non lo faccio certamente per un ritorno economico.. tutto qui

    Saluti

  473. max scrive:

    dylan sarà forse che date la fonti da cui derivano (certamente non mie e di stefano ma accademia bollettieri e molte altre in giro x il mondo per quanto riguarda lui, accademia vavassori + il prep atletico e più tutto il meglio che riesco a trovare in italia per quanto mi riguarda ma credo che ormai solo tu rocco e balio non abbiate capito) i ns metodi idee e consigli (premesso che altri sarebbero ben visti e controbattuti come è sempre stato) forse nn è proprio vero che il livello sia poi così basso? ed anzi che forse (poichè il ns pensiero è che le accademie possono dare più dei normali circoli) anche loro lo sanno e non hanno nulla da ribattere? anche perchè se avessero da ribattere e non lo facessero solo perchè portiamo il ns esempio seguendolo e difendendolo con passione ed anche credendoci, ma che comunque ribadisco PIACCIA O MENO E’ TRA IL MEGLIO ESISTENTE SUL MERCATO, bah non mi sembrerebbe un grande segno di apertura mentale e di voglia di confronto..anzi non mi sembra proprio il metodo migliore per farci cambiare idea, come magari il portarci degli esempi reali e fattibili e non federer…

  474. max scrive:

    caro rocco premesso che accetto le sue scuse, vede la differenza non sta nel chi si è ma nel come ci si comporta e lei (come anche altri non hanno mancato di sottolineare) si è comportato in un modo che non ho gradito e se (vista la sfida sul guadagno ma forse ha ragione ora perderei ed avrei dovuto dire quanto ho guadagnato nella mia vita ed allora nn le basterebbero neanche 6 vite ma essendo gilbert però e nn fa nulla se molti ne ho spesi ed anzi forse è per questo che mia figlia arriverà) lei è una persona “importante” è ancora peggio… come penso ormai saprà (e mi dispiace tornarci sopra) nella mia vita ho avuto la fortuna (o forse sfortuna non lo so visto che alla fine ho preferito stare a casa con la mia famiglia e creare qualcosa insieme a loro) di incontrare lavorare e collaborare con persone di cui CERTAMENTE in italia non ne esiste neanche l’ombra a livello ECONOMICO (berlusconi o famiglia agnelli compresi) e molto pochi a livello SPORTIVO (nel senso che al massimo possono aver raggiunto gli stessi risultati poichè oltre al primo del mondo non c’è nulla), quindi ne che lei sia marcello lippi fabio capello alessandro del piero berlusconi o riccardo piatti (…) in persona mi metterebbero in soggezione oltretutto se come mi sembra di aver capito lei è un importante personaggio, esponente del tennis che non è certamente uno sport ultra diffuso e dove fino a pochi anni fa bastava lavorare un po’ di più per arrivare in alto (ma ancora oggi la concorrenza non è certo quella del calcio!!), oltre ad essere stato per molto tempo uno sport non pro, tant’è che qui in italia ancora la quasi totalità dei circoli (e non solo) non è attrezzata a questa conversione. per quanto riguarda le minacce speriamo che non ce ne sia più bisogno. ritornando alla collaborazione piatti…..sartori, entrambi parlano (o forse dovrei dire parlate) molto bene uno dell’altro condividendone i pensieri, solo facciata? un’altro pastrocchio all’italiana?? me lo faccia sapere almeno ho il tempo di rimediare e tanto la mia è femmina…. e quando mi dice che la sua è stata una provocazione… beh sappia che non mi è piaciuta!! comunque sono consapevole della differenza delle varie capacità, ho solo detto che a mio avviso spesso per non dire nella quasi totalità dei casi (e non solo nello sport) la differenza la fanno altre cose. ciò premesso da quello che mi dite “voi” esperti mia figlia è molto portata e sono in parecchi a scommetterci. speriamo (che ci azzecchiate..e) che il fatto di avere una madre russa ex mezzofondista della squadra jr sovietica e un padre che non giocava per nulla male a calcio (nell’inter insieme a riccardo mazzola il figlio di ferruccio) la faccia essere portata sia allo sport che la cattiveria (sportiva ovviamente) necessaria. al resto poichè noi come famiglia diamo e facciamo tutto il meglio possibile (a quanto ci dite) dovreste pensarci “voi” no??

  475. trophy scrive:

    trophy è carino vero…?

    per quei genitori che amano i loro figli e la lettura consiglio
    (per chi non lo conoscesse già)

    “La strada” Cormac McCarthy
    ed. Einaudi
    € 16,80
    vincitore Premio Pulitzer 2007

    Saluti a tutti voi.
    Fabrizio Tropiano

  476. julien scrive:

    Ho scoperto da poco questo blog e sto cercando di leggerlo ma è impossibile!! troppo lungo. Complimenti a tutti comunqueper la grande passione. Sono anche io un genitore di una figlia già grandicella più delle vostre comunque, se posso fare una critica ma benevola mi sembrate molto naives, ci possono passato anche io, so di cosa parlo! Ancora ricordo con orrore e vergogna di quando, il primo torneo!! sono quasu venuto alle mani con un genitore (e avevo torto marcio!!) o quando mia figlia ha vinto il lemon bowl senza perdere un solo set già mi vedevo a wimbledon e rolland garros…e lei era piccolina, battendo ragazzine più alte di lei di una spanna. Stefano sei un grande! Max anche!! però scusa, arrivare a criticare la Martina Trevisan e Miccini, questa è follia pura!!!!!!!Adesso sono sceso dal pero, come dice Stefano, è dura, durissima. vedo le cose diversamente. Provo a sfatare un pò di luoghi comuni che vedo anche qui: allenatori, attenzione i modeli da imitare sono: Bolelli, Fognini, Miccini, Martina, la Knapp , datemi retta lasciate perdere Piatti, Furlan e Bollettieri, quelli hanno solo avuto il merito di saltare sui treni giusti, NON VICEVERSA!! Il piò onesto e Ramirez che ha detto in una intervista: senza di me la Henin arrivava lo stesso dov’è adesso. Questo è parlare chiaro, non Piatti che spara c. tipo entrare nei primi 10 è normale se si è ben guidati e ben programmati ( dalui ovviamente…) che poi Max ci crede!!! Furlan fa lo statale chiedete a quelli di tirrenia, fa le sue otto ore e scappa a casa. E’ sempre il giocatore che fa la differenza.
    Altro luogo comune: non contano le vittorie da piccoli: Un par di p. bisogna sempre vincere, conta solo quello, ne ho viste centinaia giocare benissimo, cosa conta? zero. Chi vinceva da piccolo vince anche da grandi, quello dice: mia figlia ha perso perchè l’avversaria pallettava! Esatto e continuerà a vincere.
    Altro luogo comune: impugnature, videoanalisi, queste cose lasciatele fare ai maestri, datemi retta, voi date troppa importanza. Una cosa sola dovete dare importanza: vostra figlia vince sempre?? se sì allora ok, se no va bene continuatate a sognare che male c’è ma è un sogno appunto…La trevisan vince sempre, miccini vince sempre, quelli sono i giocatori del futiro datemi retta poi certo non dico non si possa diventare dei professionisti, mia figlia è ancora lì che ci prova ma ripeto è dura, durissima e non sparate c. numero 1!!! Primi 10!!! Primi 100 !!
    Altro luogo comune: lo sponsor. Ma credete veramente che una multinazionale spenda 6000 euro per una finale?? Se li ha spesi è perchè voleva fare un pò di beneficienza ma allora andiamo in parrocchia e chiedimoli al parroco.
    Scusate se ho fatto il professore tipo so tutto io ma riconosco che al tempo ero esattamente come max, lui ha il coraggio di scrivere quello che tutti pensate io compreso.

  477. max scrive:

    jho ho capito benissimo, ma constatato che bisogna partire da piccolissimi come puoi pensare che i sogni di un bambino di 5/6/7/8 anni siano quelli di vincere wimbledon che se ti va bene si addormanta solo a guardarlo? (a parte forse qualche figlio di maestro che vive dalla mattina alla sera nel circolo) quindi è chiaro che deve volerlo il genitore e poi o non le dai tutto il necessario o è federer o devi essere l’aga khan. tant’è che rocco che ci ha dato parecchi indizi su chi possa essere mi faceva ridere quando parlava di risparmio per i genitori… rocco da quello che è saltato fuori tra noi genitori che “fanno” molto a livello tennistico per i propri figli si è accertato che io sono tra quelli che spende di meno con ca 600 euro mensili tennis+prep atletica, quindi per un tot di 7000-7500 euro annui ai quali bisogna aggiungere vestiario attrezatura tecnica ma soprattutto viaggi per tornei e vari raduni che a quest’età coinvolgono tutta la famiglia e che spesso sono motivo anche per brevi vacanze tutti insieme il tutto arriva a raggiungere un totale complessivo di ca 25.000 euro. cosa vuoi che siano 4/500 euro in + all’anno per la video analisi??

    mentre rileggendo un post di rocco in risposta a stefano mi sono soffermato sulla differenza tra l’analisi della partita e quindi delle varie posizioni sul campo e quella dei colpi. io ad esempio con mia figlia ho avuto il risultato contrario (forse perchè sulla strategia e posizione abbiamo fatto qualche lezione l’anno scorso poi vedendola in difficoltà soprattutto perchè ad esempio quando c’era da andare a rete o arrivava tardi o eseguiva male la voleè ma anche la posizione a rete etc e quindi lo faceva contro voglia, ho deciso di ricominciare quest’anno) e cioè non aveva confusione è vero ma faceva fatica a eseguirla mentre per l’analisi dei colpi (forse per il rivedersi a fianco di sharapova djokovic etc) se lo riguarda mille volte al giorno ed è migliorata su tutto a parte ancora qualche difficoltà sulle ampie aperture che come però hanno tutti detto dipende dalla sua ricerca della massima forza (derivante dalla mancanza di forza nelle braccia nonostante tutto il lavoro con la palla medica). comunque vedremo, per ora ho abbozzato e visto che effettivamente lei gioca molto in anticipo potrebbe effetivamente dipendere per la maggior parte da quello…

  478. max scrive:

    guarda julien io capisco benissimo quello che dici. io però sto provando a fare qualcosa di molto diverso dal solito e cioè sto solo cercando di fare quello che ho sempre fatto nella mia vita nella vita (e muovendomi allo stesso modo) e cioè arrivare top e facendolo senza che il risultato dipenda da nessuno, infatti quando mi sono accorto (ormai 10 anni fa in due delle mie tre attività) che i miei successi dipendevano anche dagli altri (che essendo personaggi importanti ma non grandi persone te lo ricordavano un po’ troppo spesso) ho mollato tutto dalla sera alla mattina e praticamente non ho + lavorato fino a 4/5 anni fa (e con il tenore di vita che avevo il tesoretto ha fatto in fretta a diminuire). se uno sapesse come guadagno ora mi direbbe che è impossibile (infatti in italia sono l’unico ed anzi quando l’hanno scoperto mi hanno boicottato pubblicando su varie testate giornalistiche nazionali il mio sapere che non era solo il mio ma ero l’unico che lo sapeva far fruttare tant’è che alcune di quelle testate addirittura sono fallite. ora lavoro con l’inghilterra scontrandomi (e vincendo anche altrimenti non guadagnerei) giornalmente con le migliori aziende mondiali del settore, aziende quotate in borsa. immagina se le problematiche del tennis mi possano mettere dubbi o paure. e le mie certezze non derivano certo dal fatto di essere appena salito sul pero e quindi di non conoscerne le problematiche ma dal fatto che in più cose attinenti ma profondamente diverse sono riuscito sempre ad arrivare al top e sempre essendo considerato un pazzo visionario ed è proprio il fatto che sia molto dura che ne farà una passeggiata di salute, altrimenti potrebbero farlo tutti…. . figurati se potrei fallire con mia figlia…..

  479. claudiotn scrive:

    Saluto trophy, bentornato!
    Credo che seguirò il tuo consiglio, anche se non sono genitore, ma solo banale presidente di uno dei tanto vituperati circoli tennis.

    per Andrew:
    Il prossimo weekend (16-17) ci dovrebbe essere il torneo di macroarea nordest u10 di qualificazione per l’under 12, e i miei saranno là. Si potrebbe organizzare per il prossimo weekend, diciamo sabato 23 o domenica 24.

    Ripeto l’invito è aperto a tutti quelli che hanno voglia e possibilità di venire. Abbiamo però solo 3 campi coperti. I bambini presenti per ora sono del 98. Ovviamente è invitato anche Max (la strada la sai già!), però solo se armato di videocamera :-).

  480. stefano grazia scrive:

    Spulciando qua e là:
    1) sarei davvero curioso di leggere cosa ha scritto Max nei 4 posts che gli avrebbero censurato … spero si sia sbagliato e non si sia accorto che glieli han passati lo stesso….
    2) prima di leggere la Replica di Rocco pensavo già di diventar ricco (e sovvenzionare la carriera di mio figlio) vendendo i biglietti per il prossimo torneo in cui le figlie di Rocco e Max si sarebbero iscritte … ci sarebbe stato il pienone!
    3) Rocco poi ha fatto marcia indietro: non ho pèiù capito se è davvero il Papà di Colei che ha sconfitto Alessia 4/1 4/1 e se si è preso paura (169 per 100 kg) o davvero si è sostituito ad altra persona… da quel che scrive poi potrebbe essere scambiato addirittura per PIATTI in persona (no,davvero,se ci pensate bene,potrebbe anche essere…però Piatti su Tennis Italiano scrive meglio)
    4) fantastico Julian…oddio,stanotte ci verranno gli incubi e ci suicideremo in 2 o 3 e qualcuno iscriverà suo figlio/a a pallanuoto, ma certamente non nascondo che qualche volta mi guardo allo specchio e mi vengono le orecchie rosse,mi sento tirare i muscoli della nuca e avverto un sapore acido alla bocca … Si,però, e allora? ribadisco il FANTASTICO JULIAN perchè è vero ed è giusto che ci sia una voce come la tua nel blog (continua a scrivere e trova il tempo per leggerci tutti,almeno i Riassunti, perchè così scoprirai che i dubbi li abbiamo tutti,tranne Max ma lui ècosì e beato lui che è così…)… Trovo interessante la tua posizione riguardo i modelli da imitare e ribadisco che io la laurea mia e quella di mia moglie (o comunque il mio background culturale)non la baratto a prescindere, chiunque mi si pari davanti, a partire dallo stesso Nick Bollettieri Himself. E anche questo l’abbiamo già detto più volte e non nascondoche ogni tanto mi viene da pensare : come mai,se il Coach è così importante, come mai ce l’han potuta fare le figlie di Richard e Oracene Williams? E ce ne sono stati tanti,prima e dopo, di Richard Williams… Certo,il tuo punto di vista è interessante e non è da sottovalutare…in fondo dice quello che sosteniamo un po’ anche noi: prima vengono i Genitori…
    5)si,in effetti è vero…me lo domandavo anch’io…i tecnici si son presi paura, non vogliono sporcarsi le mani, non vogliono abbassarsi all’indegna gazzarra che si è scatenata…mah, è che qui si fa presto ad essere,a torto o a ragione,svergognati ed è chiaro che magari alcuni non se la sentono di rischiare la loro reputazione in chiacchere orisse da bar… Mi dispiace da un lato ed anche per queso ri-plaudo Tropiano e allo stesso modo re-invito Enzo,Stefar,Buzzelli,Polidori ad intervenire
    6)infine jho… non c’è che dire, la tua domanda ci ha colti di sorpresa e sarebbe facile risponderti subito: ma certo, vinci Wimbledon e poi muori, lo faccio solo per la gloria … Potrei anche dire che il Giuramento d’Ipocrita l’ho già dovuto fare una volta (ma “la scienza non puoi regalarla alla gente se non vuoi perire d’identico male,se non vuoi che il sistema ti prenda per fame…”) … ok,Max che non è un’ipocrita ti ha già risposto,non ci ha pensato su … io onestamente dei soldi che guadagnerà mio figlio non me ne può fregar di meno … non saranno miei,saranno suoi…Tra l’altro la risposta alla tua domanda in realtà è semplice: si, vincoWimbledon e da oggi ad allora tutti i soldi li devolvo in beneficenza (per una Tennis Academy in Africa)… MA QUELLI CHE GUADAGNO DOPO SE LI PUO’ TENERE? Perchè se vinci a Wimbledon, e il patto col diavolo è quello, ma te li puoi tenere tutti i soldi…bastano quelli che si farà nei tre mesi successivi con sponsors, ingaggi sottobanco, sfilate di moda con completo di armani…IN ITALIA POI? Potrebbe anche uscire al primo turno per tre anni di seguito…Ti posso dire, l’ho già scritto tante volte, che io (a differenza di Max) non investo, SPENDO SOLTANTO… ne sto spendendo tanti,è vero, ma ne metto comunque da parte per la vecchiaia… Ma poi potrei anche dirti che a dirlo prima facciamo bella figura in tanti ma poi alla prova dei fatti saremmo tutti uguali e allungheremmo la mano…Max non crede a Biancaneve, tutto qui, e in fondo in fondo nemmeno io (e soprattutto nostro figlio potrebbe anche dirci: oh,ma non erano soldi miei,quelli?)
    Però…io si che Wimbledon lo avrei vinto gratis … E credo anche mio figlio risponderebbe così…Poi,direbbe lui, posso sempre rivincerlo l’anno dopo,no?

  481. stefano grazia scrive:

    PS volevo dire che ne metto da parte qualcuno, di quelli che guadagno e non che quelli che spendo sono un investimento per la vecchiaia… Non ci penso nemmeno…

  482. pibla scrive:

    Ciò detto, in risposta a Stefano, Rocco non è il padre di quella bambina che ha battuto la figlia di Max e questo non mi sembra che l’abbia capito ancora nemmeno Max, ma comunque è uno dell’ambiente, io in ogni caso del suo commento delle 14.06 non ho capito una virgola, né comunque mi interessa molto.
    Per il resto rinfrescatemi la memoria, ma dopo la famosa lite con Max Buzzelli non è mai più intervenuto??? Se non è più intervenuto in effetti è un peccato ed è una grossa perdita, d’altronde in quell’occasione si andò un pò sopra le righe, bisogna però dire che in seguito scontri così aspri con tecnici non ce ne sono stati e sarebbe auspicabile che gli addetti ai lavori avessero voglia di intervenire, se non altro per un sano confronto.

  483. max scrive:

    ciao claudio penso che verrò molto volentieri non so ancora se con Alessia (giocatrice perchè come presenza fisica sarà sicuramente presente non fosse altro che per incontrare Giada) o meno (perchè riprenderà in mano la racchetta giovedì mentre per ora fa solo atletica e quindi si valuteranno le condizioni). per quanto riguarda la telecamera tu scherzi però so che chiedono 500 euro per una giornata. se siamo una decina 50 euro a genitore non è molto e potrebbe essere una cosa molto simpatica..fatemi sapere…bye

  484. max scrive:

    pibla per come ha scritto ho capito che dice di non esserlo però ci sono dei se e dei ma. stefano dice che piatti su tennis italiano scriveva meglio ed io penso che piatti non parlerebbe mai di vittorie a 9 anni… (altrimenti mi cadrebbe un mito ma con le conoscenze che ha rispetto all’età biologica anche se per un attimo anch’io ho avuto questo dubbio lo escludo nella maniera più assoluta). potrebbe essere uno che ha fatto la sparata come potrebbe essere veramente il padre che ha fatto retromarcia (e ne avrebbe ben donde..). per il resto io penso che l’assenza dal blog di tecnici dipenda principalemte dalla loro mancanza di argomentazioni d’altronde anche il migliore non potrebbe salire di livello (rispetto alla varie academy) al massimo potrebbe dire qualcosa di leggermente diverso o un coach internazionale potrebbe portare delle esperienze… ma se uno è bravo molto tempo non lo dovrebbe avere a disposizione sempre ammettendo che sia un appassionato di pc e internet.

    no stefano ho scritto molto altro, ma il tempo risanerà le ferite (se non riaperte) e spero mi porterà consiglio…purtroppo hanno sbagliato persona….

  485. pibla scrive:

    Spero bene che Piatti abbia ben altro da fare e che il giorno in cui anche decidesse per qualche motivo di intervenire, cosa che peraltro ritengo poco probabile, lo farebbe in ben altra maniera….per il resto il confronto con quelli dell’ambiente può sempre essere produttivo, ben sapendo che anche lì ci sono pesci di tutti i tipi….
    Aneddoto Stefano???

  486. stefano grazia scrive:

    Il Prof Buzzelli è intervenuto altre volte, dialogando con altri utenti e in particolare con Stefar…so che continuava a leggerci almeno fino a poco tempo fa…Lo chiamerei anche in causa sulla videoanalisi ma lui è un Preparatore Atletico, magari ci potrebbe dire cosa ne pensa Zavoli che è il Coach… Però prima Max ci diceva che lui alla fine la fa fare 4-5 volte all’anno … E questa è uno degli aspetti… Credo che Enzo invece intendesse anche un’altra forma di videoanalisi, qella quasi quotidiana, fatta dal Coach o dal Genitore in modo che poi il figlio possa rivedersi magari anche durante l’allenamento … Poi la comparazione con i campioni i minitennisti la comincian a fare anche quando cominciano ad essere interessati al Tennis in TV e cominciano a guardarselo… E infine c’è la videoanalisi dei match dal punto di vista della Strategia…Infine io ci aggiungerei anche la VideoPsicoAnalisi, cioè il rivedere il video dell’eventualesceneggiata isterica di cui “il nostro Eroe” potrebbe essersi reso protaonista e insieme,pacatamente,commetarlo domandando semplicemente: è bello?
    Ecco, insomma,un po’ di videoanalisi per tutti i gusti e per tutte le stagioni…io non arrivo a dire come dice Max (e comunque rispetto la sua opinione) che la VIDEOANALISI è tutto, è scienza, è la condicio sine qua non, ma onestamente NON vedo neanche come possa far male…Perchè è qui il punto,ed è qui dove Mad Max ha perfettamente ragione: ma il nostro compito non quello di mettere a disposizione dei nostri figli tutto quello che può servire tenendo presente anche il detto medico “primum:non nuocere”?
    E ALLORA DOVE E’ LA POLEMICA? Qualcuno osa affermare che la videoanalisi fa male? Tra l’altro il primissimo a sostenere la sua importnza su questo blo non è nemmeno stato Max a è stato un Coach, ENZO LO IACONO,in uno dei suoi primi post….
    INVECE, PER CONTINUARE A TROVARE SISTEMI INNOVATIVI,CHE CI MANTENGANO UN PASSO AVANTI AGLI ALTRI, SENTITE QUESTA:cosa ne dite IN FUTURO di eliminare il rovescio ed allenare giocatori ambidestri con due dritti? Lo sosteneva il Maestro Iacopini in un suo libello sul Tennis (ora non ricordo il titolo esatto, l’ho lasciatoin Italia)…. Qualcosa del genere forse voleva fare YURI che per sei mesi fece giocare Masha damancina contro il prere di tutti i coaches da Bollettieri che però adesso riconoscono che si,fortunatamente sono riusciti a fargli cambiare idea ma poi questo uso della sinistra come braccio dominate ha permesso di creare un ottimo rovescio : mah,chissà come sono andate veramente le cose, ormai ho una certa esperienza di questi gossip e ognuno dice la sua ingigantendola tipo telefono senza fili… E comunque noi nell’ultimo anno ogni sabato e ogni domenica ci facevamo centinaia di palline con l’handfeeding, una o a volte anche due ore, insistendo soprattutto sul rovescio e riuscendo a trasformarlo davvero… e il primo cesto era sempre e comunque con la sinistra…Questo lo fanno sempre anche da Bollettieri… Ma ’sta storia del doppio dritto mi ha sempre incuriosito e forse l’ho anche già proposta (aneddoto: non mi ricordo chi a un certo iocatore incontra uno dei gemelli Gullikson che erano uno mancino e uno destro in un torneo minore, forse in un torneo giovanile,e prima ci perde dal destro e al torneo sccessivo perde invece dal mancino…disperato si lamenta con uno dei Direttori del Torneo: ma chi cavolo è questo Gullikson?(Who’s this Gully Guy?) Al torneo precedente mi ha battuto giocando con la destra e oggi mi ha ribattuto ma giocando con la sinistra…Mi sta pgliando per il culo?Chi è questo fenomeno? ___ E pensare che Dual Hand Jensen poteva farlo davvero…)

  487. stefano grazia scrive:

    Aneddoto,dunque.
    (Ma i invito anche a leggere il mio articolo su Marcelino Rios, quando sarà pubblicato,credevo oggi ma non l’ho visto, anche se in effetti è un po’ lungino (eheheh…le traduttrici si sono ribellate a Ubaldo chelo voleva far tradurre almeno in parte anche in inglese, perchè credo sia divertente, ricco di spunti interessanti anche per il nostro subblog…o almeno perchè Marcelino Rios,in attesa di Donald Young, è stato l’ultimo David versus Goliath nel Tour maschile … si,anche i Rochus e Santoro, e se vogliamo anche Ferrer, ma Marcelino è arrivato in cima…)
    Aneddoto…quando finiamo l’allenamento mattutino si presenta un bambino americano che enza dire nulla gli prende lo borsa e se la carica sulle spalle portandola in classe…Nicholas mi guarda e sorride e dice: non liel’ho chiesto io, è lui che vuole farlo…
    Segno di grande personalità o di bullismo inconscio e latente?
    Si fa comnque voler bene: durante gli allenamenti alla Scuola Americana (ormai condotti da mia moglie che ha soppiantato i due coaches nigeriani) durante un doppio giocato con un cinesinoche gli grida sempre You are my hero!, il cinesino manca completamente la pallina…Nicholas lo guarda e poi senza dire nulla gli fa cenno con la mano di avvicinarsi: SE NE MANCHI UN’ALTRA COSI’, gli urla in faccia serio (ma si vede che sta ridendo dentro), I’LL CHOP YOUR HAND!!!!(ti taglio netto la mano!)
    10′ dopo ne sbaglia una lui e fermatos in mezzoal campo, lo sguardo rivolto al cielo: I’LL CHOP MY HAND!!!!!
    Il suo idolo al momento è infatti Leonida e gli Spartani di 300,il film tratto dalla graphic novel di Frank Miller … vi ho già raccontato di come nell’ultimo allenamento ol Coach Federale Nigeriano urlava ad ogni vincente dell’avversario I FEEL NO PAIN!!!!
    Il problema è che fa lo spartano solo quando va tutto bene…Ieri infatti Nicholas ha giocato con un raccattapalle del Club (sic!) Ieri Nicholas ha giocato con un raccattapalle del Club (sic!) e gli ha rifilato 6/4…a un certo punto però,dopo essere andat sul 3/0, si era anche innervosito perchè stava sbagliando dei colpi e si lamentava ad alta voce: non posso perdere con sto qui! ma lo vedi come gioca… ” Intorno si era creato una sorta di pubblico che faceva il tifo per il più piccolo,ovviamente,e mia moglie a un certo punto,stufa delle scenate di Nicholas e ne era andata…Comunque a mia domanda su come giocasse risponde: giocava che non reggeva il terzo scambio ma insomma la tirava esageratamente forte, solo che Nicholas impattava bene,anche col rovescio…Morale: finisce la partita e Nicholas scopre che il suo avversario aveva 27 anni…E allora si riappacifica con se stesso: ah bè,credevo ne avesse 16…
    Certo che hanno un bell’ego, i Nostri Eroi……a un certo punto però,dopo essere andat sul 3/0, si era anche innervosito perchè stava sbagliando dei colpi e si lamentava ad alta voce: non posso perdere con sto qui! ma lo vedi come gioca… ” Intorno si era creato una sorta di pubblico che faceva il tifo per il più piccolo,ovviamente,ma ciò nonostante Nicholas si era lasciato attrarre dal Lato Oscuro e mia moglie a un certo punto,stufa se ne era andata…Comunque a mia domanda su come giocassel’Avversario risponde: giocava che non reggeva il terzo scambio ma insomma la tirava esageratamente forte, solo che Nicholas impattava bene,anche col rovescio…Morale: finisce la partita,vinta per 6/4 e Nicholas scopre che il suo avversario aveva 27 anni…E allora si riappacifica con se stesso: ah bè,credevo ne avesse 16… Mi ha ricordato Serena Williams che andava a paleggiare a 10 anni con McEnroe e credeva davvero di poterlo battere e poi,non riuscendovi…si metteva a piangere!

  488. Mauro scrive:

    Negli ultimi anni il caso più clamoroso è quello dell’infortunio all’anca destra. Un tennista destrorso che gioca un colpo dritto completamente open stance tende ad appoggiare un peso eccessivo sulla gamba destra al momento del colpo, scaricando tutta la forza nella fase di rilascio. Questo potente perno può dare una notevole spinta; però sta letteralmente decimando gli atleti. Il caso più eclatante è sicuramente quello di Gustavo Kuerten, tennista brasiliano che dopo aver vinto tantissimo ha subito una operazione all’anca e dopo quasi 2 anni non riesce a tornare ai suoi livelli precedenti. Ce ne sono molti altri di livello internazionale, come gli svedesi Vinciguerra e Magnus Norman; chissà quanti a livelli inferiori, che magari non intervengono e continuano a lottare nei challenger per emergere, “drogandosi” di antidolorifici per sopravvivere al problema. La stessa ATP sta lavorando ad uno studio apposito, visto la grande frequenza di questo problema.
    Langerveld: “Il limite dei tennisti è che spesso si accorgono del problema quando ormai è troppo tardi. Se si sottopone il fisico ad un logorio eccessivo in certe parti del corpo è poi difficile risolvere completamente il problema. Ed a volte proporre dei cambiamenti nella loro tecnica è molto difficile, si incontrano molte resistenze. Ideale sarebbe intervenire da ragazzini, quando ancora il fisico si sta formando, in modo da correggere alla base gli eventuali problemi e quindi creare un tennista sano dal punto di vista posturale e biomeccanico. Però sono ancora poche le scuole tennis che sfruttano questi metodi, probabilmente anche per problemi di costi che attualmente purtroppo non sono bassi. Dovrebbero essere le stesse federazioni nazionali ad usufruire di queste metodologie. Si sta iniziando, ma ancora i mezzi non sono tanti.”
    Così parla il dott. Langerveld, nella speranza di poter dare un contributo al futuro della salute dei tennisti, e non solo.
    Estratto dall’articolo di Francesco Tripodi (Super tennis magazzine n11) sul professore di biomeccanica Brad Langerveld

  489. max scrive:

    beh stefano in realtà il fatto di farla solo 4/5 volte l’anno (se parliamo di colpi) è sufficiente per tenere sempre monitorato l’allievo, perchè quando il coach ne conosce i difetti si mette a fianco e/o dietro e controlla quello, tornando a rifarla ai primi dubbi (ed anche questo me lo diceva pizzorno).

  490. roberta 2005 scrive:

    A proposito di videoanalisi…
    nel progetto Casa Lazio del nostro presidente Tropiano vi era una sezione dedicata all’utilizzo di Dart Fish nella quale si ipotizzava l’acquisto del programma e l’utilizzo istituzionale della videoanalisi per tutti i migliori ragazzi della regione.
    Giorni fa abbiamo incontrato il presidente in un torneo Rodeo giovanile chiedendogli notizie sul perchè non fosse stato realizzato nell’anno passato.
    Con la simpatia e la correttezza che lo contraddistingue ci ha risposto più o meno testualmente: “il costo era alto (circa 5-6000 euro) ed abbiamo dato priorità ad altri investimenti più urgenti.”
    Siamo stati anche rassicurati sul fatto che quest’anno, essendoci più fondi, il comitato regionale del Lazio avrebbe acquistato il programma per utilizzarlo gratuitamente a favore di tutti i giovani giocatori…
    Siccome sappiamo (per aver visto un trailer) in cosa consiste Dart Fish aspettiamo che il presidente Tropiano mantenga le promesse!

  491. max scrive:

    a rocco baglio e dylan

    giuro che non siamo d’accordo e l’articolo non l’ho scritto io!!!

    ed io che cerco anche di spiegarlo… ma max fatti gli affari tuoi!!!

    e questo spero faccia capire di che pianeta sia g.c. (non certo del ns.) e di quanti anni luce sia avanti agli altri (soprattutto in italia), lui che ragiona solo e sempre in questi termini. mia figlia di conseguenza lavora con questi metodi….e per chi avesse ancora dei dubbi il pazzo visionario qui non sono certo io!!!

    e queste cose io che non vengo dal tennis le so solo perchè MOLTO UMILMENTE mi sono documentato soprattutto avendo deciso di investire su mia figlia. e i delinquenti sono quelli che fanno allenare magari un po’ meno il proprio figlio ma male, perchè poi se bravo obbligatoriamente dovrà aumentare la mole di lavoro che se svolto in maniera errata avrà in futuro delle conseguenze devastanti…

    ricordi stefano la diatriba sul giavellotto?? c’entra eccome se c’entra, fidati e nn vado oltre…

  492. vitas scrive:

    videoanalisi no, videoanalisi sì… questo è il dilemma.
    Facciamola finita con i riferimenti ai propri figli.
    I figli passano il tennis resta…
    Sapete quanti genitori entusiasti per 4 o 5 anni sono poi spariti dal nostro mondo quando il figlio ha smesso di giocare?
    Eeeeeh… un’immensità.
    Allora ridimensionate i vostri commenti; attendiamo che vostro figlio smetta di giocare o… divenga un campione!
    Ciò che conta sono le riforme strutturali del nostro sistema.
    Crediamo poco ad una politica centrale e centralizzata, crediamo nel decentramento e viviamo le politiche territoriali………….
    insomma siamo fans di Tropiano!
    Abbiamo toccato con mano le finali della coppa Orsini a Pieve Pelago e l’entusiasmo della squadra di Roma con il suo presidente, dirigente, tifoso, padre… forse anche un po’ schizzato!
    Viva la purezza.
    Viva la competenza.
    Viva il coraggio.
    Viva la FIT se la FIT ha voluto Tropiano……. oddio anche il folle Mariani non è niente male.
    Comunque siamo al verde il tennis costa troppo!

  493. roberta 2005 scrive:

    Caro Dani,
    non vogliamo sembrare federali a tutti i costi ma la differenza tra la FIT di oggi e i “mercanti del tempio” è questa: i 45 euro questa FIT (sicuramente quella del Lazio) li spende per i nostri ragazzi, i “mercanti” se li destribuivano allegramente.
    Bella differenza, no………?
    E poi una federazione deve incassare per poter ridistribuire.
    Tutto al più critichiamo il modo di distrubire.
    I soldi per i nostri figli li spendiamo volentieri quello che pretendiamo è che siano altrettanto ben utilizzati.
    P.s. centottanta iscritti al Rodeo di Roma al circolo Kipling nell’ultimo weekend……… nel Lazio qualcosa si muove.

  494. Roberto Commentucci scrive:

    Comunicazione di servizio:
    la pubblicazione dell’intervista a Fabrizio Tropiano è stata anticipata a domattina, mercoledì.
    Curiosoni!

  495. Salvatore Buzzelli scrive:

    Ebbene si, continuo a leggervi quando posso.
    Anzi devo dare merito alle letture dei vostri posts (a volte anche un po’ imbarazzanti e sopra le righe!), se sono riuscito a farmi sembrare normali e quindi a comprendere, le ansie, le preoccupazioni e le richieste dei genitori della bimba di 9 anni che da quest’anno sto allenando.
    Stefano mi chiede un parere sulla Videoanalisi: sono daccordo come lo è anche Zavoli, infatti la usiamo.
    Va ricordato che l’analisi del gesto tecnico, eseguita sulle immagini dell’atleta che esegue, da quando è stato possibile, la si è usata e si continua ad usarla in tutti gli sport e non mi risulta neanche una grande novità per il tennis, quindi il fatto di poterla utilizzare per rivedere, e quindi, correggere, confrontare per apprendere e migliorare, a mio avviso va benissimo.
    In fondo l’ apprendimento è largamente basato sulla funzione visiva, infatti se fin da piccoli facciamo enorme uso di apprendimento imitativo osservando le azioni ed i comportamenti degli adulti, non vedo cosa ci sia di strano se attraverso la videoanalisi, laddove sia possibile, un tecnico, aiuti anche un bambino che gioca a tennis a migliorarne la postura e l’assetto dei colpi anche eventualmente confrontando con la tecnica dei campioni.
    Un tassello in più al servizio del giocatore e dell’allenatore nello sviluppo della tecnica ottimale, un modo in più far proprio il gesto corretto; come indicava imperativamente Goethe “.. acquisiscilo interiormente , per possederlo!”

  496. Aldo Baglio scrive:

    Caro Max,
    non ho mai commentato l’utilità della video analisi, ma l’arroganza con cui tu la “fai tua” utilizzando parole di altri e video analizzando giovani campioni che hanno ottenuto risultati oggettivi.

    Per il resto, a parte lo stile “puro bifolco” che ti contraddistingue, ti posso assicurare che non solo condivido al 100% il tuo approccio ma in più ti vedo come un riferimento utilissimo con cui confrontarsi. Continua così….

    P.S. la storia dei soldi, dei guadagni etc… potevi risparmiartela, rischi di attirare inutili antipatie e magari la guardia di finanza….

  497. Mauro scrive:

    Un caro saluto al Prof. Buzzelli con la speranza che partecipi più spesso al blog.
    Un caro arrivederci a Fabrizio Tropiano (sperando prima o poi di conoscerci di persona) perchè sono intuitivamente convinto che sia una persona che faccia molto bene al movimento tennistico. Un caro benvenuto a Trophy (si è carino il nick).

  498. Mauro scrive:

    Stefano sei grande!

  499. max scrive:

    bentornato prof buzzelli vede che su qualcosa siamo d’accordo?? faccio solo una piccola precisazione: la video nel tennis è una novità per come è usata ora, con dei punti saldi di riferimento da seguire prendendo come base la biomeccanica che oltre alla massima prestazione finalmente cura anche la prevenzione degli infortuni che di conseguenza permetterà agli atleti di essere più longevi.

    caro aldo tu (insiemi ad altri) sei offuscato dall’odio, perchè io e l’ho sempre specificato in tutti i miei post non faccio mio un bel nulla anzi faccio sempre nomi e cognomi delle fonti con tanto di richiesta di un vs approfondimento al quale invece contrappponete o un nuovo insulto o il silenzio, perchè io dico quello che so e quello che è (e mi accerto molto bene prima di dire una cosa) voi sparate a caso solo contro di me, il resto non ha importanza. e la storia della video analisi ne è l’ultima conferma….

    per quanto riguarda la trevisan, come abbiamo detto la video analisi ha dei punti cardine dai quali seguendo i concetti della biomeccanica non si può prescindere e una volta che li conosci…quelli sono. e vedendo i colpi della trevisan è insindacabile quando dico che non sta seguendo certi criteri e questo che stia raggiungendo o meno dei risultati è come se io volessi sindacare il tuo nome o nick e tu il mio, o se tu volessi sindacare il fatto che la ferrari va a 300 km/h solo perchè l’ho detto io, che non è detto che la sappia anche guidare ma che vada a 300 all’ora è insindacabile e non si può discutere. e come hai visto il mio non è uno sparare addosso agli altri visto che di miccini non ho detto le stesse cose anzi…

    passiamo ai risultati oggettivi . la vediamo in modo totalmente diverso ed anche qui voglio dare il mio cotributo portando ad esempio sempre gente molto più grande di me sia tennisticamente (e ci vuole poco) ma soprattutto al di fuori. qui si parla sempre di risultati provinciali regionali italiani giovanili, sento parlare di master ouatt e nike (sigh!!!)……. mentre invece se si vorrà prima o poi arrivare da qualche parte dovremo imparare a confrontrci sempre e fin da subito con il mondo e quello degli adulti perchè è un altro sport e i ns figli/atleti è in quello sport che dovranno competere ma per poterlo fare bisogna preparari al top fin da subito. quindi quando sento parlare di risultati eclatanti mi preme far ricordare che alla stessa età della trevisan c’è già chi è 290 wta e non jr, che a 15 la vaidisova era già 77 al mondo e questi sono i risultati oggettivi con cui è necessario confrontarsi e non con quelli delle altre italiane negli anni scorsi…e per quanto riguarda prima ancora (per non arrivare poi al punto della trevisan..che poverina nel migliore dei casi dovrà farsi il triplo del mazzo che già si è dovuta fare per correggere le sue problematiche e per rimanere competitiva) cominciamo pensando a raggiungere la perfezione a livello fisico tecnico e tattico dopodichè penseremo a confrontarci con gli altri, tanto quando fai le cose per bene nel gruppo dei primi (che come abbiamo sempre detto esserci è basilare) ci sei per forza. e se lo è anche un gatto di marmo come mia figlia senza alcuna qualità capacità etc (vero rocco?) che nonostante tutto è riuscita a vincere 4 tornei oltre ad essere chiamata per ogni raduno suadra etc possibili ed immaginabili, figuriamoci chi avrà la fortuna di avere un figlio portato!!

    ed ora lo stile puro e bifolco… è vero sono istntivo e sanguigno, ma in futuro ti accorgerai che sarà servito anche quello…..ed a volte di necessità bisogna farne virtù, se vai a rileggerti stefano qualche post dietro forse capirai..

  500. Adriano Moja scrive:

    Max guarda che il Ouatt ed il Nike sono a livello mondiale….vedi Boluda.
    Comunque ti capisco, ovvero le cose che scrivi sono giustissime, purtroppo non dai delle specificazioni, convinto che tutti le intendano, invece molte volte possono essere scambiate per arroganza.
    Quel Rocco… o chi veramente sia, mi pare un po troppo informato, penso ad una provocazione fatta ad arte.
    Secondo me dite le stesse cose, a parte gli insulti provocatore fatti a te, ossia la videoanalisi porta alla luce i difetti, e che anche i campioni hanno difetti, che possono essere eliminati del tutto o quasi, per ottenere il massimo rendimento con pari energie. Applicate ai bambini, senza farci prendere la mano dalla moda attuale, può dare indicazione su errori molto gravi, non certo su difettucci, e poi con pazienza e possibilmente a gradi cercare di far cambiare le cose, ma attenzione alla confusione.
    Questa è l’analisi del colpo singolo, portato senza nessuna forzatura, su palle facili o ferme nel caso del servizio. Cambia la faccenda sull’analisi video della partita, molto più importante fin da piccoli, dove si può far vedere all’allievo o figlio gli errori tattici, molto più importanti nei giovani, tanto a fine partita se ad bimbo gli spieghi che poteva tentare il winner e venire a rete invece di stare a fondo, lui candidamente ti risponde che lo faceva sei tu che non lo hai visto!!!!! Vieni che ti faccio vedere……
    Purtroppo la fortuna che hai Max di allenare, certo anche perchè ti sei impegnato nel cercare, tua figlia in una struttura ai massimi livelli, altri genitori non la possono avere, molte volte non per altro se non per le distanze, quindi le tue spiegazioni vengono scambiate per sentenze di chi vuol sempre avere ragione, tu sai di averla, però devi essere più semplice nelle spiegazioni, ovvero le cose che alla Vavassori fanno quotidianamente per i circoli normali è pura fantascienza.

  501. Mauro scrive:

    Max, o chi vuole contribuire, esiste la possibilità di sapere dove il prof. Langerveld pratica ed opera?

  502. max scrive:

    adriano hai perfettamente ragione ma per quanto riguarda nike e ouatt intendevo dire che i risultati che ne escono in un under 9 contano 0 anche se ci giocano i marziani, poi casualmente uno che sarà buono anche dopo avrà vinto un nike. faccio un esempio. l’anno scorso la figlia di sartori del ‘97 che ho visto giocare una sola volta ma che mi è piaciuta moltissimo ha perso in finale al master nike e quest’anno è passata under 12. ora io non conosco ovviamente il suo programma ma potrebbe anche capitare che ai nike non partecipi più, potrebbe che so io fare ad esempio gli italiani under 11, i 4° cat e girare per l’europa, quindi non è che se un domani diventasse forte, chi l’ha battuta ora automaticamente diventerebbe più forte anzi….

    per il resto io, stefano ma anche alcuni altri tecnici intervenuti abbiamo spiegato più volte in modo che tutti potessero capire, certo che se uno poi legge solo una frase dell’ultimo post è chiaro che venga travisato il tutto. dopodichè qui si cerca di confrontarsi sulle proprie esperienze o (e questo forse di più nel mio caso) di dare un servizio utile proprio a quei genitori che per un motivo o per un altro certe cose non le sanno e non su chi è più simpatico o chi fa finta di esserlo, tant’è che molti mi apprezzano ugualmente. e credo poi che a volte solo l’essere molto chiaro e duro possa insinuare dei dubbi a persone che fino a quel momento si sono fatte abbindolare o peggio ancora credevano nelle fate. detto questo, il tale signor rocco chiunque esso sia, nel migliore dei casi non ha capito nulla sui ns intenti e peggio ancora sarebbe (ma nn credo) se si rivelasse un personaggio illustre nell’ambiente…. e rileggendolo certamnete non può essere piatti perchè altrimenti non potrebbe non sapere che suo figlio ha già fatto video analisi considerando difficile che pizzorno sia un millantatore e comunque chiunque esso sia con il suo comportamento si è qualificato da solo…. sinceramente io mi sono fatto l’idea che sia o un genitore (della bambina in questione o meno) a cui non sono piaciuto (o invidioso) leggendo come detto solo qualche frase dei miei ultimi post magari vicino o conoscente della trevisan o del suo coach oppure come altra possibilità che siaqualche obsoleto maestro che cerca ancora di tirare l’acqua al suo mulino…

  503. Nikolik scrive:

    Questo blog, o, meglio, questa rubrica di questo blog, con persone che si spacciano per altre, facendo indiavolare Max, che ha così rivolto una sequenza incredibile di insulti ad un pover’uomo ed a sua figlia, pensando di avere capito chi fossero, ma che, evidentemente, non c’entravano nulla e che probabilmente non hanno mai nemmeno letto questo blog né lo frequentano, sta raggiungendo livelli di divertimento pazzeschi.
    Le situazioni che si creano cominciano ad essere paradossali e divertentissime!
    Almeno, lo sono per me, abituato come sono a non prendere nulla e nessuno sul serio, a cominciare da me stesso.
    Continuate così, vi prego!

  504. max scrive:

    scusa nikolik qui nessuno ha insultato nessuno e semmai sono io l’unico ad essere stato insultato. io (ma anche altri) abbiamo dato del maleducato a rocco (e solo a lui chiunque esso sia) per quello che ha scritto, punto. quindi se il padre della bambina non è rocco non può e non deve sentirsi in nessun modo offeso al contrario di quello che è capitato a me..

  505. Juan Matus scrive:

    Questa sgangheratissima rubrica dovrebbe chiamarsi “Genitori e figli ostaggi degli Ostrogoti”.

  506. stefano grazia scrive:

    …s’ode a destra uno squillo di tromba
    a sinistra risponde uno squillo…
    Juan Matus, te l’ho mai spiegata come Hugo Pratt (grande,ci manchi) definisce la differenza fra ironia e sarcasmo?
    (vabbè,questa era per far divertire nikolic!)
    Comunque, lo dovresti sapere che è in atto una gran revisione: pare che i popoli barbari che assediavano i Confini dell’Impero poi tanto Barbari non erano a confronto di chi ci viveva dentro, all’Impero… Comunque, a dominare le Classifiche di Tennis sono gli Ostrogoti, non i Romani…
    Comunque,ripensandoci, dai, la battuta è carina, mi piace … D’ora in poi noi Genitori del Blog ci chiameremo GLI OSTROGOTI, ostrega!

  507. Juan Matus scrive:

    Stefano Grazia, non pensavo ai Romani ostaggi ma ai poveri genitori che vorrebbero parlare di tennis e si ritrovano ad essere martellati da barbari che gli spiegano la rava e la fava, come sono sfaticati gli italiani, come si fa per essere miliardari in euro, quanto fanno schifo gli istruttori italiani e altre divertenti affermazioni. Il bello è che parlano e scrivono come albanesi di ultima immigrazione e capire qualcosa a parte le martellate è una tortura terrificante.

  508. pibla scrive:

    ….invece Rocco pareva Salgari….

  509. max scrive:

    juan esistono altre zone del blog o addirittura altri siti dove parlare di tennis se come lo facciamo qui non ti piace.. e scriveremo pure male in compenso ci intendiamo benissimo… e come al solito si estrapola solo quello che fa più comodo visto che io ad esempio usufruisco solo di istruttori italiani…ma ormai ci stiamo abituando….ed uno per volta saltano fuori tutti…

  510. Juan Matus scrive:

    Alè. Adesso abbiamo anche Rocco e i suoi fratelli e la nonna del Corsaro Nero. Dico soltanto che questi bambini mi sembrano proprio capitati male perchè l’esempio che viene dato loro è pessimo. Troppa concitazione, troppe aspettative e ciò li sgonfierà come palloncini bucati e odieranno chi proietta le proprie aspettative su di loro. Potrebbe anche essere divertente ma purtroppo il prezzo più alto lo pagheranno queste anime ancora innocenti.

  511. max scrive:

    oggi anche lo psicologo….eppoi hai ragione, a te sembra, a noi no, problemi?? se hai dei figli pensa ai tuoi altrimenti fanne uno e crescilo come meglio credi. vedrai che a meno di seviziarli nessuno ti dirà nulla…ma farsi un po’ gli affari propri, no?? potrebbe essere un nuovo divertente esercizio…

  512. DYLAN THOMAS scrive:

    Sgangherata rubrica piena di ostrogoti genitori e figli romani ? o figli ostrogoti di genitori romani ? ostrega che confusione .

    Genitori ostrogoti che insultano tutti e mazziano tutti dall’alto del loro conto corrente ma dal basso della loro ignoranza ,(nel senso di non conoscenza),e poi dicono che non hanno insultato nessuno,piccole ripicche da pollaio,ti vengo a cercare dove sei che ti faccio un c. cosi’…….bella l’immagine di questo blog da parte di Juan Matus,mi sembra molto veritiera,ecco perche’ i tecnici ora la disertano,ostrega.

    A parte il prof buzzelli che si e’ rifatto vivo…..

  513. pibla scrive:

    Quest’idea di gente che fa capolino solo per dire che questo posto gli fa schifo mi fa morir dal ridere, ma chi ti ordina di passarci da un posto che ti fa schifo mi chiedo io, comunque davvero, la trovo una cosa talmente ridicola, che a questo punto spero che queste folli incursioni continuino…..
    ….e intanto in tutto questo chissà come è contento il nostro Fulvio in Brasile, con Fabietto che continua a vincere, bravissimi!!!

  514. max scrive:

    bravo fabio ma bravo anche fulvio che per i sacrifici fatti si merita certamente molte soddisfazioni…..e che continui così..

  515. gio92 scrive:

    “il prezzo più alto lo pagheranno queste anime ancora innocenti”……….. anime innocenti ?!?!?!?!
    Juan Matus non ha figli di sicuro…………..

  516. Mauro scrive:

    Grande Pibla.

  517. Mauro scrive:

    Max, allora su Langerveld? saputo nulla?

  518. max scrive:

    mauro sinceramente non ho avuto molto tempo per cercare ho letto che è australiano ed ha lavorato con molti tennisti aussie, forse stefano che è andato là puo riuscire a sapere qualcosa di più preciso. intanto su langerveld ho trovato un bell’articolo che forse anche qualcun altro dovrebbe rileggersi…

    Migliorare il tennis attraverso uno studio biomeccanico con l’utilizzo combinato di computer e telecamere oggi e’ possibile..

    La tecnologia sta sempre più condizionando la nostra vita quotidiana, permettendoci di compiere operazioni assai complesse con estrema facilità e velocità, il tutto in modo efficiente e pratico. Lo sport è spesso pioniere in queste trovate, visto l’interesse economico e sociale che lo sport in genere riveste nella società moderna.

    Il tennis è uno sport che si basa sulla coordinazione, sulla fluidità dei movimenti del corpo e su di un complesso di forze che spesso agiscono in modo contrastante. Giocare a tennis in modo inefficiente può portare a risultati scadenti nella migliore delle ipotesi; a gravi problemi fisici nella peggiore. Ormai i tennisti professionisti e coloro che intraprendono la lunga strada del professionismo sono sottoposti a stress fisici notevoli. Si gioca tanto, in condizioni di gioco non omogenee, e senza poter prevedere un vero schedule annuale, visto che più si vince e più si è “costretti” a giocare nel corso della settimana, rendendo difficile una vera programmazione, un calendario strutturato rigidamente. Diventa quindi ancor più importante gestire bene l’aspetto psico-fisico della prestazione, per ridurre al massimo i possibili infortuni, soprattutto quelli derivanti non da un incidente traumatico ma bensì da un problema di stress o posturale.

    La tecnologia oggi può aiutare molto i tennisti nel prevenire questi problemi. Si stanno affermando alcuni dottori in biomeccanica che studiano i movimenti dei vari atleti nel compimento del gesto tecnico, nelle varie fasi di gioco, avvalendosi di sofisticati macchinari che consentono di valutare il grado di efficienza del gesto. Più un gesto è compiuto con efficienza, meno sforzo subirà il fisico (oltre ad ottenere spesso un risultato agonistico migliore), minori saranno le probabilità di subire un problema a causa del gesto stesso. Il ripetere infinite volte un movimento poco efficiente può causare seri traumi, alle articolazioni ed alla muscolatura. Moltissimi atleti hanno convissuto per tutta la loro carriera con problemi divenuti cronici proprio per la mancanza di uno studio appropriato che li abbia aiutati a capire l’errore e corretti. Qui spesso si va contro un “dogma” dei tennisti: se con questo mio movimento personalizzato ottengo dei risultati positivi dal punto di vista agonistico, non mi conviene cambiarlo, anzi, sarebbe un delitto! Giusto da un punto di vista sportivo…ma da quello medico? E’ giusto far sopportare al proprio fisico un logorio eccessivo ed alla lunga controproducente, per ottenere dei risultati? Qui si entra in un trade-off personale, quasi politico, su cui ogni atleta deve fare le proprie considerazioni personali. Non esiste nello sport una imposizione degna di Ippocrate che tuteli il proprio fisico dal logorio, è soltanto una considerazione meramente personale. E ripeto: qua non si parla affatto di doping! Ma solo della possibilità di usufruire della moderna tecnologia informatica per migliorare la fluidità del movimento del corpo all’atto di eseguire un certo gesto tecnico, per sfruttare al meglio le proprie potenzialità e preservare la salute dell’atleta a 360°, dal logorio.

    Negli ultimi anni il caso più clamoroso è quello dell’infortunio all’anca destra. Un tennista destrorso che gioca un colpo dritto completamente open stance tende ad appoggiare un peso eccessivo sulla gamba destra al momento del colpo, scaricando tutta la forza nella fase di rilascio. Questo potente perno può dare una notevole spinta; però sta letteralmente decimando gli atleti. Il caso più eclatante è sicuramente quello di Gustavo Kuerten, tennista brasiliano che dopo aver vinto tantissimo ha subito una operazione all’anca e dopo quasi 2 anni non riesce a tornare ai suoi livelli precedenti. Ce ne sono molti altri di livello internazionale, come gli svedesi Vinciguerra e Magnus Norman; chissà quanti a livelli inferiori, che magari non intervengono e continuano a lottare nei challenger per emergere, “drogandosi” di antidolorifici per sopravvivere al problema. La stessa ATP sta lavorando ad uno studio apposito, visto la grande frequenza di questo problema.

    Torniamo ai metodi informatici, che sono poi il tema dell’articolo. Uno dei massimi esperti mondiali nel campo è l’australiano Brad Langerveld. Ha aiutato, tra gli altri, tennisti del calibro di Pat Cash, Greg Rusedski, Pat Rafter, Wayne Ferriera, Jason Stoltenberg.

    Il suo studio è teoricamente molto semplice: analizzando al computer i movimenti di un centinaio di forti tennisti, ha elaborato un modello biomeccanico di come si dovrebbe eseguire un colpo di tennis per ottenere con il minor attrito, logorio e sforzo un colpo perfettamente efficiente ed efficace. Ha trovato così dei campioni “perfetti” dal punto di vista della postura e della efficienza del movimento, ai quali confronta i gesti dell’atleta che richiede un consulto, cercando così le differenze e suggerendo i possibili rimedi in accordo con l’atleta stesso. Per studiare il gesto tecnico del tennista, Langerveld usa un complesso di sofisticate telecamere digitali, riprendendo da molte angolazioni i movimenti dell’atleta mentre indossa vari sensori. Poi le immagini vengono studiate al rallentatore, sezionandole fotogramma per fotogramma, ed elaborate con un apposito software. Attraverso tecnologie raffinate si riesce a capire come i muscoli lavorano e si contraggono, a quali sforzi sono sottoposti i tendini, calcolando così lo sforzo generale e misurando il logorio, gli attriti, i pesi a cui sono sottoposti nei vari movimenti. La figura umana viene per così dire stilizzata, quasi fosse un fumetto, e poi via via ricomposta aggiungendo la parte interessata. E’ un lavoro decisamente complesso, non alla portata di tutti! Così facendo ha potuto analizzare ogni singolo attimo di come la “macchina corpo umano” lavora alle varie condizioni, e creare così dei diagrammi riassuntivi.

    Inoltre, per rendere visibile e comprensibile il tutto anche all’atleta, ha costruito dei modelli visivi molto semplici, ma efficacissimi per far capire i problemi. Uno degli elementi chiave per giocare con la massima efficienza è l’equilibrio. Equilibrio in ogni fase, soprattutto la capacità dei muscoli dell’atleta di lavorare tutti contemporaneamente nella stessa direzione, non sottoponendo così il fisico a forze contrarie all’inerzia del movimento che creerebbero soltanto resistenze e problemi. Sovrapponendo all’immagine del gesto tecnico delle righe tracciate con il computer, Langerveld ha creato una simulazione con cui l’atleta può facilmente capire dove va a finire la sua forza durante il movimento e come invece dovrebbe svilupparsi il tutto per non risultare dannoso, o comunque per essere migliore per la salute del proprio corpo. A questo punto il tennista è libero di lavorare sopra a questo studio per cambiare il proprio modo di giocare. Tra i vari campioni analizzati dallo studioso australiano, i più efficienti sono risultati, tra gli altri, il servizio di Sampras (…guarda caso!), il diritto di Agassi e di Krajicek, il rovescio di Kafelnikov, Edberg e Becker. Nel diritto del campione di Las Vegas si intravedono tutte le caratteristiche di un colpo giocato con il minimo logorio: equilibrio, scioltezza, una continua accelerazione di tutto il corpo, gambe-tronco-braccia, nella giusta direzione. L’ottimale dinamicità è ben evidenziata dal diagramma che mostra tutte rette parallele, partendo dalla preparazione, passando per l’impatto con la palla fino alla fase del rilascio. Un colpo assolutamente perfetto dal punto di vista biomeccanico. Naturalmente si parla di un diritto giocato non in condizioni estreme, ma di un colpo giocato in una fase di scambio.

    Pat Rafter ha tratto giovamento dalla collaborazione col dottor Langerveld. Però, come lui stesso afferma, “purtroppo ho conosciuto questi metodi troppo tardi, quando ormai la mia spalla era già troppo mal messa e non si poteva far molto per cambiare il gesto del mio servizio”.

    Greg Rusedski invece ha potuto continuare la sua carriera proprio grazie al dottore australiano. Greg soffriva di vari malanni che condizionavano ormai cronicamente la sua prestazione. Soprattutto il suo polso non reggeva più gli sforzi della gara giorno dopo giorno. Langerveld ha lavorato per settimane con il canadese, ottenendo alla fine un risultato ottimale. Un piccolo cambio di impugnatura ed un maggior uso del gomito e della spalla hanno permesso a Rusedski di recuperare una salute accettabile e tornare alle competizioni stabilmente.

    Pat Cash ha subito in carriera decine di problemi. Un fisico possente, ma fragile. Anche lui era arrivato a quasi non poter giocare nemmeno tra amici, tanto soffriva alla schiena. Con alcune settimane di lavoro con il “vate” del suo paese, adesso sta molto meglio, e gioca regolarmente nel senior tour. “Magari avessi sfruttato questi metodi 15 anni fa! La mia carriera sarebbe stata forse diversa. I giovani devono servirsi di queste tecnologie, sono fantastiche!”.

    Langerveld: “Il limite dei tennisti è che spesso si accorgono del problema quando ormai è troppo tardi. Se si sottopone il fisico ad un logorio eccessivo in certe parti del corpo è poi difficile risolvere completamente il problema. Ed a volte proporre dei cambiamenti nella loro tecnica è molto difficile, si incontrano molte resistenze. Ideale sarebbe intervenire da ragazzini, quando ancora il fisico si sta formando, in modo da correggere alla base gli eventuali problemi e quindi creare un tennista sano dal punto di vista posturale e biomeccanico. Però sono ancora poche le scuole tennis che sfruttano questi metodi, probabilmente anche per problemi di costi che attualmente purtroppo non sono bassi. Dovrebbero essere le stesse federazioni nazionali ad usufruire di queste metodologie. Si sta iniziando, ma ancora i mezzi non sono tanti.”

    Così parla il dott. Langerveld, nella speranza di poter dare un contributo al futuro della salute dei tennisti, e non solo.

  519. Nikolik scrive:

    Però, chiaramente, se in questo blog, o, meglio, in questa rubrica del blog, si partecipa per confrontarsi, trovo assurdo l’invito rivolto ad altri utenti di farsi gli affari propri.
    Scusate, ragazzi, ma non vi comprendo: siete voi che mettete in piazza gli affari vostri, che parlate dei vostri figli, di come passate la giornata con loro, di come li allenate, di che orari fate, ecc.
    E’ logico che, se scendete nel particolare, parlando di voi in prima persona, e, oltretutto, lo fate in termini un po’ assolutistici (e non dite che non è vero), è logico che, in termini altrettanto assolutistici, qualcuno non sia d’accordo con voi e lo esprima.
    Se non volete essere attaccati personalmente, parlate in generale; se parlate di voi e dei vostri figli, con riferimenti oltretutto a persone e professionisti conosciuti, fatelo in termini meno assolutistici.
    In ogni caso, rappresento umilmente che le perplessità in ordine ad allenamenti così severi, in età così tenera, non sono una scoperta di adesso, anzi.
    In realtà, la rubrica Genitori e Figli è nata proprio su questa tematica. In questo caso, caro Max, dovresti essere tu, stavolta, a rileggerti i messaggi precedenti.
    Poi, questa rubrica ha giiustamente divagato. ma era nata proprio come denuncia di simili metodi di allenamento. Non c’è alcun dubbio su questo, basta rileggersi l’articolo iniziale di Semeraro ed i primi commenti, tra cui uno molto bello (come al solito) di Marcos.
    Inutile nasconderselo, ragazzi: le perplessità su simili maniacali sistemi di allenamento, in età così tenera, ci sono eccome.
    E non tutti sono cinici come me: io ragiono facilmente. Io dico: i figli sono vostri, arrangiatevi, saranno i vostri figli a porgervi il conto, un domani, io non sono un assistente sociale, se pensate che sia giusto fare il lavaggio del cervello ad un bambino, affari vostri. Siete voi i genitori, non io, io sono per la libertà più assoluta, nel rispetto del codice penale. Non mi permetto mai di sindacare delle legittime scelte di genitori.
    Invece, c’è chi non è cinico e spregevole come me e, giustamente, si preoccupa dell’avvenire di soggetti minori.
    Pace e bene, fratelli.

  520. pibla scrive:

    Sì Nikolik, però confrontarsi per dire la propria come fai tu, non intervenire per dire unicamente “fate schifo”…..converrai con me che c’è una bella differenza, una differenza, tra l’altro, che va tutta a merito tuo.
    Notte.
    Mercì Mauro

  521. max scrive:

    nikolik ma che caspita dici???

    1) come ormai centinaia di volte abbiamo scritto è solo una leggenda metropolitana ed una vostra invenzione la storia degli allenamenti tipo marines con bambini obbligati a fare qualcosa che non vorrebbero fare. la realtà dei fatti è totalmente diversa, è fatta di allenamenti magari lunghi ma appunto perchè super professionali fatti su misura per l’età del bambino dove il fattore divertimento è alla base di tutti i tipi di esercizi, dove la preparazione atletica non è basata sull’uso dei bilanceri ma su giochi che hanno al loro interno movimenti che servono alla causa ma soprattutto la realtà è fatta di bambini che non vedono l’ora di andare a giocare un torneo, di andare a provare nella nuova accademia, di andare al camp estivo, questa è la realtà. mia figlia che non ha potuto giocare a tennis per un mese andava tutti i gg nel box per giocare contro il muro da seduta e quando oggi le ho detto che domani ricominciamo la prima cosa che mi ha chiesto è quando la riporto in accademia e quando potrà ricominciare a fare il palleggio a due palle che è uno degli esercizi più faticosi!!!! ciò dimostra che il rapporto tra figli e genitori che fanno come noi non solo è fantastico ma sono molto dispiaciuto per i figli degli “altri” che si perdono qualcosa di irripetibile….

    2) noi mettiamo in piazza i ns affari di tecnica tennistica e ci piacerebbe confrontarci su questo e non sulle ns qualità paterne, pareri espressi poi da chi non conosce noi ne i ns figli e soprattutto come i ns figli vivono la situazione.

    3) basta che tu abbia letto l’articolo che ho appena postato e ti accorgerai che è assolutamente necessario quando si parla di SALUTE essere assolutisti. ripeto la video analisi usata fin da bambini E’ ASSOLUTAMENTE NECESSARIA PER SALVAGUARDARE LA SALUTE E NON PER VINCERE WIMBLEDON E CHE POI AIUTI ANCHE A RAGGIUNGERE QUESTO OBBIETTIVO E’ ASSOLUTAMENTE IRRILEVANTE

    4) di che conto stai parlando?? mia figlia è la bambina più rilassata del mondo, è sempre allegra, ha una marea di amichette può fare e fa qualsiasi cosa voglia senza essere viziata, a scuola ha appena ritirato la pagella dove ha due distinti e tutti gli altri ottimi (l’unica della classe). secondo te di cosa ci sarebbe da preoccuparsi???

    e a questo punto le possibilità sono due: o siete in malafede o siete veramente dei pazzi visionari!!!!

  522. francesco scrive:

    Stefano la videoanalisi ancora da noi non è stata utilizzata,ma prima o poi verrà introdotta è sicuramente uno strumento utile,ma non dimentichiamo che nel tennis il gesto tecnico è importantissimo ,ma ancor di più lo è l’aspetto mentale che è quello che ,a mio parere, fa la differenza. Per aspetto mentale intendo una serie di fattori che vanno dalla tenuta emotiva alla grinta,alla capacità di sofferenza alla strategia e tattica nei vari match etc..

  523. Juan Matus scrive:

    Pibla, Gio92, Max, voi vi sentite tipi pieni di qualità per come vi arrabbiate e per le sciocchezze che dite. Che ne sapete di me? Io non dico niente di voi come persone perché non so chi siete. Ho parlato solo di quello che scrivete. Io sto su questa terra da molto tempo, da giovane ero un pugile professionista, ho combattuto per il titolo europeo dei pesi massimi, i miei due figli maggiori sono stati buoni pugili e li allenavo io. Conosco lo sport, molti di voi non sanno nemmeno di che parlano. Leggo il blog e questa rubrica da un po’ perchè il più piccolo dei miei nipoti vuole fare il tennista, ma ho imparato qualcosa solo dal professore e da qualche maestro. Un altro molto bravo a spiegare le cose è quel Roberto Commentucci. Ma tantissimi soprattutto qui dovrebbero calmarsi perchè il loro comportamento non è utile a nessuno, meno che mai ai loro figli che ora incassano ma che un giorno potrebbero restituire i colpi delle sofferenze subite. Non glielo auguro ma devono fare attenzione a come si comportano. Perchè i campioni non si crescono così. Anche quei pochi che lo sono per natura non hanno sicuramente bisogno che qualcuno gli punti il forcone sulle chiappe per diventare buoni atleti. Credetemi, so di che parlo.

  524. kill bill scrive:

    Nikolik,
    abbiamo letto l’intervento del Presidente Tropiano.
    Senza polemica ti chiedo : ma in Toscana che si fa ?

  525. Mauro scrive:

    Ste dacce una mano con Langerveld (fa anche rima)
    Oppure anche tu Fabrizio (scusa Trophy) se sai qualcosa.

  526. max scrive:

    francesco ti posso assicurare che dal giorno che i ragazzi cominceranno a lavorare veramente a livello fisico fin da piccoli di modo da esser preparati ad venir “strizzati” come si deve e come si dovrebbe ne rimmarranno molto pochi di ragazzi con problemi di grinta tenuta emotiva etc e per quei pochi che rimangono ormai in italia i menthal trainer anche molto preparati importanti sono facilissimi da reperire. ad esempio come tempo fa vi avevo riferito la vavassori ad esempio ha chiuso un contratto per la collaborazione con il prof. de michelis ideatore e direttore della mind room di milan lab a milanello quella che tanto per intenderci ha cresciuto e preparato tutti gli “invincibili”…
    per quanto riguarda il discorso della strategia è una cosa completamente diversa e parecchio più complicata perchè un po’ come per la preparazione fisica non sono molti quellli in grado veramente di insegnarne i fondamentali di base (con esercizi annessi), le varie posizioni da tenere sul campo, i colpi da eseguire a seconda della posizione in cui ci si trova e del tiro che ti è arrivato, dove e come eseguirli, ma soprattutto quei pochi che lo sanno lo insegnano solamente a chi lavora con loro….

  527. stefano grazia scrive:

    Complimenti a Jan Matus che sicuramente demolisce lo stereotipo del pugile sia per la proprietà del linguaggio che per quello che scrive … anche se continuo a non capire perchè lui può dirci,da quello che scriviamo, che diciamo delle sciocchezze e noi no e comunque credo ci sia un grande misunderstanding fin dal principio:
    calma max,calma…il guaio e’ che tu ti senti chiamato in causa e magari gli strali vengono indirizzati a te MA IN REALTA’ DOVREBBERO ESSERE INDIRIZZATI A ME…si,sono io il prototipo classico (per il viandante che si trova a passar cola’ per caso) di abusive father, sono io che ho messo in piazza i miei dubbi, talora solo a scopo catartico più o meno inconscio per convincere me stesso che non era vero,talora per farmi dire da qualcuno che non e’ vero, talora per un eccesso di scrupolo e per potermi poi rileggere e constatare che in effetti non e’ poi vero … ma sono io quello che ha raccontato di continue litigate, di mio figlio che mi accusa di non ridere mai, di essere sempre incazzato (anche quyi ci sarebbe da distinguere: come scriveva kill bill, il discorso e’ che se vieni sul campo-e a 11 anni e’ tua la scelta di venirci o meno-,se vieni sul campo ci andiamo non per cazzeggiare ma per lavorare, e se sei svogliato o ti comporti male io ti rimprovero, ti caccio anche qualche urlo…ma e’ sottile il confine fra Educazione ed Abuso… se io non sono soddisfatto del fatto che fai una di quelle “tignate” alla Cane’ in sedicesimo e ti caccio un urlo,ti do uno scappellotto, ti mando a casa e sospendo l’allenamento che cosa sto facendo? Il padre abusivo o il padre bravo educatore? Certo,poi si puo’ discutere sui messaggi subliminali che il figlio ti sta mandando… e se li avessimo ascoltati tutti probabilmente nessuno dei top 100 attuali giocherebbe a tennis,avrebbero smesso tutti … I Genitori dei Campioni sono forse quelli che hanno ingoiato orgoglio e imbarazzo e hanno insistito un po’ di piu’…Io so benissimo,mi rendo conto, che mio figlio e’ ancora nella fase in cui gioca perche’ pensa di farci contenti (del resto, e’ una storia comune a molti degli attuali campioni) ma non smetto mai di ripetergli che e’ lui a dover scegliere…
    Ora, i fenomenali abusi e allenamenti da marines che stiamo facendo… Si,e’ vero, ci svegliamo alle 5.30 e arriviamo alla Scuola alle 6.20 e ci alleniamo ma lo facciamo PER EVITARE 45-60′ di traffico in auto a “grattarci il gigetto” come direbbe quello scostumato di mio figlio(e comunque diciamo che il 50% dei bambini di Lagos si alza fra quell’ora e le 6.30 per poter andare a scuola.
    E poi si allena tutti i pomeriggi una o due ore. Domenica andiamo al mare.
    Non ci siamo ancora assestati (ieri e’ finalmente arrivato lo SHIPPING da Luanda) ma vorrei trovargli spazio per lezioni di musica (piano,chitarra),yoga, uno sport di squadra e due ore a sett di golf…
    Cosa gli manchera’ rispetto agli altri? Quelle 3-4 h di PlayStation/Cartoon Network/Televisione … lo so, perche’ vedo cosa fa quando andiamo a casa di amici e sta con i figli degli altri … 3-4 ore sdraiati su un divano a giocare al computer o quando va bene a carte …
    Che non sorrido mai e che siamo sempre di corsa purtroppo e’ vero, e’ una cosa che devo modificare, e’ un qualcosa di cui sono colpevole,io che ero un partyman,un simpaticone cinico caustico etc etc, in questui 4-5 anni ho come perduto l’innocenza, quasi fossi uscito(a 50 anni!) dall’adolescenza protratta di cui mi son vantato negli ultimi 30 anni… ma ci sto lavorando su, sto cercando di capire perche’, con tutti i distinguo, a volte davvero mi sembra di ragionare e parlare come mio padre…
    Ci sono stati dei momenti molto brutti, ci sono stati dei momenti molto belli … come dice gio92 non credo troppo nell’innocenza dei bambini, non del mio almeno … Ma e’ un bambino molto sveglio, di una intelligenza strana e particolare, con un open mind, una mente allargata e dagli orizzonti sconfinati,dovuta al fatto di aver vissuto all’estero e aver viaggiato molto ed essere venuto a contatto con mondi lontani…E col difetto di aver vissuto una vita che non e’ la sua, di un livello superiore a quello che ci potremmo permettere in Italia… In tutto questo si e’ inserito il tennis, a volte mi chiedo se sia stato un bene o meno, ed e’ apparso che fosse un gifted, un talentuoso … Magari poteva crescere felice aspettando la grande onda come Bhody in PointBreak (o magari finiva anche lui a rapinare le banche per noia…)
    Quindi un momento mi sento in colpa, un mopmento dopo non mi sento piu’… Pero’ e’ vero, sto ancora aspettando che sia mio figlio a trascinarmi al tennis e non viceversa … a parole lo fa, ma io lo so che lo fa solo per farmi piacere… A giocare l’ho forzato io, …Sono io il bersaglio,non Mad Max…mirate al petto, risparmiate il viso!

  528. Enzo Lo Iacono scrive:

    I tecnici FIT dopo moltissimi raduni hanno “il polso” degli under 10 in Italia. Ma bisogna decidere quali e quanti potranno giocare l’under 12. Allora il Consiglio Federale si riunisce e delibera: “facciamo dei tornei e selezioniamo i 6 di questi atleti.
    I tornei si svolgono; i 6 atleti (più o meno forti) sono usciti. Allora si pensa che questi siano già autorizzati a giocare l’under 12!
    E no!, Troppo facile! Il Consiglio Federale si dovrà riunire di nuovo per deliberare i nomi (che già si sanno) e le autorizzazioni (che in pratica erano già state date).
    Ma stò Consiglio Federale, si riunisce anche per p…… la mattina!!

    Il fatto è che a tutto questo potrebbe anche esserci una spiegazione valida (anche se nutro qualche dubbio). Ma se la FIT non parla……………

    Poi, lavorando di fantasia, forse ho capito il perché di questi inspiegabili tornei per la selezione dei migliori U\10:

    La Federazione, da qualche anno, porta avanti il progetto dei PIA; progetto sicuramente molto valido, anche se molto costoso per Federazione, circoli e genitori. Sembrerebbe chiaro che in questo modo si vogliono distinguere scuole di cat A dalle scuole di cat. B (dal punto di vista FIT). Anche questa, idea condivisibile.
    E allora, perché non scegliere direttamente gli under 10 secondo le conoscenze dei tecnici attraverso i molti raduni che sono stati fatti e che si continueranno a fare?

    Semplice!

    La famosa “lobby” dei grossi circoli che, è bene dire, fanno il bello e cattivo tempo alla FIT, non è detto che partecipino al PIA e quindi…………
    “Facciamo dei tornei aperti a tutti gli under 10 (anche di circoli non PIA) e scegliamo i 6 che “oggi” hanno vinto!”

    Anche questo principio passi e potrebbe trovarmi d’accordo.
    Però ci vorrebbe coerenza e sopratutto “TRASPARENZA”.
    Delle due linee politiche, una! Oppure ci si spieghi!

    Spero nell’intervento di Fabrizio Tropiano (se può e se sà) perché comunque bisogna dargli atto che è l’unico rappresentante della Federazione che ha accennato un tentativo di colloquio con noi, genitori e maestri, poveri mortali!

  529. max scrive:

    e secondo te il fatto di dire che i ns figli avranno dei problemi non sarebbe parlare di noi visto tra l’altro che quello che scriviamo è poi quello che facciamo?? probabimente da giovane avrai ricevuto qualche cazzotto di troppo che ti ha scombinato il cervello poichè oltre a non sapere quello che dici/scrivi non lo ricordi nemmeno….e per la miliardesima volta fino ad ora non sono state le persone pacate come commentucci a creare dei campioni ma al contrario lo sono stati tipi come sharapov agassi bartoli williams woods graf etc etc (infatti a volte mi domando se non sono troppo buono..) che sono considerati dei mezzi sanguinari. e se tu hai fatto veramente sport (e ne dubito) queste cose dovresti saperle. ed in più noi non pensiamo di essere persone piene di qualità ma facendo lavorare i ns figli con chi le qualità le ha con certezza (e che le sono state riconosciute dal mondo tennistico intero oltre che ad averle dimostrate con i risultati ottenuti) pensiamo sia giusto riportarle in un blog che parla di tennis, poi a chi non le gradisce basta non leggerle e non metterle in pratica. tra di noi ci leggiamo, riportiamo ai ns coach quelo che fanno gli altri, ne discutiamo ci confrontiamo ed eventualemente le inseriamo nel programma di lavoro, altrimenti spieghiamo a chi le ha riportate il perchè crediamo non siano utili che di conseguenza riporterà ai propri coach i dubbi dell’altro. credo che questo sia il miglior modo per crescere e continuerò a farlo penso anche che d’ora in poi non vi risponderò più perchè tanto gli argomenti che sapete proporre sono sempre gli stessi e che non servono a nessuno di noi che cerchiamo di migliorare. mi sembrate come i politici ogni cambiamento vi spaventa e lo vedete come il peggiore dei mali, ma loro lo fanno per non perdere il loro orticello voi cosa avete da perdere?? e evitate di rispondere con la storia dei poveri ragazzi perchè basta guardare tutti i gg la tv per capire il fallimento che ha portato far crescere i ragazzi senza un’educazione precisa, lasciandoli liberi di fare quello che vogliono senza fare alcuna fatica e poco sport. ne sono usciti degli anarchici, bulletti del quartiere, ignoranti e obesi, è questo che volete??? accomodatevi ma non fatemi la morale sui bravi genitori per favore ma tranquilli che il tempo vi dirà tutto….e quello che vi dirà certamente non vi piacerà…

  530. max scrive:

    stefano ma sei matto??? non avere mai dubbi (anche se normalmente servono per farti pensare e fare ancora meglio..) in questo caso è troppo facile ed il guardare cosa fanno come vivono ma soprattutto come sono cresciuti i ragazzi di oggi deve essere la conferma matematica che quello che fai è giusto. oggi ho 42 anni ed a 18 quache volta mio padre mi ha rotto qualche sedia in testa. non ho mai pensato che abbia sbagliato (a parte al momento) ed anzi oggi mi dico che se fosse stato più presente anche nel rompermi in testa qualche sedia in più certamente oggi sarei una persona migliore..ma probabilmente se l’avesse fatto, sarebbe stato migliore anche lui..

  531. Enzo Lo Iacono scrive:

    GRANDE STEFANO!!
    Per quanto ti possa interessare o soddisfare, sono convinto che tuo figlio, in ogni caso, possa dichiararsi fortunato (anche se probabilmente non te lo dirà mai), di avere un padre come te che per bravura e anche forse con un pizzico di fortuna, riesce a realizzarsi pur ponendo in primo piano la crescita formativa di suo figlio.
    Il fatto è che: una cosa è stare “intanati” in una accademy, con tutte le emozioni e le varianti che ti possa dare, mentre altra cosa è girare il mondo e ti alleni anche alzandoti alle 6, facendo tante nuove, grandi esperienze.
    Bisogna chiaramente dire (caro Max) chiaramente se si vogliono formare uomini (o donne) o tennisti!

  532. max scrive:

    ed io caro enzo lo dico chiaramente. entrambi!!!! ci mancherebbe anche che una cosa escluda l’altra!!!! anzi per creare la tennista, io ho cominciato fin da bambina cercando di creare una grande persona, con valori importanti , responsabile, educata etc etc. detto questo ovunque siamo andati ci siamo allenati. dalla repubblica dominicana sui campi in “sabbia” ma anche girando per l’italia in molte scuole tennis dove siamo stati invitati conoscendo anche altre vedute ed altre metodologie. anche l’estate scorsa quando mi sono trasferito l’ho mandata una settimana con il maestro del tennis sarnico a caldaro per giocare un paio di tornei ed è andata non conoscendo nessuno degli altri ragazzi…. proprio stamattina mi hanno telefonato per partecipare ad uno stage tecnico in francia per pasqua…..e nelle academy non sei per nulla rintanato e di esperienze se ne fanno a iosa…è qui che alessia ha cominciato ad andare per esempio a mangiare al centro commerciale con le altre ragazze dell’accademia (remondina denti campoigotto etc)….e da lì ha cominciato a volerle andare a vedere quando giocano, prima per farle vedere una partita dovevi legarla ora se non la porto mette il muso!!!

    e tornando a stefano, perchè ti preoccupi se a volte uno non ride o è scontento oppure è stanco dopo l’allenamento? i bambini sono tutti e sempre contenti di andare a scuola?? quando suona la campana fanno il record mondiale per uscire….al contrario di quando devono entrare ma mai nessuno si è sognato di dire che sia un abuso. ed il tennis oltre ad essere certamente una grandissima scuola di vita può essere benissimo anche una grande scuola professionale come lo sono tante altre, quindi di cosa stiamo parlando….tra l’altro non si sa mai che facendolo seriamente sin da subito possa far si che un domani si abbiano anche dei maestri migliori…

  533. Juan Matus scrive:

    Max, tu sei troppo livido per insegnare qualcosa a qualcuno e non imparerai mai niente. Perciò questo lo dico agli altri e non a te: lo sport è pieno di gente che è perfino morta per dover essere quello che voleva qualcun altro. Angelo Jacopucci è stato uno di questi, uno dei nostri.

  534. max scrive:

    grazie matus….ora sarei anche incapace di capire… fortunatamente ho capito chi sei tu e ciò basta e avanza ….ed io non insegno, riporto che è un’altra cosa..e cmq (come vedrai che ti diranno anche gli altri) sei completamente fuori strada…..e dammi retta hai visto troppi film siamo nel 2008 e fortunatamente non in cina…

  535. Adriano Moja scrive:

    Scusate ma perchè continuate a beccare Max? Se le cose che scrive non piacciono, perchè ribattere in modo offensivo, leggete i post altrui.
    Continuano le proteste per chi ha diritto all’under 12, ma i tornei U10 di selezione sono aperti a tutti, chi vince ci va, se i vostri figli non vincono nei U10 come pensate di farli giocare nei U12? Qui in piemonte il primo torneo è stato vinto dall’unico ragazzino che fisicamente si può permettere con un dodicenne, quindi la scelta è stata perfetta. Il problema nasce se uno di questi tornei li vincerà un ragazzino del 2000, che gioca migliorando di partita in partita, ma che possibilità di giocare nell’U12? Nessuna anche perchè fino ai 9 anni compiuti non si può, ma la cosa è giustissima , perchè ora il bambino regge il palleggio con i U10 con i dodicenni dovrebbe incominciare a pallettare, e si rovinerebbe il costruito fino ad ora.
    Quindi la Fit, anche se non perfetta, ha delle idee che ogni tanto funzionano.
    Che fretta avete di far giocare i bimbi nella categoria superiore? pensate che i U10 sia di livello scarso, beh allora basta vincere e si passa alla cat. superiore.

  536. Nikolik scrive:

    Kill Bill, io mi domando che cosa si fa nelle altre regioni, non in Toscana.
    Se tutte le regioni fossero come la Toscana, la Francia tremerebbe.
    Infatti, non solo la gran parte dei nostri tennisti professionisti migliori sono toscani, ma sono toscani anche tutte le nostre migliori giovani speranze del futuro.
    Si può dire che praticamente il 50% di tutti i nostri migliori talenti sono in Toscana, forse di più.
    In Toscana ci sono fra i migliori circoli italiani che fanno vera agonistica: il blue team è in Toscana, Tirrenia è in Toscana, il TC Prato, unica squadra di A1 (femminile) che schiera tutte giocatrici toscane ed under 20 (peraltro, tutte confermate in squadra anche il prossimo anno), è in toscana, tantissimi altri grandiosi circoli sono in Toscana.
    Anzi, la Toscana è l’Italia del tennis, tutto il resto è noia.

  537. max scrive:

    hai perfettamente ragione adriano, anche perchè cmq tra allenamento, altri tornei (tipo banzai cup nella zona di milano) e svizzera, possibilità ce ne sono parecchie…

  538. Enzo Lo Iacono scrive:

    “probabimente da giovane avrai ricevuto qualche cazzotto di troppo che ti ha scombinato il cervello poichè oltre a non sapere quello che dici/scrivi non lo ricordi nemmeno….”

    Scusate, ma il troppo è troppo! Credo che questo non sia più un blog costruttivo, ma una bacheca di insulti, e tanta arroganza!
    Credo che me ne starò buono per un po.

    Qui non importa chi sei, … il tuo passato ….. i tuoi numeri… importa solo che dalle opinioni altrui si possa costruire un idea quanto più possibile veritiera.
    Io non ci sto più!
    Grazie!

  539. max scrive:

    enzo prova a contare fino a 10 prima di dire ca..ate e vai a leggerti il post di matus prima di scrivere……poi già che ci sei mi parli anche dei numeri, i passati etc.

    qui e non sono stato io a dirlo sono l’unico che sono stato da più parti insultato e tu hai anche il coraggio di scrivere ste scemenze

    ti ricordo che juan matus ha scritto in parole povere che non capisco che rischio di ammazzare mia figlia o che quando sarà più grande mi presenterà il conto (tra l’altro senza conoscermi conoscere mia figlia e come vive la situazione) che scriviamo come ostrogoti ed io cosa dovrei fare, porgere l’altra guancia? già hai fatto retromarcia una volta dopo esserti accorto di aver scritto delle cose allucinanti spero che tu te ne accorga nuovamente…

  540. DANI scrive:

    be’ nikolik anche puglia e alto adige non sono da meno mi pare…comunque il blog mi pare che stia prendendo una brutta direzione..

  541. stefano grazia scrive:

    posso far giocare mio figlio che e’ appena passato U12 ancora un anno negli U10 visto che non e’ ancora 40Kg ed e’ alto uno e un barattolo?
    SCHERZI A PARTE: io in effetti non avevo nessuna fretta di farlo giocare U12 visto che in Angola giocava gia’ coi 14enni e in Florida negli U10 c’erano bimbi alti 20 cm piu’ di lui…li’ comunque tutte ste regole non ci sono (tipo quella citata da TROPIANO nell’area dedicata alla sua intervista - a proposito:ottimo lavoro di roberto!- del DIVIETO dal Ministero della Salute di far giocare ad un U12 due partite nello stesso giorno…ma allora e’ vero,siamo dei maniaci pazzi sanguinari)… I tecnici della Strategy da Bolletta avevano detto a mia moglie che visto che aveva vinto il primo, il secondo avrebbe potuto provare negli U12 ma noi abbiamo preferito costruire la sua confidence…tanto avra’ un anno per giocare da davide vs goliath nella categoria superiore…
    PERO’ anch’io non vedo poi perche’ stare a fare troppe regole: vuoi giocare nella categoria superiore? Accomodati…come diceva non ricordo chi, forse atti o pibla o kill bill,dopo dei 0/6 1/6 periodici vedrai che smetti…se invece vinci allora sei un Quinzi ed e’ giusto che giochi nella categoria superiore (anche per quelli della categoria inferiore per i quali eri troppo forte…), INSOMMA, MI SEMBRA UN FALSO PROBLEMA, un ulteriore intoppo burocratico…
    max, i dubbi a me vengono sempre anche se chi mi conosce crede io sia un uomo tutto bianco o nero… li tiro fuori solo scrivendo, per me la scrittura e’ catartica… credo che avere dubbi non sia sbagliato, l’importante e’ continuare a decidere … Eppoi continuare a confrontarsi.
    Ma in effetti con tutto quello che hai scritto anche a Jan Matus, a parte il mettere in dubbio la sua integrita’ cerebrale a causa della sua branca sportiva, non vedo come uno possa continuare a prendersela con te: o ti conosce e sa cose che noi non sappiamo (e cioe’ che tu fai il contrario di quasnto scrivi) oppure se ti giudica per quello che scrivi, a parte le solite iperboli da ira funesta del pelide achille, non vedo cosa possa trovare di sbagliato dal punto di vista della morale educativa…boh, confesso che son perplesso: sembra un tiro al piccione per partito preso…ripeto, qui l’unico che ha confessato di aver forzato (e di continuare di tanto in tanto a farlo) il figlio a giocare a tennis son stato io… a 13-14 anni prendera’ le sue decisioni (anche ora puo’ dirmi: daddy, mi son rotto i maroni col tennis…, nel qual caso invece di allenarsi tutti i giorni si allenerebbe solo due volte, due ore a volta col coach della federazione nigeriana) e potrebbe anche darsi che pur volendo continuare a giocare qualcuno gli debba ahime’ dire che si,sei bravo MA NON ABBASTANZA…
    Chissa’… Ma almeno non avremo avuto il rimpianto/rimorso di non averci provato abbastanza.

  542. max scrive:

    per essere chiari le cose che eventualmente voi non sapreste non le conosco nemmeno io, quindi…..

  543. Roberto Commentucci scrive:

    Allora, ragazzi, scusate ma sento il bisogno di intervenire. Qualche giorno fa, presentando sul blog l’intervista a Fabrizio Tropiano, mi sono permesso di scrivere che in questa sezione, dedicata ai giovani agonisti, il livello degli interventi è stato talmente elevato, e la qualità delle proposte così alta ed autorevole, da porre il blog come un forum di discussione di grande serietà, fino a renderlo un interlocutore credibile nei confronti della federazione.
    A me sembra che negli ultimi giorni, a causa di una serie infinita di diatribe personali e di vari fattori di disturbo, si stia rischiando di rovinare tutto quanto di buono è stato fatto in oltre un anno di lavoro.
    Credete che se qualcuno della FIT leggesse gli ultimi post che sono stati scritti potrebbe mai prenderci sul serio?
    Personalmente, trovo che sia molto più facile criticare il prossimo (specie chi ricopre ruoli di responsabilità) e sparare nel mucchio, piuttosto che sforzarsi di usare il cervello per individuare correttamente i problemi e formulare proposte e soluzioni realistiche, sensate e costruttive.
    Pertanto invito tutti a tornare sui binari seri e costruttivi che abbiamo seguito per tanto tempo, evitando di cacciarsi nel vicolo cieco delle diatribe personali.
    Grazie.

  544. Juan Matus scrive:

    Grazia, non me la prendo mai, figurati quando uno dice che sono scemo per le botte che ho preso. Alla mia età se non lo so io se sono scemo o no chi può saperlo?
    Sono nato e cresciuto sui marciapiedi. Ho visto soggetti di tutti i tipi e ho imparato che le brutte maniere non portano da nessuna parte se non in galera o al camposanto.
    Forse ho sbagliato a dire in poche parole quello che penso. Ognuno fa quello che gli pare, la vita non ha riguardi per nessuno. Il piccione Achille, come l’hai chiamato tu, può fare il gradasso quanto vuole, non spaventa nessuno. A te piacerà pure, ma io trovo seccante uno che usa sempre i toni del grande uomo che sa tutto lui e molla ceffoni a destra e a sinistra.
    Agli altri volevo solo dire di non esagerare con le aspettative. Non volevo offendere nessun genitore, ma pensandoci bene non sono affari miei. Questo è tutto.

  545. max scrive:

    mi piacerebbe qualche volta che anche voi del blog prendeste delle posizioni ben chiare e nette facendo nomi e cognomi (intesi come nik ovviamente) spiegando chiaramente chi secondo il vs parere sbaglia ed in che modo. sinceramente non mi sono sentito chiamato in causa ma preferirei che foste voi a scriverlo dovessi delle volte scambiare lucciole per lanterne anche perchè se così fosse penserei ai provvedimenti da prendere. grazie

  546. max scrive:

    è il tuo modo di parlare che significa essere un gradasso! mentre io espongo concetti scientifici e quelli di tecnici affermati del settore e non i miei, tu quando parli di aspettative e ore di allenamento esagerate, esprimi tue opinioni ed idee come se fossero più giuste e migliori delle nostre…..è proprio vero che ogni testa è un piccolo mondo…

  547. max scrive:

    e per chi non l’avesse capito quando dito voi del blog intendo i moderatori!!!!

  548. stefano grazia scrive:

    Stavo scrivendo un bellissimo post strappalacrime ma nel bel mezzo di esso c’e’ stato un black out non supportato da UPS e ho perso tutto…una tragedia! Mi era venuto proprio bene…vediamo un po’ se riesco a ripetere piu’ o meno cosa avevo scritto…Enzo, scusami ma non capisco, o meglio capisco ma non condivido queste continue lamentele sullo scadimento del blog…il blog siamo noi, SIAMO NOI, e se non ti piace il livello invece di andartene scrivi di piu’,prova ad alzrlo tu il livello,continua a scrivere … trovo francamente melenso scrivere: il livello e’ scaduto e quindi grazie e arrivederci…troppo comodo, e poi cosa fai? Quando ci siamo rinnalzati al tuo,vostro livello, torni,tornate? Il blog siamo noi, SIAMO NOI, nel bene e nel male…
    Nel male poi, e che sara’ tutto sto male… mi ero riletto max appunto e sfidavo chiunque a trovare qualcosa di educativamente scorretto ,poi certo,appena l’ho scritto tu hai fatto la madamigella offesa e hai scatenato l’Orribile Hulk e adesso chissa’ quando ti rivediamo,eppero’ su dai, te la sei tirata…come se lo’e’ tirata l’ex pugile: in fondo dare ad un expugile del “ma ti sei preso qualche cazzotto di troppo?” era quasi una battuta obbligata senza contare che era lui ad aver scagliato la prima pietra…eppoi scusa,verrebbe da chiederti: ma tu da che parte stai? Ma non te lo chiedo perche’ non voglio offrirti il destro (per restare in tema pugilistico) per dirmi giustamente che tu non stai con nessuno ma valuti caso per caso…ma insomma, che tu lo voglia o no,guarda che AL DI LA’ DELL’APPARENZA , tu e mad max dite le stesse identiche cose sia sul fatto dell’educazione che sul lato tennistico…mi sarei aspettato una Difesa ad Oltranza! Tra l’altro non credo nemmeno giusto trattarlo,il nostro rissoso irascibile Mr hyde come l’ultimo dei baluba visto che e’ comunque un ex preparatore atletico e che se uno legge tra gli insulti,pardon le righe, alla fine ha fatto un gran servizio al blog fornendo migliaia d’informazioni (le puoi non condividere ma molte,moltissime sono comunque utili e interessanti, basta sapersi districare in uno stile che comunque e’ migliorato moltissimo dai primi posts e si e’ fatto sempre piu’ ricco e articolato… ogni tanto qualche ricaduta ,lo ammetto) … Eppoi tutto sto can can sulle chiacchere da bar… io invece trovo che una rissa verbale di tanto in tanto rivitalizzi l’ambiente, basta non esagerare ne’ fare le oh quante belle figlie,madama dore’ … e continuare a scrivere, dopo la tempesta torna il sereno e magari torneranno anche i tecnici (tu,stefar,buzzelli,polidori) e chissa’,anche i filosofi (chloe,yancey), ma smettere di scrivere (e tra l’altro per via di un offesa fatta a un altro che comunque aveva offeso per primo?) che significato ha se non quello di fare il gioco di chi magari vuole sabotare il nostro blog ammesso che esista un disegno del genere…massi’, pensateci bene: tutti i Coaches Italiani, affiliati alla FIT,gelosi del seguito che Gli Ostrogoti stanno ottenendo in tutto il mondo,decidono di inviare centinaia di post con scritto su “cacca,merda,pupu’” cosi’ il tono del blog scade ed Enzo,Stefar,Buzzelli,Dani e Madama dore’ smettono di scrivere … quanto a me, io continuero’ a scrivere,per me stesso e per chi mi legge, a costo di arrivare a 10.000 posts da solo.

  549. Mauro scrive:

    Cari Adriano Moja e Max, il problema non è di ordine meritocratico, chi vince va avanti etc., il problema è essere coerenti soprattutto da parte di chi dovrebbe dirigere il gioco (leggasi Fit), infatti da un lato tutti i suoi esponenti tecnici, Maestri, istruttori e responsabili di macro area, ci propinano il fatto che la partita è un momento di verifica del lavoro svolto e non una promozione e bocciatura (soprattutto nei bambini di 9 10 anni), poi invece ci impongono questa bellissima gara per poter andare in under 12. Forse vi state dimenticando che metà almeno dei bambini under 12 di quest’anno hanno già giocato con i bambini under 10 2 anno di quest’anno.
    Inoltre dovreste sapere che ci sono tantissimi bambini che per il fatto di aver iniziato dopo si inseriscono da subito nell’under 12, sono loro che si beccheranno il 60 60.
    Ma quello che conta do più è il fatto che non si capisce il perchè di questa norma.
    Ribadisco bastava far scegliere i maestri (quelli Fit) non della bociofila. Invece evidentemente di loro non ci si fida.

  550. stefano grazia scrive:

    quanto scritto (e credetemi: il primo post poi andato perduto era MOOOOLTO più toccante) fu scritto prima di leggere l’ultimo di Juan e mi conforta sapere che infatti non se l’era presa più di tanto e prima dell’accorato appello di max allo schieramento… poi ci sfideremo a calcio,anzi calci, e poi,forse,faremo un TERZO TEMPO (rugbystico però).
    Però quanto scritto, IL BLOG SIAMO NOI, vale anche per roberto a cui mi lega stima indefessa: evitiamo però le paternali che mi sento già falso quando le faccio a mio figlio…proviamo piuttosto a ricapitolare e a concludere questa fase (500 post in un mese, comunque…va là che voialtri dell’Altro Blog siete invidiosi,ve la sognate un audience così, solo Andrea Scanzi riesce a smuovere le masse come l’Orribile Hulk…SCHERZO!)
    RICAPITOLANDO:
    Max ci ha illustrato i benefici e i vantaggi della Videoanalisi che,ci tiene a sottolineare, non ha inventato lui. Lui si è limitato a sposare e a sostenere una scelta fatta ultimamente da grandi coach,italiani e non. Qualcuno ha osato sostenere che si l videoanalisi è importante ma non è tutto e col suo solito inimitabile stile (ma non ho mai detto che mi piaccia) Mad Max li ha tutti mandati a ramengo. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata una sua impietosa analisi di un video di Martina Trevisan. Onestamente ho letto impietose analisi del gioco di Federer e Nadal da parte di illustri bloggers in altre aree del nostro Blog ma ovviamente non nascondo fossi stato uno dell’entourage di Martina mi sarei un po’ risentito. Ciò detto, possiamo archiviare la pratica “CHI E’ MAD MAX E PERCHE’ TUTTI PARLANO MALE DI LUI?’ e passare ad altro argomento…il blog non è parlar male di max o di un altro (e vale anche per max,per me, per te,per tutti) ma parlare di tennis, di bimbi e di genitori che cercano di allenarli… Poi ovvio, io dico una cosa e mad max mi manda a quel paese…guardate che è già successo e risuccederà…ora,a meno di non nominare un’apposita area di questo blog TUTTI CONTRO MAX (è un’idea) e colà destinarvi tutti gli interventi di max e dei suoi detrattori (raggiungerebbe 1000 posts al mese, diventerebbe un caso nazionale), possiamo cercare almeno di passare a qualche concetto e non solo al tifo per bande? Per esempio, voi state facendo PERIODIZZAZIONE?

  551. atti scrive:

    Concordo con Roberto Commentucci, e ripeto, se sconfiniamo a valutare questo o quel giocatore iatalico, sia Junior o senior INEVITABILMENTE attiriamo risposte piccate, comunque ritengo sia piu’ utile non entrare in valutazioni e pagelle altrui…
    Anche perché le valutazione su giovani speranze, adesso lasciano il tempo che trovano, visti i kilometrici casi di fenomeni mai sbocciati o di mezze calzette diventate improvvisamente cigni !
    Ognuno và per la strada che ritiene migliore ed il BLOG “dovrebbe” aiutarci a vedere e conoscere l’argomento a 360 gradi + che a convincere gli altri sulla bontà delle ns. scelte…criticando quelle degli altri; papà Bartoli come sarebbe stato visto a 12-13 anni con il fisico ed i movimenti tecnici della figlia…., o papà Federer con il figlio sfascia racchette e stralunato per che tipo di genitore sarebbe stato scambiato ??
    Il tono usato da MAX non verrà premiato come “BON TON LANGUAGE 2008” , ma per quanto mi riguarda rispecchia la (Auto)strada frequentata a livello mondiale da chi volesse provare, a priori, a “costruire” un giocatore professionista. Che poi ci riesca o no non è nel 2008 che riusciremo a capirlo. Ne tocca a noi disquisire su cosa pensano dei loro genitori i figli degli altri…. Io ho già tanto da pensare con i miei !!!
    Comunque nel tennis come nella vita prima o poi i nodi vengono al pettine e cio’ che è “forzato” adesso difficilmente porterebbe risultati.. non mi preuccuperei + di tanto, non vedo genitori perfetti nella vita e incompetenti solo nel tennis, chi sa gestirsi lo fa in ogni campo e x chi non lo è non saremmo certo noi e il BLOG a peggiorarlo !
    Per stemperare gli animi propongo, visto che sono tutti coetanei, un doppio misto fra i figli/e di Stefano e Max contro i figli/e di Rocco ed Enzo; con cena offerta dai genitori dei perdenti !!
    Arbitrerà Nikolik.
    Ciao.

  552. max scrive:

    ma no mauro anche con quel metodo ci sarebbe stato caos… pensa se tuo figlio non venisse scelto e un altro bambino che c’ha sempre perso (con il tuo) invece si perchè secondo l’opinione del tecnico per fisico e potenzialità lo reputa migliore! almeno questa è una scelta che non può dar adito a pastrocchi di nessun genere e sinceramente mi lascia più tranquillo, è un po’ come occhio di falco tutti sanno che può sbagliare ma tutti ne accettano il responso…oltretutto come ti ho spiegato le alternative ci sono quindi lasciamo stare….forse per una voltà che hanno fatto una regola giusta era meglio non farla….e pensa se nell’under 12 potessero giocare tutti, a quanti iscritti ci sarebbero ogni torneo….in questi casi penso che qualunque cosa si decida si finisca per scontentare qualcuno….

  553. stefano grazia scrive:

    Juan, il fatto è che siamo (sono?)schiavi dei luoghicomuni e un pugile che si esprima così bene a me risulta subito simpatico, e secondo me anche a mad max…secondo me hai non travisato ma forse non inteso bene quel che scrive Hulk: che lui reagisca in modo antipatico, che parta in tromba,per la tangente,a razzo e che a volte capisca l’8 per il 18 E PERCHE’ A LUI GLIELO DOVREMMO CONCEDERE?, è un discorso, che però lui almeno per quanto scrive non dice nulla delle cose di cui tu gliimputi è quasi un fatto…poi ripeto,magari tu lo conosci e sai che in realtà lui frusta un giorno si e un giorno no la figlia,la moglie e catizzone e allora ti darei ragione, ma per quello che scrive, boh…non capisco le accuse di ABUSI.
    Capisco semmai di più chi si è risentito per le critiche alla Trevisan ma insomma, bastava poi scrivere: non sono d’accordo. Se poi Rocco tira fuori a sorpresa chi è veramente,ci fa tutti contenti 8certo che spacciarsi per il genitore di chi ha sconfitto seccamente Alessia e poi ritrarsi…ma vi immaginate la scena? Max arriva al torneo, vede il Genitore in Questione e lo assale, a male parole o peggio…e questo che non c’entrava niente. Non so, ma mi ricorda lo sketch di totò su Pasquale…(PASQUALE!!! e giù due botte e io zitto, volevo vedere questo stupido dove vuole arrivare… )
    Su certe esternazioni estemporanee, sul fatto che magari

  554. max scrive:

    atti fantastica l’idea del doppio misto….

    tornando invece al resto….quando dici che il blog dovrebbe aiutare a far conoscere tutte le strade possibili da prendere e far conoscere l’argomento tennis a 360° dici una cosa giustissima ma nel senso che si dovrebbero far conoscere tutte le strutture che sono in grado di dare un certo servizio oltre a far conoscere tutte le novità tecniche che ci sono e che si sono incontrate. per quanto riguarda il discorso di non segnalare i rischi fisici che si corrono (e che poi la video analisi aiuti anche a vincere non è rilevante) non prendendo certe precauzioni (e l’articolo che ho postato con le varie interviste fatte a grandi giocatori del passato dovrebbe aver sgombrato il campo da ogni minimo dubbio) mi sembra una pazzia mentre con il dire che le aperture ampie e con il servizio scarso si avranno dei problemi giocando sul veloce e quindi sulla superficie dove si svolgono il 90% dei tornei importanti wta, mi sembra di scoprire l’acqua calda cioè mi sembra di dire una cosa talmente ovvia che anche i sassi ormai dovrebbero saperla …..se poi la logica stia diventando bene di un altro mondo allora capisco perchè il mondo sta andando al contrario!!

    g.c. mi dice sempre: il grande problema è che la gente pensa che le cose più semplici, facili ma basilari sono troppo facili per essere importanti e cominciano a costruire la casa dimenticandosi delle fondamenta….

  555. Mauro scrive:

    Max, non mi sono spiegato bene. Volevo dire che deve decidere il maestro che normalmente segue i bambini. Mia figlia dopo 2 mesi di mini-tennis voleva già giocare in campo grande, lui gli disse, ancora no è troppo presto. Oggi potrebbe essere che mia figlia voglia giocare l’under 12 e il maestro gli dica è ancora presto, oppure gli dica va bene. Nessun maestro degno di tal nome manda allo sbaraglio il proprio allievo e se lo fa se ne assume la responsabilità davanti ai tecnici regionali, ai genitori ed al bambino stesso. Tutto qui.

  556. Mauro scrive:

    Stefano, se per periodizzazione intendi la parte atletica, ti dico di si in quanto con mia figli alternano periodi dove si lavora sulla resistenza ed altri dove si lavora sulla velocità.
    Sto aspettando ancora notizie di langerveld da parte di tutti grazie.

  557. Karlovic 80 scrive:

    @ Stefano Grazia e Max.
    Ma come fate a sapere(e scrivere)tutte queste cose tecniche?Un giorno spero di conoscervi di persona per dirvene quattro……..
    Anzi,vi invito a cena nel mio ristorante preferito………(ci vado tutte le settimane)si mangia a base di pesce ed è uno dei migliori del Sud Italia!!!Si trova ad Atrani(vicino ad Amalfi,Ravello,Scala…..).
    Io abito a pochissimi km dalla costiera Amalfitana,e magari davanti a qualche pregiata bottiglia di vino potremo anche discutere più animatamente !!!
    Naturalmente pago Io!!!

  558. max scrive:

    comincia pure a dircene un paio, ormai ci siamo abituati….e comunque chi ha una qualsiasi ambizione deve un po’ informarsi ascoltare e leggere (ma anche pagare) poichè non sono poi in molti quelli disposti ad insegnarti…e quei pochi un qualche ritorno lo devono avere…pensandoci non sarebbe mica male l’idea della costiera amalfitana, ma dovrebbero esserci nei paraggi dei campi da tennis disponibili però!!!

  559. max scrive:

    mauro ora ho capito, penso però che questa strada sia impraticabile nel senso che avrebbero paura (e forse non a torto) che alla fine sotto la pressione di alcuni genitori darebbero l’ok anche a chi non lo merita….

  560. stefano grazia scrive:

    mauro, di langerveld hoavuto un flash…la connessione con Pat Cash di cui ha accennato Maxmi ha fatto venire in mente che probabilmente si parla di lu e molto proprio in ubdercover ,la biografia di Pat Cash da me consigliata mesi fa e che purtroppo è ESAURITA (io ne ho trovato una copia in un reminders australino). Di lui si parlava come di un giovane mago della reparazione atletica di cui si servia Pat Cash che era un faatico e un precusore(purtroppo per lui DOPO che si era già infortunato seriamente)…Purtroppo il librol’ho lasciato in ialia e non posso controllare ma cedo fosse lui…Domani faccio qualche ricerca…

  561. Mauro scrive:

    Stefano, visto che conosci l’inglese, volevo sapere se su internet si può sapere dove pratica questo professore.

  562. Mauro scrive:

    Stefano, più che altro sapere dove ha lo studio e se qualche volta arriva in Italia.

  563. DYLAN THOMAS scrive:

    Anche l’ultimo tecnico si ritira ,abbiamo (avete ) perso Enzo,visto il livello degli ultimi post,fra sedie rotte in testa e teste che non si rompono,fra cazzotti ricevuti da giovane che scombinano i cervelli……..credete che con questi principi si possa insegnare ai giovani ed essere da esempio ?

    Vorrei far notare che per i tre o quattro genitori pseudo sanguinari che hanno avuto successo ve ne sono tre o quattro milioni che hanno rovinato se’ stessi , le loro figlie e le loro famiglie….e’ cosi’ difficile da capire?

    Se varra’ un richiamo di Commentucci a risollevare le sorti di un Blog moribondo ed in mano ormai soltanto ad un manipolo di genitori incicaliti ?

    Ai post….prossimi l’ardua sentenza.

    Proverei anch’io ad incitare alla calma e riflessione e proporre argomenti seri e costruttivi.

    Tipo: in Francia e Spagna gli under 10 sono assolutamente liberi di giocare con gli under 12 ,cosi’ come gli under 12 possono giocare fino agli under 16 etc.

    Quindi …di che state parlando e la Fit perche’ mette queste limitazioni ? O non ci dovevamo uniformare con la Unione Europea ?(Specialmente con due paesi tennisticamente assai piu’ evoluti di noi)

    Senza regole,regolette ,regoline e qua qua ra qua…e ridicoli torneini.

  564. Mauro scrive:

    Un guru del marketing mi spiegò in un corso che le persone negative e deleterie per le aziende e per la società in generale, sono quelle maggiormente afflitte da THBFDP. Che cosa è, è l’acronimo di Ti Ho Beccato Figlio Di P…….Ovvero la ricerca continua e costante degli errori e dei difetti del proprio prossimo.
    Insomma sono di quelle persone che quando arrivano a casa di qualcuno anzichè ammirare il bel salotto, infilano la testa nel water e dicono poi di aver visitato una casa puzzolente.
    Chi sono in questo blog? Ognuno di noi ( e non di voi) si faccia l’esame di coscienza. Se il blog scade cerchiamo tutti di ravvivarlo. Come?
    Magari inserendo dell’anedottica, inserendo notizie sull’allenamento dei propri figli, magari cercando notizie su internet e portandole a conoscenza degli amici del blog.

  565. max scrive:

    caro DYLAN prima di tutto vorrei farti notare che questo blog nel blog genitori&figli è nato proprio grazie ad uno degli appartenenti al maniopolo dei genitori incicaliti (Stefano Grazia) e se dopo una fase di stanca è ripartito in tromba una piccola parte di merito è anche dell’orribile Hulk che poi sarei io. ed è così difficile da accettare che noi non saremo tra quei 3 o 4 milioni?? e non perchè saremo certamente tra i 3 o 4 (anche se ovviamente tutti ce lo auguriamo) ma per il semplice fatto che il ns dogma è prima di tutto l’integrità fisica. e poichè il giorno che qualunque dei ns figli volesse smettere di giocare a tennis lo potrebbe fare tranquillamente senza che nessuno li obblighi a fare il contrario, mi sembra che anche per la loro psiche non esistano rischi. in più per quanto mi riguarda gli argomenti che tu chiami costruttivi sinceramente oltre a non interessarmi non capisco che attinenza abbiano con il ns sotto blog genitori e figli aembini prodigio e come aiutare tuo figlio a diventare un campione… anzi forse una parte dei problemi dei tennisti italiani a diventare forti sta anche nel fatto che ci si sia occupati e preoccupati più di queste beghe burocratiche che di come allenare e salvaguardare la salute dei propri figli e atleti…..

  566. stefano grazia scrive:

    Un attimo di pazienza,Mauro…
    errata corrige: UNDERCOVER, questo il titolo esatto (ovviamente era un errore di battitura)della bio di Pat Cash, un lavoro di rara onesta’ (poi,Cash ti potra’ piacere o meno…ma certi suoi commenti su giocatori-lendl,johnnymac,newcombe,rudesky per citarne alcuni- sono veramente senza filtro, alla Mad Max … come quando racconta che Pat Rafter era solito fare aria nella locker room e questo faceva particolarmente incazzare agassi che protestava e per tutta risposta rafter andava nell’angolo di Agassi e giu’ con le sue flatulenze poco prima del match contro l’americano in quella che non era certo se fosse una goliardata da rozzo australiano (per via dell’essere gran bevitori di birra the australians are all full of air) o una sottile forma di gamesmanship o mind games, o meglio di intimidazione psicologica pre match (che altro e’ il tennis se non mettere a disagio l’avversario?)

    Mah,per periodizzazione io intendo impostare la preparazione in blocchi (3-4 all’anno) in funzione dei picchi che si vogliono raggiungere…di solito si fanno allenamenti differenziati in fasi in cui predomina lavoro atletico aerobico, poi anaerobico e poi lavoro sulla velocita’ e nel contempo si passa da un lavoro tecnico di Base o di miglioramento/cambiamento di un colpo per poi passare ad una fase di tennis in velocita’ e poi di matches e poi si ricomincia con un richiamo atletico e cosi’ via, questo detto in soldoni (se buzzelli,max,catizzone volessero intervenire…)
    Ovviamente a 10-12 anni e’ tutto relativo e in piu’ io ho anche il problema di NON avere una stagione agonistica e quindi di non avere picchi: se ci sara’ un torneo io potro’ saperlo magari solo la settimana prima e per caso…Non ho dunque un Calendario qui in Nigeria e siccome non so nemmeno se e quando verro’ in Italia quest’estate fare della periodizzazione mi suona comunque velleitario … Insomma, da pernacchie da parte di Rocco e i Suoi Fratelli. Cio’ nonostante (temerario!) ho deciso di fare dei blocchi, nel mio piccolo li ho poi sempre fatti, facendo tre settimane in cui si lavora sulla prep atletica poi sui colpi poi sulla strategy e poi una settimana o due di soli matches.
    Guarda Dylan che non siamo noi i colpevoli anche di queste regole vo di ciò che fa la FIT, noi siamo solo colpevoli di frustare a sangue i nostri figli e allontanare i tecnici da questo blog moribondo (560 post in due mesi,alla faccia del moribondo) ma a parte gli scherzi (non ti sei offeso,no?) quello che scrivi tu l’abbiamo già scritto diverse volte nei primi mesi del blog e non preoccuparti, repetita iuvant …Infine sulla fuga dei cervelli:troppo comodo partecipare solo quando tutto va bene madama la marchesa…il blog siamo noi,voi,tutti…”è adesso che bisogna pestare! (Aldo Maccione, in L’Avventura è l’Avventura)” Invece di critricare con aria di superiorità,fare paternali, invitare a dare segni di civiltà, rimboccatevi tutte le maniche e scrivete pezzi di alta letteratura o proponete spunti interessanti in modo da elevare questo livello … io non ho nulla da rimproverare e da rimproverarmi e vi ringrazio ancora tutti, da Mad Max a Rocco passando per Dylan Thomas (ma chiamo alle armi la vecchia guardia da atti a pibla a kill bill a marcos a roberto anto francesco etc etc)

  567. felice scrive:

    Ho scoperto non molto tempo fa questo blog per caso, e vi ho seguito sperando di imparare qualcosa, perché sono il papà di una bimba di 8 anni e mezzo a cui piace il tennis e che sogna di diventare una campionessa, abito in un paesino dove non ci sono grandi strutture sportive (e non ho molti soldi da spendere!), quindi per farle coltivare il suo desiderio l’ho portata in un circolino qui vicino con due campi dove c’è un istruttore che le insegna la tecnica.
    In pratica la porto due volte a settimana e in più lei gioca contro un muro di casa quando ne ha voglia.
    Ho capito dai vostri discorsi che è importante farle fare anche la ginnastica, quindi mi sono arrangiato e ho cominciato a farla correre gradatamente fino a farle fare mezzora ed in più qualche esercizio a corpo libero che mi ricordavo dalle lezioni di ginnastica a scuola. Altro non sapevo, per cui per curiosità, sono andato a vedere in un posto dove c’è una scuola di tennis per capire cosa facevano e cercare di copiare cose da far fare alla mia piccola.
    Devo dire che sono rimasto basito a vedere quello che ho visto, quindi chiedo a voi un consiglio.
    L’istruttore di ginnastica, che è un ragazzo abbastanza giovane fa fare ai ragazzini dell’età circa della mia solo tanti giochi.
    Per esempio li faceva giocare con tipi diversi di palle, ( palloncini che si gonfiano a fiato, palle da tennis di spugna, palle da tennis normali, piccole palline ovali ) , i ragazzi facevano giochi sia con le mani sia con la racchetta, anzi con diverse racchette, quelle da pingpong, quelle da volano, quelle normali, racchettoni di legno. Da soli o con un compagno.
    Ogni esercizio veniva fatto fare per non più di 2 minuti, dopo si cambiava racchetta e tipo di palla e anche di compagno.
    Poi ho visto che faceva fare esercizi di palleggio con un pallone da pallacanestro con una mano e con l’altra con la racchetta ed una palla, poi lo stesso esercizio lo faceva fare camminando dentro una scaletta messa a terra, poi la palla da basket la faceva palleggiare su una panca e la pallina da tennis per terra mentre si camminava, poi su dei materassini faceva fare una capriola e subito dopo si doveva colpire al volo una palla, gli ho visto far usare degli occhiali particolari che praticamente impedivano la vista da un occhio e così li faceva palleggiare, eccc…. Una infinità di esercizi insomma ma niente corse o altro.
    Mi sono molto meravigliato che quella fosse la preparazione atletica, ma ho visto i ragazzini lavorare interrottamente per più di un’ora senza mai fermarsi e lamentarsi.
    Ecco mi piacerebbe capire da voi che siete esperti e scambiare con voi idee. E’ questa la preparazione? Secondo voi è giusto quello che ho visto? Lo devo far fare alla mia bimba? O è meglio fare altro. Datemi qualche consiglio.
    Vi ringrazio anticipatamente.

  568. max scrive:

    ciao, tutto quello che hai visto è perfettamente giusto anche se ovviamente c’è anche molto altro come la corsa le andature il lancio della palla medica i circuiti i salti i tappeti elastici etc etc. in realtà quello che hai visto tu è una parte di quello che serve per sviluppare le capacità coordinative cosa basilare e che è necessario fare entro gli 11 anni…

    p.s. ma mica penserai delle volte che noi crediamo al fatto che tu le abbia solo viste queste cose, vero felice??

  569. nipa scrive:

    Bravo Mauro,

    il mio motto preferito è “RICERCA LA SOLUZIONE NON IL COLPEVOLE”….ed essenzialmente (da un pò di posts) non stò più incrementando le informazioni tecniche a me utili.

    Max & Co,
    vi volevo dire che la registrazione di mia figlia (come detto qualche post fa) parrebbe rientrata……invece, recentemente, le è stata proposta una visione su stralci di partite femminili di alto livello e di alcune ragazzine U10 con lo scopo di FOCALIZZARE, PER COMPARAZIONE, di atteggiamenti e/o comportamenti da tenere in campo (ad esempio su punto chiuso, errore, sulla cbattuta, etc)..l’effetto commentato a caldo su mia figlia è stato molto apprezzato e mi ha sottolineato l’utilità comparativa….

  570. Mauro scrive:

    Max come sei enigmatico, non dirmi che conosci Felice. A proposito Felice un caro benvenuto anche a te.

  571. max scrive:

    eh lo so, ma lo conosci anche tu non ti preoccupare….

  572. marcos scrive:

    la decisione del maestro è francamente difficile, quando si tratta di scegliere chi dei suoi under10 merita di essere iscritto ad un torneo di macroarea, per provare ad ottenere la licenza per giocare coi più grandi.

    in lombardia, per esempio, ci sono 10/15 bambini nettamente più avanti degli altri: sono quelli che giocano di più (4/5 volte alla settimana + il weekend) e di maggior inclinazione. quasi tutti questi si iscrivono al macroarea.

    i maestri che allenano gli altri bimbi devono scegliere se evitare di mandare al massacro i propri (appena incontrano i primi 15, prendono 41 41, quando va bene), oppure se mandare i bimbi a fare esperienza contro tennisti più forti di loro…non è mica una scelta facile, ragazzi!
    se non li mandano al macroarea, sono criticati da qualche genitore, che iscriverebbe suo figlio pure al trofeo birra moretti e sono criticati, magari, dai soci, che pretendono che il maestro porti gli allievi ai massimi livelli, a prescindere dalle ore di lezione impartite. se li mandano, rischiano critiche dai genitori…per aver fatto sopportare al figlio una tremenda sconfitta (tremende sconfitte, se si tiene conto dell’anno intero).

    si potrebbe dire che il genitore (che di tennis ne capisce) potrebbe a sua volta decidere di non mandarlo, anche se spinto dal maestro: sarebbe meglio evitare, però, contrasti di questo genere tra maestro e genitore.

    il genitore che sceglie per il figlio una preparazione meno intensa (ma che provi a costruirgli, almeno inizialmente, una carriera) sa che, almeno fino a 12 anni, il bimbo difficilmente potrà competere con i bimbi che giocano molto di più. anche il maestro sa questo ed, infatti, non di rado, chiede al genitore del bimbo tecnicamente buono di iniziare a pensare ad un impegno maggiore.

    io sono convinto che, a 12 anni, il livello tecnico/agonistico tra chi ha giocato 2000 ore e chi ne ha giocate 1200 sia meno distante di quanto lo sia, a 10 anni, tra chi ha giocato 1000 ore e chi ne ha giocate 500.

    è questo il motivo per cui, spesso, chi domina tra i 9 e 12 anni non riesce poi a tenere il ritmo di colui che le ha spesso prese tra i 9 e i 12 anni.

    a 12/13 anni, più o meno, se l’intensità degli allenamenti è uguale tra due ragazzi (a prescindere dalle ore di allenamento giocate negli anni precedenti…s’intenda: il rapporto non può essere 2000 ore contro 100 ore!), vien fuori la vera differenza.

    se, poi, a 15 anni, uno è già un seconda categoria…allora, ci siamo! mal che vada, finirà a fare il direttore tecnico del reparto agonistico di un buon circolo, dopo aver girato l’europa dei futures, l’italia degli open ed aver ben arrotondato con la serie A.

  573. stefano grazia scrive:

    Ringraziando marcos per il soccorso, dico anch’io la mia su felice : non lo conosco ma mi è sembrata una evidente trappola, anche simpatica…la prima cosa che mi ha fatto venire in mente è stato Luigi Bertino e il Munchkin Tennis e il PTR … Ora incredibile ma vero tutte queste cose io le facevo con mio figlio e i suoi amici quando aveva 4-5 anni: li radunavo ai acampi della Scuola Italiana al Sabato Mattina e facevo loro fare tutte queste cose, con percorsi di guerra, tiro all’Orso (io e se mi colpivano facevo tre giri su me stesso), slalom fra i coni, bersagli con pupazzi,etc etc etc…Di tutto questo ho già parlato e ho inviato come post un mio vecchio articolo scritto per il giornalino che allora scrivevo per la Comunità Tennistica Italiana di Lagos (Doppio Fallo…la rivista di chi ce l’ha troppo lungo…IL SERVIZIO!), un successone editoriale che in certi periodi raggiunse anche e perfino le 50 copie…
    Questo per dire che I BRUTALI AGUZZINI hanno un lato nascosto…Scherzi a parte, Max ha già brillantemente risposto (gli contesto solo che lui ha risollevato il Blog dopo una fase di stanca…Il suo apporto è stato in effetti mostruoso -è o non è l’Orribile Hulk?- ma il blog in fase di stanca? JAMAIS!!! Scherzo,ovviamente…il Blog è stato risollevato in tre periodi diversi prima da Stefar,poi da Enzo Lo Iacono e infine da Mad Max, che con modi diversi hanno rivaleggiato per mole produttiva col vostro umile chairman, ma fondamentali sono anche gli interlocutori, quelli che prediligono la qualità alla quantità, quelli che magari scrivono poco ma ci leggono sempre (e se vi capita, questo è il momento di far sentire che ci siete ancora). Comunque, felice, fingendo che tu sia davvero felice, e anche noi lo siamo, certo, quello è il metodo migliore PER LA MEDIA O ANCHE IL 90% DEI BAMBINI DI 7-8 ANNI CHE COMINCIANO A GIOCARE ma se per caso o per sbaglio quelle cose tu le hai già fatte a 4-5, a quell’età fai anche dell’altro…lo stesso Bertino,utilizzando mio figlio per una lezione illustrativa ai Maestri PTR di Marlengo, faceva loro notare che Nicholas era comunque fuori della media per la sua età (ciò non tolse che perse 6/1 6/1 al terzo turno del torneo Nike di Bolzano…E a proposito: le sconfitte anche netteogni tanto fanno bene, bisogna magari evitare di fargli avere solo sconfitte ma anche solo vittorie non va bene…la giusta ratio credo debba essere 3 : 1 o 4:1, 3 o 4 vittorie e una sconfitta…

  574. stefano grazia scrive:

    Tre considerazioni su mio figlio:
    Piacerebbe,da allenare,a Castellani … stamattina per esempio,ma e’ sempre cosi’, mentre facevamo ripetizioni al cesto mi continuava a parlare di 300 e degli Spartani oppure degli Afroamericani (stanno studiando la Storia Americana-essendo oivviamente un American school- e doveva sceglierne uno famoso per farci un temino e la scelta e’ caduta su Cassius Clay/Mohammad Ali’ dopo lunga e straziante scelta con Arthur Ashe (l’ho tranquillizzato: come amico mi sarei trovato probabilmente meglio con Arthur ma Ali’ era un’ottima scelta …certo, c’erano anche Martin Luther King e altri da prendere in considerazione ma insomma … E insomma me lo immaginavo discutere di filosofia e massimi sistemi mentre si allena al cesto con Castellani … A me a dire il vero fa girare un po’ le scatole perche’ mi sembra non un granche’ come concentrazione ma devo dire che se lo vedo colpire bene lo lascio parlare … solo che appena mi vede poco interessato a quello che racconta (bisogna intenderci: lui,come molti,racconta per soddisfare un suo piacere non per intrattenere te che ascolti e forse racconta anche per placare ansie ed esorcizzare insicurezze…insomma,non sta mai zitto e pensare che per esempio,gli afroamericani passi ma i 300 delle Termopili e’ una storia che gli ho raccontato io per primo,gli ho fatto leggere la graphic novel di Frank Miller e poi una vecchia storia a fumetti di Breccia della serie Mort Cinder, e poi l’ho portato a vedere il film…e lui mi racconta ogni volta le stesse cose,due maroni pazzeschi, e poi fa l’offeso se non sto attento o se gli dico basta…)
    Castellani,insomma, ne andrebbe matto…io non credo di condividere tutte le passioni politiche del Savonarola umbro e certe volte lo trovo un po’ melenso e retorico se non pesante nelle sue rubriche,ma come persona e come allenatore ne ho la massima stima…almeno lui 15-20 anni fa scrisse molte delle cose che adesso si danno per scontate in un bellissimo libro dalla copertina neraTENNIS TRAINING… magari sarebbe meno entusiasta del suo comportamento in campo ma potrebbe sempre dar la colpa ai genitori! Comunque Tipsarevic ogni tanto si allenava con lui…ma si raccontava che lui non voglia più allenare atleti italiani…
    Altre considerazioni (poco collegate alla precedente, ma mi frullavano in testa):
    Quando gioco con mio figlio io gioco con una strana conversione: sono io che colpisco la palla contro di lui ma gioisco se e’ lui a fare il bel colpo o il bel punto…e’ una perdita di identita’…
    Jho, che all’inizio ci amava tutti e oggi forse un po’ meno, mi sembra aveva fatto una considerazione sul rapporto denaro=gloria dicendo che ai soldi preferirebbe la gloria, io posso dire una cosa sicura: io non voglio che mio figlio vinca perche’ non avendo vinto io trasferisco su di lui le mie frustrazioni psicosi etc…io fra vincere io e vincere mio figlio, scelgo sempre mio figlio: se il Diavolo mi dicesse Scegli: puoi tornare indietro e vincere 1 Gran Slam oppure tu rimani tu e il Gran slam lo vincera’ tuo figlio, non avrei esitazioni: mio figlio.
    Ovviamente le Madame Dore’ diranno che i Patti col Demonio non si fanno, giustamente. Ma come scriveva il sommo poeta e non sto parlando di Dante,l’inferno esiste solo per chi ne ha paura e quindi quello che mi e’ apparso doveva essere per forza un angelo…

  575. stefano grazia scrive:

    Oh, ma c’è modo di avere il Calendario Mondiale o almeno Italiano di tutti i tornei del Nike Junior tour? Mi spiego: sul sito vanno ancora avanti a 20 gg per volta…l’anno scorso mi sembra ci fosse la possibilità di sapere tutti i tornei dell’anno in corso…

  576. max scrive:

    eccoti il calendario italiano…

    DATA INIZIO CITTà CLUB CATEGORIE *
    02/01/08 Bolzano C.T. Ussa U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    01/03/08 Parma SPORTING CLUB BACCANELLI U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    08/03/08 Segrate S. Felice MALASPINA SPORTING CLUB ASD U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    15/03/08 Genova T.C. GENOVA 1893 U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    15/03/08 Salerno A.S.D TENNIS TEAM LA BROCCA c/o impianto sportivo Giovanni Di Ninno U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    29/03/08 Sora A.GEN.TE TENNIS ACADEMY U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    12/04/08 Segrate SPORTING CLUB MARCONI U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    19/04/08 Sondrio ASD TENNISPORTING CLUB SONDRIO U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    19/04/08 Agnano (Pozzuoli) A.S.ACCADEMIA TENNIS U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    26/04/08 Carpenedolo CENTRO TENNIS CARPENEDOLO U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    03/05/08 Albinea CIRCOLO TENNIS ALBINEA U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    10/05/08 Brescia A.D. TENNIS FORZA E COSTANZA 1911 U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    24/05/08 Moncalieri A.S. LE PLEIADI U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    31/05/08 Alessandria CIRCOLO RICREATIVO DIPENDENTI CASSA DI RISPARMIO DI ALESSANDRIA U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    07/06/08 Pavia TENNIS CLUB PAVIA U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    14/06/08 Casciago SPORTING CLUB CASCIAGO ASD U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    21/06/08 Pinzolo T.C. PINZOLO U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    21/06/08 Dorgali TENNIS CLUB DORGALI U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    28/06/08 Madonna di Campiglio T.C. MADONNA DI CAMPIGLIO U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    05/07/08 S. Giorgio ASC ST GEORGEN TENNIS U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    05/07/08 Lecce CIRCOLO TENNIS TRICASE U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    12/07/08 Bolzano TENNIS CLUB COMUNE DI BOLZANO U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    12/07/08 L\’ Aquila CIRCOLO TENNIS L\’AQUILA U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    19/07/08 Cornaiano T.C. RUNGG U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    19/07/08 Lanciano CIRCOLO TENNIS LANCIANO U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    26/07/08 Macerata ATD CLAUDIO E GEO GIUSEPPUCCI U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    26/07/08 Merano ASD TENNIS CLUB MERAN/O U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    02/08/08 Padova C.S. PLEBISCITO-2001 TEAM SPORT ACADEMY U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    16/08/08 Ortisei CIRCOLO TENNIS ORTISEI U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    23/08/08 Udine TENNIS CITTA\’ DI UDINE U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    30/08/08 Bardolino CIRCOLO TENNIS BARDOLINO U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    06/09/08 Basilicanova TENNIS CLUB PRESIDENT U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-

  577. max scrive:

    tornando a noi..a marcos volevo dire che ha ragione (quando parla che le differenze diminuiscono dall’under 12 in poi) ma solo nel caso che le 500/1000 ore in più fatte sono ore di tennis uguali a quelle fatte dal bambino che gioca meno. quando nelle ore in più sono inseriti i famosi mattoncini su cui costruisci la casa (e parlo soprattutto di prep atletica ma anche di tecnica e tattica) col fischio che la differenza non si vede…in alcuni casi può venire mascherata ancora per uno o due anni se esiste un’evidentissima differenza fisica, ma appena i fisici si allineano bye bye…..non solo (ed ovviamente qui non parlo per i ragazzi nella media) dico che a volte le differenze non sono evidentissime e perchè fino all’under 12 (ed a volte anche più) le disparità biologiche fanno tutta la differenza del mondo ,a soprattutto xchè certe capacità tecniche etc la differenza la fanno dopo….

    con stefano sono perfettamente d’accordo sulla proporzione vittorie/sconfitte ed anzi forse anche qualche sconfitta in più non fa per nulla male (fino al primo anno under 12 compreso), come stimolo a lavorare sempre meglio…

  578. max scrive:

    e per il calendario, se te lo vuoi stampare o guardare il link è:

    http://www.nikejuniortour.com/home.html?s1=countries&s2=calendar&pag=home&country=ita&lang=ita

  579. andrew scrive:

    …cari vaffantennisti…stefano mi ha preso per le orecchie in un altro post e rieccomi qua…

    …io attualmente procedo con molta tranquillità e pazienza…mio figlio mi fa già incazzare abbastanza per dover ulteriormente incazzarmi per il suo impegno sportivo…

    quindi, al momento procede con l’hockey 3 volte a settimana e il tennis 1-2 volte (a seconda di quanto mi fa incazzare) più torneini-raduni vari…ora inizia il campionato di hockey, per cui il sabato c’è la partita…

    ma sono convinto che le strade per arrivare ad un successo siano molte (anziché UNA), certo che se le sbagli tutte, allora diventa difficile…

    La prima strada che ho imboccato è stata NON iscriverlo a una scuola SAT. Ho la fortuna di poter ancora giocare a tennis e ho quindi puntato su ESEMPIO, LIBERTà, GIOCO, COINVOLGIMENTO. Fino a 9 anni è quindi venuto con me sui campi, mi ha visto palleggiare al muro in taverna, abbiamo giocato insieme a TOP SPIN sul computer. Intanto, da quando aveva 4 anni pattina e gioca a hockey a rotelle come impegno principale.
    Perché secondo me NON bisogna iscrivere un bimbo a una SAT?
    1. Il frequentare un circolo diventa necessariamente considerare quel posto una seconda casa e non più un posto dove si impara uno sport. Difficile staccarsene e volare da soli in seguito.
    2. In una SAT, per precise disposizioni del “sistema”, i bambini vengono suddivisi in “immediatamente predisposti” e in “non-immediatamente predisposti”. Se sei tra i “non-immediatamente predisposti” la tua carriera si fa più difficile. Com’è come non è, sti “non-immediatamente predisposti” finiscono per rimanere tutta la vita al circolo, lasciando tanti bei danaroni.
    3. Mi stanno sulle palle i circoli.

    La seconda strada è stata “fortuna”: sembra che l’anno scorso non vi fossero maschi 98 disponibili per la PIA CUP e quindi l’hanno chiamato per giocare a Merano e in altre gare…e a lui è piaciuto parecchio ed ha quindi cominciato a fare 1 e mezzo di tennis nell’agonistica del circolo.

    La terza strada è ancora in via di asfaltamento…ma credo che si baserà sul mantenere un piede dentro e un piede fuori da questo mondo di pazzi che è il tennis…

  580. kill bill scrive:

    Caro Felice,
    da retta a me. Lascia perdere finchè sei in tempo.
    Non lo vedi in che stato ci siamo ridotti noi !
    Anch’io ero come te , puro, poi ho scoperto questo blog e poco dopo il primo post di Stefano Grazia e la mia vita e quella della mia famiglia non sono più le stesse.

    Dylan Thomas, ( accidenti che nick name impegnativo, complimenti )
    non so perchè ma mi ricordi qualcuno che scriveva qua dentro con un altro nome ……sopratutto nei primi post che hai scritto.
    No,no, ….non può essere. Poi tu sei Veneto ” ostrega” quello che ho in mente io non lo era.

  581. felice scrive:

    Grazie a tutti. Quando avrò qualche altro dubbio ci risentiremo.

    P.S. Max, io ho provato a farne alcuni di quegli esercizi, ma cavolo non ci riesco!

  582. fabrizio tropiano scrive:

    sono convinto che il modo di selezionare gli under 10 che potranno giocare i tornei under 12 possa e debba essere rivisto.
    Ma non mi appassiona molto il dibattito per una semplice ragione.
    Molte, troppe volte ho visto selezioni (federali e non) andarsi a far benedire dopo qualche tempo.
    Cerco di guardare la luna e non il dito.
    Quello che conta a 10 - 12 anni è perfezionare la tecnica.
    Ledicarsi alla tecnica.
    Le differenze fisiche e motorie possono alterare a quell’età le prestazioni.
    Ed allora la selezione per giocare nella categoria superiore lascia il tempo che trova.
    Può essere di soddisfazione immediata ma nella crescita globale del ragazzo non è determinante in assoluto.
    La tecnica.
    Quella si che è determinante.
    Oltre i tornei cosiddetti importanti il ragazzo ha molte altre gare (magari di livello inferiore) dove applicare la sua capacità agonistica.
    Anzi, se vogliamo trovare un lato positivo, un under 10 rimasto “fuori” dai MAGNIFICI SEI potrebbe trovare una dimensione meno stressante per la crescita.
    Certo i genitori devono capire ciò e non IMPAZZIRE perchè il figlio non è tra i MAGNIFICI SEI……lasciando lavorare tranquillo il maestro senza i furori del cambiamento a tutti i costi del tecnico che non ha fatto entrare il figlio tra i MAGNIFICI SEI…
    La tecnica.
    La tecnica.
    Questo è importante.
    La FIT deve comunque fare la sua parte non fossilizzando le attenzioni solo sui MAGNIFICI SEI…CHI VINCE A 10 ANNI NON NECESSARIAMENTE è IL PIU’ FORTE (ma so per certo che i tecnici FIT cosi’ la pensano).
    La tecnica…..

    p.s. il circuito NIKE è valido di certo, sul Topolino ho molti molti dubbi…(rappresentati di persona per correttezza a Rita Grande nel master finale svoltosi a Roma).

  583. heraimo scrive:

    Un saluto a tutti gli amici del blog!!
    Anche se non intervengo cerco di seguirvi il più possibile anche se non è facile visto la mole di interventi.
    Constato purtroppo che i genitori dei ragazzi di fascia di età più alta sono spariti (come mai…?) per cui ho ben pochi spunti di intervento.
    In effetti le problematiche sono molto diverse, ossia i problemi nostri potrebbero interessare voi ma i problemi vostri ormai interessano più poco noi (purtroppo!!).
    Un saluto e tanti complimenti a Fulvio! Ripeto quello che ho detto altre volte ma mi sembra in pochi abbiano raccolto: ASCOLTATE BENE LUI, L’UNICO CHE POSSA INSEGNARVI QUALCOSA!!!
    La mia solidarietà e simpatia a Max per gli attacchi ricevuti ma anche un consiglio: lascia stare Martina Trevisan e Giacomo Miccini. Che tu ti metta a fare la videoanalisi a loro due è come se io volessi insegnare il catechismo a Papa Ratzinger.
    Forza Stefano, non mollare assolutamente. Tra le righe di quello che scrivi mi arrivano dei segnali che mi fanno sperare molto molto bene per tuo figlio.Sarei curioso di sapere se anche Fulvio ha questa impressione.
    Se posso dare un consiglio: impegnarsi al massimo sì ma farlo diventare la scommessa della vita no. Dovremmo tutti tenere presente il caso di Virgili Adelchi, a 11-12 anni prospetto di valore assoluto a livello mondiale, adesso a 18 anni bloccato da continui guai fisici.
    In bocca al lupo a tutti.

  584. max scrive:

    heraimo per fare la video analisi a chiunque, non è necessario essere dei geni bisogna solo saper distiguere il bianco dal nero, il piccolo dal grande il bello dal brutto, non è una cosa che mc enroe la può fare ed il vicino di casa no dal momento che anche lui sa di cosa si tratta (pizzorno wimbledon non l’ha vinto e per conoscere i principi della biomeccanica forse riesce a capirli meglio un laureato piuttosto che un qualunque maestro di tennis o giovane giocatore), è come fare 1 + 1 lo sa fare un matematico ma anche mia figlia. e spero fin qui di arrivarci…ed altrimenti secondo il tuo discorso (ed in quel caso era ben più complicato perchè non si trattava solamente didire se un giocatore calciava forte o piano come nel nostro caso e che quindi era distinguibile anche da un bambino di 10 anni ma si trattava di fare l’alenatore cosa che io non faccio) arrigo sacchi non avrebbe mai potuto insegnare nulla a baresi gullit e van basten, mentre (ed è la storia che lo dice) li ha portati in cima al mondo: meno male che berlusconi non la pensava come te!!!

    e dall’ultima frase capisco che nn hai seguito tutti gli ultimi discorsi (ma neanche gli articoli con le interviste a persone ben più in alto della trevisan o miccini!!!) fattti sulla video analisi, altrimenti ti saresti accorto che il punto di partenza del nostro percorso sono la salvaguardia dell’integrità fisica e il proseguio (con la medesima intensità che usiamo nel tennis) della scuola.

    ma poichè queste cose le abbiamo già scritte ormai centinaia di volte comincia a venirmi qualche dubbio…

    p.s. scusa lo sfogo heraimo ma è una settimana che scrivo le stesse cose ed ogni gg mi si rinfacciano gli stessi errori, o ci siete o ci fate…

  585. heraimo scrive:

    Caro Max,
    voglio proporti un gioco.
    Tu oggi stai investendo tempo, fatica e soldi per costruire un futuro tennistico a tua figlia. Sei solo all’inizio. Supponiamo, per gioco, e io te lo auguro, che tutto ti vada al meglio: tra 6-7 anni tua figlia si trova a dominare incontrastata la classifica italiana del suo anno d’età e a competere alla pari con quasi tutte le ragazze più forti del mondo della sua categoria (la situazione di adesso di Martina Trevisan). A questo punto casualmente ti imbatti in un blog tennistico dove un genitore di una principiante che hai mai visto nè conosciuto dice di aver visto un video di tua figlia e aver riscontrato che praticamente tua figlia non sa giocare.
    Come pensi che reagiresti?

  586. max scrive:

    prima di tutto cominciamo con il precisare che io non ho mai detto che la trevisan non sappia giocare!!

    secondo poi, si discuteva di video analisi che come abbiamo detto ha dei dogmi abbastanza chiari e precisi ma d’altronde non potrebbe essere diversamente derivando dalla biomeccanica e cioè da una scienza…. a questo punto, credo roberto ci ha proposto il famoso video di cui lui per primo parlando della trevisan diceva che l’unica cosa negtiva che aveva riscontrato erano le aperture ampie. a questo punto io confermando il problema delle ampie aperture che inevitabilmente porta poi a non colpire la palla d’anticipo e riscontrando in più problematiche sul servizio ho detto che se non avesse rimediato velocemente a questi difetti tecnici, in futuro avrebbe avuto grandi problemi. e questa non è la mia opinione che giustamente potrebbe essere una sciocchezza ma è la certezza di tutti i più grandi tecnici esistenti sulla terra oltre che essere una cosa ovvia, dal momento che quando si tratterà di giocare nel circuito maggiore (e quindi quasi esclusivamente sul veloce) se la palla non viene colpita avanti e con molto anticipo, il solo pensare di poter rimanere competitiva è pura utopia. non a caso in italia due sono principalmente i tecnici che portano avanti questo tipo di lavoro e “stranamente” sono anche i due più quotati: piatti e sartori. se a ciò aggiungi che questo tipo di lavoro è il concetto base per poter preservare gli atleti dagli infortuni il quadro ce l’hai completo…

    passiamo poi al fatto di dominare in italia e giocarsela alla pari con le migliori del mondo……juniores però. e l’errore è proprio questo cioè prendere come riferimento l’italia ed il mondo juniores, in pratica è come dire di essere tra le migliori a sciare!!! e per quanto riguarda i confronti in italia immagino che tu lo capisca da solo il motivo, mentre per quanto riguarda il raffronto con le straniere sappi che innanzi tutto lei è nr 290 jr ma soprattutto del suo anno c’è chi è 290 WTA…ma tutto sommato non è neanche questo il vero problema, nel senso che il tempo se si sbrigaNO (non lei ovviamente poverina che si fa un mazzo tanto) c’è.

    ed ora l’ultimo punto e cioè se mi fossi imbattuto nel blog…. se io mi fossi imbattuto in un blog e avessi letto una roba del genere, avrei stampato il tutto e volando l’avrei sottoposto al mio coach e se questi mi rispondeva che erano tutte sciocchezze l’avrei sottoposto al migliore coach possibile (e trattandosi di una delle speranze italiane non avrei avuto nessuna difficoltà ad avre il parere di tutti i top). infine se anche questo mi avesse detto che non c’erano problemi o non avrei scritto nulla o avrei scritto chi e cosa mi avevano detto, di fatto dimostrando la sciocchezza detta dal max di turno e comunque prima di insultarlo mi sarei informato, anche perchè nel caso invece che un problema fosse stato riscontrato, almeno non avrei fatto la figura dell’ignorante (quello che non sa). ma tanto per farti capire nello specifico come sono fatto io, prima ancora che mi dicessero qualcosa, con mia figlia sono andato da solo a farla analizzare e quando mi hanno fatto notare i problemi che aveva ho messo in contatto coach e analizzatori che di comune accordo hanno stilato un programma per eliminarne i difetti (che peraltro sono lunghi da eliminare a 9 anni figuriamoci dopo che certi gesti sono ormai consolidati). ed è proprio questa mancanza di umiltà, il credere sempre di essere infallibili che ha fatto si che negli ultimi 30 anni in italia non sia cresciuto nessun campione, mentre a volte basterebbe partire da un base certa (ad es. una scienza), prendere come riferimento i migliori e copiarli (come fanno i cinesi) e poi lavorare lavorare e ancora lavorare. noi però no, siamo italiani e dobbiamo sempre inventare possibilmente lavorando poco e magari avendo anche qualche vantaggio…..ma tant’è…

  587. Nikolik scrive:

    Max, la videoanalisi avrà i suoi pregi, non voglio dire di no.
    Però bisogna anche vedere chi è che fa l’analisi della videoanalisi, se mi permetti il gioco di parole.
    Ma nel caso della Trevisan tu hai voluto guardare solo le cose che, secondo te, non andavano, non hai guardato i lati positivi che, invece, Roberto aveva ben individuato nel filmato della Trevisan,e cioè:
    ” A me sembra che la sua impostazione sia eccellente in tutti e tre i fondamentali: servizio con gesto molto fluido, diritto con un eccellente trasferimento di peso sulla palla, (colpo sicuramente pesante) rovescio più compatto ma con ottima azione di spalle e busto, gioco di piedi a mio avviso perfetto e appoggi molto saldi.
    L’unica cosa che non mi è piaciuta sono le aperture parecchio ampie, ma la ragazzina pare avere un braccio proprio veloce e forse se lo può permettere.”
    Ecco quale era il giudizio tecnico di Roberto.
    Tu hai risposto in questa maniera, faccio copia ed incolla:
    “roberto mi dispiace ma della trevisan non mi piace assolutamente nulla”.
    Guarda pure il tuo messaggio del 5 febbraio, ore 16,20.
    Ora cerchi di ritrattare, affermando, nel tuo ultimo messaggio che “prima di tutto cominciamo con il precisare che io non ho mai detto che la trevisan non sappia giocare!!”.
    Invece l’hai detto, Max, vatti a rileggere i tuoi messaggi del 5 febbraio e quelli successivi, hai fatto un quadro disastroso del gioco della Trevisan.
    Ma non è così che funziona, Max: la videoanalisi sarà sicuramente utile, ma non la devi utilizzare in questo modo, ma unitariamente.
    Devi vedere anche le cose positive, che Roberto ti aveva indicato e che ti ripeto: “servizio con gesto molto fluido, diritto con un eccellente trasferimento di peso sulla palla, (colpo sicuramente pesante) rovescio più compatto ma con ottima azione di spalle e busto, gioco di piedi a mio avviso perfetto e appoggi molto saldi”.
    Tu non hai detto una parola su questo. Tu hai trattato la Trevisan come se fosse una giocatrice molto mediocre, rileggiti i tuoi commenti se ti sei dimenticato.
    Ti sei fissato su questa cosa delle ampie aperture, cioè solo su un presunto difetto, trascurando tutto il buono.
    Che poi non è detto che sia un difetto: cosa avresti detto se tu avessi fatto la videoanalisi di Connors quando aveva 10 anni? Chissà cosa avresti detto del suo gioco assolutamente personale e scoordinato. Non gli avresti dato una chance e invece si è visto come è andata a finire.
    Per questo reitero la promessa di rinfacciarti qua tutti i successi della Trevisan, per sempre.

  588. stefano grazia scrive:

    Con garbata eleganza heraimo e nikolic sono ritornati sull’argomento videoanalisi/madmax/trevisan: anch’io che l’ho difeso strenuamente sono convinto che nel caso specifico spinto dalla foga e dall’entusiasmo l’hulk de noatri si sia dimenticato,in quella precisa circostanza, che il suo secco giudizio,comunque opinabile, avrebbe potuto urtare lasuscettibilità dell’interessata e di chi le sta attorno. Di solito poi all’inizio se uno dissente, max lo prende a male parole (non offendendendo ma dicendogli in pratica che non capisce un tubo) e quindi la storia è degenerata inscenando reazioni a catena. Sono anche certo che se potesse tornare indietro max si comporterebbe in altro modo dicendo cioè le stesse cose mamagari nella forma che ha espresso in risposta al post di heraimo raccontando la suaesperienza,il come e il perchè.Che mi sembra in effetti una cosa molto giusta: ho fatto la videoanalisi,mi hanno riscontrato un problema,l’ho sottoposto ai coaches per una conferma e ottenutala abbiamo pensato a come rimediare.
    CIO’ DETTO, VOGLIAMO PASSARE OLTRE? Mi sembra che l’argomento sia stato vivisezionato abbastanza eda tutti gli angoli.
    COLGO L’OCCASIONE ANCHE PER DARE IL BENVENUTO A KARLOVIC80,grande esperto di campi da tennis, e oltre a ringraziarlo per l’invito sulla costa amalfitana, lo esorto comunque a dircene quattro,qualunque esse siano…

  589. max scrive:

    nikolik mi deludi……

    1) la video analisi è da prendere unitariamente quando si analizzano i colpi!!!

    2) quando non si colpisce la palla d’anticipo, il colpo (qualsiasi esso sia) risulterà molto meno incisivo qualsiasi sia la pesantezza, che oltretutto arriverà solo facendo il doppio della fatica..e se a qusto aggiungi questi difetti non aiutano a preservare dagli infortuni….

    3) non sarò dante ma tra dire che non mi piaciono i suoi colpi e dire che è scarsa mi sembra che ce ne passi….ed oltretutto a quello che hai riportato dovresti aggiungere che c’è scritto: “se non cambia direzione al più presto..” ed questo lo aggiungo ora: direzione che se non sarà cambiata rapidamente la porterà ad avere molto problemi!!!

    4) cmq l’analisi che fai tu non è proriamente corretta… prova riguardarti bene il dritto… poi il servizio….. che sono i colpi che fanno la differenza al giorno d’oggi…beh laciamo perdere…ma magari stavolta guardalo con qualcuno che abbia una pallida idea di cosa sia il tennis nel 2008..

    5) le ampie aperture sono un presunto difetto?? oh mamma mia!!! prima di scrivere prova ad andarti a riguardare tutti i top ten m/f poi ne riparliamo….

    6) la video analisi su connors???? ma giocava 30 anni fa…purtroppo a tennis non si gioca contro il muro che è sempre lo stesso ma contro persone che si evolvono, che evolvono il proprio gioco, propri metodi di allenamento ed è proprio questo il nocciolo, noi siamo rimasti fermi a 30 anni fa al contrario degli altri che si sono evoluti. noi mandiamo i ragazzi a fare la sat e la pseudo agonistica nei ns circoli obsoleti spesso privi anche di palline e gli altri a 9/10 anni lavorano nelle più moderne accademie usando le ultime tecniche conosciute, con telecamere che li filmano costantemente come fossero al grande fratello……ma fortunatamente ci sono sempre i risultati che ve lo ricordano e dimostrano nonostante facciate sempre finta di non vederli. nikolik ricorda sempre: trevisan anno ‘93 nr 290 jr ,larcher de brito anno ‘93 nr 290 WTA. e qui che sta tutta la differenza dei due sistemi e del modo di pensare….

    detto questo, anche se io non lo reputo assolutamente possibile (ma questa è una mia personale opinione non dimostrata da nessun fatto e che quindi potrebbe essere benissimo sbagliata) potrebbe anche succedere che un giocatore completamente anomalo (e me lo auguro per martina ma anche per tutti gli altri…) riesca ugualmente ad emergere. ed a te sembra giusto che per emergere uno debba essere un furiclasse “anomalo”? (perchè cmq di fuoriclasse dovrebbe trattarsi..). io penso che si dovrebbero costruire tanti giocatori perfetti in tutto (tecnicamente e fisicamente) che abbiano quindi la possibilità di diventare comunque dei buoni giocatori, poi se in mezzo a loro c’è anche il talentuoso allora su quello che si potrà lo si lascerà libero di inventare, ma la casa non costruiamola dal tetto…

    per ora intanto un’altra atleta di caldaro va in finale battendo schnyder e na li, sarà un caso???

  590. stefano grazia scrive:

    il problema,caro max,è che se certe cose le dice il Dr Professor è un conto, se le dice un mad max qualunque è un altro e diventa subito il Dr Professor Truffatore Imbroglione di De Andrè… E si,lo so,ormai lo sappiamo tutti, ce l’hai giustamente ripetuto, tu NON dici cose ideate,inventate da te ma da altri che tu (come io con Lance Luciani dello Strategy Zone Proram) ho ascoltat,valutato E POI sposato.Ma non basta: dette da te con quel tuo modo un po’ arrogante sembrano dogmi (tu dici che è SCIENZA e quindi noi dobbiamo inchinarci, alcuni di noi dicono si ,ok, ma c’è anche il fattore umano) e quindi a qualcuno non va giù, a volte pe poter fare passare certi messaggi ci vuole anche un po’ di forma (lo dico io che a scrivere magari smbro umile e ben equilibrato ma che dal vivo e dal vero a volte trascendo e me ne uscivo anch’io con espressioni tipo: SE SEI STUPIDO NON GIOCARE A RUGBY!!!!, molto valide ache per il tennis.
    Adesso però me ne vado al mare. Quando torno magari vorrei parlre del FIRE INSIDE…dopo tanta ideoanalisi, passiamo un po’ alla PSICOanalisi?

  591. max scrive:

    e già che ci sono nikolik rispondo ad un tuo post che ho letto qualche gg fa nn ricordo bene dove,,

    piatti è di como (anche se ora sta a montecarlo), sartori di caldaro. tu invece dicevi che il tennis italiano è la toscana ed anche questo dimostra che parliamo di obbiettivi differenti o che ancora più precisamente stiamo parlando di sport diversi…

  592. max scrive:

    mi sa che hai ragione stefano, tanto come al solito noi italiani siamo bravi solo a coltivare il ns oritcello e mai a pensare che esista anche qualcosa di meglio. ma questo mi fa incazzare soprattutto perchè poi passo per quello che associa la vittoria al denaro, mentre l’unica differenza è che gli altri sono ipocriti oltre che limitati in quanto per loro (ed effettivamente è così economicamente parlando) una volta arrivato nei primi 50 e guadagnando 4/5/800.000 euro a livello lavorativo ti sei realizzato considerando anche il nome che uno si è fatto e che servirà nel prosegui della vita…cmq per par condicio (visto che ne è il momento) tra un paio di mesi metterò un video di mia figlia così anche gli altri potranno attaccarmi… e proprio a proposito di mia figlia come dicevo qualche gg fa, giovedì ha ricominciato a giocare dopo oltre un mese di stop. prima di cominciare scherzavamo sul fatto che mia moglie era rimasta a casa con il figlio grande (quasi 19 anni ma ovviamente per lei ancora un bambino) che da qualche mese è andato a vivere da solo ma che è già da qualche settimana passa molto più tempo da noi che a casa sua ed a breve credo torni a canossa per la felicità di tutti ma soprattutto della madre..a questo punto ho detto a mia figlia: “hai visto come i genitori amano i propri figli? pensa che per me tu diventerai la migliore di tutti a giocare a tennis.. che fette di salame sugli occhi ha papà eh?? e se ti dicessi cosa ha detto rocco..(ma questo ovviamente non l’ho detto…) morale che mi ha fatto una brutta faccia ed ha smesso di parlare mettendosi a giocare parecchio meglio dei primi tre gg dove era stata una tragedia. così facendo ho cambiato discorso e sono tornato a farmi gli affari miei, però nikolik ti prego i risultati portali pure perchè cmq fanno piacere ma sappi che per me contano solo quelli wta. adesso però basta sul serio altrimenti qualcuno potrebbe pensare che io ce l’abbia con martina mentre oltre a non conoscerla già mi è simpatica nn fosse altro che se nè parlato molto qui nel blog sperando che i suoi genitori tornino a parlare di lei e quindi di poterla considerare un’altra figlia del blog…

    p.s nikolik, io molto difficilmente faccio retromarcia non fosse altro che prima di scrivere conto fino a 100!!!

  593. Nikolik scrive:

    Un bambino, addirittura al di sotto dei dieci anni di età, ma anche di più (direi almeno fino ai 14 e forse di più), è assolutamente incapace di esprimere validamente un consenso.
    Pertanto, trovo semplicemente assurde le affermazioni, riportate da molti di voi, secondo le quali, che ne so, mio figlio si allena 5 ore al giorno ma lui è contento, è felice, per lui è la cosa più bella del mondo.
    Un bambino, in specie a quell’età, vive in funzione dei genitori ed è sfornito di qualunque spirito critico nei confronti dei genitori. I genitori, per lui, sono tutta la sua vita.
    Non bisogna essere psicologici per affermare con sicurezza che, se il bambino capisce (e lo capisce con facilità) che, facendo una determinata attività, incontra il favore e l’apprezzamento dei genitori, a lui, automaticamente, piace quella attività.
    Naturalmente, se capisce che avrà la stima dei genitori giocando e vincendo a tennis, si impegnerà allo spasimo in quella attività.
    E, al contrario, vedendo la delusione dei genitori, o la loro espressa o tacita disapprovazione, in caso di mancato allenamento, o in caso, ancor peggio, di sconfitta, è altrettanto chiaro che si impegnerà, volontariamente, certo, ma con questi limiti.
    Ciò è tanto vero che anche la legge tutela i minori infraquattordicenni, escludendone l’imputabilità, proprio sul presupposto dell’impossibilità, per loro, di esprimere validamente un consenso, che non sia forzato, in qualche modo. In pratica, se un bambino di meno di 14 anni commette un reato, egli non viene considerato responsabile di quel fatto.
    Ovviamente, è solo con l’adolescenza che il giovane acquisisce un margine sufficiente di determinazione tale da vedere i genitori, e le loro scelte, con spirito critico e, infatti, com’è noto, è in quel periodo che si creano i primi contrasti generazionali e con i genitori, che tutti abbiamo passato.
    Pertanto, è assolutamente legittimo che voi genitori disponiate, in virtù dei poteri dati dalla potestà genitoriale, allenamenti quotidiani di diverse ore al giorno.
    Ma, vi prego, evitate di dire che vostro figlio è felice e lo fa volontariamente: a questo non ci credo proprio nessuno.
    E’ logico che lo fa volontariamente ed è felice, così come lo sarebbe facendo qualunque altra attività con voi, perchè la sua vita siete voi, perchè tutto il suo mondo ruota attorno a voi, perchè il tennis è solo una scusa, per lui, per stare con voi, per essere stimato da voi, per essere apprezzato da voi.
    Perché ai bambini, giustamente, interessa solo volere bene a voi, ai genitori, del tennis non gliene frega assolutamente nulla.
    Ovviamente, se invece di tenerlo per 5 ore al giorno con la racchetta in mano, gli faceste fare qualunque altra attività, per lo stesso periodo di tempo, anche totalmente assurda, però suggerita da voi, con voi, lui la farebbe ugualmente.
    Poi fate come vi pare ma, per favore, quando vostro figlio avrà 16 anni, non rispondetegli: ma tu eri d’accordo, eri felice di allenarti.
    Sarà un tentativo di discarico di responsabilità destinato al fallimento.

  594. max scrive:

    potresti anche avere ragione nikolik, ma poichè non ho mai sentito nessuno fare lo stesso ragionamento ad esempio sulla scuola, non riesco assolutamente a capire il significato del tuo discorso… un domani esattamente come per la scuola, gli obblighi, le responsabilità, i castighi etc etc (che ogni bambino accetta ma sicuramente non ama) ne capirà e apprezzerà i vantaggi, i valori ed i sacrifici….ed oltretutto io ci sono già passato con il figlio più grande che tutti i giorni non manca di dirmi: “ti avessi ascoltato!!!” non solo ora è il primo tifoso di sua sorella “spingendola” sempre a fare meglio ma mia figlia ascoltando i “rimpianti” del fratello cerca di spingere sempre di più….

    ulteriore esempio: stamattina andiamo a giocare e sul campo prima di noi sta terminando una coppia con i figli (uno di 4/5 anni l’altra di 10) a bordocampo che guardano. finita l’ora mia figlia comicia a correre intorno al campo per fare riscaldamento e tutte le volte che passava vicino ai due bambini questi con delle racchettine in mano, appositamente cominciavano a farle roteare obbligando mia figlia a girare prima per evitare di essere colpita. quando finalmente la coppia con prole al seguito è uscita mia figlia mi fa: “ma come si fa ad eseere così stupidi e maleducati a 10 anni??” riferendosi ovviamente alla femmina che frequenta la sua scuola ma va in V°. se questi sono i primi effetti che produce il tennis, scusami ma da domani le faccio fare ancora qualche ora in più!!!!!

    e noto ancora con dispiacere che vorresti insegnarci a fare i genitori soprattuto senza conoscerci , mentre forse non è il caso ed avresti fatto meglio a scrivere: SE UN GIORNO VS FIGLIO… E NON QUANDO VS FIGLIO… ATRIMENTI SEMBREREBBE QUASI CHE TU SAPPIA GIA’ CON CERTEZZA CHE UN GIORNO SARA’ COME DICI, COSA CHE INVECE PER FORTUNA NON E’ SUPPORTATA DA NESSUNA RICERCA SCIENTIFICA….

  595. stefano grazia scrive:

    bè meglio 5 ore di tennis,nikolic, che lasciarli 5 ore davanti alla playstation… già detto più volte, e guarda che io posso essere d’accordo e l’ho anche scritto: mio figlio gioca perchè crede di far piacere a noi genitori…ma a 13-14 aa potrà scegliere…se invece non gioca adesso da quando aveva 3-5′7 aa a 14 anni non potrà scegliere un bel niente… Purtroppo è così.

  596. andrew scrive:

    …e invece imporre/non imporre la propria fede religiosa dopo pochi giorni dall’uscita dall’utero, come la vedi Nikolik?

    forse imporre/proporre qualcosa di poco serio, uno sport (ma anche due o tre dai), è meno grave di imporre qualcosa di serio, una religione (ma anche due o tre dai)…

    ma in qualche punto della Storia si è cominciato a ragionare all’incontrario…

  597. stefano grazia scrive:

    andrew,sei un grande e tocchi un punto che forse,anzi senza il forse, esula dal nostro argomento (”genti diverse venute dall’est m’han detto che in fondo era uguale/credevano un dio diverso da te e non mi hanno fatto del male”)ma come stoccata al nostro “au contraire” Nikolic e’ geniale (son sicuro che quel Figlio di Demostene l’avra’ apprezzata lui stesso … su un altro blog magari potremmo spenderci ben piu’ di 2000 posts ma ritornando al tennis, se e quando mio figlio mi dira’: mi hai rovinato l’infanzia,il che e’ da provare come giustamente dice Nikolic, be’, sara’ anche un mio fallimento ma potrebbe anche essere l’ennesima dimostrazione che qualunque cosa fai sempre pietre in faccia prenderai…purtroppo,nikolic,questo e’ il duro mestiere del genitore. Ma io credo sia sempre meglio rimpiangere di aver fatto una cosa che rimpiangere di non averla fatta. Anzi,guarda te lo ripeto in maiuscolo: SEMPRE MEGLIO RIMPIANGERE DI AVER FATTO QUALCOSA CHE RIMPIANGERE DI NON AVERLA FATTA.

  598. max scrive:

    andrew fantastico!!!!!! però rargazzi, così ora vi siete completamente svelati per quello che realmente siete e cioè che fate parte a tutti gli effetti della schiera dei cattivi…. e tanto per cominciare ma voi che tipo di fruste usate??

    tornando seri e passando al lavoro, oggi a capriolo (bs) che si trova a 4 km da dove abito io hanno inizio gli internazionali di franciacorta un 25.000 dollari femminile. per tenere vivo l’interesse del blog andrò a vedere qualche partita così da poter “cazziare” o elogiare delle altre giocatrici di modo che alcuni dei ns lettori (soprattutto i passanti per caso) possano sfogare su di me un po’ delle loro frustrazioni quotidiane….

  599. Piero scrive:

    Caro Nikolik,

    dopo una settimana bianca passata lontana dal computer il mio tentativo di lettura, ancorché sommaria, dei post che si sono accumulati non è andato a buon fine.
    Ne ho selezionati alcuni, e tra questi il tuo in particolare, per riprendere la mia frequentazione del blog: ciò perché il tema della felicità dei figli dovrebbe essere, per dei genitori coscienziosi, assolutamente fondamentale.
    In montagna sono stato “processato” da i miei amici, ed in una qualche forma dalla mia compagna, per l’eccessiva “professionalità” con cui sto accostando il mio bambino di sei anni allo sport. Quindi i tuoi argomenti non solo li comprendo, ma per molti aspetti li condivido. Visto che le persone che stimo esprimono opinioni del tutto analoghe.

    Pur tuttavia la mia impostazione da ex atleta, che ha vissuto in prima persona, e con passione, lo sport e contemporaneamente, a partire dagli anni ottanta, ha visto la società in cui vive ripiegarsi sul proprio benessere fino a diventare decadente, mi spinge a considerare i rischi di cui tu parli semplicemente… il male minore.
    Se l’amore di mio figlio nei miei confronti agirà da volano per spingerlo ANCHE a praticare intensamente lo sport (visto che la Legge, che tu evochi, gli imporrà, dal prossimo anno, di stare a scuola fino alle 16.30 cinque giorni alla settimana!!!) forse non è poi così importante decidere se, in quella particolare condizione di tennista, sciatore… egli sia veramente libero o meno. Sappiamo bene dove si poteva leggere la scritta “arbeit macht frei”…: tutto è relativo.
    Ma se mio figlio praticherà lo sport, anzi, gli sport che io lo convincerò a selezionare, per il suo bene, sarà sicuramente meno schiavo di quanto lo sarebbe nella condizione “RAGIONEVOLE” che la società gli ritaglia addosso… Libero arbitrio? Ma chi se ne frega! Salute, educazione, interazione, condivisione… queste sono le parole che a me interessano.
    Il bambino dovrebbe essere “LIBERO” di giocare con… le macchinine? Benissimo. Allora lo mettiamo solo in una stanza?! Con i nonni seduti in poltrona in quella a fianco, a guardare la televisione? Si annoia? Accendiamo un bel video gioco?! Così noi genitori magari ce ne andiamo a fare lo shopping?!
    Dio benedica i papà e le mamme di questo blog, anche i più fanatici e scorbutici, nella misura in cui coltivano un sogno ed hanno il coraggio d’andare controcorrente. Forse non è neppure necessario essere ricchi per farlo. Però bisogna probabilmente essere IRRAGIONEVOLI.

    Ovviamente ne discuteremo ancora molto del tennis, con Matteo: e poi lui sarà convito d’essersi convinto. Proprio come dici tu. Ma io alla fine saprò dove sarà, e cosa starà facendo. Anche perché sarò quasi sempre al suo fianco. E se ciò non potrà essere… avrò creato i presupposti perché la sua rete di “protezione sportiva sia affidabile”: il suo maestro / allenatore sarà innanzitutto una persona profonda.

    Ovviamente è giusto, come in molti sostengono anche in questo blog, abbassare i toni. Essere equilibrati anche nel modo di ragionare, ed estremamente cauti nel dispensare giudizi sulle altrui opinioni. Per educare i giovani talenti non tanto alla vittoria quanto alla competizione leale. Ed alla magia dello sport in quanto tale… Ma questa è una questione di sensibilità…

  600. max scrive:

    bravo piero, quando ce vò ce cò!!!

    ma volevo portare all’attenzione degli amici del blog una dichiarazione letta sul sito fit e rilasciata da flavia pennetta dopo il successo a vina del mar:

    “E’ stata una settimana fantastica per me, mai avrei creduto di poter arrivare a vincere il torneo. E’ una bella iniezione di fiducia per il prosieguo della stagione”.

    quando l’ho letta sono caduto per terra; oh era la testa di serie nr 1 !!!!!!!
    ma se un giocatore non pensa di vincere essendo il nr 1 del seeding quando pensa di avere una chances? oggi nel mondo si va avanti a corsi di autostima, qualsiasi corso aziendale è basato su questo e nel tennis italiano del 2008 i ns giocatori ragionano ancora così????? quando parlavo di video analisi era proprio questo che intendevo dire come ora dimostro, cioè che il problema del tennis in italia ed il succo del mio discorso non sono ne la trevisan ne la video analisi ma è l’approccio al tennis che c’è in italia ad essere totalmente sbagliato e quando un po’ di tempo fa scrissi che era importante andare a “pescare” fuori dal tennis intendevo proprio questo cioè pensare ragionare e muoversi come una quasiasi azienda visto che oggi il tennista questo è ed i ns figli in competizione con loro dovranno entrare….

  601. stefano grazia scrive:

    piero,sono commosso…
    no,scherzi a parte: gran bel post,il tuo.
    A volte io ho l’impressione che molti nostri amici molto solerti nel metterci in guardia siano magari inconsciamente spinti dai loro sensi di colpa: siccome loro non fanno quello che facciamo noi (perche’ sono pigri,non ne hanno voglia,non sono capaci ma fondamentalmente perche’ sono pigri), nel dubbio preferirebbero che noi smettessimo per non essere costretti a guardarsi allo specchio (della propria anima) e chiedersi perche’ anche loro non fanno lo stesso… Quindi per non sentirsi in colpa loro cercano di far sentire in colpa noi … Magari non e’ sempre cosi’, lo ammetto, ma qualche volta secondo me un po’ si.
    Adesso che abbiamo ripreso a volare alti sui prati manca solo Il Ritorno di Enzo che secondo me avrebbe anche lui qualcosa da dire al nostro Demostenicolik…
    PS
    Per la frusta io ne uso una a 9 code: suppongo che tu,max,ne usi una da fantino…

  602. Piero scrive:

    Caro Stefano,

    l’hai detto tu stesso che il bello di questo blog è che esso rappresenta la VITA, e quindi la biodiversità.
    Voi avete a cuore l’idea di poter diventare, da genitori, degli interlocutori della Federazione: per dare il vostro contributo. Forse addirittura per rivoluzionare il modo di fare tennis in Italia. I vostri pargoli sono già delle promesse… ed io tifo per loro! Dal punto di vista metodologico la cosa m’interessa molto: non solo il tennis sconta questo “regime della pagnotta”.
    Vi sono sicuramente delle ripetizioni nei concetti espressi da alcuni opinionisti, magari delle forzature; e pur tuttavia non si può disconoscere la fondamentale importanza di quest’osmosi delle idee.
    Mi piacciono molto i report personali, ed il coraggio delle persone che si presentano, nome e cognome, e parlano delle proprie esperienze. Tracciando la strada per altri, così come avviene con i binari della pista da fondo. Poi magari il passo alternato lo fai in perfetta solitudine: condividendo però uno spirito.

    Mio figlio questa settimana a sciato praticamente ogni giorno, nonostante il brutto incidente di venti giorni fa. Credo l’abbia fatto perché si fida di me. Prima di partire non voleva fare “le rosse”, ed alla fine ha fatto anche un muro ghiacciato degno d’una nera. Per amore. Ma con prudenza. Io credo che lui già sappia ciò che vuole, ed il tennis comincia ad amarlo sinceramente. Con le sue palline depressurizzate. E quel campo in periferia, con la corda per rete…
    Salendo in seggiovia m’ha detto, testuali parole: “Non credevo che la mia vita sarebbe stata così felice…”. Forse era il sole, o forse quella cosa che chiamiamo “esempio”.
    Poi il giorno dopo m’hanno ucciso dicendomi (lui era già a dormire) che devo fare il padre e non l’allenatore. Ma questo è un altro discorso. Si sa, io sono presuntuoso ed entusiasta in un mondo piatto. Per cui vivo per dare fastidio al prossimo.
    Ora sono davanti al computer, per farmi coraggio. Le vostre voci mi sembrano amiche. Sicuramente stiamo cercando d’evitare le ovvietà, e di comporre un ragionamento complesso.
    Se lo facessimo evitando di urlare troppo potremmo diventare decisamente bravi.

    Se tornasse Enzo sarebbe una bella cosa: ricordo il suo primo post. Le persone competenti non si devono allontanare.
    Con lui sarebbe interessante immaginare delle metodologie d’allenamento / gioco composite. Per sfruttare i benifici d’alcune diascipline a favore delle altre…
    Della serie: fate fare pallavolo (anche beach volley) e sci di fondo ad un tennista e vedrete dove può arrivare…
    p.s. Gli esercizi eccentrici - concentrici per la forza esplosiva li facevamo, in atletica, già trent’anni fa. Usavamo le gradinate delle tribune: nessuna palestra macchine. Ed io semplicemente copiavo i campioni del salto in alto… a dieci anni!
    Il risultato é stato quello d’avere, a diciassette anni, 25 centirmetri di differenziale sotto l’asticella.

  603. andrew scrive:

    bravo Piero, hai tenuto duro e adesso ci hai regalato due perle…non c’è dubbio sei uno sportivo e non molli e così sarà tuo figlio…

    va ricordato che un noto scientista italiano ha empiricamente dimostrato che dai diamanti non nasce niente e dal letame nascono i fior…

    ieri mio figlio ha perso in semifinale in un torneino u10 e sono contento perché un istruttore di un altro bambino si è trattenuto per vederlo giocare. Ha detto che gli piace vederlo giocare in quel modo, libero e saltellante, tirare senza paura, attaccare in back senza elmetto, chiudere in incrociato stretto di pura ascella…

    max:
    hai ragione, un brava a Flavia ma se uno considera le cose a 360 gradi, va pur ricordato che nel tennis la testa di serie n.1 è la favorita del torneo…

  604. max scrive:

    altro bellissimo post piero….e le gradinate si usano e sono ancora molto utili… le problematiche della preparazione atletica applicata al tennis, sono le specificità inizialmente relative all’età e poi allo sport tennis, mentre per la preparazione atletica generica in italia esistono ottime conoscenze. in buona sostanza credo di poter affermare che i migliori preparatori atletici giustamente si siano indirizzati verso sport che raggiungono normalmente alti livelli e che quindi sono anche più redditizi (tipo il calcio), al contrario del tennis dove un lavoro veramente redditizio lo riuscirebero ad avere in 10. riciclandosi i “peggiori” e considerando che per diventare “bravi” conoscenze aggiornamenti e impegno richiedono denaro e tempi lunghi diventa facilissimo avere un chiaro quadro della situazione e pensando che negli ultimi anni il tennis è diventato uno sport prettamente fisico, beh 1+1 ha sempre fatto 2!!!

    volevo dirti una cosa però: purtroppo e sottolineo il purtroppo spesso urlare diventa necessario non fosse altro per far si che un giorno chi ti ha deriso passi almeno da pi..a… ma soprattutto perchè LORO fanno di tutto perchè nessuno ci senta continuando in santa pace a coltivare il proprio orticello…

  605. Enzo Lo Iacono scrive:

    Bravo Piero! Con questo modo di pensare, in ogni caso, tirerai fuori uno “sportivo”!
    Assolutamente contrario ad estraniare i genitori dall’allenamento dei propri figli (e per questo mio pensiero ne ha fatto le spese Tropiano, avendo interpretato da quella sua uscita che fosse della religione: “For di bal i genitori).
    Mi sento però di dirti di non avere atteggiamenti presuntuosi (che per ora non sembri avere) circa le scelte tecniche, che lascerei esclusivamente agli addettiai lavori, dei quali dovrai cambiarli o fidarti ciecamente. Ti ricordo che la scelta più importante è quella che fai tu: “Scegliere l’allenatore!”

    Dissento totalmente sul fatto che il tennis moderno sia impostato sulla potenza (vedasi Nadal che ritengo una meteora), ma credo che pur avendo la potenza una valenza maggiore rispetto al passato, la tecnica, l’estro, la fantasia e l’aspetto mentale, rimangono ancora le cose più importanti:
    vedasi Federer.
    A proposito, durante un’intervista rilasciata a ESPN, la mamma di Roger ha detto:
    “Credo che tutto ciò che è successo è merito del fatto che Roger, fino a 12/13 anni si sia allenato solo quando ne aveva voglia, scegliendo spesso come allenarsi!”
    VORREI TANTO CHE MAESTRI E GENITORI PENSASSERO DI COSTRUIRE UOMINI E DONNE, PRIMA DI CAMPIONI!
    Il troppo storpia!!

  606. Piero scrive:

    Caro dr. Max,

    parlo volentieri con te, auspicando che mr. Mad non riprenda a bastonarmi. Almeno non subito.

    Della tua mission non capisco esattamente una cosa: chi sono “LORO”?
    Mi par di capire che hai ottimi referenti, nel mondo tennistico, ed un range diversificato d’interlocutori. Nonché una figlia che ti segue.
    Per cui mi sembra che tu sia messo molto bene. Investi soldi in una nobile causa.
    Se poi non sei un semplice “venditore di videoanalisi”, ma piuttosto un convinto sperimentatore d’una avanzata tecnica d’allenamento, allora i tuoi meriti sono destinati, prima o poi, ad essere riconosciuti. Parleranno appunto i risultati.

    Inoltre se vuoi far nascere un movimento a partire dalle tue idee, organizzando dei meeting d’alta qualità, forse dovresti considerare i limiti intrinseci del blog. Infatti sarebbe un peccato che per superficiali, direi epidermiche forme d’antipatia la tua iniziativa non decollasse come probabilmente merita.
    Quando vi troverete ai tornei i vostri figli non saranno, come avveniva allo Sporting Primavera nel lontano 1978, i cani al guinzaglio della borghesia udinese ma dei validi atleti a confronto. Credo che il tennis che può rinascere debba essere nutrito a partire dal basso e con il più naturale dei fertilizzanti. Soprattutto calci in culo, ma di quelli salutari e leali. E divertimento: buon umore, gioia di vivere.

    Se poi non avrete, nella FIT, un valido interlocutore, vorrà dire che vi crerete un circuito giovanile autonomo, fino a quando i vostri campioncini non entrerarre direttamente nei seedings internazionali. Magari vestendo la casacca… dell’Africa del Sud? Dell’Arabia Saudita?!
    Così risolverete anche il problema degli sponsor.

    p.s. Se tua figlia, esagero, a dieci anni batte un maestro di tennis siamo poi così sicuri che le serva giocare con una coetanea? E’ proprio così indispensabile farle fare tutti i possibili tornei giovanili?
    Domando solo.
    Pace

  607. Nikolik scrive:

    Ragazzi, ma stiamo dicendo la stessa cosa!
    Io sono completamente d’accordo con quanto hanno detto Andrew e Piero!
    Infatti, come ho ripetuto più e più volte, io non critico certo i genitori che decidono di allenare intensamente a tennis il loro figlio.
    L’ho detto più volte.
    Io, invece, contestavo solo coloro che (e sono molti che l’hanno detto anche qua) affermano, che ne so, una cosa del genere: mio figlio si allena 5 ore al giorno ma lui è contento, è felice, per lui è la cosa più bella del mondo.
    A questo, evidentemente, non crede nessuno, per i motivi che ho esposto e che mi sembrano pacifici ed incontestabili.
    Al bambino, del tennis in sé e per sé, non gliene frega assolutamente nulla, assurdo dire che si allena volentieri 5 ore al giorno perché il tennis gli piace.
    Solo questo volevo dire.
    Ha assolutamente ragione, quindi, Andrew, quando dice che la stessa cosa si verifica quando si impone al bambino una religione; ed ha assolutamente ragione Piero quando dice che la stessa cosa si verifica quando si impone al bambino di studiare ore e ore al giorno.
    E’ proprio questo che volevo dire: in tutti questi casi si tratta di imposizioni, imposizioni (lo ripeto per la millesima volta) assolutamente legittime.
    Francamente, non vedo contradidzioni fra quello che dicevo io e quello che è stato detto dopo da voi, anzi, al contrario.
    In tutti questi casi, si tratta di scelte dei genitori.
    Quindi, ammettiamolo e smettiamola, però, di dire che il bambino gioca così tanto a tennis perchè si diverte, perché gli piace.
    Solo questo dicevo.
    Stefano, immagino che tu non ti riferisca a me quando parli di “molti nostri amici molto solerti nel metterci in guardia magari inconsciamente spinti dai loro sensi di colpa”: impossibile, per me! Io non ho figli!

  608. Piero-per-Juan-Matus scrive:

    APPELLO

    Caro Juan Matus,

    se per caso ci sei ancora… scrivici. Scrivimi…
    La tua esperienza nel pugilato è PREZIOSISSIMA per questi signori vaffantennisti. Rino Tommasi docet. Flim come “Million dollar baby”, ma mi basta “Rocky 1”, parlano della responsabilità e dell’educazione nello sport. Della incondizionata fiducia tra atleta ed allenatore, che diventa “maestro”. E padre. Un giovane che mette la propria vita nelle mani d’un “metodo”. Scelte vere.

    Non scomparire: qui forse eri il meno suonato di tutti!!

    p.s. A me il pugilato non piace molto… ma che c’entra.

  609. Piero-per-Nikolik scrive:

    Caro Nik,
    fai come me (-; (e risparmierai del tempo prezioso)
    Trovati una mamma un pò sfortunata con un bimbo di quattro anni ed innamorati d’entrambi. Così scoprirai, com’é successo al sottoscritto, cosa significa entrare in campo… nella ripresa! Magari quando la “squadra ” sta perdendo. Grandi responsabilità! E tantissimi sensi di colpa!

  610. pibla scrive:

    Grande Max, mi aspetto con curiosità un bel resoconto da Capriolo e, già che ci siamo, mi piacerebbe sapere che ne pensi della Giorgi, di cui mi ricordo che un pò di tempo fa accennasti qualcosa, dimostrando di essere abbastanza documentato, purtroppo Camila ha perso in primo turno di quali in tre set dalla numero uno del seeding e numero 240 WTA se non sbaglio.
    Stessa tua identica reazione alle dichiarazioni della Penna (bravissima comunque!!!), “mai avrei pensato di poter voncere il torneo” (!!!!), ho letteralmente sgranato gli occhi ed ancora ora mica sono tanto convinto che l’abbia detto; ma come, sei la tds numero uno, due anni fa di quei tornei ne hai vinti due consecutivi, altre volte sei arrivata in finale e ora mai avresti pensato di poter vincere e se vinci il Roland Garros che fai?????
    Attendo news da Capriolo

  611. max scrive:

    premesso che nel limite del possibile cercherò di tenere a bada mr mad ti assicuro che non sono assolutamente un venditore di video analisi ed anzi nei prox giorni porterò ulteriore acqua al mulino facendo un bel resoconto del torneo di capriolo dove ci sono ragazze che nel ranking wta vanno dal nr 130 al 695

    enzo se si porta ad esempio federer significa non aver capito proprio nulla!!!!! crealo tu se sei capace un federer così aspetteremo altri 50 anni per aver un buon giocatore. difatti davydenko gonzales roddick safin agassi sharapova ivanovic kuznetzova etc etc impostano il loro gioco sull’estro e la fantasia (ma che film hai visto..). federer si nasce e basta (e colpi a parte è inutile portarlo ad esempio a meno che tu non voglia clonarlo!!), dopodichè ci si prepara fisicamente come o meglio degli altri e si diventa i nr 1 ed anzi forse il nr 1 della storia. poichè però inizialmente nessuno può sapere se il proprio figlio e/o atleta avrà tutto quel talento bisogna basare il lavoro cercando di plasmare un grande atleta curando tantissimo l’aspetto fisico (che poi sarà di grande aiuto anche per l’aspetto mentale e cmq per quello eventualmente ci sono le persone addette) e l’aspetto tecnico dove proprio con la video analisi si cerca di sfruttare al massimo i movimenti in modo da rendere la palla il più veloce possibile (che non arriva dall’altra parte prima solo per averla colpita in anticipo ma anche e soprattutto perchè il braccio, sfruttando i principi di biomeccanica colpisce la palla trovando meno attriti sulla sua strada ed essendo di conseguenza più potente…..(quindi tecnica come tramiite per raggiungere l’effetto potenza) e meno male che avevi detto di essere un fautore della video analisi!!!! forse la prossima volta che sposi una causa sarà meglio che prima ti accerta degli obbiettivi che si prefigge…

    nikolik io continuo a pensare che se lascio mia figlia con un amica e dopo cinque minuti mi domanda se può andare al circolo per insegnare all’amica a giocare tennis, lo faccia perchè le piace….

  612. Juan Matus scrive:

    Caro Piero, sabato mattina ho accompagnato un mio nipotino alla lezione di tennis. Il ragazzino è un tipetto ruvido ma ancora tenero, per sua e nostra fortuna. Dice che non picchia i suoi coetanei perchè gli dispiace pensare alla faccia delle loro mamme se vedono i figli tornare a casa pestati. Per non tirarla lunga ci siamo fermati a vedere una partita di allenamento fra due giovanotti piuttosto in gamba. Uno dei due ha la nomea del bravo ragazzo, anche se a me è sempre sembrato più matto che buono. Manco a dirlo sabato se ne è uscito in una tirata da pazzi perchè l’altro dopo un tot di nastri buoni per il buono ha borbottato qualcosa sul culo. Vabbè, è andata come è andata.
    Mentre tornavamo a casa mio nipote mi ha chiesto: Nonno ma le persone, noi insomma siamo buoni o cattivi?
    Certe volte i ragazzini ti spiazzano proprio. Ci ho pensato su e gli ho detto: Piccolo, penso che siamo tutti buoni ma chi sa perchè riusciamo sempre a passare sopra le nostre migliori intenzioni per fare come se nulla fosse le cose peggiori.
    Ciao e grazie dell’invito.

  613. stefano grazia scrive:

    roba da matti,stavamo volando alto,siamo riusciti a far rientrare Enzo e Mad Max l’ha già fatto scappare per altri tre mesi…se non ci fosse da ridere piangerei…ma porca mattina, max, è proprio necessario per far capire il tuo punto di vista che l’altro non capisce un tubo (che poi è opinabile)…vabbè, ci rinuncio.
    Ciò detto,anch’io ho pensato che il paragone con Federer dovrebbe essere per lo più sul comportamento…Consiglio comunque a tutti la biografia FANTASTIC FEDERER di Chris Bowers: a parte che è scritta in buon linguaggio da giornalista sportivo, rivela parecchie cose sulla mentalità dello svizzero … vi sono anche alcuni insight che non sono male… vabbè, un giorno ci farò un post,alla prima occasione… Comunque Enzo,su,resta con noi e vedrai che prima o poi con max vi abbraccerete…

  614. stefano grazia scrive:

    no,nikolic, lo so che non hai figli,l’avevi già scritto e non mi riferivo dunque a te ma proprio ai “nostri” di amici,talora fin troppo premurosi amici … quelli che abbiamo tutti. A volte anche noi stessi siamo stati premurosi ma scettici amici di qualcuno…è nella indole umana a volte non augurarsi il meglio ma sperare nel meno peggio, nell’aurea mediocritas, in shangri la … io stesso ho fatto della teoria dei micromondi e delle scatole cinesi la ragione della mia felicità … vivo all’estero una vita dorata e rubata che non è la mia … nel micromondo italiano della mia compagnia a sua volta inserito nel micromondo della Comunità Italiana a Lagos a sua volta inserita nel micromondo della Comunità espatriata … non sei Barnard nè Albert Schweitzer ma tutti ti conoscono e ti riveriscono perchè in fin dei conti sono il miglior medico italiano di lagos (ovviamente perchè sono anche l’unico… a volte per eccesso di autoironia tendo a precisare che sono il miglior medico italiano maschio di 52 anni, non si sa mai …) … A volte guardo i figli del mio miglior amico di qui e penso che seNicholas fosse figlio suo sarebbe sicuramente un bravo bambino, un ottimo figlio.Che non saprebbe giocare così bene a tennis. E’ importante ? No.
    Però se fosse figlio di altri,è un dato di fatto, non saprebbe giocare così bene a tennis. Anche se fosse andato a scuola di tennis con Enzo,Stefar e Carlo Polidori (e questo non toglie nulla alla stima che ho di tutti e tre).

  615. Enzo Lo Iacono scrive:

    Per Max:
    Ma scusa, non dicevi che bisogna allenare il proprio figlio esclusivamente per farlo diventare numero Uno?
    Be! Allora o è com Federer, e lo alleni prendendo lui come esempio, oppure………ciccia! (He, he, he).

    Per Stefano: Tranquillo, passata la tempesta odo augelli far festa e la …….. oops mi ero fatto prendere dalla poesia. Comunque, per quanto riguarda Roger, ti ricordo che il modo di fare di adesso è stato costruito solo tardi. Fino a 16, 17 anni lanciva racchette come fossero dischi volanti!
    E su questo, comunque, ritorno a ribadire quello che ho già scritto molti post or sono: l’irruenza non bisogna soffocarla, ma solo canalizzarla.
    Federer, dopo aver smesso di lanciare racchette (anzi l’hanno fatto smettere) e aver canalizzato la sua irruenza nella “voglia di vincere” a tutti i costi, ha cominciato ad avere risultati; il primo in ATP, ricordo, è stato il torneo di Milano nel 2001.

    A proposito, caro Max, riporto il tuo precedente post:

    “omissis…(che è meglio)..bisogna basare il lavoro cercando di plasmare un grande atleta curando tantissimo l’aspetto fisico (che poi sarà di grande aiuto anche per l’aspetto mentale e cmq per quello eventualmente ci sono le persone addette)….omissis (che è sempre meglio)”

    Non capisco cosa c’entra l’allenamento della forza con quella mentale;
    io credo che l’aspetto mentale sia di competenza primaria del coach, ma
    certo è che se un bimbo di 9 anni lo alleni come un tacchino, veramente avrà bisogno …….. delle persone addette!!!

    Comunque, hai un bel coraggio a sostenere che Federer è un modello prestazionale da scartare!
    Vuol dire che non miri davvero al n. 1!!!

  616. Enzo Lo Iacono scrive:

    A proposito di genitori e figli (sigh):
    mia moglie, tornando da Reggio Calabria, mi ha raccontato che un bambino, durante le famose partite per entrare nei “FANTASTICI 6″, durante la semifinale (se l’avesse vinta vi sarebbe entrato), ha fatto l’isterico, piangendo per buona parte della gara, tanto da beccarsi un worning dall’arbitro. Dopo aver perso la partita, il padre, pensando di non essere sentito (mia moglie si trovava casualmente nelle vicinanze, alle sue spalle), ha detto al bimbo: “Hai perso! Bastardo, figlio di p…… Ti sei preso anche un worning e mi hai fatto fare una figura di merda!” IL tutto seguito da un rumore sordo, probabilmente uno schiaffo.

    Stiamo parlando di un bimbo di 9 anni!

    Ha proprio ragione, Max, a dire che serve spesso ………un addetto ai lavori.
    Ma non per i ragazzi!!
    Questi genitori mi fanno vergognare di appartenere alla categoria dei genitori!
    Per molto meno ho cacciato via gente dalla mia scuola.

  617. Mauro scrive:

    Un genitore così, non è degno di essere tale . Mi immagino come si comporta nel resto della vita, gli andrebbe tolto il diritto di essere padre.
    Stefano, tutti viviamo im micro mondi, l’importante è di vederne e conoscerne più possibile e tu e la tua famiglia grazie al tuo lavoro lo state facendo.

  618. Mauro scrive:

    Fabrizio. ho seguito il tuo consiglio, sto leggendo “La Strada” di Mc Carthy.

  619. max scrive:

    enzo basta che tu faccia una prova: prendi 10 bambini li fai lavorare fin da piccoli come dovrebbero, poi quando sono più grandi mi dici quanti di quelli avranno problemi con l’aspetto mentale….uno a cui è stata data un’educazione e che quindi nella vita ha ricevuto dei no, uno che le cose se l’è dovute sudare, uno che fino dai suoi primi allenamenti si è fatto un mazzo tanto poi in partita non molla, vai tranquillo….

    ricordi quando parlavo di approccio aziendale?? bene se tu cerchi di costruire dei davydenko su dieci ne riesci a creare 8, se invece cerchi di costruire federer nn ne crei neanche uno..e più volte ci sono stai i periodi senza federer e nadal come quando davydenko è stato nr 3….vedi moya hewitt etc etc etc e se poi avrai la fortuna che ci sia un po’ più di talento o che hai lavorato un po’ di più sulla tecnica…..

  620. Jho scrive:

    Ho letto su altri siti di gesti non proprio da “signore” del giovane Fognini nella partita contro Almagro (chiamata del fisioterapista x far indispettire l’avversario - il fisioterapista che dice che non ha assolutamente nulla ma e’ solo nervosismo - , palla sparata addosso all’avversario con campo libero (finita 2 metri fuori) etc etc )

    Questa e’ quella che da Stefano viene chiamato “il lato oscuro” che mentre in alcuni giocatori sembra canalizzare le energie per ottenere risultati migliori in questo caso sembra emergere in momenti di difficolta’ e finisce per amplificarli.

    Visto che in questo Blog a volte scrive anche il padre , sarebbe interessante sapere secondo lui quali sono le origini di questo comportamento , se e’ sempre stato presente in suo figlio e se nel tempo a suo giudizio hanno portato piu’ benefici o danni

    Saluti

  621. Enzo Lo Iacono scrive:

    Però, Max, non puoi negare che molti, …. troppi 96, 97 e 98 di buon livello hanno grossi problemi di isterismo o tic vari.
    La natura li avrà creati isterici?
    Probabilmente non riuscirò mai a creare il n. 1 del mondo, ma la mia attenzione è rivolta più ad una crescita personale migliore.
    Questo non significa che li faccio czeggiare!
    Ad ognuno il suo tennis!!
    Certo è che ai 13, 14 anni bisogna fare una scelta. E la può, anzi la deve fare, il ragazzo prima e il genitore poi.
    Sarebbe bello poter avere le “vere storie” dei grandi, per poterne fare uno studio. Sarebbe bello anche poter avere le statistiche dei “scassati”, in proporzione ai numeri………

    Max, ho anche capito che secondo te, si possono impostare lavori intensi, che siano anche piacevoli. E sono d’accordo con te! Anche i miei allievi dell’agonistica si divertono molto! Ma chi riesce a stabilire il livello di apprendimento, oltre il quale comincia (ma non è visibile) il disagio?
    Io con mio figlio e con tutti gli allievi, mi tengo una “tacca” sotto, per evitare i rischi.
    Visto che ho letto che tu sei un ex preparatore atletico, ti faccio un esempio: da quando ho scoperto la propriocettività e gli elastici, non uso più pesi eccessivi per la forza, ma lavoro spesso abbassando il carico e mettendo in condizioni di equilibrio “precario” l’atleta. Comunque vada, la possibilità di infortuni è sicuramente minore.
    LA MIA POLITICA E’: “PRIMA DI TUTTO LA SALUTE FISICA E MENTALE, POI TUTTO IL RESTO”
    Ciò nonostante, sono addirittura d’accordo a mettere in secondo piano l’aspetto culturale (da una certa età in poi),
    con tutti i rischi annessi e connessi per un’attività che potrebbe non risultare la primaria fonte di guadagno (anzi quasi sempre non lo è).

  622. Enzo Lo Iacono scrive:

    Jho, guarda che la palla sparata addosso all’avversario è una tecnica utilizzata, lecita e spesso insegnata, sopratutto nel doppio o per schiodare gli avversari che scendono spesso a rete e ti infastidiscono. Certo è che l’obbiettivo non è far male l’avversario, ma guadagnare il punto colpendolo o comunque “spaventarlo” per farlo desistere. A meno che l’avversario non sia “sveglio” e veloce.
    Figurati che la tecnica “colpisci l’avversario” è stata anche pubblicizzata in un numero scorso del “Tennis Italiano”.
    Per quanto riguarda alle interruzioni, è una tecnica a mio parere utilizzata troppo spesso e a sproposito:
    Nell’ultimo torneo under 12 che ho ospitato l’atleta “A” era in netta difficoltà sotto 51. Ha chiesto di andare in bagno; è tornato dopo 5 minuti e ha rimontato vincendo il set 75. Aveva spezzato il ritmo all’avversario, rientrando in partita.
    Queste evidentemente, però, sono tecniche a fil di regolamento e si può essere perplessi sulla “correttezza morale” del gesto.
    Ma si sa: fatta la legge, trovato l’inganno!

  623. Juan Matus scrive:

    Quando succede qualcosa noi diamo poca importanza alla situazione e molta al protagonista. Facciamo come i bambini: buono, cattivo, giusto, sbagliato. Se l’hai fatto è perché lo volevi fare. Quando Benny Paret morì per i pugni ricevuti da Griffith tutti dissero che Emile aveva voluto uccidere il Kid perché questo l’aveva chiamato maricon. A quel tempo non lo sapeva nessuno che era vero e che forse Griffith era spaventato e fuori di testa per la paura dell’offesa. Ma poco importa. Tutti dissero che il nero era una brutta carogna, un assassino. Nessuno pensò che l’arbitro poteva fermare l’incontro molto prima che tutti i 47 consecutivi tremendi cazzotti di Griffith facevano scoppiare il cervello del Kid. Nessuno si ricordò che solo due mesi prima Paret aveva avuto un sacco di legnate da Fullmer e che non era in buona condizione e che i medici non dovevano farlo combattere. Nessuno pensò che quelli all’angolo del Kid stavano dormendo perché non lanciarono la spugna nemmeno quando dopo i primi 18 pugni in sei secondi Paret era senza sensi. No, l’assassino era Griffith.
    Ho imparato che non c’è mai una sola causa ma ci difendiamo pensando così dalla paura che fa la vita. Non siamo obbligati a fare una cosa invece che un’altra. Quello che facciamo dipende dalle situazioni, dall’esperienza e anche da come è fatta la nostra testa. Insomma la faccenda è molto più complicata di come ci sembra. Allora facciamo bene a fare tutto il possibile per cercare di insegnare bene ai nostri ragazzi. A giocare a tennis in questo caso. Ma non possiamo essere sicuri che il migliore insegnamento possibile farà che il nostro ragazzo o la nostra ragazza diventeranno perciò come Davidenko. Se invece siamo convinti di questo secondo me sbagliamo. Questo volevo dire nei giorni scorsi.

  624. Nikolik scrive:

    Ragazzi, vedo che ora vi state interrogando sui problemi comportamentali del bambino che gioca intensamente a tennis, con professionalità, e del modo in cui lui reagisce, e reagirà in futuro, alle sollecitazioni tipiche di detti allenamenti intensivi.
    Ma la soluzione mi sembra così semplice, così ovvia: lo psicologo, possibilmente psicologo sportivo, con specializzazione sui bambini e, comunque, su soggetti in età giovanile.
    So che in Italia c’è molta diffidenza al riguardo, essendo diffusa la mentalità che dallo psicologo vanno solo le persone che hanno prblemi, ma ciò non è assolutamente vero.
    Certi pregiudizi andrebbero sotterrati.
    Francamente, vedo che, nell’allenamento dei vostri figli, adoperate le tecniche più avanzate; vi avvalete di professionisti importanti, da cui vi fate cponsigliare ed aiutare; fate la videoanalisi, ecc.
    Trascurate, invece, la componente psicologica del giovane atleta, che, piuttosto, dovreste trattare almeno alla stessa stregua, e con la medesima professionalità, con cui trattate le altre componenti dell’allenamento.
    ovviamente non dico nessuna novità: ogni atleta professionista ha nel proprio staff uno psicologo sportivo, ormai.
    A maggior ragione occorrerebbe farsi consigliare da un esperto, quando si a che fare con un atleta-bambino.

  625. Jho scrive:

    Enzo

    io non disquisisco sul gesto tecnico ma sul cambio improvviso di percezione della situazione.

    Ho come l’impressione che chi ha per natura questo “lato oscuro” riesca a farne un arma in piu’.. chi invece si fa’ semplicemente invischiare in un determinato momento da una sensazione che non gli appartiene finisce per peggiorare la situazione.
    Era per questo che ne volevo capire le eventuali origini

    (campo aperto…miro il mio avversario e lo prendo ok.. faccio il punto e gli mando un messaggio.. ma se non lo prendo e tiro fuori di 2 metri non dimostro di avere le idee tanto chiare..)

    Saluti

  626. Piero scrive:

    Bentornato caro Juan-Matus-filosofo-ex-pugile.
    Continuando sulla tua linea di ragionamento io credo che un genitore che vuole investire sulla “testa” del proprio figlio debba innanzitutto mettere a posto la propria.
    Se è convinto che la propria arroganza, o aggressività, farà vincere il figlio per emulazione evidentemente immagina che Mc Enroe fosse un vincente solo per il fatto d’essere apparentemente insopportabile.
    Poi magari si scopre che Mc Enroe si comportava in quel modo per via delle pressioni mediatiche, o forse del doping. Ho visto un John Patrick adulto cedere un punto ad Edberg con rara eleganza, sapendo che quel punto gli sarebbe costato la partita. Aveva un talento infinito ed un occhio eccezionale: quando s’arrabbiava spesso aveva ragione. Dava spettacolo, incazzandosi. Forse era il gioco delle parti. Ma la sua testa? Non era certo quella di Edberg…
    La sicumera aiuta poco, soprattutto un bambino. Il cattivo esempio infine è un veleno.
    Qui però stiamo ragionando, e le opinioni diverse fanno bene…

  627. atti scrive:

    Psicologo ? a 10-12 anni ?
    Si pero’ prima andiamoci noi genitori, e se è uno psicologo bravo non so’ quanti uscirebbero con la patente di “Genitore Tennistical correct”; mi sa che resterebbero tanti agonisti “orfani”.
    E’ come se andassi dallo psicologo per scegliere il colore del divano della nuova casa senza avere i soldi per costruire i muri.

    Vado controcorrente e riporto il sunto dell’esperienza appena vissuta :

    Venerdi sabato e Domenica si è svolto il torneo di macroarea Nordest; oltre ad essere il primo week-end “indpidendence” di mia figlia è stata una bellissima opportunità per lei di vivere full immersion con altre 7 bambine . Io sono tornato domenica mattina trovandola tranquillamente a chiaccherare con l’altra finalista (per la cronaca ha vinto l’altra bambina 10-8 al TB del III^), compreso gelato di saluto mangiato assieme. Genitori presenti tutti rilassati e quasi non credevo ai miei occhi, vuoi vedere che anche nell’U10 cominciamo a vivere serenamente le partite ? o forse eravamo tutti genitori già “esperti” e “abitutati” a “digerire” vittorie e sconfitte ?
    I maschietti U10 presenti erano tutti di ottimo livello a parte il vincitore, per il momento, una spanna sopra per grinta e colpi.
    Mentre invece l’esito del torneo mi conferma che, ottimo il ritiro ed i 3 giorni, ma tecnicamente se un U10 volesse cimentarsi nell’ U12 non servono queste selezioni, o tutti soldati o tutti generali. Delle bambine che conosco della macroarea almeno un altro paio, assenti per vari motivi, meritano altrettanto delle 2 finaliste, questo sempre per la mia teoria che fino all’U12 i risultati sono da prendere con le molle, ed il tennis vero è tutta un’altra cosa.
    So che queste selezioni non contano nulla, ma proprio per questo non capisco tutta sta difficoltà…
    Già il percorso di un tennista è simile al CAMEL ADVENTURE, creargli ulteriori ostacoli mi sembra masochistico.
    E prima dello psciologo risolviamo cose + banali…
    Ciao.

  628. Mauro scrive:

    Help ! Ho una mezza intenzione, di fare fare il nike a mia figlia (under 10)di genova. Dovendo pernottare tutta la settimana volevo che questa fosse fruttuosa anche per l’allenamento. Sapete indicarmi un circolo con un buon maestro per allenarla la settimana del torneo (pagando ovviamente). Grazie anticipatamente.

  629. anto scrive:

    Qualcuno a notizie fresche di Adelchi Virgili? Grazie

  630. max scrive:

    ciao ragazzi torno solo ora (da stamattina alle 10.00) da capriolo… lunedì vi farò il resoconto, sappiate comunque che per quanto riguarda le italiane ci sono quasi esclusivamente note negative…questa volta però per evitare confusione che nn giova a nessuno parlerò in generale mentre farò nome e cognome di chi mi è piaciuto ( quindi quasi esclusivamente delle straniere)

    oh, vedi enzo che oggi mi trovi in accordo con te…. comunque per quanto riguarda il discorso sulla grande mole di lavoro con i bambini, io ho sempre sostenuto che a monte ci deve essere un insegnamento ed un’educazione che può partire solo dalla famiglia e che dopo facilita e permette il buon lavoro del coach. e questo lo sostengo anche perchè mia figlia che lavora credo come nessuno, di tic non ne ha ed è tutto fuorchè isterica, anzi a volte è fin troppo rilassata mentre di contro conosco molti bambini “esauriti” che lavorano un quarto di lei….giustissimo anche il tenersi sotto una tacca l’unico proplema è che per qualcuno predisposto le tacche potrebbero essere due o tre e questo è un peccato, ma su questo ti capisco perchè un fatto è fare quello che faccio io cioè lavorare specificatamente con un allievo che per di più è mia figlia altro fatto è lavorare con più ragazzi che non sono filgi propri…

    mentre sulle statistiche non lo so, ho parecchi dubbi perchè i giocatori di oggi hanno cominciato a lavorare con i sistemi di 10 anni fa, mentre oggi (almeno la maggior parte e soprattutto all’estero) si hanno delle conoscenze diverse ed i passi avanti maggiori sono stati fatti appunto grazie alla biomeccanica che salvaguarda molto la salute…

    per quanto riguarda il discorso di mettere in equilibrio precario l’atleta tralasciando i pesi, mi trovi d’accordissimo, ovviamente fino a 11/12 anni…

    per quanto riguarda lo psicologo a 10/12 anni ha ragione atti datelo ai genitori…fate lavorare i ragazzi che poi non ne avranno bisogno.. al massimo come ci ha spiegato (a noi genitori della vavassori) il dr de michelis (lo psicologo del milan) a quest’età gli si può cominciare a fargli fare degli esercizi mentali per facilitarne l’eventuale assimilazione poi, ma questo solo se si ha la possibilità di poter avere sottomano un luminario…

    ciao ciao e a domani

  631. De Mauro scrive:

    Max,
    e cosa ci facciamo con un luminario? Ci addobbiamo le strade di Sarnico per le festività di Pasqua?
    Perchè dici che le italiane sono tutte da buttare via a Capriolo?
    La Dentoni (che è anche bella da vedere) avanza e domani gioca… e credo che possa dire la sua….. che ne pensi?
    Love&Peace

  632. fabrizio tropiano scrive:

    caro mauro,
    com’è il libro?

    sono certo che ti piacerà e insisto nel consigliarlo a tutti i genitori che hanno figli tennisti…

    “La Strada” di Cormac McCarthy ed. Einaudi

    Enzo
    come ha fatto quel ragazzo ad andare al bagno sul 5 a 1 ?
    Non è permesso………..!!!!
    Dove era il Giudice Arbitro ?
    Si può andare al bagno solo alla fine del set…

    Questa è la dimostrazione che se si conoscessero maggiormente i regolamenti (e se i Giudici Arbitri fossero più preparati) molte discussioni potrebbero essere evitate.

    Sarebbe necessario (nel nostro progetto Casa Lazio lo abbiamo fatto nel 2007) uno stage sui regolamenti per ragazzi, genitori e purtroppo anche per i….maestri !

    Un avviso a tutti voi…
    Anzi un invito….
    Abbiamo richiesto (e forse ottenuto) di organizzare a Roma un TORNEO NIKE durante gli Internazionali d’Italia del Foro Italico.
    Uscirà nel calendario nel giro di una decina di giorni.
    Potrebbe essere l’occasione per quel raduno…
    E ci gustiamo i nostri (vostri) ragazzi che gareggiano (scuola permettendo).
    Se qualcuno volesse partecipare potrà chiamare il Comitato Regionale del Lazio e chiedere del Presidente (cioè di me) per avere un aiuto per sistemazioni alberghiere etc….

    ….leggete questo libro….”La strada”……

  633. max scrive:

    de mauro ovviamente un luminare.. cosa vuoi che ti dica….come ho già detto non scenderò più nei particolari così da non far arrabbiare più nessuno, diciamo solo che a me non fa impazzire.. ma tanto io non facendo testo e per farvi felici vi dico che è bellissima e gioca da dio…

  634. Mauro scrive:

    Fabrizio, il libro per ora è scioccante ma molto bello.
    ” Ce la caveremo, vero, papà?
    Sì. Ce la caveremo.
    E non ci succederà niente di male.
    Esatto.
    Perchè noi portiamo il fuoco.
    Sì. Perchè noi portiamo il fuoco.”
    Ti farò sapere a lettura ultimata. Ottima l’idea del torneo nike di Roma, facci sapere.

  635. stefano grazia scrive:

    La Strada l’ho letto ma era in realta’ On The road di Jack Kerouac e a parte certi passaggi epici (tipo il finale) non ne sono mai stato entusiasta,di Cormac McCarthy ho letto diversi libri e devo confessare che non vado matto per il suo stile: mi era piaciuto da matti Cavalieri Selvaggi ma poi lo stesso identico monotono (a bell’apposta monocorde ma quindi un po’ cupamente monotono) stile mi lasciava,a me amante del primo Philip Roth e dell’ultimo Mordecai Rilcher, un po’ depresso…La Starada l’ho quindi preso in mano e sfogliato diverse volte in libreria dopo aver letto le recensioni varie e di cosa parla (storia di padre e figlio in un mondo postapocalisse, lotta quotidiana per la sopravvivenza,etc etc), ma l’ho sempre lasciato li’… Lo voglio comprare in lingua originale. Faccio questa premessa un po’ perche’ sono vanesio e narciso e non vorrei che pensaste che leggo solo libri di tennis (la mia libreria in Italia trabocca, tracima,non ci stiamo piu’… i libri sono ammonticchiati sugli scaffali che percorrono tutti i muri…libri di narrativa, saggistica, cinema, fumetti e graphic novel e ovviamente libri di sport e di tennis (oltre 300 solo questi ultimi) …arrivassero i ladri se ne andrebbero credendo di essere stati preceduti), e quindi non volevo fare brutta figura con Trophy ma voglio pero’ ugualmente di nuovo segnalarvi questa biografia di Federer, Fantastic Federer di Chris Bowers…ricordatevi che fui io a segnalare per primo il miglior libro sul tennis scritto negli ultimi 20 anni (Jimmy Connors saved my life di Joel Drucker, che spero prima o poi scriva un libro su Andre Agassi) (ovviamente il miglior libro in assoluto rimane 500 anni di tennis di Clerici di cui possiedo 5 edizioni diverse). Il libro e’ in inglese e non deve essere confuso con il libro di R.Stauffer sempre su Federer, Il Genio del Tennis o qualcosa del genere…ho letto anche quello ma non e’ cosi’ interessante e introspettivo…
    SUL TORNEO NIKE a ROMA: fantastico ma suppongo che vi parteciperanno solo i bambini di Roma in quanto gli altri dovranno andare a scuola: vedete che i tornei nei week end sono indispensabili? Certo,ci vogliono Circoli con 20 campi (o circoli che si uniscono fra loro nell’organizzarli), bisogna togliere l’assurda regola che impedisce all’U12 di giocare due partite, e SOPRATTUTTO bisogna cambiare la mentalita’ dei Genitori (che vogliono andare al mare o a sciare nel week end) e dei Soci e Presidenti dei Circoli … E comunque ecco perche’ alla fine fra la prospettiva di passare l’estate in italia o in Florida alla fine finisce che anche quest’anno scegliero’ la Florida…

  636. Piero scrive:

    Carissimi,
    vi propongo la lettura d’un libro che deve ancora uscire…
    “Genitori e figli: cronache da un blog di tennis” di Stefano Grazia.
    Venderà centinaia di migliaia di copie.
    Mi candido per disegnarne la copertina.
    Saluti…

  637. max scrive:

    stefano quest’estate in che periodo esattmente vai in florida? ed in quel peiodo mandi nicholas dal bolletta?? non si sa mai che mi venga la voglia di fare un giro….

  638. Mauro scrive:

    Stefano non so perchè, ma questo è l’unico tuo post che non mi è piaciuto (fra decine e decine). Mi schiarirò le idee in seguito.

  639. nipa scrive:

    Bravo Presidente Tropiano,

    ho apprezzato l’inserimento di una tappa NIKE a Roma e durante gli Internazionali. BENE e BRAVO!

    Sui GA anch’io sono daccordo..bisognerebbe che (..e mi rivolgo solo ad alcuni non a tutti) fossero maggiormente preparati e soprattutto presenti sui campi di gioco.

    Anche noi genitori dovremmo essere preparati…….so che forse per alcuni sia difficile esprimersi in termini di correttezza e lealtà sportiva sia mentre si “guarda” il match sia quando si commenta il match appena terminato o successivamente in famiglia o anche l’allenamento stesso, ma credo sia basilare nella formazione dell’atleta!

    Solo su questa base, credoche qualsiasi ragazzino possa acquisire quella mentalità che lo porta all’ ATTITUDINE (o capacità o predisposizione che dir si voglia) ad allenarsi con un obiettivo…..io credo che ogni giorno qualsiasi atleta (perchè stiamo parlando di atleti, in erba ma sempre atleti…) dovrebbe terminare il match o l’allenamento dicendosi: “oggi sono un pezzo avanti rispetto a ieri ma non è andata bene come ieri”…ritengo che questa sia la base di partenza con cui i grandi giocatori ragionano da……grandi giocatori…anche e soprattutto in allenamento!

    E mi dispiace evidenziarlo….ma fino ad oggi non sono convinto che la maggioranza dei genitori che personalmente ho visto sui vari campi abbiano carpito quale è la base di partenza ma vogliono vedere il proprio ragazzino stravincere anche senza principi……(o vogliamo forse chiamarle strategie di furbetti del quartiere..)!

    A questo punto mi tocca leggermi “La Strada” di Cormac McCarthy…

  640. gio92 scrive:

    Per Mauro,
    ho “girato” la tua richiesta x Genova, vediamo cosa esce fuori.
    In tutti i casi, se vieni mi farà piacere conoscerti !

  641. Enzo Lo Iacono scrive:

    Forse non sono riuscito ad esprimere il mio pensiero; cerco di farlo meglio:
    nel caso si trattava di un torneo promo provinciale e non importa, nel caso che volevo indicare, se si trattava del 5 a 1 o del fine set. L’argomento era un altro. Rispondevo a Jho sul bambino che aveva mirato il suo avversario. Io penso che alcuni bambini, per predisposizione, abbiamo maggiori capacità di problem solving rispetto ad altri. Il bambino che mira all’avversario, che spezza il gioco al momento giusto legandosi le stringhe o andando in bagno, probabilmente ha “un’arma” in più rispetto a molti altri che invece spesso nei momenti di difficoltà o quando “escono dalla partita” (chiamata tecnicamente zona mentale “D”), lasciano scorrere il match senza fare nulla per cambiare le cose (nella migliore delle ipotesi).
    Certo è che a volte, questi stessi bambini con queste capacità innate, provano a cambiare le cose con qualche “chiamata” di palla out in più. Ma proprio lì è importante l’intervento del maestro (e/o genitore) che deve fargli capire, di volta in volta, qual’è la sottile linea tra il lecito e l’illecito, senza però reprimere quell’istinto fantasioso. Un pò come per la tecnica!

    Per Fabrizio Tropiano:
    Ottima l’idea degli stages! Tieni conto (se possa esserti utile) che nel mio piccolo organizzo queste riunioni per i genitori, con la partecipazione (a parte mia) di psicologo dello sport, giudice arbitro, nutrizionista e preparatore atletico; chiaramente uno per volta.
    Chiedo anche ai genitori di farmi da “Telecamera”, quando i propri figli giocano un match in altri circoli ed io non posso essere presente.
    I risultati che sto ottenendo sono quelli di coinvolgerli nell’attività di allenamento del figlio, nel tenere un comportamento “di osservazione” piuttosto che di guerriglia durante i matches e sopratutto con l’ascolto attivo riesco a percepira cosa effettivamente vorrebbero.
    Quindi se alcuni si aggrappano alle reti di recinzione, urlano e intervengono durante i matches, forse è anche colpa nostra che stiamo attenti a “coinvolgerli” solo al momento di pagare la retta mensile.
    Un plauso quindi, Fabrizio, per la strada che stai percorrendo!
    Peccato ……. che siete in pochi a pensarla così!

    Buona idea per il Nike, …. chissà che io non ne approfitti per portare “il piccolo Seby” finalmente agli internazionali (me lo chiede da diversi anni).

    Approfitto del buon Tropiano per chiedergli se volesse tentare di aprire “un canale” di comunicazione tra questo blog e gli organi federali. Cosa che ritengo estremamente utile.

    Altra proposta che porterei avanti, approfittando della tecnologia, sarebbe quella di promuovere dei “referendum” per le regole che man mano vengono riviste. Noi insegnanti abbiamo un’area riservata su Federtennis.it. Bene, potrebbe essere utilizzata per “sentire” cosa pensano i maestri di quanto bisogna fare.
    Sarebbe bello……e anche facile
    Sarebbe come se in Italia si facessero le leggi con referendum via email…
    Già…….. sarebbe troppo bello!

    Ma sarebbe già una novità riuscire ad aprire un canale di comunicazione (SE VERAMENTE IL CONSIGLIO FEDERALE LO VUOLE!)

    N.B.: incredibile!!!!! nell’ultimo post Max è riuscito a scrivere in maniera ………… umana! (he he he)

  642. Enzo Lo Iacono scrive:

    Per Jho:
    Vedi, nel caso del bambino, non importa che lui alla fine abbia tirato la palla 2 metri fuori, senza colpire l’avversario.
    Se il suo obiettivo, pur non centrato è stato ben compreso dall’avversario, …… allora il punto è stato fatto.
    Spesso le strategie di gara richiedono il “sacrificio” di qualche punto, pur di arrivare all’obiettivo finale. Un po come nella corsa, quando lasci andare l’avversario per poi farlo stancare e riprenderlo alla fine.
    Cerco di essere più chiaro:
    può capitare che durante le mie sedute di coaching alle amichevoli il giocatore A stia “dominando” il palleggio riuscendo a spostare come un tacchino “B”. Una tecnica basilare del tennis prevede che il punto vada chiuso appena possibile! Io invece correggo subito l’allievo A, (se non siamo verso la fine dell’incontro) perché ritengo che debba continuare a spostarlo in campo per farlo dannare e stancare, mantenendo la supremazia, pur a rischio di perdere qualche punto.
    Spesso l’obiettivo tattico e strategico va al di là del singolo punto.
    Ma, come già avrete capito……
    preferisco la guerra psicologica a quella fisica!

  643. Mauro scrive:

    Grazie Gio92 dell’interessamento.

  644. claudiotn scrive:

    Un saluto ad Atti conosciuto alle finali di macroarea Nordest!

    Per Andrew, Atti, Max (e tutti quelli che vogliono venire):
    il miniraduno è un po’ difficile organizzarlo a causa di tutti gli impegni tennistici da qui a maggio.
    Mi pare che il giorno migliore (forse l’unico) potrebbe essere sabato 1 marzo.

    Rimango in attesa.
    Ciao

  645. kill bill scrive:

    scusa Enzo, forse ho capito male :

    tu dici :
    ”Vedi, nel caso del bambino, non importa che lui alla fine abbia tirato la palla 2 metri fuori, senza colpire l’avversario.
    Se il suo obiettivo, pur non centrato è stato ben compreso dall’avversario, …… allora il punto è stato fatto.”

    cos’è intimidazione ?

    e poi anche :
    ”Cerco di essere più chiaro:
    può capitare che durante le mie sedute di coaching alle amichevoli il giocatore A stia “dominando” il palleggio riuscendo a spostare come un tacchino “B”. Una tecnica basilare del tennis prevede che il punto vada chiuso appena possibile! Io invece correggo subito l’allievo A, (se non siamo verso la fine dell’incontro) perché ritengo che debba continuare a spostarlo in campo per farlo dannare e stancare, mantenendo la supremazia, pur a rischio di perdere qualche punto.”

    bisogna insegnare a ”pallettare” ?

  646. andrew scrive:

    ciao ClaudioTN…

    potrebbe andare bene anche il 1 marzo…ma che ne dici di questa domenica? Così poi magari il pomeriggio si può andare a vedere la finale del Futures di Trento…

  647. gio92 scrive:

    x Mauro;
    se mi vuoi contattare scrivimi a GEtennis@gmail.com
    così non intasiamo il blog !

  648. claudiotn scrive:

    Potrebbe essere.. anche se la finale sarà alla mattina ore 10.30. Ci si potrebbe incontrare lì e far giocare i bimbi il pomeriggio. Temo, però, che due dei miei abbiano una gara di sci, mentre la figlia di Atti ha la coppa delle province.
    Quindi sarebbe solo un microraduno..

  649. stefano grazia scrive:

    mauro, non ho capito se non ti son piaciuto per via della mia vanitas vanitatis omnia vanitas che mi fa sempre voler far sfoggio della mia controcultura (libri,fumetti,sport e film), o per il fatto di non aver ancora letto la strada ma di aver letto invece Fantastic Federer e magari tu sei tifoso di Nadal o per il fatto di voler andare a giocare in florida anzichè in italia … sulla prima era puro narcisismo postadolescenziale attenuato dall’autoironia del reo confesso, su la strada ovviamente ho scritto che l’avrei letto in lingua originale e quanto al giocare in Florida anzichè in Italiami spiego: sto cercando di fare il SUMMER PLANNING e sono combattuto,molto combattuto… Diverse sono le opzioni e dipendono anche da cosa succederà qui in Nigeria perchè la compagnia sta meditando un esodo in massa ad Abuja, la capitale in stile Brazilia o Canberra della Nigeria…ppremesso che Abuja è bellissima e a misura d’uomo,senza traffico,con un ottimo clima e privo del rischio zanzare visto che poggia su un altipiano, e per di più con un fantastico golf course, il problema fondamentale sarebbe ,a parte che mi scoccerebbe e mi sentirei in colpa perchè mio figlio avrebbe cambiato CASA e SCUOLA per la terza volta in sei mesi,il problema sarebbe,dicevo,che ad Abuja NON ci sono le strutture tennistiche che ci sono a Lagos e anzi,forse forse, sarebbe addirittura un passo indietro rispetto a Luanda. Anche la Scuola Americana o Inglese sembrerebbe non all’altezza di quelle di Lagos.Al che si ripresenterebbero i problemi che stavamo fronteggiando l’anno scorso…io potrei andare in contratto SINGLE e moglie e figlio se ne andrebbero in US,in Australia o in Italia (sul Lago d’Iseo? ah, se ci fosse una scuola internazionale nelle vicinanze!). Allora, se la prospettiva Abuja si facesse strada ecco che andare in Australia a giugno/luglio sarebbe quasi obbligatorio per andare a riverificare la concreta possibilità SCUOLA + PAT CASH ACADEMY in contrapposizione alla Florida (dove ancora per un anno saremmo costretti a iscrivere Nicky nella Scuola INSIDE l’Academy che non ci piace).
    D’altro canto ho avuto alcune rassicurazioni sul fatto che io resterei comunque a Lagos…in questo caso l’estate dovrebbe essere o tutta italiana o tutta americana o fifty/fifty… Da Bradenton infatti ci hanno chiesto se saremmo andati su a primavera e ovviamente non andandoci dovremmo andare quest’estate…diciamo che giugno sarebbe il periodo migliore…d’altro lato,anche,guardavo il calendario dei nike fornitomi da max e mi veniva l’acquolina in bocca: 6-8 tornei tutti in veneto e trentino…uno a pinzolo e uno a campiglio (e noi abbiamo un piccolo appartamentino a folgarida), poi 3 tornei nell’area bolzano/merano…e si potrebbe piazzare Nicky alla VDM da Bertino se mi assicurano che lo portano ai tornei… D’altro lato,ancora!, girare per tornei e incontrare tutti voi, dall’Orribile Hulk all’Antifenomeno passando per killbill ei due mauro e chissà chi… mi sollucchera alquanto (anche se…mi si nota di più se vengo o se non vengo? di morettiana memoria rimane un caposaldo insieme al motto di Lord Brummel che feci mio in gioventù: fare colpo in un ambiente (il blog) e poi sparire! SCHERZO!) … Ma da Bolletta dovrei però andarci e lì posso colpire i classici due piccioni con una fava: Nicholas siallenerebbe da MON a FRY e giocherebbe i Tornei nella zona nel week end…(poi magari invece di andare in Italia si potrebbe andare a farsi una vacanza nel Connecticut … e a questo punto tutto lo stipendio dell’anno se ne è andato!!!!)
    Insomma, mauro, era questo a cui pensavo…io ho l’obbligo di far allenare Nicky durante le vacanze scolastiche per ovviare alle carenze nostre durante l’anno e contemporaneamente avrei bisogno che lui giocasse anche tornei VISTO CHE IN AFRICA NON NE GIOCA o ne gioca comunque pochissimi e in Italia,ho visto l’anno scorso, difficilmente puoi fare l’uno e l’altro: o ti alleni o giochi in giro per l’italia … Certo,è giusto anche così…periodizzazione… ma io sono e resto convinto, e accidenti: dove è finito STEFAR?, che Tropiano qui si sbaglia (su altre cose gli ho dato ragione e son sempre stato fra quelli che lo hanno plaudito,fin dal suo primo intervento discusso qui sul blog, quello in cui invitava i Maestri a curare di più l’insegnamento del Servizio, intervento che gli procurò il rimprovero di Polidori da cui lo difesero fra gli altri,se ricordo bene, roberto e Stefar (e forse anche Enzo) ma anche il sottoscritto. Meno d’accordo ero sulla generalizzazione : GENITORI=CATTIVONI pensando che non si possa far di tutta erba un fascio).
    Boh,spero di averti aiutato a pensarci su ma non preoccuparti: non ho la pretesa di dire sempre la cosagiusta e a volte i post che scrivo non piacciono poi tanto nemmeno a me,visto che non li rileggo ma scrivo di getto come ogni vero grafomane (vero Ubaldo?)

  650. pibla scrive:

    Ma qualche anticipazione da Capriolo???
    Quando ce le vuoi dire, quando è finito il torneo???
    E poi cosa è questa storia, io voglio nomi e cognomi e quello che pensi Max, a chi non interessa passa avanti, dopotutto sono le tue opinioni ed in quanto tali insindacabili, mica si tratta del verdetto dell’Inquisizione….
    Dai su non farti pregare, dicci che hai visto dal vivo…

  651. stefano grazia scrive:

    A proposito: IL MEGARADUNO degli INTERNAZIONALI a ROMA è confermato o dopo la pessima prova che abbiamo dato di noi gli sponsors si son fatti di nebbia? Ho guardato il calendario…il 5 maggio cominciano…se ho capito bene si parlava di un venerdì/sabato giorno di quali? Giovedì è l’uno maggio… appena potete datemi delle date indicative che sto valutando …

  652. Roberto Commentucci scrive:

    Stefano, la data indicativamente fissata per il raduno al Foro è sabato 3 maggio, allo stand Fila, che dovrebbe ospitarci per intercessione di Fulvio Fognini, il quale però non si è più fatto vivo da un po’ di tempo, essendo in Sudamerica con il suo valoroso rampollo (che stasera sfida nientepopodimeno che Nalbandian). Credo che per saperne qualcosa di più dovremo aspettare la fine del torneo di Acapulco, la prossima settimana.

  653. stefano grazia scrive:

    ok,ma vi rendete conto che nel caso noi (o almeno moglie & figlio) verremmo APPOSITAMENTE da Lagos solo per quel week end? ma del resto come si potrebbe mancare?…mah,speriamo di riuscire a farcela (già ho mancato l’incontro con Ubaldo a Melbourne…)
    Approffitto per intervenire sull’argomento affrontato da Enzo … molto interessante, un po’ ne avevamo già affannosamente accennato, un po’ c’eravamo confusamente girato intorno… non so se qui,io che ho sostenuto a volte l’insostenibile, posso essere d’accordo sulla mera intimidazione (di cui si preoccupa giustamente l’integerrimo kill bill) ma in effetti anch’io sono stato testimone di alcuni “mind games” da parte di Nicholas sui quali da un lato mi hanno imbarazzato,dall’altro non ho avuto granchè da ridire (mentre se avesse tentato di colpire con una pallata l’avversario a gioco fermo l’avrei cacciato dal campo,ovvio)… mi spiego meglio: l’ho visto a volte, proprio sull’1-5, chiedere tempo all’avversario che sta per servire perchè c’è una pallina che sta rotolando in un angolo del campo…manina alzata, esageratamente conscio…ma proprio per far vedere all’avversario che si, lo sta facendo apposta per farlo innervosire…
    giusto? boh… ma se quell’altro si innervosisce,pistolone lui…cioè se io perdo da 5/1 un match perchè quell’altro è andato in bagno NON mi incazzo col mio avversario ma m’incazzo con me stesso…E comunque, contromossa efficacissima: appena torna lui dal bagno, ci vado io…va mo là! Però trovo giusto quel che scrive Enzo: spiegare le cose al bambino e bloccare il rifugio nell’illegalità (le chiamate a favore sapendo che non lo sono) ma non tarpargli le ali: c’è del positivo anche nei giochi mentali, anche nel C’MON!, anche nello sbattimento di racchette … at least he cares!, direbbero i Coaches di Bollettieri. E secondo me Enzo ha colto l’essenza: il bambino dimostra fantasia, voglia di non arrendersi,di non subire…

  654. max scrive:

    ciao ragazzi torno ora da capriolo (altra giornata piena)!!!!!

    ok cominciamo con il raduno di roma: non ci sono nuove anche per colpa mia nel senso che non ho ancora chiamato lorenzo cazzaniga per alcuni chiarimenti, primo su tutti il fatto che da come mi ha scritto lo stand fila contiene ca 20 persone (e non ho capito se compresi i relatori o meno) e noi con mogli e figli saremo ben di più soprattutto ora che da come sembra in concomitanza si svolgerà anche un nike…

    pibla, capriolo finisce domenica, cmq l’anticipazione l’ho già data con la bocciatura delle italiane. qualcuno mi chiedeva cosa pensavo della dentoni (200 wta) ed io ho risposto garbatamente che non mi faceva impazzire ma considera che oggi ha perso facile da una croata di oltre 300 posizioni sotto di lei (540 più o meno il suo ranking). l’unica rimasta in gara è la floris (26 anni!!!) che gioca domani e sinceramente almeno per la grinta che ha messo è delle ns quella che si è meritata di più l’approdo al 4° giorno (domani però ha una partita durissima)…
    premesso ciò tieni presente che questi tornei del circuito minore sono un po’ come la serie b di calcio dove trovi principalemte degli impiegati della racchetta che lottano per portare a casa la michetta, oppure degli ex top 100 che ne sono usciti per vari motivi ma che stanno cercando di rientrarci partendo dagli inferi e le giovani speranze che cercano di fare esperienza e classifica. la classifica però che và dal 200 al 600 è da prendere molto con le molle perchè basta che uno abbia girato un po’ di più per avere una posizione migliore nel ranking ma non un altrettanto migliore gioco..
    in questo torneo, di giovani (più o meno e nello specifico del 1989) c’erano qualche italiana (dentoni besser e remondina) più una russa (manasieva 140 wta) accreditata della testa di serie nr 2. delle italiane posso dire che chi è messa bene fisicamente e potenzialmente, lo è meno tecnicamente, chi è messa un po’ meglio tecnicamente tira con la potenza di mia figlia ed atleticamente è messa anche peggio mentre dell’ atteggiamento in campo meglio non parlarne. la terza per questo torneo è invalutabile poichè era al 50% della condizione causa un infortunio ed ha partecipato solo perchè ha riveuto una wc ma soprattutto perchè capriolo dista 4 km da dove si allena…(ed è un peccato perchè l’avversaria era ampiamente alla sua portata)
    la russa è una regolarista con buon servizio, buoni entrambi i fondamentali e abbastanza potente, non una fenomena ma una giocatrice che penso potrà entrare tranquillamente nei primi 100….

    una cosa da rimarcare è che di partite che hanno avuto come vincitrici tenniste con aperture ampie ce ne sono state un paio ma solo perchè nell’occasione giocavano contro giocatrici addestrate tecnicamente alla stessa maniera. appena però una delle due in campo era una giocatrice “moderna” la partita non c’era…

  655. max scrive: