Bambini prodigio con racchetta
Come aiutare tuo figlio
a diventare campione
Nono Riassunto

 
10 Gennaio 2008 Articolo di Stefano Grazia
Author mug

Articolo di Stefano Grazia
GENITORI & FIGLI GIUNGE AL SUO NONO RIASSUNTO. Tutto nasce con l’Articolo di Semeraro, vice direttore di Match Point, “Bambini Prodigio con la Racchetta”: l’articolo lo trovate in fondo all’Home Page Omonima e contiene tutti i primi 608 Commenti. A salire trovate anche altri Articoli sull’Argomento e una serie di Riassunti, ben OTTO (che potete trovare anche ai post Nº 70, 121,150, 221,250,319 e 418 ). Con l’Ottavo Riassunto abbiamo comunciato una nuova Numerazione e prendendo spunto da un sontuoso intervento del Maestro Carlo Polidori (post 200 della seconda tranche) uno degli Illustri Addetti ai Lavori che ci onora della sua presenza, avrei voluto ripartire gia’ allora fare il Riassuntone e una Ripartenza all’Arrigo Sacchi e invece un po’ per lavoro,un po’ per pigrizia, un po’ perche’ vi siete scatenati sono stato letteralmente travolto e mi sono ritrovato in un oceano di posts in cui era ormai impossibile districarsi. Ora piu’ che mai il solito Navigatore del Web che si trovasse a passare per caso da questi siti remoti dovrebbe almeno leggersi i Riassunti Precedenti o almeno diciamo,gli ultimi 2 o 3 – cosí risparmiando a me un po’ di fatica e a voi la noia di troppe ripetizioni. (Non pretendiamo che facciate come AVEC DOUBLE CORDAGE,come ci racconta lui stesso nel Post 489, che in un week end si e’ inebetito leggendoseli proprio tutti…e da allora ancora si aggira sperduto come un barbone invocando la mamma!)Nel disumano tentativo di condensare in poche pagine quasi 800 posts mi trovo costretto a tagliare la maggior parte degli interventi miei e di Mad Max: da soli ne avremo scritti la meta’ ma non ci siamo solo noi (e per fortuna!) a recitare in questa Commedia Tragicomica che come direbbe Woody Allen vuole imitare la Vita e invece,ahime’, sta a vedere che fra un po’ succede il contrario e ci accuseranno, me e Mad, di aver portato sulla Via della Perdizione migliaia di Genitori e quel che e’ peggio i loro Innocenti Pargoli. Di me,Stefano Grazia detto anche L’Africano,sapete tutto perche’ l’ho ripetuto fino alla noia: medico che lavora in Africa (non uno di quegli eroici Medicin Sans Frontieres ma piuttosto un volgare avventuriero al soldo delle Oil Company-Chi e’ lei,un pirata?,chiede l’inglese moribondo a Corto Maltese e lui risponde regalandoci una delle migliori battute della sua saga: Noi preferiamo definirci gentiluomini di fortuna…), figlio che ha cominciato a giocare con i genitori a 3 anni sui campi dell’Ikoyi club di Lagos prima e del Coqueiros di Luanda poi e dall’eta’ di 7 aa due-tre volte all’anno viene portato per una controllatina alle gomme,olio e freni alla Bollettieri Academy. Definiti con un misto d’ironia e disprezzo Tester di Academies per la nostra insistenza nel cogliere ogni occasione per trascorrere le vacanze visitando nuove Academies (dalla Pat Cash alla Bob Brett passando per Evert,Macci,Van Der Mere) ci siamo appena trasferiti ritornando a casa (cioe’ a Lagos, the place where we belong)il che ci ha salvato dal dover prendere serie decisioni (tipo divisione della famiglia) in quanto Luanda,per quanto riguardava la possibilita’ di allenarsi, aveva ormai esaurito le sue,scarse,risorse. Nicholas e’ appena rientrato da un mese in Florida dove ha vinto i suoi primi due tornei U10 (e ultimi visto che e’ del 97) e ci stiamo organizzando per ottimizzare risorse e territorio ai fini del miglior allenamento possibile qui in Nigeria dove staremo almeno un paio d’anni. Ma io non son nessuno e invece di Personaggi Illustri,a parte Ubaldo che di recente ci ha ahime’ informato –e ammonito- che suo figlio si e’ dato al calcio (e Nikolic ne ha gongolato perche’ secondo lui era la prova delle sue Teorie, come vedrete in seguito!) ne sono transitati diversi ma il piu’ Illustre di Tutti ,almeno per Tutti Noi, e’ sicuramente FULVIO, definito come ‘l’unico ad avere diritto di parola’ in quanto padre di cotanto figlio, Fognini,neo TOP 100: Fulvio ci diletta spesso con un’aneddotica che ha il pregio di essere STORIA e con la saggezza dei suoi pacati consigli. Poi abbiamo un terzetto di Coaches STEFAR e ENZO LOIACONO sono fondamentali per le loro critiche dall’interno, critiche mai banali o atiose ma per cognizione di causa particolarmente degne di attenzione. Stefar ed Enzo sono poi anche parte in causa in quanto Genitori di Iacopo e Seby,detto il Piccolo Seby. CARLO POLIDORI e’ meno assiduo ed e’ da un po’ che non ci critica ma invito tutti a leggersi il suo post num 200, molto interessante.Il Prof SALVATORE BUZZELLI, Responsabile FIT per l’Emilia e Aree Limitrofe, e’ ormai il Nostro Consulente di Preparazione Atletica e risponde di tanto in tanto ai nostri quesiti e dubbi. Fra gli altri,ROBERTO Commentucci e PIBLA sono fra i piu’ attenti critici (in senso propositivo e mai negativo) della Federazione e spesso si scontrano con l’ineffabile MR BASTIAN (au contraire)NIKOLIC, l’Avvocato del Diavolo, cioe’ della FIT e del Maestro Pierino. Nikolic ha una grande,grandissima dote: scrive in modo leggero e soave ma al contempo analitico e col suo fare suadente vuole convincerci tutti spesso di cose che non stanno in cielo ne’ in terra ma comunque svolge una importantissima funzione: riesce a farci vedere sempre tutti i lati piu’ nascosti delle cose, gli angoli piu’ remoti, i punti di vista piu’ contorti … Altra Voce Fondamentale e’ quella di ATTI, detto l’AntiFenomeno, che col suo equilibrio interviene sempre al momento giusto.THOMAS YANCEY e’invece salito da tempo sull’Aventino: irato ai sacri numi solitario incamminossi…nessuno ricorda piu’ perche’, da tutti rimpianto…andava un po’ spesso fuori tema ed era un tantinello permaloso ma aveva infarcito di spessore culturale coi suoi interventi a tutto campo il nostro blog. KILL BILL interviene poco ma spesso ci richiama all’ordine: e’ sua la citazione sotto il Titolo di Testa e sua e’ anche una delle mie preferite, alla John wayne:’ io non ne volevo fare,di mio figlio, un campione: io volevo farne un agonista…’ E una miriade non di comprimari e nemmeno di caratteristi ma di fondamentali e attenti lettori che per pigrizia o forse senso del pudore, non intervengono cosi’ frequentemente come i sopraccitati ma regolarmente ci fanno sapere che ci seguono non mancando di pungolarci,apprezzarci o perfino giustamente criticarci quando passiamo il segno, e lo facciamo spesso: marcos,angelica,anto e lo stesso Ubaldo,ovviamente,sono i primi che mi vengono in mente…E poi,fra quellidegli ultimi 800 posts, Gio92,Heraimo, ADC, Claudio,Andrew il Vaffantennista, Mauro che a volte e’ istruttore coni a volte no e potrebbe anche essere che son due persone diverse, Daniele Riva che e’ una voce fuori dal coro, claudiotn, iccia, gomma, percy, dani,bobo, marco, mirko, francesco, e chi ho dimenticato non si lamenti : vuol dire che doveva scrivere un po’ di piu’!!! Ma il VERO PROTAGONISTA dell’ultima stagione di Genitori & Figli, vi piaccia o meno, e’ indiscutibilmente lui, quell’odioso simpaticissimo rissoso irascibile MAX Dell..ago (nel senso Del Lago d’Iseo), da me subito chiamato MAD MAX, che proveniente da un passato di Allenatore/Preparatore Atletico di Fantini & Cavalli e di frequentazioni col Jet Set, improvvisamente vede la luce sulla via di damasco e decide di investire sul futuro tennistico di sua figlia e quindi programma tutto ma proprio tutto come un vero imprenditore. Si presenta cosi’: ‘Come allenatore nel mio sport ho girato il mondo ed ho conosciuto tutti i migliori conoscendo le varie tecniche e mi sono fatto l’idea che l’educazione , l’educazione sportiva, il lavoro, la tecnica di base, il non guardare i risultati fino nel ns caso ai 13-14 anni e la preparazione fisica stiano al 1° posto per la creazione di un campione ma quando parlo di preparazione fisica parlo di quella specifica x lo sport che si vuole fare ma soprattutto di quella che si fa dai 6 agli 11 anni xchè è in questa età che si assimilano certe proprietà fisiche che a 13 ad esempio nn si assimilano + o cmq si assimilano al 50% e con il doppio della fatica; se qualcuno però dice in italia di far fare 3 sedute alla settimana da 90 minuti ad un bambino di 6 anni casca il mondo(…) il problema è che in italia e forse nel mondo preparatori atletici che sanno queste cose si possono contare sulle dita di una mano, allora io cosa ho fatto: ho cominciato a dare un’educazione a mia figlia (cosa normale fino a qualche decennio fa e inesistente negli ultimi anni dove i genitori sanno solo dire di si e dare qualsiasi cosa ai propri figli, mossa che soprattutto nello sport + difficile e duro nel mondo mi sembra impossibile che possa pagare), che come primo risultato ha fatto di lei a detta delle maestre la più brava della scuola. Il secondo passo è stato quello di darle insieme ai suoi giochi una piccola racchettina con delle soft ball che lei ogni tanto usava x i fatti suoi. terzo passo è stato a 4 anni di portarla con me e mia moglie quando giocavamo a tennis e alla fine dell’ora con la sua racchettina e le sue palline palleggiavamo x 10 minuti. Il passo successivo dopo un’anno è stata iscritta all’estate tennis del circolo vicino a casa ns dove facevano un’oretta di mini tennis ed il resto della mattinata giocava colorava e faceva i compiti con le amichette e poi l’ho iscritta alla SAT. A sei anni (dopo lunga ricerca) ho trovato il preparatore atletico giusto (era stato richiesto come prima scelta da piatti x ljubicic). Da quest’anno (9 anni alla fine di ottobre) si allena 3/4 ore al giorno in un’academy (lun-sab) in lombardia (la Vavassori Academy,NdStGr) e tre volte alla settimana fa 90 min. di preparazione fisica con il suo preparatore(…)l’ultima riflessione che vorrei fare è quella che in italia negli ultimi anni (cioè da quando il tennis è cambiato) nessun giocatore è arrivato ai vertici mondiali e che piatti a parte (ma ce n’è uno ed è occupato) nn ci sono allenatori che hanno portato giocatori ai vertici quindi credo in questo momento il fai da te ragionato e supportato sia un vantaggio cercando di pensare come un imprenditore e quindi di fare quello che si farebbe con la propria azienda (quindi anche lo scegliere la persona giusta x la parte tecnica atletica etc)’ MAD MAX inizia cosi’ e si rivela ben presto un Fiume in Piena che tracima ovunque senza un Oceano in grado di contenerlo: i suoi interventi suscitano al contempo ammirazione e perplessita’, stupore e indignazione, sconcerto e ilarita’… Superato il disagio e l’imbarazzo di chi ti mette costantemente a nudo senza alcun pudore (dicendo grosse verita’ o grosse castronerie? e’ sempre questione di punti di vista) ma sempre in perfetta buona fede, uno come me, che ci va d’accordo e ci litiga ogni 5’ ma col quale condivide l’apprezzamento per il Sistema Academies e il Blood,Sweat & Tears (non la Rock Band ma la metodologia), pensa di aver trovato il bandolo della matassa : ‘…magari io mi sbagliero’ ma mi piace pensare che Mad Max sia un XMAN,quelli della Marvel, con il segreto potere di dover dire sempre quello che pensa,giusto o sbagliato,senza veline, unpolitically correct allo stato puro…Certo, quante volte anche noi, come in Una giornata di Ordinaria Follia, avremmo voluto fare lo stesso e dire quello che ci passa per la testa indipendentemente dal fatto che quello che ci stava davanti aveva sentimenti, coscienza, pudori… Mah, non e’ che voglia condonare a Max ogni licenza ma forse per dialogare con lui bisogna partire da questo presupposto…il bello e’ che ci puoi litigare di brutto e ripartire comunque da zero il giorno dopo e questo non mi sembra un difetto’ . Mad Max,considerato anche da Pibla ‘Energia Pura’, ha questa concezione di dover “salvarci dal male” ed è convinto di star facendo la cosa giusta e di avere il dovere morale di renderci partecipi se non addirittura educarci… Fosse meno integralista, e lui lo sa benissimo, farebbe forse più proseliti.Bene, fatta questa premessa che ci permette forse di scarnificare un po’, veniamo agli Argomenti: in generale troverete all’inizio nei Posts 9/10/11/12/13 Articoli poi pubblicati su 0 15 sulle varie Academies (Bollettieri, Pat Cash, Bob Brett, Van der Mere, Bologna Tennis Academy di Zavoli & Buzzelli), troverete preziosissime informazioni sulla Vavassori Academy in diversi posts di Mad Max (solo di recente in quello del 31 dicembre) e, sempre nel Mese di Dicembre,su Evert,Macci e ancora Bollettieri forniti da Gabri’,mia moglie, che vi ha passato un mesetto al seguito di Nicholas mentre continuano a latitare info sulla Sanchez e anche sulla nuova Academy di Cordenons diretta da Mose’ Navarra (che sciupio pero’ non essere diventato un top 10 con un nome cosi’!). Scorrendo i posts potrete leggere di Tirrenia, dei Tre Mopschettieri revisan,Lopez & Fabbiano di Miccini Quinzi Donati, della Giorgi e della Sara Errani, ma anche di Andrea Stucchi che pur cominciando tardi,a 12 aa, ha vinto una importante manifestazione nazionale U16, di Yari Natali e Adelchi Virgili che,ci racconta Fulvio, si son persi come Andrea sulla montagna, potrete perfino leggere di Gesu’ Cristo,di Macchiavelli e di Sun Tzu tirati in ballo,figuriamoci!,da Thomas Yancey e perfino del Piccolo Buddah che si sarebbe stufato di essere la Guida Spirituale Incarnata e avrebbe scelto di fare altre cose, da cui l’azzardata analogia coi nostri Figli costretti a incarnare i nostri sogni…Il che mi permette di affrontare il Primo Argomento in particolare:
1)SPECIALIZZAZIONE SPORTIVA PRECOCE
Il Prof Buzzelli prendendo spunto proprio dai guai fisici di Adelchi Virgili ci ammonisce sui rischi di una Preparazione Atletica esasperata e Daniele Riva fa fatica a “digerire” è questa corsa pazza alla precocità che c’è in tutti gli sport. mi sento solo di ribadire che in tutta questa rincorsa al “bambino prodigio” vedo qualcosa di molto disarmonico col mondo dell’infanzia. E anche secondo MAURO ISTR CONI il concetto di estrema precocità andrebbe comunque contrastato perchè è… innaturale. (E la Teoria di Papa’ Quinzi sul Precoscismo Naturale e Innaturale allora?) Ma a parte Mad Max e il mio insistere sulla Teoria della Mielina, anche Enzo rimprovera il Vaffantennista Andrew quando scrive che per migliorare il Tennis Italiano ‘deve essere potenziato il sistema di gare fruibili dai ragazzi, deve essere propagandato lo spirito di competizione, deve essere creato un ambiente e un sistema che faccia rimanere i ragazzi che non sfondano come N.1 all’interno del movimento tennistico, CHE RICORDIAMOLO, può comunque dare soddisfazioni e gratificazioni a chi è stato pervaso di spirito di competizione e agonismo. Ben vengano dunque gli schizzatelli che iniziano a 2 anni, ma meglio ancora i 16enni, 17enni e oltre che proseguono un’attività tennistica più sostenuta dalla FIT con gare, tornei, ambiente…’ENZO, che pure e’ uno che pensa che da bambini bisogna divertirsi, lo rimbecca: non puoi aspettare 16 o 17 anni per fare le cose serie…. a 16 17 anni devi già essere in piena attività agonistica internazionale e quindi devi già essere maturo tennisticamente….. e per fare ciò devi cominciare presto…. molto presto con “video-analisi, esami plio-emato-mental-metrici, psico-analisi, posturalità avanzata, tour accademie, tango, vista applicata e avanti così” (ho fatto un copia e incolla). Anzi ti dirò che bisogna cominciare anche prima degli 8-10 anni. Altrimenti lasci che il bambino “esprima se stesso”. Va bene uguale! Ma che sia chiaro….solo una delle due!’ Mad Max…quello che pensa lui, ormai lo sappiamo. Sulla Precocita’ vi e’ anche un divertito scambio fra Gabri’, Marcos ed altri scatenato dall’osservazione che sempre piu’ spesso sui campi si vedono dei MICROBI…Ora anche da Bollettieri dove una volta si arrivava che sapevi gia’ almeno servire…Ora no, fanno dei programmi di avviamento al tennis anche per microbi di 3 anni.
2)L’ALTO COSTO DELLA VITA (TENNISTICA)
blufox66, pone domande che mi ricordano quelle basic e ancestrali del replicante di Blade Runner (Chi siamo? Da dove veniamo? Dove stiamo andando?) che pesano come macigni (e a cui accennavo quasi di sfuggita intervenendo nella diatriba in altra area del blog fra Marcos e i detrattori di Paolino Cané ) e alle quali noi tutti quotidianamente tentiamo di dar risposta.Ma le sue domande ripropongono l’argomento da un punto di vista nuovo: “Non rischiamo di trasmettere ai nostri figli delle frustrazioni future pericolose per la loro formazione caratteriale?”Il discorso pero’si sposta ben presto sull’Alto Costo del Nostro Sport. Percy chiede: quanto è lecito pagare per un ragazzo di 13 anni buon giocatore? Max gli risponde che con 6000 euro se la cava: ‘tieni presente che in una delle accadomie + importanti (per risultati ottenuti) d’italia il costo ( x 6 giorni la settimana con 3 ore di tennis + 1 ora e mezzo di atletica da ottobre a giugno mentre da giugno a settembre sono 5 giorni alla settimana con a scelta 3 ore tennis +3 ore di prep atletica oppure 4 1/2 tennis + 1 ora e 1/2 prep atletica) è di 6.000 euro all’anno cioè 500 euro al mese. gli accompagnamenti ai tornei è a parte da dividere x i vari giocatori che partecipano al torneo (diaria di 50 euro al giorno + vitto e alloggio per il coach come ho detto da dividere + il costo x il giocatore)’.Da Bolletta (lo chiede Enzo) ce ne vogliono molti di piu’ (30.000$ all’anno) ma li’ ti danno vitto e alloggio.In prospettiva pero’ il problema alla fin fine è che nel tennis guadagnano, nel senso di soldi e visibilità, solo 100 persone al mondo…nel calcio fra serie A e B guadagnano solo in Italia almeno 600 atleti, senza contare la Serie C… In Africa ci sono migliaia di U12 e U14 che potrebbero essere ottimi prospetti: quel che manca loro è la possibilità di andare all’estero in una Academy Europea o Americana e di giocar tornei…E allora ecco che molti se ne vanno in America col tennis ma più per l’obiettivo del college che di una carriera pro. E poi se sei Sanguinetti o Isner o Blake o Martin…magari ci provi. Fulvio comunque fa i conti in tasca,le sue, e ci informa: far giocare il proprio figlio costa circa 70-100.000 euro all’anno : tra
-coach-prepratore fisico -fino ai 100 va bene assieme agli altri,poi deve essere a tua disposizione sempre-voli-pranzi-pernottamenti-visite mediche-accordature-telefono-varie E conclude amaro: mi chiedo some si può dire che il tennis non costa niente’ Sul fatto di INVESTIRE,invece io parlavo con un amico raccontandogli delle tre sett da Bollettieri, e lui esclamava: AH! MA STAI DAVVERO INVESTENDO SU TUO FIGLIO…Ed è qui che ho avuto l’epifania…la differenza fra me e Mad Max…Eh,no, gli ho detto: io non investo nulla, io spendo e basta…Semmai, sto investendo su un ipotetico quanto lontano futuro di scholarship per il College in US…
3)PROBLEMI DEL TENNIS ITALIANO
Nel POST 200 Carlo Polidori traccia i Punti fondamentali del suo pensiero e scrive anche: “Per migliorare la situazione attuale in Italia, darei una migliore educazione sportiva coinvolgendo maggiormente le famiglie; sono consapevole che la situazione attuale della scuola non sta creando i necessari presupposti, ma penso che ciascuno di noi all’interno della propria organizzazione può fare molto per migliorare questo aspetto ormai purtroppo consolidato.Non tenterei di risolvere il problema a livello nazionale ma bensì partendo dal “piccolo”. In altra occasione il Maestro poneva alcune domande: SE IL TENNIS NAZIONALE HA DEI PROBLEMI (domanda n°1) CHI HA LE RESPONSABILITA’ MAGGIORI (domanda n°2) e QUALI SONO LE POSSIBILI SOLUZIONI (domanda n°3) ?? EGIZIO suppongo Trombetta gli rispondeva subito nel POST 207) citando fra i PROBLEMI: Insufficiente diffusione televisiva in chiaro del tennis, maestri allo sbando, abbandonati, non guidati e che tirano a campare,poca diffusione nelle scuole e in centri di aggregazione come oratori ecc.,troppa privatizzazione e inquinamento equilibrio fra il “triangolo” genitore-alievo-coach, preparazione atletica a livello giovanile inadeguata, etc Le responsabilità sono un po’ di tutti. I nostri tempi hanno strozzato il tennis, che è sempre meno collocabile ad esempio nei palinsesti televisivi. Gli interessi economici mano a mano strozzeranno sempre di più tutti gli sport o per lo meno ne modificheranno le abitudini. LE POSSIBILI SOLUZIONI (domanda n°3) ?Partirei con cose semplici. Numericamente si deve essere di più. La federazione si darà anche da fare ma non credo di insultare nessuno se dico che si dovrebbe fare di più. Aumentare la diffusione, elenco solo un punto, tramite la sinergia di “regione” e scuole è un’idea banale, ma credo efficace. Viene fatta attualmente questa cosa? Non so che qualcuno mi risponda… La federazione Golf, ad esempio, fa molto di più in merito…Alle domande del Maestro Polidori io,Stefano Grazia, risponderei con una sola risposta:
DISPONIBILITA’ DEI CAMPI Dovrebbero essercene di più (PUBLIC COURTS) e l’accesso dei campi nei Circoli agli Under 14 dovrebbe essere gratuito almeno nelle ore di minor afflusso (dalle 14 alle 17?)Poi riprenderei il post di Roberto proclamato nell’OTTAVO RIASSUNTO, MANIFESTO DEL NOSTRO BLOG e vi aggiungerei alle Soluzioni prospettate quanto da me, dallo stesso Roberto e da Stefar e da Enzo Lo Iacono (questi ultimi due Maestri) più volte denunciato:1) sdoganamento del vincolo al Circolo2)Tornei nei Week Ends anzichè durante la settimana 3) Creazione di Centri REGIONALI come per l’ennesima volta proposto da Stefar: non ha senso che per es i migliori 10 U10 o U12 di Bologna giochino in 10 Circoli diversi e non abbiano mai occasione d’incontrarsi ed allenarsi insieme se non nei tornei…Come progredirebbero maggiormente invece se potessero giocare fra di loro tutte le settimane se non tutti i giorni o almeno una volta al mese!4)infine,non dimentichiamolo: AUMENTARE LA COLLABORAZIONE E IL DIALOGO FRA GENITORI E COACHES
4)FIAT LUX SULLA FIT
Scrive HERAIMO: ‘Purtroppo insisto a dire che chi non è nella prima fascia ( 3-4 atleti di ogni anno) è completamente abbandonato a se stesso. Non riceve nessun aiuto di nessun tipo. Su Tennis Italiano di questo mese c’è un bell’articolo di Pistolesi che riporta un episodio che io stesso ho potuto constatare di persona. Tecnici federali che durante un torneo sostenevano e consigliavano un giocatore di Tirrenia impegnato in partita contro un altro italiano, ovviamente non di Tirrenia’(…)La base deve essere estesa, centinaia di ragazzi da cui far uscire quella decina di professionisti. Interviene Atti: ‘Credo che, a seconda dei vari livelli agonistici, ci dovrebbe essere piu’ programmazione ad inizio stagione pianificando per gruppi di atleti provinciali. regionali, nazionali, dei percorsi nei tornei alternando i maestri, ma torniamo sempre al problema degli orticelli… guai a chi mette il naso nel mio…Uno dei due massimi esperti mondiali della FIT, Roberto ((l’altro e’ Nikolic)scrive: Attualmente nella nostra Federazione convivono due modelli di gestione del settore tecnico:
1. Tirrenia rappresenta un piccolo clone del sistema francese, una struttura pubblica centralizzata, come è il centro tecnico del Roland Garros. Purtroppo, da noi mancano i centri federali periferici, che danno ai nostri cugini d’oltralpe un grande vantaggio nel presidio del territorio. (Va peraltro riconosciuto che il budget della federazione francese è molto superiore a quello della FIT). Il centro tecnico federale è una struttura tradizionalmente presente nella nostra federazione (prima di Tirrenia, avevamo avuto Formia e Riano, poi chiuso per mancanza di fondi).
2. I sussidi ai team privati, ai giocatori di “interesse nazionale”, i prestiti d’onore, costituiscono una via alternativa, praticata da pochi anni anche da noi sulla falsariga del modello spagnolo.
I due sistemi non si escludono a vicenda, ma dovrebbero anzi essere sinergici. (…)Su Tirrenia, e sulla gestione dei nostri giovani, la critica più fondata è quella, già fatta altre volte, relativa alla loro programmazione, che privilegia risultati juniores, utili a fini di immagine, di breve respiro, piuttosto che la costruzione vera di un professionista, che passa per un più precoce inserimento nel circuito pro.” E in altra circostanza,sempre Roberto scrive: ‘A mio avviso, le critiche al sistema Italia vanno rivolte soprattutto in un’altra direzione, guardano a quello che succede “a monte” di Tirrenia.Il principale punto debole è infatti la qualità media dei maestri e dei preparatori “di base”, quelli che si trovano nei circoli sotto casa, che poi sono quelli che iniziano a lavorare sui bambini piccoli, dai 6 ai 10 anni.Lì a mio parere, c’è moltissimo da lavorare: io continuo a vedere troppi maestri anziani, non aggiornati, poco motivati, che usano tecniche obsolete, protetti dalla mancanza di competizione fra circoli (che deriva anche dall’assurdo vincolo che lega il giovane agonista alla struttura di primo tesseramento) e dal valore legale della targa, magari rilasciata 20 anni fa sulla base di valutazioni discutibili.(…) La FIT deve rivedere completamente le tecniche di valutazione dei maestri, le modalità del loro aggiornamento, deve migliorare enormemente la capacità di valutare la qualità dell’addestramento di base svolto nei circoli.E’ un lavoro molto più duro di quello che ci è voluto per costruire Tirrenia, lo so bene. Perché è necessario muoversi tra mille resistenze, come sempre quando si vanno a toccare le prerogative di una categoria in qualche modo “protetta”. STEFAR s’inserisce:’ a noi mancano le strutture periferiche,Tirrenia e’ soltanto un centro federale,ci dovrebbero essere almeno altri 10 centri dove poter lavorare con le stesse metodologie e radunare i migliori di ogni macroarea e non perdere talenti anche piu’ piccoli…’Killbill prova a chiosare: ‘l’unica cosa che posso obbiettare è che l’anello debole della catena non sono i maestri e neanche la federazone ma le sue fondamenta: i circoli.Le società sportive nascono per fare attività agonistica e in quella direzione vanno le maggiori attenzioni , risorse ed energie.I circoli non hanno più questa finalità, le academy nascono per colmare questo vuoto ma li il volontariato non esiste e paghi anche l’aria che respiri.
Volete dei risultati ? Volete maestri e preparatori aggiornati ?Pagateli se ottengono dei risultati altrimenti cacciateli.’Irrompe MAX piu’ che mai MAD: ‘la colpa è soprattutto della federazione perchè nn fa l’unica cosa che dovrebbe fare: INFORMARE DICENDO LA VERITA’:COSA DOVREBBE FARE? SEMPLICISSIMO: RISCRIVERE I 10 COMANDAMENTI DICENDO COME STANNO VERAMENTE LE COSE:1) CHI VUOE GIOCARE A TENNIS PER DIVERTIRSI VADA NEL CIRCOLO + VICINO A CASA 2) CHI VUOL PROVARE A FARE AGONISMO SCELGA IL CIRCOLO + VICINO A CASA A SECONDA DELLA VALUTAZIONE DI MERITO DA NOI ESPRESSA (segue valutazione con 1,2 fino a cinque stelle,tipo Guida Michelin) 3) PER CHI VOLESSE FARE AGONISMO ABBIA BEN CHIARO IN PARTENZA CHE IL TENNIS E’ UNO DEGLI SPORT + FATICOSI E DIFFICILI CHE ESISTANO E LE PROBABILITA’ DI RIUSCITA SONO DIRETTAMENTE PROPORZIONALI ALL’IMPEGNO ED ALLA FATICA PROFUSI 4) TRA I MIGLIORI 8 DI OGNI CATEGORIA NE VERRANNO SCELTI 4 A CUI VERRANNO DATI DEI CONTRIBUTI IN DENARO E LE SCELTE VERRANNO FATTE IN BASE AL FISICO ALL’ANNO DI NASCITA AL TIPO DI GIOCO E SOPRATTUTTO IN BASE ALL’IMPEGNO IN ALLENAMENTO IL CARATTERE ED IL COMPORTAMENTO IN CAMPO E FUORI
IL PROBLEMA PERO’,conclude ormai senza voce Mad Max, E’ CHE POI LA FIT AD UN CIRCOLO DI GROSSE DIMENSIONI CON DIRITTO DI MOLTI VOTI NN DARA’ MAI ** DI MERITO ALTRIMENTI I VOTI LI PERDEREBBE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ancora Roberto ci informa:’Dal blog di Baccini, sul sito della FIT, ho appreso che sarebbe in preparazione un progetto di collaborazione tra la FIT e le accademie private in Italia, finalizzato a realizzare un migliore presidio del territorio e a mettere a fattor comune metodologie e approcci, nonché informazioni su giovani atleti di potenziale interesse nazionale’ Ma ATTI e’ preoccupato : ‘sembra che la FIT abbia intenzione di selezionare a gennaio 2008, tramite tornei regionali, 1-2 bimbi/e per regione da portare ad un Torneo di macroarea da cui poi i 2 finalisti verranno cooptati nella categoria U12 (non so bene come), questo alla faccia che non conta VINCERE da piccoli ! W la FIT! Un games vinto o perso puo’ cambiare la “carriera” già a 10 anni!!!’ Ma NIKOLIC prende lo spunto da un raro intervento del Poeta: ‘ Marcos ha colto nel segno chiedendo: a Tirrenia ci finiscono i migliori giovani, o coloro che non possono permettersi di spendere decine di migliaia di euro all’anno in coach privati?E’ tanto che lo sostengo, Marcos: così come è organizzata, a Tirrenia vanno, in effetti, coloro che non possono permettersi di spendere decine di migliaia di euro all’anno in coach privati. Io non ho mai detto che vanno i migliori e la struttura non è organizzata per i migliori, ma per chi, tra i migliori, vuole andare’ ma roberto c ribatte a sua volta,trovandosi d’accordissimo con pibla. Credo che nel confrontare pubblico e privato il paragone che debba essere utilizzato non sia quello della sanità, come proposto dal sofista Nikolik, ma quello del sistema di istruzione, dell’Università (…cioe’:)…mirare a garantire a tutti i cittadini di avere le stesse possibilità di successo, in modo da premiare i meritevoli in ogni campo, a prescindere dal censo.Nel tennis questo avviene in pochi paesi (…) attualmente in Italia abbiamo un sistema misto: una piccola federazione, non invasiva, che per mancanza di fondi può seguire pochi ragazzi: e un non elevato numero di team privati che si appoggiano per lo più alle academies, che però, stante la grande difficoltà di reperire sponsor, possono seguire solo ragazzi talentuosi sì, ma soprattutto provenienti da famiglie facoltose.Questo fenomeno di erogazione dell’istruzione tennistica di qualità in base al censo limita enormemente la platea dei potenziali agonisti promettenti, e fa si che la base di giovani praticanti della cui continua espansione tanto si vanta Baccini sia in realtà molto più ristretta.Per dirla con un termine pomposo, ne risulta una inefficiente distribuzione dell’addestramento tennistico. Hai più soldi che talento? Avrai ottimi coach, finché non capirai che più di tanto non puoi fare.Hai talento ma non soldi? Sorry, ragazzo, se non riuscirai ad entrare nel ristrettissimo giro di Tirrenia, giocherai gli Open…E quindi, a mio avviso, Tirrenia (e ora anche Formia, che per fortuna riapre alle ragazze) non solo non devono essere chiuse, ma devono essere migliorate nella qualità dell’addestramento (beneficiando anche delle esperienze dei team privati, dal momento che non c’è in realtà concorrenza, dato che hanno target di clientela diversi) e ampliate, per poter seguire un maggior numero di ragazzi promettenti che, ahiloro, non hanno la diponibilità economica delle famiglie Quinzi, Miccini e Fognini. NIKOLIC che aveva gia’ scritto dissentendo dai piu’: ‘Ecco, ad esempio, chi sono i professionisti che collaborano strettamente con la federazione, a parte Corrado Barazzutti, che chiaramente non ha bisogno di presentazioni: Riccardo Piatti, Renzo Furlan, Pino Carnovale, Roberto Lombardi, Pier Francesco Parra.Siccome questo è un blog di tennis e sapete tutti chi sono i signori sopra citati, non dico nulla di presentazione nemmeno per loro (…) un ragazzino di talento comincia ormai a giocare e allenarsi con discreta professionalità a 7-8 anni. E’ ovvio, quindi, che sia il ragazzino che i propri genitori, giunti a 13-14 anni, anche se a Tirrenia ci sono ottimi professionisti, giustamente e legittimamente non lasciano il coach privato che ha scoperto per primo, o per secondo, il talento di tuo figlio e che lo ha portato a risultati ottimi fino a quel punto, facendolo migliorare costantemente. Sei soddisfatto del lavoro svolto e lo fai rimanere con quel coach.Quindi, non è vero che i 13-14enni non vanno a Tirrenia perché a Tirrenia ci sono degli incompetenti, semplicemente molti non vanno perché si trovano benissimo da anni per conto loro.’,Nikolic,dicevo, nel POST 712 riprende le sue solite considerazioni: la strada tracciata e’ quella PRIVATA,del MAD MAX, la FIT nulla puo’. Il Mad MAX FURIOSO invece gli risponde sempre urlando (e scandalizzando forse Angelica un po’ fanatica di netiquette): ‘LA FIT NN DEVE FARE QUELLLO CHE FACCIO IO!!! DEVE SOLO DIRE E FAR SAPERE A CHIUNQUE SI AVVICINI AL TENNIS CHE QUELLA E’ LA STRADA DA PERCORRERE SE SI VUOLE ARRIVARE AL TOP E DEVE FAR SAPERE TRAMITE UNA GUIDA MICHELIN DEI MAESTRI/CIRCOLI/ ACCADEMIE/ PREPARATORI ATLETICI CHI E’ IN GRADO E CHI E’ ABILITATO A FARLO. PUNTO. QUESTO INTANTO CREERA’ UN RAGGRUPPAMENTO DEI MIGLIORI CHE LI AIUTERA’ A PROGREDIRE ESSENDO SEMPRE IN COMPETIZIONE CON TENNISTI DI ALTO LIVELLO, NN FARA’ PERDERE TEMPO E DENARO PREZIOSO A CHI HA DELLE ASPIRAZIONI, NN PERMETTERA’ A PERSONE POCO SERIE DI SFRUTTARE LA SITUAZIONE RISCHIANDO INOLTRE DI ROVINARE MOLTI RAGAZZI, DIVENTEREBBE FACILISSIMO E COMODISSIMO MONITORARE I TALENTI POTENDOLI TROVARE TUTTI NELLE POCHE STRUTTURE ACCREDITATE E ALLO STESSO TEMPO UNIRA’ CHI INVECE GIOCA SOLO PER DIVERTIRSI. DOPODICHE’ OVVIAMENTE LA FIT DOVRA’ PENSARE A FARE LA GIUSTA PROPAGANDA COME FANNO TUTTE LE ALTRE FEDERAZIONI SPORTIVE E POTRA’ PENSARE A COME POTER AIUTARE I MIGLIORI…ALTRO NN E’ RICHIESTO!!!!!!! Anche Heraimo non e’ convinto: ‘Che io sappia non c’è nessun ragazzo in Italia inferiore ai 14 anni che ha un coach privato gratuito. Se qualcuno ce l’ha è perchè c’è dietro un genitore che paga. Ci sono ovviamente dei ragazzini bravi che sono spesati dal prorio circolo per gli allenamenti, ma chiaramente è un’altra cosa rispetto al coach privato. Devono fare le competizioni a squadre, devono allenarsi con chi capita, anche con quelli più scarsi, devono limitarsi ad una programmazione locale.Io credo che nessuno mai abbia rifiutato la convocazione a Tirrenia, a parte quelli per l’appunto che hanno un genitore che può pagare sui 30.000 -60.000 euro all’anno per un coach privato (ma penso siano pochi). (Miccini, Quinzi…NdStGr).Fulvio gli da ragione: ‘HO avuto anche io la possibilita di allenare fabio a tirrenia e ti posso assicurARE CHE OLTRE A FURLAN E CARNOVALI ce’ il…buio.’Poi Fulvio ricorda a Roberto un episodio, verificatosi questa estate, durante i due tornei future di Imperia (dove Trevisan fece finale) e di Avezzano (dove Lopez arrivò mi pare in semi). Ebbene,racconta scandalizzato Roberto, al quasi-esordio fra i pro, i due giovani virgulti, declamati talenti allevati dalla nostra Federazione, simbolo vivente del nuovo corso della FIT, sono andati DA SOLI, allo sbaraglio, senza coach, perché il tecnico federale Christian Brandi, che li segue abitualmente in giro per i tornei, AVEVA PRESO DUE SETTIMANE DI FERIE, COME UN IMPIEGATO DELLE POSTE…Fu davvero un brutto episodio, che conferma da un lato le perplessità di molti sulla qualità e la motivazione di quanti affiancano il povero Furlan, e dall’altro, a mio avviso, la stoffa e la determinazione dei due ragazzi, che hanno ottenuto, nonostante tutto, dei buoni piazzamenti.’Su questo argomento si scatena una QUERELLE su altra area del Blog fra la Missionaria in Africa Chiara e Mad Max che aveva in pratica ripetuto,coi suoi toni piu’ sanguigni,il concetto di roberto.Mad Max allo stato puro scrive anche a Baccini: ‘e lei invece di rispondere a tutti gli ultimi ns post, invece di rispondere a tutte le bugie che dite (come ad esempio che il tennis giovanile costa poco, bugia che abbiamo dimostrato tutti noi genitori che VI MANTENIAMO) si permette di mettere online la sciocchezza (l’italia del tennis nn è in crisi prendendo come spunto l’articolo sulla gazzetta che titola “italia da record” in riferimento al nr di giocatori italiani nei primi 100) scritta probabilmente da un giornalista embedded (che cmq conferma la nn QUALITA’ di questi numeri)?mi piacerebbe incontrarla e che me le dicesse guardandomi negli occhi le sciocchezze che scrive. ma come sappiamo gtutti voi sui campi nn ci siete mai o solo alla fine per salire sul carro dei vincitori a cose ormai fatte. come ho detto + volte auguratevi che io nn raggiunga mai il mio obiettivo chè sul mio carro ci si sale solo dall’inizio poi sarà tardi e perchè nn ci siano dubbi i fatti saranno urlati ai quattro venti’.
5)E ALLORA,DE PROFUNDIS PER IL CIRCOLO?
Stefar mi fa i complimenti ‘perche’,anche aiutato dalla situazione contingente del tuo lavoro hai capito prima di altri e molto prima di tanti tecnici affermati che il circolo ,grande o piccolo che sia NON E’ L’AMBIENTE GIUSTO PER FAR CRESCERE UN AGONISTA DI LIVELLO ITALIANO!.I maestri sono presi da troppi impegni,troppi genitori giustamente esigenti qualunque sia il livello del proprio figlio,troppi equilibri da rispettare e spesso al consigliere del circolo non frega niente del bravo bambino under 12 o 14. (…)Concordo poi con te che fa piu’ un genitore scolarizzato ex giocatore che si documenta che non un maestro non aggiornato e scoglionato che se ne frega o anche un maestro bavo che pero’ si dedichera’ sempre parzialmente e spesso con diffidenza a vostro figlio’ Ma anche: ‘E smettiamola di dare addosso solo ai maestri;ricordo a tutti che oggi per chiunque voglia diventare maestro nazionale deve affrontare una formazione che dura tre anni,con valutazioni periodiche ogni anno.E deve avere un diploma superiore e classifica minima ……gia’ rispetto al passato e’ un grosso progresso……..pensiamo piuttosto al ‘’sistema circolo”che non funziona piu’ per produrre giocatori….’ Roberto citando il Blog dell’amico Alessandro Nizegorodcev riassume un’interessante Tavola Rotonda fra Castellani e Cipolla sul tema Il Movimento Tennistico Italiano, . (Probabilmente un concetto che non è mai esitito davvero) Roberto non e’ d’accordo con Castellani: a suo avviso non è il concetto di Federazione in sè a non funzionare, perché ne esistono altre che il loro mestiere fondamentale (quello di produrre giocatori) lo sanno fare bene. L’esempio francese credo che sia sufficiente.Il problema,dice roberto c., è che le federazioni sono organizzazioni, e come tali sono soprattutto fatte dagli uomini che le dirigono e dalle norme che le governano. I francesi hanno avuto un grandissimo dirigente nella persona di Philippe Chartrier, che ha svolto un’opera di qualità enorme a favore della Federazione francese. Noi, purtroppo abbiamo avuto Paolo Galgani, e i guasti prodotti dalla sua fallimentare gestione li stiamo ancora pagando.Credo che Binaghi sia una persona onesta e che sia molto più competente di Galgani, ma credo anche che lui abbia le mani legate.’ DAI CIRCOLI,spiega Roberto (e qui dovreste andare a leggervi il suo POST Num 251)e conclude: ‘Insomma, credo che il CONI dovrebbe poter togliere ai circoli il potere di eleggere il vertice delle Fit, che in tal modo non sarebbe ricostretto a rispondere del suo operato ad una cricca di vecchi tromboni e maneggioni, quali sono la gran parte dei consiglieri e presidenti dei circoli italiani.Ci vorrebbe forse un lunghissimo periodo di commissariamento, fino a che non saranno state apportate le necessarie riforme “strutturali” al tennis italiano, che l’attuale assetto non può produrre.
“Au Contraire Nikolic” ovviamente non si lascia sfuggire l’occasione e col suo solito ineguagliabile stile contesta che i circoli siano il primo ostacolo per la crescita del tennis.Il primo ostacolo per la crescita del tennis è la sua scarsa presa nei giovani, che legittimamente preferiscono, in tutta libertà, altri sport più divertenti, in specie di squadra.
6)E CI POTEVA MANCARE? ACADEMY vs CIRCOLI & IMPORTANZA DELLA LOGISTICA SCUOLAUna cosa mi accomuna sicuramente a Mad Max la predilezione per il Sistema delle Academies. Ma se volete chiamarlo Team of Coaches, fate pure. MAX dice infatti ad a ENZO che ogni tanto ce lo contesta: ma è quello che diciamo io e stefano: noi nn è che ci siamo improvvisati dalla mattina alla sera coach facendo seguire ai figli i NS PROGRAMMI. facendo scelte simili (anche se leggermente diverse dipendenti probabilmente dalle differenti problematiche lavorative personali) stiamo facendo seguire i programmi + avanzati a livello mondiale fatti fare da accademie coach e preparatori atletici di livello mondiale che hanno raggiunto risultati insindacabili. in + li facciamo lavorare maggiormante (sempre però seguendo le direttive delle varie academy ma cercando magari di lavorare su cose + personalizzate o su quelle cose dove abitualmente lavorano un po’ meno ma che un domani in una situazione di sostanziale parità potrebbero fare la differenza). inoltre cerchiamo di aumentare il loro bagaglio sfruttando anche le ns conoscienze ed esperienze che spesso sono molto superiori di quelle di tutti i vari coach messi insieme e visto che sul campo non si vince solo con i diritto ed il rovescio credo fermamente che questo potrà un domani fare una grandissima differenza…’ Max si e’ anche trasferito da Milano al Lago d’Iseo e ha quindi risolto la LOGISTICA: casa/scuola/academy tutto nel giro di 5-10. Io e Gabri’ parlandone fra noi ci accorgevamo che con la nostra esperienza, con quello che abbiamo visto in giro, e quello che abbiamo capito o solo creduto di capire, se mai dovessimo aprire un Academy la prima cosa di cui dovremmo preoccuparci sarebbe l’aggancio,il link,il gemellaggio con una Scuola Privata… Una Scuola che ti metta nelle condizioni di studiare bene ma ti faciliti anche gli allenamenti e la partecipazione ai tornei…Non una scuola dentro l’Academy con classi riunite e orari ridotti ma una VERA SCUOLA anche se PRIVATA (in Italia suona quasi come una parolaccia), a 5′ di School bus dalla Academy con Preside e Professori consci del problema e con la mentalità da tutor o comunque la mentalità di voler aiutare a risolvere il problema e non voler creare l’ostacolo…OVVIAMENTE Nikolic non concorda e nel post del 29 dicembre,scrive: Francamente, riguardo alle Academy io non sono della tua idea, anzi, io nutro molte perplessità, se si guarda a bambini under 12.

7)SCUOLA NAZIONALE MAESTRIENZO pero’ vede miglioramenti e si deve ricredere,anzi e’ fiducioso: il sistema degli allenamenti dettato dalla SNM vuole cambiare (era ora). Il nuovo sistema (che ne prevede l’applicazione sin dalle prime sedute degli allenamenti nel minitennis) denominato GBA (Game based approach - approccio basato sul gioco) sembra dare una svolta alla vecchia statica standardizzazione degli allenamenti. In soldoni: lasciamo giocare i nostri atleti come meglio credono; l’importante che si mantengano all’interno di alcuni canali tecnici di tolleranza dettati da modelli diversi (Federer - Nadal - Roddik - Hewit - Gonzales ecc) e che i movimenti siano “biomeccanicamente” corretti.

8)MALAFEMMENEA Tirrenia Femmine si,Femmine no…Nikolic dice la sua: ‘la spiegazione sulla (quasi) scomparsa delle ragazze sia molto semplice: semplicemente, non ci sono ragazze di talento libere! Quasi tutte hanno il loro maestro privato.Chi dovrebbe andare, infatti, a Tirrenia? La Giorgi? Sapete dove e con chi si allena. La Burnett? Sapete dove e con chi si allena. Eccetera, eccetera.’

9) PERCHE’ NON CI SONO PIU’ CAMPIONI ITALIANI?A chi contro la sua Teoria dell’inferioritá psicologica GENETICA o comunque naturale dell’atleta italiano, cita come esempi Valentino Rossi e Yuri Chechi, Egizio ribatte pronto:“ Parecchi problemi che incontrano i nostri giocatori derivano, secondo me, dal passato che hanno alle spalle. E’ un discorso che meriterebbe molto spazio, ma tanto per farla breve, sono convinto dal fatto che tennisti e golfisti, nel nostro paese, provengano da un certo tipo di famiglie che tendono troppo a “tutelarli” (leggi anche viziarli, coccolarli, servirli, proteggerli, assillarli, assisterli, eccetera eccetera eccetera), fin da quando sono già bimbetti . Tutto ciò hai idea di come viene “pagato” da questi bimbetti quando poi si ritrovano sul campo da gioco soli soletti?? Che non anno la capacità di “arrangiarsi” e non sono attrezzati in maniera adeguata (rispetto ai loro coetanei di altri paesi) per “lottare” e soffrire in campo…” In altra area Paolo scrive:“L’italiano medio resta in famiglia fino a 30 anni, il tennista medio resta in Italia fino ai 20 anni………….quando oramai è tardi per diventare un campione!!!” E Cino Marchese scriveva in altra area del Blog: ‘perchè se Bracciali,che avrebbe potuto giocare molto bene, si trova a Sydney la sua preoccupazione principale è di trovare La Gazzetta dello Sport, oppure tutti insieme trovare il ristorante italiano dove mangiare.” Siamo spessi accusati, io e mia moglie, di arroganza e superbia. Proprio perchè ci rifiutiamo di andare a mangiare nel ristorante italiano o di seguire il calcio in tivù o di guardare il tg della rai tutti insieme nella Guest House della Compagnia… Se mio figlio avrà mai davvero un vantaggio rispetto agli altri, potrebbe davvero essere che sarà cresciuto all’estero?”

10)CARLO POLIDORI vs GENITORI? NO, QUESTA VOLTA VS PRESIDENTI!!!Iccia ci informa che Il comitato lazio ha istituito la casa lazio raccoglie i migliori elementi raduna confronta ecc.. dai 10 anni ai 16…(…) sarebbe auspicabile che ogni regione seguisse questa strada, forse nel lazio perchè il preside è una ex 2 categoria?’ Roberto e’ entusiasta ma,ci dice,le iniziative lodevoli di Tropiano (Presidente del Comitato regionale FIT Lazio) non finiscono qua e ci legge una lettera che il Presidente Tropiano ha inviato ai Maestri del Lazio invitandoli a prestare piu’ tempo e attenzione nell’insegnare ai propri Allievi il Servizio.Ma Carlo Polidori,che deve essere un Sindacalista, difende la Categoria e cosi’ come vuole che i Genitori facciano solo i Genitori scrive: ‘se un presidente che è stato un ex seconda puo’ dire alla categoria dei maestri come si deve fare per ……..allora qualunque maestro che vive da molti anni il suo club, il suo comitato o la sua federazione puo’ dire alla categoria dei dirigenti come potrebbero organizzarsi per fare meglio’STEFAR non e’ d’accordo:Caro Carlo,cerchiamo di non essere inutilmente polemici o negativi stabilendo i paletti del nostro orticello…..non mi pare che la lettera contenesse motivi di pregiudizi o imperativi,era soltanto un invito,giusto secondo me ,a curare un po’ piu’ l’aspetto del servizio,colpo iniziale al pari della risposta in uno sport che conta a volte 2/3 scambi massimo (sul duro) e sovente 6/7 scambi in media (sulla terra).Molto meglio dell’assoluto immobilismo di altre regioni …..ricorda …DIVIDI ET IMPERA dicevano i romani …invece uniti si vince.’

11)TUTTI CONTRO TUTTI
Mad Max non ce l’ha solo con Nikolic o Baccini,sia ben chiaro, ma riesce nell’improbabile impresa dia scontrarsi,a rotazione, piu’o meno con tutti sugli argomenti piu’ disparati sollevando ondate di riprovazione o semplici alzate di sopracciglio e a volte riesce persino a litigare con te anche quando gli dai ragione. A un certo punto inizia una Querelle con Ubaldo (cfr i posts 455/456/461 /462/465/ 468) con accuse reciproche e confuse fra cui anche quella di essere toscano (SCHERZO!!!) ma c’e’ di bello che Max non tiene il broncio a lungo… Solo con me, dopo che lo avevo bacchettato in seguito ai toni accesi usati nello Scontro da Titani fra i Preparatori Atletici, ha voluto un po’ infierire dandomi del Poco Cristallino ma intanto il Tutti Contro Tutti dilaga:Stefar vs Kill Bill sulla opportunita’ di Propagandare il Verbo (leggi Meeting di Aggiornamento sei Coaches di Tirrenia: KB si lamentava di non averne saputo nulla, Stefar gli diceva: dovevi andarci…).E poi sul Vincente o Perdente,sullo Sbattimento di Racchette, sulla Precocita’ Naturale (con Daniele Riva,Andrew e Adriano Moja che sono contrari)….Tutti Contro Tutti ma spesso Tutti Contro Max accusato di voler investire sulla Figlia, di fare un po’ troppo ‘lo sborone’ come si direbbe a bologna con ste storie dell’Aga Khan e del Jet Set ripudiato e soprattutto col suo procedere come un rinoceronte in una cristalleria …Molte volte gli stessi che gli danno contro, come spesso succede nel blog,gli danno ragione e allora, non c’e’ mai pace, interviene Mauro a metterlo in guardia: ‘In certe logiche sociali. quando si vuol fare zittire qualcuno, si cerca di eliminarlo in vari modi (mediatico e persino fisico), oppure si cerca di adulalrlo. Mi sembra questo stia avenendo anche nei confronti di Max, si loda la persona ma si trascurano alla grande le sue “battaglie” ad esempio prloblemi della Fit o i costi assurdi del tennis giovanile. Non credo che sia una cosa voluta da Pibla e Stefano, è sicuramente inconscia ma reale. Max non fatti fregare!!!’ Mauro accusa anche me di andare fuori tema ma giusto per prendere le difese di MadMax che mi accusa di essere poco Cristallino (fammi capire,max: se ti do ragione sono cristallino, se non son ti do ragione non lo sono ? O solo chi mantiene l’anonimato può permettersi LA VERITA’ senza paura di offendere ? Poi non capisco perchè se tu dici bene di Vavassori e Catizzone tutto bene, se qualcun altro parla bene di qualcun altro NO, Vavassori e Catizzone sono meglio…).Interviene Pibla a fare da paciere e si continua cosi’ allegramente tutti contro Nikolic! Ma all’interno del TUTTI CONTRO TUTTI sono altri gli scontri che han lasciato vittime sul campo:

12)SCONTRI FRA TITANI
il primo e’ lo SCONTRO PER INTERPOSTA PERSONA FRA PREPARATORI ATLETICI che prende spunto dall’utilizzo da parte del Prof Buzzelli del lancio del giavellotto per insegnare il Servizio, utilizzo scartato dal Preparatore Preferito di Mad Max,tal g.c, come inutile e anzi pericoloso. Inizia qui una sarabanda di equivoci e fraintendimenti e anche qualche caduta di gusto che mi costringera’ poi a fare il nome e cognome del Preparatore (E chi sara’ mai quersto g.c? Gesu’ Cristo????) scatenando l’ira funesta di Max che prima se ne va anche lui sull’Aventino, poi fortunatamente ritorna ma ogni tanto me lo rimprovera ancora (dandomi del poco cristallino).
Il SECONDO SCONTRO e’ invece con Yancey e il Fuori Tema. Stefar s’innervosisce un po’ per le continue digressioni a cui ci obbliga il dotto e colto Yancey e anch’io,il Vostro Curatore Nonche’ Medico Curante, provo a riportare il discorso sui binari piu’ tennistici. Yancey,anche lui un peperino,si offende e anche lui sale sull’Aventino. Nikolic mi dice ‘E Due, li hai fatti fuori tutti tu…ancora un po’ e non ne rimarra’ nessuno.’ Costringendomi a una memorabile filippica con recensione di Highlander.
Poco dopo dunque,NEL TERZO SCONTRO, provo a far fuori anche Nikolic ma fortunatamente non ci riesco, pur scatenando l’entusiasmo di Roberto.Cosa succede stavolta? Che Nikolic novello Demostene, oltre a sottolineare l’importanza del Maestro Pierino, prende more solito le parti della bistrattata federazione e nei posts 252/264/272/289/297 e 304 cerca di rispondere un po’ a tutti. Soprattutto Nikolic scrive quello che ha gia’ scritto e riscrivera’ spesso e non senza qualche ragione: cioe’ che il TENNIS e’ uno sport difficile,costosissimo, complicato e poco coinvolgente rispetto ad altri sport di squadra e che la FIT non ha alcun demerito ne’ alcun merito nella produzione di campioni: il suo unico scopo essendo quello di propagandare il gioco. Secondo Nikolic,e qui non ci troviamo piu’ d’accordo, bisognerebbe cambiare le regole del gioco.Poi Nikolic, e qui siamo al paradossale, e’ d’accordo col fatto che a 12 aa se fai la tessera FIT con un Circolo poi devi giocare per quel circolo per almeno 4 anni (POST 258)per La replica piu’ gentile e’ di roberto: ma ce fai o ce sei? Anche Kill bill,bobo,pibla, stefar,Atti,claudiotn,heraimo insorgono con veemenza (Mad Max no,e’ sull’Aventino e questa battaglia se l’e’ persa) e cio’ m’induce a scendere ancora una volta in campo: ‘mi domandavo invece se non fosse possibile convincere Nikolic a fare il Bastian Contrario di Se Stesso e come Demostene impegnarsi a fondo nello stendere un’Orazione questa volta CONTRO il Vincolo, una orazione vibrante e ironica come solo Nikolic puó fare, di quelle che mettano alla berlina il sistema e chi l’ha voluto o lo sostiene, e anche se non fosse quello che davvero lui pensa, chissenefrega, magari stavolta è così bravo che ci convince tutti…
E ci permetterebbe una ,sono sicuro,micidiale introduzione alla nostra Petizione per la Cancellazione del Vincolo…’

13)SVINCOLONE (TUTTO A MANCINA…)
Il Quesito di Claudio papà di una Bambina di 12 anni CONDANNATA DAL VINCOLO a rimanere dove si trova per 4 anni…o fino ai 14…o comunque che non può cambiare circolo a fine anno , è una della battaglie portate avanti dal nostro sub Blog. Le versioni sono molteplici ma in sostanza dopo i 12 aa sembrerebbe che una volta fatta la tessera per un dato Circolo si sia costretti a rimanervi per 4 anni a meno di non poter dimostrare un cambio di residenza. Altri però dicono che basti pagare una penale di 100 Euro: MA GLI STESSI MAESTRI NON LO SANNO o almeno molti di loro. CLAUDIOTN ci avverte che il trasferimento è quasi impossibile. ‘L’unica possibilità è che il genitore scriva una racc. a.r. in cui richiede il tesseramento del figlio, che il Circolo presso cui il ragazzo era tesserato si rifiuti di tesserarlo (tramite una risposta credo sempre con racc.) e così si può richiedere il trasferimento’

14)CHE PALLE!!!
Stefar, a richiesta, ripete la sua convinzione sull’utilita’ delle palline mid per i bambini fino ai dieci anni ,soprattutto per quelli esili e piccoli di statura.Le palle normali,spiega, sono progettate per il rimbalzo adatto ad un adulto,prevedendo un impatto fra l’anca e le spalle…Il rischio e’ quello di un cambio di impugnatura repentino (SOPRATTUTTO NELLE FEMMINE NEL DIRITTO,LA EASTERN SPESSO DIVENTA FULL WESTERN,con i danni che ne consegue..se nessuno se ne accorge)

15)IMPORTANZA DELLA VITTORIA NEI TORNEI JUNIOR
Nikolic nota che Mad Max, ‘considera insignificante chi non è stato top ten e replica : ‘Beh, io contesto questo culto della vittoria; e contesto che si insegni ai giovani, che iniziano la loro carriera sportiva, questa mentalità della vittoria, altrimenti non significhi nulla, sei insignificante, sei una nullità; contesto che il modo migliore di far avvicinare i bambini al mondo dello sport sia quello di instillare loro questa ossessione della vittoria a tutti i costi, altrimenti sei insignificante, perché, appunto, ho timore del “tutti i costi”. Ma Mad Max novello Zeb Machane da qualche parte aveva anche detto:’prima di tutto ci vuole la cultura sportiva che significa:1)imparare prima di tutto a perdere ma poi anche a vincere rispettando sempre l’avversario;2)imparare fin da piccoli la cultura del lavoro perchè tanti vogliono vincere ma pochi vogliono lavorare per farlo;3)nn trovare mai scuse per le sconfitte;4)trovare nel proprio miglioramento la propria vittoria. Anche Atti constata,girando per Tornei U10/12 che : ‘per i genitori che per molti maestri contano solo che l’allievo vinca, non importa come; sappiamo tutti che vincere “pallettando” non serve per progredire.’ STEFAR giustamente ricorda che il torneo serve come verifica e non come obiettivo .
Sono cioe’ un mezzo per capire dove intervenire e dove lavorare per raggiungere l’obiettivo in fase di perfezionamento.Max pero’ osserva: ‘se si vince giocando “male” si potrà usufruire delle convocazioni e degli aiuti ma nn si diventerà mai un top ten (come la classifiche atp/wta degli ultimi 30 anni insegnano) e la colpa nn è poi dei giocatori e/o delle famiglie ma delle scelte della fit’

16) IMPORTANZA DELLA VIDEOANALISI
Tutti pazzi,tutti entusiasti,tutti d’accordo invece per la Videoanalisi, da Enzo Lo Iacono che ce la magnificava fin dai suoi primi Posts, a Stefar e a Mad Max. Io non ne ho mai parlato poi tanto dandola quasi per scontata (I Coaches che si occupano di Nicholas alla Bollettieri sono in verita’ i Responsabili dello Strategy Zone, il Programma di Video analisi per tutta la Academy).Stefar aggiunge : puo’anche servire a correggere nei dettagli e far prendere coscienza di se’ atleti molto talentuosi ed estrosi.
Inoltre,puo’ prevenire rischi di usura delle articolazioni prevenendo errori di movimento

17) X AND O: ovvero e’ meglio allenare il colpo forte di un giocatore o cercare di rinforzare quello debole a tutti i costi?
Enzo,dopo aver dissertato con Stefar sulla ROTAZIONE DEL POLSO (polso bloccato all’impatto con pronazione dell’avambraccio in avanti ,ma,aggiunge Stefar, direi che c’e’ anche una piccola rotazione del polso nell’apertura e poi chiusura del finale) risponde alla domanda posta da Stefar: “dipende (…) nel tennis l’avversario non è la pallina (come molti asseriscono) ma è proprio …… l’avversario. Quindi,per rispondere, insisterei nel portare il giocatore a carpire quanto prima, il punto debole dell’avversario e martellare proprio lì, impostando “Il tennis del giorno” e solo di quel giorno.
E’ chiaro che il colpo debole deve essere comunque “decente”!

18) BORN TO WIN or BEAUTIFUL LOSER? THIS IS THE QUESTION (e SBATTIMENTO DI RACCHETTE)
Pibla si preoccupa in un mio post incentrato sul tema dell’animus vincendi che io non abbia esagerato nel ravvisare nel campione cattivo e molto egocentrico le sole caratteristiche possibili del vincente. Scrive infatti,citando poi Muster: ‘secondo me essere vincenti significa, approssimativamente parlando, entrare in campo disposti a tutto e con la piena consapevolezza che quando ne usciremo avremo dato veramente tutto e forse anche qualcosa di più’ che e’ poi quello che ho sempre sostenuto fin dall’inizio…non cnta vincere,non conta perdere, cio’ che conta e’ l’aver ben combattuto. La mia semmai era una preoccupazione…Da qui comunque il sottile equilibrio nel correggere certe caratteristiche innate dei nostri pargoli con l’Educazione Classica e che secondo me ENZO ha ben compreso (mentre Kill Bill, l’Agonista Duro e Puro, invece rimane dubbioso e con lui anche Andrew e Altri)Enzo dice: Raccomando sempre:
“TESTA, CUORE E GAMBE!”

Sull’utilizzo della testa e della gambe è inutile rimarcare.
Sul CUORE farei un discorso a parte:

Cuore = passione, voglia di vincere, voglia di lottare ecc.

Sono convinto che questa è una di quelle caratteristiche che HAI o NON HAI; poco ci puoi lavorare.E’ chiaro che nei mini atleti queste qualità si traducono spesso, anzi vengono esternati con atteggiamenti che possono sembrare negativi, ma che sono di buon segno: sbattere la racchetta - fregare all’avversario la pallina importante - spiattellare un “Yeesss” in faccia all’avversario.Ripeto, tutte espressioni “scorrette”, ma segno di PASSIONE.
E’ chiaro che con i dovuti modi e con tanta pazienza, bisogna far capire all’allievo la sottile linea che separa l’accanimento dalla scorrettezza, la legalità dall’illegalità ecc. ecc.
(…): è scorretto sbattere la racchetta; è sbagliato gioire sui doppi falli dell’avversario o sui suoi errori, è sbagliatissimo non essere onesti sulle chiamate importanti, ma sono atteggiamenti importanti, anzi caratteristiche importanti nell’età giovanile, che il maestro dovrà saper indirizzare nel modo giusto e corretto!
Senza queste caratteristiche, che per Andrew dice son solo maleducazione, ENZO ci dice che difficilmente l’Atleta andra’ lontano.Fulvio poi interviene e mette a tacere tutti: la racchetta si puo’ sbattere,che c’entra con la maleducazione…

19)NON ESISTONO CERTEZZE PER DIVENTARE CAMPIONI!
dice Atti e ‘quindi ognuna delle ns. teorie serve per scambiarci opinioni e idee ma da qui a sapere con assoluta certezza qual è il VERBO del TENNIS ce ne passa eccome.. purtroppo.’MAX pero’ si sente ieratico e dopo i 10 Comandamenti (ridotti a 4) ci legge di nuovo il Vangelo:
1) avere un atleta normo educato,inquadrato ed indirizzato verso un obbiettivo e che lavora senza nessun problema anzi felice di farlo anche a questa età (grazie all’educazione ovviamente e già i + nn pensano neanche che questo possa realmente accadere visto il mondo in cui viviamo!!)
2) trovare sin dai 6/7 anni un preparatore atletico di livello nazionale
che lo fa lavorare come deve sviluppando al max tutte quelle proprietà che dopo gli 11 anni si sviluppano al 50% e con fatica tripla, ed ovviamente prenderlo a tempo praticamente pieno (cosa dici saremo in 5 nel mondo? io nn credo cmq diciamo di si)
3) poterlo seguire giornalmete sin da quell’età (forse in 10 nel mondo)
4) trasferirsi per poterlo far allenare in un’accademia (quindi in un posto realmente preposto) e quindi con intensità e metodo pro sin da bambino (qui forse raggiungiamo i 100)
5) dedicando tutto questo tempo si può fare quindi tutto al meglio dall’aspetto fisico alla quantità ed alla qualità tecnica (quindi con sedute tecniche specifiche + video analisi etc etc) (a 8/9 anni riscendiamo di molto)
6) avere il denaro necessario per supportare il tutto (se a questo dobbiamo aggiungere i 5 punti precedenti nn so se ce n’è un altro)
Nikolic, concorda ovviamente per puntualizzare che la FIT non ha colpe: C’è poco da fare: il nostro sport, orribile sotto questo punto di vista, impone i gravissimi sacrifici che Max ha indicato, sacrifici che deve ovviamente sostenere non solo il giovane atleta, ma anche la sua famiglia ed i suoi genitori.Senz’altro, molti, altrettanto legittimamente, non se la sentiranno di farli.Mauro istrConi si sente in dovere di precisare che: ‘… io non ho mica detto che i bimbi a 7-8 anni non debbano “lavorare” bene sul campo, anzi ne sono convinto!Dico anche che bisogna saperli “ingannare” , divertendoli con pgr di PROPEDEUTICA adeguati allo sviluppo psico motorio del bambino/a.(magari con una certa attenzione per i soggetti particolarmente dotati)’
Il succo del Max Pensiero,comunque, e’ :se vuoi costruire una casa devi costruire solide fondamenta e quindi se vuoi costruire un tennista devi cominciare con una ottima preparazione atletica a metter su i mattoni…La novità nel Max Pensiero c’è perchè in realtà noi o almeno molti di noi andavano sostenendo (vedi Teoria della Mielina e Affini) che bisognasse cominciare sin da piccoli a ripetere i gesti tecnici…Max mi sembra abbia privilegiato (anche con la spesa scegliendo quello che secondo lui era il migliore) la parte Atletica.Vabbè, probabilmente una cosa non esclude l’altra perchè è ovvio che se io (che non son nessuno) porto mio figlio a giocare gli faccio fare molti foot drills e questi qualcuno li può considerare tennis, qualcun altro preparazione atletica.

20)MA NE VALE POI PROPRIO LA PENA?LA VITA FUORI DAL CAMPO E GIOVENTU’ BRUCIATA
Stefar,rispondendo a Marco che ci invitava a guardare a quanto e’ bella la vita fuori dal campo, ‘non vorrei fare il negativo…ma sei sicuro ?’Pensa che l’obiettivo che ci dovremmo dare non e’ quello dei top 10 (impossibile da raggiungere per un normoatleta,i top 10 hanno tutto),e neanche quello dei top 140 ,(difficile),forse quello dell’agonismo di livello nazionale (facile)ma soprattutto quello di tenere i nostri figli lontano da brutte compagnie e rischi da sballo,di tenerli in un ambiente sano con compagnie giuste e pensare alla formazione scolastica soprattutto e perche’ no sportiva.Almeno fino ai 14 anni…..poi li’ si che incombono decisioni irrevocabili (parafrasando uno che poi si e’ rovinato e ha portato alla rovina l’italia )ma soltanto se sei fra i primi 5 in italia……se no fai del tuo meglio serenamente nel tennis e studia come si deve’ Mad Max si lancia in un J’ACCUSE tracciando un ritratto desolante della Gioventu’ Odierna dedita al cazzeggio e alla Play Station e a chi gli dice: su,dai,non far cosi’Max ribatte: ‘è una questione di opinioni… io so solo che quando a dei ragazzi che nn facevano nulla di male (come pensano quasi tutti) a scuola gli hanno sequestrato i telefonini i genitori di tali normalissimi ragazzi hanno sporto denuncia… per molti nn hanno fatto nulla per me erano da espellere i ragazzi e per quanto riguarda i genitori…. sarebbero da processare. Il Sempre SaggioPibla s’intromette: ‘Secondo me bisogna stare attenti a non confondere infanzie ed adolescenza, perché durante l’infanzia è ovvio che le scelte le devono fare i genitori e se l’allenamento viene fatto in modo intelligente i bambini si possono divertire come pazzi, senza stancarsi mai, il momento più delicato è invece quello dell’adolescenza perché lì è difficile capire cosa scatta nella testa di un adolescente e a quel punto le rinunce possono essere anche molto dolorose, mi pare quindi quello il grosso scoglio da superare, la speranza è che se a quel punto uno è già parecchio forte diventi poi naturale continuare per quella strada però un pò di incognita rimane…
Anche Atti l’AntiFenomeno interviene con il suo ormai ben noto equilibrio richiama all’ordine sia Daniele Riva (ne riparliamo,gli dice dopo una stagione di tornei…) sia ENZO che da una parte si “scandalizza” per le ore attuali di allenamento della figlia di Max, pero’ dall’altro racconta le performances del figlio che a 8 anni arriva in finale al Lemon Bowl… ‘ E come ci e’ arrivato in finale? Per Grazia Divina o perche’ figlio di un Maestro e di Molte Ore di Allenamento anche lui? ; è evidente che figlio di un bravo maestro e iniziando a 3/4 anni, con magari una certa predisposizione congenita e/o indotta i risultarti arrivano, ma in prospettiva, i risultati “strabilianti” di molti U10 sono figli di Winners e/o di pochi errori e molto allenamento ?’Thomas Yancey prima di sparir di scena ci lascia con una perla delle sue: ‘Un genitore ha il potere di vietare una scelta. Non può imporre una direzione. Accettare un divieto o seguire un’indicazione resta sempre nella sostanza facoltà dell’individuo (il figlio, nella fattispecie). Sono del parere che l’atteggiamento educativo migliore consista soprattutto nell’esempio e nella ragionevole proposizione di modi di vita. Senza eccessive ed inutili aspettative.’
Poi negli ultimi giorni di Dicembre e sommerso da altre dozzine di posts a cui e’ impossibile tenere il passo, vi sono stati ottimi interventi di Valter,di Andrew, dell’ultimo arrivato Babbo Maccari il cui figlio ha suscitato l’ammirazione di Roberto C (e,direi,e’ una garanzia!),di Mad Max sulla Vavassori, di Gabri’ sui Costi dell’Img e perfino di Nikolic il cui contributo,al di la’ dell’ironia,e’ fondamentale. Da parte mia ho preso lucciole per lanterne e ho sparacchiato (a salve) contro Enzo (e mia moglie contro Stefar), i miei due Coaches Preferiti!!!… Ma questo Blog e’ veramente VIVO, questo BLOG e’ veramente non dico importante,sarebbe troppo, ma STIMOLANTE, questo si,concedetemelo, e qualcosa, da tutto questo scambio spesso frenetico di informazioni e metodiche, si puo’ davvero imparare. Io l’ho sicuramente fatto.GRAN FINALE CHE REPETITA IUVANT: Ma perche’ il sogno si avveri le condizioni essenziali sono due: primo, e’ la capacita’ di sognare e secondo…: la perseveranza nel sogno…

Collegamenti sponsorizzati


1198 Commenti a “Bambini prodigio con racchetta
Come aiutare tuo figlio
a diventare campione
Nono Riassunto”

  1. claudiotn scrive:

    Complimenti stefano! Ma non doveva essere un riassunto? :)

    Volevo segnalare l’articolo di Fabrizio Tropiano sul sito della FIT Lazio (Pallonetto n.58). Un suo commento sul Lemon Bowl e sui comportamenti dei genitori…

    http://www.federtennis.it/lazio/public/txt/pallonetti%20%20%20morali%20%20n58.pdf

    Per quanto riguarda il discorso svincolo. Ho appena firmato il nulla osta per la vincitrice del Lemon Bowl under 18, senza chiedere indennizzi per lo svincolo. Spero che diventi una buona usanza per tutti!
    A presto

  2. max scrive:

    per la prima volta ricomincio dopo il mega e stupendo riassunto di NO CRYSTAL (scherzo ovviamente!!!!!!). ho fatto il copia incolla degli ultimi post prima del riassuntone perchè erano l’inizio di un progetto coinvolgente e che dalle prime risposte potrà riscuotere successo, così ricomnciamo da lì:

    # max scrive:
    9 Gennaio 2008 alle 23:10

    stefano perchè così tanto tempo?????? scherzo ovviamente, beh insomma nn troppo…

    cmq che questo sia il cuore pulsante del blog è fuori discussione ma credo che manchi UN GRANDE INCONTRO ANNUALE come riconoscimento ufficiale. dobbiamo organizzarlo per forza, (magari cambiando ogni anno) una volta a metà strada in toscana, oppure in estate seguendo la carovana del nike junior tour, tutti con i ns ragazzi come se fossimo dei tifosi al loro seguito, guardando tutti insieme i loro match e scambiandoci poi delle opinioni per poter crescere ancora, ascoltando anche un pensiero che nn arrivi direttamente dal ns cuore, oppure altrove. l’importante è che si organizzi perchè il web è bello moderno e di moda ma pur sempre virtuale mentre i ns sogni sono molto terreni. poi chissà, da cosa nasce cosa, chissà mai che una mobilitazione del genere possa suscitare qualche interesse, anche perchè solo dalla competizione normalmente esce qualcosa di buono e nessuno di noi vorrebbe “sfigurare”. poi con l’aiuto di ubaldo chissa mai che il tennis italiano possa capire che le cose stanno cambiando e che ci sono tanti ragazzi che vogliono sfondare ma devono essere aiutati, incentivati e nn allontanati o indirizzati male.. in + normalmente a me piace guardare negli occhi le persone con cui parlo quindi…..sinceramente rimarrei deluso se nn si riuscisse ad organizzare una cosa del genere perchè vorrebbe dire che il solito singolarismo tutto italiano ha avuto la meglio una volta ancora e le speranze di un cambiamento radicale svanirebbero. si svanirebbero xchè se aspettiamo la fit sarebbe come aspettare che i ns politici si abbassino lo stipendio…
    # andrew scrive:
    9 Gennaio 2008 alle 23:21

    …mio figlio mi ha fatto incazzare…non so se lo porterò ancora a tennis…addio…
    # Jho scrive:
    10 Gennaio 2008 alle 09:11

    Ragazzi vi seguo in “religioso silenzio” dal Post n. 1 (incredibile ma vero)
    Non sono mai intervenuto perche’ sono qui’ per imparare
    Ho una bimba di 5 anni e da circa 2 anni ha iniziato a giocare a tennis (siamo sulle 3 ore a settimana , 1 di corso con altri bimbi e 2 con un maestro da sola)
    Come vi dicevo sono qui per imparare a come muovermi per dare le maggiori possibilita’ di evoluzione tennistica a mia figlia.
    Volevo solo congratularmi con Voi per tutte le informazioni e spunti che date in questo blog che ritengo unico nel suo genere (ovviamente nel tempo mi riservo la facolta’ di “rompere i marroni” a chi ormai ha un dossier sulle accademy del pianeta (uno a caso) o a chi sta’ facendo fare a mio avviso un lavoro mirato di rara efficacia .. (un Max a caso) )

    Unico appunto che posso fare su questo blog e’.. non si puo’ dividere la pagina in piu’ pagine ?? Non so’.. tipo 20/30 interventi a pagina .. diventerebbe piu’ facile da seguire

    Continuate cosi’
    # andrew scrive:
    10 Gennaio 2008 alle 12:28

    arieccome…

    Mi candido ufficialmente per invitare Max e tutti quanti a Bassano (Vi). Ci sono un paio di circoli, uno dei quali fa una buona attività agonistica giovanile che magari potrebbero essere interessati ad ospitarvi. Un solo campo in duro, thou. Ma nelle vicinanze c’è anche un palazzetto comunale con campo in simil-ghiaccio.
    Fine febbraio?
    # fulvio scrive:
    10 Gennaio 2008 alle 12:44

    certo che l’idea di un raduno dell’ UBALDO SCANAGATTA BLOG ”GENITORI E FIGLI….” sarebbe una cosa interessante, confrontandoci e discutendo dal vivo sarebbe fantastico,Max la tua idea credo potrà andare avanti,scegliamo la location e il periodo,credo che potremmo essere tanti a consigliarci a vicenda!

  3. max scrive:

    credo che prima di tutto si debba sapere chi vorrà parteciparci per vedere un po’ le regioni d’appartenenza, poichè se si organizza durante un torneo allora la location può nn essere determinante, altrimenti sarebbe meglio organizzare più o meno a metà strada da tutti….

  4. anto scrive:

    GRANDISSIMO STEFANO GRAZIA,!

  5. max scrive:

    l’articolo di trompiano mi ha lasciato letteralmente di stucco. ecco l’esempio lampante di quello che ho sempre sostenuto sulla nn cultura di base e sportiva ma soprattutto sulla maleducazione a cui ormai tutti (o quasi) si sono abituati e con cui pensano e sperano (e poi si abituano a pensarlo) di riuscire a cambiare l’esito delle partite qui da noi. ed il ns gruppo dovrà avere questo come primo obbiettivo, posare la prima pietra indicando la giusta strada prima di tutto alle famiglie che poi conseguentemente potranno indicarla e rammentarla ai propri figli…

  6. atti scrive:

    Certo che se Nicholas diventa un TOP PLAYER l’addetto stampa/pubblic relation … c’è l’ha già in casa !!
    Ottimo.
    Ciao.

  7. max scrive:

    ovviamente complimenti a claudio, primo (e spero nn ultimo) esempio di come ci si dovrebbe comportare…

  8. roberto commentucci scrive:

    Cari amici, tutte le strade portano a Roma…
    Sebbene ancora non direttamente interessato (mio figlio ha da poco compiuto 3 anni e per ora farà un anno di nuoto, poi vedremo) sarei ben felice di partecipare all’incontro, e credo che un’occasione di ritrovo potrebbe venire con i prossimi Campionati Internazionali.
    Che ne pensate?

  9. max scrive:

    rileggendo il mega riassunto colgo l’occasione x dare un paio di info:

    a palazzolo sull’oglio (sede della vavassori academy, quindi a poche centinaia di mt) c’è una buonissima scuola che propone corsi diurni/serali/ e addirittura a domicilio di vario genere con costi che vanno dai 3.000 ai 4.500 euro (x i corsi a domicilio).

    sono anche venuto a sapere che x i + piccoli (anche nn condividendo, ma cmq è una info che potrebbe interessare a qualcuno) esiste la possibilità CEPU (che da come ho capito ti mette a disposizione in video tramite internet uno o + maestri/prof personali) al costo di circa 7.000 x anno

  10. stefano grazia scrive:

    ’sarebbe meglio organizzare più o meno a metà strada da tutti….’

    …quindi direi Tangeri,in Marocco? (a parte che ad Abidjan c’e’ un Club Med con 20 campi…)

  11. Nikolik scrive:

    Incredibile lavoro, Stefano, veramente incredibile!
    ma non facvciamoci distrarre e riiprendiamo le fila del ragionamento.
    Io, ad esempio, ho molto apprezzato il penultimo intervento di Roberto Commentucci, quello in calce al precedente riassunto, tanto per intenderci.
    L’unica cosa che, veramente, non comprendo, è il motivo per cui, nel fare un esempio, abbia nominato proprio Corinna Dentoni.
    Con tutti i migliaia di casi che poteva citare, perché proprio la mia campionessa????

  12. stefano grazia scrive:

    ALLORA,UN PAIO DI COSE PER RICOMINCIARE (che si sono perse fra l’invio del Riassuntone e la sua Pubblicazione):

    Prima di tutto un UPDATE (aggiornamento) alla nostra Rubrica SCONTRI FRA TITANI ?TUTTI CONTRO TUTTI e (a rotazione) TUTTI CONTRO MAD MAX…Non ho fatto a tempo a spedire il RIASSUNTONE_RICOMINCIAMO DA 9 che Mad Max aveva gia’ aggiunto un paio di scalpi alla sua cintura (Tanti nemici tanto onore…il mio cuore vola alto come un falco!)
    Certo, Mad Max e’ spesso eccessivo (o solo Larger than Life?)e forse alla lunga puo’ risultare pesante da digerire ma , e mi riferisco allo scontro con huntwolves & co.,qui cosa succede? Che uno legge il suo ULTIMO POST, estrapola una Frase Oltraggiosa (se uno non conosce ne’ il soggetto ne’ gli annessi e I connessi)e parte in quarta NON avendo letto appunto tutto quanto scrive Max su Educazione, Valore del Lavoro,Valore e Importanza della Vittoria sotto i 12-14 anni (zero,soprattutto se ottenuta giocando la palletta)e poi sulla figlia felice, che si diverte, che e’ brava a scuola,che e’ educate…
    Allora non vorrei che qui nessuno si rendesse conto che siamo noi (voi)a farci (farvi) questa idea di infanzia rovinata, tempi grami,stenti e angoscie mentre Alessia e’ li’ beat ache si diverte,gioca,studia ed e’ felice di stare col suo papa’ e la sua mamma…E allora, non sara’ mica poi invidia?

    HuntWolves a mio modesto avviso scrive con molta pacata saggezza cose sbagliate (oh, la mia e’ una opinione) e non so perche’ mi ha ricordato la imitazione di Bertinotti da parte di Guzzanti al Pippo Kennedy Show con la Dandini chef a ah si,pero’,e’ vero per poi essere interrotta da Bertinotti/Guzzanti che dice: MACCHECCAVVVOLO DICI? NON CAPISCI CHE STAVO SCHERZANDO E DICENDO UN MUCCHIO DI STRONZATE???
    Scherzi a parte, quelle di Huntwolves non saranno stronzate vere ma stronzate idealmoralistiche si: Scrive infatti CacciaLupi (Se voleva essere ricordato piu’ epicamente come Il Cacciatore di Lupi doveva scrivere: The Wolves Hunter) ‘ ma vorrei ricordare che sono stati bambini che “hanno deciso di diventare campioni” e non che avevano un padre che li voleva far diventare tali.” MA FIGURIAMOCI!!!! A parte che non e’ che si sia tutti Negrieri con la Frusta e che si stia brutalizzando I nostril pargoli come magari indubbiamente qualcuno fa, quello che scrive HW e’ semmai ed anzi DA SEMPRE (cioe’ da 1500 posts)il tema di fondo di questo Blog e cioe’ se al giorno d’oggi uno possa svegliarsi a 14-16 anni un mattino e decidere di voler diventare un campione di un qualsiasi sport…Una volta non era possible solo nella ginnastca Artistica ma Ora non e’ possible nemmeno negli Sports in cui devi aspettare 18 anni per avere la patente!!!

    Fulvio infatti e’ intervenuto,lui di solito cosi’ parco, decisamente e le sue parole pesano come macigni: dietro ogni Giocatore di Tennis (e piu’ in generale dietro ogni Campione Sportivo ma nel Tennis in particular modo) c’e’ un Padre o una Madre e se va bene anche Tutt’e Due (che invece a volte uno dei due e’ contrario o scettico-vero Ubaldo?- e crea conflitti o sensi di colpa alla lunga spesso fatali). Ed e’ inutile nasconderci dietro un ditto,cercare di convincere gli altri per convincere noi stessi o meglio placare rimorsi e/o sensi di colpa: in Italia non mancano Campioni MA MANCANO I GENITORI DI CAMPIONI (quelli che preferiscono vedersi il match di calcio in tivu’ piuttosto che giocare due ore a tennis col proprio figlio con la scusa poi che sono bambini,non bisogna esagerare… O se va bene, che preferiscono giocare loro con un amico piuttosto che smarronarsi due ore col proprio figlio…

    L’ATTI Fenomeno chiosa: se il “tentativo” è vissuto in modo equilibrato, le ore (e gli Euri) spesi con i ns. figli non saranno trascorsi invano qualunque sia il risultato finale’’ ed io credo che anche se l’abbiamo scritto in diversi a turno (e non dimentichiamo, spesso l’ha scritto e ripetuto proprio quell Cattivone di Mad Max) va benissimo continuare a ribadirlo.

  13. andrew scrive:

    CODICE DI CONDOTTA PER GENITORI

    a. Condurre il figlio/a all’incontro con congruo anticipo sull’inizio della gara.
    b. Soffermarsi alcuni minuti per ricordare al figlio/a il comportamento corretto da tenere in campo + le regole.
    c. Allacciargli/le le scarpe, se non sono state dimenticate a casa.
    d. Stemperare la tensione eseguendo il numero della foca o familiarizzando con gli altri genitori o altro.
    e. Accertarsi che abbia preparato quanto necessario per la partita e piazzarsi strategicamente in posizione defilata accanto a madri carine (x padri) e padri fighi (x madri).
    f. SEGUIRE L’ANDAMENTO DELLA PARTITA SOFFRENDO A LIVELLO DI DIAFRAMMA MA CON SORRISO ALLA DALAI LAMA.
    g. Se già compiuto il punto B, NON INTERVENIRE IN ALCUN CASO NELLA PARTITA (tranne rapimenti, terremoti, ecc.)
    h. INCORAGGIARE E APPLAUDIRE I DUE GIOCATORI MOSTRANDOVI INTERESSATI E PARTECIPI ALL’INCONTRO.
    i. Al termine, mostrarsi entusiasti e comunque positivi per la prestazione del figlio/a, anche in caso di sconfitta. Se capaci, analizzare qualche punto positivo e qualche punto negativo.
    l. Mandarli in doccia e quindi merendina con grassi idrogenati.
    m. Evitare assolutamente che il tutto si trasformi in una sofferenza.
    n. Evitare assolutamente che il tutto si trasformi in una insofferenza.
    o. Tornare a casa fieri di nostro figlio/a.

    …e vissero tutti felici e contenti…

  14. fulvio scrive:

    …e …nel frattempo dalla lontana Africa due pazienti in fin di vita telefonano alla segretaria di Stefano l’Africano invocando …AIUTO!!! di risposta la gentile signorina dice: ” il dottore è introvabile” deve finire i RIASSUNTI DEL BLG DEI GENITORI E FIGLI” NE VA DELLA VITA O DELLA MORTE DELL’UNICO TOPIC CHE SOPPRAVVIVE DA MESI NEL BLOG DELL’UBALDO!!

  15. stefano grazia scrive:

    Andrew: ineccepibile. Tra l’altro sembra scritto da Marcos Prima Maniera (scrive ancora cosi’ ma ci frequenta piu’ di rado). Sono convinto che anche Max sottoscriva (lo scrivo perche’ qualche superficiale potrebbe avere dei dubbi).
    Ci sono sempre riuscito? In partite di Torneo:SI.
    E voglio ricordare che quando 3 anni fa mio figlio gioco’ il primo torneo a Luanda e perse alla prima partita 4/6 contro un bimbo di 2-3 aa piu’ grande alla conclusione del match io saltai in campo per correre ad abbracciarlo e consolarlo(e lui mi mando’ via,mi rifiuto’, non voleva nessuno…ognuno ha i suoi tempi, 5-10′ dopo era gia’ ok)
    Diverso il Discorso durante gli Allenamenti: li’ potrei essere scambiato a volte per il Mostro di Lochness o almeno per il Sergente di An Officer and a Gentleman (ma solo quando si comporta male o non s’impegna e allora comincia la tiritera del vedere fino a che punto si puo’ tirare la corda prima di romperla e tu giungi alla conclusione che e’ meglio incazzarsi subito e di brutto, fare insomma la frittata e ricominciare che stare a perdere 2-3 ore… Da Bollettieri lo chiamano a rete, lo salutano e ci rivediamo nel pomeriggio…ma loro possono,hanno tutti i campi e tutto il tempo che vogliono, tu hai solo quelle due ore li’…
    Sugli Ultimi Tre Punti:
    m.Evitare assolutamente che il tutto si trasformi in una sofferenza.
    n. Evitare assolutamente che il tutto si trasformi in una insofferenza.
    o. Tornare a casa fieri di nostro figlio/a.
    E’ VERO…ma e’ anche vero che a un certo punto dipendera’ anche da tuo figlio/a…voglio dire: se si comportano come dei teppisti, durante il match non dico niente ma poi quando andiamo a casa qualcosa bisognera’ pur dire altrimenti e’ inutile poi continuare a parlare di quel paio di schiaffoni (metaforici o meno) in piu’ che i genitori di macenroe e cane’ avrebbero dovuto elargire …Io dico sempre a mio figlio: ogni cosa ha una consegfuenza: ti comporti bene, sei premiato…ti comporti male, sei punito … (OCCHIO: non sto parlando di vittorie o sconfitte: sto parlando di comportamento…il che significa anche il dare tutto se stessi, l’aver ben combattuto,etc etc etc E non e’ nemmeno che uno comportandosi bene-il che dovrebbe essere la norma-debba essere premiato sempre,e siamo d’accordo: il fatto di vincere a volte dovrebbe essere un premio di per se stesso (lo dice colui che aveva promesso la chitarra elettrica in caso di vittoria nel Primo Torneo…Infatti mio Figlio dopo la vittoria nel Secondo mi ha chiesto: E adesso cosa mi regali? ) (Gli ho dovuto spiegare alcune cosette, al piccolo mercenario). Comunque, anche questo l’abbiamo gia’ scritto: a fare il Genitore comunque sbagli, figuratevi un po’ a fare il Tennis Parent… Ma anche questo potrebbe essere un argomento da dibattere: come ci comportiamo in caso di sconfitta? l’ideale e’ fare come Enzo che ferma la macchina e si mette a giocare a calcio col Piccolo Sebyma li’ era facile: Seby aveva dato tutto ed era triste e dispiaciuto…Cosa facciamo invece quando il Nostro Pargolo si e’ comportato come un Johnny Mac in erba e ha vinto? O come il Peggior Cane’ e ha anche perso?
    Ce ne torniamo a casa comunque fieri?

  16. roberto p. scrive:

    splendido Andrew; penso che me lo farò stampare sui capi d’abbigliamento che uso per accompagnare la bimba ai tornei.
    …devo riprendere gli ultimi 900 interventi: sono rimasto indietro e sono terrorizzato all’idea.

  17. pibla scrive:

    Allora, il decalogo di Andrew è semplicemente fantastico, roba da Stefano Benni o da Michele Serra in forma!!!
    Sono già alcuni giorni che rimugino, esattamente come fa Max, sull’altrettanto fantastico intervento di Stefano in cui spiega alcune cose sul medesimo Max e sono d’accordo con Stefano su tutta la linea, è giusto che intervengano sempre più persone in questa sezione perché aumentano i contributi, però chi vuole interagire con Max è bene che come minimo abbia letto il riassuntone, perché se comincia estrapolando alcune sue frasi qua e là, non ha un’idea chiara della situazione e sopratutto si perde parecchi contributi interessanti che fanno, per così dire da cornice a tutto il resto del suo ragionamento (cioè, posto che alla base di tutto c’è il divertimento, avere un buon rapporto col proprio figlio/a, dargi una bell’educazione e curarne il rendimento scolastico, tutelarne sempre e comunque la salute [CORNICE], ecco tutto quello che si deve cercar di fare perché acquisisca in tempo utile certe qualità/capacità che sennò poi saranno molto difficili da acquisire e cercare, in prospettiva futura, di fargli rendere il massimo di quello che può fare, cercando di farlo/a diventare un campione [CONTENUTO].
    Per il resto sottoscrivo in pieno anche quelo che ha ultimamente scritto Roberto.
    Il riassuntone è bellissimo ed è lunghissimo, in pausa pranzo, leggendo alla velocità della luce, mi sono fermato al punto cinque.
    Il ritrovo sarebbe bellissimo, durante gli Internazionali mi sa più di ritrovo generale del blog ma va bene comunque, sennò si può fare una cosa anche un pochino più ristretta di chi solitamente scrive o legge questa sezione, però ovviamente andrebbe fatta coincidere con uno dei passaggi di Stefano per l’Italia,…..a proposito ma bisogna assolutamente essere genitori o basta essere frequentatori di questa parte di blog???
    Scherzo…

  18. max scrive:

    beh così è esagerato e poco professionale cmq meglio così che aggredire il giudice arbitro!!!!

    cmq per quanto mi riguarda il giorno del match è così organizzato:

    la mattina sveglia abbastanza presto, colazione, poi un’ un’oretta tra riscaldamento fisico e tennis, infine ancora stretching. libera fino all’ora di pranzo (che varia a secondo dall’ora in cui è programmata la partita). 45min prima dell’inizio ci troviamo al campo dove dopo il cambio di vestiti (e informatisi del reale orario di inizio)cominciamo con il riscaldamento fisico di ca 20 minuti e poi 5 minuti li usiamo per curare gli ultimi dettagli. il match lo seguo come al punto F di andrew (senza il sorriso purtroppo..) cercando di nn parlare. ogni tanto mi scappa qualche piccolo gesto e/o segnale cmq sempre incitando ed applaudendo i punti belli di entrambe. applausi alla fine cmq sia nadata doccia e merenda. niente sofferenze ed insofferenze mentre per l’analisi aspetto la sera. fieri sempre, xchè come + volte detto per ogni genitore il proprio figlio è e sarà sempre il nr 1 cmq vada. per noi poi che sappiamo già come andrà a finire è ancora + facile!!!!!! AH AH AH

  19. gio92 scrive:

    “# andrew scrive:
    9 Gennaio 2008 alle 23:21

    …mio figlio mi ha fatto incazzare…non so se lo porterò ancora a tennis…addio…”

    oh ma dico che succede ?! ieri sera stessa cosa capitata a me….. prima arrivo a casa di corsa perchè alle 18 c’è il campo prenotato…..durante il tragitto parlando con il figlio scopro che casualmente invece di fare TUTTI i compiti, travisando la parola TUTTI ne aveva fatto solo una piccola parte….inziando ad inca…alterarmi per il fatto (già capitato altre volte) gli preannuncio una ripassata a tennis così impara….lui sbruffoneggia….dopo il minimo palleggio ammesso (vuole solo fare partita) sul 2 a zero (per me) inizia a rubare senza limiti (ma nei miei confronti sa che la cosa puo’ passare) ma soprattutto a piagnucolare ed inveire diminuendo sempre più l’impegno……fino a termine anticipato della partita per mia totale perdita di pazienza……

    grazie per il decalogo, spettacolare !

  20. max scrive:

    mica male l’idea del club med…..peccato che nn so in quanti verrebbero, cmq visto che credo di essere uno di quelli con meno problemi di lavoro spostamenti ed impegni (al massimo avrò con me il pc con cui potremmo dare aggiornamenti live dell’avvenimento) decidete voi come dove e quando…

  21. kill bill scrive:

    Fantastico lavoro Stefano .
    All’adunanza ci vengo volentieri.
    Porterò la Katana perchè con Max non si sa mai.
    Egoisticamente preferirei in occasione di un Nike ( a proposito sapete quando esce il calendario ? ) per unire l’utile al dilettevole.

  22. andrew scrive:

    “Ce ne torniamo a casa comunque fieri?”

    …giusta osservazione StefanoGrazia…

    Tuttavia, al punto b. dovrebbe essere già stato messo in chiaro ciò che ci può rendere fieri di lui e ciò che ci si aspetta da lui come giocatore e personcina in quel rettangolo di gioco.

    Se il bimbo è stato IRRISPETTOSO delle nostre direttive (sia buone che cattive):
    - punirlo fino alle estreme conseguenze (interruzione del suo conflittuale rapporto con il rettangolo di gioco)
    Se il bimbo è stato RISPETTOSO delle nostre direttive (sia buone che cattive):
    - essere fieri di lui ed eventualmente premiarlo con esternazioni di felicità o bene materiale.

    Il “sia buone che cattive” vuole significare che spesso certi comportamenti sono indotti o tollerati a monte (dal genitore o maestro) ma per il bambino comunque sono direttive neutre. Ripeto, tantissimi confondono maleducazione, rabbia, arroganza, isterismo, paura, prepotenza, ecc. con carattere forte. Tutti ne abbiamo un po’ di questi tratti, alcuni ne abusano…

  23. pibla scrive:

    Lo sai Nikolik perché Roberto ha fatto l’esempio di Corinna? Perché tutte le altre e gli altri sono spariti Nikolik!!
    Corinna è una delle pochissime che, a prezzo di grossi sacrifici e di un grosso rallentamento nella propria carriera, è riuscita in qualche modo a rendere più aggressivo il proprio gioco che all’inizio aggressivo proprio non era e credo che tu lo sappia meglio di chiunque altro, tutti gli altri che da fanciulli sulla “terra pesante” vincevano giocando regolare e sbagliando meno dell’avversario con gli anni sono stati risucchiati e spazzati via e non ne è rimasta notizia se non forse in qualche albo d’oro di tornei under 12 ed under 10. Corinna no e forse questo è il più grande complimento che le si può fare, anche se rivela un suo grosso limite che si porta dietro ab origine….

  24. fulvio scrive:

    riporto qui il bellissimo articolo datto da Riccardo Piatti su come deve essere il cammino per diventare dei campioni ,Articolo tratto dalla rivista “Tennis Italiano” di Gennaio (pagine 6-7)

    Il mio lavoro è far crescer i giocatori. E’ il mio impegno normale di tutti i giorni, è appassionante, mi impegna a fondo anche se fa riferimento a una serie di principi in realtà molto semplici. Li spiego ancora una volta.
    Partiamo dalla constatazione che i ragazzi che giocano a tennis in Italia sono tantissimi. Il fatto che raggiungano livelli alti, come quello dei “pro”, dipende solo dalla mentalità. Che devono avere sia giocaotre che allenatore perchè devono effettuare insieme un percorso di crescita continuo e progressivo per raggiungere i risultati che si prefiggono. Questo per me è normalità. E come lo è per me, lo è per tutti i miei colleghi che lavorano a fianco a fianco dei giocatori sul circuito professionistico.
    Tutto normale dunque (per me) quello che ho trovato andando un mese fa, insieme a Ivan Ljubicic, a Caldaro, in Alto Adige, dove Massimo Sartori allena Andreas Seppi e Simone Vagnozzi, e dove Marco Boesso segue Karin Knapp. Ho potuto apprezzare di persona la bontà del loro lavoro. Hanno obiettivi ben chiari e lavorano su questi. Hanno puntato tutto su un progetto: un campo del circolo è a disposizione di Seppi e della Knapp; un altro campo è per un gruppo preagonistico di bambini, e un terzo campo va alla Sat. I dirigenti hanno indirizzato tutto il circolo verso i risultati e la qualità. Altra cosa che per me è normale. Quello che mi è sembrato fuori dal normale è trovare un tale ambiente, con quella mentalità e quelli allenatori, in un semplice circolo, di una piccola località.
    Questo tipo di mentalità è quello che io sto cercando di far recepire alla Federazione da anni. Spingo perchè il settore tecnico vada fortemente verso un’impostazione di alta qualità.
    Quando sono a Montecarlo, per me è normalità che Ljubicic si alleni con Volandri al mattino, abbia un preparatore atletico che lavori solo con lui e un allenatore (io) che si dedica solamente a lui. Per me è normale che ci sia un osteopata a 20 metri da casa nostra che può riceverlo se ne ha bisogno, in qualsiasi momento. E’ normale avere sempre campi a disposizione , come una pista d’atletica. E che se serve un dietologo, si prenda il migliore. E’ normale che su un giocatore che deve competere tra i primi 10 o i primi 20 si applichi questo metodo di lavoro.
    Vederlo applicato nella realtà di un circolo come Caldaro mi fa ricordare i primi tempi delle Pleiadi, a Torino. E mi fa pensare quali enormi possibilità avrebbe una Federazione, rispetto a un Club, di andare a fare qualità. Cosa che continua a non fare, come ho detto apertamente anche a Renzo Furlan, direttore tecnico Fit, durante la settimana che ho passato a Tirrenia, prima di recarmi a Caldaro.
    Ripensavo a quando, ormai vent’anni fa, lavoravo per la Fit al centro Tecnico di Riano. Ho seguito per i primi due anni un gruppo di cinque ragazzi: Furlan, Caratti, Brandi, Mordegan e Pennisi. Poi Pennisi andò via, restarono gli altri. Non c’era una palla che che loro non mettevano in gioco che mi sfuggisse. Non c’era un allenamento fisico che io non conoscessi. Gli stavo dietro anche nei week-end: li allenavo il sabato e per la domenica organizzavo delle amichevoli o li portavo al Luna Park. Gli stavo addosso come un cane.
    Quando siamo andati via da Riano, lasciando l’ambito federale, andammo a Moncalieri, alle Pleiadi. Per non farli distrarre vivevo nello stesso appartamento di Caratti e Furlan; Brandi e Mordegan, in un altro lì accanto. Ci allenavamo tutta la settimana, sabato mattina compreso. Poi davo loro il via libera ma volevo che se ne andassero e ritornassero la domenica sera. Non mi piaceva che rimanessero nel club perchè c’era la mentalità sbagliata dei soci.
    Ho lavorato su tutto, sono stato loro molto vicino perchè volevo che crescessero con la mentalità giusta, che pensassero solo a giocare a tennis e a mogliorare le loro prestazioni. E ciascuno di loro ha espresso quello che sappiamo.
    Con questo mio retroterra, mi è venuto d’istinto il confronto tra quello che avevo visto per una settimana a Tirrenia e quattro giorni dopo a Caldaro. Quando ero in Alto Adige mi sono detto: qui fanno qualità, non là. A Tirrenia avevo visto 18 ragazzi che facevano riscaldamento e stretching con un solo preparatore atletico. Lo stretching a 15 o 16 anni è fondamentale per la crescita ma se non lo fai bene, è meglio se lasci perdere.
    Su queste cose io non ho mai lasciato perdere. I miei giocatori li seguivo quando facevano stretching, li ho portati anche a fare yoga. Andavo a cercare i professionisti che potessero insegnare loro qualcosa di utile. Li ho portati da Alfio Caronti, il chiropratico. Che li visitasse e controllasse che fossero al top!
    Andavo a cercare il massimo per loro, dovunque potessi trovarlo.
    Per far capire ancora meglio lo spirito che ci animava è è significativo un episodio che riguarda Tomas Smid. Alle Pleiadi, il primo anno, il presidente Carlo Bucciero aveva dato ai ragazzi un ingaggio per giocare nella squadra di Serie A. Ognuno di loro aveva un conto corrente con me e aveva dei soldi in banca. Dovevano servirci per le spese di tutto l’anno. Alla fine della stagione dividevamo le percentuali. Io prendevo una percentuale di quello che avevamo guadagnato. Se non avevamo guadagnato niente, non prendevo niente. Detto questo, loro giocano la Serie A e giocano contro Tomas Smid, che secondo me era un professionista molto serio e valido (aveva vinto la Davis con Lendl). Sono andato da lui e gli ho chiesto quando volesse per passare quattro giorni con noi alle Pleiadi. Mi chiese 1000 dollari al giorno. Io andai dai ragazzi: quella volta non c’era Brandi, c’erano solo Furlan, Caratti, Mordegan e Baldoni, che era venuto a Torino per la Serie A. Feci loro la proposta. Antefatto: prima ne avevo parlato con Bucciero, che mi aveva detto: “fallo venire che al limite ti do io i soldi”. Io gli avevo risposto: “grazie, no! Visto che abbiamo questi soldi in banca, voglio che i ragazzi ci mettano del loro, voglio vedere la loro reazione!”. Dunque vado da loro e spiego che secondo me vale la pena di spendere i nostri soldi per Smid. Sono 4000 dollari per 4 giorni: li dividiamo, 1000 dollari a testa. Baldoni (che non era un mio giocatore) mi risponde di no. Gli altri tre mi dicono di sì. Avreste dovuto vederli. Gli stavano attaccati dalla mattina alla sera: persino mentre era in sauna e quando andava a pranzo e a cena. Stavano spendendo soldi loro. Alla fine ce li mise Bucciero, che in quel periodo era grandioso. Però a me quell’esperienza era servita per sviluppare nei ragazzi un certo tipo di mentalità. Mi avevano dato il segnale che mi attendevo.
    Quelle sensazioni le confrontavo con quei 18 ragazzi visti a Tirrenia. lì per terra a fare stretching. Se questi sono i 18 migliori che abbiamo in Italia, mi è venuto istintivo pensare, i preparatori fisici che li seguono dovrebbero essere almeno 5 o 6. Altrimenti come si può fare un lavoro di qualità? Il lavoro deve essere praticamente personalizzato.
    Ribadisco, e lo farò all’infinito, questa dovrebbe essere la normalità. E infatti così si lavora ad alto livello. Lo fa Fanucci con Volandri, Pistolesi con Bolelli, Rianna con Starace e tutti gli altri.
    E per chiarire ancora meglio la questione bisogna tornare su una questione fondamentale: al tennis di alto livello arrivano i normali, non quelli sopra la norma. Uno che è 120 del mondo pensa che il numero 10 sia un fenomeno. Non è vero: semplicemente ha fatto meno cazzate lungo il percorso e sa esprimere meglio quello che è capace di fare. Sono gli altri, quelli che non fanno le cose come dovrebbero, gli anormali. Federer stesso, è uno normale: ha fatto tutte le cose che doveva molto meglio degli altri.
    Noi in Italia per problemi di educazione, di ambiente e di mentalità fatichiamo a esprimere il nostro valore e molte volte non riusciamo a farlo. Un altro esempio: Ivan Ljubicic. E’ uno normale, come tanti altri. Ha seguito tutto un processo di crescita normale ed è arrivato ad esprimere un livello da n.3 del mondo.
    Per arrivare dunque basta essere normali e fare le cose giuste, lavorare con qualità, come si fa nel resto del mondo. Mi domando allora: perchè da noi lo possono fare i privati e il settore pubblico, cioè la Federazione (che avrebbe più risorse), no?

  25. max scrive:

    fantastico fulvio, era proprio l’articolo da me citato qualche post fa….

  26. daniele riva scrive:

    Egr. dott. Grazia, per un attimo mi ha ricordato quelle manifestazioni pubbliche dove i presenti sono pervasi dallo sconforto nel momento in cui lo speaker annuncia l’intervento dell’autorità municipale presente, che portando i saluti dell’Amministrazione Comunale esordisce sempre con l’immancabile frase….”sarò breve ! ! !”
    Ma quanti siamo che due o più volte a settimana, sfidiamo le leggi della fisica e la selva di autovelox a lato strada per arrivare puntuali all’ora di tennis ? ? ! !
    Caro gio92, i cuccioli sono fatti così…di ogni razza animale…prima ti fanno in..azzare e poi ti fanno gli occhioni come il gatto di Shrek e ciccia, l’ink….zzatura svanisce.
    Giusto stasera, dopo aver fatto la tratta Sestri Levante-Parma a volo radente per rispettare la sua ora di lezione, durante il trasferimento verso il circolo tennis, mi dice candidamente di non avere fatto i compiti ! ! Al mio eseguire l’ inversione ad U per tornarcene a casa lui, con gli occhioni che ho descritto poc’anzi, esordisce con un…” quando vincerò il primo torneo importante, con il premio in denaro ti regalerò quell’AUDI sportiva che ti piace tanto…” ho subito pensato al motto del dott. Grazia che copio e incollo….Ma perche’ il sogno si avveri le condizioni essenziali sono due: primo, e’ la capacita’ di sognare e secondo…: la perseveranza nel sogno…
    Ho girato di nuovo l’auto e l’ho portato dal maestro…..

  27. max scrive:

    attualmente i confermati al raduno sono:

    mad max
    andrew
    fulvio
    roberto commentucci
    pibla
    kill bill (senza Katana)

    stefano è ovvio che se c’una data in cui esiste la possibilità che tu ci sia organizzeremo in quel periodo, anche perchè senza di te mancherebbe qualcosa. alternativa che ci si organizzi con una video conferenza….

  28. marcos scrive:

    anchio, come fulvio, riporto qualcosa qui ed è ciò che ho appena scritto su tennisteen, leggendo le parole di riccardo:

    o la federazione (e suoi eventuali partners privati) ha i soldi per seguire (a casa loro, nel loro circolo, garantendo coach, preparatore fisico e medico federali) un certo numero di ragazzi, dai 14 anni fino al diploma/maturità, sottoscrivendo con il circolo un contratto che preveda la disponibilità delle strutture, e, poi, assegna ai 2/4 migliori over18 un pool di allenatori federali (2 allenatori, 2 preparatori, 2 medici in pianta stabile), per seguirli un paio d’anni sul circuito, oppure, tirrenia deve trasformarsi in un’accademia come sopra descritta da riccardo.

    o i soldi si distribuiscono a 10 circoli in giro per l’italia (torino, milano, venezia, bologna, firenze, roma, napoli, palermo, bari, cagliari…per esempio) istituendo delle macroregioni, per garantire solo l’accesso alle strutture e si formano 5 gruppi (per esempio 3 allenatori, 1 preparatore, 1 medico), che girano quotidianamente per il paese, a visionare/seguire/aiutare i ragazzi per i circoli, oppure si concentri tutto lo sforzo economico su tirrenia, per garantirle un’efficienza quasi pari a quelle delle migliori accademie private.

    non credo molto alla seconda strada, quella dell’accademia a tirrenia. bisognerebbe, però, fare due calcoli sulla prima, quella del decentramento e dei pool itineranti.

    naturalmente, affinchè avvenga questo, bisogna che i maestri (ed i soci) dei circoli privati (che seguirebbero e si accosterebbero al lavoro dei federali coi ragazzi scelti) interessati assicurino la loro disponibilità a seguire il progetto tecnico/agonistico federale; l’insegnamento e gli strumenti a disposizione (strutture) devono essere uguali per tutti i ragazzi seguiti nei diversi circoli. la federazione dovrebbe solo occuparsi di fornire il necessario aggiornamento tecnico ai propri coach itineranti ed a sborsare il denaro necessario per farli lavorare e far loro avere i campi a disposizione nei 10 circoli.

    non avendo idea di quanto sia la dispoibilità federale, nemmeno so se l’ipotesi itinerante possa avere qualche possibilità di realizzarsi. la federazione ha un milione e mezzo all’anno da spendere nel settore tecnico? se ha a disposizione “solo” 300000 euro, si provi a fare di tirrenia un’accademia. ma, con questo budget, non potrà competere con le migliori private europee. a tirrenia, infine, arriverebbero ragazzi già tecnicamente ed agonisticamente formati nei cricoli: ognuno col suo metodo, ognuno coi suoi difetti e con le sue qualità. impossibile seguire un percorso tecnico organico.

    10 circoli, o anche meno, costantemente seguiti dei tecnici federali, potrebbero garantire ciò che non può garantire tirrenia, non abbastanza ricca per diventare un’accademia come vuole riccardo (e come vogliamo noi), non abbastanza vicina per seguire i ragazzi che abitano lontano.

    i gruppi itineranti federali non sarebbero certo l’unica strada per provare a sfondare nel tennis: i ragazzi figli di famiglie abbienti possono sempre scegliere di seguire altre strade.

  29. francesco scrive:

    Ancora una volta Stefano non posso esimermi dai complimenti per la passione con cui ci regali i tuoi ormai mitici ed attesi riassunti sei indubbiamente il …trascinatore di questo blog…
    Aderisco alla proposta di Max ;il posto più opportuno potrebbe essere Roma per gli internazionali..

  30. Nikolik scrive:

    Beh, visto che lo ha fatto Marcos, anche io faccio copia e incolla di quanto ho già scritto. Ecco qua.

    Sono completamente d’accordo con quanto ha detto Marcos, con una precisazione: io, ancora più di lui, sono assolutamente contrario al fatto che la Federazione organizzi una accademia, che diventerebbe così pubblica, in alternativa a quelle private e, addirittura, chiaramente in concorrenza con loro.
    Trovo del tutto assurdo che una Federazione si metta a concorrere con i privati.
    Inoltre, i miei rimedi sarebbero ancora più radicali di quelli di Marcos: convinto come sono che una Federazione, qualunque Federazione (non solo quella del tennis), non può essere criticata nè lodata a seconda dei risultati professionistici che raggiunge, io Tirrenia e Formia le chiuderei del tutto.
    Una Federazione deve interessarsi di far crescere il movimento; di far amare il tennis al maggior numero possibile di giovani; di conquistare, nella società sportiva italiana, un posto migliore.
    Non deve assolutamente curarsi di quanti top 100 ha in classifica a fine anno.
    Mi dite che meriti ha la FIGC in ordine al fatto che gli azzurri di Lippi hanno vinto la Coppa del Mondo?
    Tutti criticano la federazione per i risultati, mentre dovrebbero criticarla perché i miei nipotini conoscono di più quella specie di pallacanestro con le pedane rimbalzanti che danno adesso in televisione.

  31. babbo maccari scrive:

    vengo anche io con il mio amico kill bill

  32. andrew scrive:

    …la butto là…

    Mi sembra che trovarsi in occasioni di tornei potrebbe rivelarsi un po’ distraente (tutti a seguire quel figlio o quell’altro, gestire bimbi agitati, orari, ecc.)

    Se invece chiedessimo ospitalità e consulenza (pagata) a Bertino a Marlengo, con invito a Piatti (pagato) per un incontro-confronto sulle tematiche a noi care? Poi, Caldaro non è lontana e un pellegrinaggio là potrebbe anche scapparci…Ognuno di noi potrebbe indicare diverse date di disponibilità e si potrebbe affidare a Luciano Botti del PTR di organizzare il tutto a Marlengo. Ci sono tanti “potrebbe”. Però con una telefonata a Botti, magari…C’è un solo magari.

    Lo propongo perché:
    1. È abbastanza vicino a casa mia.
    2. Sono socio PTR.
    3. Magari una sciata in santa pace mentre i nostri figli giocano ci può anche scappare.
    4. Mi porto a casa delle mele dall’Alto Adige.
    5. È un luogo rilassante.

  33. max scrive:

    aggiornamento sui confermati al raduno:

    mad max
    andrew
    fulvio
    roberto commentucci
    pibla
    kill bill (senza Katana)
    babbo maccari
    francesco

    stefano è ovvio che se c’una data in cui esiste la possibilità che tu ci sia organizzeremo in quel periodo, anche perchè senza di te mancherebbe qualcosa. alternativa che ci si organizzi con una video conferenza….

    nikolik guarda che le critiche alla fit sono partite dopo che loro hanno sbandierato i loro pseudo risultati ai quattro venti…..se poi appena un giovanissimo si fa notare lo chiamano ai vari raduni è ovvio che se questi vengono organizzati male venga fatto notare. quindi o le cose sono fatte come si deve (ed è giusto che chi vive tutti i gg sui campi dia loro dei consigli) o meglio nn fare assolutamente nulla ed occuparsi esclusivamente della crescita del movimento e gestire il prestito d’onore che senza altre spese potrebbe essere + consistente. il problema è che per tenersi stretti la poltrona, qualche risultato (a differenza di quello che dici tu) lo devono portare , soprattutto quando bisogna dimostrare delle uscite (vedi tirrenia) che dovrebbero servire appunto a portare risultati importanti, create invece solo per farci la cresta……elementare watson

  34. max scrive:

    ed ora c’è anche formia, ma nn hai capito che aprirebbero anche a cavatigozzi!!!!!!!!!!!!

  35. max scrive:

    andrew qui si parla del solito singolarsimo italiano e tu mi proponi marlengo xchè è vicino a casa tua?? premesso che come già detto io mi adeguerò a tutto però csoì facendo chi viene da palermo (se cifosse qualcuno che da lì vuol venire) tanto comodo nn sarebbe. certo una giornata come l’hai prefigurata tu nn sarebbe per nulla male anzi potrebbe diventare interessante e costruttiva però ripeto deve andar bene a tutti. proviamo a vedere se riusciamo a venirci incontro altrimenti fisseremo un luogo a metà strada in toscana (nn so ad esempio se qualcuno avesse delle conoscenze potremmo far fare ai ns figli 1/2 giornata in qualche accademia (arezzo, livorno etc) oppure se si riuscisse a far palleggiare i ns figli con qualche giocatore x gli internazionali si potrebbe fare roma, nn so, se qualcuno avesse qualche idea ben venga (e quella di andrew ripeto nn è male se nn fosse x il luogo troppo spostato a nord dove io tra l’altro sarei comodissimo). forse potrebbe darci qualche idea anche ubaldo…..

  36. max scrive:

    altrimenti leggermente meno a nord ma sempre troppo spostato rispetto a lazio e sicilia alla Vavassori avrei potuto organizzare una giornata completa eventualmente con mangiare e dormire compresi a prezzi super scontati….e per chi avesse voluto (genitori compresi) la possibilità di giocare anche con paolo canè…

  37. atti scrive:

    Se sarà possibile per date e orari io ci saro’ volentieri.

    Comunque l’idea di trovarci a Roma per gli Internazionali di tennis la sottoscrivo, anchè perchè potremmo organizzarci come si deve unendo l’utile al dilettevole (per esempio ribadire i nostri concetti a qualche “colletto bianco” della FIT); oltre a poter eventualmente “sentire” qualche parere illustre presente a Roma.
    Poi se guardo anche alla comodità a mè va benissimo Caldaro e c., che è una soluzione altrettanto valida come per’altro l’accademia Vavassori .

  38. max scrive:

    aggiornamento sui confermati al raduno:

    mad max
    andrew
    fulvio
    roberto commentucci
    pibla
    kill bill (senza Katana)
    babbo maccari
    francesco
    atti

    stefano è ovvio che se c’una data in cui esiste la possibilità che tu ci sia organizzeremo in quel periodo, anche perchè senza di te mancherebbe qualcosa. alternativa che ci si organizzi con una video conferenza….

    come già scritto l’idea degli internazionali nn sarebbe male soprattutto se i ragazzi riuscissero a palleggiare (come i molto tornei all’estero, vedi jan silva in america) i campioni. l’unico dubbio è che essendo a stagione tennistica iniziata, nn vorrei che alcuni fossero impegnati in qualche torneo. forse meglio durante un torneo (dove tutti giocano e possiamo seguirli, oltretutto qualche tecnico si può sempre trovare o invitare con cena serale) o lontano dai tornei in un’accademia per cmq nn perdere una giornata di lavoro ed anzi vedere e fare qualcosa di nuovo e diverso

  39. kill bill scrive:

    ciao Babbo Maccari,
    benvenuto.

    In Toscana :
    perchè non andiamo ……. a Tirrenia !
    ( ospiti della federazione naturalmente )

    oppure a Livorno per l’ETA Under 14 gruppo 1 a metà Marzo.
    L’anno scorso c’erano anche Quinzi e Piatti e naturalmente tutti i più forti Italiani ( Maccari e Mastellone ”figli” del bloog ) ed Europei.

  40. fulvio scrive:

    certo che se si riuscirebbe a organizzarci per gli Internazionali di Roma sarebbe perfetto-:
    1° perchè i vostri figli avrebbero l’occasine di vedere dal vivo i campioni e ci potrebbero scambiare 2 palle
    2°perchè sono sicuro che se facessimo una convention potrei sicuramente riuscire a ” impegnare” Piatti e Sartori (fidatevi senza spendere una lira,non avrebbero il coraggio di farlo con me)
    3° potrebbe interessare anche a qualcuno della Fit,(Palmieri e Binaghi)
    4° è la location più comoda a tutti essendo situata in mezzo all’Italia
    5° sono sicuro che alla riunione interverranno sicuramente le penne d’ro del nostro tennis capitanate da Ubaldo,con Tommasi-clerici-cazzaniga(me ne occupo io)-Martucci-Bisti.e altri

  41. Nikolik scrive:

    No, Max, sbagli, diciamo che sbagli cronologicamente.
    La federazione, come dici tu, sbandiera gli ultimi risultati degli italiani, vantandosene ingiustamente, solo perché, ormai da decenni, tutti, in special modo i giornalisti (primo tra tutti il grande Tommasi), ma anche i semplici appassionati, è proprio questo che gli imputano, cioè la mancanza di risultati professionistici.
    Questo, seriamente, non può essere contestato. Certo, alla federazione vengono fatte anche altre critiche, ma, ragionevolmente, non si può contestare che da tanti anni i migliori giornalisti non fanno che dire: non abbiamo tanti top-100, non abbiamo top ten da trent’anni; i nostri atleti non arrivano mai alla seconda settimana, eccetera eccetera.
    Insomma, ecco dove è lo sbaglio cronologico. Siccome queste sono le critiche che la federazione deve contestare, è ovvio che è nello stesso modo che essa si difende: appena c’è un risultato positivo, ecco che la federazione ci si attacca, proprio per dire: visto? Visto che i risultati ora arrivano? Visto come sono brava?
    Quello che io dico è che, semplicemente, si sbaglia a criticare la federazione in base ai risultati professionistici e si sbaglia a difenderla sulla base degli stessi risultati, tutto lì.
    Scusa, Max, seguimi un momento: mi dice qual’è la federazione sportiva, a parte il tennis, che si preoccupa di allenare personalmente, di gestire personalmente degli atleti, dei giocatori?
    Non esiste da nessuna parte, in nessuna federazione sportiva, non esiste.
    Secondo te la FIGC ha una propria squadra? Cresce e allena qualche giocatore di calcio? Nossignore, essa si limita a fare quello che fa ogni federazione: una nazionale, con le rituali convocazioni solo in occasione delle partite della nazionale, qualche raduno, paga l’allenatore della nazionale e via. Ma tutti i calciatori sono allevati, cresciuti, allenati, pagati da dei privati. La federazione non si sogna nemmeno di avere dei propri giocatori, li seleziona per la nazionale e basta. La federazione si preoccupa solamente del movimento calcistico, basta.
    Ugualmente fa la federazione basket. E tutte le altre federazioni, senza eccezioni. So che la pallavolo aveva fatto un’esperienza con il Club Italia, ma ora hanno da anni anche loro abbandonato l’esperimento.
    Tu mi dirai: ma sono sport di squadra. Bene, facciamo l’esempio allora di uno sport individuale come il tennis: il nuoto. Anche in questo caso, tutti gli atleti sono tesserati con i loro circoli, hanno il loro allenatore, ecc. Poi, certo, fanno i raduni federali, hanno le convocazioni della nazionale, ma non hanno Tirrenia e Formia. Fai pure l’esempio della Scherma: anche in questo caso, niente giocatori e atleti allenati dalla federazione.
    Insomma, trovo veramente incredibile questa situazione, ed altrettanto incredibile che anche tanti giornalisti e semplici appassionati, ma molto competenti, come ce ne sono tantissimi in questo blog, non si rendano conto che è assurdo chiedere ad una federazione di gestire dei giocatori, allenarli in prima persona.
    La situazione della federazione tennis è assolutamente anomala: gli si chiede di allenare direttamente degli atleti. Ma non vedo come possa sfuggire che nessuna federazione sportiva fa mai una cosa di questo genere.
    Veramente mi state dicendo che la federazione deve preoccuparsi del coach e del fisioterapista di Trevisan, tanto per fare un esempio? Mi sembra una gigantesca assurdità.
    Ripeto che una federazione deve curarsi del movimento tennistico in generale, di avvicinare il maggior numero di appassionati, preferibilmente giovani, a questo sport; deve curarsi di aumentare il peso di questo sport nella cultura e nella società sportiva del nostro paese.
    Questi devono essere i suoi obiettivi e per questi motivi deve essere criticata. Se lavorerà bene su questi obiettivi, poi, fatalmente, arriveranno anche i risultati, inevitabilmente.
    Ma trovo veramente assurdo che la federazione, su un piano di parità con dei privati, e quindi, incredibilmente, in concorrenza con loro, crei delle sorte di accademie pubbliche: facendo così, poi è logico che si creano i disservizi che lamenta Piatti, con un preparatore atletico per 18 persone.
    Ma l’errore è all’origine: Tirrenia e Formia non devono esistere e la federazione se ne deve fregare dei risultati.
    Ora mi dirai, Max: ma come può una federazione disinteressarsi dei professionisti, in specie quando sono giovani?
    Ma io non dico che se ne deve disinteressare, li deve aiutare in altro modo.
    Ad esempio, qual’è il problema maggiore di un bambino/a, dai 14 ai 18 anni, che vuole fare attività agonistica internazionale? Il denaro. Viaggi, alberghi, tute, completi da tennis, calzini, racchette, è un massacro economico.
    E allora, io federazione, potenzio questo sistema del prestito d’onore, che mi sembra una buona idea; io federazione, piuttosto, con le conoscenze ed i rapporti che ho, cerco di procurarti qualche sponsor, che magari non solo ti regala 30 racchette l’anno, ma magari ti dà anche qualche soldo in contanti; io federazione, piuttosto, con le conoscenze ed i rapporti che ho, se hai qualche problema con il tuo maestro e/o coach, posso sentire in giro, consigliarti, contattare qualcuno;io federazione, piuttosto, con le conoscenze ed i rapporti che ho, posso fare una convenzione con l’alitalia per i viaggi aereo, oppure con delle catene di alberghi; io federazione posso prendere per un orecchio qualche organizzatore di tornei e, ogni tanto, darti una wild card; eccetera eccetera. Ci sono tanti modi di aiutare giovani promettenti.
    Ma mai e poi mai la federazione può, e deve, mettersi a fare il maestro di tennis.
    Ripeto, è una cosa che non fa nessuno e che non esiste al mondo.

  42. max scrive:

    a tirrenia direi di no, in italia molti sanno lavorare male, noi dobbiamo andare dove si presuma lavorino bene…..

    cmq direi per un po’ che ognuno faccia le proprie proposte e vediamo se esiste un posto ed un periodo che incontri i favori di + persone dopodichè qualcuno di noi (se volete sarò io altrimenti designeremo qualcuno) sceglierà un posto ed un giorno e quello sarà il luogo designato. scrivete anche se preferite (nn dovesse essere x un torneo giocato dai ns ragazzi) durante la settimana, il sabato la domenica o durante delle feste (carnevale o pasqua anche se pasqua come x gli internazionali c’è il problema del programma tennistico già cominciato..)

  43. pibla scrive:

    Per quanto riguarda me, Roma ok ed in Toscana sono a casa….tutto il resto un pochino più complicato, però sopratutto vi dovete organizzare voi “padri” mi sembra anche più giusto, io poi in qualche modo trovo il sistema di aggregarmi a questo ritrovo o a quello più generale del blog, ma tanto prima o poi, come dice Max, ci si deve trovare….
    Molto bello l’articolo di Piatti, la cosa disarmante è che dice cose abbastanza ovvie che però in un paese con strutture come le nostre ovvie non lo sono per niente…..
    E comunque ormai è chiaro, alla fine di tutti i discorsi la disponibilità dei campi rimane l’elemento principale e su cui bisogna battere sempre di più specialmente quando si parla di bambini e su questo ha ragione Stefano che lo dice sempre, si deve trovare il sistema affinché i bambini possano accedere ai campi senza limitazioni, se solo lo vogliono, e faccio un esempio che fatto qui dentro è parecchio ovvio; chi è stato il miglior giocatore italiano degli ultimi trent’anni??? Ovviamente Panatta. Chi era Panatta?? Il figlio del custode dei campi del Circolo Parioli (credo) ergo ACCESSO AI CAMPI PRATICAMENTE ILLIMITATO, di sicuro questo accesso in sé e per sé non è una condizione sufficiente, ma di certo è una CONDIZIONE NECESSARIA PER ARRIVARE AL MASSIMO DELLE PROPRIE POSSIBILITA’ e questo è chiaramente l’elemento cardine di tutti i ragionamenti: SEMPRE PIU’ BAMBINI DEVONO AVERE LA POSSIBILITA’ DI GIOCARE A TENNIS CON NESSUNA O COMUNQUE CON POCHE LIMITAZIONI (di tempo, di soldi…etc…etc) VEDRAI CHE POI IL CAMPIONE VIENE FUORI

  44. claudiotn scrive:

    per Nikolic

    la FISI (Sport invernali) gestisce direttamente le nazionali, divisi in squadra A, B e C, hanno i loro tecnici e gli atleti, pur appartenendo tutti (o quasi) ai gruppi sportivi di Esercito, Carabinieri, Polizia, Finanza e Forestale, poi confluiscono nelle squadre nazionali.

  45. max scrive:

    dopo l’ultimo intervento di fulvio (aggiunto al fatto che già un paio avevano indicato roma x gli internazionali e che cmq siamo veramente a metà) se anche x gli altri va bene considerei roma aggiudicata. ora resterebbero i dettagli dal giorno/i , il prendere i biglietti uguali x tutti, la location x convention+ pranzo e/ocena ed in + (oltre che importante sarebbe veramente bello) se si potessero far diventare 4 le palle con i pro.. (mi sa che a fabio toccherà fare il maestro per un’ora di agonistica!!!!!). e per martucci porto io la katana….

    nikolik, guarda che da questo punto di vista sono d’accordo con te, la contestazione sta nel fatto che poichè il motivo della nascita di tirrenia etc (che appunto nn possono far concorrenza a nessuno) la conosciamo tutti, molti soldi (che sappiamo essere basilari x la crescita di un gocatore) vengono “buttati al vento” e quindi aiuti vari compreso il prestito d’onore nn possono essere potenziati come dovrebbero…..

  46. max scrive:

    devo dire che se dovessimo riuscire ad organizzare un evento simile (e se in questi termini nn finirei mai di ringraziare fulvio…) beh allora sarei curioso di trovare ancora qualcuno che dice che i genitori nn sono basilari. nessun coach/maestro etc potrebbe fare questo!!!!

  47. andrew scrive:

    …ma sinceramente ritengo che sarebbe forse più proficuo iniziare con un incontro diciamo “informale”, lontano dalle distrazioni del villaggio VIP (a meno che il buffet non sia gratis) e dal caos del torneo, dai troppi personaggi, dalla caotica Roma, dal Papa…
    …insomma, un incontro dove ci si possa guardare nelle palle easy play degli occhi e che ci faccia conoscere e specialmente possa chiarire cosa vogliamo, chi siamo e dove vogliamo andare (un manifesto di intenti sulle esigenze di genitori e figli nel tennis contemporaneo? - un gruppo di esaltati? - un sano scambio di informazioni e conoscenze?)…
    …poi, nominato Max portavoce, lo mandiamo a Roma come un rinotommasiceronte in una cristalleria FIT…

  48. max scrive:

    effettivamente una giornata conoscitiva precedente e soprattutto dove avessero + spazio i ragazzi (e quindi nei dintorni di un’academy) nn sarebbe per nulla male e per me nn ci sarebbero problemi, il fatto è che le giornate diventerebbero due e come vedi i problemi logistici ci sono. per quello che ho potuto leggere, ad oggi roma per gli internazionali mi sembra la soluzione + gettonata, se cmq si volesse organizzare anche la seconda giornata io ne sarei solo felice. semmai si potrebbe fare che alla prima giornata (all’ academy) partecipi chi ha dei figli (e chiunque lo volesse) mentre a roma tutti..

  49. francesco scrive:

    Ribadisco la mia preferenza per Roma e a proposito l’anno passato proprio in coincidenza con il torneo di Roma mia figlia ha giocato al LancianiRoma ,una tappa del Nike( non conosco il calendario del 2008 e non so se la coincidenza si ripeterà quest’anno),e quindi abbiamo alternato un apertita giocata ,allo spettacolo dei campioni al foro italico,e vi asssicuro che è stata una sett. fantastica

  50. roberto commentucci scrive:

    Nikolik, tu dici che nessuna federazione al mondo fa il maestro di tennis…

    Ebbene leggi questa lista:

    Gasquet, Richard
    Mathieu, Paul-Henri
    Simon, Gilles
    Santoro, Fabrice
    Tsonga, Jo-Wilfried
    Monfils, Gael
    Mahut, Nicolas
    Grosjean, Sebastien
    Llodra, Michael
    Clement, Arnaud
    Gicquel, Marc
    Benneteau, Julien
    Serra, Florent
    Roger-Vasselin, Edouard
    Ascione, Thierry

    Sono 15 giocatori, Nikolik. Qualcuno è un campione, qualcuno è un buon talento, altri sono onesti professionisti. Hanno tutti in comune tre cose, Nikolik:

    1. sono tutti e 15 nei primi 100 della classifica Atp;
    2. hanno avuto tutti un maestro, un ottimo maestro, pagato dallo Stato;
    3. cantano tutti la marsigliese, Nikolik.

    E non venirmi a dire che loro sono più ricchi, Nikolik, lo stesso Binaghi ha riconosciuto a fine anno che la situazione finanziaria della FIT sta migliorando e che si può tornare ad investire. Certo, non potremo investire quanto loro, ma cerchiamo almeno di farlo prendendoci dei buoni modelli.

  51. max scrive:

    certo se in quesi gg ci fosse anche la tappa del nike……

  52. pibla scrive:

    Io negli ultimi anni vado agli Internazionali il merc ed il giov….
    Secondo me quello che potrebbe essere fattibile prima di Roma è una serata con cena annessa, diciamo dalle 5-6 del pomeriggio, di frequentatori di questa sezione del blog che intanto si conoscono, prendono confidenza, parlano liberamente ed a ruota libera di tennis, senza altri pensieri, e cominciano a scambiarsi informazioni preziose.
    Naturalmente ci vorrebbe un posto dove tutti riescono ad arrivare in 2-3 ore di macchina

  53. Mauro scrive:

    Complimenti anche da parte mia al riassuntone di Stefano. Per quanto riguara l’incontro, vorrei anch’io segnalare la mia presenza (da confermare però per motivi di lavoro), preferendo l’idea di Max con un fine settimana di incontri e tennis per i nostri figli. L’incontro per gli internazionali potrebbe infatti essere dispersivo. Un grazie comunque a Fulvio per la disponibilità e la a buona idea. Comunque intralci di lavoro a parte mi andrebbe bene qualsiasi soluzione.

  54. Mauro scrive:

    Mi stavo scordando, Stefano, Mauro sono io e non ho mai scritto come Mauro istr.Coni che è quindi un altra persona. Io giusto per ricordare a tutti, ho una figlia dell’età di quella di Max, gioca da 2 anni a Tennis, si allena circa 6 volte alla settimana per un ora al giorno più 2 ore settimanali di atletica; proviene dalla ginnastica artistica praticata per 5 anni.

  55. max scrive:

    aggiornamento sui confermati al raduno:

    mad max
    andrew
    fulvio
    roberto commentucci
    pibla
    kill bill (senza Katana)
    babbo maccari
    francesco
    atti
    mauro

    stefano è ovvio che se c’una data in cui esiste la possibilità che tu ci sia organizzeremo in quel periodo, anche perchè senza di te mancherebbe qualcosa. alternativa che ci si organizzi con una video conferenza….

    mauro tieni presente che l’opzione roma la ritengo confermata, prima di tutto per il fatto che + di una persona l’ha ritenuta una scelta consigliata, secondo perchè è veramente a metà strada, terzo, che essendoci una tappa del nike nn sarebbe tempo perso x i ragazzi, quarto ma nn ultimo, si può creare un evento importante e per certi versi “storico” oltre che molto utile in prospettiva futura (ad es. il pensiero di piatti su come stanno lavorando i ns ragazzi nn è certo un dettaglio insignificante..). un incontro precedente potrebbe infine dare la possibilità di essere presente a chi avesse problemi con la data degli internazionali e la location di roma.. devo anche dire però che nel momento in cui i ns ragazzi partcipassero al nike avremmo modo di stare insieme 4/5/6 gg avendo dunque il tempo di fare tutto.

    p.s. stefano mi ha mandato una mail dicendomi che ha probemi con il pc e ricomincerà a scrivere appena possibile

  56. Percy scrive:

    Ricordatevi che durante gli internazionali si svolge anche la finale della Coppa Belardinelli (durante la settimana del femminile) chissà magari a qualche genitore blogger potrebbe essere comodo. Io comunque parteciperei volentieri a secondo impegni di lavoro o tennistici ma preferirei un ‘occasione meno dispersiva.

  57. Mauro scrive:

    Mi dite per cortesia il vostro pensiero sulla distanza del lancio della palla sul servizio, deve essere sulla testa oppure più distante dal corpo? Quali pro e quali contro?

  58. max scrive:

    aggiornamento sui confermati al raduno:

    mad max
    andrew
    fulvio
    roberto commentucci
    pibla
    kill bill (senza Katana)
    babbo maccari
    francesco
    atti
    mauro
    percy

    stefano è ovvio che se c’una data in cui esiste la possibilità che tu ci sia organizzeremo in quel periodo, anche perchè senza di te mancherebbe qualcosa. alternativa che ci si organizzi con una video conferenza….

    percy visto le numerose richieste confermiamo anche il secondo raduno, ma roma ripeto è un’occasione che nn si può perdere. per semplificare le cose ognuno di voi riscriva il proprio nome con la città di provenienza e a quale raduno volete partecipare (roma l’altro o entrambi) così la location per la seconda data vediamo di sceglierla a metà tra il partecipante + a nord e quello + a sud. gia che ci siamo indicatemi anche una data preferita per il secondo incontro….

  59. kill bill scrive:

    buon lunedì a tutti,
    Roma va benissimo.
    Per il pre raduno preferirei un Nike.
    aspettiamo il calendario e vediamo.

  60. max scrive:

    ciao, altrettanto (anche se sono rimbambito dalla nottata fatta a seguire gli australian open). kill da dove arrivi?

  61. Mirmidone scrive:

    Ciao a tutti !

    Seguo il blog da parecchi mesi e vorrei complimentarmi per l’interessantissimo scambio di opinioni (a volta un pò infuocate).

    Vorrei approfittare della vostra disponibilità per avere qualche consiglio su come comportarsi verso una proposta di sponsorizzazione da parte di una ditta di forniture di materiale tennistico.

    Mia figlia è entrata quest’anno nel gruppo “under 12″ e vorrei capire se, oltre ai vantaggi di ottenere il materiale suddetto gratuitamente, ci possano essere clausole e trabocchetti che possano limitare in futuro la libertà di scelta per me e per lei.

    Grazie per i vostri consigli.

    Mirmidone

    P.S. : parteciperei molto volentieri ai raduni che state organizzando (lavoro permettendo !).

  62. kill bill scrive:

    max
    arrivo dalla Toscana.

  63. max scrive:

    aggiornamento sui confermati al raduno:

    mad max
    andrew
    fulvio
    roberto commentucci
    pibla
    kill bill (senza Katana)
    babbo maccari
    francesco
    atti
    mauro
    percy
    mirmidone

    stefano è ovvio che se c’una data in cui esiste la possibilità che tu ci sia organizzeremo in quel periodo, anche perchè senza di te mancherebbe qualcosa. alternativa che ci si organizzi con una video conferenza….

    mirmidone per quanto ne so io grossi problemi nn ce ne sono (cmq leggendo il contratto o facendolo leggere ad un avvocato ti dovresti poter togliere ogni dubbio). facci sapere da dove vieni ed a quale incontro vorresti partecipare segnalandoci la data a te + consona per il secondo incontro (roma è in concomitanza con gli internazionali).

    grazie kill

  64. fulvio scrive:

    x Mirmidone: a quella età (12) a ricevere una proposta di sponsor anche se abbigliamento cè da fare i salti di gioia.cmq credo che tutte le ditte VOGLIANO una prelazione alla scadenza del contratto che puo essere di 1-2 3 anni. siccome ci sono passato da tempo e ho avuto la fortuna di avere a che fare con un gran signore signore che si chiama Maioli, il quale al momento della scadenza del contratto di mio figlio e l’offerta molto vantaggiosa avuto da una altra marca,mi ha detto che qualora avessimo bisogno di lui le porte sono sempre aperte.ma raramernte si incontrano personaggi come Maioli,quindi bisogna solo fare attenzione alle clausule al momento della firma!

  65. fulvio scrive:

    ps per i pochi che non sapessero chi è Maioli,dico che è il propietario della marca Australian con sede a Milano!

  66. Mirmidone scrive:

    per Max

    Grazie per la risposta.

    Vengo dalla provincia di Brescia e parteciperei volentieri ad entrambi gli incontri (una buona idea mi sembra far coincidere il primo con un Nike).

    Per Roma mi farebbe molto piacere farla coincidere con gli Internazionali.

    Mirmidone

  67. Mirmidone scrive:

    per Fulvio

    Effettivamente mi sono sentito molto lusingato per mia figlia ma mi piacerebbe conoscere la tua opinione su quale sia la lunghezza massima accettabile (per noi) di un tale contratto (tieni conto che mia figlia compirà gli undici anni quest’anno).

    So che tutti fanno sogni di gloria per i propri pargoli (che magari non si realizzeranno mai) e che quindi la mia preoccupazione su un legame troppo lungo possa sembrare presuntuosa in questo momento; credo, però, che valutare attentamente alcune scelte (in questo caso di carattere commerciale) che ti possano legare per anni, debba essere uno sforzo che dobbiamo ai nostri figli ed alle loro speranze future.

    Grazie anticipatamente per la tua risposta (abbiamo bisogno della tua esperienza anche in questo campo).

    Mirmidone

  68. max scrive:

    mirmidone siamo molto vicini, io sono a sarnico…. per il resto nn l’ho scritto altrimenti passo sempre x quello che vuole fare il di +, poi avendomelo domandato ti ho risposto, ma certo è che per risparmiare il migliaio di euro all’anno che ti danno di materiale nn mi legherei con nessuno e vestirei mia figlia come mi/le piace facendole usare la racchetta con cui si trova meglio….

  69. fulvio scrive:

    Mirmidone la mia esperienza in materia è come quella di tutti i genitori che hanno un figlio ”buonino” o discreto in italia.ricordo che l’Australian mi contatto perchè il signor Maioli vide giocare Fabio a 11 anni in una finale (persa) a Roma contro Natali.fu una cosa rapida e grazie all’allora capitano della Liguria Lubrano la cosa andò in porto.il sodalizio durò 6 anni,fino al momento nel quele la Fila fece a mio figlio delle offerte che l’aUSTRALIAN non riusci a ”pareggiare”.fui molto dispiaciuto perchè mi ero affezzionto a tutti i responsabili della casa di Milano,dal sig.Maioli alla msignora anziana ( Maria) che dava la roba nel magazzino della ditta.
    i contratti sono fatti,almeno a quei anni li,in maniera semplice e facile da capire,il brutto viene dopo quando gli sponsor per farti un contratto ti mandano 10 pagine ,scritte rigorosamente in inglese,e pieni di clausule ,ecco allora in quel momento è meglio ,se si è all’oscuro di tutto,farsele spiegare da un legale in modo da non cadere poi sulla buccia di …banana!
    ora per fortuna non sono più io quello che controlla la cosa ,ma ti posso assicurare che se anche lo fanno altri (è il loro lavoro) alla fine un occhio ce lo butto di sicuro anche io,non si sa …mai!!

  70. Mauro scrive:

    Max, credo che alla fine il torneo per designare chi potrà partecipare all’under 12 da parte delle under 10, si faccia, solo credo si farà sul primo torneo regionale a disposizione.

  71. andrew scrive:

    …non vorrei scassare eccessivamente con il PTR, but:

    cosa ne pensate di trovarci in questa occasione:

    >>>>BIOMECCHANICS & VIDEO ANALYSIS

    Il nuovissimo corso PTR, Biomecchanics & Videoanalysis, è rivolto a tutti gli insegnanti di tennis, in particolare a tutti quei maestri e coach impegnati nell’allenamento di giocatori di livello agonistico juniores avanzato.
    Il porgramma tratta i principi della biomeccanica e le loro applicazioni ai colpi fondamentali. Dopo una dettagliata visitazione di quelli che sono i più importanti fattori influenzanti le fasi di diagnosi e correzione dei colpi, il corso presenta la video analisi sia come metodo di indagine biomeccanica, sia ocme strumento didattico per il maestro di tennis.
    Relatori: Luigi Bertino e Danilo Pizzorno

    Date 2008 :
    01-02 Marzo - Grugliasco (TO)
    http://www.ptrtennis.it/pdf/Bio_Video_2008.pdf
    <<<<<<<

    Vantaggi della proposta:

    1. Possibilità di trovarsi al di fuori di tornei e manifestazioni distraenti e contemporaneamente venire edotti su un tema “caldo”.
    2. Basta la 1.

  72. claudiotn scrive:

    Per quanto riguarda la macroarea nord est (però credo sia una cosa comune a tutti), verranno fatti dei tornei di qualificazione regionali. I finalisti regionali parteciperanno al un torneo di macroarea (16 e 17 febbraio). I finalisti del torneo di macroarea avranno il “pass” per poter giocare i tornei under 12 nel 2008

  73. Nikolik scrive:

    Roberto, per dimostrarmi che è giusto che la Federazione si metta a fare il maestro di tennis e a crescere professionisti mi hai fatto, ancora una volta, l’esempio della Francia.
    Scusami per il ritardo, ma mi sono documentato.
    Mi hai detto di non considerare la loro ricchezza e, allora, ho controllato un’altra cosa.
    Senti questi numeri, Roberto:
    1.096.286 tesserati.
    Di questi, ben 561.945 hanno meno di 18 anni.
    Di questi, 382.434 sono agonisti.
    Di questi, 282.434 sono classificati.
    Queste sono le statistiche ufficiali della federazione Francese di tennis relative al 2006.
    Vedi, Roberto, la FFT non si è messa a crescere campioni, non si è messa a fare il maestro di tennis.
    Ha fatto da tempo quello che, umilmente, vi sto a ripetere io da tempo: ha fatto, cioè, la Federazione.
    Ha cercato, cioè, e scusate la ripetizione, di curarsi del movimento tennistico in generale, di avvicinare il maggior numero di appassionati, preferibilmente giovani, a questo sport; si è preoccupata di aumentare il peso di questo sport nella cultura e nella società sportiva francese.
    Hanno lavorato bene e ce l’hanno fatta.
    Poi, e solo poi, dopo, e solo dopo, si è messa a cercare di cescere campioni.
    Quello che ho, umilmente, detto io: quando aumenti il peso del tennis nella società, aumenti i ragazzi che giocano, i campioni vengono da soli, è inevitabile.
    Questo dovrebbe fare una federazione e per questo dovrebbe essere criticata. Invece, la criticate per le ragioni sbagliate.
    Roberto, questi francesi hanno un milione di tesserati, più di mezzo milione di under 18.
    Ci credo che poi hanno tutti quei top 100 che tu hai indicato, certo che ci credo.
    Ma è per quel milione, è per quel motivo, per quel milione di motivi, non certo perché hanno Tirrenia e Formia, non certo perché si è messa fare il coach pubblico.
    Roberto, quando hai 560.000 under 18 che giocano, ce n’è per tutti: per la Federazione, per i coach privati, per le televisioni, per i genitori, per i figli, per i giornalisti, per tutti.
    E’ festa per tutti, tutto l’anno.

  74. stefano grazia scrive:

    Incredibile: sto 3-4 gg senza accesso ad Internet e mi ritrovo gia’ con 70 e passa posts…potremmo quasi aspirare all’Autonomia,alla Secessione, all’Indipendenza…Ubaldo, dacci piu’ soldi o altrimenti…Scherzi a parte,approffitto di un insperato ritorno dell’accesso in ufficio per dirvi che sono ancora vivo (e anche tutti i miei pazienti!!!). Lagos e’ citta’ caotica e anche lei,come Luanda,affoga nel traffico ma gia’ ho avuto piu’ social life nella prima settimana qui che in 4 anni a Luanda (di cui continuo pero’ a rimpiangere il clima…e l’IT Department: in pochi giorni qui il computer ha fatto crash con perdita di 10 anni di data e ho avuto problemi anche col cellulare!) Ma la Compagnia mi sta trattando piuttosto bene: mi ha dato una bella casa in cui dovrei trasferirmi a giorni, un auto con autista non solo per me ma anche per la famiglia, e sono riuscito a riattivare le mie membership in 2 gg in tutti i circoli e palestre..Curiosita’: Godwin Kienka,il Direttore di Tennis Africa,giornalista,coach e businessman, mi chiama ieri dicendomi che gli Armed Robber (Rapinayori) hanno fatto incursione nel week end al Lagos Lawn, il Circolo dove Camilla Giorgi ha giocato i due Challenger un mese fa…Hanno fatto stendere tutti a terra sul pavimento e li hanno rapinati…non si sa se cercavano qualcuno in particolare,il Club e’ frequentato da politici e militari… Normalmente noi andiamo all’ikoyi Club che e’ piu’ ‘famigliare’ e piu’ sicuro (grandissimo club con circolo di golf, 9 campi da tennis,9 campi da squash,3 piscine,badmington,etc etc) ma al Lagos Lawn nel week end ,qualche sabato o domenica pomeriggio,ci si va sempre…vi racconto questo perche’ sto leggendo un libro interessantissimo che consiglio a tutti: Bonita Marks TAKING YOUR TENNIS ON TOUR:the business,Science and Reality of GOING PRO (lo potete acquistare via AMAZON) in cui vengono trattati tutti ma proprio tutti gli aspetti del ‘tentare la strada professionistica’, e’ il libro del journeyman, di quello che spesso non ce l’ha fatta, di quello che esce dal college e ci prova…di giocatori come tripp Philips,Brian Vahaly,Don Johnson (che pure ha vinto il doppio a Wimbledon nel 2001, di Robert Kendrick,Jack Brasington,Thomas Blake,Alex kim,ma anche Taylor Dent,Mardy Fish,Robby Ginepri e Ivo Karlovic…Vi si racconta attraverso interviste ed esperienze come farsi il budget,come prepararsi atleticamente,come scrivere una lerttera allo sponsor, come viaggiare,etc etc etc… E’ estremamente interessante e brutalmente crudo (ti fa venire in mente: ma davvero devo costringere mio figlio a questa vita dsi stenti? Poi pensi che comunque puo’ essere per un giovane in compagnia di amici sempre meglio che lavorare…) Comunque a un certo punto uno racconta di aver letto un libro dal titolo I CENTO POSTI PEGGIORI DA VISITARE NEL MONDO e dice che almeno la meta’ lui li ha visitati giocandoci dei Futures o dei Challengers…E sicuramente Lagos e’ uno di quelli.
    Be’, questo e’ il posto che io in questi giorni spesso chiamo casa, un po’ ruffianescamente per far felici i miei conoscenti e colleghi nigeriani (I’m back home! To the place where I belong!)un po’ perche’ e’ tutto sommato vero: e’ il posto dove,a parte Bologna e la Jamaica, mi sono sentito piu’ come a casa…E’ il posto comunque dove oggi mia moglie e mio figlio stanno volando per raggiungermi.

  75. Mirmidone scrive:

    x Max e Fulvio

    Grazie per i vostri consigli.

    Darò un’occhiata approfondita al contratto.

    Mirmidone

  76. stefano grazia scrive:

    A PROPOSITO DEL GRANDE TENNISPARENTSRADUNO:
    l’offerta di fulvio a me sembra IMBATTIBILE…tanto da farmi pensare che se ci si accordasse in tal senso magari vi mando moglie e figlio in viaggio premio…Io purtroppo temo che prima di giugno non saro’ disponibile: il problema qui e’ che se mi muovo devono inviare un sostituto e se mi muovo deve essere per almeno tre sett…Io contavo di muovermi a giugno-luglio nel periodo delle pioggie e anche a fine scuola… Non sappiamo ancora se verremo in Italia o andremo in Australia…Se veniamo in Italia sicuramente saro’ disponibile: Bob Brett, Vavassori, Marlengo, Caldaro, Cordenons…Anch’io concordo con chi suggerisce che sarebbe forse meglio un meeting AL DI FUORI dell’eventuale torneo ma certamente anche in occasione del nike di turno, perche’ no, un’occasione per lasciar giocare il figlio in pace e andare a vedere i figli degli altri… Ovviamente se vi incontrerete prima saro’ comunque con voi in spirito…Ma l’occasione di Roma :incontrarsi fra di noi, vedere i campioni,parlare con Piatti…Be’, se non ci potessi essere-e probabilmente non ci potro’ essere- mi dispiacerebbe veramente…

  77. max scrive:

    bentornato stefano il libro di cui parli è disponibile in italiano? altrimenti se hai voglia e tempo spediscimi per posta elettronica un capitolo (tradotto) di tanto in tanto, te ne sarei grato……se manderai gabry con nicholas e fulvio organizzerà nel periodo del nike fammi sapere se vuoi iscriverlo al torneo. per i raduni nn ti preoccupare, ne organizzeremo uno per giugno/luglio quando potrai esserci ed anzi a quel punto si potrebbe prendere in considerazione anche la BTA…

    fulvio puoi cominciare ad attivarti per roma piatti etc, dicci se c’è qualcosa che possiamo fare e soprattutto facci sapere in quale periodo degli internazionali pensi di organizzare (durante il tabellone maschile o femminile) così da sapere se potremo iscrivere i bambini al nike….
    p.s. ma cosa è successo a fabio nel 5° set?? aveva fatto il break…..

    andrew, danilo pizzorno lavora con il team piatti e massimo sartori quindi nell’incontro con piatti potrai domandare quello che vuoi oltre che torino nn è a metà da strada da tutti. se al’incontro partecipernn o persone da roma organizzeremo tra bologna e la toscana (BTA arezzo o livorno) altrimenti in zona lombardia liguria (Vavassori o Bob Brett) dipenderà poi dalle conoscenze o dalle offerte che avremo e riceveremo nelle/dalle varie academy…..tu da dove arrivi??

  78. fulvio scrive:

    io direi alla domenica dell’ultimo turno di quali cosi i coach saebbero più liberi.per la location parlerò on i responsabili della Fila CHE HANNO UNA TENDA sul palacorda e son sicuro che non avrebro niente n contrario per ospitarci.
    max nonmi dire niente ho sofferto davanti la live come un cretino,pensavo che sul 31 al 5° fabio portasse a casa la partita,invece….il tennis è cosi,si perde tutte lsettimane a meno che non ti chiami …federer o nadal!!
    ripartiamo dalla terra e poi vediamo come andrà a finire.ho sentito piatti in questoi giornio è mi ha eto che sta lavorando molto bene con fabio e che se nn abbiamo fretta potremmo levarci delle grosse soddddddddddsfazioni in seguito,e se lo dice lui…..

  79. max scrive:

    intendi dire il 4 maggio?
    per fabio pensavo l’avessi sentito per capire se gli fosse successo qualcosa perchè dal 3-1 nn ha + fatto un game. piatti ha ragione purtroppo quando si intraprendono strade nuove un po’ di pazienza in più ci vuole ma dopo tanti anni ad averne sarai abituato!!! e se mi sto abituando io che normalmente le cose volevo averle il giorno prima…….

  80. pibla scrive:

    Solo una cosa al volo e un pochino off topic e che ho scritto anche in altra parte del blog, Fabio, dopo adduttore e influenza, era di fatto al primo match dell’anno ed al secondo della sua carriera in uno Slam, contro uno che giocava sulla sua superficie preferita (l’anno scorso stava due set a zero contro Hewitt), secondo me non è che si potesse pretendere di più e poi si sa che negli Slam l’esperienza conta tanto, io dico che Fabio ha una grande attitudine per il tennis tre set su cinque, tra un pò ne riparleremo….

  81. max scrive:

    pibla tu da dove arrivi?

  82. nipa scrive:

    Finalmente mi sono deciso ad intervenire e vi faccio i miei complimenti, sinceri! Ormai vi seguo dal primo post (e credetemi prorio dal primo e appena posso apro il blog tutti i giorni, copio e..incollo) da genitore (coinvolgendo alla lettura anche mia moglie e, per farle conoscere anche altre realtà, mia figlia – classe 98 – che ,ormai, da circa 2 anni e mezzo, è immersa nel tennis) e da sportivo (da ex giocatore agonistico attualmente come attività post lavorativa alleno una squadra di basket - ho la tessera di allenatore – in attività non professionistica – ho anche la qualifica di istruttore subacqueo - 2 stelle – ma non in esercizio, ex agonista nel tennis – da giovane e solo in estate, ecc. ecc.).
    Ancora COMPLIMENTI, soprattutto per l’enorme disponibilità di dati informativi, valutazioni e consigli pratici che, per chi come me, vorrebbe entrare nel mondo di questo sport (vi confermo, completamente diverso dalle altre attività sportive, almeno quelle di squadra) è di FONDAMENTALE importanza, specialmente quando è indispensabile entrare in contraddittorio con chiunque che si definisca un tecnico.
    Anch’io stò seguendo mia figlia, solo al di fuori del campo, in quanto nel rettangolo la competenza assoluta è e deve essere del maestro, peraltro come dalla maggior parte di voi più volte sottolineato.
    Quindi, dopo aver letto le vostre idee, stò adottando la seguente linea d’azione:
    Circolo: distante 5 minuti da casa;
    Maestro: dopo una esperienza che ritengo, personalmente ovvero da “allenatore”, negativa (per le ragioni che ben conoscete ovvero maestro/istruttore che impiegano il tempo a disposizione come da oratorio, poca selezione, gruppi con 12-15 bambini ed un istruttore, ecc. ecc.) ho scelto un maestro giovane (26 anni), professionale, con elevata esperienza agonistica almeno a livello giovanile (ho controllato) e, soprattutto, con una grande passione per il tennis agonistico, che dopo aver valutato mia figlia ha deciso di…ricominciare da zero (con evidenti ricadute economiche per lo stesso…e qui mi trovo concorde con i principi - che mi ripeto “mensilmente”-: “Non investo ma spendo” e “ Agonista e non professionista”). In sintesi:
    Lezioni tecniche (concordate con il maestro per la fattibilità logistica): 1 ora in palestra (corsa e esercizi a corpo libero) e 1,5 ore il Lun, Merc e Ven lezioni singole con il maestro, 2 ore lezioni con uno sparring di 14 anni + 45 min di atletica (anche su pista di atletica) il Mart e Giov, il Sab o la Dom, fatto salvo i tornei, match.
    Attualmente, mia figlia, che stà continuando, e credetemi, per sua espressa volontà in maniera entusiastica, è sotto osservazione da parte di maestri di altri 2 circoli (per la partecipazione all’U12? …anche se non sono molto convinto. Come farebbe? giocherebbe con la racchetta Junior l’U10 e Standard l’U12? Mah!).
    Un saluto a tutti ed a Francesco (se non mi sbaglio, mi pare di capire che ci siamo conosciuti l’anno scorso al LANCIANO, quando mia figlia ha giocato contro la tua, e ci siamo salutati al Master di Topolino).

    Continuo a seguirvi e parteciperei anche volentieri all’adunanza.
    Saluti!

  83. max scrive:

    aggiornamento sui confermati al raduno:

    mad max
    andrew
    fulvio
    roberto commentucci
    pibla
    kill bill (senza Katana)
    babbo maccari
    francesco
    atti
    mauro
    percy
    mirmidone
    nipa
    stefano grazia e/o gabry

    benvenuto nipa e complimenti anche a te che sei riuscito a stare in silenzio per un anno, io nn riesco a farlo neanche x 5 minuti!!!!!

    da dove vieni ed a quale delle adunanze vorresti partecipare? ciao ed a presto

  84. andrew scrive:

    x MAX
    …sono sito a Bassano del Grappa (VI)…Saluto mamma e papà a casa e tutti i miei amici (e nemici)…

    Faccio l’ultima proposta, prima di prendere coscienza della poca presa che le precedenti hanno avuto e adeguarmi.

    Luogo: BOLOGNA (Circolo scelto da GRAZIA)
    Data: UN FINE SETTIMANA DI MARZO
    Scopo: BOZZA DI MANIFESTO INTENTI X GENITORI VAFFANTENNISTI
    Altro: MINITORNEO TRA FIGLI E/O TUTTI CONTRO ME

    Per contatti, http://www.vaffantennis.it (e se Giovanni di Natale mi cassa questa pubblicità-progresso, gli taglio le unghie)…

  85. Roberto Commentucci scrive:

    Il 4 maggio al Foro credo che potrebbe andare bene a parecchie persone. Io potrei anche tentare di fare una sorta di verbalino dell’incontro e poi ne potrebbe venire fuori un articolo sul blog. E ancora meglio, potremmo farne una sorta di “lettera aperta” alla FIT con le modifiche regolamentari e/o organizzative di cui abbiamo parlato tante volte.
    A mio avviso però va fatta una premessa, fin da ora:
    1) per una riunione efficace e proficua, anche per non perdere tempo noi e non farne perdere ai coach, sarebbe bene definire un minimo di ordine del giorno, magari da sottoporre anticipatamente a Piatti, se Fulvio pensa di poterlo fare; in questo modo eviteremmo di stare lì a parlare di cose francamente irrelizzabili, come rivendicazioni del tipo “chiudete Tirrenia e i soldi dateceli a noi, etc. etc.”, sulle quali possiamo discutere fra noi, ma che sarebbe inutile e controproducente rappresentare alla Federazione.
    2) non vorrei che la riunione diventasse un mero pretesto per scatenare una vana campagna denigratoria contro l’attuale vertice federale. Il blog intende ospitare argomenti tecnici, fatti e proposte concrete, fattibili e realistiche. Lo strumento blog può essere efficace se mantiene la sua indipendenza e credibilità, esattamente come una testata giornalistica. Quindi non dovrà essere strumentalizzato e fungere da cassa di risonanza da chi magari ha ambizioni politico-federali, le quali, pur legittime, vanno espresse in altra sede e con altri modi.
    Insomma, se vogliamo ambire ad essere considerati come degli interlocutori attendibili dalla FIT, dobbiamo stare attenti a non screditarci da soli.
    Preciso che questa è una mia opinione del tutto personale.

  86. max scrive:

    come avevo scritto bologna potrà essere presa in seria considerazione e penso che la BTA sarebbe la scelta migliore anche perchè stefano ci potrebbe introdurre come si deve facendoci organizzare un programma su misura (ovviamente dando precedentemente una lista dei ragazzi con le date di nascita). su stefano ovviamente ricadrebbe anche l’onere per la scelta del ristorante… per quanto riguarda la data aspettiamo un po’ l’uscita dei vari calendari riguardante i tornei mentre per il giorno immagino che il sabato o la domenica siano i gg preferiti da tutti. su questa ipotesi circa il secondo incontro pronunciatevi così vediamo cosa ne pensate.

  87. Mauro scrive:

    Nipa, benvenuto anche a te (sono particolarmente interessato visto che hai una figlia del 98 come me e Max).

  88. Mauro scrive:

    Max, dal 1 al 4 maggio ho un bel ponte potrebbe essere una data ottima, se poi c’e anche un nike tanto meglio oppure ancora meglio la possibilità di fare allenare i bambini.

  89. pibla scrive:

    Ciao Max, io vengo dalla Toscana ma non vi preoccupate per me che tra l’altro non sono genitore di bimbo tennista, prima di tutto è giusto che voi genitori dei bambini troviate un punto di incontro che vada bene per voi, poi io qualcosa mi invento, il sistema di incontrare quelli di voi con cui quotidianamente interagisco prima o poi lo trovo, io comunque da Roma per gli Internazionali passo ed anche Giugno-Luglio quando Stefano forse verrà in Italia può andar bene…

  90. max scrive:

    roberto sono perfettamente d’accordo con te per quanto riguarda l’ordine del giorno, anche se nn penso che tra noi ci sia qualcuno con interessi politico federali… detto questo sinceramente e personalmente sono molto + interessato al discorso tecnico con piatti (che ascoltandoci potrà darci il suo parere riguardo la direzione tecnica da noi presa), e all’eventuale bozza di progetto sul monitoraggio (con valutazione tecnica del lavoro svolto dai ns ragazzi magari anche in presenza di qualche sponsor nel caso di una segnalazione fatta da parte di chi li monitorizzerebbe, magari proprio piatti un paio di volte l’anno ovviamente dove a lui + comodo). per quanto riguarda la fit sinceramente per me potrebbe anche nn esserci ma se vogliono ASCOLTARE come la pensiamo…..se poi sentendoci trovernno le ns ideee valide ed interessanti e vorranno aiutarci (aiuti finanziari, viaggi organizzati ai tornei, messa a disposizione di struttura x raduno di monitoraggio) ben venga (anche perchè per loro sarebbe l’unica possibilità di essere menzionati positivamente un giorno nell’eventuale successo di qualche ragazzo facente parte del progetto) ma sapendo chiaramente che le direttive tecniche rimarranno sempre ed esclusivamente le ns. o del piatti della situazione. qui nessuno vuole denigrare la fit, quello lo fa benissimo da sola con quello che fa giornalmente e quello che proponiamo è fattibilissimo visto che lo facciamo già noi ma se loro pensano di venire per ascoltare solo cose gradite se ne stiano pure a casa (come del resto fanno sempre prima di voler salire poi a giochi fatti sul carro dei vincitori). se vogliono e se sono furbi devono venire ad ASCOLTARE E SE RIESCONO AD IMPARARE PERCHE’ QUELLO CHE FANNO LO STANNO FACENDO MALE.

    p.s. mi sto organizzando per far partecipare all’incontro anche il prof. giovanni catizone (il preparatore atletico di cui ho spesso parlato che e si è reso disponibile a partecipare al raduno) che ribadirà l’importanza del lavoro atletico con indirizzo tennistico sin da piccolissimi e sarà cmq disponibile per qualsiasi domanda (in realtà ancora un programma nn è stato stilato ma penso che il suo intervento andrà in quella direzione, ovviamente prima vi confermerò il tutto)

  91. Enzo Lo Iacono scrive:

    A rieccomi …. e già parto tra un’ora in quel di Napoli per il secondo modulo del secondo grado del secondo…….. (la Fit) la sà lunga.
    Solo ora riesco ad avere il tempo di dare un’occhiatina al blog (viaggio in nave con auto a seguito durante la quale leggerò il riassunto Megagalattico fatto dall’infaticabile Stefano.
    Intanto però non riesco a non intervenire dopo aver letto il documento (del quale vi è un link in un post del 10 gennaio) scritto dal presidente del Comitato regionale Lazio. Non come genitore, ma come insegnante mi indigno a leggere quel documento pieno di insulti ai genitori dei bimbi che hanno partecipato al Lemon Bowl.
    Caro presidente, … VERGOGNATI!!
    Ricordati che tu ti trovi lì solo perché quei genitori esistono e fanno tanti sacrifici, oltre che sborsare un sacco di soldi. Loro invece non hanno bisogno di te!!!
    Anzi, prometto di fare dura battaglia e promuovere come possibile la diserzione di quei circoli che affiggono “a caratteri d’oro” il divieto di ingresso ai genitori.
    E’ proprio gente come te, caro presidente del Lazio Fabrizio Tropiano, che fa la rovina della federazione e del tennis italiano.
    P.S. Mi scusi Ubaldo per i toni che fino ad oggi non avevo mai usato, ma quando a scrivere certe cose è una persona qualificata……. la misura è colma! E come appartenente alla FIT sono indignato!

  92. max scrive:

    ma scusa enzo tu sei d’accordo che un genitore si permetta di assalire il giudice arbitro o cmq comportarsi da troglodita ?? dato che a roma nella semifinale under 10 femminile del master una “bambina” siciliana che stava perdendo (ed ha poi perso) ha insultato l’altra bambina (di 10 anni) augurandole addirittura di morire di cancro (ero presente e la bambina insultata è un’amica di mia figlia) nn è che dalle vs. parti si tolleri quel modo di fare???? mi auguro di no altrimenti ci sarebbe da preoccuparsi!!!! sinceramente io sono indignato dall’educazione data ai quella bambina..( quindi dai genitori e dal coach che l’accetta..). ed io nn sono certo un genitore tranquillo e assente ma davanti a certi comportamenti capisco l’entrata in vigore di certi divieti ed anzi m’inc..zo che grazie al comportamento di alcuni animali ci debbano rimettere le persone per bene. anzi a dirla tutta sarebbero da bandire da qualsiasi torneo i genitori (ed eventualmente anche i bambini) che si macchiano di tali nefandezze!!!!

  93. francesco scrive:

    caro Max devo internenire per precisare che dalle “nostre” parti non è assolutamente tollerato un comportamento del genere ed ogni gesto azione o insulto è individuale e non rappresenta nè una regione nè una città nèun circolo,ma solo il bambino
    e la sua famiglia , la doverosa precisazione ribadisco che anch’io(vengo dal circolo tennis palermo)ritengo che la soluzione di roma sia la migliore per i tanti motivi già esposti.ricambio i saluti a Nipa

  94. max scrive:

    meno male francesco e la cosa mi ricuora anche se nn avevo dubbi!!! mi dispiace solo che enzo si sia scandalizzato per un intervento “forte” da parte del presidente del comitato regionale laziale contro tale comportamenti (che al master erano riconducibili ad un suo conterraneo), asserendo il fatto che i genitori pagano. questo è inaccettabile e nei diritti di chi paga nn c’è certamente quello di poter aggredire ed insultare nessuno. nel mio modo di pensare un coach e soprattutto un conterraneo compaesano etc etc (di qualunque città/regione/nazione) dovrebbe stigmatizzare questo tipo di comportamenti anche per evitare appunto che se ne possa fare di tutta l’erba un fascio…

  95. kill bill scrive:

    Non conosco il Presidente Tropiano , non sono del Lazio, ma ritengo il suo intervento sacrosanto.
    Non ha nulla da vergognarsi e sta facendo il suo mestiere.
    E da quanto ne so il Lazio è organizzato mica male.
    Spezzo volentieri una lancia verso i dirigenti competenti che lavorano con passione.
    Categoria troppo spesso sottovalutata sopratutto da i tecnici che molto spesso vedono solo una parte dei problemi e non si rendono conto della difficoltà da risolvere.
    Una bambina che si comporta come ha descritto Max dovrebbe essere semplicemente tirata via dal campo dal giudice arbitro con una segnalazione in federazione.
    Non è una questione di zone di provenienza ma purtroppo qualche eccesso si trova ovunque.
    Sui divieti sono contrario ma molte volte sta a noi genitori non invadere il ”terreno” dei tecnici.
    Scegli, controlla, valuta, ma alla fine devi fidarti altrimenti le cose non funzionano.

    Raduno
    a mio avviso quello di coinvolgere in qualche modo la federazione può essere un passo successivo.
    Mi sembra un pò presto.
    Il 4 Maggio , o comunque in quei giorni , a Roma a me va benissimo.

  96. nipa scrive:

    Si Max vorrei partecipare e preferirei Roma per motivi di distanza.

    X Mauro (e Max), insieme al post ho inviato la mia email (potete chiederla al Director del blog) non ho nulla in contrario, anzi gradirei molto confrontarmi con voi…anche per dirimere i molti dubbi che, leggendovi e frequentando i campi, mi assalgono…..

    Per quanto riguarda ciò che è successo al Lemobowl….si lo confermo…è così…ma non solo…ed il confronto con ciò che succede “normalmente” sui campi durante gli incontri di calcio giovanili (motivo per cui mio figlio – 6 anni il prossimo marzo – non frequenta tali ambienti) è venuto spontaneo…..comunque da spettatore è stato a dir poco deplorevole….. cmq un ottimo esempio su ciò che NON si deve fare in campo….. e non credo sia da imputere alcuna colpa ai bambini….il pesce “puzza” dalla testa…..la colpa (ritengo per deontologia sportiva) era di chi li “incita” (direttamente o indirettamente)….ad esempio, nello specifico e non in quell’incontro ma in altri, per supportare la conferma o meno chiesta da parte di un giocatore di un punto, entra nel dibattito una parte terza (genitore o maestro o accompagnatore) prima dell’arrivo del G.A.…..si ho visto anche questo….o come ad esempio interventi di persone esterne al campo (papà, papà maestri o maestri stessi) che consigliavano di adottare tecniche basate su situazioni contingenti (ed è stata veramente comica la scena che ho visto ….cercava di parlare a bassa voce e la bambina che dal campo si rivolgeva allo stesso tecnico chiedendo di ripetere in quanto non aveva sentito cosa fare – ovviamnete INGENUAMENTE - viene da dire …i soliti furbetti…) come ad esempio quella di effettuare una palla corta su di una seconda palla in battuta – e potete immaginare con campo in t.b. pesante - in quanto leggermente bagnato e palla mid cosa era costretta a fare la bambina….uno scatto da centrometrista….ecc. ecc.)……il Tennis più degli altri (almeno credo) dovrebbe essere sinonimo di confronto leale (soprattutto in quanto non vi è contatto fisico) e quindi non si può offendere l’avversario (non uso il verbo colpire perché non è possibile) impiegando pressioni di altro vario tipo….se questo è il modo di impostare (stiamo discutendo di ragazzini di 9 anni) la mentalità di un futuro atleta agonista…allora cambio sport….

  97. Stefano Grazia scrive:

    Due gg fa scrivevo:
    NON SAPENDO FINO A QUANDO AVRO’ LA CONNESSIONE AL BLOG, CONTINUO: Sui Figli che ti fanno arrabbiare e qualche volta perfino ti deludono, avrei un aneddotica personale da riempire le pagine di un libro: Nicholas e’ riuscito,mi dicono,a farsi panchinare (no,non l’hanno preso a panchinate, l’hanno solo messo in panchina) anche alla BTA prima dal Maestro Lubiani e poi Domenica anche da Palumbo, non so bene perche’ (per insofferenza,per sbattimento di racchette, per mancanza di umilta’…palleggiava con bambini a suo dire non in grado di scambiare con lui…Insomma, un tipico stronzetto arrogante spesso simpatico,altrettanto spesso indisponente e che si comporta regolarmente male ogni volta che deve essere visionato/valutato da qualcuno…freudianamente parlando potrebbe essere un segnale importante: Daniele Riva mi potrebbe dire che evidentemente mi sta mandando dei messaggi, che e’ il suo modo di reagire a una pressione inconscia non gradita,etc etc O che e’ semplicemente una questione di Buona Educazione che noi non gli abbiamo saputo dare, qui all’estero in un micromondo surreale che non e’ il nostro vero ambiente e che ci porta,o meglio lo porta, a trasfigurare la realta’… Da un lato mi ricordo di quanto riportato da Ubaldo e cioe’ che Piatti gli avrebbe detto, riguardo a suo figlio, che il primo a crederci doveva essere il Genitore ,rimproverando insomma Ubaldo di non aver insistito fin dall’inizio (o qualcosa del genere). Mi immagino dunque che a volte a certi messaggi subconsci bisogna fare un po’ le orecchie da mercante almeno fino a quando non diventano davvero insistenti e patologici perche’ altrimenti mi sa che tutti i nostri figli smetterebbero…Ah,no,dimenticavo: sono io l’unico che ha il figlio che ne combina di tutti i colori, i vostri sono tutti bravissimi, si comportano perfettamente in campo,mai uno scatto d’ira, mai una racchetta sbattuta, ridono sempre, non odiano l’avversario nemmeno quei 30” dopo la sconfitta e sono sempre rispettosi di coach e avversari,hanno sempre voglia di allenarsi e chiedono sempre tutti i giorni di portarli al campo…
    mah,beati voi…citando francis scott (fitzgerald,e chi se no?) a me sembra piuttosto di essere come barche contro corrente a remare senza sosta…
    Il problema qui e’ che da un lato,come ci dicevano i Coaches della Strategy Zone, e’ difficile da gestire perche’ un po’ Dr Jeckylll & Mr Hyde non sai mai quale Nicholas saltera’ fuori il giorno in cui magari lo porti da Bollettieri per fargli un contratto con la Img (si fa per dire,ovvio…),dall’altro e’ che comunque il Tennis non e’ una gara di tuffi o pattinaggio artiostico e quindi alla fine le partite te le devi vincere, che tu sia simpatico o no ai giudici conta relativamente poco, it’s you and me,babe,just you and me… Pero’ sono d’accordo: bisogna creare buone persone prima di pensare a creare dei campioni. A volte le due cose non necessariamente coincidono ma sicuramente non si escludono e come Genitore ovviamente deve essere questo il mio obiettivo. Certo, concordo pienamente con quanto scritto da Pibla su CORNICE e CONTENUTO (il decalogo di Andrew mi sembrava pero’ piu’ ispirato da Pennac!)…E comunque il mestiere di genitore e’ il piu’ difficile mestiere del mondo, secondo solo a quello di Genitore e Tennis Coach…

    E OVVIAMENTE E’ ANDATA VIA LA CONNESSIONE…e nel frattempo voi avete fatto il vostro dovere con un’altra 20ina di posts…

  98. max scrive:

    stefano al 90% la differenza sta nel fatto che il tuo è un maschio e molte delle ns sono femmine che generalmente sono un po’ + tranquille e dedite al sacrificio. ma nn ti preoccupare, quando avranno 14/15 anni le “pazzie” di nocholas diminueranno e cominceranno quelle di molte delle ns femminucce.

  99. daniele riva scrive:

    Ciao a tutti.
    Come mi ha descritto Stefano Grazia nel riassunto, “fuori dal coro”, vorrei esserlo anche in questa circostanza.
    Perchè non si fa un primo raduno con un taglio meno ufficioso ma più ludico e ricreativo, per fare la reciproca conoscenza, in una location condivisa ed equidistante, dove ci sia una buona e onesta cucina e due campi da tennis per far scatenare le bestie ? ? ?
    Diciamo una classica Domenica “fuori porta” dove i genitori fanno full immersion nel loro argomento preferito e i bambini fanno quel che gli pare, dentro e fuori dal campo.
    Mio figlio, il cui livello è assolutamente non confrontabile con quello dei vostri, magari avrebbe l’opportunità di vedere dove si può arrivare con l’impegno e il sacrificio.
    Poi in quell’occasione quelli che sono maggiormente coinvolti nell’ambito agonistico, possono fissare una seconda data, dove trattare argomenti più specifici e dedicata alle problematiche del caso.
    Certo che la presenza di Stefano è quasi imprescindibile ! !
    Io, comunque dico si al raduno. Arrivo da Parma.

  100. max scrive:

    no nipa nn è questa la mentalità di un futuro agonista!!! questa è solo la mentalità di quelli che nn arriveranno mai da nessuna parte, (x quanto riguarda i pro ma anche x quanto riguarda un agonista vero, per cui vincere rubando nn da nessuna soddisfazione, anche se poi le mele marce si trovano ovunque..) perchè + il livello si alza e rubare un punto nn basta +, oltre che a certi livelli ci sono gli arbitri…ma va bene così l’importante è che quando si trovano certi personaggi i ns figli (e noi dobbiamo aitarli a capire ciò) nn pensino di mettersi al loro livello ma pensino a migliorare ancora di + facendo in modo che rubare un punto ogni tanto a questi “signori” nn basti +. a quel punto inizia la selezione naturale…..

  101. max scrive:

    daniele mi dispiace richiedertelo una volta ancora. PER FAVORE PRIMA DI SCRIVERE RILEGGITI TUTTI I POST PRECEDENTI, COSI’ MI EVITI DI SCRIVERE LE STESSE COSE 100 VOLTE!!!

    appunto per le motivazioni da te citate stiamo organizzando una seconda data (da fine febbraio a fine marzo orientativamente) e la sede potrebbe essere bologna all BTAcademy

    aggiornamento sui confermati al raduno:

    mad max
    andrew
    fulvio
    roberto commentucci
    pibla
    kill bill (senza Katana)
    babbo maccari
    francesco
    atti
    mauro
    percy
    mirmidone
    nipa
    stefano grazia e/o gabry
    daniele riva

  102. gio92 scrive:

    Dai Stefano lo sai che non sei solo ! Con il mio più piccolo di età sono quasi contento che in questi giorni non si possa giocare perchè piove sempre…. è uno stress totale ! Con il grande l’ulitima volta come ho raccontato è finita con un “con te non gioco più” …… detto da ME !!!!

    Per il raduno , tendenzialmente anche io vedrei meglio una cosetta “intima” come proposta da Daniele Riva anche se credo sarà dura vista la marea di impegni che ognuno ha. Forse la cosa più praticabile sarà un incontro tra gruppi in una delle tante occasioni di tornei under e “pro” dove tanti vanno magari senza sapere della presenza altrui.
    E se Ubaldo producesse delle spillette che potremmo sfoggiare in occasione dei vari tornei per renderci riconoscibili…. ?!

  103. max scrive:

    gio, i raduni sono confermati entrambi. dimmi da dove vieni e se ti va bene bologna tra la fine di febraio e la fine di marzo. per l’incontro tra gruppi basta che ognuno di noi segnali la propria presenza ai vari tornei. segno di riconoscimento la katana o una mazza da baseball!!!!

  104. max scrive:

    ecco le prime tappe del nike:

    02/01/08 Bolzano C.T. Ussa U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-

    01/03/08 Milano PRO PATRIA MILANO U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-

    08/03/08 Parma SPORTING CLUB BACCANELLI U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-

    15/03/08 Salerno A.S.D TENNIS TEAM LA BROCCA U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-

    29/03/08 Sora A.GEN.TE TENNIS ACADEMY U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-

    12/04/08 Segrate SPORTING CLUB MARCONI U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    19/04/08 Sondrio ASD TENNISPORTING CLUB SONDRIO U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-

    * U12B = Under 12 Boys / U12G = Under 12 Girls / U14B = Under 14 Boys / U14G = Under 14 Girls

  105. stefano grazia scrive:

    LEGGO POCO SOPRA QUESTO POST:
    bologna tra la fine di febraio e la fine di marzo…???
    Quella e’ l’unica data in cui io SICURAMENTE non saro’ in Italia e volete incontrarvi a casa mia????
    Sto coi tempi ristretti a causa del lavoro,dell’arrivo della famiglia e della connessione internet al Blog che ora c’e’ e magari fra 5′ non c’e’ piu’ e quindi non ho ancora avuto modo di leggere la lettera di Tropiano che,ricordate?, e’ lo stesso che scrisse la Lettera ai Maestri invitandoli a prestare piu’ attenzione nell’ insegnare il Servizio… Dunque, prima leggo, poi parlero’: al momento dai vostri commenti intravedo cose da dire a sostegno di Enzo (insomma, non si puo’ generalizzare) e cose a favore di chi sostiene Tropiano. Ma ripeto: prima devo leggere. Volevo pero’ intervenire sul TENNIS RADUNO e dire che mi sembra si stia correndo un po’ troppo: cioe’ non e’ che noi si possa andare da Piatti o dalla FIT a chiedere questo o quello solo perche’ ‘leggiamo il blog’… I nostri figli andranno valutati (ed eventualmente aiutati) in base al merito: e cioe’ se vincono i tornei (it’s just you and me,baby) o se giuocando dimostrano un certo potenziale… quello che invece Piatti ,Bertino & Co possono fare e’ indicarci la retta via, le soluzioni, INFORMARCI insomma… E magari, MAGARI, anche vederceli giocare,i figli, ma questo,temo,sarebbe troppo (e poi,che senso avrebbe? 10′ a testa?) Diverso il discorso d’incontrarci in un Academy o durante un Torneo e magari passare un paio di giorni a raccontarci addosso, guardarci i figli fra di noi e scambiarci opinioni e se magari qualche Coach dell’Academy e’ disponibile , ben venga… Mi piacerebbe che il Prof Buzzelli e Catizone s’incontrassero e decidessero,insieme, di menare MAD MAX, per esempio (SCHERZO!!!)… Comunque, Prof, se ci leggi, batti un colpo: pensi che si potrebbe fare qualcosa alla BTA in Giugno e in che termini? Magari una serie di test fisici a tutti i bambini e una lezione di Preparazione Atletica… e poi magari qualche ora sul campo e poi tutti a casa mia in campagna a mangiare…
    SEMPRE CHE NOI NON SI VADA DIRETTAMENTE IN AUSTRALIA…ma un salto in Italia lo dovremmo fare prima o poi e poi voglio comunque vedere l’area intorno al Lago d’Iseo…
    Comunque ora come ora non posso fare previsioni e non voglio legarvi ai miei movimenti: ne riparliamo fra 3-4 mesi…
    NIPA, una cosa sicuramente l’hai fatta giusta: circolo a 5′ da casa e scuola…sembra una cavolata ma ahime’ credo che sia essenziale…poi magari una volta ogni tanto si possono fare le due ore per andare a farsi il controllo olio gomme dal Guru ma l’ACCESSO e la DISPONIBILITA’ del Campo per me rimane fondamentale,soprattutto in eta’ Under10/12/14…
    Proporrei anche, una volta stabilito che un Raduno si fara’, di ritornarci sopra al momento opportuno e di tornare a scrivere di argomenti e di aneddoti che altrimenti sembra di essere un Notiziario Ansa…Max, ti nomino Segretario del Club o Responsabile del Raduno ma fai l’aggiornamento ogni settimana e non tre volte al giornoaltrimenti poi ci accusano di barare sul numero dei posts!

  106. pibla scrive:

    ….è vero Stefano, quello del genitore è il mestiere più difficile del mondo, parecchio più difficile che fare il tennis coach (e quindi a mio avviso prima si fa i genitori e poi si fa i tennis coach) ed un pochino meno difficile che fare l’uno e l’altro insieme contemporaneamente….in quanto al decalogo, è vero era più Pennac!!!

  107. stefano grazia scrive:

    OK,ho letto la Lettera di Tropiano e confermo dunque quanto scritto…si,Enzo, anch’io tutto sommato non mi sono troppo scandalizzato o offeso…Certo, facesse di tutt’erba un fascio e davvero chiudesse i Campi a Tutti i Genitori, be’, avrei da ridire, ma considerando che ovviamente si sara’ rivolto a quei Genitori che Folli sono stati… Intendiamoci, io il folle spero di non esserlo e di non farlo mai ma sono sicuro che nel caso lo facessi sarei il primo ad accettare la giusta punizione, a riconoscere la malefatta e a voler pagare la conseguenza…Comunque io potrei essere accusato (sempre dal mio solito Viandante che passasse per caso e non si soffermasse con attenzione) di follia solo durante un allenamento ma durante i match io sono credo perfetto: applaudo i bei colpi dell’avversario e semmai applaudo o urlo un C’MON solare d’entusiasmo al vincente di mio figlio, ma tutto qui e sicuramente se mio figlio fa l’asino sono il primo a congratularmi con l’arbitro se lo tira fuori dal campo … Certamente non mi metto a discutere con l’altro genitore…qualora lo ritewnessi assatanato e prevaricatore non so, ho scarsa esperienza vivendo di rado in Italia, forse potrei essere tentato di andare a chiamare il Giudice Arbitro…Talvolta, sentendo i racconti di mia moglie, ho provato istintiva antipatia per certi Giudici Arbitro troppo Gesti Bianchi e una scopa infilata nel culo, se rendo l’idea, ma penso che me ne andrei, del resto i nostri figli devono imparare a gestirsele da soli queste situazioni…tutto sommato, il nostro lavoro (di coach e di genitore) finisce nel momento in cui scendono in campo (sempre e comunque il Pancho Segura Refrain: It’s you and me,babe,just you and me) e come dice Stefar, la partita e’ solo un momento di verifica…Sia del gioco che del mental. Insomma, lasciamo che si arrangino e anche la bambina che ha lanciato il mortal insulto…prima di crocefiggerla, pensiamo che magari ha ripetuto una frase tormentone (cat vegna un cancher!) sentita al volo dagli amici del padre durante una partita di calcetto e che magari per lei non ha significato… (troppo buono,eh? massi’, non ci credo nemmeno io ma mio figlio ogni tanto per scherzare, magari al termine di un mio discorso molto serio sui valori morali, mi guarda e per sdrammatizzare mi fa: daddy, va mo a fer dal pepp! (che detto da uno di 11 aa che parla correntemente tre lingue fa un certo effetto)
    COMUNQUE, quel che volevo dire era questo, il succo dello sproloquio: si, nulla da eccepire nel discorso di Tropiano rivolto ai Reprobi ma se invece fosse rivolto ai Genitori in generale,allora mi schiero con Enzo.
    Soprattutto ritengo che non si debba nemmeno per scherzo rischiare di confondere. Il lavoro di un genitore dietro il figlio atleta in qualsiasi sport e’ e rimane e sempre sara’ indispensabile. Che ci siano mele marce lo sappiamo ma che troppo spesso ci si compiaccia di generalizzare e’ altrettanto vero. Quanti Bambini c’erano al Lemon Bowl? 128? E quanti Genitori si sono comportati da ossessi? 10? 20/ E calcolando che almeno 5 o 6 si saranno lasciati trascinare per i capelli nella rissa per salvaguardare il proprio figlio, il numero dei Genitori Buoni mi sembra sempre preponderante… Comunque, ritengo che ci sia differenza di comportamento fra l’allenare il proprio figlio e l’assistere ad un match ufficiale. Se da un lato bisognerebbe sicuramente essere capaci di osservare il Decalogo di Andrew, da un lato non ho preclusioni ad un allenamento alla Ufficiale & Gentiluomo se vi e’ un accordo in tal senso…Vuoi diventare un Pilota della Marina? Questa e’ la strada…io ti consiglio di smettere, fammi vedere se davvero vuoi sdiventarlo…Di dove sei ragazzo? Del Minnesota? mmm, da quel che ne so nel Minnesota ci sono solo checche e tori da monta e da quel che vedo tu non mi pari un toro da monta e quindi devo arguire che… (vabbe’, non necessariamente cosi’, sto scherzando) Da Bollettieri vedevo un certo Jim Mickelson , un allenatore appartenente alla Vecchia Guardia di Bollettieri, e se passi di fianco aol suo campo lo senti urlare: How can you be so DUMB!!!! Se sei stupido,NON giocare a tennis!!!! , ma poi lo vedi anche abbracciare il ragazzo e si vede che gli vuole bene, che ci tiene…Dei due Coaches di Nicky, Margie e’ una glaciale teutonica (e’ americana ma il look e’nordico) che non alza la voce ma ti chiama a rete e ti fa il discorsino eo addirittura ti dice: ci vediamo domani, Lance Luciani, l’Head Coach, e’ un simpaticone maestro delle motivazioni (devi giocare For the honor of The Pizza!, altroche’ Pierino e la sua focaccia!), bravissimo coi bambini e che mentre giochi un drill contro di lui magari ti fa la telecronaca ad ogni colpo e raramente ho assistito a qualcosa di piu’ divertente, eppure con fermezza l’ho visto mandare fuori Nicholas una volta che aveva perso la testa e a Dicembre l’ha rimproverato con ululati assassini perche’ aveva osato sbattere la racchetta senza ragione (Qui di fianco c’e’ il DAMNFUCKINMIRNY che si allena e non sbatte la racchetta e tu chi cavolo credi di essere????Certo,ognuno ha il suo metodo ma i piu’ bravi dovrebbero avere un metodo diverso a seconda dell’allievo… Io ho un solo figlio e un solo carattere e mio figlio e’ uno geniale testardo che,dicono, ha preso da me in quanto a testardaggine e a prorompente personalita’ (scherzo!!!)…le scintille ci sono, so che corro sul filo e che stiamo flirtando con il Disastro (come direbbero gli americani: courting the disaster) e che l’esito finale puo’ essere Tutto o Niente, la Grandezza o l’Esaurimento Nervoso (mio, suo, di tutti) ma come Deckart,il Blade Runner, nell’happy ending del primo Blade Runner (che io continuo a preferire al Director’s Cult), anche noi non sappiamo come andra’ a finire, quanto durera’…Ma del resto, chi e’ che lo sa?
    A parte Mad Max,ovviamente.

  108. max scrive:

    stefano ti aggiorno ma prima voglio fare una premessa: noi nn chiediamo nulla a nessuno, fulvio ha fatto una proposta e noi (anche tu) l’abbiamo ritenuta la migliore. è evidente che avendo una possibilità del genere cercheremo di sfruttarla!

    i raduni a grandi linee sono decisi ed inizialmente saranno due, uno tra febbraio e marzo (sembra che per tutti vada bene bologna quindi sappici dire come muoverci per avere pagando, una giornata dedicata alla BTA oltre al consigliarci un buon posto per la cena) mentre l’altro a roma (per gli internazionali il 4 maggio) che come abbiamo detto è nettamente la migliore ed interessante (anche in prospettiva) proposta. sulla presenza di piatti, della fit (di cui a me proprio nn importa) e della stampa l’ha quasi garantita fulvio quindi… sulle eventuali richieste da fare a piatti, domandare è lecito rispondere è cortesia (anche xchè dal momento in cui accetta di partecipare immagino che vorrà sapere di cosa si tratta e cmq si aspetterà domande e/o proposte). cmq se si vuol fare qualcosa di serio (e per quasi tutti anche di diverso) questa è l’unica strada da intraprendere. la conoscenza, lo scambio di opinioni etc è invece il motivo appunto del primo raduno di febbraio/marzo. ovviamente quando saprai di venire in italia ce lo comunicherai ed organizzeremo il terzo raduno. RICORDATI CHIEDI SEMPRE 100 PER AVERE 50…. anche xchè il resto sappiamo (noi due almeno) di averlo già e dopo aver ascoltato piatti e catizone lo sapranno anch tutti gli altri ns amici del blog. quindi poi nn resta che cercare di avere il meglio per i ns figli del resto poco ci importa e se nn lo si potrà avere (solo allora però) penseremo solo ai raduni in tema ludico/gastronomico

  109. Stefano Grazia scrive:

    si,pibla…prima genitori… E prima, preso dalla foga letteraria, ovviamente esageravo per iperbole… Infatti, ricordo a tutti che abbiamo rinunciato alla Scuola DENTRO la Bollettieri perche’… EDUCATION FIRST!!!
    A proposito,oggi primo giorno di scuola per Nicky-boy alla AISL (American International School di Lagos) da cui mancava da 4 anni e mezzo di cui ricordava poco o nulla ma di cui ci aveva sempre sentito tessere lodi ma che in una giornata plumbea e piovosa proprio alla Blade Runner sicuramente gli doveva apparire tetra e ostile nella circostanza di entrare a meta’ anno in un ambiente diverso e nuovo… L’abbiamo visto titubante,preoccupato… Cosa c’e', Nicky? E’ che non so se mi piace questa scuola…
    Dal suo punto di vista non aveva tutti i torti…Ma poi, quando lo siamo andati a prendere, aveva gia’ preso controllo…Mi sa che sarebbe un ottimo Capo Gang Criminale,mio figlio…No,scherzi a parte: aveva visto piscina,campo da calcio,da basket,campi dac tennis (3),cafeteria, aula di musica, palestra… Si era rinfrancato, aveva trovato un paio di bambini che si ricordavano di lui…Peccato che tutte le extrascool activities che si fanno sarebbero state eccellenti per lui proprio negli anni in cui era a Luanda mentre ora i livelli sportivi son troppo bassi per lui…Abbiasmo messo in imbarazzo l’Head coach del Programma di Tennis che ora si sente moralmente obbligato a reclutare bambini del suo livello e che oggi mi diceva che vuole motivarli organizzando una Ladder scolastica…Be’, questo e’ l’effetto che noi Grazia facciamo: mettiasmo pressione agli altri, scateniamo flussi di adrenalina, facciamo correre chi prima camminava…sara’ anche tutto un bluff ma poi ci sentiamo obbligati a mantenere il passo anche noi…E’ un cane che si morde la coda. Come anche questo blog: dalla comparazione scaturiscono le motivazioni per l’emulazione. A egregie cose l’animo accendon l’urne dei forti,o Pindemonte…

  110. atti scrive:

    Alcune considerazioni :
    Come genitore e per quello che vedo ai tornei concordo al 200 % con il sig. Tropiano, anzi mi è capitato di recente ad un raduno U10 che x un semplice palleggio a punti un mamma alla fine sia andata a dire a mia figlia che secondo lei il punteggio non era giusto e sua figlia doveva aver fatto 1 punto in + (sic!) fermo restando che durante il palleggio ad ogni punto la figlia andava a consultarsi dal maestro e dalla mamma su come giocare, e parliamo di un banalissimo raduno regionale.

    Per il resto è meglio non mettere troppo carne al fuoco x non rischiare di carbonizzarla !
    Roma a maggio è una buona soluzione, che unisce utile e dilettevole; lascerei per esperienza e conoscenze a FULVIO, se puo’, l’onere di eventualmente fissare un incontro/dibattito con chi riesce a “reclutare” del circuito (certo che Piatti e/o Sartori non sarebbe male)
    Mentre se vogliamo creare un ulteriore incontro in altra sede Bologna potrebbe fare al caso nostro, oppure alla Vavassori Accademy MAX non avrebbe, penso, grosse difficoltà a gestire 2-3 campi e a fissare un ristorante per continuare le chiacchere…o no ?

    Per non intasare troppo questo spazio non potremmo chiedere di creare una pagina a parte sul BLOG per iscriverci e per eventualmente commentare e disquisire, altrimenti rischiamo di non avere piu’ un minimo di continuità nella sequenza dei POST e di sovraporre un argomento all’altro.

    PS: Scherzando possiamo dire che difficilmente capiterà un altro raduno in giro per il mondo dove si possano ammirare in prospettiva cosi tanti/e “futuri” e “certi” TOP10! Io se fossi Nike o Adidas non me lo lascerei sfuggire per nulla al mondo!

    Ciao.

  111. Mauro scrive:

    Caso Tropiano, ringrazio Enzo per la difesa di noi genitori e concordo con Stefano nel stare attenti, molto attenti alle generalizzazioni. Daltronde, sull’argomento vittorie c’è molta ipocrisia; da un lato si dice che le vittorie under non sono molto importanti(soprattutto nell’under 10), poi si fanno delle regole che dicono che solo i semifinalisti di macro aera possono fare anche under 12. Cosa fa un genitore in un incontro decisivo per questo fine alle continue ruberie di un bambino(mal educato) all’ennesima palla “mal vista”? La soluzione o il male minore potrebbe l’obbligo all’arbitraggio da parte dei bambini anche per responsabilizzarli, permettere ad ogni cambio di campo il coaching, premiare fattivamente (convocazioni, coppe, regali vari) i bambini che compiono atti di far play.

  112. Mauro scrive:

    Max, il primo raduno potrebbe andar bene in occasione del nike di Parma, cosa ne pensi?
    Per Nipa, anch’io autorizzo i responsabili del blog a darti la mia e mail, fatti sentire.
    Stefano sicuramente saprai già che anche Federer, aveva il suo bel caratterino, molto simile a quello che tu racconti di Nicholas, e sappiamo oggi che tennista è diventato ma soprattutto che uomo è.

  113. fulvio scrive:

    x Max e tutti quelli che pensano di venire al raduno,vorrei che mi anticipaste qualcosa in modo da organizzare meglio la cosa.come location ho pensato al palco della Fila sul campo palacorda,pewr il resto vorrei sapere:
    l’op dlella riunione giorno e ora
    in quanti saremo
    oltre a Piatti e Sartori quali saranno gli altri tecnici a parlare
    varie e eventuali
    chi volesse contattarmi allego la mia mail
    fulviofog@libero.it
    vorrei ricordare che tutto il mese di febbraio per motivi di lavoro (oltre che alla soddisfazione di andarmi a vedere il figlio) sarò in Brasile.
    già dalla settimana prossima comincerò a parlare della cosa a Piatti avendo con lui un appuntamento a Montecarlo
    ps: cercherò di indagare su Virgili,roberto comentucci ha bisogno di materiale per i suoi pezzi!!

  114. max scrive:

    atti per me organizzare alla vavassori nn c’è problema, ho detto bologna perchè è + vicino a chi arriva da toscana e lazio ma se preferite sul lago d’iseo basta dirlo……

    mauro hai detto bene, il male minore potrebbe essere l’arbitraggio ma NON l’augurio del cancro ad una bambina di 10 anni o l’ggredire un giudice arbitro!!!!

  115. daniele riva scrive:

    Bhè….se volete venire a Parma, per quanto riguarda il tennis avrò bisogno di consulenza, ma per la “pausa pranzo” son certo che già dopo gli antipasti, non fareste fatica a capire come nella cosiddetta FOOD VALLEY si passa con disinvoltura da 80 a 100 Kg in un paio di annetti…
    Se non ricordo male anche Max, ha dichiarato al peso una quintalata, vorrà dire che faremo anche un “incontro esibizione” di….sumo! ! !

  116. max scrive:

    mauro parma potrebbe andare ma forse una giornata in qualche academy sarebbe un’esperienza nuova e + proficua per tutti, dove i bambini possono cominciare a sentire profumo di professionismo o quasi oltre che saremmo meno tesi e rapiti dalle partite. oltretutto esiste la possibilità che già a roma ci sia il nike nel periodo del raduno. altro motivo poi, (come suggeriva gio92) i nike potremmo lasciarli per gli incontri tra piccoli gruppi, visto che da quello che ho capito tutti i ns figli vi parteciperanno assiduamente.

  117. Mauro scrive:

    Max allora nike alla Pro patria e settmana alla Vavassori!

  118. max scrive:

    mauro come ho detto a me va bene tutto ma ricorda che c’è gente che arriva da roma o firenze quindi bologna è + a metà, cmq fate sapere

  119. Stefano Grazia scrive:

    Mauro, ti ringrazio per l’accostamento blasfemo a Federer…non nascondo che alcuni miei post di dubbio sulla esigenza di reprimere certi atteggiamenti istintivi (ai quali ha risposto molto bene per esempio Enzo Lo Iacono) partivano proprio dall’osservazione di un Federer del quale chiedevano al Coach: ma come si fa ad allenare uno cosi’? Sarebbe da prendere a legnate… A volte mi chiedo se al di la’ di certi aspetti teppistici da reprimere non siamo tutti un po’ ipocriti o puritani e confondiamo maleducazione e canagliaggine con l’aggressivita’ necessaria per diventare un agonista. E per agonista intendo non il mediocre aureo che il 90% di noi e’ forse stato nei rispettivi sport, ma l’agonista vero che ce l’ha fatta a diventare pro… Per intenderci, io ho visto fare anche a Franz Baresi delle entrate a gamba tesa da vero delinquente…Che senso ha dare del maleducato a Hewitt o alla Henin perche’ si autoincitano magari anche lanciando sguardi assassini e intimidatori all’avversario? L’importante semmai e’ il Terzo Tempo (l’ho scritto piu’ volte in altra area del blog entrando in affettuosa polemica con Ubs e Angelica sui valori del rugby: il terzo tempo e’ la cosa piu’ bella del rugby ma DURANTE il match nel rugby si mira a stendere l’avversario e possibilmente a fargli male SENZA SCORRETTEZZE: nel senso che quando ti placco,ti placco affinche’ tu non ti rialzi…Certo, se ti placco alto, e’ una scorrettezza grave e una volta addirittura i compagni di squadra potevano farsi giustizia da se’ piombando sullo scorretto e menandolo di brutto senza che l’arbitro ci trovasse da ridire…Vabbe’,sto divagando per dire che tutto e’ lecito in amore e guerra…e nello sport il confine fra genio e follia e’ molto sottile e la cosa ogni tanto mi preoccupa…
    RADUNO: ragazzi vi invidio molto,vi invidio sia il raduno di conoscenza sia quello di acquisizione…Eventualmente vi mandero’ un saluto con domanda a Piatti/Sartori/Bertino … questa e’ una delle cose che sicuramente uno vivendo all’estero si perde…Credo che davvero attraverso la conoscenza reciproca e lo scambio d’informazioni si possa crescere insieme…E in piu’, davvero, ha ragione L’AntiFenomeno, che lo dice certo con ironia, ma chissa’, magari qualche talent scout un salto a vedere i bimbi potrebbe farlo, non si sa mai…

  120. nipa scrive:

    Comunicazione di “servizio”: potrei avere la email di mauro…grazie!

  121. nipa scrive:

    X Stefano:
    Si ritengo essenziale mantenere a stretto contatto (in termini di tempo-spazio) la scuola con la disponibililtà dei campi.

    Il problema adesso è che il “GURU” dopo un paio di “Controlli all’olio e alle gomme” la vorrebbe nel suo noto circolo…
    In sintesi la proposta ricevuta: continuare ad allenarsi in loco (piccolo circolo sotto casa con gli oneri sempre a carico del sottoscritto….almeno ritengo così in quanto l’eventuale adesione alla proposta comporta una partecipazione finanziaria limitata a circa l’1%…almeno per quest’anno….) e partecipare ai vari tornei con il logo del “GURU”……qui la decisione…anche se per mia figlia è importante giocare a tennis e tornare a casa presto per vedersi con le amiche mi ha detto che il circolo del GURU è “molto bello ma troppo grande”……. per contro rifiutare il GURU potrebbe essere controproducende??…..e qui aspetto qualche “consiglio”…tenete conto che conosco bene le dinamiche politiche/sportive che reggono le redini del basket (almeno a livello regionale) ma non quelle del tennis………(Ah! a proposito c’è un’altro GURU che ovviamente rimmarrà “fuori” e ovviamente siccome comunque scelga il programma tecnico del maestro non varierà….lui mi ha passato la palla…..ritengo anche giustamente)!

    x MAX
    A roma come l’anno scorso (con mia figlia ci siamo visti le due finali singole/doppio femminili)ci sarò……difficilmente (per ragioni di lavoro) a Bologna….ad una tappa NIKE più facilmente….

  122. fulvio scrive:

    certo è che un raduno nella FOOD VALLEY ,mi incuriosisce molto,leggendo del peso di max e daniele riva mi vien da ridere ,al mio confronto siete…anoressici!!

  123. max scrive:

    fulvio nn mi sfidare!!! da un paio di settimane ho cominciato una semi dieta ma ieri verso mezzanotte mi sono preparato una fantastica pasta e faglioli da gustarmi seguendo gli australian open. devo ricominciare ad allenarmi facendomi un risottino anche questa notte???

  124. Mauro istr.Coni scrive:

    Buongiorno a tutti…Genitori & Figli ,state diventando …un’associazione(?!)
    L’aggressività ci deve essere in questo sport inventato dal…diavolo , ma nel bambino deve essere costantemente gestita , incanalata ,”educata”.
    Questo è l’aiuto che io ad esempio mi aspetto dai genitori.
    La maleducazione in campo(che per me è antisportività o mancanza di lealtà) non va bene , punto e basta e se nel soggetto anche dotato esiste va continuamente corretta con il sostegno dei genitori.
    Io non avrei nulla in contrario ad avere i genitori a bordo campo seduti ad assistere alla lezione , salvo poi rendermi conto che l’attenzione del piccolo allievo sempre immancabilmente si focalizza verso lo sguardo del papà o della mamma…
    A scapito della progressione…
    Ciao a tutti Vi seguo…

  125. stefano grazia scrive:

    TROVO IN ALTRA AEREA MA D’INTERESSE ANCHE PER NOI DAL NOSTRO VAFFANTENNISTA (almeno credo) E QUINDI COPIO E INCOLLO ANCHE COME COROLLARIO AL NOSTRO DIBATTITO SUI CIRCOLI SPESSO SOLLECITATO DA STEFAR:
    andrew scrive:

    17 Gennaio 2008 alle 14:04
    Di chi è espressione la FIT? Dei circoli…

    Di chi sono espressione i circoli? Dei soci…

    A cosa sono interessati i soci? Alla propria società…

    Potrebbe anche funzionare se almeno da qualche parte aleggiasse la parola “Tennis”…inteso come “Tennis al massimo livello”…

    Purtroppo il circolo funziona con le seguenti priorità:

    1. Ambiente e soci da curare.
    2. Nuovi soci da cooptare.

    Per soddisfare tali priorità, si ricorre a:

    1. Quote alte di accesso e altrettante quote alte per i campi. Ciò consente di:
    a. Scremare i fruitori del tennis in base al censo e garantire un piacevole soggiorno ai soci nel circolo, privo di fastidioso baccano e con campi sempre liberi.
    b. Dare la piacevole illusione ai soci di essere bravini in questo simpatico gioco, evitando il più possibile ogni contaminazione o confronto con l’esterno.

    2. Allestimento di una scuola SAT così suddivisa:
    a. Reparto agonistico rivolto a quei bambini che già da subito evidenziano una certa predisposizione per il giuoco. Essi serviranno per eventualmente portare a casa qualche risultato Under per il reclutamento di nuove leve per il reparto “pascolo” (o punto b.). Da qui escono i 2 e i 3 categoria. REDDITIVITA’ BASSA
    b. FONDAMENTALE. Reparto “pascolo” rivolto a quei bambini che non evidenziano già da subito predisposizione per il giuoco. Essi, se ben allevati, consentiranno PER MOLTI ANNI di rimpinguare le casse della società e costituiranno i possibili futuri soci adulti. Da qui escono i 4 categoria. REDDITIVITA’ ALTA.

    Se qualcuno fosse a conoscenza di un circolo interessato alla costruzione di giocatori, prego rispondermi…

    INOLTRE VOLEVO SOTTOLINEARE UNA COSA CHE FORSE E’ SFUGGITA A MOLTI COME LO ERA A ME: SCRIVEVA CLAUDIO TN nel primo post di questa nuova tornata:
    ‘Per quanto riguarda il discorso svincolo. Ho appena firmato il nulla osta per la vincitrice del Lemon Bowl under 18, senza chiedere indennizzi per lo svincolo. Spero che diventi una buona usanza per tutti!’
    GRANDE,GRANDISSIMO CLAUDIOTN…SEI UN VERO SPORTMAN!!!

  126. Stefano Grazia scrive:

    Mauro IstrConi…
    Credo pero’ sia anche tempo di fare dei distinguo che sono in fondo unpolitically correct e insomma, antipatici…un conto e’ allenare un gruppo di SAT o di bambini normodotati se non mediocri che hanno solo la pretesa di giocare due volte a sett per fare mens sana in corpore sano… Il Maestro Pierino qui e’ fondamentale e i genitori sono pressoche’ pleonastici.
    Un po’ diverso e’ il caso di quei ragazzini che, a ragione o a torto, sono indirizzati verso un agonismo un po’ piu’ velleitario e che si trovano ad affrontare un ambiente e una pressione ben diversa… Ecco, diranno i piu’:e’ li’ l’errore!!!
    Boh,puo’ darsi ma mi si racconta che anche a bordo campo delle partitelle di calcio ci sono genitori piu’ o meno invasati che per di piu’ se la prenderanno anche con l’allenatore reo di non schierare il proprio pargolo o di schierarlo nel ruolo sbagliato… insomma, non vorrei che alla fine i Cattivi Genitori fossero un male solo del tennis … In piu’ c’e’ questo errore dei Genitori a bordo campo ad assistere alla lezione… Appunto,lezione e non allenamento…Qui siamo ancora alla SAT…Di che cosa hai paura? Che ti giudichino? Che ti costringano a dare il meglio di te? A non fare errori? Potrebbe in fondo essere uno stimolo,un pungolo… Poi i soliti deficienti ci saranno sempre, e’ la vita, ma ci saranno anche quelli che ti apprezzeranno e magari dopo aver assistito a un paio di ‘lezioni’ si fideranno e ti lasceranno il bambino … Non ci trovo poi nulla di cosi’ strano a questo assistere alla lezione a parte che l’80% saranno mamme che sono li’ solo ad aspettare,magari leggendo un libro,che la lezione finisca e a volte li’ proprio per evitare che il bambino si comporti male… Se invece si tratta di un allenamento vero e proprio, il Genitore potrebbe essere li’ anche per imparare, perche’ no?, o per aiutare (anche a raccogliere le palline!!!)… In altri casi invece il Genitore e’ li’ perche’ e’ lui la Mente e il Coach e’ ,volente o nolente, il Braccio… Mi spiego: se io porto mio figlio alla Bollettieri poi torno con un programma e se mi trovo qui in Africa con dei coach palleggiatori ho la pretesa di interagire per spiegare cosa vogliamo fare…Farei lo stesso in Italia? Onestamente io non ho mai avuto questo problema: se mi trovo in un circolo occasionalmente e occasionalmente chiedo un coach, gli spiego di cosa ho bisogno e mi sembra poi normale rimanere li’ a guardare come lavora (mio figlio ma anche il coach) e a prendere informazioni, se vado da Bob Brett, Zavoli o Bertino, ovviamente mi guardo bene dall;intervenire…spiego solo all’inizio chi siamo e il perche’ e il percome e poi guardo, cerco di capire e magari ci riparlo dopo… Se poi sono soddisfatto dell’esperiernza ci ritornero’. Devo onestamente ammettere che un Maestro/Coach che non avesse tempo di parlarmi o che mi parlasse col sorriso a 32 denti ma la mente altrove (del tipo: si,diciamogli di si…) non durerebbe molto con me, non avrebbe la mia fiducia e quindi alla fine nemmeno i miei soldi… Ma se trovassi un Carlos Rodriguez probabilmente mi limiterei a fare il Genitore (che pero’ sarebbe molto coinvolto comunque come forse Fulvio, se ho ben inteso,potrebbe dimostrare)

  127. andrew scrive:

    grazie StefanoGrazia…ho postato la mia paranoia sui circoli in due posti ed effettivamente mancava qua dentro…

    …proseguo dunque anche agganciandomi alla tua risposta a MauroIstruttoreConi….

    …io credo che ormai SIA FONDAMENTALE per un ragazzo avere uno (o due) genitori che lo supportino e che lo seguano nell’attività tennistica, anche affiancandosi o sovrapponendosi ai maestri.
    Perchè?
    Semplicemente perché i circoli, e quindi i maestri, hanno da tempo smesso (o non l’hanno mai fatto oppure ancora lo fanno salturiamente e non come filosofia di base) di seguire e supportare i nostri figli nel loro sogno agonistico ed emanano solo diffidenza, chiusura, mediocrità!!!

    Sì, è vero, mi sono trattenuto. Non ho voluto andarci giù pesante.

    Ma continuiamo…

    Dicevo, i circoli non sono interessati al gioco agonistico per le ragioni esposte nel post sopra postato apposta non in posta…Quindi, i maestri, recependo “volentieri” tale direttiva, si dedicano contemporaneamente alle più molteplici attività tennistiche, avendo carta bianca e mandato a non procedere altrimenti…Di conseguenza, abbiamo maestri di tennis che in una sola vita e nell’arco di 24 ore sono contemporaneamente:
    1. Istruttori di agonistica
    2. Istruttori SAT
    3. Animatori
    4. Istruttori di lezioni private
    5. Accompagnatori di ragazzini talentuosi
    6. Capitani di squadre
    7. Organizzatori di eventi
    8. Incordatori o accordatori
    9. Imprenditori
    10. Palleggiatori
    11. Preparatori
    12. Prestigiatori

    Io frequento un club, e mi venisse un accidenti, hic!, se ad una assemblea il consiglio direttivo si fosse presentato dicendo cosa vuole fare in campo agonistico, quali sono gli obiettivi, cosa ne sarà dei nostri ragazzi etc.. affinchè i soci poi possano giudicare l’operato…SI VOTA IL BILANCIO ANNUALE e ci rivediamo l’anno prossimo…NON esiste neppure ufficialmente una persona in consiglio che si occupi delle attività agonistiche: c’e l’addetto ai campi, alle relazioni con la stampa, alle attività sociali, a piscina e bar e a non so che altro…

    Nel caso del mio circolo, l’importante è mantenere il monopolio dei campi, specie se coperti, di modo che l’unica possibilità per un viandante tennistico sia quella…Una volta assicurato il monopolio, tutto ciò che capita è oro colato e sfruttabile propagandisticamente…

    Sì, è vero, non ho voluto infierire. Sono buono…

    IN DEFINITIVA, SE L’ATTIVITà AGONISTICA NON LA FA IL CIRCOLO E I MAESTRI, BISOGNA FARSELA DA SOLI…

  128. Mauro scrive:

    Appunto Andrew appunto.
    Nipa te l’hanno poi data la mia mail?
    Max, i vengo da molto lontano, per spostarmi devo prendere quasi sempre l’aereo, comunque fammi sapere i costi di una settimana di allenamenti alla Vavassori e che possibilità ci sono di alloggio. grazie.

  129. max scrive:

    mauro, per l’aereo spero che tu sia vicino ad un aeroporto dove fa scalo la ryan air, costa pochissimo ed arriva ad orio al serio (bg) quindi molto vicino al’accademia ed lago d’iseo. per quando riguarda la vavassori è evidente che organizzando un raduno riesco a spuntare un prezzo migliore altrimenti se vieni solo per 7 gg la mezza giornata (3 ore di tennis + 90 min. di prep. atletica, quindi credo che basti e avanzi) viene a costarti 200 euro (prezzo dell’anno scorso, ora devo chiedere ma cmq se si discosterà sarà di poco) mentre per l’albergo dipende da te. per l’alloggio ti do le 4 opzioni migliori:

    hotel iseo lago 4 stelle sup. ed uno dei migliori hotel della zona: si trova ad iseo, a 15 km dall’accademia, il prezzo non lo conosco cmq la vavassori ha la convenzione e se vuoi te lo faccio sapere

    hotel sole (da me consigliato) 3 stelle sup. la doppia 70 euro con colazione o tripla (molto grande x tre persone) 90 euro, prezzo dell’anno scorso. appena ristrutturato offre tutte le comodità (sky e internet compreso) ed è a soli 5 km dall’accademia. fa anche da ristorante (ottimo con prezzi da 15 a 35 euro x persona se mangi astice/fiorentina e brut)

    hotel golf a sarnico che si trova dove abito io (in realtà è a paratico ma sono 500 mt di differenza ), 8 km dall’accademia direttamnete sul lago con ristorante all’interno (ottimo sulle 50/60 euro a testa), centro benessere e piscina coperta. prezzo ? (l’anno scorso ho speso 120 euro con colazione per una camera tripla molto bela e ampia)

    l’ultima opzione è un hotel 3 stelle (nn lo conosco) convenzionato con l’accademia che dista dalla stessa 4 km. il costo è di 60 euro a notte con colazione e 70 per la tripla. pranzo e cena 10 euro a persona (10 x il prsnzo + 10 x la cena)

  130. max scrive:

    scusa ho scritto male. la 1/2 giornata di 7 gg alla vavassori costa 300 euro e non 200

  131. daniele riva scrive:

    Buonasera a tutti…tralasciando il discorso gastronomico, anche per me il discorso accademia è molto interessante. Essendo ad un’ora di auto sia da Bologna che da Palazzolo, mi piaceva vedere di persona anche per valutare l’opzione dei week end.
    Ho anche visto che ci sarà una tappa del torneo per bambini l’8 marzo allo Sporting di Parma.
    Una capatina la farò volentieri per capire come “gira il fumo”.
    Bella l’idea della spilla ! !
    Perchè ogni volta che si frequenta un evento non ci si attrezza con una clip bene in vista in modo da farsi riconoscere.
    Ad esempio con al collo una di quelle tessere tipo pass con la sigla BPB ( bambini prodigio parent) oppure in onore del padrone di casa che ci ospita USB ( Ubaldo Scanagatta Boys).
    Lo so che fa molto ” setta massonica” ma può essere utile allo scopo del reciproco immediato riconoscimento.

  132. max scrive:

    eccovi il link del calendario 2008 per i tornei del nike junior tour

    http://www.nikejuniortour.com/home.html?s1=countries&s2=calendar&pag=home&country=ita&lang=ita

  133. daniele riva scrive:

    Ahh dimenticavo…poi il simbolo scelto lo registriamo, con un investimento minimo stampiamo delle t-shirt che faremo indossare ai tennisti più famosi, quando sarà diventato un must, ne facciamo una linea sportiva alla moda e diventiamo tutti ricchi sfondati….
    Basta poco..che ccè vò…! ! !

  134. stefano grazia scrive:

    USB non e’ male: gli Ubaldo Scanagatta Boys ma anche:
    ATP: AMAZING TENNIS PARENTS…
    cosi’ possiamo riciclare le magliette dell’ATP!!!!
    Scherzi a parte, il Prof Buzzelli mi fa sapere che lui e Zavoli non hanno problemi ad ospitarvi sui campi basta sapere quando e cosa volete fare.
    Faccio pero’ una precisazione: come ho scritto nei miei post (poi riassunti sull’articolo di 015) la BTA non e’ un Academy propriamente detta o forse come le intendo io alla Bollettieri/Evert/Sanchez/Pat Cash etc bensi’ e piu’ propriamente un Training Center: in pratica Zavoli ha acquistato un Circolo, il Circolo Siro, e ci fa quello che gli piace di piu’: allenare. Ci sono ancora sparuti gruppi di soci ma diciamo che i campi sono quasi sempre a priorita’ Academy. I campi dovrebbero essere almeno 8, piu’ un paio spesso adibiti a calcetto, di cui almeno 5 sono sotto struttura. Se dovessi indicare un periodo per andarci consiglierei pero’ la tarda primavera o l’estate (ma il Prof puo’ eventualmente smentirmi). A mio avviso l’unico difetto fondamentale della BTA come Training Center e’ che e’ situata esattamente nella parte opposta a dove vivo io quando sono a Bologna (Calderino di MSPietro/area Casalecchio/Sasso Marconi) e in pratica fanno prima quasi ad arrivarci da Ferrara (c’e’ infatti un gruppo,capeggiato dall’U16 e recente convocato azzurro Patracchini, che viene proprio dalla citta’ di Sgarbi). Comunque Zavoli e Buzzelli, e magari Palumbo (Responsabile Under 16 a Tirrenia qualora fosse di passaggio come ogni tanto fa) potranno sicuramente mettere a disposizione la loro esperienza. Eventualmente un altro Circolo che potrebbe mettere a disposizione campi potrebbe essere quello dell’Areoporto che Giovanni Toni ha recentemente riaperto e dove allena anche Omar Camporese (che si accompagna ad Albertini nell’allenare il numero uno emiliano U10 Gigi Neri (tesserato pero’ con il TCA o Giardini Margherita i cui agonisti pero’ si allenano al Cierrebi…Lo vedete come e’ contorto il sistema? Giggi Neri e’ tesserato Giardini, si allena con Albertini all’Aereoporto e fa Preparazione Atletica al Cierrebi…oh,intendiamoci, e’ la stessa cosa schizoide che facciamo noi cercando di prendere il meglio un po’ qui e un po’ la’ ed e’ quello che in fondo fa anche Max (ma se ho capito bene lui ha il grande vantaggio di avere tutto a 5-10′, compreso il Ristorante sul Lago…) Credo che anche per questo non debba sembrare strano che a Caldaro ci siano due Top Italiani,Seppi e la Knapp…adesso non so bene se siano loro ad essere andati li’ o se sono originari proprio di Caldaro, ma non mi meraviglierei se in un prossimo futuro saltasse fuori qualche altro Caldarese… Se hai una buona struttura in un paesino dove tuytto e’ a 5-10 minuti, se hai il traino (Seppi/Knapp) e il Maestro/Coach e’ stanziale e non ha voglia di andarsene ad inseguire la luna, se insomma rimane in quel paese 20 anni almeno,e se insomma tu sei di Caldaro, non hai motivo probabilmente di andartene in Florida a meno di non voler imparare l’inglese (o comunque vedere un po’ cosa c’e’ oltre la siepecosi’ da sviluppare una personalita’ piu’ da cittadino del mondo e meno da Bracciali la cui prima preoccupazione secondo Cino Marchese,era, arrivato a Melbourne,quella di trovare la Gazzetta dello Sport e un Ristorante dove si mangiava la pastasciutta (don’t worry,Braccio: Melbourne e’ piena di vie completamente italiane !)

  135. nipa scrive:

    Mauro, no!! non ho ancora ricevuto la tua email!

    Andrew, …credimi è prorio così…avendolo già potuto constatarlo sulla pelle mia (ma soprattutto) di mia figlia…

    Max, siccome quasi sicuramente andrò a trovare i miei suoceri a Vimercate, credo che farò un salto lì alla Vavassori….e ti confermo Roma..

  136. Mauro scrive:

    Max, grazie per le informazioni.
    Stefano, seppi E Knapp sono Altoatesini, mentre Sartori (grande insegnante di tennis e coach) non dovrebbe esserlo. Ha tra l’altro una figli del 97 (Giulia) molto brava.
    Daniele, forse la spilla non è possibile, ma un badge inviato via mail si potrebbe organizzare.

  137. Mauro istr.Coni scrive:

    … no tranquilli nessuna paura di essere giudicato e confermo che nel calcio la situazione genitori è pure peggio! (tutti c.t. gli italiani no?)
    Ma questo non ci deve consolare.
    Cmq credo molto nel supporto dei genitori verso i loro figli che facciano agonismo oppure no (anch’io sono papà…) e cerco sempre di dialogare con loro.
    E’ anche vero che i maestri nei circoli (solo italiani?) devono fare di tutto…
    Vi assicuro però e lo sapete anche Voi che i ragazzi grandi e piccoli cercano continuamente l’approvazione dei genitori in qualsiasi cosa fanno in campo che gli riesca o meno, anche in età avanzata.
    Questo non aiuta lo sviluppo delle capacità attentive e di concentrazione e può frenare lo sviluppo della personalità sia in allenamento che in partita.
    Non si tratta del gioco del calcio dove ti confondi ad altri 20 giocatori, dove si è abituati al casino etc etc.
    Sul campo da tennis lo sapete , 5/10 minuti di black out e… addio.
    Sarà banale lo so ma forse il discorso dei genitori a bordo campo (o peggio tutti sotto il pallone in inverno) per noi che dobbiamo insegnare uno sport tanto difficile ,risponde al detto un pò “commerciale” : “..per colpa di qualcuno non si fa credito a nessuno…”
    Personalmente , ognuno al proprio posto , non avrei problemi altrimenti ad “averVI” tutti in campo!
    Il lavoro singolo con il (molto/poco) probabile campione è un’altra cosa e lì devi per forza avere un ottimo rapporto di fiducia (in tutti i sensi) con mamma e papà e sta alla sensibilità e cultura del singolo maestro/istruttore.
    A fronte di tutto ciò esistono le eccezioni e nel singolo individuo si possono nascondere capacità del tutto inaspettate che bisogna osservare …

  138. max scrive:

    grazie stefano quindi ora sta a voi dirmi se il primo raduno preferite farlo a bologna o alla vavassori (per la posizione mi sembra meglio bologna visto che ci sono persone che arrivano da roma e dalla toscana, inoltre un paio di voi verranno prima sul lago quindi consiglio di guardarvi in giro il + possibile, cmq fate vobis), mentre la data l’avrei individuata tra il 22 marzo al 06 aprile, così potrà parteciparvi fulvio e nn ci sono tornei nike. per i nike se volete, chi ci va può postarlo così da poter fare dei mini incontri tra i partecipanti soprattutto nei tornei estivi, dove ad esempio in alto adige e marche si può abbinare la settimana di vacanza. per il badge via mail direi che è una buona idea. c’è qualcuno che può farlo?

  139. gio92 scrive:

    scusa Max se ti rispondo solo ora ma gli impegni pressano sempre più.
    Anche a me farebbe tantissimo piacere partecipare ad uno (o più) raduni, compatibilmente con gli impegni ci provero’ (magari insieme a mio figlio più grande). Io sono in Liguria e praticamente avro’ da seguire almeno un torneo a weekend da adesso a ….. data da destinarsi ! In più ho ripreso a giochicchiare anche io e quindi qualche garetta me la faro’ pure io …. tanto per gradire. Il merito più grande di questo blog è di aver messo in contatto (e fatto conoscere) tante persone unite da passione e problematiche simili, oltre ad aver fornito una valanga di utilissime informazioni a persone un po’ fuori dell’ambiente come me. Da un certo punto di vista vorrei proporre ad Ubaldo e a chi aiuta a gestire questo spazio di provare a pensare ad una formula sullo stile di wikipedia per riassumere ed allo stesso tempo poter aggiornare questa “valanga” di informazioni che malgrado gli sforzi di Stefano Grazia con i suoi ottimi riassunti risultano sempre più difficilmente consultabili. Allo stesso tempo questa sezione tecnicamente parlando (tecnicamente riferito ad internet) è sicuramente più un forum che un blog e forse come tale andrebbe gestito. Dico cio’ perchè (per fortuna) mi pare che l’interesse , i post e lo stesso numero di partecipanti stia crescendo di giorno in giorno ed il rischio di perdersi qualche passaggio interessante soprattutto per chi non ha tantissimo tempo da dedicare è sempre più alto.
    E la stagione è appena all’inizio……

  140. gio92 scrive:

    Dimenticavo, già che ci siamo guardate che bel sito sta prendendo piede qui in Liguria per la gestione dei tornei (soprattutto junior !) :
    http://www.teamsps.com
    E’ fatto proprio bene ed è di una comodità incredibile, auguro ai suoi gestori un sempre maggior successo anche perchè da “tennis parent” magari tutti i tornei fossero consultabili in questo modo !!
    Con l’occasione pregherei tutti quelli che conoscono siti simili (se esitono) di segnalarli, credo siano informazioni sempre interessanti !

  141. adriano moja scrive:

    Leggo con piacere dello sforzo che fate nel parlare e sperare in un tennis migliore, ma di oggi è la notizia che il Capri a tesserato il Cipriota Marcos Baghdatis per schierarlo in A1. Costo??? Certo non poco, e Voi sperate nell’investimento nei giovani…. Mi pare solo illusione.
    Il tennis in Italia è.. e rimmarra sempre così anche nel futuro.
    Peccato…

  142. max scrive:

    adriano, premetto che qui molti di noi fortunatamente nn hanno bisogno della fit o degli sponsor (siamo noi gli investitori) e si sono già organizzati diversamente (chi ha formato un team chi frequenta academy italiane o americane etc) e quindi speriamo per modo di dire.. tempo fa avevo anche scritto che in italia gli investimenti nel tennis giovanile sono finiti in primis perchè per molto tempo si è investito al primo sentore di promessa (poi sempre rimasta tale e mai sbocciata in campione, quindi rimettendoci), secondo perchè era finita la moda del tennis. Oggi oltre ad essere riaumentato l’interesse per il ns sport, per far si che gli sponsor tornino ad investire credo ci sia bisogno di un progetto “vero” in cui credano anche loro ma che soprattutto dia dei risultati tangibili. e credo anche che per far si che i vari sponsor possano credere nel ns. progetto sia necessario che quello che verrà loro propinato, si avvicini il più possibile al metodo di lavoro che loro hanno usato per avere successo nella vita e cioè lavoro, duro lavoro, sacrificio, professionalità ed ancora lavoro, tutto quello cioè che nel tennis italiano è sempre mancato. In + ormai tutte le aziende sono (o si avvalgono di persone) competenti quindi incantarli con le parole è sempre più difficile e inoltre siamo nell’era della globalizzazione, di internet e tv, quindi se proprio nn c’è il campione italiano ne prendono uno straniero. In mancanza di tutto questo, è chiaro che i pochi sponsor rimasti danno i soldi solo per la serie A, B o C anche perchè sono soci del circolo e la squadra diventa la LORO squadra. I presidenti dei circoli da parte loro si sentono i direttori sportivi della squadra, viaggiano e mangiano gratis e sono tutti contenti. Sinceramente nn riesco a capacitarmi di come qualcuno possa aver investito in passato. Tornando al ns progetto, l’obbiettivo principale è fare le cose bene, se poi qualcuno vedendo cose mai viste prima d’ora vorrà investire meglio ancora, anche xchè chi prima e meglio spende meno spende…. Se poi le cose rimarranno così nn sarà certo un nostro problema e cmq se arriveranno dei risultati, avremo sempre mostrato la strada giusta da seguire ai prossimi genitori e questo per noi sarà già un successo; chissà mai poi che un giorno possa essere il metodo che useremo nella ns accademia privata…..

  143. andrew scrive:

    max…sono ancora spesso perplesso dalla tua irruenza…Tuttavia, la lucidità con la quale hai fotografato (e smontato) il giocattolino “serie A” in cinque righe, depone a favore della tua intelligenza…

  144. max scrive:

    ti ringrazio andrew, ma nn è una questione di intelligenza. il fatto è che sono 5 anni che vivo tutti i santi giorni in questo ambiente, ho stretto un’ottima amicizia con un maestro (tecnico nazionale, e quindi a conoscenza di tutte le varie problematiche legate agli interessi federali essendo spesso a capo di squadre iniziative etc) e la sua famiglia con cui gestisce un circolo, poi venendo in accademia ho sentito anche l’altra campana, vivo di fianco al tennis sarnico (che gioca in serie A) facendo amicizia con presidente e soci, ho mia figlia che mi fa girare ed essere a contatto con fit e comitati regionali, il migliore amico di un mio amico è sergio tacchini, quindi fare 1+1 nn è poi tanto difficille….

  145. stefano grazia scrive:

    Prime sensazioni nigeriane: portato Nicholas al Lagos Lawn dove abbiamo parlato con Tim Rotimi che e’ uno dei Coaches della Federazione ed e’ o e’ stato fra i coaches della Davis Cup Team ed era l’Head Coaches 4 anni fa all’American School…Ci diceva che sta facendo partire questo Progetto con una 40ina di ragazzini U10/12/14 e che vorrebbe fare delle Round Robin Competitions ogni week end (mi sa che abbiano copiato i miei doc’s challenges per Tristonazzi ed Expatriates), e insomma sembra tutta un’altra atmosfera…Ieri aveva giocato al Circolo dei Ricchi (l’Ikoyi Club, un circolo famigliare mentre il Lagos Lawn e’ piu’ un circolo per giocatori) e ieri l’altro aveva giocato alla Scuola: il Cometitive Team Tennis non e’ al suo livello ma il Coach sarebbe cosi’ entusiasta di lavorare con lui (e di sentirsi ancora un coach) che ci sarebbe di bello che per un’ora e mezzo Nicholas palleggia one on one con lui mentre sugli altri due campi giocano gli altri 4 o 5…il coach vorrebbe utilizzarlo come magnete per altri buoni giocatori o per promuovere il tennis nella scuola…mah, vedremo: potrebbe essere interessante per fargli fare conoscere un po’ di bimbi nella scuola (non dimentichiamoci che lui e’ appena arrivato) e poi magari completare con un’altra ora col coach… Stiamo mettendo insieme tutti i tasselli: adesso ero venuto in clinica perche’ qui hanno ricominciato la barbara usanza di aspettarsi che l’ambulatorio sia aperto anche il sabato mattina (e io comunque sono ON CALL 24 h su 24 e quindi ho fatto un salto ma visto che stan tutti bene, toccando ferro, torno al Club e poi magari, mentre mia moglie comincia a portare un po’ di valigie dalla Guest House dove siamo ancora accampati alla Casa dove andremo ad abitare, io lo porto all’Ikoyi club a mangiare un po’ di suya e poi giochiamo un po…non abbiamo ancora con noi baskets,centinaia di palle ed ammenicoli vari (stanno in via di sdoganamento essendo arrivati via nave da Luanda) e insomma, siamo ancora in fase di warm up…Ah,e per complicarci la vita abbiamo gia’ comprato al volo, sulla strada, due magnifici cuccioli di pura razza bastarda nigeriana (ne avevamo avuti gia’ tre,ci avevano szeguito in italia,congo,ancora nigeria e angola ma ora sono tutti morti, bellissimi,molto simili a Winnie Dixie dell’omonimo film Disney Tutta colpa di winnie Dixie, incrocio fra Basenji e cani da slitta) e in effetti non ho voluto perdere l’occasione perche’ non sono facilissimi da trovare, non quelli che volevamo noi, ma ovvio che ci stanno piacevolmente complicando la vita come se non lo fosse gia’ abbastanza… Direte che tutto questo col tennis ha poco a che fare ma un po’ di colore ogni tanto non guasta e invito infatti tutti a riprendere di tanto in tanto a condire i propri posts di aneddotica: credo che servano piu’ di quanto si creda, anche a non farci sentire a volte dei goffi imbecilli imbranati….

  146. Mauro scrive:

    Oggi allenamento abbastanza deprimente, mia figlia trovava gli appoggi 3 volte su 5 e colpiva la palla ancora spesso in ritardo, va be che veniva da 3 gg di stop per pseudo-influenza però….Ad un certo punto ho decretato la fine dell’allenamento in puro stile Bollettieri, mi ha mandato a stendere dicendomi che Lei l’allenamento l’avrebbe fatto tutto comunque. Mi sa che sono nato nela generazione sbagliata, quando ero piccolo comandavano i miei genitori, ed ora che è il mio turno comandano i figli.

  147. Mauro scrive:

    Max, Ho trovato per l’aereo degli ottimi prezzi, prova a sondare se alla Vavasori si può fare la settimana dal 2 al 9 marzo oppure dal 14 al 20 aprile, poichè sono anche 2 settimane di Nike a Milano e vorrei approffitarne nella settimana di accademia. Ci sono i campi indoor?

  148. max scrive:

    ciao mauro, ci sono 5 campi indoor e nn ci sono problemi x le date, basta farmenlo sapere qualche gg prima

  149. kill bill scrive:

    della serie figli del bloog crescono:
    Complimenti a Federico Maccari finalista in singolare al torneo ETA u 14 in Lithuania e vincitore del doppio in coppia con Michele Palma.
    Sia Maccari in finale sia Palma al primo turno ( non proprio fortunato ) hanno perso dal Lituano Martins Podzus n° 13 della classifica Eta u 14.
    Bravo anche al Babbo.

  150. piero scrive:

    Sono il genitore d’un bambino di sei anni.

    Sto immaginando per lui un percorso sportivo che gli consenta di diventare un ottimo atleta e tennista. Non necessariamente un campione, ma sicuramente un giovane in grado di togliersi delle soddisfazioni.
    Siccome credo nell’eterogenesi degli stimoli, e degli scopi, sto utilizzando tutto il mio background d’agonista generalista (mi sono dedicato a molte discipline ed ho maturato esperienze diverse) per evitargli gli scompensi di cui si parla nel blog.
    Tra l’altro, per quanto attiene il tennis, esistono molti parchi pubblici in cui si può giocare gratis sul cemento, usando una corda per rete. E molti sport divertenti che allenano il corpo e non costano nulla.

    Vorrei mettermi in contatto con altri genitori nelle medesime condizioni, per uno scambio di informazioni e suggerimenti nei mesi e negli anni prossimi venturi.

    Piero Blanchini
    Udine
    piero@blanchini.it

  151. piero scrive:

    Sono il genitore d’un bambino di sei anni.

    Sto immaginando per lui un percorso sportivo che gli consenta di diventare un ottimo atleta e tennista. Non necessariamente un campione, ma sicuramente un giovane in grado di togliersi delle soddisfazioni.
    Siccome credo nell’eterogenesi degli stimoli, e degli scopi, sto utilizzando tutto il mio background d’agonista generalista (mi sono dedicato a molte discipline ed ho maturato esperienze diverse) per evitargli gli scompensi di cui si parla nel blog.
    Tra l’altro, per quanto attiene al tennis, esistono molti parchi pubblici in cui si può giocare gratis sul cemento, usando una corda per rete. E molti sport divertenti che allenano il corpo e non costano nulla.

    Vorrei mettermi in contatto con altri genitori nelle medesime condizioni, per uno scambio d’informazioni e suggerimenti nei mesi e negli anni prossimi venturi.

    Piero Blanchini
    Udine
    piero@blanchini.it

  152. Mauro scrive:

    A tutti i genitori con figli/e del 98, Nipa mi ha giustamente informato, che essendo obbligatoria la tessera agonistica, rimarranno già da quest’anno vincolati sino a 4 anni. Ciao

  153. Enzo Lo Iacono scrive:

    Da precisare che per i 98 (e qualche 99) la tessera agonistica non è obbligatoria. Lo è solo per giocare tornei ago FIT. Quindi occhio alle scelte.
    In ogni caso il vincolo è aleatorio…..
    Basta essere d’accordo con il circolo di provenienza, richiedergli (per finta) il tesseramento e il gioco è fatto.
    Dimenticavo la parte più importante per la FIT:
    Basta pagare la tassa di 100 euro.

    Nel mio circolo si sono trasferiti quest’anno 6 under 12. Tot. 600 euro + tessere agonistiche.
    ……Avremmo potuto utilizzarli per l’acquisto di attrezzi o anche per mangiare delle pizze insieme; Sarebbe stato comunque più utile.

  154. stefano grazia scrive:

    Volevo ritornare su quanto scriveva MauroIstrconi: “L’aggressività ci deve essere in questo sport inventato dal…diavolo , ma nel bambino deve essere costantemente gestita , incanalata ,”educata”.
    Questo è l’aiuto che io ad esempio mi aspetto dai genitori.” perche’ mi sono ricordato con un certo fastidio di come alcuni Coach o presunti tali si impongano come loro scopo precipuo quello di Educare i propri Allievi a dispetto dei Genitori.
    OK, intendiamoci: sono d’accordo sul fatto che tu debba creare non solo splendidi atleti ma anche splendide persone. Sono d’accordo che ogni maleducazione debba essere punita o frenata. Sono piu’ d’accordo pero’ con quanto scriveva Enzo Lo Iacono sull’argomento (ricordate il suo post TESTA CUORE e GAMBE?) e cioe’ sul fatto che certe manifestazioni apparentemente scorrette sono invece segnali importanti di un animus pugnandi se non propriuo vincente e che devono essere non eliminati ma eventualmente incanalati. Mi crea un certo fastidio questa preoccupazione da parte di certi coach molto politically correct di educare piu’ che insegnare. Avro’ torto, e kill Bill mi perdoni, ma quando vedo che un CXoach dai Gesti Bianchi si preoccupa di piu’ del fatto che il Bimbo gridi C’MON!!! sul Doppio Fallo avversario o che sbatta la racchetta dopo aver sbagliato un winner, del suo dritto o rovescio … Lo so, quello che ho scritto e’ pericoloso e puo’ essere frainteso, e vi prego di credermi quando vi dico che sono io il primo a cercare di contenere certe esuberanze, ma mi e’ venuto in mente questo episodio: mio figlio al Bob Brett Tennis Center, stava giocando contro un bimbo un piccolo match di fine sessione ( dovevano giocarsi il set partendo da 2 pari), a bordo campo il loro coach del giorno ,l’ottimo Adriano Parodi. Nicholas sta vincendo, sta giocando bene, e’ in uno stato di …diciamo cosi’,erezione agonistica. L’avversario serve sul break point e fa doppio fallo e Nicky gli pianta un C’MON!!! (come si fa,giusto o sbagliato, da Bollettieri e li’ i coaches lo lasciano fare). Da un campo vicino un altro giovane coach, dai gesti puliti e molto bianchi, esclama: eh, ma bisogna dirglielo che non si puo’ fare il C’MON sul dioppio fallo e si appropinqua al campo (dove pero’ viene fermato dall’altro coach).
    Ripeto: potrebbero avere ragione tutti e due e sicuramente il Coach daigesti Bianchi era (ed e’) un estimatore di Nicholas col quale si fermava a parlare molto spesso di tecnica a fine lezione, ma a volte non so, mi sembra di trovare qualcosa di falso e ipocrita nel condannare certe manifestazioni (come l’ALLEZ JU! della Henin). L’importante e’ il terzo tempo: che alla fine del match quello che conti non e’ l’aver vinto o l’aver perso ma l’aver ben combattuto…Che si stringa la mano all’Avversario e che si beva una birra (o una coca) con lui. Ma durante il Match l’avversario lo devi fare,metaforicamente, a pezzi. Senza fregare. Ma senza pieta’. e a colpi di C’MON, se necessario.
    Ma ripeto: sono i dubbi che mi assalgono nell’afforntare quel complesso processo che e’ la costruzione della personalita’ di un campione… E tanti errori li ho gia’ fatti.

  155. Mauro scrive:

    Enzo, spiegami meglio “Basta essere d’accordo con il circolo di provenienza, richiedergli (per finta) il tesseramento e il gioco è fatto” Grazie

  156. max scrive:

    oggi ennesima dimostrazione che il fisico la testa e la famiglia contano molto di + del talento: SHARAPOVA-HENIN 6/4 6/0

    è evidente poi che la classe c’è sempe mentre quando sei costruito per riuscire a giocare al meglio devi essere sempre al top fisicamente e mentalemente, ma una sharapova senza grinta famiglia testa e fisico nn sarebbe neanche la nr 1000 del mondo. pensate poi cosa potrà succedere se l’atleta costuito in questione si rivelerà portato al tennis. si perchè quando si parte con il progetto (4/5 anni) ancora nn si può sapere se il bambino sarà un talentuoso o meno. e cmq a 20 anni è sicuramente + facile insegnare un colpo (vedi il back della sharapova mai visto giocato da lei fino ad oggi) che l’attitudine al lavoro, la voglia di soffrire e la grinta…

  157. fulvio scrive:

    arrivo da Montecarlo dopo un update con Riccardo Piatti alo quale ho spiegato la nostra iniziativa sulla riunione genitori e& figli che speriamo vada in porto a Roma.si è detto subito entusiasma dell’iniziativa e mi ha detto che lui ci sarà sicuramente per fornirci delle sue preziose esperienze .aspettiamo quindi l’ok da parte di Cazzaniga per il giorno e la location ,dopo partiremo a spron battuto per organizzare l’evento in toto!

  158. Bamini e talento scrive:

    La mail di MAX ripropone un tema interessante, forse il tema cardine.
    Mio figlio è mancino-ambidestro, ha imparato subito i colpi fondamentali, diventerà probabilmente alto, ed ha le doti caratteriali per essere individualista e forte mentalmente.
    Nessuno però mi dice che da grande sarà per forza vincente.
    Io tuttavia penso che non potrà non giocare molto bene a tennis, come non potrà non essere bravissimo in tutti gli sport che gli verranno insegnati correttamente in giovane età.
    L’apprendimento naturale e giopioso del bambino diventa sicuramente una componente essenziale del suo talento. E’ educazione. Ma non è tutto.
    E poi?
    E poi forse un’altra sostanziale marcia in più nelle sue attitudini psico-neuro-motorie sarà data dalla sua “sport-diversità”…
    Ricordate la Navrativolva… quanti sport sapeva praticare?
    Alcune discipline gli daranno velocità, altre equilibrio, altre condivisione…
    E’ questo forse il talento… una precoce esperienza poliedrica?
    O serve il denaro…
    Le tenniste che vengono dall’Est sono tutte richhe?
    Saluti

  159. Lorenzo Cazzaniga scrive:

    Ciao a tutti,
    ho parlato con Cristiano Rohrich e si è detto d’accordo per organizzare questo meeting presso la tenda della Fila al torneo di Roma. L’idea è di portare insieme ai principali moderatori di questi post, i giovani testimonial Fila (a partire da Fabio e poi Trevisan, Fabbiano e Dentoni con rispettivi genitori), alcuni coach di livello internazionale (Piatti, Sartori, pensavo lo stesso Serrano che può offrire un contributo su questa situazione in Spagna) e una selezione di giornalisti. Io mi occupo di portare giornali e tv, di coordinarmi con coach e giocatori. A voi il resto.

  160. nipa scrive:

    In un contesto come quello descritto da Cazzaniga, ri-ri-riconfermo la mia (e con me moglie e figli) partecipazione…

  161. stefano grazia scrive:

    Poliedricita’ si ma con in mente uno sport dominante almeno dopo i 12-14 aa altrimenti la poliedricita’ potrebbe essere dispersiva…
    FULVIO! GRANDISSIMO FULVIO! Mi farai rimpiangere amaramente di non essere presente…Potrei mandare moglie e figlio in viaggio premio per 2-3 gg (Internazionali + Riccardo Piatti…)… Certo, mi sarebbe piaciuto essere li’ e conoscere di persona il Grande Vate (non si sa mai) ma sicuramente io non ci potro’ essere…Ma se (e dico se) saro’ in Italia quest’estate ci vedremo magari in Liguria con i Parodi (e con Mad Max sul Lago e con gli Altri a qualche Nike in veneto-l’idea era di parcheggiare Nike da Bertino alla VDM di Marlengo e farlo accompagnare a due nike in zona e sviluppare cosi’ un po’ di autonomia/problem solving/etc etc…insomma, una volgare scusa per sbolognarlo…Confesso che vorrei fare si una vacanza solo con lui ma sugli sci o ad un mare ventoso per insegnargli il windsurf, non di tennis: almeno 1-2 sett vorrei riuscire a staccare…Chiudo col solito aneddoto cosi’ ritorno alla Poliedricita’: Nicky ieri e’ tornato da scuola dove avevano fatto PE e mi raccontava che avevano fatto una sorta di corsa campestre/miglio e lui era arrivato quarto a un minuto dal primo…Quarto? A un minuto dal primo? E mi sono immaginato con che solerzia,entusiasmo,voglia abbia partecipato alla gara…Non dico che debba vincere tutte le competizioni a cui partecipa ma che vi partecipi almeno con l’intenzione di vincere si…Bambini allenati come lui faccio fatica a credere ve ne siano e quindi potrei ammettere che lui potesse arrivare secondo o terzo solo se PER COINCIDENZA in classe con lui vi fossero uno o due bambini destinati a diventare campioni universitari se non nazionali in quella specialita’… Non voglio sembrare paranoico,non lo sono, ma uno dei segnali importanti e’ comunque quello del bambino che gioca per vincere, che compete, che ci prova…Si dice sempre che il tal Campione gioca per vincere anche quando gioca a briscola, o a basket due contro due, o a calcetto, o in windsurf…Insomma, confesso che la performance senza arte ne’ parte mi ha un po’ deluso ben sapendo che a Luanda era il Migliore nel Beep Test (una sorta di certame di Caius) e che a volte quando facciamo i Drills vuole vincere anche a costo di non far bene l’esercizio il che ci fa sempre litigare… E’ importante non esagerare con la competitivita’ esasperata ma al tempo stesso bisognerebbe avere la voglia di competere per vincere ogni volta che si comincia un gioco…E se si perde non farne un dramma.
    Dico tutto questo a voi,beninteso, ma a Nicholas ho solo chiesto se pensava di poter fare meglio, che un minuto di distacco mi ha dato l’idea di uno che ha trotterellato mentre gli altri correvano, di uno che cioe’ non si e’ impegnato molto, e che invece anche l’ora di educazione fisica a scuola, in una scuola americana, puo’ essere usata a proprio beneficio e permettersi poi di risparmiare poi, avere del tempo libero in piu’ per giocare con gli amici,vedersi un film,studiare,perfino giocare alla PS etc
    Dite lo stesso che sono un paranoico pericoloso? OK, ma cio’ non cambia di una virgola il fatto che Hinault,McEnroe,Tomba,perfino probabilmente Gianni Rivera, quando giocavano volevano vincere anche a Risiko o a Scarabeo e Trivial Pursuit. Suppongo che a questi ultimi due il mio compaesano Tomba non vincesse spesso ma che c’entra…

  162. stefano grazia scrive:

    ma mi si nota di pu’ se vengo o se non vengo?,si domandava il giovane Nanni Moretti in uno dei suoi primi (e forse migliori) film … Magari mi collego in videoconferenza… Che Qualcuno:
    1)filmi il tutto, lo metta in DVD e poi me lo mandi
    2)che ricordi anche il nome di Nicholas (a futura memoria) fra i Figli di questo Blog
    Comunque,davvero sto pensando di inviare Moglie & Figlio in Missione…

  163. max scrive:

    stefano speriamo che tu abbia ragione xchè mia figlia mi odia anche quando la batto a scala 40… vedremo…..nel mio caso il vantaggio più grande che noto riguardo a questa sviscerata voglia di primeggiare è la sua applicazione negli allenamenti che è sempre (o quasi) massimale e che a mio modo di vedere è importantissima, per non imparare i movimenti solo grazie alle ripetizioni, che reputo basilari si ma solo dopo aver capito il perchè del tal movimento e soprattutto dopo averne imparato l’esecuzione perfetta. per il resto credo che sia tutta una conseguenza…

    sarà indiscutibilmente una grande mancanza la tua, visto che sei il padre del sub blog genitori e figli. certamente per come si sta conformando il raduno la presenza di nicholas e tua moglie mi sembrerebbe una bella mossa e se riesci a farli fermare tutta la settimana dal 4 all’11 c’è un nike ad Albinea.

  164. Mauro scrive:

    Grande Fulvio e grande Lorenzo! Stefano non puoi mancare accipicchia…

  165. pibla scrive:

    …il film era Ecce Bombo!!!

  166. piero scrive:

    Mi permetto di commentare il post di Stefano, anche se nel mondo del tennis sono neofita.
    C’è stato un periodo di tre anni in cui ho allenato un ragazzo nel salto in lungo, ed ho avuto modo di ripercorrere alcune mie esperienze sportive legate all’atletica. Sia al campo che in palestra si allenavano vicino a noi, com’è ovvio, atleti che praticavano le corse lunghe. Ed ai miei occhi si comportavano come una tribù, quasi quelle discipline non c’entrassero molto con le gare in quanto tali.
    La mia teoria è che i fondisti corrano contro se stessi, e non abbiamo in mente gli avversari ma i propri limiti fisiologici. Ed è difficilissimo trovare stimoli in quegli ambiti a meno che uno non abbia una personalità sadica ed introspettiva.
    Insomma, per farla breve, è del tutto plausibile, e mio parere, che un ragazzino che DEVE partecipare ad una gara di corsa lunga non la prenda assolutamente sul serio. Se non ha mai praticato degli sport di resistenza, e provato la strana sensazione delle endorfine prodotte al crescere della propria autonomia, nei momenti in cui ha le prime piccole crisi molla subito.
    Viceversa gli sport frazionati, che sono la sommatoria di azioni brevi ed intense, i giovani li apprezzano istintivamente…

  167. piero scrive:

    Negli ultimi mesi ho scritto il mio primo libro, che alcuni miei amici s’apprestano a leggere. Credo per cortesia. L’idea era quella di raccogliere, in forma narrativa, alcuni miei ricordi agonistici legati alla mia giovinezza, in modo da mettere via per mio figlio Mati delle buone idee. Così se da grande vorrà dedicarsi allo sport seriamente potrà avere delle tracce. Ed anche un imprinting sul rapporto tra vita, amicizia e competizioni.
    Ciò premesso stavo riflettendo su quanti spunti si possano ricavare dai racconti delle esperienze dirette dei genitori nel loro sforzo di seguire i figli direttamente. Con tutti gli interrogativi del caso.
    Se i miei m’avessero seguito come molti tra voi fanno con i loro ragazzi sarei arrivato in alto. Ma per loro lo studio e l’università erano di gran lunga più importanti delle mia pallavolo, dell’atletica, …
    Alla fine io per primo alle prime difficoltà (se hai del talento in genere ti attiri anche delle antipatie…) ho deciso di mollare e di fare lo studente universitario. Fine dei sogni.

    Tutto questo per dire che spesso noi non ci rendiamo conto di quanto sia interessante non solo il risultato sportivo, in questo caso dei ragazzi, quanto pure tutto il processo esistenziale che lo sottintende. Le scelte. Le sfide. Le rinunce.
    Sabato ho fatto fare tre volte una pista rossa a mio figlio, dopo che aveva messo gli sci ai piedi in due solo occasioni. Mi chiedo se da grande il ricordo di quei momenti non rimarrà impresso nella sua memoria…
    Tendiamo a consumare il tempo, ma la gioia che ci da fare sport con i nostri bambini dovrebbe essere condivisa. Per consentire loro, se arriveranno i demoni (doping, scommesse…), di aver interiorizzato il senso dello sport. E di fare sempre la cosa giusta…

    p.s. Se questo é un blog privato… ditemelo e taccio. Ho il sospetto che vi conosciate tutti. Forse sono stato invadente.

  168. andrew scrive:

    Piero, qui credo possa scrivere chiunque si senta di dire la sua opinione sui vari argomenti trattati…diciamo come dovrebbe essere in qualsiasi ambito di interesse…

    ogni contributo non è dato a qualcuno in particolare ma a tutti quanti vogliano, possano, decidano di coglierlo…

    per chi sa l’inglese, allego link a un interessante articolo con parallelo tra kung-fu e tennis, dove si ribadisce che la “vera” tecnica è arrivare a non avere tecnica…
    http://www.tennismindgame.com/bruce-lee.html

  169. Enzo Lo Iacono scrive:

    PER MAURO (e per chi ha interesse): Blocco dei trasferimenti Under 14.

    Il Consiglio Federale ha pensato bene (si fa per dire), di inserire nelle carte federali il divieto tassativo di trasferimento degli atleti under 14 da un circolo all’altro, tranne nelle seguenti circostanze:
    1) Il circolo di provenienza chiude;
    2) Uno dei genitori viene trasferito in un’altra regione per motivi di lavoro;
    3) Il circolo al quale appartieni si rifiuta di tesserarti.

    Adesso non vorrei entrare nel merito, visto che regole così non si erano viste dai tempi del fascismo e che contravviene a tutti i canoni dei regolamenti civilistici (Se gli attori del contratto sono d’accordo possono recedere dal contratto).

    Ma tralascio e vado al sodo e quindi alle specifiche della domanda di Mauro.

    Secondo il punto 3 da me indicato, se tu sei un under 10-12-14 tesserato per il circolo Pinco Pallino e d’accordo con i dirigenti all’inizio dell’anno ti vuoi spostare al circolo Ciccio Bello fai la seguente prassi:
    (la FIT ne è a conoscenza ma non gliene frega niente, anzi +100 euro nelle casse);

    Appena aperta la campagna tesseramento del nuovo anno fai richiesta al tuo circolo di appartenenza Pinco Pallino di avere la tessera agonistica (chiaramente con raccomandata RR e certificato medico allegato); secodo le carte federali, trascorsi 15 giorni dalla data di ricevimento della richiesta, non adempiendo, il circolo ha mostrato la sua riluttanza a tesserarti. A questo punto prendi una copia di quanto inviato, compili il modulo dei trasferimenti, indicando che vuoi trasferirti al circolo Ciccio Bello, ….versi 100 euro al Comitato regionale…… e attendi qualche giorno.
    Il gioco è fatto!
    Tu sei contento perché “hai fregato” la FIT”
    La FIT è contenta perché ci ha guadagnato 100 euro…….
    ….. e vissero tutti felici e contenti!
    N.B. tra l’anno in corso e lo scorso anno per trasferimenti under 12 avvenuti da e per il mio circolo, la FIT si è ritrovata 1.100 euro in più nelle casse!

  170. Mauro scrive:

    Andrew, mi associo alle tue parole per Piero. Purtroppo non conosco l’inglese….. non è che qualcuno……..traduca

  171. stefano grazia scrive:

    Nel dare il benvenuto a Piero (qualunque contributo e’ ben accetto e poi io ho un debole per l’aneddotica) mi allaccio ad Andrew quando scrive: …la “vera” tecnica è arrivare a non avere tecnica…
    Quello che diceva Cerami nel Manuale del Giovane Scrittore: impare tutto per poi metterlo da parte e andar per la tangente…!
    INVECE in altra area, la’ dove Ubs ipotizza che poi tanto simpatico a tutti Rafael Nadal magari non e’, si legge a proposito dell’arrivo sul campo della Sharapova ”Quando finalmente la russa è entrata Nadal ha assistito a uno spettacolo curioso: invece di sfoderare la racchetta dalla borsa, la Sharapova ha cominciato a lanciarsi un pallone da football americano con il suo allenatore, di qua e di là dalla rete.”
    Adesso non voglio fare l’arrogante pretenzioso ma lo facevamo anche noi, quella di lanciarci un minipallone da rugby, io e Nicholas, piu’ da football americano a dire il vero, e per un motivo: a parte il correre di qua e di la’ che per scaldarsi fa sempre bene, a parte il variare per evitare la noia, SEMBRA…PARE…SI DICE… che il lanciare l’ovale e fargli prendere quella giusta rotazione tipo fuso, tipo vortex,fa fare un movimento che tornerebbe utile anche nel servizio (ma non comprate i VORTEX che quelli comunque li lanciate prendono la giusta andatura: prendete dei minipalloncini da rugby). Questa cosa l’ho vista far fare anche da Bertino (e anche Buzzelli alla BTA non usa solo il giavellotto).

  172. stefano grazia scrive:

    SEMPRE IN ALTRA AREA DEL BLOG mixmax scrive alcune interessanti osservazioni su Circoli,FIT e ruolo della stessa nella Propaganda del Tennis: ” la situazione del tennis italiano va esaminata, a mio parere, da diverse angolazioni, il tennis professionistico, il tennis semi professionistico a livello nazionale, il tennis agonistico regionale, quello amatoriale e quello giovanile.
    Ognuna di queste realtà presenta caratteristiche tali che non permettono un’univoca classificazione delle problematiche inenerenti a ciascuna di esse.
    Per esperienza diretta conosco meglio le ultime citate ma cercherò il più obiettivamente possibile di descrivere ciò che si vede senza farmi condizionare da esperienze dirette positive o negative che siano ….
    Il Tennis Professionistico: per tanti, troppi anni, non abbiamo avuto un giocatore che portasse la nostra nazione agli onori delle cronache (come si usa dire), negli ultimi anni la situazione è sensibilmente migliorata in campo femminile e permane stagnante (almeno a parer mio) in campo maschile, i risultati seppur letti in modi diversi non fanno altro che confermare la discesa o la leggera risalita (che non mi pare una cosa di cui esaltarsi troppo) in questo campo, nei tornei del Grande Slam i risultati sono sotto gli occhi di tutti, negli altri tornei, ATP o Challenger che siano, l’aumento degli italiani in gara non può che essere positivo e testimonia della propensione dei nostri atleti a confrontarsi maggiormente con realtà differenti per cultura e pratica sportiva.
    Il Tennis semi professionistico: trovo quest’area la più ambigua, non nel senso che siano ambigui gli addetti ai lavori, non mi permetterei mai, di difficile identificazione è la reale portata del fenomeno, troppi sono i giocatori di seconda categoria iscritti in competizioni che con il loro livello di gioco non hanno nulla a che vedere, andate a vedere le squadre iscritte alla serie C o addirittura D di alcune regioni del nord ad esempio, e vi renderete conto che alcuni circoli preferiscono avere una D “forte” spendendo anche qualche euro che forse potrebbe essere speso per migliorare la SAT del circolo o per fare un’opera di seria propaganda a livello giovanile; in questo la Federazione secondo me qualcosa può fare, ad esempio limitando la partecipazione di un atleta con classifica alta solo a competizioni che rispecchino il valore dell’atleta, mi riferisco alla tanto vituperata dagli organi federali limitazione di classifica per i campionati a squadre;
    Il tennis agonistico a livello regionale, sopravvive per l’opera di chi, con buona volontà, segue questi giocatori che non diventeranno mai dei campioni, ma costituiscono la spina dorsale del movimento sportivo, con questo riferimento intendo sia i dirigenti di circolo che i dirigenti regionali federali, persone che, spesso avulse dalle lotte di potere e di palazzo, seguono con passione lo svolgersi delle varie competizioni sul territorio impegnando tempo e a volte anche risorse nello svolgimento del compito a loro assegnato, a costoro dovrebbe andare il ringraziamento e la stima di tutti noi, a prescindere dal fatto che siamo o meno d’accordo con quanto la Fit da Roma comunica agli affiliati attraverso gli organi regionali ed anche attraverso il portavoce Dott. Baccini; questo tennis, quello regionale intendo, vive difficoltà abbastanza consistenti, difficoltà per i circoli di organizzare una stagione di attività che li impegna e troppo spesso si odono responsabili di circolo che rinunciano a fare attività ritenendo più opportuno affittare i campi ad esterni ….. attività peraltro legittima e comprensibile, ci mancherebbe altro, forse la Federazione potrebbe spingere verso lo svolgimento di questa attività cercando di favorire ad esempio i circoli che iscrivano numerose squadre, esentando per esempio dalla quota di iscrizione i circoli che partecipano attivamente alle competizioni a squadre giovanili, spingendo così verso la creazione di piccoli vivai localizzati sul territorio … e non vessando ulteriormente le realtà locali attraverso l’imposizione di una tassa trasferimenti di 100 euro (se non erro) ogni qualvolta un giocatore decide di cambiare circolo …..;
    il Tennis amatoriale, costantemente ignorato dalle realtà regionali federali, è diventato territorio di conquista per altre associazioni che, più o meno velatamente, organizzano competizioni individuali ed a squadre per mai classificati, over vari ed amatori di tutte le fogge, a parer mio (modestissimo come sempre ed in attesa di una smentita o consiglio sul come si può migliorare) la Federazione, organizzando un qualcosa di simile a livello regionale, e, se si vuole, a livello nazionale, recupererebbe
    i contatti con chi il tennis lo vive tutti i giorni, senza interessi e con la sola vera passione che dovrebbe spingere chiunque si avvicina a questa pratica partendo dalla base aumentando in maniera considerevole le cd informazioni di ritorno (feed back) che a volte, sembrano mancare a livello federale;
    Il Tennis giovanile, un’operazione di ristrutturazione è stata avviata qualche anno fa con i P.I.A., (chi segue il tennis giovanile sa di cosa parlo eventualmente a richiesta si può spiegare nel dettaglio), dopo qualche anno ci si è resi conto che, invece di allargare la base del movimento a livello giovanile la struttura è implosa principalmente per due motivi, la mancanza a livello federale di una struttura che seguisse sul territorio i progetti avviati, e la pigrizia di molti circoli (o maestri), che, riscontrata la debolezza strutturale hanno inteso il progetto solo come un mezzo per racimolare qualche contributo senza dover poi impegnarsi maggiormente per far si che questa struttura crescesse secondo i piani previsti; il risultato è che nei tornei giovanili organizzati dai circoli la partecipazione è scarsa, i maestri non spingono sui ragazzi perchè partecipino, i circoli non hanno interesse ad avere molta gente che partecipi, e la Federazione non ha altro modo che quello di obbligare i circoli iscritti al P.I.A. a partecipare alle giornate indette mensilmente per radunare i ragazzi iscritti al progetto; risultato: se il torneo non è di quelli previsti dal piano P.I.A. non ci va nessuno, questo non è un buon segno e la Federazione dovrebbe rifletterci (e spero che lo faccia) per capire come mai una parte delle scuole tennis non partecipa ai tornei, individuali o a squadre solo perchè non rientranti in questa programmazione.
    Mi sembra di aver dato qualche spunto di discussione in maniera civile e cortese, senza insultare nessuno, se il Dott. Scanagatta vorrà eventualmente spezzare il commento vista la sua lunghezza non mi offenderò di certo.
    SI INSERISCE DANIELE FLAVI CHE SCRIVE:
    “Io sono uno di quelli che ha sempre dichiarato, forse per l’ancor giovane età, che nonostante tutto la gestione federale degli ultimi anni non è del tutto da buttare, anzi. Io prendo come esempio le mie zone a ridosso della periferia sud di Roma dove un certo ritorno al tennis giocato e praticato a buoni livelli c’è stato, però forse a volte le singole inziative di competenti maestri hanno fatto la differenza…Il nocciolo del problema, a mio modesto parere, resta sempre quello che in altre nazioni come la Spagna e la Francia hanno già superato da diversi anni, e cioè quello dell’allargamento della base dei praticanti…In Italia abbiamo dei mesi e precisamente da novembre a febbraio (ben 4) dove l’attività federale (ad eccezione del lemon Bowl) a tutti i livelli è praticamente ferma….ed invece, per fortuna, ci sono le altre federazioni considerate minori, che in questi periodi organizzano manifestazioni e competizioni molto belle ed interessanti…ed i vari presidenti dei comitati regionali che cosa fanno scrivono sui loro siti di riferimento a caratteri cubitali che qualsiasi giocatore prenda parte a queste manifestazioni non autorizzate verrà squalificato e gli verrà tolta la tessera federale (cosa che ogni anno ovviamente non succede)….Con questa mentalità intrisa di onnipotenza che parte dagli organi periferici della FIT dove possiamo arrivare? invece di trovare della formule intelligenti di collaborazioni si punta solo ad avere l’esclusiva? Ai vari ragazzini che iniziano la scuola tennis a settembre e che per la prima volta possono provare l’emozione della “competizione agonistica” dopo qualche mese che cosa può “fregare” se tale competiziono è FIT o non FIT? Queste sembrano piccolezze ma secondo me rappresentano dei punti fondamentali dai quali ripartire per far rincominciare a funzionare il famoso circolo che oramai, nella maggior parte di casi, è diventato sportivo e non più, ahi noi, di tennis.

  173. Mauro scrive:

    Mi associo alle parole di Andrew per Piero. Visto che ti supporto Andrew, traduci la pagina se vuoi per noi grazie.

  174. stefano grazia scrive:

    FLEXIBILE SCRIVE SEMPRE NELLA BLOG AREA DELLA LETTERA AGLI ITALIANI un post che mi sembra possa essere di riferimento per le nostre disquisizioni sul carattere vincente o meno dei nostri pargoli…io mi trovo abbastanza d’accordo con lui anche se ho l’atavico dubbio del non sapere se preferirei avere un Figlio Campione Bulletto Arrogante (alla Cassano o Totti) o un Figlio Intellettuale e Meno Campione perche’ in preda ad atavici dubbi che lo rendono piu’ fragile…A parte che i fighetti in gesti bianchi non mi hanno mai troppo attirato e che il tennis mi ha cominciato ad attirare quando e’ sceso nelle strade, vivo (e non solo nel tennis) la dicotomia fra virilita’ e femminilita’, fra il duro e puro che come Zeb machane non deve chiedere scusa mai e invece l’aristocratico intellettuale e perfino un po’ snob…E quindi come vuoi che sia tuo figlio? Scrive comunque FLEXIBLE:
    “faccio una considerazione di carattere così generale da risultare inutile.
    Secondo me a forza di ragionare sulla classifica, sui colpi, sulla strategia, ecc, si dimentica un fattore fondamentale: per vincere devi battere quello che hai davanti. e basta. A me sembra che il tennis, per sua natura, non sia mai, fino all’avvento di connors, uscito dall’aplomb nobile, quasi metafisico.
    Ecco a me sembra che le nuovi generazioni, italiani esclusi, abbiano sdoganato il tennis da quell’ambito e lo abbiano traghettato (senza perdere del tutto quell’aurea, certo) in una dimensione da arena. Io vedo nei giovani degli altri paesi quella luce negli occhi di chi non vuole arrivare ad essere il numero 20, ma vuole battere quell’ la, quello che gli sta di fronte.
    Concludendo, per paradosso (maleducazione e presunzione a parte, che sono il rovescio della medaglia) in Italia siamo ancora nella fase prima, e non vedo mai negli occhi dei nostri ragazzi, la voglia di battere quello “stronzo” (si fa per dire ragazzi) che sta dall’altra parte della rete.
    Temo che il nostro problema non sia la mancanza di un campione, ma la mancanza di un ragazzaccio plebeo, che da solo, potrebbe entusuasmare e bucare per emulazione, l’elite che si avvicina al re dei giochi, ma anche al gioco dei re. Non sapre come dirla meglio, ci è mancata la rivoluzione francese e magari anche il crollo del regime comunista….
    MINMAX non e’ d’accordo e gli risponde come piacerebbe a Marcos e a Kill Bill (ma temo troppo politically correct: va bene come DOVREBBE ESSERE IN TEORIA, ma poi COME E’ DAVVERO IN REALTA’ se anche Nadal quando si allena con te ti tratta come se tu non esistessi?):

    ‘Quanto tu affermi è identificabile nella grinta e nella cosiddetta cattiveria agonistica quando però non trascenda nella maleducazione e nel non rispetto della figura dell’avversario in quanto tale; ogni giocatore reagisce a suo modo alle tensioni che un incontro gli da, e per farti un esempio potrei citarti un giocatore di qualche anno fa, tale Miloslav Mecir che non pareva essere dotato di una “grinta” elevata o superiore alla norma ma che, e qui sta il punto secondo me, era lucido in ogni momento del gioco, in grado di stabilire quale fosse un punto importante e quale un punto da poter giocare più rilassato.
    In sintesi e scusa se non concordo con te, ma credo che la crescita di un giovane giocatore si veda dalla sua capacità di essere freddo in campo, determinato senza trascendere e soprattutto in grado di valutare obbiettivamente la sua posizione nel match, sia essa di vantaggio o di svantaggio, e di poter decidere le strategie da mettere in atto per il raggiungimento del risultato”

  175. kill bill scrive:

    Comportamento in campo.
    Stefano, hai ragione io sono più vicino a Minmax.
    Lasciamo perdere il fattore educazione che lascia il tempo che trova e che ognuno di noi interpreta a modo suo, quello che invece mi sembra più interessante è capire se certe manifestazioni che tu definisci mi sembra ”aggressività necessarie per diventare un agonista” siano davvero delle qualità e di conseguenza aiutino la prestazione o piuttosto siano segni di immaturità, peraltro legittimi in ragazzini pre - adolescenti, che se non risolti con l’andare degli anni possono portare più danno che beneficio.
    L’odio sportivo e positivo verso l’avversario non è l’insulto o ” speriamo che tu muoia di cancro” come diceva la bambina.
    Se un ragazzo non spacca le racchette, non ruba le palle, non fa vedere il pugnetto all’avversario e non esulta troppo sull’errore altrui non ha meno ”palle” di un altro che invece ha questi atteggiamenti.
    Anzi per me è più maturo, più sicuro di se.
    Uno è il cane che abbaia ma non morde l’altro è il cane che ti punta e poi ti azzanna.

  176. mixmax scrive:

    Ringrazio Stefano per la citazione e mi scuso per non aver letto tutti i post precedenti, ognuno interessante per capire quali sono le motivazioni che spingono i giovani ed i genitori a partecipare attivamente alla crescita del movimento tennistico. Per quanto riguarda il tennis giovanile credo si possano fare alcune considerazioni utili per partecipare “proattivamente” (chi ha frequentato i corsi della Federazione per istruttori e maestri sa a cosa mi riferisco) alla discussione, ritengo che nel tennis giovanile ancor più che in quello “adulto” intervengano differenti fattori che insieme, influenzano la crescita di un giovane tennista, spesso la mancanza di sintonia tra questi fattori porta a quella mancanza di risultati che commentatori più esperti di me lamentano nelle loro cronache.
    I maestri, sono coloro che per definizione, istruiscono il giovane alla pratica sportiva, nella fase che va dai sei agli undici anni sono fondamentali per la crescita di quelle che sono le capacità coordinative dell’allievo; se correttamente stimolate attraverso il loro lavoro e quello dei preparatori atletici, permettono all’allievo lo sviluppo pieno ed equilibrato e la crescita verso un gioco che, di anno in anno, diventa sempre più impegnativo. A parer mio (come sempre discutibile e criticabile) devono essere mossi dalla passione per ciò che fanno, devono trasmetterla agli allievi, in poche parole devono essere “empatici” ovvero trasmettere delle emozioni ai ragazzi, questi le faranno proprie ed a loro volta dimostreranno con l’impegno e la pratica di aver assimilato quelli che sono i concetti di base di questo sport; ritengo la figura del maestro fondamentale perchè i ragazzi devono fare riferimento a questa figura quando sono in campo e non a quella dei genitori o dei nonni che li seguono da bordo campo appollaiati sulle tribune o nascosti in mezzo alle siepi per non trasmettere al ragazzo le proprie emozioni spesso malcelate; dissento fortemente quando leggo o sento di insegnanti che ammettono il furto di una palla o l’esultare sull’errore di un avversario o atteggiamenti irrispettosi o addirittura violenti perchè penso che la carica agonistica dell’atleta debba essere volta al raggiungimento del massimo risultato seguendo le regole del gioco e quelle dell’educazione civile.
    Ancora due parole sugli insegnanti per dire quale sia l’importanza della loro figura, la parola del maestro è importante, i genitori li ascoltano e basano le loro scelte sulle valutazioni che il maestro da di volta in volta, è importante pertanto che i maestri siano equilibrati, non ingenerino false aspettative per ottenere magari che un ragazzo di discreto livello resti nella scuola spingendo la famiglia ad uno sforzo che loro sanno già non porterà i risultati attesi, con questo non voglio dire che questo accada sempre ma è un rischio concreto che l’insegnante, per non contraddire le figure di riferimento familiare o per altri motivi non sia completamente trasparente nella gestione del ragazzo, nel definire i suoi obiettivi e le sue speranze.
    I genitori, categoria alla quale appartengo con orgoglio, hanno un compito tremendo, da una parte crescono con immensi sforzi i ragazzi e vorrebbero per loro i risultati migliori qualunque attività essi svolgano; si impegnano, spendono soldi, tanti, e spesso, sono spinti dal desiderio di poter far vivere ai loro figli emozioni che loro non hanno potuto vivere o hanno vissuto solo parzialmente.
    La figura del genitore interagisce con la prima citata ovvero il maestro, ed è qui che spesso avvengono gli attriti per le motivazioni addotte prima, troppe volte si vedono ragazzi che ogni anno cambiano maestro per volontà dei genitori che, offuscati da aspettative eccessive proprie o ingenerate non ritengono l’insegnante giusto per il compito affidato trasformando i propri figli in palline da flipper che rimbalzano da un’accademia all’altra in cerca di un qualcosa che, probabilmente non troveranno all’interno di se stessi e nessuno potrà dargli dall’esterno; il compito del genitore, a parer mio, è quello di preparare il figlio alla vita, in maniera equilibrata, mi rendo conto che non sempre questo è possibile ma in cuor mio vorrei fosse così, in questo senso la figura dei genitori è fondamentale nelle scelte, a 14-15 anni non credo che un ragazzo debba abbandonare la scuola per dedicarsi anima e corpo alla pratica sportiva almeno in 99 casi su 100, si rischia così facendo di non far vivere al ragazzo una fase della sua vita fondamentale per la sua crescita equilibrata creando i presupposti per un abbandono dell’attività o peggio ancora per un adulto magari insegnante di tennis che ha un ricordo negativo di un’esperienza forzata e basata su presupposti chiaramente non equilibrati.
    I ragazzi, dai sei agli undici anni devono divertirsi, troppo spesso si vedono nelle scuole tennis facce scure o poco partecipi a ciò che il maestro sta tentando di insegnare, sono la base del nostro movimento, 99 su 100 non diventeranno campioni, e qui forse mi ripeto, ma diventeranno comunque, almeno si spera, praticanti, dirigenti ed a loro volta genitori, e se avranno un ricordo positivo di questa esperienza porteranno i loro figli contribuendo a mantenere viva la frequenza nei circoli ed aumentando così il numero dei praticanti; mi è capitato ultimamente di assistere ad un torneino tra bimbi di 7 8 anni ove uno di questi, con borsa portaracchette più grande di lui ha perso un incontro contro un bimbo che giocava evidentemente divertendosi, il primo bimbo è uscito dal campo con i genitori che lo rimproveravano per lo scarso impegno e così via …. mi faccio una domanda …. ma qualcuno di voi pensa che questo bambino avrà un ricordo positivo di questa esperienza ??? Qualcuno di voi pensa che crescerà e diventerà uno sportivo nel vero senso della parola, equilibrato e soprattutto felice di giocare una partita ???? Io credo di no e penso che a tredici anni il tennis per lui sarà solo un lontano e triste ricordo ……
    Ora mi fermo altrimenti i gentilissimi gestori del blog mi fanno pagare lo spazio occupato :-), attendo le Vs. considerazioni come sempre sperando di non aver insultato od offeso la sensibilità di nessuno ma sempre con l’intento di migliorare il nostro sport anche attraverso la discussione su questo blog.

  177. andrew scrive:

    mixmax…

    per pacatezza ed equilibrio ti paragono a Roberto Commentucci….e sono d’accordo con te su molti punti.

    Tuttavia, bisogna aggiungere che:

    1. I genitori oggi sono più alfabetizzati sportivisticamente (si può dire? Sì) e culturalmente e alcuni sono meno disposti ad accettare la legge del “pascolo” SAT e vorrebbero un approccio agonistico al tennis e non ricreativo (a prescindere dal “sogno” di essere inquadrati un giorno accanto al coach del figlio).
    2. I circoli puntano a far diventare soci il 99% (con punte del 100%) degli allievi e non a far diventare dei giocatori l’1% degli allievi.
    3. I maestri non possono più pensare di ricoprire una ventina di ruoli, tutti richiedenti competenze diverse.
    4. Alla maggior parte delle persone, va sempre bene così com’è.

    x mauro
    Posso fare la traduzione….ma sarà una cosa lunga…già traduco per professione e mi rimane appena il tempo per giocare a fanta-tennis….

  178. cut&paste scrive:

    buon giorno signori, vi seguo da sempre in rigoroso silenzio. Mi permetto di incollare un interessante articolo preso dalla “concorrenza”. Date un’occhiata al tabellone degli australian open categoria junior girls…….

    Democrazia della pallina
    di Paolo Pemulis
    31.10.2007

    “Questo ragazzo farà strada…Suo figlio è un fenomeno…La ragazza avrà un futuro di successo, regalerà tante soddisfazioni a voi genitori e al nostro Paese”. Sono le espressioni abusate, o luoghi comuni logorati dall’abuso, cui si fa ricorso non solo nell’ambiente tennistico, ma anche a scuola, nel mondo dello spettacolo, in ogni ambito in cui esista un minimo di competizione finalizzata a carriera, soldi e successo. Il tennis ha un vantaggio, rispetto ad altri ambiti: quello insito nella “democrazia della pallina”. Si perchè nel 99,9% dei casi vince il più forte o il più meritevole in una situazione specifica. Nel tennis non ci sono raccomandati, baroni o quarti di nobiltà e se qualcuno, privo di talento, viene spinto da federazioni o accademie private, rimedia prevalentemente figuracce. L’unica variabile “politica” è la scelta, operata dai centri di (sotto)potere, del giovane su cui investire. E non è poco, ma è sempre meglio del mondo dello spettacolo o del terziario c.d. avanzato, dove qualità o eccellenza sono spesso un optional scomodo da gestire, talvolta non gradito da capetti ottusi e servili.

    Il tennis è democratico, dicevamo, ma il rovescio della medaglia è che la soglia di eccellenza si innalza di giorno in giorno. Per poter competere a livelli alti i ragazzi vengono avviati alla pratica dello sport in età da scuola materna e alla fine emergono i “mostri” di coordinazione, di “fantasia motoria”. Giovanissimi con motivazioni e disciplina da campione affermato e, sempre più spesso, dotati di mezzi fisici adeguati per sostenere le fatiche e lo stress dello junior tour. Adolescenti-macchina? Non esageriamo, ma le aberrazioni esistono, eccome se esistono. In questo nostro viaggio metafisico alla scoperta dei ragazzi più interessanti del “reame”, abbiamo provato a scovare chi sta emergendo dal “wild bunch” agonistico internazionale, chi sta uscendo dai blocchi per spiccare il volo nel Gotha del tennis giovanile e non solo. La nostra attività di scouting ha prodotto una watch-list di diciotto talentini che noi “raccomandiamo” in prospettiva 2008. Siamo convinti che tra loro vi sia il futuro numero uno. I “best 18”, pertanto, sono tutti nati in un range temporale compreso tra il 19 gennaio 1991 e il 14 maggio 1993 (28 mesi). Nove sono del ’91, sei del ’92 e tre del ’93.

    La invincibile armada del 1991 è capitanata da Petra Martic, la giraffa di Spalato, e da Rhyne Williams, “the next big star”, l’erede designato di Donald Young. Petra e Rhyne sono fisicamente già pronti per i tornei pro e lo hanno ampiamente dimostrato nel corso della stagione: l’americano vincendo un 10mila sulla terra, a Pittsburgh in luglio, e la croata, attualmente n.340 del ranking Wta, con una continuità di rendimento nei tornei da 25mila in su, che le ha permesso di portare a casa scalpi di avversarie molto vicine alle Top 100 come Greta Arn, Angelika Bachmann e Sandra Zahlavova. Rhyne e Petra rispetto alla concorrenza hanno dalla loro un buon servizio, che è a livello junior è un atout, soprattutto in campo femminile. Se andate a rileggere l’intervista a Tammy Hendler – pubblicata lo scorso aprile – la sud-afro-belga ha spiegato candidamente i motivi della stesa rimediata contro la Martic a Miami (Luxilon Cup 2007), affermando che “c’e’ poco da fare quando la mia avversaria mette in campo 8 prime su 10, e il servizio è la parte migliore del suo gioco. E’ stato molto difficile per me entrare nel match, lei è partita subito forte e non ha avuto cali nel corso del match. A volte va così, bisogna saper accettare le sconfitte”. E se le dice la Hendler…

    Oltre a Williams e Martic, il contingente del 1991 comprende: il bulgaro Grigor Dimitrov e il croato Marin Draganja; la polacca Katarzyna Piter e la rumena Simona Halep; tre americane molto promettenti come Gail Brodsky, Julia Boserup e Allie Will. Dimitrov (vincitore dell’Orange Bowl U-16 2006) e Draganja (finalista dell’Avvenire nel 2007) sono due ragazzi di indiscutibile talento, che giocano un tennis aggressivo; di Dimitrov apprezziamo la freddezza e lucidità nei punti importanti; Draganja è più spregiudicato ma ha una mano eccellente. Tra le ragazze Simona Halep è un autentico rullo compressore, sulla terra è un torello che non molla un punto, con un furore agonistico impressionante e un’intensità di gioco da tennista matura. L’abbiamo vista a Firenze, in primavera, macinare gioco e triturare le avversarie; a Parigi ha battuto la Anastasia Pivovarova; a Flushing Meadows ha annichilito Michelle Larcher De Brito. Di recente ha avuto qualche problema alla caviglia sinistra; speriamo che Simona recuperi al più presto, per poter giocare un gran torneo a Melbourne in gennaio. Con riguardo al terzetto americano, Gail Brodsky sembra la più pronta a compiere il salto di qualità: ucraina di nascita, newyorkese – di Brooklyn - d’adozione, Gail si allena da anni, insieme a Grigor Dimitrov (e a Ksenia Milevskaya), presso la Mark Weil Tennis Academy, a Ojai, nel Sud della California. Grazie al suo tennis aggressivo e alla straordinaria capacità di stare aggrappata al match anche quando le cose non funzionano alla grande (qualità, quest’ultima, da non sottovalutare per un junior), quest’anno ha messo le mani sulla Easter Bowl – che per gli americani vuol dire tanto – ha raggiunto i quarti a Wimbledon e ha portato a casa diverse partite nei tornei pro (una su tutte: la vittoria contro Sandra Kloesel che gli ha permesso di approdare in Semi nel 50mila di Troy, in Alabama).

    La leva del ’92 non è da meno, con quattro ragazzi eccellenti - Bernard Tomic, Giacomo Miccini (nella foto), Ryan Harrison e Tamaryn Hendler – e due scommesse - Ema Burgic e Nastassja Burnett. Assegnamo a Bernard Tomic il ruolo del wonder boy e a Giacomo quello di outsider di lusso. Gli australiani scalpitavano da un po’ per incoronare al più presto l’erede di Lleyton Hewitt ed hanno investito per acclamazione popolare il prodigio di Gold Coast. Bernard ha una tecnica pazzesca, un gioco multidimensionale e una grande capacità di lettura dello scambio; gli mancano forse il peso di palla (di Giacomo Miccini) e il servizio (di Giacomo Miccini). L’interrogativo è: nel tennis maschile, che da anni procede nella direzione del “big serve and huge forehand”, c’e’ più spazio per gente come Tomic o come Giacomo? La riposta, come sempre, la da e la darà il rettangolo. E il rettangolo ci dice che a New York Giacomo ha rifilato un sonante 6-4 6-2 al golden boy della scuderia Img, ma rivalry tra i due è appena all’inizio, siamo ansiosi di rivederli giocare l’uno contro l’altro. Un altro ottimo tennista è Ryan Harrison, texano, fuori dal giro Img, allenato dal padre Pat Harrison che è uno dei coach più preparati del John Newcombe Tennis Ranch. Il ragazzo due settimane fa ha messo le mani sulla Osaka Mayor’s Cup (Torneo GA dei circuito Ift U-18). Tenetelo d’occhio.

    Su Tammy Hendler di nuovo c’e’ che la settimana scorsa ha raggiunto i Quarti nel 25mila di Istanbul. Dal punto di vista tecnico, Tammy è perfetta o quasi nei colpi a rimbalzo, dove colpisce con un anticipo pazzesco, la sua definitiva affermazione a livelli alti passa attraverso la crescita dal punto di vista fisico (e su questo il team di Bollettieri sta lavorando da un po’) e la costruzione di un servizio meno aggredibile (e su questo il team di Bollettieri sta lavorando da un po’). Altrimenti, continuerà a non esserci match – non ancora – contro gente come Ula Radwanska e Ksenia Milevskaya. Sulla bosniaca Ema Burgic, ritieniamo che abbia un qualcosa in più rispetto a Camila Silva e Sviatlana Pirazhenka, ma la differenza è minima, quasi impercettibile. Quanto a Nastassja Burnett, i suoi atout al momento sono il rovescio e l’ottima preparazione fisica. Nastassja è un atleta, una Schiavone con ben altro fisico, con tutto il rispetto per Francesca. Se farà progressi al servizio, sarà dangerous floater in molti tornei nel 2008.

    Infine, la gang dei ragazzi “terribili” del 1993: Carlos Boluda, Hanna Orlik e Kristina Mladenovic. Forse qualcuno di voi ha visto giocare l’alicantino (come Juan Carlos Ferrero) Boluda: bam-bam, intensità, potenza e anticipi impressionanti. Un nuovo Agassi, più che un epigono di Rafa. Lo stesso Zio Toni (Nadal) si è complimentato con Carlos ed ha ammesso che Rafa a 14 anni era molto più artigianale e sapeva fare meno cose. Boluda ringrazia e replica: Rafa ha vinto tre volte il Roland Garros, io cosa ho vinto finora? La bielorussa Orlik, 14 anni compiuti nel marzo scorso, è talento allo stato puro, con quelle accelerazioni di diritto da brividi e – sottolineo – un servizio che non è affatto male, considerata l’età. La vincitrice dell’Eddie Herr e Orange Bowl U-14 nello stesso anno (il 2006), si è già costruita una classifica Itf, che è pazzesca per una quattordicenne (il 29 ottobre è n.67 del ranking), a suon di vittorie nei tornei G3 e G2. Siamo più o meno sui livelli di Tamira Paszek a 14 anni, con una superiorità dal punto di vista fisico/atletico rispetto all’allieva di Larry Passos. Una curiosità: nel gennaio scorso, sul carpet del Casio Itf Junior Tournament di Amburgo, la Burnett ha strappato un set alla bielorussa. La più giovane dei nostri “best 18” è la francese Kristina Mladenovic, un’autentica forza della natura, 182 cm di altezza x 60 kg a 14 anni, palla pesante e servizio robusto. Kristina – che è un mix quasi perfetto tra Mary Pierce e Nicole Vaidisova – ha già vinto la sua prima partita tra i pro nel 10mila di Clermond-Ferrand, in Francia. Qualcuno di voi può averla vista all’opera l’estate scorsa a San Remo, in occasione della Summer Cup. Il suo staff ha annunciato la partecipazione di Kristina alle prossime edizioni di Eddie Herr e Orange Bowl, in programma rispettivamente l’ultima settimana di novembre e la prima di dicembre. Ne vedremo delle belle.

  179. piero scrive:

    Vi ringrazio di non avermi fatto sentire un intruso. Ed in particolare Andrew.
    C’è una lunga nota di MIXMAX intrisa di stimoli interessanti per uno come me, che ha praticato tantissime discipline lasciando fuori proprio quella per la quale ora ha il maggior trasporto.
    Io sarei stato un pessimo tennista: lo sapevo, e non c’ho neppure provato. Ma il mio bambino, che come la madre si porta dentro dei cromosomi polacchi, sembra viceversa avere un talento speciale per il tennis.
    Insegnare a loro a giocare m’ha costretto a giocare a mia volta, per eseguire colpi che mai avevo tentato di fare. Ed è così che mi sono innamorato, a quarant’anni, del tennis: immaginando la bellezza di questo “gioco di Mati” proiettata negli anni. Tra l’altro la madre dopo solo poche volte che praticavamo uno sport che non conosceva minimamente, mai visto neppure in tv, ha cominciato a fare colpi impressionanti. Non so se siano i nuovi materiali, oppure la predisposizione che queste ragazze dell’Est devono evidentemente avere. Ma non voglio parlare di noi: cerco solo di sviluppare un pensiero.
    Per me imparare gli sport guardandoli è facile, perché ho sempre fatto così. Solo il tennis non mi riusciva: capivo la dinamica dei colpi nella mia testa ma… niente. Credetemi se vi dico che valicare un’asticella, o fare il parreggiatore, non è meno difficile d’eseguire un topspin. Eppure…
    Poi forse ho capito: consideravo il tennis uno sport per ricchi, e forse il relativo ambiente in Italia ha effettivamente prodotto dei danni. Però ora mi sembra, anche dai vostri contributi, che le cose stiano cambiando.
    Dico senza vergogna che noi tre giochiamo gratis in un campo pubblico poco frequentato, con una corda per rete. Ma non escludo di trovare, prima o poi, un buon circolo dove iscriverci. Anche se ciò che ho visto a Udine e dintorni mi lascia perplesso. Se devo fare degli sforzi economici voglio capire a cosa vado incontro.
    Nel frattempo non ho fretta di pensare che Mati inizi a fare partitine: preferisco farlo sciare, nuotare, insegnargli a “lanciare” un giavellotto o ad arrampicarsi su una palestrina da arrampicata. Gli insegno a correre, e gli spiego quali sono i muscoli che gli servono e come li deve usare. Due volte alla settimana fa basket con altri bambini.
    Quello che veramente mi spaventa è che Mc Enroe, che è stato il mio idolo, ha recentemente ammesso d’essere stato dopato. Perché io speravo che negli sport molto tecnici il talento contasse moltissimo.
    Poi ho pensato che doping è un po’ tutto, nella nostra società: soldi, raccomandazioni, poca lealtà in generale. Ed allora rivaluto proprio questa disciplina: la pallina corre, e tu la devi colpire, con o senza droghe in corpo. Per cui o ti alleni o vai a casa…
    Un saluto a tutti

  180. stefano grazia scrive:

    Premesso che mio figlio non insulta l’avversario ma incita se stesso a suon di C’MON e Allez! (a volte,non sempre, anche su errore avversario-sempre punto e’ e vale tanto quello di un vincente, potrebbe essere la sua giustificazione) e se sbaglia, essendo purtroppo un paranoico perfezionista, puo’ anche capitare di sbatticchiare la racchetta (cosa perr cui viene redarguito al contrario dei C’MON!), non sono in linea di massima in disaccordo con te,kill bill, e mi piace la similitudine del cane anche se,da un punto di vista spettacolare, mi piace anche la manifestazione dell’emozione,il pathos che scaturisce da un gran colpo e dal C’MON!o Allez! i Vamos! liberatorio e catartico…(nel calcio,e’ vero,preferivo Rivera che quando segnava esultava in compostezza con l’eccezione del goal vincente nel 4/3 con la Germania…il che mi permette di sottolineare che va bene tutti,va bene che il calcio e’ cambiato ed e’ sicuramente piu’ difficile, ma da Paolo rossi a Totti e passando per Mancini e il Divin Codino, nel calcio italiano non c’e’ mai stato nessuno come il Golden Boyche preferiva fare l’assist che segnare e a parte che segnava anche parecchio, gli assist come li faceva lui,chiedete a Pierino Prati, non li ha mai piu’ fatti nessuno…Anche nel calcio io non tifavo per la squadra,tifavo per il giocatore…E tifavo anche Olanda non tanto per Cruyiff ma per via di Neskens)…Cio’ detto,e ritornando al tennis, io credo che si debbano fare due consideraziuoni: la prima e’ una statistica: in quanti sono nello sport in generale i giocatori freddi e vincenti e quanti sono quelli emotivi e plateali, e quanti sono i campioni umili e modesti dentro e quelli bulli e arroganti… Da notare che Federer,modello di eleganza e aristocratica nonche’ olimpionica calma, in realta’ e’ DENTRO un bullo arrogante che ovviamente ritiene e crede fermamente di essere il piu’ forte (come e’ giusto) e mostra segni d’insofferenza se qualcuno lo mette in dubbio tipo del tipo che e’ facile essere signori quando si vince sempre (o quando si perde sempre, vedi Roddicki che ormai la mette sul ridere quando perde dallo svizzero, mentre Federer quando perde da Nadal e’ molto piu’ cupo del solito, ed e’ giusto cosi’): e’ riuscito,Federer, a trasformare il suo fenotipo ma l’immagine di lui piu’ azzeccata resta quella del cigno aristocratico sulla superficie lacustre (beccatevi questa,marcos e yancey: anch’io sono capace di slanci poetici!) e con le zampette sotto che mulinano vorticosamente… Ma da piccolo e da giovane Federer era un mostro,un delinquente,una carognetta, uno stronzetto bullertto antipatico che,narrano le cronache, lanciava racchette a tutto spiano,era fonte d’imbarazzo per i genitori e faceva ammattire i coaches e molti, quelli dei Gesti Bianchi, non ne volevano sapere di allenare uno cosi’ cvhe di strada non ne poteva fare visto che era cosi’ maleducato…
    E qui torno a quel post di Enzo Lo Iacono TESTA CUORE GAMBE…non stiamo dicendo che uno debba fare sul campo il MACCane’ ma stiamo piuttosto dicendo che quel carattere e’ forse indispensabile come e’ indispensabile riuscire a dominarlo, a incanalare l’ANGER.la rabbia, nella giusta direzione, a trasformare l’energia negativa, imparare insomma, novello cavaliere jedi con la racchetta al posto della spada laser,recentemente nominata arma migliore nella storia del cinema,novello cavaliere jedi-dicevo-che non si lascia attrarre da The DARK SIDE OF THE FORCE,dal Lato Oscuro della Forza…

  181. fulvio scrive:

    ma post più corti ….no?
    lo dico a tutti perchè stefano l’africano vi ha …..contagiato!
    anche perchè penso si possa seguire meglòio il filo conduttore.
    grazie se lo farete!!

  182. stefano grazia scrive:

    Ringraziando Cut&Paste per le info che faranno la felicita’ di Pibla e Roberto, voglio rispondere anche a Mixmax invitandolo prima a leggersi se non tutti i posts almeno i Riassunti (e almeno gil 7,l’8 e il 9) o comunque a credermi se gli dico che molte cose di quelle che lui affronta le abbiamo gia’ sviscerate e continueremo a farlo, a volte ripetendoci a volte no. Pero’ confesso che leggendo Mixmax a me la prima frase che e’ venuta in testa e’ stata: Welcome to wonderland! Benvenuto nel Mondo delle fate!
    Insomma, qui stiamo parlando di Maestri perfetti educatori,psicologi e aggiornati nell’insegnare la tecnica e di genitori solo accompagnatori (mentre qui abbiamo visto e sponsorizzato la Figura (trista secondo alcuni) del “Genitore se non proprio coach quasi”,aborrita da quelli come Carlo Polidori e piu’ accettata dagli Stefar e dagli Enzo Lo Iacono. Il mio caso e’ particolare, ma piu’ o meno tutti qui sosteniamo che i Circoli e il Maestro SAT cosi’ come sono strutturati ora non siano piu’ sufficienti a tirar fuori qualcosa di piu’ del semplice praticante (figura importantissima,peraltro, e infatti qui si sostiene che con l’attuale sistema sia anche difficile tirar fuori quelli). Insomma, il mio idolo e’ Yuri e la Figlia di Yuri e’ in semi agli Aussie Open. Yuri stara’ sulle palle a tutti ma Della Vida (e mi pare anche Piatti) ci fanno sapere che sia lui che Bartoli,per citarne un altro, non sono certo degli stupidi,sono persone correttissime e con i loro figli hanno lavorato benissimo. A me piace la figura di Yuri perche’ fa l’assemblatore: la Sharapova si allena da quando ha 7 aa a Bradenton ma non e’ mai stata veramente allenata da Bollettieri…Bollettieri l’ha semmai raccomandata alla IMG ma Yuri la fa allenare con questo e con quello, era-lo racconta Vince spadea nel suo ottimo libro-alla ricerca di allenatori specializzati in questo e in quello e la porto’ anche dal guru californiano Robert Langsdorp che fra gli addetti ai lavori e’ famoso tanto quanto Bollettieri … L’ho scritto e ripetuto piu’ volte: a tennis io faccio schifo,sono un volgare nc, ho imparato dopo i 30 (prima giocavo a rugby,sciavo e saltavo le onde col mio windsurf) e nonostante sia andato piu’ volte all’Adult Program da Bolletta piu’ in la’ di tanto non sono mai andato, ma forse perche’ ho imparato tardi ho piu’ passione di altri e soprattutto ho studiato maggiormente il gioco, ho capito il perche’ certe cose non mi riescono, ho capito quanto sia difficile,faticoso e brutale…E se e’ vero che io non mi permetterei mai di intervenire durante una lezione di un coach allo stesso modo non barattero’ mai la mia laurea, la mia cultura sportiva e non ,il mio background solo perche’ il coach sa tirare il dritto meglio di me … Questo per dire che il Genitore (almeno quello di un certo tipo) deve mantenere il controllo, deve mantenere il diritto di scelta… E allora credo sia tutta questione di Fattore C (come quello di Sacchi o di Prodi) e in questo caso e’ quello dei nostri Figli che non si sono scelti i Genitori che hanno e quindi ad Agassi,seles,graf,williams e Syharapova e’ andata bene (ma anche alla Pierce e alla Capriati,credetemi) mentre alla Dokic no…credo pero’ di riuscire a capire se questo coach sia bravo o no, e non parlo dei Lance Luciani/Margie Zeisinger o Zavoli e Bertino, vabbe’, qui non e’ difficile e poi e’ una questione di tempi,logistiche,comunione di intenti,affinita’ elettive… E di solito diffido sempre di quelli che dopo pochi minuti che parliamo mi dicono che mio figlio e’ un fenomeno e di portarlo via da Bollettieri dove lo stanno rovinando e di affidarlo invece a lui che lo fara’ diventare un campione, e sembra impossibile,sembra una barzelletta,ma continuo a incontrarne a bizzeffe… E allora dove sono tutti questi Maestri di cui mi parla Minmax? Non li fanno mica con lo stampo…Quindi l’ite pargulos ad me venire e’ una cosa che non ho mai fatto, su questo Mad Max ed io siamo perfettamente sintonizzati… Poi io sono conscio che spesso parlando con certi Coaches o Maestri faro’ magari una bruttissima impressione, mi diranno si si, sorrideranno, ma penseranno in cuor loro: ecco un altro di questi cattivi tennis parents, ecco un altro figlio rovinato … Qualche volta mi prudono le orecchie, mi rendo conto che potrei incarnare ai piu’ e a chi mi conosce solo superficialmente, il prototipo del Genitore ignorante (nella materia specifica) che vuol mettersi a parlare di tennis con chi (il Coach) l’ha studiato e praticato tutta una vita…Ma cosi’ come spesso il miglior chirurgo non e’ il miglior insegnante di medicina e cosi’ come ora al paziente non puoi piu’ somministrare il placebo ricevendolo assiso su una poltrona piu’ alta e con il sole dietro le spalle, continuero’ a sbagliare sulla pelle di mio figlio… Tra l’altro devo dire che gli sbagli che abbiamo sicuramente fatti non sono di natura tecnica e quindi se abbiamo sbagliato abbiamo sbagliato non come coaches ma, forse anche a causa del tipo di vita condotta, una vita vissuta all’estero in una contraddizione continua di lusso e sacrifici, come genitori… ma il ruolo di papa’ e mamma e’ un work in progress e ci stiamo lavorando,ci lavoriamo su tutti i giorni…

  183. piero-in-breve scrive:

    Tutto ciò che viene scritto in questo post è molto educativo e prezionso, perchè i genitori che si preoccupano ora dei figli, forse anche troppo, eviteranno domani di ritrovarseli rovinati dalla droga o lobotomizzati dalla televisione… La tensione morale per lo sport é suggestiva, edificante ma difficilmente sintetizzabile…

  184. Enzo Lo Iacono scrive:

    Stefano, sei riuscito (forse inconsapevolmente o forse no) nell’ultimo post a fare un ottimo riassunto del tuo punto di vista e devo dirti che fatto così in breve trova la mia piena e assoluta approvazione (se ti può cambiare qualcosa) su tutto ciò che hai scritto!
    Aggiungerei però che a volte (e per questo continuo a lanciare avvertimenti a quando scrive sulla necessità assoluta di darci dentro) a volte, dicevo, il genitore è anche la causa del male del figlio; e mi riferisco a quella necessità di cercare sempre il meglio (utilizzando come metro di valutazione i risultati delle partite del torneo degli spermatozoi), anzichè lasciare il maestro tranquillo ad assolvere il compito di lavorare “IN SINTONIA” con le evoluzioni fisiche, psichiche ed emotive del piccolo atleta.

  185. atti scrive:

    Per rispondere a Fulvio, e concordando con lui, mi vien da dire che noi genitori quando parliamo dei ns. figli ” CI ILLUMINIAMO D’IMMENSO” come la famosa poesia di Ungaretti …. e non ci fermiamo + e bla bla bla bla…

    Aprofitto anche, per ringraziarlo ed essersi reso disponibile a mediare un incontro con i GURU del tennis de noaltri…basta che si ricordi di avvertire Piatti e co., che quando ammireranno i ns. figli giocare , commentino le performance SOLO con parole e concetti da FENOMENO in su’.

    .. certo che senza Stefano è come andare alle crociate senza croci .. o voler pescare senza l’amo… dai che VOLERE E’ POTERE… e magari dopo tanto girare troverai le risposte che cerchi per completare il puzzle proprio nella cara e vituperata Italietta.
    Ciao.

  186. Enzo Lo Iacono scrive:

    Preciso, perché mi è scappato nel post, che la necessità assoluta di darci dentro viene spesso esternata, anche in modo colorito, da Max il quale rischia di lanciare messaggi così perentori che se non sono interpretati con la giusta chiave di lettura, possono portare alcuni genitori non addetti ai lavori, a decisioni errate già indicate nel mio post precedente.

  187. Piero-per-Stefano scrive:

    Caro Stefano,

    il percorso familiare da te narrato in questo blog, con estrema generosità ed impegno, anticipa ciò che io m’immagino per mio figlio. E questo nonostante i limiti della condizione “instabile” che descrivi ma anche grazie ai margini che il tuo tenore di vita ti consegna nelle mani. Ci vorrà un po’ di tempo per recuperare tutte le tue riflessioni del 2007.
    Cercavo in rete appunto un’esperienza analoga, magari meno “straordinaria”. Ed i tuoi diari m’appaiono provvidenziali.
    Forse mio figlio all’estero ci arriverà solo all’università, auspicabilmente avendo alle spalle delle esperienze edificanti alle superiori. Ed io dovrò gestirmi il suo futuro tenendo sicuramente un profilo più basso…
    Però indubbiamente sono suggestionato dalle tue stesse curiosità, quasi la vita andasse necessariamente interpretata come una sfida.
    Le conoscenze di cui disponi, coniugate con la tua propensione per la comunicazione, ti consentiranno di scrivere, se lo vorrai, un mirabile manuale per giovani tennisti. Nel frattempo la tua divulgazione è necessariamente autoreferenziale ma allo stesso tempo molto utile a chi abbia un interesse per gli argomenti di questo sito.
    Spero solo che nello sport d’elite possano trovare spazio anche i figli di tutte le classi sociali, ed i cittadini dei paesi più poveri…
    Ma ho rispetto del lavoro degli altri, se la ricchezza è il frutto d’un impegno. Nonostante tutte le diseguaglianze del mondo, che ci rendono, con sfumature diverse, dei privilegiati.

  188. stefano grazia scrive:

    HO APPENA SCRITTO CHE IL MIO IDOLO E’ YURI E SUBITO DOPO SCOPRO CHE E’ SOTTO INCHIESTA WTA!!!! Riporto per dovere di cronaca quanto scritto a seguito dell’articolo di Tommasi (che nella fretta ho confuso con Ubaldo, visto che so che anche a lui Yuri sta sul gozzo anziche’ no):
    Ho professato piu’ volte, forse per fare il bastian contrario alla Nikolic o forse per provocazione o forse solo per un senso di appartenenza, che Yuri e’ il mio idolo e l’ho anche appena scritto su Genitori & Figli ma non avevo ancora letto quel che aveva combinato ,il simpatico mattacchione. Che cosa dunque ha fatto?L’ultimo dei suoi gesti volgari e indisponenti sarebbe stato il taglio della gola, mimato da Yuri Shaparov alla fine della partita con la Henin, che ha indotto la WTA ad aprire una inchiesta ed e’ stigmatizzato non solo da UBS (IN REALTA’ TOMMASI,NdStGr) ma anche da Wertheim nella sua email bag(e da Tracy Austin) Mah, a volte mi chiedo se non ci facciamo tutti troppi problemi: l’avesse fatto in un torneo U12 capisco, sarebbe stato da esecrare, ma fatto in torneo professionista? Magari e’ solo una goliardata da erezione agonistica…Viviamo in un epoca in cui viene osannato un film come kill bill, dove gli Ultras di calcio ne fanno di tutti i colori e i Giocatori in campo si sputano addosso e Cantona mentre esce dal campo colpisce con un calcio alla kung fu uno spettatore che comunque probabilmente lo stava insultando, e noi stiamo qui a menarcela perche’ i gridolini scvhizzati di Yuri (mi vengono in mente le sue plateali e nevrotiche esultanze dopo la vittoria di Wimbledon, con le braccia su e giu’ al cielo e gli occhietti piccoli piccoli…Oddio, ammetto che se Imagine is everything lui in effetti a prima vista molto simpatico non e’, pero’ credo che siccome e’ brutto e basso e vincente non gli si perdoni niente…Tutto sommato sia Della Vida che mi pare anche Piatti (ma su quest’ultimo potrei sbagliarmi) nelle loro rubriche su Tennis Italiano ne abbiano parlato in termini molto positivi. Lo stesso altri che lo conoscono bene (Langsdorp, Spadea e altri). Non gli ho mai parlato anche se l’ho visto piu’ volte da Bollettieri mentre allena o presenzia agli allenamenti della figlia…una volta lei si attardava con gli adoranti fan adolescenti a bordo campo e lui ha aspettato paziente e poi l’ha richiamata (come era giusto) al lavoro…Poi magari lo conosco davvero e non mi piace per niente ma fino ad ora non riesco a farmelo antipatico perche’ fa ‘coaching’, perche’ ha una gestualita’ antipatica, perche’ perche’ perche’…
    Ecco, se e’ vero quel che dice la Myskina, che lui le insultava in russo quando giocavano contro la figlia, be’, in quel caso darei ragione ai detrattori…Ma per aver mimato il taglio della gola?Anche nella tanto ammirata la danza guerriera haka gli All Blacks cosa fanno? In una versione alla fine mimano anche il taglio della gola…magari Yuri si e’ ispirato a quello…
    Comunque,e a scanso di equivoci, io mi comporto diversamente.
    E IN ANTEPRIMA: CASSIUS TSONGA HA SCHIANTATO NADAL in tre sets…

  189. atti scrive:

    Leggo ora il commento di Enzo che come maestro esprime il suo punto di vista, in parte condivisibile anche se a volte avere un maggior dialogo maestro/genitori non sarebbe male.
    E per diagolo intendo capire bene anche come la pensano gli “sponsor”, cioè cosa cercano o si aspettano per il loro figlio; mentre in alcuni casi ai maestri interessa “esclusivamente” creare un feeling con il ragazzo/a ( questo ovviamente è la parte + importante).
    Ma il punto è che poi le restanti 20/22 ore in molti tornei “SIAMO SOLO NOI” come diceva il mitico Vasco!
    Capire bene che famiglia c’è dietro eviterebbe molti passi falsi anche a voi maestri che spesso dedicate + tempo ed energie di quanto poi effettivamente veniate ricompensati.
    Anche perchè i genitori sono come i presidenti di calcio che se la squadra và male cambiano l’allenatore e non viceversa.
    Stavolta passo e chiudo.

  190. Enzo Lo Iacono scrive:

    PER PIERO:
    Visto che anch’io come te, provengo da molti sport, alcuni anche in attività agonistica, ti dico subito che a differenza di molti altri può solo essere imparato guardandolo. Ma per perfezionarlo serve essenzialmente la conoscenza della tecnica, della biomeccanica e “dell’occhio” cosiddetto del maestro.
    Intendo esclusivamente l’aspetto tecnico. Perché per quanto riguarda l’aspetto mentale il discorso è molto più complesso!
    Il tennis, rispetto a molti altri sport, è fatto di movimenti e di aspetti importanti da cogliere che avvengono in tempi che vanno dai 20 ai 200-300 millisecondi. Aspetti che l’occhio umano non riesce a carpire per problemi di impressionamento della retina che tarda a cancellare le immagini per essere sensibile a quelle nuove (per dirla in soldoni). Capisci bene, quindi, che solo la tecnologia ha potuto portare alle grandi differenze che si sono riscontrate nell’ultimo ventennio, rispetto ai materiali, alle attrezzature ma, soprattutto, alle gestualità tecniche degli atleti di alto livello.
    La video-analisi e più precisamente la ripresa in slow motion (rallentatore) ha permesso infatti di “catturare” l’essenza importante di ogni gesto tecnico per poterla analizzare con i concetti della biomeccanica.
    Le ultime scoperte hanno addirittura portato a risultati incredibili.
    Riprese slow motion dimostrano infatti che modelli di prestazione completamente diversi tra loro nell’esecuzione per esempio del dritto (Federer, Nadal, Hewitt, Gonzales), in realtà hanno in comune diversi momenti e gestualità.
    Uno eglatante per tutti: il polso non ruota mai prima dell’impatto con la palla!
    Eppure, ancora sento qualcuno (tra i non aggiornati, sigh) che continua a ripetere al proprio allievo: “Ruota il polso!”
    Sono d’accordo con chi sostiene che un coach non può essere un maestro della SAT e viceversa.
    Anzi, azzardo a scrivere le caratteristiche che dovrebbe avere un buon maestro (inteso come Junior-coach) e non è detto che io l’abbia:
    1) EMOZIONARE L’ALLIEVO! (scritto appositamente per primo);
    2) Essere empatico e professionale;
    3) Avere dei figli;
    4) Non “forzare la mano” ma spronare il proprio allievo a dare il massimo.
    5) Aggiornarsi continuamente in tutti i settori e con tutte le federazioni o enti e, di conseguenza prendere da tutto e tutti la parte che reputa migliore;
    6) Non utilizzare la stessa metodologia e/o impostazione tecnica con tutti gli allievi;
    7) Dialogare molto con allievi e genitori (nei modi e nei tempi opportuni) sull’attività che svolge e sui programmi, ma soprattutto sugli obiettivi;
    8) Utilizzare feedback interrogativi e far percepire all’allievo i movimenti che reputa più idonei,
    9) “Guidare” l’allievo all’autonomia e all’autoallenamento.
    10) Sentirsi gratificato ogni sera.
    11) Porsi continuamente e sin dall’inizio in ascolto attivo per capire cosa vuole l’allievo e cosa vuole il genitore.
    12) Essere soddisfatto anche finanziariamente;
    In ultimo, ma non meno importante, avvalersi di uno staff e renderlo partecipe delle problematiche da affrontare.
    IN SOSTANZA, CHE SAPPIA DI AVER A CHE FARE CON PERSONE!.

  191. Enzo Lo Iacono scrive:

    Per Atti:
    il tuo post è stato pubblicato dopo che io avevo scritto il mio!!!!

  192. max scrive:

    enzo a parte il fatto che con tutto e tutte le volte che ho scritto le stesse cose è difficile poter fraintendere i miei post, mao qui siamo in presenza di persone che spesso sono culturalmente + evoluti della maggior parte dei maestri di tennis (e lo dico xchè migliaia di volte ho sentito da parte di tuoi colleghi sentenziare: la fai lavorare troppo!!!) e quindi escludo che quello da te paventato possa accadere. ma x gli ultimi arrivati (che saluto ed a cui do il benvenuto) ripeto che il “darci dentro” è inteso come qualità è varietà di lavoro, che porta via si tanto tempo ma nn x questo deve essere per forza faticoso noioso e pericoloso. anzi nel caso di mia mia figlia da quando ha cominciato ad allenarsi si è infortunata 2 volte: la prima volta con una distorsione alla caviglia che si è procurata giocando agli elastici con le amiche e la seconda (in dicembre, motivo x cui ha saltato il lemon bowl) da cui tra l’altro ne sta uscendo pian piano solo ora dopo una settimana di influenza e antibiotici (e di riposo) cercando di fare la spaccata come le aveva fatto vedere la sua compagna di classe che fa ginnastica artistica!!! quindi evitiamo per favore di nn mettere in bocca alle persone pensieri mai ne avuti e ne scritti…..

  193. Piero-per-Enzo scrive:

    Caro Enzo,
    ti ringrazio moltissimo della tua nota. Non sai quanto sto ragionando attorno a queste cose.
    Tra gli allenatori che ho avuto nella pallavolo alcuni erano degli olimpionici che venivano dall’Est: e da loro ho imparato molto relativamente a quelle tecniche che richiedono “colpo d’occhio”. Diciamo che la fase difensiva richiama alcune azioni bio-meccaniche del tennis. Anche l’azione d’attacco richiede una velocissima elaborazione di visioni e strategie: per cui penso di sapere di cosa parli. Dall’atletica ho invece imparato a scomporre i movimenti, ad allenare le azioni per fasi e quindi a ricomporle. Inoltre le gare individuali t’allenano alla concentrazione ed alla “freddezza”.
    Come mio figlio sono mancino anch’io, e quindi in molte discipline avevo teoricamente dei vantaggi (…). Eppure il mio istinto mi dice che la sua indole, e la sua essenzialità nei movimenti, come pure i suoi parametri biologici (il fisico nel tennis conta non poco…) sono quelli del tennista.
    Io m’incazzavo, ero agitato e nevrotico: lui viceversa ha sempre le situazioni sotto controllo, e cerca di gestirle con molta lucidità. Io ero impaziente, lui ha già il senso dei tempi, ed una impressionante responsabilità rispetto alle proprie azioni. Nato il 2/1/2002! Se diventerà presuntuoso, ed irritante, sarà solo colpa mia. Ma io desidero che comprenda quanto la sua vita può essere migliore se impara a fare… ciò che la natura gli consente. E se coltiva i suoi sogni, e le sue ambizioni.
    Non intendo diventare un allenatore di tennis, e men che meno un maestro. E la professionalità di certi nostri allenatori ITALIANI è immensa (anche se loro per primi, dovendo campare, sono condizionati e ricattati… vivendo in ITALIA…) . Però immagino di poter avviare allo sport agonistico mio figlio nel migliore dei modi. Poi, se avrà talento, investirò i miei soldi (quello che c’é) per trovargli un ambiente dove possa coltivarsi. Magari troverò all’estero un allenatore connazionale: nemo propheta in patria (est).
    Semplicemente notavo che nel giro di pochi mesi mi ritrovo a fare colpi che prima assolutamente non mi riuscivano. M’è bastato provare ad insegnarli e li ho imparati anch’io. Ho avuto bisogno d’uno stimolo molto forte: un amore che andasse oltre la mia persona. E questa sensazione è stata nuova.
    Sono entrato a far parte di questo blog anche perché vorrei che Mati, facendo sport, trovasse degli amici che “volano alto” (su questo tema ho scritto il mio primo libro). Anche per un’economia di scala.
    Magari altri genitori non hanno le mie possibilità di seguire il figlio: io potrei essere loro molto utile… Però al giorno d’oggi nessuno si fida di nessuno. E la condivisione non è di moda.
    Ovviamente me le andrò a cercare, delle persone recettive: ma il Friuli non è la patria del tennis…
    Grazie

  194. stefano grazia scrive:

    MAX,MAD MAX!!! MA T’INCAZZI ANCHE QUANDO TI BLANDISCONO!!! Credo che Enzo volesse dire che tu hai ragione a fare quello che fai perche’ ormai si e’ fatto l’idea giusta di te ma in effetti uno che ti legge la prima volta ed estrapola a caso qualche tuo post senza aver letto i cento precedenti o seguenti potrebbe farsi un’idea errata…o recepire il messaggio sbagliato…io sono convinto che ci siano fra i lettori alcuni che ti immaginano come un Ultra Sbraccalato che urla e insulta l’avversario e i suoi genitori e anche l’arbitro e sua moglie (e invece non ha letto i post in cui tu stigmatizzi sempre e fermamente questi comportamenti) oppure uno che costringe la figlia a lavorare controvoglia invece di giocare con le bambole o con le amiche(e invece tu dici sempre che e’ tua figlia che si diverte,che ride,che vuol giocare) o il bieco investitore dulla propria figlia che le fa trascurare la scuola (e si e’ perso i post in cui tu dicevi L’Educazione prima di tutto e che tua figlia e’ la prima della classe).
    Dai,su, rilassati…Enzo si preoccupa giustamente che nessuno si metta in testa,dall’oggi al domani, che senza conoscenze o l’umilta’ per impararle e quindi un certo background culturale, uno insomma come Richard williams prenda su due delle sue figlie e pensi di poterne fare due campionesse di tennis… SCHERZO!!!!! Volevo dire DOKIC o LUCIC… Ma certo che Richard Williams gliel’ha combinata grossa ai Maestri di Tennis … Un po’ pirata un po’ incantatore…Fedigrafo,cialtrone,inconcludente,forse perfino truffatore … eppure chi lo conosce dice che e’ stato un grande padre,un grande motivatore, uno con delle intuizioni incredibili… Lo ha fatto consciamente o con la beata ignoranza dei semplici e gli e’ andata solo bene? Voglio dire almeno l’altro grande Incantatore, Earl Woods, era stato un Maestro di Golf! Richard williams non aveva mai preso la racchetta in mano!!!! (Certo, ci sono sempre quelli che dicono che se le due figlie avessero avuto un vero maestro fin dall’inizio chissa’ dove sarebbero arrivate…. Come la Sharapova con Yuri: quando si decidera’ a cambiare Coach? Con Yuri ha vinto solo due slams ed e’ arrivata in finale in altri due…Che schifo… )

  195. andrew scrive:

    ecco StefanoGrazia…meglio Richard Williams di Yuri Sharapov…anche perché lui ne ha create DUE!!…inoltre sorride beffardo e non minaccia sgozzamenti…gioia/follia vs. rabbia/follia…a te la scelta…

    ricordati comunque il tuo background assolutamente diverso e migliore…solo su quello puoi costruire qualcosa…solo quello è tuo figlio…

  196. kill bill scrive:

    Earl Woods, …… non era un ex tenente colonello dei berretti verdi nome in codice Tiger ?

  197. max scrive:

    Preciso, perché mi è scappato nel post, che la necessità assoluta di darci dentro viene spesso esternata, anche in modo colorito, da Max il quale rischia di lanciare messaggi così perentori che se non sono interpretati con la giusta chiave di lettura, possono portare alcuni genitori non addetti ai lavori, a decisioni errate già indicate nel mio post precedente.

    stefano nn ho capito come dovrei interpretare il post di qui sopra riportato scritto da enzo

  198. Mauro scrive:

    Il mio mito comunque è Bartoli, sua figlia nelle prime 10 al mondo, finalista a Wimbledon giocando a tennis in maniera orribile.Fulvio hai ragione ci si dilunga troppo e non si riescono a sviscerare bene gli argomenti.
    Andrew gioco io per te al fanta coach.
    Enzo mi dovevi una risposta!
    Oggi ne ho per tutti……….

  199. Enzo Lo Iacono scrive:

    Caro Max,
    prendi per buono quello che ha scritto Stefano perché è riuscito a cogliere perfettamente il senso di ciò che ho scritto.
    Io pur contestando la veemenza con la quale scrivi, condivido spesso le tue idee. Ma proprio a causa di questo modo diretto che hai, quello che veramente tu intendi si può capire solo dopo aver letto molti dei tuoi post. E io solo da poco ho imparato a conoscere le tue idee e per questo, ripeto, spesso le condivido.
    Ne è testimonianza mio figlio e l’attività che gli faccio svolgere e ti assicuro che per avere questi risultati (importanti o no) il lavoro che si svolge è veramente duro.
    Il fatto è però, e lo dico come insegnante, che il genitore alle prime esperienze che legge i tuoi post e che ha il figlio che magari comincia a tirare qualche palletta di là dalla rete, potrebbe fraintendere e avere particolari e scorrette pretese dal maestro che allena suo figlio.
    A riprova, ti garantisco che appena uno dei piccoli mostra segni E CARATTERISTICHE per fare qualcosa di più, sin dall’età di 4 anni propongo al genitore un lavoro GRADATAMENTE migliore e più impegnativo, ma che segua attentamente le sue evoluzioni e le sue NECESSITA’ che possono essere anche LEGGERMENTE guidate. (ho volutamente enfatizzato in maiuscolo le parole importanti).
    Ma continuo a ribadire:
    Attenzione ai messaggi che vengono lanciati!

  200. Enzo Lo Iacono scrive:

    PER MAURO:
    forse ti ho risposto così velocemente che non te ne sei neanche accorto!
    La risposta è nel mio post delle ore 16:02 del 23 gennaio.

  201. Mauro scrive:

    Enzo, scusami hai perfettamente ragione, la risposta è stata tempestiva ed esauriente. Grazie

  202. max scrive:

    enzo, vedi il problema è che nn tutti i maestri si comportano come te anzi la maggior parte fanno esattamente il contrario e quindi (usando ovviamente il buonsenso) il fatto di “spingere”, guardarsi in giro, cercando ed ascoltando altri maestri o persone che cmq hanno fatto già fatto questo tipo di esperienze nn è affatto un errore. ribadisco poi che (ovviamente senza usare la frusta e/o bilancieri pesi ed altro) è sempre meglio lavorare anche nn perfettamente piuttosto che oziare. questo aiuterà ad imparare la cultura del lavoro e ad avere dei risultati che nn contano in quanto tali ma fan si che si venga “visti” e “avvicinati” da coach maestri e circoli, così da poter conoscere anche altre situazioni e poter scegliere la più appropriata alle proprie esigenze lasciando finalmente il proprio figlio nelle mani di un professionista che però ha i tuoi stessi obbiettivi.

  203. anto scrive:

    Qualche giorno fà ho visto dei filmati dell’iberico calos Boluda, mi sono spaventato, intensità, pesantezza di palla, voglia di schiacciare l’avversario, da paura. A quando un Carlos Boluda Italiano?

  204. Enzo Lo Iacono scrive:

    Bene Max! Perfettamente d’accordo!

  205. fulvio scrive:

    anche io ho dei bei ricordi negli anni di junior di fabio e quasta è una foto che custodisco con maggior cura:
    http://www.fabiofognini.it/Default.aspx?pageid=page1

  206. Mauro scrive:

    Bella foto ed anche un sito fatto molto bene. Comunque dal punto di vista dello stile e nell’eleganza dell’ abbigliamento, F batte N 6-0 6-0.

  207. Mauro scrive:

    Bella foto ed anche un sito fatto molto bene. Comunque dal punto di vista dello stile e nell’eleganza dell’ abbigliamento, F batte N 6-0 6-0. F non è Fabio e N non è Novak.

  208. stefano grazia scrive:

    Guardando la foto di Fognini e Djokovic, mi e’ venuta voglia di andare a vedere alcune foto di Nicholas scattate in questi anni: a parte quelle ovvie e banali con Murray,Stepanek ed Haas,per citare solo gli ultimi, mi sono trovato a pensare a chi,fra quelli con cui si e’ allenato da bollettieri o ha incontrato nei pochi tornei giocati, potra’ essere quello che andrai a cercare, il tuo Djokovic (dando per scontato che tu diventerai Fognini)… Be’, ci sarebbe ovviamente Quinzi ma quest’anno i due, che pure un paio d’anni fa giocavano e mangiavano la pizza insieme, si sono annusati e come si dice da noi ‘cagati zero’. Troppo piu’ grande (e piu’ forte) Quinzi, col suo 1.70 o quasi(e poi sulle riviste leggi che non e’ molto grosso…mah!) per mescolarsi con i bambini…Quindi,niente foto…E nemmeno ha una foto con Miccini che nel 2004 arrivo’ a 12 aa per la prima volta da Bollettieri e mio figlio che aveva 7 anni giocava…no.giocava e’ una parola grossa, rompeva le scatole a lui (e al figlio di Ubaldo) nella piscina … Il ragazzino con cui si allena spesso ora alla Strategy Zone e’ un inglese di un anno piu’ vecchio, un certo Alex Sendegeya, figlio di due medici,il papa’ dell’Uganda,la mamma britannica… Eppoi questo francesino, Martin Rives, di un anno piu’ giovane e col papa’ ex giocatore, con cui si allenava in Angola…. mah,staremo a vedere…Intanto noi stiamo cercando di aggiustarci qui e gia’ stanno circolando le voci che presto ci dovremo spostare tutti ad Abuja, la capitale della Nigeria…Bellissima citta’, nata per fare la capitale come Brasilia o Canberra, era 20 aa fa temuta perche’ considerata Citta’ Morta…ora,da quando si sono spostate le ambasciate, e’ piena di vita senza essere gia’ caotica come Lagos (o Luanda): purtroppo e’ sull’altopiano e non ha il mare ma la domanda e’: avra’ le stesse strutture tennistiche di Lagos? Di sicuro ha un favoloso Campo da Golf che ricorda quelli in Europa o in Florida ma non ricordo di aver letto di un buon Circolo di Tennis e la cosa un po’ mi preoccupa…4-5 anni fa il tennis rimaneva confinato nei campi privati e negli hotel: dovro’ controllare ma temo il peggio… Nel frattempo abbiamo rasggiunto una certa routine in attesa che ancora ci arrivi il materiale con lo shipping (baskets,coni,freccie,etc). Nicholas si allena per due ore due volte a sett con un Coach della Federazione Nigeriana (e anche fra i Coach del Team di Davis Cup) e due volte a sett con il Competitive Tennis alla Scuola Americana (il cui livello non e’ certamente elevato ma intanto gli serve per far conoscenze e comunque alla fine lui palleggia spesso da solo col coach della scuola che non e’ male). Per ora lunedi’ e venerdi’ rimangono ‘ballerini’ e si allena con chi c’e’ mentre sabato pomeriggio (sabato mattina lavora col Coach della Federazione) e domenica gioca un po’ con me (prima di andare al mare).
    L’anomalia e’ che siamo costretti dagli eventi a fare una di quelle cose per cui molti degli Utenti del Blog inorridiscono e stigmatizzano: allenarsi 45′ PRIMA di cominciare la scuola. MA LA VERITA’ E’ che se partiamo da casa alle 6.45 arriviamo alle 7.30 mentre se partiamo alle 6.15 ci mettiamo 20-30′ e se partiamo alle 6 solo 15′…In realta’ a strada sgombra ci si metterebbe solo 5′…Gia’ alle 7.30-800 ci si mettono 20-30′ ma ahime’, la scuola comincia alle 7.25…Insomma, il dilemma era: passiamo 45′ in macchina a grattarci o sfruttiamo il tempo in modo migliore? Io potrei dormire fino alle 7, far venire l’autista alle 6.45 per mio figlio e far venire il mio alle 7.30-800 (a causa del traffico e per via della mia professione che implica che io possa sempre muovermi per emergenze la Compagnia mi ha dato due autisti,uno per me e uno per la mia famiglia…Gli Autisti qui vengono pagati 300$ al mese o poco piu’ e quasi nessuno guida da solo,proprio per motivi di sicurezza, di traffico, di comodita’… io sono fra i pochi che lo fa quando necessario…)Comunque il dubbio amletico diceva era fra il far fare a mio figlio 45′ in macchina (con me o con l’autista) o svegliarsi prima e approffittarne per fare 45′ di preparazione atletica e BASICS (quando arriveranno i baskets) ogni mattina cosi’ poi anche da risparmiare tempo nel pomeriggio (che si deve studiare, giocare con gli amici, suonare il piano e la chitarra)? Abbiamo deciso dunque di provare a svegliarci (e ad andare a letto) prima… Del resto, quando arriviamo, dopo 5-10′ arrivano gia’ i Bus della Chevron con parecchie decine di bambini che aspettano giocando nel cortile che comincino le lezioni e quindi noi non facciamo altro che sfruttare al meglio quei 30-45′ di tempo che altrimenti andrebbero sprecati o in macchina nel traffico o ad aspettare l’inizio delle lezioni… In questo modo pero’ o il lunedi’ o il venerdi’ o il sabato pomeriggio puo’ a volte saltare l’allenamento e riposare (e ricordate che la domenica ci facciamo un’oretta o due dalle 10 alle 12 ma poi andiamo al mare, non piu’ le 5 ore di Luanda)
    Certo, e’ faticoso alzarsi al mattino e trovare le motivazioni, sia per me che per lui, il bambino di 11 anni di nome Nicholas … Vediamo come va, potremo sempre cambiare, ma volevo farvi sapere che continuiamo la nostra vita schizoide e zingaresca anche qui…troveremo mai la pace? Ecco perche’ continuo a sognare la Florida e vedo con simpatia la soluzione adottata da Max, piccolo paesino, il lago, l’academy … tutto a 5-10′ … Ripeto per l’ennesima volta quelle che per me sono le tre priorita’ da ricercare per un progetto figlio/genitore/tennis:
    LOGISTICA SCUOLA/ACADEMY
    DISPONIBILITA’ ILLIMITATA O QUASI DEI CAMPI
    COMUNICAZIONE COL COACH

  209. andrew scrive:

    Mentre nel mio club sale la tensione per gli incontri di doppio giallo in maschera e i soci si preparano per la gita “Tutti sulla neve”, ho portato mio figlio ai campionati regionali under10.

    Il pupo ha messo a dura prova il mio diaframma e il sorriso alla Dalai Lama…ma è riuscito a portare a casa una partita!!! 5-4 4-2…Attacco all’arma bianca dall’inizio alla fine contro un discreto giocatorino correttamente impostato ed efficace su ambo i lati…per poi prendere un cappotto da un altro giocatorino identico ma senza aver centrato una sola volta il campo…

    Quello che mi ha stupito comunque è stata non solo l’aggressività (i punti ha deciso autonomamente che li fa lui) ma l’aver improvvisamente sfoggiato in partita un rovescio in back angolato e penetrante con il quale seguiva a rete o recuperava…

    Alla mia domanda “Da dove cavolo esce questo rovescio?” ha risposto “Mi viene naturale”…Ecco, proprio così naturale non è, in quanto l’avevo visto provarlo contro il muro in taverna…

    Comunque, si va rafforzando in me la convinzione che alcuni bambini imparino molto, ma molto, incaponendosi e provando autonomamente determinate soluzioni e a noi non resta che guidarli leggermente e favorire tale inclinazione…

  210. Mauro scrive:

    Grande Fabio continua così. Fognini Chela 7 6 6 2 a Vina del mar.

  211. stefano grazia scrive:

    sai andrew, anche mio figlio ha un rovescio in back naturale…lui e’ sempre stato impostato sul rovescio a due mani e per tutto il 2007 abbiamo insistito con tonnellate di palle al cesto anche con l’handfeeding per portarlo all’altezza del dritto…la cosa sembra essere riuscita, a detta dei guru della Bollettieri che magari poi pensano che il merito sia loro anche se un paio di suggerimenti (tips) qui e la’ li ha sicuramente presi da loro ma anche da Mark Birrel alla Pat Cash, da Zavoli alla BTA, da Bob Brett, da Bertino…insomma, sia come non sia, il rovescio a due mani e’ migliorato ma mentre noi facevamo i cesti lui ogni tanto chiedeva di farne uno a una mano ,cosi’ per divertirsi, e poi ne facevamo uno anche slice (che e’ un po’ il trademark di mia moglie)…il problema era che lui spesso ricorreva allo slice solo per pigrizia e quindi gli veniva spesso rimproverato…Ma negli ultimi mesi avevo notato anch’io che lo aveva migliorato molto e reso ficcante…Tornato dalla Florida poi il suo Slice era diventato un’arma letale… Mi ha anche spiegato lui (che sarebbe o sara’ un ottimo coaxch da grande) come fare a migliorare il mio che aveva visto invece un po’ fluttuante… E’ li’ che ho capito che io ormai sono un pacco ingombrante,che l’uccellino ha spiccato il volo…io serviro’ tutt’al piu’ a coordinare, a fare l’handfeeding,a raccogliere le palline…Come Yuri (eheheh,SCHERZO!!!) … Ma i nostri figli, se hanno cominciato presto e se hanno un minimo di predisposizione, viaggiano gia’ una spanna sopra di noi e il loro limite e’ il cielo…

  212. andrew scrive:

    ottimo…non ne ho visti tanti di microvaffantennisti eseguire lo slice con efficacia…(a dire la verità non ne ho visti tanti di microvaffantennisti)…

    comunque, mi sembra abbastanza chiaro che nel tuo caso, Stefano, come anche tu affermi, si tratti PREVALENTEMENTE di aiutare il figlio a continuare a sentire GRATIFICAZIONE dalle sue esperienze vaffantennistiche e ad alimentarne le MOTIVAZIONI e ASPIRAZIONI…

    Ossia, la frequentazione di TUTTE le accademie, il contatto “precoce” con i migliori coach e gli ambienti più rinomati, l’ottenimento di risultati già più che incoraggianti sono tutti ottimi viatici per il futuro ma recano in sè anche il rischio di, diciamo così, gratificare già abbondantemente un bambino…

    A meno di non riuscire, come sicuramente sai già, a fargli alzare gradatamente l’asticella di gratificazioni, aspirazioni, motivazioni…

    scusa il fare da saccentone che mi scivola ogni tanto…

  213. andrew scrive:

    …dimenticavo di descrivere la genesi del rovescio in back casuale…

    volendo impararsi il rovescio a una mano contro il muro in taverna, quel vaffantennista di mio figlio a iniziato a sparacchiare contro il muro aiutandosi con il gomito, in quanto privo della forza per tenere il braccio “stecco” e controllare la testa della racchetta. Inoltre, non cambiava l’impugnatura del diritto e quindi il movimento tendeva naturalmente verso lo slice. Aggiusta che ti aggiusta il gomito usciva sempre meno, l’avambraccio teneva, la testa della racchetta non si alzava e sono cominciati a uscire degli slice di ottima fattura…

    Un caso di “caso” amico…

  214. fulvio scrive:

    attenzione però a non abusare del back,a arte FEDERER CHE PUò PERMETTERSELO,gli altri se ne abusano vengono ”uccellati”,è un colpo che va bene ogni tanto per allentare la presa,per la difesa o per attaccare,ma i coach insistono a non farlo giocare troppo,la palla rallenta e se non è preciso può diventare una arma al contrario…

  215. stefano grazia scrive:

    INFATTI DA BOLLETTIERI IN PRATICA NON LO INSEGNANO nel senso che quasi tutti gli esercizi all’inizio sono col BackHand a due mani (nel bimbo loro lo preferiscono a due mani) e quindi anch’io il BH Slice lo considero il Colpo Premio: cioe’ lo alleniamo solo quando abbiamo fatto bene un bel cesto o due di BH Normali (Ovviamente, allenando il BH a due mani mio figlio ogni tanto si mette a colpire a una mano -ed avrebbe anche un bel rovescio- perche’ altrimenti e’ ‘boring’, noioso…
    Quanto al sentoirsi appagati di andrew…be’, intanto fino a prima di dicembre di tornei non ne aveva mai vinti (se non microtornei di un giorno in Angola) e quindi si sara’ anche sentito una rockstar ma in cuor suo sapeva benissimo di non aver ancora combinato nulla…Poi, e guarda che e’ importante, quando vai in queste Academies e soprattutto da Bollettieri, il bello e’ che c’e’ sempre qualcuno che e’ migliore, e talvolta molto, di te (e non mi riferisco mica solo a Quinzi, ce ne sono tanti altri…) … Tutto questo serve a farti scendere dal pero se ci sei mai salito o comunque a farti tenere i piedi per terra …
    La frequentazione di TUTTE LE ACCADEMIE, come dici tu, nasce dal fatto che noi siamo qui in Africa e anche dalla nostra sete di conoscenza perche’ fatti non fummo a viver come bruti (no, sto scherzando…), dal desiderio e possibilita’ di viaggiare in lungo e in largo e soprattutto perche’ sappiamo di non essere all’altezza (il che non significa calare le brache davanti al primo Maestro di Tennis che come dice Atti proclama tuo figlio un fenomeno)
    Ma certo quel che dici e’ giusto,ha del vero: vivendo in un piccolo stagno il Bimbo si sente pesce grosso e si potrebbe sentire gratificato dagli oooh! e aaah! delle Mamme o Insegnanti all’American school dove il Competitive Tennis Team di ragazzini tutti sui 13-14 aa (e lui ne deve compiere 11)non e’ nemmeno a livello di SAT … Ma a breve dovrebbe cominciare ad allenarsi anche con un gruppo di U12 nigeriani a questo circolo,il LLTC, dove a dicembre si son disputati due challenger…Speriamo di trovare 4-5 ragazzini forti: non dovrebbe essere difficile, ve ne sono tanti,tantissimi di U10 e U12 africani che potrebbero vincere tutti i tornei in Italia: il problema e’ che poi non hanno la chance di progredire, di pagarsi le academies all’estero, di girare per tornei … Ma insomma, dovrebbe trovare pane per i suoi denti… Noi siamo ancora in uno stadio di assestamento: l’allenamento mattutino (stamane parterndo alle 6 am ci abbiamo messo 16′ e quindi ci siamo fatti 30′ di preparazione atletica al buio sul campo da tennis (faceva molto rocky balboa e credo abbia un suo fascino e anche una spinta educativa) e 20′ di tennis prima della scuola (ripeto: si tratta di svegliarsi presto e sfruttare il tempo o di rimanere in auto nel traffico 45′),l’allenamento mattutino imperniato su footdrills e fondamentali al cesto avra’ un suo significato se riusciremo ad essere costanti per sei mesi… ho fiducia nel Coach della Federazione Nigeriana: gli fa fare molta Consistency, gli ho chiesto di fargli fare 10′ con due palline contemporaneamente e anche 10′ ogni volta di palleggio un metro dentro il campo (per colpire le palline On The raise), insomma, non e’ mica che stiamo inventandoci chissa’ che … Poi lo fa palleggiare dentro i box di servizio: rimandare sempre la palla a lui, e poi via, a tutto campo…Poi giocano dei punti…Piu’ che altro stiamo cercando di acclimatarci (qui il clima uccide e soprattutto uccide il microclima:aria condizionata, caldo fuori, freddo dentro…Umidita’ micidiale…Eccezione domenica: ho corso per un’ora sul bagnasciuga (da solo, Nicholas giocava coi suoi amici fra le onde) ed era incredibilmente fresco a causa dell’ harmattan (il vento che viene dal deserto e porta la sabbia ma disperde dappertutto anche la pollution)…Stiamo ancora aspettando lo Shipping con i Materiali Da Allenamento in modo da poter fare un po’ di fondamentali la mattina e magari la Domenica prima di andare al mare, ma ovviamente il pericolo e’ che senza lo stimolo/motivazione della Competizione (cioe’ del Torneo) si abbassi un po’ la soglia della concentrazione… Punto a favore: la possibilita’ di continuare a progredire lo sviluppo di un COMPLETE GAME, come lo chiamano in america, senza che le distrazioni del dover vincere ti facciano adottare strategie magari vincenti ora ma non nel prosieguo. Secondo i Coaches della Strategy zone Nicholas,che viene considerato un fantasioso, dovra’ giocare come Donald Young, cioe’ usando gli angoli per accorciare il campo nel senso di entrare dentro il campo mantenendo il controllo … Detta cosi’ e’ facile e poi non vuol dire nulla: comunque i goal da qui a giugno sono Aumentare la Consistency e Migliorare la Seconda Palla di Servizio. Io e mia moglie (So gia’ che il Coach Carlo Polidori inorridira’ nel leggere questo post) dobbiamo solo cercare d’inventarci come,sfruttando il territorio e quello che abbiamo a disposizione.

  216. luca scrive:

    @ stefano grazia
    Ma scusami, se uno ha un bimbo brutto, è il caso che lo faccia giocare a tennis ? O è preferibile instradarlo verso qualche disciplina tipo corsa campestre o lancio di freccette ?

  217. marcos scrive:

    saper giocare bene il back di rovescio è un dono della natura.

    giocarlo bene significa saperne controllare l’angolo, la profondità e la velocità.

    usarlo per attaccare, può voler dire disarticolare la capacità di passare dell’avversario: è molto più facile tirare un passante profittando di un bell’attacco piatto e veloce del tuo avversario, piuttosto che tirarlo dovendo controllare una biscia che striscia.

    usarlo in difesa, può voler dire uscire da situazioni disperate, quando sei sottopressione a causa del forcing avversario: se sei destro ed il tuo avversario destro (o peggio, mancino) ha un rovescio migliore del tuo, ti inchioda nel tuo angolo sinistro finchè il tuo rovescio non finisce in rete. il back lungolinea in recupero ti consente di variare l’angolo del palleggio e di tornare sul dritto. il rovescio bimane in recupero riesce a pochissimi.

    naturalmente, il back rovescio viene usato da chi ce l’ha per variare ritmo ed affetto durante il palleggio: provate a tirare un rovescio liftato, uno in back ed un altro liftato…vi capiterà di far punto senza quasi nemmeno accorgervi.

    chi possiede il back di rovescio nasconde molto meglio la palla corta: chi possiede il back ha anche maggiore sensibilità per giocare la palla corta.

    chi possiede il back di rovescio controlla molto meglio le palle corte o semi-corte sinistre, tirate dall’avversario.

    chi ha il rovescio in back, quasi sempre, ha più facilità nel giocare le volées di rovescio.

    sono tantissime le applicazioni del back di rovescio: i maestri che hanno a che fare coi bimbi piccoli lo sconsigliano (come sconsigliano il rovescio ad una mano liftato) perchè con il rovescio ad una mano il bimbo può permettersi di giungere sulla palla sinistra con maggiore comodità. è assolutamente necessario, invece, che il bimbo arrivi anche sulla palla sinistra a tempo giusto, senza pigrizia. i bimbi piccoli che si accostano al tennis con il rovescio ad una mano, ben presto, dovendosi confrontare coi bimbi bimani, aggiungono la mano sinistra (se son destri): quando si è piccoli, infatti, non si ha abbastanza forza nella spalla, nell’avambraccio e nel polso, per reggere il palleggio di rovescio ad una mano, quando si gioca contro pari età bimani. da piccoli, il rovescio bimane consente maggior velocità di palla e maggior precisione. è più facile, dunque, che siano i ragazzi che si accostano al tennis tra 10 e 12 anni a portare il rovescio ad una mano, se sono naturalmente inclini: hanno forza sufficiente.

    il bimbo che si presenta al minitennis o alla sat con il rovescio ad una mano, ma che, rapidamente, aggiunge l’altra per competere, ha un vantaggio sugli altri: quando sarà necessario staccare la mano o sarà produttivo giocarlo col back, gli verrà più naturale.

    tanti bimbi si gettano con due mani a raccattare palle corte (volute o non volute) dei piccoli avversari: bucano il campo. pochi bimbi staccano la mano, recuperano e, spesso, vincono lo scambio.

    per questo, sono convinto che i maestri (spesso insegnano il rovescio bimane perchè non hanno idea di come si giochi il rovescio ad una mano) che ne hanno la capacità dovrebbero insegnare gradualmente il rovescio ad una mano, quando necessario. a piccole dosi, se i bimbi non sono portati…a dosi più massicce, se i bimbi sono portati.

    molti maestri ritengono (giustamente da quel che vedono) che il rovescio debba essere un colpo interlocutorio e che il tennis moderno si riduca sostanzialmente al servizio ed al dritto vincente. in effetti, soprattutto nei tornei di categoria, vince chi ha il miglior schema “servizio e dritto”. il maestro che ha qualche ambizione in più, senza spingere troppo sull’insegnamento del rovescio bimane o ad una mano, potrebbe rendersi conto che, nel tennis che conta, il rovescio, spesso, è il colpo che fa la differenza.

    con piacere, noto che queste pagine avanzano ad una velocità spaventosa!

  218. Mauro scrive:

    Il problema non è il bimbo brutto, ma il genitore cretino, e li occorrerebbe fargli fare la campestre lanciandogli le freccette.
    Max che fine hai fatto , aggirornaci con gli allenamenti di tua figlia.

  219. Piero-per-Luca scrive:

    Se uno ha un bimbo “brutto”, in termini sportivi, è probabile che sia brutto a sua volta. Allora innanzitutto può fare una cosa: darsi una disciplina (in senso lato) lui per primo. Anche per comprendere il significato della dimensione sportiva. Per insegnare a fare bisogna essere credibili. E poi può cercare d’osservare attentamente il proprio figlio: già in giovane età è possibile individuarne le inclinazioni. Solo a quel punto può immaginarsi un progetto. Magari cercando di leggersi dei libri, e di confrontarsi con persone esperte.
    Nel momento in cui lo stile di vita d’un bimbo è corretto, e la sua vita viene posta in equilibrio, anche un “normodotato” può ambire ad una carriera sportiva d’alto livello. Con l’allenamento ed una buona “rete di protezione” attorno (insegnanti di ginnastica, amici, stimoli vari…) il brutto bambino diventa prima bello e poi bellissimo…

  220. Jho scrive:

    Ragazzi.. date un occhiata a questa bimba italiana di 10 anni

    http://video.libero.it/app/play?id=59cecc8b36a9d0a0827a45f03270549c

    Ho letto su altri forum che si allena 1/2 ore a settimana quando ha voglia (il padre le fa’ fare stage di una settimana 2/3 volte l’anno)… a vederla mi pare strano che si alleni cosi’ poco
    Anche se non vi piace la parola..direi che in questo caso il “talento” ha un suo perche’

    Saluti

  221. Piero-per-Luca-correzione scrive:

    Errata corrige…

    Se uno ha un bimbo “brutto”, in termini sportivi, è probabile che IL PADRE sia brutto a sua volta.

  222. stefano grazia scrive:

    puo’ darsi che non sappia/ricordi piu’ nemmeno io cosa sto scrivendo ma non ho capito la storia del ‘bambino brutto’ e del perche’ luca si sia riferito a me e magari anche mauro, dandomi del cretino… boh, mi sono perso
    ( Certo che se sei bella e non vinci tornei nel tennis piu’ che in altri sport puoi diventare ricca e famosa….)
    Comunque:
    Sasso nello stagno:
    A volte uno si domanda come mai I miliardari figli di grandi campioni non tentano nemmeno di seguire le orme dei genitori…si dice perche’ verrebbero schiacciati dalla pressione ma io credo che principalmente, almeno nel tennis, il motivo sia un altro ed e’ racchiuso nella domanda: MA CHI GLIELO FA FARE?
    Cioe’ qui mi trovo davvero a dare ragione a Nikolic perche’ il nostro sport diecimila volte piu’ bello del calico e’ pero’ molto ma molto piu’ difficile. Sia da imparare che nel senso di emergere. E chi te lo fa fare di cominciare a 3-4 anni, a non avere quasi amici perche’ mentre loro giocano beati nei prati tu comunque un po’ ti devi allenare …Sampras ricordava che a scuola lui era conosciuto come il ‘tennis guy’ e non aveva molti amici…e’ uno sport solitario, non e’ come il calico o il basket o il football Americano o il rugby o qualunque sport di squadra, tutti comunque piu’ immediate (soprattutto il calico che per questo e’ forse lo sport piu’ diffuse al mondo)…E poi sta in compagnia,ci si diverte…E infatrti nel calcio sono molti ora (leggevo un articolo sul giornale) I figli d’arte che comunque arrivano alle soglie della serie A …
    E quindi,direte voi? (cioe’, fratello, perche’ ci racconti queste cose?)
    No,perche’ a volte mi domando che cosa mi ha fatto mio figlio per averlo avvicinato al tennis… (stavo per scrivere: per costringerlo a tentare di diventare un campioncino di tennis….Ma non e’ un lapsus freudiano: ormai, anche lo sostringessi,non smetterebbe piu’… Potevo avviarlo al rugby e al windsurf, invece, sport non professionistici in Italia (almeno per I piu’) e quindi piu’ educative e meno sfibranti e senza il problema di trovare una scuola speciale…
    E poi,davvero, c’e’ questa contraddizione: si,ci vogliono un casino di soldi,troppi,ma se sei davvero TROPPO ricco e I sold ice li hai, poi ti manca la fame,la spinta per arrivare o quel quid masochistico in piu’ che ti costringe ad allenarti a Natale e Capodanno e non quando sei gia’ la Sharapova o Agassi che allora lo riesco a contemplare, ma quando non sei nessuno e nel 99% dei casi tale rimarrai…
    Altra Considerazione (di gioia col retrogusto amaro);
    Mio figlio e’ partito a dicembre da Luanda per la florida e ancora ci potevo palleggiare…e’ tornato e qui a Lagos mi son reso conto che io non sono piu’ in grado di sostenere un buon palleggio con lui…Posso ancora giocarci e magari batterlo (facendolo incazzare e giocando junkie tennis) ma non posso piu’ pensare di allenarlo con la racchetta sulle palle vive…Devo ricorrere al Palleggiatore e dirgli cosa deve fare per questo (mentre posso ancora dargli palle al cesto con racchetta e con handfeeding-ci sono un fracasso di esercizi ancora utili)… Certo, prima o poi sarebbe accaduto (e io son cosi’ Tristo che non e’ nemmeno uno di quei traguardi epocali) ma e’ accaduto dall’oggi al mattino…

  223. luca scrive:

    Mamma mia che suscettibili !!!!! E’ carnevale !!!!!
    Semmai, data la componente attitudinale della disciplina - pur stemperata dai nuov attrezzi - ritengo che qualsiasi forzatura è solo ed esclusivamente controproducente. Tutto qui

  224. max scrive:

    jho conosco bene la bambina e posso dirti che nn gioca male, ma nn è nulla di che, per ora ha solo il vantaggio di essere molto grossa per la sua età. parlando con pizzorno (quello che insieme a montanari fa la video analisi in giro per l’italia) mi diceva che è migliorata molto da quando ha cominciato ad allenarsi con il loro sistema, ma questa differenza la noti perchè in italia ci saranno 10 bambini (se va bene) che si allenano giornalmente con questo sistema, ma se la confronti con gli atri 10 in italia e 1000 nel mondo……poi ricorda che nel tennis non si allena mai nessuno a parole, poi si scopre sempre che hanno il campo a casa e si allenano tutti i gg….

  225. Mauro scrive:

    Secondo me è possibile almeno per alcuni anni che l’allenamento intensivo non porti vantaggi immediati, ma come ha detto Stefano da un giorno all’altro poi ti accorgi che non puoi più palleggiare con tuo figlio. Stefano il cretino non era certamente per te e forse per nessuno.

  226. fulvio scrive:

    IO CON MIO FIGLIO CI VINCEVO FACILMENTE FINO A 12 ANNI,ANZI LO PRENDEVO LETTERALMENTE IN GIRO .PRENDEVA DEI 60 5….0 SI PERCHè ALL’ULTIMO GAMES COMINCIAVA A PIANGERE E SMETTEVA DI GIOCARE.poi nellanno successino ,quello dei 13 sarà stato il fisico sarà stata la palla coperta non me l’ha più fatta vedere ,al punto che anche io incazzatissimo non ci giocavo più assieme,mi faceva quasi morire in campo e siccome avrei avuto piacere di assistere al suo ingresso nei…100 .ho mollato il…divertimento!

  227. Jho scrive:

    Ciao Max ,

    In effetti ci credo poco alle “1/2 ore a settimana”.. quello che trovo pero’ davvero “grandioso” per una bimba di 10 anni e’ la perfetta ricerca della palla in avvicinamento e gli appoggi.. fa’ sembrare tutto facile .. staremo a vedere

    Cercando in rete ho visto che ha partecipato ad un Nike (per quel che conta a questa eta’) ed ha perso subito.

    Saluti

  228. max scrive:

    no i risultati nn c’entrano nulla anche xchè giustamente nn ha partecipato a molti tornei. pizzorno lavora anche per sartori ed il team piatti ed è lui che produce i loro dvd. la ricerca della palla è uno degli argomenti trattati nel dvd di sartori “iniziamo con la tecnica” e sicuramente la bambina sta seguendo quella strada (che è quella giusta). quando l’ho vosta io (qualche mese fa quindi potrebbe essere anche migliorata molto) giocava molto bene e pesante da fondo (però ripeto è molto grossa e alta) ma correva male in avanti, + si avvicinava alla rete e + tirava piano (l’esatto contrario di quello che bisognerebbe fare), e meno controllava la palla, a rete male ed anche il movimento del servizio lasciava a desiderare. cmq la strada giusta l’ha presa il tempo è dalla sua parte quindi in futuro potrebbe anche combinare qualcosa.

  229. Piero scrive:

    A mio parere il valore d’un gesto tecnico é sempre assoluto. E non andrebbe sminuito o enfatizzato sulla base d’una valutazione statistica. Se quella bambina ha delle persone attorno che le vogliono bene, e non solo interessate al business del tennis, per loro quella ricerca della perfezione nei colpi sarà intrinsecamente straordinaria. Indipendentemente dal fatto che lei posso o meno diventare una campionessa…
    E’ per questo che i genitori che hanno passione per lo sport, e decidono di mettersi in gioco in prima persona, sono assolutamente indispensabili: per loro quell’esperimento non è uno dei tanti ma il solo possibile. E non disconosceranno la figlia al primo incidente di percorso…
    Il lavoro d’allenamento d’un bambino non è mai inutile, perché non esiste solo il tennis.
    Di questo sport si può prendere la parte giocosa a sostegno di quella faticosa. Poi, in carenza di prospettive, si può passare ad altro, in funzione dei casi.

  230. stefano grazia scrive:

    INVIATO TRE ORE FA MA ERO STATO DI NUOVO ESCLUSO DAL BLOG (e questo magari rispondo a luca,e a Mauro ma in linea di massima guardate che io non mi offendo mai anche perche’ a volte anche a me scappano parole senza intenzione ed e’ solo gusto della dialettica):
    Ok,avevo scritto:…nati non foste a viver come bruti, non come brutti… Citavo l’Ulisse Dantesco e ovviamente mi avete mandato a quel paese…concordo con Mauro: al genitore cretino fargli fare la corsa campestre tirandogli le freccette ma occhio che a volte chi sembra cretino poi alla fine e’ solo un genio (mike agassi…richard williams…walter bartoli…puoi discuterli ma hanno avuto intuizioni geniali… a Yuri Sharapov invece nessuno ha mai dato del genio e tutti del delinquente antipatico e del burino… solo Della Vida e forse anche Piatti su Tennis Italiano hanno parlato degli Sharapov come di una ottima e solida famiglia…Yuri rimane un personaggio difficile da collocare e sicuramente con una cattiva immagine ma non c’e’ dubbio che sua figlia l’ha gestita molto bene, sia dentro che fuori dal campo…
    FULVIO: SEMPRE GRANDE…sapendo che tuo figlio si metteva a piangere ancora a 12 aa mi dai conforto…L’altra annotazione certa e’ che tu di certo giocavi molto meglio di me.

  231. Roberto Commentucci scrive:

    Però niente male la tempra di Fabio Fognini a 12 anni: si metteva a piangere solo quando era 60 50, mica 3 a 0 sotto nel primo set, come ho visto fare a tanti bambini di quella età…
    L’animus pugnandi evidentemente è una caratteristica che si evidenzia molto precocemente.

  232. pibla scrive:

    …l’ossessione di Stefano per Yuri Sharapov…

  233. nipa scrive:

    …beh! che dire..eppur qualcuno ci legge…meditate(iamo)….
    http://www.federtennis.it/lazio/public/txt/pallonetti%20%20morali%20%20n_%2060.pdf
    ….

  234. adriano moja scrive:

    Salve a tutti. Volevo dal Dott. Grazia, se veramente il giovane Quinzi anno 1996 arriva al 175 di statura. Non conosco i genitori, ma essendo il mio ramo pediatrico, posso confermare che avrebbe una statura finale di ben oltre 200 cm, statura non proprio ideale per esprimere il tennis al meglio. tale problema lo abbiamo già discusso con i preparatori atletici del fenomeno U12 Marek Routa ora U14 destinato anche lui ad una statura oltre i due metri. E’ parere concorde di tecnici e medici, che la statura ideale del tennista moderno, per esprimere al meglio potenza e movimento è tra i 180 ed i 190 cm. certo che un U12 sui 170-175 ovvero oltre 10 cm sui coetanei ha dei grossi vantaggi, ma mentre nel basket o nel volley la crescita oltre i 190 è un vantaggio enorme in altri sport e un danno. Al Lemon Bowl nei U10 e U12 ho visto delle differenze fisiche spaventose, e solitamente alla fine i giganti hanno prevalso sui coetanei più corti, ma come seguiamo varie squadre di calcio con quali bambini avviare al ruolo di portiere,statura minima richiesta previsione sopra i 185 e non oltre i 200, si potrebbe fare anche nel tennis.
    Quindi non disperi chi ha figli o figlie che ora non primeggiano dal lato fisico, perchè nello sviluppo in altezza, ad esclusione di casi rarissimi, la precocità no esiste, bensì è provato che anche i bimbi che soffrono la fame, malati ecc, hanno una crescita ossea costante e la statura finale non viene minimamente influenzata.

  235. fulvio scrive:

    quinzi da quello che ho visto io a roma sarà 1,50 cm se non è lievitato in questi 6 mesi…posso darle una indicazione che le servirà credo per dirce a quanto potrà arrivare,il padre è 180,se le può interessare sapendo che voi pediatri fate i dovuti calcoli guardando le eredità paterne!

  236. adriano moja scrive:

    Certo sig.fulvio, io mi riferivo al post del dott. Grazia del 29 gennaio ore 16,36, dove citava un’altezza di circa 170cm. Il valore sui genitori, lo uso solo per vedere la differenza tra padre e madre, comunque è molto vago e da un’arco di varieta entro i 20 cm, troppi per una adeguata scelta sportiva. Una corretta valutazione con un margine di errore di pochi cm, lo da la tabella dei centili, nel caso dell’altezza di 150 cm a 11/12 anni darebbe una statura finale tra i 185-190 cm(ottimo nel tennis) ecco perchè mi stupivano i 170 in un bimbo del 1996. L’altezza dei genitori la consideriamo per scoprire eventuali crescite fuori dalla norma, possibile nanismo o gigantismo, con eventuali cure con ormoni della crescita o correzioni di problematiche tiroide, causa di molti casi di gigantismo. In parole povere se la media dei genitori da 160, ed il figlio supera una aspettativa finale di crescita che supera i 20/25 cm dalla media ovvero 135-185 si incomincia ad indagare sulle parentele di 1° e 2° grado e poi si inizia con esami adeguati e mirati. La valutazione più esatta si ottiene con la valutazione dei centili + un esame radioscopico sulle cartilagini del polso, esame che serve anche a scoprire l’età di eventuali falsi minorenni che si dichiarano alle forze dell’ordine, ma qui rientramo in un’altra funzione.

  237. gmb scrive:

    scusate l’intromissione ma essendo voi esperti o appassionati di tennis, volendo io portare mio figlio ad un corso di tennis di livello per avere un occhio diciamo clinico che dica se e’ fatica sprecata o merita la racchetta dove ci si puo’ rivolgere in assoluto new york, montecarlo … e a chi oppure nel quadrante piemonte liguria? dove e a chi, grazie e scusate ancora l’intromissione ma su i net non ho trovato molte indicazioni.

  238. stefano grazia scrive:

    SU QUINZI: chiedo venia e scusa,soprattutto ai Quinzi: non ho mai misurato il Figlio e mi sono fidato sull’impressione avuta da mia moglie che vedendolo giocare nel campo di fianco a quello di mio figlio avrebbe esclamato che era piu’ alto di lei (che comunque e’ 165 circa)…mia moglie di tanto in tanto e’ pressapochista…certo,in foto,sullo sfondo, comparato a quel nanetto di mio figlio sembra un gigante…Ma sicuramente mia moglie si sara’ swbagliata e mi scuso per aver dato il via ad un discorso che partiva da un presupoposto errato…Il discorso introdotto da adriano (a cui chiedo per favore di non chiamarmi Dr Grazia perche’ tra l’altro sembra una presa per il culo,anzi,pardon, per i fondelli, ma semplicemente Stefano) pero’ era piu’ che interessante…Io purtroppo temo che mio figlio manco arrivi a 180 (ci feci qualche post su qualche tempo fa) ed e’ onestamente la mia piu’ grossa remora al riguardo di tutta questa strada intrapresa ben sapendo che di Marcelino Rios ce n’era solo uno (e Nicky non ha certo le caratteristiche mental di Chang)…Poi certo, vale tutto quel che ha scritto Piero…

  239. adriano moja scrive:

    Certo Stefano, sicuramente non volevo offenderti con il Dottore, comunque ne ho visti tanti bimbi di 11/12 sui 170, non avviati al tennis,certo visto il valore di Quinzi sarebbe stato un peccato penalizzarlo dal lato fisico diciamo alla Guccione. Perchè sei preoccupato per tuo figlio? Non mi pare bassissimo.
    Ti posso dire per certo che il famoso Da Silva il mini fenomeno che ha dato vita a questo BLOG, difficilmente arriverà ai 170, quindi la scommessa su di lui è puramente economica, non certo sulla speranza di un atleta valido fisicamente

  240. daniele riva scrive:

    Buonasera a tutti ! ! Finalmente con il video della ragazzina di 10 anni che si allena ho potuto vedere, per la prima volta, il livello che immagino abbiano i pari età che fanno agonismo. Magari non quelli che eccellono ma diciamo la media.
    A giudicare dalla fluidità con la quale esegue i colpi, anch’io concordo sul fatto che dichiarare che fa lezione due ore a settimana e non sempre, è una bella bufala.
    Come dissi nei miei primi interventi mio figlio ha compiuto 10 anni da pochi giorni, è fisicamente ben strutturato 1,45 x 40 kg ed ha iniziato il tennis da zero nel giugno scorso.
    Ha una buona grinta e fin troppa voglia di chiudere lo scambio al primo colpo, ha un bel rovescio bimane piatto e solitamente angolatissimo mentre il dritto è ancora un pò stenterello.
    Una cosa mi ha impressionato della ragazzina.
    Il continuo danzare sui piedi e la grande mobilità.
    Mio figlio invece, potrebbe fare concorrenza ai due paletti che sorreggono la rete ! ! !
    Una cosa volevo chiedere…questa diciamo pigrizia deve essere corretta o la perderà naturalmente col tempo ? ? ?
    A proposito del video, non vi pare che comunque il maestro la agevoli eccessivamente con palle molto ma molto comode ? ? ?
    Giustoappunto per realizzare un bel video ! !
    Anche mio figlio quando il maestro lo serve alla perfezione , piazza una bella quantità di “bombe”, certo non con la regolarità del filmato ma considerando che gioca da otto mesi, anche il coach è più che soddisfatto.
    Sarebbe interessante vedere se tanta fluidità rimane anche giocando qualche bella palla “bastarda” ! !

  241. Mauro scrive:

    Ho visto il filmato segnalato da Jho, devo dire di essermi consolato in quanto mia figlia ha un impostazione molto simile anche se non le è servita ad evitargli una sconfitta in semifinale (42 42) da una bambina peggio impostata di lei. Boh… chi ci capisce è bravo.
    Ora non potrà in quanto non finalista partecipare al torneo di macro area che designerà le 4 under 10 che potranno partecipare anche all’under 12. Proprio un bellissimo sistema che premia chi pensa all’immediato e non in prospettiva futura… grazie Fit. Al prossimo torneo per evitare di fare doppi falli ora gli dirò di tirare una palletta purchè entri, anzichè insegnargli una seconda degna di tal nome che pagherà certamente in futuro ma non ora.

  242. Mauro scrive:

    A proposito di altezza, mia figlia è nata a luglio 98 è alta ora 136 cm, noi genitori siamo entrambi 173 cm, che previsioni di altezza ci possono essere, grazie anticipatamente a chi vuol rispondere.

  243. Mauro scrive:

    Daniele, il movimento dei piedi va insegnato quanto prima (io lo chiamo saltellio da boxeur) altrimenti è dura da assimilare in seguito.

  244. max scrive:

    andiamo per gradi:

    adriano le palle sono tirate comode appositamente, ma non per fare un bel video bensì perchè la bambina è stata ripresa durante una seduta di video analisi e queste sedute servono a monitorare i movimenti, se sono corretti o se sono da correggere (la prima volta) e se migliorano o meno ( le volte successive). per far questo gli atleti devono poter fare il movimento senza nessuna difficoltà altrimenti l’eventuale errore potrebbe essere “procurato”

    il muovere i piedi è importante correggerlo subito cmq è molto facile, basta che tu chieda al maestro

    mauro fregatene e falla perdere senza dirle nulla, sarà lei a trovare la soluzione ma cazziala se si mette a tirare piano

  245. Enzo Lo Iacono scrive:

    A PROPOSITO DEL FILMATO DI CHARLIE.

    Ho visto solo adesso il filmato e devo dire che la bimba non sembra impostata male. Discorso a parte il servizio che dove a mio parere le leve sono utilizzate malissimo e scorretto è anche lo spostamento del peso del corpo durante l’impatto.
    Altra cosa è poi il fallo di piede su ogni colpo! (Ma perché non li corregiamo da subito?)
    Il movimento finale del braccio-racchetta mi sembra sia “forzato” da qualche suggerimento del maestro e non ancora “capito” dalla bimba.

    Sul dritto:
    1) troppi passi per raggiungere la palla che si trova vicino a lei (assenza di tecnica di spostamento). Ci si ricordi che lo spostamento in campo deve essere veloce, ma anche efficace; cioè senza dispendio eccessivo di energia.
    2) La problematica della tecnica degli spostamenti deve essere risolta quanto prima, considerata l’età.
    3) Le capacità coordinative spazio-temporali sono da migliorare notevolmente. Si noti che tutti i colpi del dritto sono eseguiti con distanze diverse dalla palla a scapito dell’equilibrio e di conseguenza del recupero “dei piedi” per tornare velocemente al termine del colpo (nel filmato si vede chiaramente il ritardo anche sul colpo “migliore”.

    Termino (devo scappare in campo) sostenendo che, come spesso capita, strumenti potenti non vengono usati nella maniera adeguata.
    Seduta ad hoc; palla a cesto; palla comoda e traiettoria pressocchè prevedibile; attenzione della bimba rivolta alla presenza della telecamera e non all’avversaria.
    Tutte situazioni tennisticamente NON REALISTICHE.

    STIAMO INSEGNANDO AD ESSERE FOTOGENICI!

    Concludo quindi, sostenendo che un corretto uso della videoanalisi, in quanto STRUMENTO di lavoro è determinante!
    Le riprese devono essere fatte durante il match, per poi fare una selezione delle riprese in post-montaggio. Poi, ma cominciamo ad andare sul preciso, i modelli di prestazione devono essere diversi e possibilmente dello stesso sesso.

  246. Enzo Lo Iacono scrive:

    Per Mauro:
    Direi che il gioco di gambe è più simile nello scherma, piuttosto che nella box!

  247. marcos scrive:

    la ragazza tira bene i colpi, tranne il servizio, come mirabilmente spiegava enzo. li tira bene in condizioni ottimali, ma non ho dubbi sul fatto che li possa tirar bene anche in partita, se dotata di una buona mobilità.

    non credo che pizzorno e montanari siano felicissimi che il loro lavoro sia reperibile sul web: per vedere le immagini dei campioni del loro archivio, giustamente, si fanno pagare dai genitori…epperò, credo che il web sia un’ottima pubblicità!

  248. max scrive:

    attenzione della bimba rivolta alla presenza della telecamera e non all’avversaria.
    Tutte situazioni tennisticamente NON REALISTICHE.

    ENZO, l’attenzione non è rivolta alla telecamera bensì a degli oggetti piazzati (+ o meno) in direzione di dove verrà colpita la palla per far si che la bambina impari al momento dell’impatto a muovere il meno possibile la testa (che essendo molto pesante si porterebbe dietro la spalla) ed a non avanzare troppo con le spalle (quella dx sul dritto e viceversa) mandando in avanti solo il braccio come le ultime indicazioni date da tutti i migliori coach del mondo (ed in italia da piatti e sartori in particolare team di cui fa pizzorno fa parte) insegnano, portando come esempio molte foto scattate soprattutto a federer proprio nel momento dell’impatto con la palla

    marcos pizzorno e montanari vendono i dvd di questi stage e questa per loro è solo pubblicità, infatti se guardi bene la scritta gotennis risulta ben chiara!!

  249. fabrizio tropiano scrive:

    mi intrometto in questo blog dopo ever constatato che, del tutto involontariamente, ho creato un caso (mauro 16/1/08) con la mia rubrica “pallonetti morali” esistente sul sito del comitato regionale lazio di cui sono presidente; in particolare il mio intervento relativo ai genitori dei ragazzi è stato oggetto di commenti da parte di molti.
    per la verità mi sarei astenuto dall’intervenire se non avessi letto il commento al calor bianco del sig enzo loiacono (credo sia istruttore di primo grado frequentante il corso per la qualifica successiva) che, ovviamente, mi lascia molto perplesso per i toni eccessivi e per l’inesattezza totale di ciò che ha inteso essere lo spirito de provvedimenti adottati.
    invito il detto insegnante a leggere il mio ultimo intervento sul sito crlazio@federtennis.it che forse chiarirà meglio le vere intenzioni del mio agire da presidente.
    non raccolgo i pesanti apprezzamenti sul mio conto perchè sono solito accettare ogni critica e sopppesarla nella mia coscienza, ritengo però che l’opera del crlazio tutto sia non solo fortemente migliorativa ma soprattutto carica di novità importanti per i giovani tennisti.
    in verità molte idee che vengono espresse in questo blog sono GIA’ STATE ATTUATE dal mio comitato che sta svolgendo una significativa opera di elevamento dei servizi per le famiglie dei ragazzi, per i maestri di tennis e per gli affiliati; parteciperò con piacere ai raduni che vorrete in futuro organizzare per ascoltare ed apprendere più che per parlare.
    mi creda sulla parola, però, caro Lo Iacono, qui non dobiamo vergognarci di nulla ma anzi siamo fieri di ciò che con passione e competenza stiamo facendo.
    La FIT siamo anche e soprattutto noi e sono pronto ad illustrare, se interessa, quanto di bello stiamo realizzando (ma tantissimo c’è ancora da fare) nel Lazio.
    p.s. ho conosciuto una gradevolissima persona di nome roberto commentucci. un saluto a carletto polidori: “mi hai criticato? nooo..non ci credo!! un forte abbraccio fatti vivo.”

  250. Mauro scrive:

    Sig. Tropiano, la Fit siamo anche noi significa forse voi presidenti dirigenti fit etc., perchè noi genitori ci sentiamo poco coinvolti nei vostri programmi e nelle vostre decisioni. Non mi riferisco a Lei in particolare in quanto non conoscendo il suo operato non posso esprimermi ma a tutta la Fit in generale. Ancora non abbiamo avuto risposte effettive per i costi del tennis giovanile (è morale Sig. Tropiano far pagare ad una bambina di nove anni 9 euro per un torneo più spese di trasporto etc?), Ancora non abbiamo avuto risposte sulla disponibilità dei campi. Ancora non ci avete spiegato come mai le vittorie non contano in età giovanile e poi premiate chi vince nell’under 10 per poter affrontare i tornei under 12 non fidandovi dei vostri stessi maestri che dovrebbero loro si, designare eventualmente chi è in grado di parteciparvi. Non ci avete chiesto nulla neppure per i tabelloni a sezioni che allungano la settimana di torneo anzichè accorciarla come più volte chiesto. No Egr. Signor Tropiano, la Fit siete Voi e non noi.

  251. max scrive:

    salve sig tropiano, le do il benvenuto ribadendole la mia solidarietà per le scelte da lei fatte. detto questo trovo eccezionale la nuova proposta del comitato regionale lombardo che da la possibilità di coaching ai genitori (pagando 5 euro a match e per ora nei soli tornei regionali, dove l’unico dubbio che ho è che leggendo il regolamento non ho trovato sanzioni per i coach che non rispetteranno le direttive), proposta che a mio giudizio potrebbe responsabilizzare maggiormente i genitori che si sentirebbero in questa maniera più partecipi. è evidente che chi si comportasse male dovrebbe a mio parere essere bandito definitivamente dai tornei (almeno per quelli dell’anno in corso), magari con la regola del primo cartellino giallo seguito da quello rosso. per il resto sono ben felice di averla con noi in occasione dei ns raduni, quindi la aggiungo ai nominativi per roma il 04/05 in occasione degli internazionali

    aggiornamento sui confermati al raduno:

    mad max
    andrew
    fulvio
    roberto commentucci
    pibla
    kill bill (senza Katana)
    babbo maccari
    francesco
    atti
    mauro
    percy
    mirmidone
    nipa
    stefano grazia e/o gabry
    daniele riva
    fabrizio tropiano

  252. Mauro scrive:

    Dimenticavo, ed il vincolo di 4 anni, semplicemente assurdo. sarebbe spiegabile se il circolo formasse gratis i nostri figli e poi non sarebbe giusto vederserli scappare, ma noi paghiamo profumatamente anche l’acqua che i nostri figli comprano al circolo.

  253. Gio92 scrive:

    Caro sig Tropiano direi che sia emblematico il fatto che ci invita a leggere un indirizzo email….
    Idee poco chiare ?!

  254. Mauro scrive:

    Scusa Max, quella del comitato Regionale Lombardo è una vera è propria schifezza all’italiana. O si pensa che il coaching sia un errore, allora lo si proibisce a tutti oppure è una cosa buona e lo si permette a tutti, non solo a chi paga. Mi immaggino la scena, mia figlia che mi dice papa, non mi dici nulla? No, oggi non ho i soldi vedrai che al prossimo stipendio risparmio un pò e ti posso dire quache cavolata anch’io. Ma per favore…..

  255. gio92 scrive:

    Caro Stefano un ennesimo HELP da parte tua ; ho bisogno della tua esperienza per capire, nello specifico vorrei sapere da te nelle varie Academies (quelle il cui lavoro si vede) in quanti sono in campo con un maestro. Forse ne hai già parlato ma non mi pare (il problema di questo serbatoio di fantastiche informazioni è tante volte andarle a ritrovare !).
    Io credo che 3/4 possa essere accettabile l’importante è che il maestro sia “presente” …. e non solo fisicamente !

    Per MAX ….. lo sapevo , stai diventando un mio punto di riferimento ! Più mi ri-addentro nel mondo agonistico (giovanile e non) che non frequentavo da tempo e vedo all’opera la cara mamma-FIT e più mi ritrovo nel tuo pensiero !! Mi farebbe veramente piacere conoscere voi tutti di persona , dovrei venire a Roma il venerdì del torneo maschile , purtroppo non credo di avere altre chances per quel periodo. Altrimenti ci incontreremo in occasione qualche torneo giovanile in giro per l’Italia, devo decodificare il tuo cognome ma penso di farcela !

    Questo week end di gare , purtroppo, mi ha aperto gli occhi sull’incredibile provincialismo in cui vive la mia regione…..
    Abbiamo una luce in fondo al tunnel spero che un tir non la travolga…..

  256. Enzo Lo Iacono scrive:

    Vedo che la mia provocazione è riuscita ad attirare nel blog il sig. Tropiano e questa era la mia intenzione; se riuscissimo ad avere in questo blog gli “addetti ai lavori” le discussioni potrebbero avere gli interlocutori giusti.
    Noto anche che il sig. Tropiano ha colto nel modo giusto le mie provocazioni che, non sono sicuramente dirette alla persona (che non ho il piacere di conoscere) ma a ciò che egli rappresenta. Con mio rammarico devo anche rilevare, come accade spesso nella politica FIT, che il sig. Tropiano si è preso la briga di informarsi attentamente sulle mie qualifiche e le ha evidenziate (SOLO QUELLE FIT), ma poi non è stato attento a scrivere correttamente il mio nome. Va bene lo stesso. Le discussioni sono sempre costruttive!

  257. stefano grazia scrive:

    Approffitto di un varco spaziotemporale per accedere al Blog:
    ENZO:
    “Le riprese devono essere fatte durante il match, per poi fare una selezione delle riprese in post-montaggio.”
    Direi che sono d’accordo: Nicky fa videoanalisi alla Bollettieri dal 2004 e ANZI, i suoi coach tante volte citati Lance Luciani e Margie Zeisinger sono proprio i responsabili della VideoAnalisi alla Bollettieri (e dello Strategy zone Program che ne consegue). Credo che sia importante fare la Video Analisi anche ‘da fermo’ (per intenderci) ma e’ importante poi arrivare a quello che scriveva Cerami nei suoi Consigli al Giovane Scrittore, e cioe’ che poi uno una volta imparate tutte le regole, le dimentichi e se ne vada per la tangente. Cioe’ ritorni fluido e istintivo.
    PRESIDENTE TROPIANO:vivendo in Africa non so se riusciro’ a partecipare al Raduno nonostante sia (per acclamazione?) il Chairman di questo Blog (ma Mad Max mi sostituisce degnamente anche se spesso furiosamente).
    Non credo abbia avuto il tempo,la pazienza (il coraggio?) per leggerci tutto (dovrebbe pero’): troverebbe sparsi qua e la’ anche i commenti alla sua lettera ai Maestri laddove li invitava a spendere piu’ tempo ad insegnare il Servizio…Ed era la’ che Carletto Polidori, un po’ la criticava sentendosi punto sul vivo come Categoria mentre Tutti Noi inneggiavamo a lei… Nel suo secondo intervento ospitato su queste pagine, e’ vero, ci siamo divisi e io stesso ho sentimenti controversi espressi fra il 10 e il 16 gennaio…Con Carlo Polidori ho spesso discusso sull’importanza della COMUNICAZIONE fra Genitori e Coaches e sul fatto che forse davvero avevan ragione Clerici e Tommasi (non ricordo chi dei duer) quando scrivevano che in Italia non mancano i campioni ma i Genitori dei Campioni…Io inviterei anche lei, che cosi’ d’acchito ha tutta la mia stima, a non fare di tutta l’erba un fascio (proibire l’accesso A TUTTI I GENITORI? Lo proibira’ a chi si comporta male,eventualmente…)e a non considerare IL GENITORE come IL NEMICO (Perche’.mi creda, non e’ quello il problema) e SOPRATTUTTO A CONTINUARE A LEGGERCI E AD INTERVENIRE OGNI QUALVOLTA LO RITENGA OPPORTUNO. E se proprio non ce la fa a leggerci tutto, si legga qualche Riassunto (sono nove…)

  258. Jho scrive:

    Ennesima “genialata” FIt…. vuoi il coach in panchina ?? Ok..basta che paghi 5 Euro..

    http://www.fitcrl.com/index.php?pag=readnews&idn=345

    Saluti

  259. stefano grazia scrive:

    GIO92:
    Da BOLLETTIERI nei normali Summer/Easter Camp la ratio e’ sempre 4:1, mai superiore…Da Bollettieri poi,nei periodi di grande affluenza, i Ragazzi sono divisi diciamo in gruppi di 20 e con un COACH SUPERVISOR + 5 Coach di campo su 5 campi: ogni mezzora i ragazzi cambiano campo mentre il Supervisor gira, prende appunti,spiega,etc…
    MA CHIARIAMOCI: quando Niocky va da Bolletta,lui ormai fa un lavoro a parte: viene assegnato a un Gruppo ma ci va solo quando ha finito con i suoi Coaches della Strategy zone e con loro e’ quasi sempre 1:1 o al massimo 1:2 con il Coach che fa il feeding e i due allievi che giocano drills l’uno contro l’altro.
    Sono in pratica LEZIONI PRIVATE all’Interno del Programma Standard (a cui ti devi comunque iscrivere per accedere al Programma Speciale…Noi paghiamo meta’ prezzo e poi abbiamo uno sconto del 20% ma bisogna sempre rinegoziare ogni volta ed e’ vero,sta diventando TROPPO business… Se Lance e Margie aprissero un’Academy per conto loro,noi probabilmente li seguiremmo…MA NON BISOGNA SOTTOVALUTARE TUTTO IL CONTORENO CHE OFFRE IL PROGRAMMA STANDARD: la preparazione atletica,le lezioni teoriche,il volume di palle che comunque ti trovi a giocare, la videoanalisi e infine i MATCHES nel Pomeriggio.
    DA BOBO BRETT: in quella settimana Nicky ha giocato spessissimo con una ratio 1:2 o 1:3…il rapporto qualita’/quantita’ alla BBTC e’ stato,lo ripeto sempre,ELEVATISSIMO considerando che spesso, almeno due mezzore al giorno,dall’altra parte della rete c’era lo stesso Bob Brett. 6 ore al giorno: 2 ore di tennis +1 ora di Prep Atletica al mattino e la stessa cosa al pomeriggio…Su 5-6 campi, numero chiuso, giocatori di tutti i livelli da Cilic a 3-4 bambinetti di 8-9 anni e ad ognuno era dedicata la stessa attenzione…Era un MESE SPECIAL, non so come sia durante tutto l’anno,ma l’impressione e’ stata molto buona.
    VAN DER MERE MARLENGO con Bertino: la ratio e’ rigorosamente 1:4. I Coaches ‘girano’ e un paio di volte ti tocca dunque Bertino. E’ molto piu’ soft di BBTC e Bollettieri ed e’ rivolto a quelli che giocano due-tre volte a settimana, che diventeranno dei buoni nc, che faranno la Coppa Italia…Poi, certo, e’ una bellissima esperienza per un bambino che va a stare fuori di casa per la prima volta e sicuramente ci sono anche 2-3 buoni giocatori ma e’ diverso il bacino d’utenza.
    BTA: qui i giocatori sono gia’ giocatori e si allenano fra di loro con il Coach Zavoli che si aggira fra i campi indicando i programmi e gli esercizi da fare. Non e’ un Academy nel vero senso della parola ma un Training center. Il Maestro Lubiani comunque si occupa dei piccoli e un altro Maestro,Tassinari mi sembra, si occupa della SAT. Alla BTA la differenza e’ semmai nell’esubero dei Preparatori Atletici che sono tre: sotto la Direzione del Prof buzzelli la Preparazione Atletica e’ considerata prioritaria.
    Infine da Pat Cash: anche qui mai piu’ di 4 con possibilita’ (come spesso anche da Bollettieri) che il Coach ti prenda per una sessione di 15-30′ di One on One. In Australia comunque noi ci siamo stati dal 2 gennaio e quindi era un periodo di Public holidays e molti Coaches e Giocatori erano in vacanza: c’erano un gruppetto di juniores, un paio di giocatori da challengers che si allenavano con Pat Cash Himself e poi fortunatamente un gruppetto di 4-6 10-14enni tutti nella stessa settimana con cui si allenava Nicholas…John Birrel che era allora il Direttore aveva una sua regola e che cioe’ tutti dovevano giocare con tutti e wquindi ogni tanto anche i Junior di 16-18 anni scambiavano palle con Nicky & Co. Qualcuno dei giocatori faceva da Assistant Coach ma ripeto,era periodo di Public Holidays. Atmosfera molto easy going, molto familiare.
    EVERT: 1:4
    Rick Macci: meno rigorosi e il gruppo poteva essere piu’ folto se quella settimana si aggiungeva qualcuno…

  260. Mauro scrive:

    Scusa Max, quella del comitato Regionale Lombardo è una vera è propria schifezza all’italiana. O si pensa che il coaching sia un errore, allora lo si proibisce a tutti oppure è una cosa buona e lo si permette a tutti, non solo a chi paga. Mi immaggino la scena, mia figlia che mi dice papa, non mi dici nulla? No, oggi non ho i soldi vedrai che al prossimo stipendio risparmio un pò e ti posso dire quache cavolata anch’io. Ma per favore…..

  261. Piero-su-riprese-bambina-e-velocità scrive:

    Premesso che i filmati della bambina tennista erano simpatiche, e che gli sforzi di quella piccola atleta non andrebbero comunque sminuiti (…) ho avuto anch’io la sensazione che le riprese effettuate servissero più da pubblicità per i produttori che da strumento utile alla ragazzina medesima.
    In particolare l’idea che i suoi movimenti siano perfetti in quanto sovrapponibili ad un tennista maschio di livello mondiale m’appare un’evidente forzatura.
    Peraltro dubito che un tennista d’altissimo livello potrebbe mai “insegnare” ad un ragazzino i propri movimenti, costruiti negli anni e frutto d’un articolato insieme di fattori. Spesso unici ed irripetibili.
    Dopo di che quella fanciulla fa bene a fare sport, e deve essere incoraggiata comunque. Pur tuttavia chi ha fatto agonismo in generale sa che un tennista allenato solo da tennisti non arriva in alto.
    A mio parere gli allenatori che hanno una esperienza articolata nelle discipline più varie e che sono ANCHE in grado di capire il tennis, e poi d’insegnarlo (ase sono genitori é il massimo), sono di gran lunga più utili, alla distanza, dei maestri che campano con le loro lezioni al circolo. A quest’ultimi il merito di tenere i ragazzini lontani dalla televisione.
    Quei balzelli da tennista alla Evert, per fare un esempio, possono essere molto coreografici. Eppure non li trovo per nulla necessari. Perché esistono moltissimi altri sport che richiedono movimenti rapidissimi nel breve, e notevole decontrazione muscolare, e che viceversa vengono eseguiti con i piedi perfettamente fermi in partenza. Al più si può discutere della tecnica di corsa nell’ambito di tali scatti, che non ricorda affatto quella dei passettini dei tennisti degli anni sessanta. Quando i campioni devono recuperare una palla le falcate sono molto aperte, e i baricentri bassissimi. Per cui se quella giovane tennista non impara a correre sul serio alla fine perderà le partite. Non che la cosa sia drammatica…

  262. max scrive:

    GIO nn ti preoccupare avremo modo di conoscerci….e alla vavassori i ragazzi giocano o soli con il coach oppure con 1 al max due altri ragazzi. poichè i campi uno a fianco dell’alltro sono 5 c’è anche il momento che due ragazzi rimangono soli a fare match

    MAURO: che il coaching sia un’ottima idea per i giovanissimi è sacrosanto visto che anche al livello pro quest’anno l’hanno provato a fine set. per il discorso dei 5 euro, è inutile prendersi in giro, ad oggi il ns sport è uno sport costoso e fino ad oggi è costato senza avere nulla in cambio, quindi se devo pagare qualcosa per una miglioria ben venga, anche perchè se mi devo fermare ai 5 euro (nn obbligatori tra l’altro) cosa farò quando dovrò andare in giro per il mondo??? la verità è che ad oggi la possibilità che il sistema cambi radicalmente in poco tempo non esiste quindi che di necessità se ne faccia virtù… ed infatti il mio “progetto” raduni vorrebbe cercare di creare un riavvicinamento tra giovanissimi e sponsor tramite un progetto di lavoro super professionale per aiutare chi veramente lo merità. agli altri non serve ne il coaching ne molte altre cose e se questo deve essere solo un divertimento per i genitori è giusto che se lo paghino

  263. Enzo Lo Iacono scrive:

    Qui si danno i numeri!
    Un genitore/coach in campo?
    Sarebbe la prima Federazione a permettere a persone non “qualificate” di entrare in campo e interagire nel match.
    Quindi, mentre il sig. Tropiano li farebbe stare lontani, il Comitato lombardo li fa addirittura entrare in campo!
    E poi, Max, visto che raramente nei tornei sono presenti arbitri federali, chi potrebbe irrogare le sanzioni?
    E questi 5 euro da pagare?
    Forse per il calpestio della terra o forse per il disturbo! (he he)
    E dove mettiamo la crescita personale dei piccoli atleti, visto che abbiamo tanto decantato (giustamente dico io) che il tennis rispetto a molti altri sport ti fa crescere perché devi imparare a risolvere i problemi DA SOLO durante il match?
    E quell’altro povero bimbo che per fare un percorso di crescita migliore, per volere del maestro, si vede combattere un match contro padre e figlio?
    Come sostiene anche spesso Stefano, credo che la verità stia in mezzo.
    Però, io credo che con questi sistemi così azzardati di risolvere i problemi non si vada molto lontano.
    Per usare una metafora (siciliana he he) è come sparare a lupara per colpire un uccellino!

    Ma ………. non vorrei che si trattasse di un altro sistema per “sfilare” altre 5 euro dalle tasche dei genitori!

    Per Max: (Videoanalisi)
    Sono fermamente convinto che se fai una seduta di videoanalisi ad hoc, con palla a cesto, l’attenzione di tutti, allievo, maestro, partecipanti e birilli (he he) sarà rivolta alla presenza della telecamera!

    In considerazione della presenza (spero assidua) del sig. Tropiano, vorrei ancora sapere (ho chiesto in diverse sedi), chi si è inventato questa regola del blocco di 4 anni per gli under 14, della quale continuo a nutrire perplessità di tipo legali.

    A proposito di regole e regolette:
    Seby, dopo due anni di raduni PIA e controlli da parte dei tecnici di macroarea, “per fortuna” è approdato in finale al torneo ad inviti di Reggio Calabria senza influenze febbre o malanni e quindi dovrebbe essere autorizzato a giocare l’under 12 nel 2008.

  264. Enzo Lo Iacono scrive:

    Ahcc…. in questo blog non hai il tempo di scrivere, che già ti hanno preceduto!

  265. marcos scrive:

    la trovata del comitato lombardo fa il pari con l’iniziativa del sindaco di milano: se hai i quattrini per comprarti la macchina nuova, puoi inquinare in centro gratuitamente; se non hai i quattrini per comprarti la macchina nuova, puoi inquinare in centro solo a pagamento.

    nei tornei giovanili, i bimbi spesso si rivolgono al padre, per avere qualche conforto tattico. se c’è il maestro, si rivolgono al maestro. in questo senso, il coach è sempre stato accettato. tra un pò ci metteranno le telecamere anche sui campi laterali, per vedere se nei primi turni i genitori danno qualche suggerimento, senza aver pagato i 5 euro? questa è la nuova frontiera della videoanalisi!

    altro che pizzorno e montanari…savonarola e robespierre!

    vorrà dire che il bimbo riceverà istruzioni tattiche prima del match (più dai genitori in macchina, che dal maestro a bordo campo) e dopo il match. sarà terribile per il bimbo che non avrà a disposizione il coach, per questioni economiche o di principio, dover lottare contro il suo mini avversario, accompagnato dal coach in campo. è un’iniziativa, basata sulle differenze, che porterà a dissapori, incomprensioni e rancori tra genitori ed organizzatori dei tornei, tra genitori e comitato, tra genitori e maestri e, magari, tra maestri ed organizzatori. anche il rapporto tra genitori e figli potrebbe risentirne.

    il tennis non ha bisogno di ampliare maggiormente l’enorme differenza, che già esiste, tra chi può e chi non può: il tennis, nella misura possibile, deve cercare di offrire a tutti gli stessi strumenti…almeno finchè si è piccolini.

    cerchiamo di rendere la vita più facile, ragazzi…almeno al tennis!

  266. atti scrive:

    Chissa come mai noi genitori siamo sempre unanimi su alcuni concetti :
    Sul torneo U10 Macroarea concordo con Mauro, anche mia figlia l’ha fatto, per sua fortuna dopo 10 gg. di febbre ha trovato un tabellone accessibile e ha perso in finale, e quindi “credo” si sia qualificata. Ma il punto non è questo, si vince e si perde e va bene, mi chiedo che senso ha dopo aver convocato lei ed un’altra coetanea ai raduni di macroarea U10 fin dagli 8 anni, con conseguenti trasferte domenicali extraregione, adesso giocare il torneo di Macroarea per “eleggere” i 4 (2M+2F) insindacabilmente “pronti” per passare a giocare la cat. U12. Per come gioca e si allena (3 volte alla settimana con la SAT) andrà a fare una bella gita premio!!!!
    Insomma se sti bimbi li hanno convocati visti e rivisti, e fra l’altro era presente al torneo regionale un tecnico FIT (presenza graditissima da ripetere); non sarebbe meglio valutare con i maestri un programma di massima su come farli crescere lasciando poi la possibilità di decidere se fare qualche torneo U12 come riscontro del livello di gioco raggiunto ?
    Per esempio la coetanea sempre convocata, non parteciperà perché ha perso in semi al tiebreak del 3 set pur giocando ad un ottimo livello (con l’avversaria che stava perdendo e si è messa a giocare quasi esclusivamente pallonetti, anche se per la verità dotata già di un ottimo servizio).
    Invece fin da subito conta “solo” vincere, non importa come, anzi se pallettano vengono subito considerati giocatori “furbi” e “smaliziati” pronti per il salto di categoria.
    Concludo che non puo’ una partita decidere se un bimbo è pronto o no; bisogna invece verificare che i migliori vengano gestiti con percorsi e tempi di allenamento simili, parametrando tempi di allenamento e preparazione atletica per categorie, lasciando ai maestri e/o genitori coach il contenuto tecnico ma con visione comune di obbiettivi, altrimenti, lo dico e lo ripeto, avremo il 99% dei fenomeni creati esclusivamente da montagne di ore magari gestite da genitori e/o parenti, e poi appena la concorrenza pian piano recupera … buonanotte. Mentre magari si perde per strada qualche bravo allievo… e quelli come me che chiedono se è il caso di fargli fare qualcosa in + vengono visti come genitori “scellarati ”! Chissà che la virtu’ non stia in mezzo come dicevano gli antichi romani….
    PS: e comunque smettiamola di dire che è uno sport accessibile a tutti… dipende…giocare per divertirsi forse si… ma per le famiglie dei ragazzi agonisti sobbarcarsi certe cifre non è poi cosi’ …divertente ! Mannaggia a me che avrei a 500 mt un ottima scuola provinciale di pallavolo frequentata da quasi tutte le amichette di mie figlie!!!
    Ciao.

  267. max scrive:

    ma perchè l’avete scoperto solo ora che il tennis (agonistico) è uno sport per benestanti??

    PIERO prima di scrivere assicurati di sapere di cosa parli per favore…..

    PER ENZO: ma quali persone non qualificate?? il proprio coach? (eventulmente anche il padre o la madre come richard williams, juri sharapov, le mamme di hinghis e dementieva, bastano?) poi ci saranno i coach più o meno bravi come i maestri di tennis i calciatori i ristoratori etc etc chi avrà il tecnico meno bravo avrà meno risultati. e per quanto riguarda le sanzioni se vai a vedere esiste una regolamentazione alla nuova pproposta

    PER GLI ALTRI: nn capisco perchè tutti questi problemi sul fatto di poter giocare o meno i tornei under 12. ci sono la svizzera la corazia e dall’anno prox anche i tornei di 4°… e poi come. nel 2007 tutti i genitori dei bambini al primo anno di cat che sentivo trovavano come scusante alla sconfitta dei propri figli il fatto di essere + piccoli, benedicendo i tornei tipo topolino (per anno di nascita, tant’è che da quest’anno sono entrati in vigore i tornei under 11/13) ed ora vi lamentate se nn tutti potranno giocare con i ragazzi di 2/3 anni più grandi??? un po’ di coerenza per favore……

  268. Piero-si-scusa-e-ringrazia scrive:

    Che posso dire, a questo punto?
    Mi scuso d’aver espresso delle opinioni. In un forum di discussione a volte capita…
    Non avevo del tutto compreso il livello degli interlocutori. O almeno d’alcuni.
    Conoscevo la verità di fede, quella ontologica, ma quella “tennistica” mi mancava. E poi immaginavo che il tema “genitori e figli” dovesse lambire quello dell’educazione.
    Spero che mi sia almeno consentito di rimanere in silenzioso ascolto…
    Un cordiale saluto a tutti

  269. atti scrive:

    Max per quanto mi riguarda non cambia nulla se passa o non passa, comunque non vedo tutte ste difficoltà se si vuol provare… e in ogni caso non portero’ mia figlia in Croazia o altrove solo perché in Italia non puo’! Aspetterà il suo turno come sua sorella, ma non mi vengano a dire che questa è la strada giusta. O tutti soldati o tutti caporali…
    E poi se un ragazzino perde da uno + grande non è una tragedia … ormai con molti U10 troverei positivo che potessero confrontarsi con gli U12, magari in tornei minori, per abituarli a cosa troveranno dopo pochi mesi, con palline diverse, altezze della rete e a volte campo diverso, punteggio diverso etc.etc.etc….sempre in ottica di crescita ed esperienza, e credo che i tecnici FIT siano in grado di deciderlo da soli valutando i progressi dei singoli ragazzi; e guarda che io sono per la competizione, ma sto dentro o fuori a 10 anni mi sembra esagerato e credo francamente che non serva a molto…. Comunque … Ad Majora…
    La battuta ai tornei che senti sull’anno di età in + o in -, viene spesso detta dai genitori a chi non conosce i 2 giocatori per spiegare, a volte, certi risultati tondi e non solo per giustificare ….e poi ancora sul campionato italiano per anno di nascita, secondo mè non esclude quanto detto sopra… anzi.
    Per il costo … la mia era una battuta in risposta a commenti precedenti… non ho nessuno che mi punta una pistola…semmai scherzando dovrei … “spararmi” per esserci cascato !!!
    Ciao.

  270. andrew scrive:

    …adesso arriva StefanoGrazia a mettere pace…

    tranquillo Piero…non solo devi continuare a scrivere la tua opinione e la tua valutazione…io e molti altri credo ne sono interessati…MAX è solo “parte” del verbo…

    io ad esempio sono molto più interessato allo sviluppo della personalizzazione del gesto e dell’approccio al tennis e mi sembra di capire che sei su quella lunghezza d’onda…

    MAX Quando facciamo questo incontro intermedio dove insultarci a viso (ma sopratutto per far giocare i nostri figli in un’atmosfera di assoluto godimento)?

  271. chloe de lissier scrive:

    piero-aspira-alla-vita-eterna. in-attesa-si-lascia-pestare. ma-si-scusa-e-ringrazia.

  272. andrew scrive:

    …riguardo ai 5 euro per il coaching, la trovo un’idea fantastica…

    Si rapinano soldi ai genitori fuori-di-testa e si consente ai bambini no-coach ahi-ahi-ahi-ahi di fare un’esperienza impagabile, proponendo loro un piccolo ma importante test di ragionamento autonomo sul campo…e tutto gratis…

    Finalmente qualche buona idea…

  273. Piero-p.s.-per Andrew scrive:

    Caro Andrew,
    quando guardo mio figlio di sei anni che impara colpi molto complicati e “combatte” con la sua racchettina in mano mi viene in mente la biodiversità. La bellezza di ciò che é unico. Anch’io l’ho filmato, perchè un giorno questi ricordi saranno preziosissimi. Ma non immaginando che oggi possa assomigliare a Federer. I suoi muscoli, la mente e l’anima troveranno nel tempo un equilibrio: per una sua omeostasi indivisuale. Tirerà fuori il tennista (o magari altro) come fosse un “demone” che gli sta dentro. Ed il suo giocare sarà “esprimere le proprie verità” (tipo… maieutica agonistica).
    Viviamo nel mondo dell’omologazione, e ricerchiamo soluzioni preconfezionate sperando nella certezza del risultato. La tecnologia ci illude. Poi scopriamo che i campioni sono sempre… atipici. E che il segreto del loro successo è conseguentemente… inesprimibile.
    Menti deboli cariche d’aspettative, figlie di pensieri altrettanto superficiali, finiscono nel tunnel del doping o comunque frustriate dall’insuccesso.
    Continuerò a leggervi.
    Ciao

    Caro Chloe de lisser,

    lo so bene che viviamo in un mondo difficile. Dove solo i duri sembrano sopravvivere. Chi urla di più, pare, ha sempre ragione. E mi sta bene così. Io ho la mia mission… e non voglio dissipare energie nervose.
    Per me contano solo i risultati. C’è sempre da imparare…
    Il tempo ci dirà chi saprà essere un padre degno dei sogni dei propri figli. Non dei suoi stessi egoismi…
    Ciao

  274. max scrive:

    piero certo che puoi continuare a scrivere, il problema è che non conosci l’obbiettivo della video analisi che in buona sostanza dice che se da milano vuoi andare brescia devi passare per forza da bergamo sia che tu vada in pullman con la 500 o con la ferrari, sia che tu sia l’autista della domenica, un tassista o un pilota di formula 1……e se fai un’altra strada allunghi!! (poi ovviamente ognuno è libero di fare ciò che vuole..)

    atti bisogna prendere atto del passo avanti fatto, fino all’anno scorso nn poteva giocare nessuno con i + grandi, oggi non è perfetto ma è meglio di ieri e probabilmente se l’esperimento andrà bene l’anno prox sarà ancora meglio. e lo dice uno che sai quante critiche muove alla fit, ma nn si può farne anche quando è stata presa la strada giusta….oltretutto io sono il primo sostenitore del fatto che i risultati nn contino a quest’età però abbiamo sempre detto che è basilare essere nel gruppo dei primi e visto che a maggio faranno un’ulteriore torneo che qualificherà altri 4 ragazzi per ogni macroarea e se non si è tra i primi 6 di una macroarea….

    andrew l’avevamo detto in marzo faremo il raduno…

  275. adriano moja scrive:

    Scusate ma leggo continuamente di U10 che devono vincere il macroarea per giocare nei U12. Ma siete così sicuri che sia un vantaggio?
    Giocare con un due anni di livello superiore( ammesso che il U12 non sia impedito) e vostro figlio sia un gigante, provoca a livello traumatico e fisico un stress enorme. Per difendersi li obbligate a pallettare, e invece di esprimere un gioco di attacco si limitano a difendersi.
    Il sig Lo Iacono ne è testimone della eliminazione da parte di Moroni 4-0 4-1
    partita da me vista e giudicata insuperabile dal lato fisico, solo Jacopo ha poi avuto la meglio su Moroni ma fisicamente erano vicini
    E voi volete un far giocare vostro figlio con un dodicenne di 50 kg ?
    Perchè non lo iscrivete in 4° categoria?
    Invece di lamentarvi che non può giocare gli U12 provate a fargli fare tornei nazionali ed internazionali per U10 e vedrete che troverete dei ragazzini che non vi faranno rimpiangere i dodicenni.
    Ascoltate un medico che vi assicura che le categorie andrebbero fatte come nel pugilato, ovvero a peso e non a età, almeno fino ai 16 anni, età in cui si può incominciare a sviluppare il fisico forzatamente.

  276. kill bill scrive:

    Sono favorevole alla tassa - coach a 50 euro , tassa - genitore - coach a 100 euro. Da versare all’avversario.

    ”In Italia non mancano i campioni ma i genitori dei campioni ”: frase ad effetto priva di significato , senza offesa, una balla colossale !
    fate mente locale a calciatori, ginnasti schermidori, nuotatori, sciatori, piloti ( macchine, moto, motonautica ), ciclisti, pallavolisti, pallanuotisti, tuffatori, arceri, tiratori, cestisti….. tutti orfani alla nascita ?

    Presidente Tropiano,
    vada avanti per la sua strada e li perdoni a volte non sanno quello che dicono.

    Videoanalisi : la scoperta dell’acqua calda. Ci sono sport dove è normale pratica da 35 anni, forse di più ! Maestri di Tennis dove eravate tutti questi anni ?

    U 10 nell’ U 12 : ” quanta fretta ma dove corri …… ”. avete chiesto ai genitori degli u 12 ?

    tornei con tabellone di selezione : non allungano la settimana si può vincere un torneo giocando 3 partite e gli u 12 più bravi evitano di buttare soldi e tempo giocando con gli u 10 che hanno vinto il macroarea !

  277. Stefano Grazia scrive:

    FINALMENTE HO L’ACCESSO A INTERNET SU UNO DEI MIEI COMPUTER (e purtL’importante qui è non lasiarsi mettere i piedi in testa!roppo non ancora sui nostri nuovissimi MAC) e quindi come dice Andrew arrivo a spron battuto a mettere pace (noto però con piacere che l’aristocratica chloe ci segue e ci controlla…)…
    PIERO-RESTA-CON-NOI :non preoccuparti di Mad Max che sembra un Rude Cattivone e invece…lo è davvero ma lo teniamo a bada noi in attesa di scopreire davvero se ha in fondo un cuore d’oro come un po’ tutti ci illudiamo (e saremo clamorosamente smentiti!!!) Scherzi a parte, quaggiù in Africa tutte queste beghe ormai mi appaiono lontane ma ho espresso PER PRIMO il mio disappunto per l’assurda regola del VINCOLO (mi ricordo che marcos mi scriveva per chiedermi se era proprio vero) e mi trovo d’accordo con Atti nel trovare riibile la regola di un torneo per selezionare chi fra gli 10 ha diritto a partecipare agli U12 (giustamente dice Atti,verrà premiato chi gioca per vincere oggi e non domani dando via libera a braccini e pallette). Mi trovo invece in disaccordo con Mad max sulla regoladel Caching dei Gentori in Campo e tanto più A Pagamento (l’unico vantaggio è il gusto di battere Avversario e Papà Coach). No,seriamente: ma v’immaginate il casinoche ptrebbe succedere SENZA UN ARBITRO fra due Genitori di quelli ce frequentano i Tornei di Tropiano (e on solo,ovviamente,i suoi)? Ma mi metto anche nei panni del Bravo genitore che si siede con le Migliori intenzioni e si trova coinvolto suo msalgrado in una rissa con un emulo del mio amato Yuri nella sola parte he gli contesterei, quella dinsultatore accanito delle avversarie della Filia (se è vero quel che dicono Myskina e dementieva.Cosa fareste voi? Vi alzereste e ve ne andreste o vi alzereste per mollare un papagno sul naso con la comica conseguenza di vedere i due bambini fermarsi icreduli per assistere alla rissa a bordo camp,verbale o meno, dei propri genitori?
    No, sono d’accordo qui con Enzo ed è tragicomico che da una parte vi sia Tropiano che vuole eliminare i Genitori dai Tornei e dall’altra chi li vuole addiritura a bordo campo PER 5 EURO…E’ il principio che è sbagliato. Sicuramente è sbagliato nel far pagare il Coaching (ma è 5 euo a Torneo o 5 Euro a partita?)
    Che il Tennis sia sport per ricchi lo sappiamo ma io pochi giorni fa avevo tentato di lanciare una disquisizione filosofica sul tema con unsasso nello stagno che esaminava la contraddizione in fieri: ” si,ci vogliono un casino di soldi,troppi,ma se sei davvero TROPPO ricco e I soldi ce li hai, poi ti manca la fame,la spinta per arrivare o quel quid masochistico in piu’ che ti costringe ad allenarti a Natale e Capodanno e non quando sei gia’ la Sharapova o Agassi che allora lo riesco a contemplare, ma quando non sei nessuno e nel 99% dei casi tale rimarrai”

  278. max scrive:

    sante parole adriano sante parole!!!!

  279. Stefano Grazia scrive:

    Prima di inviare l’ultimo post (ed essere chiamato in causa dal vaffantennista Andrew al soccorso di Piero-Ritorna-Le-Colline-Sono-In-Fiore stavo comunque già scrivendo: Per la felicita’ di Fulvio e di quelli che malsopportano I posts piu’ lunghi di 5 righe, mi sento in vena poetica forse anche perche’ non ho accesso al Blog e quindi non sono coinvolto in diretta …Il Blog nel suo complesso e’ cresciuto a dismisura e sono contento per Ubaldo e chi ci lavora con tanto entusiasmo e dedizione…essendo nella address group list fin quasi dall’inizio ho visto ingigantirsi il numero dei collaboratori con effetti deleteri e devastanti sulla mia email personale che e’ ormai intasato dal botta e risposta fra I Redattori…Per lavoro e per problemi tecnologicio nonche’ per indole (in fondo sono un mediocre che ha scelto il micromondo degli espatriati all’estero per sentirsi realizzato: pensateci,e’ un sistema a scatole cinesi: il micromondo Eni nel Micromondo della Comunita’ Italiana nel Micromondo della Comunita’[ Espatriata…) non riesco piu’ a seguirli e non riesco nemmeno piu’ a leggere tutti gli articoli e tutti gli interventi… Alla fine bisogna scegliere e a parte qualche incursione qua e la’ a difendere Yuri o la Henin (scherzo!) io ho scelto il nostro micromondo all’interno del blog, quello di Genitori & Figli.
    E DUNQUE:
    Che Enzo volesse solo provocare l’intervento di Tropiano non ci crede nessuno (nice try,anyway): e’ evidente che l’aveva interpretata male, l’uscita del Presidente del Lazio, come e’ pure evidente che probabilmente c’era un misunderstanding di fondo…Io qui pero’ vorrei chiedere a Tropiano di uscire allo scoperto: davvero pensa cosi’ male dei Genitori e crede che il loro compito consista solo nell’accompagnarli al Circolo er poi sparire (o meglio andare a giocare nei campi vicini, il che sarebbe gia’ comunque qualcosa, avendo come possibile fine lo stimolo del buon esempio)? O non ritiene piuttosto che un comportamento siffatto produrrebbe tutt’al piu’ dei buoni terza categoria? Perche’ una cosa e’ parlare del Comportamento Civile dei Genitori a Bordo campo e un’altra cosa e’ criminalizzare l’intera Categoria dei Genitori (Un noto Coach, col quale sono poi divenuto amico, si e’ lasciato scappare piu’ volte la battuta che era giunto alla conclusione che nel tennis chi e’ orfano parte avvantaggiato… ovviamente era una battuta e ovviamente non gliel’ho mai lasciata passare liscia anche se in qualche caso poteva anche avere una giustificazione…Credo fermamente,e voi lo sapete, nell’importanza del Genitore, meglio se tutti e due… Credo però che in campo il bimbo debba imparare fin dall’inizio ad andarci da solo…come diceva Pancho segura non importa se chi dall’altra parte della rete è ricco,bello, sponsorizzato…alla fine It’s you and me,Baby,just you and me…
    D’altra parte potrei capire nei primi,primissimi tornei, se il coaching è quello educativo, per tenerti calmo, per insegnarti NON a vincere ma a giocare… allora forse si, è quello che io chiedevo già alla Bollettieri ai Coach: di intervenire e spiegare perchè hai perso quel punto,cosa avresti dovuto fare,etc etc… ma qui siamo all’utopia,no?
    Siamo qualcosa che non resta
    frasi vuote nella testa
    il cuore di simboli pieno

  280. chloe de lissier scrive:

    caro piero, sarà l’istinto materno che spunta in ogni donna anche quanto meno se l’aspetta, ma la vera ragione del mio commento era che mi dispiace sempre quando una persona a modo si ritira da un confronto, lamentandosene per giunta.
    sulle missioni che ognuno pensa di avere non apro bocca. ma penso di poterti dire con tranquillità che la cosa migliore è essere degni di sé stessi prima ancora che di chiunque altro, fossero anche i figli. e mi pare che tu lo sia talmente che non c’è ragione perché debba mai sottrarti ad un confronto.

  281. max scrive:

    piero leggendo il tuo ultimo post confermi la tua non conoscenza della materia. la video analisi non cerca di copiare nessuno, ma grazie ad essa si è scoperto che anche i giocatori che all’apparenza hanno dei movimenti completamente diversi (vedi ad esempio federer e roddick) hanno in realtà passaggi (quelli basilari per effettuare il colpo) identici e che di diverso hanno solo i personalismi che però nn sono la parte del movimento che incide poi sul colpo (in questo caso specifico parlo del servizio). questo tipo di movimenti sono quelli biomeccanicamente i più corretti quelli cioè che permettono di far scorrere il più possibile la palla e quelli che evitano il più possibile gli infortuni. quindi non si tratta assolutamente di omologare o di reprimere la genialità anzi ognuno poi deve scrivere il libro come vuole dopo però aver imparato la grammatica!!

  282. Roberto Commentucci scrive:

    Intervengo rapidamente per una piccola comunicazione di servizio: tra qualche giorno comparirà sul blog un’intervista che mi ha rilasciato lo scorso giovedì Fabrizio Tropiano, che ringrazio per la sua disponibilità e al quale do il benvenuto nel dibattito a nome dello staff del blog.

    Se mi è permesso, al fine di rendere più ordinata la discussione, suggerirei di aspettare la pubblicazione dell’intervista prima di continuare a commentare sulle tematiche che vedono coinvolto il Dirigente Federale in questione. Sul topic dell’intervista (che sarà ricopiato anche qui per completezza) si potrà discutere partendo tutti quanti da una situazione di migliore informazione, il dibattito sarà più proficuo e si eviteranno, spero, polemiche inutili.

    Ciò non toglie che su tutte le altre tematiche di questo bellissimo sub-blog siete caldamente invitati a continuare a intervenire.

    Grazie a tutti.

  283. atti scrive:

    Ribadisco che non importa il risultato ma visto che anche durante la SAT si allenano spesso con ragazzi U12, certo magari non i primi 5 della regione ma diciamo entro i primi 15-20, perdono e vincono, non importa, ma giocano con scambi regolari, non vedo tutto sto problema per fargli fare, ogni tanto, un torneo provinciale (non ETA o NIKE) e giocare con degli U12 (magari U11), poi se beccano regolarmente 0-6 0-6 vedrete che non serviranno tante regole per tornere in categoria.
    Stop e chiudo qui’ non vorrei diventare il paladino contro questa regola, se va bene a tutti va bene anche a mè anche se la trovo da rivedere.
    Se poi parliamo di differenze per il peso e/o l’altezza, allora facciamogli fare anche un test “furbizia” e facciamoli giocare “SOLO” per grado di maturità tattica acquisita, oppure pallettari con pallettari e winners contro winners, cosi’ creiamo la filiere come con i polli e il gioco è fatto, non incontreranno mai difficoltà di un certo tipo fino a 16 anni … e vissero felici e perdenti.

    Sul Coaching e per quello che vedo nei tornei già si fa’ e gratis… il giudice arbitro lo vedi 2 secondi per pagare poi dà il tubo delle palline (rigorosamente usate) e salvo tirate di capelli fra genitori o insulti vari tutto il resto è ….. coaching, anzi si potrebbe metter su’ una bella scuola di mimi oppure regolamentare l’alfabeto morse per il tennis, salvo quei genitori che al cambio campo vanno direttemente in panchina con la scusa di passargli l’asciugamano o aprirgli la bottiglietta dell’acqua.

    ciao.

  284. claudiotn scrive:

    Per tutti quelli che conoscono l’inglese e non l’avessero ancora letta, vi allego il link per una pubblicazione dell’ITF, destinata ai genitori dei tennisti.

    http://tennisbc.org/files/being_better_tennis_parent.pdf

    Al nostro circolo l’abbiamo tradotta e distribuita. Per chi volesse la traduzione fatevi dare la mia email

  285. max scrive:

    scritto da kill bill

    ”In Italia non mancano i campioni ma i genitori dei campioni ”: frase ad effetto priva di significato , senza offesa, una balla colossale !
    fate mente locale a calciatori, ginnasti schermidori, nuotatori, sciatori, piloti ( macchine, moto, motonautica ), ciclisti, pallavolisti, pallanuotisti, tuffatori, arceri, tiratori, cestisti….. tutti orfani alla nascita ?

    kill a parte gli sport di squadra che sono altra cosa, per gli sport si motori non esiste una vera e propria scuola e conta tantissimo il mezzo, e gli altri (sci a parte che cmq è dopo tomba e compagnoni le olimpiadi ed i mondiali li abbiamo visti solo in tv) sono sport ala portata di tutti.. e la video analisi sarà la scoperta dell’acqua calda ma nel tennis italiana nn c’era ed il problema è che molto ancora nn sanno cosa sia e nn la usano, quindi nn si mettono alla pari degli altri!!!

    stefano così facendo rimaniamo tutta la vita degli animali senza cultura sportiva!! noi dovremmo (come gli inglesi nel calcio) essere a contatto con gli avversari e riuscire a trattenerci, d’altronde se ci riescono dei bambini di 10 anni divisi solo da una rete…..e poi noi vorremmo essere dei bravi genitori??? bell’esempio…e chi non ci riesce deve essere bandito da ogni torneo!!! evitando gli incontri ravvicinati si eviteranno le baruffe ma nn si risolverà mai il problema di fondo e cioè la mancanza di cultura sportiva (e nn solo) ed educazione. e cmq ribadisco che a parte qualche caso limite molti genitori potrebbero sentirsi più responsabilizzati ed anche il fatto di essere + vicini ai bambini potrebbe trattenerli dall’esagerare, cmq è solo un’opinione. poi anche il fatto che i bambini debbano imparare a cavarsela da soli: certo pienamente d’accordo ma quando sapranno leggere e scrivere cioè almeno dall’under 14 in poi…anche perchè tanto lo fanno già tutti da fuori, quindi per evitare urli strilli imprecazioni o richiami del tipo “non si può!!” che sia regolamentato….

  286. Stefano Grazia scrive:

    scritto da kill bill

    ”In Italia non mancano i campioni ma i genitori dei campioni ”: frase ad effetto priva di significato , senza offesa, una balla colossale !
    fate mente locale a calciatori, ginnasti schermidori, nuotatori, sciatori, piloti ( macchine, moto, motonautica ), ciclisti, pallavolisti, pallanuotisti, tuffatori, arceri, tiratori, cestisti….. tutti orfani alla nascita ?

    IN VERITA’, e mi pareva ovvio, io mi son sempre riferito alla frase di Tommasi o Clerici (o chi per loro):
    ”In Italia non mancano i campioni DI TENNIS ma i genitori dei campioni DI TENNIS ”: tanto balla colossale non mi pare ma ultimamente io e kill bill non ci troviamo più d’accordo su molte cose (da quando io difendo la maramaglia come Yuri e gli Allez e i C’MON? SCHERZO!) ma questo era il postulato comunque da cui è nato questo subblog…

    MAX: si,vabbè,ma io onestamente di dovermi sobbarcare anche il ruolo del coaching e l’inevitabile confronto col genitore avverso…non ne ho proprio voglia. Certo,il mio è un Processo alle intenzioni ma è come nel rugby: il coach non sta in panchina, va in tribuna perchè tanto quello che c’era da dire è già stato detto, quello che c’era da preparare era già stato fatto e in campo è il Capitano (che in inglese viene spesso chiamato Skipper) a prendere le decisioni… In effetti la bellezza del tennis dovrebbe essere proprio questa, lamancanza del coach a bordo campo…Onestamente a me poi che coach e giocatore si scambino segnali o si urlino perfino non disturba più di tanto … Ma mi piace l’idea che alla fine sia oltre che una battaglia tecnica e fisica sia anche una battaglia di menti,di intelligenze…Al che vi racconto un aneddoto (NO,L’ANEDDOTO NO!!!!) La prima volta che andai da Bollettieri (o la seconda? boh…) all’Adult program,un giorno arriva Bollettieri e lo fanno venire a fare un discorsino a noi Tristonazzi…La Pierce aveva appena vinto il RG (quindi forse era la terza volta che ci andavamo,boh?) e Nick fa un discorsino sull’approccio al match: “Mary, le ho detto, tu non sei molto intelligente quindi quando scendi sul campo HIT THE HELL OUT THAT BALL!!! (colpisci più forte che puoi quella dannata pallina).” E (citando il Manzoni) la sciagurata rispose: I’ll love to do that (Mi piace questa strategia,eh eh eh) Vabbè la traduzione non è letterale ma il concetto è quello.
    Comunque se davvero in italia questa è la novità dell’anno,sapete che vi dico? Sono proprio fortunato a starmene in Africa e a evitare anche questa stagione…in Italia Nicholas giocherà 4-5 tornei (FORSE, se non ce ne andiamo in Australia) e questa novità ce la perderemo…Ma vi concedo che in realtà in tutti uesti ultimi 2-3 anni, giocando solo match d’allenamento o quasi e facendo giocare nicholas contro “cavie” o comunque sparring partner, il coaching in campo l’abbiamo sempre fatto…Credo che sotto i 10 anni possa avere un significato, dopo i 12 sicuramente no …

  287. max scrive:

    ma guarda che questa novità riguarda solo i tornei regionali lombardi. nike etc (che sono nazionali) sono esclusi da questa novità ed infatti il lato positivo che io scorgo è quello di poter indicare ai bambini quello che devono fare anche durante un match (per insegnargli come cambiarne l’andamento o per fargli notare alcune cose che oggi da soli non vedono ma che una volta notate nn scorderebbero più) e non solo in allenamento poichè un minimo di differenza c’è… poi che io personalmente pensi che fino all’under 12 compreso, possa essere molto utile al bambino e che sempre personalmente pensi che questo possa servire a responsabilizzare ed a culturizzare i genitori è un altro fatto ma consideriamo che questa è una soluzione già provata quest’anno a livello pro e quindi potrebbe essere il ns futuro…

  288. andrew scrive:

    x MAX…

    la videoanalisi per me è sicuramente utile ma non fondamentale…sicuramente meglio una radiografia al momento dell’impatto o un’ecografia per vedere l’aggrovigliamento degli organi provocato dalla tensione…

    perché dico “non fondamentale”. Mi sembra che serva più a certificare una diagnosi che non a rivelarla; un buon maestro dovrebbe aver già “visto” il “problema”, se poi ha il conforto delle immagini meglio (anche per i genitori poco fiduciosi)…

    comunque, il PTR sono ventanni che ha basato il proprio insegnamento sui colpi individuati come “neutri” o “minimo comun denominatore” proprio dall’analisi video dei giocatori professionisti…Partendo da questo gesto “neutro” poi il giocatore può sbizzarrirsi in base alla propria predisposizione/preferenza/sentire per personalizzarlo…che è poi ciò che fanno tutti i giocatori

    Io dico quindi nessuna novità veramente nuova…

    L’unica novità veramente nuova per me sarebbe vedere un maestro che gioca, corre, recupera, si prepara per il colpo, esegue con malcelato sovradosaggio e non con eccessiva disinvoltura i colpi, insomma un maestro che fa da specchio visivo al suo allievo fin dalle prime lezioni…sempre PTR: l’80% delle nozioni viene trasmesso visivamente da un modello: se il modello è ancorato sui suoi bei piedoni e distribuisce palle le nozioni vengono trasmesse con un certo grado di interferenza….

    sulle nuove regole FIT, coaching, under ecc…: machissenefrega…

  289. max scrive:

    andrew prima di tutto stai dicendo il contrario di quello che dicono e fanno tutti i migliori coach del mondo poi per ora novità nn ce ne sono (e difficilmente ce ne saranno soprattutto a breve), quindi c’è poco da rivelare (o meglio per gli italiani c’è da rivelare che si devono fare tanti sacrifici, che si deve fare tanta prep atletica insomma che si deve lavorare come in italia non si fa in quasi tutti i settori) mentre c’è da ottimizzare al max quello che è riconosciuto come il meglio a livello mondiale, perchè con la storiella delle innovazioni si tralascia di fare al meglio le cose basilari semplici e che si conoscono bene. il satellite è molto bello ma per poterlo apprezzare devi avere il televisore…..in più ti assicuro che a velocità normale scappano molte cose anche ai + attenti e preparati. il vedere il maestro che corre recupera etc nn serve a nulla (se non come traino) perchè nn è importante vedere e neanche che ti dicano cosa fare, l’importante è che ti dicano COME FARE, infatti la maggior parte dei campioni nn diventano dei buoni maestri perchè per loro certi movimenti/colpi etc sono ovvi e naturali, mentre ad un bambino no e non basta dire: “fai così come faccio io!!!!!” oltretutto la video analisi è vista dai bambini come un gioco (quasi sempre è la prima volta che si rivedono in video ed in + sono messi a fianco dei loro idoli) e questo è la base per un apprendimento migliore e + veloce (e questo vale anche a scuola dal dottore il dentista cioè quando proponi qualsiasi cosa ad un bambino sotto forma di gioco riceverai una maggior attenzione da parte loro e raggiungerai molto + facilemente l’obbiettivo).

  290. Stefano Grazia scrive:

    ANDREW: però, se ho capito bene,la videoanalisi serve non al Coach ma all’Allievo: cioè è l’allievo che RIVEDENDOSI vede cosa fa di diverso rispetto agli eroi visti in tivù…Io poi ho promesso a mio figlio che la videoanalisi gliela faccio anche la prossima volta che fa una scenata in campo e così,scommetto,metto d’accordo tutti,da killbill a max ad andrew a enzo…E guardate,l’ho anche già fatto e Nikko,che stupido non è, qualcosa ha capito … si,certo, domani ci ricadrà ancora, ma a qualcosa serve, il rivedersi ANCHE al nostro peggio…
    Comunque sto leggendo due biografie di Federer e in una di queste sto rileggendo le malefatte di mio figlio, una sorta di deja vu… stesse cose,stesso comportamento,stesso atteggiamento da bullo…che poi si mette a piangere… E certo, forse tutti i bimbi sono così…Epperò lasciatemi sognare!!!!

  291. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Mentre lascio sognare Stefano (che non finirò mai di ringraziare abbastanza per quel che fa per tenere su questa sua rubrica alla quale io dò ormai modestissimo contributo…se non promozionale, perchè ne parlo a tutti…)
    Ricevo da un maestro e pubblico quanto segue

    “Vista la scarsa informazione da parte del settore Tecnico Federale, mi sento in dovere, come Tecnico Provinciale di Bologna, di informare i genitori dei piccoli tennisti della mia importante provincia su alcune novità tecnico-sportive circa il settore under 10 dell’anno 2008.

    Si parla di tessere agonistiche e non, nulla osta, tornei di macro-area, ecc…..E i genitori si domandano: quali sono con precisione le nuove disposizioni “partorite” dal settore Tecnico?

    Quali altre diavolerie, dopo il blocco dei trasferimenti dei giocatori under 14, si sarà studiato il tennis giovanile italiano?

    Mi sono documentato “per conto mio” ed ho rinvenuto le seguenti informazioni:

    Ai sensi dell’articolo 9 del Regolamento Tecnico Sportivo, i tesserati agonisti

    under 10, al compimento del nono anno di età possono partecipare all’attività

    della categoria di età superiore (under 12) purchè autorizzati dal Consiglio

    Federale sentito il parere del settore tecnico.

    Al fine della concessione del nulla osta, il settore tecnico ha stabilito che verrà

    dato il parere favorevole a 6 maschi e 6 femmine per ogni macro-area e

    precisamente agli atleti che si classificheranno nei primi due posti del primo

    torneo di macro-area e nei primi 4 posti del secondo torneo di macro-area.

    Ai tornei di macro-area che verranno organizzati dal relativo tecnico in data e

    luogo da definire, verranno ammessi i giocatori provenienti dalle regioni dopo la

    disputa di appositi tornei regionali organizzati nelle seguenti date:

    - entro il 3 febbraio 1° torneo per i nati nel 1998 e per quelli nati a gennaio del

    1999.

    - entro il 28 maggio per i nati nel 1998 e per quelli nati nel 1999 che abbiano

    compiuto 9 anni entro il 18 maggio 2008. A questo torneo non potranno

    partecipare coloro che hanno gia raggiunto l’obiettivo nel primo torneo.

    L’elenco completo dei giocatori e giocatrici che avranno ottenuto

    l’autorizzazione sarà pubblicata sugli Atti Ufficiali e sul sito federale.

    Vi ricordo inoltre le regole da applicare per l’attività Under 10:

    • campo normale 23,77 x 8,23

    • palla MID

    • altezza rete normale 0,914

    • obbligo della racchetta junior

    …..Lascio a voi i commenti su tali disposizioni.

    Personalmente ritengo che decidere su due tornei il “destino” di alcuni giocatori sia veramente riduttivo. Ancora una volta non prevale il buon senso e la libertà di far giocare qualsiasi bambino di 9 o 10 anni nella categoria under 12, come fanno ormai in tutti i paesi del mondo!

    Maestro Nazionale e Tecnico Provinciale di Bologna

    Paolo Mingori.

  292. marcos scrive:

    non approfitterei dei tornei di macro area, considerato il modo con cui si rilascia il nulla osta.

    qualche buona e costante amichevole tra circoli ad età incrociate, a mio parere, val molto di più.

  293. atti scrive:

    Vedo che sui tornei di Macroarea non sono l’unico a pensarla così . In Italia per cambiare una regola si riesce a farne quasi sempre un’altra di piu’ assurda.! E poi il genitore lombardo quando va’ in Piemonte o in Veneto cosa fa’ ?… ed il bambino abituato col genitore che gli dà le dritte… si ritira? Cominciamo a dare ai piccoli U10 regole precise che non cambiano ad ogni torneo, e non una volta campo piccolo, poi rete bassa, poi set al 4, poi no advantage, poi palle depresse etc, etc… ti credo che poi vanno in confusione !!!
    La Videonalisi serve come tanti altri tasselli utili per costruire un buon giocatore, anche se “copiare” troppo e a tutti i costi il gesto di questo o quel campione puo’snaturare alcune caratteristiche tecniche peculiari del singolo giocatore … e poi Bartoli e Santoro cosa potrebbero insegnarci…in verita mi sembra che ai ns. giocatori + importanti e a volte anche ai ns. ragazzi servirebbe di + la Videonalisi della loro mente…

  294. Piero scrive:

    Cara Chloe e caro Andrew,

    innanzitutto il garbo che si deve ad una signora mi spinge a scusarmi, ma quel nick name mi risultava oscuro, intraducibile: e non ho immaginato di rispondere ad una provocazione al femminile. Emerge chiaramente, da questo contesto, che ci sono interlocutori eterogenei. Per cui riprendo a scrivere, fiducioso.

    Nel post di Andrew sui limiti della videoanalisi e su quelli dell’insegnamento tennistico tradizionale (l’immagine del maestro immobile è perfetta) c’è tutto il mio pensiero. Ovviamente lui dev’essere “geneticamente” diverso da me, magari simpatico: e quindi non viene stroncato con argomenti piuttosto sommari. Ma la leggerezza non sta nelle mie corde.

    Io però l’ho fatto, ciò di cui si parla, in altri sport. Anni fa, ad esempio, mi sono “improvvisato” personal trainer di un lunghista che da 5.40 in tre anni è arrivato a 6.92. Saltati il giorno della sua gara più importante, quando è arrivato terzo ai nazionali allievi. Ho fatto anche della videoanalisi, magari un po’ artigianale. Alla fine i risultati sono stati ottenuti semplicemente perché il sottoscritto s’è imparato bene i movimenti del lungo e poi, sulla base delle caratteristiche biologiche del giovane, glieli ha insegnati e ricomposti nella mente. A partire dalla tecnica di corsa. Insomma A) gli ho dato l’esempio e B) non prendevo una lire par farlo.
    Ma il punto fondamentale è che quando non ho più potuto allenarlo… lui ha mollato! Avrebbe potuto essere un atleta di livello nazionale (senza doping). Altrimenti europeo. Ed invece ha preferito… fare l’adolescente. Una sconfitta?! No, è la vita. Io ho rinunciato, a 17 anni, ad una probabile carriera da pallavolista in serie A2 per una stupida lite con la società. E perché i miei genitori non m’hanno difeso. Anzi, erano felicissimi che mollassi lo sport agonistico. Quando ho ripreso, dopo il terzo anno d’università, ormai era tardi. Ma per Mati le cose andranno diversamente!

    Un genitore atleta che allena il figlio come se allenasse se stesso è il massimo. Se lui per primo è rigoroso, e dotato, il figlio non può non seguirlo. E poi fanno una cosa insieme… per cui il cerchio si chiude. Non ci sono intermediazioni nefaste, o priorità che non siano date dal rapporto diretto. Nessuno può fingere. Ed entrambi investono sul proprio tempo, e nello stesso modo. Solo… non ci si può mai deresponsabilizzare. E’ un percorso faticoso, pieno di rischi. Ricette non ne esistono.

    E’ per questo che trovo molti post di questo blog interessanti: parlano di questa dimensione intima dello sport, che va riscoperta e valorizzata.

    Cordiali saluti

  295. stefano grazia scrive:

    Ubaldo, BEN TORNATO FRA NOI!!! Non so se sei riuscito a leggerci ma mentre eri in Australia e’ nata perfino l’idea di un raduno (o piu’ di uno) dei Tennis Parents del Blog e durante gli Internazionali d’Italia Fulvio si e’ offerto di contattare Piatti e Sartori che si sarebbero detti entusiasti. Io molto probabilmente non ci potro’ essere ma se la cosa si fa non e’ escluso che mandi moglie e figlio in viaggio premio per 2-3 gg cosi’ si vedono anche qualche partita…
    Ritornando alla VideoAnalisi: davvero, riprendere uno dei nostri Pargoli quando si trasforma in Mr Hyde sul campo credo potrebbe essere davvero la VideoAnalisi piu’ efficace … In seconda battuta, credo bisognerebbe riprendere anche i Match: e’ quello che fanno da Bollettieri. Vi sono una trentina o forse piu’ di campi con la telecamera e le partite giocate nel pomeriggio possono tutte essere registrate e poi analizzate. E’ proprio questo quello che fanno i due Coaches di Nicholas per il resto degli Students alla Img/Bollettieri Academy. Durante i vari summer e easter camps invece viene poi fatta una breve videoanalisi che viene immessa sul sito (e ti viene inviata via email) per cui tu puoi andare a vederti e vedere ogni anno le differenze: nel 2004 per esempio Nicholas apriva troppo il dritto (ma era dovuto anche al fatto che essendo piccolino da qualche parte un po’ di extrapower lo doveva trovare) … Comunque e’ uno strumento utile ma sono d’accordo nel non divenirne schiavi…Il problema poi e’ anche trovare il tempo (e la voglia) a casa per stare a rivedersi…una cosa e’ farlo da Bollettieri quando per una settimana vai li’ e mangi,bevi e respiri tennis dalle 6AM alle 6PM e quindi tutto il resto e’ nulla…Quando sei a casa hai la scuola,i compiti, il nuoto,la musica, corri di qua corri di la’, e gli amichetti,non li vedi mai? E davvero,non so voi, ma io arrivo a casa e non sono ancora riuscito a disfare tutte le valigie, a leggermi tutte le istruzioni della mia nikon D200, a caricare l’ipod, ad aprire e usare il mio magnifico MAC… Nel nostro piccolo vorremmo infatti cominciare a riprendere regolarmente Nicholas ma mi sembra un film gia’ visto: quello delle migliaia di diapositive,foto, foto digitali e poi cassette hi 8 scattate e girate e spesso viste solo per un attimo fugace…Adesso non ridete ma credo che l’unico buon momento per rivedersi potrebbe essere quando dopo l’allenamento moglie e figlio si rituffano nel traffico per tornare a casa (tenete presente che in africa le Grandi Compagnie ti forniscono l’Autista per motivi di sicurezza…e perche’ non costa un accidente, 300$ al mese, quindi-ed e’ una immagine degna di un film-ecco Mamma e Figlio che escono dalla Scuola o dal Club,salgono in macchina e mentre l’Autista si inserisce nel traffico (che qui chiamano GO SLOW), Mamma tira fuori il computer, lo accende,inserisce il cavo collegato alla Canon ed ecco che rivede col Figlio l’allenamento appena svolto…
    Ovviamente a 15 anni il Figlio fugge di casa e va a vivere in una Comune a Cecily,Alaska (quella di Un Medico fra gli orsi (Northern Exposure),una delle mie serie preferite di tutti i tempi)…

  296. max scrive:

    atti, il da farsi sia esattamente l’opposto! i bambini DEVONO andare in confusione, DEVONO essere messi costantemete in difficoltà facendogli fare cose SEMPRE DIVERSE (palle mid palle dure rete alta rete bassa racchette di tutte e misure vantaggi e non vantaggi campo intero campo 3/4 e pittino e nn solo in allenamento, è il NON fare questo che crea problemi mentali ai ns giocatori che appena si trovano a dover fronteggiare una problematica diversa dalla (loro) norma vanno nel panico. per questo motivo n tutte le accademie i ragazzi si allenano con 3/4/5 coach diversi (anche se poi seguono lo stesso progetto) con ragazzi sempre diversi + piccoli + grandi. voi volete abituare i ragazzi ad allenarsi nelle condizioni migliori (a vs giudizio e migliori per i maestri) mentre nei match si ritroveranno nelle condizioni peggiori, è come per la prep atletica che da un paio di gg prima del torneo sento dire:”no nn darla che dopo sei affaticato!!!”. a 10 anni un bambino è affaticato??? ma siamo matti?? e dovrebbe essere in piena forma per quale obbiettivo?? il nike??? ora i bambini devono arrivare a giocare in confusione stanchi cercando di fare il punto etc etc. quando poi saranno dei giocolieri che sapranno fare tutto con la racchetta, quando sapranno muocerso come frecce per ore sul campo e saranno esplosivi allora si penserà ad essere pronti per un torneo!!! io l’ho sempre sostenuto gli italiani che giocano a tennis si allenano in per un altro sport!!! e mi dispiace qui si scrive molto ma alla fine non si cambierà mai ma forse è meglio così sarà più facile….

  297. max scrive:

    qui parlano tutti male della fit ma vi comportate alla stessa maniera: piatti uno dei migliori tecnci del mondo l’unico in ialia che ha raggiunto dei risultati lcome base del suo lavoro usa la video analisi e voi cosa fate?? dite che serve a poco!!!! piero nel frattempo si è improvvisato trainer… siamo a posto…. e voi parlate di raggiungere dei risultati???? non scherziamo per favore…

  298. stefano grazia scrive:

    ale’, ci siamo: Max si e’ svegliato,ha piazzato due tre scommesse,ha perso 4-5 milioni e adesso si rifa’ su di noi…

  299. max scrive:

    ed infatti stefano hai ragione, il problema è il tempo la rottura di scatole etc etc. ma è quelllo che ho sempre sostenuto: per arrivare bisogna lavorare ed il lavoro purtroppo diverte poco……

    a proposito di raduni ubaldo sarai dei nostri??? mi auguro di si almeno per quello di roma!!

  300. Piero scrive:

    Caro Max,

    mi sono allenato con dei campioni in varie discipline e sono stato allenato da dei campioni. O allenatori superqualificati. E la sai una cosa? Nonostante queste esperienze i tuoi modi mi sono assolutamente estranei. Sono stato giudicato sulla base di ciò che ero, e per ciò che potevo o meno fare. Anche duramente. Ma tu vai oltre… Hai deciso che sono un incompetente. Comunque ed a prescindere. Esprimi giudizi non sulle “categorie della realtà”, come capita, ma addirittura sui singoli individui. Come se tu avessi capacità divinatorie. Mai pensato di fare il Mago?

    Mi dispiace che tu continui a chiamarmi in causa. Facciamo così: io non leggo i tuoi post e tu magari fai lo stesso…

  301. andrew scrive:

    …grandissimo Northern Exposure…l’hanno anche trasmesso in Italia su RaiTre qualche anno fa…un microcosmo unico e irripetibile…Max chiaramente è l’ex-astronauta…

    guarda MAX che non esiste neppure in ambito linguistico un’unica “grammatica”…chiaramente tu segui quella a cui credi ma ti consiglio di non farne una “fede”…

    Piero per piacere scrivi sul blog e non solo a me o altri, qui c’è bisogno di apertura e idee diverse…comunque, io sono più per la tua “grammatica”, (anche se quella di MAX fornisce comunque ottime soluzioni)…ESEMPIO, ESEMPIO, ESEMPIO e poi LIBERTà, LIBERTà, LIBERTà

    esempio (non ESEMPIO):
    domenica mio figlio ha perso in finale in uno di quei tornei macroarea u10…la sua prima finale. Uno dei motivi di sconfitta che ho colto è stato sicuramente il suo abbandonare il suo dritto naturale per quello insegnatogli dai maestri (nessuna colpa loro), più canonico-grammaticale, che prevede un’apertura alla Pennetta con angolo avambraccio-racchetta a 90 gradi…IL problema è che per tirare il diritto forte con quel metodo, “scodella” e comicia a tirare fuori senza controllo…lui è evidentemente ricorso a questa tecnica per provare a essere più corretto e sbagliare meno, ed ha ottenuto l’effetto opposto…Nessun problema, glielo fatto notare e ora ne è consapevole…

  302. nipa scrive:

    Bravissimo Piero.

    Hai centrato e sintetizzato esattamente il mio (e credo da qunato leggo di molti altri) stato d’animo nell’attuale rapporto con i miei figli “..E poi fanno una cosa insieme”……E’ MERAVIGLIOSO… Non posso descriverti l’immensa gioia che provo quando la sera a tavola i miei figli mi descrivono nel particolare gli esercizi fatti col maestro e/o il coach proponendomi di rifarlo insieme nel week end….questo è il vero VALORE AGGIUNTO ai normali legami genitori-figli: imparare a CONDIVIDERE, fin da piccoli, OBIETTIVI COMUNI per fare SQUADRA!!

    x MAX

    Io facendo uno sforzo mentale…..cribbio quanto tempo è passato (beh ho superato glia ANTA da parecchio) anche negli anni 70 i coaches usavano “rivedere” con i propri giocatori alcune azioni per commentarle dal punto di vista tecnico…ma alla fine tutto dipendeva dalla “sensibilità percettiva” del movimento che ciascun atleta riusciva a comprendere……..quindi CONCORDO nell’impiego ma soltanto se illustrati a giocatori con determinati livelli di conoscenza dei FONDAMENTALI (è inutile desrivere un gesto tecnico ancora non acquisito - e intendo mentalmente e fisicamente - dal ragazzino). Proprio ieri sera ho commentato con una ragazzina (U14 - ti ricordo che sono un allenatore di basket) che CREDEVA di saper tirare bene da tre punti perchè comunque segnava…SENZA VIDEO le ho spiegato il gesto tecnico EFFETTIVO e l’ho posta in condizioni precarie di equilibrio pregandola di effettuare il tiro con il suo parametro e successivamente con il mio….Dopo aver percepito “fisicamente e sensorialmente” il gesto tecnico ha compreso….con l’accordo che tra qualche mese dopo un continuo e specifico allenamento rivedremo il gesto tencico anche con l’ausilio del video…

  303. max scrive:

    no mi dispiace ragazzi molte cose sono soggettive: quelle di cui ho parlato NO. però se preferite così …cmq io non seguo quello in cui credo ma L’UNICA STRADA ESISTENTE con le conoscenze che abbiamo nel 2008 ma attentissimo e apertissimo a quello che succde intorno a me. però forse stiamo parlando di cose ed obbiettivi diversi….ma ricordatevi sempre che oltre un certo livello diventa un lavoro, in impresa commerciale e come tale deve essere trattata quindi il romanticismo la superficialità ed il pressapochismo che è giusto avere per un hobby un passatempo etc qui ti fanno fallire. se voi provate a trasferire gli ultimi post nell’ambito del vs lavoro vi accorgerete che state parlando di un bravissimo idraulico che insegna a suo figlio a fare l’elettricista e di un pilota di formula 1 che guida con i piedi….ma lo so siamo in italia ed anche prodi ha fato il presidente del consiglio…..(e ben 2 volte una nn bastava una volta, non bastava vedere cosa aveva combinato anche a livello lavorativo, gli italiani non erano convinti…nn solo, ora sento dire che ha risanato i conti, forse i suoi perchè i miei no di certo!!)

  304. chloe de lissier scrive:

    ahmadinejad è un simpaticone rispetto a certi soggetti che blaterano indefessi in questo blog.

  305. Roberto Commentucci scrive:

    Visto che vi state intrippando con la videoanalisi vi propongo un video (che mi ha suggerito ieri il Fiero Tosco Nikolik) della nostra Martina Trevisan, mancina, sorellina terribile dello sfortunato Matteo (che purtroppo si è beccato la mononucleosi). Martina è nata nel novembre ‘93, ma è già parecchio competitiva a livello under 18 (ha vinto singolo e doppio in un G4 a mani basse domenica) e a mio avviso può già dire la sua a livello ITF 10.000.

    Eccovi il video:

    http://it.youtube.com/watch?v=vRb5w2a96G0

    A me sembra che la sua impostazione sia eccellente in tutti e tre i fondamentali: servizio con gesto molto fluido, diritto con un eccellente trasferimento di peso sulla palla, (colpo sicuramente pesante) rovescio più compatto ma con ottima azione di spalle e busto, gioco di piedi a mio avviso perfetto e appoggi molto saldi.

    L’unica cosa che non mi è piaciuta sono le aperture parecchio ampie, ma la ragazzina pare avere un braccio proprio veloce e forse se lo può permettere.

    Nella finale della European Summer Cup, ripresa nel video, ha battuto la Babos, una ungherese più grande di alcuni mesi e n. 62 ITF.

  306. Enzo Lo Iacono scrive:

    Come al solito Max usa toni troppo alti ( e a volte anche offensivi) per esprimere concetti che possono essere condivisibili.

    Per quanto riguarda la videoanalisi torno a ripetere ciò che ho gia scritto in precedenza:

    1) la forza della videoanalisi sta nel cogliere “istanti” non visibili ad occhio nudo;
    2) Il giocatore “si guarda allo specchio” (come nel fitness) per cogliere e capire bene (la vista ha migliore capacità di memorizzazione dell’udito) i propri gesti, i propri atteggiamenti ed i comportamenti. Diventa, insomma, coach di se stesso;
    3) Per quanto riguarda l’analisi di modelli prestazionali, sono assolutamente d’accordo con Max (ma questa è la scienza attuale): si colgono aspetti comuni che vengono utilizzati come canali di tolleranza tecnica, lasciando al giocatore la personalizzazione del resto delle gestualità.

    Rimango fermo dell’idea e, apprendo ora da Stefano che da Bollettieri si fa così, che la ripresa per la videoanalisi si fa durante i match. Poi, è chiaro che non avendo i mezzi finanziari e le persone disponibili, si può fare qualsiasi altra cosa; ma si tratta di “toppe”.

    Altro punto per quanto riguarda l’intervento di Andrew:
    Attenzione a parlare di PTR:
    proprio ieri ho terminato un altro corso, il 18° in verità (nota per il sig. Tropiano); PTR segue due canali ben distinti:
    Il tennis per tutti da subito (lo standard method) e “Il tennis ad alti livelli”.

    Questo per indicare ad Andrew che probabilmente con PTR si è occupato esclusivamente dello standard Method diffuso da Van der Meer (sistema che reputo eccezionale), ma che tutt’altra cosa è rispetto al tennis di alto livello (infatti si chiama standard!).
    Per quanto riguarda il tennis di alto livello devo precisare che PTR (proprio perché è internazionale, professa da anni l’anti - standardizzazione, sistema che la FIT ha accettato e fatto proprio solo negli ultimi due anni.

    Altro punto:
    ritengo che il maestro non debba giocare con l’allievo altrimenti diventa sparring; io alleno i miei ragazzi (e mio figlio) utilizzando lo sparring, disponendomi vicino all’allievo, senza perderlo mai di vista, soprattutto osservandolo nel movimento pre e post colpo. Come fa il maestro a guardare questi importanti momenti se deve giocare?

  307. kill bill scrive:

    Stefano,
    non è vero che non andiamo d’accordo. condivido al 99% quello che dici ma sopratutto di quello che fai per tuo figlio.
    Per l’1% che rimane…. ti perdono.

  308. max scrive:

    toni alti lo accetto offensivi no a meno che la realtà sia diventata (e qui mi devo essere perso qualcosa..) un’offesa!! di offensivo spesso c’è solo la realtà…

  309. nipa scrive:

    Bene Max, bene….

    allora potrai ben definirmi qual’è il livello minimo (in parametri temporali o di maturità acquisita o come meglio credi??!!) oltre al quale diventa un lavoro e non più hobbies/sport giovanile (o nella fattispecie puro romanticismo??)!

  310. andrew scrive:

    vedi Enzo che siamo d’accordo quasi su tutto…

    hai fatto bene ad ampliare le informazioni sul PTR anche se non cambia una virgola rispetto a quanto dico io…Ossia lo Standard Method individua un insegnamento standard basato su principi comuni di maggior utilità evidenziati dalla videoanalisi e poi un insegnamento evoluto per superare la standardizzazione e per creare i giocatori “unici”…

    Sono d’accordo anche sul tuo metodo di allenamento, a patto che sia svolto quando il ragazzo sia già “capace” di “giocare” (ma anche qui, se ogni tanto ti fai una bella sudata, vedrai che risultati)…Invece se pratichi questo metodo anche ai principianti, secondo me hai già segato le gambe alla maggior parte dei tuoi allievi e solo quelli già predisposti emergeranno…gli altri sono già avviati alle libere professioni e alle cariche sociali nei club…

    Per la videoanalisi, ottimo ausilio ed effettivamente vedo bene l’aspetto di conferma per il giocatore stesso e di perfezionamento minuto per piccoli importanti aggiustamenti…farne una grammatica ancora non sono convinto…

    Per quanto riguarda il metodo FIT secondo me è questo:
    gli immediatamente predisposti vengono seguiti
    i non immediatamente predisposti vanno accompagnati a un brillante futuro all’interno del circolo in qualità di soci

  311. max scrive:

    nipa di questo ne abbiamo parlato mille volte ma alla base ci sono gli obbiettivi che ti prefiggi perchè per lavorare al meglio e profesiionalmente non esiste un età minima o meglio esiste ma parliamo di un’età intorno ai 5/6 anni. cmq è facile capirlo: prova a pensare di avere un figlio/a che gioca a tennis così per divertimento, per fare sport insomma come fanno quasi tutti inizialmente. ad un certo punto tu e i maestri che lo vedono giocare ti dicono tutti che è fortissimo che avrebbe delle possibilità etc etc. e che dovrebbe andare ad allenarsi da tizio piuttosto che caio e sempronio. tu cosa pensi che lo farebbero allenare come al circolo dove ha iniziato?? ecco io dico che è sbagliato aspettare fino a quel punto per allenarsi al top è tutto tempo perso e difficoltà di apprendimento e di velocità di apprendimento che creerai a tuo figlio per non parlare poi del fatto che per chi nn è abituato a lavorare molto abituarcisi nn è facile. già perchè poi bisogna lavorare….

  312. gio92 scrive:

    Ragazzi (e ragazze, ovviamente !) la sapete una cosa ?! Qui si litiga , si discute ma soprattutto si ci CONFRONTA. Ed è un bel confronto perchè arrivano opinioni di persone con background ed esperienze anche profondamente diverse e questo è assolutamente un bene perchè il minimo comune denominatore di tutti i partecipanti è la PASSIONE , sicuramente tennistica ma ancor di più nei confronti dei propri figli.
    Quindi il confronto non puo’ che essere positivo perchè la persona intelligente , comunque, non rimane indifferente alle opinioni altrui anche se lì per lì le contesta.

    La vera tristezza è fuori da questo blog, nella miriade di maestri-timbra cartellino che magari affermano con ORGOGLIO di non sapere neanche cosa è internet e in quella ancor più ampia fascia di genitori la cui principale fonte di informazioni sono…..i maestri-timbra cartellino !!!

    Forza, dunque e ancora GRAZIE a TUTTI !

  313. max scrive:

    roberto mi dispiace ma della trevisan non mi piace assolutamente nulla: il servizio nn potrà che essere solo una rimessa in campo perchè aspetta troppo la palla e non è lei che va in alto a colpira ed oltretutto il braccio nn è velocissimo il dritto è un incubo con quel finale che è il contrario di quello che si dovrebbe fare alla ricerca dela spinta, il rovescio poco fluido e le aperture ampissime…per la video analisi questo è il perfetto esempio di quello che non si deve fare…. tieni presente che il tennis moderno il 70% è dritto e servizio… ragazzi questi sono i problemi, noi non avremo mai i campioni perchè è tutto sbagliato alla base!!! e la trevisan è una delle migliori (se nn la nr 1) della sua categoria….poi tra qualche anno sentirò che ancora nn abbiamo un top ten, e te credo!!!! sarei stupito se questo accadesse!!! (a meno che ci sia qualcun’altra che non conosco, ma che deve colpire in maniera totalmente diversa!!)

  314. Roberto Commentucci scrive:

    max, che devo dirti… Io non sono un tecnico professionista, probabilmente hai ragione tu. Certo, è strano che una ragazza dall’impostazione “tutta sbagliata” sia una delle più giovani italiane di sempre a vincere un torneo under 18. E bada bene, i risultati che ottiene non li ottiene pallettando, ma spingendo i colpi con grande aggressività.
    Ma tu sicuramente sei molto più esperto di me (ci vuole poco), quindi non insisto.

  315. nipa scrive:

    Max,
    credimi se ti dico che mi conforti…..se ti dico che mia figlia ha gia passato ciò che dici…e che stà continuando qsu uesta strada con la giusta intensità….però fin dove bisogna spingersi??!?!…..per adesso la notte dorme tranquillamente e riesce ad allenarsi, a giocare e studiare. Esempio di oggi (anche se estremo): 8-13 scuola, 13-13.45 trasferimento con la mamma, fratellino e panini al seguito per partita torneo; 14,40- 15.30 partenza e arrivo al TC; 15.30-17.00 allenamento con maestro; poi alle 17.30 - 19.00 festa per martedi grasso; poi casa e studio e poi nanna…..e poi……DELLA SERIE SPERIAMO CHE CE LA FACCIA….NOI (compresa mia moglie) E LEI
    Quindi credimi che mi conforti….

  316. max scrive:

    nipa te lo auguro…

    roberto il punto è proprio questo. che valore può avere un torneo under 18?? chi ha 18 anni ed è buono lotta per vincere gli australian open (ma chi ne ha 14 tipo la larcher brito è già 290 nel mondo la trevisan nn è nei primi 1000)…poi il discorso non è neanche su dove potrà arrivare (che le auguro il più in alto possibile) ma su dove potrebbe arrivare altrimenti impostata. ti faccio un esempio: la vaidisova ha un po’ lo stesso problema, cioè le aperture ampie (però ha un servizio, un dritto ed un fisico terrificanti) e gioca solo vincenti. tant’è che quando la vidi per la prima volta a 15 anni pensai che sarebbe diventata da li a breve la nr 1 del mondo (e detto da me che l’anno prima l’aveva previsto per la sharapova pesava come un macigno perchè nn avrei mai voluto che qualcuno diventasse + forte di masha). se tu guardi, il suo problema è che ogni tanto soprattutto nei punti importanti la palla le scappa ma non perchè nn sia forte mentalmente ma è chiaro che sotto pressione o durante uno spostamento con l’apertura ampia è più difficile avere il max controllo soprattutto se tiri a tutto braccio come fa lei. il fatto è che SI DEVE tirare a tutto braccio soprattutto nei punti importanti e questo non ti impedisce di diventare molto buono ma ti impedisce di diventare un FUORICLASSE. detto questo il tempo c’è per migliorare ma perchè bisogna aspettare tanto facendo il triplo della fatica??

  317. andrew scrive:

    Max, fammi la videoanalisi anche di Miccini:

    http://hk.youtube.com/watch?v=Gc5A3zVd_hY&feature=related

  318. max scrive:

    non è un video molto lungo, comunque per quel che si vede posso dire che ha un ottimo timing sulla palla, colpisce molto bene avanti ed in anticipo con dei movimenti non ampi e terminando entrambi i colpi bene sopra la spalla…

  319. Roberto Commentucci scrive:

    Oh, meno male max, ero preoccupatissimo.

    A me quando lo ho vidi (in un filmato della partita con Sanguinetti al challenger di Recanati) era piaciuto un mondo, avevo paura che mi stroncassi pure Miccini…
    (scherzo…)!

  320. adriano moja scrive:

    Max ha centrato il più grande ed attule problema. Apertura ampissima con grande semicerchio, come viene insegnato stilisticamente nelle scuole tennis, oppure un’apertura più breve con movimento velocissimo come usato nel tennis moderno. Proprio questa ricerca dell’apertura più corta porta i bambini, in particolare U10 ad usare un gioco prettamente pallettaro, ovvero poca forza, poi con il passare degli anni il tiro diventa sempre più teso. Il più grosso errore, fatto da moltissimi maestri, è lo spingere i più piccoli a usare tutta la loro forza durante le fasi di scambio, per cercare la profondità.
    Potrà sembrare strano ma un professionista nello scambio usa circa il 70% della propria forza ed il 85%-90% in un winner. usando una forza maggiore perderebbe in controllo, con risultati facilmente immaginabili.
    Mi capita di vedere bimbi che tirano a tutto braccio, fuori controllo, e dall’altra parte l’avversario risponde tranquillamente pallettando vicino la linea di fondo, dopo due,tre o massimo quattro scambi il primo perde forza e precisione ed il pallettaro attacca con un winner.
    Poi il maestro o i genito improvvisati coach del primo, giustifica che l’altro è un pallettaro, e fra un po di tempo perdera tutte le partite. Sbagliatissimo, se ben seguito le sue parabole saranno sempre più tese, ma sempre eseguite ad un 70% della propria forza massima, quindi sempre in scioltezza. Anche perche non stiamo correndo i 100 mt ma una partita che corta che sia durera almeno un’oretta.
    Sempre sul fatto dei U10 che possano partecipare nel campionato U12, nel piemonte c’è un bimbo del 2000 che grazie al nuovo regolamente gioca con gli U10, e facilmente potrebbe anche vincere un torneo di macroarea. Ebbene ho chiesto al padre se dal prossimo anno (deve averne compiuti 9)
    lo fara giocare nei U12, lui mi ha risposto che se non fosse per il fattore campi piccoli suo figlio giocherebbe ancora con i U8. Altro che U12.
    Piuttosto trovo giusta l’idea di far giocare i migliori U10 con ragazzi più grandi all’interno dei circoli, ma questo già lo fanno quasi tutti.

  321. andrew scrive:

    anch’io ero preoccupatissimo, perchè mio figlio ha la stessa apertura “a pendolo” con gomito alto e non volevo che la videoanalisi me la stroncasse…

  322. subcomandante stefano grazia scrive:

    non ho ancora capito bene perchè ma durante un’incursione in altra area del blog sono stato bastonato da chloe e anche da ubaldo e mi son beccato dalla prima,che avevo osato criticare, anche del subcomandante…con la coda fra le gambe me ne ritorno fra i miei ‘companeros’ in cerca di affetto (e lo trovo nelle parole di kill bill e gio92) … offrirei anche l’altra guancia a quella simpaticona di chloe (che sia l’amante di Thomas yancey?) ma dopo quel che è successo a roberto,me ne guarderò bene… ben altra atmosfera si respira qui dove anche se Max ogni tanto parte in quarta e si trasforma in Mad Max, alla fine come dice gio92 e nonostante le gufate di chloe, continuiamo ad andare avanti…Piero-Resta-Con-noi prima o poi si abituerà anche lui a Max-Fiume-In-Piena (cfr il Riassuntone per saperne di più) e quando ci troveremo tutti al Grande Raduno sono sicuro che daremo luogo ad un vero Terzo Tempo di stile rugbystico …

  323. Stefano Grazia scrive:

    io comunque che fra la vita e la morte avrei scelto l’america, sto riflettendo molto e non so più se me la posso permettere,l’america (intesa in senso metaforico) e allora provo ad introdurre un argomento: la ricerca dello sponsor… E’ morale andare alla ricerca di uno sponsor a 10-12 anni? e se si, come si fa? Ovviamente qui nessuno risponderà perchè mors tua,vita mea ma vi confesso che quando leggevo di Agassi che parlando con McEnroe si lamentava (erano i tempi in cui i due lottavano contro la Federazione Americana per via della Davis Cup) dicendo che era tutta politica e invece non dovrebbe essere così, quando leggevo questo non capivo cosa intendevano e pensavo che comunque uno quando è forte è forte e se vince non c’è politica che tenga…Non sapevo, e questo Blog è stato molto istruttivo al riguardo, che in realtà per diventare forte devi conoscere il sistema ed usarlo a tuo vantaggio altrimenti ne rimarrai schiacciato … E a mio avviso anche la ricerca dello Sponsor è politica (come il farsi vedere da certi coaches, conoscere questo e quello,accedere a questo o a quel programma da Bollettieri … dove tra l’altro un coach mi diceva che fra due ragazze/i di pari livello l’IMG sponsorizzava sicuramente il più “good looking” fra i/le due … Della serie Image is Everything (così criticato,così vero).Condannando il più brutto/a a una strada molto più difficile per emergere (Per questo ho la massima stima di una Davenport che da piccola probabilmente veniva trattata come quel personaggio di A Leaugue of their own (Ragazze Vincenti,quel film con Madonna e Tom Hanks e Geena Davis sul Baseball Femminile) che quando le devono fare la foto la fotografa la guarda e sentenzia: grandangolo!Il che mi faceva venire in mente quella leggenda su Berlusconi che quando comprò il Milan faceva campagna acquisti guardando le figurine dei calciatori sugli Albi Panini cercando non solo chi sapeva giocare a calcio ma anche chi aveva le phisique du rol… E’ giusto? No. Aveva ragione? Si (purtroppo).
    E tornando a noi, sto leggendo questi due libri americani (Raising Big Smiling Kids e Taking Your Tennis On Tour e vi sono capitoli dedicati proprio alla ricerca dello sponsor (la ricerca, la preparazione della lettera, la definizione degli obiettivi, l’inclusione di una cassetta o DVD, etc etc…Certo, se sei un Fenomeno, ti vengono a cercare loro ma se non lo sei magari hai anche bisogno dello Sponsor per diventarlo, il famoso fenomeno che tanto fa inorridire atti … Insomma, se non sei Miccini, come fai a trovare tutti sti soldi per scegliere l’America? … altrimenti l’america -anche quella metaforica-rimane lontana,come cantava Dalla:dall’altra parte della luna…

  324. max scrive:

    roberto riguardando la trevisanmi sono accorto anche che quando la palla le arriva un po’ veloce la colpisce spesso molto indietro….

    andrew e adriano state sbagliando e di grosso…. che poi da bambini nella ricerca della forza, prendere ogni tanto (soprattutto sulle palle lente e quindi quando hanno un po’ di tempo) un po’ di “rincorsa” nn sia una tragedia ok siamo d’accordo, ma la forza deve venire dalla velocità di braccio che è quella che poi permetterà di colpire in anticipo, anticipo che oggi è il vero e unico obbiettivo da inseguire. se non si capisce e accetta questa realtà non si arriva a nulla e quando adriano dice che si usa la forza per cercare la profondità sinceramente io non l’ho mai sentito da nessuno. la profondità si trova tirando la palla tesa ma almeno 1/2 mt sopra la rete e/o giocando in anticipo (per cui colpisci la palla d’incontro e 10/15 cm più avanti rispetto a chi l’aspetta….). e giocando con il movimento “corto” si toglie il tempo all’avversario che va subito in difficoltà e hai immediatamente la possibilità di entrare dentro il campo. come si fa a sostenere che questo modo fa si che ci siano + pallettari?? tant’è che anche gli spagnoli l’hanno capito e di regolaristi se ne vedono sempre meno… ma il punto non è questo (ma ormai l’hanno capito tutti) il punto è cosa bisogna fare per rendere vincenti i propri colpi (soprattutto il servizio ed il dritto giocato piatto ed in anticipo) o cmq talmente potenti così da poter prendere in mano il gioco per primi. e la strada è solo una e cioè quella di imparare a far viaggiare la palla!! e qui (ovviamente dopo che la prep atletica ti ha permesso di arrivare come una scheggia sulla palla) solo la biomeccanica unita alla video analisi può venire in aiuto, tutto il resto viene dopo….

  325. marcos scrive:

    berlusconi, quando ha un cavallo vincente, non gli guarda in bocca: donadoni non è mai stato fotogenico (ora è molto meglio), ma se l’è tenuto stretto. gattuso, francamente, fa paura da vicino: eppure pare insostituibile. vito e bondi vi paiono presentabili? eppure son lì…son bruttini, ma son lì!

    quando sei un fenomeno ti vengono a cercare: condivido.

    e sei non sei un fenomeno…speriamo che almeno a caldaro si riesca ad andare!

  326. max scrive:

    stefano stavo rileggendo il tuo post e sai che nn ho problemi a rispondere su qualsiasi tema… come ben sai io ho fatto un’investimento e quindi il ritorno economico ci dovrà essere altrimenti sarà stato un fallimento (imprenditorialmente parlando), ma questo è un discorso futuro. per quanto riguarda gli sponsor invece il discorso è molto diverso, nel senso che un domani sono quelli che faranno la differenza, soprattutto se oltre ad un campione sei un personaggio (io per ora sono fortunato nel senso che mia figlia attualmente è molto carina, e se continua ad assomigliare a mia moglie classica russa alta bionda con occhi azzurri sono sulla buona strada oltretutto io non devo far altro che comprarle dei completini molto carini e “sexy” belle scarpe tute etc….) ma oggi ci sarebbero dei però, molti però nel senso che di fronte ad un’offerta da parte di uno sponsor non calerei le braghe, e dovrei valutare molte cose, ad esempio io non accetterei mai delle imposizioni riguardo alla guida tecnica o atletica a meno che le alternative proposte incontrassero i miei favori. e poi che tipo di proposta? io con il discorso raduni ho indicato la strada maestra e cioè quella di portare a conoscenza degli sponsor un programma tennistico giovanile di livello super professionale mai adottato in italia e forse neanche all’estero, se qualcuno ci crederà bene altrimenti vado avanti da solo, non posso per qualche migliaia di euro adesso mettere a repentaglio la possibilità di guadagnare milioni dopo e se dopo nn si guadagnasse nulla non sarebbero stati quei pochi euro a cambiare la situazione….per finire (poichè la tua domanda era questa) c’è solo una strada per arrivare agli sponsor: lavorare lavorare e lavorare, far vedere cose che nn si vedono tutti i gg e su tutti i campi, mentre sulla moralità mi faccio una bella risata che è meglio di un’articolata risposta e ti fa capire come la penso!!!

  327. Piero scrive:

    In tema di mentalità imprenditoriale, associata alla necessità che il movimento tennistico in Italia cresca in professionalità, vorrei fare un brevissimo commento, usando tra l’altro una similitudine.
    I termini economici “crescita” e “sviluppo” non sono a mio avviso equivalenti. Il primo è strettamente consumistico (aumento di beni e servizi) ed il secondo più ampio, direi sociologico (aumento del benessere percepito). Oggi la migliore delle lavatrici è quella che lava benissimo con poca energia e detersivo. Il miglior risultato possibile? No, direi il miglior compromesso possibile se non vuoi inquinare a dismisura.
    Traslando questo concetto nel tennis io credo che ogni genitore auspichi, per il proprio figlio, la massima professionalità. Ma forse tale ricerca della “perfezione” non richiede NECESSARIAMENTE un grande consumo di risorse. Questa almeno è la speranza delle persone con disponibilità economiche limitate. Ovviamente i soldi aiutano, e se sono utilizzati per una causa nobile non sono lo sterco del demonio. La società non è perfetta, le differenze ci sono, e fanno parte del sistema.

    Leggendo i vari commenti noto che anche su questi argomenti ci sono sensibilità diverse: ed anche parlando con maestri e tennisti di buon livello non tutti sono concordi su quale possa essere il momento giusto per passare dal gioco allo sport e dall’attività amatoriale a quella professionistica. E quando valga veramente la pena, sulla base delle capacità soggettive del giovane, investire capitali o chiedere un prestito in banca per consentire lui di giocarsi delle opportunità vere.
    Paradossalmente io credo che mio figlio di sei anni debba già essere professionale in ciò che fa: concentrarsi, impegnarsi e gratificarsi del risultato ottenuto. Non per la felicità del padre (o almeno non in modo prevalente). Però tento d’insegnargli che quel risultato è principalmente frutto del suo lavoro. Che il tennis è in qualche modo già dentro di lui. Come la corsa, lo sci, il nuoto, il basket. E poi faremo anche altro. La sommatoria di tutta la sua variegata psicomotricità dovrebbe renderlo capace, quando andrà alle medie, d’affrontare le competizioni e di perfezionare, se necessario, il suo bagaglio tecnico. A quel punto spero che avrò individuato l’allenatore giusto per seguirlo in una carriera impegnativa.

  328. stefano grazia scrive:

    Aneddoto: me ne tornavo da Luanda in Italia via Londra e sull’aereo,sui sedili dietro di me, nel tratto London-milan sento parlare 9in inglese) di academies e tennis e allora cerco di dare un occhiata e vedo che sono due con una serie di brochures con il logo di una famosa ditta di abbigliamento… Alla prima occasione dunque mi giro e dico con fare guascone simpatico che al suono della parola magica (tennis academies)non ho potuto fare a meno di origliare e che se stanno cercando qualcuno da sponsorizzare, be’,qui di fianco a me c’e’ il vincitore del Roland Garros da qui a 10 anni … I due per cortesia mi chiedono di elaborare e in 30″ gli racconto il tutto e prima di andar via uno dei due,razza indiana, mi da la sua card,la sua email e mi dicer di scrivergli e mandargli la Bio di Nicky. Guardando sulla card ho notato che era il CEO della Branch in UK.
    Mah…ovvio che poi ci vuole della sostanza, ma sarebbe una bella storia da raccontare ai giornalisti dopo la prima grande vittoria,no?
    Invece piu’ prosaicamente stamattina…uh,a proposito: OGGI NICHOLAS HA COMPIUTO GLI ANNI (stesso giorno in cui nacque anche Bob Marley…One-Love!, anche se lui non lo intendeva nel senso tennistico…)dicevo,stamattina ci siamo trovati a discutere il grande caso del calzino bagnato (e mi e’ venuto in mente quel post di marcos tempo fa…): cioe’ siccome alcuni insegnanti dell’american School invece di congratularci con noi si erano lamentati perche’ andando ad allenarci alle 6.15 del mattino e accendendo le luci dei tre campi li disturbavamo (hanno le case sopra i campi) per non parlare dei nostri schiamazzi (ho un bel timbro di voce), insomma stamane abbiamo deciso di fare la prima parte del training al buio (come all’inizio prima che uno dei coaches ci facesse vedere dove erano le luci) e sul campo da football… arrivati al punto di lanciarci la palla medica da 2 kg questa si sporcava tutta con la rugiada (molto umido,qui) o forse perche’ avevano appena innaffiato…fatto sta che poi per pulirla usiamo il tubo dell’acqua e …tragedia: nicky si bagna la punta della scarpa e comincia una manfrina per via del calzino bagnato, che se lo voleva togliere per asciugarlo,se poteva giocare senza calzino, e ai miei ripetuti no,che non c’era tempo, andava in iperventilazione,panico,isteria…insomma 10-15′ di training rovinato, con lui che si muoveva male, la sua mente ottenebrata e ossessionata dal pensiero fisso…e io inflessibile e crudele a dirgli che no, si allenava cosi’ lo stesso,che era allenamento anche quello, in condizioni ostili, che avevamo solo 20′ di tempo per fare i cesti e non avevamo certo tempo…e comunque il concetto era che si stava “facendo battere da un calzino” …
    Alla fine, siccome e’ un simpaticone e se c’e’ una cosa che mi fa andare in bestia la deve reiterare di continuo fino a sdrammatizzarla, una volta che il calzino non gli dava piu’ fastidio, ad ogni brak ridendo mi ricordava: si,pero’ quel calzino…
    MA SONO COSI’ ANCHE I VOSTRI????

  329. max scrive:

    scusa piero mi dispiace doverti leggere e risponderti ancora ma quando leggo (parole tue):”Io però l’ho fatto, ciò di cui si parla, in altri sport. Anni fa, ad esempio, mi sono “improvvisato” personal trainer di un lunghista che da 5.40 in tre anni è arrivato a 6.92.” ecco qui il mago lo fai tu. Vedi come dici tu in altri sport io non ho migliorato un atleta ma decine di atleti ed i miei atleti non avrebbero potuto essere a livello nazionale sono stati e sono a livello nazionale europeo e mondiale. ma questo non mi ha fatto entrare nel tennis (o in qualsiasi altro sport) improvvisandomi trainer e sentenziando cosa poteva essere giusto o meno cosa servisse e no dicendo esattamente l’opposto di quello che dicono i migliori coach del mondo e la scienza. vedi piero è vero che ognuno deve assolutamente poter dire la sua opinione ma è anche vero che l’intento di questo blog è quello di informare chi si addentra nei meandri sconosciuti del tennis agonistico ma quando intendo informare non significare improvvisare significa far conoscere quello che fanno i top (accademie coach prep atletici etc). è come per adriano quando dice ad andrew che le ampie aperture non sono un problema anzi….il caso vuole che in italia da poco tempo e solo da pochi sono condivise certe idee (video analisi gioco aggressivo, colpi piatti, lavoro focalizzato su servizio e dritto, prep fisica, allenamento e programmazione su superficie veloce etc ), e quelli che conosco io sono piatt, sartori, e l’accademia vavassori. bene i risultati di queste persone sono: ljiubicic (piatti) nr 3 al mondo seppi (sartori e partendo dall’essere uno dei meno talentuosi) nr 47 bolelli (vavassori con cui è cresciuto e rimanendoci fino a 18 mesi fa quando era nr 110) nr 53. e si noti che questi due ultimi in realtà sono i veri top giocatori italiani dato che volandri e starace la classifica ce l’hanno sulla terra battuta!! in più questi risultati sono arrivati solo grazie al lavoro svolto negli ultimi anni perchè quando i due erano giovani certe conoscenze e teorie in italia nn erano ancora state applicate e poichè queste teorie si basano principalmente sul lavoro svolto in tenera età fate vobis…..

  330. Piero scrive:

    Qualche giorno fa passeggiavo in centro ed ho scorto un giovane che aveva una maglia con su scritto:” Difendi il tuo simile, distruggi tutto il resto…”.
    Se lo incontro nuovamente gli chiedo dove l’ha comperata. Quel ramo dev’essere un buon business…

    p.s. Ai referenti del presente blog, pregasi cambiare il nome, visto che “Genitori e figli” pare essere tema illegittimo…

  331. Enzo Lo Iacono scrive:

    Perfettamente d’accordo con Max sulla necessità di ” togliere il tempo” all’avversario ecc. ecc.
    Ho visto il video suggerito da Roberto e devo dire che anch’io sono molto perplesso sull’equilibrio dinamico del ragazzo. Bisognerebbe approfondire meglio per capire se si tratta di lacune sulla ricerca dell’equilibrio o se è colpa dell’apertura troppo ampia. Una cosa però l’ho vista bene: non ha una corretta accelerazione finale del colpo (sembra che il finale sia intorno al 35% del timing complessivo, invece nei modellii prestazionali è del 12 - 20%). Magari tentando questa accelerazione potrebbe trovare l’impatto prima e quindi ristabilire il baricentro che va spesso indietro.
    Ma noi siamo scienza, non fantascienza………..
    Sul tipo di apertura direi che anche se va bene sui colpi “normali”, credo che lo penalizzi molto quando c’è la necessità di accorciarla su palle veloci.

    A proposito di sponsor:
    Ricordo che Seby già da due anni è sponsorizzato da una multinazionale nelle sue trasferte e devo dire (come ho già scritto in precedenza) che non ho avuto grandi difficoltà a trovarla.
    Ma voi, ci avete provato?

  332. Enzo Lo Iacono scrive:

    Per Stefano:
    Gli allenamenti migliori per l’aspetto mentale li faccio nelle giornate di forte vento, anzi utilizzando le palle mid (ancora più leggere) e ricordo ai miei allievi che il vento (in quel caso) può essere amico o nemico; dipende solo da loro!
    Ti ricordi la storia della partita che ho fatto terminare a Seby con le corde rotte?

    La settimana scorsa, durante la semi del torneo regionale di accesso ai famosi U12, Seby ha spezzato sul punto del 3/2. Nel cambio campo, dopo essersi seduto, mi ha lanciato uno sguardo (cosa strana) indicandomi la racchetta con le corde spezzate. Ho capito che mi chiedeva di continuare con quella. Chiaramente io ho fatto un segno di diniego. Al termine della partita, quando gli ho chiesto perché gli era balenata in testa l’idea di continuare con le corde spezzate, mi ha risposto: “Anche se non controllo bene, il mio avversario impazzisce perchè la palla esce dalla racchetta in modo imprevedibile!”
    MISSIONE COMPIUTA……pensa positivo!
    Quindi, Stefano, …..continua con i calzini bagnati! (he he he scherzo!)

  333. stefano grazia scrive:

    Allora, qui nonostante Mad Max da tempo voglia farmi le scarpe, il Coordinatore Incaricato sono io (anzi, sono anche Chairman per acclamazione) e quindi, Piero, tu puoi restare e scrivere quello che vuoi ed andare d’accordo con chi vuoi cosi’ come Mad Max puo’ continuare a farti la punta ogni volta che lo ritiene opportuno…e’ il Blog,bellezza!,parafrasando la cewlebre battuta sulla Stampa. Saranno gli Utenti a decretare chi ha ragione,chi e’ piu’ simpatico,chi e’ un folle scatenato (e su questo non c’e’ dubbio che Mad max un paio di nominations se le e’ gia’ accapparrate). Max dice tante cose giuste ma vaneggia quando dice che lo scopo di questo blog e’ informare e quindi non si possono dire sciocchezze … E’ chiaro che dipende dai punti di vista: ogni tanto si accapiglia anche con Enzo o Stefar e poi fanno la pace o meglio trovano un punto in cui concordano e via cosi’…dimenticando come e’ giusto che sia che tre posts prima si erano scannati su altro argomento …Lo stesso succede con altri, fra di noi,etc…Insomma, basta con quell’aria e tono da cane bastonato: te l’abbiamo detto piu’ volte e te l’ha detto anche Max: continua a scrivere, divertiti, raccontaci…qualcuno ti dara’ ragione, qualcuno no, ma insomma, si va avanti,senza fare le vittime se ci si becca dei rimpalli e senza esaltarsi troppo se qualcuno si dichiara d’accordo… Se ti puo’ interessare a me interessano i tuoi spaccati personali e posso anche essere incuriosito da questa tua decisione di puntare sulla POLIVALENZA che di per se’ potrebbe anche essere una cosa giusta (nel mio piccolo a me dispiace non avere il tempo per far fare a mio figlio uno sport di squadra mentre vorrei far fargli fare un’ora o due di yoga alla settimana…)Devo anche dire che fino a che hanno meno di 9-10 anni, la POLIVALENZA dovrebbe essere obbligatoria, dal lancio del giavellotto (eheheh,battuta per max e gc) al gioco degli scacchi…Nicky giochicchiava a calcio,nuotava 2 volte a sett,faceva golf,sci e suonava anche il piano che non c’entra con lo sport ma fa bene al cervello…
    Dopo, diventa davvero una questione di tempi visto che comunque a scuola ci devono andare, i compiti li devono fare e sollazzarsi un po’ in panciolle con gli amici sciagurati un po’ gli tocca…(sciagurati nel senso che non giocano a tennis,ovvio)

  334. max scrive:

    stefano effettivmente lo scopo iniziale del blog forse non era questo, ma dal momento in cui ci sono persone che non sono solo interessate a condividere le proprie esperienze ma sono interessate soprattutto a come fare per districarsi in questa giungla ed a conoscere le strade più giuste (per quello che si sa, altrimenti bisognerebbe telefonare in paradiso!!) per poter dare il meglio ai propri figli mi sembra impensabile che si possano far passare certi messaggi. poi ovviamente dal momento in cui esistono le due versioni e poiche sono tutti maggiorenni e vaccinati ognuno potrà fare le proprie scelte..

  335. Stefano Grazia scrive:

    ENZO sul gesto di diniego a Piccolo seby durante il Match: a-aah! Ti ho beccato in flagrante coaching: allora ha ragione Tropiano!!!!
    Scherzi a parte,vorrei tornare sulla VIDEO(PSICO)ANALISI che tanto fa infuriare Max: premesso che non voglio fare DISINFORMAZIONE e che fin dall’inizio mi sono professato a favore con decine di posts anche vecchi di mesi, la cosa che mi e’ venuta in ,ente mentre ero infilato in un GO SLOW nigeriano e’ stata questa (lo so,e’ una provocazione,ma secondo me degna di riflessione):
    Vi ricordate Jo Montana? E’ stato indiscutibilmente il piu’ grande QuarterBack della storia della NFL (poi si puo’ anche discutere che Cassius/Ali’ non sia stat oil piu’ grande nella Boxe, Pele’ nel calico e Federer(eheheh) nel Tennis ma tant’e’…) Eppure Jo Montana alla Videoanalisi non era perfetto, non aveva il braccio migliore, non aveva chissa’ che fisico,non era il piu’ veloce. Cosa aveva,dunque,Jo Montana? (avete notato: sembro sempre di piu’ nikolic nel mio eloquio…)
    Aveva che vinceva le partite,ecco cosa aveva Jo Montana.
    Ecco, non vorrei che poi si dimenticasse,nel valutare Martina Trevisan o Miccini, che magari loro le partite le vincono rispetto ad altri che magari sono perfetti allo specchio ma quelle partite non le vincono.
    (si,max, ho capito: chissa’ cosa avrebbe fatto Joe Montana se fin da piccolo avesse usufruito dei vantaggi della videoanalisi e,come disse il don abbondio del tennis, alla fine poi chi ce l’ha ce l’ha e chi non ce l’ha, picche…pero’ ripeto: pur professando di credere alkl’utilita’ della videoanalisi e pur usandola (e volendola estendere anche alla Analisi dei Comportamenti Caratteriali: fate rivedere come si e’ comportato da sciocco isterico delinquente vostro figlio quel tal giorno e magari si vergognera’ al punto da non rifarlo per un po’ di tempo), pur professando tutto questo, e da medico e quindi in un modo o nell’altro da uno che ha studiato anche medicina dello sport,fisiopatologia, biomeccanica e fisiognomica (che c’entra? Suonava bene), insomma, alla fine quell che continua a contare piu’ di tutto e’ l’ANIMAL che uno ha dentro, l’ISTINTO (IL CUORE,LA TESTA)… Because Tennis, scusate se continuo a citare Safin, Everybody Has.

  336. max scrive:

    stefano, il football è uno sport di squadra e oltretutto nn continuo (perchè a turno giocano difesa e attacco) e quindi poco stancante (il quarterback meno ancora) e quindi anche un movimento non perfetto (che per spingere alla stessa maniera di uno fatto bene deve far molta + fatica) per una decina di lanci prima di riposarsi regge. in + e cosa basilare gli altri quarterback facevano esattamente gli stessi suoi allenamenti (chi + chi -) al contrario di chi ora nn fa video analisi che sarebbe l’unico rispetto ai primi del mondo. il tennis al contrario è uno sport individuale dove x tre ore e più devi martellare con precisione e se nn sei prefetto in tutto man mano diventi meno potente preciso etc etc.. stefano mi meraviglio che tu abbia fatto un paragone simile!!!

  337. daniele riva scrive:

    Buonasera a tutti.M
    Mi sa tanto che qui tra un pò si dovrà intervenire con l’elmetto e l’armatura ! !
    Visto che abbiamo tutti la prole coetanea chiedevo se qualcuno può aiutarmi in questo problema.
    Accade che da qualche tempo, alla fine della lezione di tennis, Riccardo, pur non lamentando fastidi particolari, si siede in macchina e dopo il quarto d’ora di viaggio verso casa, lamenta un dolore ai talloni così intenso da non riuscire nemmeno a scendere dall’auto! !
    Visto che la cosa si è ripetuta più volte abbiamo tentato di ovviare al problema cambiando svariati modelli di scarpe, con risultati nulli.
    Abbiamo già consultato il medico che ha detto che trattasi di inconveniente legato alla crescita e si dovrebbe risolvere con talloniere di silicone e riposo.
    Qualcuno di voi ha avuto esperienze simili ? ? ? Se mi poteste aiutare ve ne sarei grato.

  338. stefano grazia scrive:

    Daniele Riva:
    ho lo stesso problema con Nicholas. Welcome on board! Talloniere di silicone si, riposo…mah! Il caso di mio figlio sembra meno grave di quello del tuo perche’ confesso ogni tanto penso che ci marci un po’ (perche’ gli viene in mente quando fa comodo a lui) e in piu’ rifiuta di mettersi le talloniere e anche di mettersi a riposo (credendola una punizione!!!) … ma certo, un po’ di riposo farebbe bene. Io poi vorrei fargli fare un MRI (risonanza), tanto per stare certo…Colgo l’occasione per ritornare a quel che si diceva con ENZO: dopo il calzino bagnato (e i talloni) oggi era la volta delle mutande strette…al che ho avuto l’ennesima epifania, quella per cui forse e’ vero che i Genitori Non dovrebbero MAI allenare i Figli, perche’ alla fine i Figli finiscono per odiarli e farsi odiare… speriamo di essere superiori…
    MAX: cavolo, non essere un precisino filisteo pedante: il paragone non era con il football (anche se ammetto che lo stesso discorso fu fatto per Doug flutie,un QB di 178 cm, ovviamente molto meno vincente e famoso di Jo Montana, ma che aveva le stesse caratteristiche,quelle di far vincere la squadra), era un discorso piu’ in generale…Siccome,fortunatamente,il Tennis non e’ una gara di tuffi o di pattinaggio artistico e non si vince grazie al giudizio delle palette dei giudici, non vorrei che alla fine si giudicasse un giocatore solo per quello che ci fa vedere in fatto di biomeccanica alla videoanalisi e ci si dimenticasse che lui quella partita poi l’ha persa… L’ho anche detto: sono d’accordo con voi, non voglio fare disinformazione, la mia e’ quasi una provocazione, ma non passero’ mai fra le schiere degll’Integralisti Videoanalitici se uno non fa tempo a dire : si,la videoanalisi,pero’… che subito viene squalificato a vita.
    Quello che volevo timidamente dire,insomma, e’ che non necessariamente il migliore alla videoanalisi sara’ anche il migliore sul campo.
    Voglio dire: da come l’hai massacrata alla videoanalisi,non si capisce bene perche’ Martina Trevisan stia ancora perdendo il suo tempo a giocare … magari ha altre qualita’…
    Strumento utile,necessario ma sempre complementare,la videoanalisi…Tra l’altro,suppongo, che ci voglia anche chi sappia poi analizzare…Anche se mi sembra di aver capito che sia importante (fondamentale) che l’Atleta si guardi e capisca da solo e quindi sarebbe importante a tal fine vedersi immediatamente dopo le riprese e ritornare sul campo e provare a correggersi…Cioe’ fare le riprese e rivedersi direttamente al computer sul campo…
    Un altro aspetto importante della videopsicoanalisi dovrebbe poter essere rivedere il match NON solo per la biomeccanica ma anche per la strategia…Ma qui ho qualche dubbio pratico: il TEMPO. Arrivo a casa alle 19-20 e mio figlio dovrebbe ormai gia’ andare a letto visto che ci alziamo alle 5.30…ma volete che io arrivi e ci mettiamo subito a parlare di tennis e a vederci un suo bel video di biomeccanica piuttosto che,magari, una puntata di LOST o 24? (ne’ l’uno ne’ l’altra,si mangia insieme e si va a letto,per la cronaca)
    Quindi il discorso e’ che bisogna cominciare a pensare in termini QUALITATIVI e dedicare UN GIORNO della Settimana alla Videoanalisi…

  339. Percy scrive:

    X Daniele
    Anche mia figlia oggi quattordicenne molto impegnata nel tennis ha sofferto di “tallonite” tra gli 11 e 12 anni. Proprio nel periodo di crescita. Abbiamo affrontato il problema che è durato un anno e mezzoi usando sempre e dico sempre le talloniere anche nelle scarpe non da tennis. Meglio quelle avvolgenti, mi sembra si chiamino tulip o parola simile che vengono vendute solo nei negozi di medicali. Quelle in silicone che si trovano anche al supermercato le usavamo nelle scarpe da passeggio. Nei momenti più acuti spesso legati ad allenamenti su superfici diverse dal solito siamo ricorsi a trattamenti intensi col laser.

  340. Enzo Lo Iacono scrive:

    Per Daniele:
    I dolori al tallone, come puoi leggere, sono spesso legati alla crescita, quindi non ti preoccupare. Piuttosto, in questi casi la visita non dovrebbe essere dal pediatra, ma dal medico sportivo. Quest’ultimo, infatti terrà conto degli svantaggi del “riposo” per chi svolge attività sportiva di un certo tipo. Anche Seby, qualche settimana fa ha sofferto al tallone anche zoppicando. Il medico mi ha prescritto delle placche di silicone che ho inserito sotto la solettina. Seby, pur continuando ad allenarsi (sul duro), non ha più avuto problemi (per ora). Io comunque ne ho approfittato per fare una ricerca sulle migliori scarpe da tennis a livello di conmfort e alla fine gli ho preso un bel paio di Asics Gel Revolution, che mi sembrano attualmente le migliori.

    A proposito di genitori:
    mia moglie mi ha raccontato di scene a cui ha assistito durante e dopo una partita del torneo di selezione Under 10 di Reggio Calabria:
    Cose folli!!! (quasi da fare una statua d’oro a Tropiano) Altro che cenno di diniego. Meno male (ritiro la statua d’oro a Tropiano) che si tratta di casi sporadici!

  341. Piero scrive:

    Sulla polivalenza dello sport proposto ai figli parto da una considerazione di fondo: abolirei la scuola dell’obbligo ed introdurrei lo sport dell’obbligo. Le motivazioni sono articolate, e mi fermo qui.
    Per un genitore che voglia fare del proprio bambino un atleta prima, ed un campione poi, credo che l’obiettivo principale debba essere quello di convincere il giovane a trascorrere la maggior parte del proprio tempo… a fare sport. E perché questo avvenga tale scelta deve essere comunque associata ad un divertimento. Non solo in giovane età. Teoricamente anche un campione si dovrebbe sempre divertire… Per cui, a mio parere, professionale è il metodo, fin dall’inizio, ma giocosa è l’essenza della vita d’un atleta. Sempre.
    La polivalenza l’ho osservata quanto mi sono allenato, con pochi riscontri, nel decathlon. Scoprendo cosa significa essere veramente rigorosi, metodici, ed assolutamente innamorati dell’atletica. Anche se poi i risultati veri arrivano quando (…).
    Spesso capitava, facendo parte d’una squadra d’atletica, che per coprire certe gare il decatleta dovesse fare il jolly, e piegarsi alle esigenze del caso scendendo in pista o in pedana nelle circostanze più sfavorevoli. Ebbene era rarissimo vedere un decatleta che, in tali frangenti, non arrivasse perlomeno vicino al proprio primato personale. Riuscendo comunque a racimolare qualche punto. Ed io credo che il segreto fosse la maggiore “intelligenza” sportiva. Dove con questo termine intendo essenzialmente “capacità d’adattamento”.
    Poi del tennis si potrà dire che le condizioni di gioco sono atipiche, e le strategie competitive particolarmente complesse. Lontane da quelle dell’atletica. E che il tennista non può concentrarsi solo su di sé ma deve agire contro l’avversario. Fino al punto che alcuni campioni del tennis sembrano quasi perdere i connotati degli esseri umani. Non so come dire… diventano il tennis stesso. Ne interiorizzano gli stati di crisi ed euforia. Della serie…. “ne rimarrà uno solo”. Un maestro m’ha detto che trattasi di “pura sofferenza”: se alla distanza fosse vero Mati farà il pallavolista.
    Però banalmente io credo che rinforzare i quadricipiti femorali d’un bambino facendolo sciare per quattro - sei ore consecutive, senza che lui si senta stressato dalla monotonia dell’allenamento, possa essere perlomeno uno dei metodi aggiuntivi possibili. Fare il test per la forza esplosiva elastica, o gli step-skip test, è noioso: non è forse meglio chiamarli… “vieni a correre con il papà, che facciamo salto in alto e lanciamo il giavellotto”? E poi saltiamo giù dalle gradonate?
    Nei giovanissimi lo spirito d’emulazione è un volano formidabile. Ma funziona con i genitori, al limite con i fratelli… E qui ritorniamo al discorso del rapporto “genitori e figli”. Non vorrei ripetermi.

    Per Daniele:
    es. Nel salto in alto si convive con telloniti ed affaticamenti tendinei… posso suggerire il riposo e la crioterapia? E poi darei un’occhiata alla postura della schiena ed al modo in cui i piedi appoggiano per terra…
    Controllerei se le gambe sono lunghe uguali, e se le spalle sono alla stessa altezza…

  342. roberto p. scrive:

    per Daniele: mia figlia è del ‘97 ha sofferto di questo problema fino a che non le abbiamo fatto fare due solette studiate specificamente sui suoi piedini, differenti le problematiche dei due talloni, differenti le solette; ogni tre/quattro mesi le solette vanno rifatte perchè si “scaricano”. Non si usano solo per il tennis ma anche per la prep. atletica o per il passeggio.
    Ci è stato consigliato da un medico sportivo dopo accurata analisi, in collaborazione con un laboratorio ortopedico.
    credo si tratti (non mi ricordo bene ma se vuoi mi vado a ripescare la diagnosi ) di una patologia piuttosto diffusa nei mini atleti, forse ci potrà aiutare Stefano

  343. Enzo Lo Iacono scrive:

    Sante parole Piero, …….. sante parole!

  344. max scrive:

    stefano qui nn si tratta di essere degli integralisti. la video analisi fa si che tu facca il movimento biomeccanicamente migliore e questo fa si che la palla vada al 100% della tua forza, in caso contrario andrà al 70-80-90% ma nonper questo non si posso giocare certamente però non raggiungi il tuo top. in certi casi (come la trevisan) i problemi aumentano perchè colpisce spesso la palla molto dietro quindi ad una minor potenza si aggiunge la mancanza di anticipo. poi certo se è una che nn sbaglia mai una lottatrice etc etc riesce a tenersi a galla soprattutto sulla terra ma tra le prime 10/15 non ci arriva di certo!!! perchè il problema sta tutto li, la differenza che c’è tra le prime 10 e le altre, differenza che sta tutta nella perfezione della tecnica che permette di tirare tutti i colpi al 100% delle prprie possibilità, nella massima efficacia di ogni proprietà fisica (che serve per giocare a tennis), quindi non solo l’esplosività piuttosto che un’altra cosa ma di tutte le proprietà sviluppate al 100% oltre alla max concentrazione etc etc etc. detto questo io quindi non sono un’integralista della video analisi io sono un integralista sul fatto che per arrivare nei primi 10 è necessario fare tutto quel che serve al top e quindi anche la video analisi che è solo una delle molte cose necessarie anche se forse pensado al futuro è insieme alla prep atletica una delle cose basilari per poter fare quel famoso salto di qualità

    piero sono d’accordo con te quando dici che lo spirito d’emulazione è basilare sui giovanissimi e anche sul fatto che funziona molto con i genitori e questo è forse il posto dove si sono incontrati quelli che maggiormente l’hanno capito. detto questo però (e per fortuna) i figli indotti e seguiti nel tennis (in questo caso) migliorano così in fretta che ben presto superano i genitori ed ecco perchè è necessario l’approdo in un’accademia luogo dove potranno prendere come riferimento uno sempre più forte preciso etc. nel mio caso quando ho portato mia figlia alla vavassori innizialmente ha cominciato a guardare tutti perchè vedeva che tiravano forte poi man mano ha incominciato ad accorgersi di chi tirava solo forte fino scegliersi la sua preferita che nel suo caso è giulia remondina nr 400 wta giocatrice tra l’altro ultra moderna che gioca veramente bene tirando sempre a tutto braccio ed in anticipo.

  345. Roberto Commentucci scrive:

    Max, non voglio assolutamente fare polemiche con te, anzi concordo con tutto quanto dici a proposito dell’importanza della biomeccanica, dei gesti corretti e della massimizzazione della forza, etc., etc.,.
    E lungi da me l’idea di mandare un messaggio diseducativo a quanti ci leggono, ora che finalmente anche in Italia si iniziano a diffondere le idee più aggiornate in campo tecnico.
    Stefano può confermare che il sottoscritto è stato uno dei primi, su questo blog, a sottolineare l’arretratezza del know-how tecnico italiano come la fondamentale causa della mancanza di campioni nel nostro paese.
    E quindi viva la videoanalisi.
    Detto questo, ho visto giocare Giulia Remondina dal vivo, mentre Martina Trevisan l’ho vista solo nello spezzone che ho postato.
    Ebbene, sono pronto a scommettere una cena (pagabile fra qualche anno) che Martina Trevisan andrà più lontano di Giulia Remondina, che pure ha numeri per diventare un’ottima giocatrice.
    In conclusione, sono d’accordissimo con te e con la tua visione, ma sono d’accordo anche con Stefano quando dice che i fattori determinanti sono ANCHE altri.
    Non tutti i top ten e le top ten hanno gesti biomeccanicamente straperfetti. Vogliamo parlare del rovescio di Sampras? O del diritto di Ljubicic? o di quello di Edberg? O del rovescio di Canas?
    Altre volte, misteriosamente, i difetti tecnici diventano pregi: prendi ad esempio il diritto di Ferreira, che ha vinto per anni sul veloce con un’apertura amplissima, o quello di Magnus Gustaffson… Sono convinto che questi giocatori, se da giovanissimi fossero stati imprigionati rigidamente nei binari della biomeccanica, non avrebbero raggiunto gli stessi risultati. Insomma, senza che questo diventi un’alibi atto ad ingenerare lassismo e poca precisione nei maestri, a mio avviso esiste la biomeccanica, ma esiste anche la biodiversità… In altre parole, qualche volta dei gesti “personali” e non del tutto coerenti con i binari rigidi della biomeccanica ottimale sono proprio i punti di forza del giocatore.
    E quindi diventa importante anche la scelta del “margine di tolleranza”, l’entità dello scostamento tollerabile dal sentiero ottimale, che varia da atleta ad atleta. E’ forse per questo che è così difficile costruire un campione: trovare il giusto trade-off tra standardizzazione e personalizzazione.

  346. Piero scrive:

    Quando il tennista di cui sopra m’ha detto che il tennis “faceva soffrire”, e che non era felice che suo figlio seguisse le sue orme, ho pensato alla “paura”. Tipo Lendl che era il “pollo”… poi ad un certo punto ha iniziato a vincere, e non ha smesso più. Il tema delle paure è al centro dei miei ragionamenti su mio figlio e lo sport. Le paure (della diversità) sono la nostra vera ossessione.
    Recentemente ho deciso di cominciare ad occuparmi anche di sport integrato (ragazzi normodotati insieme ai diversamente abili). E ciò perché il mio ex allenatore d’atletica, quello ritenuto in regione il massimo esperto nel settore, lavora su questi progetti da anni. Credo che ci sia molto da imparare.
    Qualcuno di voi ha fatto una riflessione sul caso di Oscar Pistorius? Cosa c’entra con il tennis? Mi chiedo: ma il concetto di “braccetto” non è pura “paura”? E quali sono gli atleti più in grado d’insegnare ai giovani cosa significhi “andare oltre le proprie paure”? Per trovare soddisfazione anche nella sconfitta, quand’è figlia del massimo impegno. Uno stage che farò fare a Mati sarà sicuramente legato allo sport assieme ai disabili: deve capire cosa significa soffrire veramente…

    Alcuni genitori in questo blog hanno mirabilmente parlato di questo: perdere vincendo. Forse il tennis italiano ha anche bisogno di qualche iniezione di fame, e di freddo, e di malattia. Vi parlerei della paura che abbiamo preso quando (ormai quasi due settimane fa) mio figlio s’è stupidamente fatto male sciando, contro una rete di “protezione”, che lo ha praticamente sfigurato per una settimana. Ma senza danni. Oggi è praticamente guarito. Ed ora abbiamo dei nuovi fantasmi nella sua testa…
    M’hanno tutti rincuorato: sono cose che succedono. Ma sono stato io a spingerlo a “buttarsi”
    Quanti dubbi abbiamo, noi genitori “vaffantennisti”…

  347. Enzo Lo Iacono scrive:

    Premetto che studio ed approvo totalmente l’attenzione rivolta alla biomeccanica dei movimenti.
    Sottolineo anche (se ce ne fosse bisogno) che la biomeccanica è una scienza.
    Ma sostengo anche (come dice Roberto Commentucci) che uno studio per perfezionare i movimenti più idonei ESCLUSIVAMENTE utilizzando i canoni della biomeccanica andrebbe bene in sport come il salto in alto (per dirne uno).
    Il tennis è tutt’altra cosa.
    Esempio:
    Fuori da ogni dubbio che il dritto migliore e più efficace è quello giocato in square stand (affiancato), ma spesso i giocatori sono costretti, per vari motivi a giocarlo in open stand. Qualcuno addirittura lo predilige.
    Questo significa che nel tennis, per i motivi che credo nessuno possa spiegare(si potrebbe chiamare in paradiso) non esiste una scienza esatta ed i canali di tolleranza devono essere tali da lasciare ampi personalismi agli atleti, probabilmente limitandosi a guardare il risultato e l’efficacia del colpo, piuttosto che la gestualità.
    Quindi (dando ragione a Roberto) non vorrei che (come spesso succede in Italia) “standardizzazione” non sia stata sostituita dalla parola “biomeccanica”, continuando imperterriti sulla stessa strada.
    Con questo voglio anche specificare che l’atleta debba “conoscere” e provare i movimenti biomeccanicamente più corretti per costruirsi nei primi anni di allenamento quella famosa valigia piena di informazioni motorie, in attesa di essere in grado di scegliere da solo quelle che ritiene più idonee.
    Per la serie, più ne sai e meglio è!

  348. Enzo Lo Iacono scrive:

    Help:
    Qualcuno mi sa dare impressioni e commenti sui centri federali estivi?

  349. max scrive:

    no no no!!!!! roberto andiamo per gradi

    sul fatto che la trevisan possa arrivare + lontano della remondina potrebbe anche essere ma ricordati che se ciò accadrà sarà solo per motvi di salute. infatti qualche anno fa giulia ha avuto una malattia molto grave per cui nn si sapeva neanche se avrebbe potuto riprendere a giocare e per un anno ha dovuto “allenarsi” tenendo sotto controllo con un apparecchio il cuore che quando superava un certo numero di battiti suonava. in realtà non poteva allenarsi mai oltre 10 minuti di seguito. inoltre questa malattia le ha rallentato di molto la crescita ed ora che ha 18 anni in realtà fisicamente ne ha 15/16. dopo questo problema la famiglia ha preferito non farla lavorare pesantemente a livello fisico e quindi…. e d’altronde è comprensibile. inoltre non è che sia cresciuta a video analisi o a livello pro.

    per quanto riguarda il resto nn sono per nulla d’ccordo con quanto dici, nel senso che i tuoi discorsi andavano bene fino a qualche anno fa (si perchè chi ora ha 16/17/18 anni ha lavorato con i metodi validi 10 anni fa ma obsoleti al giorno d’oggi, figuriamoci quindi quando parli dei campioni che di anni ne hanno 25/30)) mentre ora ti garantisco (ma i risultati si vedranno tra 10 anni..) che è tutto totlmente diverso!!!

    p.s. non ho mai pensato che tu volessi fare disinformazione anzi, ma il problema è che molte cose nella realtà e nella specificità le sanno 20/30 persone al mondo, gli altri pensano solo di saperle….

  350. kill bill scrive:

    L’intervento di Roberto tocca a mio avviso quello che dovrebbe essere uno degli aspetti fondamentali per un tecnico, quello di capire la differenza tra tecnica, adattamenti personali ed errori.
    Ogni tecnico ha un suo modello di riferimento ideale ma poi deve fare i conti con le capacità dell’allievo e con le sue caratteristiche fisiche e mentali per riuscire a raggiungere il massimo dei risultati.
    Nel processo di crescita si deve correggere gli errori ma non snaturare il gesto perché solo la naturalezza può renderlo efficace.
    E qui la parte più difficile : riconoscere quelli che sono gli adattamenti personali positivi da quelli negativi ( errori ), quelli cioè che , anche se al momento sembrano dare dei risultati, diventeranno limitanti la prestazione.
    Anche dal punto di vista mentale è la stessa cosa.
    Per riuscire a capire quando intervenire e correggere o tollerare certi movimenti e certi atteggiamenti senza far danni ci vogliono anni ed anni ed anni di esperienza e di notti passate a farsi domande ( magari a vedere le riprese del giorno ) e a mettersi in discussione.
    Non bastano i corsi della Fit o PTR …… che sono utili come punto di partenza , ti insegnano un metodo di lavoro e i fondamenti della tecnica ma serve sopra tutto un ”robusto” percorso professionale di alto livello ed una grande esperienza.
    Se non la si ha conviene attenersi al manuale e non far danni.

  351. gio92 scrive:

    Per Enzo
    a proposito dei Centri Federali Estivi, l’anno scorso mio figlio è stato a Tremosine , prima esperienza da solo.
    Lati positivi ; posto bellissimo, attenzione da parte dei maestri/istruttori ottima (5/6 bambini x istruttore da controllare , attenzione non in campo a giocare) , prezzi molto competitivi. Mio figlio si è divertito un mondo.
    Lato negativo ; a tennis si gioca solo due ore al giorno…….

    Sarebbe perfetto se solo si giocasse un (bel) po’ di più a tennis e magari con maestri un “filino” più dediti all’agonismo. Se , invece, la componente tennis non è al primo posto nelle vostre aspettative lo ritengo da non mancare assolutamente.

  352. stefano grazia scrive:

    Mi fa piacere avere scatenato alcune importanti riflessioni da parte di roberto,enzo e kill bill (ovviamente subito controbattute dal VideoIntegralista del Lago d’Iseo - SCHERZO!!!)…il fatto e’ che Mad Max e’ cosi’ convincente che quasi mi aveva fatto sentire in colpa per non aver fatto un po’ di videoanalisi l’altroieri… Scherzi a parte, il merito di Max e’ comunque di avermi inculcato il dubbio di non averne fatta abbastanza (la fa soprattutto quando va da Bolletta ma e’ una cosa che ci siamo ripromessi di fare regolarmente ma forse non nel senso che maggiormente intende Max e forse piu’ nel senso che intende Enzo…comunque vediamo…Devo pero’ dire che alcuni guru della videoanalisi non mi convincono moltro anche perche’ uno di questi, qualche anno f, saputo che io andavo da Bollettieri (l’avevo contattato non ricordo bene per cosa), mi scrisse via email chiedendomi di dire che ero mandato da lui, che cosi’ gli pagavano un bonus (io era 10 anni che ci andavo gia’ e per conto mio)…mah! Capisci che uno che si sattacca al misero 10% o forse meno di un bonus su uno che neppure ce l’ha mandato lui, quando si mette a fare videoanalisi mi da l’idea che lo faccia per cavalcare la moda del momento e fare qualche soldino e non perche’ ci crede cosi’ tanto…Insomma, speriamo che non sia anche la Videoanalisi semplicemente un business che il Maestro piu’ moderno rispetto al Buon Pierino ma anche lui piu’ di lui o semplicemente rispetto a lui col cuore a forma di salvadanaio, tenta di venderti… In un mondo ideale la Videoanalisi dovrebbe essere gia’ compresa nel prezzo,non un servizio a parte (ovviamente da Bollettieri se lo possono permettere)…nel mio piccolo mondo la vedo come strumento che deve essere usato personalmente dal Genitore Coach e dall’Atleta stesso piu’ che un servizio esterno come mi sembra di aver capito (ma forse ho capito male) lo intende Max…e si certo, anche dal tuo vero Coach personale,se ce ne hai uno, ma non da uno che prima ti fa la lezione normale e poi ti dice: vedi,ci sarebbe anche,per un piccolo extra in piu’, la lezione con gli audiovisivi… Questo mi disturberebbe abbastanza,questo sarebbe l’altro aspetto del fenomeno che mi darebbe fastidio…Per il resto non vedo come i piccoli distinguo che un po’ tutti abbiamo fatto si scontrino o inficino la assoluta fiducia di Max…Siamo tutti d’accordo ma teniamo presente IL FATTORE UMANO…
    DEL RESTO LO RIPETO ANCORA: IL COACH DI NICHOLAS DA BOLLETTIERI E’ IL RESPONSABILE DELLA VIDEOANALISI ALL’ACADEMY…

    Piero:
    Uno stage che farò fare a Mati sarà sicuramente legato allo sport assieme ai disabili: deve capire cosa significa soffrire veramente…
    Certo, bravissimo…e’ una cosa che vorrei fare anch’io…

  353. Stefano Grazia scrive:

    Concludo il discorso: l’anno scorso a Luanda mia moglie porto’ Nicholas, con altri ragazzi della scuola, a visitare una scuola di poveri con il segreto intento,fra l’altro, anche di far riflettere Nicholas sul suo status di Bambino Fortunato rispetto alle miserie del mondo…Nicholas da un lato si comporto’ molto bene e a differenza degli altri bambini un po’ schizzinosi, appena arrivato si mise a giocare a calcio organizzando le squadre e facendo,come al solito, il piccolo boss…Dall’altro l’intento educativo ando’ in fondo perduto perche’ lui si era divertito cosi’ tanto da chiedere di ritornare spesso (il che va bene) ma senza forse aver capito forse quanto lui era fortunato rispetto agli altri…Qui lo vorrei portare in qualche ospedaletto per bambini indigenti…Del resto ha un gran cuore,solo che spesso se ne dimentica perso nei meandri delle sue piccole tragedie personali,dal calzino bagnato alla mutanda che si infila nel culetto…
    Un’altra cosa che vorrei fare e’ fargli fare un Corso di Yoga … Il che mi riporta al bellissimo post di Piero: Ma certo, l’Obbligo dello Sport invece che la Scuola dell’Obbligo (ma anche una Scuola che ti obblighi a fare non solo sport ma anche Musica e Drama… e fra le materie obbligatorie abbia il Nuoto ma anche gli Scacchi)… io vorrei far fare a Nicky tante cose ma -lo so,mi ripeto, ma voi non avete raccolto-per fargliele fare tutte dovrei togliere spazio alla scuola o al tennis…Alla scuola non si puo’, allora lo togliamo al Tennis? Ci vuole coraggio (quello di Piero) per pensare che comunque se invece di giocare a tennis ma facciamo un altro sport quello sara’ utile uguale: il mio discvorso sarebbe comunque di aggiungere quel QUALCOS’ALTRO a quello che gia’ facciamo di Tennis…E allora qual e’ il MINIMO AZIENDALE di Tennis che devi comunque fare?Io sono d’accordo in linea di principio con tutto quanto ha scritto Piero ma comunque anche per via della famosa teoria della Mielina, un po’ di ripetizioni del gesto il MiniTennista le deve fare e prima comincia, meglio se con la videoanalisi (d’accordo Max?) meglio e’…Ora tuo figlio,Piero, se ho capito bene, adesso ha 6 anni, no problem…a quell’eta’ mio figlio faveva tutti gli sport e ANCHE il Tennis ma credimi, gia’ a 9-10 anni la musica cambia,oh se cambia…Cambia anche perche’ la Scuola diventa piu’ impegnativa…Ma lo diventa anche il Tennis… Forse davvero e’ meglio fargli fare il Pallavolista…Perche’ a volte citando questa volta Guccini mi trovo perfino iuo a pensare:”Ma se io avessi previsto tutto quersto dati cause e pretesto… credete che per questi quattro soldi (?),questa gloria da str…,”…avrei fatto giocare mio figlio a tennis o piuttosto non gli avrei fatto fare un magnifico sport di squadra e poi sci e wsurf, tennis e golf due volte a settimana (obiettivo: arrivare in una citta’ da forestiero e trovare subito qualche amico al Circolo locale, fare strage di ragazze sulla spiaggia con qualche aerial jibe e non essere l’imbranato che mentre gli altri vanno a sciare deve rimanere dentro il rifugio perche’ si vergogna del suo spazzaneve)?
    Perche’ poi ricordiamoci il Fattore Umano…Nel 2015 mio figlio incontrera’ una ragazzina alta e bionda ad un torneo e magari fuggiranno insieme a Monkey Mia (leggasi Monchei Maia) a fare gli istruttori di delfini e quando finalmente io e Mad Max li rintracceremo ci diranno: papa’, ci eravamo rotti i c… Adesso siamo invece felici. E che potremo dire,Mad Max ed io?

  354. max scrive:

    stefno tu lo sai che tutto ormai è diventato business e quindi ci devono essere dei distinguo. partiamo dal primo: acclarato che la video analisi è utile a prescindere, è evidente che se il maestro del circolo la propone a tutta la scuola sat a adulti del serale che sia per un fatto economico non vi siano dubbi mentre se la organizza per i ragazzi dell’agonistica fa il suo dovere a prescindere che poi ci guadagni o meno. e che ad alti livelli sia basilare me l’hanno dimostrato alla Vavassori (e loro non sono assolutamente dei maniaci della video analisi) quando mi hanno chiesto di farla fare a mia figlia senza dirmi dove andare a farla, poi quando hanno saputo che andavo da pizzorno (che lavora anche per sartori che a sua volta ha lavorato alla vavassori) mi hanno confermato la professionalità con cui lavora e di conseguenza mi hanno dato il loro parere positivo. certamente per come la vedo io ogni coach accademia etc ad alto livello dovrebbe averla all’interno e offrirla compresa nel prezzo, ma come sappiamo in italia sono tante le cose che nn vanno bene, quindi se si hanno degli obbiettivi non si guardi tanto per il sottile (qui si che si deve lasciar galoppare la propria fantasia non sulla tecnica dei colpi!!) e si vada a fare questa benedetta video analisi ovunque si possa fare cercando anche qui di cercare il top.

    kill bill ha detto una cosa molto vera dispiace dirlo ma è proprio così, maestri, tecnici nazionali, le qualifiche contano poco (o meglio contano ma non bastano) quello che conta è l’esperienza sul campo a(nche se poi anche lì i venditori di fumo ci sono). ne ho avuta la conferma anche oggi andando a vedere a bergamo bolelli e seppi. in campo quindi sono andati 4 giocatori in 3 servivano (quindi parliamo del colpo principe del tennis moderno) come tutte le ultime indicazioni, tutte le video analisi e come tutti i migliori giocatori del mondo fanno, (e cioè per i destrorsi con il piede sx parallelo alla linea di fondo uno solo no. provate ad indovinare, uno è italiano vive a pane video analisi ed ha vinto, due sono stranieri e l’altro……. ed il bello che poi la gente si domanda come mai gli italiani non arrivano mai alla seconda settimana negli slam. i ns già in partenza non sono dotati delle armi di cui sono dotati gli altri e questo in gran parte perchè ci sono ancora molte persone che pensano che sia giusto lasciar correre la fantasia…. la fantasia la devi far correre quando ti trovi 6 pari al quinto e 30 pari nella finale di wimbledon perchè a questo punto si che è la classe a fare la differenza ed è ovvio che se sei arrivato fin lì la base c’è , ma quando vai fuori al secondo turno del challenger di bergamo serve l’abc e non il personalismo…………

  355. Enrico scrive:

    Ciao a tutti sto leggando il vostro blog da qualche giorno e scopro incredibilmente che esiste gente più appasionata di me di tennis: splendido. Anche mio figlio sta assumendo pesantemente la passione per il tennis. Ha 7 anni e gioca a Trento ormai da due anni con un ottimo maestro: attualmente sta facendo tre giorni in settimana di 1,5 ora + un’ora in settimana di “preparazione atletica” con un gruppo di 4 ragazzi. Sono un po’ preoccupato per la preparazione atletica che ritengo una parte fondamentale della crescita agonistica di un ragazzo: tra l’atro è spesso sottovalutata. Potete darmi qualche consiglio: qualche sito da consultare per capire come dovrebbe essere organizzata la preparazione atletica di un bambino di 7 anni. Inoltre, qualcuno sa indicarmi qualche accademy interessante in Friuli, considerato che vi trascorrerò qualche settimana in estate.

  356. daniele riva scrive:

    Grazie a tutti ! ! ! In merito alla tallonite siete stati solerti, precisi ed esurienti ! Domani mattina abbiamo una ulteriore visita ortopedica ( le mamme si tranquillizzano solo dopo il terzo consulto ! !) e dovrò starmene zitto altrimenti sembrerà che io ne sappia più della dottoressa ! ! !
    Se poi mi fate sapere chi di voi a Marzo è allo Sporting di Parma per il torneo Nike, e soprattutto come fare per riconoscervi, magari regalo a tutti un bel culatello e un pezzo di Parmigiano…….forse ! !

  357. andrew scrive:

    Max..mi sa che insieme alla videoanalisi ti hanno regalato il MicroTouch Magic…

    Enzo: si dice “Open stance”, stance=postura…

    andrew…statte zitto

  358. max scrive:

    stefano mia figlia lo sa già che non può scappare con nessuno fino al 2028 (30 anni) e quindi dopo un po’ di slam….. e la cosa buffa che ogni tanto viene a casa e mi dice: “sai papà che oggi un bambino mi h cheisto?” lei: “tranquillo pà le ho detto che fino a 30 anni nn posso uscire con nessuno…” io: “ah brava brava, vieni a dare un bacino al tuo papi!!!”

    enrico hai ragione sulla prep atletica ma in friuli non ti posso aiutare…

    daniele, se c’è un po’ di gente verrò per conoscervi anche se mia figlia ha ricominciato proprio in questi gg dopo un mese e mezzo di stop tra influenza ed infortunio e quindi al 99% (ma potrei dire tranquillamente al 100) nn la iscriverò….

  359. stefano grazia scrive:

    Enrico, il miglior sito sulla preparazione Atletica del Tennista per i Bambini è probabilmente…questo. Basta andare a ritroso e fra gli oltre 1500 posts trovi di tutto e il contrario di tutto…certo, ti devi sorbire anche tutto il resto ma ne vale la pena, qualcos’altro di utile lo troverai…Vatti a leggere i 9 Riassunti o almeno gli ultimi 3 o 4: comincia da lì…poi cercati i post di Buzzelli e di Max…sembra che non dicano mai la stessa cosa ma è solo una questione di semantica del linguaggio…Scherzi a parte, Max in diversi e numerosi post ha spiegato in lungo e in largo la sua opinione e ce l’ha venduta come IL VERBO e noi a poco a poco gli abbiamo anche creduto…Il Prof Buzzelli è il Responsabile FIT per l’Emilia Romagna,ha scritto di Preparazione Atletica del Tennista quando nessuno ne sapevanulla (primi anni 90) e adesso scrive sul sito della sua Bologna Tennis Academy che dirige col Maestro Zavoli… poi ci sono i numerosi post di STEFAR ed Enzo Lo Iacono, due Coach non allineati ma nemmeno inaciditi… se c’è da dire male della FIT la dicono,se c’è da dire bene la difendono… Poi ci sono i commenti tecnici di Roberto e Pibla, le arringhe di nikolic, i racconti di papà Fognini (si,proprio lui),le riflessioni di Kill Bill, le incursioni di andrew,mauro, marcos etc etc…Puoi saltare i miei posts che sono per lo più aneddotici ma leggiti i riassunti ed eventualmente gli articoli sulle Academies…. Davvero, a parte gli scherzi, sicuramente ci sono dei siti più specialistici ma le cose nude e crude come le leggi qui non le trovi da nessuna parte…

  360. Piero scrive:

    Caro Stefano,

    sono sicuro che per i genitori più innamorati dei propri figli il rischio di dover vedere il proprio prediletto lasciare il tennis per vivere addestrando delfini assieme ad una bellissima ragazza è alla fine accettabile.
    Immagino che per la maggior parte di questi atleti finirà proprio così (segnalo che esistono anche le orche…). Però ciò che avremo fatto consentirà loro d’avere degli idee, di crescere come persone non banali, di maturare delle esperienze “straordinarie”. Di saper trovare da soli la strada per Monkey Mia.
    Tra i quattro ed i diciotto anni ho fatto solo sport: come io abbia attraversato indenne il Liceo ancora non lo so. E poi ho mollato, per non diventare nessuno. Però i ricordi delle gare e delle partite non sono cosa da poco. Forse la spiegazione della mia vita arriva adesso. Allenare mi piaceva, ma ancora mancava qualcosa.

    Da quando tontono Mati con lo sport la sua capacità d’autodeterminazione sta crescendo a dismisura. E siccome è uno psicologo si lascia affascinare dalle mie proposte. Ma senza darmi mai molta soddisfazione. Vuole essere lui a gestire le situazioni. Praticamente mi sopporta, ed a volte mi da lo zuccherino… “va beneee, faccio come vuoi tu!”
    Ieri sono arrivato a casa con un tapis roulant in uno scatolone in macchina (es. di compromesso tra tennis e polivalenza…) e lui sapeva già di cosa si trattava. Dall’imballo. Non ne avevo parlato prima: mistero. Poi mentre lo montavo nervosamente (…) entrava ed usciva dalla stanza dei “giochi”, commentando il fatto che per lui era troppo grande, ma forse anche no… però che bisognava usarlo piano… (la prudenza è una sua virtù). Nel frattempo faceva finta (credo) d’essere concentrato su un aereo da decorarsi con degli adesivi.

    Se dovrà fare il tennista m’accontenterei che possa ambire a qualche torneo in giro per l’Europa, senza necessariamente diventare un mostro. Come le ragazzine dell’Est che ho visto arrivare a Grado, e che dividono le stanze nelle pensioni perché sono sulle spese. Anche La mia vita ormai è molto banale, ma lui ha le qualità per coltivare dei sogni. Ma nell’ordinarietà della mia condizione il tempo che gli posso dedicare è molto: a queste ore io voglio dare un significato ed un valore. E’ per questo, caro Stefano, che quando ti alzi per l’allenamento delle sei di mattina, da qualche parte in Africa, ci insegni qualcosa…

    I nostri figli, in fondo, ci fanno desiderare d’essere delle persone migliori.

  361. Piero scrive:

    Caro Enrico,

    io in Friuli ci vivo, e di interessante… c’é solo il paesaggio. Scherzo.
    Forse puoi fare un tentativo al Tennis Città di Udine, dove in estate organizzano le settimane per ragazzi.
    L’anno scorso ci ho mandato mio figlio, come primo esperimento. Non esprimo giudizi, perchè é evidente che non si tratta d’una “academy” tennistica. Ma in quel contesto penso che si possa chiedere anche qualche cosa di più del “trattamento ordinario”. In genere, nella vita, basta pagare.
    Il responsabile di quel circolo é un tennista e maestro abbastanza noto. Trovi tutto facilmente su Internet.

  362. nipa scrive:

    Buongiorno a tutti!!!!

    Caro Max…
    ma allevi tua figlia come il Soldato Jane??
    …Beh!….paradossalmente …sono daccordo! Quindi daun’impostazione fondamentelmente basata sugli stessi criteri di Piero stò cominciando ad IMPLEMENTARLA (almeno per adesso sul piano concettuale e mi pare che anche stefano la stia facendo) con le procedure che finora ci hai esposto…anche se mi mancano, ritengo, molti dettagli che, spero, con il tempo acquisirò….per adesso con le vostre info stò cominicando a confrontarmi sul piano operativo (e solo quello) con il maestro…pio vedremo!
    Con mia figlia (caro Max) sono nelle tue stesse condizioni e man mano che continuo a leggerti mi sto convincendo sulla bontà (intesa come realtà dei fatti e quindi solo empirica) della tua azione.
    Per quanto attiene (AHI AHI) mia figlia (Biondina, occhi verdi, 140 cmX32 Kg) ahimè non so come andrà a finire…per adesso sui campi dopo le recenti vittorie…beh!! un pò di calabroni effettivamente ci sono….tuttavia, per adesso, non sono arrivato ancora all’estremo……..ma anche stamattina (come sempre……) con il bacino mi ha detto…”Papino ci vediamo sul campo oggi? lo sai che x me sei l’unico…”…e da un pò di tempo mi sovviene un DUBBIO atroce…..forse è riferito in quanto unico SPONSOR…beh alzando le spalle e avviandomi al lavoro mi dico “C’EST LA VIE”

    Domani gioca e d’accordo con il maestro la riprenderemo (anche se è costretta a giocare con la junior e palle MID mentre già si allena con racchetta e palle standard).

    Invece sono interessato in merito alla ricerca di eventuali sponsor….come si comincia….qualcuno a qualche consiglio UTILE…

  363. Enzo Lo Iacono scrive:

    Per Nipa: SPONSOR
    A mio parere (per esperienza) ci sono quattro passaggi importanti per iniziare il percorso della sponsorizzazione:
    1) Il bimbo deve aver fatto un qualche risultato importante;
    2) Articolo su un quotidiano relativamente al risultato ed alle intenzioni (non palle);
    3) Contatto con alcune società (grande impresa) e colloquio con il resp. della pubblic relation;
    4) un po di c….!!!

    Non dico che sia l’ABC, ma questo è il percorso del “piccolo Seby”, già al terzo anno di sponsorizzazione.

    Credo sia anche utile il circolo di appoggio, che deve mostrare voglia di crescita, a qualunque livello sia.

  364. max scrive:

    nipa benvenuto nel club…. e sono curioso: cosa ti dice e come ti guarda il maestro di tua figlia quanto gli esponi le mie/ns idee???

  365. nipa scrive:

    Grazie ENZO. Consiglio razionale. Tenterò!

  366. nipa scrive:

    Max,

    il maestro per adesso recepisce e conferma! Ovviamente in funzione delle possibilità che il suo circolo fornisce.
    Comunque, i particolari tecnici quali ad esempio impugnatura “estrema” già da prof (peraltro evidenziata in maniera negativa da altri maestri che l’hanno vista giocare: “….avrà problemi in futuro..” oppure”..Non può allenarsi con l’attrezzatura standard..” ecc.) o anche l’impugnatura a martello e piede parallelo nella battuta, ed altro, il ragazzo (lo chiamo così perchè è giovane) li ha già imposti a mia figlia…..posso dire che nel suo progrmma tutto ciò che ho letto finora è previsto….chiaramente con i suoi tempi….Comparando le vostre idee con le sue..beh! ci sono molti punti in comune….una sola cosa mi ripete sovente… che la sua cultura tennistica è di estrazione spagnola….quindi, ad esempio, al momento mia figlia non gestisce altrettando bene le voleè come imposta (e peraltro vi assicuro già con una certa pesantezza - talvolta anch’io palleggio cone lei e tieni conto che sono 1,91 x 94 kg!!) i tiri da fondo….in pratica, per adesso, per lui conto molto la pressione da fondo campo…..cioè NON FA NE’ PALLE CORTE NE’ ROVESCI TAGLIATI……..e devo dire che, ma bada bene mia figlia è con lui soltanto da 1 anno scarso, solo oggi i risultati si vedono, specialmente in ques’ultime settimane….. Ah un’altra cosa mi ha imposto di fare (forse in contro corrente al blog) e cioè (tranne i grandi eventi) NIENTE TENNIS QUANDO RIENTRA A CASA perchè asserisce (e credo che abbia ragione) che DEVE ESPRIMERE TUTTO LA VOGLIA DI TENNIS NELLE 2,5H CHE PASSA CON LUI…..
    Personalmente, non so se mia figlia ha un futuro….ma come lei mi dice “…se e quando non avrò più voglia o capirò che non mi diverto più TE LO DIRO’”
    Beh ragazzi….che dire….in questa situazione non posso fare altro che continuare ad essere lo SPONSOR di mia figlia….

  367. nipa scrive:

    Ah! chiaramente il “ragazzo” non sa che la fonte delle info siete voi…e si meraviglia della preparazione tecnica…..così mi fate fare una bella figura…per me è il massimo BASKET&TENNIS…UAU!

  368. stefano grazia scrive:

    ENZO,una curiosita’ pratica: CHE COSA DAI IN CAMBIO AL TUO SPNSOR?
    E’ uno sponsor ad uso filantropico/scaricare le tasse o c’e’ per loro un ritorno d’immagine?
    E tanto per non essere venali, a quanto ammonta? Vabbe’,dai…cosa ci copri di spese?

  369. Enzo Lo Iacono scrive:

    Il direttore della multinazionale si accontenta degli articoli che faccio fare sui quotiani, con tanto di foto e tuta sponsorizzata!
    Sto parlando di multinazionale, quindi dello scaricare sulle tasse non gliene frega un bel niente. Vedi Stefano, io vivo in un piccolo paese (Priolo Gargallo), altamente industrializzato (Agip, Syndial, Esso, Enel, Polimeri, ErgMed, Air Liquide e chi più ne ha, più ne metta) ed evidentemente, le predette investono anche in immagine.
    Per adesso siamo a circa 6.000 euro l’anno (partendo dai 2500 di due anni fa) , ma considerando l’età, è già abbastanza. Discorsi a parte per l’abbigliamento (TTK) e le attrezzature (Head). Come si dice spesso, ……. meglio di un pugno nello stomaco!
    L’importante è entrare!

    E per questo, devo dire che la finale al Lemon Bowl di due anni fa è stata
    molto utile.

    A proposito, visto che tu sei “del giro”: in questo senso il gruppo Eni è un po “stitico”.

  370. Mauro scrive:

    A proposito di tecnica e gesti tecnici chi si ricorda di un certo Dick Fosbury. Lo presero per pazzo, oggi si salta in alto solo col suo stile. Detto questo, mi avvicino su questo argomento alle idee di stefano, e cioè la video-analisi è utile ma senza che sia un nuovo Vangelo. Chissà se fosse possibile fare la video analisi a Paganini qualcuno gli avrebbe detto: Nicolò, usi le dita troppo a martello, il gomito è troppo basso, chissà, non lo sapremo mai. Di certo so che occorre lasciare gli spazi anche alla creatività ed alla fantasia e non cercare di standardizzare tutto, ma questo l’hanno già detto in tanti.

  371. max scrive:

    mauro la video analisi deriva dalla biomeccanica, non è il nuovo vangelo è una scienza, poi fai come ti pare! e per quanto riguarda l’esempio che hai fatto, paganini doveva far uscire un suono e come un musicista fa uscire il suono poco importa , l’importante è la qualità del suono che la gente percepisce. nel tennis l’importante è la potenza della palla ed il tempo impiegato dalla stessa a tornare dalla parte opposta, quindi se esiste un modo per far si che questo accada bisogna assolutamente farne uso. la scienza biomeccanica studia proprio questo e ciò non è un’idea o un parere soggettivo, è un dato di fatto, se poi non ti piace mi dispiace per te….poi volevo dire un’altra cosa che è basilare: premesso che tutti i fuoriclasse utilizzano la video analisi (da bollettieri stefano diceva che ci sono telecamenre su una ventina di campi se nn ricordo male..) quando parlate di lasciar spazio alla creatività, al talento etc, dovreste rendervi conto che queste qualità, daranno un risultato positivo solo se sarnno espresse da un fuoriclasse e poichè nessuno di noi ora può sapere se ns figlio lo diventerà o meno sarà meglio pensare di costruire un giocatore con tutti i colpi eseguiti nel migliore dei modi e con tutte le capacità fisiche sviluppate al max se poi sarà anche un fuoriclasse vorrà dire che diventerà il nr 1, ma se si costruiscono dei giocatori che esprimono solo le loro potenzialità non si fa altro che ripetere quello che hanno fatto in italia negli ultimi 30 anni.
    e usare la video analisi non significa standardizzare significa provare ad avere una chance di creare un campione esattamente come fare al meglio la prep fisica. tu puoi pensare di creare un giocatore di tennis senza fare prep atletica al meglio? ti rispondo io: no non è possibile come non è possibile crearlo senza video analisi… (eccezione che conferma la regola a parte)

  372. Mauro scrive:

    Max, ho detto che la videoanalisi è utile, quindi a breve mia figlia la farà in maniera professionale anche se io già (in maniera molto artigianale) da appena ha iniziato la riprendevo e verificavo i progressi ogni 3 mesi circa. Detto ciò, qualsiasi preparatore atletico ti potrà confermare che in ogni gesto tecnico esiste una quota di personalizzazione dovuta alla conformazione fisica dell’atleta ed è qui che occorre essere bravi a capire le peculiarità dell’individuo. Affermare per esempio che il piede deve essere parallelo alla linea di battuta, può essere un indicazione ma non può essere un dogma.

  373. Mauro scrive:

    Quello a cui credo fortemente è invece la forza di volontà e la determinazione che il bambino si porta dietro che è la caratteristica comune di tutti più grandi campioni di ogni sport e che forse può anche essere se non allenata almeno svillupata e migliorata poichè ciascuno di noi ne ha comunque in dote un certo quantitativo. Io per esempio ho fatto leggere a mia figlia gli articoli riguardo Pistorius e sarà pure un caso ma la sera in allenamento pare si sbranasse le palline. E’ in quest’ottica che trovo assurde le conclusioni della federazione internazionale di atletica che non permette a pistorius di gareggiare con i normo dotati. Dando ache per scontato (cosa alla quale non credo) che le protesi gli portino dei vantaggi, quale spot al mondo può essere così efficace per lo sport vedendo un ragazzo che supera quegli enormi handicap.

  374. max scrive:

    mauro forse mi sono spiegato male: intanto premetto che come ormai quasi tutti sanno il prep atletico di mia figlia è uno dei top in italia (per nn fare arrabbiare nessuno anche se non è solo uno dei migliori…) e anche lui ovviamente come qualunque uomo di scienza conferma l’assoluta necessità di fare video analisi. dopodichè la biomaeccanica (la scienza e non max o pinco pallo) asserisce che un gesto tecnico per essere perfetto non può prescindere da alcuni passaggi (che sono quelli base della video analisi, mentre quelli di cui parli tu sono i personalismi che però non hanno nessuna incidenza sui colpi) e una volta che il gesto tecnico verrà eseguito correttamente la palla verrà colpita al 100% della forza che l’atleta può esprimere e che la possibilità di infortuni diminuisce di molto. QUESTO NON E’ DISCUTIBILE E’ UN FATTO ACCLARATO DALLA SCIENZA . dopodichè si può dire che tirare alla max potenza non sia necessario (e qui io e penso tutte le persone di buon senso non siamo d’accordo comunque QUESTA E’UN’OPINIONE..) ma ciò deriva dal fatto che la gente non conosce la materia e di conseguenza se vede roddck che non fa video ma tira più forte di me che la faccio pensa che non serva, mentre la video fa si che ognuno possa tirare al max delle proprie possibilità e di conseguenza se roddick facesse video tirerebbe ancora + forte (ovviamente il mio è un esempio e nn so se roddick usi o meno la video anche se avendo lavorato con gilbert nn credo esistano dubbi sul fatto che ne abbia fatto uso almeno allora..)

    se infatti farai video analisi con qualcuno bravo vedrai che metteranno a confronto alcuni giocatori che ad una prima analisi sommaria colpiscono in maniera totalemte diversa ma che invece riguardati al rallenty si scopre che i passaggi chiave sono identici (ad esempio il servizio di roddick e quello di federer). ed anche sul fatto del piede parallelo alla linea di fondo: non è sindacabile il fatto che il piede parallelo alla linea faccia in modo che uno tiri al max delle proprie possibilità (ovviamente insieme ad altri passaggi)!!! ripeto poi rimane il fatto che se io metto il piede parallelo e roddick no (cmq lui lo mette e federer pure) lui tirerà sampre + forte di me ma questo è solo un dettaglio il fatto rilevante è (ed è sempre la scienza che lo dice non max) che se io non lo mettessi tirerei + piano di quello che faccio mettendolo..

  375. max scrive:

    mauro per dirla in breve tu stai sindacando che la terra sia o meno rotonda. noi possiamo discutere se è bella o brutta se si vive bene o meno ma sul fatto che sia rotonda e giri no…. nella realtà i dubbi alla gente vengono anche perchè come al solito in italia esista la bacchetta magica e cioè che un metodo funziona se dall’oggi al domani un brocco vince wimbledon. no la video analisi non fa questo ed anzi inizialmente crea molti problemi perchè va a cambiare movimenti radicati che anche se errati in un modo o nell’altro mandano di là la palla. dico di + questi movimenti errati a 8/9/10 anni spesso sono + vincenti di quelli giusti perchè spesso corti ed imprevedibili e non bisognosi di tecnica (in buona sostanza di colpire bene e correttamente la palla). e quando si inizia a fare video analisi bisogna lavorarci tutti i gg, magari per un po’ saltare i tornei ed è per questo motivo che molta gente (maestri compresi) asserisce che non è necessaria. chi vuole avere una speranza per il futuro NON PUO’ PRESCINDERE, ma ripeto bisogna lavorarci lavorarci ed ancora lavorarci pena vincere il nike e poi fare la fine del 99,9% dei vincitori dei nike

  376. Mauro scrive:

    Caro Max, penso che stiamo dicendo le stesse cose riguardo la video-analisi, solo che io do spazio anche all’impoderabile o meglio ancora alle cose che ancora ci sono da scoprire, tu dai per scontato che si sappia già tutto ed il tutto sia già definito e certo. Ti faccio un esempio, un giorno degli studi ci dicono che il colesterolo fa male, poi ci dicono che ne esiste uno buono ed uno cattivo, l’altro ieri nel corriere della sera uno studio (scientifico!), affermava che probabilmente anche il colesterolo cosidetto cattivo non fa male. Ora, anche nella tecnica tennistica assistiamo quasi ogni giorno a nuove scoperte bio-meccaniche che annullano quelle precedenti. Chi ha ragione? Nel tecnica esecutiva tennistica, grande spazio occupa , concorderai con me, la fluidità del gesto che appunto deve essere più naturale possibile e non soggetto a mille correzioni. Van der Meer riguardo le impugnature per esempio, consigliava quelle che tu scrivesti in un post e consigliate dalla Vavassori a tua figlia, però poi aggiungeva che l’allievo doveva sentirsela comoda ed adattarla alle sue sensazioni. Invece la parte che più mi sta a cuore della video analisi e qui concordo appieno con te, è lo sudio atto ad evitare infortuni.

  377. Mauro scrive:

    Il calabrone, tecnicamente, non potrebbe volare, ovvero il suo peso rapportato alla superficie alare secondo le leggi dell’ aerodinamica glielo dovrebbe impedire. Lui, il calabrone, in genere se ne infischia, e vola.

  378. max scrive:

    si mauro se peròi primi 15/20 giocatori del mondo usano quel metodo e chi comincia a metterlo in pratica (tipo seppi che è sempre stato intorno alla centesima posizione oltre che il meno talentuoso degli italiani ed ora è quello che ha sul veloce la miglior classifica) in breve tempo fa un salto di 50 posizioni qualcosa vorrà pur dire, poi intendiamoci ognuno è liberissimo di credere e pensare ciò che vuole ma se non si vuol credere ciecamente alla scienza almeno si guardino i risultati, credo che almeno quelli non lascino molto spazio alle interpretazioni….

  379. stefano grazia scrive:

    5.30, Piero…5.30, l’ora in cui suona la sveglia…Alle 6 dobbiamo gia’ essere sulla strada se vogliamo evitare il traffico incombente ed arrivare in 10-15’…Nelle zone di Lagos in cui viviamo (Ikoyi e Victoria Island) vi sono lavori in corso sulle strade che durano da una vita e risolveranno ben poco fino a che non costruiranno un terzo ponte che colleghi l’una all’altra) il traffico e’ mostruoso e gia’ alle sei il fiume di auto e’ impetuoso: alle 6.20-6.30 si va gia’ a passo d’uomo…)… La conseguenza di questo traffico (uno si immagina l’Africa come un insieme di savane e villaggi ma l’africa che ho conosciuto io e’ quella metropolitana: shantytowns,bidonvilles,favelas e lusso sfrenato, dall’eta’ della pietra a quella del razzo o del computer in 100 metri, e soprattutto traffico,traffico e pollution…per l’africa romantica di Chatwin bisogna andare in vacanza, magari in Namibia),la conseguenza di questo traffico e’ la resa incondizionata alle mototaxi, qui chiamate Okada dal nome di una compagnia aerea (I nigeriani hanno un gran sense dell’humour), che hannno preso con arroganza ottusa il potere … voi non potete nemmeno immaginare le cose che noi esperimentiamo ogni giorno (ho visto cose che voi umani…) … gruppi di 20-30 okada (ma subito dietro altri cento)che impazzano infilandosi fra le machine,sui marciapiedi, contromano, senza caschi, a 2-3 passeggeri per volta,spesso uno e’ un bambino, anche neonato avvolto in un drappo, passeggeri in abiti tradizionali del centroafrica o in jeans,minigonna o complete Armani, qualcuno con la mascherina da chirurgo… hanno dovuto concedere loro spazio per evitare il blocco della circolazione ma ora sono diventati gli arroganti padroni della citta’…e sara’ dura, una volta normalizzata la situazione, togliergli spazio e potere…e per di piu’ sono anche quelli che vanno a fare le rapine o portano gli armed robbers sul e via dal posto! Ripristinare la normalita’ e la legge (in un posto dove per primi I poliziotti/vigili/guardie la infrangono ritenendolo non un abuso ma un privilegio della loro posizione) sara’ una questione lunga e laboriosa (secondo me l’unica e’ la Tolleranza Zero dall’Oggi al Domani…cioe’ dovranno dire: dal giorno XY basta, e poi assumere Squadre di Poliziotti Stranieri e ripristinare le Punizioni Corporali visto che non puoi dare sanzioni pecuniare a chi I soldi non ce li ha) (e la coscienza civile e’ ancora la’ da venire…e poi cosa vogliamo noi che abbiamo Napoli sulle pagine dei giornali di tutto il mondo da centinaia d’anni coi suoi problemi di circolazione, criminalita’, mancanza di servizi e rifiuti…ecco, Lagos e’ Napoli moltiplicata al 100%… se hai I soldi ci vivi alla grande, probabilmente anche se non ce li hai…e’ se sei normale che cominci ad avere dei seri problemi)… E questo cosa c’entra col Tennis? Scusate se esulo dal confronto sulla Videoanalisi ma siamo ad una situazione di stallo: neanche dandogli ragione,Mad max è contento: lui non vuole fare prigionieri…Il fatto è che continuando a ragionare così però non andiamo da nessuna parte E CON MAX NON PUOI MAI VINCERE PERCHè LUI SI APPELLA AL NOME DELLA SCIENZA MA LO FA A SUO MODO COMUNQUE SENZA PROVA DI EFFETTIVO RISCONTRO ( e invece la scienza per definizione è un qualcosa che si basa sul rapporto causa-effetto E QUANDO CI SONO DI MEZZO ESSERI UMANI DIVERSI le variabili sono troppe e non equiparabili nè confrontabili (è la stessa cosa in medicina che ahimè spesso non è una scienza esatta e il farmaco che su Pinco ha un certo effetto non lo ha uguale su Pallo) e così se sua figlia diventa Numero Uno aveva ragione lui, se lo diventano i Nostri(noi che riteniamo utile,utilissima,perfinob FANTASTICA la Videoanalisi e però non ne siamo ossessionati) aveva comunque ragione lui perchè perchè perchè. Quindi ovviamente Max replicherà ma io intanto ritorno al LATO UMANO che è quello che,lo ammetto,mi interessa di più. Cosa ne pensate se un’ora di tennis la sostituisco con un’ora di yoga?

  380. stefano grazia scrive:

    Ovviamente alla maggior parte degli utenti di questo blog leggersi del GOSLOW nigeriano non gliene può fregar di meno…Be’, un po’ di colore ogni tanto non guasta ed e’ comunque qui che noi stiamo ogni giorno conducendo la nostra battaglia ed io ogni mattina mi faccio assalire dai dubbi perche’ se tutto questo mi porta ogni mattina ad incazzarmi con mio figlio che per es stamattina si muoveva come un bradipo, se tutto questo e’ fonte di tensione e dolore, se tutto questo invece di portare gioia crea rabbia…E anche vedere mio figlio soffrire troppo per una partita, per un colpo sbagliato…che senso ha? Poi come al solito, il vento spazza le nubi fosche che si erano addensate e riappare il sole e I movimenti si aggiustano,I colpi partono fluidi e poi Nikko dice : Scusa per prima, e tu dici: si,pero’,tutte le volte?,tiriamo su le nostre cose, e mentre suona la campana, lo accompagno alla classe fra uno stormire di studenti in corsa nel piazzale della scuola… Un abbraccio e un ci vediamo dopo e domani e’ un altro giorno,si vedra’…
    Un altro giorno…diciamo oggi…Oggi,sabato mattina, Nicky si allenava con Tim Rotimi,il Coach Federale e avrei voluto portarlo almeno mezzora prima al campo per fare il warm up così da passare subito alle cose più tecniche e invece non ce l’abbiamo fatta e poi mi hanno chiamato per delle visite e insomma, appena arrivati avevo una certa fretta e gli dico di fare un giro di campo per cominciare a scaldarsi e insomma, comincia la solita pantomima tiritera che io paragono alla corsa sul ghiaccio sottile e solo quando si rompe, con il tuffo nell’acqua ghiacciata, si comincia a fare sul serio…Siccome strascicava i piedi e voleva io corressi con lui e io che dovevo correre in ufficio gli dicevo di muoversi alzando in progressione il tono della voce,e lui Ecco,se fai così allora non stare neanche a venire…, ho appunto preso su e me ne sono andato con lui allora, a frittata avvenuta, a patatrac fatto, che mi inseguiva piagnucolando:Daddy,per favore…
    Dopo due ore ritorno e sul campo si sentono urla beluine…Gabrì mi dice: no,no,sta giocando benissimo solo che fa finta di essere uno spartano di “300″…E insomma, eccolo lì a giocare col povero Tim, un tie break incredibile con urla Spartan!!! ad ogni colpo e se è un vincente corre alla rete con faccia spiritata che Hewitt sembrerebbe un timido seminarista e se sbaglia invece d’incazzarsi si pianta a gambe larghe e grida: I FEEL NO PAIN!!!
    La qualità del gioco è incredibilmente alta, Tim non mostra di essere troppo sconcertato e parla dell’intensità incredibile del gioco di Nikko ma io penso: chissà cosa deve pensare dentro di sè…E comunque io non posso fare a meno di avere dei deja vu…
    Ma se ritorno per l’ennesima volta su questo tema (e’ vero,sono noioso) e’ perche’ come vi ho gia’ detto sto leggendo due biografie di Federer e in particolare FANTASTIC FEDERER di Chris Bowers e’ molto toccante (ragazzi,io sono un DURO che piange a pie’ sospinto, un cinico che si commuove per le cose sbagliate, che durante I film non piange quando piangono gli altri ma in momenti impensati con effetti spesso imbarazzanti…)…va bene, suppongo che I nostril figli siano tutti cosi’ ma sto leggendo la parte relative all’infanzia-adolescenza di Roger e lasciamo perdere il fatto che poi sia diventato quell che e’ diventato, ma ci sono decine di passaggi che sono per me dei déjà vu:
    Non era mai noioso con Roger intorno. Lui e Marco Chiudinelli erano best friends-stessa eta’ e cresciuti insieme nello stesso club-e quando c’erano quei due in giro, allora si sapeva che la crazy gang era in giro e la calma del club scompariva
    Le sedute di allenamento erano particolarmente difficili. ‘Facevamo spesso casino in allenamento,racconta Chiudinelli. Perdevamo interesse molto rapidamente e chiaccheravamo sempre.Le racchette volavano in tutte le direzioni.Spesso eravamo spediti a fare giri di corsa per punizione o addirittura venivamo rispediti a casa”
    Una volta gioca nella finale del Basel Junior Championship col fratello della Schneider, piu’ anziano di lui e sua prima nemesi, e volano racchette e insulti…It was horrific but also quite amusing, ricorda uno dei Responsabili del Club dove mosse primi passi. La direttrice Madeleine Barlocher ricorda che Federer non poteva sopportare che un avversario giocasse un gran punto contro di lui: “ Che culo! (be’, a dire il vero diceva: Lucky!) e piu’ volte era dovuta intervenire per spiegargli che anche gli altri potevano giocare un buon tennis. Il fatto e’ che non gli e’ mai piaciuto perdere e lo si puo’ vedere nell’atteggiamento che gha verso chi in passato lo batteva spesso: Agassi,Hewitt,Nalbandian…”
    A ecubens e a Biel Roger era sempre late for training, in ritardo agli allenamenti e anche a scuola…viveva presso una famiglia e ricordano che Gli Allenatori e Insegnanti …anche i giorni in cui aveva gli Esami doveva esere chiamato almeno tre volte prima che si tirasse giù dal letto…lo rimproverano per la sua scarsa puntualitàquando più tardi vive a 16-17 aa con Allegro, di 3 anni più anziano, fa tardi a giocare alla PlayStation e deve essere Yves a mandarlo a letto…Quando tornava nei week end al suo vecchio circolo (gli Old boys di Basel) lui e Chiudinelli continuavano il loro Demon Act…una volta durante un torneo facevano così tanto casino giocando a carte che disturbavano le partite…Dicono che però erano chiassosi ma mai malicious…dovevi però stare in guardia perchè sapevi che ti avrebbero preso di mira per i loro scherzi…
    Una volta tornando coi genitori da un torneo dove aveva perso, Roger la menava tanto che il padre si ferma,lo fa scendere e gli infila la testa in un mucchio di neve per fargli capire che era ora che si desse una calmata…I Genitori dicono di nonaverlo mai sgridato per una sconfitta ma pur avendogli concesso il guinzaglio largo e un certo tocco di wildness, sull’educazione O QUANDO NON SI IMPEGNAVA ABBASTANZA gli davano spesso dei fermi…:when he misbehaved or when he just didn’t make an effort, we were not going to let that go…STESSA COSA A bIEL DOVE DOPO CHE AVEVA ROVINATO SBATTENDOGLI LA RACCHETTA non ho capito bene cosa (e non ho voglia di controllare ora sul dictionary) per una settimana dovette alzarsi alle 7 e pulire le toilette (li avevano avvisati prima: chiunque avesse rovinato la tal cosa avrebbe dovuto pulire i cessi per una sett…E ciò nonostante lui ci provò…oh,come mi ricorda il mio Nicholas: non credevo si sarebbe rotta,avrebbe detto Roger, e Nicky magari avrebbe aggiunto. non le costruiscono più come una volta …E a pag 59 un giornalista svizzero ,tal Mordasini, ricorda di aver visto Roger perdere 46 75 75 da Vinciguera in semi all’Aussie open Jr e di avergli chiesto un’intervista, solo di aspettare due minuti che doveva dare i risultati alla radio della Hingis e della Schnyder nel torneo maggiore, la ragione principale per cui lui era lì. Mentre lo fa, sente singhiozzare e girandosi vede i lucciconi uscire dagli occhi di Federer…Si affretta a consolarlo: guarda che hai giocato benissimo, nulla da rimproverarti (Roger NON era ancora il PREDESTINATO e quello era il suo primo GRAND SLAM JUNIOR) ma lui dice che non piange perchè ha perso ma perchè si è reso conto che avrebbe potuto vincere, aveva avuto la chance e non l’aveva coltae piangeva per quello che avrebbe potuto essere e invece non era stato…
    Leggendo queste righe,confesso,ho represso a fatica qualche singulto anch’io, sarà per aver sovrapposto l’immagine del giovane Federe al suo primo torneo Slam a quelle del piccolo Nicholas in un qualsiasi torneo, ognuno tappa di un lungo processo di formazione che lo porterà attraverso gioie e dolori, intesi come delusioni atroci, a diventare ,come diciamo noi a bologna, un’omarino…un piccolo uomo,insomma. E questa cosa, vista attraverso l’ottica del genitore, ha sempre e comunque anche la connotazione malinconica dell’innocenza infranta e del distacco.

  381. Mauro scrive:

    Grande idea Ste. Mia figlia la pratica già da tempo ( per via della ginnastica artistica), ma non tutti giorni. Potrebbe però anche non essere un ora sottratta al tennis.
    Stefano, ho letto una frase di A. De Mello (Gesuita), che vorrei dedicare a te ed a tuo figlio, a me e mia figlia (anche lei piuttosto bulletta) ed Anche a Max ed a tutti quelli che si ritrovano a volte sopra le righe:

    “Una società che addomestica i suoi ribelli, ha trovato la pace, ma ha perso il suo futuro.”

  382. max scrive:

    bene auguratevi allora di essere tra quei 2 o 3 su 100, io preferisco stare dalla parte dei numeri, ne riparleremo molto prima di quanto immaginate…

  383. claudiotn scrive:

    Dal Comitato Emilia Romagna:

    http://www.fitcrer.it/news/read.asp?newsID=441

  384. francesco scrive:

    Sentite questa.Anche se non prettamente tecnica la voglio condividere con gli amici del blog.Torneo nazionale di Macroarea a Reggio calabria, della scorsa settimana,under 11 f .,mia figlia parte con il maestro ed altri compagni ,io e mia moglie non la seguiamo per impegni di lavoro.Non appena giunta al circolo Polimeni di RC nella confusione che regna in questi tornei,le rubano il bag con praticamnete tutto..:2 racchette head microgel nuove,documenti personali,,cellulare ,mp4,scarpe tennis di ricambio, accessori vari pinze fermacapelli etc.Cosa fa la piccola? Non dice niente a me che sto a casa e che disperato cerco di contattarla invano,si fa prestare una racchetta da una amica e cosa ti combina? va a vincere alla grande il torneo battendo in semi la vincitrice del recente torneo di Bari ed in finale la vincitrice del Master OUATT di Roma.Morale : contento ovviamente della splendida vittoria ,ma sopratutto felice del fatto che la piccola ha superato,da sola, senza genitori, una grossa difficoltà imprevista tirando fuori un carattere formidabile..e comunque vada l’avventura agonistica queste esperienze saranno un bagaglio formidabile nella sua vita.
    PS Stefano continua con i tuoi affascinati racconti e sappi che spesso li legge anche mia figlia

  385. Rocco scrive:

    Leggo con divertimento il chiaccherare di tali teorie sulla videoanalisi e allenamenti speciali. Ma il livello della povera Alessia, cui mia figlia Cecilia ha rifilato 4-1 4-1 giocando sotto il livello di impegno che utilizza nelle sessioni di allenamento. La ragazzina non ha ne servizio ne controllo, ne tantomeno la velocita di cui si chiacchera se non un papa’ che crede nelle favole, o almeno così sembra dalle proprie dichiarazioni. Alla faccia del miglior preparatore atletico, sembra bloccata in ogni movimento. E ci permettiamo di criticare la Martina, mia conoscente e atleta di caratura internazionale. Prima di parlare Sigror D’A…. si renda conto delle stupidaggini a cui sottopone questo Blog e non si permetta di criticare chi di risultati ne ottiene, non a parole ma sul campo. Al livello attuale o cambia figlia o spera nei miracoli per raggiungere solo un decimo dei risultati di Martina. Forse chi non ha mai visto sua figlia giocare, può anche crederle, ma non certo chi di tennis ne capisceun pochetto.

  386. andrew scrive:

    oh..oh…

  387. andrew scrive:

    Rocco…

    io credo che per controbattere a Max non sia giusto tirare in ballo la figlia ma vi debbano essere altri argomenti…ho letto il tuo post con un certo rammarico e francamente i tuoi argomenti non ti elevano neppure al rango di chi “di tennis ne capisce un pochetto”…

    Spero vorrai/saprai essere critico in altri modi e con altri argomenti…

  388. Roberto Commentucci scrive:

    Anche a mio avviso questo commento di Rocco è un attacco personale gratuito e che non aggiunge nulla alla discussione. Qui non si discute su argomenti del tipo “mio figlio è più forte del tuo…” ma su tematiche di carattere teorico, pratico, psicologico, e regolamentare connesse con la crescita dei giovani agonisti.
    Inviterei Rocco a dirci la sua su questi argomenti, evitando riferimenti personali, e non a dilungarsi sullo spessore tecnico della figlia di max o della propria.
    Parimenti, inviterei max a non replicare alla provocazione, che non aggiunge nulla alla discussione.

  389. roberto p. scrive:

    assolutamente d’accordo con i post di andrew e roberto; ti prego rocco non ti arrabbiare ma mi sembra che tu sia un po’ uscito dalle righe.

  390. stefano grazia scrive:

    Rientro da Small World (una manifestazione annuale tipo Dilettanti allo Sbaraglio organizzata dalla Comunità Internazionale in cui vari rappresentanti dei vari paesi presenti a Lagos organizzano una sorta di Sagra del Dilettante con Stand Culinari e degustativi e poi uno spettacolino a tema in cui stimati o meno professionisti si cimentano in danze,balletti,mimi,commediole che dovrebbero rappresentare cose tipiche del paese d’origine…Per esempio il tema quest’anno era tesori culturali e le varie mogli italiane hanno organizzato uno sketch in cui un paio di turisti (due mogli di italiani)si aggiravano fra David di donatello (un geologo agip pitturato di bianco),Venere di Botticelli (un’insegnante dell’Italian School),la Monna Lisa (la moglie di un altro agippino),la Torre di Pisa (un manager agip infilato dentro una struttura di tela)etc accompagnati dalle note di Toto Cutugno (l’italiano) e poi Pavarotti ne la Donna è Mobile, a sua volta interpretati da altri due agippini mentre sullo sfondo venivano preparati pizza e spaghetti…Esilarante lo sketch dell’UK, una parodia della Regina con musica dei Queen e molto professionale quello US (in pratica il videoclip della Aguilera Candy Man),più folkloristici i balletti dei vari India,Palestina,Libano (da 10 anni ripetono la danza del ventre cambiando solo musiche e costumi),Israele etc… Dicevo,torno da Small world e aprendo il Blog che ti trovo? UN ATTACCO A MAD MAX!!??!! Ma chi è lo sciagurato incosciente?Non sa a cosa va incontro?
    Ora al di là degli scherzi, è ovvio che Mad Max se le tira un po’ perchè non avendo peli sulla lingua ed essendo pura polpa senza buccia mi rendo perfettamente conto che potrebbe vedere di fianco a un genitore giocare il di lui figlio e dirgli candidamente: guarda che tuo figlio al massimo diun seconda categoria e non capire perchè mai un velo gelido sia calato sui suoi occhi … lui va giù peso e non ha paura di fare nomi e cognomi e di tranciare giudizi con l’accetta… ovvio che qualcuno si risenta e che gli risponda per le rime…io riesco anche a capire rocco e magari sotto sotto,spero, lo capisce anche max … però mentre fra di noi,maggiorenni e vaccinati e spesso anche colpevoli, possiamo anche dirci di tutto, su,dai, lasciamo stare i piccoli che sono invece ancora innocenti … Critiche tecniche si ma lasciamoli sognare… Quanto a Max, saprà difendersi da solo ma spero,a differenza di roberto giustamente preoccupato in veste di moderatore, che che sia lui sia rocco possano ancora scendere lel personale ma limitandosi al proprio, senza pescare in quello degli altri…A me piace scendere nel personale ma se devo parlare malep referisco parlare male di mio figlio,non dei figli degli altri…
    FRANCESCO:TUA FIGLIA E’ FENOMENALE… piacerebbe da matti a Piatti e Della Vida che ritengono IL SAPERSI ARRANGIARE, IL SAPER RISOLVERE I PROPRI PROBLEMI DA SOLI, IL NON COMMISERARSI la dote principale del tennista (o dell’atleta in genere ma del tennista in particolare) perchè poi,in un futuro da pro, puoi anche giocare da dio ma devi viaggiare, trovare i campi e gli sparring partner per allenarti,prenotare i biglietti, trovare gli alberghi, farti un programma etc e non tutti hanno i soldi fin da subito per avere il proprio TEAM con segretarie,fisioterapista,coach, palleggiatore e Lettore di Favole alla sera prima di dormire … GRANDE FRANCESCA! CONGRATS E NON SOLO PER LA VITTORIA!!!!

  391. fabrizio tropiano scrive:

    irrompo nuovamente nel bolg di ubaldo,
    (a proposito…avevo circa 19 anni quando vidi ubaldo giocare insieme al povero D’Alessio in doppio mi sembra ad alessandria - campionati di seconda credo - e vinsero una partitra straordinaria contro una coppia testa di serie alta - uno spettacolo unico…magari i nostri giovani avessero quella “testa”, cioè capacità tattica di allora…anche se la velocità della palla permetteva certe strategie…)
    non so se sia opportuna la mia presenza in un blog aperto visto il mio ruolo “istituzionale” ma corro il rischio…
    Vorrei, con simpatia, fare alcune considerazioni sincere.

    GIO92 scusa hai ragione ho scritto indirizzo email al posto del sito correggo http://www.fitlazio.it per curiosare su l’angolo del presidente.

    ENZO LO IACONO… caro amico provocatore; non sono andato in cerca della sua qualifica fit ! semplicemente ho letto tutti i post e il 15/1/08 alle ore 20.58 lei scriveva”parto per napoli per il secondo modulo del secondo grado….” da qui ho dedotto la sua qualifica.
    molto banale e semplice.
    dice di aver voluto provocarmi per farmi entrare nel gioco del blog…
    scusi ma le provocazioni sono un’arma quasi estrema che si usa quando conoscendo una persona la si vuole coinvolgere per altra via in un qualcosa al quale la stessa non vuole partecipare…
    se lei avesse usato toni meno provocatori le avrei risposto lo stesso.
    non credo che si debba per forza usare la modalità urlata per dialogare, basta chiedere con simpatia ed educazione.
    comunque al di là di tutto ciò leggo con attenzione tutto ciò che viene scritto da lei e dagli altri amici.

    allora alcune considerazioni spontane e UNA DOMANDA:
    perchè dagli interventi spesso traspare un astio, una diffidenza verso la FIT, quasi che fosse un’entità staccata dalla realtà tennistica, una sorta di “governo ladro” su cui addossare tutte le colpe?

    Credetemi… la FIT - con la presidenza Binaghi - è divenuta una federazione di altissima qualità, pronta a coniugare organizzazione moderna, gestione economica brillantissima e soprattutto onestà, moralità di difficile reperimento in altre realtà italiane.
    Mille e più sono i problemi risolti ed in via di soluzione da un consiglio federale giovane e competente e con tanta passione (ci vuole sempre) che potrà anche assumere decisioni a volte non condivisibili ma che può vantare un risanamento dei conti ed un movimento in esplosione di praticanti.

    io sono presidente da poco più di un anno di una regione importante come il lazio (in termini tennistici) e vi assicuro che siamo consapevoli della necessità di proporre momenti critici alla FIT centrale. Ma lo spazio per proporre c’è, basta che i modi siano corretti e leali.
    la mia stima e amicizia col presidente e con i consiglieri nazionali (nonchè con quasi tutti i tecnici federali) mi permette di discutere, anche appassionatamente con loro, e sono certo che su molte sollecitazioni si sviluppino momenti autocritici che potranno innovare il movimento tutto.
    voglio essere più preciso.

    - sono convinto che la scelta di limitare a soli 6 ragazzi u10 l’accesso all’u12 sia scelta non esente da critiche; la stessa modalità (tornei regionali di selezione per torneo di macroarea) non convince. Pensate che nella mia regione almeno 6 o 7 ragazzi sono molto forti ed alla stessa altezza; pensare che solo 1 o 2 possano accedere alla categoria superiore è sicuramente limitativo.
    ho personalmente sollecitato al settore tecnico una riflessione sul punto.
    in altre parole la FIT riflette, ragiona, ascolta le sue voci che sono spesso simile alle vostre, cari genitori e maestri…

    - caro Mauro 3 febbraio.
    i genitori nel lazio sono molto - forse troppo - coinvolti; abbiamo fatto degli stage per loro, siamo in continuo ascolto e confronto. anzi ti dirò di più: la GENITORIALITA’ è elemento essenziale per essere un buon maestro e un buon dirigente. ogni ragazzo è un mondo a sè e bisogna capirlo prima ancora che giudicarlo.
    E ancora….i tornei con i tabelloni nuovi sono utilissimi.
    non è vero che il torneo duri molto di più.
    è una bugia!!
    a roma i primi esperimenti lo dimostrano: con 200 uscritti circa il torneo è durato solo 2 giorni in più. Certo bisogna avere un’organizzazione seria alle spalle.
    - comunque i tornei rodeo da noi sono ormai una realtà consueta - ne abbiamo circa 20 - che occupa i week and dei mesi invernali ed è un successo continuo.

    - sul coaching un discorso a parte.
    vi fornisco una news che pochi sanno.
    circa un anno fà io e il vicepresidente federale gianni milan (ex ottimo seconda o forse anche prima categoria) senza consultarci avemmo la stessa idea: perchè non inserire SPERIMENTALMENTE la possibilità del coaching per i giovani?
    l’idea nacseva dalla considerazione che il tennis è l’unico sport (o tra gli unici) ove il ragazzo nel momento della formazione non ha - IN GARA - la possibilità di avere il mestro accanto, eccezion fatta per le gare a squdra).
    allora perchè non sperimentarlo?
    ma era ben chiaro che l’obiettivo non doveva essere la vittoria nella partita (scopo tutto sommato fine a se stesso) ma la crescita tecnica e tattica, nonchè comportamentale, dell’allievo.
    questa era l’idea iniziale ed il consiglio federale con delibera apposita lasciò liberi i comitati regionali di applicarla o meno.
    nel lazio ho convocato la consulta dei maestri per far decidere loro e per discutere.
    dopo una articolata e interessante discussione si è deciso di soprassedere per varie ragioni anche se non è escluso un ripensamento: comunque avevamo limitato il coaching ai soli insegnanti di tennis con esclusione dei genitori, non vi era pagamento di alcunchè ed era previsto solo dai quarti di finale in poi (ciò per la difficoltà di controllo dei primi turni considerando che a roma un torneo giovanile può avere 200 - 300 iscritti.
    nel rispetto della professionalità e competenza dei maestri (caro amico Lo Iacono) abbiamo rinunciato alla sperimentazione anche se io - lo ammetto - ero e resto favorevole.
    comunque questo è un altro esempio di una federazione NON IMMOBILE che valorizza il pensiero dei tecnici!!

    - indennità di svincolo. molte le perplessità nella mia regione. sto rappresentando alla FIT centrale ed agli organi competenti i dubbi sull’opportunità di mantenere questa norma.
    però - caro Lo Iacono (sono certo che diventeremo amici a distanza…) non c’entra nulla il richiamo alle norme civilistiche ed al recesso (qui la mia professione di avvocato e professore di materie giuridiche prende il sopravvento) dal momento che la stessa organizzazione del coni e delle federazioni mantiene un profilo pubblicistico…
    ma senza addentrarci nei meandri del diritto concordo sulla necessità di riflessione.

    insomma - amici del blog - sono andato forse di fretta ed in ordine sparso ma vorrrei rassicurarvi sul fatto che la FIT è un luogo ove si discute, si riflette, si sperimenta e ci si confronta…non è “il palazzo del potere distante dal mondo reale del tennis”… vi è una nuova generazione di dirigenti di valore (escluso il sottoscritto ovviamente) che sta operando ottimamente anche se la complessità del fenomeno tennis può determinare passaggi sbagliati.

    il nostro mondo è come una tavola a quattro gambe: i giocatori, i maestri, i genitori ed i dirigenti se manca una gamba……..

    arrivederci alla prossima.

    p.s. scusa roberto se non ho aspettato la pubblicazione dell’intervista!!

    .

  392. stefano grazia scrive:

    caro fabrizio, che enzo lo iacono nell’occasione avesse forse “invaso la polonia”,come direbbe Scanzi, per una lettura oltre il significato del tuo articoli “pallonetti morali”, l’avevo scritto anch’io e che poi l’avesse buttata lì come “una provocazione” mi era parsa una buffa marcia indietro, MA SE TU HAI LETTO DAVVERO TUTTI I POSTS, anche quelli prima del nono riassuntone, potrai renderti conto che Enzo (e come lui Stefar) non hanno mai attaccato a testa bassa e con astio la Federazione ma in diverse circostanze l’hanno invece,quando lo credevano opportuno,difesa. Insomma, l’hanno attaccata se secondo loro “faceva male” (per es lo svincolo,il Sistema dei Circoli,etc), l’hanno difesa quando sempre secondo loro operava bene (aggiornamenti per i Maestri,etc). Non è che le critiche debbano essere sempre portate dall’interno di una congrega quasi massonica senza lasciarle trapelare: le critiche bisogna anche leggersele per esempio sui blog e saperle accettare. Alcune saranno sicuramente campate in aria,ma sono sicuro che qualcuna anche delle nostre meriterebbe il tempo di essere esaminate. Nel RIASSUNTONE NUMERO OTTO per esempio veniva riportato il manifesto programmatico riportato dall’ottimo roberto commentucci che riassumeva quanto emerso da questo blog e non mi sembravano poi critiche astiose ma abbastanza intelligenti. Suppongo che ne abbiate parlato nell’intervista che spero di leggere presto.

  393. andrew scrive:

    Fabrizio…

    grazie dell’intervento ma forse se lo rileggerai con calma ti accorgerai che non hai risposto praticamente a nessuna delle “preoccupazioni” che “assillano” i genitori che vorrebbero trovare nel tennis uno sport per i propri figli.
    Chiaramente, data la tua posizione, non ti puoi sbilanciare; tuttavia, sarebbe ora che alle rassicurazioni verbali si sostituissero dei fatti.

    Affinché il tennis diventi uno sport in Italia, io credo che ci dovrebbero essere delle associazioni sportive. I circoli NON sono associazioni sportive.

    Al grande fraterno tavolo FIT mancano non una bensì due gambe: i giocatori e i genitori…

    …e intanto, con l’uscita del nuovo calendario, apprendo che mio figlio u10 per fare qualche torneo quest’anno dovrà andare fuori provincia…

  394. kill bill scrive:

    Farncesco,
    bravissima tua figlia.

    Sono convinto che molte volte i ragazzi se la cavano meglio senza i genitori.
    Esempio , per una cosa del genere, il primo ha essere ” negativo” sarei stato io e sicuramente glielo avrei trasmesso.
    Poi non c’è dubbio che quando sono da soli sono più responsabilizzati e fanno meno storie.
    L’anno scorso ( U 12 ) l’ho mandato a Lecce con un maestro che non conosceva e un suo amico e non ha avuto nessun problema. Da i racconti è stata una delle settimane più belle della sua vita e dove , di conseguenza, ha giocato il suo miglior tennis.

  395. Mauro scrive:

    Egregio Fabrizio Tropiano, ma non credo che ti offendi se ti chiamo Fabrizio, sono certo che la Fit di Binaghi stia lavorando bene come avevo scritto nei miei primi post di ottobre 07, questo però, non significa che tutto ciò che stia facendo sia giusto e non criticabile. Tantè, che anche tu concordi su alcuni punti importanti. Le mie critiche poi come sempre le reputo costruttive e non fini a se stesse, ed abbinate a possibili soluzioni. Per esempio per l’under 10, bastava semplicemente delegare i maestri Fit (non gente estranea o non competente) nell’indicare i ragazzi/e che possono aspire a fare anche l’under 12. Il vincolo si può sostenere solo per quei circoli che pagano interamente le spese all’under per non investire inutilmente. Il coaching permesso solo nei cambi di campo a tutti perchè i maestri solo di rado possono accompagnare i ragazzi. Obbligare i ragazzi formandoli prima ad arbitrare le partite dei compagni. Far partecipare alle decisioni importanti anche delle delegazioni di genitori. Soluzioni che credo condivisibili dai più. Ecco, mi aspetterei dalla Fit maggior predisposizione manageriale, e se un manager si accorge che esistono soluzioni migliori le adotta immediatamente senza arrocarsi in ciò che ha deciso precedentemente.

  396. Mauro scrive:

    Rocco, in questo blog si è detto tutto ed il contrario di tutto, ma non credo sia giusto attaccare la figlia di Max, anche tenendo conto che il giudizio sulla Trevisan l’ha dato essendo stato sollecitato da qualcuno a farlo. Che poi tua figlia la battuta 4 1 41 non significa un emmerito nulla. Allegro compagno di Feder sino all’under 14 l’ha sempre battuto e poi….sappiamo com’è finita.

  397. Mauro scrive:

    Complimenti anche da parte mia alla figlia di Francesco, non per la vittoria che comunque fa morale ma per come ha saputo reagire al grave imprevvisto. Brava!

  398. stefano grazia scrive:

    Clauditn aveva segnalato qualche post addietro il seguente articolo sul sito FIT Emilia Romagna del Maestro Andrea Zini che ci riguarda e che è condivisibile anche perchè non butta la croce addosso solo ai genitori ma anche agli Arbitri e ai Coaches. In sintesi Zini suggerisce di creare NUOVI ARBITRI, cioè di avere un arbitro per ogni partita e che i Giudici Arbitro facciano il loro dovere. Condivido anche se la frase “sono stanco dei genitori che parlano al plurale con frasi tipo ”abbiamo giocato” o “abbiamo vinto”, ed hanno carta bianca nell’educazione sportiva del figlio perché i giudici arbitri e i maestri non sanno educarli” non è forse delle più felici…Al che potremmo,noi genitori, anche ritorcere dicendo,come diciamo,che siamostanchi dei Maestri Coaches,laureati o no in scienze motorie, che non sanno allenare i nostri figli etc etc etc Insomma, i Genitori dovrebbero educare e i Coaches dovrebbero allenare ma è ovvio che le due cose sono,possono,dovrebbero essere interscambiabili senza grosse tragedie, baterebbe che ognuno FACESSE IL PROPRIO DOVERE (di genitore,di coach,di arbitro) e che vi fosse maggior dialogo senza gelosie e invidie reciproche. Si, in Utopia. Però,pur continuando a non capire perchè un Genitore non debba o possa dialogare liberamente con un Coach, anch’io ritengo che se vi sono dei BRAVI Arbitri (e per bravi intendo non dei parrucconi inamidati legati al mito dei Gesti Bianchi e di De Coubertin, ma delle Persone preparate anche psicologicamente che capiscano che le regole debbono essere osservate /applicate ma anche,nel caso di bambini fra gli 8 e i 12 anche spesso spiegate e che un conto è il RISPETTO DELL’AVVERSARIO, mentre l’occasionale gesto di stizza (sbattimento di racchetta non reiterato) non è in fondo nulla di male…Una cosa è lamentarsi ad ogni colpo: ma cosa ho oggi? Ma perchè..Non è possibile! etc etc che fa venire il latte alle ginocchia ai santi, un altro è il lasciare cadere laracchetta a terra o anche il lancio dopo uno scambio incredibile magari in un punto importante…
    Quando poi Zini ricorda giustamente che oggi vi sono sul circuito giocatori perfetti esempi di comportamento corretto dimentica che molti di questi (Federer fra tutti) a livello junior erano considerati invece delle grandissime teste calde,dal linguaggio pepato e indisponente e dal lancio di racchetta facile … E allora? E allora non facciamo di tutta erba un fascio…E’ vero che ci sono Genitori str…ani, così come coaches poco interessati, ed è soprattutto vero che spesso i deputati a fare da Arbitri ad un torneo vorrebbero essere dappertutto tranne che lì …
    Qui di seguito per chi fosse stato tanto pigro da non andare a cliccare sul sito indicato da Claudiotn:
    COMPORTAMENTI NEI TORNEI GIOVANILI
    I tornei giovanili non funzionano!
    Sono stanco di vedere bambini e ragazzini che si vestono e portano i colpi come i campioni, ma non hanno certo ereditato la loro correttezza e la lealtà.
    Sono altrettanto stanco di vedere giudici arbitri soggiornare perennemente al bar quando è in corso di svolgimento un torneo giovanile che deve (e sottolineo “deve”) essere regolamentato e controllato con la presenza costante sul campo.
    Sono infine stanco di vedere professionisti del settore (di cui purtroppo faccio parte) tollerare, in nome della vittoria , che i loro ragazzi usino qualsiasi tipo di scorrettezza per prevalere sull’avversario.
    In ultima analisi sono stanco dei genitori che parlano al plurale con frasi tipo ”abbiamo giocato” o “abbiamo vinto”, ed hanno carta bianca nell’educazione sportiva del figlio perché i giudici arbitri e i maestri non sanno educarli.
    Penso sia ora di provvedere con alcune semplici regole che potrebbero riportare l’educazione e il fair play sui campi di gioco, tanto sappiamo tutti che queste cose si imparano da piccoli !
    I tornei giovanili hanno bisogno di arbitri e, se la federazione non fa nulla, sono i circoli che devono accollarsi l’onere di trovarli.
    Basterebbe che i circoli organizzatori facessero in prossimità dell’inizio del torneo un minicorso ai ragazzini della SAT e, dietro un minimo compenso, li mandassero in campo ad arbitrare.
    Basterebbe che il giudice arbitro del torneo stesse realmente in campo a controllare il corretto svolgimento dei matches e non avesse paura di sanzionare i giocatori scorretti.
    Basterebbe che i maestri fossero un po’ meno preoccupati dei risultati dei loro allievi, e un po’ più attenti alla loro educazione.
    Potrebbero anche essere previste delle sanzioni pecuniarie a carico del circolo, se i giocatori commettono infrazioni ….. quelle tuttora esistenti non sono certo sufficienti.
    Il codice di comportamento dell’OUATT’S KID CUP è un chiaro esempio di come potrebbero essere impostate le regole, preoccupandosi però di farle rispettare !!!
    Il mio rammarico nasce dal fatto che mai come adesso i campioni stanno dando chiari esempi di correttezza , lealtà e fair play, ma il mondo tennistico italiano non è in grado di coglierli !!!

  399. Enzo Lo Iacono scrive:

    E’ vero lo ammetto, la mia è stata non una marcia indietro, ma un “rientro nella carreggiata”. Solo che ho letto esclusivamente l’articolo linkato e quella era l’impressione che ho avuto (credo che l’abbia avuta chiunque non conoscesse Fabrizio Tropiano). Spero che leggendo i post precedenti, anche il buon Tropiano si ricreda nei miei confronti e se serve, confermando quello che di me ha scritto Stefano, io difendo a spada tratta i buoni propositi della Federazione, ma con altrettanto vigore esprimo il mio dissenzo su decisioni che possano limitare “il movimento tennistico”.
    Per quanto riguarda la parte giuridica della regola, lascerei perdere, perché come alcuni sanno me ne occupo per lavoro…… e qui voglio discutere di tennis. In ogni caso, vorrei che mi si facesse un esempio di regola simile che viga in un altro settore, anche non sportivo! Continuo a ribadire che la regola del blocco indiscriminato degli under richiama un concetto di tipo “fascista” e poco consono ala democrazia moderna. Oppure la Fit lascia appositamente la via per lo svincolo; allora è ipocrisia!

    Leggo con una certa soddisfazione che anche Tropiano è d’accordo che talune regole possano essere migliorate. Rimango dell’idea che prima di “partorire” nuove regole, bisognerebbe riflettere molto.
    Mio figlio è tra i 6 Under 10 che potranno giocare i tornei di cat. U12, eppure ritengo che si sia trattato di fortuna. Sarebbe bastato un mal di pancia per determinare comunque un cambiamento al suo futuro, in qualche modo.
    Ritorno comunque ad affermare, al contrario di come scrive Tropiano, che non esiste un canale tra FIT e insegnanti. Figuriamoci con i genitori!

    Vuol dire che mi farò promotore di una raccolta di firme per eliminare il blocco degli under e soprattutto quella barbara e ingiustificata tassa di nientepopodimeno di 100 euro!

    Ma la prego di credermi sig. Tropiano, le mie sono critiche costruttive!!

  400. Roberto Commentucci scrive:

    Nel ringraziare Fabrizio Tropiano per essere intervenuto su alcuni dei temi più caldi della discussione, volevo rimarcare come la cosa più importante, in questa fase, sia il fatto che si sia riusciti a compiere il primo, fondamentale passo che si auspicava da tempo su queste pagine: aprire un canale di dialogo, franco e civile, fra la Federazione e la “base”.
    Credo che molti meriti vadano alla qualità complessiva degli interventi che si sono succeduti sul blog, nonché alla competenza di molte delle persone che partecipano, competenza che ha finito per imporsi fino a rendere credibile il dibattito anche nei confronti degli organi ufficiali della Federazione.
    In questo senso, il nostro blog intende continuare a porsi come una piattaforma, aperta ad ogni contributo, nella quale far confluire idee e proposte di miglioria, purché espresse in modo costruttivo e realistico.
    Credo che la capacità di ascolto reciproco sia alla base di una interazione positiva, della quale possa beneficiare tutto il movimento.
    L’intervista a Fabrizio Tropiano uscirà il prossimo giovedì e coprirà parecchi altri temi oltre a quelli discussi sopra.
    Grazie a tutti.

    ps
    In questo fine settimana nel mio circolo, il Kipling, a Roma, si tiene una tappa dei tornei invernali con formula Rodeo, organizzati da Santopadre e Cobolli.
    La manifestazione, complice un tiepido sole semiprimaverile, sta avendo un successo strepitoso, con un record di iscritti senza precedenti. Ieri c’erano soprattutto tantissimi ragazzini e adolescenti, una vera invasione, che hanno costretto gli attempati soci a rifugiarsi nella sala sociale a giocare a carte.
    Il circolo dispone di 13 campi, praticamente tutti riservati al torneo, e nonostante questo gli incontri da disputare sono stati talmente tanti che le gare di ieri sono terminate dopo le 10 di sera!

  401. max scrive:

    uella!!! il primo pensiero che mi viene è piemontese falso e cortese….(ovviamente non generalizzando). normalmente sarei portato a rispondere secondo il mio carattere, ma poichè per farlo dovrei entrare nel personale preferisco astenermi. mi limito a dire un paio di cose: primo che come al solito in italia si scambiano piccole, prive di importanza e quasi sempre controproducenti vittorie per risultati di valore (qui mi riferisco alla trevisan ed il problema di questo modo di pensare è davanti agli occhi di tutti e cioè i NON RISULTATI DEGLI ITALIANI NEGLI ULTIMI 30 ANNI) ed il tempo dirà come stanno realmente le cose…(e qui invece mi riferisco sia alla trevisan che ai più piccoli). secondo: in tempi non sospetti (e cioè quando del buon rocco non c’era ancora nessuna traccia sul blog) dissi che effettivamente mia figlia giocò malissimo quel giorno forse spaventata (ipotizzai io ripensando proprio alla staticità di quella sera) dalla stazza dell’avversaria (+ alta ma soprattutto con almeno 20 kg in più). prova di questo è che poi la comunque brava figlia di rocco perse molto facilmente in semi (e chi avrebbe vinto lo dissi prima del match ad entrambi i genitori spiegandogli anche il perchè) da una bambina con cui mia figlia ci giocò un set 15 gg dopo ad albinea perdendoci 7-5 ma giocandoci alla pari (ed anche questa di 15/20 cm più alta e di 10 kg in +) tant’è che il padre mi domandò come mia figlia avesse potuto perdere a roma. e quando il buon rocco dice di capirci un po’ di tennis non lo dimostra certo quanto parla di prep atletica video analisi etc immaginando che cose parecchio lunghe e complicate da acquisire ma soprattutto utili intorno ai 13 anni si possano imparare (e quindi risutare vincenti) negli stessi tempi con cui si impara a buttare in qualche modo di la dalla rete la palla, magari aiutati da un’età biologica che a 8/9/10 anni ma anche oltre fa da sola la differenza.

    chiuso questo discorso voglio complimentarmi con francesco (ma a roma e bari non aveva vinto la zerulo??) soprattutto per lo spirito di adattamneto della figlia che non ha piagnucolato per dover giocare con un’altra racchetta..

  402. Nikolik scrive:

    Apprezzo molto il tuo pacato intervento, Max, i miei sinceri complimenti.
    Però esageri quando parli di “piccole, prive di importanza e quasi sempre controproducenti vittorie” riferendoti alla Trevisan.
    Esageri, esageri, esageri.
    Le “piccole, prive di importanza e quasi sempre controproducenti vittorie” della Trevisan sono, invece, risultati enormi per una bambina di 14 anni e 2 mesi.
    Poi, certo, hai ragione, con il tempo si vedrà, ma quanto fatto fino ad adesso dalla Trevisan ha pochi precedenti, almeno in Italia, ma anche in Europa.
    Se son rose fioriranno, per ora sembrano orchidee.

  403. max scrive:

    grazie a nikolik e a tutti gli altri….

    nikolik quando parlo di piccole vittorie è evidente che parlo in rapporto agli obbiettivi che uno ha . la mia visione e la mia “guerra” è sempre contro il mondo dei grandi (per me classifica italiana e jr non esistono, fino ai 12/13 anni parlo di colpi e di gioco dopodichè passo al ranking wta) e come tu ben sai del ‘93 c’è chi è già 290 wta e non juniores (proprio questo non confronto fin da subito fa affondare i nostri che si trovano tardi e con poco tempo a disosizione a dover apportare modifiche a gioco e colpi). ed è proprio in questa ottica che ho fatto degli appunti ai colpi della trevisan, perchè quando giochi nel circuito maggiore (e quindi quasi sempre sul veloce) le sue aperture ampie, il suo servizio etc diventernno un grosso problema… poi nonostante che io parta dall’aver raggiunto qualche risultato nello sport (a livello mondiale però) non significa che debba aver ragione sempre al 100%, visto però che i top coach la pensano esattamente come me qualche dubbio dovrebbe cominciare a venirvi….

  404. andrew scrive:

    …calendario tornei u12 europei ITF…

    http://www.tenniseurope.org/asp-pages/Tour12/Calendar12-2008.pdf

    …ma da quanto ho capito decide la Federazione Nazionale su chi ci va o meno…

  405. Aldo Baglio scrive:

    FINALMENTE….
    Max è stato elevato a carature “divine” da questo blog che gli ha fatto fare addirittura la video analisi della Trevisan e di Miccini!!!
    Il buon Mad Max (ma che cosa hai vinto a livello mondiale?) è un signore che evidentemente non ha mai fatto sport e che con un’arroganza impensabile dispensa “legnate” a tutti e a tutto ciò che non è allineato con lui….
    Poi “rosica”, come si dice a Roma, dei buoni risultati degli altri.
    Se io fossi il padre di Martina, almeno potrei passare il mio tempo a girare insieme a lei per tornei invece che essere costretto a “masturbarmi mentalmente” scrivendo su questo Blog di questa o di quella teoria, a causa del fatto che la figlia (di MAX) seguita dal migliore preparatore atletico d’Italia è infortunata dalla fine di Novembre…….
    Max per favore, fatti un’overdose di umiltà e smettila di vessare tua figlia, che non ha “quell’innata voglia di vincere” che tu sbandieri tanto ma che è solo costretta da un padre che ha come obbiettivo: vivere “a schiena della figlia campionessa” dopo aver fatto “un investimento” (agghiacciante).
    Hai certamente ragione che non si costruiscono campioni seguendo i comandamenti della FIT, ma non ci si riesce neppure facendo quello che tu stai facendo A TUA figlia ( e bada che non ho scritto CON TUA figlia).
    Max, rimetti gli specchi in casa, forse riesci ad essere più obbiettivo!!!

  406. fabrizio tropiano scrive:

    è accaduto quello che temevo..
    siamo alle carte bollate.
    ciò mi pone in forte e corretto imbarazzo.
    la diatriba FIT BACCINI - SEMERARO/AZZOLINI non mi piace affatto.
    Ho conosciuto bene le stagioni delle carte bollate e vi posso assicurare che è brutto viverle dall’interno e dall’esterno della FIT.

    Queste carte bollate (anzi per ora solo lettere di un avvocato) non aiutano questo blog e ciò che si voleva creare (un canale informale ma sempre un canale tra il mondo dei maestri genitori e la FIT) viene, per quanto mi riguarda, compromesso.

    Se mi volete credere vi posso assicurare che tutte le battaglie legali intraprese dalla FIT centrale erano sacrosante e moralmente ineccepibili, volte a cacciare i “mercanti dal tempio”.
    pertanto spero che tutto si risolva serenamente e quanto prima poichè sarei in grande difficoltà a pertecipare ad un dibattito nato da giornalisti in lite giudiziaria con la FIT cui appartengo.
    E’ una questione di serietà e coerenza.
    Sono certo che sarò compreso.
    spero di vedere il sereno quanto prima e poter continuare un simpatico e utile colloquio in questo blog.

  407. francesco scrive:

    rispondo a max, a Bari ha vinto ,nella categoria 97 la Tagliente ed al master OUATT la Alessia Perrone entrambe pugliesi della nostra macroarea , la Perrone ha vinto anche il Lemon bowl l’anno scorso,e comunque ribadisco che aldilà della ovvia soddifaziuone per la vittoria del torneo quello che più mi ha impressionato è stata la capacità di autogestirsi da parte di mia figlia e concordo pienamente con Kill Bill che la presenza dei genitori in quella circostanza probabilmente non avrebbe giovato psicologicamente.

  408. max scrive:

    francesco ora ho capito, pensavo che tua figlia fosse del ‘98…

    vedi caro aldo io ho molti difettti (eccome se ne ho) però fortunatamente guadagno abbastanza da nn dover andare a schiena di nessuno, e sorattutto non sono mai stato (anche perchè anche qui fortunatamente non ne ho motivo) invidioso di nessuno, anzi…. invece un mio grandissimo difetto è quello di dire ad alta voce quello che penso ma soprattutto di dirlo prima (dopo è troppo facile e non mi diverte). in italia già risultano antipatici quelli che vincono e riescono in qualcosa figurati quelli che lo ipotizzano senza aver ancora vinto nulla (nel tennis)….ed è vero potrei anche sbagliarmi, ma che male ci sarebbe, ho sbagliato molte volte nella vita quindi non ci sarebbe problema (e soprattutto non ho ammazzato ed insultato nessuno..), l’importante però è fare le cose con passione. del prep atletico, qui ne abbiamo parlato + volte e sulla sua bravura non è importante che lo affermi io forse, ma il fatto di aver lavorato con piatti forse dice qualcosa… ed io non incenso assolutamente mia figlia anzi dico sempre (come dice piatti anche nella sua ultima intervista) che allenati in un certo modo tutti entrerebbero nei primi 10 perchè nei primi 10 arrivano i normali, è chi non ci arriva che è anormale (e qui io sono stato molto + umile dicendo che è normale chi arriva nei primi 100). da questo modo di intendere le cose è nato il mio pensiero (ma che per i canoni della video analisi è un dato di fatto) di dire che non mi piace assolutamente come gioca la trevisan (con cui visto l’ardore la maleducazione e la cattiveria hai sicuramente qualcosa a che fare) a cui comunque non ho mancato di augurarle il meglio che a mio avviso però potrà arrivare solo a fronte di un cambio repentino di rotta. e vai tranquillo che non mi masturbo mentalmente scrivendo sul blog, mi diverto come fa mia figlia quando gioca a tennis, ciao ciao

  409. andrew scrive:

    Sig. Tropiano…è stato bello, diciamo una sveltina…

    rimpiangerò a lungo il suo contributo e l’apertura verso noi genitori, purtroppo squagliatasi in un giorno e mezzo…

  410. max scrive:

    e credo sia importante ricordare che alle persone INTELLIGENTI le critiche aiutano a migliorare soprattutto quando sono costruttive…..

  411. stefano grazia scrive:

    scusa,fabrizio tropiano, ma che c’entrano Baccini, Azzolini e Semeraro col Blog di Ubaldo Scanagatta? E ancora di più con questa subarea del Blog? si,vabbè, tutto è nato da una Lettera di Ubaldo ai Tennisti Italiani (che invitava giornalisti e italiani alla reciproca convivenza!) alla quale ha risposto Baccini scatenando una replica legale dei direttori di Match Point… Embè?
    Sono sicuro che non è così ma leggendo il tuo post uno può anche pensare che ti hanno “fatto telefonare” da qualcuno invitandoti a non partecipare, come nei peggiori film di serie B…Boh, sarò naif ma,citando Manfredi in Riusciranno i nostri eroi, a volte … siete strani voi bianchi. O così apparite a me che vivo in Africa e che devo risolvere altri problemi più pratici che preoccuparmi di ferire con le parole, se me ne scappa una di troppo.
    E qualcuna di troppo sicuramente è scappata, specie in passato, a Max che fu subito soprannominato da me Mad Max e che ora si trova attaccato su più fronti (l’immagine è quella della Colonna degli Inglesi de The Last Of Mohicans che si ritirano dal Forte conquistato dai Francesi e marciano in una radura fra due boschi e dai boschi all’improvviso e a intervali irregolari si lanciano gli indiani di Magua per delle incursioni rapide e solitarie … corrono,colpiscono, seminano il panico e scappano ritornando nella boscaglia…Ecco, non scappate, Rocco e Aldo…se avete qualcosa da dire, dite pure, ma attenzione, Mad Max ha valutato un video di Martina Trevisan, ne ha fatto cioè la videoanalisi … è stato impietoso? E’ una sua opinione…Qualcuno (vedi roberto) si è dimostrato subito in disaccordo, altri (fra cui il sottoscritto) hanno dissertato sull’utilità o sull’essenzialità della video (psico in questo caso)analisi…il tutto fra amici…vogliamo continuare a farlo? Tra l’altro sarà stato impietoso,rozzo,
    maleducato “sborrone” che è peggio di sborone con una r sola, ma negli ultimi posts sta facendo invidia a Nikolic e Thomas Yancey…perfino Chloe de Lisser potrebbe dirsene ammirata…e sta a vedere che siamo riusciti nell’impossibile, abbiamo trasformato Mad Max in un gentiluomo inglese…In realtà da quando ci ha confessato di essere 169 per 100 chili io me lo immagino un po’ come l’Orribile Hulk… vedrete, prima o poi riesplode … Certo,Max,io mi metto anche nei panni di Rocco e Aldo: conoscono i Trevisan, conoscono Martina, magari si sono sentiti offessi,imbarazzati per lei…(io l’ho vista giocare l’estate scorsa a Sanremo e subito mi era apparsa insieme all’inglese Laura Robson una delle migliori,cfr i miei post dell’epoca) Ma in fondo Max ha esaminato il video della Trevisan come avrebbe esaminato e analizzato un video della Pennetta o della Santangelo, cioè in forma impersonale, come un giornalista un critico un coach (un tifoso) analizza il gioco di un campione che vede in tivù, una figura astratta…Certo, Martina non è una figura astratta, merita rispetto, è comunque la migliore delle italiane della sua età…nellle sue iperboli Max dice di non rifarsi a questi esempi ma di mirare molto più in alto…E’ puro delirio? chissà, forse, vorrei avere le sue certezze (mi ricordano quelle di richard williams o di Earl woods ma ovviamente chissà quanti altri genitori le avranno avute …) max dice altre cose,molto giuste e a volte molto saggie (che l’educazione è importante, che la scuola è importante, che i genitori ai tornei dovrebbero stare zitti e buoni, che i tornei sono solo delle verifiche, che se si sarà sbagliato vabbè, vorrà dire che ha passato del tempo insieme a sua figlia felice di farla sognare…) ma queste cose vengono spesso perdute perchè ovviamente sommerse dal peso delle “altre” … Dovrei dire a Mad Max di moderarsi? Mappercarità, continua così…
    A proposito Max NON è IL VERBO di questo Blog, no, è solo una delle voci … a volte si va d’accordo,a volte si dissente… Rocco e Aldo siete liberi di dissentire, di crocefiggere Mad Max, ma non giudicate positiva o negativa-la videoanalisi,per esempio- a seconda di quel che ne dice Max… diteci piuttosto cosa ne pensate voi…non ce l’avete detto, nella furia di difendere l’onore di Martina (e mi piace pensare più che siete deiDifensori che degli Assalitori), ve ne siete dimenticati…Diteci qualcosa di “tennista”: cosa ne pensate dell’importanza dei genitori (Max è un esempio…voi conoscete i Trevisan,forse: come sono i Trevisan? Come siete voi…Su,dai, litighiamo pure qualche volta ma poi riprendiamo la critica propositiva, costruttiva, aneddotica (perchè dal raccontare chi siamo noi scopriamo poi di non essere soli di laà dalla rete)

  412. roberta 2005 scrive:

    Molto interessante questo blog che ci ha fatto scoprire il nostro presidente della FIT Lazio Tropiano parlandone nella sua rubrica Pallonetti Morali.
    Sono un genitore di un giovane under 14 del Lazio e insieme ad altri genitori di ragazzi abbiamo deciso di intervenire volentieri.
    Molte cose giuste sentiamo dire (il vincolo, i costi del tennis, le selezioni troppo severe della FIT, ecc.) tutto vero ma noi abbiamo una fortuna nel nostro rapporto con la FIT: il nuovo Presidente del Lazio!
    Non avete idea dell’aria pulita che si respira in regione, del moltiplicarsi delle iniziative e della sensazione di avere una politica giovanile finalmente attenta alle esigenze dei ragazzi e delle famiglie…
    Fabrizio Tropiano sta trasformando il tennis regionale, credeteci.
    Ci sentiamo finalmente coinvolti anche se molto ancora vorremmo.
    Condividiamo i suoi interventi di richiamo all’etica sportiva e anche le iniziative di “bacchettare” noi genitori le abbiamo vissute bene e condividendole, anche perché accanto a quelle vi è vera attenzione alle nostre esigenze.
    Spesso scriviamo email al Comitato regionale e… udite, udite… il presidente risponde di persona alle nostre lamentele e richieste!
    Poi la sua rubrica è un segno di affetto e trasparenza verso il mondo dei maestri e dei ragazzi; prima ci sentivamo solo “genitori paganti”!
    Il progetto Casa Lazio (anche se molto ambizioso) ha distribuito per la prima volta contributi ai giovani in base a dati oggettivi e poi la presenza ed il contatto del responsabile tecnico (finalmente una donna, la maestra Marina Guglielmi) che non manca mai di essere con i genitori - da genitore quale è - ci dà garanzia di serietà correttezza e trasparenza.
    Una sola paura… che il potere cambi il nostro giovane Presidente!
    Se questa è la FIT viva la FIT!

  413. Mauro scrive:

    Egregio Aldo Baglio (nome falso immagino), dovrebbe sapere che in tutte le accademie del mondo, i bambini/e dell’età della figlia di Max, si allenano così o forse più intensamente. Può essere giusto o sbagliato, dipende dai punti di vista ma è così. Provi per piacere a chiedere quanto si allena la Ferrari (campionessa di ginnastica artistica) e da che età. Perchè nessuno si scandalizza? La Sig.na Martina Trevisan, se non lo sa provi a chiedere da quanto si allena e quante ore al giorno, vedrà che sarà come e più della figlia di max.

  414. Mauro scrive:

    Caro Fabrizio (Tropiano), i tuoi “pallonetti” falli dove vuoi, tanto è così chiaro che sei talmente “Federale” che di “passanti” non ne farai mai.

  415. max scrive:

    in più lo stesso roberto parlando della trevisan scriveva:

    L’unica cosa che non mi è piaciuta sono le aperture parecchio ampie, ma la ragazzina pare avere un braccio proprio veloce e forse se lo può permettere.

    quindi la mia non era certo un’offesa ma una constatazione. in più, nella realtà come ormai tutti sanno io non venendo dal tennis ho fatto la “video analisi” della vita e sto mettendo in pratica nel tennis tutte le cose che ho riscontrato simili, in tutte le persone che ho conosciuto e che hanno avuto successo a livello mondiale (nel commercio, in borsa , nell’edilizia, in finanza in altri sport che quando arrivano a livelli “mondiali” non sono altro che il lavoro dello sport etc etc), ma lasciando la gestione della parte tecnica a professionisti super qualificati del settore con e di cui condivido il modus operandi. nella mia continua ricerca del meglio (da dare a mia figlia) il caso ha voluto che scoprissi che gente del calibro di piatti e sartori ma anche bollettieri (letti i racconti di stefano, strategic zone compresa) la vedono come me. quindi quando attaccate me in pratica state dando dei deficienti a industriali broker imprenditori multi milionari, nonchè a piatti sartori e bolletieri (e forse non sono io a dover fare un bagno d’umiltà..). e come diceva stefano non avendo nulla da ribattere sapete solo urlare insultare e non accetare il confronto, le critiche un po’ come nei modi della fit o dei vecchi maestri e come successo anche nella diatriba con brandi. se pensate che sbaglino dei milionari che hanno raggiunto il successo nella vita come potete pensare di essere infallibili voi che non avete ancora fatto nulla??? strani sti italiani…..

    è vero stefano un po’ siete riusciti a cambiarmi e a farmi riflettere, molte volte rileggendomi non mi sono piaciuto proprio, pur scrivendo cose in cui credo ancora oggi, ma il modo è stato spesso orribile. detto questo ovviamente continuerò per la mia strada prontissimo però a ricredermi se qualcuno mi dimostrerà che è giusto farlo o se mi accorgessi anche del più piccolo errore perchè io continuerò giornalmente ad aggiornarmi, ad ascoltare ed a imparare da tutti, confrontandomi poi con i miei collaboratori per farmi un’idea e tracciare la via maestra, e questo LORO nn lo sanno fare ma infatti LORO non arriveranno da nessuna parte….

  416. Mauro scrive:

    “Una società che addomestica i suoi ribelli, ha trovato la pace, ma ha perso il suo futuro.”

  417. stefano grazia scrive:

    grande Max…allora c’e’ davvero speranza per il mondo e tutti noi…I’m very proud of you…

  418. DYLAN THOMAS scrive:

    a Max :

    Probabilmente sei uno che vuol credere ai sogni ed in questo non c’e’ nulla di male .

    Anch’io penso che tu sia esagerato,come dice Nikolik,e che tu ti stia creando delle aspettative eccessive su tua figlia.

    Il fatto poi che ti accomuni ad alcuni grandi coach la dice lunga sul tuo modo di pensare.

    Come dire che se io sono d’accordo su come opera un chirurgo allora sono come lui…..o se sono d’accordo su come un ingegnere aereonautico costruisce un Boeing allora sono come lui……

    Poi l’equazione che proponi a piu’ riprese SOLDI = SUCCESSO e’ una cosa avvilente , infantile.

    Si vede che non sei ancora arrivato a capire che il successo vero (e la Felicita’)e’ fatto di altre cose,molto piu’ semplici.

    PERO’ , e qui si impone una riflessione piu’ tecnica..

    Posto che Mad max esageri, ma se tutti i genitori facessero come Lui ?

    Se davvero 10.000 bambine normodotate del 98 (come la sua) si allenassero 3 ore al giorno di tennis e 1 ora e mezzo di preparazione atletica cosa succederebbe ?

    Probabilmente si rovinerebbero 10.000 bambine(tant’e’ che la sua dice lui e’ sempre infortunata) ,ma una o piu’ riuscirebbero a scalare le classifiche WTA ?

    Se qualche tecnico puo ‘ rispondere ,questo sarebbe un tema.

    Probabilmente quello che fa MAX lo stanno facendo molti genitori nell’europa dell’est,o nell’ex unione sovietica ,o in Cina…..

  419. Enzo Lo Iacono scrive:

    Senza prendere le difese o le parti di nessuno, ne tantomeno quella di Max del quale mi sento a volte di “polo opposto”.
    Stiamo trascurando però un aspetto importante:
    la domanda non dovrebbe essere se Max dice bene, ma piuttosto se sua figlia vuole veramente fare ciò che le si fa fare.
    E questo lo può sapere solo Max.
    In questo periodo, “il piccolo Seby”, mi sta chiedendo spesso di stare più in campo, ma io ho capito che vuole “giocare di più”, quindi lasciando le stesse ore di allenamento che svolge, ho aggiunto dei match amichevoli, organizzandogli partite con bambini del suo livello 95/96 (e non della sua età) nei vari circoli della provincia. Questo ritengo voglia lui.
    Quindi, credo che non esista una formula magica in ordine alle ore di allenamento, ma come spesso scrivo: “Diamo ad ogniuno il tennis che vuole!!” D’altronde, sarebbe un peccato non farlo giocare se lo vuole. Per questo sono sicuramente in disaccordo con il post di qualche giorno fa, dove c’era scritto che una bambina non doveva giocare oltre le 2/3 volte la settimana per poter “desiderare” il tennis.

    Caso Fabrizio Tropiano:
    Neanch’io ho ben capito cosa c’entrano le carte bollate con questo blog; però, se è vero quanto scrivono i genitori del Lazio (e non ho motivo di dubitarne), la presenza in questo blog di Tropiano potrebbe sicuramente essere propedeutica per l’evoluzione della F.I.T.. E se veramente è, come viene descritto…. (udite, udite), gli auguro di diventare presidente nazionale (con tanto di rispetto per Binaghi).

    Non mi spetta fare il moderatore, ma pregherei tutti di lasciar perdere i personalismi offensivi sui figli e scrivere in modo generico e costruttivo; tanto Max ormai abbiamo imparato a conoscerlo e probabilmente lui sa quello che fa e lo fa nella maniera corretta; certo è che se il tipo di allenamento che lui propone alla figlia, lo si propina come “verbo”, allora ci ritroveremo veramente un campione e mille bambini “scassati”.
    Io non ci sto!
    E si badi bene: nella migliore delle ipotesi bisogna scegliere se avere un figlio socievole e “normale” (ottima l’attività di Grazia Jr) o un figlio campione!

  420. max scrive:

    mauro non sono addomesticato, ma una guerra contro chi non ti è nemico mi sembra stupida…e poi l’ho detto, continuerò per la mia strada

    hai visto stefano…..

    a dylan

    ci sono parecchie cose che non hai o che non vuoi capire. prima di tutto io non mi sono creato alcuna aspettativa, ho delle mie idee,delle mie esperienze che come risultato portano a certe deduzioni logiche, se poi saranno sbagliate amen. secondo io non mi accomuno a nessun grande coach (ci mancherebbe, mica l’alleno io) casualmente durante il mio aggiornamento continuo ho letto che ci accomuna lo stesso modo di pensare e di conseguenza a gente che ragiona in questa direzione ho affidato mia figlia per la parte fisica e tecnica. non ho inventato nulla anzi nessuno più di me ha seguito la strada più corretta (e indicata da tutti istituzioni comprese) avendo dato mia figlia in mano a gente super collaudata ed esperta (come ce ne sono anche altri, ma con la differenza che loro condividono con me anche il modo di ragionare) e non a dei ciarlatani o peggio ancora allenandola con dei miei metodi.. e questo al contrario di molte genitori meno “invasati”, perchè non tutti i maestri e prep atletici sono esperti e collaudati….a te forse non piacerà ma l’accomunare il denaro (se guadagnato lavorando) al successo è elementare, chi è più bravo più ne fa o ancora credi alla befana che dice che chi li ha guadagnati è stato fortunato e chi non li ha guadagnati è solo per sfortuna!!!! e la storia dell’infortunio mi conferma la malafede, leggete solo quello che vi fa comodo: RIPETO MIA FIGLIA NON SI E’ INFORTUNATA GIOCANDO A TENNIS O ALLENANDOSI MA PROVANDO A FARE UNA SPACCATA COME LE AVEVA FATTO VEDERE LA SUA AMICHETTA CHE FA RITMICA. E TANTO PER ESSERE CHIARI NON ERA UN INFORTUNIO VERO E PROPRIO MA UN’INFIAMMAZIONE ALL’INTERSEZIONE DELL’ADDUTTORE (L’INGUINE) CHE SI TROVA IN UNA POSIZIONE ANTIPATICISSIMA E DI CONSEGUENZA NON E’ MAI A RIPOSO COMPLETAMENTE, CHE PER SOLLECITARLA BASTA GIRARSI PER RISPONDERE A CHI TI HA CHIAMATO. CON TUTTO CIO’ HA RICOMINCIATO GLI ALLENAMENTI.
    altra prova del vs parlare a vanvera è che in quattro anni di allenamenti mia figlia per il troppo allenamento non ha mai avuto nulla ed i suoi ritmi di allenamento sono organizzati dai tecnici da me preposti e non dal sottoscritto che è preposto “solo” a monitorare che tutto vada per il meglio e per proporre costantemente delle migliorie (oltre che a fare da sponsor).

    sinceramente ho l’impressionie che molta gente che ci legge (e scrive ogni tanto quando nn ce la fa proprio più) sia repressa e che siano loro invidiosi per il fatto di non poter fare quello che noi facciamo per i ns figli, persone che magari hanno la moglie che nn è neanche troppo d’accordo che i figli si allnenino molto, al contrario di noi che insieme alle ns famiglie al completo coltiviamo la stessa passione inseguendo un sogno. e queste persone sono morte dentro, vivono una vita grigia ed impazziscono.. e a questi si aggiungono alcuni maestri che si riconoscono nella loro incapacità e non solo in quella di sognare…
    e queste persone non sono per nulla umili anzi il loro ego, la loro invidia sono enormi tant’è che ogni tanto esplodono e mostrano il loro vero volto….

  421. atti scrive:

    Se la mettiamo sul personale è meglio chiudere baracca e burattini. In questo spazio da molti mesi si esprimono opinioni, considerazioni, sogni, cavolate… pero’ cercando di non scendere “troppo” , soprattutto se si parla di scelte familiari… non avendo nessuna di noi la magica sfera di cristallo (a parte Stefano che in Africa potrebbe segnalarci qualche apprendista Stregone…)
    Quando ho letto video/valutazioni su quello o quell’altro immaginavo che poi qualcuno prendesse ovviamente posizione, capisco lo spirito sincero di espressione/valutazione di Max, ma anch’io fossi stato parente o amico un po’ mi sarei arrrrrr….. to.
    Non da meno mi è piaciuto il commento espresso sulla figlia di Max , RAGAZZI NON CI SIAMO, ho anch’io una delle 2 figlie del 198 e francamente mi sembra banale commentare performance e valutazioni a quell’età… chi vivrà vedrà, ma certamente 2 games in + o in – adesso valgano come un castello di sabbia in riva al mare….
    Da quando MAX ci ha parlato di Viedoanalasi si sono impennate le vendite di Videocamere …. Scherzi a parte credo che per gli Under 12 serva + per far rivedere i ragazzi su tattica, tecnica e comportamenti che non su biomeccanica e gesto perfetto, comunque libera scelta ad ognuno se ritiene (Piatti se ci sei batti un colpo) questo un punto “fondamentale” già a 8-9-10 anni, ma inizialmente quando guardo un U10-12 cerco di intuirne lo spirito agonistico, le doti tecniche ed atletiche; facciamoli crescere con un buon grado di addestramento, che… eventualmente… per i dettagli ci sono fior di accademies e/o coach in fila che aspettano….. ( avercene di Trevisan .. con apertura ampia)
    Mia figlia + grande (del ’95), nel 2007 ha partecipato ad alcuni tornei ETA e mi ha raccontato scene al limite del maltrattamento su alcune ragazzine dell’est…che avevano perso. In alto quelle ragazzine non arriveranno solo con la viedeonalisi, ma purtroppo anche per “merito” di qualche videoceffone….con apertura larga…. e piedi a martello.
    Inoltre chi ha iniziato a leggere il Blog fin dall’inizio ha un certo tipo di visione, e noto che difficilmente scivola … mentre, in alcuni casi, chi prova ad inserirsi in corsa spesso non coglie fino in fondo il senso dei commenti altrui… Quindi rileggere please.
    Altrimenti, e sarebbe un peccato, rischiamo di trasformarci in… “QUELLI DEL BAR TENNIS” stile processo di Biscardi.
    Ciao.

  422. andrew scrive:

    ragazzi…ragazzi?

    credo di aver capito che l’importante non è scendere in basso quanto risalire…anzi, una discesa agli inferi ogni tanto può essere di aiuto…

    atti:
    cosa ne pensi del fatto che il nostro circolo non organizzi uno straccio di torneo u10, 12, 14? e che neppure in provincia se ne possano trovare? comincia a fare il pieno di benzina…

  423. stefano grazia scrive:

    Bravo Atti, hai colto nel segno quando annoti: “Inoltre chi ha iniziato a leggere il Blog fin dall’inizio ha un certo tipo di visione, e noto che difficilmente scivola … mentre, in alcuni casi, chi prova ad inserirsi in corsa spesso non coglie fino in fondo il senso dei commenti altrui… Quindi rileggere please.” CERTO, NON VOGLIAMO SCORAGGIARE NESSUNO MA BISOGNEREBBE LEGGERE E RILEGGERE E SEGUIRCI PER UN PO’ ANCHE O SOLO PER COMPRENDERE LE DIVERSE PERSONALITA’ E QUINDI ANCHE “IL TONO” DI UN POST … Almeno, rileggetevi gli ultimi 2-3 riassunti! Se non ne avete voglia, va bene lo stesso ma prima di partire in quarta state con noi per un mesetto (tanto noi ci facciamo 400 posts come ridere) e scrivete due-tre posts voi di assaggio … ognuno di noi scrive, cambia idea, a volte si contraddice ma tutto sommato si diverte anche a leggere che altri non la pensano come lui perchè spesso,nel tentare di spiegare la propria posizione, si arriva anche a capire quella degli altri e a scoprire che magari non esiste una sola verità …

  424. DYLAN THOMAS scrive:

    COPIA -INCOLLA DA UN POST DI MAX :

    ” nella mia continua ricerca del meglio (da dare a mia figlia) il caso ha voluto che scoprissi che gente del calibro di piatti e sartori ma anche bollettieri (letti i racconti di stefano, strategic zone compresa) la vedono come me. quindi quando attaccate me in pratica state dando dei deficienti a industriali broker imprenditori multi milionari, nonchè a piatti sartori e bollettieri”

    E DICI CHE NON TI ACCOMUNI A LORO ???

    continuo a non capire …

    Comunque attendo i commenti dei tecnici ,se ce ne sono ancora (a parte ENZO)e non si sono stufati di sentire soltanto parlare i genitori,sulle probabilita’ di successo con allenamenti tipo MAX su bambine under 10 ….

  425. max scrive:

    ATTI sono d’accordo, ma anche a te consiglio di rileggere i post e non per polemizzare ma per chiarezza …

    quando dici: “anch’io se fossi stato un parente mi sarei arrabbiato etc etc.” quando ho portato mia figlia a fare video analisi la prima cosa che mi hanno detto è stata quella delle ampie aperture ben evidenziata anche nel dvd che mi hanno dato, oltre ovviamnete ad altri difetti. io però non ho insultato nessuno, ho portato il dvd in accademia l’hanno guardato abbiamo discusso e insieme abbiamo telefonato ai video anallisti. il risultato che ne è venuto fuori è che è normale la ricerca della max potenza in una bambina di 9 anni ma c’è anche la consapevolezza che bisogna pian piano correggere questo movimento. in allenamento quindi una volta a settimana si lavora solo su questo e negli altri gg le si fa notare l’errore, poi un paio di gg prima dei tornei nn le si dice + nulla . questo per dire che il discorso delle ampie aperture non è una mia personale opinione ma il “pensiero” dell’ultima tecnologia tennistica, oltre che di qualunque avveduto coach poi uno potrà dissentire o potrà forse un giorno dimostrarsi sbagliata (anche se dubito fortemente) ma questo è…. ed ancora più importante che per me è stata un’occasione di ulteriore crescita personale ma soprattutto lo è stata per mia figlia e non un modo come un altro per litigare o per cercare di dimostrare chi avesse ragione. ed il fatto che due e + coach abbiano trovato l’intesa credo la dica lunga…..

    ed è inutile anche chiedere a piatti di battere un colpo, l’ha già battuto parecchie volte su TENNIS ITALIANO con più articoli e l’ultimo è stato anche postato qui sul blog da fulvio (fognini). inoltre il colpo l’ha battuto solo ed anche in compagnia di sartori con parecchi libri e dvd che parlano di tutte queste cose, quindi RIPETO NON SONO MIE OPINIONI, basterebbe avere la voglia e l’umiltà di leggerli e guardarli. tanto è vero che la frase detta da piatti che più mi è rimasta impressa è quella che parlando di djokovic diceva: “è stato il primo giocatore con cui non ho dovuto buttar via la maggior parte del tempo a correggere i suoi errori e difetti, e questo è solo merito del buon lavoro fatto dalla famiglia quando lui eragiovanissimo”.

  426. andrew scrive:

    un aneddoto dal recente raduno di u10 della nostra provincia….

    erano in 4 e hanno palleggiato per una mezz’ora, quindi hanno fatto 20 minuti di doppio…Al termine, il responsabile, un’istituzione della provincia e maestro da xx anni, ha conversato un po’ con i bambini…Mio figlio ha dichiarato che a lui piaceva Nalbandian…Non l’avesse mai detto: è partita subito una rampogna derisoria sul fatto che l’unico modello dovesse essere LUI, Roger Federer….(che giocava così bene che “sembrava quasi avesse imparato da me”)…Fortunatamente, mio figlio rientrando alla base sentivo che continuava imperterrito a difendere il suo beniamino conversando con i compagni…

    Sono forse piccolezze ma io non posso fare a meno di notarle…La mentalità è sempre quella…NON AVERE FIDUCIA/RISPETTO dell’individualità ma cercare sempre di convogliare-incanalare il soggetto in base al proprio “piccolo” punto di vista…

    Fortunatamente ripeto, mio figlio sembra essere al di sopra di tutto ciò…

  427. Mauro scrive:

    Se tutti la pensassero come me, che ci starei a fare in questo blog.

    Max, non era per te, tu non sei addomesticabile. (per fortuna).

  428. max scrive:

    il fatto che mi accomuni il modo di pensare nn significa che io mi paragoni tennisticamente a loro, diciamo solo le stesse cose, che sono quelle di cui parlo sempre io e cioè quelle che sono riscontrabili in qualsiasi settore praticato in maniera professionale e non specifiche del tennis, settori dove forse io, voi e mille altre persone sono sullo stesso piano e forse più di piatti sartori etc etc. ma è così difficile da capire???? e il problema del tennis italiano è proprio questo e cioè che la gente pensa di trovare il bandolo della matassa cercando solo “dentro” il tennis mentre le risposte sono fuori constatato che in italia si conosce solo il tennis amatoriale ed agonistico mentre il tennis (quello che conta e di cui parliamo noi) ora è un’impresa…

  429. max scrive:

    incredibile!! quel maestro allora è rovinato, xchè se spera di poter insegnare ai suoi allievi a diventare federer siamo a posto… ed invece ti dico di più lui aspetterà che ne venga fuori un altro da solo…. e questi sono i maestri di cui scrivevo sopra…

  430. max scrive:

    dylan ora capisco perchè continui a nn capire..se pensi che qualcuno di noi possa stufarsi, oltre a significare che non hai letto mesi di post significa anche che sei di coccio!!!

  431. atti scrive:

    Andrew:
    Per organizzare un torneo U10-12-14-16 il circolo con strutture medio piccolo perde una settimana per Sat-agonisti e soci.

  432. nipa scrive:

    Scusate ragazzi ma bisogna comprendere coloro che inserendosi soltanto adesso non hanno carpito o meglio accettato lo spirito (mi viene da dire lo SLANG??!!) di questo blog!

    Mi associo all’ultimo pensiero di MAURO
    x Max, continua così!

    I miei complimenti, presidente Tropiano! Coraggio continua così e nella tua regione il livello salirà sempre di più. Un solo rilievo (provocatorio forse per altri presidenti…!!!) di : come mai il NIKE è presente nel Lazio solo con una tappa?

  433. andrew scrive:

    e qui Max ha secondo me centrato il problema….

    “cioè che la gente pensa di trovare il bandolo della matassa cercando solo “dentro” il tennis mentre le risposte sono fuori constatato che in italia si conosce solo il tennis amatoriale ed agonistico mentre il tennis (quello che conta e di cui parliamo noi) ora è un’impresa”

    ossia, dovrebbe ormai essere chiaro che se i circoli, per vivere, necessitano di soci, è troppo chiedere loro di allevare dei “tennisti”: non possono farlo!!!

    al massimo allevano quei due o tre ragazzi più dotati per fini di reclutamento o di propaganda….NON C’E’ DIETRO ALTRO!!!!…inutile cercarlo o farsi rassicurare…

  434. andrew scrive:

    hai ragione Atti:

    tuttavia, mi sfugge il significato della parola “Perde”…

  435. atti scrive:

    Andrew:
    Per organizzare un torneo U10-12-14-16 il circolo con strutture medio piccole perde una settimana per Sat-agonisti e soci, sopratutto se hai già tanti tornei Over-Future-Open- serie A non è facile “incastrare” tutto.
    Io, i tornei Under li farei tutti in circoli grandi accessibili facilmente da ogni angolo della regione (vicini all’autostrada), sfruttando feste, sabati domeniche, magari con doppio turno mattina + pomeriggio, ma questa è fantascienza…
    Per dirti l’anno scorso per i regionali U12 mia moglie è andata 5 volte a VR (110+110 km cad.), secondo te non so quanto costa la benzina ?
    Inoltre, in un occasione (semifinali) pioveva e non avevano campi coperti, ma piuttosto di chiedere un favore ad un circolo vicino li hanno spediti tutti a casa… e parliamo dei regionali figurati il resto.
    In compenso abbiamo 2 Montain bike nuove in casa ( che sia un messaggio indiretto della FIT sul pedalare in ogni senso…).

  436. andrew scrive:

    Atti:

    al nostro circolo al sabato e alla domenica non c’è nessuno (e mi hanno pure spento le luci di proposito mentre provavo le battute da solo…) perché d’inverno la prassi è andare a sciare…

    …stai attento perché rischi di passare dall’utente che utilizza il circolo per fini tennistici al genitore di bambine dotate che viene utilizzato per fini di circolo…il confine è assai precario…

  437. stefano grazia scrive:

    ATTI:Per dirti l’anno scorso per i regionali U12 mia moglie è andata 5 volte a VR (110+110 km cad.), secondo te non so quanto costa la benzina ?
    Invecemia moglie a Dicembre si faceva una settimana da Bollettieri e poi nel week end sceglieva uno dei 30 tornei che si facevano in Florida a tiro di 1-2 ore di strada e si giocava dalla Mattina alla Sera (ed eventualmente ti fermi in un motel, visto che è un fine settimana e anche se non fossi in Florida il giorno dopo non vai a scuola).
    E’ vero che nemmeno gli Stati Uniti hanno più 40 giocat(insori nei top 100 e che anche loro hanno i loro problemi di reclutamento e addestramento, ma PROPRIO NON RIESCO A CAPIRE PERCHE’ UNA COSA COSI’ SEMPLICE COME SPOSTARE TUTTI I TORNEI NEL FINE SETTIMANA non riesca a passare, che dico a passare? DOVREBBE ESSERE IMPOSTA CON LA FORZA, D’AUTORITA’,D’UFFICIO (così come la rimozione del vincolo e soprattutto LA DISPONIBILITA’ DEI CAMPI GRATIS PER GLI UNDER nelle ore pomeridiane se i campi non sono occupati da soci)…
    MAX:
    ho appena saputo che Piatti e Sartori stanno ricevendo tonnellate di email di protesta perchè usano e hanno parlato bene della videoanalisi NONOSTANTE anche tu,l’Orribile Hulk del Tennis, la usi e ne parli bene…Sembra che siccome tu la usi e ne parli bene, deve essere per forza una monnezza …

  438. max scrive:

    ma la cosa divertente è che chi mi odierà di + saranno i maestri che saranno subissati da domande e richieste.. poi quando cominceranno a fare qualche seduta gli accidenti arriveranno da maestri figli e genitori. i primi cominceranno a dire che i movimenti si stanno incasinando, i secondi che non capiscono cosa devono fare, che si rompono e quando perdono la colpa è dei nuovi movimenti mentre i terzi che dovranno subire da tutti…

  439. pibla scrive:

    Stravedo per il nostro “chairman” Stefano, ma di certi personaggi in questo spazio non si sente proprio il bisogno, l’infinito squallore di chi tira in ballo i figli per attaccare personalmente il genitore non ha davvero uguali né giustificazioni in prese di posizione magari un pò nette ma che non contenevano niente di personale, ogni tanto bisogna anche avere il coraggio di dire: “Signori se questo è il tenore delle vostre argomentazioni, beh, allora siete capitati nel posto sbagliato. A non risentirvi. Adieu!”

  440. pibla scrive:

    p.s. a Tropiano gli è arrivata la telefonata, matematico. Anche perché la tempistica non torna; è intervenuto quando la diatriba Baccini Semeraro/Azzolini era già in corso e dopo mezza giornata scrive “è accaduto quello che temevo”, mah…..a dir la verità se qualcosa era accaduto, era già accaduto quando hai scritto il primo intervento….in più, in questo blog di giornalisti in lite con la Fit non se ne vede, perché è vero che la lite è nata in seguito ad una lettera aperta di Ubaldo, ma poi Ubaldo è rimasto completamente estraneo alla contesa e così pure tutti gli altri giornalisti del blog, mah……davvero un fine sett di difficile comprensione per una mente semplice come la mia….

  441. Mauro scrive:

    Bambini prodigio con racchetta. Come aiutare tuo figlio a diventare campione.
    Questo è l’argomento di quest’angolo del blog caro Dylan Thomas, e non come aiutare il tuo allievo a diventare campione.
    Detto ciò i contributi di tutti sono ben accetti ed anzi auspicabili, ma uno non si può incavolare se si parla di basket in un sito di basket e dice che è meglio parlare di curling, vada in un blog di curling.

  442. Nikolik scrive:

    Martina Trevisan è nata il 3-11-1993.
    Nel 2003 ha vinto il Lemon Bowl under 10.
    Nel 2004, a 10 anni, è arrivata in semifinale nel torneo internazionale ETA (ora TE) under 12 di Maglie, vincendo quello di Correggio, in doppio, con Sara Dami.
    Nel 2005 ha vinto il torneo internazionale di Maglie under 12 sia in singolare che in doppio (con Federica Faggiano), è arrivata in finale a Bibione under 12 (sempre internazionale ETA), sia in singolare che in doppio, è stata convocata in nazionale per la Nation Cup, vincendo tutti i suoi singolari.
    Ha vinto i campionati italiani under 12 (cioè la Coppa Lambertenghi) sia in singolare che in doppio (in coppia con Federica Faggiano), ha perso in finale al torneo under 13 Balle Mimosa a Nantes (uno dei tornei più importanti del mondo under 13).
    Nel 2006 ha partecipato al circuito ETA under 14, a soli 12 anni compiuti: ha vinto a Correggio ed è arrivata in semifinale a Messina. E’ stata convocata in Nazionale per la Europa Cup under 14.
    Nel 2007 ha vinto il campionato italiano under 14.
    Ha vinto il campionato italiano a squadre under 16 (con il TC Prato), battendo, tra le altre, la Burnett per 6-4 4-6 6-1.
    Ha vinto il torneo internazionale ETA di Pavia under 14, anche in doppio, perdendo in semifinale al torneo di Parigi (uno dei più importanti under 14 del mondo).
    E’ arrivata in semifinale al campionato d’europa under 14, perdendo solo in tre set dalla futura campionessa e, invece, è arrivata in finale nel prestigioso Masters ETA under 14 di fine anno, alla presenza di tutte le migliori 8 d’Europa.
    Ha esordito nella categoria superiore, giocando il suo primo torneo internazionale under 16 ETA, a Montecatini, arrivando subito in finale e perdendo solo con Julia Mair.
    E’ stata convocata in nazionale sia per la Winter Cup che per la Europa Cup, sempre under 14, vincendo tutti i singolari disputati.
    Ha esordito nel circuito nazionale open, vincendo subito il torneo di Livorno (a 13 anni!), battendo atlete come Federica Grazioso, Alexia Virgili e Annalisa Bona, molto più esperte di lei, mentre è arrivata in semifinale a Sciacca, perdendo solo 6-4 6-4 contro la Floris (che è la n. 250 del mondo) ma battendo Katia Piccolini.
    Ha iniziato il 2008 affontando, a 14 anni appena compiuti, il circuito ITF under 18.
    Ha giocato in Svezia il Salk open, arrivando in semifinale e vincendo il torneo di doppio.
    Ha vinto il torneo, sempre under 18, di Radenci, sia in singolare che in doppio, in ambedue i casi senza perdere un set. Con ogni probabilità, si tratta di un record, non mi pare che un’italiana abbia mai vinto un torneo ITF under 18 ad appena 14 anni e 3 mesi.
    E’ stata convocata in nazionale per le qualificazioni della Winter Cup under 16 ed ha vinto tutti le partite disputate, senza perdere un set, giusto ieri.
    Attualmente, è la n. 243 del mondo ITF under 18.
    Prima di lei, nello stesso ranking under 18, ci sono solo 16 atlete nate nel 1993 o dopo.
    Ma, tenendo conto del fatto che lei è di novembre, prima di lei, nella stessa classifica, ce n’è soltanto una (la Robson) più giovane di lei.
    Solo una.
    Ma non finisce qua: a spregio, viste le ingiuste critiche rivoltele, d’ora in poi vi scriverò qua tutti i suoi successi.

  443. Mauro scrive:

    Riparliamo di Tennis.
    Nipa, per mia figlia il suo maestro sta adottando per gli allenamenti, una soluzione più Francese. Infatti gli sta insegnando tutti i colpi compresi back di rovescio e smorzate. Come avevo detto più volte mia figlia non ne vuol sapere di stare a fondo, la rete per lei è una calamita irresistibile e per fortuna quest’anno la sua caparbietà gli sta dando qualche bel punto. L’anno scorso le sue discese a rete assomigliavano tanto ad incursioni di kamikaze giapponesi.

  444. pibla scrive:

    …..allora speriamo che tu scriva ancora molto, molto a lungo!!!!
    Pensi davvero che non saremmo tutti super contenti se Martina sfondasse??? ma che Dio lo volesse e naturalmente confidiamo pure nel grande Matteo!!!
    Anzi, un super in bocca al lupo a tutti e due e buona guarigione a Matteo!!!!!

  445. Mauro scrive:

    Il calabrone, tecnicamente, non potrebbe volare, ovvero il suo peso rapportato alla superficie alare secondo le leggi dell’ aerodinamica glielo dovrebbe impedire. Lui, il calabrone, in genere se ne infischia, e vola.

    Martina evidentemente se ne infischia di aperture ampie e via dicendo.
    Nessuno comunque gli ha fatto critiche ingiuste, nemmeno Max, si è limitato ad analizzare i movimenti, i quali comunque possono continuare a migliorare.

  446. nipa scrive:

    Si Mauro, parliamo di tennis a livello…genitore in odore di tennis…così credo che mi possa definire….
    Mia figlia invece sta continuando con tiri dal fondo….quasi giornalmente con esercizi del tipo: diritto (o rovescio) incrociato con palla che deve necessariamente “atterrare” a circa 2,5 mt dal fondo, con 5 possibilità di errori, per 5 serie per ciascun colpo e ritornando sempre al centro…beh ultimamente (domenica…con me sparring…fisso su un angolo ovviamente) ha tenuto una media superiore ai 35 colpi giusti…..sinceramente non ho termini di paragone, tipo con la Trevisan o con altri e sinceramente non voglio prenderle in considerazione, poichè, al momento, mi interessa accertarmi della soddisfazione di mia figlia. Credo che lei sia cosciente del suo miglioramento (riferito al suo trend)..e di rete non se ne parla, anche in caso di palla “non profonda”, niente palla corta o volè…si spara su l’angolo più lontano dall’avversario…

  447. nipa scrive:

    Scusa Mauro rileggendo vorrei precisare che la palla deve atterrare nello spazio compreso tra la linea di fondo ed una immagginaria linea posta a circa 2 metri……..

  448. Rocco scrive:

    Pibla dici addio e poi continui ad essere qui. Non volevo attaccare i figli, ma si fa chiarezza sui valori dei genitori. Si parla di pareri di Piatti sulla video analisi, certo sta facendo uscire video DVD come farebbe senza riprese video?
    Peccato che qualcuno lo nomina e senza conoscerlo di persona ne riporta i pensieri. Il figlio Rocco, si chiama come me, non mi pare che la usi, eppure ha gia quattro anni, riuscira a viverci senza?
    L’analisi video usata dai campioni ha ragionene di esistere per modificare lievemente il movimento, per ottenere il massimo di risultato. Nei bimbi crea solo confusione. Provate a vedere se Donati, Napolitano, Quinzi la usano costantemente, oppure il tennis è nel loro dna e basta?
    La Martina ha ottenuto risultati fuori dal comune già da bimba, con coetanee di età superiore, come tutti i veri talenti, non nascondiamoci dietro … ma mia figlia lascia 10 cm o dieci kili, se sei bravo lo sei e basta, quindi anche mia figlia che gioca benino da quel lato non ha speranze, come tante altre.
    Quindi la mia critica è sul fatto di pubblicizzare a destra e manca tecnologie che nulla possono nel miglioramento di un bimbo nell’attività agonistica, ma solo creare un ulteriore costo per la famiglia.
    Il fatto che il bisogno della video analisi venga poi detto da chi risultati ne ottiene pochini, senza volerne alla figlia, che può essere alla pari della mia, mi sembra la prova concreta della utilità marginale della videoanalisi su bimbi nella normalità come i nostri, escludo i genitori di Quinzi, lui tanto normale non è, naturalmente nel lato positivo. Sui fenomeni il discorso cambia, ma qui non è il caso mio ne di…. allenatori di campioni a livello mondiale di…..nessuno lo sa, ma forse neanche lui.
    Che ci posso fare, non sopporto le persone che utilizzano le parole altrui, altrui che conosco oltretutto, per elevarsi a professori, senza nulla volerne alla figlia, che come gia detto considero alla pari della mia, che sinceramente si allena tre ore alla settimana senza guru della preparazione fisica. Nella fattispecie, Miccini la usa, per ottenete piccole variazioni nei colpi, ma mi sembra che lui qualche risultato lo abbia ottenuto.
    In conclusione non vorrei essere frainteso, ma vorrei solo che non venissero usati i pensieri e le parole di terza persone senza la loro autorizzazione, per evitare che invece dei benifici vengano danni e costi inutili.

  449. claudiotn scrive:

    per Atti e Andrew:

    Visto che in 50 min di macchina arrivate da noi, perchè non organizziamo un miniraduno, al nostro circolo, Pergine Valsugana, Trento. Noi abbiamo 3 ‘98 (2 femmine 1 maschio). Potrebbe essere solo un pomeriggio.
    I campi non sono un problema, anche se più di 3 coperti non ne abbiamo.
    Con Atti ci potremmo mettere d’accordo durante il torneo finale di macroarea. Ovviamente l’invito è aperto a tutti.
    Fatemi sapere.

  450. fabrizio tropiano scrive:

    ok.
    chiarisco e spero di essere utile alla comprensione serena.

    Nessuna telefonata mi è arrivata.
    Nè mai son certo mi arriverà.
    Non le ho mai ricevute fino ad ora anche perchè ho sempre manifestato con rispetto le mie osservazioni (anche critiche) agli amici della FIT centrale.

    Forse non è chiaro che siamo di fronte a persone di valore che se devono dissentire con un Presidente regionale lo fanno di persona, nel rispetto dei ruoli e della libertà di pensiero.
    Che poi quasi sempre io condivida la politica federale e quindi non ci siano divergenze è altrettanto noto; resta il fatto che si deve prendere atto come la Presidenza Binaghi abbia creato un gruppo dirigenziale coeso e unito anche da vincoli umani (è un merito vero?).
    Ciò permette a me - ma credo anche ad altri Presidenti - di rappresentare con correttezza ed in clima sereno le nostre perplessità o divergenze.

    Chi pensa che si ricevano telefonate e “richiami all’ordine” non conosce bene la realtà attuale; quando ho letto la lite (quasi giudiziaria) intrapresa dai due giornalisti ho ritenuto doveroso chiarire subito il mio pensiero al riguardo.

    Sappiate che in passato spesso i “mercanti del tempio” (non mi riferisco al caso in esame ed ai due giornalisti sia chiaro) hanno usato ogni mezzo per impedire alla nuova linea federale di “cacciarli” e moralizzare il sistema; dietro iniziative apparentemente innocue e fintamente rivestenti carattere tecnico tennistico o editoriale, si nascondevano interessi economici di privati che pensavano solo alle loro tasche.
    A quei “mercanti” dei vostri figli, dei nostri ragazzi, del progettare un rilancio del tennis NONGLIENEFREGAVANULLA !!!!

    Ecco perchè mi ha addolorato questa iniziativa dei due giornalisti.
    Se sono in buona fede lascino la via giudiziaria e chiariscano con Baccini di persona.

    Per mio conto - a dimostrazione della trasparenza che ho nel propormi - riprenderò la partecipazione al blog lanciando una riflessione.

    Esistono tre tipi di centri tennistici: il circolo tradizionale (a Roma identificato col Parioli, Canottieri Roma etc), il circolo imprenditoriale e sono la maggioranza…) ed il centro tennistico tipo accademia (tralascio le strutture pubbliche esclusivamente destinate al tennis perchè praticamente inesistenti).
    Questa realtà varia poi da regione a regione ma la tripartizione di fondo è la stessa.
    In questo contesto l’analisi degli scopi di queste associazioni (di lucro - anche se apparentemente e statutariamente non dovrebbe essere così -, di carattere sportivo-associativo-ricreativo e di pratica tennistica agonistica) ci dovrebbe dare l’esatta dimensione delle difficoltà che il nostro sistema tennis sconta in Italia nonchè dei costi gravanti sulle famiglie dei ragazzi; se a ciò si aggiunge l’inesistenza dell’educazione fisica nelle scuole statali si comprendono gli ostacoli enormi che molti genitori lamentano.
    La soluzione?
    proponatela in questo blog, provateci, proviamoci…

    Intanto la FIT - si questa Fit - ha previsto un programma di creazione di grandi strutture tennistiche decentrate con ingentissimi investimenti nel medio lungo periodo; ma prima si sono risanati i conti e si è messo in moto un sistema di finanziamento ed autofinanziamento che permetterà la copertura di queste spese per investimenti fututri e strutturali (anche i famigerati 100 euro per il tresferimento concorrono)…..

    Credetemi si sta lavorando molto bene e con lungimiranza….

    Un simpatico “pallonetto” a disposizione per i vostri smasch…….

  451. gio92 scrive:

    Ancora sulla videoanalisi….. non odiatemi !
    Ovviamente chiedo a MAX , ormai “sponsor ufficiale della videoanalisi” ma altrettanto ovviamente ben accetta la risposta di tutti, volevo sapere un po’ più in dettaglio come si riconosce una buona videoanalisi.
    Ovvero , aldilà che sarebbe meglio farla in gara come avete già detto, tecnicamente quanto dura una sessione (10 minuti, mezz’ora, un’ora) ? Che tipo di videocamere bisogna usare (HD, normale handycam) ?
    La ripresa deve essere laterale, da dietro , da davanti, da tutte queste angolazioni ? Chiedo questo per poter avere qualche elemento che mi permetta di capire se chi mi propone la videoanalisi lo sta facendo con cognizione di causa o …. per moda !

  452. stefano grazia scrive:

    Rocco, Pibla si riferiva non a lui ma a quelli che la mettono troppo sul personale…già il tuo secondo post è diverso anche se suppongo prima o poi ti beccherai la replica di Max ma questo è normale…Piuttosto io volevo approffittare del vostro DISSENSO (che comunque se non scende sotto certi livelli può essere stimolante) per riportare il discorso in carreggiata:
    Essere (precoci) o non essere? This is the Question
    Mentre sto annotando che in un mese ci siamo fatti oltre 400 posts, la Domanda che ci viene posta fra le righe dai nostri Detrattori e’ se sia giusto imporre ai nostri Figli la Scelta del Tennis (Cosa fai a tua/o figlio e non cosa fai con, sarebbe questa l’accusa).
    Questo argomento e’ stato affrontato piu’ volte,soprattutto nei primi posts, ma magari, cambiati gli Attori o parte di essi, ci si puo’ anche tornare su. Io credo che la stessa bravissima Martina Trevisan (oh, andatevi a leggere i miei reports dalla Bob Brett a Sanremo: mi son visto l’Europa Cup e chi ho citato fra le migliori: Laura Robson e la Trevisan!) ci potrebbe dire quando ha cominciato e quante ore gioca a tennis tutti i giorni…Nikolic, ci pensi tu?
    Francesco, che ne dice il tuo Maestro Rumeno (che era sulla stessa lunghezza d’onda dei Mielinomani (Sostenitori della Teoria della Mielina) della Videoanalisi? La usate in quel di Palermo?
    Ripeto: Nicholas la usa quotidianamente quando va da Bolletta mentre noi ci limitavamo a rivedere a sera di tanto in tanto video e DVD…Ora vorremmo implementarla settimanalmente ma non e’ facile se hai un lavoro (io) e una casa(mia moglie) da mandare avanti nel contempo e poi scuola, lezioni di musica,mare,amici e yoga da inserire nella schedule che comincia a diventare fittissima… Il nostro problema infatti e’ questo: viviamo troppo di corsa,se perdi 5′ ti trovi intrappolato nel traffico e perdi un’ora e ti salta il training … insomma, e’ uno stress, una vita da blade runner (nel senso di correre sul filo del rasoio, non nel senso che siamo diventati dei replicanti)… E qualcuno ha ancora dei dubbi sulla necessita’ di andare a vivere in un posto dove scuola tennis lavoro siano tutte a 5′, meglio se a tiro di bicicletta… L’altro grande,grandissimo problema che abbiamo noi: Nicholas e’ solo…leggevo questo libro sull’Infanzia di Federer…be’, lui aveva Marco Chiudinelli e Yves allegro…mio figlio ha Biffo,Baffo e Scooter (citando W.Allen in Manhatthan) e nessuno di loro gioca a tennis… E questo sarebbe gia’ un valido motivo per comprare casa a Bradenton, dentro la Img Academy (ma non tutti se lo possono permettere…) o appunto al Lago d’Iseo…o a Caldaro, a Cordenons… a Priolo dal Maestro Lo Iacono…cioè in piccoli paesi dove la circolazione non è un problema, dove la vita può essere forse più sana, dove anche con la scuola il contatto umano è più ravvicinato etc etc etc

  453. gio92 scrive:

    A Fabrizio Tropiano, beh per prima cosa scusa , nei tuoi confronti partivo prevenuto , cosa SEMPRE sbagliata.
    Tanto di cappello , invece, per essere entrato nella “tana dei leoni” ed aver aperto un dialogo, grazie.
    Spero che tanti , qui nel blog , lo sappiano apprezzare (e penso sarà così) anche se , purtroppo, qualche “ultras” salterà fuori….non offenderti mi raccomando.
    Una domanda (per ora) , quando parli di “La Federazione ha previsto un programma di creazione di grandi strutture tennistiche decentrate” , volevo sapere se Genova è una di queste ? A me pare di sì , personalmente mi sembra che quanto stia succedendo qui da noi sia una grande iniziativa , anche se , come sempre, per ora non capita ed apprezzata da molti (maestri coinvolti compresi….)

  454. DANI scrive:

    cito TROPIANO “dietro iniziative apparentemente innocue e fintamente rivestenti carattere tecnico tennistico o editoriale, si nascondevano interessi economici di privati che pensavano solo alle loro tasche.
    A quei “mercanti” dei vostri figli, dei nostri ragazzi, del progettare un rilancio del tennis NONGLIENEFREGAVANULLA !!!!

    Invece alla FIT importa parecchio di intascarsi 45 euro per una bambina straniera di 10 anni che e’ tesserata da 4 anni presso lo stesso circolo….tantopiu’ che e’ residente in italia da 6….i cambiamenti dovrebbero partire anche da queste piccole cose ma si sa che alla fit servono tanti soldi da investire ,ma e’ un sacrificio che quest’anno faro’ volentieri poi per il prossimo passo a quella USTA…

  455. Rocco scrive:

    Stefano sei tanto una cara persona, però l’analisi in partita si fa per controllare la strategia ‘, ovvero per far vedere all’allievo anche gli errori di piazzamento oltre che i movimenti ed i colpi. Quella specifica sui colpi servizio ecc.. si esamina il movimento al fotogramma, decidendo dove intervenire, ecco il fatto che un bimbo non riesce cosi facilmente e va in confusione. sull’analisi della partita è più semplice spiegargli gli errori.
    Lasciamo ai circoli, organizzati per la ripresa la decisione sull’utilità o no del supporto video. ( vedi Bollettieri)Odio la pubblicità ma lasciamo stare certi nomi, che è brutto utilizzare a mo di pubblicità, ma come ho gia scritto penso che di tennis ne capisco un pochetto, e certi chiaccheroni li conosco a vista, ovvero ne ho incontrati tanti sui campi.Continua così Stefano, l’amore per un figlio la si vede soprattutto se uno in casa non ha un Federer bensì un normalissimo buon agonista. Una persona a me cara ….ha detto che chiunque ben allenato e preparato può arrivare in 2à categoria, più in su solo il destino lo sa….oltretutto ai piedi di Maradona provate ad applicare la videoanalisi e ne vedrete di belle.

  456. andrew scrive:

    x ClaudioTN:

    proposta allettante la tua…Sabato o Domenica per me va bene….Meglio il Sabato, così magari trovo aperto AutoPergine e mi guardo qualche Westfalia…Sipperché devo cambiare tra un po’ il mio California Coach del 92′ (un mostro a benzina, cambio automatico, 2500 cc, 8 km con un litro) per passare a un Multivan con tetto a soffietto…PERGINE per me è un po’ come La Mecca…

    …reco meco maschio 98..

  457. max scrive:

    purtroppo ROCCO caschi male, ti garantisco molto male…. e continui a dire sciocchezze una dietro l’altra. prima di tutto il fatto di fare uso della video analisi non significa (almeno nel mio caso) usarla COSTANTEMENTE MA SIGNIFICA USARLA AFFINCHE’ CERTI MOVIMENTI SIANO CORRETTI E PER MONITORARE CHE CONTINUINO A RIMANERLO (quindi ca 4/5 volte l’anno anche se c’è chi la usa molto di più). io non conosco direttamente piatti, però il mio prep ci ha lavorato insieme ed è SOLO stato chiamato per allenare LJUBICIC (BASTA DOMANDARE…)- posso dirti anche (parole di danilo pizzorno reponsabile della video analisi per il team piatti e per sartori e questo me l’ha detto LUI DIRETTAMENTE quindi non ci possono essere dubbi) che ROCCO PIATTI ha già fatto video analisi come l’ha fatta GIULIA SARTORI (figlia di massimo) del 1997 e QUINZI ma e qui immagino io, anche miccini visto che si allena da bolllettieri…. su quello che ho fatto io c’è chi lo sa, ma non credo sia questo il nocciolo e soprattutto poco importa e poco deve importare fatti bastare che con il cervello che hai dimostrato di avere, se tu vivessi 3 o 4 vite non riusciresti a guadagnare 1/4 di quello che ho guadagnato io che ho qualche anno meno di te!!! (e sai quante volte mi sono sentito dare del pazzo e maniaco per come lavoravo??? ma probabilmente secondo te ho avuto solo c..o e quindi…). altro discorso è quello su chi riuscirà e chi meno, ed evidentemente non hai letto mesi di ns post altrimenti avresti capito (forse) che qui molti di noi sostengono (al contrario di te) che CAMPIONI NON SI NASCE MA SI DIVENTA E SEMPRE GRAZIE AD UN CERTO TIPO DI GENITORI INIZIALMENTE CONSIDERATI DEI PAZZI VISIONARI ETC ETC (WILLIAMS SHARAPOV BARTOLI AGASSI WOODS GRAF ETC ETC ETC). QUINDI NON LONTANOI DA COME MI DIPINGI (ed anche qui non mi accomuno a loro lo fai tu per come mi descrivi e comunque certe similitudini nel modo di pensare e forse di agire esistono, ma non certo il risultato… per ora, poi vedremo), e che quindi il talento conta poco o addirittura spesso è uno svantaggio (basta notare la differenza di talento tecnico tra gasquet e davydenko ma poi leggere chi è nr 4 al mondo…). chi avrà ragione? boh ai posteri l’ardua sentenza…

    che poi tu capisca pochino di tennis l’hanno detto tutti ma lo riconfermi quando continui a parlare di risultati a 9 anni che oltre al fatto di non contare assolutamente nulla, ogni tre mesi cambiano…. e strano poi detto da te che hai difeso la trevisan che di anni ne ha 14, i confronti a quell’età con lei già ci sono (ad esempio la larcher de brito che alla stessa età è come lei nr 290, MA WTA e non JR…ma andando avanti troviamo la vaidisova che a 15 era nr 77 del ranking mondiale etc etc) ED I RISULTATI (QUELLI VERI PERO’) COMINCIANO A PESARE ED A CONTARE, al contrario dei bambini di 9 dove oltre all’ età biologica al peso ed all’altezza (e questo l’hanno detto tutti i più grandi conoscitori di tennis e medici non io, a me ad esempio l’ha detto direttamente fabio della vida etc etc.. ) che fanno tutta la differenza del mondo anche gli eventuali mesi di differenza tra una e l’altra hanno il loro peso e chi è nato alla fine dell’anno avvantaggiato certamente non è (anche se a mio avviso in futuro lo diventerà). tu oltretutto fai finta di non aver letto quello che ti ho scritto l’ultima volta (o forse non ti interessa..) e cioè che un certo tipo di allenamenti si fanno e sono basilari in chiave futura non certo per il presente e di conseguenza i benefici saranno visibili dopo, ma anche in questo se non ti fidi puoi chiederlo a qualcuno (non a chi allena la trevisan però!!). una cosa invece in tuo favore e che ti fa onore (l’unica perchè un padre è giusto che sia così) è il fatto di considerare tua figlia uguale alla mia (e sicuramente non avrai voluto infierire) perchè è proprio vero il detto napoletano: Ogni scarafone è ‘o bell’e mamma suia!!!. e pensa che questa battutaccia normalmente non l’avrei mai potuta fare perchè come dico sempre normalmente quello che sarà l’anno dopo a quest’età nessuno lo può vedere ma con un padre avveduto e lungimirante come te (tennisticamente parlando) povera bimba…..(sempre tennisticamente parlando ovviamente) il risultato lo si conosce già!!. bye bye

    per finire, il succo del mio post caro il mio rocco è che come ho scritto anche in altro post (che tu non avrai certamente letto e/o fatto finta di non leggere) ci sono grandissime probabilità che con mia figlia stia percorrendo la strada corretta, visto che il lavoro di mia figlia non l’ho inventato io ma l’hanno stilato fior di professionisti seguendo tutte le ultimissime indicazioni conoscenze e innovazioni, se poi tutti si saranno sbagliati essendo tutti maggiorenni e vaccinati ne risponderanno …(e non nel caso che mia figlia non diventi una campionessa ma se non giocherà tecnicamente al top e se non si muoverà come le migliori in buona sostanza se loro non faranno il buon lavoro x cui sono pagati e per cui sono da me stati scelti). se invece non dovesse diventare una campionessa sarò io che dovrò risponderne direttamente a mia figlia, perchè io l’ho garantito. ma sai io sono fatto così quando lavoro, a chi offro i miei servizi garantisco sempre il risultato e fino ad oggi non si è mai lamentato nessuno….

  458. max scrive:

    ed ovviamente mi dispiace per tutti gli altri del blog, ma davanti alle offese personali in risposta a delle disquisizioni puramente tecniche la sua fortuna è quella di nn essere nei paraggi…..

  459. pibla scrive:

    Potrei rispondere tante cose al Signor Rocco, tipo che non serve andare tutti i giorni a colazione con Piatti per aver letto e capito l’intervista su Tennis Italiano, che in quell’intervista Piatti dice delle cose ben precise e non fraintendibili, che Max in qualche modo sta cercando di mettere in pratica ciò che Piatti stesso ha enunciato, mettendo a disposizione della figlia la migliore situazione e struttura possibile, che nessuno prende per oro colato tutto quello che Max dice ma che comunque quello che sta facendo è una cosa estremamente interessante, che il fatto che poi la figlia di Max emerga o non emerga (ed io ovviamente spero ardentemente che ce la faccia, come del resto lo spero per i figli di tutti gli altri genitori che frequentano questa zona del blog!!! e quindi lo spero anche per la figlia del Signor Rocco!!!) è abbastanza scollegato rispetto alle cose che Max sostiene, che comunque non ha alcun senso dare giudizi e prendere per buoni risultati di bambini di circa dieci anni, e molte altre cose ancora, ma non ce la faccio, proprio non ce la faccio, è più forte di me, rispetto a chi, senza probabilmente aver letto nemmeno una virgola di quello che è stato scritto in questi mesi, si propone a quel modo e poi cerca di gabellarmi che se la prendeva con i figli solo per “far chiarezza sui valori dei genitori” e che nemmeno capisce che addio lo dicevo proprio a chi si propone con argomentazioni di quel tipo, io non ce la faccio e quindi la chiudo qui col Signor Rocco e complimenti a Stefano che comunque cerca sempre una mediazione, figurati Stefano che a me quel secondo commento è piaciuto ancor meno del primo e complimenti in anticipo a Max che sicuramente tirerà fuori la pazienza ed il tempo per replicare punto per punto ad argomenti cui non varrebbe nemmeno la pena di replicare….ed ora mi raccomando mi dica, avevi detto che non ce la facevi a rispondermi e poi invece l’hai fatto….

  460. max scrive:

    ed ovviamente non ditemi di evitare di scendere a questi livelli perchè se non si scusa immediatamente vado a cercarlo in tutti i tornei dove iscrive la figlia..

  461. stefano grazia scrive:

    BRAVO EL PRESIDENTE!!!
    Avevo inviato un post subito dopo aver visto l’intervento di Tropiano…Devo infatti confessare che ieri sera,quando non avevo dunque ancora letto il nuovo intervento del REDIVIVO PRESIDENTE, avevo scritto un post che voleva essere a metaà fra l’ironico e il sarcastico (oh,ve lho mai detto come definisce Pratt la differenza fra ironia e sarcasmo? SCHERZO, UBALDO…e su, CHLOE, SCHERZO, anzi ritorna, è tornato anche Tropiano, una volta è tornato anche Mad Max, mannaggia!,tornano tutti,l’unico che non se ne va mai è Nikolic…SCHERZO, lo sapete tutti e lo sa anche lui che Nikolic è uno dei miei preferiti,lui si che sa scrivere con ironia, insomma torna anche tu, anzi tornate tutti e due, tu e Thomas Yancey), insomma ieri avevo scritto questo post che poi non avevo inviato perchè non mi convinceva e che faceva più o meno così:

    Pibla: se ci volevano rocco,baglio e dylan thomas per far scoprire a tutti il lato nascosto dell’Orribile Hulk, bè non tutti i mali vengono per nuocere … (E tra l’altro, Hulk non ha mollato d’un millimetro…lo dico a Mauro se mai si preoccupava)… Non così si è comportato il Presidente del Borgorosso Football Club …certo che se davvero è arrivata una telefonata,una email, una frase ,un rigo appena (cito,cito a man bassa dalla letteratura spicciola)il Presidente del Lazio non ne esce troppo bene … E se non c’è stata , ne esce male lo stesso uguale… Roba da fargli, appena ci prova ad alzare un altro pallonetto morale, uno SMASH al bersaglio grosso…
    … un po’ onestamente mi dispiace, speravo che fosse diverso,almeno lui… ma chissà, così è la politica, così vuole la ragion di stato: ti adatti oggi per poter essere in grado di continuare a far del bene domani (sempre ottimista,io,sempre positivo, del resto io difendo sempre anche Yuri, no?) …ma lui se ne è reso conto,almeno? Insomma , ROBERTA 2005, tu cosa ne pensi?
    Et tu,roberto (commentucci,of course)? Che ne pensi? e questa intervista? La potremo ancora leggere o è arrivato il veto? Se è ancora lì, ri-telefonagli,riscrivigli,fagli la posta al circolo,sottocasa e fagli quelle due o tre domandine in più …
    CHE COSA C’ENTRIAMO NOI CON SEMERARO,AZZOLINI E BACCINI?
    DAVVERO LA FIT CONTROLLA C
    COSA NE PENSA DELL’IDEA DI SRADICARE COMPLETAMENTE IL SISTEMA DEI CIRCOLI SU CUI SI REGGE LA FEDERAZIONE?
    COSA NE PENSA DELLA MIA IDEA DI DARE CAMPI GRATIS AI BAMBINI PRIMA DELLE 17 SE I CAMPI NON SONO OCCUPATI DA SOCI?
    PERCHE’ NON ELIMINIAMO CON L’IMPERIO I TORNEI DURANTE LA SETTIMANA E IMPONIAMO IN TUTTA LA PENISOLA I TORNEI A FINE SETTIMANA ( e non i Tornei Rodeo, Tornei veri) COSI’ I BAMBINI DURANTE LASETT POSSONO CONTINUARE AD ANDARE A SCUOLA E ANCHE AD ALLENARSI COME SI DEVE?
    Non potrebbe continuare a scriverci sotto Nickname? Tipo “Io vorrei non vorrei ma se vuoi”…Noi capiamo e lui è più tranquillo …
    Insomma, scherzo,dai, ma se anche uno come Tropiano fa Il Federale a Prescindere, c’è ancora speranza o dobbiamo continuare a farci del male, per finire con un’altra citazione”
    ECCO, AVREI POTUTO NON INVIARE, FARE BELLA FIGURA, E INVECE ANCH’IO (perdonami Roberta 2005) AVEVO DUBITATO E QUINDI VOGLIO PAGARE IL FIO, ADDITARMI A PUBBLICO LUDIBRIO, NO SCHERZO: VOGLIO SOLO DIRE DI ESSERE FELICE, CONTENTO, STRACONTENTO DI ESSERMI SBAGLIATO,…poi non vuol dire che andremo d’accordo su tutto ma l’importante è il dialogo, il confronto, il feedback… Quanto alle proposte del Blog, veramente noi ne abbiamo fatte e tante … a questo punto Roberto,s’impone LA PUBBLICAZIONE DELL’INTERVISTA anche a costo di postporre il mio pezzo su Marcelino Rios previsto per oggi e per il quale mi son preso del grafomane da Ubaldo ma siccome anche lui si ritiene tale io l’ho preso come un onore questo essere anche solo a lui essere accostato)

  462. max scrive:

    e ovviamente mi prendo tutte le responsabilità di quello che ho scritto

  463. Jho scrive:

    Non voglio entrare nella diatriba tecnica ma quello che mi lascia perplesso e’
    l’equazione Successo = Denaro
    Provocazione romantica :
    Ma se vi dicessero Tuo figlio/a vincera’ Wimbledon ma da oggi ad allora tutti i suoi guadagni (spese a parte) saranno devoluti per .. (fate voi) , Voi accettereste ?

    Io si.. senza pensarci un attimo..

    Saluti

  464. Roberto Commentucci scrive:

    Ragazzi, un po’ di calma, l’intervista a Tropiano uscirà giovedì mattina, il blog ha un suo palinsesto…
    Spero che non resterete delusi, dopo tutta questa attesa. E’ venuta fuori una cosa parecchio lunga, e spero interessante.
    Nel frattempo, continuate pure a discutere, ma lasciate in pace Tropiano, che mi pare abbia dimostrato di possedere apertura mentale e grande disponibilità.

    Se continuate a chiamarlo in causa, lui è costretto a rispondervi, (se no voi pensate subito male…), e così mi “bruciate” tutta l’intervista nonché la faticaccia che ho fatto per sbobinare più di un’ora di colloquio! (SCHERZO!)…

  465. max scrive:

    evidentemete e probabilmente senza non poche ragioni gli ultimi miei 4 post non sono e non potevano essere pubblicati (ebbene si caro stefano l’orribile hulk è riesploso ma quando ce vò ce vò…), ma sono molto ma molto arrabbiato ed allora ci riprovo con altri toni e termini:

    caro signor rocco mi dispiace enormemente rilevare che alle mie disquisizioni puramente tecniche risponde con attacchi prima diretti a mia e figlia (una bambina di 9 anni) e poi alla mia persona, con affermazioni del tipo “certi chiaccheroni li riconosco a vista”, senza conoscermi a fondo che la qualificano come una persona molto maleducata e soprattutto poco intelligente (tanto da portarmi a quantificare nel post precedente il suo q.i cosa che ovviamnete non mi sarei mai permesso di fare) olttretutto sbagliando totalmente la valutazione, perchè di tutti i difetti che ho (e sono tanti) l’unico che non ho è quello di essere chiaccherone (come lo intende lei perchè per il resto è vero parlo molto..) e millantatore . la prego quindi in futuro di evitare di “qualificarmi” ed eviti di peggiorare la situazione visto che comunque già ne riparleremo a quattr’occhi in giro per i tornei…

  466. DYLAN THOMAS scrive:

    Sono diversi mesi che vi seguo ,padre anch’io di una bambina del 97 bravina…..

    a Max e agli altri che lo difendono:

    Non vi siete accorti che non c’e’ piu’ nessun tecnico che interviene ? (A parte Enzo)

    Per questo dicevo …non si saranno stufati del livello a cui e’ scesa la

    discussione ?

    Dove sono finiti Buzzelli,Polidori,Stefar, e magari altri che non ricordo ?

    Ritenevo piu’ utili ed interessanti i loro interventi che non la disquisizione

    sulla sconfitta della figlia di Max con quella di Rocco,ed il dibattito su che

    ammontare di soldi fa la felicita’…..o in quante vite riuscira’ Rocco a

    raggiungere il conto in banca di Max……bell’argomento.

  467. pibla scrive:

    Stefano, hai parlato troppo presto, l’orribile (ma in realtà era il terribile) Hulk è diventato orribilissimo ed anche la mia sacrosante difesa, che peraltro difesa non voleva essere ma solo dire come stanno effettivamente le cose, è arrivata troppo tardi, alla fine l’hanno risvegliato ecomunque lo dico e lo ribadisco GLI ATTACCHI PERSONALI NON VANNO BENE E NON HANNO GIUSTIFICAZIONI, MAI.

    In quanto a Tropiano anche a me pare in gamba però converrete con me che quel secondo post a mezza giornata dal primo, in una mezza giornata in cui francamente non era successo nulla di nuovo, era un pò sospetto.

    p.s. Stefano, se tu solo potessi immaginare le “ghignate” (cioè risate) che mi fai fare qui davanti allo schermo, finirebbe che ti faresti pagare per continuare a scrivere!

  468. max scrive:

    scusa jho ma acclarato che per vincere wimbledon bisogna lavorare fin da bambini e molto duramente, acclarato che per arrivare fino a quei livelli il costo è enorme, come penseresti si mangiare nel frattempo ed anche dopo visto che devolveresti tutti i guadagni?? più che romantico mi sembri irreale a meno di essere il figlio del berlusca….

  469. max scrive:

    pibla hai ragione non ne sarebbe valsa la pena di rispondere, ma fino a questo punto non sono riuscito ancora a migliorare, avevo il sangue agli occhi e la bava alla bocca.. fortuna vuole che ubaldo &co sono più intelligenti di me e non hanno pubblicato la mia ira (ed è solo un eufenismo) ma come ormai sapete sono un sanguigno, leale onesto ma sempre un sanguigno ed impulsivo …….

  470. Rocco scrive:

    Ok non volevo offendere, ma solo provocare per far capire la differenza tra le capacità innate e quelle acquisite. comunque faccio le scuse al sig. Massimiliano e magari quando la rivedo mi presento e le dico chi veramente sono. Magari scoprirà che quello che dico non era per offendere ma molto giusto e poi vedra se guadagna più Lei o …. Le posso dire che la collaborazione Piatti… e Sartori e per la commercializzazione dei DVD,quindi tematiche commerciali atte a pubblicizzare i loro DVD e le varie apparizioni nei circoli con la videoanalisi Senza nessun rancore spero, ma vedrà che le sorprese non finiscono mai

  471. Rocco scrive:

    Dimenticavo l’utilizzo del nome dell’avversaria di sua figlia sig. Max l’ho facilmente preso dal tabellone del Master Topolino, quindi ho usato il nome Rocco proprio perchè mi è molto caro. Mi dispiace, ma vedrà molto presto che non avra molti motivi di minacciare, anzi mi saluti il sig Brogin

  472. Jho scrive:

    Max

    Ti faccio presente che ci sono piu’ di un esempio di tennisti/e al vertice che non provengono da una situazione agiata (la famosa “fame” di cui si parlava indietro in questo blog)

    Il mio modo di vedere e’ diverso Max

    Io non “investo” su mia figlia.. io lavoro per cercare di darle il massimo delle possibilita’ per poter realizzare i suoi sogni.. che siano il tennis o altro
    Ma non lo faccio certamente per un ritorno economico.. tutto qui

    Saluti

  473. max scrive:

    dylan sarà forse che date la fonti da cui derivano (certamente non mie e di stefano ma accademia bollettieri e molte altre in giro x il mondo per quanto riguarda lui, accademia vavassori + il prep atletico e più tutto il meglio che riesco a trovare in italia per quanto mi riguarda ma credo che ormai solo tu rocco e balio non abbiate capito) i ns metodi idee e consigli (premesso che altri sarebbero ben visti e controbattuti come è sempre stato) forse nn è proprio vero che il livello sia poi così basso? ed anzi che forse (poichè il ns pensiero è che le accademie possono dare più dei normali circoli) anche loro lo sanno e non hanno nulla da ribattere? anche perchè se avessero da ribattere e non lo facessero solo perchè portiamo il ns esempio seguendolo e difendendolo con passione ed anche credendoci, ma che comunque ribadisco PIACCIA O MENO E’ TRA IL MEGLIO ESISTENTE SUL MERCATO, bah non mi sembrerebbe un grande segno di apertura mentale e di voglia di confronto..anzi non mi sembra proprio il metodo migliore per farci cambiare idea, come magari il portarci degli esempi reali e fattibili e non federer…

  474. max scrive:

    caro rocco premesso che accetto le sue scuse, vede la differenza non sta nel chi si è ma nel come ci si comporta e lei (come anche altri non hanno mancato di sottolineare) si è comportato in un modo che non ho gradito e se (vista la sfida sul guadagno ma forse ha ragione ora perderei ed avrei dovuto dire quanto ho guadagnato nella mia vita ed allora nn le basterebbero neanche 6 vite ma essendo gilbert però e nn fa nulla se molti ne ho spesi ed anzi forse è per questo che mia figlia arriverà) lei è una persona “importante” è ancora peggio… come penso ormai saprà (e mi dispiace tornarci sopra) nella mia vita ho avuto la fortuna (o forse sfortuna non lo so visto che alla fine ho preferito stare a casa con la mia famiglia e creare qualcosa insieme a loro) di incontrare lavorare e collaborare con persone di cui CERTAMENTE in italia non ne esiste neanche l’ombra a livello ECONOMICO (berlusconi o famiglia agnelli compresi) e molto pochi a livello SPORTIVO (nel senso che al massimo possono aver raggiunto gli stessi risultati poichè oltre al primo del mondo non c’è nulla), quindi ne che lei sia marcello lippi fabio capello alessandro del piero berlusconi o riccardo piatti (…) in persona mi metterebbero in soggezione oltretutto se come mi sembra di aver capito lei è un importante personaggio, esponente del tennis che non è certamente uno sport ultra diffuso e dove fino a pochi anni fa bastava lavorare un po’ di più per arrivare in alto (ma ancora oggi la concorrenza non è certo quella del calcio!!), oltre ad essere stato per molto tempo uno sport non pro, tant’è che qui in italia ancora la quasi totalità dei circoli (e non solo) non è attrezzata a questa conversione. per quanto riguarda le minacce speriamo che non ce ne sia più bisogno. ritornando alla collaborazione piatti…..sartori, entrambi parlano (o forse dovrei dire parlate) molto bene uno dell’altro condividendone i pensieri, solo facciata? un’altro pastrocchio all’italiana?? me lo faccia sapere almeno ho il tempo di rimediare e tanto la mia è femmina…. e quando mi dice che la sua è stata una provocazione… beh sappia che non mi è piaciuta!! comunque sono consapevole della differenza delle varie capacità, ho solo detto che a mio avviso spesso per non dire nella quasi totalità dei casi (e non solo nello sport) la differenza la fanno altre cose. ciò premesso da quello che mi dite “voi” esperti mia figlia è molto portata e sono in parecchi a scommetterci. speriamo (che ci azzecchiate..e) che il fatto di avere una madre russa ex mezzofondista della squadra jr sovietica e un padre che non giocava per nulla male a calcio (nell’inter insieme a riccardo mazzola il figlio di ferruccio) la faccia essere portata sia allo sport che la cattiveria (sportiva ovviamente) necessaria. al resto poichè noi come famiglia diamo e facciamo tutto il meglio possibile (a quanto ci dite) dovreste pensarci “voi” no??

  475. trophy scrive:

    trophy è carino vero…?

    per quei genitori che amano i loro figli e la lettura consiglio
    (per chi non lo conoscesse già)

    “La strada” Cormac McCarthy
    ed. Einaudi
    € 16,80
    vincitore Premio Pulitzer 2007

    Saluti a tutti voi.
    Fabrizio Tropiano

  476. julien scrive:

    Ho scoperto da poco questo blog e sto cercando di leggerlo ma è impossibile!! troppo lungo. Complimenti a tutti comunqueper la grande passione. Sono anche io un genitore di una figlia già grandicella più delle vostre comunque, se posso fare una critica ma benevola mi sembrate molto naives, ci possono passato anche io, so di cosa parlo! Ancora ricordo con orrore e vergogna di quando, il primo torneo!! sono quasu venuto alle mani con un genitore (e avevo torto marcio!!) o quando mia figlia ha vinto il lemon bowl senza perdere un solo set già mi vedevo a wimbledon e rolland garros…e lei era piccolina, battendo ragazzine più alte di lei di una spanna. Stefano sei un grande! Max anche!! però scusa, arrivare a criticare la Martina Trevisan e Miccini, questa è follia pura!!!!!!!Adesso sono sceso dal pero, come dice Stefano, è dura, durissima. vedo le cose diversamente. Provo a sfatare un pò di luoghi comuni che vedo anche qui: allenatori, attenzione i modeli da imitare sono: Bolelli, Fognini, Miccini, Martina, la Knapp , datemi retta lasciate perdere Piatti, Furlan e Bollettieri, quelli hanno solo avuto il merito di saltare sui treni giusti, NON VICEVERSA!! Il piò onesto e Ramirez che ha detto in una intervista: senza di me la Henin arrivava lo stesso dov’è adesso. Questo è parlare chiaro, non Piatti che spara c. tipo entrare nei primi 10 è normale se si è ben guidati e ben programmati ( dalui ovviamente…) che poi Max ci crede!!! Furlan fa lo statale chiedete a quelli di tirrenia, fa le sue otto ore e scappa a casa. E’ sempre il giocatore che fa la differenza.
    Altro luogo comune: non contano le vittorie da piccoli: Un par di p. bisogna sempre vincere, conta solo quello, ne ho viste centinaia giocare benissimo, cosa conta? zero. Chi vinceva da piccolo vince anche da grandi, quello dice: mia figlia ha perso perchè l’avversaria pallettava! Esatto e continuerà a vincere.
    Altro luogo comune: impugnature, videoanalisi, queste cose lasciatele fare ai maestri, datemi retta, voi date troppa importanza. Una cosa sola dovete dare importanza: vostra figlia vince sempre?? se sì allora ok, se no va bene continuatate a sognare che male c’è ma è un sogno appunto…La trevisan vince sempre, miccini vince sempre, quelli sono i giocatori del futiro datemi retta poi certo non dico non si possa diventare dei professionisti, mia figlia è ancora lì che ci prova ma ripeto è dura, durissima e non sparate c. numero 1!!! Primi 10!!! Primi 100 !!
    Altro luogo comune: lo sponsor. Ma credete veramente che una multinazionale spenda 6000 euro per una finale?? Se li ha spesi è perchè voleva fare un pò di beneficienza ma allora andiamo in parrocchia e chiedimoli al parroco.
    Scusate se ho fatto il professore tipo so tutto io ma riconosco che al tempo ero esattamente come max, lui ha il coraggio di scrivere quello che tutti pensate io compreso.

  477. max scrive:

    jho ho capito benissimo, ma constatato che bisogna partire da piccolissimi come puoi pensare che i sogni di un bambino di 5/6/7/8 anni siano quelli di vincere wimbledon che se ti va bene si addormanta solo a guardarlo? (a parte forse qualche figlio di maestro che vive dalla mattina alla sera nel circolo) quindi è chiaro che deve volerlo il genitore e poi o non le dai tutto il necessario o è federer o devi essere l’aga khan. tant’è che rocco che ci ha dato parecchi indizi su chi possa essere mi faceva ridere quando parlava di risparmio per i genitori… rocco da quello che è saltato fuori tra noi genitori che “fanno” molto a livello tennistico per i propri figli si è accertato che io sono tra quelli che spende di meno con ca 600 euro mensili tennis+prep atletica, quindi per un tot di 7000-7500 euro annui ai quali bisogna aggiungere vestiario attrezatura tecnica ma soprattutto viaggi per tornei e vari raduni che a quest’età coinvolgono tutta la famiglia e che spesso sono motivo anche per brevi vacanze tutti insieme il tutto arriva a raggiungere un totale complessivo di ca 25.000 euro. cosa vuoi che siano 4/500 euro in + all’anno per la video analisi??

    mentre rileggendo un post di rocco in risposta a stefano mi sono soffermato sulla differenza tra l’analisi della partita e quindi delle varie posizioni sul campo e quella dei colpi. io ad esempio con mia figlia ho avuto il risultato contrario (forse perchè sulla strategia e posizione abbiamo fatto qualche lezione l’anno scorso poi vedendola in difficoltà soprattutto perchè ad esempio quando c’era da andare a rete o arrivava tardi o eseguiva male la voleè ma anche la posizione a rete etc e quindi lo faceva contro voglia, ho deciso di ricominciare quest’anno) e cioè non aveva confusione è vero ma faceva fatica a eseguirla mentre per l’analisi dei colpi (forse per il rivedersi a fianco di sharapova djokovic etc) se lo riguarda mille volte al giorno ed è migliorata su tutto a parte ancora qualche difficoltà sulle ampie aperture che come però hanno tutti detto dipende dalla sua ricerca della massima forza (derivante dalla mancanza di forza nelle braccia nonostante tutto il lavoro con la palla medica). comunque vedremo, per ora ho abbozzato e visto che effettivamente lei gioca molto in anticipo potrebbe effetivamente dipendere per la maggior parte da quello…

  478. max scrive:

    guarda julien io capisco benissimo quello che dici. io però sto provando a fare qualcosa di molto diverso dal solito e cioè sto solo cercando di fare quello che ho sempre fatto nella mia vita nella vita (e muovendomi allo stesso modo) e cioè arrivare top e facendolo senza che il risultato dipenda da nessuno, infatti quando mi sono accorto (ormai 10 anni fa in due delle mie tre attività) che i miei successi dipendevano anche dagli altri (che essendo personaggi importanti ma non grandi persone te lo ricordavano un po’ troppo spesso) ho mollato tutto dalla sera alla mattina e praticamente non ho + lavorato fino a 4/5 anni fa (e con il tenore di vita che avevo il tesoretto ha fatto in fretta a diminuire). se uno sapesse come guadagno ora mi direbbe che è impossibile (infatti in italia sono l’unico ed anzi quando l’hanno scoperto mi hanno boicottato pubblicando su varie testate giornalistiche nazionali il mio sapere che non era solo il mio ma ero l’unico che lo sapeva far fruttare tant’è che alcune di quelle testate addirittura sono fallite. ora lavoro con l’inghilterra scontrandomi (e vincendo anche altrimenti non guadagnerei) giornalmente con le migliori aziende mondiali del settore, aziende quotate in borsa. immagina se le problematiche del tennis mi possano mettere dubbi o paure. e le mie certezze non derivano certo dal fatto di essere appena salito sul pero e quindi di non conoscerne le problematiche ma dal fatto che in più cose attinenti ma profondamente diverse sono riuscito sempre ad arrivare al top e sempre essendo considerato un pazzo visionario ed è proprio il fatto che sia molto dura che ne farà una passeggiata di salute, altrimenti potrebbero farlo tutti…. . figurati se potrei fallire con mia figlia…..

  479. claudiotn scrive:

    Saluto trophy, bentornato!
    Credo che seguirò il tuo consiglio, anche se non sono genitore, ma solo banale presidente di uno dei tanto vituperati circoli tennis.

    per Andrew:
    Il prossimo weekend (16-17) ci dovrebbe essere il torneo di macroarea nordest u10 di qualificazione per l’under 12, e i miei saranno là. Si potrebbe organizzare per il prossimo weekend, diciamo sabato 23 o domenica 24.

    Ripeto l’invito è aperto a tutti quelli che hanno voglia e possibilità di venire. Abbiamo però solo 3 campi coperti. I bambini presenti per ora sono del 98. Ovviamente è invitato anche Max (la strada la sai già!), però solo se armato di videocamera :-).

  480. stefano grazia scrive:

    Spulciando qua e là:
    1) sarei davvero curioso di leggere cosa ha scritto Max nei 4 posts che gli avrebbero censurato … spero si sia sbagliato e non si sia accorto che glieli han passati lo stesso….
    2) prima di leggere la Replica di Rocco pensavo già di diventar ricco (e sovvenzionare la carriera di mio figlio) vendendo i biglietti per il prossimo torneo in cui le figlie di Rocco e Max si sarebbero iscritte … ci sarebbe stato il pienone!
    3) Rocco poi ha fatto marcia indietro: non ho pèiù capito se è davvero il Papà di Colei che ha sconfitto Alessia 4/1 4/1 e se si è preso paura (169 per 100 kg) o davvero si è sostituito ad altra persona… da quel che scrive poi potrebbe essere scambiato addirittura per PIATTI in persona (no,davvero,se ci pensate bene,potrebbe anche essere…però Piatti su Tennis Italiano scrive meglio)
    4) fantastico Julian…oddio,stanotte ci verranno gli incubi e ci suicideremo in 2 o 3 e qualcuno iscriverà suo figlio/a a pallanuoto, ma certamente non nascondo che qualche volta mi guardo allo specchio e mi vengono le orecchie rosse,mi sento tirare i muscoli della nuca e avverto un sapore acido alla bocca … Si,però, e allora? ribadisco il FANTASTICO JULIAN perchè è vero ed è giusto che ci sia una voce come la tua nel blog (continua a scrivere e trova il tempo per leggerci tutti,almeno i Riassunti, perchè così scoprirai che i dubbi li abbiamo tutti,tranne Max ma lui ècosì e beato lui che è così…)… Trovo interessante la tua posizione riguardo i modelli da imitare e ribadisco che io la laurea mia e quella di mia moglie (o comunque il mio background culturale)non la baratto a prescindere, chiunque mi si pari davanti, a partire dallo stesso Nick Bollettieri Himself. E anche questo l’abbiamo già detto più volte e non nascondoche ogni tanto mi viene da pensare : come mai,se il Coach è così importante, come mai ce l’han potuta fare le figlie di Richard e Oracene Williams? E ce ne sono stati tanti,prima e dopo, di Richard Williams… Certo,il tuo punto di vista è interessante e non è da sottovalutare…in fondo dice quello che sosteniamo un po’ anche noi: prima vengono i Genitori…
    5)si,in effetti è vero…me lo domandavo anch’io…i tecnici si son presi paura, non vogliono sporcarsi le mani, non vogliono abbassarsi all’indegna gazzarra che si è scatenata…mah, è che qui si fa presto ad essere,a torto o a ragione,svergognati ed è chiaro che magari alcuni non se la sentono di rischiare la loro reputazione in chiacchere orisse da bar… Mi dispiace da un lato ed anche per queso ri-plaudo Tropiano e allo stesso modo re-invito Enzo,Stefar,Buzzelli,Polidori ad intervenire
    6)infine jho… non c’è che dire, la tua domanda ci ha colti di sorpresa e sarebbe facile risponderti subito: ma certo, vinci Wimbledon e poi muori, lo faccio solo per la gloria … Potrei anche dire che il Giuramento d’Ipocrita l’ho già dovuto fare una volta (ma “la scienza non puoi regalarla alla gente se non vuoi perire d’identico male,se non vuoi che il sistema ti prenda per fame…”) … ok,Max che non è un’ipocrita ti ha già risposto,non ci ha pensato su … io onestamente dei soldi che guadagnerà mio figlio non me ne può fregar di meno … non saranno miei,saranno suoi…Tra l’altro la risposta alla tua domanda in realtà è semplice: si, vincoWimbledon e da oggi ad allora tutti i soldi li devolvo in beneficenza (per una Tennis Academy in Africa)… MA QUELLI CHE GUADAGNO DOPO SE LI PUO’ TENERE? Perchè se vinci a Wimbledon, e il patto col diavolo è quello, ma te li puoi tenere tutti i soldi…bastano quelli che si farà nei tre mesi successivi con sponsors, ingaggi sottobanco, sfilate di moda con completo di armani…IN ITALIA POI? Potrebbe anche uscire al primo turno per tre anni di seguito…Ti posso dire, l’ho già scritto tante volte, che io (a differenza di Max) non investo, SPENDO SOLTANTO… ne sto spendendo tanti,è vero, ma ne metto comunque da parte per la vecchiaia… Ma poi potrei anche dirti che a dirlo prima facciamo bella figura in tanti ma poi alla prova dei fatti saremmo tutti uguali e allungheremmo la mano…Max non crede a Biancaneve, tutto qui, e in fondo in fondo nemmeno io (e soprattutto nostro figlio potrebbe anche dirci: oh,ma non erano soldi miei,quelli?)
    Però…io si che Wimbledon lo avrei vinto gratis … E credo anche mio figlio risponderebbe così…Poi,direbbe lui, posso sempre rivincerlo l’anno dopo,no?

  481. stefano grazia scrive:

    PS volevo dire che ne metto da parte qualcuno, di quelli che guadagno e non che quelli che spendo sono un investimento per la vecchiaia… Non ci penso nemmeno…

  482. pibla scrive:

    Ciò detto, in risposta a Stefano, Rocco non è il padre di quella bambina che ha battuto la figlia di Max e questo non mi sembra che l’abbia capito ancora nemmeno Max, ma comunque è uno dell’ambiente, io in ogni caso del suo commento delle 14.06 non ho capito una virgola, né comunque mi interessa molto.
    Per il resto rinfrescatemi la memoria, ma dopo la famosa lite con Max Buzzelli non è mai più intervenuto??? Se non è più intervenuto in effetti è un peccato ed è una grossa perdita, d’altronde in quell’occasione si andò un pò sopra le righe, bisogna però dire che in seguito scontri così aspri con tecnici non ce ne sono stati e sarebbe auspicabile che gli addetti ai lavori avessero voglia di intervenire, se non altro per un sano confronto.

  483. max scrive:

    ciao claudio penso che verrò molto volentieri non so ancora se con Alessia (giocatrice perchè come presenza fisica sarà sicuramente presente non fosse altro che per incontrare Giada) o meno (perchè riprenderà in mano la racchetta giovedì mentre per ora fa solo atletica e quindi si valuteranno le condizioni). per quanto riguarda la telecamera tu scherzi però so che chiedono 500 euro per una giornata. se siamo una decina 50 euro a genitore non è molto e potrebbe essere una cosa molto simpatica..fatemi sapere…bye

  484. max scrive:

    pibla per come ha scritto ho capito che dice di non esserlo però ci sono dei se e dei ma. stefano dice che piatti su tennis italiano scriveva meglio ed io penso che piatti non parlerebbe mai di vittorie a 9 anni… (altrimenti mi cadrebbe un mito ma con le conoscenze che ha rispetto all’età biologica anche se per un attimo anch’io ho avuto questo dubbio lo escludo nella maniera più assoluta). potrebbe essere uno che ha fatto la sparata come potrebbe essere veramente il padre che ha fatto retromarcia (e ne avrebbe ben donde..). per il resto io penso che l’assenza dal blog di tecnici dipenda principalemte dalla loro mancanza di argomentazioni d’altronde anche il migliore non potrebbe salire di livello (rispetto alla varie academy) al massimo potrebbe dire qualcosa di leggermente diverso o un coach internazionale potrebbe portare delle esperienze… ma se uno è bravo molto tempo non lo dovrebbe avere a disposizione sempre ammettendo che sia un appassionato di pc e internet.

    no stefano ho scritto molto altro, ma il tempo risanerà le ferite (se non riaperte) e spero mi porterà consiglio…purtroppo hanno sbagliato persona….

  485. pibla scrive:

    Spero bene che Piatti abbia ben altro da fare e che il giorno in cui anche decidesse per qualche motivo di intervenire, cosa che peraltro ritengo poco probabile, lo farebbe in ben altra maniera….per il resto il confronto con quelli dell’ambiente può sempre essere produttivo, ben sapendo che anche lì ci sono pesci di tutti i tipi….
    Aneddoto Stefano???

  486. stefano grazia scrive:

    Il Prof Buzzelli è intervenuto altre volte, dialogando con altri utenti e in particolare con Stefar…so che continuava a leggerci almeno fino a poco tempo fa…Lo chiamerei anche in causa sulla videoanalisi ma lui è un Preparatore Atletico, magari ci potrebbe dire cosa ne pensa Zavoli che è il Coach… Però prima Max ci diceva che lui alla fine la fa fare 4-5 volte all’anno … E questa è uno degli aspetti… Credo che Enzo invece intendesse anche un’altra forma di videoanalisi, qella quasi quotidiana, fatta dal Coach o dal Genitore in modo che poi il figlio possa rivedersi magari anche durante l’allenamento … Poi la comparazione con i campioni i minitennisti la comincian a fare anche quando cominciano ad essere interessati al Tennis in TV e cominciano a guardarselo… E infine c’è la videoanalisi dei match dal punto di vista della Strategia…Infine io ci aggiungerei anche la VideoPsicoAnalisi, cioè il rivedere il video dell’eventualesceneggiata isterica di cui “il nostro Eroe” potrebbe essersi reso protaonista e insieme,pacatamente,commetarlo domandando semplicemente: è bello?
    Ecco, insomma,un po’ di videoanalisi per tutti i gusti e per tutte le stagioni…io non arrivo a dire come dice Max (e comunque rispetto la sua opinione) che la VIDEOANALISI è tutto, è scienza, è la condicio sine qua non, ma onestamente NON vedo neanche come possa far male…Perchè è qui il punto,ed è qui dove Mad Max ha perfettamente ragione: ma il nostro compito non quello di mettere a disposizione dei nostri figli tutto quello che può servire tenendo presente anche il detto medico “primum:non nuocere”?
    E ALLORA DOVE E’ LA POLEMICA? Qualcuno osa affermare che la videoanalisi fa male? Tra l’altro il primissimo a sostenere la sua importnza su questo blo non è nemmeno stato Max a è stato un Coach, ENZO LO IACONO,in uno dei suoi primi post….
    INVECE, PER CONTINUARE A TROVARE SISTEMI INNOVATIVI,CHE CI MANTENGANO UN PASSO AVANTI AGLI ALTRI, SENTITE QUESTA:cosa ne dite IN FUTURO di eliminare il rovescio ed allenare giocatori ambidestri con due dritti? Lo sosteneva il Maestro Iacopini in un suo libello sul Tennis (ora non ricordo il titolo esatto, l’ho lasciatoin Italia)…. Qualcosa del genere forse voleva fare YURI che per sei mesi fece giocare Masha damancina contro il prere di tutti i coaches da Bollettieri che però adesso riconoscono che si,fortunatamente sono riusciti a fargli cambiare idea ma poi questo uso della sinistra come braccio dominate ha permesso di creare un ottimo rovescio : mah,chissà come sono andate veramente le cose, ormai ho una certa esperienza di questi gossip e ognuno dice la sua ingigantendola tipo telefono senza fili… E comunque noi nell’ultimo anno ogni sabato e ogni domenica ci facevamo centinaia di palline con l’handfeeding, una o a volte anche due ore, insistendo soprattutto sul rovescio e riuscendo a trasformarlo davvero… e il primo cesto era sempre e comunque con la sinistra…Questo lo fanno sempre anche da Bollettieri… Ma ’sta storia del doppio dritto mi ha sempre incuriosito e forse l’ho anche già proposta (aneddoto: non mi ricordo chi a un certo iocatore incontra uno dei gemelli Gullikson che erano uno mancino e uno destro in un torneo minore, forse in un torneo giovanile,e prima ci perde dal destro e al torneo sccessivo perde invece dal mancino…disperato si lamenta con uno dei Direttori del Torneo: ma chi cavolo è questo Gullikson?(Who’s this Gully Guy?) Al torneo precedente mi ha battuto giocando con la destra e oggi mi ha ribattuto ma giocando con la sinistra…Mi sta pgliando per il culo?Chi è questo fenomeno? ___ E pensare che Dual Hand Jensen poteva farlo davvero…)

  487. stefano grazia scrive:

    Aneddoto,dunque.
    (Ma i invito anche a leggere il mio articolo su Marcelino Rios, quando sarà pubblicato,credevo oggi ma non l’ho visto, anche se in effetti è un po’ lungino (eheheh…le traduttrici si sono ribellate a Ubaldo chelo voleva far tradurre almeno in parte anche in inglese, perchè credo sia divertente, ricco di spunti interessanti anche per il nostro subblog…o almeno perchè Marcelino Rios,in attesa di Donald Young, è stato l’ultimo David versus Goliath nel Tour maschile … si,anche i Rochus e Santoro, e se vogliamo anche Ferrer, ma Marcelino è arrivato in cima…)
    Aneddoto…quando finiamo l’allenamento mattutino si presenta un bambino americano che enza dire nulla gli prende lo borsa e se la carica sulle spalle portandola in classe…Nicholas mi guarda e sorride e dice: non liel’ho chiesto io, è lui che vuole farlo…
    Segno di grande personalità o di bullismo inconscio e latente?
    Si fa comnque voler bene: durante gli allenamenti alla Scuola Americana (ormai condotti da mia moglie che ha soppiantato i due coaches nigeriani) durante un doppio giocato con un cinesinoche gli grida sempre You are my hero!, il cinesino manca completamente la pallina…Nicholas lo guarda e poi senza dire nulla gli fa cenno con la mano di avvicinarsi: SE NE MANCHI UN’ALTRA COSI’, gli urla in faccia serio (ma si vede che sta ridendo dentro), I’LL CHOP YOUR HAND!!!!(ti taglio netto la mano!)
    10′ dopo ne sbaglia una lui e fermatos in mezzoal campo, lo sguardo rivolto al cielo: I’LL CHOP MY HAND!!!!!
    Il suo idolo al momento è infatti Leonida e gli Spartani di 300,il film tratto dalla graphic novel di Frank Miller … vi ho già raccontato di come nell’ultimo allenamento ol Coach Federale Nigeriano urlava ad ogni vincente dell’avversario I FEEL NO PAIN!!!!
    Il problema è che fa lo spartano solo quando va tutto bene…Ieri infatti Nicholas ha giocato con un raccattapalle del Club (sic!) Ieri Nicholas ha giocato con un raccattapalle del Club (sic!) e gli ha rifilato 6/4…a un certo punto però,dopo essere andat sul 3/0, si era anche innervosito perchè stava sbagliando dei colpi e si lamentava ad alta voce: non posso perdere con sto qui! ma lo vedi come gioca… ” Intorno si era creato una sorta di pubblico che faceva il tifo per il più piccolo,ovviamente,e mia moglie a un certo punto,stufa delle scenate di Nicholas e ne era andata…Comunque a mia domanda su come giocasse risponde: giocava che non reggeva il terzo scambio ma insomma la tirava esageratamente forte, solo che Nicholas impattava bene,anche col rovescio…Morale: finisce la partita e Nicholas scopre che il suo avversario aveva 27 anni…E allora si riappacifica con se stesso: ah bè,credevo ne avesse 16…
    Certo che hanno un bell’ego, i Nostri Eroi……a un certo punto però,dopo essere andat sul 3/0, si era anche innervosito perchè stava sbagliando dei colpi e si lamentava ad alta voce: non posso perdere con sto qui! ma lo vedi come gioca… ” Intorno si era creato una sorta di pubblico che faceva il tifo per il più piccolo,ovviamente,ma ciò nonostante Nicholas si era lasciato attrarre dal Lato Oscuro e mia moglie a un certo punto,stufa se ne era andata…Comunque a mia domanda su come giocassel’Avversario risponde: giocava che non reggeva il terzo scambio ma insomma la tirava esageratamente forte, solo che Nicholas impattava bene,anche col rovescio…Morale: finisce la partita,vinta per 6/4 e Nicholas scopre che il suo avversario aveva 27 anni…E allora si riappacifica con se stesso: ah bè,credevo ne avesse 16… Mi ha ricordato Serena Williams che andava a paleggiare a 10 anni con McEnroe e credeva davvero di poterlo battere e poi,non riuscendovi…si metteva a piangere!

  488. Mauro scrive:

    Negli ultimi anni il caso più clamoroso è quello dell’infortunio all’anca destra. Un tennista destrorso che gioca un colpo dritto completamente open stance tende ad appoggiare un peso eccessivo sulla gamba destra al momento del colpo, scaricando tutta la forza nella fase di rilascio. Questo potente perno può dare una notevole spinta; però sta letteralmente decimando gli atleti. Il caso più eclatante è sicuramente quello di Gustavo Kuerten, tennista brasiliano che dopo aver vinto tantissimo ha subito una operazione all’anca e dopo quasi 2 anni non riesce a tornare ai suoi livelli precedenti. Ce ne sono molti altri di livello internazionale, come gli svedesi Vinciguerra e Magnus Norman; chissà quanti a livelli inferiori, che magari non intervengono e continuano a lottare nei challenger per emergere, “drogandosi” di antidolorifici per sopravvivere al problema. La stessa ATP sta lavorando ad uno studio apposito, visto la grande frequenza di questo problema.
    Langerveld: “Il limite dei tennisti è che spesso si accorgono del problema quando ormai è troppo tardi. Se si sottopone il fisico ad un logorio eccessivo in certe parti del corpo è poi difficile risolvere completamente il problema. Ed a volte proporre dei cambiamenti nella loro tecnica è molto difficile, si incontrano molte resistenze. Ideale sarebbe intervenire da ragazzini, quando ancora il fisico si sta formando, in modo da correggere alla base gli eventuali problemi e quindi creare un tennista sano dal punto di vista posturale e biomeccanico. Però sono ancora poche le scuole tennis che sfruttano questi metodi, probabilmente anche per problemi di costi che attualmente purtroppo non sono bassi. Dovrebbero essere le stesse federazioni nazionali ad usufruire di queste metodologie. Si sta iniziando, ma ancora i mezzi non sono tanti.”
    Così parla il dott. Langerveld, nella speranza di poter dare un contributo al futuro della salute dei tennisti, e non solo.
    Estratto dall’articolo di Francesco Tripodi (Super tennis magazzine n11) sul professore di biomeccanica Brad Langerveld

  489. max scrive:

    beh stefano in realtà il fatto di farla solo 4/5 volte l’anno (se parliamo di colpi) è sufficiente per tenere sempre monitorato l’allievo, perchè quando il coach ne conosce i difetti si mette a fianco e/o dietro e controlla quello, tornando a rifarla ai primi dubbi (ed anche questo me lo diceva pizzorno).

  490. roberta 2005 scrive:

    A proposito di videoanalisi…
    nel progetto Casa Lazio del nostro presidente Tropiano vi era una sezione dedicata all’utilizzo di Dart Fish nella quale si ipotizzava l’acquisto del programma e l’utilizzo istituzionale della videoanalisi per tutti i migliori ragazzi della regione.
    Giorni fa abbiamo incontrato il presidente in un torneo Rodeo giovanile chiedendogli notizie sul perchè non fosse stato realizzato nell’anno passato.
    Con la simpatia e la correttezza che lo contraddistingue ci ha risposto più o meno testualmente: “il costo era alto (circa 5-6000 euro) ed abbiamo dato priorità ad altri investimenti più urgenti.”
    Siamo stati anche rassicurati sul fatto che quest’anno, essendoci più fondi, il comitato regionale del Lazio avrebbe acquistato il programma per utilizzarlo gratuitamente a favore di tutti i giovani giocatori…
    Siccome sappiamo (per aver visto un trailer) in cosa consiste Dart Fish aspettiamo che il presidente Tropiano mantenga le promesse!

  491. max scrive:

    a rocco baglio e dylan

    giuro che non siamo d’accordo e l’articolo non l’ho scritto io!!!

    ed io che cerco anche di spiegarlo… ma max fatti gli affari tuoi!!!

    e questo spero faccia capire di che pianeta sia g.c. (non certo del ns.) e di quanti anni luce sia avanti agli altri (soprattutto in italia), lui che ragiona solo e sempre in questi termini. mia figlia di conseguenza lavora con questi metodi….e per chi avesse ancora dei dubbi il pazzo visionario qui non sono certo io!!!

    e queste cose io che non vengo dal tennis le so solo perchè MOLTO UMILMENTE mi sono documentato soprattutto avendo deciso di investire su mia figlia. e i delinquenti sono quelli che fanno allenare magari un po’ meno il proprio figlio ma male, perchè poi se bravo obbligatoriamente dovrà aumentare la mole di lavoro che se svolto in maniera errata avrà in futuro delle conseguenze devastanti…

    ricordi stefano la diatriba sul giavellotto?? c’entra eccome se c’entra, fidati e nn vado oltre…

  492. vitas scrive:

    videoanalisi no, videoanalisi sì… questo è il dilemma.
    Facciamola finita con i riferimenti ai propri figli.
    I figli passano il tennis resta…
    Sapete quanti genitori entusiasti per 4 o 5 anni sono poi spariti dal nostro mondo quando il figlio ha smesso di giocare?
    Eeeeeh… un’immensità.
    Allora ridimensionate i vostri commenti; attendiamo che vostro figlio smetta di giocare o… divenga un campione!
    Ciò che conta sono le riforme strutturali del nostro sistema.
    Crediamo poco ad una politica centrale e centralizzata, crediamo nel decentramento e viviamo le politiche territoriali………….
    insomma siamo fans di Tropiano!
    Abbiamo toccato con mano le finali della coppa Orsini a Pieve Pelago e l’entusiasmo della squadra di Roma con il suo presidente, dirigente, tifoso, padre… forse anche un po’ schizzato!
    Viva la purezza.
    Viva la competenza.
    Viva il coraggio.
    Viva la FIT se la FIT ha voluto Tropiano……. oddio anche il folle Mariani non è niente male.
    Comunque siamo al verde il tennis costa troppo!

  493. roberta 2005 scrive:

    Caro Dani,
    non vogliamo sembrare federali a tutti i costi ma la differenza tra la FIT di oggi e i “mercanti del tempio” è questa: i 45 euro questa FIT (sicuramente quella del Lazio) li spende per i nostri ragazzi, i “mercanti” se li destribuivano allegramente.
    Bella differenza, no………?
    E poi una federazione deve incassare per poter ridistribuire.
    Tutto al più critichiamo il modo di distrubire.
    I soldi per i nostri figli li spendiamo volentieri quello che pretendiamo è che siano altrettanto ben utilizzati.
    P.s. centottanta iscritti al Rodeo di Roma al circolo Kipling nell’ultimo weekend……… nel Lazio qualcosa si muove.

  494. Roberto Commentucci scrive:

    Comunicazione di servizio:
    la pubblicazione dell’intervista a Fabrizio Tropiano è stata anticipata a domattina, mercoledì.
    Curiosoni!

  495. Salvatore Buzzelli scrive:

    Ebbene si, continuo a leggervi quando posso.
    Anzi devo dare merito alle letture dei vostri posts (a volte anche un po’ imbarazzanti e sopra le righe!), se sono riuscito a farmi sembrare normali e quindi a comprendere, le ansie, le preoccupazioni e le richieste dei genitori della bimba di 9 anni che da quest’anno sto allenando.
    Stefano mi chiede un parere sulla Videoanalisi: sono daccordo come lo è anche Zavoli, infatti la usiamo.
    Va ricordato che l’analisi del gesto tecnico, eseguita sulle immagini dell’atleta che esegue, da quando è stato possibile, la si è usata e si continua ad usarla in tutti gli sport e non mi risulta neanche una grande novità per il tennis, quindi il fatto di poterla utilizzare per rivedere, e quindi, correggere, confrontare per apprendere e migliorare, a mio avviso va benissimo.
    In fondo l’ apprendimento è largamente basato sulla funzione visiva, infatti se fin da piccoli facciamo enorme uso di apprendimento imitativo osservando le azioni ed i comportamenti degli adulti, non vedo cosa ci sia di strano se attraverso la videoanalisi, laddove sia possibile, un tecnico, aiuti anche un bambino che gioca a tennis a migliorarne la postura e l’assetto dei colpi anche eventualmente confrontando con la tecnica dei campioni.
    Un tassello in più al servizio del giocatore e dell’allenatore nello sviluppo della tecnica ottimale, un modo in più far proprio il gesto corretto; come indicava imperativamente Goethe “.. acquisiscilo interiormente , per possederlo!”

  496. Aldo Baglio scrive:

    Caro Max,
    non ho mai commentato l’utilità della video analisi, ma l’arroganza con cui tu la “fai tua” utilizzando parole di altri e video analizzando giovani campioni che hanno ottenuto risultati oggettivi.

    Per il resto, a parte lo stile “puro bifolco” che ti contraddistingue, ti posso assicurare che non solo condivido al 100% il tuo approccio ma in più ti vedo come un riferimento utilissimo con cui confrontarsi. Continua così….

    P.S. la storia dei soldi, dei guadagni etc… potevi risparmiartela, rischi di attirare inutili antipatie e magari la guardia di finanza….

  497. Mauro scrive:

    Un caro saluto al Prof. Buzzelli con la speranza che partecipi più spesso al blog.
    Un caro arrivederci a Fabrizio Tropiano (sperando prima o poi di conoscerci di persona) perchè sono intuitivamente convinto che sia una persona che faccia molto bene al movimento tennistico. Un caro benvenuto a Trophy (si è carino il nick).

  498. Mauro scrive:

    Stefano sei grande!

  499. max scrive:

    bentornato prof buzzelli vede che su qualcosa siamo d’accordo?? faccio solo una piccola precisazione: la video nel tennis è una novità per come è usata ora, con dei punti saldi di riferimento da seguire prendendo come base la biomeccanica che oltre alla massima prestazione finalmente cura anche la prevenzione degli infortuni che di conseguenza permetterà agli atleti di essere più longevi.

    caro aldo tu (insiemi ad altri) sei offuscato dall’odio, perchè io e l’ho sempre specificato in tutti i miei post non faccio mio un bel nulla anzi faccio sempre nomi e cognomi delle fonti con tanto di richiesta di un vs approfondimento al quale invece contrappponete o un nuovo insulto o il silenzio, perchè io dico quello che so e quello che è (e mi accerto molto bene prima di dire una cosa) voi sparate a caso solo contro di me, il resto non ha importanza. e la storia della video analisi ne è l’ultima conferma….

    per quanto riguarda la trevisan, come abbiamo detto la video analisi ha dei punti cardine dai quali seguendo i concetti della biomeccanica non si può prescindere e una volta che li conosci…quelli sono. e vedendo i colpi della trevisan è insindacabile quando dico che non sta seguendo certi criteri e questo che stia raggiungendo o meno dei risultati è come se io volessi sindacare il tuo nome o nick e tu il mio, o se tu volessi sindacare il fatto che la ferrari va a 300 km/h solo perchè l’ho detto io, che non è detto che la sappia anche guidare ma che vada a 300 all’ora è insindacabile e non si può discutere. e come hai visto il mio non è uno sparare addosso agli altri visto che di miccini non ho detto le stesse cose anzi…

    passiamo ai risultati oggettivi . la vediamo in modo totalmente diverso ed anche qui voglio dare il mio cotributo portando ad esempio sempre gente molto più grande di me sia tennisticamente (e ci vuole poco) ma soprattutto al di fuori. qui si parla sempre di risultati provinciali regionali italiani giovanili, sento parlare di master ouatt e nike (sigh!!!)……. mentre invece se si vorrà prima o poi arrivare da qualche parte dovremo imparare a confrontrci sempre e fin da subito con il mondo e quello degli adulti perchè è un altro sport e i ns figli/atleti è in quello sport che dovranno competere ma per poterlo fare bisogna preparari al top fin da subito. quindi quando sento parlare di risultati eclatanti mi preme far ricordare che alla stessa età della trevisan c’è già chi è 290 wta e non jr, che a 15 la vaidisova era già 77 al mondo e questi sono i risultati oggettivi con cui è necessario confrontarsi e non con quelli delle altre italiane negli anni scorsi…e per quanto riguarda prima ancora (per non arrivare poi al punto della trevisan..che poverina nel migliore dei casi dovrà farsi il triplo del mazzo che già si è dovuta fare per correggere le sue problematiche e per rimanere competitiva) cominciamo pensando a raggiungere la perfezione a livello fisico tecnico e tattico dopodichè penseremo a confrontarci con gli altri, tanto quando fai le cose per bene nel gruppo dei primi (che come abbiamo sempre detto esserci è basilare) ci sei per forza. e se lo è anche un gatto di marmo come mia figlia senza alcuna qualità capacità etc (vero rocco?) che nonostante tutto è riuscita a vincere 4 tornei oltre ad essere chiamata per ogni raduno suadra etc possibili ed immaginabili, figuriamoci chi avrà la fortuna di avere un figlio portato!!

    ed ora lo stile puro e bifolco… è vero sono istntivo e sanguigno, ma in futuro ti accorgerai che sarà servito anche quello…..ed a volte di necessità bisogna farne virtù, se vai a rileggerti stefano qualche post dietro forse capirai..

  500. Adriano Moja scrive:

    Max guarda che il Ouatt ed il Nike sono a livello mondiale….vedi Boluda.
    Comunque ti capisco, ovvero le cose che scrivi sono giustissime, purtroppo non dai delle specificazioni, convinto che tutti le intendano, invece molte volte possono essere scambiate per arroganza.
    Quel Rocco… o chi veramente sia, mi pare un po troppo informato, penso ad una provocazione fatta ad arte.
    Secondo me dite le stesse cose, a parte gli insulti provocatore fatti a te, ossia la videoanalisi porta alla luce i difetti, e che anche i campioni hanno difetti, che possono essere eliminati del tutto o quasi, per ottenere il massimo rendimento con pari energie. Applicate ai bambini, senza farci prendere la mano dalla moda attuale, può dare indicazione su errori molto gravi, non certo su difettucci, e poi con pazienza e possibilmente a gradi cercare di far cambiare le cose, ma attenzione alla confusione.
    Questa è l’analisi del colpo singolo, portato senza nessuna forzatura, su palle facili o ferme nel caso del servizio. Cambia la faccenda sull’analisi video della partita, molto più importante fin da piccoli, dove si può far vedere all’allievo o figlio gli errori tattici, molto più importanti nei giovani, tanto a fine partita se ad bimbo gli spieghi che poteva tentare il winner e venire a rete invece di stare a fondo, lui candidamente ti risponde che lo faceva sei tu che non lo hai visto!!!!! Vieni che ti faccio vedere……
    Purtroppo la fortuna che hai Max di allenare, certo anche perchè ti sei impegnato nel cercare, tua figlia in una struttura ai massimi livelli, altri genitori non la possono avere, molte volte non per altro se non per le distanze, quindi le tue spiegazioni vengono scambiate per sentenze di chi vuol sempre avere ragione, tu sai di averla, però devi essere più semplice nelle spiegazioni, ovvero le cose che alla Vavassori fanno quotidianamente per i circoli normali è pura fantascienza.

  501. Mauro scrive:

    Max, o chi vuole contribuire, esiste la possibilità di sapere dove il prof. Langerveld pratica ed opera?

  502. max scrive:

    adriano hai perfettamente ragione ma per quanto riguarda nike e ouatt intendevo dire che i risultati che ne escono in un under 9 contano 0 anche se ci giocano i marziani, poi casualmente uno che sarà buono anche dopo avrà vinto un nike. faccio un esempio. l’anno scorso la figlia di sartori del ‘97 che ho visto giocare una sola volta ma che mi è piaciuta moltissimo ha perso in finale al master nike e quest’anno è passata under 12. ora io non conosco ovviamente il suo programma ma potrebbe anche capitare che ai nike non partecipi più, potrebbe che so io fare ad esempio gli italiani under 11, i 4° cat e girare per l’europa, quindi non è che se un domani diventasse forte, chi l’ha battuta ora automaticamente diventerebbe più forte anzi….

    per il resto io, stefano ma anche alcuni altri tecnici intervenuti abbiamo spiegato più volte in modo che tutti potessero capire, certo che se uno poi legge solo una frase dell’ultimo post è chiaro che venga travisato il tutto. dopodichè qui si cerca di confrontarsi sulle proprie esperienze o (e questo forse di più nel mio caso) di dare un servizio utile proprio a quei genitori che per un motivo o per un altro certe cose non le sanno e non su chi è più simpatico o chi fa finta di esserlo, tant’è che molti mi apprezzano ugualmente. e credo poi che a volte solo l’essere molto chiaro e duro possa insinuare dei dubbi a persone che fino a quel momento si sono fatte abbindolare o peggio ancora credevano nelle fate. detto questo, il tale signor rocco chiunque esso sia, nel migliore dei casi non ha capito nulla sui ns intenti e peggio ancora sarebbe (ma nn credo) se si rivelasse un personaggio illustre nell’ambiente…. e rileggendolo certamnete non può essere piatti perchè altrimenti non potrebbe non sapere che suo figlio ha già fatto video analisi considerando difficile che pizzorno sia un millantatore e comunque chiunque esso sia con il suo comportamento si è qualificato da solo…. sinceramente io mi sono fatto l’idea che sia o un genitore (della bambina in questione o meno) a cui non sono piaciuto (o invidioso) leggendo come detto solo qualche frase dei miei ultimi post magari vicino o conoscente della trevisan o del suo coach oppure come altra possibilità che siaqualche obsoleto maestro che cerca ancora di tirare l’acqua al suo mulino…

  503. Nikolik scrive:

    Questo blog, o, meglio, questa rubrica di questo blog, con persone che si spacciano per altre, facendo indiavolare Max, che ha così rivolto una sequenza incredibile di insulti ad un pover’uomo ed a sua figlia, pensando di avere capito chi fossero, ma che, evidentemente, non c’entravano nulla e che probabilmente non hanno mai nemmeno letto questo blog né lo frequentano, sta raggiungendo livelli di divertimento pazzeschi.
    Le situazioni che si creano cominciano ad essere paradossali e divertentissime!
    Almeno, lo sono per me, abituato come sono a non prendere nulla e nessuno sul serio, a cominciare da me stesso.
    Continuate così, vi prego!

  504. max scrive:

    scusa nikolik qui nessuno ha insultato nessuno e semmai sono io l’unico ad essere stato insultato. io (ma anche altri) abbiamo dato del maleducato a rocco (e solo a lui chiunque esso sia) per quello che ha scritto, punto. quindi se il padre della bambina non è rocco non può e non deve sentirsi in nessun modo offeso al contrario di quello che è capitato a me..

  505. Juan Matus scrive:

    Questa sgangheratissima rubrica dovrebbe chiamarsi “Genitori e figli ostaggi degli Ostrogoti”.

  506. stefano grazia scrive:

    …s’ode a destra uno squillo di tromba
    a sinistra risponde uno squillo…
    Juan Matus, te l’ho mai spiegata come Hugo Pratt (grande,ci manchi) definisce la differenza fra ironia e sarcasmo?
    (vabbè,questa era per far divertire nikolic!)
    Comunque, lo dovresti sapere che è in atto una gran revisione: pare che i popoli barbari che assediavano i Confini dell’Impero poi tanto Barbari non erano a confronto di chi ci viveva dentro, all’Impero… Comunque, a dominare le Classifiche di Tennis sono gli Ostrogoti, non i Romani…
    Comunque,ripensandoci, dai, la battuta è carina, mi piace … D’ora in poi noi Genitori del Blog ci chiameremo GLI OSTROGOTI, ostrega!

  507. Juan Matus scrive:

    Stefano Grazia, non pensavo ai Romani ostaggi ma ai poveri genitori che vorrebbero parlare di tennis e si ritrovano ad essere martellati da barbari che gli spiegano la rava e la fava, come sono sfaticati gli italiani, come si fa per essere miliardari in euro, quanto fanno schifo gli istruttori italiani e altre divertenti affermazioni. Il bello è che parlano e scrivono come albanesi di ultima immigrazione e capire qualcosa a parte le martellate è una tortura terrificante.

  508. pibla scrive:

    ….invece Rocco pareva Salgari….

  509. max scrive:

    juan esistono altre zone del blog o addirittura altri siti dove parlare di tennis se come lo facciamo qui non ti piace.. e scriveremo pure male in compenso ci intendiamo benissimo… e come al solito si estrapola solo quello che fa più comodo visto che io ad esempio usufruisco solo di istruttori italiani…ma ormai ci stiamo abituando….ed uno per volta saltano fuori tutti…

  510. Juan Matus scrive:

    Alè. Adesso abbiamo anche Rocco e i suoi fratelli e la nonna del Corsaro Nero. Dico soltanto che questi bambini mi sembrano proprio capitati male perchè l’esempio che viene dato loro è pessimo. Troppa concitazione, troppe aspettative e ciò li sgonfierà come palloncini bucati e odieranno chi proietta le proprie aspettative su di loro. Potrebbe anche essere divertente ma purtroppo il prezzo più alto lo pagheranno queste anime ancora innocenti.

  511. max scrive:

    oggi anche lo psicologo….eppoi hai ragione, a te sembra, a noi no, problemi?? se hai dei figli pensa ai tuoi altrimenti fanne uno e crescilo come meglio credi. vedrai che a meno di seviziarli nessuno ti dirà nulla…ma farsi un po’ gli affari propri, no?? potrebbe essere un nuovo divertente esercizio…

  512. DYLAN THOMAS scrive:

    Sgangherata rubrica piena di ostrogoti genitori e figli romani ? o figli ostrogoti di genitori romani ? ostrega che confusione .

    Genitori ostrogoti che insultano tutti e mazziano tutti dall’alto del loro conto corrente ma dal basso della loro ignoranza ,(nel senso di non conoscenza),e poi dicono che non hanno insultato nessuno,piccole ripicche da pollaio,ti vengo a cercare dove sei che ti faccio un c. cosi’…….bella l’immagine di questo blog da parte di Juan Matus,mi sembra molto veritiera,ecco perche’ i tecnici ora la disertano,ostrega.

    A parte il prof buzzelli che si e’ rifatto vivo…..

  513. pibla scrive:

    Quest’idea di gente che fa capolino solo per dire che questo posto gli fa schifo mi fa morir dal ridere, ma chi ti ordina di passarci da un posto che ti fa schifo mi chiedo io, comunque davvero, la trovo una cosa talmente ridicola, che a questo punto spero che queste folli incursioni continuino…..
    ….e intanto in tutto questo chissà come è contento il nostro Fulvio in Brasile, con Fabietto che continua a vincere, bravissimi!!!

  514. max scrive:

    bravo fabio ma bravo anche fulvio che per i sacrifici fatti si merita certamente molte soddisfazioni…..e che continui così..

  515. gio92 scrive:

    “il prezzo più alto lo pagheranno queste anime ancora innocenti”……….. anime innocenti ?!?!?!?!
    Juan Matus non ha figli di sicuro…………..

  516. Mauro scrive:

    Grande Pibla.

  517. Mauro scrive:

    Max, allora su Langerveld? saputo nulla?

  518. max scrive:

    mauro sinceramente non ho avuto molto tempo per cercare ho letto che è australiano ed ha lavorato con molti tennisti aussie, forse stefano che è andato là puo riuscire a sapere qualcosa di più preciso. intanto su langerveld ho trovato un bell’articolo che forse anche qualcun altro dovrebbe rileggersi…

    Migliorare il tennis attraverso uno studio biomeccanico con l’utilizzo combinato di computer e telecamere oggi e’ possibile..

    La tecnologia sta sempre più condizionando la nostra vita quotidiana, permettendoci di compiere operazioni assai complesse con estrema facilità e velocità, il tutto in modo efficiente e pratico. Lo sport è spesso pioniere in queste trovate, visto l’interesse economico e sociale che lo sport in genere riveste nella società moderna.

    Il tennis è uno sport che si basa sulla coordinazione, sulla fluidità dei movimenti del corpo e su di un complesso di forze che spesso agiscono in modo contrastante. Giocare a tennis in modo inefficiente può portare a risultati scadenti nella migliore delle ipotesi; a gravi problemi fisici nella peggiore. Ormai i tennisti professionisti e coloro che intraprendono la lunga strada del professionismo sono sottoposti a stress fisici notevoli. Si gioca tanto, in condizioni di gioco non omogenee, e senza poter prevedere un vero schedule annuale, visto che più si vince e più si è “costretti” a giocare nel corso della settimana, rendendo difficile una vera programmazione, un calendario strutturato rigidamente. Diventa quindi ancor più importante gestire bene l’aspetto psico-fisico della prestazione, per ridurre al massimo i possibili infortuni, soprattutto quelli derivanti non da un incidente traumatico ma bensì da un problema di stress o posturale.

    La tecnologia oggi può aiutare molto i tennisti nel prevenire questi problemi. Si stanno affermando alcuni dottori in biomeccanica che studiano i movimenti dei vari atleti nel compimento del gesto tecnico, nelle varie fasi di gioco, avvalendosi di sofisticati macchinari che consentono di valutare il grado di efficienza del gesto. Più un gesto è compiuto con efficienza, meno sforzo subirà il fisico (oltre ad ottenere spesso un risultato agonistico migliore), minori saranno le probabilità di subire un problema a causa del gesto stesso. Il ripetere infinite volte un movimento poco efficiente può causare seri traumi, alle articolazioni ed alla muscolatura. Moltissimi atleti hanno convissuto per tutta la loro carriera con problemi divenuti cronici proprio per la mancanza di uno studio appropriato che li abbia aiutati a capire l’errore e corretti. Qui spesso si va contro un “dogma” dei tennisti: se con questo mio movimento personalizzato ottengo dei risultati positivi dal punto di vista agonistico, non mi conviene cambiarlo, anzi, sarebbe un delitto! Giusto da un punto di vista sportivo…ma da quello medico? E’ giusto far sopportare al proprio fisico un logorio eccessivo ed alla lunga controproducente, per ottenere dei risultati? Qui si entra in un trade-off personale, quasi politico, su cui ogni atleta deve fare le proprie considerazioni personali. Non esiste nello sport una imposizione degna di Ippocrate che tuteli il proprio fisico dal logorio, è soltanto una considerazione meramente personale. E ripeto: qua non si parla affatto di doping! Ma solo della possibilità di usufruire della moderna tecnologia informatica per migliorare la fluidità del movimento del corpo all’atto di eseguire un certo gesto tecnico, per sfruttare al meglio le proprie potenzialità e preservare la salute dell’atleta a 360°, dal logorio.

    Negli ultimi anni il caso più clamoroso è quello dell’infortunio all’anca destra. Un tennista destrorso che gioca un colpo dritto completamente open stance tende ad appoggiare un peso eccessivo sulla gamba destra al momento del colpo, scaricando tutta la forza nella fase di rilascio. Questo potente perno può dare una notevole spinta; però sta letteralmente decimando gli atleti. Il caso più eclatante è sicuramente quello di Gustavo Kuerten, tennista brasiliano che dopo aver vinto tantissimo ha subito una operazione all’anca e dopo quasi 2 anni non riesce a tornare ai suoi livelli precedenti. Ce ne sono molti altri di livello internazionale, come gli svedesi Vinciguerra e Magnus Norman; chissà quanti a livelli inferiori, che magari non intervengono e continuano a lottare nei challenger per emergere, “drogandosi” di antidolorifici per sopravvivere al problema. La stessa ATP sta lavorando ad uno studio apposito, visto la grande frequenza di questo problema.

    Torniamo ai metodi informatici, che sono poi il tema dell’articolo. Uno dei massimi esperti mondiali nel campo è l’australiano Brad Langerveld. Ha aiutato, tra gli altri, tennisti del calibro di Pat Cash, Greg Rusedski, Pat Rafter, Wayne Ferriera, Jason Stoltenberg.

    Il suo studio è teoricamente molto semplice: analizzando al computer i movimenti di un centinaio di forti tennisti, ha elaborato un modello biomeccanico di come si dovrebbe eseguire un colpo di tennis per ottenere con il minor attrito, logorio e sforzo un colpo perfettamente efficiente ed efficace. Ha trovato così dei campioni “perfetti” dal punto di vista della postura e della efficienza del movimento, ai quali confronta i gesti dell’atleta che richiede un consulto, cercando così le differenze e suggerendo i possibili rimedi in accordo con l’atleta stesso. Per studiare il gesto tecnico del tennista, Langerveld usa un complesso di sofisticate telecamere digitali, riprendendo da molte angolazioni i movimenti dell’atleta mentre indossa vari sensori. Poi le immagini vengono studiate al rallentatore, sezionandole fotogramma per fotogramma, ed elaborate con un apposito software. Attraverso tecnologie raffinate si riesce a capire come i muscoli lavorano e si contraggono, a quali sforzi sono sottoposti i tendini, calcolando così lo sforzo generale e misurando il logorio, gli attriti, i pesi a cui sono sottoposti nei vari movimenti. La figura umana viene per così dire stilizzata, quasi fosse un fumetto, e poi via via ricomposta aggiungendo la parte interessata. E’ un lavoro decisamente complesso, non alla portata di tutti! Così facendo ha potuto analizzare ogni singolo attimo di come la “macchina corpo umano” lavora alle varie condizioni, e creare così dei diagrammi riassuntivi.

    Inoltre, per rendere visibile e comprensibile il tutto anche all’atleta, ha costruito dei modelli visivi molto semplici, ma efficacissimi per far capire i problemi. Uno degli elementi chiave per giocare con la massima efficienza è l’equilibrio. Equilibrio in ogni fase, soprattutto la capacità dei muscoli dell’atleta di lavorare tutti contemporaneamente nella stessa direzione, non sottoponendo così il fisico a forze contrarie all’inerzia del movimento che creerebbero soltanto resistenze e problemi. Sovrapponendo all’immagine del gesto tecnico delle righe tracciate con il computer, Langerveld ha creato una simulazione con cui l’atleta può facilmente capire dove va a finire la sua forza durante il movimento e come invece dovrebbe svilupparsi il tutto per non risultare dannoso, o comunque per essere migliore per la salute del proprio corpo. A questo punto il tennista è libero di lavorare sopra a questo studio per cambiare il proprio modo di giocare. Tra i vari campioni analizzati dallo studioso australiano, i più efficienti sono risultati, tra gli altri, il servizio di Sampras (…guarda caso!), il diritto di Agassi e di Krajicek, il rovescio di Kafelnikov, Edberg e Becker. Nel diritto del campione di Las Vegas si intravedono tutte le caratteristiche di un colpo giocato con il minimo logorio: equilibrio, scioltezza, una continua accelerazione di tutto il corpo, gambe-tronco-braccia, nella giusta direzione. L’ottimale dinamicità è ben evidenziata dal diagramma che mostra tutte rette parallele, partendo dalla preparazione, passando per l’impatto con la palla fino alla fase del rilascio. Un colpo assolutamente perfetto dal punto di vista biomeccanico. Naturalmente si parla di un diritto giocato non in condizioni estreme, ma di un colpo giocato in una fase di scambio.

    Pat Rafter ha tratto giovamento dalla collaborazione col dottor Langerveld. Però, come lui stesso afferma, “purtroppo ho conosciuto questi metodi troppo tardi, quando ormai la mia spalla era già troppo mal messa e non si poteva far molto per cambiare il gesto del mio servizio”.

    Greg Rusedski invece ha potuto continuare la sua carriera proprio grazie al dottore australiano. Greg soffriva di vari malanni che condizionavano ormai cronicamente la sua prestazione. Soprattutto il suo polso non reggeva più gli sforzi della gara giorno dopo giorno. Langerveld ha lavorato per settimane con il canadese, ottenendo alla fine un risultato ottimale. Un piccolo cambio di impugnatura ed un maggior uso del gomito e della spalla hanno permesso a Rusedski di recuperare una salute accettabile e tornare alle competizioni stabilmente.

    Pat Cash ha subito in carriera decine di problemi. Un fisico possente, ma fragile. Anche lui era arrivato a quasi non poter giocare nemmeno tra amici, tanto soffriva alla schiena. Con alcune settimane di lavoro con il “vate” del suo paese, adesso sta molto meglio, e gioca regolarmente nel senior tour. “Magari avessi sfruttato questi metodi 15 anni fa! La mia carriera sarebbe stata forse diversa. I giovani devono servirsi di queste tecnologie, sono fantastiche!”.

    Langerveld: “Il limite dei tennisti è che spesso si accorgono del problema quando ormai è troppo tardi. Se si sottopone il fisico ad un logorio eccessivo in certe parti del corpo è poi difficile risolvere completamente il problema. Ed a volte proporre dei cambiamenti nella loro tecnica è molto difficile, si incontrano molte resistenze. Ideale sarebbe intervenire da ragazzini, quando ancora il fisico si sta formando, in modo da correggere alla base gli eventuali problemi e quindi creare un tennista sano dal punto di vista posturale e biomeccanico. Però sono ancora poche le scuole tennis che sfruttano questi metodi, probabilmente anche per problemi di costi che attualmente purtroppo non sono bassi. Dovrebbero essere le stesse federazioni nazionali ad usufruire di queste metodologie. Si sta iniziando, ma ancora i mezzi non sono tanti.”

    Così parla il dott. Langerveld, nella speranza di poter dare un contributo al futuro della salute dei tennisti, e non solo.

  519. Nikolik scrive:

    Però, chiaramente, se in questo blog, o, meglio, in questa rubrica del blog, si partecipa per confrontarsi, trovo assurdo l’invito rivolto ad altri utenti di farsi gli affari propri.
    Scusate, ragazzi, ma non vi comprendo: siete voi che mettete in piazza gli affari vostri, che parlate dei vostri figli, di come passate la giornata con loro, di come li allenate, di che orari fate, ecc.
    E’ logico che, se scendete nel particolare, parlando di voi in prima persona, e, oltretutto, lo fate in termini un po’ assolutistici (e non dite che non è vero), è logico che, in termini altrettanto assolutistici, qualcuno non sia d’accordo con voi e lo esprima.
    Se non volete essere attaccati personalmente, parlate in generale; se parlate di voi e dei vostri figli, con riferimenti oltretutto a persone e professionisti conosciuti, fatelo in termini meno assolutistici.
    In ogni caso, rappresento umilmente che le perplessità in ordine ad allenamenti così severi, in età così tenera, non sono una scoperta di adesso, anzi.
    In realtà, la rubrica Genitori e Figli è nata proprio su questa tematica. In questo caso, caro Max, dovresti essere tu, stavolta, a rileggerti i messaggi precedenti.
    Poi, questa rubrica ha giiustamente divagato. ma era nata proprio come denuncia di simili metodi di allenamento. Non c’è alcun dubbio su questo, basta rileggersi l’articolo iniziale di Semeraro ed i primi commenti, tra cui uno molto bello (come al solito) di Marcos.
    Inutile nasconderselo, ragazzi: le perplessità su simili maniacali sistemi di allenamento, in età così tenera, ci sono eccome.
    E non tutti sono cinici come me: io ragiono facilmente. Io dico: i figli sono vostri, arrangiatevi, saranno i vostri figli a porgervi il conto, un domani, io non sono un assistente sociale, se pensate che sia giusto fare il lavaggio del cervello ad un bambino, affari vostri. Siete voi i genitori, non io, io sono per la libertà più assoluta, nel rispetto del codice penale. Non mi permetto mai di sindacare delle legittime scelte di genitori.
    Invece, c’è chi non è cinico e spregevole come me e, giustamente, si preoccupa dell’avvenire di soggetti minori.
    Pace e bene, fratelli.

  520. pibla scrive:

    Sì Nikolik, però confrontarsi per dire la propria come fai tu, non intervenire per dire unicamente “fate schifo”…..converrai con me che c’è una bella differenza, una differenza, tra l’altro, che va tutta a merito tuo.
    Notte.
    Mercì Mauro

  521. max scrive:

    nikolik ma che caspita dici???

    1) come ormai centinaia di volte abbiamo scritto è solo una leggenda metropolitana ed una vostra invenzione la storia degli allenamenti tipo marines con bambini obbligati a fare qualcosa che non vorrebbero fare. la realtà dei fatti è totalmente diversa, è fatta di allenamenti magari lunghi ma appunto perchè super professionali fatti su misura per l’età del bambino dove il fattore divertimento è alla base di tutti i tipi di esercizi, dove la preparazione atletica non è basata sull’uso dei bilanceri ma su giochi che hanno al loro interno movimenti che servono alla causa ma soprattutto la realtà è fatta di bambini che non vedono l’ora di andare a giocare un torneo, di andare a provare nella nuova accademia, di andare al camp estivo, questa è la realtà. mia figlia che non ha potuto giocare a tennis per un mese andava tutti i gg nel box per giocare contro il muro da seduta e quando oggi le ho detto che domani ricominciamo la prima cosa che mi ha chiesto è quando la riporto in accademia e quando potrà ricominciare a fare il palleggio a due palle che è uno degli esercizi più faticosi!!!! ciò dimostra che il rapporto tra figli e genitori che fanno come noi non solo è fantastico ma sono molto dispiaciuto per i figli degli “altri” che si perdono qualcosa di irripetibile….

    2) noi mettiamo in piazza i ns affari di tecnica tennistica e ci piacerebbe confrontarci su questo e non sulle ns qualità paterne, pareri espressi poi da chi non conosce noi ne i ns figli e soprattutto come i ns figli vivono la situazione.

    3) basta che tu abbia letto l’articolo che ho appena postato e ti accorgerai che è assolutamente necessario quando si parla di SALUTE essere assolutisti. ripeto la video analisi usata fin da bambini E’ ASSOLUTAMENTE NECESSARIA PER SALVAGUARDARE LA SALUTE E NON PER VINCERE WIMBLEDON E CHE POI AIUTI ANCHE A RAGGIUNGERE QUESTO OBBIETTIVO E’ ASSOLUTAMENTE IRRILEVANTE

    4) di che conto stai parlando?? mia figlia è la bambina più rilassata del mondo, è sempre allegra, ha una marea di amichette può fare e fa qualsiasi cosa voglia senza essere viziata, a scuola ha appena ritirato la pagella dove ha due distinti e tutti gli altri ottimi (l’unica della classe). secondo te di cosa ci sarebbe da preoccuparsi???

    e a questo punto le possibilità sono due: o siete in malafede o siete veramente dei pazzi visionari!!!!

  522. francesco scrive:

    Stefano la videoanalisi ancora da noi non è stata utilizzata,ma prima o poi verrà introdotta è sicuramente uno strumento utile,ma non dimentichiamo che nel tennis il gesto tecnico è importantissimo ,ma ancor di più lo è l’aspetto mentale che è quello che ,a mio parere, fa la differenza. Per aspetto mentale intendo una serie di fattori che vanno dalla tenuta emotiva alla grinta,alla capacità di sofferenza alla strategia e tattica nei vari match etc..

  523. Juan Matus scrive:

    Pibla, Gio92, Max, voi vi sentite tipi pieni di qualità per come vi arrabbiate e per le sciocchezze che dite. Che ne sapete di me? Io non dico niente di voi come persone perché non so chi siete. Ho parlato solo di quello che scrivete. Io sto su questa terra da molto tempo, da giovane ero un pugile professionista, ho combattuto per il titolo europeo dei pesi massimi, i miei due figli maggiori sono stati buoni pugili e li allenavo io. Conosco lo sport, molti di voi non sanno nemmeno di che parlano. Leggo il blog e questa rubrica da un po’ perchè il più piccolo dei miei nipoti vuole fare il tennista, ma ho imparato qualcosa solo dal professore e da qualche maestro. Un altro molto bravo a spiegare le cose è quel Roberto Commentucci. Ma tantissimi soprattutto qui dovrebbero calmarsi perchè il loro comportamento non è utile a nessuno, meno che mai ai loro figli che ora incassano ma che un giorno potrebbero restituire i colpi delle sofferenze subite. Non glielo auguro ma devono fare attenzione a come si comportano. Perchè i campioni non si crescono così. Anche quei pochi che lo sono per natura non hanno sicuramente bisogno che qualcuno gli punti il forcone sulle chiappe per diventare buoni atleti. Credetemi, so di che parlo.

  524. kill bill scrive:

    Nikolik,
    abbiamo letto l’intervento del Presidente Tropiano.
    Senza polemica ti chiedo : ma in Toscana che si fa ?

  525. Mauro scrive:

    Ste dacce una mano con Langerveld (fa anche rima)
    Oppure anche tu Fabrizio (scusa Trophy) se sai qualcosa.

  526. max scrive:

    francesco ti posso assicurare che dal giorno che i ragazzi cominceranno a lavorare veramente a livello fisico fin da piccoli di modo da esser preparati ad venir “strizzati” come si deve e come si dovrebbe ne rimmarranno molto pochi di ragazzi con problemi di grinta tenuta emotiva etc e per quei pochi che rimangono ormai in italia i menthal trainer anche molto preparati importanti sono facilissimi da reperire. ad esempio come tempo fa vi avevo riferito la vavassori ad esempio ha chiuso un contratto per la collaborazione con il prof. de michelis ideatore e direttore della mind room di milan lab a milanello quella che tanto per intenderci ha cresciuto e preparato tutti gli “invincibili”…
    per quanto riguarda il discorso della strategia è una cosa completamente diversa e parecchio più complicata perchè un po’ come per la preparazione fisica non sono molti quellli in grado veramente di insegnarne i fondamentali di base (con esercizi annessi), le varie posizioni da tenere sul campo, i colpi da eseguire a seconda della posizione in cui ci si trova e del tiro che ti è arrivato, dove e come eseguirli, ma soprattutto quei pochi che lo sanno lo insegnano solamente a chi lavora con loro….

  527. stefano grazia scrive:

    Complimenti a Jan Matus che sicuramente demolisce lo stereotipo del pugile sia per la proprietà del linguaggio che per quello che scrive … anche se continuo a non capire perchè lui può dirci,da quello che scriviamo, che diciamo delle sciocchezze e noi no e comunque credo ci sia un grande misunderstanding fin dal principio:
    calma max,calma…il guaio e’ che tu ti senti chiamato in causa e magari gli strali vengono indirizzati a te MA IN REALTA’ DOVREBBERO ESSERE INDIRIZZATI A ME…si,sono io il prototipo classico (per il viandante che si trova a passar cola’ per caso) di abusive father, sono io che ho messo in piazza i miei dubbi, talora solo a scopo catartico più o meno inconscio per convincere me stesso che non era vero,talora per farmi dire da qualcuno che non e’ vero, talora per un eccesso di scrupolo e per potermi poi rileggere e constatare che in effetti non e’ poi vero … ma sono io quello che ha raccontato di continue litigate, di mio figlio che mi accusa di non ridere mai, di essere sempre incazzato (anche quyi ci sarebbe da distinguere: come scriveva kill bill, il discorso e’ che se vieni sul campo-e a 11 anni e’ tua la scelta di venirci o meno-,se vieni sul campo ci andiamo non per cazzeggiare ma per lavorare, e se sei svogliato o ti comporti male io ti rimprovero, ti caccio anche qualche urlo…ma e’ sottile il confine fra Educazione ed Abuso… se io non sono soddisfatto del fatto che fai una di quelle “tignate” alla Cane’ in sedicesimo e ti caccio un urlo,ti do uno scappellotto, ti mando a casa e sospendo l’allenamento che cosa sto facendo? Il padre abusivo o il padre bravo educatore? Certo,poi si puo’ discutere sui messaggi subliminali che il figlio ti sta mandando… e se li avessimo ascoltati tutti probabilmente nessuno dei top 100 attuali giocherebbe a tennis,avrebbero smesso tutti … I Genitori dei Campioni sono forse quelli che hanno ingoiato orgoglio e imbarazzo e hanno insistito un po’ di piu’…Io so benissimo,mi rendo conto, che mio figlio e’ ancora nella fase in cui gioca perche’ pensa di farci contenti (del resto, e’ una storia comune a molti degli attuali campioni) ma non smetto mai di ripetergli che e’ lui a dover scegliere…
    Ora, i fenomenali abusi e allenamenti da marines che stiamo facendo… Si,e’ vero, ci svegliamo alle 5.30 e arriviamo alla Scuola alle 6.20 e ci alleniamo ma lo facciamo PER EVITARE 45-60′ di traffico in auto a “grattarci il gigetto” come direbbe quello scostumato di mio figlio(e comunque diciamo che il 50% dei bambini di Lagos si alza fra quell’ora e le 6.30 per poter andare a scuola.
    E poi si allena tutti i pomeriggi una o due ore. Domenica andiamo al mare.
    Non ci siamo ancora assestati (ieri e’ finalmente arrivato lo SHIPPING da Luanda) ma vorrei trovargli spazio per lezioni di musica (piano,chitarra),yoga, uno sport di squadra e due ore a sett di golf…
    Cosa gli manchera’ rispetto agli altri? Quelle 3-4 h di PlayStation/Cartoon Network/Televisione … lo so, perche’ vedo cosa fa quando andiamo a casa di amici e sta con i figli degli altri … 3-4 ore sdraiati su un divano a giocare al computer o quando va bene a carte …
    Che non sorrido mai e che siamo sempre di corsa purtroppo e’ vero, e’ una cosa che devo modificare, e’ un qualcosa di cui sono colpevole,io che ero un partyman,un simpaticone cinico caustico etc etc, in questui 4-5 anni ho come perduto l’innocenza, quasi fossi uscito(a 50 anni!) dall’adolescenza protratta di cui mi son vantato negli ultimi 30 anni… ma ci sto lavorando su, sto cercando di capire perche’, con tutti i distinguo, a volte davvero mi sembra di ragionare e parlare come mio padre…
    Ci sono stati dei momenti molto brutti, ci sono stati dei momenti molto belli … come dice gio92 non credo troppo nell’innocenza dei bambini, non del mio almeno … Ma e’ un bambino molto sveglio, di una intelligenza strana e particolare, con un open mind, una mente allargata e dagli orizzonti sconfinati,dovuta al fatto di aver vissuto all’estero e aver viaggiato molto ed essere venuto a contatto con mondi lontani…E col difetto di aver vissuto una vita che non e’ la sua, di un livello superiore a quello che ci potremmo permettere in Italia… In tutto questo si e’ inserito il tennis, a volte mi chiedo se sia stato un bene o meno, ed e’ apparso che fosse un gifted, un talentuoso … Magari poteva crescere felice aspettando la grande onda come Bhody in PointBreak (o magari finiva anche lui a rapinare le banche per noia…)
    Quindi un momento mi sento in colpa, un mopmento dopo non mi sento piu’… Pero’ e’ vero, sto ancora aspettando che sia mio figlio a trascinarmi al tennis e non viceversa … a parole lo fa, ma io lo so che lo fa solo per farmi piacere… A giocare l’ho forzato io, …Sono io il bersaglio,non Mad Max…mirate al petto, risparmiate il viso!

  528. Enzo Lo Iacono scrive:

    I tecnici FIT dopo moltissimi raduni hanno “il polso” degli under 10 in Italia. Ma bisogna decidere quali e quanti potranno giocare l’under 12. Allora il Consiglio Federale si riunisce e delibera: “facciamo dei tornei e selezioniamo i 6 di questi atleti.
    I tornei si svolgono; i 6 atleti (più o meno forti) sono usciti. Allora si pensa che questi siano già autorizzati a giocare l’under 12!
    E no!, Troppo facile! Il Consiglio Federale si dovrà riunire di nuovo per deliberare i nomi (che già si sanno) e le autorizzazioni (che in pratica erano già state date).
    Ma stò Consiglio Federale, si riunisce anche per p…… la mattina!!

    Il fatto è che a tutto questo potrebbe anche esserci una spiegazione valida (anche se nutro qualche dubbio). Ma se la FIT non parla……………

    Poi, lavorando di fantasia, forse ho capito il perché di questi inspiegabili tornei per la selezione dei migliori U\10:

    La Federazione, da qualche anno, porta avanti il progetto dei PIA; progetto sicuramente molto valido, anche se molto costoso per Federazione, circoli e genitori. Sembrerebbe chiaro che in questo modo si vogliono distinguere scuole di cat A dalle scuole di cat. B (dal punto di vista FIT). Anche questa, idea condivisibile.
    E allora, perché non scegliere direttamente gli under 10 secondo le conoscenze dei tecnici attraverso i molti raduni che sono stati fatti e che si continueranno a fare?

    Semplice!

    La famosa “lobby” dei grossi circoli che, è bene dire, fanno il bello e cattivo tempo alla FIT, non è detto che partecipino al PIA e quindi…………
    “Facciamo dei tornei aperti a tutti gli under 10 (anche di circoli non PIA) e scegliamo i 6 che “oggi” hanno vinto!”

    Anche questo principio passi e potrebbe trovarmi d’accordo.
    Però ci vorrebbe coerenza e sopratutto “TRASPARENZA”.
    Delle due linee politiche, una! Oppure ci si spieghi!

    Spero nell’intervento di Fabrizio Tropiano (se può e se sà) perché comunque bisogna dargli atto che è l’unico rappresentante della Federazione che ha accennato un tentativo di colloquio con noi, genitori e maestri, poveri mortali!

  529. max scrive:

    e secondo te il fatto di dire che i ns figli avranno dei problemi non sarebbe parlare di noi visto tra l’altro che quello che scriviamo è poi quello che facciamo?? probabimente da giovane avrai ricevuto qualche cazzotto di troppo che ti ha scombinato il cervello poichè oltre a non sapere quello che dici/scrivi non lo ricordi nemmeno….e per la miliardesima volta fino ad ora non sono state le persone pacate come commentucci a creare dei campioni ma al contrario lo sono stati tipi come sharapov agassi bartoli williams woods graf etc etc (infatti a volte mi domando se non sono troppo buono..) che sono considerati dei mezzi sanguinari. e se tu hai fatto veramente sport (e ne dubito) queste cose dovresti saperle. ed in più noi non pensiamo di essere persone piene di qualità ma facendo lavorare i ns figli con chi le qualità le ha con certezza (e che le sono state riconosciute dal mondo tennistico intero oltre che ad averle dimostrate con i risultati ottenuti) pensiamo sia giusto riportarle in un blog che parla di tennis, poi a chi non le gradisce basta non leggerle e non metterle in pratica. tra di noi ci leggiamo, riportiamo ai ns coach quelo che fanno gli altri, ne discutiamo ci confrontiamo ed eventualemente le inseriamo nel programma di lavoro, altrimenti spieghiamo a chi le ha riportate il perchè crediamo non siano utili che di conseguenza riporterà ai propri coach i dubbi dell’altro. credo che questo sia il miglior modo per crescere e continuerò a farlo penso anche che d’ora in poi non vi risponderò più perchè tanto gli argomenti che sapete proporre sono sempre gli stessi e che non servono a nessuno di noi che cerchiamo di migliorare. mi sembrate come i politici ogni cambiamento vi spaventa e lo vedete come il peggiore dei mali, ma loro lo fanno per non perdere il loro orticello voi cosa avete da perdere?? e evitate di rispondere con la storia dei poveri ragazzi perchè basta guardare tutti i gg la tv per capire il fallimento che ha portato far crescere i ragazzi senza un’educazione precisa, lasciandoli liberi di fare quello che vogliono senza fare alcuna fatica e poco sport. ne sono usciti degli anarchici, bulletti del quartiere, ignoranti e obesi, è questo che volete??? accomodatevi ma non fatemi la morale sui bravi genitori per favore ma tranquilli che il tempo vi dirà tutto….e quello che vi dirà certamente non vi piacerà…

  530. max scrive:

    stefano ma sei matto??? non avere mai dubbi (anche se normalmente servono per farti pensare e fare ancora meglio..) in questo caso è troppo facile ed il guardare cosa fanno come vivono ma soprattutto come sono cresciuti i ragazzi di oggi deve essere la conferma matematica che quello che fai è giusto. oggi ho 42 anni ed a 18 quache volta mio padre mi ha rotto qualche sedia in testa. non ho mai pensato che abbia sbagliato (a parte al momento) ed anzi oggi mi dico che se fosse stato più presente anche nel rompermi in testa qualche sedia in più certamente oggi sarei una persona migliore..ma probabilmente se l’avesse fatto, sarebbe stato migliore anche lui..

  531. Enzo Lo Iacono scrive:

    GRANDE STEFANO!!
    Per quanto ti possa interessare o soddisfare, sono convinto che tuo figlio, in ogni caso, possa dichiararsi fortunato (anche se probabilmente non te lo dirà mai), di avere un padre come te che per bravura e anche forse con un pizzico di fortuna, riesce a realizzarsi pur ponendo in primo piano la crescita formativa di suo figlio.
    Il fatto è che: una cosa è stare “intanati” in una accademy, con tutte le emozioni e le varianti che ti possa dare, mentre altra cosa è girare il mondo e ti alleni anche alzandoti alle 6, facendo tante nuove, grandi esperienze.
    Bisogna chiaramente dire (caro Max) chiaramente se si vogliono formare uomini (o donne) o tennisti!

  532. max scrive:

    ed io caro enzo lo dico chiaramente. entrambi!!!! ci mancherebbe anche che una cosa escluda l’altra!!!! anzi per creare la tennista, io ho cominciato fin da bambina cercando di creare una grande persona, con valori importanti , responsabile, educata etc etc. detto questo ovunque siamo andati ci siamo allenati. dalla repubblica dominicana sui campi in “sabbia” ma anche girando per l’italia in molte scuole tennis dove siamo stati invitati conoscendo anche altre vedute ed altre metodologie. anche l’estate scorsa quando mi sono trasferito l’ho mandata una settimana con il maestro del tennis sarnico a caldaro per giocare un paio di tornei ed è andata non conoscendo nessuno degli altri ragazzi…. proprio stamattina mi hanno telefonato per partecipare ad uno stage tecnico in francia per pasqua…..e nelle academy non sei per nulla rintanato e di esperienze se ne fanno a iosa…è qui che alessia ha cominciato ad andare per esempio a mangiare al centro commerciale con le altre ragazze dell’accademia (remondina denti campoigotto etc)….e da lì ha cominciato a volerle andare a vedere quando giocano, prima per farle vedere una partita dovevi legarla ora se non la porto mette il muso!!!

    e tornando a stefano, perchè ti preoccupi se a volte uno non ride o è scontento oppure è stanco dopo l’allenamento? i bambini sono tutti e sempre contenti di andare a scuola?? quando suona la campana fanno il record mondiale per uscire….al contrario di quando devono entrare ma mai nessuno si è sognato di dire che sia un abuso. ed il tennis oltre ad essere certamente una grandissima scuola di vita può essere benissimo anche una grande scuola professionale come lo sono tante altre, quindi di cosa stiamo parlando….tra l’altro non si sa mai che facendolo seriamente sin da subito possa far si che un domani si abbiano anche dei maestri migliori…

  533. Juan Matus scrive:

    Max, tu sei troppo livido per insegnare qualcosa a qualcuno e non imparerai mai niente. Perciò questo lo dico agli altri e non a te: lo sport è pieno di gente che è perfino morta per dover essere quello che voleva qualcun altro. Angelo Jacopucci è stato uno di questi, uno dei nostri.

  534. max scrive:

    grazie matus….ora sarei anche incapace di capire… fortunatamente ho capito chi sei tu e ciò basta e avanza ….ed io non insegno, riporto che è un’altra cosa..e cmq (come vedrai che ti diranno anche gli altri) sei completamente fuori strada…..e dammi retta hai visto troppi film siamo nel 2008 e fortunatamente non in cina…

  535. Adriano Moja scrive:

    Scusate ma perchè continuate a beccare Max? Se le cose che scrive non piacciono, perchè ribattere in modo offensivo, leggete i post altrui.
    Continuano le proteste per chi ha diritto all’under 12, ma i tornei U10 di selezione sono aperti a tutti, chi vince ci va, se i vostri figli non vincono nei U10 come pensate di farli giocare nei U12? Qui in piemonte il primo torneo è stato vinto dall’unico ragazzino che fisicamente si può permettere con un dodicenne, quindi la scelta è stata perfetta. Il problema nasce se uno di questi tornei li vincerà un ragazzino del 2000, che gioca migliorando di partita in partita, ma che possibilità di giocare nell’U12? Nessuna anche perchè fino ai 9 anni compiuti non si può, ma la cosa è giustissima , perchè ora il bambino regge il palleggio con i U10 con i dodicenni dovrebbe incominciare a pallettare, e si rovinerebbe il costruito fino ad ora.
    Quindi la Fit, anche se non perfetta, ha delle idee che ogni tanto funzionano.
    Che fretta avete di far giocare i bimbi nella categoria superiore? pensate che i U10 sia di livello scarso, beh allora basta vincere e si passa alla cat. superiore.

  536. Nikolik scrive:

    Kill Bill, io mi domando che cosa si fa nelle altre regioni, non in Toscana.
    Se tutte le regioni fossero come la Toscana, la Francia tremerebbe.
    Infatti, non solo la gran parte dei nostri tennisti professionisti migliori sono toscani, ma sono toscani anche tutte le nostre migliori giovani speranze del futuro.
    Si può dire che praticamente il 50% di tutti i nostri migliori talenti sono in Toscana, forse di più.
    In Toscana ci sono fra i migliori circoli italiani che fanno vera agonistica: il blue team è in Toscana, Tirrenia è in Toscana, il TC Prato, unica squadra di A1 (femminile) che schiera tutte giocatrici toscane ed under 20 (peraltro, tutte confermate in squadra anche il prossimo anno), è in toscana, tantissimi altri grandiosi circoli sono in Toscana.
    Anzi, la Toscana è l’Italia del tennis, tutto il resto è noia.

  537. max scrive:

    hai perfettamente ragione adriano, anche perchè cmq tra allenamento, altri tornei (tipo banzai cup nella zona di milano) e svizzera, possibilità ce ne sono parecchie…

  538. Enzo Lo Iacono scrive:

    “probabimente da giovane avrai ricevuto qualche cazzotto di troppo che ti ha scombinato il cervello poichè oltre a non sapere quello che dici/scrivi non lo ricordi nemmeno….”

    Scusate, ma il troppo è troppo! Credo che questo non sia più un blog costruttivo, ma una bacheca di insulti, e tanta arroganza!
    Credo che me ne starò buono per un po.

    Qui non importa chi sei, … il tuo passato ….. i tuoi numeri… importa solo che dalle opinioni altrui si possa costruire un idea quanto più possibile veritiera.
    Io non ci sto più!
    Grazie!

  539. max scrive:

    enzo prova a contare fino a 10 prima di dire ca..ate e vai a leggerti il post di matus prima di scrivere……poi già che ci sei mi parli anche dei numeri, i passati etc.

    qui e non sono stato io a dirlo sono l’unico che sono stato da più parti insultato e tu hai anche il coraggio di scrivere ste scemenze

    ti ricordo che juan matus ha scritto in parole povere che non capisco che rischio di ammazzare mia figlia o che quando sarà più grande mi presenterà il conto (tra l’altro senza conoscermi conoscere mia figlia e come vive la situazione) che scriviamo come ostrogoti ed io cosa dovrei fare, porgere l’altra guancia? già hai fatto retromarcia una volta dopo esserti accorto di aver scritto delle cose allucinanti spero che tu te ne accorga nuovamente…

  540. DANI scrive:

    be’ nikolik anche puglia e alto adige non sono da meno mi pare…comunque il blog mi pare che stia prendendo una brutta direzione..

  541. stefano grazia scrive:

    posso far giocare mio figlio che e’ appena passato U12 ancora un anno negli U10 visto che non e’ ancora 40Kg ed e’ alto uno e un barattolo?
    SCHERZI A PARTE: io in effetti non avevo nessuna fretta di farlo giocare U12 visto che in Angola giocava gia’ coi 14enni e in Florida negli U10 c’erano bimbi alti 20 cm piu’ di lui…li’ comunque tutte ste regole non ci sono (tipo quella citata da TROPIANO nell’area dedicata alla sua intervista - a proposito:ottimo lavoro di roberto!- del DIVIETO dal Ministero della Salute di far giocare ad un U12 due partite nello stesso giorno…ma allora e’ vero,siamo dei maniaci pazzi sanguinari)… I tecnici della Strategy da Bolletta avevano detto a mia moglie che visto che aveva vinto il primo, il secondo avrebbe potuto provare negli U12 ma noi abbiamo preferito costruire la sua confidence…tanto avra’ un anno per giocare da davide vs goliath nella categoria superiore…
    PERO’ anch’io non vedo poi perche’ stare a fare troppe regole: vuoi giocare nella categoria superiore? Accomodati…come diceva non ricordo chi, forse atti o pibla o kill bill,dopo dei 0/6 1/6 periodici vedrai che smetti…se invece vinci allora sei un Quinzi ed e’ giusto che giochi nella categoria superiore (anche per quelli della categoria inferiore per i quali eri troppo forte…), INSOMMA, MI SEMBRA UN FALSO PROBLEMA, un ulteriore intoppo burocratico…
    max, i dubbi a me vengono sempre anche se chi mi conosce crede io sia un uomo tutto bianco o nero… li tiro fuori solo scrivendo, per me la scrittura e’ catartica… credo che avere dubbi non sia sbagliato, l’importante e’ continuare a decidere … Eppoi continuare a confrontarsi.
    Ma in effetti con tutto quello che hai scritto anche a Jan Matus, a parte il mettere in dubbio la sua integrita’ cerebrale a causa della sua branca sportiva, non vedo come uno possa continuare a prendersela con te: o ti conosce e sa cose che noi non sappiamo (e cioe’ che tu fai il contrario di quasnto scrivi) oppure se ti giudica per quello che scrivi, a parte le solite iperboli da ira funesta del pelide achille, non vedo cosa possa trovare di sbagliato dal punto di vista della morale educativa…boh, confesso che son perplesso: sembra un tiro al piccione per partito preso…ripeto, qui l’unico che ha confessato di aver forzato (e di continuare di tanto in tanto a farlo) il figlio a giocare a tennis son stato io… a 13-14 anni prendera’ le sue decisioni (anche ora puo’ dirmi: daddy, mi son rotto i maroni col tennis…, nel qual caso invece di allenarsi tutti i giorni si allenerebbe solo due volte, due ore a volta col coach della federazione nigeriana) e potrebbe anche darsi che pur volendo continuare a giocare qualcuno gli debba ahime’ dire che si,sei bravo MA NON ABBASTANZA…
    Chissa’… Ma almeno non avremo avuto il rimpianto/rimorso di non averci provato abbastanza.

  542. max scrive:

    per essere chiari le cose che eventualmente voi non sapreste non le conosco nemmeno io, quindi…..

  543. Roberto Commentucci scrive:

    Allora, ragazzi, scusate ma sento il bisogno di intervenire. Qualche giorno fa, presentando sul blog l’intervista a Fabrizio Tropiano, mi sono permesso di scrivere che in questa sezione, dedicata ai giovani agonisti, il livello degli interventi è stato talmente elevato, e la qualità delle proposte così alta ed autorevole, da porre il blog come un forum di discussione di grande serietà, fino a renderlo un interlocutore credibile nei confronti della federazione.
    A me sembra che negli ultimi giorni, a causa di una serie infinita di diatribe personali e di vari fattori di disturbo, si stia rischiando di rovinare tutto quanto di buono è stato fatto in oltre un anno di lavoro.
    Credete che se qualcuno della FIT leggesse gli ultimi post che sono stati scritti potrebbe mai prenderci sul serio?
    Personalmente, trovo che sia molto più facile criticare il prossimo (specie chi ricopre ruoli di responsabilità) e sparare nel mucchio, piuttosto che sforzarsi di usare il cervello per individuare correttamente i problemi e formulare proposte e soluzioni realistiche, sensate e costruttive.
    Pertanto invito tutti a tornare sui binari seri e costruttivi che abbiamo seguito per tanto tempo, evitando di cacciarsi nel vicolo cieco delle diatribe personali.
    Grazie.

  544. Juan Matus scrive:

    Grazia, non me la prendo mai, figurati quando uno dice che sono scemo per le botte che ho preso. Alla mia età se non lo so io se sono scemo o no chi può saperlo?
    Sono nato e cresciuto sui marciapiedi. Ho visto soggetti di tutti i tipi e ho imparato che le brutte maniere non portano da nessuna parte se non in galera o al camposanto.
    Forse ho sbagliato a dire in poche parole quello che penso. Ognuno fa quello che gli pare, la vita non ha riguardi per nessuno. Il piccione Achille, come l’hai chiamato tu, può fare il gradasso quanto vuole, non spaventa nessuno. A te piacerà pure, ma io trovo seccante uno che usa sempre i toni del grande uomo che sa tutto lui e molla ceffoni a destra e a sinistra.
    Agli altri volevo solo dire di non esagerare con le aspettative. Non volevo offendere nessun genitore, ma pensandoci bene non sono affari miei. Questo è tutto.

  545. max scrive:

    mi piacerebbe qualche volta che anche voi del blog prendeste delle posizioni ben chiare e nette facendo nomi e cognomi (intesi come nik ovviamente) spiegando chiaramente chi secondo il vs parere sbaglia ed in che modo. sinceramente non mi sono sentito chiamato in causa ma preferirei che foste voi a scriverlo dovessi delle volte scambiare lucciole per lanterne anche perchè se così fosse penserei ai provvedimenti da prendere. grazie

  546. max scrive:

    è il tuo modo di parlare che significa essere un gradasso! mentre io espongo concetti scientifici e quelli di tecnici affermati del settore e non i miei, tu quando parli di aspettative e ore di allenamento esagerate, esprimi tue opinioni ed idee come se fossero più giuste e migliori delle nostre…..è proprio vero che ogni testa è un piccolo mondo…

  547. max scrive:

    e per chi non l’avesse capito quando dito voi del blog intendo i moderatori!!!!

  548. stefano grazia scrive:

    Stavo scrivendo un bellissimo post strappalacrime ma nel bel mezzo di esso c’e’ stato un black out non supportato da UPS e ho perso tutto…una tragedia! Mi era venuto proprio bene…vediamo un po’ se riesco a ripetere piu’ o meno cosa avevo scritto…Enzo, scusami ma non capisco, o meglio capisco ma non condivido queste continue lamentele sullo scadimento del blog…il blog siamo noi, SIAMO NOI, e se non ti piace il livello invece di andartene scrivi di piu’,prova ad alzrlo tu il livello,continua a scrivere … trovo francamente melenso scrivere: il livello e’ scaduto e quindi grazie e arrivederci…troppo comodo, e poi cosa fai? Quando ci siamo rinnalzati al tuo,vostro livello, torni,tornate? Il blog siamo noi, SIAMO NOI, nel bene e nel male…
    Nel male poi, e che sara’ tutto sto male… mi ero riletto max appunto e sfidavo chiunque a trovare qualcosa di educativamente scorretto ,poi certo,appena l’ho scritto tu hai fatto la madamigella offesa e hai scatenato l’Orribile Hulk e adesso chissa’ quando ti rivediamo,eppero’ su dai, te la sei tirata…come se lo’e’ tirata l’ex pugile: in fondo dare ad un expugile del “ma ti sei preso qualche cazzotto di troppo?” era quasi una battuta obbligata senza contare che era lui ad aver scagliato la prima pietra…eppoi scusa,verrebbe da chiederti: ma tu da che parte stai? Ma non te lo chiedo perche’ non voglio offrirti il destro (per restare in tema pugilistico) per dirmi giustamente che tu non stai con nessuno ma valuti caso per caso…ma insomma, che tu lo voglia o no,guarda che AL DI LA’ DELL’APPARENZA , tu e mad max dite le stesse identiche cose sia sul fatto dell’educazione che sul lato tennistico…mi sarei aspettato una Difesa ad Oltranza! Tra l’altro non credo nemmeno giusto trattarlo,il nostro rissoso irascibile Mr hyde come l’ultimo dei baluba visto che e’ comunque un ex preparatore atletico e che se uno legge tra gli insulti,pardon le righe, alla fine ha fatto un gran servizio al blog fornendo migliaia d’informazioni (le puoi non condividere ma molte,moltissime sono comunque utili e interessanti, basta sapersi districare in uno stile che comunque e’ migliorato moltissimo dai primi posts e si e’ fatto sempre piu’ ricco e articolato… ogni tanto qualche ricaduta ,lo ammetto) … Eppoi tutto sto can can sulle chiacchere da bar… io invece trovo che una rissa verbale di tanto in tanto rivitalizzi l’ambiente, basta non esagerare ne’ fare le oh quante belle figlie,madama dore’ … e continuare a scrivere, dopo la tempesta torna il sereno e magari torneranno anche i tecnici (tu,stefar,buzzelli,polidori) e chissa’,anche i filosofi (chloe,yancey), ma smettere di scrivere (e tra l’altro per via di un offesa fatta a un altro che comunque aveva offeso per primo?) che significato ha se non quello di fare il gioco di chi magari vuole sabotare il nostro blog ammesso che esista un disegno del genere…massi’, pensateci bene: tutti i Coaches Italiani, affiliati alla FIT,gelosi del seguito che Gli Ostrogoti stanno ottenendo in tutto il mondo,decidono di inviare centinaia di post con scritto su “cacca,merda,pupu’” cosi’ il tono del blog scade ed Enzo,Stefar,Buzzelli,Dani e Madama dore’ smettono di scrivere … quanto a me, io continuero’ a scrivere,per me stesso e per chi mi legge, a costo di arrivare a 10.000 posts da solo.

  549. Mauro scrive:

    Cari Adriano Moja e Max, il problema non è di ordine meritocratico, chi vince va avanti etc., il problema è essere coerenti soprattutto da parte di chi dovrebbe dirigere il gioco (leggasi Fit), infatti da un lato tutti i suoi esponenti tecnici, Maestri, istruttori e responsabili di macro area, ci propinano il fatto che la partita è un momento di verifica del lavoro svolto e non una promozione e bocciatura (soprattutto nei bambini di 9 10 anni), poi invece ci impongono questa bellissima gara per poter andare in under 12. Forse vi state dimenticando che metà almeno dei bambini under 12 di quest’anno hanno già giocato con i bambini under 10 2 anno di quest’anno.
    Inoltre dovreste sapere che ci sono tantissimi bambini che per il fatto di aver iniziato dopo si inseriscono da subito nell’under 12, sono loro che si beccheranno il 60 60.
    Ma quello che conta do più è il fatto che non si capisce il perchè di questa norma.
    Ribadisco bastava far scegliere i maestri (quelli Fit) non della bociofila. Invece evidentemente di loro non ci si fida.

  550. stefano grazia scrive:

    quanto scritto (e credetemi: il primo post poi andato perduto era MOOOOLTO più toccante) fu scritto prima di leggere l’ultimo di Juan e mi conforta sapere che infatti non se l’era presa più di tanto e prima dell’accorato appello di max allo schieramento… poi ci sfideremo a calcio,anzi calci, e poi,forse,faremo un TERZO TEMPO (rugbystico però).
    Però quanto scritto, IL BLOG SIAMO NOI, vale anche per roberto a cui mi lega stima indefessa: evitiamo però le paternali che mi sento già falso quando le faccio a mio figlio…proviamo piuttosto a ricapitolare e a concludere questa fase (500 post in un mese, comunque…va là che voialtri dell’Altro Blog siete invidiosi,ve la sognate un audience così, solo Andrea Scanzi riesce a smuovere le masse come l’Orribile Hulk…SCHERZO!)
    RICAPITOLANDO:
    Max ci ha illustrato i benefici e i vantaggi della Videoanalisi che,ci tiene a sottolineare, non ha inventato lui. Lui si è limitato a sposare e a sostenere una scelta fatta ultimamente da grandi coach,italiani e non. Qualcuno ha osato sostenere che si l videoanalisi è importante ma non è tutto e col suo solito inimitabile stile (ma non ho mai detto che mi piaccia) Mad Max li ha tutti mandati a ramengo. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata una sua impietosa analisi di un video di Martina Trevisan. Onestamente ho letto impietose analisi del gioco di Federer e Nadal da parte di illustri bloggers in altre aree del nostro Blog ma ovviamente non nascondo fossi stato uno dell’entourage di Martina mi sarei un po’ risentito. Ciò detto, possiamo archiviare la pratica “CHI E’ MAD MAX E PERCHE’ TUTTI PARLANO MALE DI LUI?’ e passare ad altro argomento…il blog non è parlar male di max o di un altro (e vale anche per max,per me, per te,per tutti) ma parlare di tennis, di bimbi e di genitori che cercano di allenarli… Poi ovvio, io dico una cosa e mad max mi manda a quel paese…guardate che è già successo e risuccederà…ora,a meno di non nominare un’apposita area di questo blog TUTTI CONTRO MAX (è un’idea) e colà destinarvi tutti gli interventi di max e dei suoi detrattori (raggiungerebbe 1000 posts al mese, diventerebbe un caso nazionale), possiamo cercare almeno di passare a qualche concetto e non solo al tifo per bande? Per esempio, voi state facendo PERIODIZZAZIONE?

  551. atti scrive:

    Concordo con Roberto Commentucci, e ripeto, se sconfiniamo a valutare questo o quel giocatore iatalico, sia Junior o senior INEVITABILMENTE attiriamo risposte piccate, comunque ritengo sia piu’ utile non entrare in valutazioni e pagelle altrui…
    Anche perché le valutazione su giovani speranze, adesso lasciano il tempo che trovano, visti i kilometrici casi di fenomeni mai sbocciati o di mezze calzette diventate improvvisamente cigni !
    Ognuno và per la strada che ritiene migliore ed il BLOG “dovrebbe” aiutarci a vedere e conoscere l’argomento a 360 gradi + che a convincere gli altri sulla bontà delle ns. scelte…criticando quelle degli altri; papà Bartoli come sarebbe stato visto a 12-13 anni con il fisico ed i movimenti tecnici della figlia…., o papà Federer con il figlio sfascia racchette e stralunato per che tipo di genitore sarebbe stato scambiato ??
    Il tono usato da MAX non verrà premiato come “BON TON LANGUAGE 2008” , ma per quanto mi riguarda rispecchia la (Auto)strada frequentata a livello mondiale da chi volesse provare, a priori, a “costruire” un giocatore professionista. Che poi ci riesca o no non è nel 2008 che riusciremo a capirlo. Ne tocca a noi disquisire su cosa pensano dei loro genitori i figli degli altri…. Io ho già tanto da pensare con i miei !!!
    Comunque nel tennis come nella vita prima o poi i nodi vengono al pettine e cio’ che è “forzato” adesso difficilmente porterebbe risultati.. non mi preuccuperei + di tanto, non vedo genitori perfetti nella vita e incompetenti solo nel tennis, chi sa gestirsi lo fa in ogni campo e x chi non lo è non saremmo certo noi e il BLOG a peggiorarlo !
    Per stemperare gli animi propongo, visto che sono tutti coetanei, un doppio misto fra i figli/e di Stefano e Max contro i figli/e di Rocco ed Enzo; con cena offerta dai genitori dei perdenti !!
    Arbitrerà Nikolik.
    Ciao.

  552. max scrive:

    ma no mauro anche con quel metodo ci sarebbe stato caos… pensa se tuo figlio non venisse scelto e un altro bambino che c’ha sempre perso (con il tuo) invece si perchè secondo l’opinione del tecnico per fisico e potenzialità lo reputa migliore! almeno questa è una scelta che non può dar adito a pastrocchi di nessun genere e sinceramente mi lascia più tranquillo, è un po’ come occhio di falco tutti sanno che può sbagliare ma tutti ne accettano il responso…oltretutto come ti ho spiegato le alternative ci sono quindi lasciamo stare….forse per una voltà che hanno fatto una regola giusta era meglio non farla….e pensa se nell’under 12 potessero giocare tutti, a quanti iscritti ci sarebbero ogni torneo….in questi casi penso che qualunque cosa si decida si finisca per scontentare qualcuno….

  553. stefano grazia scrive:

    Juan, il fatto è che siamo (sono?)schiavi dei luoghicomuni e un pugile che si esprima così bene a me risulta subito simpatico, e secondo me anche a mad max…secondo me hai non travisato ma forse non inteso bene quel che scrive Hulk: che lui reagisca in modo antipatico, che parta in tromba,per la tangente,a razzo e che a volte capisca l’8 per il 18 E PERCHE’ A LUI GLIELO DOVREMMO CONCEDERE?, è un discorso, che però lui almeno per quanto scrive non dice nulla delle cose di cui tu gliimputi è quasi un fatto…poi ripeto,magari tu lo conosci e sai che in realtà lui frusta un giorno si e un giorno no la figlia,la moglie e catizzone e allora ti darei ragione, ma per quello che scrive, boh…non capisco le accuse di ABUSI.
    Capisco semmai di più chi si è risentito per le critiche alla Trevisan ma insomma, bastava poi scrivere: non sono d’accordo. Se poi Rocco tira fuori a sorpresa chi è veramente,ci fa tutti contenti 8certo che spacciarsi per il genitore di chi ha sconfitto seccamente Alessia e poi ritrarsi…ma vi immaginate la scena? Max arriva al torneo, vede il Genitore in Questione e lo assale, a male parole o peggio…e questo che non c’entrava niente. Non so, ma mi ricorda lo sketch di totò su Pasquale…(PASQUALE!!! e giù due botte e io zitto, volevo vedere questo stupido dove vuole arrivare… )
    Su certe esternazioni estemporanee, sul fatto che magari

  554. max scrive:

    atti fantastica l’idea del doppio misto….

    tornando invece al resto….quando dici che il blog dovrebbe aiutare a far conoscere tutte le strade possibili da prendere e far conoscere l’argomento tennis a 360° dici una cosa giustissima ma nel senso che si dovrebbero far conoscere tutte le strutture che sono in grado di dare un certo servizio oltre a far conoscere tutte le novità tecniche che ci sono e che si sono incontrate. per quanto riguarda il discorso di non segnalare i rischi fisici che si corrono (e che poi la video analisi aiuti anche a vincere non è rilevante) non prendendo certe precauzioni (e l’articolo che ho postato con le varie interviste fatte a grandi giocatori del passato dovrebbe aver sgombrato il campo da ogni minimo dubbio) mi sembra una pazzia mentre con il dire che le aperture ampie e con il servizio scarso si avranno dei problemi giocando sul veloce e quindi sulla superficie dove si svolgono il 90% dei tornei importanti wta, mi sembra di scoprire l’acqua calda cioè mi sembra di dire una cosa talmente ovvia che anche i sassi ormai dovrebbero saperla …..se poi la logica stia diventando bene di un altro mondo allora capisco perchè il mondo sta andando al contrario!!

    g.c. mi dice sempre: il grande problema è che la gente pensa che le cose più semplici, facili ma basilari sono troppo facili per essere importanti e cominciano a costruire la casa dimenticandosi delle fondamenta….

  555. Mauro scrive:

    Max, non mi sono spiegato bene. Volevo dire che deve decidere il maestro che normalmente segue i bambini. Mia figlia dopo 2 mesi di mini-tennis voleva già giocare in campo grande, lui gli disse, ancora no è troppo presto. Oggi potrebbe essere che mia figlia voglia giocare l’under 12 e il maestro gli dica è ancora presto, oppure gli dica va bene. Nessun maestro degno di tal nome manda allo sbaraglio il proprio allievo e se lo fa se ne assume la responsabilità davanti ai tecnici regionali, ai genitori ed al bambino stesso. Tutto qui.

  556. Mauro scrive:

    Stefano, se per periodizzazione intendi la parte atletica, ti dico di si in quanto con mia figli alternano periodi dove si lavora sulla resistenza ed altri dove si lavora sulla velocità.
    Sto aspettando ancora notizie di langerveld da parte di tutti grazie.

  557. Karlovic 80 scrive:

    @ Stefano Grazia e Max.
    Ma come fate a sapere(e scrivere)tutte queste cose tecniche?Un giorno spero di conoscervi di persona per dirvene quattro……..
    Anzi,vi invito a cena nel mio ristorante preferito………(ci vado tutte le settimane)si mangia a base di pesce ed è uno dei migliori del Sud Italia!!!Si trova ad Atrani(vicino ad Amalfi,Ravello,Scala…..).
    Io abito a pochissimi km dalla costiera Amalfitana,e magari davanti a qualche pregiata bottiglia di vino potremo anche discutere più animatamente !!!
    Naturalmente pago Io!!!

  558. max scrive:

    comincia pure a dircene un paio, ormai ci siamo abituati….e comunque chi ha una qualsiasi ambizione deve un po’ informarsi ascoltare e leggere (ma anche pagare) poichè non sono poi in molti quelli disposti ad insegnarti…e quei pochi un qualche ritorno lo devono avere…pensandoci non sarebbe mica male l’idea della costiera amalfitana, ma dovrebbero esserci nei paraggi dei campi da tennis disponibili però!!!

  559. max scrive:

    mauro ora ho capito, penso però che questa strada sia impraticabile nel senso che avrebbero paura (e forse non a torto) che alla fine sotto la pressione di alcuni genitori darebbero l’ok anche a chi non lo merita….

  560. stefano grazia scrive:

    mauro, di langerveld hoavuto un flash…la connessione con Pat Cash di cui ha accennato Maxmi ha fatto venire in mente che probabilmente si parla di lu e molto proprio in ubdercover ,la biografia di Pat Cash da me consigliata mesi fa e che purtroppo è ESAURITA (io ne ho trovato una copia in un reminders australino). Di lui si parlava come di un giovane mago della reparazione atletica di cui si servia Pat Cash che era un faatico e un precusore(purtroppo per lui DOPO che si era già infortunato seriamente)…Purtroppo il librol’ho lasciato in ialia e non posso controllare ma cedo fosse lui…Domani faccio qualche ricerca…

  561. Mauro scrive:

    Stefano, visto che conosci l’inglese, volevo sapere se su internet si può sapere dove pratica questo professore.

  562. Mauro scrive:

    Stefano, più che altro sapere dove ha lo studio e se qualche volta arriva in Italia.

  563. DYLAN THOMAS scrive:

    Anche l’ultimo tecnico si ritira ,abbiamo (avete ) perso Enzo,visto il livello degli ultimi post,fra sedie rotte in testa e teste che non si rompono,fra cazzotti ricevuti da giovane che scombinano i cervelli……..credete che con questi principi si possa insegnare ai giovani ed essere da esempio ?

    Vorrei far notare che per i tre o quattro genitori pseudo sanguinari che hanno avuto successo ve ne sono tre o quattro milioni che hanno rovinato se’ stessi , le loro figlie e le loro famiglie….e’ cosi’ difficile da capire?

    Se varra’ un richiamo di Commentucci a risollevare le sorti di un Blog moribondo ed in mano ormai soltanto ad un manipolo di genitori incicaliti ?

    Ai post….prossimi l’ardua sentenza.

    Proverei anch’io ad incitare alla calma e riflessione e proporre argomenti seri e costruttivi.

    Tipo: in Francia e Spagna gli under 10 sono assolutamente liberi di giocare con gli under 12 ,cosi’ come gli under 12 possono giocare fino agli under 16 etc.

    Quindi …di che state parlando e la Fit perche’ mette queste limitazioni ? O non ci dovevamo uniformare con la Unione Europea ?(Specialmente con due paesi tennisticamente assai piu’ evoluti di noi)

    Senza regole,regolette ,regoline e qua qua ra qua…e ridicoli torneini.

  564. Mauro scrive:

    Un guru del marketing mi spiegò in un corso che le persone negative e deleterie per le aziende e per la società in generale, sono quelle maggiormente afflitte da THBFDP. Che cosa è, è l’acronimo di Ti Ho Beccato Figlio Di P…….Ovvero la ricerca continua e costante degli errori e dei difetti del proprio prossimo.
    Insomma sono di quelle persone che quando arrivano a casa di qualcuno anzichè ammirare il bel salotto, infilano la testa nel water e dicono poi di aver visitato una casa puzzolente.
    Chi sono in questo blog? Ognuno di noi ( e non di voi) si faccia l’esame di coscienza. Se il blog scade cerchiamo tutti di ravvivarlo. Come?
    Magari inserendo dell’anedottica, inserendo notizie sull’allenamento dei propri figli, magari cercando notizie su internet e portandole a conoscenza degli amici del blog.

  565. max scrive:

    caro DYLAN prima di tutto vorrei farti notare che questo blog nel blog genitori&figli è nato proprio grazie ad uno degli appartenenti al maniopolo dei genitori incicaliti (Stefano Grazia) e se dopo una fase di stanca è ripartito in tromba una piccola parte di merito è anche dell’orribile Hulk che poi sarei io. ed è così difficile da accettare che noi non saremo tra quei 3 o 4 milioni?? e non perchè saremo certamente tra i 3 o 4 (anche se ovviamente tutti ce lo auguriamo) ma per il semplice fatto che il ns dogma è prima di tutto l’integrità fisica. e poichè il giorno che qualunque dei ns figli volesse smettere di giocare a tennis lo potrebbe fare tranquillamente senza che nessuno li obblighi a fare il contrario, mi sembra che anche per la loro psiche non esistano rischi. in più per quanto mi riguarda gli argomenti che tu chiami costruttivi sinceramente oltre a non interessarmi non capisco che attinenza abbiano con il ns sotto blog genitori e figli aembini prodigio e come aiutare tuo figlio a diventare un campione… anzi forse una parte dei problemi dei tennisti italiani a diventare forti sta anche nel fatto che ci si sia occupati e preoccupati più di queste beghe burocratiche che di come allenare e salvaguardare la salute dei propri figli e atleti…..

  566. stefano grazia scrive:

    Un attimo di pazienza,Mauro…
    errata corrige: UNDERCOVER, questo il titolo esatto (ovviamente era un errore di battitura)della bio di Pat Cash, un lavoro di rara onesta’ (poi,Cash ti potra’ piacere o meno…ma certi suoi commenti su giocatori-lendl,johnnymac,newcombe,rudesky per citarne alcuni- sono veramente senza filtro, alla Mad Max … come quando racconta che Pat Rafter era solito fare aria nella locker room e questo faceva particolarmente incazzare agassi che protestava e per tutta risposta rafter andava nell’angolo di Agassi e giu’ con le sue flatulenze poco prima del match contro l’americano in quella che non era certo se fosse una goliardata da rozzo australiano (per via dell’essere gran bevitori di birra the australians are all full of air) o una sottile forma di gamesmanship o mind games, o meglio di intimidazione psicologica pre match (che altro e’ il tennis se non mettere a disagio l’avversario?)

    Mah,per periodizzazione io intendo impostare la preparazione in blocchi (3-4 all’anno) in funzione dei picchi che si vogliono raggiungere…di solito si fanno allenamenti differenziati in fasi in cui predomina lavoro atletico aerobico, poi anaerobico e poi lavoro sulla velocita’ e nel contempo si passa da un lavoro tecnico di Base o di miglioramento/cambiamento di un colpo per poi passare ad una fase di tennis in velocita’ e poi di matches e poi si ricomincia con un richiamo atletico e cosi’ via, questo detto in soldoni (se buzzelli,max,catizzone volessero intervenire…)
    Ovviamente a 10-12 anni e’ tutto relativo e in piu’ io ho anche il problema di NON avere una stagione agonistica e quindi di non avere picchi: se ci sara’ un torneo io potro’ saperlo magari solo la settimana prima e per caso…Non ho dunque un Calendario qui in Nigeria e siccome non so nemmeno se e quando verro’ in Italia quest’estate fare della periodizzazione mi suona comunque velleitario … Insomma, da pernacchie da parte di Rocco e i Suoi Fratelli. Cio’ nonostante (temerario!) ho deciso di fare dei blocchi, nel mio piccolo li ho poi sempre fatti, facendo tre settimane in cui si lavora sulla prep atletica poi sui colpi poi sulla strategy e poi una settimana o due di soli matches.
    Guarda Dylan che non siamo noi i colpevoli anche di queste regole vo di ciò che fa la FIT, noi siamo solo colpevoli di frustare a sangue i nostri figli e allontanare i tecnici da questo blog moribondo (560 post in due mesi,alla faccia del moribondo) ma a parte gli scherzi (non ti sei offeso,no?) quello che scrivi tu l’abbiamo già scritto diverse volte nei primi mesi del blog e non preoccuparti, repetita iuvant …Infine sulla fuga dei cervelli:troppo comodo partecipare solo quando tutto va bene madama la marchesa…il blog siamo noi,voi,tutti…”è adesso che bisogna pestare! (Aldo Maccione, in L’Avventura è l’Avventura)” Invece di critricare con aria di superiorità,fare paternali, invitare a dare segni di civiltà, rimboccatevi tutte le maniche e scrivete pezzi di alta letteratura o proponete spunti interessanti in modo da elevare questo livello … io non ho nulla da rimproverare e da rimproverarmi e vi ringrazio ancora tutti, da Mad Max a Rocco passando per Dylan Thomas (ma chiamo alle armi la vecchia guardia da atti a pibla a kill bill a marcos a roberto anto francesco etc etc)

  567. felice scrive:

    Ho scoperto non molto tempo fa questo blog per caso, e vi ho seguito sperando di imparare qualcosa, perché sono il papà di una bimba di 8 anni e mezzo a cui piace il tennis e che sogna di diventare una campionessa, abito in un paesino dove non ci sono grandi strutture sportive (e non ho molti soldi da spendere!), quindi per farle coltivare il suo desiderio l’ho portata in un circolino qui vicino con due campi dove c’è un istruttore che le insegna la tecnica.
    In pratica la porto due volte a settimana e in più lei gioca contro un muro di casa quando ne ha voglia.
    Ho capito dai vostri discorsi che è importante farle fare anche la ginnastica, quindi mi sono arrangiato e ho cominciato a farla correre gradatamente fino a farle fare mezzora ed in più qualche esercizio a corpo libero che mi ricordavo dalle lezioni di ginnastica a scuola. Altro non sapevo, per cui per curiosità, sono andato a vedere in un posto dove c’è una scuola di tennis per capire cosa facevano e cercare di copiare cose da far fare alla mia piccola.
    Devo dire che sono rimasto basito a vedere quello che ho visto, quindi chiedo a voi un consiglio.
    L’istruttore di ginnastica, che è un ragazzo abbastanza giovane fa fare ai ragazzini dell’età circa della mia solo tanti giochi.
    Per esempio li faceva giocare con tipi diversi di palle, ( palloncini che si gonfiano a fiato, palle da tennis di spugna, palle da tennis normali, piccole palline ovali ) , i ragazzi facevano giochi sia con le mani sia con la racchetta, anzi con diverse racchette, quelle da pingpong, quelle da volano, quelle normali, racchettoni di legno. Da soli o con un compagno.
    Ogni esercizio veniva fatto fare per non più di 2 minuti, dopo si cambiava racchetta e tipo di palla e anche di compagno.
    Poi ho visto che faceva fare esercizi di palleggio con un pallone da pallacanestro con una mano e con l’altra con la racchetta ed una palla, poi lo stesso esercizio lo faceva fare camminando dentro una scaletta messa a terra, poi la palla da basket la faceva palleggiare su una panca e la pallina da tennis per terra mentre si camminava, poi su dei materassini faceva fare una capriola e subito dopo si doveva colpire al volo una palla, gli ho visto far usare degli occhiali particolari che praticamente impedivano la vista da un occhio e così li faceva palleggiare, eccc…. Una infinità di esercizi insomma ma niente corse o altro.
    Mi sono molto meravigliato che quella fosse la preparazione atletica, ma ho visto i ragazzini lavorare interrottamente per più di un’ora senza mai fermarsi e lamentarsi.
    Ecco mi piacerebbe capire da voi che siete esperti e scambiare con voi idee. E’ questa la preparazione? Secondo voi è giusto quello che ho visto? Lo devo far fare alla mia bimba? O è meglio fare altro. Datemi qualche consiglio.
    Vi ringrazio anticipatamente.

  568. max scrive:

    ciao, tutto quello che hai visto è perfettamente giusto anche se ovviamente c’è anche molto altro come la corsa le andature il lancio della palla medica i circuiti i salti i tappeti elastici etc etc. in realtà quello che hai visto tu è una parte di quello che serve per sviluppare le capacità coordinative cosa basilare e che è necessario fare entro gli 11 anni…

    p.s. ma mica penserai delle volte che noi crediamo al fatto che tu le abbia solo viste queste cose, vero felice??

  569. nipa scrive:

    Bravo Mauro,

    il mio motto preferito è “RICERCA LA SOLUZIONE NON IL COLPEVOLE”….ed essenzialmente (da un pò di posts) non stò più incrementando le informazioni tecniche a me utili.

    Max & Co,
    vi volevo dire che la registrazione di mia figlia (come detto qualche post fa) parrebbe rientrata……invece, recentemente, le è stata proposta una visione su stralci di partite femminili di alto livello e di alcune ragazzine U10 con lo scopo di FOCALIZZARE, PER COMPARAZIONE, di atteggiamenti e/o comportamenti da tenere in campo (ad esempio su punto chiuso, errore, sulla cbattuta, etc)..l’effetto commentato a caldo su mia figlia è stato molto apprezzato e mi ha sottolineato l’utilità comparativa….

  570. Mauro scrive:

    Max come sei enigmatico, non dirmi che conosci Felice. A proposito Felice un caro benvenuto anche a te.

  571. max scrive:

    eh lo so, ma lo conosci anche tu non ti preoccupare….

  572. marcos scrive:

    la decisione del maestro è francamente difficile, quando si tratta di scegliere chi dei suoi under10 merita di essere iscritto ad un torneo di macroarea, per provare ad ottenere la licenza per giocare coi più grandi.

    in lombardia, per esempio, ci sono 10/15 bambini nettamente più avanti degli altri: sono quelli che giocano di più (4/5 volte alla settimana + il weekend) e di maggior inclinazione. quasi tutti questi si iscrivono al macroarea.

    i maestri che allenano gli altri bimbi devono scegliere se evitare di mandare al massacro i propri (appena incontrano i primi 15, prendono 41 41, quando va bene), oppure se mandare i bimbi a fare esperienza contro tennisti più forti di loro…non è mica una scelta facile, ragazzi!
    se non li mandano al macroarea, sono criticati da qualche genitore, che iscriverebbe suo figlio pure al trofeo birra moretti e sono criticati, magari, dai soci, che pretendono che il maestro porti gli allievi ai massimi livelli, a prescindere dalle ore di lezione impartite. se li mandano, rischiano critiche dai genitori…per aver fatto sopportare al figlio una tremenda sconfitta (tremende sconfitte, se si tiene conto dell’anno intero).

    si potrebbe dire che il genitore (che di tennis ne capisce) potrebbe a sua volta decidere di non mandarlo, anche se spinto dal maestro: sarebbe meglio evitare, però, contrasti di questo genere tra maestro e genitore.

    il genitore che sceglie per il figlio una preparazione meno intensa (ma che provi a costruirgli, almeno inizialmente, una carriera) sa che, almeno fino a 12 anni, il bimbo difficilmente potrà competere con i bimbi che giocano molto di più. anche il maestro sa questo ed, infatti, non di rado, chiede al genitore del bimbo tecnicamente buono di iniziare a pensare ad un impegno maggiore.

    io sono convinto che, a 12 anni, il livello tecnico/agonistico tra chi ha giocato 2000 ore e chi ne ha giocate 1200 sia meno distante di quanto lo sia, a 10 anni, tra chi ha giocato 1000 ore e chi ne ha giocate 500.

    è questo il motivo per cui, spesso, chi domina tra i 9 e 12 anni non riesce poi a tenere il ritmo di colui che le ha spesso prese tra i 9 e i 12 anni.

    a 12/13 anni, più o meno, se l’intensità degli allenamenti è uguale tra due ragazzi (a prescindere dalle ore di allenamento giocate negli anni precedenti…s’intenda: il rapporto non può essere 2000 ore contro 100 ore!), vien fuori la vera differenza.

    se, poi, a 15 anni, uno è già un seconda categoria…allora, ci siamo! mal che vada, finirà a fare il direttore tecnico del reparto agonistico di un buon circolo, dopo aver girato l’europa dei futures, l’italia degli open ed aver ben arrotondato con la serie A.

  573. stefano grazia scrive:

    Ringraziando marcos per il soccorso, dico anch’io la mia su felice : non lo conosco ma mi è sembrata una evidente trappola, anche simpatica…la prima cosa che mi ha fatto venire in mente è stato Luigi Bertino e il Munchkin Tennis e il PTR … Ora incredibile ma vero tutte queste cose io le facevo con mio figlio e i suoi amici quando aveva 4-5 anni: li radunavo ai acampi della Scuola Italiana al Sabato Mattina e facevo loro fare tutte queste cose, con percorsi di guerra, tiro all’Orso (io e se mi colpivano facevo tre giri su me stesso), slalom fra i coni, bersagli con pupazzi,etc etc etc…Di tutto questo ho già parlato e ho inviato come post un mio vecchio articolo scritto per il giornalino che allora scrivevo per la Comunità Tennistica Italiana di Lagos (Doppio Fallo…la rivista di chi ce l’ha troppo lungo…IL SERVIZIO!), un successone editoriale che in certi periodi raggiunse anche e perfino le 50 copie…
    Questo per dire che I BRUTALI AGUZZINI hanno un lato nascosto…Scherzi a parte, Max ha già brillantemente risposto (gli contesto solo che lui ha risollevato il Blog dopo una fase di stanca…Il suo apporto è stato in effetti mostruoso -è o non è l’Orribile Hulk?- ma il blog in fase di stanca? JAMAIS!!! Scherzo,ovviamente…il Blog è stato risollevato in tre periodi diversi prima da Stefar,poi da Enzo Lo Iacono e infine da Mad Max, che con modi diversi hanno rivaleggiato per mole produttiva col vostro umile chairman, ma fondamentali sono anche gli interlocutori, quelli che prediligono la qualità alla quantità, quelli che magari scrivono poco ma ci leggono sempre (e se vi capita, questo è il momento di far sentire che ci siete ancora). Comunque, felice, fingendo che tu sia davvero felice, e anche noi lo siamo, certo, quello è il metodo migliore PER LA MEDIA O ANCHE IL 90% DEI BAMBINI DI 7-8 ANNI CHE COMINCIANO A GIOCARE ma se per caso o per sbaglio quelle cose tu le hai già fatte a 4-5, a quell’età fai anche dell’altro…lo stesso Bertino,utilizzando mio figlio per una lezione illustrativa ai Maestri PTR di Marlengo, faceva loro notare che Nicholas era comunque fuori della media per la sua età (ciò non tolse che perse 6/1 6/1 al terzo turno del torneo Nike di Bolzano…E a proposito: le sconfitte anche netteogni tanto fanno bene, bisogna magari evitare di fargli avere solo sconfitte ma anche solo vittorie non va bene…la giusta ratio credo debba essere 3 : 1 o 4:1, 3 o 4 vittorie e una sconfitta…

  574. stefano grazia scrive:

    Tre considerazioni su mio figlio:
    Piacerebbe,da allenare,a Castellani … stamattina per esempio,ma e’ sempre cosi’, mentre facevamo ripetizioni al cesto mi continuava a parlare di 300 e degli Spartani oppure degli Afroamericani (stanno studiando la Storia Americana-essendo oivviamente un American school- e doveva sceglierne uno famoso per farci un temino e la scelta e’ caduta su Cassius Clay/Mohammad Ali’ dopo lunga e straziante scelta con Arthur Ashe (l’ho tranquillizzato: come amico mi sarei trovato probabilmente meglio con Arthur ma Ali’ era un’ottima scelta …certo, c’erano anche Martin Luther King e altri da prendere in considerazione ma insomma … E insomma me lo immaginavo discutere di filosofia e massimi sistemi mentre si allena al cesto con Castellani … A me a dire il vero fa girare un po’ le scatole perche’ mi sembra non un granche’ come concentrazione ma devo dire che se lo vedo colpire bene lo lascio parlare … solo che appena mi vede poco interessato a quello che racconta (bisogna intenderci: lui,come molti,racconta per soddisfare un suo piacere non per intrattenere te che ascolti e forse racconta anche per placare ansie ed esorcizzare insicurezze…insomma,non sta mai zitto e pensare che per esempio,gli afroamericani passi ma i 300 delle Termopili e’ una storia che gli ho raccontato io per primo,gli ho fatto leggere la graphic novel di Frank Miller e poi una vecchia storia a fumetti di Breccia della serie Mort Cinder, e poi l’ho portato a vedere il film…e lui mi racconta ogni volta le stesse cose,due maroni pazzeschi, e poi fa l’offeso se non sto attento o se gli dico basta…)
    Castellani,insomma, ne andrebbe matto…io non credo di condividere tutte le passioni politiche del Savonarola umbro e certe volte lo trovo un po’ melenso e retorico se non pesante nelle sue rubriche,ma come persona e come allenatore ne ho la massima stima…almeno lui 15-20 anni fa scrisse molte delle cose che adesso si danno per scontate in un bellissimo libro dalla copertina neraTENNIS TRAINING… magari sarebbe meno entusiasta del suo comportamento in campo ma potrebbe sempre dar la colpa ai genitori! Comunque Tipsarevic ogni tanto si allenava con lui…ma si raccontava che lui non voglia più allenare atleti italiani…
    Altre considerazioni (poco collegate alla precedente, ma mi frullavano in testa):
    Quando gioco con mio figlio io gioco con una strana conversione: sono io che colpisco la palla contro di lui ma gioisco se e’ lui a fare il bel colpo o il bel punto…e’ una perdita di identita’…
    Jho, che all’inizio ci amava tutti e oggi forse un po’ meno, mi sembra aveva fatto una considerazione sul rapporto denaro=gloria dicendo che ai soldi preferirebbe la gloria, io posso dire una cosa sicura: io non voglio che mio figlio vinca perche’ non avendo vinto io trasferisco su di lui le mie frustrazioni psicosi etc…io fra vincere io e vincere mio figlio, scelgo sempre mio figlio: se il Diavolo mi dicesse Scegli: puoi tornare indietro e vincere 1 Gran Slam oppure tu rimani tu e il Gran slam lo vincera’ tuo figlio, non avrei esitazioni: mio figlio.
    Ovviamente le Madame Dore’ diranno che i Patti col Demonio non si fanno, giustamente. Ma come scriveva il sommo poeta e non sto parlando di Dante,l’inferno esiste solo per chi ne ha paura e quindi quello che mi e’ apparso doveva essere per forza un angelo…

  575. stefano grazia scrive:

    Oh, ma c’è modo di avere il Calendario Mondiale o almeno Italiano di tutti i tornei del Nike Junior tour? Mi spiego: sul sito vanno ancora avanti a 20 gg per volta…l’anno scorso mi sembra ci fosse la possibilità di sapere tutti i tornei dell’anno in corso…

  576. max scrive:

    eccoti il calendario italiano…

    DATA INIZIO CITTà CLUB CATEGORIE *
    02/01/08 Bolzano C.T. Ussa U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    01/03/08 Parma SPORTING CLUB BACCANELLI U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    08/03/08 Segrate S. Felice MALASPINA SPORTING CLUB ASD U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    15/03/08 Genova T.C. GENOVA 1893 U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    15/03/08 Salerno A.S.D TENNIS TEAM LA BROCCA c/o impianto sportivo Giovanni Di Ninno U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    29/03/08 Sora A.GEN.TE TENNIS ACADEMY U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    12/04/08 Segrate SPORTING CLUB MARCONI U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    19/04/08 Sondrio ASD TENNISPORTING CLUB SONDRIO U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    19/04/08 Agnano (Pozzuoli) A.S.ACCADEMIA TENNIS U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    26/04/08 Carpenedolo CENTRO TENNIS CARPENEDOLO U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    03/05/08 Albinea CIRCOLO TENNIS ALBINEA U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    10/05/08 Brescia A.D. TENNIS FORZA E COSTANZA 1911 U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    24/05/08 Moncalieri A.S. LE PLEIADI U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    31/05/08 Alessandria CIRCOLO RICREATIVO DIPENDENTI CASSA DI RISPARMIO DI ALESSANDRIA U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    07/06/08 Pavia TENNIS CLUB PAVIA U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    14/06/08 Casciago SPORTING CLUB CASCIAGO ASD U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    21/06/08 Pinzolo T.C. PINZOLO U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    21/06/08 Dorgali TENNIS CLUB DORGALI U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    28/06/08 Madonna di Campiglio T.C. MADONNA DI CAMPIGLIO U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    05/07/08 S. Giorgio ASC ST GEORGEN TENNIS U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    05/07/08 Lecce CIRCOLO TENNIS TRICASE U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    12/07/08 Bolzano TENNIS CLUB COMUNE DI BOLZANO U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    12/07/08 L\’ Aquila CIRCOLO TENNIS L\’AQUILA U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    19/07/08 Cornaiano T.C. RUNGG U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    19/07/08 Lanciano CIRCOLO TENNIS LANCIANO U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    26/07/08 Macerata ATD CLAUDIO E GEO GIUSEPPUCCI U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    26/07/08 Merano ASD TENNIS CLUB MERAN/O U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    02/08/08 Padova C.S. PLEBISCITO-2001 TEAM SPORT ACADEMY U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    16/08/08 Ortisei CIRCOLO TENNIS ORTISEI U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    23/08/08 Udine TENNIS CITTA\’ DI UDINE U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    30/08/08 Bardolino CIRCOLO TENNIS BARDOLINO U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-
    06/09/08 Basilicanova TENNIS CLUB PRESIDENT U10B-U10G-U12B-U12G-U14B-U14G-

  577. max scrive:

    tornando a noi..a marcos volevo dire che ha ragione (quando parla che le differenze diminuiscono dall’under 12 in poi) ma solo nel caso che le 500/1000 ore in più fatte sono ore di tennis uguali a quelle fatte dal bambino che gioca meno. quando nelle ore in più sono inseriti i famosi mattoncini su cui costruisci la casa (e parlo soprattutto di prep atletica ma anche di tecnica e tattica) col fischio che la differenza non si vede…in alcuni casi può venire mascherata ancora per uno o due anni se esiste un’evidentissima differenza fisica, ma appena i fisici si allineano bye bye…..non solo (ed ovviamente qui non parlo per i ragazzi nella media) dico che a volte le differenze non sono evidentissime e perchè fino all’under 12 (ed a volte anche più) le disparità biologiche fanno tutta la differenza del mondo ,a soprattutto xchè certe capacità tecniche etc la differenza la fanno dopo….

    con stefano sono perfettamente d’accordo sulla proporzione vittorie/sconfitte ed anzi forse anche qualche sconfitta in più non fa per nulla male (fino al primo anno under 12 compreso), come stimolo a lavorare sempre meglio…

  578. max scrive:

    e per il calendario, se te lo vuoi stampare o guardare il link è:

    http://www.nikejuniortour.com/home.html?s1=countries&s2=calendar&pag=home&country=ita&lang=ita

  579. andrew scrive:

    …cari vaffantennisti…stefano mi ha preso per le orecchie in un altro post e rieccomi qua…

    …io attualmente procedo con molta tranquillità e pazienza…mio figlio mi fa già incazzare abbastanza per dover ulteriormente incazzarmi per il suo impegno sportivo…

    quindi, al momento procede con l’hockey 3 volte a settimana e il tennis 1-2 volte (a seconda di quanto mi fa incazzare) più torneini-raduni vari…ora inizia il campionato di hockey, per cui il sabato c’è la partita…

    ma sono convinto che le strade per arrivare ad un successo siano molte (anziché UNA), certo che se le sbagli tutte, allora diventa difficile…

    La prima strada che ho imboccato è stata NON iscriverlo a una scuola SAT. Ho la fortuna di poter ancora giocare a tennis e ho quindi puntato su ESEMPIO, LIBERTà, GIOCO, COINVOLGIMENTO. Fino a 9 anni è quindi venuto con me sui campi, mi ha visto palleggiare al muro in taverna, abbiamo giocato insieme a TOP SPIN sul computer. Intanto, da quando aveva 4 anni pattina e gioca a hockey a rotelle come impegno principale.
    Perché secondo me NON bisogna iscrivere un bimbo a una SAT?
    1. Il frequentare un circolo diventa necessariamente considerare quel posto una seconda casa e non più un posto dove si impara uno sport. Difficile staccarsene e volare da soli in seguito.
    2. In una SAT, per precise disposizioni del “sistema”, i bambini vengono suddivisi in “immediatamente predisposti” e in “non-immediatamente predisposti”. Se sei tra i “non-immediatamente predisposti” la tua carriera si fa più difficile. Com’è come non è, sti “non-immediatamente predisposti” finiscono per rimanere tutta la vita al circolo, lasciando tanti bei danaroni.
    3. Mi stanno sulle palle i circoli.

    La seconda strada è stata “fortuna”: sembra che l’anno scorso non vi fossero maschi 98 disponibili per la PIA CUP e quindi l’hanno chiamato per giocare a Merano e in altre gare…e a lui è piaciuto parecchio ed ha quindi cominciato a fare 1 e mezzo di tennis nell’agonistica del circolo.

    La terza strada è ancora in via di asfaltamento…ma credo che si baserà sul mantenere un piede dentro e un piede fuori da questo mondo di pazzi che è il tennis…

  580. kill bill scrive:

    Caro Felice,
    da retta a me. Lascia perdere finchè sei in tempo.
    Non lo vedi in che stato ci siamo ridotti noi !
    Anch’io ero come te , puro, poi ho scoperto questo blog e poco dopo il primo post di Stefano Grazia e la mia vita e quella della mia famiglia non sono più le stesse.

    Dylan Thomas, ( accidenti che nick name impegnativo, complimenti )
    non so perchè ma mi ricordi qualcuno che scriveva qua dentro con un altro nome ……sopratutto nei primi post che hai scritto.
    No,no, ….non può essere. Poi tu sei Veneto ” ostrega” quello che ho in mente io non lo era.

  581. felice scrive:

    Grazie a tutti. Quando avrò qualche altro dubbio ci risentiremo.

    P.S. Max, io ho provato a farne alcuni di quegli esercizi, ma cavolo non ci riesco!

  582. fabrizio tropiano scrive:

    sono convinto che il modo di selezionare gli under 10 che potranno giocare i tornei under 12 possa e debba essere rivisto.
    Ma non mi appassiona molto il dibattito per una semplice ragione.
    Molte, troppe volte ho visto selezioni (federali e non) andarsi a far benedire dopo qualche tempo.
    Cerco di guardare la luna e non il dito.
    Quello che conta a 10 - 12 anni è perfezionare la tecnica.
    Ledicarsi alla tecnica.
    Le differenze fisiche e motorie possono alterare a quell’età le prestazioni.
    Ed allora la selezione per giocare nella categoria superiore lascia il tempo che trova.
    Può essere di soddisfazione immediata ma nella crescita globale del ragazzo non è determinante in assoluto.
    La tecnica.
    Quella si che è determinante.
    Oltre i tornei cosiddetti importanti il ragazzo ha molte altre gare (magari di livello inferiore) dove applicare la sua capacità agonistica.
    Anzi, se vogliamo trovare un lato positivo, un under 10 rimasto “fuori” dai MAGNIFICI SEI potrebbe trovare una dimensione meno stressante per la crescita.
    Certo i genitori devono capire ciò e non IMPAZZIRE perchè il figlio non è tra i MAGNIFICI SEI……lasciando lavorare tranquillo il maestro senza i furori del cambiamento a tutti i costi del tecnico che non ha fatto entrare il figlio tra i MAGNIFICI SEI…
    La tecnica.
    La tecnica.
    Questo è importante.
    La FIT deve comunque fare la sua parte non fossilizzando le attenzioni solo sui MAGNIFICI SEI…CHI VINCE A 10 ANNI NON NECESSARIAMENTE è IL PIU’ FORTE (ma so per certo che i tecnici FIT cosi’ la pensano).
    La tecnica…..

    p.s. il circuito NIKE è valido di certo, sul Topolino ho molti molti dubbi…(rappresentati di persona per correttezza a Rita Grande nel master finale svoltosi a Roma).

  583. heraimo scrive:

    Un saluto a tutti gli amici del blog!!
    Anche se non intervengo cerco di seguirvi il più possibile anche se non è facile visto la mole di interventi.
    Constato purtroppo che i genitori dei ragazzi di fascia di età più alta sono spariti (come mai…?) per cui ho ben pochi spunti di intervento.
    In effetti le problematiche sono molto diverse, ossia i problemi nostri potrebbero interessare voi ma i problemi vostri ormai interessano più poco noi (purtroppo!!).
    Un saluto e tanti complimenti a Fulvio! Ripeto quello che ho detto altre volte ma mi sembra in pochi abbiano raccolto: ASCOLTATE BENE LUI, L’UNICO CHE POSSA INSEGNARVI QUALCOSA!!!
    La mia solidarietà e simpatia a Max per gli attacchi ricevuti ma anche un consiglio: lascia stare Martina Trevisan e Giacomo Miccini. Che tu ti metta a fare la videoanalisi a loro due è come se io volessi insegnare il catechismo a Papa Ratzinger.
    Forza Stefano, non mollare assolutamente. Tra le righe di quello che scrivi mi arrivano dei segnali che mi fanno sperare molto molto bene per tuo figlio.Sarei curioso di sapere se anche Fulvio ha questa impressione.
    Se posso dare un consiglio: impegnarsi al massimo sì ma farlo diventare la scommessa della vita no. Dovremmo tutti tenere presente il caso di Virgili Adelchi, a 11-12 anni prospetto di valore assoluto a livello mondiale, adesso a 18 anni bloccato da continui guai fisici.
    In bocca al lupo a tutti.

  584. max scrive:

    heraimo per fare la video analisi a chiunque, non è necessario essere dei geni bisogna solo saper distiguere il bianco dal nero, il piccolo dal grande il bello dal brutto, non è una cosa che mc enroe la può fare ed il vicino di casa no dal momento che anche lui sa di cosa si tratta (pizzorno wimbledon non l’ha vinto e per conoscere i principi della biomeccanica forse riesce a capirli meglio un laureato piuttosto che un qualunque maestro di tennis o giovane giocatore), è come fare 1 + 1 lo sa fare un matematico ma anche mia figlia. e spero fin qui di arrivarci…ed altrimenti secondo il tuo discorso (ed in quel caso era ben più complicato perchè non si trattava solamente didire se un giocatore calciava forte o piano come nel nostro caso e che quindi era distinguibile anche da un bambino di 10 anni ma si trattava di fare l’alenatore cosa che io non faccio) arrigo sacchi non avrebbe mai potuto insegnare nulla a baresi gullit e van basten, mentre (ed è la storia che lo dice) li ha portati in cima al mondo: meno male che berlusconi non la pensava come te!!!

    e dall’ultima frase capisco che nn hai seguito tutti gli ultimi discorsi (ma neanche gli articoli con le interviste a persone ben più in alto della trevisan o miccini!!!) fattti sulla video analisi, altrimenti ti saresti accorto che il punto di partenza del nostro percorso sono la salvaguardia dell’integrità fisica e il proseguio (con la medesima intensità che usiamo nel tennis) della scuola.

    ma poichè queste cose le abbiamo già scritte ormai centinaia di volte comincia a venirmi qualche dubbio…

    p.s. scusa lo sfogo heraimo ma è una settimana che scrivo le stesse cose ed ogni gg mi si rinfacciano gli stessi errori, o ci siete o ci fate…

  585. heraimo scrive:

    Caro Max,
    voglio proporti un gioco.
    Tu oggi stai investendo tempo, fatica e soldi per costruire un futuro tennistico a tua figlia. Sei solo all’inizio. Supponiamo, per gioco, e io te lo auguro, che tutto ti vada al meglio: tra 6-7 anni tua figlia si trova a dominare incontrastata la classifica italiana del suo anno d’età e a competere alla pari con quasi tutte le ragazze più forti del mondo della sua categoria (la situazione di adesso di Martina Trevisan). A questo punto casualmente ti imbatti in un blog tennistico dove un genitore di una principiante che hai mai visto nè conosciuto dice di aver visto un video di tua figlia e aver riscontrato che praticamente tua figlia non sa giocare.
    Come pensi che reagiresti?

  586. max scrive:

    prima di tutto cominciamo con il precisare che io non ho mai detto che la trevisan non sappia giocare!!

    secondo poi, si discuteva di video analisi che come abbiamo detto ha dei dogmi abbastanza chiari e precisi ma d’altronde non potrebbe essere diversamente derivando dalla biomeccanica e cioè da una scienza…. a questo punto, credo roberto ci ha proposto il famoso video di cui lui per primo parlando della trevisan diceva che l’unica cosa negtiva che aveva riscontrato erano le aperture ampie. a questo punto io confermando il problema delle ampie aperture che inevitabilmente porta poi a non colpire la palla d’anticipo e riscontrando in più problematiche sul servizio ho detto che se non avesse rimediato velocemente a questi difetti tecnici, in futuro avrebbe avuto grandi problemi. e questa non è la mia opinione che giustamente potrebbe essere una sciocchezza ma è la certezza di tutti i più grandi tecnici esistenti sulla terra oltre che essere una cosa ovvia, dal momento che quando si tratterà di giocare nel circuito maggiore (e quindi quasi esclusivamente sul veloce) se la palla non viene colpita avanti e con molto anticipo, il solo pensare di poter rimanere competitiva è pura utopia. non a caso in italia due sono principalmente i tecnici che portano avanti questo tipo di lavoro e “stranamente” sono anche i due più quotati: piatti e sartori. se a ciò aggiungi che questo tipo di lavoro è il concetto base per poter preservare gli atleti dagli infortuni il quadro ce l’hai completo…

    passiamo poi al fatto di dominare in italia e giocarsela alla pari con le migliori del mondo……juniores però. e l’errore è proprio questo cioè prendere come riferimento l’italia ed il mondo juniores, in pratica è come dire di essere tra le migliori a sciare!!! e per quanto riguarda i confronti in italia immagino che tu lo capisca da solo il motivo, mentre per quanto riguarda il raffronto con le straniere sappi che innanzi tutto lei è nr 290 jr ma soprattutto del suo anno c’è chi è 290 WTA…ma tutto sommato non è neanche questo il vero problema, nel senso che il tempo se si sbrigaNO (non lei ovviamente poverina che si fa un mazzo tanto) c’è.

    ed ora l’ultimo punto e cioè se mi fossi imbattuto nel blog…. se io mi fossi imbattuto in un blog e avessi letto una roba del genere, avrei stampato il tutto e volando l’avrei sottoposto al mio coach e se questi mi rispondeva che erano tutte sciocchezze l’avrei sottoposto al migliore coach possibile (e trattandosi di una delle speranze italiane non avrei avuto nessuna difficoltà ad avre il parere di tutti i top). infine se anche questo mi avesse detto che non c’erano problemi o non avrei scritto nulla o avrei scritto chi e cosa mi avevano detto, di fatto dimostrando la sciocchezza detta dal max di turno e comunque prima di insultarlo mi sarei informato, anche perchè nel caso invece che un problema fosse stato riscontrato, almeno non avrei fatto la figura dell’ignorante (quello che non sa). ma tanto per farti capire nello specifico come sono fatto io, prima ancora che mi dicessero qualcosa, con mia figlia sono andato da solo a farla analizzare e quando mi hanno fatto notare i problemi che aveva ho messo in contatto coach e analizzatori che di comune accordo hanno stilato un programma per eliminarne i difetti (che peraltro sono lunghi da eliminare a 9 anni figuriamoci dopo che certi gesti sono ormai consolidati). ed è proprio questa mancanza di umiltà, il credere sempre di essere infallibili che ha fatto si che negli ultimi 30 anni in italia non sia cresciuto nessun campione, mentre a volte basterebbe partire da un base certa (ad es. una scienza), prendere come riferimento i migliori e copiarli (come fanno i cinesi) e poi lavorare lavorare e ancora lavorare. noi però no, siamo italiani e dobbiamo sempre inventare possibilmente lavorando poco e magari avendo anche qualche vantaggio…..ma tant’è…

  587. Nikolik scrive:

    Max, la videoanalisi avrà i suoi pregi, non voglio dire di no.
    Però bisogna anche vedere chi è che fa l’analisi della videoanalisi, se mi permetti il gioco di parole.
    Ma nel caso della Trevisan tu hai voluto guardare solo le cose che, secondo te, non andavano, non hai guardato i lati positivi che, invece, Roberto aveva ben individuato nel filmato della Trevisan,e cioè:
    ” A me sembra che la sua impostazione sia eccellente in tutti e tre i fondamentali: servizio con gesto molto fluido, diritto con un eccellente trasferimento di peso sulla palla, (colpo sicuramente pesante) rovescio più compatto ma con ottima azione di spalle e busto, gioco di piedi a mio avviso perfetto e appoggi molto saldi.
    L’unica cosa che non mi è piaciuta sono le aperture parecchio ampie, ma la ragazzina pare avere un braccio proprio veloce e forse se lo può permettere.”
    Ecco quale era il giudizio tecnico di Roberto.
    Tu hai risposto in questa maniera, faccio copia ed incolla:
    “roberto mi dispiace ma della trevisan non mi piace assolutamente nulla”.
    Guarda pure il tuo messaggio del 5 febbraio, ore 16,20.
    Ora cerchi di ritrattare, affermando, nel tuo ultimo messaggio che “prima di tutto cominciamo con il precisare che io non ho mai detto che la trevisan non sappia giocare!!”.
    Invece l’hai detto, Max, vatti a rileggere i tuoi messaggi del 5 febbraio e quelli successivi, hai fatto un quadro disastroso del gioco della Trevisan.
    Ma non è così che funziona, Max: la videoanalisi sarà sicuramente utile, ma non la devi utilizzare in questo modo, ma unitariamente.
    Devi vedere anche le cose positive, che Roberto ti aveva indicato e che ti ripeto: “servizio con gesto molto fluido, diritto con un eccellente trasferimento di peso sulla palla, (colpo sicuramente pesante) rovescio più compatto ma con ottima azione di spalle e busto, gioco di piedi a mio avviso perfetto e appoggi molto saldi”.
    Tu non hai detto una parola su questo. Tu hai trattato la Trevisan come se fosse una giocatrice molto mediocre, rileggiti i tuoi commenti se ti sei dimenticato.
    Ti sei fissato su questa cosa delle ampie aperture, cioè solo su un presunto difetto, trascurando tutto il buono.
    Che poi non è detto che sia un difetto: cosa avresti detto se tu avessi fatto la videoanalisi di Connors quando aveva 10 anni? Chissà cosa avresti detto del suo gioco assolutamente personale e scoordinato. Non gli avresti dato una chance e invece si è visto come è andata a finire.
    Per questo reitero la promessa di rinfacciarti qua tutti i successi della Trevisan, per sempre.

  588. stefano grazia scrive:

    Con garbata eleganza heraimo e nikolic sono ritornati sull’argomento videoanalisi/madmax/trevisan: anch’io che l’ho difeso strenuamente sono convinto che nel caso specifico spinto dalla foga e dall’entusiasmo l’hulk de noatri si sia dimenticato,in quella precisa circostanza, che il suo secco giudizio,comunque opinabile, avrebbe potuto urtare lasuscettibilità dell’interessata e di chi le sta attorno. Di solito poi all’inizio se uno dissente, max lo prende a male parole (non offendendendo ma dicendogli in pratica che non capisce un tubo) e quindi la storia è degenerata inscenando reazioni a catena. Sono anche certo che se potesse tornare indietro max si comporterebbe in altro modo dicendo cioè le stesse cose mamagari nella forma che ha espresso in risposta al post di heraimo raccontando la suaesperienza,il come e il perchè.Che mi sembra in effetti una cosa molto giusta: ho fatto la videoanalisi,mi hanno riscontrato un problema,l’ho sottoposto ai coaches per una conferma e ottenutala abbiamo pensato a come rimediare.
    CIO’ DETTO, VOGLIAMO PASSARE OLTRE? Mi sembra che l’argomento sia stato vivisezionato abbastanza eda tutti gli angoli.
    COLGO L’OCCASIONE ANCHE PER DARE IL BENVENUTO A KARLOVIC80,grande esperto di campi da tennis, e oltre a ringraziarlo per l’invito sulla costa amalfitana, lo esorto comunque a dircene quattro,qualunque esse siano…

  589. max scrive:

    nikolik mi deludi……

    1) la video analisi è da prendere unitariamente quando si analizzano i colpi!!!

    2) quando non si colpisce la palla d’anticipo, il colpo (qualsiasi esso sia) risulterà molto meno incisivo qualsiasi sia la pesantezza, che oltretutto arriverà solo facendo il doppio della fatica..e se a qusto aggiungi questi difetti non aiutano a preservare dagli infortuni….

    3) non sarò dante ma tra dire che non mi piaciono i suoi colpi e dire che è scarsa mi sembra che ce ne passi….ed oltretutto a quello che hai riportato dovresti aggiungere che c’è scritto: “se non cambia direzione al più presto..” ed questo lo aggiungo ora: direzione che se non sarà cambiata rapidamente la porterà ad avere molto problemi!!!

    4) cmq l’analisi che fai tu non è proriamente corretta… prova riguardarti bene il dritto… poi il servizio….. che sono i colpi che fanno la differenza al giorno d’oggi…beh laciamo perdere…ma magari stavolta guardalo con qualcuno che abbia una pallida idea di cosa sia il tennis nel 2008..

    5) le ampie aperture sono un presunto difetto?? oh mamma mia!!! prima di scrivere prova ad andarti a riguardare tutti i top ten m/f poi ne riparliamo….

    6) la video analisi su connors???? ma giocava 30 anni fa…purtroppo a tennis non si gioca contro il muro che è sempre lo stesso ma contro persone che si evolvono, che evolvono il proprio gioco, propri metodi di allenamento ed è proprio questo il nocciolo, noi siamo rimasti fermi a 30 anni fa al contrario degli altri che si sono evoluti. noi mandiamo i ragazzi a fare la sat e la pseudo agonistica nei ns circoli obsoleti spesso privi anche di palline e gli altri a 9/10 anni lavorano nelle più moderne accademie usando le ultime tecniche conosciute, con telecamere che li filmano costantemente come fossero al grande fratello……ma fortunatamente ci sono sempre i risultati che ve lo ricordano e dimostrano nonostante facciate sempre finta di non vederli. nikolik ricorda sempre: trevisan anno ‘93 nr 290 jr ,larcher de brito anno ‘93 nr 290 WTA. e qui che sta tutta la differenza dei due sistemi e del modo di pensare….

    detto questo, anche se io non lo reputo assolutamente possibile (ma questa è una mia personale opinione non dimostrata da nessun fatto e che quindi potrebbe essere benissimo sbagliata) potrebbe anche succedere che un giocatore completamente anomalo (e me lo auguro per martina ma anche per tutti gli altri…) riesca ugualmente ad emergere. ed a te sembra giusto che per emergere uno debba essere un furiclasse “anomalo”? (perchè cmq di fuoriclasse dovrebbe trattarsi..). io penso che si dovrebbero costruire tanti giocatori perfetti in tutto (tecnicamente e fisicamente) che abbiano quindi la possibilità di diventare comunque dei buoni giocatori, poi se in mezzo a loro c’è anche il talentuoso allora su quello che si potrà lo si lascerà libero di inventare, ma la casa non costruiamola dal tetto…

    per ora intanto un’altra atleta di caldaro va in finale battendo schnyder e na li, sarà un caso???

  590. stefano grazia scrive:

    il problema,caro max,è che se certe cose le dice il Dr Professor è un conto, se le dice un mad max qualunque è un altro e diventa subito il Dr Professor Truffatore Imbroglione di De Andrè… E si,lo so,ormai lo sappiamo tutti, ce l’hai giustamente ripetuto, tu NON dici cose ideate,inventate da te ma da altri che tu (come io con Lance Luciani dello Strategy Zone Proram) ho ascoltat,valutato E POI sposato.Ma non basta: dette da te con quel tuo modo un po’ arrogante sembrano dogmi (tu dici che è SCIENZA e quindi noi dobbiamo inchinarci, alcuni di noi dicono si ,ok, ma c’è anche il fattore umano) e quindi a qualcuno non va giù, a volte pe poter fare passare certi messaggi ci vuole anche un po’ di forma (lo dico io che a scrivere magari smbro umile e ben equilibrato ma che dal vivo e dal vero a volte trascendo e me ne uscivo anch’io con espressioni tipo: SE SEI STUPIDO NON GIOCARE A RUGBY!!!!, molto valide ache per il tennis.
    Adesso però me ne vado al mare. Quando torno magari vorrei parlre del FIRE INSIDE…dopo tanta ideoanalisi, passiamo un po’ alla PSICOanalisi?

  591. max scrive:

    e già che ci sono nikolik rispondo ad un tuo post che ho letto qualche gg fa nn ricordo bene dove,,

    piatti è di como (anche se ora sta a montecarlo), sartori di caldaro. tu invece dicevi che il tennis italiano è la toscana ed anche questo dimostra che parliamo di obbiettivi differenti o che ancora più precisamente stiamo parlando di sport diversi…

  592. max scrive:

    mi sa che hai ragione stefano, tanto come al solito noi italiani siamo bravi solo a coltivare il ns oritcello e mai a pensare che esista anche qualcosa di meglio. ma questo mi fa incazzare soprattutto perchè poi passo per quello che associa la vittoria al denaro, mentre l’unica differenza è che gli altri sono ipocriti oltre che limitati in quanto per loro (ed effettivamente è così economicamente parlando) una volta arrivato nei primi 50 e guadagnando 4/5/800.000 euro a livello lavorativo ti sei realizzato considerando anche il nome che uno si è fatto e che servirà nel prosegui della vita…cmq per par condicio (visto che ne è il momento) tra un paio di mesi metterò un video di mia figlia così anche gli altri potranno attaccarmi… e proprio a proposito di mia figlia come dicevo qualche gg fa, giovedì ha ricominciato a giocare dopo oltre un mese di stop. prima di cominciare scherzavamo sul fatto che mia moglie era rimasta a casa con il figlio grande (quasi 19 anni ma ovviamente per lei ancora un bambino) che da qualche mese è andato a vivere da solo ma che è già da qualche settimana passa molto più tempo da noi che a casa sua ed a breve credo torni a canossa per la felicità di tutti ma soprattutto della madre..a questo punto ho detto a mia figlia: “hai visto come i genitori amano i propri figli? pensa che per me tu diventerai la migliore di tutti a giocare a tennis.. che fette di salame sugli occhi ha papà eh?? e se ti dicessi cosa ha detto rocco..(ma questo ovviamente non l’ho detto…) morale che mi ha fatto una brutta faccia ed ha smesso di parlare mettendosi a giocare parecchio meglio dei primi tre gg dove era stata una tragedia. così facendo ho cambiato discorso e sono tornato a farmi gli affari miei, però nikolik ti prego i risultati portali pure perchè cmq fanno piacere ma sappi che per me contano solo quelli wta. adesso però basta sul serio altrimenti qualcuno potrebbe pensare che io ce l’abbia con martina mentre oltre a non conoscerla già mi è simpatica nn fosse altro che se nè parlato molto qui nel blog sperando che i suoi genitori tornino a parlare di lei e quindi di poterla considerare un’altra figlia del blog…

    p.s nikolik, io molto difficilmente faccio retromarcia non fosse altro che prima di scrivere conto fino a 100!!!

  593. Nikolik scrive:

    Un bambino, addirittura al di sotto dei dieci anni di età, ma anche di più (direi almeno fino ai 14 e forse di più), è assolutamente incapace di esprimere validamente un consenso.
    Pertanto, trovo semplicemente assurde le affermazioni, riportate da molti di voi, secondo le quali, che ne so, mio figlio si allena 5 ore al giorno ma lui è contento, è felice, per lui è la cosa più bella del mondo.
    Un bambino, in specie a quell’età, vive in funzione dei genitori ed è sfornito di qualunque spirito critico nei confronti dei genitori. I genitori, per lui, sono tutta la sua vita.
    Non bisogna essere psicologici per affermare con sicurezza che, se il bambino capisce (e lo capisce con facilità) che, facendo una determinata attività, incontra il favore e l’apprezzamento dei genitori, a lui, automaticamente, piace quella attività.
    Naturalmente, se capisce che avrà la stima dei genitori giocando e vincendo a tennis, si impegnerà allo spasimo in quella attività.
    E, al contrario, vedendo la delusione dei genitori, o la loro espressa o tacita disapprovazione, in caso di mancato allenamento, o in caso, ancor peggio, di sconfitta, è altrettanto chiaro che si impegnerà, volontariamente, certo, ma con questi limiti.
    Ciò è tanto vero che anche la legge tutela i minori infraquattordicenni, escludendone l’imputabilità, proprio sul presupposto dell’impossibilità, per loro, di esprimere validamente un consenso, che non sia forzato, in qualche modo. In pratica, se un bambino di meno di 14 anni commette un reato, egli non viene considerato responsabile di quel fatto.
    Ovviamente, è solo con l’adolescenza che il giovane acquisisce un margine sufficiente di determinazione tale da vedere i genitori, e le loro scelte, con spirito critico e, infatti, com’è noto, è in quel periodo che si creano i primi contrasti generazionali e con i genitori, che tutti abbiamo passato.
    Pertanto, è assolutamente legittimo che voi genitori disponiate, in virtù dei poteri dati dalla potestà genitoriale, allenamenti quotidiani di diverse ore al giorno.
    Ma, vi prego, evitate di dire che vostro figlio è felice e lo fa volontariamente: a questo non ci credo proprio nessuno.
    E’ logico che lo fa volontariamente ed è felice, così come lo sarebbe facendo qualunque altra attività con voi, perchè la sua vita siete voi, perchè tutto il suo mondo ruota attorno a voi, perchè il tennis è solo una scusa, per lui, per stare con voi, per essere stimato da voi, per essere apprezzato da voi.
    Perché ai bambini, giustamente, interessa solo volere bene a voi, ai genitori, del tennis non gliene frega assolutamente nulla.
    Ovviamente, se invece di tenerlo per 5 ore al giorno con la racchetta in mano, gli faceste fare qualunque altra attività, per lo stesso periodo di tempo, anche totalmente assurda, però suggerita da voi, con voi, lui la farebbe ugualmente.
    Poi fate come vi pare ma, per favore, quando vostro figlio avrà 16 anni, non rispondetegli: ma tu eri d’accordo, eri felice di allenarti.
    Sarà un tentativo di discarico di responsabilità destinato al fallimento.

  594. max scrive:

    potresti anche avere ragione nikolik, ma poichè non ho mai sentito nessuno fare lo stesso ragionamento ad esempio sulla scuola, non riesco assolutamente a capire il significato del tuo discorso… un domani esattamente come per la scuola, gli obblighi, le responsabilità, i castighi etc etc (che ogni bambino accetta ma sicuramente non ama) ne capirà e apprezzerà i vantaggi, i valori ed i sacrifici….ed oltretutto io ci sono già passato con il figlio più grande che tutti i giorni non manca di dirmi: “ti avessi ascoltato!!!” non solo ora è il primo tifoso di sua sorella “spingendola” sempre a fare meglio ma mia figlia ascoltando i “rimpianti” del fratello cerca di spingere sempre di più….

    ulteriore esempio: stamattina andiamo a giocare e sul campo prima di noi sta terminando una coppia con i figli (uno di 4/5 anni l’altra di 10) a bordocampo che guardano. finita l’ora mia figlia comicia a correre intorno al campo per fare riscaldamento e tutte le volte che passava vicino ai due bambini questi con delle racchettine in mano, appositamente cominciavano a farle roteare obbligando mia figlia a girare prima per evitare di essere colpita. quando finalmente la coppia con prole al seguito è uscita mia figlia mi fa: “ma come si fa ad eseere così stupidi e maleducati a 10 anni??” riferendosi ovviamente alla femmina che frequenta la sua scuola ma va in V°. se questi sono i primi effetti che produce il tennis, scusami ma da domani le faccio fare ancora qualche ora in più!!!!!

    e noto ancora con dispiacere che vorresti insegnarci a fare i genitori soprattuto senza conoscerci , mentre forse non è il caso ed avresti fatto meglio a scrivere: SE UN GIORNO VS FIGLIO… E NON QUANDO VS FIGLIO… ATRIMENTI SEMBREREBBE QUASI CHE TU SAPPIA GIA’ CON CERTEZZA CHE UN GIORNO SARA’ COME DICI, COSA CHE INVECE PER FORTUNA NON E’ SUPPORTATA DA NESSUNA RICERCA SCIENTIFICA….

  595. stefano grazia scrive:

    bè meglio 5 ore di tennis,nikolic, che lasciarli 5 ore davanti alla playstation… già detto più volte, e guarda che io posso essere d’accordo e l’ho anche scritto: mio figlio gioca perchè crede di far piacere a noi genitori…ma a 13-14 aa potrà scegliere…se invece non gioca adesso da quando aveva 3-5′7 aa a 14 anni non potrà scegliere un bel niente… Purtroppo è così.

  596. andrew scrive:

    …e invece imporre/non imporre la propria fede religiosa dopo pochi giorni dall’uscita dall’utero, come la vedi Nikolik?

    forse imporre/proporre qualcosa di poco serio, uno sport (ma anche due o tre dai), è meno grave di imporre qualcosa di serio, una religione (ma anche due o tre dai)…

    ma in qualche punto della Storia si è cominciato a ragionare all’incontrario…

  597. stefano grazia scrive:

    andrew,sei un grande e tocchi un punto che forse,anzi senza il forse, esula dal nostro argomento (”genti diverse venute dall’est m’han detto che in fondo era uguale/credevano un dio diverso da te e non mi hanno fatto del male”)ma come stoccata al nostro “au contraire” Nikolic e’ geniale (son sicuro che quel Figlio di Demostene l’avra’ apprezzata lui stesso … su un altro blog magari potremmo spenderci ben piu’ di 2000 posts ma ritornando al tennis, se e quando mio figlio mi dira’: mi hai rovinato l’infanzia,il che e’ da provare come giustamente dice Nikolic, be’, sara’ anche un mio fallimento ma potrebbe anche essere l’ennesima dimostrazione che qualunque cosa fai sempre pietre in faccia prenderai…purtroppo,nikolic,questo e’ il duro mestiere del genitore. Ma io credo sia sempre meglio rimpiangere di aver fatto una cosa che rimpiangere di non averla fatta. Anzi,guarda te lo ripeto in maiuscolo: SEMPRE MEGLIO RIMPIANGERE DI AVER FATTO QUALCOSA CHE RIMPIANGERE DI NON AVERLA FATTA.

  598. max scrive:

    andrew fantastico!!!!!! però rargazzi, così ora vi siete completamente svelati per quello che realmente siete e cioè che fate parte a tutti gli effetti della schiera dei cattivi…. e tanto per cominciare ma voi che tipo di fruste usate??

    tornando seri e passando al lavoro, oggi a capriolo (bs) che si trova a 4 km da dove abito io hanno inizio gli internazionali di franciacorta un 25.000 dollari femminile. per tenere vivo l’interesse del blog andrò a vedere qualche partita così da poter “cazziare” o elogiare delle altre giocatrici di modo che alcuni dei ns lettori (soprattutto i passanti per caso) possano sfogare su di me un po’ delle loro frustrazioni quotidiane….

  599. Piero scrive:

    Caro Nikolik,

    dopo una settimana bianca passata lontana dal computer il mio tentativo di lettura, ancorché sommaria, dei post che si sono accumulati non è andato a buon fine.
    Ne ho selezionati alcuni, e tra questi il tuo in particolare, per riprendere la mia frequentazione del blog: ciò perché il tema della felicità dei figli dovrebbe essere, per dei genitori coscienziosi, assolutamente fondamentale.
    In montagna sono stato “processato” da i miei amici, ed in una qualche forma dalla mia compagna, per l’eccessiva “professionalità” con cui sto accostando il mio bambino di sei anni allo sport. Quindi i tuoi argomenti non solo li comprendo, ma per molti aspetti li condivido. Visto che le persone che stimo esprimono opinioni del tutto analoghe.

    Pur tuttavia la mia impostazione da ex atleta, che ha vissuto in prima persona, e con passione, lo sport e contemporaneamente, a partire dagli anni ottanta, ha visto la società in cui vive ripiegarsi sul proprio benessere fino a diventare decadente, mi spinge a considerare i rischi di cui tu parli semplicemente… il male minore.
    Se l’amore di mio figlio nei miei confronti agirà da volano per spingerlo ANCHE a praticare intensamente lo sport (visto che la Legge, che tu evochi, gli imporrà, dal prossimo anno, di stare a scuola fino alle 16.30 cinque giorni alla settimana!!!) forse non è poi così importante decidere se, in quella particolare condizione di tennista, sciatore… egli sia veramente libero o meno. Sappiamo bene dove si poteva leggere la scritta “arbeit macht frei”…: tutto è relativo.
    Ma se mio figlio praticherà lo sport, anzi, gli sport che io lo convincerò a selezionare, per il suo bene, sarà sicuramente meno schiavo di quanto lo sarebbe nella condizione “RAGIONEVOLE” che la società gli ritaglia addosso… Libero arbitrio? Ma chi se ne frega! Salute, educazione, interazione, condivisione… queste sono le parole che a me interessano.
    Il bambino dovrebbe essere “LIBERO” di giocare con… le macchinine? Benissimo. Allora lo mettiamo solo in una stanza?! Con i nonni seduti in poltrona in quella a fianco, a guardare la televisione? Si annoia? Accendiamo un bel video gioco?! Così noi genitori magari ce ne andiamo a fare lo shopping?!
    Dio benedica i papà e le mamme di questo blog, anche i più fanatici e scorbutici, nella misura in cui coltivano un sogno ed hanno il coraggio d’andare controcorrente. Forse non è neppure necessario essere ricchi per farlo. Però bisogna probabilmente essere IRRAGIONEVOLI.

    Ovviamente ne discuteremo ancora molto del tennis, con Matteo: e poi lui sarà convito d’essersi convinto. Proprio come dici tu. Ma io alla fine saprò dove sarà, e cosa starà facendo. Anche perché sarò quasi sempre al suo fianco. E se ciò non potrà essere… avrò creato i presupposti perché la sua rete di “protezione sportiva sia affidabile”: il suo maestro / allenatore sarà innanzitutto una persona profonda.

    Ovviamente è giusto, come in molti sostengono anche in questo blog, abbassare i toni. Essere equilibrati anche nel modo di ragionare, ed estremamente cauti nel dispensare giudizi sulle altrui opinioni. Per educare i giovani talenti non tanto alla vittoria quanto alla competizione leale. Ed alla magia dello sport in quanto tale… Ma questa è una questione di sensibilità…

  600. max scrive:

    bravo piero, quando ce vò ce cò!!!

    ma volevo portare all’attenzione degli amici del blog una dichiarazione letta sul sito fit e rilasciata da flavia pennetta dopo il successo a vina del mar:

    “E’ stata una settimana fantastica per me, mai avrei creduto di poter arrivare a vincere il torneo. E’ una bella iniezione di fiducia per il prosieguo della stagione”.

    quando l’ho letta sono caduto per terra; oh era la testa di serie nr 1 !!!!!!!
    ma se un giocatore non pensa di vincere essendo il nr 1 del seeding quando pensa di avere una chances? oggi nel mondo si va avanti a corsi di autostima, qualsiasi corso aziendale è basato su questo e nel tennis italiano del 2008 i ns giocatori ragionano ancora così????? quando parlavo di video analisi era proprio questo che intendevo dire come ora dimostro, cioè che il problema del tennis in italia ed il succo del mio discorso non sono ne la trevisan ne la video analisi ma è l’approccio al tennis che c’è in italia ad essere totalmente sbagliato e quando un po’ di tempo fa scrissi che era importante andare a “pescare” fuori dal tennis intendevo proprio questo cioè pensare ragionare e muoversi come una quasiasi azienda visto che oggi il tennista questo è ed i ns figli in competizione con loro dovranno entrare….

  601. stefano grazia scrive:

    piero,sono commosso…
    no,scherzi a parte: gran bel post,il tuo.
    A volte io ho l’impressione che molti nostri amici molto solerti nel metterci in guardia siano magari inconsciamente spinti dai loro sensi di colpa: siccome loro non fanno quello che facciamo noi (perche’ sono pigri,non ne hanno voglia,non sono capaci ma fondamentalmente perche’ sono pigri), nel dubbio preferirebbero che noi smettessimo per non essere costretti a guardarsi allo specchio (della propria anima) e chiedersi perche’ anche loro non fanno lo stesso… Quindi per non sentirsi in colpa loro cercano di far sentire in colpa noi … Magari non e’ sempre cosi’, lo ammetto, ma qualche volta secondo me un po’ si.
    Adesso che abbiamo ripreso a volare alti sui prati manca solo Il Ritorno di Enzo che secondo me avrebbe anche lui qualcosa da dire al nostro Demostenicolik…
    PS
    Per la frusta io ne uso una a 9 code: suppongo che tu,max,ne usi una da fantino…

  602. Piero scrive:

    Caro Stefano,

    l’hai detto tu stesso che il bello di questo blog è che esso rappresenta la VITA, e quindi la biodiversità.
    Voi avete a cuore l’idea di poter diventare, da genitori, degli interlocutori della Federazione: per dare il vostro contributo. Forse addirittura per rivoluzionare il modo di fare tennis in Italia. I vostri pargoli sono già delle promesse… ed io tifo per loro! Dal punto di vista metodologico la cosa m’interessa molto: non solo il tennis sconta questo “regime della pagnotta”.
    Vi sono sicuramente delle ripetizioni nei concetti espressi da alcuni opinionisti, magari delle forzature; e pur tuttavia non si può disconoscere la fondamentale importanza di quest’osmosi delle idee.
    Mi piacciono molto i report personali, ed il coraggio delle persone che si presentano, nome e cognome, e parlano delle proprie esperienze. Tracciando la strada per altri, così come avviene con i binari della pista da fondo. Poi magari il passo alternato lo fai in perfetta solitudine: condividendo però uno spirito.

    Mio figlio questa settimana a sciato praticamente ogni giorno, nonostante il brutto incidente di venti giorni fa. Credo l’abbia fatto perché si fida di me. Prima di partire non voleva fare “le rosse”, ed alla fine ha fatto anche un muro ghiacciato degno d’una nera. Per amore. Ma con prudenza. Io credo che lui già sappia ciò che vuole, ed il tennis comincia ad amarlo sinceramente. Con le sue palline depressurizzate. E quel campo in periferia, con la corda per rete…
    Salendo in seggiovia m’ha detto, testuali parole: “Non credevo che la mia vita sarebbe stata così felice…”. Forse era il sole, o forse quella cosa che chiamiamo “esempio”.
    Poi il giorno dopo m’hanno ucciso dicendomi (lui era già a dormire) che devo fare il padre e non l’allenatore. Ma questo è un altro discorso. Si sa, io sono presuntuoso ed entusiasta in un mondo piatto. Per cui vivo per dare fastidio al prossimo.
    Ora sono davanti al computer, per farmi coraggio. Le vostre voci mi sembrano amiche. Sicuramente stiamo cercando d’evitare le ovvietà, e di comporre un ragionamento complesso.
    Se lo facessimo evitando di urlare troppo potremmo diventare decisamente bravi.

    Se tornasse Enzo sarebbe una bella cosa: ricordo il suo primo post. Le persone competenti non si devono allontanare.
    Con lui sarebbe interessante immaginare delle metodologie d’allenamento / gioco composite. Per sfruttare i benifici d’alcune diascipline a favore delle altre…
    Della serie: fate fare pallavolo (anche beach volley) e sci di fondo ad un tennista e vedrete dove può arrivare…
    p.s. Gli esercizi eccentrici - concentrici per la forza esplosiva li facevamo, in atletica, già trent’anni fa. Usavamo le gradinate delle tribune: nessuna palestra macchine. Ed io semplicemente copiavo i campioni del salto in alto… a dieci anni!
    Il risultato é stato quello d’avere, a diciassette anni, 25 centirmetri di differenziale sotto l’asticella.

  603. andrew scrive:

    bravo Piero, hai tenuto duro e adesso ci hai regalato due perle…non c’è dubbio sei uno sportivo e non molli e così sarà tuo figlio…

    va ricordato che un noto scientista italiano ha empiricamente dimostrato che dai diamanti non nasce niente e dal letame nascono i fior…

    ieri mio figlio ha perso in semifinale in un torneino u10 e sono contento perché un istruttore di un altro bambino si è trattenuto per vederlo giocare. Ha detto che gli piace vederlo giocare in quel modo, libero e saltellante, tirare senza paura, attaccare in back senza elmetto, chiudere in incrociato stretto di pura ascella…

    max:
    hai ragione, un brava a Flavia ma se uno considera le cose a 360 gradi, va pur ricordato che nel tennis la testa di serie n.1 è la favorita del torneo…

  604. max scrive:

    altro bellissimo post piero….e le gradinate si usano e sono ancora molto utili… le problematiche della preparazione atletica applicata al tennis, sono le specificità inizialmente relative all’età e poi allo sport tennis, mentre per la preparazione atletica generica in italia esistono ottime conoscenze. in buona sostanza credo di poter affermare che i migliori preparatori atletici giustamente si siano indirizzati verso sport che raggiungono normalmente alti livelli e che quindi sono anche più redditizi (tipo il calcio), al contrario del tennis dove un lavoro veramente redditizio lo riuscirebero ad avere in 10. riciclandosi i “peggiori” e considerando che per diventare “bravi” conoscenze aggiornamenti e impegno richiedono denaro e tempi lunghi diventa facilissimo avere un chiaro quadro della situazione e pensando che negli ultimi anni il tennis è diventato uno sport prettamente fisico, beh 1+1 ha sempre fatto 2!!!

    volevo dirti una cosa però: purtroppo e sottolineo il purtroppo spesso urlare diventa necessario non fosse altro per far si che un giorno chi ti ha deriso passi almeno da pi..a… ma soprattutto perchè LORO fanno di tutto perchè nessuno ci senta continuando in santa pace a coltivare il proprio orticello…

  605. Enzo Lo Iacono scrive:

    Bravo Piero! Con questo modo di pensare, in ogni caso, tirerai fuori uno “sportivo”!
    Assolutamente contrario ad estraniare i genitori dall’allenamento dei propri figli (e per questo mio pensiero ne ha fatto le spese Tropiano, avendo interpretato da quella sua uscita che fosse della religione: “For di bal i genitori).
    Mi sento però di dirti di non avere atteggiamenti presuntuosi (che per ora non sembri avere) circa le scelte tecniche, che lascerei esclusivamente agli addettiai lavori, dei quali dovrai cambiarli o fidarti ciecamente. Ti ricordo che la scelta più importante è quella che fai tu: “Scegliere l’allenatore!”

    Dissento totalmente sul fatto che il tennis moderno sia impostato sulla potenza (vedasi Nadal che ritengo una meteora), ma credo che pur avendo la potenza una valenza maggiore rispetto al passato, la tecnica, l’estro, la fantasia e l’aspetto mentale, rimangono ancora le cose più importanti:
    vedasi Federer.
    A proposito, durante un’intervista rilasciata a ESPN, la mamma di Roger ha detto:
    “Credo che tutto ciò che è successo è merito del fatto che Roger, fino a 12/13 anni si sia allenato solo quando ne aveva voglia, scegliendo spesso come allenarsi!”
    VORREI TANTO CHE MAESTRI E GENITORI PENSASSERO DI COSTRUIRE UOMINI E DONNE, PRIMA DI CAMPIONI!
    Il troppo storpia!!

  606. Piero scrive:

    Caro dr. Max,

    parlo volentieri con te, auspicando che mr. Mad non riprenda a bastonarmi. Almeno non subito.

    Della tua mission non capisco esattamente una cosa: chi sono “LORO”?
    Mi par di capire che hai ottimi referenti, nel mondo tennistico, ed un range diversificato d’interlocutori. Nonché una figlia che ti segue.
    Per cui mi sembra che tu sia messo molto bene. Investi soldi in una nobile causa.
    Se poi non sei un semplice “venditore di videoanalisi”, ma piuttosto un convinto sperimentatore d’una avanzata tecnica d’allenamento, allora i tuoi meriti sono destinati, prima o poi, ad essere riconosciuti. Parleranno appunto i risultati.

    Inoltre se vuoi far nascere un movimento a partire dalle tue idee, organizzando dei meeting d’alta qualità, forse dovresti considerare i limiti intrinseci del blog. Infatti sarebbe un peccato che per superficiali, direi epidermiche forme d’antipatia la tua iniziativa non decollasse come probabilmente merita.
    Quando vi troverete ai tornei i vostri figli non saranno, come avveniva allo Sporting Primavera nel lontano 1978, i cani al guinzaglio della borghesia udinese ma dei validi atleti a confronto. Credo che il tennis che può rinascere debba essere nutrito a partire dal basso e con il più naturale dei fertilizzanti. Soprattutto calci in culo, ma di quelli salutari e leali. E divertimento: buon umore, gioia di vivere.

    Se poi non avrete, nella FIT, un valido interlocutore, vorrà dire che vi crerete un circuito giovanile autonomo, fino a quando i vostri campioncini non entrerarre direttamente nei seedings internazionali. Magari vestendo la casacca… dell’Africa del Sud? Dell’Arabia Saudita?!
    Così risolverete anche il problema degli sponsor.

    p.s. Se tua figlia, esagero, a dieci anni batte un maestro di tennis siamo poi così sicuri che le serva giocare con una coetanea? E’ proprio così indispensabile farle fare tutti i possibili tornei giovanili?
    Domando solo.
    Pace

  607. Nikolik scrive:

    Ragazzi, ma stiamo dicendo la stessa cosa!
    Io sono completamente d’accordo con quanto hanno detto Andrew e Piero!
    Infatti, come ho ripetuto più e più volte, io non critico certo i genitori che decidono di allenare intensamente a tennis il loro figlio.
    L’ho detto più volte.
    Io, invece, contestavo solo coloro che (e sono molti che l’hanno detto anche qua) affermano, che ne so, una cosa del genere: mio figlio si allena 5 ore al giorno ma lui è contento, è felice, per lui è la cosa più bella del mondo.
    A questo, evidentemente, non crede nessuno, per i motivi che ho esposto e che mi sembrano pacifici ed incontestabili.
    Al bambino, del tennis in sé e per sé, non gliene frega assolutamente nulla, assurdo dire che si allena volentieri 5 ore al giorno perché il tennis gli piace.
    Solo questo volevo dire.
    Ha assolutamente ragione, quindi, Andrew, quando dice che la stessa cosa si verifica quando si impone al bambino una religione; ed ha assolutamente ragione Piero quando dice che la stessa cosa si verifica quando si impone al bambino di studiare ore e ore al giorno.
    E’ proprio questo che volevo dire: in tutti questi casi si tratta di imposizioni, imposizioni (lo ripeto per la millesima volta) assolutamente legittime.
    Francamente, non vedo contradidzioni fra quello che dicevo io e quello che è stato detto dopo da voi, anzi, al contrario.
    In tutti questi casi, si tratta di scelte dei genitori.
    Quindi, ammettiamolo e smettiamola, però, di dire che il bambino gioca così tanto a tennis perchè si diverte, perché gli piace.
    Solo questo dicevo.
    Stefano, immagino che tu non ti riferisca a me quando parli di “molti nostri amici molto solerti nel metterci in guardia magari inconsciamente spinti dai loro sensi di colpa”: impossibile, per me! Io non ho figli!

  608. Piero-per-Juan-Matus scrive:

    APPELLO

    Caro Juan Matus,

    se per caso ci sei ancora… scrivici. Scrivimi…
    La tua esperienza nel pugilato è PREZIOSISSIMA per questi signori vaffantennisti. Rino Tommasi docet. Flim come “Million dollar baby”, ma mi basta “Rocky 1”, parlano della responsabilità e dell’educazione nello sport. Della incondizionata fiducia tra atleta ed allenatore, che diventa “maestro”. E padre. Un giovane che mette la propria vita nelle mani d’un “metodo”. Scelte vere.

    Non scomparire: qui forse eri il meno suonato di tutti!!

    p.s. A me il pugilato non piace molto… ma che c’entra.

  609. Piero-per-Nikolik scrive:

    Caro Nik,
    fai come me (-; (e risparmierai del tempo prezioso)
    Trovati una mamma un pò sfortunata con un bimbo di quattro anni ed innamorati d’entrambi. Così scoprirai, com’é successo al sottoscritto, cosa significa entrare in campo… nella ripresa! Magari quando la “squadra ” sta perdendo. Grandi responsabilità! E tantissimi sensi di colpa!

  610. pibla scrive:

    Grande Max, mi aspetto con curiosità un bel resoconto da Capriolo e, già che ci siamo, mi piacerebbe sapere che ne pensi della Giorgi, di cui mi ricordo che un pò di tempo fa accennasti qualcosa, dimostrando di essere abbastanza documentato, purtroppo Camila ha perso in primo turno di quali in tre set dalla numero uno del seeding e numero 240 WTA se non sbaglio.
    Stessa tua identica reazione alle dichiarazioni della Penna (bravissima comunque!!!), “mai avrei pensato di poter voncere il torneo” (!!!!), ho letteralmente sgranato gli occhi ed ancora ora mica sono tanto convinto che l’abbia detto; ma come, sei la tds numero uno, due anni fa di quei tornei ne hai vinti due consecutivi, altre volte sei arrivata in finale e ora mai avresti pensato di poter vincere e se vinci il Roland Garros che fai?????
    Attendo news da Capriolo

  611. max scrive:

    premesso che nel limite del possibile cercherò di tenere a bada mr mad ti assicuro che non sono assolutamente un venditore di video analisi ed anzi nei prox giorni porterò ulteriore acqua al mulino facendo un bel resoconto del torneo di capriolo dove ci sono ragazze che nel ranking wta vanno dal nr 130 al 695

    enzo se si porta ad esempio federer significa non aver capito proprio nulla!!!!! crealo tu se sei capace un federer così aspetteremo altri 50 anni per aver un buon giocatore. difatti davydenko gonzales roddick safin agassi sharapova ivanovic kuznetzova etc etc impostano il loro gioco sull’estro e la fantasia (ma che film hai visto..). federer si nasce e basta (e colpi a parte è inutile portarlo ad esempio a meno che tu non voglia clonarlo!!), dopodichè ci si prepara fisicamente come o meglio degli altri e si diventa i nr 1 ed anzi forse il nr 1 della storia. poichè però inizialmente nessuno può sapere se il proprio figlio e/o atleta avrà tutto quel talento bisogna basare il lavoro cercando di plasmare un grande atleta curando tantissimo l’aspetto fisico (che poi sarà di grande aiuto anche per l’aspetto mentale e cmq per quello eventualmente ci sono le persone addette) e l’aspetto tecnico dove proprio con la video analisi si cerca di sfruttare al massimo i movimenti in modo da rendere la palla il più veloce possibile (che non arriva dall’altra parte prima solo per averla colpita in anticipo ma anche e soprattutto perchè il braccio, sfruttando i principi di biomeccanica colpisce la palla trovando meno attriti sulla sua strada ed essendo di conseguenza più potente…..(quindi tecnica come tramiite per raggiungere l’effetto potenza) e meno male che avevi detto di essere un fautore della video analisi!!!! forse la prossima volta che sposi una causa sarà meglio che prima ti accerta degli obbiettivi che si prefigge…

    nikolik io continuo a pensare che se lascio mia figlia con un amica e dopo cinque minuti mi domanda se può andare al circolo per insegnare all’amica a giocare tennis, lo faccia perchè le piace….

  612. Juan Matus scrive:

    Caro Piero, sabato mattina ho accompagnato un mio nipotino alla lezione di tennis. Il ragazzino è un tipetto ruvido ma ancora tenero, per sua e nostra fortuna. Dice che non picchia i suoi coetanei perchè gli dispiace pensare alla faccia delle loro mamme se vedono i figli tornare a casa pestati. Per non tirarla lunga ci siamo fermati a vedere una partita di allenamento fra due giovanotti piuttosto in gamba. Uno dei due ha la nomea del bravo ragazzo, anche se a me è sempre sembrato più matto che buono. Manco a dirlo sabato se ne è uscito in una tirata da pazzi perchè l’altro dopo un tot di nastri buoni per il buono ha borbottato qualcosa sul culo. Vabbè, è andata come è andata.
    Mentre tornavamo a casa mio nipote mi ha chiesto: Nonno ma le persone, noi insomma siamo buoni o cattivi?
    Certe volte i ragazzini ti spiazzano proprio. Ci ho pensato su e gli ho detto: Piccolo, penso che siamo tutti buoni ma chi sa perchè riusciamo sempre a passare sopra le nostre migliori intenzioni per fare come se nulla fosse le cose peggiori.
    Ciao e grazie dell’invito.

  613. stefano grazia scrive:

    roba da matti,stavamo volando alto,siamo riusciti a far rientrare Enzo e Mad Max l’ha già fatto scappare per altri tre mesi…se non ci fosse da ridere piangerei…ma porca mattina, max, è proprio necessario per far capire il tuo punto di vista che l’altro non capisce un tubo (che poi è opinabile)…vabbè, ci rinuncio.
    Ciò detto,anch’io ho pensato che il paragone con Federer dovrebbe essere per lo più sul comportamento…Consiglio comunque a tutti la biografia FANTASTIC FEDERER di Chris Bowers: a parte che è scritta in buon linguaggio da giornalista sportivo, rivela parecchie cose sulla mentalità dello svizzero … vi sono anche alcuni insight che non sono male… vabbè, un giorno ci farò un post,alla prima occasione… Comunque Enzo,su,resta con noi e vedrai che prima o poi con max vi abbraccerete…

  614. stefano grazia scrive:

    no,nikolic, lo so che non hai figli,l’avevi già scritto e non mi riferivo dunque a te ma proprio ai “nostri” di amici,talora fin troppo premurosi amici … quelli che abbiamo tutti. A volte anche noi stessi siamo stati premurosi ma scettici amici di qualcuno…è nella indole umana a volte non augurarsi il meglio ma sperare nel meno peggio, nell’aurea mediocritas, in shangri la … io stesso ho fatto della teoria dei micromondi e delle scatole cinesi la ragione della mia felicità … vivo all’estero una vita dorata e rubata che non è la mia … nel micromondo italiano della mia compagnia a sua volta inserito nel micromondo della Comunità Italiana a Lagos a sua volta inserita nel micromondo della Comunità espatriata … non sei Barnard nè Albert Schweitzer ma tutti ti conoscono e ti riveriscono perchè in fin dei conti sono il miglior medico italiano di lagos (ovviamente perchè sono anche l’unico… a volte per eccesso di autoironia tendo a precisare che sono il miglior medico italiano maschio di 52 anni, non si sa mai …) … A volte guardo i figli del mio miglior amico di qui e penso che seNicholas fosse figlio suo sarebbe sicuramente un bravo bambino, un ottimo figlio.Che non saprebbe giocare così bene a tennis. E’ importante ? No.
    Però se fosse figlio di altri,è un dato di fatto, non saprebbe giocare così bene a tennis. Anche se fosse andato a scuola di tennis con Enzo,Stefar e Carlo Polidori (e questo non toglie nulla alla stima che ho di tutti e tre).

  615. Enzo Lo Iacono scrive:

    Per Max:
    Ma scusa, non dicevi che bisogna allenare il proprio figlio esclusivamente per farlo diventare numero Uno?
    Be! Allora o è com Federer, e lo alleni prendendo lui come esempio, oppure………ciccia! (He, he, he).

    Per Stefano: Tranquillo, passata la tempesta odo augelli far festa e la …….. oops mi ero fatto prendere dalla poesia. Comunque, per quanto riguarda Roger, ti ricordo che il modo di fare di adesso è stato costruito solo tardi. Fino a 16, 17 anni lanciva racchette come fossero dischi volanti!
    E su questo, comunque, ritorno a ribadire quello che ho già scritto molti post or sono: l’irruenza non bisogna soffocarla, ma solo canalizzarla.
    Federer, dopo aver smesso di lanciare racchette (anzi l’hanno fatto smettere) e aver canalizzato la sua irruenza nella “voglia di vincere” a tutti i costi, ha cominciato ad avere risultati; il primo in ATP, ricordo, è stato il torneo di Milano nel 2001.

    A proposito, caro Max, riporto il tuo precedente post:

    “omissis…(che è meglio)..bisogna basare il lavoro cercando di plasmare un grande atleta curando tantissimo l’aspetto fisico (che poi sarà di grande aiuto anche per l’aspetto mentale e cmq per quello eventualmente ci sono le persone addette)….omissis (che è sempre meglio)”

    Non capisco cosa c’entra l’allenamento della forza con quella mentale;
    io credo che l’aspetto mentale sia di competenza primaria del coach, ma
    certo è che se un bimbo di 9 anni lo alleni come un tacchino, veramente avrà bisogno …….. delle persone addette!!!

    Comunque, hai un bel coraggio a sostenere che Federer è un modello prestazionale da scartare!
    Vuol dire che non miri davvero al n. 1!!!

  616. Enzo Lo Iacono scrive:

    A proposito di genitori e figli (sigh):
    mia moglie, tornando da Reggio Calabria, mi ha raccontato che un bambino, durante le famose partite per entrare nei “FANTASTICI 6″, durante la semifinale (se l’avesse vinta vi sarebbe entrato), ha fatto l’isterico, piangendo per buona parte della gara, tanto da beccarsi un worning dall’arbitro. Dopo aver perso la partita, il padre, pensando di non essere sentito (mia moglie si trovava casualmente nelle vicinanze, alle sue spalle), ha detto al bimbo: “Hai perso! Bastardo, figlio di p…… Ti sei preso anche un worning e mi hai fatto fare una figura di merda!” IL tutto seguito da un rumore sordo, probabilmente uno schiaffo.

    Stiamo parlando di un bimbo di 9 anni!

    Ha proprio ragione, Max, a dire che serve spesso ………un addetto ai lavori.
    Ma non per i ragazzi!!
    Questi genitori mi fanno vergognare di appartenere alla categoria dei genitori!
    Per molto meno ho cacciato via gente dalla mia scuola.

  617. Mauro scrive:

    Un genitore così, non è degno di essere tale . Mi immagino come si comporta nel resto della vita, gli andrebbe tolto il diritto di essere padre.
    Stefano, tutti viviamo im micro mondi, l’importante è di vederne e conoscerne più possibile e tu e la tua famiglia grazie al tuo lavoro lo state facendo.

  618. Mauro scrive:

    Fabrizio. ho seguito il tuo consiglio, sto leggendo “La Strada” di Mc Carthy.

  619. max scrive:

    enzo basta che tu faccia una prova: prendi 10 bambini li fai lavorare fin da piccoli come dovrebbero, poi quando sono più grandi mi dici quanti di quelli avranno problemi con l’aspetto mentale….uno a cui è stata data un’educazione e che quindi nella vita ha ricevuto dei no, uno che le cose se l’è dovute sudare, uno che fino dai suoi primi allenamenti si è fatto un mazzo tanto poi in partita non molla, vai tranquillo….

    ricordi quando parlavo di approccio aziendale?? bene se tu cerchi di costruire dei davydenko su dieci ne riesci a creare 8, se invece cerchi di costruire federer nn ne crei neanche uno..e più volte ci sono stai i periodi senza federer e nadal come quando davydenko è stato nr 3….vedi moya hewitt etc etc etc e se poi avrai la fortuna che ci sia un po’ più di talento o che hai lavorato un po’ di più sulla tecnica…..

  620. Jho scrive:

    Ho letto su altri siti di gesti non proprio da “signore” del giovane Fognini nella partita contro Almagro (chiamata del fisioterapista x far indispettire l’avversario - il fisioterapista che dice che non ha assolutamente nulla ma e’ solo nervosismo - , palla sparata addosso all’avversario con campo libero (finita 2 metri fuori) etc etc )

    Questa e’ quella che da Stefano viene chiamato “il lato oscuro” che mentre in alcuni giocatori sembra canalizzare le energie per ottenere risultati migliori in questo caso sembra emergere in momenti di difficolta’ e finisce per amplificarli.

    Visto che in questo Blog a volte scrive anche il padre , sarebbe interessante sapere secondo lui quali sono le origini di questo comportamento , se e’ sempre stato presente in suo figlio e se nel tempo a suo giudizio hanno portato piu’ benefici o danni

    Saluti

  621. Enzo Lo Iacono scrive:

    Però, Max, non puoi negare che molti, …. troppi 96, 97 e 98 di buon livello hanno grossi problemi di isterismo o tic vari.
    La natura li avrà creati isterici?
    Probabilmente non riuscirò mai a creare il n. 1 del mondo, ma la mia attenzione è rivolta più ad una crescita personale migliore.
    Questo non significa che li faccio czeggiare!
    Ad ognuno il suo tennis!!
    Certo è che ai 13, 14 anni bisogna fare una scelta. E la può, anzi la deve fare, il ragazzo prima e il genitore poi.
    Sarebbe bello poter avere le “vere storie” dei grandi, per poterne fare uno studio. Sarebbe bello anche poter avere le statistiche dei “scassati”, in proporzione ai numeri………

    Max, ho anche capito che secondo te, si possono impostare lavori intensi, che siano anche piacevoli. E sono d’accordo con te! Anche i miei allievi dell’agonistica si divertono molto! Ma chi riesce a stabilire il livello di apprendimento, oltre il quale comincia (ma non è visibile) il disagio?
    Io con mio figlio e con tutti gli allievi, mi tengo una “tacca” sotto, per evitare i rischi.
    Visto che ho letto che tu sei un ex preparatore atletico, ti faccio un esempio: da quando ho scoperto la propriocettività e gli elastici, non uso più pesi eccessivi per la forza, ma lavoro spesso abbassando il carico e mettendo in condizioni di equilibrio “precario” l’atleta. Comunque vada, la possibilità di infortuni è sicuramente minore.
    LA MIA POLITICA E’: “PRIMA DI TUTTO LA SALUTE FISICA E MENTALE, POI TUTTO IL RESTO”
    Ciò nonostante, sono addirittura d’accordo a mettere in secondo piano l’aspetto culturale (da una certa età in poi),
    con tutti i rischi annessi e connessi per un’attività che potrebbe non risultare la primaria fonte di guadagno (anzi quasi sempre non lo è).

  622. Enzo Lo Iacono scrive:

    Jho, guarda che la palla sparata addosso all’avversario è una tecnica utilizzata, lecita e spesso insegnata, sopratutto nel doppio o per schiodare gli avversari che scendono spesso a rete e ti infastidiscono. Certo è che l’obbiettivo non è far male l’avversario, ma guadagnare il punto colpendolo o comunque “spaventarlo” per farlo desistere. A meno che l’avversario non sia “sveglio” e veloce.
    Figurati che la tecnica “colpisci l’avversario” è stata anche pubblicizzata in un numero scorso del “Tennis Italiano”.
    Per quanto riguarda alle interruzioni, è una tecnica a mio parere utilizzata troppo spesso e a sproposito:
    Nell’ultimo torneo under 12 che ho ospitato l’atleta “A” era in netta difficoltà sotto 51. Ha chiesto di andare in bagno; è tornato dopo 5 minuti e ha rimontato vincendo il set 75. Aveva spezzato il ritmo all’avversario, rientrando in partita.
    Queste evidentemente, però, sono tecniche a fil di regolamento e si può essere perplessi sulla “correttezza morale” del gesto.
    Ma si sa: fatta la legge, trovato l’inganno!

  623. Juan Matus scrive:

    Quando succede qualcosa noi diamo poca importanza alla situazione e molta al protagonista. Facciamo come i bambini: buono, cattivo, giusto, sbagliato. Se l’hai fatto è perché lo volevi fare. Quando Benny Paret morì per i pugni ricevuti da Griffith tutti dissero che Emile aveva voluto uccidere il Kid perché questo l’aveva chiamato maricon. A quel tempo non lo sapeva nessuno che era vero e che forse Griffith era spaventato e fuori di testa per la paura dell’offesa. Ma poco importa. Tutti dissero che il nero era una brutta carogna, un assassino. Nessuno pensò che l’arbitro poteva fermare l’incontro molto prima che tutti i 47 consecutivi tremendi cazzotti di Griffith facevano scoppiare il cervello del Kid. Nessuno si ricordò che solo due mesi prima Paret aveva avuto un sacco di legnate da Fullmer e che non era in buona condizione e che i medici non dovevano farlo combattere. Nessuno pensò che quelli all’angolo del Kid stavano dormendo perché non lanciarono la spugna nemmeno quando dopo i primi 18 pugni in sei secondi Paret era senza sensi. No, l’assassino era Griffith.
    Ho imparato che non c’è mai una sola causa ma ci difendiamo pensando così dalla paura che fa la vita. Non siamo obbligati a fare una cosa invece che un’altra. Quello che facciamo dipende dalle situazioni, dall’esperienza e anche da come è fatta la nostra testa. Insomma la faccenda è molto più complicata di come ci sembra. Allora facciamo bene a fare tutto il possibile per cercare di insegnare bene ai nostri ragazzi. A giocare a tennis in questo caso. Ma non possiamo essere sicuri che il migliore insegnamento possibile farà che il nostro ragazzo o la nostra ragazza diventeranno perciò come Davidenko. Se invece siamo convinti di questo secondo me sbagliamo. Questo volevo dire nei giorni scorsi.

  624. Nikolik scrive:

    Ragazzi, vedo che ora vi state interrogando sui problemi comportamentali del bambino che gioca intensamente a tennis, con professionalità, e del modo in cui lui reagisce, e reagirà in futuro, alle sollecitazioni tipiche di detti allenamenti intensivi.
    Ma la soluzione mi sembra così semplice, così ovvia: lo psicologo, possibilmente psicologo sportivo, con specializzazione sui bambini e, comunque, su soggetti in età giovanile.
    So che in Italia c’è molta diffidenza al riguardo, essendo diffusa la mentalità che dallo psicologo vanno solo le persone che hanno prblemi, ma ciò non è assolutamente vero.
    Certi pregiudizi andrebbero sotterrati.
    Francamente, vedo che, nell’allenamento dei vostri figli, adoperate le tecniche più avanzate; vi avvalete di professionisti importanti, da cui vi fate cponsigliare ed aiutare; fate la videoanalisi, ecc.
    Trascurate, invece, la componente psicologica del giovane atleta, che, piuttosto, dovreste trattare almeno alla stessa stregua, e con la medesima professionalità, con cui trattate le altre componenti dell’allenamento.
    ovviamente non dico nessuna novità: ogni atleta professionista ha nel proprio staff uno psicologo sportivo, ormai.
    A maggior ragione occorrerebbe farsi consigliare da un esperto, quando si a che fare con un atleta-bambino.

  625. Jho scrive:

    Enzo

    io non disquisisco sul gesto tecnico ma sul cambio improvviso di percezione della situazione.

    Ho come l’impressione che chi ha per natura questo “lato oscuro” riesca a farne un arma in piu’.. chi invece si fa’ semplicemente invischiare in un determinato momento da una sensazione che non gli appartiene finisce per peggiorare la situazione.
    Era per questo che ne volevo capire le eventuali origini

    (campo aperto…miro il mio avversario e lo prendo ok.. faccio il punto e gli mando un messaggio.. ma se non lo prendo e tiro fuori di 2 metri non dimostro di avere le idee tanto chiare..)

    Saluti

  626. Piero scrive:

    Bentornato caro Juan-Matus-filosofo-ex-pugile.
    Continuando sulla tua linea di ragionamento io credo che un genitore che vuole investire sulla “testa” del proprio figlio debba innanzitutto mettere a posto la propria.
    Se è convinto che la propria arroganza, o aggressività, farà vincere il figlio per emulazione evidentemente immagina che Mc Enroe fosse un vincente solo per il fatto d’essere apparentemente insopportabile.
    Poi magari si scopre che Mc Enroe si comportava in quel modo per via delle pressioni mediatiche, o forse del doping. Ho visto un John Patrick adulto cedere un punto ad Edberg con rara eleganza, sapendo che quel punto gli sarebbe costato la partita. Aveva un talento infinito ed un occhio eccezionale: quando s’arrabbiava spesso aveva ragione. Dava spettacolo, incazzandosi. Forse era il gioco delle parti. Ma la sua testa? Non era certo quella di Edberg…
    La sicumera aiuta poco, soprattutto un bambino. Il cattivo esempio infine è un veleno.
    Qui però stiamo ragionando, e le opinioni diverse fanno bene…

  627. atti scrive:

    Psicologo ? a 10-12 anni ?
    Si pero’ prima andiamoci noi genitori, e se è uno psicologo bravo non so’ quanti uscirebbero con la patente di “Genitore Tennistical correct”; mi sa che resterebbero tanti agonisti “orfani”.
    E’ come se andassi dallo psicologo per scegliere il colore del divano della nuova casa senza avere i soldi per costruire i muri.

    Vado controcorrente e riporto il sunto dell’esperienza appena vissuta :

    Venerdi sabato e Domenica si è svolto il torneo di macroarea Nordest; oltre ad essere il primo week-end “indpidendence” di mia figlia è stata una bellissima opportunità per lei di vivere full immersion con altre 7 bambine . Io sono tornato domenica mattina trovandola tranquillamente a chiaccherare con l’altra finalista (per la cronaca ha vinto l’altra bambina 10-8 al TB del III^), compreso gelato di saluto mangiato assieme. Genitori presenti tutti rilassati e quasi non credevo ai miei occhi, vuoi vedere che anche nell’U10 cominciamo a vivere serenamente le partite ? o forse eravamo tutti genitori già “esperti” e “abitutati” a “digerire” vittorie e sconfitte ?
    I maschietti U10 presenti erano tutti di ottimo livello a parte il vincitore, per il momento, una spanna sopra per grinta e colpi.
    Mentre invece l’esito del torneo mi conferma che, ottimo il ritiro ed i 3 giorni, ma tecnicamente se un U10 volesse cimentarsi nell’ U12 non servono queste selezioni, o tutti soldati o tutti generali. Delle bambine che conosco della macroarea almeno un altro paio, assenti per vari motivi, meritano altrettanto delle 2 finaliste, questo sempre per la mia teoria che fino all’U12 i risultati sono da prendere con le molle, ed il tennis vero è tutta un’altra cosa.
    So che queste selezioni non contano nulla, ma proprio per questo non capisco tutta sta difficoltà…
    Già il percorso di un tennista è simile al CAMEL ADVENTURE, creargli ulteriori ostacoli mi sembra masochistico.
    E prima dello psciologo risolviamo cose + banali…
    Ciao.

  628. Mauro scrive:

    Help ! Ho una mezza intenzione, di fare fare il nike a mia figlia (under 10)di genova. Dovendo pernottare tutta la settimana volevo che questa fosse fruttuosa anche per l’allenamento. Sapete indicarmi un circolo con un buon maestro per allenarla la settimana del torneo (pagando ovviamente). Grazie anticipatamente.

  629. anto scrive:

    Qualcuno a notizie fresche di Adelchi Virgili? Grazie

  630. max scrive:

    ciao ragazzi torno solo ora (da stamattina alle 10.00) da capriolo… lunedì vi farò il resoconto, sappiate comunque che per quanto riguarda le italiane ci sono quasi esclusivamente note negative…questa volta però per evitare confusione che nn giova a nessuno parlerò in generale mentre farò nome e cognome di chi mi è piaciuto ( quindi quasi esclusivamente delle straniere)

    oh, vedi enzo che oggi mi trovi in accordo con te…. comunque per quanto riguarda il discorso sulla grande mole di lavoro con i bambini, io ho sempre sostenuto che a monte ci deve essere un insegnamento ed un’educazione che può partire solo dalla famiglia e che dopo facilita e permette il buon lavoro del coach. e questo lo sostengo anche perchè mia figlia che lavora credo come nessuno, di tic non ne ha ed è tutto fuorchè isterica, anzi a volte è fin troppo rilassata mentre di contro conosco molti bambini “esauriti” che lavorano un quarto di lei….giustissimo anche il tenersi sotto una tacca l’unico proplema è che per qualcuno predisposto le tacche potrebbero essere due o tre e questo è un peccato, ma su questo ti capisco perchè un fatto è fare quello che faccio io cioè lavorare specificatamente con un allievo che per di più è mia figlia altro fatto è lavorare con più ragazzi che non sono filgi propri…

    mentre sulle statistiche non lo so, ho parecchi dubbi perchè i giocatori di oggi hanno cominciato a lavorare con i sistemi di 10 anni fa, mentre oggi (almeno la maggior parte e soprattutto all’estero) si hanno delle conoscenze diverse ed i passi avanti maggiori sono stati fatti appunto grazie alla biomeccanica che salvaguarda molto la salute…

    per quanto riguarda il discorso di mettere in equilibrio precario l’atleta tralasciando i pesi, mi trovi d’accordissimo, ovviamente fino a 11/12 anni…

    per quanto riguarda lo psicologo a 10/12 anni ha ragione atti datelo ai genitori…fate lavorare i ragazzi che poi non ne avranno bisogno.. al massimo come ci ha spiegato (a noi genitori della vavassori) il dr de michelis (lo psicologo del milan) a quest’età gli si può cominciare a fargli fare degli esercizi mentali per facilitarne l’eventuale assimilazione poi, ma questo solo se si ha la possibilità di poter avere sottomano un luminario…

    ciao ciao e a domani

  631. De Mauro scrive:

    Max,
    e cosa ci facciamo con un luminario? Ci addobbiamo le strade di Sarnico per le festività di Pasqua?
    Perchè dici che le italiane sono tutte da buttare via a Capriolo?
    La Dentoni (che è anche bella da vedere) avanza e domani gioca… e credo che possa dire la sua….. che ne pensi?
    Love&Peace

  632. fabrizio tropiano scrive:

    caro mauro,
    com’è il libro?

    sono certo che ti piacerà e insisto nel consigliarlo a tutti i genitori che hanno figli tennisti…

    “La Strada” di Cormac McCarthy ed. Einaudi

    Enzo
    come ha fatto quel ragazzo ad andare al bagno sul 5 a 1 ?
    Non è permesso………..!!!!
    Dove era il Giudice Arbitro ?
    Si può andare al bagno solo alla fine del set…

    Questa è la dimostrazione che se si conoscessero maggiormente i regolamenti (e se i Giudici Arbitri fossero più preparati) molte discussioni potrebbero essere evitate.

    Sarebbe necessario (nel nostro progetto Casa Lazio lo abbiamo fatto nel 2007) uno stage sui regolamenti per ragazzi, genitori e purtroppo anche per i….maestri !

    Un avviso a tutti voi…
    Anzi un invito….
    Abbiamo richiesto (e forse ottenuto) di organizzare a Roma un TORNEO NIKE durante gli Internazionali d’Italia del Foro Italico.
    Uscirà nel calendario nel giro di una decina di giorni.
    Potrebbe essere l’occasione per quel raduno…
    E ci gustiamo i nostri (vostri) ragazzi che gareggiano (scuola permettendo).
    Se qualcuno volesse partecipare potrà chiamare il Comitato Regionale del Lazio e chiedere del Presidente (cioè di me) per avere un aiuto per sistemazioni alberghiere etc….

    ….leggete questo libro….”La strada”……

  633. max scrive:

    de mauro ovviamente un luminare.. cosa vuoi che ti dica….come ho già detto non scenderò più nei particolari così da non far arrabbiare più nessuno, diciamo solo che a me non fa impazzire.. ma tanto io non facendo testo e per farvi felici vi dico che è bellissima e gioca da dio…

  634. Mauro scrive:

    Fabrizio, il libro per ora è scioccante ma molto bello.
    ” Ce la caveremo, vero, papà?
    Sì. Ce la caveremo.
    E non ci succederà niente di male.
    Esatto.
    Perchè noi portiamo il fuoco.
    Sì. Perchè noi portiamo il fuoco.”
    Ti farò sapere a lettura ultimata. Ottima l’idea del torneo nike di Roma, facci sapere.

  635. stefano grazia scrive:

    La Strada l’ho letto ma era in realta’ On The road di Jack Kerouac e a parte certi passaggi epici (tipo il finale) non ne sono mai stato entusiasta,di Cormac McCarthy ho letto diversi libri e devo confessare che non vado matto per il suo stile: mi era piaciuto da matti Cavalieri Selvaggi ma poi lo stesso identico monotono (a bell’apposta monocorde ma quindi un po’ cupamente monotono) stile mi lasciava,a me amante del primo Philip Roth e dell’ultimo Mordecai Rilcher, un po’ depresso…La Starada l’ho quindi preso in mano e sfogliato diverse volte in libreria dopo aver letto le recensioni varie e di cosa parla (storia di padre e figlio in un mondo postapocalisse, lotta quotidiana per la sopravvivenza,etc etc), ma l’ho sempre lasciato li’… Lo voglio comprare in lingua originale. Faccio questa premessa un po’ perche’ sono vanesio e narciso e non vorrei che pensaste che leggo solo libri di tennis (la mia libreria in Italia trabocca, tracima,non ci stiamo piu’… i libri sono ammonticchiati sugli scaffali che percorrono tutti i muri…libri di narrativa, saggistica, cinema, fumetti e graphic novel e ovviamente libri di sport e di tennis (oltre 300 solo questi ultimi) …arrivassero i ladri se ne andrebbero credendo di essere stati preceduti), e quindi non volevo fare brutta figura con Trophy ma voglio pero’ ugualmente di nuovo segnalarvi questa biografia di Federer, Fantastic Federer di Chris Bowers…ricordatevi che fui io a segnalare per primo il miglior libro sul tennis scritto negli ultimi 20 anni (Jimmy Connors saved my life di Joel Drucker, che spero prima o poi scriva un libro su Andre Agassi) (ovviamente il miglior libro in assoluto rimane 500 anni di tennis di Clerici di cui possiedo 5 edizioni diverse). Il libro e’ in inglese e non deve essere confuso con il libro di R.Stauffer sempre su Federer, Il Genio del Tennis o qualcosa del genere…ho letto anche quello ma non e’ cosi’ interessante e introspettivo…
    SUL TORNEO NIKE a ROMA: fantastico ma suppongo che vi parteciperanno solo i bambini di Roma in quanto gli altri dovranno andare a scuola: vedete che i tornei nei week end sono indispensabili? Certo,ci vogliono Circoli con 20 campi (o circoli che si uniscono fra loro nell’organizzarli), bisogna togliere l’assurda regola che impedisce all’U12 di giocare due partite, e SOPRATTUTTO bisogna cambiare la mentalita’ dei Genitori (che vogliono andare al mare o a sciare nel week end) e dei Soci e Presidenti dei Circoli … E comunque ecco perche’ alla fine fra la prospettiva di passare l’estate in italia o in Florida alla fine finisce che anche quest’anno scegliero’ la Florida…

  636. Piero scrive:

    Carissimi,
    vi propongo la lettura d’un libro che deve ancora uscire…
    “Genitori e figli: cronache da un blog di tennis” di Stefano Grazia.
    Venderà centinaia di migliaia di copie.
    Mi candido per disegnarne la copertina.
    Saluti…

  637. max scrive:

    stefano quest’estate in che periodo esattmente vai in florida? ed in quel peiodo mandi nicholas dal bolletta?? non si sa mai che mi venga la voglia di fare un giro….

  638. Mauro scrive:

    Stefano non so perchè, ma questo è l’unico tuo post che non mi è piaciuto (fra decine e decine). Mi schiarirò le idee in seguito.

  639. nipa scrive:

    Bravo Presidente Tropiano,

    ho apprezzato l’inserimento di una tappa NIKE a Roma e durante gli Internazionali. BENE e BRAVO!

    Sui GA anch’io sono daccordo..bisognerebbe che (..e mi rivolgo solo ad alcuni non a tutti) fossero maggiormente preparati e soprattutto presenti sui campi di gioco.

    Anche noi genitori dovremmo essere preparati…….so che forse per alcuni sia difficile esprimersi in termini di correttezza e lealtà sportiva sia mentre si “guarda” il match sia quando si commenta il match appena terminato o successivamente in famiglia o anche l’allenamento stesso, ma credo sia basilare nella formazione dell’atleta!

    Solo su questa base, credoche qualsiasi ragazzino possa acquisire quella mentalità che lo porta all’ ATTITUDINE (o capacità o predisposizione che dir si voglia) ad allenarsi con un obiettivo…..io credo che ogni giorno qualsiasi atleta (perchè stiamo parlando di atleti, in erba ma sempre atleti…) dovrebbe terminare il match o l’allenamento dicendosi: “oggi sono un pezzo avanti rispetto a ieri ma non è andata bene come ieri”…ritengo che questa sia la base di partenza con cui i grandi giocatori ragionano da……grandi giocatori…anche e soprattutto in allenamento!

    E mi dispiace evidenziarlo….ma fino ad oggi non sono convinto che la maggioranza dei genitori che personalmente ho visto sui vari campi abbiano carpito quale è la base di partenza ma vogliono vedere il proprio ragazzino stravincere anche senza principi……(o vogliamo forse chiamarle strategie di furbetti del quartiere..)!

    A questo punto mi tocca leggermi “La Strada” di Cormac McCarthy…

  640. gio92 scrive:

    Per Mauro,
    ho “girato” la tua richiesta x Genova, vediamo cosa esce fuori.
    In tutti i casi, se vieni mi farà piacere conoscerti !

  641. Enzo Lo Iacono scrive:

    Forse non sono riuscito ad esprimere il mio pensiero; cerco di farlo meglio:
    nel caso si trattava di un torneo promo provinciale e non importa, nel caso che volevo indicare, se si trattava del 5 a 1 o del fine set. L’argomento era un altro. Rispondevo a Jho sul bambino che aveva mirato il suo avversario. Io penso che alcuni bambini, per predisposizione, abbiamo maggiori capacità di problem solving rispetto ad altri. Il bambino che mira all’avversario, che spezza il gioco al momento giusto legandosi le stringhe o andando in bagno, probabilmente ha “un’arma” in più rispetto a molti altri che invece spesso nei momenti di difficoltà o quando “escono dalla partita” (chiamata tecnicamente zona mentale “D”), lasciano scorrere il match senza fare nulla per cambiare le cose (nella migliore delle ipotesi).
    Certo è che a volte, questi stessi bambini con queste capacità innate, provano a cambiare le cose con qualche “chiamata” di palla out in più. Ma proprio lì è importante l’intervento del maestro (e/o genitore) che deve fargli capire, di volta in volta, qual’è la sottile linea tra il lecito e l’illecito, senza però reprimere quell’istinto fantasioso. Un pò come per la tecnica!

    Per Fabrizio Tropiano:
    Ottima l’idea degli stages! Tieni conto (se possa esserti utile) che nel mio piccolo organizzo queste riunioni per i genitori, con la partecipazione (a parte mia) di psicologo dello sport, giudice arbitro, nutrizionista e preparatore atletico; chiaramente uno per volta.
    Chiedo anche ai genitori di farmi da “Telecamera”, quando i propri figli giocano un match in altri circoli ed io non posso essere presente.
    I risultati che sto ottenendo sono quelli di coinvolgerli nell’attività di allenamento del figlio, nel tenere un comportamento “di osservazione” piuttosto che di guerriglia durante i matches e sopratutto con l’ascolto attivo riesco a percepira cosa effettivamente vorrebbero.
    Quindi se alcuni si aggrappano alle reti di recinzione, urlano e intervengono durante i matches, forse è anche colpa nostra che stiamo attenti a “coinvolgerli” solo al momento di pagare la retta mensile.
    Un plauso quindi, Fabrizio, per la strada che stai percorrendo!
    Peccato ……. che siete in pochi a pensarla così!

    Buona idea per il Nike, …. chissà che io non ne approfitti per portare “il piccolo Seby” finalmente agli internazionali (me lo chiede da diversi anni).

    Approfitto del buon Tropiano per chiedergli se volesse tentare di aprire “un canale” di comunicazione tra questo blog e gli organi federali. Cosa che ritengo estremamente utile.

    Altra proposta che porterei avanti, approfittando della tecnologia, sarebbe quella di promuovere dei “referendum” per le regole che man mano vengono riviste. Noi insegnanti abbiamo un’area riservata su Federtennis.it. Bene, potrebbe essere utilizzata per “sentire” cosa pensano i maestri di quanto bisogna fare.
    Sarebbe bello……e anche facile
    Sarebbe come se in Italia si facessero le leggi con referendum via email…
    Già…….. sarebbe troppo bello!

    Ma sarebbe già una novità riuscire ad aprire un canale di comunicazione (SE VERAMENTE IL CONSIGLIO FEDERALE LO VUOLE!)

    N.B.: incredibile!!!!! nell’ultimo post Max è riuscito a scrivere in maniera ………… umana! (he he he)

  642. Enzo Lo Iacono scrive:

    Per Jho:
    Vedi, nel caso del bambino, non importa che lui alla fine abbia tirato la palla 2 metri fuori, senza colpire l’avversario.
    Se il suo obiettivo, pur non centrato è stato ben compreso dall’avversario, …… allora il punto è stato fatto.
    Spesso le strategie di gara richiedono il “sacrificio” di qualche punto, pur di arrivare all’obiettivo finale. Un po come nella corsa, quando lasci andare l’avversario per poi farlo stancare e riprenderlo alla fine.
    Cerco di essere più chiaro:
    può capitare che durante le mie sedute di coaching alle amichevoli il giocatore A stia “dominando” il palleggio riuscendo a spostare come un tacchino “B”. Una tecnica basilare del tennis prevede che il punto vada chiuso appena possibile! Io invece correggo subito l’allievo A, (se non siamo verso la fine dell’incontro) perché ritengo che debba continuare a spostarlo in campo per farlo dannare e stancare, mantenendo la supremazia, pur a rischio di perdere qualche punto.
    Spesso l’obiettivo tattico e strategico va al di là del singolo punto.
    Ma, come già avrete capito……
    preferisco la guerra psicologica a quella fisica!

  643. Mauro scrive:

    Grazie Gio92 dell’interessamento.

  644. claudiotn scrive:

    Un saluto ad Atti conosciuto alle finali di macroarea Nordest!

    Per Andrew, Atti, Max (e tutti quelli che vogliono venire):
    il miniraduno è un po’ difficile organizzarlo a causa di tutti gli impegni tennistici da qui a maggio.
    Mi pare che il giorno migliore (forse l’unico) potrebbe essere sabato 1 marzo.

    Rimango in attesa.
    Ciao

  645. kill bill scrive:

    scusa Enzo, forse ho capito male :

    tu dici :
    ”Vedi, nel caso del bambino, non importa che lui alla fine abbia tirato la palla 2 metri fuori, senza colpire l’avversario.
    Se il suo obiettivo, pur non centrato è stato ben compreso dall’avversario, …… allora il punto è stato fatto.”

    cos’è intimidazione ?

    e poi anche :
    ”Cerco di essere più chiaro:
    può capitare che durante le mie sedute di coaching alle amichevoli il giocatore A stia “dominando” il palleggio riuscendo a spostare come un tacchino “B”. Una tecnica basilare del tennis prevede che il punto vada chiuso appena possibile! Io invece correggo subito l’allievo A, (se non siamo verso la fine dell’incontro) perché ritengo che debba continuare a spostarlo in campo per farlo dannare e stancare, mantenendo la supremazia, pur a rischio di perdere qualche punto.”

    bisogna insegnare a ”pallettare” ?

  646. andrew scrive:

    ciao ClaudioTN…

    potrebbe andare bene anche il 1 marzo…ma che ne dici di questa domenica? Così poi magari il pomeriggio si può andare a vedere la finale del Futures di Trento…

  647. gio92 scrive:

    x Mauro;
    se mi vuoi contattare scrivimi a GEtennis@gmail.com
    così non intasiamo il blog !

  648. claudiotn scrive:

    Potrebbe essere.. anche se la finale sarà alla mattina ore 10.30. Ci si potrebbe incontrare lì e far giocare i bimbi il pomeriggio. Temo, però, che due dei miei abbiano una gara di sci, mentre la figlia di Atti ha la coppa delle province.
    Quindi sarebbe solo un microraduno..

  649. stefano grazia scrive:

    mauro, non ho capito se non ti son piaciuto per via della mia vanitas vanitatis omnia vanitas che mi fa sempre voler far sfoggio della mia controcultura (libri,fumetti,sport e film), o per il fatto di non aver ancora letto la strada ma di aver letto invece Fantastic Federer e magari tu sei tifoso di Nadal o per il fatto di voler andare a giocare in florida anzichè in italia … sulla prima era puro narcisismo postadolescenziale attenuato dall’autoironia del reo confesso, su la strada ovviamente ho scritto che l’avrei letto in lingua originale e quanto al giocare in Florida anzichè in Italiami spiego: sto cercando di fare il SUMMER PLANNING e sono combattuto,molto combattuto… Diverse sono le opzioni e dipendono anche da cosa succederà qui in Nigeria perchè la compagnia sta meditando un esodo in massa ad Abuja, la capitale in stile Brazilia o Canberra della Nigeria…ppremesso che Abuja è bellissima e a misura d’uomo,senza traffico,con un ottimo clima e privo del rischio zanzare visto che poggia su un altipiano, e per di più con un fantastico golf course, il problema fondamentale sarebbe ,a parte che mi scoccerebbe e mi sentirei in colpa perchè mio figlio avrebbe cambiato CASA e SCUOLA per la terza volta in sei mesi,il problema sarebbe,dicevo,che ad Abuja NON ci sono le strutture tennistiche che ci sono a Lagos e anzi,forse forse, sarebbe addirittura un passo indietro rispetto a Luanda. Anche la Scuola Americana o Inglese sembrerebbe non all’altezza di quelle di Lagos.Al che si ripresenterebbero i problemi che stavamo fronteggiando l’anno scorso…io potrei andare in contratto SINGLE e moglie e figlio se ne andrebbero in US,in Australia o in Italia (sul Lago d’Iseo? ah, se ci fosse una scuola internazionale nelle vicinanze!). Allora, se la prospettiva Abuja si facesse strada ecco che andare in Australia a giugno/luglio sarebbe quasi obbligatorio per andare a riverificare la concreta possibilità SCUOLA + PAT CASH ACADEMY in contrapposizione alla Florida (dove ancora per un anno saremmo costretti a iscrivere Nicky nella Scuola INSIDE l’Academy che non ci piace).
    D’altro canto ho avuto alcune rassicurazioni sul fatto che io resterei comunque a Lagos…in questo caso l’estate dovrebbe essere o tutta italiana o tutta americana o fifty/fifty… Da Bradenton infatti ci hanno chiesto se saremmo andati su a primavera e ovviamente non andandoci dovremmo andare quest’estate…diciamo che giugno sarebbe il periodo migliore…d’altro lato,anche,guardavo il calendario dei nike fornitomi da max e mi veniva l’acquolina in bocca: 6-8 tornei tutti in veneto e trentino…uno a pinzolo e uno a campiglio (e noi abbiamo un piccolo appartamentino a folgarida), poi 3 tornei nell’area bolzano/merano…e si potrebbe piazzare Nicky alla VDM da Bertino se mi assicurano che lo portano ai tornei… D’altro lato,ancora!, girare per tornei e incontrare tutti voi, dall’Orribile Hulk all’Antifenomeno passando per killbill ei due mauro e chissà chi… mi sollucchera alquanto (anche se…mi si nota di più se vengo o se non vengo? di morettiana memoria rimane un caposaldo insieme al motto di Lord Brummel che feci mio in gioventù: fare colpo in un ambiente (il blog) e poi sparire! SCHERZO!) … Ma da Bolletta dovrei però andarci e lì posso colpire i classici due piccioni con una fava: Nicholas siallenerebbe da MON a FRY e giocherebbe i Tornei nella zona nel week end…(poi magari invece di andare in Italia si potrebbe andare a farsi una vacanza nel Connecticut … e a questo punto tutto lo stipendio dell’anno se ne è andato!!!!)
    Insomma, mauro, era questo a cui pensavo…io ho l’obbligo di far allenare Nicky durante le vacanze scolastiche per ovviare alle carenze nostre durante l’anno e contemporaneamente avrei bisogno che lui giocasse anche tornei VISTO CHE IN AFRICA NON NE GIOCA o ne gioca comunque pochissimi e in Italia,ho visto l’anno scorso, difficilmente puoi fare l’uno e l’altro: o ti alleni o giochi in giro per l’italia … Certo,è giusto anche così…periodizzazione… ma io sono e resto convinto, e accidenti: dove è finito STEFAR?, che Tropiano qui si sbaglia (su altre cose gli ho dato ragione e son sempre stato fra quelli che lo hanno plaudito,fin dal suo primo intervento discusso qui sul blog, quello in cui invitava i Maestri a curare di più l’insegnamento del Servizio, intervento che gli procurò il rimprovero di Polidori da cui lo difesero fra gli altri,se ricordo bene, roberto e Stefar (e forse anche Enzo) ma anche il sottoscritto. Meno d’accordo ero sulla generalizzazione : GENITORI=CATTIVONI pensando che non si possa far di tutta erba un fascio).
    Boh,spero di averti aiutato a pensarci su ma non preoccuparti: non ho la pretesa di dire sempre la cosagiusta e a volte i post che scrivo non piacciono poi tanto nemmeno a me,visto che non li rileggo ma scrivo di getto come ogni vero grafomane (vero Ubaldo?)

  650. pibla scrive:

    Ma qualche anticipazione da Capriolo???
    Quando ce le vuoi dire, quando è finito il torneo???
    E poi cosa è questa storia, io voglio nomi e cognomi e quello che pensi Max, a chi non interessa passa avanti, dopotutto sono le tue opinioni ed in quanto tali insindacabili, mica si tratta del verdetto dell’Inquisizione….
    Dai su non farti pregare, dicci che hai visto dal vivo…

  651. stefano grazia scrive:

    A proposito: IL MEGARADUNO degli INTERNAZIONALI a ROMA è confermato o dopo la pessima prova che abbiamo dato di noi gli sponsors si son fatti di nebbia? Ho guardato il calendario…il 5 maggio cominciano…se ho capito bene si parlava di un venerdì/sabato giorno di quali? Giovedì è l’uno maggio… appena potete datemi delle date indicative che sto valutando …

  652. Roberto Commentucci scrive:

    Stefano, la data indicativamente fissata per il raduno al Foro è sabato 3 maggio, allo stand Fila, che dovrebbe ospitarci per intercessione di Fulvio Fognini, il quale però non si è più fatto vivo da un po’ di tempo, essendo in Sudamerica con il suo valoroso rampollo (che stasera sfida nientepopodimeno che Nalbandian). Credo che per saperne qualcosa di più dovremo aspettare la fine del torneo di Acapulco, la prossima settimana.

  653. stefano grazia scrive:

    ok,ma vi rendete conto che nel caso noi (o almeno moglie & figlio) verremmo APPOSITAMENTE da Lagos solo per quel week end? ma del resto come si potrebbe mancare?…mah,speriamo di riuscire a farcela (già ho mancato l’incontro con Ubaldo a Melbourne…)
    Approffitto per intervenire sull’argomento affrontato da Enzo … molto interessante, un po’ ne avevamo già affannosamente accennato, un po’ c’eravamo confusamente girato intorno… non so se qui,io che ho sostenuto a volte l’insostenibile, posso essere d’accordo sulla mera intimidazione (di cui si preoccupa giustamente l’integerrimo kill bill) ma in effetti anch’io sono stato testimone di alcuni “mind games” da parte di Nicholas sui quali da un lato mi hanno imbarazzato,dall’altro non ho avuto granchè da ridire (mentre se avesse tentato di colpire con una pallata l’avversario a gioco fermo l’avrei cacciato dal campo,ovvio)… mi spiego meglio: l’ho visto a volte, proprio sull’1-5, chiedere tempo all’avversario che sta per servire perchè c’è una pallina che sta rotolando in un angolo del campo…manina alzata, esageratamente conscio…ma proprio per far vedere all’avversario che si, lo sta facendo apposta per farlo innervosire…
    giusto? boh… ma se quell’altro si innervosisce,pistolone lui…cioè se io perdo da 5/1 un match perchè quell’altro è andato in bagno NON mi incazzo col mio avversario ma m’incazzo con me stesso…E comunque, contromossa efficacissima: appena torna lui dal bagno, ci vado io…va mo là! Però trovo giusto quel che scrive Enzo: spiegare le cose al bambino e bloccare il rifugio nell’illegalità (le chiamate a favore sapendo che non lo sono) ma non tarpargli le ali: c’è del positivo anche nei giochi mentali, anche nel C’MON!, anche nello sbattimento di racchette … at least he cares!, direbbero i Coaches di Bollettieri. E secondo me Enzo ha colto l’essenza: il bambino dimostra fantasia, voglia di non arrendersi,di non subire…

  654. max scrive:

    ciao ragazzi torno ora da capriolo (altra giornata piena)!!!!!

    ok cominciamo con il raduno di roma: non ci sono nuove anche per colpa mia nel senso che non ho ancora chiamato lorenzo cazzaniga per alcuni chiarimenti, primo su tutti il fatto che da come mi ha scritto lo stand fila contiene ca 20 persone (e non ho capito se compresi i relatori o meno) e noi con mogli e figli saremo ben di più soprattutto ora che da come sembra in concomitanza si svolgerà anche un nike…

    pibla, capriolo finisce domenica, cmq l’anticipazione l’ho già data con la bocciatura delle italiane. qualcuno mi chiedeva cosa pensavo della dentoni (200 wta) ed io ho risposto garbatamente che non mi faceva impazzire ma considera che oggi ha perso facile da una croata di oltre 300 posizioni sotto di lei (540 più o meno il suo ranking). l’unica rimasta in gara è la floris (26 anni!!!) che gioca domani e sinceramente almeno per la grinta che ha messo è delle ns quella che si è meritata di più l’approdo al 4° giorno (domani però ha una partita durissima)…
    premesso ciò tieni presente che questi tornei del circuito minore sono un po’ come la serie b di calcio dove trovi principalemte degli impiegati della racchetta che lottano per portare a casa la michetta, oppure degli ex top 100 che ne sono usciti per vari motivi ma che stanno cercando di rientrarci partendo dagli inferi e le giovani speranze che cercano di fare esperienza e classifica. la classifica però che và dal 200 al 600 è da prendere molto con le molle perchè basta che uno abbia girato un po’ di più per avere una posizione migliore nel ranking ma non un altrettanto migliore gioco..
    in questo torneo, di giovani (più o meno e nello specifico del 1989) c’erano qualche italiana (dentoni besser e remondina) più una russa (manasieva 140 wta) accreditata della testa di serie nr 2. delle italiane posso dire che chi è messa bene fisicamente e potenzialmente, lo è meno tecnicamente, chi è messa un po’ meglio tecnicamente tira con la potenza di mia figlia ed atleticamente è messa anche peggio mentre dell’ atteggiamento in campo meglio non parlarne. la terza per questo torneo è invalutabile poichè era al 50% della condizione causa un infortunio ed ha partecipato solo perchè ha riveuto una wc ma soprattutto perchè capriolo dista 4 km da dove si allena…(ed è un peccato perchè l’avversaria era ampiamente alla sua portata)
    la russa è una regolarista con buon servizio, buoni entrambi i fondamentali e abbastanza potente, non una fenomena ma una giocatrice che penso potrà entrare tranquillamente nei primi 100….

    una cosa da rimarcare è che di partite che hanno avuto come vincitrici tenniste con aperture ampie ce ne sono state un paio ma solo perchè nell’occasione giocavano contro giocatrici addestrate tecnicamente alla stessa maniera. appena però una delle due in campo era una giocatrice “moderna” la partita non c’era…

  655. max scrive:

    quando ho scritto più o meno riguardo alla gioventù delle nate nel 1989, pensavo alla posizione che avevano alla loro stessa etò le migliori giocatrici del mondo:

    henin 5
    kuznetzova 7
    ivanovic 14
    sharapova 2
    ivanovic 28
    chakvetadze 13
    v.williams 3
    hantuchova 8
    bartoli 17
    s.williams 6
    dementieva 12
    schnider 26
    golovin 13
    vaidisova 14
    safina 20
    petrova 39
    davenport 6
    mauresmo 29

    però i pazzi siamo noi…..

  656. Enzo Lo Iacono scrive:

    Hai detto detto bene Kill Bill, si tratta proprio di intimidazione. Io insegno l’intimidazione già a 9, 10 anni (secondo i casi). Chiaramente parlo di intimidazione “corretta”. Intendo quello scatto alla Nadal nell’entrare in campo; intendo quello sguardo alla Nadal lanciato all’avversario; intendo la stretta di mano iniziale di presentazione guardando l’avversario negli occhi; intendo il ripetere a voce alta il punteggio quando stai 3 a 0; intendo un passo avanti quando l’avversario serve la seconda; intendo molte altre cose, non certo presentarsi in campo con la lupara! (he he he).
    Per quanto riguarda al secondo punto, una cosa è pallettare, altra cosa è spostare l’avversario. Pallettare significa mettere la palla al di la della rete; spostare l’avversario significa “tirare” vicino agli angoli, lontano dall’avversario. E poi ho scritto che indico questa tattica quando l’avversario comincia a colpire in affanno. E chiaro che se ti invita a 3/4 di campo, vai a chiudere (con la volee, dopo un altro bel colpo di approccio).
    Mai e dico MAI favorirei un gioco da pallettaro.
    Tieni conto che nella mia scuola ci sono tre campi tutti rigorosamente in green set (velocissimi); tieni conto che io amo poco la terra ritenendola “per anziani” e che dopo aver visto il quarto scambio senza un iniziativa………. mi annoio!
    E’ anche per questo che anch’io, d’accordo con Max, boccio “le aperture ampie”. Sul duro spesso non puoi neanche aprire ma ti devi aiutare con la rotazione maggiore del tronco. Con l’apertura ampia sarà la pallina a colpire la racchetta e non il contrario, con il risultato che la pallina uscirà dalle corde più lenta di una lumaca e senza “forza”.

    P.S. Nel mio circolo si sta giocando un torneo amatoriale per soci adulti mai classificati. Oggi si è giocata una dei quarti. Risultato 75 46 76 per due ore e passa di gioco tra un tenente della Polizia Municipale e un ingegnere che si prendevano a colpi di “c-mon”, lingua di fuori incorporata e tante risate, per le battute che si scambiavano durante i cambi di campo.
    Il fascino del tennis!
    Eppure hanno insegnato qualcosa di importante ai ragazzi della scuola: cosa vuol dire lottare fino all’ultimo atomo di ossigeno!

    A proposito!
    Non scommettete mai con i vostri figli!
    Oggi, nell’ultima parte dell’allenamento, come spesso accade quando non ho lo sparring, ho giocato dei punti con “il piccolo Seby”. Nell’ultima palla mi sono scommesso il cappellino a cui tenevo tanto. Dopo un mio pallonetto, senza scomporsi, ha fatto un “sottogamba” colpendo il nastro.
    Dopo essermi scappato qualcosa circa “il culo” (almeno si abitua nell’eventualità gli si venga detto) ……. gli ho dovuto dare il mio bel cappellino, che ha messo tra “i suoi scalpi” (almeno lo potrò guardare!).

  657. Mauro scrive:

    Stefano il problema è stato un impressione di ipertrofia dell’io da parte tua,(della serie solo io posso conoscere e consigliare i libri giusti). Ma come detto è stata solo un impressione, Comunque vieni in Italia e non rompere gli zebedei, ma quale Florida e Florida. Un abbraccio

  658. Piero scrive:

    Quand’ero piccolo avevo imparato a giocare a ping-pong, ed un colpo che mi riusciva bene era quello della schiacciata di dritto in topspin (non so se i pongisti la chiamino così…). In quello stesso periodo di fare il dritto in topspin nel tennis, con le racchette d’allora, non c’era modo. Alla SAT ci avevano insegnato il dritto tradizionale, ed anche i ragazzini più bravi colpivano alla “Panatta”. Solo Borg sembrava in grado, allora, d’imprimere una velocità angolare alla testa della racchetta.
    Tre anni fa, parlando con un amico che praticava entrambi gli sport, gli ho detto che doveva sentirsi “avvantaggiato”… e lui mi ha risposto che no, è mi ha mimato i due movimenti del colpo: in cui il braccio è nel tennis molto aperto e nel ping-pong completamente chiuso.
    Poi, nella Primavera 2005 mi sono visto il torneo di Grado da 25.000, e lo stesso ho fatto l’anno dopo. E quindi, nell’Autunno 2006 mi sono rimesso a giocare a tennis, con fidanzata e bambino.
    La scosa estate sono andato a giocare a tennis con un amico che ha fatto tornei per moli anni 8non ad alti livelli), e che gioca alla “Enzo Lo Iacono” (non ama correre, ma è forte mentalmente). Ha colpi ovviamente impostati bene: se io e lui facessimo una partita perderei 6-1 – 6-1 , ma solo se mi entra il servizio.
    Gli ho detto “che gli avrei insegnato il dritto”. Ci siamo messi a fare dritti sulla diagonale di destra, ed io che sono mancino mi sono spostato addirittura sul corridoio. Poi ho chiuso il braccio come facevano le tenniste di Grado, soprattutto quelle che venivano dall’Est, ho tirato indietro la spalla sinistra (qui c’è la vera differenza, a mio parere, con il ping-pong), ed ho attaccato il colpo tenendo l’avanbraccio destro molto avanzato ed alto. Con il braccio che quasi faceva da bilanciere (non so se la mia descrizione è stata chiara, ma poco importa). Ed abbiamo cominciato a spararci addosso. La palla viaggiava ad una velocità impressionante. Tra l’altro colpita sempre con molto anticipo, perché lasciarla salire diventava improponibile.
    Ecco, io non sarò un maestro di tennis e non ho ancora praticato la videoanalisi nel tennis. Però umilmente guardo ed umilmente imparo. Ed i ragionamenti di dr.Max li seguo perfettamente. Peraltro chiunque conosca Agassi certe domande se le era fatte vent’anni fa. Chi ha studiato fisica, e magari ci ha fatto un paio d’esami annche all’università, conosce il concetto di “quantità di moto” (grandezza VETTORIALE che misura la capacità di un corpo di modificare il movimento di altri corpi con cui interagisce dinamicamente). Poi la biomeccanica va benissimo.

    A mio figlio sto insegnando l’anticipo sui colpi con alcuni esercizi base. Se avete suggerimenti da darmi (videoanalisi a parte) ve ne saremo grati in molti.

  659. Enzo Lo Iacono scrive:

    Vedi Piero, io penso che l’aspetto mentale sia la parte più importante del tennis. Ma un giocatore che “non ama correre” è meglio che giochi a scacchi!

    Poi, per quanto riguarda gli aspetti della fisica e della biomeccanica sono d’accordo in parte. Purtroppo (anzi per fortuna) il tennis non è giocato da due gruppi di leve nè da due macchine, nè da due corpi; è giocato da due esseri umani, pertanto con variabili infinite e imprevedibili.

    Non credo proprio che un docente universitario di fisica, solo per essere tale, possa fare il maestro di tennis!

    L’anticipo dei colpi (che viene da una preparazione basilare e preventiva) è una di quelle esercitazioni che deve effettuata con ripetizioni. Dal canto mio, quando devo “creare” un esercizio closed skill vado a vedere qual’è può essere il difetto e ne enfatizzo quello opposto. Cerco con un esempio semplice di essere più chiaro: se non gioco di anticipo vuol dire che aspetto la palla; se aspetto la palla vuol dire che aspetto la sua traiettoria discendente; allora devo fare in modo che l’atleta “cerchi” la pallina nella sua triettoria ascendente (all’altezza giusta e non prima); a quel punto il primo esercizio che gli farei fare è semplicemente il seguente: mi posiziono a fianco a lui, leggermente avanti (fuori dalla portata della sua racchetta!!) e gli lascio andare delle palline a distanza di uno o max due metri una dall’altra, che lui dovrà colpire a rimbalzo, durante la fase ascendente. L’altezza ideale per l’impatto, come la distanza, chiaramente dipendono dalla sua impugnatura.
    Detto ciò.
    Ti rammento che per colpire la palla in anticipo ci vuole una veloce ricerca degli appoggi e quindi un eccezionale gioco di gambe e tecnica degli spostamenti, quindi ti consiglierei di lavorare prima su questi, ad evitare che la ricerca della palla venga effettuata con il braccio e con equilibri circensi.
    Ora, non ricordo l’età di tuo figlio e non nè conosco le abilità tecnico-coordinative, ma io andrei per grado e senza fretta, anche perché alcuni aspetti DEVONO essere curati prima possibile, mentre per altri (anticipo della palla) c’è sempre tempo.

  660. pibla scrive:

    Così mi piace Max…..anche se purtroppo non hai fatto che confermare alcune mie sensazioni….
    Bello l’episodio del capellino di Enzo!! Eh, eh, mai sottovalutare i ragazzini….

  661. Nikolik scrive:

    Pibla, dici anche a me quali sarebbero le tue sensazioni che Max, con il suo racconto, avrebbe confermato?
    Sono curioso di sapere se sono le stesse mie sensazioni.

  662. Piero scrive:

    Grazie Enzo per i consigli.
    L’esercizio sul colpo é quello che gli sto già facendo fare, ma ovviamente il tuo parere mi rassicura. Mi sono posto esattamente lo stesso problema sul discorso degli spostamenti, visto che Mati ha sei anni appena compiuti, é alto m.1,25, ed ha nella mobilità delle gambe il suo tallone d’achille.
    Il mio back groud sportivo mi consente di lavorare, per quanto attiene a quest’ultimo aspetto, con notevole efficacia. Però é anche vero che Mati proprio “non ama correre”: ha una paura della fretta e della velocità. Anche a basket fa gli esercizi in modo preciso ma… lentamente. Io che sono nevrotico qunado lo guardo sto male… Comunque il problema é questo: per giocare con anticipo dovrebbe essere già rapido.
    Per cui il suo rovescio é esteticamente bellissimo ma colpisce la pallina sempre all’ultimo momento. Ed anche sul dritto preferisce giocare ad una mano per tentare di compensare la sua posizione… ritardataria.

    p.s. Il mio riferimento a te richiamava un tuo post… Non dubito che i tuoi allievi corrano moltissimo…

  663. atti scrive:

    Ricambio i saluti di ClaudioTn , per il raduno può andar bene il 1 marzo, poi vedete voi la data, io se posso la porto volentieri.!

    La precocità delle tenniste citate da MAX non appartiene alla cultura sportiva italiana (se un giovane calciatore è forte lo mandano in serie C …a farsi le ossa!), tranne rarissimi casi, si privilegia e si preserva , convinti che l’esplosione sportiva dipenda dalla completa maturità psico-fisica, invece all’estero si fanno meno problemi lasciando alla capacità tipica dell’uomo, di adattarsi al crescente grado di difficoltà incontrata…. Da noi invece : poverino è ancora giovane…. aspettiamo… potrebbe demotivarsi…è troppo piccolo….lasciamolo maturare con calma… etc,etc.
    Perdendo a volte molti talenti per strada, perchè poi “improvvisamente” l’Under diventa adulto e non gli si perdona + niente ( e l’esperienza ?).

    Sul comportamento durante il match, d’accordo su alcuni atteggiamenti, anche se poi crescendo il risultato finale sarà diverso …il “fumo” forse li avvantaggia ora…ma poi verranno travolti se non avranno anche “sostanza”.
    Meglio che perdano e facciano tesoro degli errori che pensare di vincere anche con qualche furbata.
    Conta di + insegnargli a gestire il prima durante e dopo della partita che “intimidire” l’avversario.
    Se poi andare in bagno serve per concentrarsi e ricaricarsi …. basta non abusarne….
    Ciao.

  664. stefano grazia scrive:

    Mauro: no, sono spesso colpevole di ipertrofia dell’io ma spero di attenuartla con l’autoironia (a proposito: la sapete qual e’ la differenza fra sarcasmo e ironia?), ma in questo caso no,non era nelle mie intenzioni: e’ che mi vergognavo a consigliarvi Fantastic Federer dopo che Trophy aveva consigliato La strada di McCarthy (ovviamente,un genere di letteratura molto piu’ alto) e quindi volevo mettere le mani avanti …

    Enzo: Con l’apertura ampia sarà la pallina a colpire la racchetta e non il contrario, con il risultato che la pallina uscirà dalle corde più lenta di una lumaca e senza “forza”.
    ECCO DOVE HO SEMPRE SBAGLIATO!!!!
    Pero’ mi ricordo un bellissimo video della Bollettieri Academy di 10 anni fa sul KILLER FOREHAND, molto divertente anche, con protagonista quello che doveva essere il nuovo Agassi e che invece e’ rimasto un incompiuto (ma per via del suo mental): the XMAN, Xavier Malisse…E li’ c’era la sensazione del LOAD TO EXPLODE, che insomma per esplodere si dovesse anche caricare…cioe’ saper giocare con apertura ridotta si, ma anche avere quel timing e quell’anticipo che ti permette di aprire in tempo e colpire lo stesso la palla on the raise… Ora in tutti i video fatto ogni volta che andavamo da Bolletta il commento era che si in effetti l’apertira era un po’ ampia MA ERA GIUSTIFICATA DALL’ETA’ E DALLA STATURA e che comunque si sarebbe dovuto ridurre…io ora ad occhio nudo guardo Nicholas mentre facciamo i cesti di BASICS al mattino con l’handfeeding (cioe’ gliele tiro,le palline, con la mano) e quando lui e’ all’altezza del servizio mi sembra abbastanza compatto…spostandosi sulla linea di fondo apre un po’ di piu’…E’ un male? Poi penso a Soderling o a Wavrinka…ma piu’ a Soderling e mi ricordo del video di Malisse e del LOAD TO EXPLODE… Ora e’ indubbio che Soderling APRE MOLTO (alla Korda?) mentre in Malisse forse il LOAD e’ piu’ dovuto alla torsione del busto, come una molla/balestra che si gira e poi si lascia andare… Qualcuno e’ riuscito a seguirmi? Comunque: si alle aperture ridotte ma dipende molto anche dal tuo timing…

    A proposito Enzo:
    Non credo proprio che un docente universitario di fisica, solo per essere tale, possa fare il maestro di tennis
    E MR HOWARD BRODY?
    Credo sia l’ideatore della Prince prima e della Head poi e di quel libro Fisica applicata al Tennis o giu’ di li’…. Illeggibile per uno come me ma suppongo precursore (20 anni fa) di tutte le teorie sulla biomeccanica applicata al tennis…

    Stimolato dalle gesta del Piccolo Seby (pero’, gia’ il colpo alla Noah?),vi racconto anch’io di stamattina quando in mezzo a una specie di bruma sono stato colpito da una visione…se la vita fosse un film (nel qual caso io sarei il mio attore preferito) avremmo avuto una sorta di ralenting con musica di Moby (tipo in Seabiscuit) … dopo i 20-30′ di prep atletica e un cesto di dritti e rovesci Nicky aveva cominciato a fare i servizi (questa e’ la sett del servizio) e io stavo raccogliendo le palline…Primo piano sul vecchio coach che raccoglie e improvvisamente si ferma, ha sentito un rumore sordo, e poi un altro,e un altro ancora quasi di seguito…il reumore della pallina che colpisce il Target…4 target posti nei 4 angoli dei due box di servizio…di solito se ne sente,di rumore,uno ogni tanto…E invece bang! , spesso,spessissimo…Il coach si gira e Nicholas colpisce 3 bersagli di seguito… Oh, non servizi cannonate, o almeno non tutti, ma bei servizi,buone seconde palle… “Cosa ti manca?” “Il birillone al centro, il piu’ difficile “,dice lui (gli altri tre erano tre zainetti (tennis suo e mio e lo zaino da scuola) e cosi’ dicendo serve…E COLPISCE IL BIRILLONE!!!
    4 CENTRI CONSECUTIVI!!!!
    E anche dopo…ha continuato a colpire i bersagli con una certa regolarita’…in 20′ li avra’ centrati 15-20 volte…
    E allora,pensavo, oggi ho avuto la dimostrazione,rara talvolta, che l’allenamento PAGA…nel tennis,o in altri sports, lo si dice spesso ma il riscontro e’ difficile: ti puoi allenare come un mulo ma magari la partita la perdi e la vince Mac Enroe (o il Professor Gaglione, il Preside dell’Italian school) che non si allena…Non e’ come in palestra che cominci a sollevare 10kg,poi 20, poi 30 e piu’ ti alleni piu’ sollevi e hai una gratificazione… Oggi abbiamo avuto la nostra gratificazione (e domani e’ un altro giorno: non ne prendera’ uno e s’incazzera’ e sbattera’ la racchetta…vabbe’, che ci vuoi fare?) ma oggi e’ uno di quei giorni in cui la malinconia (fin qui Ornella Vanoni) dell’allenamento lascia il posto alla mera soddisfazione…

  665. stefano grazia scrive:

    Domani è un altro giorno? Macchè domani, basta aspettare il pomeriggio….
    Mi giungono (da mia moglie) notizie di mio figlio impegnato in una partitella contro un bambino di un altra scuola nigeriana che si sarebbe autoproclamato di 8 ma che secondo mia moglie ne ha almeno 12…E questo mi ricorda la arrogante tendenza nigeriana a fregare sull’eta’ (vi ricordate quando vinsero i Mondiali U16 (o 18 o U20?) in Saudi Arabia 10-15 anni fa…e poi furono tutti squalificati, non ce n’era uno con l’eta’ giusta… Mi ricordo che una volta chiesi l’eta’ ad uno dei ragazzini coach e lui mi rispose: DEPENDS (DIPENDE…) E a mia richiesta di spiegazioni concluse: dipende: se gioco un torneo Junior ne ho 16 altrimenti ne ho 21… Anche in Angola non scherzano: alcuni avversari di nicholas che l’anno prima avevano 11 anni hanno continuato ad avere 11 anni per un paio di anni a seguire…
    E comunque in queste partitelle ai 4 games per set Nicholas aveva perso il primo e con il set anche la testa … Ora immaginatevi un padre al lavoro e gli giunge la notizia che 1)il figlio si sta comportando male e 2)sta pure perdendo… Cosa volete poi che gliene freghi del lavoro, delle emergenze, delle statistiche, dei problemi degli altri…???? Scherzo, ovviamente, e anzi: per fortuna che me ne posso stare in clinica e lasciare mia moglie a soffrire in diretta…
    Altre considerazioni:
    Bene, cosi’ “scende dal pero” … oddio, gli avesse dato 4/0 4/0 sarebbe stato meglio (ma mia moglie al telefono mi diceva che l’avversario era un altro Fernando,ricordate? il ragazzino angolano-muro/palletta di un anno piu’ vecchio,e giocava piuttosto bene) ma bisogna sempre saper vedere il lato positivo delle cose,no? Il problema semmai e’ che nonostante gliel’abbia ripetuto piu’ volte mia moglie non mi aiuta con la videoanalisi:non quella di max, la mia, la psicovideoanalisi: quale occasione migliore infatti per riprenderlo durante una PERDITA DI CONTROLLO e fargliela poi rivedere? Sempre nel famoso libro FANTASTIC FEDERER pare che la grande svolta sia stata la sconfitta di Federer ad Hamburg al primo trurno,non ricordo ora con chi…stretta la mano ad avversario e giudice,Roger si avvia alla sua sedia e poi procede alla sistematica rottura della sua racchetta frantumandola contro il seggiolone dell’arbitro… Fu l’ultima volta che Federer ruppe una racchetta o che si lascio’ andare ad una scena isterica e plateale…ma ci arrivo’ da solo, capi’ che era giunto al turning point…
    Ora, quante altre serate da qui a quando mio figlio compira’ 20 anni, mi dovro’ subire cosi’, con lui mogio mogio che sa di non essersi comportato bene, arrabbiato per aver magari perso (questo non lo so ancora: stanno giocando il secondo), con la discussione che poi arriva a comprendere altre cose: il comportamento da bulletto arrogante, la mancanza di focus non solo a tennis ma anche a scuola (si dimentica di tutto…), la mancanza di reazione a certi stimoli (se gli dici Dai! Muoviti che e’ tardi, invece di accelerare rallenta…)… BASTA! NON NE POSSO PIU’… ma rileggevo un post di Gio92 che raccontava di una partitella con suo figlio e bastava sostituire i nomi ed eravamo io e Nicholas tali e quali…Solo MadMax ha la figlia sempre serena,bella, fiduciosa,allegra, vogliosa…E tutti a dare contro a lui…ma date contro a me che ho creato uno spaccamaroni isterico,insicuro,insolente e poliglotta! Almeno e’ poliglotta e speriamo che gli serva a qualcosa di piu’ che a insolentire l’avversario in 4 o 5v lingue…Ma perche’ non gli ho fatto fare un bello sport di squadra? Ad ogni sconfitta la colpa sarebbe stata o dell’arbitro,o dell’allenatore o dei compagni di squadra tutti troppo tristi… E invece nel tennis non ci sono scuse e di solito vince chi ne ha piu’ voglia (di vincere), non chi gioca meglio …

  666. stefano grazia scrive:

    Seconda puntata (avevo postato durante un intervallo del BLOCCO DEL BLOG da parte del Computer della Clinica ma non era passato):

    allora ero già in auto e vedo che ho 4 missed call…chiamo,risponde mio figlio che mi dice con voce mogia che ha perso…io fedele ai dieci comandamenti di Andrew/Pennac dico che non è importante e chiedo come si è comportato…non benissimo,mi risponde e io: ecco,quello è invece grave…Comunque Nicky dai,non è successo nulla,ne parliamo dopo ma una cosa: non è che ogni volta che vinci o perdi mi devi subito chiamare, non è importante, non sono tornei importanti, devi imparare ad avere l’abitudine a giocare,vincere,perdere, ogni giorno e l’importante è che tu ti diverta,non che tu mi faccia felice o ti senta in colpa se hai perso…vabbè,ne parliamo dopo…
    mia moglie mi dice poi: no,quello che mi ha fatto infuriare era che era sul campo e sbatteva la racchetta,insultava l’avversario perchè osava vincere, si domandava perchè…erano arrivati diversi professori aguardarlo e dopo un po’ si sono spostati a seguire un altro match imbarazzati dal suo comportamento…poi è arrivata la prof di spagnolo che si è presentata e con la faccia tesa e quasi sconvolta gli ha detto: Nicholas, tu sei molto dotato, you’re very gifted ,ma qui tu rappresenti la scuola AISL, rappresenti noi professori,rappresenti tua madre che è qui a vederti,rappresenti tuo padre che non c’è ma lo vediamo ogni mattina, rappresenti TE STESSO…se ti comporti così noi non ti possiamo più permettere di rappresentare la scuola—(e poi ha addolcito la pillola continuando a dirgli che era bravo etc etc)
    Ma quello che disturbava era che Nicholas era inconsolabile: nei due sensi letterali…inconsolabile in quanto NON giustificabile, inconsolabile perchè anche lui era inconsolabile in senso ancestrale: ma perchè con tutto quello che faccio,mi alleno,etc etc non vinco? Mi merito io di vincere per tutto quello che ci metto…
    E allora giù a spiegargli che NON SI VINCE PER DIRITTO DIVINO, perchè quello è proprio uno dei suoi problemi antichi: io sono molto talentuoso e mi alleno molto e quindi devo vincere, mi spetta … Capire insomma che allenarsi serve come strumento a porsi nella condizione migliore per vincere ma la vittoria bisogna guadagnarsela,sudarsela…e SOPRATTUTTO CHE QUELLO E’ IL DIVERTIMENTO (vedi Connors che richiesto di quale fosse la situazione migliore in cui lui avrebbe voluto trovarsi rispose: finale US OPEN, 6/6 nel quinto set…tie break…)
    Questo porta all’altro discorso comportamentale (perchè insultare il tuo avversario? Perchè cerca di vincere? Perchè vuole batterti? E’ lastessa cosa che stai cercando di fare tu) e PSICOLOGICO (se vuoi vincere NON DEVI AVER PAURA DI PERDERE e quindi continua a guiocare libero
    Sulla rabbia: il fascino e il potere del LATO OSCURODELLA FORZA…chi danza sull’orlo dell’abisso finisce poi per caderci dentro… Cercare di capire che se la rabbia non è incanalata in senso positivo non ti fa vincere, , perdere il controllo,non ragionare, imbarazzare te stesso e gli altri… ti fa solo stare male, ti fa soffrire
    E SE SOFFRI TROPPO, SE STAI COSI’ MALE che perdi di vista il puro piacere di COMPETERE,allora non ne vale la pena…l’importante non è vincere, non è perdere e NON E’ NEMMENO PARTECIPARE: l’importante è COMPETERE, L’IMPORTANTE E’ AVER BEN COMBATTUTO …
    Bene,tutte queste cose gliele dirò fra poco…ora stiamo decantando la situazione, il blog serve anche a questo…
    Ah, e la prof di Spagnolo ovviamente aveva ragione su tuttalalinea e ha fatto benissimo a fare il discorso che ha fatto (mia moglie glielo ha detto aggiungendo solo: non creda che non glielo ripetiamo sempre anche noi,che non venga punito, che non ci si arrovelli anche noi nel tentativo di etc etc etc…Io per esempio ho sollecitato ulteriormente le lezioni di YOGA…

    E il bimbo non aveva 8 anni, ne aveva 12…Sentite un po’ questa per capire perchè a un certo punto i nigeriani,i miei amati nigeriani, fan ribollire il sangue (il bello è che TU ti devi incazzare, li devi controbattere a muso duro, e se lo fai ti rispettano di più… )Sentite: mia moglie chiama il Coach dell’altra scuola, il coach quindi del bimbo e gli chiede quanti anni ha e lui aggressivo: EIGHT! (8)…Mia moglie lo guarda con disdegno e gli dice: C’MON…(anche il Prof di ginnastica della Scuola di Nicholas,nigeriano anche lui, se ne va disgustato dicendo che non poteva avere 8 anni…)…mia moglie gli fa la paternale, citando il depends, il fatto che i nigeriani si facciano sputtanare da tutto il mondo…sei un cheater,un imbroglione, e in più, se davvero a 8 anni giocasse così, sei un incapace perchè avrebbe già un contratto con l’IMG, con Rick Macci, con chiunque… Il Coach,ora sulla difensiva: ma io lo alleno solo,chiedi a lui…
    Ma cosa vuoi che chieda a lui,ribatte mia moglie, ovvio che dica quello che voi gli dite di dire,imbroglioni che non siete altro…Il Bimbo intanto è tutto mogio…uno dei suoi amici dice che ha 10 anni…Il Bimbo ammette di averne 11…Chiedono a Nicholas quanti ne ha…11 compiuti due sett fa…ALLA FINE SALTA FUORI CHE IL BIMBO NE COMPIE 12 QUEST’ANNO, ed è dunque del 96…
    Come volevasi dimostrare…
    Ah, non ne abbiamo ancora discusso,con Nicky: ci siam guardati una puntata di 24, season 6 (dal DVD) e poi a letto …

  667. pibla scrive:

    ….come dice un amico mio che lavora lontano dall’Italia, il tennis è “just me and you baby, just you and me”…..tranqui Stefano, la prossima volta ti stupirà in positivo!!

    Ciao Nikolik, le sensazioni che Max nel suo sopralluogo a Capriolo mi ha confermato sono alcune idee che mi ero fatto su alcune delle nostre giovani e cioè che la Besser è in piena fase involutiva e che sia lei, sia la Remondina passano da un guaio fisico all’altro, in quanto a Corinna, oltre al fatto che il tennis indoor al momento non le si addice particolarmente, ma questo non è Max che lo dice, bensì i risultati, per il resto devo dire che, rispetto alle mie iniziali aspettative di qualche anno fa, ci sta mettendo tanto per venire fuori, più di quello che mi aspettavo, ma non per questo dispero, anzi, credo che le sue potenzialità siano ancora intatte.
    Per il resto credo che la frase di Max su chi è messo bene fisicamente e meno tecnicamente fosse proprio indirizzata a Corinna, ma io quello non lo posso sapere perché ancora non l’ho vista, però varie persone che conosco mi hanno detto che fisicamente è forte ma non erano rimaste entusiaste del suo gioco, però questi sono pareri di ormai un paio di anni fa.
    E le tue di sensazioni Nikolik, quali sono??? al di là del tifo naturalmente, perché tu lo sai che anch’io tifo come e più di te per le nostre quindi non è il parere del tifoso che mi interessa, ma quello, come direbbe Clerici, del “guardone di tennis”, che poi è la stessa cosa che ho chiesto a Max quando ho saputo che le andava a vedere dal vivo.
    p.s. il programma “indiano” di Corinna non mi spiace per niente, a differenza di questa mandata di 25.000 indoor che infatti non hanno portato molti punti, ma come invece tu mi hai fatto notare hanno portato maggior esperienza in condizioni di gioco che non la entusiasmano.
    Ciao

  668. francesco scrive:

    stefano,dagli episodi che che ,come sempre mirabilmente,ci racconti si evince che nicholas il “fire inside” lo ha .. eccome se non lo ha ..che poi è il requisto indispensabile per l’attività agonistica; come si debba poi incanalare la “rabbia” agonistica nella giusta direzione è ,secondo me, una delle più difficili sfide nella formazione di un giocatore

  669. Mauro scrive:

    Stefano, non ci avevo pensato, quasi quasi dirò che mia figlia è del 2000 e non del 98 tanto le donne un pò di anni prima o poi se li levano(he he he).
    Qui in Italia invece si mente su altre 2 cose:

    1) A quanti anni ha iniziato a giocare il bambino?

    2) Quante ore di allenamento fa alla settimana?

    Alla prima domanda la risposta è variabile a seconda di chi abbiamo di fronte e varia da, tentava di smesciare verso il ginecologo al momento del parto, a, ha iniziato da qualche giorno.

    Alla seconda domanda invece si risponde quasi sempre col minimo sindacale (gli orari della sat) ed invece si allena 20 ore e più.
    E si, anche noi qualche mancata verità (diceva Mannoia) la diciamo.

  670. Enzo Lo Iacono scrive:

    Stefano!
    Tranquillo. Ti ricordi cosa ho scritto sulla rabbia (che poi dovrà essere incanalata)!
    Il piccolo Seby, ha più coppe di finalista che di vincitore. E questo perché (a mio parere) pur essendo talentuoso, intelligente, ecc. ecc. ……non ha mai dato segni di “incazzatura”. Figurati che il mio intento è opposto al tuo! Io vorrei che seby mostri segni di incazzatura, almeno una volta; perché, come ho già scritto, li ritengo assolutamente necessari.
    Nei tornei che Seby ha vinto, la differenza tecnica con l’avversario era evidente; ma quando l’avversario è tecnicamente al suo pari, a lui manca …….l’incazzatura.
    Roberto Commentucci ha visto al Lemon una gara di Seby ( i quarti) una partita dove il gigante Moroni ha prevalso e sinceramente, chiunque avesse visto quella partita, avrebbe pensato che per Seby non c’era speranza. Eppure sei mesi prima, a Genazzano, Seby lo aveva battuta alle semi 42 42. Ma quella volta aveva il “dente avvelenato” per la sconfitta subita dallo stesso Moroni, nella finale dell’edizione precedente U/8.
    Quindi, o dente avvelenato, o ciccia!
    Questo perchè voglio dirti che il comportamento di Nicholas e la sua irruenza ……….. presto gli faranno esprimere il suo miglior tennis.
    Cosa che dubito per Seby, se non diventerà un pò più “cattivo”.
    Il fatto è che insegnare ad essere calmi è facile! (qualsiasi cosa gli dici sarà quella giusta)
    Difficile è farlo “arrabbiare” senza che diventi isterico!
    Ritieniti fortunato!!

  671. Piero scrive:

    Tutto é relativo, caro Mauro.
    A volte una parsona cerca di raccontare le cose semplicemente per come le vede e le sente e non viene creduta. Immagino si tratti della “cultura dell’invidia”…
    es. Anche i curriculum si lasciano scrivere… ci si chiede che senso abbia mentire… in Italia serve: tanto poi le balle si dimenticano. Ed uno ha comunque ottenuto il risultato di mettersi in luce. Poi se la gioca.
    Gli italiani conoscono tutti l’inglese, nei curriculi… isn’t it true? Well, I might say… Allora Mati in un anno da quando é arrivato in Italia (aged four) ha imparato l’italiano perfettamente (ora però sta dimenticando il polacco…). E mi dice che “non devo essere “frettoloso”… e m’insegna che se esistono i tornanti, andando in montagna, devono esistere gli “andanti” al ritorno. Neologizza. Ed il volante lui sostiene che è il guidante. Ed ha ragione…
    Ogni scarrafone é bello-a-mamma-suie…

    p.s. Non capisco… ci sono genitori che vogliono far giocare i loro under 10 negli under 12 (cui prodest?) e poi si lamentano se i loro pargoli perdono con dei bambini più grandi…

  672. Nikolik scrive:

    Pibla, ora non ti parlo da tifoso.
    Io ho visto giocare molte volte la Dentoni e la Besser, però diversi anni fa, quando erano bambine (sono ancora bambine, del resto).
    Poi il lavoro mi ha travolto e non posso più assistere con costanza al vero tennis giocato.
    Ho però una rete di spie, molto attendibili ed attente.
    Ebbene, tutto ciò considerato, io sono disponibile a scommettere un dito sul fatto che la Besser e la Dentoni entreranno almeno tra le prime 30 del mondo.
    E io curo tantissimo le dita dei piedi e delle mani.
    Ci divertiremo.
    La Besser è una forza della natura, la Dentoni è della mia provincia e, oltre ciò, è la tennista più intelligente, dal punto di vista tattico, che l’Italia abbia mai avuto.
    Abbi fede e non dare retta a Max.
    Queste sono le mie sensazioni.
    Per non parlare delle altre.
    Tempi rosa per il nostro tennis.

  673. pibla scrive:

    Guarda Nikolik, io gli/le italiani/e li tifo tutti senza distinzioni, quindi se Dentoni e Besser entrano nelle trenta sarò il primo ad essere stracontento e starfelice, però onestamente sulla Besser comincio a nutrire grossi dubbi (e tra parentesi, da quel poco che so, questo sarebbe anche materiale da genitori e figli) e Corinna pensavo facesse prima (anche se per Corinna ho un debole, perché una che prende baracca e burattini e va a cercarsi i punti nei challenger a Telavi e via dicendo ha tutta la mia ammirazione), però ovviamente nullla di compromesso, e sopratutto chiedo sempre notizie in giro a chi le ha viste dal vivo perché, non avendole mai viste giocare, è chiaro che non oso esprimere giudizi e che le mie sono solo sensazioni.
    Speriamo tu abbia ragione!!!

  674. Enzo Lo Iacono scrive:

    Piero:
    Far giocare gli under 10 con gli under 12 significa non dover fare migliaia di chilometri per poter far fare una partita decente al proprio figlio.
    Per una giusta crescita tennistica, nei tornei che svolge un ragazzo dovrebbe uscire intorno alle semi. Se esca troppo presto vuol dire che il livello è troppo alto, se vince i tornei, chiaramente il livello è troppo basso e lui “si allenerà poco”.
    CHi sceglie i tornei a questa età per poterli vincere, vuol dire che non ha capito nulla (tranne quando psicologicamente serve).
    Faccio un esempio:
    Seby, lo scorso anno ha giocato 5 tornei regionali under 10: tre finali e due vittorie. Che senso avrebbe quest’anno rigiocare gli stessi tornei e, per giunta, con i 97 che mancheranno?
    Probabilmente avrebbe ottime possibilità di vincerli tutti. Ma utilità per il suo allenamento, vicina allo 0.
    Ecco allora, che poter giocare i tornei under 12 lo potrà impegnare in maniera più adeguata. I risultati poco contano. Contano gli obiettivi.
    Qualche torneo under 10 l’ho inserito nel calendario, ma si tratta di attività più impegnative dei regionali (Genazzano, Bari, Lemon, Nike, Topolino, ecc.)
    Che senso avrebbe rigiocare quest’anno

  675. max scrive:

    nikolik tu vedi troppi film….. però è giusto crederci, soprattutto visti i risultati degli ultimi 30 anni.. purtroppo entrambe (per ora) curano poco la preparazione fisica (e già questo basta per poter affermare che faranno molta fatica) e soprattutto una delle due (o meglio chi l’allena) della video analisi non ne ha sentito neanche parlare…..dico di pù: negli ultimi anni qualche italiana nei top 20 ci è arrivata, nell’immediato futuro tenderei ad escuderlo (ovviamente knapp a parte…) e se questo potrà succedere sarà tra una decina d’anni quando le nuove leve saranno cresciute con le medesime (almeno si spera) tecniche e possibilità delle straniere….
    ma per arrivare a queste conclusioni basterebbe sapere che l’attuale nr 20 del ranking wta è la radzwanska (ed è fuori la mauresmo..), per poi provare ad immaginare quale delle ns under 20 potrebbe batterla!!!!!

  676. claudiotn scrive:

    per Andrew Atti Max e tutti gli altri, se hanno voglia e tempo

    ho fissato i campi e chiesto al nostro maestro di organizzare la giornata per il microraduno di sabato 1 marzo. Sarà un’occasione per far giocare i bambini, non solo a tennis, e farli conoscere l’un l’altro.
    Fatemi sapere chi viene, noi siamo a 10 km da Trento. Se non volete scrivere sul blog, scrivete a info@ctpergine.it.

  677. andrew scrive:

    x claudioTN:

    sono disponibile per sabato 1 marzo…Fai un appello al blog per radunare altre adesioni

    …intanto preparo il mio volkswagen…

  678. max scrive:

    e la nr 30 è na li…

  679. Mauro scrive:

    Fabrizio, ho terminato di leggere il libro, un vero pugno nello stomaco. Ma noi saremo i buoni?

  680. Richie Tenenbaum scrive:

    very good job, just remember to keep the fun alive or your kids will sitt in the grass with their shoes and socks off

  681. claudiotn scrive:

    Ogni tanto credo che sia necessario che qualcuno ricordi l’importanza del fattore divertimento, altrimenti si rischia che i figli facciano la fine di Ritchie Tenenbaum.

    http://it.youtube.com/watch?v=obycGT3Wg-U

    “72 unforced errors….” Grande film…

  682. stefano grazia scrive:

    mah,grande film The Royal Tenenbaum?…l’ho visto anni fa e non nascondo che pur apprezzando l’originalità e una certa genialità d’autore,Wes Anderson, non mi è piaciuto…così come non mi era piaciuto il suo precedente film,Rushmore (e nemmeno quelli del suo quasi omonimo Paul Thomas Anderson_Magnolia e Boogie Nights …)Make no mistake: mi piacciono gli indies (e di cinema forse ne capisco più che di tennis) ma ho trovato troppo compiacimento (guardate quanto sono intelligente…) o forse,semplicemente,non è il mio genere di film (e comunque a me piacciono tutti i generi tranne quelli dei fratelli vanzina). Ma se vogliamo trovare un film paradigmatico alla nostra condizione di Tennis Parents allora vi suggerirei piuttosto Searching for Bobby Fischer (in cerca di Bobby Fischer), un bellissimo film di cui ho già citato mesi fa uno scambio di battute fra il padre del bimbo genio scacchistico e la maestra preoccupata che questo gioco,gli scacchi,gli prendesse troppo tempo, lo distraesse dai giochetti con gli amici (avete provato il pinnacolo?),gli procurasse troppa pressione … Sostituite gli scacchi con il tennis ed è la nostra storia… Ma è un gran film, di Steven Zaillan(grande sceneggiatore: Schindler List e American Gangster fra le sue opere) con joe Mantegna,Ben Kingsley e anche Lawrence Fishbourne,quello di Matrix. Tra l’altro è una storia vera, quella raccontata dal padre del proprio figlio che era considerato il nuovo Bobby Fischer…
    La storia si ferma al bambino: il lato un po’ amaro è che poi vinse diversi campionati nazionali e poi improvvisamente, a pochi punti dal divenire Grande Maestro Internazionale, abbandonò tutto ed ora è campione mondiale di non so quale arte marziale,ha scritto libri,etc…A scacchi credo non giochi più da qualche anno … Ma il film è bellissimo.Il DVD c’è anche in italiano,dovreste riuscire a trovarlo in un rental ma per chi mastica l’inglese è meglio la versione originale,magari aiutati dai sottotitoli e almeno nell’occasione della filippica del padre a scuola … E’ una situazione a cui siamo andati vicino un paio di volte il scondo anno a Luanda e curiosamente si è ripetuta qui venerd scorso quando mia moglie è stata approcciata da uno zelante professore di PE (Educazione Fisica) che aveva assistito alla scenata isterica di Nicholas nel match col presunto bimbo di 8 anni rivelatosi poi di 12 (Nicky dice addirittura di 13, e la sa frustrazione nel no riuscire avincere, LUI!IL PREDESTINATO!!!, conun bambino che lui credeva di 8 anni può tutto sommato essere compresa…). Il Prof,nigeriano, aveva chiesto a mia moglie di sedersi un attimo e di parlare (mia moglie lo guarda e gli a: ma credi che io non sappia di che cosa vuoi parlarmi?) e devo dire che alla fine, lui che era partito per consigliare di fargli fare qualcos’altro oltre al tennis (qualcosa che gli piaccia veramente) si è poi trovato un po’ frastornato se non rinfrancato nell’udire che Nicholas fa un fracasso di altre cose … E comunque al di là del primo moto di fastidio, non pensiate che queste osservazioni dai Viandanti Che Passano Per Caso, no siano tenute nel giusto conto e in un certo senso apprezzate (così come il rimprvero fatto dalla Prof di Spagnolo: tu rappresenti la scuola etc etc etc) Sicuramente infatti sono anch’io giunto alla conclusione che in questo momento dobbiamoTOGLIERE e aumentare l’INTENSITA’ QUALITATIVA…Intendo cioè, ora che ho finalmente sistemato con una certa logica l’allenamento procurando un buon palleggiatore per fare certi drills il Lunedì, togliergli un po’ di ore e lasciarlo più libero negli altri giorni … Ma già ora fa altre cose: venerdì ha giocato a golf,e,per es sabato,ieri, ha fatto 3 ore dalle 11 alle 14 e poi è andato a un party di compleanno (e poi a cena con noi e dei vecchi amici per una magnifica MESA LIBANESE … mentre era in corso,a nostr insaputa, una sparatoria durata un’ora fra rapinatori e polizia a poche centinaia di metridalla nostra abitazione ), oggi,domenica,non siamo andati al mare perchè abbiamo dormito tutta la mattina, ma adesso, dopo aver fatto un po’ di compiti,faremo un tuffo in piscina e poi andremo a farci 9 buche a golf in pieno relax (pare che venerdì Nicky abbia giocato da dio e si sia fatto venire dei dubbi….) Voglio insomma vedere se magari ora che siamo costretti a fare quell’oretta alla Rocky Balboa tutte le mattine non si possa ridurre l’orario in cambio di una maggiore intensità alla Connors … In attesa che all’orizzonte appaia qualche motivazione in forma di torneo.

  683. daniele riva scrive:

    Buongiorno a tutti..
    Come ben sapete, non posso fare troppi commenti sui vostri recenti post ti in quanto mio figlio ancora non fa agonismo.
    Mi permetto oggi solo un piccolo sfogo, in quanto ormai sono arrivato alla convinzione che all’agonismo, di questo passo, non ci arriverà mai! !
    Nei mesi scorsi ho letto tante disquisizioni sui metodi più apprezzabili di insegnamento e allenamento e ora devo ammettere che forse ha un pò di ragione chi dice che le due lezioncine settimanali collettive col maestro del Circolo…sono soldi buttati ! ! !
    All’inizio ho nutrito tante buone speranze e tanta fiducia nel maestro, ora giunti a metà del corso, molto meno.
    La cosidetta “ora” di tennis diventa sempre più magrolina, più vicina ai 50 minuti che all’ora canonica, i bambini sono troppi, e troppo diversi di livello uno dall’altro.
    O sono troppo grandi e tirano bombe imprendibili, o troppo scarsi e non c’è verso di imbastire il benchè minimo scambio.
    La scorsa settimana, già combattendo con una tallonite piuttosto fastidiosa, si è pure procurato un bel malanno all’articolazione della spalla.
    Semplicemente perchè nei dieci minuti di riscaldamento iniziali, è stato abbinato ad un ragazzino alle primissime armi, il quale non faceva che tirare pallonetti altissimi e Riki per abbozzare un minimo di palleggio era continuamente costretto a giocare colpi dsall’alto al basso assolutamente innaturali.
    Dico anche, per la verità, che mi sono fatto molto influenzare da quella sua coetanea di cui abbiamo discusso settimane fa il filmato di videoanalisi, e vederla giocare i colpi in maniera così fluida, mi ha illuso un pò, pensando che con due ore a settimana ci si potesse almeno avvicinare a quel livello.
    Invece credo che, ad oggi, i progressi siano davvero molto limitati.
    Non mi sento ancora di sposare la teoria che alcuni maestri sono più attenti al numero di allievi piuttosto che alla qualità, ho stima e rispetto dell’attuale maestro, ma capisco anche che così non va ! !
    Mi è anche stato detto che fare lezioni singole, oltre che nettamente più costoso è controproducente perchè il ragazzo si annoierebbe.
    Però, accidenti, anche quello che sta facendo adesso non è certo il Top ! !
    non fa nemmeno a tempo a scaldare il braccio e trovare la posizione corretta che già deve scendere per lasciare il turno agli altri.
    Sono davvero deluso e non so nemmeno che strada prendere.
    Ormai il corso fino a Maggio è pagato e io non me la sento di muovere critiche al maestro che può sempre dire che il metodo è quello.
    Speriamo che nelle prossime settimane qualcosa cambi.

  684. andrew scrive:

    …coraggio Daniele…a breve pubblicherò il metodo Vaffantennis e allora sarà possibile allenare gratuitamente il proprio figlio consentendogli di saltare i primi anni di SAT-Pascolo e potrà approcciarsi al tennis in maniera “insana”…

  685. stefano grazia scrive:

    daniele,sai cosa ti fa onore? aver avuto l’umiltà di scrivere questo post in cui,dopo esserti schierato contr certe presunte esasperazioni fai marcia indietro,con molta onestà e senso autocritico … potevi startene zitto zitto e nessuno avrebbe mai saputo nulla, invce hai pensato bene di riscriverci e correggere le tue prime impressioni… purtroppo e ahimè, noi magari ogni tanto esageriamo ma il metodo SAT o comunque del Maestro Pierino di Nikolic è ottimo per far da baby sitter, per creare buoni tennisti della domenica e futuri pensionati frequentatori di circoli di tennis e magari,nel caso di Pierino, anche ottime persone ma per creare tennisti veri, agonisti e fose professionisti no,non va bene …. welcome to the club (o welcome to the jungle?)

  686. Nikolik scrive:

    Protesto, Stefano, protesto.
    Il metodo del Maestro Pierino, caro mio, ha creato tutti i giocatori professionisti che abbiamo avuto. Quei pochi che abbiamo avuto.
    La verità, ripeto ancora una volta, è che ora si è cambiata la prospettiva: prima si iniziava alla SAT, come tutti. I più bravi, quelli di talento, che comunque venivano fuori, perché chi ha talento si vede sempre, emerge sempre dalla massa (a parità di ore di allenamento con gli altri chi aveva talento emergeva), iniziavano programmi personalizzati (che c’erano anche allora, badate bene).
    Tutti gli altri continuavano a fare i bambini e a mangiare la mortadella, felici, come me.
    Ora la prospettiva è cambiata: ci si è accorti che il tennis, più di ogni altro sport, premia non il talento, ma l’applicazione, l’allenamento.
    E, allora, nessuno pensa più al talento specifico per questo sport: fin dalla più tenera età, giù con ore e ore di allenamento, a fare la vita del professionista. Quando, chiaramente, è impossibile, a quella età, capire se il bambino ha un talento specifico per il tennis o per un altro sport.
    Ma questo non interessa più a nessuno: l’importante è accumulare ore di allenamento, poi la preparazione atletica, poi la videoanalisi, poi farlo saltellare su una gamba sola e con due racchette in mano, ecc. ecc.
    Esperimenti che trovo molto interessanti, del resto, nel mio cinismo di non-genitore: verificare se, solo con l’allenamento ossessivo e professionale fin dalla più tenera età, un soggetto, a cui in linea di massima non gliene frega assolutamente nulla del tennis e che non ha alcun talento specifico per il tennis, può communque entrare tra i primi del mondo.
    Chi lo sa, si vedrà.
    Però non te la prendere con il metodo-SAT o il metodo-Pierino: era frutto della mentalità del tempo, secondo la quale dovevano allenarsi di più solo coloro che, ragionevolmente, avevano possibilità di sfondare e che avevano più talento. Non tutti, come adesso, senza alcuna distinzione e senza alcuna verifica sulle reali possibilità tennistiche dell’infante.
    Ed è questa, una mentalità che, forse giustamente, hanno ancora molti maestri: gioca di più solo chi ha possibilità; chi non ha talento, si diverta.
    Del resto, che le cose stiano così, è dimostrato dalla lettura di questo blog.
    Nessuno di voi genitori ha mai scritto, qua, o si è mai domandato: ma mio figlio è portato per il tennis? Mio figlio ha talento?
    Tutti a chiedere di metodi di allenamento, videoanalisi, coach, allenatori, maestri, quale sia l’academy migliore, se Bollettieri è giusto o no o sbagliato o no, eccetera.
    Mai nessuno che dica: ma mio figlio ha talento? Come faccio a capirlo?
    Appunto: perché a nessuno frega nulla, ormai.
    Esperimento interessante, ripeto, che forse mi farà capire dove sta andando lo sport che seguo da 32 anni. E mi farà capire se la vostra teoria, vale a dire che, con l’allenamento ed il sacrificio, chiunque possa sfondare, sarà esatta o no.
    Tanto, io di figli non ne ho.

  687. stefano grazia scrive:

    Allora, io l’ho sempre detto: mio figlio è molto talentuoso…prima di tutto per lo sport,lo dicono proprio tutti,lo hanno detto sempre tutti, poi anche per il tennis e per il golf. Per il tennis lo disse Bollettieri Himself quando Nicky aveva 7 anni (vabbè,lo dirà a tutti, me lo son ripetuto anch’io) e lo hanno detto in tanti,più o meno tutti quelli,fra i coaches, con cui ha avuto a che fare. Ma il talento non è tutto,purtroppo: mental e fisico e poi TESTA sono molto ma MOLTO più importanti del talento puro. Almeno al giorno d’oggi.
    Era meglio prima? MA CERTO,Nikolic, che era meglio prima…pensa che prima Nicholas avrebbe potuto giocare due volte a sett a tennis giù al circolo e poi negli altri giorni giocare a calcio,rugby,sciare,nuotare e anche guardare la Tivù dei Ragazzi (che cominciava alle 17 mi sembra per 45′…) o d’estate non toccare la racchetta per due mesi mentre andava in vacanza coi genitori a Pago Pago e ancora poteva sperare a 14 anni di poter diventare,così facendo, un buon giocatore di tennis a livello nazionale e chissà anche mondiale. Ora non più. Peccato però.

  688. max scrive:

    certo nikolik che il metodo sat era frutto della mentalità del tempo, ma è proprio per questo motivo che noi siamo gli ultimi, perchè per molti quello è ancora il metodo giusto da attuare oggi…. in più poi, oltre a non aver mai capito il cambiamento che era in atto nel mondo, noi italiani abbiamo fatto un’ulteriore diabolica selezione e cioè non solo allenavamo al meglio (si fa per dire…) i più bravi di quel momento (che magari lo erano solo perchè più grossi più pronti etc), ma abbiamo anche costruito un “sistema” per cui a tennis potevano e possono giocarci solo pochi e fortunati benestanti. e vista l’importanza al giorno d’oggi del fattore “fame” il ns sistema pochi ma scarsi ha avuto il risultato più ovvio: IL NULLA!!! guardacaso quando si è allenato un po’ di più il figlio di un custode ne è uscito il nr 4 del mondo..

  689. francesco scrive:

    Nikolic più che di talento io parlerei di “predisposizione” sulla quale poi molti di noi hanno cominciato a costruire un percorso fatto di ricerca di qualità- quantità negli allenamenti.Nel mio caso ad esempio l’avventura è cominciata quando un maestro Rumeno,secondo me eccezionale, di grandissima esperienza (basti solo dire che ha giocato con gente del calibro di Nastase e Tiriac disputando macth di coppa davis per il suo paese) mi convinse a fare provare il tennis alla mia piccola allora di 5 anni e vincendo le mie perplessità mi comunicò che notava in lei delle doti di reattività e di velocità non comuni . Da lì è iniziata attraverso vari step una attività sempre più intensa che ha portato risultati e aperto prospettive interessanti.Poi, come avrai notato in questo blog ,ciascuno di noi segue delle strade differenti, ci confrontiamo e magari ci scontriamo pure, ma sempre animati da una passione forte e siamo convinti che sicuramente stiamo facendo qualcosa di positivo per i nostri figli. Chiudo dicendo che citandoti: ” un soggetto, a cui in linea di massima non gliene frega assolutamente nulla del tennis” viene escluso per selezione naturale visto che in questo sport nessuno ti regala nulla ed i risultati sono il frutto di un impegno duro e costante e quindi di fronte a -12 ore di tennis settimanali + atletica +nuoto come ad esempio facciamo noi il soggetto in questione sparisce.

  690. gomma scrive:

    Buongiorno a tutti!!! Vi seguo da qualche tempo e questo è solo il mio secondo post sul blog.Il primo era un pò off-topic.Chiedevo in pratica uno scambio di opinioni sul “materiale” indispensabile per farsi un minimo di cultura sul mondo dello sport in generale e su quello del tennis nello specifico. Scrissi che un libro davvero indispensabile per capire come funziona l’apprendimento era “apprendimento motorio e prestazione”. Un testo su cui ho ritrovato alcune cose che avevano tentato invano di insegnarci alla SNM riguardanti il “programma motorio”. Nessuna risposta, nessuno scambio d’informazione.Forse era un argomento indirizzato a poche persone.Però questo mi ha fatto un pò riflettere.Il motivo??Ma il motivo è che molto spesso ci si scontra con genitori e non solo che parlano, commentano etc senza aver mai avuto voglia di leggere, studiare, informarsi.In pratica non c’è nessuna passione dietro.Sono meteore in questo mondo, molto spesso dannose.
    Ho detto questo per riallacciarmi agli ultimi post scritti.
    Lavorare di qualità è possibile, soprattutto fino ai 12-13 anni.Molto spesso però ci si scontra con bimbi demotivati, con poca passione, forse come diceva qualcuno di voi pù spinto dal genitore che da una vera passione.
    E puoi chiederlo mille volte anche quando il linguaggio del corpo è evidente ed i bimbi ti risponderanno sempre che a loro il tennis piace davvero.Non credo.Poi ci sono quelli che ci nascono.Possono giocare per ore e vedi gioia nei loro occhi.
    Cosa voglio dire.Che tutti impostando un lavoro di un certo tipo da subito possono migliorare anche parecchio.
    Però solo quelli mossi da un fuoco interno andranno oltre i loro limiti.

  691. Piero-ai-MODERATORI scrive:

    Ho già avuto modo di congratularmi con chi opera quale referente di questo blog, constatato che in esso si possono ritrovare moltissimi elementi preziosi inerenti l’oggetto del forum. Molti post sono giustamente estemporanei, considerate le diverse tematiche che spesso viaggiano in parallelo, e per capire il loro senso in modo compiuto si deve andare a ritroso. Ma questo è normale.
    Suggerirei ai coordinatori di cui sopra di raccomandare ai partecipanti (nelle loro analisi – o domande / risposte), qualora impegnati in un dibattito ristretto, d’inserire il riferimento personale, come peraltro già molti fanno.

    Enzo Lo Iacono: Io credo che un genitore debba decidere se ritiene o meno che il bambino “si debba metta precocemente in gioco”: ci sono ovviamente i pro ed i contro. La storia ci dice che si sono dimostrati vincenti anche tennisti che hanno cominciato a giocare i tornei con l’adolescenza. Se erano dei “talenti”, evidentemente le loro capacita derivavano da una sommatoria d’esperienze tali da rendere il tennis cosa “ovvia”. Nello sport, e non solo, la contaminazione degli stimoli genera intelligenza, motivazioni, competitività. E quindi talento.
    Ma qualcuno, in questo forum, ha detto che i tennisti italiani non riescono ad emergere perché sono “viziati”. Ed io condivido. Quindi… SE il bambino di 10 anni DEVE giocare con i dodicenni, e perdere, e non ha la testa per darsi ragione delle sconfitte… forse il tennis non fa per lui.

    Stefano Grazia: Probabilmente il talento del proprio figlio lo riconosce solo un padre (o una madre) intelligente. Le altre conferme sono… zuccherini. A mio parere tali qualità non sono un mero patrimonio genetico ma una sommatoria di buone carte in mano. Per cui se qualcuno non mi dovesse rassicurare, dicendomi che Mati è il bambino più promettente tra tutti, personalmente me ne fregherei. Ciò che lo rende già un “talento” è il modo in cui affronta le sue enormi paure. E’ la sua ostinazione nel tentare, sempre, di tirare ogni singola situazione dalla sua parte. O la sua capacità di fare ciò che gli suggerisco, non senza proteste, per ottenere IL RISULTATO… Di vedere questo risultato. Di compiacersene.
    Non so se potrà fare il saltatore in alto, o il nuotatore: in quel campo le famose leggi della biomeccanica ci costringono semplicemente a prendere il metro e la bilancia in mano. Ma nel tennis, ed in molte altre discipline “di guerra”, il talento, a mio parere, é “capire una pallina”.

  692. Mauro scrive:

    Daniele, apprezzo anch’io il tuo sfogo e la tua analisi. Devo dirti però che l’integrazione con sedute private mi sembra l’unica via praticabile ora. E’ vero che talune volte potrebbe annoiarsi, ma a questo punto il tuo aiuto motivazionale potrebbe essere decisivo. Il grande Van Der Meer, consigliava in alcuni casi anche l’incentivazione per l’allenamento in premi o denaro.

  693. Mauro scrive:

    Gomma, gli argomenti che si susseguono in questo angolo di blog, sono tanti ed interessanti che spesso però alcuni sfuggono, e non vengono sviscerati come dovrebbero.
    Proporrei a tal fine che alcuni volenterosi rileggano i post e rilancino gli argomenti trascurati.
    Gomma, il libro che tu citi, puoi dire chil’ha scritto e da chi è edito? Grazie

  694. andrew-scalfaro scrive:

    No Nikolik…io non ci sto…

    praticamente il sistema tennis che tu citi è alla base del disastro tennis italiano che continua imperterrito…

    IL problema non sono i giocatori che crei bensì quanti ne distruggi: e la sistematica distruzione dei bambini “non-immediatamente-predisposti” è la tragica realtà dei nostri circoli.

    Troppo facile portare avanti coloro che già a 6-7 anni evidenziano notevoli doti in questo sport: ma il lavoro del maestro dove sta allora? Praticamente il bambino ha già fatto tutto da solo…

    Ma ripeto…tu continui a sostenere la bontà di un sistema suicida che così si regge:
    1. Bambini-ragazzi “immediatamente predisposti” avanti. Servono al club per vincere titoli a livello regionale e “reclutare” nuovi iscritti. Sono di solito intorno al 2-3% percento degli iscritti alla scuola. (Faccio il calcolo in base al mio club dove su sbandierati 200 iscritti alla scuola, solo 5-6 sono seguiti come giocatori).
    2. Bambini-ragazzi “non-immediatamente predisposti” da drenare il più possibile fino a 16-17 anni per poi farli abbandonare e lasciare spazi e campi liberi alle successive infornate. Sono il 97-98 percento. Il lavoro qui consiste nel convincere loro e i genitori che stanno giocando a tennis.

    IL macro-problema è che questo sistema fa persino schifo a se stesso e crea un ambiente di sfiducia e cinismo in ogni attore interno ed esterno al sistema.

    No…Nikolik…io non ci sto…

  695. gomma scrive:

    x mauro
    “apprendimento motorio e prestazione” shmidt e wrisberg, società stampa sportiva

  696. max scrive:

    gomma, quello di cui tu parli è ciò che fa la differenza in ogni settore della vità!!! prendiamo l’esempio del calcio: i bambini ci giocano tutti, nell’intervallo a scuola, nell’ora di ginnastica e poi in cortile all’oratorio etc etc. quando però fanno parte di una squadra giovanile e devono fare gli allenamenti durante la settimana (prep fisica inclusa), a volte non vanno, oppure dopo un po’ hanno male alla testa alle gambe etc etc , per poi come d’incanto riprendersi al momento della partitella. questo significa che non è una questione del tipo di sport imposto o meno dai genitori ma è solo una questione di educazione generale e di educazione al lavoro nello specifico. per rendersene conto non c’è bisogno di essere gli unici depositari della verità come molti mi rimproverano. io ad esempio vedo mia figlia comportarsi allo stesso modo sia a scuola che a tennis, quando si veste o quando fa qualsiasi altra cosa. a scuola ad esempio le maestre per il ritiro della pagella mi hanno detto che potevo benissimo non andare, in acccademia mi dicono che non hanno mai visto nessuno allenarsi con la stessa voglia ed è sempre così qualunque cosa faccia. garantendovi che non è una bambina prodigio significa che siamo noi a mettere o meno i ns figli nelle condizioni di poter emergere ed il problema non è se un domani diventeranno dei famosi avvocati o dei forti tennisti l’importante è che abbiano un approccio serio verso ogni cosa che fanno. è questa abitudine che li porterà ad avere il fuoco dentro, è l’essere consapevoli del sacrificio fatto che li porterà a non accettare la sconfitta e a buttare il cuore oltre l’ostacolo… e chiunque oltre a questo tipo di approccio avrà il know how migliore è destinato a sfondare qualsiasi sia il settore…
    ora faccio qualche esempio che dovrebbe rendere l’idea: come ormai molti sanno mia figlia prima giocava al circolo vicino a casa dopodichè l’ho portata in accademia. al circolo, i bambini della sat fanno prep fisica una volta la settimana mentre quelli dell’agonistica tre ed all’inizio della stagione tennistica (ottobre) in palestra non ci stavano tutti talmente era alto il nr dei presenti. le ultime due lezioni erano in 4 una volta e in 2 l’altra…. parto e vado in accademia: qui i ragazzi sono tutti obbligati a fare prep fisica. ma anche qui alcuni ragazzi (quasi sempre gli stessi) hanno tutti i mali del mondo, sentono il bisogno di andare in bagno tre volte in un ora e mezza ma quando si tratta di prendere la racchetta in mano tornano in grande forma!! come si vede qui non stiamo più parlando di ragazzini obbilgati dai genitori, ma di ragazzi di 17/18 anni che hanno classifica atp/wta e (secondo loro) con anche qualche ambizione che non nascondono però la loro non voglia di lavorare duramente. quest’estate mia figlia rimaneva a mangiare con il gruppo delle grandi e dopo pranzo c’era l’ora e mezza di prep fisica: secondo voi erano in molte ad arrivare puntuali?? ora le conclusione tiratele voi..

    mauro, accidenti a van der meer!!! ora mi ritrovo con un cane ed un gatto in casa….

  697. gio92 scrive:

    Per Nikolik (ma non solo);
    riepilogo il mio ragionamento da genitore “consapevole” , suffragato da conoscenti con pensiero simile ;
    l’adolescenza è una brutta bestia, quindi cosa possiamo fare affinchè i nostri figli in quella fase (ma anche in quelle successive) non siano allo sbando delle famose “cattive compagnie” piuttusto che della “playstation” o genericamente dell’inedia ?!
    facciamo sì che siano impegnati nello sport ! nel nostro caso il tennis….
    benissimo pero’ affinche un ragazzo di circa 14 anni sia impegnato nello sport deve fare agonismo e perchè abbia stimoli deve essere almeno bravino…..perchè se perde sempre è dura continuare.
    Quindi perchè sia bravino a 14 anni , purtroppo si deve cominciare ben prima , anche con un impostazione diciamo “rigorosa”…..dove pero’ attenzione il “rigoroso” dei giorni di oggi vuol dire , semplicemente , iniziare a fare capire a bambini di 8/10 anni che la vita non è solo gioco e divertimento ma anche impegno e “sacrificio”…… quando dico “sacrificio” siamo sempre su livelli che comparati alle vere situazioni di sacrificio il termine , in effetti , non è neanche quella corretto.
    Ognuno , poi , ha i suoi obiettivi, quelli di MAX sono chiari e ,senza ipocrisia , non ne fa mistero, i miei sono molto più incerti e sicuramente di minore spessore in termini di classifica , ma “certi” nel cercare di crescere due bambini “migliori” come esseri umani.
    E’ la strada giusta ? Mah ! Posso dire che inizio a vedere che,per mio figlio, il concetto “impegno” non è più solo una parola dal significato oscuro ma un qualcosa di collegato o collegabile al “risultato” , chissà che non inizi a “crescere” !

  698. Piero scrive:

    Dr. Max ha ragione… Probabilmente con sua figlia mr. Mad non é affatto Mad. Anzi forse é addirittura … Very Wise Indeed!
    Per cui la sua ricerca d’una “massa critica”, per il riconoscimento “ufficiale” d’una linea di pensiero basata sull’impegno e sulla responsabilità, tale da cooptare molti genitori in funzione d’un progetto ambizioso, mi pare proficua.
    Ora io noto che ci sono mille sfumature, ma il postulato del lavoro “duro”, sia pure “giocoso” (e i due attributi non sono in contrasto), sembra qui convincere più o meno tutti…
    C’è solo un cono d’ombra, che io chiamo “ambizione”, a complicare il sillogismo : sacrificio per chi e gratificazione per chi?
    Definiamola pure “eterogenesi degli scopi”. Noi lanciamo ai nostri figli delle idee forti, credendo di conoscere il “fine ultimo”. Che viceversa si disvela, a noi ed a loro, solo con il tempo. Interpretiamo il bene ed il male, impropriamente, e cerchiamo tra noi parents il conforto per sentirci geniali. Con il tennis. Altrove la genialità è musica, danza classica, scacchi…
    Ma qual’è allora il fine ultimo nel tennis? Ecco, qui sta la mia personale svolta… io ho scelto la BELLEZZA. Il colpo perfetto. Il completo dominio della pallina…
    E la vittoria? E la fama? E i soldi? Non saprei se sia neppure etico parlare a dei bambini di queste cose…
    Ma a volte scappa…

  699. gio92 scrive:

    Sai Piero , io vedo , ed una delle cose belle è che , grazie al tennis , imparo a conoscere molto meglio i miei figli , che anche tra bambini relativamente piccoli di 8-10-12 anni i concetti di “fama” e “vittoria” eccome sono ben chiari (per fortuna , invece , i “soldi” non interessano ancora). Il bambino che vince è famoso e guardato da tutti con una forma di rispetto quasi incredibile. Il tam tam deim risultati tra di loro è incredibile , si ricordassero storia come ricordano i risultati degli ultimi (loro) cento tornei !

  700. max scrive:

    giò sono d’accordo e credo che il fatto di raggiungere dei risultati intermedi (tipo la buona educazione, i buoni risultati a scuola il comportarsi bene sul campo etc) possa aiutarti a capire se la strada intrapresa sia quella giusta..

    piero non so se io sia saggio o meno, certamente cerco di fare il meglio per mia figlia sfruttando le mie conoscenze e soprattutto le mie esperienze. e sul discorso della fama e del denaro sono altrettanto d’accordo con te che nn sia ne etico ne bello. noi occidentali però dobbiamo combattere contro un grandissimo avversario, probabilmente molto più forte del nr 1 del mondo: la ns società! ed eccoci allora costretti a dover usare vari espedienti per cercare di raggiungere il ns obbiettivo finale, siano il cane e/o gatto in regalo dopo un buon allenamento, sia il prospettare il raggiungimento di quello che già si aveva ed ora nn si ha più o del modello di vita che giornalmente è portato ad esempio come il “migliore” da tv, mondo dello spettacolo e dello sport (barche ville e denaro). a quel punto la speranza è che con crescita, educazione, esperienza e insegnamenti vari, capiscano da soli quello che realmente è importante e quello che invece è futile (nonostante ci sia bisogno anche un po’ di questo..). e d’altronde senza scendere a compromessi si fa come don chisciotte….

  701. nipa scrive:

    Max,

    finalmente un post che ti esprime al meglio, senza traumatizzare nessuno, il tuo (mio!) punto di vista:” ….ed il problema non è se un domani diventeranno dei famosi avvocati o dei forti tennisti l’importante è che abbiano un approccio serio verso ogni cosa che fanno”… Grande…o quanto meno posso addurre un capo espiatorio….

    E vabbene così, ed ormai ti seguo a ruota…..solo che non ho l’accademia a 5 minuti e quindi resisto sulla mia posizione del piccolo circolo con un maestro che (ritengo) insegni con passione agonistica!

  702. claudiotn scrive:

    Sabato 1 marzo, ore 14 14.30, confermato il miniraduno di genitori e figli.
    Presso Circolo Tennis Pergine, 10km da Trento.

    TUTTI INVITATI (anche se i campi sono solo 3, sigh)!

    Andrew, ti ritengo confermato, ok? E Max, anche?

  703. max scrive:

    claudio io te lo posso confermare solo tra qualche gg…

  704. andrew scrive:

    …ok ClaudioTN…

    posso eventualmente portare un altro bimbo 97, oltre al figlio 98?

  705. claudiotn scrive:

    Certo Andrew, va benissimo

  706. roberta 2005 scrive:

    Amici del blog…
    Avete notizie di Tropiano?
    Si dice che stia preparando iniziative nuove per “Casa Lazio”…
    se ne parla in giro…
    Commentucci dicci qualcosa tu che hai un canale preferito…

  707. DANI scrive:

    …preferenziato…

  708. Enzo Lo Iacono scrive:

    A me viene un pò …………. complicato!

  709. stefano grazia scrive:

    In un’altra area del blog ho scritto il post seguente e penso che l’argomento potrebbe costituire spunto per alcune delle nostre discussioni:
    “…il bollettierismo…. ma a un coach cosa si richiede? che ti insegni a vincere o che ti faccia giocar bene e perdere? Il tennis e’ una gara di tuffi o pattinaggio artistico con i giudici con le palette che danno i voti a chi ha giocato meglio? Si, Ferrer, hai vinto 61 60 ma siccome non sei spettacolare facciamo passare Nargiso che gioca il serve & volley e assomiglia un po’ a Nicolas Cage,vuoi mettere?
    Il tennis non e’ un bel dritto o una bella volley, il tennis e’ mettere a disagio l’avversario…se poi metti a disagio anche lo spettatore e’ un altro discorso ma suppongo a Piatti & Co a quel punto interessi poco…”
    L’argomento trattato era se la gente guarda la Sharapova perche’ e’ bella o per via del suo tennis che a molti del blog non piace e allora qualcuno,fra cui il nostro max e il sottoscreitto,dicevano che la gente la segue perche’ vince (e questo,aggiungevo io, la differenzia dall’essere una kournikova qualsiasi)(con tutto il rispetto e senza voler essere offensivo: in un post seguente approfondivo il concetto ma qui non ci interessa). Il Bollettierismo era anche il termine dispregiativo con cui Scanzi in altra sede elogiava Lodra e il ritorno del Serve & Volley. MA A PRESCINDERE DAL BEL TENNIS, e traleasciando il fatto che potendo un coach ti debba insegnare the complete game (come lo chiama Bollettieri), un Coach cosa deve fare? Secondo me il GRANDE COACH deve capire con un certo anticipo come sara’ il gioco fra 4,5 anni e insegnarti il tipo di gioco che ti permettera’ di vincere allora …(e questo,sorry nikolic, mette fuori gioco Pierino…SCHERZO!!!) Secondo me il GRANDE COACH e’ anche quello che riesce a tirare fuori il massimo dal materiale umano/mentale che ha a disposizione … secondo me un coach che impone oggi al proprio allievo di 12-14 anni di giocare solo serve & volley e’ da fucilare sul posto (a meno di non avere il figlio illeggittimo di Michael Jordan e Martina Navratilova nell’improbabile possibilita’ che venisse avviato al tennis invece che al …golf!) Scherzi a parte, perche’ prendersela coi Bollettieri di questo mondo se anzi loro hanno proprio avuto successo: hanno identificato il modello di tennis vincente, l’hanno applicato e hanno vinto …cioe’, mi sembra un voler insistere a guardare il dito quando il dito indica la luna…
    E comunque non crediate che da Bollettieri non insegnino le volley: dopo le esagerazioni del periodo Krickstein,Arias, e poi in misura minore Agassi e Seles,il gioco insegnato da Nick e’ sempre stato quello completo …mi viene in mente Haas ma lo stesso Stepanek e’ 10 anni che si allena da Bollettieri (e tra l’altro c’e’ anche Max Mirny…ohe’,va a finire che quasi il 50% dei giocatori di serve & volley del circuito li ha tirati fuori Bollettieri!!!!)il problema e’ STRATEGICO…li’ insistono su un gioco che dovrebbe essere vincente, non ti insegnano a giocare bene,benissimo ma perdere … O no?

  710. Mauro scrive:

    Io per poter affrontare i “sacrifici” tennistici per mia figlia , ho anche bisogno di divertirmi e vedere un gioco aggressivo e vivace. Sabato scorso ha perso una semifinale facendo sempre lei il match e prendendosi poi i complimenti di tutti. Non ha vinto come ho già detto ma sono più contento così. Ho visto poi la finale dello stesso torneo ed ho visto scambi durare oltre i 50 palleggi (a vedere non è rimasto nessuno) ovvero noia mortale. se mia figlia si metesse a giocare aspettando l’errore dell’avversaria, perderebbe il suo primo tifoso nonchè attuale ed unico sponsor, io!

  711. stefano grazia scrive:

    Mauro, sto parlando del coach lungimirante che ti fa vincere DA GRANDE non del coach che ti fa vincere il torneo U12 di Canicattì … Se però tua figlia avesse ammazzato di noia la Sharapova o la Williams a Wimbledon va là che saresti stato contento anche se avesse alzato delle candele alla viva il parroco…trionfo della strategia, avrebbero titolato i giornali…Quello che volevo dire era un’altra cosa: il Coach ti deve insegnare un gioco bello o un gioco vincente? (ovvio,non per vincere da junior ma per vincere domani) Poi: ovvio che il miglior tennista è quello che ha un gioco completo e sa (e PUO’ ) cambiare strategia al bisogno… ma mica tutti sono Federer…voglio dire, a Ferrer o a Hewitt glielo potevi insegnare fin che volevi il gioco di Federer ma il risultato quale sarebbe stato? che non sarebbero arrivati dove sarebbero arrivati…ad Arantcha sanchez cosa dovevi insegnare? Il serve & volley? Ovvio che la prima cosa che deve fare un coach è valutare il materiale umano a disposizione e poi decidere cosa ti puoi permettere di fare…
    Infine,rimango dell’idea che una volta che ti è stato insegnato tutto quello che potevi imparare, lo scopo del tennis è vincere la partita (lo pensa e lo dice anche Federer) e che questo scopo di solito lo si raggiunge giocando i tuoi colpi migliori contro i colpi più deboli dell’avversario…sarà banale ma è così ed è quello che insegna Brad Gilbert…E quindi lo scopo del tennis è mettere a disagio l’avversario ed è quello che fece magistralmente, violentando le sue caratteristiche, Arthur Ashe contro Jimmy Connors nel 75…purtroppo io non l’ho vista tutta ma gli spezzoni che ho potuto osservare sono illuminanti … se Ashe avesse voluto giocare il bel tennis avrebbe perso 6/0 6/1 6/1 e invece scelse di giocare junkie tennis (ovviamente ad alto livello ma sempre junkie tennis)…
    Che è poi il tennis che gioca Santoro e che gli ha dato 5 vittorie nei primi 6 incontri contro safin …
    Devi insegnare il junkie tennis a tuo figlio/a? Certo che no ma nel tennis si gioca per vincere questo si…(poi vincere o perdere non conta, quel che importa è l’aver bencombattuto l’abbiamo ripetuto tante volte e cosa vuol dire aver ben combattuto? Aver cercato di vincere, appunto…)
    Ora, non temete,son d’accordo con voi: sotto i 14/15 aa vincere non è importante e giocare per vincere va bene se continui a giocare il tennis che ti farà vincere domani, che la partita è una verifica,etc etc etc MA QUESTO COSA C’ENTRA COL DARE ADDOSSO A COACHES CHE SCEGLIENDO DI FARLE/I GIOCARE COME HANNO FATTO HANNO COMUNQUE FATTO VINCERE I VAREI AGASSI,COURIER, SHARAPOVA,WILLIAMS, DAVIDENKO,FERRER, MONACO, ETC ETC… perchè mai avrebbero dovuto farli giocare come Stepanek? Per far piacere a Marcellus Edberg Wallace o Mauro (ovviamente li cito non per dispregio, perchè invece li stimo, ma per rafforzare il concetto)?

  712. Piero scrive:

    Il tennis é ciò che vede chi lo gioca. Nello specifico il tennis va guardato attraverso gli occhi dei nosteri figli. Che non sono delle cavie. E che hanno una personalità… I bambini vanno osservati, interpretati e corretti. Non violentati.
    Per cui ci deve sempre essere un modo per rendere vincente un’idea di tennis che sia semplicemente la loro.
    Credo.

  713. Mauro scrive:

    Comunque Stefano, a parte tutto, è molto difficile almeno tra i pro, vedere chi gioca male e vince. E’ chiaro che anche il concetto di bello o brutto è relativo, a me Santoro per esempio piace da morire. Sono pienamente d’accordo sul fatto che tutto dipenda dal tipo di allievo che si ha di fronte e lavorare sulle sue caratterisriche peculiari. Credo sia proprio questo che distingua un bravo coach da un’altro.
    Per tornare al discorso di mia figlia, è proprio quel suo tipo di gioco che mi ha ” fregato”, ovvero mi ha portato a dedicare quasi tutto il mio tempo libero al suo tennis.

  714. nipax Stefano&mauro scrive:

    Grazie Stefano mi conforti molto su questo punto!

    Infatti, quello che tu ci esponi è stato uno dei pillar che il maestro mi ha dichioarato all’inizio di quaesta attività, imponendomela quasi come un “vincolo”.
    Ti faccio un esempio: quando mia figlia iniziò le lezioni a parere di molti (e ti dico di tutti coloro che la videro giocare) il colpo milgiore di mia figlia era il rovescio a due mani poichè le era “naturale” (e ti dico che fu proprio questo moviemnto fatto a due mani sulla spiaggia che mi fece accendere la lampadina). Ma LUI (il maestro) NO! Mi disse (testuali parole): ” Nel tennis del futuro si giocherà con due diritti e quindi bisogna lavorare sul diritto”…e così è stato. Ovviamente, nonostante il potenziale mostrato ed apprezzato nei vari match, ha perso parecchi incontri anche importanti….ad esempio dopo un’eliminazione al 1° turno dove effettivamente ha sfoderato dei colpi da fondo campo di diritto ritenuti molto “belli” e “tecnici” ha perso per…incompletezza di tecnica e tattica. Ed al termine del match mi confortò dicendomi che l’obj era stato reggiunto. E vi dico ancora di più, in un incontro per allenarsi con un’altra della stessa categoria, durante la fase di riscaldamento, come avviene di solito anche in partita, si effettuano anche delle voleè..dopo che l’altra bambina le aveva effettuate, mia figlia non le ha effettuate semplicemente perchè, al momento, NON le sapeva fare!!! e così anche nei recenti match. Sapete come è finita la partita? 6-1 6-1 soltanto con gioco da fondo campo…COMUNQUE AD OGGI NON POSSO DIRE CHE E’ COMPLETA NEI COLPI. E così (il maestro) va per la sua strada convinto della sua azione allenante. Addirittura ancor prima delle voleè ha iniziato a insegnarle gli “atteggiamenti” da mantenere sul campo. Credo che inizi questa settimana con le voleè…..
    Ditemi se è la strada giusta da percorrere…

  715. Piero scrive:

    Nipa: Sai perchè l’anno scorso ho avuto la “suggestione” che Mati potesse giocare a tennis? E’ successo quando gli stavo insegnando i primi colpi, e lui che disegna con la sinistra teneva la racchetta preferibilmente con la destra. Ambidestro. Anche a basket.
    La mia teoria è esattamente quella dei due dritti, perchè é ciò che lui cerca di fare quando cambia mano per non correre… cerca il dritto anche con la destra. Nonostante il suo rovescio a due mani sia bellissimo.
    M’ero addirittura chiesto se fosse mai possibile costruire una racchetta… più lunga? Servirebbe? Ed insegnargli a cambiare mano… due dritti! E poi la battuta? Ve lo immaginate servire con etrambe le braccia? Impossibile?
    Aldilà di queste suggestioni… bisogna osservare la natura, e far scorrere l’acqua… avere fantasia, e volare alto….

  716. max scrive:

    ragazzi ok la fantasia però mi sembra che si stia andando un pochino oltre… no nipa sinceramente nn mi sembra la strada giusta ed il discorso in relazione al vincere fatto da stefano non riguarda i bambini, anzi noi diciamo esattamente il contrario e cioè che ora l’importante è insegnare loro la tecnica migliore più avanzata e completa a costo di perdere qualche partita in più e non tanto perchè un domani debbano giocare serve and volley ma perchè imparino oltre che a possedere un controllo massimo della palla anche ad avere l’istinto di andare verso la rete e non scappare dalla stessa, (regola nr 1 nel tennis di domani), per chiudere il punto (e dove a quel punto spesso basta una voleè scolastica..) e stringere il campo dopo essertelo aperto con colpi giocati d’anticipo ed alla max potenza da fondo campo..

  717. nipax Max&Piero scrive:

    Max,
    definisci “tecnica migliore” (così allargo il mio bagaglio tecnico)
    Per intenderci, pressione da fondo campo con incroci per attendere una palla comoda da aggredire e cercare di chiudure il punto con un diritto rimanendo eventualmente a rete? oppure forzare comunque il colpo per conquistare la rete e chiudere di voleè? oppure controllando la palla (diciamo comandare lo scambio) incrociando sempre e comunque da fondo campo senza cercare la rete?
    Ciò perchè probabilmente in base ad un’obj tecnico bisogna prioritarizzare l’acquisizione dei fondamentali per migliorare le tecniche da applicare al gioco..almeno ritengo!!

    Piero,
    credo che il concetto dei due diritti sia legato al movimento ed alla impugnatura della racchetta (guarda NADAL). poi, per quanto riguarda la “naturalezza” ci credi se ti dico che me l’hanno “strappata” dalla ginnastica artistica e dal basket quando con fare “naturale” riusciva a palleggiare senza avere un’ombra di tecnica? Personalmente sono convinto che mia figlia non sia naturalemnte portata per il tennis (precocismo??) ma per lo sport in generale (oggi si è quasi lussata una spalla mentre giocava a pallavolo con le sue amiche….)
    No, non credo che sia andato contro natura, anzi…..

  718. max scrive:

    no nipa quella di cui parli tu è la tattica.. quando parlo di tecnica parlo dell’esucuzione dei colpi che deve essere perfetta anche nel timing. e per raggiungere la perfezione oltre alla vituperata video analisi c’è bisogno ad esempio anche della precisione assoluta negli appoggi che permettono di arrivare nella posizione giusta rispetto alla palla, condizione senza la quale non sarà possibile colpire la palla con la massima potenza e precisione. ma per arrivare ad avere precisione negli appoggi è necessaria una preparazione fisica adeguata (vista la velocità con cui si gioca oggi) altrimenti se sei lento poco reattivo e grosso vicino alla palla non ci arrivi, quindi come avrai potuto notare il tennis oggi è una catena dove se salta un anello sei fritto!!! il consiglio che mi sento di darti è quello non saltare i vari step basilari per nessun motivo al mondo soprattutto se uno dei motivi è il vincere oggi…. e solo dopo aver acquisito tutte le nozioni di base alla perfezione potrai cominciare a parlare di incroci, comando del gioco, attacchi etc….

  719. max scrive:

    e nota bene che io ho scritto solo una di tutte le altre cose che servono…

  720. Mauro scrive:

    Piero, fai attenzione, credo sia già stato detto in questo blog, ma come dicevano alcuni a Torino, repetita juventus, fai lanciare a tuo figlio una pallina dal fondo campo verso la rete (come fosse una pietra) con la destra, poi prova con la sinistra, sicuramente con una delle 2 mani lancerà + lontano, con quella deve giocare e servire. Ciao

  721. trophy scrive:

    mauro.

    siamo i buoni…?
    domanda difficile…

    sicuramente portiamo il fuoco.

    trophy

  722. stefano grazia scrive:

    nipa, si,max ha ragione e mi sembrava di essere stato chiaro: le partite fino ai 14 aa servono come mezzo di verifica e sicuramente se le vinci facendo la palletta non servono molto…il gioco che devi avere è quello per vincere domani…il coach ti deve dare più strumenti possibili e questo lo può fare soprattutto quando sei piccolo…Però è ovvio che ti imposterà secondo certi suoi criteri…ora accusare di bollettierismo chi in fondo a creato dei vincenti mi sembrava però banale ,qualunquista,superficiale…cosa deve fare un coach? insegnarti il serve & volley per soddisfare l’esteta che è in lui (o in Marcellus Edberg Wallace)? Questo il mio punto di partenza…da qui a non insegnare affatto il gioco al volo ne passa…certo, quando si cominciòa vedere agassi entrare in campo e fare le swing volley in molti gridarono al sacrilegio e diedero del cioccolataio a Bollettieri (mi ricordo un articolo di Clerici su Repubblica in cui faceva dire,non mi ricordo più a chi, proprio queato: secondo me è un cioccolataio…E secondo me anche Clerici a quel tempo, primi anni 90, del tutto convinto non era e forse non lo è emmeno adesso… Ma Bollettieri semmai deve essere giudicato non come coach in sè e per sè ma per aver trasformato l’idea dell’allenamento,averlo organizzato, dissezionato e poi ricomposto come orario lavorativo 9-17, con pratica,teoria,mental,videoanalisi e preparazione atletica…tutto questo lui l’ha fatto prima degli altri, rubando qua e là,esagerando lì e qui, ma facendo per primo e soprattutto istituzionalizzando quello che altri,soprattutto in italia,stentano ancora a capire: che alla fine ne rimarrà uno solo! che metti insieme tutti i migliori, si scannano fra loro, e ad egregie cose l’animo accendon l’urne dei forti,o pindemonte… Il tennis era più bello e spettacolare prima? a parte che si potrebbe obiettare (i 70 scambi fra Borg e Vilas? la finale Stich e Becker?), ma lui non faceva mica il coach per far divertire il pubblico…altrimenti andate a vedere le esibizioni di Mansur Bahrani…lo spettacolo,nel tennis, spesso non è dato dal gioco dell’uno o dell’altro, ma dalla tattica, dalla capacità del guiocatore A di imbrigliare il gioco del giocatore B… Io volevo solo spezzare una lancia a favore di quei coaches che adesso vengono denigrati per aver indovinato che il gioco vincente degli ultimi 20 anni era l’aggressione da fondo…
    E comunque,l’ho scritto più volte, qualcuno ha anche ipotizzato che in un futuro non ci sarà più il rovescio ma si giocherà da ambidestri … Chi avrà il coraggio di impostare il proprio figlio senza rovescio? Non certo in un academy o in un circolo: sarà un qualche matto di genitore in una qualche landa desolata, in cina o in siberia o ad ayers rock oppure da qualche parte in zimbabwe…Probabilmente sarà una ragazza con un padre come il Dr Bartolì….Chissà, chi può dire…Io confesso d’averci pensato: quando mio figlio ha preso in mano la racchetta giocava drittoe rovescio a due mani…La cosa buffa è che giocava,lui destro, il rovescio con l’impugnatura da mancino, quindi come se fosse un dritto bimane, e il dritto invece con l’impugnatura da destro…mah, io non gliel’ho mai cambiata fino a che non siamo andati (quando aveva 7 anni) da Bollettieri…e lì alcuni gliela volevano cambiare e altri no (he knows better, diceva Luis, un coach spagnolo)…Alla fine un po’ anche contro la sua volontà, sua di Nicholas,perchè era lì all’academy e vedeva che cambiare l’impugnatura e passare al dritto a una mano e cambiare l’impugnatura nel rovescio gli faceva perdere delle partitelle, andammo da Bollettieri HIMSELF…ci fece 20′ di lezione gratis e gli cambiò l’impugnatura…avendolo detto il Grande Nick, il Piccolo Nick lo accettò e non ci ritornò mai su…il dritto è diventato il suo lethal weapon, nessun rimpianto … a volte mi balocco chiedendo: e se avessimo avuto più coraggio e l’avessimo fatto giocare da mancino? Oppure: e se gli avessimo dato due dritti?
    Probabilmente avremmo avuto più spazio sui giornali e poi a 14-15 anni sarebbe stato spazzato via da quelli col dritto e rovescio…Ma chissà, non si può mai dire…aspetto sempre che qualcuno,fra 10-20 anni, sconvolga davvero (altro che rovescio bimane! altro che giocatori quadrumani! altro che dritto a sventaglio!) i canoni e l’estetica del tennis…(e magari poi alternerà servizi destri a servizi mancini…come faceva Dual Hand Jensen)
    Comunque è vero,nipa: la prima cosa che i coach fanno ora è costruirti un WEAPON, un arma con cui offendere… Mio figlio gioca benino a rete, nonostante sia nanetto,ma in percentuale il tempo dedicato al gioco al volo è ovviamente poco…i colpi fondamentali sono quelli da fondocampo e ovviamente servizio e risposta Da Bollettieri ora hanno una macchina lanciapalle che mima il SERVIZIO (proprietà privata dello Strategy Zone Program e cioè dell’allenatore di Nicholas)e so che Nicky a dicembre si è allenato molto sulla risposta.
    Mauro,siamo d’accordo sul concetto di relatività della bellezza del gioco del tennis: anche a me piace TheMagician, ma forse solo perchè è UNICO e perchè anche lui è un David vs Goliath…però ogni voltache lo vedo non posso fare a meno di pensare a cosa ci sia di diverso,fatte le debite proporzioni, fra lui e gli spin doctors/junkie players che popolano i circoli e fanno ammattire quelli come me che non hanno la potenza (e la completezza del gioco) per massacrarli regolarmente … (a mio onore e merito però non aver mai dato agli altri e al loro gioco la colpa delle mie sconfitte…semmai il merito. E già che ci siamo, lo ripeto: se io sono un set avanti e 5/2 nel secondo e il mio avversario chiama l’injury time o lapausa bagno e poi vince, sarà anche stato scorretto ma il coglionazzo sono e rimango io, altrochè… Il gioco del tennis è un insieme complesso di variabili e il compito del Coach Maestro è quello di darti gli strumenti per poi permettere al Coach Stratega di insegnarti ad usarli…Non necessariamente i due Coaches saranno gli stessi.

  723. Nikolik scrive:

    Stefano, esageri quando affermi che le partite fino ai 14 aa servono solo come mezzo di verifica.
    Purtroppo, sappiamo tutti benissimo che non è così.
    Se tuo figlio, a 13-14 anni, non supera in scioltezza, con regolarità, almeno i primi due turni dei tornei TE under 14, se non è campione o finalista della sua regione, se non arriva, con regolarità, nei quarti-semifinali (almeno) dei tornei nazionali, è bene cambiare allenamento: anziché 5 ore di tennis al giorno, 5 ore di libri.
    Che non è detto che sia una cattiva idea, in generale.

  724. Piero scrive:

    Caro Nipax,

    se fossi il padre d’una bambina cambierei molto il mio approccio…
    Anzi, adesso che mi ci fai pensare, sono stupito che nessuno abbia affrontato (che io ricordi) il tema della differenza tra atleti ed atlete. In rapporto alla società in cui viviamo, ai condizionamenti, alle diverse curve evolutive dei giovani. Bruciare una adolescente é un attimo…
    Certo, ti danno soddisfazione molto presto… ma il declino in una campioncina mancata lascia segni particolarmente profondi… Nel corpo e nell’anima.
    Se avessi una figlia (a meno che non sia appunto un talento naturale, con tutti gli indicatori… a suo favore… biologici, psicologici, relazionali…) esplorerei anche altre direzioni… la pallavolo, con l’espansione del beach volley, é un’opzione importante…

  725. Piero scrive:

    Grazie Mauro per il consiglio.

    Ma accade, negli ambidestri, che con una mano lancino più lontano e con l’altra siano più precisi. Già fatti molti test. La nostra camera dei giochi sembra il laboratorio di “ti spiezzo” (in Rocky 4).
    Mati sviluppa una maggiore forsa esplosiva con la destra, ed è per questo che preferisce palleggiare a basket con quella mano.
    Poi però con la sinistra ha più manualità. Più precisione. Mancino scolastico.
    La sua impugnatura istintiva era destra-sinistra, perchè la racchetta gli pesava. Poi il suo rovescio migliore é stato a due mani con impugnatura a sinistra, per via del controllo.

    Mi piacerebbe sapere se qualcuno ritiene possibile (visto che il rovescio l’ha imparato immediatamente) che io provi a fargli fare solo dritti (sin - dx) ed il rovescio solo a partire dagli otto anni. Cioé tra due…

  726. max scrive:

    nikolik penso di poter dire (e sottoscrivere visto che l’abbiamo ripetuto migliaia di volte) che stefano intendesse che fino a quell’età il vincere o il perdere un torneo o una partita in se e quindi l’essere il primo o il terzo del gruppo di testa non sia basilare ma è evidente oltre che scontato che chi lavora fin da piccolo in un certo modo in quel gruppo ci sarà ed i primi due turni sempre li passerà. se ci pensi bene è proprio il fatto di non aver mai dubbi, di non mollare mai dopo bocciature e sconfitte che permettono ai figli di genitori pazzi poi di eccellere. perchè dopo una sconfitta noi non li facciamo studiare 5 ore in più ma arriviamo a casa e ci alleniamo di più dove hanno sbagliato o dove sono più deboli, cerchiamo nuove strade facendo fare loro di conseguenza tantissime esperienze diverse che un giorno faranno la differenza

    piero a volte non è una questione di esplorare.. io se parlo a mia figlia di pallavolo mi guarda storto…lei oltre al tennis piace solo lo sci ed il ping pong quando siamo al mare e vede gli altri giocare… in bici ci va 10 minuti e si rompe (a meno che ci sia con lei qualcuno della famiglia), il nuoto (dove peraltro era portatissima) lo odia e quando va in piscina pensa solo a tuffarsi, sui pattini fa un mt e si attaca alla balaustra..ah ora che mi viene in mente le piace correre, ma solo se fa delle gare con qualcuno…ma ovviamente questa è la situazione attuale…

  727. marcos scrive:

    mora vince anche il macroarea del tennis milago, faticando nei quarti e in semi contro fogliata e corioni. il bimbo conferma le sue ottime qualità.

  728. max scrive:

    beh fino ad oggi è nettamente il migliore visto in giro…. l’unica cosa da dire che due degli altri buoni visti (zanchi e morlacchi, perchè fogliata e corioni non li ho mai visti) fisicamente sono molto più indietro…

  729. marcos scrive:

    se non ricordo male, fogliata ha già un gran fisico e gioca colpi molto potenti.
    forse, già a questa età, l’esperienza di aver giocato incontri importanti di categoria conta molto.

  730. stefano grazia scrive:

    marcos,max:scusate,vivo in africa ai confini dell’impero (e non ho voglia di andare a sfogliare google): di che eta’ stiamo parlando?

  731. max scrive:

    ‘98

  732. max scrive:

    ma infatti non parlo mai di questi risultati xchè esiste la possibilità che da domani viste le sconfitte i due da me citati (che oltre ad essere poco sviluppati non hanno mai fatto preparazione fisica e lo so perchè conosco bene sia loro che le loro famiglie) oltre a crescere cominciano anche a lavorare fisicamente e dopo tre mesi può cambiare tutto…certo è che se non si sbrigano….

  733. trophy scrive:

    ….lo sapevate che la limitazione di soli 6 ragazzi under 10 cui verrà dato il nulla osta per giocare l’under 12 sarà rivista ed allargata ?

    Sono contento di sapere che la FIT centrale è sensibile alle osservazioni tecniche della periferia…non avevo dubbi…

    ovviamente quest’anno non credo si possa modificare in corsa.

    Interessanti diverse riflessioni di Lo Iacono sulla programmazione.
    Interessanti e condivisibili.
    Lo leggo spesso con piacere.

    buon raduno a Trento.
    peccato che sono incasinato sarei venuto volentieri a Pergine.
    ho ricordi molto intensi di quei posti.

    E poi c’è Caldaro e la strada del vino a due passi…
    E il mio amico Roland Meliss…

    trophy

  734. claudiotn scrive:

    Peccato Trophy… Saresti stato il benvenuto nel nostro piccolo circolo…
    Sarà per la prossima volta, magari quest’estate… un warm up dei blog- figli per uno dei tanti Nike in regione, anche se purtroppo la tappa di Trento, per questioni logistiche, quest’anno salta.

    Domanda provocatoria:
    se aveste la possibilità di andare a cena con il presidente della FIT Binaghi, quali sarebbero i vostri 3 desideri per migliorare la situazione del tennis giovanile in Italia?

  735. fulvio scrive:

    sono ancora a acapulco ma non temete:….vi controllo sempre!!appena arrivo sentiro’ Cazzaniga riguardo all’organizzazione del nostro evento a roma
    un abbraccio a tutti e….abasso gli ….argentini!!!!

  736. Mauro scrive:

    Claudiotn trovo la tua domanda non provocatoria ma costruttiva e quindi degna di un post a parte.
    Fulvio, un abbraccio anche a te e speriamo bene per Roma.
    Trophy, sono molto contento che si siano prese in considerazione le osservazioni arrivate dalla periferia, credo siano sintomo di grande intelligenza e sensibilità.
    Ora però vorrei esprimere qualche perplessità sui tabelloni a sezioni, non tanto sulle categorie, dove sembra abbiano funzionato bene, ma sui tornei under, soprattutto nei seguenti punti:
    1) allungamento del torneo (anche 1 o 2 gg in più sono veramente tanti per un torneo che dura già una settimana), ma a volte anche di più considerando che in italia esistono una miriade di circoli molto piccoli con pochi campi a disposizione.
    2) abolizione dei gironi per gli under 10, sento tantissimi genitori lamentarsi per questo motivo, spesso i figli si prendono 4 0 4 0 o comunque perdono al primo turno , pagano 9 euro spendono carburante e via a casa. Quando mia figlia aveva 8 anni ed ha iniziato a gareggiare, veniva inserita in questi gironcini, faceva 3 o 4 partitine. Penso che questa sia l’idea migliore per i bambini.

  737. Piero scrive:

    Sul tennis in Italia

    Ho inserito su Google le parole “dritto rovescio tennis potenza” ed il primo sito che ha trovato riguardava il TENNIS TAVOLO! Il secondo era un sito di tennis amatoriale…

    Dopo aver sentito trattare, in questo blog, temi aulici, devo dare atto a chi afferma (come dr. Max) che la RICERCA e la SPERIMENTAZIONE nel settore del tennis sono nel nostro paese all’anno zero.
    Evidentemente l’idea del “fai-da-te” e “coltiva-il-tuo-orticello”, l’autoreferenzialità dei Circoli e la complessima mediocrità degli addetti ai lavori non consentono forse una fattiva circolazione delle informazioni.

    Questo blog potrebbe essere un ottimo punto di partenza.
    Forse bisogna solo stare attenti di non “spaventare” gli interlocutori potenzialmente interessati a partecipare al forum, ed a mettere in rete le proprie informazioni.
    Per quanto mi riguarda intendo portare aventi, con mio figlio, un progetto sportivo piuttosto rigoroso, ed intendo documentarlo puntualmente affinché chi verrà dopo di me possa sfruttare la mia esperienza.

    Se Mati non avesse solo sei anni sarei venuto con lui a Trento volentieri. Tra l’altro non potrei comunque… Però m’auguro che questo raduno sia stimolante e proficuo…

    p.s. Sul lago di Caldonazzo ho fatto wind-surf e canottaggio per tre anni, ai campus del CUS. Proprio un bel posto.

  738. Mauro scrive:

    Risposta per Claudiotn sui 3 desideri per il tennis giovanile:

    1) Prezzo calmierato per la scuola tennis da 5 ai 10 anni (da 20 a 30 euro al mese) come tutti gli altri sport, prezzo tornei per quella fascia 3 euro, si allargherebbe moltissimo la base con beneficio per tutto il movimento.

    2) Coinvolgimento fattivo dei genitori con riunioni e corsi di formazione appositi su: tecnica, arbitraggio, psicologia , alimentazione etc. Non per farli diventare tecnici, psicologi o altro, ma per compenderne i meccanismi e capire e sensibilizzarsi sul lavoro degli altri. (nelle scuole elementari e medie serie, questo tipo di coinvolgimento porta ottimi risultati senza che ognuno venga defraudato del suo ruolo principale.)

    3) Gemelaggi dei circoli con altri esteri (promossi, pilotati ed organizzati dalla fit per scambiarsii ospitalità ed esperienze, con grande gioia dei nostri bambini che imparerebbero non solo a giocare meglio a tennis, ma tante altre cose fondamentali come lingue e culture diverse.

  739. stefano grazia scrive:

    Risposta per Claudiotn sui 3 desideri per il tennis giovanile:
    1) DISPONIBILITA’ CAMPI GRATIS PER UNDER 14 IN TUTTI I CAMPI DEI CIRCOLI SE IN QUEL MOMENTO NON SONO OCCUPATI DA MEMBRI PAGANTI E COMUNQUE OBBLIGATORIO NEGLI ORARI FINO ALLE 17. Questo in attesa di costruire grandi campi pubblici comunali.
    2)TORNEI NEL FINE SETTIMANA magari distribuiti su piu’ circoli in modo che si possa anche viaggiare l’italia per andare a giocare non solo i tornei vicini a casa. E soprattutto perche’ si possa allenarsi da LUN a VEN e giocare nel week end.
    3)OGNI PROVINCIA O ALMENO OGNI REGIONE DOVREBBE AVERE UN CIRCOLO CHE FACESSE DA PUNTO DI RIFERIMENTO FIT DOVE I MIGLIORI UNDER POSSANO ALLENARSI TUTTI INSIEME UN WEEK END AL MESE SOTTO L’OCCHIO DI COACHES FEDERALI. DURANTE QUESTI MEETING FEDERAZIONE/PRIVATI/GENITORI SI DOVREBBE INSTAURARE ANCHE QUANTO AUSPICATO DA MAURO AL PUNTO 2 del suo post

  740. andrew scrive:

    3 desideri…

    1) Smantellamento del sistema Circoli. Alla FIT non si devono associare Circoli bensì Associazioni Sportive usufruttrici di campi possibilmente pubblici. I circoli devono associarsi nella FICA (Federezione Italiana Circoli Autonomi) per il gioco del tennis ricreazionale.
    2) Promozione del tennis come sport estremo.
    3) Tornei nel fine settimana. Tornei durante la settimana.

  741. Nikolik scrive:

    Ecco i miei tre desideri:

    1) abolizione di qualunque sosta e/o perdita di tempo in occasione del cambio di campo (vietato sedersi) e perdita del quindici per chi, cronometro alla mano, non riprende il gioco dopo 30 secondi dalla fine del punto precedente;

    2) tie break in ogni set sul 5-5, anziché sul 6-6, come logica impone (i set si vincono al 6, non al 7);

    3) abolizione dei vantaggi, sul 40-40 punto decisivo, chi vince, vince il game.

  742. marcos scrive:

    - tennis insegnato alla scuola pubblica, fin dalle elementari

    - tennis su cartoon network e su raidue, dalle 19.15 alle 20.45

    - lo sviluppo del tennis, come primo punto di ogni programma di governo

  743. nipa scrive:

    - Agevolazioni perle Associazioni con miglior rapporto Maestri- Prezzi scuola tennis/Allievi-Campi , privilegiando le località a basso indice di popolazione;

    - Centro Federale (di indirizzo tecnico) Provinciale/Regionale;

    - Tornei Giovanili x fine settimana.

  744. FITFORFUN scrive:

    Io riassumo tutto in un unico desiderio:

    - Tesserarci tutti alla FFT (federazione Francese Tennis), loro tutto quello che noi desideriamo, ma proprio tutto, lo stanno portando avanti dal 1999.

    ….. 1.082.000 tesserati

    ……kit FFT per ogni scuola elementare che ne faccia richiesta (racchette, palline, cinesini, rete, etc etc)

    …..Centro federale in ogni distretto

    ….Accademie federali a pagamento in 20 differenti località (tennis + scuola) per ragazzi dai 12 ai 21 anni

    … non vado oltre….

  745. pibla scrive:

    Quoto in pieno Stefano!!!
    La Francia è in effetti un esempio sotto ogni punto di vista.
    E poi dite che in questa sezione del blog non ci sono contributi di livello…

  746. trophy scrive:

    per mauro.

    i tabelloni a sezioni sono utilissimi soprattutto per gli under perchè il torneo
    dura in realtà 3 o 4 giorni per un ragazzo a meno che - ma è altamente improbabile - un under n.c. non vinca il torneo della sezione più elevata di classifica.
    anzi l’evitare che ragazzi di valore (e di classifiche) differenti si scontrino subito elimina gli umilianti e inutili cappotti (60 60).

    inoltre per gli under 10 non vi è la necessità dei tornei a sezioni perchè sono tutti nc e non possono giocare nell’under 12 (tranne i pochi selezionati).

    solo 3 desideri….? ne ho molti di più ma ad un presidente ne è concesso uno solo:
    che Angelo sia Presidente a vita !!!!

    trophy

    trophy

  747. claudiotn scrive:

    Max, ti aspettiamo domani?
    Un posto c’è, in ogni caso

  748. max scrive:

    no ragazzi, purtroppo in questi giorni non riesco neanche a scrivere come vorrei. divertitevi. io sarò con voi con il pensiero e comunque avremo modo presto di incontrarci…. un saluto e buon tennis a tutti..

  749. Avec Double Cordage scrive:

    @ Stefano Grazia

    visto che non hai più risposto in ambito scanzi, ti ripropongo la mia risposta qui, tra l’altro ho appena messo online la seconda parte dell’intervista con Chris Lewis che i ha detto di mandare saluti da parte sua ad Ubaldo, kia ora! quindi visto che Chris è un kiwi

    e un piccolo pezzo sulla “tennis europe nations cup” under 12 del 2007 tenutasi ad Alghero l’estate scorsa magari interessa a qualcuno… basta cliccare sul mio nome per leggere

    questa qui sotto è la risposta che ti avevo scritto infondo all’articolo serve and volley

    OK, ho capito ma questa sarebbe praticamente un intervista che io faccio a te in inglese, 5 - 6 domande incentrate sul tema “medico italiano malato di tennis in anfrica e in giro per il mondo a trovare un accademy per suo figlio ricontagiando i guariti” non devi fare un gran che, mi rispondi IN INGLESE a queste mie 5-6 domande (senza esagerare in grafomania YKWIM), mi mandi 3 - 4 foto e io le metto tutto sul mio blog in 2 - 3 tappe

    appunto come sto facendo con l’intervista a Chris Lewis

    facciamo cosi, se ti interessa mandami un e-mail al seguente indirizzo

    avecdoublecordage AT gmail.com

    che io poi ti mando le domande e tu mi rispondi via e-mail

    altrimenti no problem

  750. stefano grazia scrive:

    ADC:nel week end non ho avuto tempo per aprire il computer, ti mando subito l’email…Ora sono in Clinica fra mille pazienti impazienti ma ho alcune cose interessanti da raccontare e cerchero’ di farlo (sempre che il blog non si blocchi…la connessione dall’ufficio e’ saltuaria)
    Claudiotn & Co: e allora, come e’ andato il minitennis raduno del Triveneto?

  751. andrew scrive:

    bravissimo ClaudioTN…lo ringrazio ancora per questo mini-raduno che spero di contraccambiare al più presto a Bassano…lascio a lui il racconto di come si è svolto, se lo vorrà…
    Posso dire che è stato organizzato molto bene, con un uso intenso dei tre campi messi a disposizione, dove mini e anche maxi tennisti si sono misurati a rotazione, diretti da orchestra “bulgara”…
    A mio figlio è sicuramente servito:
    ieri è andato a Padova alla tappa regionale U10 ed è riuscito a battere la testa di serie n.1, un ragazzino selezionato per giocare negli U12, per poi perdere nei quarti con eccessivo nervosismo autolesionista (effettivamente non gliene entrava una: un po’ lo scuso perché dopo tre partite consecutive giocate in una bella struttura fissa in sintetico, è passato al buio di un pallone in terra rossa)…

    Vabbè…grazie ancora ClaudioTN…alla prossima…

  752. atti scrive:

    Ho partecipato anch’io al Mini-raduno di Pergine (TN), ben organizzato, pomeriggio divertente per i ragazzi/e, con i genitori a “Bloggare” in diretta. Ho conosciuto anche “solo lettori” del Blog che ho invitato a scrivere (una volta rotto il ghiaccio poi si rischia la “dipendenza”).
    Ringrazio Claudio il circolo ed il maestro che ben si è disimpegnato in mezzo ai ragazzi; credo che sia un’esperienza da ripetere allargandola anche a tutti gli altri (Africani compresi), perché i ragazzi si divertono e fanno amicizia, ed a noi adulti gli argomenti da chiaccherare non mancano…
    PS: Ieri ero alla Coppa delle province e quando un maestro “con sua sorpresa” mi ha detto del risultato del figlio di Andrew (“un Bassanese ?”)… non ho avuto dubbi su chi fosse “il Bassanese”, perché dopo una giornata “stimolante e divertente” come quella di sabato a TN, sono convinto che suo figlio fosse caricato a mille…. COMPLIMENTI al … Vaffantennista !.
    Ciao.

  753. stefano grazia scrive:

    Sabato e’ stata una giornata paradigmatica della mia esperienza come Tennis Parent…Arrivo all’Ikoyi Club verso mezzogiorno e qualcosa e Nicholas e’ gia’ sul campo da un’ora con mia moglie e un coach/sparring partner, Paul,che usiamo (a 9$ l’ora circa) per l’allenamento sui drills: io o gabri’ facciamo il feeding e I due giocano dei drills a 11 punti con dei patterns tipo dritto crosscourt a cercare l’angolo stretto e poi dritto lungo linea in campo aperto,giocare il puntoi…etc etc. Solite scenate,disaccordi,tignate, comportamenti negative etc etc Non e’ che giochi male ma ogni 5’ ce n’e’ una, o non gli entrano le palle e quindi si arrabbia, etc etc non risponde ai comandi (gli dici di fare consistency nel drill in cui lui e Paul devono colpire la palla on the raise stando un metro dentro il campo e lui tira dei winners etc etc) e poi giocando un drill in cui gabri’ dovrebbe riprenderlo con la videocamera, siccome non gli entrano le prime due-tre palle tira via male e forte e a casaccio tutte le alter, preso da una rabbia infantile e furibonda da bambino di 11 anni (o anche di 6 o 7)…Come Genitore (e non come Coach) prendo la decisione di interrompere l’allenamento e di rassegnare le dimissioni da Coach… Piagnucolii,urla, grida di PER FAVORE (che gli ho piu’ volte ripetuto NON SOPPORTO : per favore lo chiedi una volta,scusa lo dici una volta: non dici scusa e per favore 834 volte al giorno,evita di metterti nella situazione di doverlo fare, e blah blah blah) Sordi e insensibili ai suoi lamenti, io e gabri’ ordiniamo da mangiare della Suya (spiedini di manzo e pollo cucinati con una spezia locale) e ci spostiamo sui tavolini di fronte al centrale dove si stava allenando una ragazzina Indiana,Shivika Burman, col padre Coach,Satyajeet Burman…li avevamo incontrati poco prima e ci avevano spiegato che avevano partecipato al Torneo di Benin city (dove aveva perso al 2nd round)e si sarebbero poi spostati in Egitto. Si erano fermata a Lagos per qualche giorno perche’ vi abitava un amico del padre (a Lagos la comunita’ Indiana –e libanese’e’ molto consistente) che li aveva ospitati. Shivika si allena col padre in India e in Us a Gainesville in una piccolo Academy vicino a Tampa. Tra l’altro e’ saltato fuori che Shivika ha vinto lo stesso torneo vinto da Nicholas quest’anno: Seminoles, appunto a pochi km da Tampa. Ora ha 18 anni, ha giocato I tornei juniors a Milano, a Wimbledon e negli US Open ed e’ appena passata pro ( viaggia intorno alla 1000esima posizione): purtroppo era stata coinvolta in un doppio ignobile con tre grassoni nigeriani e aveva accettato con spirito stoico… Poi si cambia,fa un po’ di stretching, e si siede al tavolo col padre e comincia a spiluzzicare… arrivano un paio di indiani che gia’ li conoscevano e vedendoci dicono al padre che Nicholas gioca molto bene etc etc e gli dicono,loro, di fare due colpi con la figlia…il padre molto cortese, fa cenno alla figlia di andare…notare che la figlia si era gia’ cambiata il complertino da tennis bianco e indossava un paio di shorts neri (e qui siamo come a wimbledon: you can’t play in colors!…uno degli indiani le da I suoi pantaloncini bianchi da indossare sopra…Nicky prende la racchetta e va sul centrale…DOVE NON POTREBBE GIOCARE (juniors can’t –play on the Central Court) ma nessuno osa dirgli niente…I due cominciano a palleggiare e la ragazzina e’ brava, non forza, gli da una buona palla MA NICHOLAS GIOCA IN MANIERA SUPERLATIVA muovendosi benissimo coi piedi e NON sbagliando una palla, dritto e rovescio, 20-30 scambi profondi senza sbagliare (insomma, tutto quello che gli dicevo di fare prima.,..) Il coach indiano era mezzo girato di spalle e comincia, nel sentire la pallina che non si ferma mai e gli WHAO!!! ,Good tennis! Degli astanti, a girare prima la testa, poi il corpo,poi si alza, guarda, e si avvia deciso verso di noi dicendoci subito di dargli il nostro indirizzo (lui e’ direttore di 6 tornei in India), che fra qualche anno Nicholas verra’ a giocarli, che e’ molto bravo, I piedi…I piedi…si muove benissimop, good forehand,good backhand…tempo due anni, you have something in the pocket!, poi prende la racchetta e va anche lui sul campo alternandosi di qua e di la’ e poi facendo dieci minuti da solo con Nicky…
    Ed ecco la giornata tramutarsi ancora dalla tempesta al sereno…
    A sera a cena con un amico molto caro di qui raccontavo l’episodio e lui diceva: eh, ma purtroppo questo significa una sola cosa..
    E io: lo so, farsi indietro…
    E lui: eh si,perche’ davvero, gioca bene ma sembra che non gli piaccia, che sia costretto, quando ci siete voi due si instaura un circolo vizioso dovuto al delicate rapporto genitore/coach
    Il che non e’ vero: e’ stato redarguito da tutti I Coaches : Padovani, Zavoli,Palumbo,Lubiani, Igor Parodi,Bertino…ovviamente anche Lance e Margie…tutti prima o pi hanno avuto qualcosa da dirgli, tranne forse Adriano Parodi, che pero’ l’ha avuto solo una settimana alla Bob Brett e che comunque gli era sembrato molto cool
    Il giorno dopo incontravo in spiaggia Carlmichael Bordogna che aveva frequentato (20 anni fa) il college in US grazie a una borsa di studio col tennis (il padre, ex arbitro federale, amico di Ocleppo e Bertolucci, proprietario di un Ristorante Italiano a Lagos, ora in pensione in Italia, la madre italo-americana), e lui mi diceva : no, dovete insistere, con tutti gli scazzi possibili, se I risultati sono buoni continuate… io ho rinunciato a 11-12 anni ad andare negli states, ci sono andato a 17 ed era troppo tardi … E noi ci rendevamo conto di un’altra cosa: che anche qui ormai stiamo diventando dei paria, o meglio,agli occhi degli altri, dei Mostri…Perche’ non usciamo fuori acena alla sera durante la settimana (ma cosa siete in clausura/ Eddai, per una volta…(e sarebbero 2-3 volte a settimana tutte le settimane), eppoi noi esageriamo, me gli facciam fare trope cose etc etc etc E certo che comparator agli altri bimbi e’ vero…(ma ieri,domenica, niente tennis: dale 10.30 alle 15 in spiaggia e poi 9 buche di golf (io 7 perche’ ho dovuto rispondere a una chiamata)…E quindi scopriamo che noi facciamo ormai fatica a trovare le affinita’ elettive…Che stiamo diventando noiosi per gli altri, probavbilmente ripetitivi sempre a parlare di questo nostro figlio (veramente io ascolterei anche I problemi dei figli altrui ma I genitori non ne parlano mai…o siamo noi catarticamente troppo estroversi o gli altri figli non hanno problemi) e certo, e’ quest oil motivo per cui scrivo tanto sul blog, perche’ sul blog (come in un academy)TROVO GENTE CHE HA I MIEI STESSI INTERESSI E PROBLEMI… Da qui il basic concept: bisogna spostarsi presto in un’area dove I bambini coetanei di Nicholas giochino anch’essi a tennis o comunque pratichino un altro sport…(I migliori amici di Federer? Allegro, Chiudinelli…)…altrimenti verra’ trattato come un freak, come il tennis guy (epiteto con cui veniva identificato Sampras), cosa che tra l’altro sta gia’ succedendo (Nicholas mi racconta di essere stato avvicinato da dei bambini della Scuola che gli avrebbero ditto: Tanto tu non sai fare altro che giocare a tennis… I bambini …sanno essere crudely nella loro stupida arrogante innocenza…)
    Comunque il Coach Indiano ci raccontava di aver avuto gli stessi problemi, poi prendeva Nicholas, gli dava 3-4 consigli (guarda caso gli stessi che gli ripetevamo io e gabri’), gli diceva di ascxoltare quell che ti dice tuo padre, he’s your best friend!, e poi tornava sul campo e gli faceva vedere come allenarsi sul servizio (con lui davanti in modo che chi serve deve fare un kick serve…ricordati F B I …sai cosa vuol dire? E nicky: Federal Bureau Investigatiuons? No, significa: FIRST BALL IN…metti dentro la prima! (Cosa che tra l’altro gli sto ripetendo da mesi).

    Bene,vi ho raccontato il mio week end in attesa di sentire il Racconto di Claudiotn e credetemi: queste sono le uniche cose che mi mancano qui in Africa… raduni, allenamenti comuni molto utili per le verifiche (cfr i miei tre desideri per una cena con Binaghi),occasione di confronto anche coi genitori, ma anche semplice voglia di passare del tempo insieme con persone che hanno i tuoi stessi interessi,problematiche, obiettivi…il gusto di passare del tempo insieme con persone con le tue stesse affinita’ elettive…

  754. Piero-ambidestrismo-tennis scrive:

    Sul tema in oggetto ho fatto con Mati degli esperimenti che hanno dato un esito sorprendente.
    Venerdì il bambino è riuscito, giocando contemporaneamente con due racchette, ad alternare dritti con la sinistra e con la destra, realizzando i colpi con la stessa efficacia (palline ovviamente depressurizzate). Su venticinque palle consecutive ne ha mancate due. Preciso che disegna con la sinistra (non scrive ancora) e che lo ritenevamo un mancino pre-scolastico (s’iscriverà in prima elementare in Autunno). I dritti di destro sono stati leggermente migliori di quelli di sinistro, nonostante il movimento del dritto di destro non l’avessimo mai simulato. Ciò perché lui ha semplicemente ribaltato a mente l’azione del colpo imparata con la sinistra… e che ne sapevo io?!!!
    Non avevo mai visto una cosa simile. E non so neppure se debba essere considerato un talento particolare.
    Domenica abbiamo fatto a lungo dei palleggi nei quali cambiava la racchetta di mano e colpiva sempre di dritto.
    Se qualcuno tra i lettori conosce l’argomento eventuali commenti sarebbero preziosi…

  755. Enzo Lo Iacono scrive:

    Crepo di invidia!!!!!
    Leggendo sul raduno che avete organizzato a TN crepo davvero d’invidia. Peccato che la distanza (SR-TN = 1800 Km) e gli impegni con la costruzione del nuovo circolo mi hanno impedito di venire. Queste sono le occasioni che ritengo più utili per i nostri ragazzi e per ……… tutti quanti. Lo scambio di opinioni, la possibilità di vedere giocare ragazzi di buon livello per poter far proprie alcune gestualità, sono occasioni importantissime.
    Crepo d’invidia!!!!!

    Ringrazio Trophy per gli apprezzamenti e aggiungo, per quanto ne ho saputo dai tecnici federali responsabili delle macroaree, che a maggio si rifarà la stessa procedura per selezionare altri under 10 ed autorizzarli alla categoria superiore. Anche se, in verità, devo dire che tra Bari e Roma (ho presenziato solo quelli), ho avuto l’impressione che i 98 che potrebbero partecipare all’under 12 non siano più di 6, 8 al massimo. Certo, poi possiamo dibattere molto sulla opportunità di far giocare un bimbo di 9 anni con palle regolamentari e non mid, prima che l’esecuzione dei suoi colpi sia quantomeno perfezionata.
    (Meritano “i più puliti” e non i più forti, ma questa è un’altra cosa)

    Mi è arrivata comunicazione di un raduno/torneo ad inviti che si svolgerà a Ferrara dal 19 al 21 marzo e, visto che il piccolo Seby si trova tra “i magnifici 6″, e quindi ha ricevuto l’invito, credo che lo accompagnerò personalmente, cogliendo l’occasione per fare una capatina da Zavoli e conoscere il tanto decantato (da Stefano) circolo di Bologna.

  756. claudiotn scrive:

    Oddio…
    Non sono un gran chiaccherone, e nemmeno un gran scrittore e adesso mi affibbiate la responsabilità di raccontarvi del Miniraduno neanche fosse stato un evento epocale.
    Diciamo che è stata una prima volta e qualcosa di bello che sta iniziando.

    Abbiamo iniziato alle 14. Avevo avvisato il maestro, Dimitar. E’ un coach bulgaro, che abbiamo avuto la fortuna di incrociare 3 anni e mezzo fa, durante un suo viaggio per tornei in Italia con una sua allieva. Ha lavorato in Bulgaria, Germania e in USA (Weil Academy, dove conosce il direttore, bulgaro anche lui). Mi aveva detto di non preoccuparmi e difatti ha organizzato tutto bene, chiamando altri ragazzi, più grandi, per poter fare da sparring ai piccoli.
    In totale c’erano 6 bambini del ‘98, equamente divisi fra maschi e femmine. Poi altri ragazzi più grandi, fra cui l’altra figlia di Atti.
    Sono stati in campo più di 3 ore, alternando tennis e preparazione atletica, con piccole garette di corsa, tipo PIA Cup e incontri di doppio e tie break. Nel frattempo il tempo è volato e tra spuntini e torte e si sono fatte quasi le 19. Ci siamo salutati con la promessa di rincontrarci più avanti. A breve troverete le foto sul nostro sito (un po’ di pubblicità!) http://www.ctpergine.it e anche sul sito di Andrew http://www.vaffantennis.it. (complimenti al figlio!).

    Conclusioni?
    Come diceva Atti, la cosa più bella è stata quella di far conoscere meglio i ragazzi. Il tennis è un sport individuale, bellissimo, ma individuale. Fare gruppo è fondamentale. Anche da noi, caro Stefano, i bimbi rischiano di passare per “tennis guy”. Credo sia fondamentale creare dei momenti, non agonistici, in cui possano passare del tempo insieme ad altri bimbi, superando e bypassando le gelosie fra circoli e maestri. Vedo che dopo un momento di “annusamento” cominciano a parlare, giocare, diventare complici. Chissà, magari, si appassionano anche al tennis!

    Per i genitori e per tutti gli altri (me compreso) è stato un momento positivo di scambio di esperienze. Di chiacchiere sul tennis e altro, momento che spero possa ripetersi a breve…
    La prossima volta troverò il tempo di organizzare anche una cena, promesso!

  757. angelica scrive:

    S tennis week c’e’ un articolo di Angelica (che bel nome ! eheheh) Gavaldon che che forse potrebbe interessarvi.
    Il punto di vista di una ex-pro che consiglia i genitori

    Questo è il testo dell’aricolo in inglese

    A few days ago I got a phone call from a tennis parent telling me, “We have decided to go pro.”

    I replied, “Excuse me! Whom do you mean by we?”

    The father continued, “My daughter is following in your footsteps. She has had similar results that you had in the juniors, so we have decided that we will do what you did.”

    When I was six years old, I watched Wimbledon for the first time on television and told my dad that I would play there one day. After that, I never really thought about it again. I simply trained as hard as I could.

    When I was 14 years old, I won a pre-qualifying tournament, earning a chance to play in my first WTA Tour event. Two years later, at 16, I was playing in the quarterfinals of the Australian Open. It just happened. No one ever told me I was going to play pro. My parents never mentioned this to me nor did Lee Merry, my coach.

    Merry always told me, “Give 110 percent every day. Work hard and set yourself apart and don’t worry about the results. Take it one day at a time and the rest will fall into place.”

    One of the biggest challenges in coaching is making parents and students understand how hard it is to become a pro and how tennis can give your kids so much more if you are able to look at it from a differen­t perspective.

    Jim Loehr, world-renowned sports psychologist, shares his ideas about how hard it is for a child to make it as a professional tennis player. He says, “Ponder these statistics —­­­­ Of the 100,000 regionally competitive junior tennis players in the United States, only 1,200 will receive national rankings. No more than 10 juniors in any given year will turn professional.” (On average, the number is actually lower.)

    He adds, “Fewer than half of those will ever break into the top 100 players world wide, the level at which a player might make a living at the game. A parent should understand that the chance of his child becoming a star is remote, next to zero.”

    Loehr does not say this in order to discourage parents from having their children play tennis, but as a reminder to keep their goals and priorities realistic. “Parents should concentrate on the child’s emotional development and provide the opportunity for the child to find success on the tennis court. They must build the player’s confidence, reduce external pressure, increase enjoyment, and stimulate self-motivation.”

    He goes on to say, “Tennis offers the illusion of early rewards, the impression that precocious talent will be rewarded with wealth and glory. That vision obscures the pyramidal structure of the system. There’s less room at each successively higher level, and most touring pros (world-class athletes in the top 200 or 300 in the world) don’t earn enough money to meet the expenses of a year’s travel on the tour. Meanwhile, there are hundreds of other players struggling to qualify to join that same tour.”

    As a former professional player who competed on the WTA Tour, I knew how much my parents sacrificed for me to play tennis. I knew they were spending a large amount of money on my tennis and they were trying to invest their time with me along with my brother and sister the best they could.

    I know it was not easy and I am sure they felt at times that I was not appreciative of all the things they were doing for me when my attitude wasn’t what it needed to be or I wasn’t playing as well as they wanted me to.

    Loehr has written an excellent manual for tennis parents, which include some of my favorite tips, which I use when dealing with tennis parents:

    1. Do not think about all the money you are spending on your child’s tennis as a smart financial investment. Think of it as an investment in the person. You are providing them with a life experience that will prove invaluable to them as a developing and maturing person.
    2. Parental pressure is the most difficult kind of pressure. Do not put pressure on your child to win.
    3. Do not show negative emotion, fear, or nervousness on the sidelines while your child is competing.
    I remember that I was very sensitive to this aspect with my parents. My mom was usually very good about keeping a calm. She would be smiling when I would look at her. Her expression would give me strength in my match to play better. Whenever I was feeling a lot of pressure on the court, my mom would simply say a phrase such as, “Vamos, mi amor.” (Come on, my love) This was all I needed to hear to know that whatever the outcome of my match, my parents still loved me the same. However, on other occasions, I would hear my dad react if I missed an easy shot. He would make a sound like the air coming out of a tire and it would drive me crazy. It made me feel like I was failing and disappointing him.
    4. Experience has shown that coaching is best left to coaches and parenting to parents.
    My parents never watched me practice and they never told my coach how to do his job. Several of the kids that I work with have parents who tell them how to play and what to do on the court. I believe that this only confuses the player and is not an effective way to help the child play better. I would not go into a doctor’s office and tell him or her how to perform surgery. Along the same lines I believe that coaching is best left to the child’s coach.
    5. The most important time for a parent to provide emotional support and caring is when the child loses.
    This reminds me of when I traveled with the USTA international team to play some ITF tournaments. Jennifer Capriati was there with her father and I remember shortly after she lost one of her matches, she was sitting on her father’s lap and he was hugging her and comforting her. I could see how important this was for her to feel love and emotional support from her father, regardless of the outcome of her match.
    6. Take away the pressure to win, but put the pressure on your child to control his or her behavior and attitude on the court.
    This is a philosophy that I implement with the students that I train. I do not get upset if a student does not understand or grasp a certain technique or if a specific shot is not working. However I do not tolerate a bad attitude and having bad sportsmanship because this is something that the player can and must learn to control. Parents can play a major role in employing this philosophy by being tough on their kids for using foul language or for disrespecting their opponent. It upsets me to see so many kids today cheating, calling balls that hit the lines out and changing the score. Part of it has to do with all the pressure parents put on their kids or even the child’s own expectations to win. I teach my students something that Ed Collins, a former coach at the University of San Diego, once told me. “If the ball is 99 percent out, then it’s in.”

    I am not a parent but I was a player who knows what it feels like to compete at a high level. I knew how much my parents were supporting my tennis and there were times when I felt that all they cared about was my career. But at the same time, I knew that their unconditional love and support was greater than any kind of pressure I would feel from them. The best gift a parent can give their child is to simply be a parent and not to make their child feel like their lives revolve around tennis. If you can give your child this kind of love and support, you will not regret it. Tennis is only a part of one’s life and having a healthy and good relationship with your children is more important than anything else.

    il link all’articolo http://www.tennisweek.com/features/fullstory.sps?inewsid=532714

  758. stefano grazia scrive:

    angelica, la battuta facile facile sarebbe “angelica gavaldon, who?”…perchè al confronto le carriere di chris evert,monica seles,martina hingis,mary pierce,jennifer capriati,maria sharapova per non parlare delle williams sis, tutte con genitori che il decalogo di jim lohr l’hanno buttato nel cestino, sarebbe impietoso … il fatto è che continuiamo a leggere di questi decaloghi del perfetto genitore ma io onestamente, lo ammetto, non mi ci riconosco proprio…il brutto è che temo di aver fallito più come genitore che come coach,io che coach non lo sono e che come genitore sembro così saggio e posato in confronto all’Orribile Hulk …Ma lo confesso,lo ammetto: questi decaloghi tutti così politically correct mi fanno venire l’orticaria… sono banalità,frasi fatte,o meglio: frasi vuote nella testa e il cuore di simboli pieno…la realtà è un’altra cosa…piuttosto:
    “A parent should understand that the chance of his child becoming a star is remote, next to zero.”
    Bene, andatelo a dire a richard williams (che a me tra l’altro non è simpatico) o a Yuri …ma soprattutto io rispondo con la mia solita frase: condizione indispensabile perchè un sogno si avveri è primo,la capacità di sognare e secondo, la perseveranza nel sogno.
    L’unica cosa che ritengo di dover sostenere è il paragrafo riguardo all’investimento: io non spendo soldi per mio figlio con la folle illusione di riaverli un giorno indietro…questi soldi sono a fondo perduto, non sono un investimento…io faccio il medico,mia moglie è una geologa…punto. Per il resto, ripeto: angelica gavaldon,who? perchè i consigli di ex pro che non ce l’hanno fatta “appieno” mi sembrano sempre i consigli di chi spera che non ce la faccia nemmeno tu…(poi,ripeto: nulla da eccepire su tutto quel che dice,ma è la solita pappa fritta…)(a meno che non sia la mia coda di paglia…)

  759. angelica scrive:

    si stefano…mi sembra proprio la tua coda di paglia :P ;) :D

  760. Mauro scrive:

    Prima enim sequentem honestum est in secundis tertiisque consistere.
    Cicerone, Orator IV

    Per chi aspira al primo posto, non è indecoroso fermarsi al secondo o al terzo.
    Anche nelle professioni cosidette normali, operaio, impiegato, avvocato medico, imprenditore, non puoi sperare di essere primo sempre o comunque di eccellere altrimenti è un fallimento. Fallisce chi nemmeno ci prova, fallisce chi non da quello che ha. Nella vita occorre anche una buona dose di circostanze favorevoli per riuscire. Immaginate Federer o la Henin nati nel medioevo, a che gli sarebbe servito il talento tennistico.

  761. Mauro scrive:

    Questo è una parte di un mio post scritto il 29 febbraio: 2) abolizione dei gironi per gli under 10, sento tantissimi genitori lamentarsi per questo motivo, spesso i figli si prendono 4 0 4 0 o comunque perdono al primo turno , pagano 9 euro spendono carburante e via a casa. Quando mia figlia aveva 8 anni ed ha iniziato a gareggiare, veniva inserita in questi gironcini, faceva 3 o 4 partitine. Penso che questa sia l’idea migliore per i bambini.

    Mi giunge notizia che i gironi per i piccoli under 10 verranno ripristinati, se è così complimenti sinceri alla Federazione che ha saputo cogliere le esigenze dei bambini.

  762. sabri scrive:

    Al miniraduno di Pergine c’ero anch’io con mia figlia del 98..
    Allenamento intenso ( come al solito, visto che mia figlia gioca sempre con questo maestro) ma anche tanto divertimento per tutti, credo..anche per noi mamme che abbiamo potuto farci una bella chiacchierata parlando di un po’ di tutto dal tennis, alla voglia di indipendenza dei nostri figli, dai prossimi tornei alle ricette di cucina..

    Non so se mia figlia diventerà mai una campionessa, improbabile visto che ha gia’ mille grilli per la testa, ma intanto il tennis le piace, si diverte molto in allenamento grazie al suo adorato maestro che le ha trasmesso passione per questo sport, disciplina ( tanta ) e grinta ( che ogni tanto mette nelle partite e ogni tanto, spesso, dimentica a casa)..
    In conclusione pomeriggio molto positivo per i ragazzi che si sono conosciuti meglio lontano dalla preoccupazione che provoca sempre ( a chi piu’ a chi meno ) una partita durante un torneo..
    Esperienza sicuramente da rifare..
    Saluto Andrew e Atti con consorte.. a presto!

  763. "coda di paglia non sbaglia" scrive:

    angie cara, non me la prendo ma almeno io me le canto e me le dico,le cose le vedo sempre da più punti di vista,conscio di correre sul filo o di guardare l’abisso dall’orlo del baratro … mah,insisto:essere buoni va bene, essere buonisti no…e nessuno dei due comunque diventerà mai un campione (puoi essere cattivo ma rimanere onesto invece)…comunque visto che sembrate essere andati tutti in letargo tocca a me riempire i buchi…oggi in altra area del blogl’indefesso Roberto Commentucci (a quando l’assunzione in Federazione come Scout Agent?)scriveva alle 10:34 :
    Vado in off-topic per segnalare la vittoria di Gianluigi Quinzi, classe 1996, al prestigioso torneo Open Super 12 D’Auray, una sorta di campionato europeo under 12. Quinzi che già lo scorso anno, al suo primo anno under 12, aveva perso solo in finale, ha letteralmente dominato il singolare e ha vinto anche il doppio in coppia con l’altro azzurro Riccardo Chessari. Quello che impressiona è il cammino del ragazzo, che non ha perso un set e ha lasciato per strada solo 18 games in 5 incontri:
    SINGOLARE
    Primo turno
    Quinzi bye
    Secondo turno
    Quinzi b. Glynn (GBR) 60 60
    Terzo turno
    Quinzi b. Khyzhkin (UKR) 61 60
    Ottavi di finale
    Quinzi b. Alonzeau (FRA) 60 62
    Quarti di finale
    Quinzi b. Halys (FRA) 62 63
    Semifinale
    Quinzi b. Veys (BEL) 61 76
    Finale
    Quinzi b. Ashley (GBR) 61 61
    RISPONDO IO (e ad angelica):
    Complimenti ai Quinzi che ho conosciuto da Bollettieri.Gianluigi e’ un vero fenomeno di precocismo (naturale secondo me o innaturale secondo altri: ai posteri l’ardua sentenza).Sia fisicamente che mentalmente e’ un paio di anni avanti e sicuramente e’ una speranza da tenere d’occhio. Tenendo presente che da Bollettieri si allena anche l’altro marchigiano,il quindicenne Miccini, a Bradenton si parla italiano…be’, italiano…non esageriamo, semmai marchigiano … SCHERZO! Volevo piuttosto sollevare un punto di discussione: Quinzi e Miccini arrivarono tutti nella stessa settimana dell’estate del 2004 in cui portai per la prima volta mio figlio all’IMG Academy… Sicuramente sono seguiti (soprattutto Quinzi) da fior di tecnici anche quando sono in Italia e dalla Federazione…Diventa quindi molto difficile,una volta divenuti campioni, attribuire il merito a questo e a quello, alla tal Academy o alla tal altra federazione (come nel caso di Andy Murray, britannico fuggito in Spagna e poi allenato da Brad Gilbert…)… Impossibile per tutti attribuirsi il merito tranne che per i Genitori. Gli unici davvero ad essere responsabili dei loro successi, gli unici a cui questa italia tennista affamata di campioni azzurri deve essere grata. Perche’ i Miccini e i Quinzi di soldi ce ne hanno messi davvero tanti e non per un investimento (loro stanno gia’ piuttosto bene) ma solo per passione e amore…e quindi se i loro figli, come spero, diventeranno davvero quei campioni che tutta l’Italia Ultra’ si augura, non c’e’ Federazione che tenga…il merito e’ tutto dei Genitori.

  764. Roberto Commentucci scrive:

    Va beh, visto che la FIT non mi assume (e comunque non potrei accettare, faccio un’altro mestiere) cerco di farmi assumere dalla Federazione slovena…
    Oggi al CT Eur, dove si sta disputando un future da 10.000 dollari, ho visto giocare il giovanissimo sloveno Yanez (non De Gomera…) Semrajc, classe ‘89, che la settimana scorsa ha vinto il future di Castel Gandolfo partendo dalle quali.
    Devo dire che mi ha impressionato, anche se ha finito per perdere dopo essere stato avanti di un set e di un break.
    Ha un rovescio bimane piatto anticipato, naturalissimo, con un gran tempo sulla palla e con cui trova profondità senza fare fatica, ha un buon diritto, un’ottima sensibilità di mano e a rete gioca molto bene. Gli manca ancora un po’ di potenza, deve irrobustirsi molto, ma è nettamente il miglior giocatore che ho visto al torneo.
    Non è un futuro top 10, ma tra due o tre anni sarà sicuramente nei 100 (secondo me).

  765. Nikolik scrive:

    Sempre interessanti le tue teorie, Stefamo.
    Stavolta condivido in pieno.
    Perchè tu dici: “Impossibile per tutti attribuirsi il merito tranne che per i Genitori. Gli unici davvero ad essere responsabili dei loro successi, gli unici a cui questa italia tennista affamata di campioni azzurri deve essere grata…e quindi se i loro figli, come spero, diventeranno davvero quei campioni che tutta l’Italia Ultra’ si augura, non c’e’ Federazione che tenga…il merito e’ tutto dei Genitori”.
    Completamente d’accordo.
    Attento, però: se è vero ciò che tu dici, è vero anche il contrario.
    Non può non essere così.
    Cioè, parafrasando la tua frase: “Impossibile per tutti attribuirsi il DEmerito tranne che per i Genitori. Gli unici davvero ad essere responsabili dei loro INsuccessi, gli unici a cui questa italia tennista affamata di campioni azzurri NON deve essere grata… e quindi se i loro figli, come NON spero, NON diventeranno davvero quei campioni che tutta l’Italia Ultra’ si augura, non c’e’ Federazione che tenga…il DEmerito e’ tutto dei Genitori”.
    E’ una vita, infatti, che lo ripeto: una Federazione non può essere criticata per gli insuccessi nel tennis professionistico, così come non può essere elogiata per i relativi successi. Non ha senso né l’una, né l’altra cosa.
    Ma voi, purtroppo, vi dimenticate sempre l’altro 50%: quando gli italiani perdono nei tornei, giù con le critiche alla federazione.
    Se vincono, però, la Federazione non c’entra nulla, è merito solo dei genitori.
    Bah…

  766. Nikolik scrive:

    Roberto, però la settimana prossima si gioca a Roma (Roma-Real) un bel torneo ITF femminile.
    Vi sono iscritte quasi tutte le nostre migliori giovanissime: Remondina, Di Sarra, e nelle qualificazioni la Besser, la Vaideanu, la Zanchetta e tantissime altre ancora.
    Che ne dici di andare a dare un’occhiatina e di riferire?

  767. Roberto Commentucci scrive:

    Lo so bene, Nikolik, figurati se mi perdo la Di Sarra, che è un mio antico pallino. Mi dicono che si è molto irrobustita fisicamente, in quel di Palermo, alla corte di Palpacelli e di Robertina Vinci.
    Se trovo il tempo, vado sicuramente.

  768. stefano grazia scrive:

    Nikolic: guarda che io ti ho dato spesso ragione su questa cosa delle Responsabilita’ della Federazione…che pero’ rimane colpevole,colpevolissima, di rendere il tennis un prodotto elitario,costoso, poco accessibile,poco propagandato, e chi piu’ ne ha piu’ ne metta…Federazione,scuola, mentalita’ e cultura italiana…intendiamoci, le colpe vanno condivise…io i miei tre desideri da esprimere a Binaghi li ho gia’ scritti e se vuoi li ripeto.Non vuoi? Li ripeto lo stesso ma prima ci aggiungo quanto auspicato da Andrew:Smantellamento del sistema Circoli cosi’ come e’ ora strutturato. I miei tre desideri:
    1) DISPONIBILITA’ CAMPI GRATIS PER UNDER 14 IN TUTTI I CAMPI DEI CIRCOLI SE IN QUEL MOMENTO NON SONO OCCUPATI DA MEMBRI PAGANTI E COMUNQUE OBBLIGATORIO NEGLI ORARI FINO ALLE 17. Questo in attesa di costruire grandi campi pubblici comunali.
    2)TORNEI NEL FINE SETTIMANA magari distribuiti su piu’ circoli in modo che si possa anche viaggiare l’italia per andare a giocare non solo i tornei vicini a casa. E soprattutto perche’ si possa allenarsi da LUN a VEN e giocare nel week end.
    3)OGNI PROVINCIA O ALMENO OGNI REGIONE DOVREBBE AVERE UN CIRCOLO CHE FACESSE DA PUNTO DI RIFERIMENTO FIT DOVE I MIGLIORI UNDER POSSANO ALLENARSI TUTTI INSIEME UN WEEK END AL MESE SOTTO L’OCCHIO DI COACHES FEDERALI. DURANTE QUESTI MEETING FEDERAZIONE/PRIVATI/GENITORI SI DOVREBBE INSTAURARE ANCHE QUANTO AUSPICATO DA MAURO AL PUNTO 2 del suo post

    Poi io sono il primo a non incolpare la Federazione se Murray o Gasquet nascono in UK o in Francia, primo perche’,lo sapete, io non ho la bava alla bocca per fare il tifo a un italiano…cittadino del mondo io, sport globale il tennis…mi accontento di fare il tifo per Federer,Henin,Hewitt,Gasquet, Murray … quando ci sara’ un italiano forte,simpatico,carismatico faro’ il tifo anche per lui come l’ho fatto per Panatta (che pero’,onestamente, non so se avrei tifato con la maturita’ dei 30 anni invece che dei 20…forse si,forse no…solo il fatto che dopo si sia dato alla motonautica e si sia lasciato andare fino ad assomigliare a Jabba The Hut mi ha sollevato qualche dubbio…)…Ma certo, come mi ricordano sempre Roberto e Ubs, l’avere un campione italiano significherebbe piu’ spazio per il tennis sui giornali(pero’ io non e’ che vorrei molto piu’ tennis: vorrei solo molto meno calcio e spazio A TUTTI GLI ALTRI SPORTS), una maggiore attenzione verso certe problematiche,una crescita del movimento,magari piu’ agevolazioni per mio figlio in futuro… Secondo, perche’ come dici tu, una cosa e’ creare giocatori medi,un’altra e’ ritrovarsi in casa il Pele’ della situazione… Del resto a livello giovanile qualche buon italiano l’abbiamo sempre avuto ma credo che sia evidente: quando i nostri 18enni giocano gli Slam Juniores, gli altri coetanei piu’ bravi sono gia’ nel tabellone principale o comunque in giro a raccattare punti … E comunque e’ evidente che qualcosa si perde dopo…ma certo,lasciando stare gli Stati Uniti il cui bacino di capienza e’ superiore e che comunque fa da Federazione a migliaia di giocatori di altri paesi visto che sul suo suolo,sfruttando la sua rete di tornei,di private academies,di colleges, si allenano e maturano un buon 50% dei futuri top 100, Francia,Spagna,Russia e Argentina sembrano aver creato una scuola … ma per esempio l’Australia e’ in deep trouble,che dovrebbero dire loro? E anche la Gran Bretagna,con tutti i soldi che spende… Non ha tutti i torti Max quando scriveva che il compito della Federazione dovrebbe essere non mettersi in competizione coi privati ma semplicemente monitorarli e stilare ogni anno una sorta di Guida Michelin delle Academies e dei Centri di Allenamento… Io comunque non ho ancora avuto problemi con la FIT (a parte il riscontrodel vincolo di 4 anni su cui non mi trovo d’accordo) ma quando ho avuto qualcosa da dire l’ho avuta nei confronti di certa mentalita’ da parte di certi addetti ai lavori(coach e non), nei confronti del Circolo, nei confronti di certi atteggiamenti culturali che vedono il Maestro assiso sullo scranno e illuminato da tergo dalla luce del sole e il Genitore brutto,sporco e peloso che rovina i figli,sia tecnicamente che educativamente…

  769. stefano grazia scrive:

    Ieri,more solito ero senza connessione e fra un paziente e l’altro,in un momento di quiete, in tarda serata,ho scritto e salvato su penna quanto vado a incollare…E’ un po’ un arrampicarsi sugli specchi con pensieri in liberta’ ma vedo che siamo in una fase di stanca…
    “Quando giocavo a rugby ed ero giovane bello e arrogante ricordo di essere stato a capo di una veemente protesta contro I Vecchi o meglio il sistema allora vigente … teniamo presente che si trattava di sport puramente dilettantistico (anche in serie A pochi giocatori prendevano miseri rimborsi e in serie A2 o B dove giocavamo noi ti dovevi pagare anche le scarpe e tutt’al piu’ ti regalavano la Borsa) e quindi la gente prima lavorava,studiava e poi trovava il tempo per allenarsi e giocare…gli allenamenti erano all’inizio solo due a settimana (e poi divennero tre e alla fine anche 4 e 5)) ma molti dei vecchi non riuscivano o per pigrizia o perche’ davvero impossibilitati a frequentare assiduamente gli allenamenti…io sostenevo la tesi che chi non avesse partecipato almeno ad un allenamento doveva essere automaticamente escluso dalla formazione della domenica…mi ricordo che c’era questo tallonatore,Brunelli, un ingegnere che lavorava alla Viro, che tra l’altro ci sponsorizzava anche, ed era stato nazionale e aveva ancora 26-30, ed era probabilmente anzi sicuramente ancora uno dei migliori della squadra e c’era questo D’Antonio, tristissimo ma volonteroso, e sempre presente agli allenamenti…e sempre in panchina (una volta si mise anche a piangere alla lettura della formazione)…era il caso piu’ eclatante ma ce n’erano altri…le ragioni che stavano dietro la mia crociata erano molteplici e andavano dalla necessita’ di mantenere certi giocatori che non giocando mai avrebbero finito per smettere al tentativo di creare un gruppo, privilegiando cioe’ lo spirito di gruppo anziche’ il reale valore…
    Riguardando ora quei tempi con gli occhi di adesso e pur mantenendo fermo che era necessario fare gruppo,creare la squadra, non so se mi darei ancora ragione…alla fine,il migliore deve giocare…l’allenamento serve a far5ti diventare migliore ma se tu sei comunque migliore anche se non ti alleni (soprattutto perche’ non puoi) devi giocare… (la cosa buffa e’ che con Brunelli ci siamo massdacrati verbalmente finche’ lui era un vecchio e io un giovane, poi diventato anch’io, gia’ solo a 21-22 anni un veterano, ero diventato uno dei suoi preferiti)
    Perche’ racconto questo? Perche’ con una certa forzatura, diciamo pure anche notevole, vorrei infrangere il tabu’ politically correct che l’allenatore deve creare prima BUONE PERSONE e poi farti vincere le partite…Creare una buona persona dovrebbe essere compito dei genitori e mi sembra infantile e retorico solo pensare che se non ci riescono loro ci possa riuscire il Coach (a meno che non sia Carlos Rodrigues che ti fad a padre putative)….non ne ha il tempo,la voglia,la giurisdizione … non e’ nemmeno il suo compito e non deve esserlo…Certo, deve essere onesto e non deve insegnarti a fregare,questo si, ma il suo compito e’ farti giocare meglio.Punto e basta. Non gli deve importare se tu sei cattivo,se sei antipatico, se diciamolo pure sei anche un pochino stronzo. Se e’ un vero professionista deve guardare oltre… Ma come fai ad insegnare a quello sciagurato testa matta antipatico di Federer? Chiedevano a Peter Cartre (e lui rispondeva che al genio non si deve chiedere, si deve solo essere felici di essere li’…Questa cosa l’avevo letta tempo fa e purtroppo non ricordo il giornalista,un italiano,che la riportava e quindi prendetela col beneficio dell’inventario ma che Federer si comportasse malissimo in campo e’ un fatto accertato, riportato nelle sue biografie e ammesso anche da lui stesso in piu’ di una intervista…Che poi lui sia diventato col tempo anche una ottima persona, tanto meglio. Anche se mi riservo il giudizio definitivo dopo uno o due anni di sconfitte-e lo dico da tifoso.Perche’ e’ facile fare i signori quando si vince, piu’ difficile e’ esserlo veramente … per esempio trovo una certa dignita’ in Hewitt e anche nell’attualmente vituperato Roddick: magari la compagnia di Connors lo avra’ traviato, ma come si e’ comportato bene lui dopo le stese che ha preso da Federer non si e’ mai comportato nessuno…)… Mi sto arrampicando sugli specchi,dite? Si, vabbe’,puo’ darsi, ma io ho questo bimbo che mi dicono tutti e’ smart, very smart,intelligent,bright,brilliant e poi si comporta come il peggiore dei teppisti …e non c’e’ punizione che conti,le abbiamo provate tutte tranne la sospensione prolungata dal tennis, e mi chiedo: e se fosse davvero uno di quei bambini che non si meritano la Dolce Euchessina?E allora, lo piego a serie di due dozzine dsi frustrate e giri della chiglia come Gli Ammutinati del Bounty o navigo a vista,vado di bolina e aspetto il refolo di vento per mettermi al trasverso…? del resto,troppo comodo fare I Grandi e Bravi Genitori quando tuo figlio e’ bravissimo a scuola, vince sempre e vorrebbe sempre allenarsi…che merito hanno, questi genitori? Siamo noi che abbiamo a che fare con I pestiferi geniali, quelli che meritano I monumenti ,altroche’…
    (E sia beninteso: se mio figlio si comporta male,viene regolarmente punito: io sono considerato fin troppo severo…eh,ma lascialo stare,sono bimbi…mi dicono… io stesso ormai mi faccio schifo dal tanto che sono cosi’ monotonamente conservatore serio e perennamente in modus rimproverandi…Il fatto e’ che mio figlio si comporta da angelo e da demonio due o tre volte nella stessa ora, la vita per noi e’ come una corsa sul rollercoaster…)
    Quindi, che funzioni ha il Coach? Anche di Educatore? Io dico dipende.Dipende di che educazionestiamo parlando.Dipende dai genitori. Dipende se c’e’ non questa esigenza ma se c’e’ eventualmente una richiesta in tal senso. Dipende anche dal livello.Il Maestro Pierino di Nikolic si,certamente, e che dio l’abbia in Gloria. Il Coach del figlio di Ubaldo era un gran coach…arrestato per spaccio di droga e sfruttamento della prostituziione. Gli avrei affidato mio figlio se l’avessi saputo? Ovviamente no. Ma nemmeno se avessi saputo che e’ un integerrimo New Born Christian o di Scientologyalla ricerca di nuovi adepti…vedete, e’ tutto molto relative… Ho qui il mio amico coach,Godwin Kienka, e ha visto giocare mio figlio e non mi ha ditto nulla…la cosa e’ un po’ strana, so che a mia moglie aveva ditto all’inizio ,prima di giocarci,che bisognava fare questo e quello e poi,dopo mezzora di palleggio, ha concluso: no, non ha bisogno di correggere nulla…Ma so anche che mentre si allenava con lui e col figlio minore (14 aa) Nicholas ha avuto I suoi scatti e sbattimenti di racchette suscitando la sua reazione (e quella dei vecchi del club che giocavano nei campi adiacenti). E allora, non mi dice nulla perche’ non ha trovato il tempo o non mi dice nulla perche’ non si capacita di quanto sia tecnicamente forte lui allenato da due tristonazzi mentre I suoi figli,allenati da lui, sono inferiori tecnicamente o non mi dice nulla semplicemente perche’ come carattere non gli piace?La mia filosofia e’ che comunque io NON intervengo sul campo se Nicholas ha problemi col coach: se li deve risolvere lui.E’ una questione di empatia. E’ una questione di riuscire a capire come andare d’accordo con un altro naufrago su un isola deserta.

  770. andrew scrive:

    Scusa Nikolik ma ogni tuo intervento mi lascia un prurito interiore…

    La tua mi sembra troppo una posizione di comodo, invidiabile per certi versi: praticamente ti siedi in veranda con la tua bibita al club e osservi con piacere l’indaffarata umanità tennistica che si affanna. Hai pagato la quota e ora osservi lo spettacolo…

    Che poi è esattamente ciò che fa la federezione italiana: ha il monopolio dei campi tramite i circoli, è per statuto l’unico depositario della gestione del tennis e quindi si siede con la bibita a osservare l’indaffarata umanità tennistica che si affanna (maestri, giocatori e genitori). I circoli si sono affiliati e ora si osserva lo spettacolo…

    Vedi Nikolik, il circolo di tennis (e quindi la federezione) è un ente indistinto che varia a seconda delle convenienze: se chiedi conto della gestione agonistica fallimentare degli atleti, ti si risponde che devi rivolgerti ai maestri; se invece vi sono degli atleti promettenti, allora il circolo se ne fa vanto ed è pronto a rivendicare “diritti” di svincolo e pretese di primogenitura. OSCENO.

    Fortunatamente, io credo che questa forma di paralisi (anche mentale) possa venire sbloccata dalle seguenti tendenze:
    1. Crisi economica dei maestri. Lo stesso Botti (PTR) dichiara su Tennis Italiano che i maestri hanno perso progressivamente di reddito e si va verso un sistema in cui solo il top potrà restare a galla autonomamente, con la progressiva introduzione di istruttori part-time. Qui, vedo la possibilità che si possa passare a un sistema di associazioni sportive vere e proprie, composte principalmente da allenatori-maestri e istruttori part-time (ex-giocatori, palleggiatori, volontari). Questa tendenza potrebbe essere raggiunta anche grazie ai due punti successivi:
    2. Rivolta dei genitori. I genitori si vanno facendo sempre più esigenti riguardo all’educazione sportiva dei propri figli e quindi l’addestramento tipo “pascolo” per il risucchio di soldi dei bambini non-immediatamente predisposti dovrebbe venire rifiutato da sempre più genitori.
    3. Chiusura sistematica dei circoli su se stessi. Come “velatamente” annunciato da Binaghi e portavociato da Baccini, la federezione chiuderà sistematicamente tutte le porte del “loro” tennis a ogni dissenso e si troverà a gestire solo i club più grandi e che si reggono sulle quote societarie di professionisti e piccoli imprenditori, diventando la FILPI (Federezione Italiana Liberi Professionisti e Imprenditori). Come dimostrato da Caldaro (tre campi, due top 50), il tennis si può fare anche e oggi soprattutto in piccoli club o accademie. Credo che proprio i circoli più piccoli abbandoneranno progressivamente la FIT per percorrere altre strade.

    Vedremo se è solo un sogno…

  771. Enzo Lo Iacono scrive:

    Pienamente d’accordo con Andrew. Ed il mio è uno di quei piccoli circoli (nonostante sia CAST e PIA) che già …….sente puzza di bruciato!

    Per quanto riguarda l’argomento affrontato dal chilometrico ma sempre chiarissimo Stefano, mi sento di fare alcune precisazioni in quanto tecnico:

    il maestro non deve assolutamente interferire o intervenire sull’educazione dell’allievo (non deve neanche essere uno spacciatore!). Quella è demandata ai genitori! Semmai deve fare in modo che all’interno del circolo osservi le regole.
    Ciò che invece è necessario curare è il punto di vista della disciplina che è cosa ben diversa. Per arrivare ad alti livelli non puoi essere indisciplinato. Quindi ritengo che tale aspetto debba essere curato al pari della tecnica, della preparazione fisica e dell’aspetto mentale. Ma questa, ripeto, è tutt’altra cosa rispetto alla correttezza, al buonismo o bontà che sia, ecc. ecc.
    Poi esiste un problema di etica. Ma anche qui il discorso è diverso. Io non allenerei mai uno come Maradona, per tanti motivi, sopratutto etici; e questo è sicuramente opinabile, ma se fossi avvocato non difenderei Reina.
    Ripeto che tutto ciò è opinabile. Ma la penso così!
    Come ho già scritto più volte, cerco di formare prima delle persone umane e che abbiano un futuro in ogni caso. Ho visto troppi, troppi ragazzi bruciati dall’idea di diventare campioni.

    Altro argomento che volevo da tempo affrontare, leggendo delle gesta di Stefano riguarda le punizioni.
    Personalmente trovo innaturale dare una punizione (i famosi giri di campo) per correggere situazioni comportamentali. Non credo siano situazioni allenanti! Non credo siano situazioni realistiche!
    Immagina per un attimo la situazione nei panni del ragazzo:
    si allena, lo deve fare con costanza e impegno e senza sgarrare; ma scusa, mica te lo ha ordinato il medico di fare tennis! (E neanche stefano he he he).
    Se è vero che il ragazzo fa tennis per scelta e quindi per puro piacere, non vedo perchè deve “rischiare” delle punizioni.
    Se sei bravo vinci un premio, altrimenti ciccia!
    Se vinci un torneo la coppa è tua, altrimenti ciccia!
    Se vinci un torneo con montepremi, il premio è tuo, altrimenti ciccia!
    Non ho mai letto in nessun regolamento sportivo che se esci al primo turno con 60 60 devi correre per meezz’ora!

    Il mio sistema è diverso e parte sin dai primi anni, con i famosi “spermatozoi” di tre o quattro anni: se fai 10 palleggi vinci una caramella, altrimenti niente e ci riprovi la prossima volta (è banale sottolineare che il risultato deve essere raggiungibile, difficile ma non impossibile).
    Nel mio circolo si usa un sistema di premiazione “del migliore della settimana” (peraltro inventato da un altro maestro, ma che io approvo pienamente) dove, dopo una serie di valutazioni riguardo la tecnica, il comportamento, l’impegno ecc. , un allievo vincerà un premio (un polsino, un tubo di palle, ecc.) e la sua foto viene pubblicata sul nostro sito.
    Se vuoi il premio devi lottare e se non ci riesci, non fa nulla, ci riprovi.
    Deve muoverti la ricerca del premio, non la paura della punizione!
    La mia ultima frase del genere al “piccolo Seby” è stata:
    “Se ti impegni ti porto a Ferrara!” (premio)
    Sarebbe stata cosa diversa dirgli: “Se non ti impegni non ti porto a Ferrara!” (punizione)

  772. trophy scrive:

    per roberto commentucci.
    sarò alla premiazione all’eur sabato mattina e spero di vedere anche la finale…
    ci sarai?
    anche al real ci sarò qualche giorno.
    ti vorrei parlare ho perso il tuo cell.
    mi puoi chiamare?
    spero di incontrarti
    per chi ha interesse sul sito del crlazio c’è il nuovo progetto 2008 di Casa Lazio…

    trophy

  773. stefano grazia scrive:

    ENZO:
    re:Non ho mai letto in nessun regolamento sportivo che se esci al primo turno con 60 60 devi correre per meezz’ora!

    Guarda che io non ho mai detto una cosa del genere: io i 2-3 giri di campo (o 20) glieli faccio fare MA SOLO PER PUNIRE UN COMPORTAMENTO, non una sconfitta o un colpo riuscito male…non ti impegni, trascini i piedi,non ne hai voglia: o smetti o fai dei giri di campo
    sbatti la racchetta, rispondi male, tiri un colpo a casaccio come gesto di rabbia dopo un dritto in rete: 2 giri di campo…
    sbagli il dritto e ti prepari serio per il prossimo che viene…si continua…
    (i giri di campo sono solo una delle punizioni…io uso anche il gatto a nove code…)
    Certo, ciò premesso sono d’accordo con enzo ma…oh, si vede che li avete solo voi i bimbi che non si comportano mai male…io sono sfortunato: mi è toccato quelloche si comporta come si comportava Federer….

  774. trophy scrive:

    quando ero a sestola…molti molti anni fà… facevo un pò di casino e mi punivano con giri di campo…
    c’era il mitico direttore Trentin…
    ma io ero felice di correre… a me piaceva…
    punizione?
    non siamo ridicoli chi usa questi metodi è un troglodita…
    un inadatto…
    un superficiale…
    un pieno di sè…
    un uovo sodo al posto di una palla da tennis…

    piuttosto le valutazioni…
    i criteri di valutazione dei giovanissimi…
    su questi discutiamo.

    i vostri pensieri maestri e genitori…
    i vostri pensieri felici…

    trophy

  775. Avec Double Cordage scrive:

    Nikolik scrive “…Ma voi, purtroppo, vi dimenticate sempre l’altro 50%: quando gli italiani perdono nei tornei, giù con le critiche alla federazione.
    Se vincono, però, la Federazione non c’entra nulla, è merito solo dei genitori.
    Bah…”

    caro Nikolik senza cattiveria (lo sò che tu ormai lo sai ma lo dico per gli altri in modo di evitare inutili dibattiti off topic) il Bah non serve in questo caso perchè è è proprio come dice “coda di paglia non sbaglia” almeno secondo me e ti dico perchè:

    la federazione deve preoccuparsi di creare i presupposti per avere una base di praticanti il più larga possibile e coinvolgendo il maggior numero di talenti con provenienza da “ceti medi” perchè più affamati. Per adepire a questo deve costruire campi pubblici (ma qui in italia la speranza eè poca essondo la federazione italiana una federazione di circoli, una specie “cartello” ciecamente interessata più alla condizione dei vari circoli e meno alla salute del tennis in italia con lungimiranza) e pubblicizzare il tennis nei media facendosi venire delle idee nuove e sfruttando anche i campioni stranieri come Nadal, Federer etc.

    in una seconda fase una federazione dovrebbe sostenere i talenti di estrazione sociale in grado di fare una carriera tra i primi 100 ATP

  776. Avec Double Cordage scrive:

    sarà l’ennesima volta che si ritorna sul tema…

    Nikolik scrive “…Ma voi, purtroppo, vi dimenticate sempre l’altro 50%: quando gli italiani perdono nei tornei, giù con le critiche alla federazione.
    Se vincono, però, la Federazione non c’entra nulla, è merito solo dei genitori.
    Bah…”
    caro Nikolik, senza cattiveria (lo so che tu ormai lo sai ma lo dico per gli altri in modo di evitare inutili dibattiti off topic) il Bah non serve in questo caso perché è è proprio come dice “coda di paglia non sbaglia” almeno secondo me, e ti dico perché:

    la federazione deve preoccuparsi di creare i presupposti per avere una base di praticanti il più larga possibile e coinvolgendo il maggior numero di talenti con provenienza da “ceti medi”, perché geralmente più affamati di vittorie. Per adempire a questo deve costruire campi pubblici (ma qui in Italia la speranza è poca essendo la federazione italiana una federazione di circoli, una specie di “cartello” ciecamente interessato più alla condizione a breve termine dei vari circoli, e meno alla salute del tennis in Italia con lungimiranza) e pubblicizzare il tennis nei media facendosi venire delle idee nuove (tanto per fare un esempio anche se ci vogliono delle idee ben migliori ma per partire sarebbe già meglio di niente: un riassunto di un ora circa dei 3 match più belli della giornata precedente durante i grand slam corredata di interviste e servizi “allegri” che allacciano la vita dei tennisti professionisti alla vita delle persone normali trasmesso in chiaro su qualche canale televisivo tutti i giorni di pomeriggio al posto dei talk show per casalinghe durante le due settimane degli slam quindi in tutto 8 settimane all’anno, tanto in Italia ci sono solo tre opzioni, essendoci qui un quasi monopolio) e sfruttando anche i campioni stranieri come Nadal, Federer etc.

    in una seconda fase una federazione dovrebbe sostenere i talenti di estrazione sociale meno agiata che siano in grado di fare una carriera tra i primi 100 ATP con soldi dandogli la possibilità di pagare le strutture private, ma per fare questo ovviamente bisogna fare in modo che ci siano questi giocatori affamati che non si accontentano di fare qualche anno nei primi 50 e partecipare a qualche grand slam passando uno o due turni

    fino adesso mi sembra che la maggior parte dei nostri giocatori non abbia avuto voglia di sacrificarsi per la carriera come un Lendl, Muster etc

    i teeneager che sono in America adesso ci stanno dando dentro di brutto, e sono i primi Italiani a quella corte che continua a sfornare giocatori competitivi come dimostra nishikori

    il merito dei loro eventuali successi quindi sarà loro e dei loro genitori, e soltanto in minima parte della federazione (se sono stati dati degli aiuti finanziari) proveniendo questi ragazzi da famiglie capaci di permettersi le spese annesse, se invece fossero dei figli di operai o impiegati il merito sarebbe anche della federazione

    ma i figli di operai affamati di vittorie difficilmente vanno ad iscriversi in un circolo e tutto quello che segue, quindi questi soggetti che poi diventano medaglie d’oro alle olimpiadi e vincitori di campionati mondiali nei vari sport nei quali l’Italia e presente ai livelli che contano per pubblicizzare uno sport e trainarlo (nel tennis queste sono le semifinali dei tornei gran slam e nient altro perché tutto il resto serve solo per il reddito del giocatore, non è quindi certo un cosa da sottovalutare, ma è una cosa che serve al giocatore e non al movimento e alla promozione di uno sport per allargarne la base) non finiscono neanche su un campo di tennis anche se magari avrebbero un talento tennistico innato come quello di McEnroe perché non ci sono i campi pubblici dove potrebbero fare i primi passi, diciamo dall’età di 4-5 anni ai 7 anni quando devono essere integrati in delle strutture private decentralizzate e il più vincono possibile alla loro casa. Qui teoreticamente dovrebbe entrare in funzione la federazione con dei soldi. (esempi per questo tragitto potrebbero forse essere fino ad un certo punto Seppi e Knapp che penso puntino in alto per toccare il massimo delle loro possibilità ma non so quanti soldi siano provenuti dall FIT per portarli a dove sono adesso, potrebbe anche darsi che si tratti di cifre oltre il 20% in tal caso alla federazione andrebbe sicuramente anche qualche merito)
    ovviamente tutto quello che ho detto è solamente quello che penso io (un appassionato e basta) e non la verità assoluta, sono consapevole di potere sbagliarimi e se cosi fosse ti (o vi) prego di correggermi

  777. marcos scrive:

    va sanato, inventando tra scuola pubblica e federazione (o uffici decentrati) un rapporto che non c’è, il conflitto che si genera tra le esigenze della scuola (soprattutto pubblica) e le esigenze di un percorso agonistico, che, pare, talvolta sembra fare apposta a mettere in difficoltà i bimbi delle elementari che si iscrivono ai tornei. se gli ottavi di finale di un torneo under10 di rilevanza regionale (o nazionale) vengono fissati alle 14.00 di un venerdì, ci sono 16 bimbi (e sedici bimbe se si gioca pure il femminile), che devono decidere se raccontare una balla (conniventi i genitori) alle maestre di scuola: 32 visite mediche inventate.

    o si chiarisce con la scuola pubblica (ma dev’essere la federazione a farlo) che, durante l’anno, può capitare una decina di volte che il bimbo si assenti per attività agonistica, o s’insegna ai bimbi a raccontar palle alle maestre, o si litiga con le maestre. il meglio sarebbe che i tornei under 10/11 si giocassero il week end e dalle 17.00 in poi durante i feriali…ma, spesso, sembra che gli organizzatori facciano apposta a fissare orari simili, per saltare d’un botto 2 o 3 incontri al giorno, così da portare avanti il programma, non di rado, troppo denso.

    da queste pagine, invito la federazione ad occuparsene.

  778. Piero scrive:

    Piero-non-compra-più-le-macchinine-di-Cars

    Avevo iniziato anch’io ad utilizzare la tattica di Enzo… premiativa. Ed ho fatto un passo indietro.
    All’inizio ottenevo ottimi risultati, sul piano della concentrazione, legando all’esecuzione consecutiva d’una serie di colpi un (piccolo) premio.
    Il risultato é stato che per alcune settimane ho comperato macchinine di “Cars”. Mi sono fermato quando il rischio é stato quello… di dover comperare il camion!

    Ora riesco a motivare Mati in modo tale che la soddisfazione del risultato sia la grossa parte del premio: dichiarare che s’è impegnato e dirlo alla mamma. Ci scappa al limite un po’ di televisione in più. Ma comunque poca.
    Un genitore, ma anche un allenatore, dovrebbe essere in grado, quanto prima, di creare un piano della gratificazione che sia immateriale. Esistenziale. Legare lo sport ai premi, e poi al denaro, é piuttosto pericoloso. A mio parere.
    A Mati io dico che la natura gli ha dato un corpo sano e delle capacità: e noi dobbiamo rendere alla natura la riconoscenza dovuta… Sano e bello…

  779. Enzo Lo Iacono scrive:

    Acch, dovevo essere più chiaro.
    Quello che volevo far passare non era la necessità di premiare per forza con qualcosa di materiale, ma il concetto che chi gioca a tennis non deve “lavorare” ma divertirsi perché gli va! (fino a una certa età). Questa è la grande differenza tra il professionismo ed il dilettantismo. Quello che voglio intendere è che non dovrebbero essere puniti gli errori, ma elogiati i risultati.
    Se torniamo al concetto che il bimbo potrebbe giocare (come in effetti avviene) perché al genitore fa piacere, (difficilmente un bimbo continua a fare tennis se non è uno sport gradito al papà!) credo che per redarguire comportamenti non consoni, basta che papà si mostri contrariato. Il bimbo deve sapere che il papà (o chi per lui) “non è contento” di tale comportamento. Se continua a farlo, …… non ci sono gatti a sette code che tengano!

    E poi, caro Stefano, la mio scuola non è il paradiso di fanciulli giulivi che tu descrivi; i cazziatoni volano come le farfalle! (con la formula SORRISO-CAZZIATONE-SORRISO)!

  780. stefano grazia scrive:

    Re(trophy): punizione?
    non siamo ridicoli chi usa questi metodi è un troglodita…
    un inadatto…
    un superficiale…
    un pieno di sè…
    un uovo sodo al posto di una palla da tennis…

    Certo che anche Trophy quanto a insulti sottili non scherza…preferisco Mad Max che te li spara in faccia immagino guardandoti negli occhi…non so,sara’ la mia famosa coda di paglia, ma intuisco di non piacere a Trophy che si e’ ormai rivolto un po’ a tutti e quando finalmente si e’ rivolto anche a me,reo confesso,mi ha dato del troglodita,inadatto,superficiale,pieno di se’ e uovo sodo…SCHERZO!!! Io non mi offendo mai ma chissa’ cosa avrebbe pensato Chloe de Lisser…come minimo avrebbe smesso di scrivere sul Blog!
    Io invece non mi offendo e rilancio: ai genitori di Johnny Mac e Paolino Cane’ e’ stato spesso rimproverato di non aver dato qualche ceffone in piu’ ai propri figli, il genitore sorpreso a dare uno scappellotto al proprio figlio vierne invece denunciato a telefono azzurro… qualunque cosa fai,sempre pietre in faccia prenderai (gian pieretti) … Si puo’ discutere sull’utilita’ e la barbarie delle punizioni corporali ma io ritengo che ogni azione abbia una conseguenza e quindi da una buona cosa debba conseguire una ricompensa (morale,pecuniaria…)e da una cattiva un rimprovero o una punizione…Coscienza civile,sanzione,certezza della pena… Cosa c’e’ di piu’ educativo? Magari l’avessero spiegato anche a qualcun altro, poi non si meravigliavano di essere stati sospesi per aver scommesso o essersi dopato o aver gettato i sassi dal cavalcavia o aver stuprato la reginetta di bellezza che prima ci stava e poi improvvisamente,come era suo diritto, ha cambiato idea…vabbe’, la sto prendendo troppo larga… Comunque quello che e’ importante,secondo me,e’ che uno non venga punito perche’ ha perso (semmai perche’ non ha ben combattuto ma sarebbe troppo personale l’interpretazione…ma se uno non combatte bene la punizione e’ la sconfitta…se invece perde ma combatte bene, il genitore potrebbe pensare di premiarlo ugualmente…)ma io mi riferisco ai comportamenti…..tenendo comunque ben presente che tu ti devi prendere le tue responsabilita’: non vuoi soffrire sul campo e preferisci giocare a scacchi,con le bambole o fare surf sulla spiaggia come malibu Bob? Your Choice…but MAKE IT!!! Non dire: voglio diventare un Pro di tennis e poi ogni volta ne hai una… Non ti muovi bene coi piedi? Ok, puoi smettere e andiamo al mare o a leggerci un libro…oppure ti faccio correre di piu’ cosi’ la prossima volta,magari,forse, corri quando devi… Poi se sbatti le racchette,insulti,fai il divo,sei un maleducato…ci sono tante punizioni e vanno dal giro della chiglia ai giri di campo,ai push ups,alla sospensione dal tennis… Da Bollerttieri anni fa facevano raccogliere tutte le cartacce…bei tempi,quando era una caserma e c’era una disciplina da legione straniera…io mi sarei fatto punire diverse volte, mi sarei ammantato del fascino ambiguo del ribelle che corre il rischio e trasgredisce…ma quando la punizione mi tocca, me la prendo, so che e’ giusta, fa parte del gioco, e’ una questione di assumersi le responsabilita’…Il fascino discreto e masochistico della punizione? No, e’ che comunque c’e’ sempre una possibilita’: che non e’ non farsi beccare ma comportarsi bene, impegnarsi al massimo oppure decidere che no,non fa per me.Meglio darsi all’Arte.
    But it’s hard! gridava geena davis al Coach Tom Hanks
    It’s how it’s supposed to be, replicava lui, se fosse facile sarebbero capaci tutti…

  781. atti scrive:

    Con l’educazione rischiamo di “infarinarci” come con la videonalisi (e manca MAX che è andato un po’ in ferie)… ognuno conosce i suoi polli. STOP! La mente umana è ancora talmente inesplorata… noi stessi a volte abbiamo comportamenti e decisioni incomprensibili…. (Stefano ti sembra “ragionevole” aver “indirizzato” i ns. pargoli a giocallenarsi a tennis ?) … il gatto a nove code serve a noi….per esperienza diretta con TWO GIRLS, credimi, è ancor piu’ complicato… quello che dici o fai con una non è adatto per l’altra … e quindi camaleonticamente con una fai in un modo e poi… cambio….stando attento, magari nei momenti di maggior ira… a non confonderle !!
    Con noi i ns. genitori, saranno stati anche altri anni, ma non credo abbiamo fatto corsi di psicologia… mentre ora: e no cosi …e no colà… sempre positivi… sorridenti…sereni, e se anche qua stessimo a metà strada ! a Roma dicono “quanno ce vo’ ce vo’ “ .

    PS: premetto che sto scherzando, ma dalle foto su 0-15 Nicholas mi sembra un angioletto geniale stile Emil della serie TV…. E tu non sei il papà Anton che non lo capiva mai…e lo puniva e basta…. non lamentarti .. piu’ o meno hai le stesse difficoltà medie di molti di noi ! E magari c’è chi vorrebbe suo figlio + ribelle oppure + sportivo….
    Fra pochi anni la scienza ci permetterà di creare il figlio “perfetto” in provetta (e finalmente Tommasi e Baccini avranno un TOP 10 che li metterà d’accordo sul livello del tennis Italiano).
    Yuri o Richard hanno avuto molti meno dubbi… e tantomeno le figlie li considerano “BAD PARENT”.
    Ciao.

  782. gio92 scrive:

    Vorrei il vostro parere sul “FIT Ranking Program”….. cosa ne pensate ?
    Dico la mia ; non ne capisco il senso, per chi fa agonismo il “Ranking” c’è già ed è pure molto chiaro , per gli altri ….. mah …..
    Sarei curioso di sapere cosa è costato alla Federazione (secondo me non meno di 15/20 euro a scatola…) ma dico non si potevano destinare diversamente quei soldi……?!

  783. fulvio scrive:

    stefano l’africano non fartene una ragione di vita,da quando seguo il tennis i giocatori che sono andati avanti con gli anni erano quelli che da piccoli tiravano le racchette che urlavano il lorro dissenso quando sbagliavano una palla facile ,che piangevano quando perdevano una partita ,che ogni tanto dicevano all’avversario ”che pallettaro del cavolo” che quando i propri genitori li guardavano in cagnesco loro a loro volta li sfidavano dal campo. sbaglierò ma il tennis non è gioco da educandi e moralisti ,nonostante tutto quando ce vò….ce vò!!il massimo è solo non …esagerare!

  784. claudiotn scrive:

    Qualcuno ha notizie di come sta andando il Nike a Parma?

  785. fulvio scrive:

    @ stafano grazia ,ieri mi è arrivata la tua mail,ti ho risposto ma poco fa mi è arrivata la comunicazione che il mio mess non ti è stato recapitato,vedi tu ,penso sia un problema della tua posta elettronica

  786. Enzo Lo Iacono scrive:

    Stefano!
    Forse stiamo creando un po di confusione tra il “gioco del tennis” e l’educazione ai figli che è ben altra cosa. Io provengo da una famiglia patriarcale, dove se mio padre mi lanciava uno sguardo, io già capivo cosa dovevo fare. E quindi sono della religione “quanno ce vò, ce vò. L’educazione dei figli e ben altra cosa e l’argomento è talmente complicato e i punti di vista probabilmente tanto lontani che ci vorrebbero anni di blogs e poi questa non mi sembra la sede adatta per l’argomento. Proprio per questo, ho sottolineato che il maestro non dovrebbe entrare nell’educazione dei ragazzi, se non entro i canoni del buon vivere civile. Io intendevo aprire l’argomento relativo al “momento sportivo” che ti ripeto, è ben altra cosa. Se così non la pensassi, significherebbe essere completamente incoerente, considerato quello che ho scritto sull’educazine che mi è stata impartita e invece su cosa penso del comportamento a volte “troppo battagliero” dei piccoli tennisti.

    Per Gio92:
    Visto che il mio circolo ha aderito al PIA ti posso ben dire:
    parrebbe (anche se in realtà ne sono sicuro perché ho parlato con i fauteri) che il Fit Ranking Program sia stato ideato per motivi promozionali e motivazionali. Nel kit ci sono bracciali, DVD, adesivi, loghi da attaccare alle tute, immagini, punti, meriti e quanto altro. Una specie di sistema di passaporto didattico che io utilizo già da anni e che mi sono “autocostruito” utilizzandolo anche per “il migliore della settimana”. Il fatto è che dalla sala parto, è uscita un idea che invece è stata distorta strada facendo.
    Diventando un supporto tecnico, il FRP ha, in pratica, rimesso in circolo la famosa e odiosa “standardizzazione” degli esercizi. A parte il fatto ( e parlo per esperienza) che se davvero si dovesse seguire il programma, il maestro dovrebbe passare ore e ore a fare test e contro test, tralasciando gli allenamenti.
    Ora qui tornano i miei vechi discorsi: il buon maestro è quello che ascolta tutto e tutti, senza pregiudizi, per poi prenderne solo ciò che gli sembra utile.
    A mio parere il FRP è un buon sistema “MOTIVAZIONALE”.
    Per quanto riguarda i costi, non so effettivamente quanto costa alla FIT, ma ti posso dire che il prezzo di acquisto per i prossimi (solo il primo è stato gratis) è di 15 euro.

    Il fatto è (non me ne voglia Trophy, ma quanno ce vò, ce vò) che la FIT, da un lato si preoccupa dei ragazzi che “mollano”il tennis (sembra che siano troppi), quindi ti inventa questi sistemi che ritengo di ottimo aiuto, mentre dall’altra, ti inserisce l’under 10 come agonistico (ma non fa punti per la classifica e non può giocare con l’under 12) e ti fa pagare 12 euro la tessera e non più 6; e anche lì, vai coi trasferimenti a colpi di 100 euro.
    Però Giò, (leggi bene Trophy, he he he) credo che proprio per il Fit Ranking program i soldi non siano buttati, …… almeno credo.

    Credo, invece, che il progetto PIA stia prendendo una brutta piega. Lì forse, si spreca qualche soldino in più! E quando parlo di spreco, intendo anche quando i soldi sono i genitori ad uscirli!

    Costerebbe meno costringere i circoli, anzi i maestri, a collaborare l’un l’altro, anzichè preoccuparsi di “fregarsi” gli allievi e tenere il proprio sapere (giusto o sbagliato che sia) come un segreto di stato!

  787. stefano grazia scrive:

    Guardate cosa scrive di noi in altra sede il nostro Padrone di Casa,Ubaldo (a commento dell’ottimo articolo di roberto commentucci e giorgio spalluto sulla FIT):
    “Qui non siamo nè a Porta a Porta nè a Ballarò (per distinguere due diverse impostazioni…politiche), però questo blog piaccia o no è diventato un importante punto di riferimento per il mondo del tenis italiano e (spero presto) anche internazionale.
    Personalmente ritengo, ad esempio, raccogliendo anche lo spunto qui sopra di Stefano Grazia, che dalla sua affollatissima rubrica “Genitori e Figli”, sono usciti tanti di quei suggerimenti, tante di quelle esperienze, tante di quelle idee _ sui maestri, sulle academies esistenti, sui metodi di insegnamento (giusti e meno giusti, sulle scuole acchiappa citrulli e quelle che invece fanno sul serio…su ciò che accade a Tirrenia e altrove), sulla cultura da infondere nei giovani, sulle organizzazioni (giovanili) di altri Paesi, sulla programmazione…(ce ne sarebbero mille credetemi).. che è poi quello che interessa a tutti noi…E quando dico tutti noi, dico anche Binaghi, anche Baccini, anche Tommasi. Chi credesse di perdere tempo andando a rileggersi quanto c’è dentro quella rubrica (più rapida da consultare anche attraverso i riassunti di Stefano Grazia che ha avuto una costanza incredibile e una pazienza infinita per coltivare e far fiorire uno spazio cui io ho dato l’abbrivio ma che lui poi si è praticamente autogestito) vi assicuro che quel tempo invece lo guadagnerebbe.
    Chi ha cuore il tennis italiano, datemi retta, vada a leggerselo. Salti magari gli appuntamenti che alcuni genitori, alcuni maestri si sono dati, qualche battuta distensiva, ma veda quali sono le vere problematiche del ragazzo della ragazza o che si avvicina al tennis, che magari avrebbe la stoffa del potenziale campione ma non sa dove sbattere lla testa, di chi fidarsi, come spendere i suoi soldi, come spenderne meno…i problemi che incontra in quella regione, in quella città, in quel circolo, in Italia. Solo approfondendo tematiche di quel tipo…si può seriamente cominciare a lavorare per risolverle. Altrimenti si fanno tanto discorsi teorici, tanti bei propositi, meravigliosi progetti…e poi cambia molto meno di quanto potrebbe cambiare.
    Questo blog, fra i suoi ambiziosi progetti, ha quello di costruire (oltre a un canale tennis poliglotta vero e proprio su una piattaforma diversa dall’attuale) una sana mentalità sportiva fra gli appassionati, una solidarietà di spirito e di intenti che troppo spesso viene meno.”
    Troppo buono con me che non sono nulla senza di voi e senza soprattutto i veri addetti ai lavori che ci hanno onorato e continuano ad onorarci della loro presenza, primo fra tutti COLUI CHE E’ L’UNICO AD AVERE IL DIRITTO DI PARLARE… e col suo post delle 17.05 sai che peso mi ha tolto…in effetti io questa idea me l’ero già fatta, e statisticamente coi dati alla mano e sentendo certi pareri di addetti ai lavori non finto buonisti/politically correct…e poi con certe considerazioni/intuizioni di carattere psicologico…certo, questo non significa che kill bill si debba preoccupare: manterremo una certa attenzione al controllo comportamentale (anche perchè è ovvio: la rabbia va incanalata e trasformata in energia positiva, non bisogna lasciarsi attrarre dal Lato Oscuro della Forza) ma d’ora innanzi penso che me la prenderò un po’ più comoda, anche perchè io che ero calmo da bambino e son diventato un assatanato da tardo adolescente, non mi piaccio certo nelle vesti di Cato il Censore e di fustigatore di costumi…… PIUTTOSTO:come siete messi col Grande Tennis Raduno di Roma?Abbiamo una Data? Che fine ha fatto Mad Max?
    PS
    (FULVIO:si,ho problemi con l’email dell’ufficio (e spesso anche con Internet e così vado in block col blog…per questo dicevo di mettermi in cc con la email personale indicata… )

  788. Avec Double Cordage scrive:

    @ stefano grazia effettivamente ti ho scritto anche io qualche giorno fa ma non so se ti è arrivata la mia mail, l’ho mandata ad entrambi gli indirizzi che mi avevi indicato

    mi è giunta notizia tramite un commento sul mio blog di questo nuovo programma della USTA per rendere più interessante e divertente il tennis per i bambini http://partners.quickstarttennis.com

    si chiama QuickstartTennis ed è un tennis ridimensionato con campo e rimablzo palla e racchetta proporzionati all’altezza dei bambini (fonte john wertheim mailbag)

    effettivamente avevo già chiesto in un post di qualche mese addietro cosa ne pensano i vari esperti di un metodo del genere, forse mi sono perso la risposta oppure è una cosa talmente normale ed utilizzata da chiunque che la domanda è obsoleta

    ad ogni modo a me sembra normale che per insegnare il tennis ad un bamino bisogna che le proporzioni siano da subito quelle che poi ritroverà quando avrà raggiunto la sua statura da adulto, in tal modo potrà da subito imparare un servizio vero e anche tutto il resto compreso le volèe e la tattica

    mettendo a confronto ad esempio federer e nadal mi sembra che lo svizzero possa aver imparato a giocare su un campo ridimensionato con palline piccole e soffici mentre lo spagnolo abbia imparato a tirare delle bordate su un campo a dimensioni da adulti con palle da torneo sgonfie, probabilmente non è vera nessuna delle due e la verità si trova in mezzo ma i risultati mi danno questa impressione

  789. Mirmidone scrive:

    per claudiotn

    Il Nike a Parma mi sembra molto ben organizzato (bei circoli, orari e disponibilità campi ottimi, quindi tempi di attesa minimi).

    Solito problema : grande dispendio di tempo ed energie da parte dei ragazzi e dei genitori per questi tornei che si svolgono durante la settimana (a metà settimana si è già in debito di energie psico-fisiche).

  790. claudiotn scrive:

    grazie Mirmidone
    Sai se si possono visionare i tabelloni su internet?

  791. andrew scrive:

    …scusate, ma perché a questo punto non ci facciamo noi un circuito week-end con regole condivise?
    Tanto a pagare siamo sempre noi genitori, quindi non cambia un bel niente, anzi forse si risparmia pure…

  792. Mirmidone scrive:

    per claudiotn

    A Parma, non sapevano se il sito del Nike Junior Tour avrebbe aggiornato i tabelloni durante il torneo (a quanto vedo, credo che l’aggiornamento verrà effettuato solo a fine torneo).

    Inoltre, il Tennis Club Baccanelli non credo abbia un suo sito (almeno io non l’ho trovato).

    per andrew

    L’idea è da studiare per verificarne la fattibilità (disponibilità campi, posizione geografica delle varie tappe, disponibilità del tempo di chi organizza, ecc.)

    Credo che sia importante verificare il numero di atleti (e relativi genitori) disponibili a partecipare.

  793. Adriano Moja scrive:

    TORNEO NIKE PARMA
    avanzano Sorrentino, Tacconi e Zanchi (testa serie 1) che ha battuto negli ottavi 4-0 4-1 un bimbo del 2000 di Torino di cui da quanto detto da chi lo ha visto giocare ne sentiremo presto parlare, uno dei pochi bimbi che sembra non avere emozioni quando gioca anche se perde, sempre sorridente, fossero tutti così.

  794. Adriano Moja scrive:

    Scusate se non ho specificato, mi riferivo alla categoria U10 maschile, caregoria a me direttamente interessata poichè ho un figlio del 99.

  795. stefano grazia scrive:

    Enzo, si,si,siamo d’accordo,l’argomento e’ vasto ma io ormai mio figlio lo vedo solo sul campo da tennis (SCHERZO!!!)…no,credo che il tennis sia come dicevano per il vino: in tennis veritas!, come sei sul campo da tennis poi spesso sei anche nella vita…il tennis ti mette a nudo, ti scopre i difetti caratteriali e spesso impietosamente te li ingigantisce…e’ uno specchio crudele e,d’accordo,spesso deformante…sei da solo, dall’altra parte c’e’ uno brutto e cattivo che ti innervosisce o bello e simpatico con cui vorresti essere amico, eppure entrambi di solito vogliono distruggerti e sempre e comunque it’s you and me,baby,just you and me…
    SICURAMENTE NON INTRODUCIAMO IL COACHING DURANTE LE PARTITE DEI PRO…Che vinca il migliore e il piu’ intelligente!
    Andrew, tornei del week end:
    se fossimo una ventina e abitassimo tutti a lagos, ne potrei organizzare uno a settimana…si mette una quota d’iscrizione per pagarsi gli arbitri e i ballboys (eh,si,siamo in Africa) e per avviare il Bar che poi si autoalimenta e via con le partite e le grigliate e poi le premiazioni…facevo cosi’ 10 anni fa per gli Adulti Expatriates di Lagos (Circuito ETP’Expat Tennis Players- che culminava nel Gran Slam: Torneo Agip che durava un mese…) Ma in Italia, lungo tutta la Penisola, dovrebbe essere la Federazione a OBBLIGARE i Tornei di Fine Settimana facendo eventualmente giocare in 2-3 o anche 4 Circoli, togliendo se davvero esiste l’assurda regola dell’U12 che non puo’ giocare 2 partite in un giorno e CAMBIANDO LA MENTALITA’ DI CIRCOLI,SOCI e GENITORI che nel weekend vogliono o andare al mare/sciare,giocare loro o …diciamo la verita’, andare allo Stadio…
    Per il numero di partite: 3 in un giorno se ben distanziate non mi sembrano poi tutta sta cosa ma Tabelloni a 32 giocatori negli U10 e 12 non ne ho visti molti e comunque vi fossero 64 giocatori eventualmente si giochino in 2 week ends successivi…

  796. Piero scrive:

    Una nuova e nota catena di negozi sportivi vende palle “Artengo”.
    Le “progressione” vengono siglate con “720″, mentre nella categoria “pressurizzate” ci sono delle palline non pressurizzate (?!) siglate “800″.
    Vorrei comperarne qualche decina per Mati, in modo che abbiano tutte lo stesso peso e rimbalzo, e non saprei quali di queste corrispondano alla categoria “MID”… qualcuno mi può aiutare?
    Grazie

  797. gio92 scrive:

    Ciao Piero,
    io ho comprato quelle con la scritta rossa , sono tutte gialle (non bicolori che dovrebbero essere le “DEP” ) con la scritta Artengo in rosso. Costano , mi pare sui 70 cent l’una e mi sono trovato bene.

    Sulle palline , DEP,MID e normali , sempre in questo blog c’era stata un’interessante discussione (sembra che da Bolletta , per dire , usino SOLO palle normali , a qualunque età) te lo segnalo giusto nel caso te la fossi persa visto il mare di informazioni che ormai si possono trovare !

    Sembra Ubaldopedia…….

  798. gio92 scrive:

    x Stefano Grazia
    anche io volevo scriverti ma ho ancora l’indirizzo dell’Angola , quando puoi mi mandi quello valido, grazie

  799. stefano grazia scrive:

    Adriano: Ma scusate,i tornei U10 li fanno ancora ai 4? L’anno scorso Nicki ne ha giocati in Italia,un paiuo di Nike,ma erano tutti con set ai 6 (eppero’ col No Ad)E cosa ci faceva un bimbo del 2000? Credevo che in Italia fosse proibito passare alla Cat Superiore senza permessi in carta da bollo…
    Comunque da Bolletta solo palle normali…forse perche’ i bimbi vengono messi insieme come livello,non come eta’…pero’ erano summer camps, magari se fanno dei gruppi specialistici le usano anche li’…Nicky non le ha mai usate…E comunque mi sembra che i Tornei siano tutti con set di sei games, almeno quelli che ha giocato Nicholas…In un torneo ricordo che in caso di un set pari si giocava un tb ai 10…Vabbe’,tutto fa brodo, l’importante e’ competere e in effetti un set ai 4 ogni tanto puo’ essere utile perche’ non ti perdona i cali di concentrazione o l’entrare tardi in partita (tutti difetti di cui Nicholas e’ afflitto, oltre al farsi frustrare dalla Rabbia Negativa … insomma,io lo so gia’: lo psicologo sportivo, di cui qualcuno ironizzava su queste pagine consigliandolo piuttosto-e anche giustamente-ai genitori, e’ in agguato … in realta’ e’ un argomento su cui ho sentimenti e giudizi miei personali contrastanti…Da un lato istintivamente ed epidermicamente lo rifuggo, dall’altro razionalmente e scientemente so che sara’,deve essere,un passo obbligato…Pur di non farne una malattia. E’ chiaro che lo sport per un bambino dovrebbe essere gioia e divertimento, (sorridere sia che si perda o che si vinca come il bambino citato da Adriano)…OK,ma se non lo e’? Eppoi io la intendo in un altro modo, la famosa psicologia sportiva: cioe’ come un mezzo per imparare ad accettarsi e accettare l’outcome,il risultato, ma soprattutto un mezzo per imparare tecniche di rilassamento, imparare a respirare, imparare a capire che anche l’altro ha i tuoi stessi problemi, imparare a trasformare davvero l’energia da negativa a positiva, a incanalare la rabbia…si puo’? Boh…ma anche Tiger Woods a 11-12 anni era visto dallo psicologo e anche Federer, sia pure piu’ tardi… Anche Piatti dice che ha portato i suoi a fare yoga…Qui non riesco a trovare un istruttore di yoga e quindi mi limito allo yogurt ma credo davvero che il MENTAL sia a un certo punto l’80% in un giocatore di alto livello e allora, mi chiedo, perche’ non cercare di saperne di piu’? E lo dico io che quando a un certo punto della mia carriera universitaria mi dissi: e perche’ non fare lo psichiatra? e cominciai a frequentare al terzo anno Psicologia e Psicosomatica all’Universita’ di Bologna, dopo tre mesi ebbi un moto di rigetto spaventato se non disgustato da tanta farraginosita’ se non cialtroneria vera e propria… E poi come psichiatra sarei stato pessimo: ho un talento nello scoprire il tuo punto oscuro o debole ma non riesco a trattenermi dall’esporlo… il mio talento,sembra, sia spargere il sale sulle ferite … Ma credo nel Mental, nell’effetto placebo…la medicina omeopatica e’ una cialtronata (mia opinione) ma se tu prendendola stai bene, no problem … tu ritieni che sia il medicamento, io so che e’ l’effetto placebo…(uno dei miei libri preferiti e’ Follie e Inganni della Medicina) … Ma sto divagando a ruota libera e spero di non aver urtato la suscettibilita’ di alcuno…Ma credo nel Mental. Because tennis, everybody has. (Safin)

  800. anto scrive:

    Mamma Mia, ho visto su you tube il video del 14enne Boluda. L’iberico è una bestia sportivamente parlando, sembra che la pallina l’ammazzi. Ieri stavo facendo un oretta al circolo con un mio amico e in parte al mio campo ho visto quattro bambini dodicenni che si allenavano con il maestro. Uno guardava l’orologio aspettando che la lezione finisse, l’altro chiamava la mamma perchè gli tirasse una merendina, un altro ancora si stava schiccolando in attesa del suo drill, ed in fine l’ultimo mi guardava come per dire ma io che c…ci faccio qui. E poi ci si lamenta perchè non si hanno campioni. Ps Oggi ho ascoltato un intervista rilasciata da Fanucci tecnico di Volandri. L’intervistatore: coach perchè in Italia non ci sono campioni di tennis? E Fanucci seraficamente rispondeva, semplice perchè chi gioca a tennis arriva da esperimenti falliti in quanto molti sono gli scarti degli scarti di altri sport vedasi calcio ecc. Effettivamente è difficile dargli torto………….

  801. Adriano Moja scrive:

    NIKE PARMA
    La cat U10 al Baccanelli fa due set ai 4 con vantaggi, e terzo al tb ai 7. Il bimbo 2000 può giocare con tessera agonisticae 8 anni compiuti e viste le sue capacità non penso che le negherebbero il permesso.

  802. Mauro scrive:

    Stefano,non toccarmi l’omeopatia, anzi se vuoi un consiglio, prima di un match importante per tuo figlio, fagli assumere 3 giorni prima 3 granuli di gelsemium 9 ch e arnica 9 ch 3 volte al di, poi ne riparliamo.

  803. stefano grazia scrive:

    mi dispiace mauro, ma qui non ti posso seguire: è stato dimostrato in studi scientifici che l’omeopatia è una truffa, io tutt’al più ti concedo che è tutta placebo…se ci credi, può (in limitatissimi cai)funzionare,altrimenti no… comunque ognuno è libero di fare quello che gli pare, ovviamente… io se mio figlio ha un infezione, e coi miei pazienti uso gli antibiotici…

  804. Mauro scrive:

    Stefano, il limite della scienza è che accetta solo ciò che puo dimostrare. Come se la forza di gravità iniziasse ad esistere da quando l’ha studiata e sperimentata newton. L’agopuntura la praticano ormai in tutti gli ospedali più importanti del mondo e non è stata dimostrato “scientificamente” come agisce e perchè, solo ipotesi, eppure funziona.
    Comunque cercare di convincere un medico contrario all’omeopatia, è come cercare di convincere la Sharapova a fare il serve and volley.
    A tutti gli altri genitori meno indottrinati, consiglio gelsemium 9 ch per la gestione dell’arousal (ansia da prestazione) e arnica 9 ch mer l’apparato muscolo-scheletrico con dosi come al post precedente.

  805. Nikolik scrive:

    Questo gelsemium 9 ch guarisce da qualsiasi forma di ansia da prestazione?
    Insomma, ci siamo capiti, no? Anche l’ansia di chi se ne frega del tennis ma che vuole fare altre prestazioni, sempre sportive, si intende, sempre senza avere ansia?
    E, poi, in caso affermativo, fanno degli sconti se uno ne compra uno stock intero?
    Sono vivamente interessato, per i miei fini (non fatemi essere esplicito, per favore, sono una persona educata), a questo gelsemium 9 ch.

  806. Enrico scrive:

    Ciao a tutti. Il mio bimbo ha 7 anni (2000) e gioca ormai da 2 anni. Fa tre allenamenti in settimana di 1 ora e 1/2 e un’ora sola in settimana di preparazione fisica. Qualcuno mi può spiegare, magari Max che però mi sembra non stia scrivendo da qualche giorno, in cosa debba consistere la preparazione atletica di un bambino di 7/8 anni. Dopo che il maestro mi ha rigorosamente propribito di giocare con mio figlio (secondo lui lo rovino e forse è anche vero) forse sulla preparazione fisica un contributo maggiore riesco anche a darlo.

  807. stefano grazia scrive:

    bah,enrico…io cambierei maestro…un maestro che proibisce al genitore di giocare col proprio figlio (di 7 anni!!!) a mio parere non è un buon maestro…sicuramente NON è il maestro che potrebbe allenare mio figlio …

  808. anto scrive:

    Se un maestro mi dicesse di non giocare con mio figlio di sette anni a tennis perchè lo rovino, lo prenderei a calci nel sedere, e gli consiglierei che in campania hanno bisogno di braccia per la raccolta dei pomodori……..

  809. Mauro Istr.CONI scrive:

    …per l’egregio dr. Grazia, l’omeopatia funziona , provata su mia figlia di 1 anno con vari problemi potenzialmente gravi che si ripetevano.E i miglioramenti non ci sono sembrati frutto del caso e/o PER EFFETTI PLACEBO.Ora sta bene, è asintomatica e cmq il dr. al quale ci siamo rivolti prescrive farmaci tradizionali in caso di crisi acute.E’ un dr.rinomato come omeopata ma non è un integralista omeopata…
    A me non piacciono gli integralisti in genere…neanche nel mio lavoro.
    p.s.A tutti i “carbonari” di questo blog:attenzione ad organizzare tornei perchè con la federazione che ci troviamo i Vs.figli potrebbero essere sanzionati!!!
    vedi articolo su Tennis Italiano di marzo a pag.151 di “Tennis Italiano” di marzo 08.
    ciao Vi seguo sempre (ma non litigate di brutto ,non serve a nulla)perchè cmq mi aiutate a migliorare il mio lavoro sul campo.

  810. Enzo Lo Iacono scrive:

    Giocare a tennis non ha mai fatto male a nessuno.
    Ma io credo che il maestro intenda l’evitare assolutamente di fare correzioni tecniche.
    Per quanto riguarda la preparazione fisica, Enrico,……….
    …gioca molto con tuo figlio, non solo a tennis, ma anche a basket, a pallavolo e quanto altro. Se lui lo vuole, giocare non ha mai fatto male a nessuno.

    Per quanto riguarda la preparazione atletica, se vogliamo entrare nel tecnico, bidogna ricordarsi che le capacità coordinative e speciali possono essere allenate ed avere sensibili miglioramenti fino all’età di 10/11 anni, ne consegue che la maggior parte dell’allenamento è rivolto allo sviluppo di tali capacità. L’importante (a mio parere) è capire che a quest’età, la preparazione atletica e la tecnica NON sono due momenti diversi. Non vorrei entrare troppo nel tecnico, ma studi a livello internazionale, da qualche anno accettati anche dalla FIT con il nuovo sistema GBA (Game Based Approach - appunto apprendimento basato sul gioco) hanno dimostrato che allenando la tattica e la tecnica, di conseguenza vengono allenate anche le capacità coordinative. Quindi ti consiglio di GIOCARE più che puoi con tuo figlio, senza dare indicazioni tecniche o tattiche; sarà lui (sistema di apprendimento per errori) a trovare la soluzione, ogni volta più vicina a quella ideale.
    Ricordati di inserire un obiettivo nei giochi che farai, che dovrà essere raggiungibile e graduale. Ritengo che sia un errore banale, a questa età, pensare alle impugnature, alle aperture, alla potenza e chi più ne ha, ne metta. La cosa più importante ritengo sia la ricerca di schemi motori nelle situazioni sempre diverse. VIETATO PALLA A CESTO.
    La parola magica è una sola: DIVERTIMENTO!
    Per il resto, credo che sia il caso di lasciar fare il maestro; sono sicuro che se ti mostri così volentieroso, ti coinvolgerà nel persorso tennistico-formativo di tuo figlio.

  811. Enzo Lo Iacono scrive:

    PER MAURO:
    Solo ora leggo i tuoi post….. e vorrei non averli letti.
    Io nella mia scuola mi occupo prevalentemente dell’aspetto mentale (NB non sono uno psicologo) e penso fermamente che l’aspetto mentale vada curato cercando di “vedersi” e percepire la senzazione del proprio livello ottimale di arausal, imparando poi ad abbassarlo o alzarlo a piacimento.
    Sono assolutamente ignorante in medicina, ma per favore non scrivere
    “consiglio gelsemium 9 ch per la gestione dell’arousal (ansia da prestazione)”
    L’ansia da prestazione è necessaria! Deve solo essere controllata!
    SONO ASSOLUTAMENTE CONTRARIO A QUALSIASI SOSTANZA DA INGERIRE (compresi gli integratori salini - W l’acqua).
    “”Cominci con gelsemium 9 ch per la gestione dell’arousal e ti trovi cocainomane per la gestione della depressione (forse ho esagerato)”". No, non sono d’accordo con gli intrugli. Lo sport deve servire all’uomo, non l’uomo allo sport!
    Se riesci a gestire l’ansia da prestazione in modo “genuino”, hai già vinto la prima tappa “del Grande Slam!”

    A proposito, se vuoi farlo entrare arzillo in campo……. dagli una bella birretta!! he he he

  812. Mauro scrive:

    Caro Enzo, ho scritto gestione dell’ansia e tu mi parli di controllarla, mi dici che differenza fa?
    Si, con il discorso cocainomane hai esagerato, non ci azzecca nulla.
    Dovresti prima informarti cos’è l’omeopatia, cosa è l’approccio olistico e poi parlare. Flavia Pennetta in un intervista ha detto che in uno dei primi tornei under 10 è svenuta assalita da una fortissima tachicardia, cosa che non gli sarebbe certo successa se avesse usato l’omeopatia che è totalmente priva di qualsiasi controindicazione, tanto è vero che i suoi detrattori dicono essere solo acqua fresca. Oggi è più doping una bistecca di manzo con tutti gli ormoni che ha o le verdure con i pesticidi, non facciamo gli ingenui e ripeto informiamoci prima di lanciare critiche.

  813. Mauro scrive:

    Hai poi trascurato di citare l’altro rimedio, l’arnica, che farebbe risparmiare unita alla osteopatia, l’assorbimento di chili e chili di ketoprofene e similari spalmati sui nostri ragazzi

  814. Enzo Lo Iacono scrive:

    Vedi caro Mauro, se Flavia Pennetta avesse usato l’omeopatia per evitare la tachicardia, probabilmente non l’avrebbe avuta, certo. Ma è anche vero che se Flavia avesse usato i tuoi sistemi avrebbe “aggirato” questa sua nuova sensazione. Il tennis è fatto di sensazioni, per quanto io ne pensi ed eliminare o “falsare” tali sensazioni (specialmente under 10) non credo sia una buona cosa. L’ansia è uno stato mentale necessario per alzare l’attenzione e la sua gestione è determinante per una prestazione ottimale.

    N.B. non capisco cosa c’entra in tutto questo discorso il ketoprofene. In ogni caso, pur essendo io riluttante ad assumere farmaci, in caso di infiammazione”, preferisco senza dubbio LA MEDICINA VERA! Ma, non sono un medico e non so una pippa di medicina e quindi non posso argomentare ma solo esprimere delle opinioni.
    Resta fermo il fatto che tengo lo sport LONTANO da qualsivoglia intruglio.

  815. anto scrive:

    Ho un caro amico medico, e parlando con lui gli chiedevo di questa famosa omeopatia, i fiori di bach ecc. Sapete cosa mi ha risposto? Carissimo, se vuoi guarire i farmaci sono l’unica soluzione, ma se ti piace arricchire le aziende che sull’omeopatia ci hanno fatto un business fai pure, comunque ricordati che con l’omeopatia non si guarisce!

  816. Nikolik scrive:

    Più che altro, Anto, io devo dire che non so se l’omeopatia guarisce dalle malattie.
    Mi domando, piuttosto, se “l’ansia da prestazione” sia una malattia.
    Io non penso proprio.
    Insomma, “l’ansia da prestazione” è, tutto sommato, la vita.
    “L’ansia da prestazione” un individuo la prova migliaia di volte nella vita: parlando con una ragazza che ti piace; quando giochi a tennis; all’interrogazione a scuola; in un colloquio di lavoro, per essere assunto; all’esame di scuola-guida, per ottenere la patente, ecc.
    Sono difficoltà che un individuo deve saper gestire, da solo, non è una malattia, è la vita.
    Se ad under 10 gli si infonde, fin dalla più tenera età, il concetto che, ogni volta che c’è una difficoltà, c’è la pasticchina giusta che ti aiuta, anzichè affrontare le varie ansie che, finché non diventano patologiche, sono l’essenza stessa dell’esistenza, gli si infonde uno strano insegnamento, anche se, chiaramente, trattasi di rimedi innocui (almeno spero).
    Insomma, contesto che “l’ansia da prestazione” possa considerarsi malattia da curare, omeopaticamente (ma che parola è? Bleah…) o no.

  817. trophy scrive:

    per Stefano Grazia

    scusa non era riferito a te il Troglodita etc…
    Era una riflessione generale su chi usa le punizioni per i ragazzi che perdono le partite.
    Se si comportano male la punizione ci vuole e solo il maestro sa quale può essere quella adatta.
    Scusa ancora non mi riferivo a te.
    Piuttosto il raduno U10 a Roma è andato a meraviglia: buono il livello maschile un poco meno quello femminile.
    Atmosfera bella con reazioni positive dei ragazzi che amano stare insieme
    riducendo la tensione tipica di uno sport individuale.
    Anche i genitori hanno apprezzato e condiviso questa esperienza.
    Confermo che i vertici federali presenti al raduno hanno ribadito che verrà modificata la limitazione dei “magnifici 6″ allargando le autorizzazioni per gli under 10 che potranno giocare nella categoria 12.

    Confermata anche la tappa NIKE junior a Roma nella settimana del torneo maschile al foro italico.
    I partecipanti con l’iscrizione potranno avere accesso agli internazionali d’Italia (ovviamente per una o due giornate) e le finali verranno disputate al foro italico contemporaneamente al torneo maschile.
    Vi saranno altre iniziative come quella di far allenare alcuni campioni al circolo dove si svolge il torneo Nike che è situato a 5 minuti di distanza dagli impianti del foro italico; in tal modo i ragazzi vivranno da vicino il tennis mondiale.
    Si prevede un’affluenza record.
    Sarà possibile che quel raduno per genitori organizzato da questo blog sia contemporaneo a questa manifestazione…
    Niente male vero?

    Per Marcos.
    Il mio Comitato regionale ed il progetto Casa Lazio stanno tentando di entrare nella scuola pubblica con un colloquio frequente con i Presidi (oggi dirigenti scolastici) sensibilizzando la scuola pubblica al tennis agonistico e alle sue esigenze (dei ragazzi-alunni-giocatori).
    Diverse iniziative sono in corso di attuazione e di studio ma l’impermeabilità della scuola pubblica allo sport è spesso disarmante.
    Qui la FIT (e il CONI) dovrebbe intervenire anche in termini di operazione culturale su vasta scala.
    Con l’autonomia scolastica, tra l’altro, molto di più si può ottenere.

    Infine leggo molto spesso il richiamo a Caldaro come esempio da seguire.
    Siete certi di conoscere bene quella realtà?
    Tanto da farne un prototipo?
    Intendiamoci, ottimo il lavoro ivi svolto e ottimi i tecnici che operano a Caldaro ma spiegatemi in che consiste la novità ?
    Attenzione sono anni che vado a Caldaro dall’amico Roland con cui mi confronto sempre volentieri….quindi …spiegatemi bene…

    trophy

  818. Mauro scrive:

    Anto, invece le aziende che fabbricano medicinali allopatici quelli che tutti conosciamo, non guadagnano nulla, lo fanno per beneficenza. Lasciamo perdere….
    L’uomo inteso come razza umana è un animale a tutti gli effetti, quando ha paura può agire fondamentalmente in 3 maniere diverse:
    1) Aggredire chi gli fa paura
    2) Mimetizzarsi
    3) Scappare
    L’omeopatia non copre, non guarisce,aiuta semplicemente a centrarsi meglio e fa trovare all’individuo le forze per cavarsela. L’oscillociccinum è il rimedio per l’influenza più venduto in Europa tra omeopatici e non, non copre i sintomi, ma rinforza le difese immunitarie che potenziate debellano i virus. Cosa fate quando vostro figlio ha l’influenza, non gli date nulla così può reagire da solo, non credo vero?

  819. Mauro scrive:

    Benone Trophy grande iniziativa, veniamo da lontano ma ci saremo senz’altro.

  820. Mauro scrive:

    Trophy, sai dove posso trovare i risultati under 10 del macroarea? Ho provato su Fit Lazio e anche sul sito NewPenta, ma non ho trovato nulla. Grazie

  821. stefano grazia scrive:

    Incredibile, siamo riusciti in questo spazio di tennis a discuteree litigare (certo, mancando Mad Max tutto all’acqua di rose) anche sull’omeopatia.
    Re-invito tutti a leggersi Follie e Inganni della Medicina, e lo dico da Medico.
    Mauro, non interverrò più sull’argomento perchè,ripeto, ognuno è libero di pensarla e di curarsi come vuole.Potrei dire anch’io scherzando che è vero, l’omeopatia fa bene. Soprattutto a chi la vende. Diciamo che concordo col fatto che “l’omeopatia è totalmente priva di qualsiasi controindicazione, tanto è vero che i suoi detrattori dicono essere solo acqua fresca”.

    Da: Follie e inganni della medicina
    Quando i medici si comportano in modo antiscientifico
    di P. Skrabanek J. McCormick
    Edizioni Marsilio

    - L’essenza delle terapie alternative

    Uno dei motivi per cui le posizioni a favore di queste terapie non possono essere valutate adeguatamente è la mancanza di una diagnosi accurata. Alcuni guaritori, per esempio i Christian Scientists, negano l’esistenza della malattia; altri non ritengono importante la diagnosi e molti altri ancora hanno sviluppato una loro classificazione della malattia che è priva di senso per chiunque altro; questo vale, per esempio, per gli omeopati, o per l’agopuntura «auricolare» o classica, per la diagnosi elettrodermica di Voll, per gli osteopati e i chiropratici, per l’iridologia, la fotografia di Kirlian o la radioestesia. Le terapie alternative si possono dividere in diverse categorie, spesso in parte sovrapponibili e non sono infrequenti i guaritori che, dato il loro approccio olistico, praticano più di una tecnica [34]:

    1) Terapie della mente: tutte le pratiche basate sulla fede, dalla Christian Science al metodo di cura del cancro di Simonton, alla medicina psionica.
    2) Terapie farmacologiche: omeopatia, terapia floreale di Bach, cure a base di erbe, sali tissutali, chelazione orale, urinoterapia, cura del cancro con il nocciolo dell’albicocca, cura della vitamina C di Cousin e Pauling e terapie del ringiovanimento.
    3) Manipolazioni: medicina osteopatica, chiropratica, riflessologia, agopuntura, irrigazioni del colon.
    4) Occultismo: piramidologia, terapia delle pietre, magia simpatetica, chirurgia psichica, rabdomanzia medica.
    5) Gli strumenti del ciarlatano: l’oscilloclasto di Abramo, i generatori di ozono, gli ionizzatori negativi, gli accumulatori orgonali di Reich, le scatole di luci colorate, le scatole nere, l’arsenale dell’elettroagopuntura.
    Molti non sono disposti a credere alla magia pura e semplice, ma sono più pronti ad accettarla quando è confezionata in forma di scienza. L’antropologo Hsu ha ricordato come, durante un congresso del partito democratico svoltosi a Filadelfia nel 1948, molti famosi uomini politici esibissero dei Vrilium tubes che costavano 306 dollari l’uno. Quegli aggeggi a forma di penna avrebbero dovuto emettere raggi capaci di guarire dai malanni più vari, dal cancro, al diabete, all’artrite, alla sinusite ecc. [35] E questo comportamento da panacea è tipico degli oggetti magici.

    Solo negli Stati Uniti, tutti gli anni si spendono almeno 10 miliardi di dollari per cure che potremmo genericamente definire da ciarlatani, la metà di quella somma viene spesa per le «cure» del cancro. Mentre sarebbe ingiusto sostenere che tutti quelli che propongono una qualche forma di cura sono disonesti, bisogna ricordare però la conclusione cui è giunto un comitato statunitense incaricato di indagare sulle «truffe della salute»: «le prove accumulate casualmente nel corso dell’indagine sembrano confermare che […] molti guaritori sono ciarlatani» [36]. E ciarlatani restano anche nel caso in cui la loro buona fede li induca a consolarsi con l’idea di aver dato una mano a persone disperate.

    - L’omeopatia

    Gli esempi di medicina alternativa fin qui citati sono così ridicoli che solo pochi di loro, per quanto esistano, sono veramente importanti, per esempio in Gran Bretagna. Ma l’omeopatia fa parte di un’altra categoria. Si tratta infatti di una disciplina sponsorizzata dalla famiglia reale inglese e praticata da molti medici laureati.

    Questa variante della magia simpatetica è la panacea «inventata» nel 1800 da Samuel Hahnemann: tutte le malattie, tranne le «sicosi» (condiloma acuminato) e la sifilide, sono causate da un «miasma di psoriasi». Gli omeopati non curano le malattie ma i sintomi.

    La cura si basa sull’uso di diluizioni infinitesimali di alcuni «rimedi» che, in dosi più elevate, produrrebbero i sintomi che la cura vuole eliminare. Per esempio, il peperoncino conferisce alle guance un colore rosso acceso e stimola la nostalgia di casa e un omeopata tedesco ha fatto l’ipotesi che gli 11 milioni di lavoratori stranieri residenti in Europa occidentale potessero trovare giovamento in una terapia omeopatica a base di peperoncino [37]. Il rettore della facoltà inglese di omeopatia prescrive «alle ragazze vittime di una delusione amorosa e alle donne che non sono mai riuscite a sfogarsi con le lacrime […]» perché si “sciolgano” sali da cucina a diluizioni tali che è improbabile trovarne una molecola in un’intera botte [38]. Il principio in base al quale tale prescrizione dovrebbe funzionare è che le lacrime sono salate. Si tratta dello stesso professore che, insieme al preside della facoltà, ha espresso il timore che «alcuni medici, con una cattiva preparazione e non qualificati, possano prosperare e sostenere teorie folli». Perché mai si dovrebbe richiedere una buona preparazione a chi dovrà limitarsi a prescrivere acqua? A meno che la preparazione non tenda proprio a facilitare l’abbandono dei principi razionali e l’accettazione di fandonie omeopatiche tipo la «dinamizzazione». La dinamizzazione è il processo grazie al quale, con lo scuotimento, si impartisce «forza vitale» al diluente. La soluzione più è diluita e più è potente, sempre che lo scuotimento sia stato fatto nel modo giusto, ed è poi per questo motivo che le diluizioni vengono chiamate «potenze». Quando si raggiunge la diluizione di un dodicesimo di centesimo, detta 12C, la diluizione è di 10 alla ventiquattresima. È difficile comprendere il senso vero di un numero del genere. Forse, per cercare di capirlo, può essere utile l’esempio del «teorema dell’ultimo respiro di Cesare». Se l’ultimo respiro di Cesare oggi è distribuito in modo uniforme nell’atmosfera terrestre e ipotizzando che il volume dell’atmosfera corrisponda alla capacità dei nostri polmoni moltiplicata per 10 alla ventiquattresima, allora ad ogni inspirazione inaliamo una molecola dell’ultimo respiro di Cesare [39]. Ma 12C è solo l’inizio, le diluizioni omeopatiche più adottate infatti sono 30C, ovvero una diluizione, cioè una «potenza» di 10 alla sessantesima. L’equivalente, all’incirca, di un granello di sale in una quantità di diluente tale che basterebbe a riempire diecimila miliardi di globi, ciascuno tanto grande da contenere l’intero sistema solare [40]. Secondo una pubblicazione dell’Oms, sono state usate «con successo» diluizioni di 10 alla duecentomillesima [41]. Che tali abbagli possano catturare la fantasia di migliaia di donne e uomini laureati in medicina, soprattutto in Francia, in Germania e in Inghilterra, è indice del tipo di formazione che offrono gli studi di medicina, o forse è la dimostrazione del fatto che alcune menti sono congenitamente incapaci di sviluppare capacità critiche.

    Molti trial condotti quando ancora si riteneva che l’omeopatia meritasse di essere sottoposta a verifiche serie, non hanno confermato le tesi omeopatiche. È difficile capire perché mai si dovrebbe istruire una causa per un’indagine del genere e non c’è davvero nulla da aggiungere alle osservazioni penetranti di Oliver Wendell Holmes, di James Young Simpson (l’uomo che introdusse l’uso del cloroformio) e di altri [42].

    Eppure nell’estate del 1988 «Nature», forse la più prestigiosa rivista scientifica, pubblicò un articolo del professor Benveniste, che sembrava segnare il trionfo dei fautori dell’omeopatia. Nell’articolo si sosteneva, con parole semplici, che l’acqua era capace di «ricordare» le sostanze che erano state dissolte al suo interno in precedenza, ma che non conteneva più. C’era però una precondizione: l’acqua avrebbe ricordato solo se sottoposta a scuotimento vigoroso fra una diluizione omeopatica e l’altra; mescolare non era sufficiente [43]. Altri studiosi decisero che quella teoria forniva una spiegazione della capacità di James Bond di distinguere un Martini Dry semplicemente mescolato da uno scosso energicamente.

    Anche se il fatto non veniva citato nell’articolo pubblicato da «Nature», quello studio era stato sponsorizzato dall’industria omeopatica, che in Francia è fiorente, visto che un medico su quattro prescrive rimedi omeopatici. La sensazionale rivelazione fu salutata con entusiasmo dagli omeopati di tutto il mondo, che la accolsero come la dimostrazione definitiva delle loro convinzioni più care. La stampa fu felice di poter riferire che gli scienziati erano rimasti «colpiti» da quella scoperta.

    Il direttore di «Nature» fu attaccato, forse non del tutto ingiustamente, per aver pubblicato «idiozie» del genere e per aver con ciò dato credito a idee a dir poco dubbie. La sua risposta fu che la pubblicazione, e la critica che sarebbe seguita da parte della comunità scientifica, avrebbe finalmente messo a tacere le proteste dei fautori dell’omeopatia secondo i quali gli esperimenti omeopatici non avevano mai trovato spazio nelle riviste scientifiche per via dei pregiudizi nei loro confronti, pregiudizi nati a causa della resistenza della comunità scientifica a prenderli sul serio.

    Lo studio mise in evidenza il fatto che l’acqua poteva avere dei «buchi di memoria», non spiegabili con il livello di diluizione (ma il termine diluizione può generare confusione in questo contesto perché spesso nell’acqua non rimaneva neppure una sola molecola della sostanza).

    Ma la pazzia raggiunse livelli inauditi quando il direttore di «Nature», accompagnato da un mago di professione - noto per aver accusato le «energie psichiche» di Uri Geller di essere frutto di un prestigiatore furbo - e specializzatosi nello scoprire imbrogli scientifici, piombò nel laboratorio francese, chiedendo che l’esperimento venisse ripetuto in loro presenza. La richiesta fu accolta, ma alla presenza dei due non si ottennero più i risultati dell’esperimento iniziale, quello per cui si era parlato di una «memoria dell’acqua». Nel giro di una settimana su «Nature» comparve un’altra comunicazione, firmata dal direttore e dai suoi collaboratori e intitolata: «Gli esperimenti ad alta diluizione si sono rivelati un abbaglio» [44].

    I tentativi di riprodurre l’esperimento sulla memoria dell’acqua sono falliti anche nell’atmosfera più tranquilla del laboratorio allergologico del Rothschild Hospital di Parigi, dove la prova fu ripetuta per iniziativa di una rivista scientifica, «Science et vie», che ha particolarmente a cuore il problema della salute dei consumatori [45]. Quell’ultima verifica mise fine alla discussione in merito, almeno all’interno della comunità scientifica.

    Se i risultati ottenuti dal professor Benveniste fossero stati riproducibili anche da altri, la cosa avrebbe avuto ripercussioni devastanti sul mondo scientifico. Le conseguenze per la fisica sarebbero state più profonde di quelle che ebbe la scoperta che la terra è rotonda. La scienza, così come la conosciamo, avrebbe dovuto essere cancellata e riscritta da capo. I risultati del professor Benveniste o sono artefatti o sono il prodotto di un esperimento non adeguatamente controllato, oppure sono un miracolo, cioè qualcosa che sfida le leggi fisiche che conosciamo. Conclusioni di tale portata non possono basarsi su dimostrazioni deboli e non riproducibili. Le tesi straordinarie richiedono dimostrazioni straordinarie.

    Il dottor David Reilly, un eminente sostenitore dell’omeopatia «scientifica», disse bene quando, subito dopo l’annuncio della scoperta francese, affermò: «Se la cosa si dimostra priva di fondamento avremo dimostrato che l’omeopatia è uno dei più grandi incidenti di percorso della scienza medica, una follia di tali proporzioni da meritare uno studio a parte» [46].

    - La «cura dei fiori» di Bach

    Una variante dell’omeopatia, inventata dal dottor Edward Bach (1886-1936), è stata salutata dal dottor Charles K. Elliot, omeopata reale di sua maestà la regina Elisabetta II d’Inghilterra, come «uno dei metodi terapeutici più completi fra quelli oggi a disposizione». È raro che un medico di sua maestà, ex Commissioner of Mental Health della città di New York, sostenga in un libro una panacea, conosciuta come il «rimedio salvifico di Bach». Tutto: il prurito, l’eiaculazione precoce, il comportamento dei bambini cerebrolesi, il delirium tremens e lo stato di shock, le convulsioni e la dismenorrea ecc., tutto sarebbe curato da questa meravigliosa panacea, utile anche per provocare le doglie. Se strofinata dietro le orecchie fa rinvenire gli animali che hanno perso i sensi ed è uno straordinario tonico per le piante che «sono un po’ giù di corda» [47].

    Proprio di recente mi sembra sia uscito uno studio(la notizia era su tutti i giornali) che stroncava non solo l’omeopatia ma anche l’agopuntura e tutte le medicine alternative.NON SONO PROVATE. NON C’E’ CAUSA/EFFETTO. NON C’E’ PROVA DELLA CONSEGUENZA: io ti do questo e succede quest’altro. Cosa che del resto spesso succede anche nella Medicina Vera e da qui l’effetto Placebo (dal latino piacerò).Ma ripeto: chi sono io per stroncare l’omeopatia, io che ho allenato mio figlio 42 settimane all’anno e ciò nonostante pare che tecnicamente sia perfetto (per la sua età)? Però io lo porto dai luminari per fare prevenzione ed evitare che si ammali…per cui, il mi consiglio è questo: finchè non vi ammalate, curatevi pure con l’omeopatia. Quando vi ammalate, andate dal medico.
    L’acqua fresca però è gratis.

  822. Mauro scrive:

    Stefano, leggo dal tuo articolo che in francia un medico su 4 prescrive l’omeopatia, non mi pare che la sanità in francia sia in dissesto come quella italiana o no?

  823. Piero scrive:

    Grazie GIO 92.
    Alla fine ho comperato un bidone da sessanta palline Head TIP 3 e le abbiamo provate con buoni risultati. Ho speso una cifra ragionevole e sono ottime. Meglio delle durissime Artengo 800 (anche se le potevi comperare sciolte) e delle 720, che tra l’altro rimbalzavano in modo molto irregolare.

    ENRICO:
    Se non hai letto i miei post… Mati ha sei anni da poco, e si allena a tennis da uno. Fa basket due ore alla settimana, tennis 2 vv alla settimana per un’ora. E poi fa “gioco atletico” (come raccomandano gli istruttori più accorti…).
    Personalmente faccio fare un mix d’esercizi mutuati dall’atletica per bambini, dalla presciistica e dal mini-volley. Mi baso sulla mia esperienza diretta, avendo avuto io dei canali più che privilegiati in varie discipline.
    Il mio consiglio è di personalizzare l’allenamento in funzione degli stimoli che il bambino recepisce e delle sue caratteristiche soggettive.
    Es. Siccome Mati è alto ed abbastanza magro è anche “legato” di gambe. Allora ho fatto un investimento per la famiglia ed ho comperato un tapis-roulant che mi serve per impostargli la corsa ma anche per giocare all’ “arriviamo a 11 km/h… poi 11,5… poi 12…”. I risultati sono ottimi e progressivi, e lui si diverte. (Ed io non potrei portarlo al campo d’atletica ogni giorno…).
    Un altro esercizio interessante da farsi in casa è quello del salto a piedi uniti giù dalla panca, con eventuale rimbalzo, ed esercizi accessori tipo… cadendo deve schiacciare a due mani una palla per terra… oppure la deve lanciare a me… questi sono i primi esercizi pliometrici per la forza esplosiva che ti serve nella pallavolo. Ma per il tennis non faranno male. E molto più facile far saltare un bambino giù da una sedia che farlo correre in salita sui gradini/gradoni… (però metti un tappetino per terra).
    Favolosi sono i balzi sugli ostacoli – serie almeno da sei – si possono usare scatole in cartone della frutta…
    Ovviamente ogni volta che lui ha voglia di fare questi giochi io smetto immediatamente ciò che sto facendo e vado da lui. Questa è la scelta veramente impegnativa ed opinabile.

    MAESTRI: Per sapere “scientificamente” se sono o meno all’altezza di giocare a tennis con mio figlio non posso far altro che allenarmi a mia volta e poi misurarmi, tecnicamente ed agonisticamente, con amici che hanno fatto tornei. Magari quando dovrò scegliere un allenatore di tennis per mio figlio farò lo stesso con lui…
    I genitori che si fanno plagiare dai “maestri cioccolatai” dimostrano d’avere un pensiero debole: come i tutte le cose esistono dei parametri per dire se uno è o meno in grado di giocare a tennis e di fare sport ad alto livello. E se un genitore è motivato può diventare un ottimo tennista anche a quarant’anni.
    In effetti la cosa sorprendente è come i figli imparano semplicemente guardando i genitori. Ed i bambini non guardano chiunque…

  824. Jho scrive:

    Scusate l’OT ma chiedo consigli

    Sto’ valutando l’idea di farmi costruire un campo dietro casa .
    Ho scartato l’idea della terra rossa per motivi di manutenzione etc etc , quali superfici mi consigliate che non abbiano velocita’ eccessive (vorrei una superfice veloce “il giusto” ma non eccessiva e che sia comunque resistente visto che vivo in Piemonte e che qui’ d’inverno si va’ decisamente sotto zero )

    Grazie per eventuali consigli

    Saluti

  825. Piero scrive:

    Caro Mauro,

    Su una cosa laicamente dissento con te, anche se hai tutto il diritto di credere ciecamente nell’omeopatia: dare ai figli “qualcosa” affinché affrontino lo sport con “dei vantaggi”. E non parliamo d’un taping (bendaggio funzionale) per tenere insieme una caviglia strappata … parliamo di sostanze che dovrebbero alterare la NATURALE PERCEZIONE delle cose. Non forse ancora “doping” ma la direzione è quella… della cannabis.
    A mio parere i rimedi omeopatici dovrebbero al limite curare malattie, per chi ci crede, ma non agire da psicofarmaci.
    Tra l’altro nello sport la PAURA è fondamentale: agisce da freno inibitore, e la sua azione è spesso necessaria… Non va aggirata ma ALLENATA…

  826. Mauro scrive:

    Jho, assoltamente il green set. Ciao

  827. Enzo Lo Iacono scrive:

    Assolutamente il Green Set. Confermo anch’io che ne ho tre di campi. L’importante che siano ben costruiti, allora la prima manutenzione la farai dopo vent’anni. Rimbalzo eccezionale e regolare e anche un relativo effetto di ammortizzazione. Attento però, che non si tratta ne di cemento, ne di asfalto (che in realtà sta sotto), ma si tratta di uno strato di circa 2/3 millimetri di plastico al quarzo. Capacità drenante eccezionale. Se smette di piovere si gioca dopo 15 minuti.
    E allora, dirai tu, perché ce ne sono pochi?
    ….. perché farne uno (l’ultimo l’ho fatto costruire lo scorso anno) costa 48.000 euro chiavi in mano, esclusa l’illuminazione.
    Un campo in terra lo fai invece con circa 28.000 euro; ma la manutenzione …………

  828. stefano grazia scrive:

    Mauro (ma poi basta, davvero non scrivero’ piu’ nulla su omeopatia e medicina):IO NON NEGO AFFATTO L’UTILITA’ E LA POTENZA DELL’EFFETTO PLACEBO. Semmai e’ da imbroglioni farlo pagare ma e’ vero che piuy’ costa piu’ la medicina e’ buona (se non e’ cattiva e non costa che medicina e’?) NO,scherzi a parte:
    Ci sono tre possibili spiegazioni del rapporto causa effetto che si istituisce fra cura e guarigione.
    1) la cura ha effettivamente avuto un effetto benefico.
    2) virtù terapeutiche della natura stessa e alla tendenza autolimitante di molte malattie e quindi al miglioramento spontaneo o alla guarigione che si verificano comunque naturalmente, anche in assenza di cure. (Dicono gli Autori di Follie e Inganni: “Da che mondo è mondo questa vis medicatrix naturae è stata un alleato fedele della professione medica, un alleato senza titoli per esercitare, ma capace di fornire grande aiuto. Poiché ai pazienti non viene quasi mai presentata questa «eminenza grigia» consultata in segreto, spesso e volentieri i medici si attribuiscono l’abilità di guarire mali che l’organismo umano cura da sé. “. Ovviamente vale anche per la Medicina Tradizionale ma per la medicina Omeopatica mi sembra adattarsi perfettamente: quando non mi ammalo e’ merito dell’ossicillinum o dell’arnica, poi quando mi ammalo vado dal Medico o dal Chirurgo.
    3)Terza spiegazione dei benefici derivati dalla terapia è l’effetto placebo Dal latino: «piacerò», viene definita «sostanza inerte somministrata al paziente per i suoi effetti psicologici» ma l’effetto placebo può verificarsi con l’uso di sostanze non inerti e anche in assenza di terapia farmacologica. L’effetto placebo,infatti, e’ dato anche solo dall’essere ricevuti dal Medico se in costui si ha fiducia o se e’ bello e carismatico come me o il Dr Kildare…
    Resta la domanda: se una terapia si dimostra efficace per il paziente, perché mai dovrebbe essere abbandonata? Solo perché qualche ricercatore, invidioso dei loro ottimi risultati, accusa i medici di usare un placebo?
    Pero’ tutto dipende dal tuo interlocutore…c’e’ anche gente che va dalla fattucchiera, che fa la prova dell’olio per vedere se ha il malocchio, che qui in nigeria si fa fare un juju o crede di esserne vittima…
    Oggi nella maggior parte dei casi il placebo è costituito da un antibiotico, un tonico, uno sciroppo per la tosse, un tranquillante, o un qualche altro composto, dotato di proprietà farmacologiche, ma la cui azione benefica non è collegabile a quelle proprietà farmacologiche. A mio parere anche l’omeopatia rientra in questa categoria. È stato calcolato che il 35-45% delle prescrizioni mediche odierne non abbia alcun effetto specifico sulle malattie per le quali è stato prescritto. I pazienti sottoposti a una terapia si persuadono con facilità di ricevere la cura giusta e i medici stessi possono finire col credere che le loro prescrizioni siano efficaci. Ne risulta una sorta di folie à deux, che coinvolge medico e paziente. Un altro risultato disastroso di questo fatto è il grande sperpero di denaro pubblico e privato, dovuto al prezzo dei farmaci, assai maggiore di quello dei placebo.
    “La fiducia del medico nella propria cura e quella del paziente nel suo medico si rafforzano a vicenda, diventando una sorta di potente rimedio che quasi certamente finirà per funzionare, in parte, o anche completamente. Per lo più le critiche all’effetto placebo si sono appuntate sull’ingenuità dei pazienti, dimenticando il ruolo giocato dai medici ”
    Richard Asher, noto medico londinese, divenuto famoso grazie all’eleganza e allo spirito dei suoi scritti, ha sottolineato come il successo della terapia dipenda tanto dall’entusiasmo del terapeuta quanto dalla fiducia del paziente. È arrivato anche ad affermare che «più credi nella cura che somministri, migliori sono i risultati; stanno meglio sia i tuoi pazienti che le tue tasche. Credo che questo spieghi sia il notevole successo di alcuni colleghi meno brillanti, sia la violenta insofferenza che i medici alla moda e di successo mostrano nei confronti delle statistiche e dei test di controllo»
    E ADESSO BASTA, OGNUNO RIMANGA DELLA SUA IDEA E SOPRATTUTTO A CHI SI SERVE DELL’OMEOPATIA LA MIA DOMANDA E’: FUNZIONA CON TE? SI? ALLORA CONTINUA…no problem.
    E adesso ricominciamo a parlare di tennis.
    Qualcuno sa che fine ha fatto Max? Senno’ finiro’ per credere che era lui che aveva puntato tutti quei soldi su Davidenko e che ora vive alla macchia per sfuggire alla Mafia Russa …

  829. stefano grazia scrive:

    Ritornando dunque al tennis e riferendomi al Maestro che ha proibito al Genitore di giocare col proprio figlio, adesso faccio un discorso che non vuole essere provocatorio o arrogante sul fatto di non essere,i Genitori, BRAVI TENNISTI…qui ad Enzo e a Carlo Polidori gli si drizzeranno i capelli ma io credo che sia stato quello il vantaggio di Nicholas rispetto agli altri…Il nostro amico francese in ANGOLA,Pierre Rives, buon giocatore (prendeva un set a nicolas escudè da junior),con suo figlio ci ha subito palleggiato… Il risultato e’ stato che comunque non gli ha mai fatto fare certe ripetizioni,certi foot drills, certi esercizi che lui ha scoperto con noi (e poi era molto felice d’implementare nella sua routine cosi’ come noi utilizzavamo il suo Braccio…) Enzo dice, anzi ripete, VIETATO IL CESTO…io qui dissento e upporato dalla Teoria della mielina confesso di averlo usato e anche parecchio.
    Noi dovevamo alternare il cesto al palleggio/gioco perchè non eravamo in grado di inviargli sempre l palla uguale nello stesso punto… E quindi Ball Machine e Palle al Cesto con l’Handfeeding… LA MIELINA ALLO STATO PURO (andatevela a rileggere,la Teoria della Mielina,un articolo sul NYT segnalatoci dall’ottima angelica,o almeno il Riassunto che ne ho fatto). Inconsciamente o epidermicamente comunque, ben prima di leggerlo, io avevo usato il feeding con le mani…Poi leggendo l’articolo sulla mielina scopro che una delle teorie per cui in Corea del Sud ci sono cosi’ tante campionesse di golf e’ il fatto che NON ci sono abbastanza Campi da Golf. Pero’ ci sono molti Practice Range. I giocatori quindi NON potendo andare subito sul campo da golf a scartocciare la pallina SONO COSTRETTI a ripetere 100,200,1000 volte gli stessi movimenti al campo pratica…infinatemente piu’ noioso ma molto piu’ utile…Chi non smette per orchite cronica diventa un campione o comunque impara le basi…(Nel tennis comunque c’e’ modo di rendere vario anche il Cesto,se si ha fantasia). Comunque non solo cesto…Abbiamo usato i palleggiatori…abbiamo scelto come Coach i Maghi della Videoanalisi (2-3 anni prima di Mad Max!!!) e pure non siamo integralist…Carlo Polidori ci ha accusato di fare i Testers di Academy ed anche Enzo e Stefar hanno concordato che ci mancaun progetto…mi sono difeso dicendo che era una strada obbligata (l’estero,la mancanza di coaches,di strutture,etc etc) e Enzo e Stefar i hanno riconosciuto che si,viste le circostanzre, non potevamo fare altrimeni…Ma io mi chiedo: e se fosse stata veramente la nostra imperizia la nostra arma? Un po’ come Richard Williams o Mike Agassi… Abbiamo sperimentato cum granu salis…e magari ci e’ andata bene o magari,chissa’, e’ stata proprio la necessita’ ad aguzzare i sensi e l’intuito…Anche il fatto di non avere tornei…certo, all’inizio era un prblema e lo sarà ancora: la mancanza di esperienza (oltre al fisico minuto e alla rabbia cieca)gli fara’ perdere tante partite ma chissa’ che la mancanza di tornei (e il fatto che in Italia si giochino in settimana) non abbia invece favorito naturalmente l’assorbimento dei fondamentali senza farti venire il braccino per vincere il Torneo Pinco Pallino…In fondo l’Abominevole Richard le sue Figlie le aveva tolte dal Circuito Femminile Juniores dicendo che li’ si disimparava solo a giocare… Mossa mediatica, estremizzazione del concetto…certo, ma non che avesse tutti i torti: se giochi e vinci poi ad ogni partita monta la pressione e magari,nel bambino,gli impedisce di progredire… Vabbe’,io credo nel fatto di variare, di non radicalizzarsi, di fare l’uno e l’altro, ma onestamente credo nel valore della ripetizione anche monotona…L’anno scorso il rovescio era deboluccio: ora tutti i coaches dicono che è un ottimo rovescio,solido… addirittura sabato l’ho visto aggressivo, un “weapon” al pari del dritto…E come l’ha imparato se non con ore di basket (handfeeding,con la racchetta,coi patterns e poi, certo, anche col palleggiatore, e anche coi grandi coaches…ma i grandi coaches lo vedono o l’hanno visto 6-8 settimane all’anno…tutto il resto lo ha fatto con noi…E poi anche palleggiando con me e mia moglie, io con una palla top spin esagerata, mia moglie col dritto piatto secco e col rovescio slice alla graf…E se lui si lamenta che le mie palle sono difficili,io gli rispondo: meglio! cosi’ quelle degli altri non avrai problemi… )
    Queste considerazioni, in un momento difficile dal punto di vista dell’Educazione con problemi comportamentali a scuola (profitto: tutti A e A+,il massimo…), le faccio perche’ sabato ho avuto l’ennesima epifania: ma questa volta ho visto davvero mio figlio giocare come un dio…per 15-20 minuti,soltanto, dopo che per due ore e mezzo ci eravamo ammattiti sotto un solleone equatoriale,alternando emozioni situazioni tensioni, dopo che si giocava 5′ e ci si fermava a discutere (di comportamento) per 10, dopo un’altalena di su e giu’ (bella questa,un’altalena di su e giu’, ma come mi vengono…), per 15′ mio figlio ha preso a pallate un coach di vent’anni facendomi dire: ma cosi’ non gioca (forse) nemmeno Quinzi…
    (non e’ vero,Quinzi gioca sicuramente meglio, ma per dire, visto da fuori, non si poteva pensare di poter giocare meglio: dritti e rovesci “urlati” sulle righe, CONTROL ! HURT ! FINISH!!!…Dentro il campo, a seguire con volley o swing volley…recuperi con dei rovesci tirati piu’ forte del dritto… Ma dove ha imparato? Ma chi gli ha insegnato? (E soprattutto: perche’ non gioca sempre cosi’???? Infatti gia’ ieri dopo aver fatto 45′ di preparazione atletica (e fatta perfettamente, con grande entusiasmo e intensita’) quando poi siamo passati ai patterns non ne metteva una di la’…doveva incominciare il drill con un dritto incrociato stretto poi sulla mia (eventuale) RISPOSTA APRIRSI IL CAMPO con un Down The Line e da li’ si cominciava a giocare il punto…niente, non la metteva di la’…4,5 errori uno di seguito all’altro…fino a gridare angosciato:SONO PEGGIORATO !!!!
    E poi non venite a dirmi che il Mental non e’ fondamentale….

  830. Mirmidone scrive:

    per Trophy

    “Infine leggo molto spesso il richiamo a Caldaro come esempio da seguire.
    Siete certi di conoscere bene quella realtà?
    Tanto da farne un prototipo?
    Intendiamoci, ottimo il lavoro ivi svolto e ottimi i tecnici che operano a Caldaro ma spiegatemi in che consiste la novità ?
    Attenzione sono anni che vado a Caldaro dall’amico Roland con cui mi confronto sempre volentieri….quindi …spiegatemi bene…”

    Potresti, per cortesia, approfondire l’analisi su Caldaro ?

    (Sono estremamente interessato per capire come scegliere la giusta Academy od organizzazione per mia figlia.)

    Credo che tutti vedano in Caldaro un modello, basandosi sui risultati ottenuti con Andrea Seppi, Karin Knapp ma anche con Sophia e Verena Meliss e con Giulia Sartori a livello under 11/12.

    Pensi che sia solo una fortunata coincidenza di ottimi risultati oppure ci sia qualche altra spiegazione organizzativa o tecnica ?

  831. andrew scrive:

    io credo che Caldaro sia solamente un esempio prototipico di circolo vaffantennistico…Ossia, un circolo piccolo dove si va a fare tennis…

    Quindi, l’ambiente ideale per praticare il tennis come sport e non come “modello prestigioso di sport”…Ciò che soffoca il tennis come sport è proprio la simil-pratica di esso all’interno di un club, dove il tennis è una pietanza del ricco menu del PRESTIGIO…

    Sartori ha avuto il merito e l’intelligenza o forse la fortuna di agire e praticare fuori dal circuito dei circoli prestigiosi, potendo quindi applicare la sua metodologia vaffantennistica. Fosse andato in circoli prestigiosi, si sarebbe presto arreso all’ambiente e avrebbe rinunciato…

    Purtroppo, i circoli sono composti da soci che molto spesso di tennis capiscono poco o nulla, stesso dicasi dei consigli direttivi, e quindi queste persone devono ripagarsi e ripagare il loro impegno non con il TENNIS ma con il PRESTIGIO…

    Sembra strano, ma è tutto qua…

    sempre per mia opinione personale, naturalmente…

  832. stefano grazia scrive:

    x Trophy: non preoccuparti, non mi sono offeso e ho capito (e comunque anche se per errore si danno certe immagini di se stessi, serve sempre a farsi autocritica e chiedersi perche’),piuttosto per Caldaro: ma e’ Piatti che fa il paragone con Tirrenia e poi sceglie Caldaro…lo scrive lui su Tennis Italiano nell’articolo riportato per intero da Fulvio…

    Fulvio & gio92: non ho ritrovato le vostre email nemmeno sulla mia personale…riprovate,please: gabristenic@yahoo.it

    Greenset: ENZO, a me han detto che non posso costruire in cemento perche’ sono su una piana alluvionale, vicino a un fiume, non so esattamente…posso costruirlo solo in terra, in erba o tappetino… Col Green Set ho delle chances di farglielo passare come NON CEMENTO ammesso (e NON concesso) che voglia spendere 48.000 Euro cosi’ per ridere?

  833. Jho scrive:

    Notavo che di Green Set ne esistono di diversi tipi.. a quale fate riferimento ?

    Per Stefano

    Che io sappia dipende esclusivamente dal terreno (se e’ agricolo non puoi farci nulla.. se e’ edificabile puoi fare una gettata in cemento e nessuno puo’ dirti nulla … se si allaga sono affari tuoi)

    Saluti

  834. stefano grazia scrive:

    x Trophy: non preoccuparti, non mi sono offeso e ho capito (e comunque anche se per errore si danno certe immagini di se stessi, serve sempre a farsi autocritica e chiedersi perche’),piuttosto per Caldaro: ma e’ Piatti che fa il paragone con Tirrenia e poi,fra i due, sceglie Caldaro…lo scrive lui su Tennis Italiano nell’articolo riportato per intero da Fulvio… se sai qualcosa che noi non sappiamo,orsu’, diccelo…dalla sua Caldaro ha i risultati (Seppi,Knapp) e la sponsorizzazione morale di colui che e’ considerato uno dei migliori coaches italiani… l’unico che forse c’e’ stato di noi forse e’ Mad Max che pero’ si e’ dato alla macchia ma che son certo ritornera’ piu’ forte e piu’ bello di pria… a meno che non sia stato intercettato da Rocco e Jan Matus e che questi non gli abbiano spezzato i polpastrelli impedendogli cosi’ di scrivere sulla videoanalisi per almeno tre mesi… (SCHERZO!!!!)

    Fulvio & gio92: non ho ritrovato le vostre email nemmeno sulla mia personale…riprovate,please: gabristenic@yahoo.it

    Greenset: ENZO, a me han detto che non posso costruire in cemento perche’ sono su una piana alluvionale, vicino a un fiume, non so esattamente…posso costruirlo solo in terra, in erba o tappetino… Col Green Set ho delle chances di farglielo passare come NON CEMENTO ammesso (e NON concesso) che voglia spendere 48.000 Euro cosi’ per ridere?

  835. Piero scrive:

    Jho
    La tua semplificazione urbanistico - edilizia non é del tutto corretta.
    Se vuoi ne possiamo parlare ed approfondire le fattispecie, visto che mi occupo di queste cose.
    In generale molto dipende non solo dal terreno da gioco in quanto tale ma anche dai servizi che si vanno a realizzare. Illuminazione, drenaggi, allacciamenti, recinzioni…

  836. max scrive:

    ciao ragazzi, per la disperazione di molti sono ancora vivo!! sono mancato per un po’ ma ho riletto tutti i post, anche se non risponderò singolarmente essendo in disaccordo praticamente su tutto e per cui ci vorrebbero ore. inizialmente la mia assenza è dipesa da problematiche di lavoro poi ho voluto provare a leggere senza intervenire. devo dire (stefano a parte, un po’ perchè è uomo di scienza ma probabilmente anche per via della frequentazione nelle varie accademie) che la mia convinzione riguardo ad un’ italia (non solo nel tennis) rimasta alla preistoria ha avuto parecchie conferme. in questi ultimi post sono state scritte cose incredibili e solo ora riesco a capacitarmi del fatto di come l’occulto abbia potuto trovare terreno fertile qui da noi (considerando poi che tendenzialmente questa paratica ha come vittime persone di poca cultura al contrario di quello che dovrebbe succedere nel tennis, quindi figuriamoci..e cmq a questo riguardo anche in francia si crede molto a maghi fattucchiere etc). non voglio entrare nei particolari ma il pensare che le cose possano accadere quasi per caso (vedi caldaro) o che ci si possa improvvisare preparatori fisici e tecnici con i bambini (a meno di seguire i programmi tipo bollettieri o g.c. o ancora che non si faccia fare quasi nulla ma allora siamo all’effetto placebo, nel senso che il genitore PENSA di aver fatto qualcosa di positivo per il proprio figlio/atleta, ma in realtà non ha fatto nulla con il problema che poi i risultati nel tennis non arriveranno MAI) per non parlare poi del somministrare farmaci (di qualsiasi genere anche il più blando) ad un under 10, beh mi fa accapponare la pelle. ed ora ripensando a vecchie diatribe mi viene solo da ridere, la gente non sa, vede solo quello che vuol vedere e non è interessata ad ascoltare, capire, imparare e sapere altro anche perchè questo comporterebbe l’essere umili, mettersi in discussione e fare anche un po’ di fatica, tutte capacità che questo in piccolo lembo di mondo si imparano molto di rado….

    un solo dubbio: ma nikolik ci è o ci fa??

  837. atti scrive:

    Stefano, la “trance agonistica” unita alla motivazione determinano le performance (anche negli allenamenti); nel senso che la concentrazione e la voglia se vengono meno…. le palline diventano proiettili impazziti !
    E se Nicholas si annoiasse ?… per noi genitori puo’ essere gratificante allenarsi/giocare con i figli, ma per loro…io non ci provo nemmeno anche perché tecnicamente sono del terzo mondo !
    Se la sua come dici è una forte personalità… forse… gli cominci a stare … stretto !!!! e forse, adesso, si “diverte” piu’ a provocarti e a farti inc……re che non ad assecondarti negli esercizi !
    Noi crediamo di divertirli con esercizi e giochi, ma magari loro vorrebbero competere allenandosi in gruppo… convinti di saper già giocare bene (e sicuramente sarà il caso di Nicholas)
    L’allenatore/padre funziona bene, soprattutto fino a 10-12 anni, quando noi rappresentiamo “tutto” il loro mondo, ma poi crescendo, piano piano il rischio è che i figli diventino “succubi” .. e appena potranno…..manderanno noi genitori/coach Avanfantennis…
    I casi che citiamo come esempi (Yuri, Richard etc.) rappresentano famiglie che, quasi sempre, non avevano alternative… non credo sia il tuo caso…mantenere la prua dritta è molto + difficile…avendo già tutto o quasi.
    Comunque, e tu stesso lo dici, allenarsi dal Bolletta o in qualche buon circolo in Italia è un po’ diverso che fare “foot drills” con papi che stressa…pardon .. allena !
    La routine è difficile da accettare in ufficio ma anche in un campo da tennis… a meno che crescendo non subentri… la vera motivazione (quello che chiami Fire Inside)!!
    PS : quante ore servono per “ammortizzare” un campo da tennis costruito in casa per allenare il figlio ? e se fra 6 mesi cambiano idea e vogliono fare i ballerini di salsa merengue ? Bhe in effetti potrebbe essere riutilizzato come pista da ballo ! SCHERZO Ciao.

  838. anto scrive:

    Mauro l’intervento di Stefano Grazia ti ha ammazzato, non per niente Stefano Grazia lo chiamo a/c, per i profani delle sigle, assegno circolare, lui nel bene e nel male alla fine paga sempre!

  839. trophy scrive:

    per mauro.
    i risultati della macroarea del new penta a roma verranno pubblicati tra qualche giorno sul sito della federtennis.
    i vincitori sono stati per i maschi Calvano (formia) su benedetti (team vianello), semifinalisti berrettini (corte dei conti) e moroni (parioli).
    livello maschile buono.
    Per le femmine ha vinto la giustini (parioli)

    caldaro.

    non ho segreti su caldaro ma conosco bene il circolo e roland meliss con cui ogni anno passo circa 10 giorni durante il nike di bolzano e il torneo giovanile che lui organizza.
    inoltre conosco bene l’alto adige.

    Karin e stephan knapp li ho visti crescere a Lutago.
    altro paese da me frequentato nella valle aurina da tanto tempo.

    il segreto credo consista in requisiti umani ed ambientali particolari, cui si aggiungono considerazioni di altra natura.
    provo a sintetizzare.

    - le strutture tennistiche dell’alto adige sono invidiabili. grazie allo statuto speciale ed ai contributi statali di cui beneficiano vi sono veri e propri palazzetti ad uso tennis molto belli e attrezzati.

    - la professionalità è alta come elevata è la serietà (meliss, sartori a caldaro ma anche ercolani a merano o altri tecnici presenti in vari posti) frutto anche del carattere “tedesco” che generalmente è di molta affidabilità.

    - la vicinanza all’austria e all’europa permette un confronto tecnico valido ed eterogeneo, facendo respirare ai ragazzi l’aria internazionale che tipizza il tennis in genere.

    - la presenza di dirigenti federali appassionati ed entusiasti con una competenza organizzativa elevata che supporta i team privati (sandrin e larcher in primis) e rappresenta le legittime istanze dei giocatori alto atesini in seno alla fit.

    - un clima sereno e lontano da eccessi e competitività esasperata a caldaro che diviene oasi felice per lavorare in tranquillità; a roma ad esempio vi è troppa competitività tra i circoli e i maestri (vi è concorrenza economica molto accentuata).

    - un reddito pro capite al di sopra della media nazionale che permette investimenti maggiori sui giovani.

    - una gioventù con caratteri adatti alla durezza psicologica del tennis (la stessa mara santangelo ha sangue trentino nelle vene..cavalese…).

    - comunque ottimi professionisti tra i tecnici.

    in altre parole non credo che caldaro sia un prototipo esportabile in altre zone d’italia; certo che se si riuscisse a riproporre certe condizioni si potrebbero avere notevoli benefici anche altrove.
    comunque il mio è anche un invito a venire ai tornei giovanili abbinati di bolzano-caldaro che si svolgono in luglio: una vacanza anche per genitori in posti per me fantastici.

    spero di aver apportato elementi di riflessione utili.

    trophy

  840. trophy scrive:

    chiedo scusa.

    il femminile della macroarea lo ha vinto la palumbo (viterbo) contro la masala (sardegna). la giustini aveva perso in semifinale.

    trophy

  841. Karlovic 80 scrive:

    @ Enzo Lo Iacono.
    Parli del GreenSet Grand Prix?Quello usato indoor a Rotterdam e Memphis?
    La tua analisi è giusta:ma non è un pò duro?Come ammortizzazione sicuramene è meglio il PlexiCushion o il PlexiPave.Ma,a mio avviso il più morbido resta il Premier Court(usato a San Josè).La ditta di Baltimore crea un vero e proprio cuscino,garantito 25 anni!!!Ma quest’ultimo in Italia credo sia più unico che raro.In ogni caso l’ITF cataloga “cementi” tutte queste superfici sopraindicate.Se devo scegliere un tappeto,scelgo il Gerflor Taraflex.

  842. Karlovic 80 scrive:

    Chiedo scusa:il GreenSet Gran Prix non è usato a Memphis(PlexiPave)ma a Marsiglia.

  843. marcos scrive:

    torno al tema del rapporto scuolapubblica/fit (o comitato regionale): a meno di non avere riscontri diversi nelle prossime settimane, non è allo studio alcuna proposta in tal senso in lombardia (spero qualcuno possa smentirmi), anzi…

    …non solo il genitore rischia di litigare con le maestre ogniqualvolta provi (correttamente a mio modo di vedere) a far valere anche le nobili ragioni dell’attività agonistica (invece di giustificare il figlio con inesistenti visite mediche), ma anche (come direbbe veltroni) rischia di litigare con gli organizzatori dei tornei, che pretenderebbero anch’essi una giustificazione per l’assenza dal campo del bimbo, pena deferimento: questo è l’aspetto grave. la minaccia del deferimento in caso di ritiro per cause scolastiche è un ricatto insopportabile, che meriterebbe approfondimenti seri, se non fosse che i tornei under10, così come sono organizzati, non hanno particolari connotati di serietà.

    e c’è di più: nel caso il bimbo non si presenti in un turno pomeridiano feriale (per evitare di contar balle alle maestre), capita pure che sul tabellone si scriva un risultato inesistente, al posto del classico ND (non disputato). i tabelloni degli under10 (da quel che ho capito) contengono “40 40″ mai disputati: per quale motivo si scrive il falso, se non per punire a posteriori l’incolpevole bimbo? già non può giocare (o per scelta sua o per scelta dei suoi genitori)…non basta: deve pure leggere sul tabellone di una sua pesante sconfitta. tant’è che i bimbi, quando si ritrovano al torneo successivo, pur avendo letto il tabellone del torneo precedente, si chiedono se hanno veramente perso 40 40, oppure se sono andati a scuola.

    è assolutamente inutile organizzare tornei da 70 mini partecipanti, disseminati di match non disputati: se ne organizzino da 16, in diversi circoli e si giochi sabato e domenica. questo è un vecchio cavallo di battaglia di questo blog, ma io insisto…non può essere un genitore ad occuparsi del rapporto tra attività agonistica e frequenza scolastica: rischia solo di far del male al proprio figlio. non c’è un genitore che non senta questo problema (e nemmeno zio, cugino o nonno!): sia quelli che fanno saltare la scuola ai propri figli, sia quelli che non la fanno saltare.

    se si continua su questa strada, credo che molti maestri sceglieranno di consolidare la buona pratica delle amichevoli intercircolo durante i weekend, piuttosto che iscrivere in massa i propri migliori ai tornei: sarebbe un peccato, naturalmente, perchè il momento agonistico è fondamentale per questi piccoli.

    la federazione non può non occuparsene.

  844. Jho scrive:

    Piero ,

    io non sto’ parlando di costruzioni ma unicamente di stendere un manto di cemento in un area edificabile.. non credo che nessuno possa impedirtelo .
    Sono stato al mio comune per chiedere se necessitavano permessi speciali per costruire un campo da tennis e la risposta e’ stata di no (ovviamente io non devo costuire nulla tipo spogliatoi o recinzioni in quanto il sito e’ dietro casa mia.. gia’ recintato ed edificabile.. e per i drenaggi ed eventuali allacciamenti alla luce basterebbe collegarmi a quelli gia’ esistenti)
    Non devo fare opere verticali.. devo solo chiarirmi le idee sul tipo di superfice che voglio mettere e farmi fare un po’ di preventivi

    Saluti

  845. stefano grazia scrive:

    MARCOS MI APPARE COME IL 7 CAVALLERIA CHE GIUNGE AL MIO SOCCORSO QUANDO SCRIVE:”è assolutamente inutile organizzare tornei da 70 mini partecipanti, disseminati di match non disputati: se ne organizzino da 16, in diversi circoli e si giochi sabato e domenica. questo è un vecchio cavallo di battaglia di questo blog, ma io insisto…”
    Ecco,insistiamo tutti…
    inoltre la protervia e l’arroganza con cui giudici/organizzatori si comportano (se e’ vero,e non ho motivo di dubitare delle parole di marcos, che ti puniscono per non esserti presentato DURANTE la settimana) mi convince sempre di piu’ che da bimbi e’ meglio far tornei in Florida o in Francia, nonostante Presidenti FIT sicuramente entusiasti come Tropiano…Se pero’ nemmeno lui riesce a capire quanto sia fondamentale (e in fondo semplice) una rivoluzione di questo genere (e non sto parlando dei Tornei Rodeo) allora siamo senza speranza…

    ATTI: eccome se hai ragione, eccome se non ci ho pensato…avevo anche scritto il post ier ma nel bel mezzo della scrittura si e’ esaurita la batteria e siccome eravamo gia’ senza POWER e col GENERATORE in panne (abbiamo cenato a lume di candela…no, con le lampade d’emergenza, poi si sono esaurite anche quelle: a letto senza carosello…cose che capitano qui in Africa dove prima dell’avvento del Generatore la vita era piuttosto grama visto che l’Energia Elettrica salta ogni 10′…),dicevo ti avevo gia’ risposto ma non ho potuto recuperare…cosa ti scrivevo? ti dicevo che si, ci abbiamo pensato, ce ne rendiamo conto, ma al di la’ della profonda fisiologica tristezza, devo aggiungere tre considerazioni:
    1)noi davvero non abbiamo scelta (siamo in Africa, non siamo da Bolletta)
    2)comunque a parte l’oretta al mattino in cui si fa per lo piu’ Prep Atletica e 30′ di BASICS, io ORMAI lo vedo solo al Sabato e arrivo dopo un’ora e mezzo e per lo piu’ dirigo, al massimo faccio il feeding della prima palla con lui che gioca con un palleggiatore (oppure gioco qualche punto)…anche mia moglie fa uguale, al lunedi’ e al venerdi’…martedi’,merc,giov si allena con un coach della Federazione Nigeriana e lo lasciamo in pace (ma discutiamo PRIMA il da farsi
    3)Nicholas ha avuto questi problemi con TUTTI i coaches e con alcuni si e’ proprio scontrato…Alcuni fra questi non credo proprio lo vogliano allenare, altri si sono detti comunque entusiasti ma solo perche’ intravedono fra le zone d’ombra gli squarci di luce …
    4)Nicholas ha portato a casa una Pagella SAtrepitosa (quasi tutti A e ottimi giudizi)…e la minaccia dal Preside della Scuola di essere ESPULSO se non migliora il comportamento,il linguaggio,il modo di fare (e’ gia’ stato portato un paio di volte dal Preside… E’ una storia che si ripete,ovunque andiamo: il gusto autodistruttivo di correre in salita, di cominciare con l’handycap… (Con l’aggravante che io segretamente ho sempre privilegiato nelle mie simpatie un carattere cosi’,un po’ ribelle, e un po’ lo sono stato ma al liceo, eventualmente, NON ALLE ELEMENTARI!!!!)
    Quindi, il soggetto -mio figlio- e’ particolare come hanno sperimentato un po’ tutti i suoi coaches e maestri…sottile e’ la distanza che separa il genio dalla follia, il criminale dall’eroe…talvolta mi domando se non sia meglio scegliere di essere mediocri per quanto aurei se non poi illudersi che la nostra sia stata una scelta e non una necessita’…
    Cio’ detto, quello che intendevo io, era un’altra cosa e cioe’ che la nostra imperizia potrebbe esser stata la nostra chiave al successo (?quale successo? diciamo tecnico…)e spero che Max non si rivolgesse a me quando criticava chi si improvvisava “preparatori fisici e tecnici con i bambini (infatti aggiungeva: a meno di seguire i programmi tipo bollettieri o g.c. …)… Io intendevo dire che se ci si accosta al problema con umilta’, si studia, ci si rivolge alle persone giuste E POI SI FA COME TI PORTA IL CUORE E L’INTUITO a volte o spesso si hanno meno pregiudizi e non si sbaglia … certo, io e mia moglie giocavamo gia’ a tennis ed eravamo gia’ degli habitue’ di Bollettieri, per quanto limitato all’Adult Program…Abbiamo cominciato tardi dopo aver praticato altri sport e forse proprio per aver cominciato tardi il nostro approccio e’ stato piu’ OPEN MIND: gia’ nel 90 io leggevo tutto il libro nero Tennis Training di Castellani e guardavo a Bollettieri come al futuro…. Quando mi sono ritrovato a cominciare con Nicholas il mio obiettivo,mutuato dalla mia professione, e’ sempre stato PRIMUM: NON NUOCERE… ho lasciato giocare Nicholas con l’impugnatura da quadrumane fino ai 7 anni (gliel’han cambiata da Bollettieri) e i nostri meriti sono stati quelli di decidere da chi portarlo e di ascoltare e cercare di imparare…poi pero’ per 9-10 mesi all’anno c’eravamo solo noi ed ecco che questo fatto ha comportato l’uso e l’abuso del basket (in realta’ solo l’anno scorso abbiamo veramente standardizzato il basket e i risultati sono stati eclatanti…certo, quest’anno deve fare palle vive…l’anno scorso faceva ogni giorno una o due ore di basket, quest’anno fa 20′ al mattino (a blocchi sett: una sett il dritto,una sett il rovescio, una sett le volley,gli smashes,le swiungvolley etc etc) e un’oretta al sabato…Certo,e’ noioso, ma ripeto, serve, funziona…Ed e’ giustificato scientificamente dalla Teoria della Mielina. Ora, il mio discorso e’ questo: fossi stato il mio amico Rives o il Maestro enzo Lo Iacono, sapendo palleggiare da dio e sapendo variare il passo della pallina e potendola mettere, a certi ritmi, sempre nello stesso posto o dove voglio, piatta, col giusto rimbalzo e blah blah blah, probabilmente avrei abbandonato subito anch’io il cesto…forse mio figlio sarebbe piu’ felice,non lo nego, ma sarebbe anche sicuramente piu’ tristo…Perche’ la nostra imperizia ci ha costretto ad essere piu’ umili, a lavorare di piu’ sui particolari piu’ facili per noi (il footwork,per esempio) e soprattutto ci ha fatto scoprire, nel momento in cui facevamo fatica a tenere certi ritmi di palleggio, l’handfeeding e poi i patterns…soprattutto affidandoci sempre ai massimi professionisti del settore abbiamo scoperto quando questi parlavano lo stesso linguaggio (Bertino per esempio puo’ dire di non credere troppo in certe Academies perche’ sono macchine mangiasoldi,ed e’ vero, ma piuttosto di credere in un Team di Maestri…E’ quello che scrive anche Piatti…Ovviamente e’ quello a cui siamo arrivati noi,naturalmente, quando affidiamo Nicholas al Team dello Strategy Zone…NON SOLO: E’ quello che facciamo noi ANCHE QUI IN AFRICA,nel nostro piccolo, sfruttando il Territorio: il Coach della Federazione per fare Consistency, il Palleggiatore Paul (un coach dellk’ikoyi club che si e’ dimostrato affidabile e voglioso d’imparare) per fare i Patterns, io al mattino a fare Prep Atletica (seguendo i suggerimenti di Buzzelli della BTA e quanto imparato in giro nelle altre Academy e leggendo i libri della USTA sul Conditioning e del Dr Cho sulla Pliometria…Mia moglie che si occupa di certi dettagli tecnici e della videoanalisi…Mi manca qualcuno che si occupi del Mental…mi piacerebbe riuscire a fargli fare almeno Yoga…
    E si, comunque, ormai siamo comunque agli sgoccioli … il nostro compito e’ anche capirlo in tempo…Ma se ho fallito, se abbiamo fallito, il paradosso e’ che abbiamo fallito piu’ come genitori che come tecnici, il che dato il nostro background e’ veramente bizzarro…

  846. Piero scrive:

    Jho, OK! Forse da pubblico funzionario tendo ad essere burocrate… Ma la materia è spesso sfaccettata, ed uno poi scopre i problemi troppo tardi. Quando magari ha già impiantato un cantiere con una D.I.A. e s’è esposto finanziariamente…
    ———————
    Abbiamo assolutamente capito che in questo “blog” ci sono persone che vogliono portare i propri figli ai vertici del tennis mondiale, e sono pronte ad investire quanto necessario nelle migliori scuole e consulenze. Magari se lo possono anche permettere. La logica è quella dei centri d’eccellenza universitari: tutto all’avanguardia, e non si bada a spese. Magari paga. Transeat.
    Poi ci però sono alcuni genitori che vorrebbero fare qualcosa di meno eterno per i figli e magari con i figli: hanno anch’essi diritto d’albergo in questo mondo. Forse non compiono il massimo sacrificio possibile, ma sicuramente qualcosa di significativo. Possono decidere d’affidarsi a dei maestri abbastanza qualificati e senza pretese. Oppure di riprodurre, per quanto possibile, le condizioni d’allenamento e gioco che possano rendere ai loro ragazzi un insieme d’esperienze e stimoli più che valido. Usando le risorse disponibili, come avviene in natura, per educare le generazioni future al rispetto del mondo in cui vivono. Che non guasta. Senza chiedere a qualcuno di raccogliere le palline per il figlio che non può perdere la concentrazione… o a qualcun altro di fargli da balia asciutta, tanto basta avere i soldi.
    In effetti mi viene proprio da pensare che il problema del tennis italiano non sia la mancanza di professionalità tout court ma la convinzione che con i soldi la professionalità diventi cosa scontata, a ancor peggio dovuta. E questa è la vera lezione d’umiltà: non giudicare l’operato del prossimo come si fa con le automobili di lusso, e non giudicare le persone in funzione dell’automobile che hanno.
    Sono i risultate che sanciscono se un giovane tennista é vincente o perdente. Quando è vincente chi gli sta vicino diventa automaticamente un genio. E magari è solo una persona fortunata…

  847. max scrive:

    piero ormai sei con noi da un po’ ma ancora molte cose non ti sono chiare….

    qui non c’entra quasi nulla il poterselo permettere o meno, qui sono scelte che si fanno!! io ricco non lo sono più da un pezzo (almeno per come intendo io la ricchezza) ed il poterselo permettere dipende solo dal fatto che se tu devi scegliere tra il fare 3 settimane di vacanze con la tua famiglia o portare tuo figlio a giocare dei tornei scegli la vacanza per tutta la famiglia (e normalmente anche a ragione) noi stiamo a casa e portiamo a far giocare mia figlia…se tu devi cambiare la macchina la cambi, io vado avanti con quella che ho (o ne prendo una meno bella) e pago il team che segue mia figlia oppure giro qualche accademia, etc etc…. il fatto poi di fare le cose al meglio e con i migliori coach è una scelta obbligata quando si hanno certi obbiettivi nel senso che se hai un ristorante puoi fare un menù meno ricco rivolgendoti ad una clientela meno esigente e facendola di conseguenza spendere meno, nel tennis se ti alleni peggio non vinci e basta. e certamente nessuno giudica un coach come lo si fa (non certamente io ben sapendo che le persone per apparire mangiano pane e salame, vivono in 50 mq ma vanno in mercedes..) per decretare la status delle persone. fortunatamente ci sono risultati e metodi di allenamento che consentono giudizi insindacabili e non è certo il fatto di pagare di più a determinare le scelte. proprio in questi gg mi sono trovato con il papà di una bambina under 12 che mi raccontava quanto spendeva e cosa faceva, quando gli ho raccontato quanto spendo io (meno della metà..) e cosa fa mia figlia è svenuto….quando parlo di più bravi parlo nel tennis e non nelle pubbliche relazioni!! e poi pensare che chi è vincente sia fortunato…….piero ma cosa stai dicendo…se per vincente ti riferisci a qualche insignificante vittoria under 10/12 regionale ok, ma vincente significa almeno arrivare nei primi 50 e ti assicuro che per fortuna non ci arriva nessuno!! detto questo giustamente tutti possono albergare in questo mondo ricordati però il titolo nel ns sotto blog: Bambini prodigio con racchetta..ciao
    Come aiutare tuo figlio a diventare campione.

  848. Mirmidone scrive:

    Grazie Trophy per l’analisi accurata.

    Spero che, almeno qualche elemento, possa essere implementato anche nel resto dell’Italia (o è chiedere troppo alle nostre capacità “italiche”?).

  849. stefano grazia scrive:

    Piero, i Coaches in Nigeria costano 5-8 $ all’ora…anche questo comunque e’ servito….(Quello della Federazione un po’ di piu’, ma vale i 30-60 $ del Maestro Italiano)…Quello che voglio dire e’ che a volte il VIUA DALLA PAZZA FOLLA!, il crescere nel Bush in Africa o nell’Outback Australiano puo’ avere i suoi vantaggi…Il vantaggio immediato qui in Nigeria e’ che io NON pago i campi, e non e’ mica poco…Campi privati in diversi compound, campi della scuola, campi (9)all’Ikoyi Club (iscrizione annuale pagata dalla compagnia, i campi non si pagano), campi (8) al Lagos Lawn (iscrizione annuale di 100-200$ pagata da me, NON si pagano i campi)…
    Certo, l’Espatriato e’ un privilegiato ma sicuramente il mio approccio al tennis sarebbe diverso avessi vissuto in Italia anziche’ all’estero negli ultimi 20 anni…L’ho sempre ammesso. Probabilmente fossi rimasto in Italia continuerei a giocare a calcio coi vecchi del rugby, farei windsurf e sicuramente andrei in bicicletta….molto probabilmente non giocherei ne’ a tennis ne’ a golf….

  850. Jho scrive:

    Piero ,

    concordo in tutto e per tutto

    Max , mi sa’ che questa volta sei tu quello che si e’ perso qualcosa tra le righe.. Piero non parlava della fortuna dell’atleta.. ma di quelli che gli stanno vicino

    Saluti

  851. max scrive:

    appunto jho appunto… quindi dopo che un genitore o chi per lui ha investito tutto quello che aveva (e non, facendo magari anche dei debiti), ha scelto coach, preparatori atletici, programmi, camp, tornei, ha lavorato sul campo natale s.stefano capodanno e pasqua, magari ha cambiato città o nazione e vita, lavora meno per seguire programmare orgnizzare il tutto, poi sarebbe solo fortunato?? guarda in questi casi l’unica cosa certa è la fortuna che ha avuto l’atleta visto che fino a prova contrario è chi gli sta vicino ad essere l’imprenditore che fa da sponsor oltre che da amministratore e da riferimento per tutto il team!! sinceramente non ho mai sopportato l’idea che chi raggiungeil successo (economico o sportivo od altro ancora) o ruba o è fortunato!!!!

  852. Piero scrive:

    Cave canem

  853. Piero scrive:

    Caro dr. Max, mi rivolgo alla parte buona di te…
    Vedrai che tua figlia diventerà una campionessa, e nessuno dirà che sei stato fortunato…
    Don’t worry!

  854. Enzo Lo Iacono scrive:

    Ogni tappa è importante è unica!

    “Il piccolo Seby” ha giocato ieri il suo primo torneo Under 12 e tra l’altro nel tabellone (parte bassa accanto al ts2) non ha il compito facile, anche perché ha incontrato e probabilmente incontrerà tutti ‘96 (Mah!?!). La sua prima partita di ieri è stata emblematica, quanto divertente dal punto di vista comportamentale: Arausal alle stelle, riportato alla normalità da solo dopo i primi games, sul 40 sotto. Pur avendo giocato centinaia di match, quella era la sua prima partita con “i punti” per la categoria! E lì a chiedere: “ma c’è il golden point? Ma il terzo set è un tie break? Dopo i primi venti minuti di “smarrimento mentale” è riuscito a ritornare “normale” (senza “fargli assumere 3 giorni prima 3 granuli di gelsemium 9 ch e arnica 9 ch 3 volte al di” - he he he). E allora via a giocare un bel match a colpi di c-mon con espressione massima del suo tennis (palla chiusa o sbagliata entro 3 colpi) con il suo solito spettacolo per la gioia di chi è fuori a guardare, smash di rovescio, rovesci in lungolinea in sospensione, palle “accarezzate” appena al di la della rete e così via e avversario attento e gasato di giocare con uno dei “magnifici 6″. Certo errori a valanghe, ma per il momento va bene! Certo dovrà imparare ad avere più pazienza per attendere o crearsi la opportunity ball, ma lungi da me dal farlo diventare “un pallettaro”.
    Risultato? Partita vinta dopo due ore di gioco eccezionale per tutti e due, con due, tre, al massimo quattro palleggi, con il risultato di 46 63 64, tanta cortesia tra i due piccoli atleti che si sono “donati” a vicenda due palle dubbie.
    Tutti contenti, anche chi non ha vinto la partita ed i genitori, soddisfatti dallo spettacolo e dall’impegno che i due piccoli atleti hanno dato in un torneo tutto sommato “non molto importante” (circuito regionale).

    Cosa vogliamo di più dalla vita?

    Plauso alla FIT per la possibilità dell’inserimento nell’under 12, che sembra esperienza positiva, almeno per ora!

  855. marcos scrive:

    preciso quanto scritto, sollecitato dall’intervento di stefano: ho sentito parlare solo di “preavvisi” di deferimento e non di deferimenti veri e propri. non credo che un giudice di under10 si spinga a tanto…epperò, anche solo parlarne, fa molto male.

    senza ambizione e coraggio, non si raggiunge il successo…d’accordo con max. ambizione e coraggio, però, sono talvolta accompagnati da una dose eccessiva di pelo sullo stomaco!

    io credo che nel blog e nel panorama nazionale tennistico vi sia qualcuno che è arrivato al successo senza aver peli sulla lingua, ma senza aver peli sullo stomaco: solo con caparbietà, serietà e correttezza. averne di artisti così, ragazzi!

  856. Nikolik scrive:

    Max, stai facendo progressi!
    Cito la tua frase: “ma vincente significa almeno arrivare nei primi 50″.
    Ottimo, direi! Finora avevi detto che conta solo entrare tra i primi 10, adesso siamo già ai primi 50.
    Tra un annetto, di questo passo, concorderai con me che essere vincenti significa arrivare nei primi 300-400, come da sempre sostengo.

  857. stefano grazia scrive:

    Grande Seby,e grande Enzo che ci racconti…perche’ altrimenti sembro solo io Il Papa’ Indemoniato (semplicemente Innamorato!)…anche Mad Max e’ di solito tanto parco nel racconto dei tornei di sua figlia quanto Hulk! nello sbacchettare gli Alunni che non stanno al loro posto e scalpitano per deviare dal Programma del Nostro Corso (?????)… Su, invito un po’ tutti a raccontare,soprattutto Francesco di Palermo/Lisboa che ha in sua figlia probabilmente la piu’ vincente fra i nostri pargoli… Che dice il Maestro Rumeno? Qualche novita’ negli allenamenti?

  858. stefano grazia scrive:

    Dimenticavo: veramente interessante l’ultimo numero di Tennis Italiano che io solo ora,essendo in Africa, ho avuto modo si sfogliare…a parte la lettera di Pistolesi con citazione del Blog sui rapporti stampa/giocatori, interessante per Genitori & Figli (che comunque dovrebbe essere il Titolo vero della nostra sessione, max: Bambini Prodigio con la Racchetta rimane il sottotitolo),interessante dicevo l’articolo di Piatti in cui tra l’altro risponde indirettamente ai tanti detrattori della Famiglia Djokovic nei post seguiti alla Finale Aussie Open… da leggere attentamente. Io lo faro’ leggere a mio figlio, sperando che capisca. (in pratica Piatti elogia i Djokovic che hanno fatto fare al proprio figlio …tutto quello che gli ho fatto fare io! Poi,vabbe’, da Nick a Nole c’e’ di mezzo il sole…)

  859. max scrive:

    no piero non mi preoccupo….e nonostante tutto non mi preoccuperò anche se mia figlia non dovesse diventare forte o se smetterà di giocare e sinceramente non sarà un problema neppure l’eventuale mancanza di riconoscimenti, l’importante è che le cose si sappiano all’interno del gruppo così da poter rispettare e stimare il lavoro altrui essendo responsabili e consapevoli del fatto che dal lavoro di ognnuno di noi dipende anche quello degli altri e di conseguenza il raggiungimento o meno dell’obbiettivo finale. e credo anche che il grosso problema del tennis italiano non sia il pesare i coach a seconda del loro costo ma quello di non voler “creare” troppi problemi, traumi o difficoltà agli atleti (che invece poi sul campo ne incontrerà a tonnellate) che troppo spesso fin da piccoli ed ai primissimi insignificanti risultati vengono subito considerati delle star…risultati che poi spesso arrivano solo perchè uno è più avanti dell’altro fisicamente o perchè si allena più degli altri anche se in maniera errata in prospettiva futura, risultati che poi fanno credere alla gente di essere sulla strada giusta mentre i drammi sono dietro l’angolo…

  860. trophy scrive:

    stefano grazia.
    non sono permaloso (ho altri difetti) ma in genere quando si parla di un dirigente usando il solo aggettivo “entusiasta” la faccenda “puzza”…c’è la “fregatura”…
    Un pò come quando ci chiedono come è quella ragazza (brutta) e tu rispondi…”simpatica”…!
    Di sicuro è proprio brutta!

    Non so se ho reso l’idea.

    Sono sicuramente “entusiasta” ma soprattutto (mi allargo) competente.
    Ed allora preciso alcuni concetti.

    - il repporto scuola pubblica/sport è insufficiente e và assolutamente migliorato. La FIT può intervenire ma più che la FIT dovrebbe essere il CONI e le istituzioni politiche (ministero in primis).

    - a livello regionale, in autonomia, si può tentare un’opera di miglioramento dei rapporti tra sport (fit) e scuola pubblica ma le difficoltà sono enormi. Anche ammesso che la singola scuola o liceo, nella persona del dirigente scolastico, sia sensibile allo sport, i singoli docenti spesso muovono resistenze in nome dela “liberta d’insegnamento”, demagogico ricorso ad una licenza di fare come par loro.

    - piuttosto il ministero dovrebbe prevedere e attuare VERAMENTE il liceo sportivo, cioè una scuola per ragazzi che pratichino sport agonistico e che elabori un POF (piano offerta formativa) tutto modellato sulla contemperanza dello studio e degli appuntamenti sportivi.

    E’ poco accettabile quanto detto da MARCOS

    Un ragazzo che sia assente ad una gara per motivi scolastici non deve portare certificati medici fasulli.
    La giustificazione del Giudice Arbitro può benissimo essere basata su motivazioni scolastiche o di altra natura restando il solo obbligo del pagamento della quota d’iscrizione a carico del ragazzo.
    A tal proposito faccio presente come la conoscenza da parte dei genitori (e spesso dei maestri) del regolamento sia essenziale per la crescita di tutto il movimento tennistico nonchè per evitare tali imprecisioni ed equivoci (e far valere correttamente i propri diritti).
    Su tali mie affermazioni so di avere il consenso totale del Presidente del CCUG (cioè il Collina del tennis) che è anche il mio vicepresidente del CRLazio.
    Inoltre se viene inserito un risultato fasullo sul tabellone sarebbe bene denunciare tutto alla procura federale sia perchè evidente l’illecito sia perchè diseducativo per l’intero ambiente.

    COMUNQUE AL LEMON BOWL quest’anno le partite non disputate sono state solo circa 40 su 1600 partecipanti sintomo che quando un torneo è ben organizzato le rinunce rientrano in una cifra fisiologica.
    L’utilizzo di più circoli dove giocare tornei da 16 iscritti da noi è in cantiere ma ci sono enormi difficltà (a Roma) logistiche: invito STEFANO GRAZIA a rifletterci su e da solo può comprenderle.

    Ancora per STEFANO GRAZIA.
    Per quanto riguarda le modalità di organizzazione dei tornei (raduni, rodei etc) vi è una grande sperimentazione allo stato e senza necessità di ricorrere ad esempi stranieri (spesso paragoni tra realtà eterogenee e quindi improponibili) ogni regione può decidere in autonomia la propria attività.
    Sempre nel rispetto delle regole ma con grande agilità e flessibilità di manovra.

    trophy

  861. andrew scrive:

    Una curiosità di carattere legale…

    non vi è alcuna contraddizione sul fatto che la FIT sia un ente pubblico affiliato al CONI, al quale si affiliano delle entità private (i circoli) con criteri di selezione in entrata e uscita nonché barriere di accesso monetarie?

    Vorrei approfondire questo argomento per eventualmente arrivare al fine ultimo del “vaffantennis”, ossia lo smantellamento dei circoli privati come luoghi deputati all’esercizio del giuoco del tennis.

    qualcuno ne sa qualcosa?

  862. Mirmidone scrive:

    Visto che ci si invita a parlare dei tornei dei nostri pargoli ……

    Che controindicazioni ci possono essere nel far giocare tornei Under 14 (a livello provinciale) ad una ragazzina di dieci anni e mezzo appena entrata nell’under 12 ?

    Voglio dire : è meglio vincere relativamente facilmente nell’under 12 (almeno fino alle semi/finali) o rischiare di prendere qualche batosta nella categoria superiore ma imparando e “saggiando” velocità, potenza e precisisione superiori ?

  863. max scrive:

    no nikolik l’obbiettivo da raggiungere è e sempre rimarrà solo arrivare nei top ten!!!! intendevo almeno nei primi 50 per considerarla una professione dove si può dire di aver raggiunto il successo mentre ai 300/400 come massima posizione raggiunta rimarranno solo dei bei ricordi (per loro che cmq non è poco ma non certo per lo sponsor!!)

    marcos non so tu chi abbia avuto a che fare , ma non riesco a collegare il pelo sullo stomaco al successo nel tennis e soprattutto non riesco a capire come eventualmente potrebbe essere utile. io al massimo oltre ad ambizione e coraggio aggiungerei tanto sacrificio, impegno ed eventualmente lungimiranza nelle scelte ma pelo sullo stomaco sinceramente no. forse si deve essere svegli e pronti a saper evitare tutte le trappole che ti preparano ed essere un po’ aggressivi per evitare che qualcuno pensi di avere a che fare con un co….ne da spennare ma questa è la vita… o forse stai parlando del fatto che noi genitori nella ricerca del meglio possiamo cambiare coach o maestro senza pensarci troppo su ma i maestri di contro non ci pensano due volte ad organizzare il lavoro com’è meglio per loro e non come sarebbe meglio x i ragazzi soprattutto i più bravi e cmq quando si parla di lavoro credo che ognuno debba fare i propri interessi considerando che al giorno d’oggi non ti regala niente nessuno

    stefano ricordo il discorso sui djokovic ma le critiche erano rivolte al loro comportamento durante la finale e non certo sul percorso fatto fare al figlio che anzi avevo portato ad esempio quando volevo far capire l’importanza del cominciare a lavorare bene fin da giovanissimi

  864. fulvio scrive:

    @ MAX urgente:
    ti ho inviato una mail sulla organizzazione dell’evento del blog x Roma.per cortesia dopo averla letta dimmi se ci sono problemi e se ti è….arrivata.prepareremo al meglio tutto con Cazzaniga se la cosa fosse anticipatamente risolta al meglio.
    grazie!!
    fulvio!!

  865. max scrive:

    ok ragazzi siamo al dunque, abbiamo la conferma per il raduno di roma domenica 4 maggio quindi chiedo a tutti i partecipanti al 1° MAXI RADUNO DEL BLOG “GENITORI E FIGLI” di confermare la propria presenza precisando in quanti e chi saranno i famigliari a seguito. (i nomi servono per il pass). per evitare di scrivere i nominativi sul blog fatevi dare dalla redazione o da stefano la mia mail così da potermi mandare le liste in privato.

    ad oggi i confermati al raduno sono:

    mad max
    andrew
    fulvio
    roberto commentucci
    pibla
    kill bill (senza Katana)
    babbo maccari
    francesco
    atti
    mauro
    percy
    mirmidone
    nipa
    stefano grazia e/o gabry
    daniele riva
    fabrizio tropiano

  866. kill bill scrive:

    ” il pistolero ” gioca con 2 racchette 1 per mano e becca a 6 anni 23 palle su 25.
    Gioca in una campo pubblico di cemento con lo spago che fa da rete.
    È allenato dal padre che di tennis ne sa poco e niente ma è convinto di diventare giocatore anche lui. E che ci vuole !
    Chi vuole fare da maestro al figlio dovrà prima batterlo per meritarsi quell’onore.
    Dimenticavo, a sciare dopo 2 volte ha fatto una pista rossa , arrampica !! in qualsiasi sport non ha rivali.
    Ha 6 anni , a 12 giocherà con Goldrake, l’unico che puo tenerlgi testa.

    Il ”piccolo ” non ha bisogno di presentazioni, di tutti i bambini che frequentano il circolo gestito dal padre è il più talentato ( come mai succede sempre che i più talentati sono i figli del maestro e non i figli del postino che iniziano a giocare a tennis con lui ? Il talento non è una dote innata, a chi tocca ,tocca ? Come mai sono così fortunati ? )
    Ha già uno sponsor da qualche migliaio di euro e anche l’arausal , che doma dopo pochi games.
    E’ un top 6 u 10 ma adesso spopola nell’ u 12 con un repertorio di colpi da far invidia ad un top 10 di quelli veri :’’smash di rovescio, rovesci in lungolinea in sospensione, palle “accarezzate” appena al di la della rete e così via …” accorrete numerosi per la gioa dei vostri occhi, forse bisogna già pagare il biglietto per vederlo giocare ( in attesa di vederlo su Sky ).

    ”La piccola canaglia” di Lagos ha già vinto 2 tornei in USA. Conosciuto in tutte le accademie del globo piglia a pallate tutti con il diritto ma anche con il potentissimo rovescio, da poco nel suo repertorio, e quando non riesce con i colpi è con lo sguardo e qualche urlo che annienta l’avversario.
    Cresciuto a pane e drills è la speranza italica all’estero.
    Il centrale del Foro Italico è pronto per la sfida con ” il piccolo” , il ricavato andrà in beneficenza.

    Scusate lo sfogo, spero di non aver offeso nessuno e se l’ho fatto cercate di comprendermi e abbiate pietà, non ho difficoltà ad ammetterlo sono INVIDIOSO , mi fate una rabbia da morire, parlo di tutti quelli come me il cui figlio per vincere una partita ti fa stare con il cuore in gola anche se è avanti 60 50 40.0. , non si sa mai se la palla andrà di la e in che modo, vince qualche partita ma poi perde sempre quelle che valgono qualcosa. ( poca roba si intende ).
    Quello che ” ma perchè mi dici sempre che gioco bene se non vinco mai ?”
    Meno male che scansa quelli del macro area altrimenti mi va in depressione acuta. Il permesso di giocare l’ u 14 non ve l’hanno ancora dato vero ?
    Dato che non è finalista ai campionati regionali e men che meno passa con disinvoltura 2 turni a gli ETA, ( manco entra in quali ) forse ha ragione Nikolik , l’unico dirigente sportivo che invita a smettere di fare sport agonistico sulla faccia della terra, l’unico dirigente sportivo che dice che la sua federazione non si deve occupare di costruire atleti ma solo di fare promozione.
    ( ma il tuo Presidente è contento di quello che dici ? )

    Perchè faccio giocare a tennis mio figlio ? Ma per battere i vostri, che altro!

  867. max scrive:

    calma kill calma…vuoi vedere che alla fine sono uno dei meno sboroni?? no ti sei solo dimenticato!! dai kill ognuno di noi esterna le proprie emozioni secondo il proprio modo di essere e capisco anche che la ns esuberanza spesso può non piacere a persone più pacate. oltretutto spesso questo modo di essere ci porta agli eccessi sia quando ci gasiamo troppo sia quando ci abbattiamo, a volte senza motivo, ma d’altronde è il nostro carattere. considera poi che stiamo parlando e scrivendo dei ns figli e che quindi vorremmo fossero i migliori del mondo in tutto quello che fanno, insomma diventiamo molto parziali. comunque tutto sommato se dietro c’è vermente un progetto serio tutto questo can can non penso faccia poi così male nel senso che le aspettative e la paura di brutte figure ci obbligheranno a tenere sempre alti e qualitativi gli standard di lavoro oltre che chissà mai che un po’ di polverone possa invogliare qualcuno a seguirci in questa tremenda avventura. detto questo confermami roma così potrai toccare con mano che tuo figlio vale i ns e potrai prenderci in giro tutta la settimana..ciao

  868. max scrive:

    e tanto per consolarti, la mia a parte un paio di tornei regionali al massimo ha vinto il sorteggio quindi non guardare se ora vince o meno, l’importante è giocare bene ma soprattutto che quando gioca bene spesso faccia il punto. nel mio sport avevamo una massima: l’importante è che vada forte una volta poi vedrai che prima o poi ci andrà sempre. questo per dire che a 9 anni se tu vuoi che tuo figlio giochi sempre aggressivo non puoi pretendere che lo sia sempre tutta la partita, che sia sempre preciso e con tutti gli avversari (magari + grossi di lui) anche perchè questo comporterebbe il rimanere concentrato tutto il match e certamente questo non può essere nelle corde di bambini di 9/10 anni. e anche se qualcuno teoricamente potrebbe già esserlo (anche se ho molti dubbi) questo non significa che dopo uno o due anni anche altri lo possano fare, quindi vieni a roma ascolta cosa dicono i guro e se c’è qualcosa che ancora non hai fatto lo farai e tranquillo rimarrai (anche la rima ti ho fatto!!)

  869. trophy scrive:

    per andrew.

    la FIT non è un ente pubblico…

    trophy

  870. andrew scrive:

    ah… Grazie Trophy, e io che credevo…

    ma cos’è esattamente? Che figura giuridica è? Ma, specialmente, cosa vuole da noi?…

  871. andrew scrive:

    Mi rispondo da solo, trophy, ho trovato un post di Nikolik…

    “Ogni federazione sportiva, giuridicamente, altro non è che un’associazione non riconosciuta.
    Nonostante ciò, e, quindi, nonostante la sua natura giuridica di ente privato totalmente libero, ogni federazione sportiva, secondo la giurisprudenza, poiché gestisce comunque il denaro di una generalità indistinta di soggetti, cioè i tesserati, soggiace comunque alla normativa di controllo pubblicistica (ad esempio, al controllo anche della Corte dei Conti), anche perchè opera in regime di esclusiva nello sport di pertinenza.”

    Domanda: perché opera in regime di esclusiva?

  872. trophy scrive:

    …andrew…
    la FIT è un ente privato…

    ma sull’argomento sono stati scritti trattati, infatti dipende dal CONI che è controllato dalla Corte dei Conti…

    La FIT è una federazione nazionale rivolgi la domanda in generale…

    Cosa vogliono, a cosa servono le federazioni….

    A organizzare lo sport, a dare regole e controlli, a promuovere, a formare gli insegnanti, a molto altro…
    ma mi immagino che tu sia prevenutamente critico con l’istituzione federale…

    Rinuncio a convincerti…

    trophy

  873. stefano grazia scrive:

    KILL BILL, lo stesso tuo sfogo io l’avevo fatto un paio di volte ma riguardo al comportamento in campo, comunque hai ragione ma non preoccuparti :La piccola canaglia di Lagos ha vinto “solo” due piccoli tornei U10 in Florida e prima di quelli solo un torneo di un giorno con set ai 3…tutto scritto,tutto documentato, come la tua stessa ansia che così bene descrivi, quella che “ti fa stare con il cuore in gola anche se è avanti 60 50 40.0. , non si sa mai se la palla andrà di la e in che modo, vince qualche partita ma poi perde sempre quelle che valgono qualcosa”…non essere INVIDIOSO, non della Piccola Canaglia: tecnicamente davvero credo sia OK, soprattutto se considerato che lo alleniamo noi,io e mia moglie…è a questo che io mi riferisco…MA FISICAMENTE E MENTALMENTE è un incubo, uno di quelli che tu dici di no a Piatti se ti chiede di portarglielo 30′ gratis perchè non sai quale Nicholas scenderà in campo (sono più tranquillo se lo porto ad un academy: in 2-3 sett magari lo squarcio di luce prima o poi si fa strada fra le nubi… In più ormai lo so benissimo: parlo così tanto di lui che poi uno quando lo vede dice:tutto qui? L’altro giorno era al Club con mia moglie e compare una certa Elda Beccarelli africana di terza geerazione di Clusone e da piccola gran tennista…lei conosceva bene Eugenio Rossi, qualche talento l’ha visto… Mia moglie gli fa: su dai,impegnati almeno oggi… Macchè. Giornata no: qualche raro sprazzo ma: mal di testa, mutande nel culetto,tallonite…insomma, è molto più interessato a vedersi la puntata giornaliera di Heroes (dal DVD) mentre cena prima di andare a letto … L’impressione che hanno ricavato i nostri amici in Nigeria dopo averne sentito parlare o letto così tanto è la stessa che ricaverete voi a Roma o ai Tornei Nike (l’anno scorso è sempre uscito al terzo turno raccogliendo un paio di games…)
    Non gli faccio certo un buon servizio, dovrei volare basso, e poi dovrei tenere a mente John Wayne quando in Un Dollaro d’Onore dice a Dean Martin riferendosi a un ragazzino: In gamba quel ragazzo… E Dean gli risponde: Si,tanto in gamba da non sentire il bisogno di dimostrarlo…
    Ecco, se io fossi poi così sicuro magari non ne scriverei affatto, farei come il papà di Quinzi…ma io sono un grafomane e scrivo per esorcizzare le mie e le sue nevrosi…
    Però KB, un po’ mi hai fatto vergognare e un po’ mi hai fatto capire che in queste cose è sempre meglio starsene zitti e lasciar parlare il campo, che si fa sempre più bella figura… E anche questo è freudiano: non siamo noi a dover fare bella figura…(dire che sono intellettualmente e moralmente onesto ed è per questo che non riesco a nascondere emozioni e pensieri serve solo a peggiorare la situazione,vero? Vabbè, almeno pur vantandomi delle “presunte” potenzialità della canaglia, non ho mai nascosto i limiti fisici e caratteriali… E la mancanza,fino a giugno,di trofei in bacheca… Appproposito,Mirmy(done): bisognerebbe vincere non i tornei ma le partite in un rapporto di 3,4 vittorie ad 1, e quindi vedi tu … )
    Per il resto, ormai io e Hulk siamo in simbiosi…Chiedete a lui se volete sapere qualcosa di me, e pensare che non ci siamo neanche mai visti …Nè ahimè ci vedremo a Roma.A Roma però verranno,se ci sarà il raduno, Nicky e Gabrì…Sempre che ci tornino in tempo i Passaporti col Resident Permit (ma direi che dovrebbero arrivarci a fine mese). Un toccata e fuga (c’è la Scuola) per stringere contatti (o relazioni pericolose) e magari per vedere qualche partita (anche le Quallies vanno bene, per respirare l’atmosfera) …

  874. Enzo Lo Iacono scrive:

    Ragazzi!!!!
    Non era assolutamente mia intenzione “mistificare” il piccolo, e neanche creare invidie (troppo presto per dirlo).
    Ho solo voluto condividere con voi le emozioni di un padre in una situazione che secondo me è stata unica (anche se spero di no).
    Ma scusate, …… ma non è proprio il titolo di questo blog?
    ….. e allora ogni tanto lasciatemi fare il “papà”, visto che all’interno del mio circolo devo essere sempre “in tiro”!
    Un merito però me lo devo proprio prendere io, Kill:
    nonostante il punteggio (46 63 64) devo dire, e lo dico sinceramente, che non avevo il cuore in gola (forse per deformazione/esperienza professionale), ma ho vissuto quei momenti con emozioni di contentezza dello spettacolo “sportivo”; non badavo neanche al risultato, tanto ero attratto dagli scambi brevi ma intensi, a colpi di “vantaggio mio” e poi “vantaggio tuo”, una giornata di flou anche per l’altro ragazzo, che avevo visto giocare pochi mesi prima, ma che si era sparato “un partitone”!
    No, niente invidia! Il Piccolo Seby è uno scricciolo… forse con un po di talento, ma sempre uno scricciolo! Niente di eccezionale. Si è trattato di uno di quei momenti che raramente si vivono intorno a quel dannato recinto! Un insieme di fattori positivi concomitanti.
    Il merito è anche dei genitori dell’altro ragazzo, divertiti e sportivi anche loro. E questo, (a volte quasi quasi darei ragione a Trophy, he hehe), non capita spesso, soprattutto con partite “tirate” di due ore.
    Per esempio, a Palermo, durante la coppa delle provincie di domenica scorsa ………proprio i genitori della squadra siracusana…….. va beh, lasciamo perdere!

    E poi, Kill ( o Bill - mi piacerebbe che si usassero i nomi veri!), ti confido che non è tutto oro quello che luccica!
    Io ho anche una figlia che adesso ha 16 anni;
    Ha iniziato anche lei a 3 anni; a 9/10 anni denotava grandi doti atletiche di velocità, destrezza e coordinazione (migliori rispetto all’attuale piccolo Seby), ma con poco agos. Il rapporto in campo con lei (ahimè padre/maestro) è stato sempre problematico; sono state più le discussioni e le liti, che le lezioni ben riuscite, tanto che spesso preferivo che fosse un’altro maestro del mio circolo ad allenarla. A 13 anni, “ho spinto un po sull’acceleratore” ed è diventata 4/4,……… poi il nulla. Perdeva le partite, giocando bene, ma mollando “i punti importanti”; perdeva partite conducendo 50 anche con le 4/1. Finchè un giorno, dopo essere uscita per due volte nei tornei di quarta al primo turno (al terzo set tutt’e due le volte con le TS1 - quando ci si mette la sorte o i GG.AA.?!?) mi ha detto: “Vedi papà, io non voglio fare più tennis! Perdo sempre! (Coltellata al mio fianco, anzi doppia coltellata - papà/maestro). Solo da pochi mesi, dopo tante peripezie, sono riuscito a farla rientrare in campo, con un gruppo di “amatori” (che io chiamo cazzeggiatori), anzi ‘trici visto che sono ragazze, con la promessa di non fare più sul serio. Ciononostante, anche quest’ultima, per me è stata una vittoria. L’importante è avere gli obiettivi chiari!!
    No, Kill, non c’è niente da essere invidioso. Però prova a goderdi lo spettacolo di tuo figlio che GIOCA, senza il cuore in gola perché noi forse lo dimentichiamo, ma trasemttiamo ai nostri figli le nostre emozioni, anche se pensiamo di riuscire a mascherarlo!

    Per Stefano:
    Mi sono sentito con Cesare e, approfittando del torneo/raduno ad inviti di Ferrara, partirò prima per passare da lui, a Bologna, con Seby il 17 e 18. Ti saprò dire.

    Per Kill:
    Un ultima cosa (ahc, sto diventando peggio di Stefano):
    per quanto riguarda al fatto che spesso i più bravi under sono figli di maestri, …….
    è semplice, lo ha detto più volte Piatti! Se ti alleni molto e bene arriverai sicuramente tra i primi 100!
    E i figli dei maestri, spesso, ………mangiano pane e tennis!
    Ma la percentuale che “sopravvive” dopo gli under (con o senza risultati eclatanti) è la stessa percentuale di possibilità che un figlio di avvocato diventi avvocato; poi non è detto che diventi un buon avvocato.

    Ti confesso che la mia più grande preoccupazione non è l’allenamento di Seby (quello credo di farlo nel modo giusto) e non sono neanche i risultati attuali, che sono relativi ma altalenanti: al Lemon è uscito ai quarti col gigante Moroni, ma probabilmente con una propria strategia completamente errata, forzando e sbagliando la qualunque; chi l’ha visto giocare quel giorno, non può credere che sullo stesso Moroni aveva vinto sei mesi prima 42 42. Ma questo non importa, è solo materiale su cui lavorare (mi dispiace solo di non aver avuto la telecamera dietro per poter stuiare insieme qull’incontro -videoanalisi sulla strategia-).
    La mia unica preoccupazione è quella di “farlo stare in campo DIVERTENDOSI”, facendo in modo che quando dovrà essere lui a decidere,……….. deciderà di continuare!

    Ed è inutile nascondersi in ipocrisie: nostro figlio/a potrà anche divertirsi in campo; intanto abbiamo scelto noi per lui per il tennis piuttosto che per il basket o il golf! (e questo ancor di più vale per figli di maestri!)
    Niente cuore in gola, quindi (so che non è facile) durante le partite. Tanto la voglia di vincere ce l’hanno tutti. (puoi leggere cosa penso della voglia di vincere su due piccoli articoli che ho scritto. Questo è il link: http://www.tennis2000.it/coach/art1.htm)

  875. Mauro scrive:

    Prego la redazione di darmi la mail di max grazie.

  876. Piero scrive:

    Caro “KILL BILL”, é proprio vero: “nomen omen”.

    La tua sintesi impietosa dei miei post ha un passaggio che è contemporaneamente contrario alla verità e rappresentativo della mediocre società in cui viviamo: “in qualsiasi sport non ha rivali”…

    Parli d’un bambino, un figlio che ho da due anni, che ha iniziato a praticare sport da poco e che non è minimamente interessato a gareggiare e vincere: s’accontenta di dimostrarsi all’altezza delle aspettative del padre (hai saputo rendere “meschina” una cosa semplicemente bella). Per ora. Ed il sottoscritto s’accontenta di consentirgli d’avere il supporto necessario per arrivare dove lui non ha potuto solo per la mancanza d’una famiglia che lo ha viceversa spinto solo nella direzione dello studio. Se lo vorrà. Indipendentemente dalla disciplina che sceglierà. Comincio a pensare che nel tennis finirebbe molto male…

    I miei post sono dedicati a quelle persone che ritengono che lo sport possa tenere lontani i figli dai pericoli e dai vizi: sono un dono e non un compiacimento. Sono confronto. Perché ciò che faccio andrebbe bene anche per un ragazzo diversamente abile. In effetti chi m’ha ispirato questa condotta è stato proprio un grandissimo allenatore padre d’un ragazzo “special olympics” (se sai di cosa parlo…).

    Purtroppo non posso evitare che i miei “contributi” siano letti da chiunque. Come viceversa posso selezionare le mie frequentazioni, cosa che in effetti faccio attentamente, proprio per non essere costretto a questo genere di risposta.

  877. max scrive:

    IMPORTANTISSIMO

    OH RAGAZZI LORENZO CAZZANIGA HA BISOGNO DELLA LISTA DEI PARTECIPANTI AL MAXI RADUNO DI ROMA IL PIU’ PRESTO POSSIBILE!!!

    QUINDI CHI VUOLE CONFERMARE CHIEDA A STEFANO O ALLA REDAZIONE LA MIA MAIL E SCRIVETEMI NOME E COGNOME (PER I PASS) VOSTRI E DEI FAMIGLIARI CHE VI ACCOMPGNERANNO.

  878. Mirmidone scrive:

    Mi associo alla richiesta di Mauro.

    “Prego la redazione di darmi la mail di max grazie.”

  879. marcos scrive:

    quando mi riferivo, max, ai successi ottenuti grazie ad una buona dose di pelo sullo stomaco, non mi riferivo essenzialmente al tennis, ma ad altri settori: nel tennis, invece scrivevo, abbiamo esempi fulvidi di successi ottenuti solo grazie al merito.

    anche per me, trophy, non è accettabile che si paventi un deferimento per assenza causata da motivi scolastici. talvolta, è il maestro che iscrive i propri migliori al torneo: il regolamento, in questi casi, non viene letto dai genitori (la colpa, in questi casi, è proprio dei genitori, che potrebbero informarsi).

  880. Mirmidone scrive:

    per Piero

    Non conosco personalmente nessuno dei partecipanti al blog; quindi, mi è molto difficile dare giudizi solo attraverso i testi scritti.

    Credo, però, che l’intervento “sarcastico” e “tagliente” di Kill Bill debba essere interpretato come un “salutare” tentativo di portarci tutti verso una visione più realistica e concreta del livello dei nostri ragazzi.

    Resta inteso che questo “strappo all’ingiù” all’aquilone dei nostri sogni, non farà altro che mandarlo a volare ed a sognare ancora più in alto.

  881. claudiotn scrive:

    Posso avere anch’io la mail di max?
    Grazie

  882. max scrive:

    per semplificare il tutto scrivetemi a

    dreamtennis@alice.it

  883. stefano grazia scrive:

    piero, non ti devi impermalosire, che poi diciamo che hai la coda di paglia…io spesso ce l’ho,per esempio, e me la cavo dicendo che il dubbio mi fa onore e se non avessi i dubbi…sarei Mad Max! Ma questi “scendi ben dal pero” sono,ha ragione Mirmy, salutari e ci riportano alla realta’… cio’ detto, a volte rimpiango di non aver usato un nickname anch’io: io ed Enzo abbiamo condannato i nostri figli alle aspettative degli Altri (nemmeno alle nostre!!!) e pagheremo amaramente con sberleffi e pernacchie i nostri voli pindarici di papa’ sognanti e sapete che vi dico? machisssenefrega!
    Del resto quando ho cominciato chi si sarebbe aspettato che saremmo stati ancora qui,2500 posts dopo….

  884. claudiotn scrive:

    Ritornando ai post di Marcos e Trophy sul rapporto sport e scuola, è indubbio come lo sport e il tennis, praticati a livelli agonistico, siano visti come non formativi all’interno delle strutture educative.

    Qualche buon segnale comunque c’è. Porto l’esempio del nostro piccolo circolo.
    Noi stiamo collaborando, da qualche anno ormai, con le scuole elementari organizzando corsi promozionali al posto dell’ora di educazione fisica. Adesso le maestre hanno recepito il messaggio (forse perche in quell’ora possono bere il caffè e leggersi il giornale?).
    Ma le prime volte era un disastro.
    Ogni volta ti veniva ripetuta la storia dello sport asimmetrico e del fatto che sarebbe meglio organizzare un corso di nuoto. E intanto i bambini siedono per 4 ore tutti storti, portando i loro begli zaini da 15 chili.

    Rimane comunque il problema dello sport visto secondo la logica dell’agonista. Problema che comincia a porsi, credo, con le scuole medie. Seguendo l’esempio di alcune strutture scolastiche presenti in val di Fassa e in Alto Adige (ski college), anche a Trento è stata aperta una scuola (liceo tecnologico sportivo = geometri) in cui si permette e addirittura si favorisce la coniugazione attività sportiva agonistica e scolastica (orario flessibile, lezioni telematiche, sabato libero, accordi sui programmi con le società di appartenenza)

    Altra notizia positiva. Recentemente il CONI provinciale e la Provincia di Trento (che, come provincia autonoma, ha facoltà di legiferare anche sulla scuola) hanno stipulato un protocollo per la valorizzazione dello sport all’interno della scuola. Buoni segnali, ma la strada è ancora lunga.

    Altro aspetto che secondo me diventa fondamentale per togliere l’immagine di sport d’elite che ha il tennis riguarda la creazione di CAMPI PUBBLICI. Ha ragione Stefano, quando li invoca. Tutto ciò potrebbe svincolare i dirigenti dell’associazione dalla gestione delle spese del circolo, lasciandoli liberi di seguire solo la passione per il gioco, per la scuola, per i giovani. Oppure scegliere altre strade, ma lasciando le porte sempre aperte ad iniziative diverse.
    La gestione di un circolo tennis (pur piccolo ripeto) è complessa. Noi ci ritroviamo ogni 2 settimane a discutere come aumentare le entrate, visto che le spese di gestione aumentano sempre più. Tutti siamo spinti dal volontariato e dalla passione. I paletti che come direttivo stiamo portando avanti riguardano lo sviluppo di una scuola tennis di qualità, che non pregiudichi l’attività agonistica.
    Ma quando solo per gennaio arriva una bolletta del gas di 5000 euro, qualche domanda te la fai.

  885. max scrive:

    DEI CONFERMATI DI QUALCHE MESE FA AL RADUNO DI ROMA DEL 4 MAGGIO MI MANCANO ANCORA I DATI DI:

    pibla
    kill bill (senza Katana)
    babbo maccari
    francesco
    percy
    daniele riva

    ricordo che me li potete far avere (nome cognome vs e dei famigliari che vi accompagneranno) alla mia mail che è:

    dreamtennis@alice.it

  886. kill bill scrive:

    ma si era solo un modo per non prenderci troppo sul serio.
    Grazie Mirmidone hai centrato il significato , compresa l’ultima farse , se non sognassimo almeno un pò……

    Sono il primo tifoso di tutti i ”nostri” figli.
    Credetemi, è la verità , non perchè sia ”di animo nobile” ma ” egoisticamente ” preferisco che il numero 1 al mondo sia ” la piccola canaglia di Lagos ” ( se mio figlio non ci arriva si intende ) che un perfetto sconosciuto e più in generale se un italiano riesce ad arrivare ai vertici il beneficio che ne consegue sarà un bene per tutti.
    ( magari i miei nipoti troveranno delle strutture più adeguate )

    Anch’io quando vince 3 partite del torneo più piccolo della provincia me lo vedo già invincibile a Wimbledon , coppa in mano , non il piatto , e tre sconfitte dopo mi sembra il più scarso tra gli scarsi.
    Non per questo ho mai avuto dei dubbio sull’attività che sta facendo.
    Non sono così coglione da pensare ” Hai visto quei poveri idioti che hanno perso soldi e tempo e non sono arrivati ad nessuna parte”
    Casomai sono così coglione da pensare ” peccato che hanno fatto smettere di fare agonismo al figlio perchè aveva solo distinto a scuola e non ottimo”.

    Enzo,
    sul talento. io sono tra quelli che crede che il lavoro è più determinante delle doti naturali di partenza, che pure sono importanti, e sono d’accordo con Piatti.
    Qualche tuo collega al contrario si rifugia troppo nella scusa di mancanza di talento da parte degli allievi per nascondere il fallimento di un sistema di lavoro.
    E anche la filiera proposta dalla federazione non mi convince ( SAT PIA CAST ………. i migliori hanno fatto altro )
    Tuo figlio in un certo senso ne è la prova, sicuramente ha delle doti ma è anche seguito con attenzione.

    Stefano,
    Ti ribadisco una volta di più la mia ammirazione sia per te che per tuo figlio , io non sono capace di aiutare il mio come fai tu. La cosa più importante è quello che Nicky ha dentro non come lo esterna e non te lo devo dire io , perchè lo sai meglio di me , che è molto difficile avere continuità di attenzione e rendimento a quell’età.
    Non ti devi vergognare di nulla , caso mai sono io che non ho il coraggio di osare e sottopormi a critiche come fai tu.

    Max ,
    non ti ho dimenticato e volevo scrivere anche di come vedo tua figlia , attraverso i tuoi racconti, ma non mi è venuto in mente niente ; per me sei quello con la situazione più normale di tutti.
    Tua figlia gioca in un Accademia di cui sei soddisfatto, ha un preparatore atletico che ha la tua piena fiducia, un padre che la segue.
    Sei considerato sborone perchè dici di puntare al n° 1 , ma il 99% di noi non lo dice ma è quello che sogna per il figlio.

    Come ho scritto nel mio primo intervento noi siamo qua perchè vogliamo che i nostri figli abbiano dei risultati, cosa siamo disposti a sacrificare per provare ad averne è un problema personale.
    Io però considero già un successo il solo fatto di averci provato senza avere nessun rimpianto , io come genitore e spero mio figlio come atleta perchè tutti e due abbiamo dato il massimo delle nostre possibilità.

    Piero,
    io di solito non critico nessuno, non ne ho ne il diritto ne la voglia.
    Ma la descrizione sulle doti di tuo figlio le hai scritte tu di un bambino di 6 anni e francamente facendo il paragone con il mio, un genitore lo fa istintivamente, mi sembra che stia facendo cose sensazionali. Bravo a lui e a te che lo stai stimolando nel modo che credi più giusto. Tra l’altro il nick ”pistolero” è ben augurante , pensa uno dei più forti tennisti al mondo lo chiamavano ” Pistol Pete ”.
    Prendi la mia come la frustrazione di un padre di un figlio normo dotato e non farci caso più di tanto.
    Se la prendi come un osservazione , ma non lo è , è a te che la faccio non certo ai comportamenti di tuo figlio.
    Di conseguenza non ho ridotto a ” cosa meschina” il comportamento di un bambino che ‘’s’accontenta di dimostrarsi all’altezza delle aspettative del padre” , che tra l’altro non mi sembrano tanto modeste
    Anzi la mia impressione è che sotto una certa pacatezza nei modi tu sia più determinato di Max che pure all’inizio avevi criticato.
    Certo tutto per gioco e per amore ma poi mi vieni fuori con :
    ”Paradossalmente io credo che mio figlio di sei anni debba già essere professionale in ciò che fa: concentrarsi, impegnarsi e gratificarsi del risultato ottenuto.”
    Allora dimmi si gioca e non ci si rende conto del lavoro che stiamo svolgendo o se ne prende coscienza e ci si sente gratificati per quello che abbiamo fatto ?
    Del resto qualche critica te l’hanno fatta anche i tuoi amici se non sbaglio.
    Non ho ben capito cosa c’entra il riferimento a i ragazzi diversamente abili.
    Vuoi forse farmi sentire il cattivo e insensibile della situazione ?

    Comunque visto che ci sono e di ”mediocre società” me lo sono preso se proprio vuoi una critica non alle intenzioni ma a i fatti te la posso fare :

    1)”Sabato ho fatto fare tre volte una pista rossa a mio figlio, dopo che aveva messo gli sci ai piedi in due solo occasioni”.

    2)”Vi parlerei della paura che abbiamo preso quando (ormai quasi due settimane fa) mio figlio s’è stupidamente fatto male sciando, contro una rete di “protezione”, che lo ha praticamente sfigurato per una settimana. Ma senza danni”.

    3)”Prima di partire non voleva fare “le rosse”, ed alla fine ha fatto anche un muro ghiacciato degno d’una nera. Per amore. Ma con prudenza”

    Scusa , capisco che l’immagine di fare una cosa pericolosa per amore di un padre tocchi l’animo sensibile che è in noi , ma sai per amore ma con prudenza , scendere un muro ghiacciato degno di una nera può essere pericoloso anche per tuo figlio !

  887. Roberto Commentucci scrive:

    Come ho scritto in un altro posto del blog, oggi all’ITF da 10.000 del Real, a Roma, sono rimasto impressionato da due ragazzine azzurre allieve di Francesco Elia e di Silvia Farina: Martina Caregaro, valdostana classe 92, e Martina Di Giuseppe, di Pavona sui Colli Albani, classe ‘91.
    Vedendole giocare, ho potuto toccare con mano cosa voglia dire una guida tecnica professionale, esperta, capace, che può vantare una grande esperienza sul circuito pro. Pur allenandosi con gli Elia da pochi mesi, le due Martine sono diverse da molte altre azzurre: preparazione atletica perfetta, stanno in campo sempre con un’idea di gioco. Non sparacchiano a caso, ma preparano lo scambio con accortezza tattica, usano gli angoli. Inoltre, la mano dei coach si vede da tanti dettagli tecnici: entrambe le ragazze (aiutate anche dalla statura, sono vicine al metro e ottanta) servono benissimo in kick, cosa che permette loro di avere una seconda palla sicura, con cui non vengono attaccate, cosa quasi impensabile per delle teenager a questo livello. Staccano entrambe la mano dal rovescio bimane e anche nei recuperi in avanti si vede che cercano di ragionare, di non tirarla di là come possono.
    E cercano sempre di comandare il gioco nei punti importanti, facendo spesso le giuste scelte tattiche.
    Vi racconto un episodio. Subito dopo la vittoria di oggi (sulla n. 360 del mondo!) la Caregaro è stata mandata da Francesco Elia a visionare il match da cui sarebbe uscita la prossima avversaria, (tra la Quercia e la Shamayko) armata di penna e quaderno, con l’incarico di stilare una relazione tecnico-tattica… Esercizio, a mio avviso, di indubbia, enorme valenza formativa.
    Insomma, il tutto mi ha dato l’idea di un vero PROGETTO intorno alle due ragazze, con un ampio respiro e a lungo termine.
    Tutto il contrario di quel che purtroppo ho visto intorno ad Astrid Besser, altra nostra azzurra, classe ‘89, che sta ancora lì da sola, con mamma e papà, in quel di Prato, e che, già promettentissima, da 3 anni è sempre allo stesso livello di gioco e di fisico…
    La Academy degli Elia è presso il circolo romano Le Palme, e credo che abbia tutti i numeri per diventare un centro di eccellenza, stile Caldaro o Vavassori. Purtroppo sono pochi gli ex pro italiani che si dedicano a queste iniziative.
    Infine, ricordatevi questo: se la Di Giuseppe, che ha un gran rovescio in back, gran tocco, statura, gioco al volo e buon servizio, andrà a fare Wimbledon juniores, ne vedremo delle belle.

  888. max scrive:

    KILL, poichè non ho ricevuto la tua mail deduco che ci hai ripensato e non vuoi venire a roma. SBRIGATI E SPEDISCI SUBITO LA MAIL ALTRIMENTI TE LA DO IO LA KATANA…

    cmq tornando al tennis, è chiaro che piatti ha volutamente esagerato quando parlava dei normali che arrivano nei primi 10 (io avevo ipotizzato la normalità rientrando nei primi 100) nel senso che è chiaro che se 1 milione di bambini si allenano al meglio vengono fuori i più dotati e quindi anche se uno si allena benissimo rischia di non avere risultati. fortunatamente a tennis che si allenano al meglio saranno in 10!!! e se parliamo di lavoro personalizzato fin dall’età dei nostri si scende a 3 o 4…. sinceramente credo sia questo il messaggio che voleva dare…

    CLAUDIO ma per tutti: se avete dei figli che vanno bene a scuola problemi non ce ne sono perchè io sia a parabiago che qui a sarnico dopo aver fatto conoscere scolasticamente mia figlia sono andato dalle maestre e ho detto: avete qualcosa da dire su mia figlia? no? ed allora non rompete e sappiate che il tennis per me vale la scuola quindi se farà qualche assenza in più non devono esserci problemi altrimenti cambio scuola!! e sinceramente a me non ha mai detto niente nessuno…certo se poi nascessero scuole tipo quelle di cui parla claudio sarebbe eccezionale…

  889. stefano grazia scrive:

    “Prima di tutto dovete capire questo…my son is good in something in a waynor nor I will never be in our profession…when you understand this, we can start to talk… mio figlio è bravo in qualcosa in un modo che nè io nè lei saremo mai newlle nostre rispettive professioni…quando abbiamo capito questo possiamo cominciare a parlare…”
    (citando a memoria, Joe Mantegna alla Maestra del figlio di 7-8 anni campione di scacchi nel film Searching for Bobby Fischer… Me la sto tenendo buona per poterla dire, un giorno, chissà, anch’io…)

  890. francesco scrive:

    raccolgo l’invito stefano (sono perfettamente d’accordo con il dotto intervento sulla omeopatia chi poteva se non stefano grazia scrivere in modo così efficace) Abbiamo cambiato tipo di allenamenti ,infatti il maestro rumeno li segue fino alla età di 10 anni circa, sul modello Spartak Mosca lavorando moltissimo sulla tecnica.Ora i nostri u. 12 sono passati con l’ottimo maestro Di Mauro e lavorano molto sulla quantità sulla solidità.Come programmazione abbiamo scelto di fare i tornei di macroarea,la coppa delle province, tornei u 12 solo in città o nelle vicinanze, poi faremo l’OUATT che si svolge nel nostro circolo ed ancora le quali dei tornei internazionali di maglie , lecce….
    Mirmidone . mia figlia ha la stessa età della tua ed abbiamo provato a farle fare 2 tornei u.14 ,l’esperimento è stato estremamente positivo sia in termini di risultati, anche se il buon stefar (dove sei?)sosteneva che servono relativamente a questa età.ma comunque, partendo dalle quali, ha fatto una semifinale battendo due 4.5 ed una 4.4 ed in un altro ha fatto 2 turni. ma sopratutto la positività della prova sta nel fatto che ha affrontato tutte le partite senza alcun timore reverenziale ed ora è talmente carica e gasata, la piccola ,che dobbiamo frenarla perchè fosse per lei farebbe di tutto e di più ancora….

  891. Mirmidone scrive:

    per francesco

    Grazie per la condivisione della tua esperienza.

    Credo che alternerò tornei under 12 di ottimo livello (tipo Nike) con tornei under 14 (a livello locale).

    Vi farò sapere i risultati (soprattutto sull’aspetto mentale e di approccio al match) ………

  892. Piero scrive:

    E’ pleonastico dire che ho sbagliato, in tutti i sensi. Mea culpa!
    Posso solo aggiungere che non scriverò mai più di mio figlio in questo blog. Anche se io per primo mi dispiacerei che altri padri, che hanno avuto il coraggio di raccontare le proprie avventure senza nascondersi, e per come le sentivano, seguissero il mio esempio. Sono questi spaccati di vita, a mio parere, ad arricchire un forum destinato altrimenti a perdere molto dei suo significato.

    Evidentemente ci sono dei genitori che non riescono a trarre dalla propria vita un’ispirazione ed una suggestione degna d’essere condivisa. Ed allora passano il proprio prezioso tempo a fare il copia ed incolla dei post altrui. Per dimostrare… cosa?!
    L’incidente in cui siamo incappati in montagna non me l’ha rinfacciato nemmeno il protagonista. Che se l’è vista proprio brutta… Quando s’è reso conto di quanto mi sentissi in colpa… Che non sono minimamente perfetto. Come emerge appunto da una serena lettura dei miei messaggi…
    E poi tutti, anche lui, hanno preteso che io ci riprovassi, con lo sci. Ho raccontato solo questo: una relativa sconfitta e poi una relativa vittoria. Mio padre a quattro anni m’ha insegnato a sciare. E non era MAESTRO. Quei ricordi hanno le loro ragioni.

    Caro sig. Kill Bill, se non hai occhi per guardare tuo figlio con entusiasmo, ed una voce dignitosa per esserne orgoglioso indipendentemente dalle sue prestazioni sportive, ma preferisci semplicemente inventarti un nick name, e poco altro, continua pure a fare ciò che ritieni con lo stile che ti è proprio.
    Non pretendo di volare altissimo, ma sopra queste discussioni è del tutto possibile. E doveroso.

  893. andrew scrive:

    …forza ragazzi, un po’ meno permalosità da parte di tutti (io me compreso)…

    nel tennis e nel dialogo bisogna anche sapere “incassare”, nelle sue tre accezioni:
    1. Berlusconiana
    2. Pugilistica
    3. Riflessiva

  894. kill bill scrive:

    Piero,
    mi dispiace davvero che tu l’abbia presa in questo modo.
    Non era mia intenzione mettere in dubbio la bontà di quello che fai.
    Mi dispiacerebbe molto che tu non scrivessi più di tuo figlio, credo a tutti gli amici del blog.
    L’incidente in montagna l’hai scritto tu , non è che ti ho visto di nascosto e l’ho riportato qua dentro.
    Mi sembrava nello spirito del blog, da genitore a genitore, commentare quello che uno scrive e magari sentire le opinioni degli altri.
    Comunque se può esserti di conforto ho imparato la lezione e non commenterò più quello che dite o fate con i figli, neanche per scherzo.
    Guarda che io sono orgoglioso di mio figlio qualsiasi saranno i suoi risultati perchè si impegna molto e con passione.
    Si lo riconosco forse il mio stile è un pò gretto ma sono d’accordo con te nessuno è perfetto.

  895. max scrive:

    ragazzi lasciamo stare queste inutili diatribe e finchè nessuno offende nessuno, i pensieri altrui devono essere accettati anche se non sono pareri di condivisione, magari “usandoli” per crescere ulteriormente. non facciamo come rocco ed i suoi fratelli che vogliono rimanere ancorati alle proprie idee e non vedono al di la del proprio naso offendendosi quando sentono campane diverse dalle loro dalle loro mentre invece chiediamoci perchè un altro la vede diversamente da noi… per ora facendo in questo modo noi poveri illusi sognatori e visionari abbiamo allestito un evento che nessuno era riuscito ad allestire prima d’ora, che ha meritato interesse ed invidie (visti gli attacchi gratuiti..) e quindi continuiamo a voler volare alto ma molto alto, perchè le preclusioni le hanno solo i limitati e ne i giocatori ne i genitori dei top ten lo possono essere!!!

    tornando per un attimo (solo per poche righe ovviamente) al piano rialzato volevo annunciare che mancano solo le conferme di PIBLA E DANIELE RIVA (magari la redazione o chi ha la loro mail li avvisi..) visto che KILL ha confermato (non so se con o senza katana) e si occuperà di contattare BABBO MACCARI e PERCY ,quindi siamo vicino al tutto esaurito….

  896. Piero scrive:

    Quando alle medie ho praticato il tennis ero iscritto ad un corso SAT. Alla fine del quale era previsto un torneo in cui i giocatori facevano anche da giudici di sedia, a rotazione. Cosa molto buona e giusta.
    M’è capitato d’arbitrare un mio compagno di classe che giocava contro il figlio d’una famiglia bene. Quest’ultimo s’è convinto che gli abbia chiamato fuori delle palle per farlo perdere, a favore del mio “amico” (che amico non era), ed ha reso tali convinzioni alla madre. La quale è venuta a cercarmi furibonda negli spogliatoi minacciandomi di… non saprei bene cosa, credo una squalifica, e ricoprendomi d’insulti. E dicendomi che “non ero nessuno”. Tra l’altro era mediamente analfabeta, perché avrebbe dovuto dire che “ero un nessuno”.
    Ricordo che mi sono guardato intorno, in quel club, e mi sono reso conto che quasi tutto assomigliava a lei: ostentazione, invidia e una competitività malsana. Ed io un perfetto estraneo. La “marchesa” era insomma di casa (aveva un SUV che allora si chiamava “jeep”, se dobbiamo giudicare in base alla macchina…). Nonostante la mia famiglia non fosse povera non eravamo comunque “introdotti”. Direi che non volevamo esserlo. Quello è stato l’epilogo della mia carriera da tennista.

    Fino ad oggi il tennis è stato per me questo. E me ne sono tenuto lontano.
    Purtroppo l’innominabile marmocchio pare essere, agli occhi dell’incompetente ammaestratore di foche, talentuoso proprio in questa disciplina. Ed io gli devo almeno un tentativo… Sport che praticato assieme all’altra innominabile ci consente di stare all’aria aperta e divertirci insieme. Esattamente come lo sci, che ormai odio. Queste sono attualmente le mie aspettative realistiche. Tutto il resto é poesia.

    Oro io sarò, per voi, un incompetente permaloso. Presuntuoso senza dubbio. Poi magari un giorno ci conosceremo e scoprirete che tale immagine non mi rende del tutto giustizia.
    Ma il mio vero e profondo difetto è che io m’ostino a credere nelle parole degli altri. Ben oltre l’evidenza dei fatti. Per trarne comunque un insegnamento. Credo a chi mi dice d’essere un campione olimpionico, o di parlare quotidianamente con Dio, come a chi mi sottopone un curriculum gonfiato. E ciò perché la cultura dell’invidia, e conseguentemente del sospetto, m’è estranea.
    Così ora vi dispenso una mia presuntuosa opinione.
    Provate a far fare ai vostri figli dell’atletica. Date loro una cordella metrica, un’asticella o un peso. E fateli gareggiare. E fateli perdere senza “se” e senza “ma”. Non fateli combattere prima che siano in grado d’accettare i propri limiti oggettivi e congiunturali. E non sottoponeteli, questo è il punto, al giudizio di questo o quel super ESPERTO senza essere sicuri della lealtà di quel giudizio: timeo magistros et judicia ferentes. Piuttosto… rimboccate le mani e “facite vos”!

    Il mio motto: i sederi dei figli finiscono per assomigliare ben presto a quelli dei genitori…

  897. andrew scrive:

    Piero: sposiamoci…la mia esperienza di club è stata uguale e il bello è che in 30 anni non è cambiato niente o quasi…

    …continua ad allenare tuo figlio “your way” e specialmente mettilo al muro (intendo fatti vedere palleggiare al muro inducendolo all’imitazione)…

  898. max scrive:

    Il mio motto: i sederi dei figli finiscono per assomigliare ben presto a quelli dei genitori…

    PIERO SPERIAMO DI NO!!!!!!!

    POI DICI:

    Così ora vi dispenso una mia presuntuosa opinione.
    Provate a far fare ai vostri figli dell’atletica. Date loro una cordella metrica, un’asticella o un peso. E fateli gareggiare. E fateli perdere senza “se” e senza “ma”. Non fateli combattere prima che siano in grado d’accettare i propri limiti oggettivi e congiunturali. E non sottoponeteli, questo è il punto, al giudizio di questo o quel super ESPERTO senza essere sicuri della lealtà di quel giudizio: timeo magistros et judicia ferentes. Piuttosto… rimboccate le mani e “facite vos”!

    la prima parte la condivido in pieno, la seconda no in quanto una volta che ci si è accertati di avere a che fare con un super esperto serio leale e disinteressato, considerando che noi non siamo degli esperti maestri di tennis, è giusto ascoltare dei pareri ed eventualmente mettere i ns figli nelle sue mani. certamente prima di fare delle scelte è necessario fare accurate ricerche, documentarsi e comunque monitorare sempre la situazione, implementare ed aiutare il guru di turno anche perchè come avrai modo di imparare nessuno (neanche loro) è perfetto, a volte semplicemente perchè far coincidere gli interessi loro, del circolo e/o accademia, e dei diversi ragazzi e/o genitori non è sempre facile e possibile… forza piero e vedrai che man mano queste cose le scoprirai anche tu!!

  899. stefano grazia scrive:

    allora, intanto, credo ve ne siate accorti tutti, e’ accaduto l’incredibile: max che fa il pacificatore…
    poi, piero…vatti a leggere il primissimo post di kill bill, quello che ha dato il sottotitolo al nostro subblog… e ricordati quello che kb scrisse: io non volevo farne un pro,volevo farne un agonista…Dopo aver letto quei due post, non puoi piu’ serbargli rancore… KB di tanto in tanto “sega” anche me: lui pretende, da cultore d’arti marziali (se ho indovinato) una perfetta disciplina (leggi sportivita’) in campo e non transige nemmeno sugli Allez! o i C’MON! anche sugli errori dell’avversario che io invece ho da tempo abbonato … sull’argomento volevo aggiungere: io ho scritto un paio di posts che sono passati forse inosservati sul fatto che forse proprio dalla nostra imperizia e dal nostro stare all’estero si sia venuta a creare una situazione favorevole, piu’ favorevole che se fossimo rimasti in Italia (a parte il fatto di avere l’accesso ai campi GRATIS, qui a Lagos)… aggiungo pero’ che e’ necessaria l’umilta’ di capire che comunque non siamo dei veri tecnici e soprattutto non siamo infallibili… Questa umilta’ ti porta a studiare, leggere, ascoltare…andare in varie academies a vedere come lavorano… Ho sempre detto che non svenderei il mio background culturale e sportivo, inclusa la laurea mia e di mia moglie, solo perche’ stiamo parlando di tennis e chi mi sta di fronte e’ un Coach o un Maestro di tennis…Al tempo stesso devo partire dalla possibilita’ che comunque lui di tennis POTREBBE capirne piu’ di me… Anzi,io parto dall’ipotesi che lui sicuramente ne capisce piu’ di me ma prima me lo deve dimostrare…

    Cio’ detto, mi e’ venuto in mente che se a noi, che siamo Tristonazzi, leggendo di quasi neofiti che vogliono allenare i figli, ci sentiamo a disagio a maggior ragione proviamo ad immaginare come si devono sentire gli Enzo, i Stefar e i Carlo Polidori quando leggono di me e Mad Max & Compagnia Bella… Certo, io credo che se un genitore ha giocato a tennis e si e’ sempre dilettato con lo sport, il training, magari e’ un coach di altre specialita’, magari ha girato per academies, ha letto,studiato, visto cose che voi umani nemmeno potete immaginare” qualcosa con suo figlio dai tre ai 7-8 anni comunque puo’ riuscire a fare, non e’ un delitto giocarci,palleggiare, usare il cesto ed e’ semmai un criminale il Maestro che glielo proibisce…Rimango dell’idea che talora e in certe circostanze e’ stato proprio l’approccio da relativo neofita a creare la grandezza (mike agassi, richard williams, jim pierce, walter bartoli’…)…ma bisogna essere umili e a mio avviso bisogna diventare bravi a capire chi devi utilizzare…per questo il mio modello rimane Yuri Sharapov: lui infatti e’ andato da Bollettieri in Florida, e’ andato da Langsdorp in California, e’ andato un po’ qui e un po’ la’ e ha mantenuto il controllo … E’ lui il vero allenatore di Maria ma non credo che con questo termine si debba intendere quello che ci palleggia insieme…(Pero’ me lo ricordo la domenica, su un campo vicino a quello di noi Adulti, con la figlia che sembrava triste e silenziosa e anzi, dicevano, non aveva il permesso di parlare con gli altri…I Coach dell’Adult Program scuotevano il capo, dicevano che era un uomo molto cattivo, un folle, che la figlia…poveraccia, e poi: non aveva chance…)… Ecco, io credo che allenare il proprio figlio sia la piu’ bella cosa che possa accadere a un genitore…ma bisognerebbe prima di tutto capire se anche il figlio,come dice Atti, la pensa allo stesso modo. Poi capire anche quando lasciare il posto ad altri pur ritagliandosi un ruolo di secondo piano o di manager o di supervisor. Detto tutto questo io credo fermamente che nel Team di Maestri idealizzato da Piatti, assieme al Coach, al Preparatore, al Palleggiatore, al chiropratico, allo psicologo, al nutrizionista,al commercialista e chi piu’ ne ha (di soldiu) piu’ ne metta, ci possa e anzi ci debba sicuramente essere posto anche per i Genitori.

  900. atti scrive:

    Per Max :
    per il raduno Ok ma io spenderei ancora 2 parole su chi in questi mesi ci ha trattenuto, sedotto, ammaliato e poi.. sul piu’ bello vuole lasciarci…soli !!!
    Stefano… dai che Roma a maggio è splendida, e se anche lasci qualche paziente, solo per alcuni giorni, vedrai che al raduno di.. “ammalati” ne trovi fin che vuoi !
    …e poi non puoi perderti il doppio misto (fra Grazia jr – D’Auria jr VS Loioacono jr- Rocco (?)jr) con successiva “videonalisi tecnica” …allargata anche agli altri “pargoli” in qualche bella trattoria de roma.

    Per ClaudioTn :
    Certo sono completamente d’acccordo con te, la scuola oltre a non aiutare quasi sempre è un deterrente (e per fortuna che i risultati scolastici dei ragazzi/e spesso sono ottimi).

    Per Piero:
    Mi sembra, forse perché sei nuovo dell’ambiente, che, ancora non ti è chiaro lo stile del tennista; in questo sport devi lottare, correre, scannarti, sudare e mandare Aff….lo il tuo avversario, pero’in silenzio, con il sorriso sulle labbra ed il fair-play tipicamente britannico !!!
    Percio’ gioire, entusiasmarsi, esaltarsi, per il percorso dei ns.ragazzi viene scambiato come ingenuità e sogni illusori… compiaciamoci, ma … un poco alla volta e senza esagerare!
    Scherzo, insisti che chi la dura la vince.

  901. atti scrive:

    Dimenticavo:
    Piero, Kill Bill è da frequentare… a prescindere !
    Ribadisco che i commenti del BLOG vanno letti in successione e non a salti altrimenti si perde il .. filo.

  902. kill bill scrive:

    ”cultore d’arti marziali (se ho indovinato)”

    No sei fuori strada sono un ex maestro di sci.
    Kill Bill lo uso perchè al momento di scrivere il mio primo post sul mio computer c’era Uma Turman con la Katana.

  903. Piero scrive:

    Accetto di sposare Andrew (marito o moglie?) e sto (zitto). Nel senso pockeristico di stare: non rilancio e vedo. Parlerà lui per me, visto che è di gran lunga il mio preferito…
    Di fronte a tanta scienza, ed a tanta competenza, cedere il passo é di rito. Viodarin. O soi Pieri d’une Piere furlane… Il timp al è galantom… (credo si capisca).
    Però vi leggerò… perché capire questo crudele mondo mi serve.
    Mandi, mandi

  904. Piero scrive:

    Grazie Atti! Imparerò…
    p.s. Meno male che non vi ho raccontato perché ho smesso di fare gare di sci…

  905. Jho scrive:

    Stefano.. se devo diventare come Yuri Sharapov perche’ mia figlia abbia successo nel tennis da domani le proibisco di giocare a tennis..

    Se devo disfare una famiglia (leggi Williams) , creare un carattere pieno di tic e di manie (leggi Bartoli) , non far vedere alla figlia per anni sua madre ed imbarazzarla tutte le volte che apro bocca (leggi Sharapova) o non aiutare un carattere debole a fare le scelte giuste (leggi Capriati).. be’..sinceramente .. ma vaffantennis

    Personaggi come questi e’ indubbio che hanno creato tenniste di valore.. ma il tennis e lo sport tutto a mio modo di vedere ne farebbero volentieri a meno

    Non c’è scritto da nessuna parte che devi essere un pirla per cercare di dare il massimo a tuo figlio/a

    Saluti

  906. stefano grazia scrive:

    RE: Piero: ..visto che (andrew) è di gran lunga il mio preferito…
    E noi chi siamo, I Figli della Serva? Massi, sposatevi pure, non siamo gelosi…
    E se invece andassi anche tu a Roma? Magari scopri che Kill bill e Max sono dei simpaticoni… Kill! Io non ero un Maestro ma ho sempre sciato piuttosto bene e lo sci e’ stato (ed e’) uno dei miei sport preferiti…dopo la laurea e considerandomi ormai vecchio per il rugby che comunque a quei tempi era sport amatoriale e legato alle fortune della squadra di casa, decisi che avrei voluto fare lo sci al mare e scelsi dunque il windsurf che vedevo fare alle Hawaii…il motivo per cui ho cominciato a lavorare all’estero era procurarmi soldi (e tempo) per andare a cavalcare le onde alle Hawaii…Ebbi il c…o di finire in jamaica per lavoro (con l’Ansaldo) e mentre , prima di rompermi il crociato anteriore, ebbi modo di segnare l’unica e vincente meta della Jamaica (o meglio di una Selezione con alcuni internazionali) contro le Caymans Island, per dieci anni circa sono stato un drogato di vento e onde …poi sono finito a Lagos ed ho in pratica cominciato a 34 anni a giocare regolarmente a tennis (si, ci avevo giocato prima…20 volte in 10 anni senza prendere lezione…)…per 4 anni ho giocato a mezzogiorno e sera e spesso anche al mattino,prima di andare in ufficio … A poco a poco ho sostituito la morfina/wsurf con l’eroina/tennis…ora stanno cercando di darmi il metadone/golf ma non c’e’ storia… Pero’ a mio figlio ho voluto lasciare la mia eredita’: a 3 mesi l’ho messo sott’acqua, a 3 anni l’ho fatto cominciare col tennis e a 4 col golf e a 5 l’ho messo sugli sci (l’avrei fatto prima ma viviamo in africa, per giove!)…I 4 social sports…querlli che ti permettono di fraternizzare,socializzare, non rimanere escluso se vai in vacanza al mare o in montasgna con gli amici o se ti ritrovi in una citta’ nuova senza amici…certo.manca uno sport di squadra: gioca a calcio con gli amici, un po’ con la scuola…lui vorrebbe giocare a rugby ma in Angola non c’era modo e poi ormai e’ troppo rischioso (per il tennis) e lui comunque non e’ un gigante (e per il rugby di adesso non potrei giocare piu’ nemmeno io…)
    Cio’ detto, e non c’entra nulla se non per conoscersi meglio, io a Roma non ci saro ma ci saranno Moglie e Figlio…Il fatto e’ che se iuo vado via devono mandare un Sostituto e non lo mandano per solo una settimana…Io ormai devo tenermi le Ferie per Estate o Natale, cioe’ per i periodi di bvacanza scolastica di Nicholas… La Compagnia mi paga due viaggi all’anno e 50 gg di ferie (non son poche, ma viviamo i disagi del vivere all’estero lontani dalla civilta’ e dai nostri cari…e dai circuiti junior…) … Pero’ mi dispiace assai …Probabilmente ci vedremo quest’estate…come scrivevo forse anche sul blog:

    “Sto cercando infatti di programmare l’estate di Nicholas:
    a Maggio forse va agli Internazionali d’italia se Papa’ Fognini organizza davvero il Meeting Genitori & Figli al Tendone Fila con Piatti e Sartori:
    a Giugno dipende:
    OPTION A:
    due stt da Bollettieri
    poi 7 Tornei Nike
    poi altre 3 sett da Bollettieri
    OPPURE se non c’e’ tempo:
    1 sett a Sanremo
    7 tornei Nike
    poi 3-4 sett da Bollettieri
    OPPURE:
    tre mesi in Florida (muoia sansopne e con lui tutti i fili…di bonadonna!)
    OPPURE:
    un mese in Australia se si materializza la Spada di Damocle di un ESODO IN MASSA AD ABUJA (nel qual caso ritorna in auge un anno alla Pat Cash Academy per cui dobbiamo prendere contatti)”

    Mah! Sto aspettando delle risposte, vediamo che succede…

  907. nipa scrive:

    Bene, scusatemi ragazzi se vi intrattengo su cose più “tera tera” come se dice: permetetemi di parlare di animi “NOBILI” sportivi.

    Fatto accaduto.

    Match alle 15, mia moglie si avvia alle 13. 00 per portare mia figlia a giocare e come succede nell’avvicinamento alle grandi citta accade l’ineluttabile: GRANDE TRAFFICO, si va a 10 km/h.

    Chiama il GA e annuncia il ritardo di 15 minuto stimati.
    Come altre volte che ci è capitato, crediamo nella buona fede dei “GENITORI SPORTIVI”…..

    Il ritardo aumenta, circolazione bloccata (incidente….). Richiamiamo e aggiorniamo il GA sulla situazione e comunichiamo l’aumento del ritardo. Il GA prende atto.

    Ovviamente in queste situazioni quando credi che il peggio sia passato, POF! Lavori sulla strada comunale con circolazione alternata da semaforo.

    Ritardo 45 min. Riceviamo altra telefonata. il GA ci comunica che il GENITORE “scalpita”: mia moglie chiede di parlarci ma NIENTE.

    Ritardo 50 minuti: arrivo al circolo.

    Scena: genitore che si rifiuta di salutare, bambina (peraltro battuta + volte da mia figlia…) che grida al GA di NON VOLER GIOCARE uscendo dal suo Ufficio. Mia moglie, conscia del difetto, pacatamente cerca di spiegare che ha fatto 3 ore di macchiana e 170 km per portare lì nostra figlia a giocare e che sarebbe stato bello vederle giocare. MA NIENTE. Almeno, fortunatamente, il GA, ricordandosi che in una occasione precedente 8altro torneo) su sua richiesta abbiamo aspettato almeno 1h e 15 l’arrivo di una ragazzina i cui genitori, peraltro, NON AVEVANO AVVISATO DEL RITARDO, cerca di convincere l’altro genitore a farle giocare: NO, niente da fare. CHIUSURA TOTALE.

    Ah ragà, stiamo parlando di ragazzini di 9 anni, diamine!

    Ora mi chiedo:
    1. se il genitore non aveva intenzione di giocare perchè ha aspettato 1 ora e non i 20 o 25 minuti previsti (fatemi sapere se comunque è giusto il tempo). Forse voleva dimostrare qualcosa?
    2. cosa ha imparato mia figlia (mi esprimo su ciò che mi compete e non della controparte) sull’atteggiamento della sua avversaria? Alla affermazione di mia figlia “se la incontro la prossima le faccio vedè i sorci verdi” cosa posso rispondere secondo voi?

    Mah!

    Mi sembra sempre di più un ambiente veramente STRANO!!!!

  908. max scrive:

    vedi jho le persone intelligenti cercano sempre di prendere solo il meglio dagli esempi ed oltretutto stefano (come me e molti altri) stimano i sopra citati genitori per come hanno fatto allenare i propri figli e non certo perchè si sono divisi od altro, fatto poi che non credo abbia inciso molto nel successo delle figlie. se a questo aggiungi che ci sono milioni di pirla che oltre a non creare dei campioni si dividono ugualmente dalla moglie educano male i propri figli li menano od altro ancora, beh cominciamo a creare dei campioni, mentre per quanto riguarda il resto vedrai che ognuno di noi cercherà di fare del proprio meglio!!!

  909. andrew-Tarvos scrive:

    SCUSATE OGGI NON RIESCO A PENSARE TENNIS

    Pieri…no soi bon di fevelà par furlan that much…ze fastu, tu mi vuelis istes? Aore, no sta fa il palpepuzis, vulin conosi duch tu ideis…no lasami chi di besol…

    traduzione1: “Peter…I cannot speak your language fluently…would you still marry me? …Now, don’t be excessively picky, we all here want to know your thoughts…don’t leave me here by myself…

    traduzione2: “Pietro…Non parlo correttamente il Friulano…mi sposi lo stesso? Adesso, non essere eccessivamente selettivo, tutti qua vogliono conoscere le due idee…non lasciarmi solo…

    SCUSATE OGGI NON RIESCO A PENSARE TENNIS…

  910. trophy scrive:

    per roberto commentucci

    martina di giuseppe è una ragazza del lazio che conosciamo molto molto bene (io in particolare), sono sicuro che francesco elia stia facendo un otttimo lavoro ma per dare a cesare quel che è di cesare ricordo a tutti che gran parte del merito della crescita di questa ragazza è del maestro silvano papi che per anni e anni la ha allenata e formata…

    trophy

  911. Piero scrive:

    Andrew, mio sposo promesso: i friulani dicono (ai presuntuosi come me…)… “Tâs, se no tu sâs!” (Taci, se non sai). Mi davano fastidio, i miei conterranei, quando da bambino mi ripetevano “Tu ciataras chel dal formadi…” (troverai quello che “ti mette a posto”…). Perché ero saccente, e non stavo mai zitto. Siete voi “chei dal formadi?” Ora mi sento in colpa con Kill Bill, per via del pistolero. Che dire… sono impulsivo?
    Sono poi lusingato per l’invito di Stefano… che faccio… vengo e porto la mia corda in nylon per rete? Troppo presto, direi. Voi “americani” siete ormai avanti. Io vado bene per chi sta arrancando nelle retrovie… Ma dr. Max mi sta bene. Ha delle idee. Ed il vostro raduno… lo benedico!

    p.s. E se lo fate a CO2=0 usando la metropolitana e piantumando quattro aceri al ritorno sarò fiero di voi!

  912. kill bill scrive:

    però non vi sembra strano che solo nel Tennis ,

  913. kill bill scrive:

    ci sia una concentrazioni così elevata di genitori trasformati in trainer che all’inizio non erano professionisti del settore ?

  914. stefano grazia scrive:

    jho, a parte che a me ricordano molto la Favola della Volpe e L’Uva, le tue affermazioni sui genitori di Sharapova,Bartoli,Capriati e Williams mi semprano piuttosto superficiali e qualunquiste …ma tu sei davvero sicuro di non essere anche tu, e senza offesa,un pirla ? Perche’ e’ tutto relativo… e Piatti e Della Vida per esempio hanno scritto in articoli su Tennis Italiano solo belle cose della famiglia Sharapov(yuri incluso) … Magari loro li hanno conosciuti, tu no … Piatti parla bene anche di Bartoli … ma tu la conoscevi da prima Marion? Sai che era una ragazza magra, euforica, senza una mania, che leggeva Proust e al tempoo stesso era la simpaticona del gruppo (poi e’ arrivato suo padre e l’ha rovinata)? E comunque hai citato 4 casi di figlie che non hanno mai detto una parola contro i propri genitori… Che poi sia stato Yuri a non voler far vedere la madre alla figlia, mah…ma che ne sai ? Poi a me non e’ mai stato particolarmente simpatico Richard Williams e posso concordare che Yuri abbia una immagine non molto solare, cose cosi’… ma mi fermerei qui, non andrei troppo oltre…

  915. max scrive:

    kill avevo scritto un lungo post per risponderti, ma poi rileggendo c’erano troppe cose che è meglio non rendere pubbliche, quindi ti risponderò quando ci vediamo.. ciao ed a presto

    p.s. qualcuno informi pibla e daniele riva che devono confermare altrimenti non posso dare i loro nominativi per i pass…

  916. Jho scrive:

    Stefano…noto che tutto quello che non e’ sullo “Stefanopensiero” viene da te etichettato come “perbenismo/qualunquismo/superficialita’ etc etc”… simpatico modo di pensare ^_^

    Trovo ancora piu’ simpatico che tu voglia farmi passare come “esempi di padri che hanno avuto ragione” i sopra indicati elementi (tu pensi abbiano fatto un buon lavoro Stefano …io no.. tutto qui)

    Ha ragione Max quando dice che si puo’ prendere il meglio di certi personaggi e tralasciare tutto il resto

    Io nel mio piccolo spero di riuscire ad essere meno pirla di loro.. (ma non per me..per mia figlia..)

    Con simpatia

    Saluti

  917. stefano grazia scrive:

    Kill Bill: “però non vi sembra strano che solo nel Tennis ,ci sia una concentrazioni così elevata di genitori trasformati in trainer che all’inizio non erano professionisti del settore ?”

    E’ quello che ho sempre sostenuto anch’io, soprattutto nei miei primi post, il mitico 37,e poi anche dopo, cercando di spiegare che forse in fondo nel tennis conta di piu’ un Genitore Motivato di un Maestro Pierino … O forse semplicemente nel tennis il Coach NON e’ poi cosi’ importante come si vuol far credere o pensare … O forse i Coach di Tennis bravi non sono poi cosi’ tanti se il primo Genitore qualsiasi riesce a trasformare il figlio/a in un campione…Perche’ poi non parliamo di Genitori educati,colti,sportivi ma anche di gente che non ha non solo mai toccato una racchetta ma nemmeno mai praticato sport ad alto o basso livello… e non e’ che si possa parlare di uno o due episodici casi, qui la lista e’ lunga (e non ne vedo la fine,eh eh eh)…cito a caso: agassi,seles,graf,pierce,capriati, spadea, sharapov, williams, dokic (vabbe’…),bartoli,rezai Non cito i genitori che erano GIA’ maestri di tennis, dalla Hingis alla Dementieva senza dimenticare Connors e la mitica Gloria … O Gasquet e Nadal con lo zio.Ovviamente bisogna fare distinzioni: Oracene Williams probabilmente non rientra nella Categoria di Genitori improvvisatisi Coach ma e’ semplicemente una che si e’ trovata coinvolta suo malgrado ed ora svolge la mansione di accompagnatrice (anche se per Wertheim la palma di miglior Coach del WTA e’ da assegnarsi a lei o alla Mamma della Yankovic, il che da anche una indicazione del valore attribuito alla figura del Coach)…Ci sono poi genitori che accompagnano e sono piu’ o meno invadenti ma non sappiamo quale sia stata la loro funzione e il loro coinvolgimento tecnico… gli Hewitt o i Djokovic per esempio o la Mamma di Andy Murray che e’ considerata da alcuni l’eminenza grigia del Team…Voglio dire: non c’e’ dubbio che il GENITORE e’ importantissimo: i Genitori di Fognini, Miccini, Quinzi per fare tre esempi di casa nostra sono stati e sono tuttora importantissimi anche se non girano col tesserino di Coach al collo… Qui stavamo parlando di Genitori che almeno fino ad una certa eta’ hanno svolto davvero il ruolo del Coach … Ripeto: la figura a cui mi sento mi potrei avvicinare di piu’ e’ proprio quella del Famigerato Yuri… Fino a che ha potuto anche lui ha incroiciato la pallina al cesto (quelle domeniche da solo fra l’oleandro e il baobab…no, quei fine settimana a Bradenton, alla sera dopo le lezioni…) e poi ha continuato a scegliere, a discutere, magari anche a dire cazzate (pare a un certo punto volesse far giocare Maria da mancina e per sei mesi lei avrebbe, dicono da Bolletta, giocato come mancina…risultato: il suo rovescio e’ tale quale il dritto…Farne di cazzate cosi’…), ma finora i fatti gli danno ragione … Bartoli, lo dice Piatti, e’ molto intelligente e capisce di tennis…lo dice e lo scrive Piatti, non io… Si vede che ha capito cose che altri,con sua figlia,non avevano capito …Una cosa pero’ mi sento di dire, e di dar quindi indirettamente ragione a Jho: mi sarebbe molto ma molto difficile, dovesse mio figlio aver successo, resistere alla tentazione di non togliermi qualche sassolino dalle scarpe, di non andare a bordo campo durante i matches, di non voler dire la mia…e sicuramente finirei sulla graticola, qualche mia espressione verrebbe inquadrata dalle telecamera, qualche mia espressione colorita riportata, un commento out of the record dopo una grossa frustrazione o chissa’ anche magari dopo una grossa soddisfazione… Sarebbe impossibile, per me, non essere considerato dagli invidiosi, dagli amici che non sono amici, dagli addetti ai lavori, dai moralisti, dagli ipocriti,dai buonisti,dai politically correct,dai tifosi,dagli ultras,dai giornalisti sportivi, “dai banchieri pizzicagnoli notai dai ventri obesi e dalle mani sudate” di turno (si,lo so, questa citazione l’avevo gia’ utilizzata in altro contesto) e insomma da tutti i pincopallino di turno in buona fede o no… una faccia da chiulo (chi indovina la citazione), una canaglia, uno sbruffone arrogante pieno di se e anche nu poco stronzo e insomma … un grandissimo pirla…
    E allora? E allora non so voi, ma io … non vedo l’ora che accada. (Se poi ci riusciro’, cerchero’ di fare come McEnroe Senior o come i Genitori di Federer ma non so se saro’ in grado di mantenere le promesse…voi,perdonatemi nel caso)

  918. fulvio scrive:

    negli anni ho avuto la fortuna di constatare con i miei occhi che imolti improvisati genitoricoach di molti italiani-e hanno fatto solo del gran casino.ho visto gente che prendeva il pirt time dal lavoro per allenare il proprio figlio.ho visto gente che lasciava il proprio lavoro per allenare dirigire e vivere con i piccoli aiuti di qualche sponsor la propria figlia.se non si è del mestiere (sport in generale) i danni si vedranno dopo 1- 2 anni.gente che durane le cene neu vari eta-itf prendevano la parola a coach esperti per spiegare che il loro tipo di lavoro era quello giusto,insomma dei fanatici che alla fine hanno recato più danno che altro al proprio figlio.io penso che la miglior cosa sia quella di ascoltare più gente competente possibile e poi aver la fortuna di agire nel bene del proprio figlio,certo che i risultati arriveranno se il lavoro fatto è stato quello giusto!

  919. stefano grazia scrive:

    Jho: il post in risposta a kb l’avevo scritto prima di leggere la replica di Jho … mah e poi mah… che esista uno “stefanopensiero” e che io etichetti tutto quanto al di fuori come “perbenismo/qualunquismo/superficialita’ etc etc”… non mi pareva … Ma e’ vero che Chloe mi ha ribatezzato il “subcomandante” e magari si riferiva a quello … Boh, a me sembra di essere, almeno sulla carta del blog mentre e’ vero che nella vita di tutti i giorni sono considerato un po’ intollerante, abbastanza ragionevole, open mind, rispettoso, simpatico,alto,bello e fascinoso … ma e’ ovvio, l’immagine di noi che vediamo allo specchio e’ spesso distorta… Che poi per una volta un commento di Max sia piu’ pacato e rispettoso del mio non puo’ che farmi piacere anche se secondo me lui poi voleva anche dire un’altra cosa … qui il punto non e’ che io prendo Sharapov,Capriati,Bartoli e Williams come “esempi di padri che hanno avuto ragione”, il punto e’ che tu dai a loro del pirla senza conoscerli, basandoti solo su pochi scampoli di immagini,fotogrammi, articoli spesso scritti da gente invidiosa … Un’altra cosa e’ che noi diamo la colpa di certe magagne familiari al desiderio di primeggiare nel tennis ma (e credo fosse questo che voleva dire max) non sta scritto da nessuna parte che certe cose sarebbero successe ugualmente … Per es Jennifer Capriati … ma siamo sicuri che se non avesse avuto il tennis, magari per lei sarebbe finita anche molto peggio di come poi e’ andata? Ma resta il fatto che noi giudichiamo le persone credendo di sapere tutto di loro ma in realta’ spesso e soprattutto come viandanti che si trovano a passare per caso e gettano un’occhiata dal finestrino del vagone di un treno in corsa… Lo faccio anch’io,e anche spesso, e confesso una mia insana attrazione per il gossip … ma poi cerco di ragionarci su, e col raziocinio di elimibnare il pregiudizio …
    la frase che mi ha dato fastidio e’ “se devo diventare come Yuri Sharapov perche’ mia figlia abbia successo nel tennis da domani le proibisco di giocare a tennis…” come se Yuri sharapov fosse il MALE in persona … oh,magari lo e’ e ha fatto un patto col diavolo: rendimi brutto e antipatico e in cambio rendi bella e vincente mia figlia… Ma il mio punto e’ invece: se solo anche avesse fatto questo, non dovrebbe essere tutto sommato ammirato per il suo altruistico sacrificio?
    Scherzi a parte: quel che volevo dire io era semplicemente:ma siamo davvero sicuri che Yuri sia un pirla?
    Cio’ detto, spero non ti sia offeso e anche tu non salga sull’aventino…

  920. pibla scrive:

    ….4 matrimoni e un funerale….
    max, appena ho un attimo ti scrivo alla mail che hai dato, comunque ok per il quattro, sarò molto lieto di esserci, senza mai dimenticare che io sono solo un appassionato chese gue con grandissima partecipazione e parteggia per tutti voi ma non sono il genitore di un piccolo tennista, per cui appena vi fosse un problema di numero, o di spazio, o di nuovi inserimenti, sarei il primo a farmi da parte senza nessunissimo problema.
    Se fosse possibile verrei con una persona, fosse mai che poi ci decidiamo a metter al mondo uno di quei microbi che popolano i campi da tennis di cui parla Marcos….
    ….ecco alla fine mi sono fatto prendere la mano ed ho fatto prima a scrivere qui che alla mail, scusate per l’abuso di spazio, ma già che ormai eravamo rimasti in due a dover dare conferma….
    un saluto a tutti!!!
    p.s. prima o poi avrei da dire qualcosa sul prestito d’onore elargito dalla federazione ai giovani tennisti, risulta che poi vada restituito se e quando arrivino i risultati???? voci ben informate mi dicono che nel caso di un nostro giovane il patto è che se e quando i risultati arriveranno, i soldi dati, o meglio in questo caso anticipati, dalla federazione andranno restituiti, in questo caso si tratterebbe quindi di un vero e proprio prestito.
    Qualcuno ne sa di più???

  921. Jho scrive:

    Maremmmaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa ^_^

    Stefano..ti spiego il Jhopensiero “facile facile” che porta all’altrettanto “seplicistica ” e ovviamente “superficiale” conclusione

    Se un mio amico..o il mio vicino di casa… o un mio semplice conoscente…o chenneso’..un Yuri qualunque va’ in america senza un soldo in tasca con la figlia lasciando la moglie a casa….si fa’ un mazzo tanto per cercare di dare il meglio a sua figlia (e presumo a tutta la sua famiglia) , nel momento in cui riesce a mettere via 2 soldi , io (io non tu) che cosa mi aspetto ??
    Ipotesi A - Fa’ venire la moglie in America (se puo’)
    Ipotesi B - Fa’ andare la figlia in Russia x rifargli vedere la madre
    (queste sarebbero le ipotesi che credo sceglierei io.. ma sono troppo da Libro Cuore vero ?? ^_^)

    Che ti fa’ il fenomeno ??

    Ti inventa l’ipotesi C: Do’ i miei soldi a Bollettieri per far giocare mia figlia (fregaunaseppiasenonvedesuamadredauntot)

    Bene Stefano..tu chiami questo “altruistico sacrificio”.. io gli do’ un altro nome

    (Sulla Capriati stendiamo un velo pietoso Stefano..perche’ con i “se” e con i “ma” non vai da nessuna parte ; se la polizia ti viene a dire che tua figlia di 16 anni e’ stata arrestata …. “TU” come padre hai fallito e vaffantennis)

    Nota: Il mio vicino di casa e’ un Pirla..pero’ gioca bene a tennis ^_^

    Con simpatia

    Saluti

  922. stefano grazia scrive:

    Cogliendo lo spunto da Fulvio, confermo che mi sento sempre in colpa ed evidentemente ho la coda di paglia e non mi sento poi cosi’ sicuro di me stesso … e’ come quando si legge di qualcosa che e’ accaduto a Tizio e ci si chiede: ma poteva capitare anche a me? dall’essere ammazzato per futili motivi dopo un alterco al bar all’essere condannato pur essendo innocente etc etc etc fino al prendere la parola ad un Raduno FIT rubandola magari a Coach Esperti …Ecco perche’ non vengo al Raduno a Roma, perche’ ho paura di rivelarmi per quel che in realta’ sono: un volgarissimo mediconzolo all’estero! No,scherzi a parte: credo di aver piu’ volte espresso il mio confuso pensiero…il Genitore e’ importantissimo in un ruolo alla Yuri (o almeno per come credo io l’abbia ritagliato per se, poi magari mi sbaglio) …In eta’ precoce dai 3 ai 7 anni e’ piu’ importante del Maestro del Circolo … un Piero,uno Stefano,un MadMax,un KillBill qualunque sono piu’ importanti di un Maestro di Tennis a due ore alla settimana …. Certo, se puoi avere anche quello,perche’ no, tanto meglio… Poi il Genitore/Coach deve sapere cosa fare … se puo’, faccia come Max, se non puo’(perche’ vive in Africa, nell’Outback Australiano, in Siberia o comunque in un qualunque posto dove non ci sono coaches) gli auguro di fare come me … Questo non significa che mio figlio diventera’ un top 200 ma date le circostanze non credo mi sarebbe potuta andare meglio: allenandolo io e mia moglie e portandolo nelle varie Academies e dai vari Luminari del Settore ad ogni occasione (per intenderci: noi siamo andati in Australia NON perche’ c’era la Pat Cash ma dal momento che ci siamo andati,in Australia, l’abbiamo portato ANCHE alla Pat Cash…mentre in Florida ci andiamo ormai solo perche’ c’e’ Bollettieri-visto che dopo 10 volte Disney World comincia a stancare- ma una volta ogni tanto lo portiamo anche da Macci, alla Evert e magari,next time, anche a Saddlebrook … in Italia invece ci veniamo ormai solo perche’ non vogliamo privare il figlio dei nonni e degli zii e visto che ci dobbiamo venire, ecco che a Bologna si va da Zavoli e Buzzelli ma una volta ha p[alleggiato anche con Camporese e se Giovanni Toni, il Responsabile del rinnovato TCA, mi volesse proporre qualcosa, perche’ no…in fondo fu lui il primo,nel 2004, a suggerirmi di portare Nicky negli Us e quando lavorava alla Staveco faceva sempre giocare Nicholas gratis,senza chiedere una lira … una volta che si va a Sanremo a trovare il nonno materno,perche’ non fermarsi al Bob Brett tennis Center…si va a fare dei tornei nel Triveneto? Ecco la Van Der Mere di Marlengo con Bertino… ), cosi’ facendo, dicevo, di riffa e di raffa, in modo forse casuale ma mica poi tanto, tecnicamente Nicholas non poteva venire meglio … mentre forse, in Italia e con genitori assenti tennisticamente, magari poteva venire molto peggio.
    Semmai,e lo ripeto,massochisticamente lo ripeto, se ho dei rimpianti e delle colpe da attribuirmi, sono proprio come genitore visto che mio figlio ha corso e corre il rischio di essere buttato fuori (nonostante una ottima pagella)da tutte le scuole del regno e non solo dal Van Der Mere Tennis Center di Marlengo… uno potrebbe pensare che essendo medico,liceo classico, cenni di psicologia, amore per l’arte,letteratura,cinema,sport … e grandissimo TRISTONAZZO a tennis, magari gli odds sarebbero stati piu’ favorevoli per un miglior risultato come gewnitore ed uno minore come tennis coach (o supervisor tennis coach), ma il mestiere di genitore, ECCOLA LA GRANDE VERITA’, e’ di gran lunga piu’ difficile di quello di tennis coach e questo forse risponde anche alla domanda di kill bill.

  923. fulvio scrive:

    pibla sui famosi prestiti di onore potrei scrivere una inciclopedia!! cmq devo ammettere la signorilità del Presidente Binaghi avuta nei confronti miei e di Fabio circa 2 mesi fa roma. ricordiamoci cmq che i prestiti dovrebbero essere restituiti qualora il giocatore guadagni più di 90.000euro nella stagione in corso,dovrebbero perchè penso che se si ha la fortun di arrivarci ,vengono messi in…naftalina!!il gran capo vuole solo che i players rispondano si e SEMPRE alle convocazioni delle varie categirie,dalla davis all’under…12!! mi pare che in fondo un pò di ragione l’abbia anche lui!

  924. Piero scrive:

    Jho,
    il campo da tennis dietro casa lo costruisci espropriando i terreni del tuo vicino di casa? Come opera pubblica urgente ed indifferibile? Ce l’hai già il piano particolareggiato o stai pensando ad una variante urbanistica?
    “Pirla è chi il pirla fa,,,”
    Buon week-end di tennis con i figli…

  925. max scrive:

    ok pibla e nella mail metti anche nome e cognome di chi vuoi portare…

  926. stefano grazia scrive:

    jho, ti spiego cosa intendo per politically correct: vedi, e’ inutile che tu scriva alla fine con condiscendenza “con simpatia” dopo avermi fatto con insofferenza (maremmmaaaaaaa!!!!) la paternale e spiegandomi A,B, e C…Io ti potrei anche dire che conosco benissimo Mamma Sharapova e che non e’ vero nulla di quello che dici … Non e’ vero, ovviamente, (Pensa pero’ che c’e’ anche chi dice che la madre sia completamente pazza…) ma le tue informazioni sono comunque superficiali,credimi. Come,ma e’ una mia opinione,anche il commento sulla Capriati … COMUNQUE, abbiamo espresso i nostri pareri, rimaniamo delle nostre opinioni, e la mia in realta’ era poi soltanto questa: dare del pirla al prossimo e’ un fatto relativo, come mi ha scritto in privato il tuo vicino di casa …. (SCHERZO!!!!)

    NIPA: nessuno ti ha risposto ancora,lo faccio io…
    ECCO PERCHE’ COMUNQUE I TORNEI DEVONO ESSERE GIOCATI NEL FINE SETTIMANA….

    ATTI:
    dimenticavo, ti ringrazio per la stima…ma mi si nota di piu’ se vengo o se non vengo e faccio il grande assente seguendo i dettami del mio grande maestro, Lord Brummel: Fare colpo in un ambiente … e poi sparire!
    Che poi magari ubriaco di complimenti mi faccio prendere dalla fregola e non resisto alla tentazione di chiedere il microfono ed elogiare il mio idolo Yuri…
    Viene jho al mio posto.
    Scherzi a parte: a me poi di Yuri non me ne frega un accidente di niente: magari lo conosco e dopo averlo conosciuto mi fa rabbrividire (anche se per via del background culturale penso che avrei molti piu’ problemi ad interagire con stefano e richard e jim e mike che con yuri e walter, poi non si puo’ mai dire…), al momento il mio,come hanno notato in molti, e’ solo un innato bastiancontrarismo che mentre per demostene nikolic scatta ogniqualvolta si parla della FIT a me,piu’ umanista e curioso delle contraddizioni della psiche umana (l’orrore…l’orrore…) si accende quando si parla troppo male di qualcuno…forse questo spiega in parte l’attrazione per il lato oscuro della forza di mio figlio,forse perche’ anche a me e’ parso di aver danzato a lungo sull’orlo dell’abisso e di non sapere perche’ non vi sono mai caduto. E comunque di non aver avuto alcun merito per questo.

  927. kill bill scrive:

    # pibla scrive:
    31 Gennaio 2008 alle 16:05

    …l’ossessione di Stefano per Yuri Sharapov…

    Stefano bisogna assolutamente che lo incontri !

  928. stefano grazia scrive:

    KB, il fatto è… che l’ho incontrato tante volte (a Bradenton,ovviamente) e fin da quando sua figlia aveva 10,11 anni e nessuno poteva immaginare che…
    …e ovviamente non ci ho mai scambiato una parola …

  929. nipa scrive:

    X Stefano
    ormai non posso far altro (sulla mia pelle) che concordare!!!!

    Roberto,
    hai visto la finale al Real. Che ne pensi della Besser??

  930. nipa scrive:

    X Stefano
    ormai non posso far altro (sulla mia pelle) che concordare!!!!

    Roberto,
    hai visto la finale al Real. Che ne pensi della Besser??

    Qualcuno di voi (oltre Enzo) andrà a Ferrara?

  931. Roberto Commentucci scrive:

    Caro Nipa, ho visto, ho visto la Besser, ho visto tutti i suoi match di questa settimana tranne la finale. E la avevo già vista giocare 2 anni fa e lo scorso anno.
    E’ sicuramente molto dotata, con alcuni limiti, ma ha un notevole potenziale. Peccato che la stagione scorsa per una serie di ragioni abbia sostanzialmente perso un anno in termini di risultati…
    Ma ora il suo gioco è salito di livello e può progredire rapidamente in classifica.
    Credo che martedi o mercoledì apparirà sul blog un servizio sul torneo del Real a cura di Alessandro Nizegorodcew, un bravissimo giovane giornalista, nel quale si parlerà diffusamente di Astrid. Non perderlo!

  932. sabri scrive:

    anch’ io vado a Ferrara con mia figlia!
    A domani

  933. pibla scrive:

    Da leggere il commento di Ubaldo in fondo all’articolo che saluta il grande Dado Sanguinetti; Ubaldo prende spunto dalla vicenda Virgili, niente di nuovo, ma cose che è giusto avere sempre presente.
    Un saluto a tutti

  934. max scrive:

    ciao ragazzi vi cumunico che ho spedito la lista dei partecipanti al raduno di roma e che al momento mi mancano i dati esatti (nome cognome di tutta la famiglia, necessari per i pass) di DANIELE RIVA (di cui non mi è pervenuta neanche la conferma) e di PIBLA.

    ROBERTO, quando feci il mini riassunto generale del torneo di capriolo, parlando delle italiane scrissi di qualcuno che aveva il pane ma non i denti e viceversa per alcune altre. Astrid è sicuramente una che i mezzi li avrebbe eccome, oltre al fatto che mi piace moltissimo sia per come sta in campo sia per la sua sportività etc. etc. purtroppo ci sono le famose “aperture” ampie a penalizzarla, tant’è che sulla terra rossa del real (oltretutto parecchio lenta) ha vinto mentre sul velocissimo di capriolo è andata fuori al primo turno battuta da una abbastanza scarsa. peccato che l’80 % dei tornei importanti siano sul veloce, quindi mi auguro che al più presto possano trovare rimedio a queste problematiche, poichè sarebbe veramente un delitto perdere una ragazza del genere.

  935. Roberto Commentucci scrive:

    Ciao Max. Intanto grazie di cuore per la tua collaborazione nell’organizzazione del raduno.

    Su Astrid. Fermo restando che domani uscirà un servizio su di lei, e ne potremo parlare più diffusamente, a mio avviso i suoi problemi non sono le aperture ampie (tanto è vero che già nel 2006 aveva vinto un 10.000 su carpet indoor a Ismaning, in Germania), ma sono di altra natura: fisica (è un po’ macchinosa negli spostamenti) e mentale (a volte non riesce a gestire l’ansia, problema che la ha frenata per tutta la scorsa stagione).
    Ma ha margini di miglioramento ancora enormi.
    Inoltre la terra rossa del Real non era particolarmente lenta, i campi erano asciuttissimi per via di un gran ventaccio e le condizioni di gioco erano abbastanza rapide a detta delle giocatrici.
    Un saluto.

  936. max scrive:

    figurati è un piacere… tornando ad astrid sinceramente mi sembra difficile che una ragazza così serena abbia problemi “mentali” e le molte vittorie fin da giovane parrebbero darmi ragione. per gli spostamenti non è certamente un fulmine e deve migliorare ma essendo molto possente è abbastanza normale, se vuole essere più veloce deve “sfilarsi” altrimenti più di tanto non può migliorare ma per ora il suo gioco è basato molto sulla potenza (che quindi la avvantaggerebbe sul veloce al contrario di quello che succede). le ampie aperture…..ragazzi o ci si mette in testa che sono sempre un problema o non andiamo avanti!! scusa ma prova a seguire indian wells in questi giorni guarda come giocano e dimmi se c’è qualcuno trai i top che ha delle ampie aperture!!! saranno tutti matti? io credo di no. e poichè qualcuno che ha le ampie aperture c’è ed è anche discreto prova a notare se questi durante la partita vanno in crescendo o calano e soprattutto se sono costanti tutto l’anno o hanno molti alti e bassi. quando ti sarai acorto che durante gli incontri calano e che non riescono a tenere un rendimento costante tutto l’anno ti renderai conto che i problemi “mentali” sono comprensibilissimi perchè è frustrante vedere che sei sempre il più stanco, che gli altri giocano uguale tutto l’anno e tu no e via dicendo. a questo aggiungi che più fai fatica e più dovresti essere allenato, e considerando tutto quello che abbiamo detto in questi mesi sulla prep atletica ti renderai conto di come sia normale se non addirittura ovvio non avere in italia dei giocatori di altissimo livello.. e torniamo al solito discorso: movla massima velocità con il massimo anticipo senza il massimo sforzo, sforzo che alla lunga porterà stanchezza ed infortuni…

  937. anto scrive:

    @ Roberto: il servizio di cui parli su Astrid è di un mio amico, Luca Brancher. Ci tengo a fare questa precisazione in quanto Luca ha sempre creduto in questa ragazza e la considera una delle promesse più interessanti del circuito femminile italiano.

  938. Roberto Commentucci scrive:

    Caro anto, c’è un piccolo equivoco.

    Il servizio di cui parli tu è stato scritto da Luca Bracher per il blog di Alessandro Nizegorodcew, spazio tennis. Quello di cui parlo invece viene scritto da Alessandro per questo blog…

    Ho conosciuto l’ottimo Luca al Real, la scorsa settimana.

  939. Mauro scrive:

    Max, mi sembra che Ancic abbia le aperture ampie. Anche se credo sia più importante il timing, chi apre in maniera ampia in genere anticipa anche la corsa della racchetta verso la palla, sicuramente non è un vantaggio sulle superfici veloci, ma se c’è un buon timing, non lo reputo così invalidante, credo sia molto più importante l’anticipo dell’apertura, ovvero non aspettare che la palla scavalchi la rete ma cercare la palla ed aprire appena l’avversario tocca la palla. Comunque è solo un pensiero da appassionato e non da tecnico.

  940. stefano grazia scrive:

    Max,Roberto,Fulvio: quando si potra’ avere il Programma del Grande Raduno? E comunque: mi confermate che si fara’ il 4 Maggio? Oggi gabri’ confermava le prenotazioni su Alitalia (arriveranno a roma l’1, ripartiranno il 6…)…Qualcuno ha suggerimenti sul dove alloggiare nelle vicinanze?

  941. pibla scrive:

    Ancic mi pare abbia un’apertura del dritto davvero ampissima, non è che come colpo mi esalti.

  942. max scrive:

    Mauro sono felicissimo di questo tuo intervento anche perchè volevo proprio vedere se stavate “attenti” e perchè uno dei giocatori che avrei portato ad esempio era proprio ancic, nonostante in realtà non sia uno di quelli con le aperture più ampie. tanto per cominciare ancic è forse il giocatore più infortunato del circuito, uno dei più altalenanti e certamente il talento più “atteso” degli ultimi anni, ma nonostante fisico servizio gioco oltre che provenienza non è mai veramente esploso. come mai?? e per quanto riguarda il timing è tutto giusto quello che dici il problema è che se parti da milano per andare a roma e vuoi passare prima da parigi hai voglia ad andare a 200 km/h….forse meglio andare a 130 passando da firenze che rischi meno e arrivi sicuramente prima!! per quanto riguarda il fatto del non vantaggio sulle superfici veloci: nolenti o volenti la maggior parte dei tornei importanti si svolgono lì quindi credo sia stupido voler lottare contro i mulini a vento, prendiamone atto e cominciamo ad allenarci per giocare su queste superfici!!

  943. max scrive:

    stefano confermato il 4 ed il programma sarà pronto quando mi confermeranno tutti i relatori presenti…

  944. Piero scrive:

    48° 42′ 28.44″ N - 9° 15′ 09.43″ O - Google Earth

    Poi non dite che non sapevate dov’era… Se fossi in voi… una capatina…

  945. stefano grazia scrive:

    piero, cosa sono,le coordinate del campo abusivo di jho?
    Mi son perso qualcosa…

  946. Uber Alles scrive:

    scusa Piero cosa me ne faccio delle coordinate dell’ARENA NÜRNBERGER VERSICHERUNG?

    http://www.arena-nuernberger-versicherung.de/

  947. Mauro scrive:

    Stefano, Trophy si era reso disponibile per le informazioni logistiche. Tieni conto che ha organizzato anche il Nike junior al Foro itallico pe quella settimana.

  948. Mauro scrive:

    Stefano, Trophy si era reso disponibile per le informazioni logistiche. Tieni conto che ha organizzato anche il Nike junior al Foro itallico per quella settimana.

  949. Piero scrive:

    Stavo scherzando… se a qualcuno piace Lisbona c’é questo “Clube de Tenis do Jamor” che ha trenta campi e pochissime “sovrastrutture”. Stile portoghese, direi… popolare. Quando ci sono andato con un amico residente a pochi passi, anni fa, ho pensato che fosse un bel posto per portare i figli. Casualmente con Google Earth l’ho ritrovato…

  950. stefano grazia scrive:

    Mauro & Trophy: Il Nike non ci riusciamo: non possiamo perdere troppi giorni di scuola dal momento che siamo gia’ entrati a meta’ anno… l’unica ragione per cui verrebbero (e verrei) e’ il MEGARADUNO, la possibilita’ (forse)di farsi vedere/valutare e comunque di vedere qualche partita/allenamento…E poi il Colosseo,il Foro,Roma…Nicholas non c’e’ mai stato, almeno un paio di gg li passera’ in giro a vedere strade,chiese,musei…nati non fummo a viver come bruti… (tra l’altro questa e’ la sett in cui ogni giorno vanno vestiti in un certo modo: all’incontrario, scarpe spaiate, di verde,crazy hairs…oggi dovevano andare vestiti col proprio vestito nazionale e Nicholas si e’ presentato vestito da Imperatore Romano (col lenzuolo bianco,una mantellina rossa, i sandali,l’alloro, i bracciali (di carta argentata),una pergamena…) (E con mia moglie che e’ dovuta venire anche lei alle 6 per poter fare in fretta a vestirlo dopo l’allenamento, fra i due suoni della campana… Ma insomma, l’effetto non era male e l’incedere sicuramente regale, da futuro Emperor of the Court!

  951. andrew scrive:

    …affrettarsi per prenotare alloggio a Roma…

    sembra che fino al 3 sera si vada già verso il tutto esaurito…Io ho trovato dal 3 sera in un B&B al villaggio olimpico (85 euro per tre persone a notte)…B&B auditorium…

    se invece date il nome Nadal, c’è qualche possibilità all’excelsior…

  952. stefano grazia scrive:

    Mah, lo “Stile portoghese, direi… popolare” l’ho sperimentato in Angola e mi ha lasciato perplesso: se uno va in una excolonia inglese e francese trova subito la Cultura del Club Sportivo mentre nell’excolonie portoghese c’e’ piu’ la cultura del bar, del cafe’ tropical, del ritrovarsi a bere e a fumare e sport nisba… E’ anche vero che la’ dicevano che di tutti i portoghesi che espatriavano i peggiori son finiti in Angola (mentre i migliori sarebbero,ed uso il condizionale perche’ relata refero, andati in Mozambique…)…Comunque a Luanda c’era solo un Club con 4 campi… Certo, un Club popolare con 30 campi in Italia NON esiste…Francesco che si divide fra Palermo e Ancona magari ce ne puo’ parlare … Io ci sono stato solo nell’86 e allora di tennis non sapevo che farmene, il mio sogno era cavalcare le onde e quelle del Guincho erano terrificanti e io non ancora all’altezza…Ma cosi’, vista di sfuggita, Lisbona ci apparve bellissima-che tramonti sul lungomare d’estate, col sole rosso ed enorme come nei film che scendeva alle 9 a picco sull’oceano!- e su al nord, Peniche stupenda…
    Ritornando al tennis: cerchero’ di fare il DECIMO RIASSUNTONE durante queste vacanze pasquali approffittando del fatto che non dovendomi svegliare alle 530 per l’allenamento mattutino prescuola potro’ forse stare un po’ alzato alla notte…
    Sulla videoanalisi e l’apertura del dritto:
    definiamo APERTURA AMPIA…Quella di Soderling e’ ampia,quella di Jimmy Arias era BESTIALMENTE ampia… Quella di Hewitt come e’? Perche’ ieri l’ho visto un po’ contro querrey ed ogni tanto mi psareva sbracciasse un po’ anche lui eppure lui e’ stato il miglior Return of Service dopo Agassi… Lo chiedo perche’ in effetti anche a Nicholas viene sempre (durante le video) annotata un’apertura troppo ampia che pero’ viene giustificata con le dimensioni (il bambino per cercare la potenza e’ tenuto ad aprire maggiormente) e che viene corretta gradualmente … Poi credo che sia anche e soprattutto una questione di timing… (E prima che Max mi insulti (scherzo!), ribadisco che mio figlio e’ allenato dai Responsabili Videoanalisi alla Bollettieri e quindi va da se’ che ci credo,alla analisi al video, ma la mia filosofia nel tennis e’ ormai l’assenza di dogmi e quindi non voglio impegnarmi in una guerra di religione…)
    Piuttosto noto che anche qui in Nigeria ci scontriamo con invidie,capricci,gelosie e “permali” e insomma miserie umane… Sabato sera ci stavamo guardando un bel DVD quando mi chiama Godwin Kienka, coacxh e giornalista, direttore di Tennis Africa, business man e chi piu’ ne ha piu’ ne metta, il cui figlio maggiore era a Bradenton a Dicembre con Nicky … mi informa che ad aprile ci saranno i National juniors al Lagos lawn e che se voglio puo’ allenarmi Nicholas ma alla condizione che sia lui l’unico istruttore per quel periodo…Cosi’, tutto di fila…Al che gli ho dovuto spiegare che cio’ non era possibile per una forma di correttezza con gli altri che, visto che lui e’ sempre in giro per affarie si era subito dichiarato non disponibile, sono venuti a creare quella sorta di Team Grazia che Piatti tanto predica. E quindi lo spunto per una riflessione fra di noi:
    meglio un Coach solo,uno e trino, arbitro in terra del bene e del male
    o
    meglio un Team di Maestri secondo il Metodo Yuri con un Supervisor (il Manager,il Genitore, il Coach Saggio e Illuminato)? Il Maestro Igor Parodi che tanto tempo fa collaboro’ con qualche post scrisse che aveva chiesto a Bertino cosa ne pensava delkle Academies e la risposta sarebbe stata che lui non credeva nelle Academies ma piuttosto in un Team di Maestri…

  953. Piero scrive:

    Caro Stefano, sopra Lisbona, in un posto che si chiama “Enseada da Grota”, non lontano da Cascais, la mattina del 1° Gennaio 2003 ho visto i portoghesi fare surf e wind-surf. In un clima umido ma temprerato… Hai colto esattamente l’essenza del mio messaggio: solo che il fascino di ciò che nasce spontaneo nelle “terre di mezzo”, dignitoso ma non prestigioso, significativo ma non edulcorato, é proprio ciò che io avrei in mente per…
    Le amicizie che durano, e che non possono essere estranee allo sport, anche professional-professionistico, richiedono (credo io) un imprinting introspettivo. Con tempi biologici ragionevoli. Un progetto di lungo termine dev’essere “affettivo”. Altrimenti i nostri figli un bel giorno andranno a cercare i delfini… chi ha detto questo?

    Andrew
    Il tuo sito mi blocca il browser, e della tua mail non c’é traccia… in queste condizioni non ti sposo!

  954. Mauro scrive:

    Andrew, anch’io ho prenotato al B&b Auditorium, anche se il 3 notte non c’è posto e mi alloggeranno in un altro b&b.

  955. andrew-iacum-dai-zeis scrive:

    strano Piero…che browser usi? Io l’ho testato con Mozilla, Safari e IE e non da problemi…

    la mail è nella sezione contattaci…

  956. max scrive:

    mah guarda stefano questo discorso credo faccia capire l’importanza di noi genitori… le stesse parole che hanno detto a te (aprono molto per cercare più forza e basta monitorare la cosa correggendoli gradualmente) sono le stesse che sento giornalemnte io e visto chi ce le dice non esiste motivo valido per non doverci credere. un piccolo però c’è e mi spiego meglio: il fatto di correggere gradualmente dipende soprattutto dal fatto che altrimenti così piccoli spingerebbero poco ed in partita avrebbero delle difficoltà. ma non ci dicono anche che i risultati sono secondari ora? o che le impugnture devono essere sistemate subito altrimenti dopo è più difficile? e sono anche d’accordo con te che sia sbagliato essere integralisti ma seguire decisi una strada credo sia doveroso. io (ed è questione di pochi giorni fa) ho deciso che fin d’ora mia figlia giornalmente (anche se solo per 5/10 minuti) dovrà lavorare su questo a costo di farla perdere al primo turno di tutti i tornei e se lei non vorrà che questo accada dovrà essere lei ad organizzarsi e pensare come fare xchè ciò non succeda. devo anche dire che quando ho fatto questa proposta non mi è stata assolutamente contestata o bocciata anzi.. ma questo allora significa che la paura di perdere i “clienti” fa si che non si faccia sempre al 100% quello che dovrebbe essere fatto??

  957. stefano grazia scrive:

    max,d’accordissimo con te su tutto… ho solo qualche remora ad intervenire drasticamente NON sapendo esattamente fino a che punto sia ampia o meno ampia… Glielo ricordo ma visto che lui 2-3 volte all’anno viene vivisezionato dai Maestri della Videoanalisi, certe cose gliele lascero’ fare a loro… Del resto Lance Luciani a telefono a Dicembre mi ha detto di mantenere lo status quo, di non aggiungere nulla (in realta’ sto disobbedendo clamorosamente: stiamo lavorando sugli SMASHES e sul Servizio)…Certo, il solito esercizio di metterli con le spalle al muro…Ancora meglio tirargli dei gran servizi dalla linea di servizio in modo di non avere il tempo per sbracciare…Io pero’ gli vedo colpire molto bene on the raise e fin troppo spesso in demivole’ (che sia troppo pigro o al contrario e’ cosi’ veloce?) con molta nonchalance e quindi credo di non essere troppo lontano…
    Sugli Smashes: nulla di che, ma stiamo semplicemente facendo 30′ ad ogni training di smashes,swing volley,smash al rimbalzo… E col Servizio idem: ogni allenamento con noi deve finire con 100 servizi in Kick seguendo la regola dell’FBI (First ball In) con me davanti, a un metro di fronte a lui di modo che lui deve dare il kick alla palla…
    Da qui a giugno vediamo quanto migliorano questi due colpi … (il resto del suo game e’ monitorato dal Coach Federale,Tim Rotimi, che ora gioca con lui due ore per tre volte a settimana facendo un lavoro completo e col focus sulla Consistency e sui Change of Directions (Le 4 Porte…cioe’ i 4 angoli (2 a fondo campo,due sulle linee di servizio…)

  958. pibla scrive:

    Però io farei una distinzione tra impugnature ed aperture, amio avviso le prime vanno effettivamente sistemate il prima possibile perché sennò dopo risulta molto complicato e faticoso, sulle aperture invece si può lavorare un pochino di più anche in seguito, se i bimbi da piccoli non riescono ad imprimere forza ai loro colpi è naturale che tendano ad avere un’apertura un pochino più ampia.
    p.s. Max scusa se non ti ho ancora dato i nominativi, provvedo subito.
    Ciao!

  959. max scrive:

    no no niente di drastico ma come tu sai inizialmente per raggiungere l’obbiettivo è necessario simulare l’opposto dell’errore poi appena si raggiunge l’obbiettivo ovviamente basta, anche per evitare che la “costrizione” possa diventare come una “droga”. e per quanto riguarda il quanto ampie per decidere di intervenire: io sono un fautore dei numeri e delle statistiche quindi per me è stato facile, mi è bastato guardare un po’ di tornei, i top ten e la scelta è diventata una scelta obbligata: subito ed ai minimi termini..guardavo anche le henin ultimamente ed ho notato una sua ricerca quasi ossessiva dell’aggressione, del punto, il tutto con aperture ridotte a zero..

  960. max scrive:

    grazie pibla.. certo, sono d’accordo sul fatto che sia normale che i bambini cerchino la forza, ma dico che se prima ci raccontano che i risultati ora non contano, che l’importante è il gioco etc etc mi pare poco coerente poi dire che sulle aperture ampie c’è tempo e che altrimenti in partita giocherebbero più corti….io penso che si debbano dare tutte le armi i ns pargoli in modo da poterli mandare in guerra nelle condizioni di combattere ad armi pari ma penso anche che poi debbano essere loro a combattere ed a trovare le soluzioni per vincerla, anche perchè se ce ne sono altri che in quel modo sono vincenti lo possono diventare anche loro e se non ci riusciranno significa che non sono abbastanza bravi o che non lo vogliono abbastanza ed allora meglio cavalcare qualche onda in sella ad un surf…

  961. anto scrive:

    News di Adelchi Virgili?

  962. trophy scrive:

    cari amici del blog,

    il 3 maggio - nell’ambito del progetto casa lazio del comitato regionale del lazio - è confermato il nike foro italico a roma.

    l’evento, fortemente voluto dal consiglo federale, dovrebbe nel tempo diventare un evento speciale, una sorta di campionato giovanile collegato agli internazionali di roma.
    l’intento è di “far respirare” ai ragazzi l’aria del tennis vero.
    tutti sapete ad esempio che questa è un’idea diffusa in molti coaches (riccardo piatti in primis); si ritiene che la vicinanza al tennis vero faccia bene alla crescita dei giovani talenti.
    l’anno passato piatti volle che quinzi si allenasse costantemente al campo 1 del foro italico.
    sull’argomento sarebbe utile conoscere le vostre idee.

    il nike di roma si giocherà in due circoli limitrofi al foro italico e quindi raggiungibili a piedi in max 10-15 minuti.

    con la quota d’iscrizione i ragazzi acquisiranno il diritto ad una entrata (credo serale) al foro italico per assistere alle partite.

    il punteggio per il circuito sarà assegnato in misura doppia.

    durante le partite dei ragazzi nei due circoli limitrofi (nust. flaminio e dopol. atac) dovrebbero allenarsi alcuni campioni in modo che i ragazzi respirino anche l’aria degli allenamenti .

    dovrebbe (il condizionale è d’obbligo ma max bucciero sta facendo di tutto) esserci nadal che verrà nei campi del nike per un intrattenimento coi ragazzi.

    le finali (si deve decidere se tutte o solo alcune in base alla logistica del momento - pioggia, recuperi partite etc.) si giocheranno al foro italico.

    i tabelloni del nike saranno visionabili nel villaggio commerciale del foro probabilmente nello stand prince ed in quello fit.

    siamo partiti in ritardo con l’idea e l’organizzazione e quindi dobbiamo correre per recuperare qualità; di qui a qualche giorno renderemo noti eventuali alberghi o soluzioni alternative.

    POTETE FARMI SAPERE GLI INTERVENTI DEL RADUNO CHE SI TERRA’ IL GIORNO 4 MAGGIO E IL PROGRAMMA DELL’INCONTRO ?

    grazie a tutti vi aspetto se potete a roma.

    trophy

  963. max scrive:

    ciao trophy il programma esatto del raduno ancora non c’è (anche la location che sembrava certamente essere il tendone fila nel villaggio vip risulterebbe troppo piccola visto il numero dei partecipanti e domani ci sarà un sopralluogo per trovare uno spazio adeguato) ma cmq l’idea è quella (dopo una presentazione del ns sub blog con l’esposizione degli intenti, degli obbiettivi e una serie di “consigli” per la Fit) di far capire a tutti grazie agli interventi dei vari coach e preparatori atletici l’importanza di un buon lavoro da intraprendere sin da molto piccoli (dai 5 agli 11 anni) e le strade più giuste da percorrere, poi i coach risponderanno alle domande dei genitori ed infine i ragazzi dovrebbero poter “angosciare” un po’ i pro. in preventivo poi ci sarebbe anche la possibilità di far palleggiare i bambini con i pro ma di questo se ne sta occupando babbo fognini…

    p.s. non che a noi interessi avere alcun merito ma probabilmente non siete partiti tardi con l’idea, semplicemente non l’avete avuta fino a che qualcuno (mi sembra tropiano) abbia letto il blog….

  964. max scrive:

    dopo aver letto dell’idea venuta tardi riguardo al nike (venuta a chi??) ho sentito puzza di bruciato e sono andato a rileggermi i precedenti post di trophy che in uno di questi in risposta mi sembra a mauro dice:

    La FIT è una federazione nazionale rivolgi la domanda in generale…

    Cosa vogliono, a cosa servono le federazioni….

    A organizzare lo sport, a dare regole e controlli, a promuovere, a formare gli insegnanti, a molto altro…
    ma mi immagino che tu sia prevenutamente critico con l’istituzione federale…

    1) a organizzare lo sport: mi sembra che peggio di così sia impossibile e questo sentendo genitori coach maestri circoli etc etc in pratica a detta di tutti..

    2) a dare regole e controlli: ma è una presa in giro? nel tennis vige l’anarchia, ognuno fa ciò che vuole e pensa solo ed esclusivamente ai propri interessi (e questo come tutti i governi politici e sportivi!!)

    3) promuovere: in quale film? nelle scuole il tennis non esiste ed anzi quando parli agli insegnanti del fatto che tuo figlio gioca a tennis ti dicono subito che è uno sport che nn fa bene ai ragazzi. il tennis soprattutto a livello agonistico è uno sport PER RICCHI e non tanto per il costo degli allenamenti ma principalmente per i costi dei viaggi gli alberghi etc etc. quindi si perdono circa l’80% dei possibili atleti solo per non organizzare tornei nel week end suddivisi magari in 3/4 circoli così da facilitare anche i circoli (pure loro spesso con l’acqua alla gola).. bella promozione….

    4) formare gli insegnanti: ah ah ah ora anche mazziati….i tecnici nazionali, il miglior modo per fare cassa dando in cambio il nulla, prima di tutto perchè ci sono più tecnici nazionali che giocatori, senza aver mai fatto un’ora di lezione in campo avendo fatto la tesi a casa (che poteva essere scritta dal vicino di casa) e poi incredibilmente ricevendo la nomina senza alcuna esperienza specifica: e qui porto ad esempio il mio caso già scritto un po’ di tempo fa: in altro sport feci 15 anni fa il patentino di allenatore internazionale. alla fine del corso durato un anno (4 ore al giorno da lunedì a venerdì) dovetti passare l’esame e quando andai per ritirare il patentino mi dissero: “ora per due anni vada da in inghilterra o in francia dai nr 1 d’europa ed in america dal nr 1 d’america. se quando torna entrambi rilasceranno un giudizio positivo allora lei sarà abilitato altrimenti con l’esame ci vada in bagno….” scusa trophy questo significa formare…p.s ah e l’iscrizione ovviamente era gratuita!!!!

    per quanto riguarda il molto altro te lo spiego io quando una federazione può ritenersi soddisfatta del lavoro svolto:

    1) quando è trasparente e quindi quando all’entrata di un circolo un genitore che non sa nulla di tennis trova scritto dove portare il proprio figlio nel caso non voglia fare solo un po’ di sport (ed io avevo fatto come esempio il creare una sorta di guida michelin con i coach/accademie/prep fisici a 5/4/3/2/1 stella così da far sapere a cosa si va incontro) oltre che trovare alla fine di questa guida michelin una serie di punti da cui non si può prescindere nel caso si volesse intraprendere questa attività: lavoro sacrificio prep fisica sin da 6/7 anni etc etc

    2) quando riuscirà a costruire un contenitore che permetta di creare un giocatore professionista partendo da un bambino di straordinario talento ma figlio di operai che non sanno neanche con che tipo di palline si giochi a tennis, dove quindi ci vuole

    PROMOZIONE (PARTENDO DALLE SCUOLE)

    INFORMAZIONE SU QUELLO CHE REALMENTE L’ATLETA E LA FAMIGLIA DOVRA’ AFFRONTARE

    MAESTRI PREPARATI E STRUTTURE VALIDE

    AIUTI FINANZIARI O ALMENO ORGANIZZAZIONE DEI TORNEI IN MODO DA FAR BUTTAR VIA MENO SOLDI POSSIBILI AI POVERI GENITORI

    insomma più o meno quello che hai scritto tu, peccato che questo sia quello che non si fa…

    Nota di UBS: chi legge questo blog sa che Max, abutuale frequentatore, scrive sempre pensieri senza peli sulla lingua e a volte, come in questo caso, anche piuttosto irrrispettosi nei confronti di dirigenti periferici non retribuiti ma volontari che fanno quel che possono, quel che sanno fare e non con lo spirito di nuocere. Poi, certo, ci saranno dirigenti più illuminati e altri meno, però ricordiamoci sempre di rispettare il lavor, l’impegno, la passione di tutti anche se non concordiamo con le strategie organizzative adottate, o non apprezziamo i risultati. le affermazioni che fa Max in questo suo post iperaggressivo (ma non direttamente offensivo) sono poco misurate, e alcuni amici che moderano con me si domandavano se non fosse il caso di chiedere a tutti, quindi anche a Max, di temperare un po’ di più il proprio istinto…Glielo chiedo serenamente sperando di essere capito da lui e da quelli che lui critica. io non posso arrogarmi il diritto di dire sempre chi ha ragione e chi ha torto. Posso solo intervenire se i toni sono eccessivi (o peggio offensivi)

  965. anto scrive:

    Piuttosto approfitto di questo spazio per dire che le speranze di vedere un Bobo Virgili all’altezza di quelle che erano le aspettative di qualche tempo fa, stanno evaporando. Ne ho avuto la sensazione parlandone con Marco Billi, il maestro del TC Carraia che ha un rapporto di colaborazione assidua con Alessandro Virgili, il papà di Adelchi “Bobo”. Tutti i guai fisici devono aver minato oltre al fisico anche il “Mentale” di Bobo. Peccato, quando l’avevo visto anni fa avrei scommesso sul suo futuro. ma anche quest’esempio dimostra che in realtà per diventare forti nel tennis non basta avere un grande talento, una dedizione assoluta propria e di un genitore maestro, nonchè un grande spirito di sacrificio (Bobo ha lasciato la scuola pubblica nel tentativo di diventare un campione…), ma bisogna anche avere grande fortuna. Insomma le componenti sono tante, forse troppe…che i genitori che sacrificano tutto per fare dei figli un campione ci riflettano… GRAZIE UBALDO per aver scritto di Adelchi. Queste sono parole che fanno pensare

  966. francesco scrive:

    PIERO
    è vero sono di parte in quanto ho sposato una lisboeta ed ho casa a Lisboa ,che è una città che adoro ,ma sinceramente non capisco il significato quasi dispregiativo di “popolare” che usi parlando del “tenis club jamor” .é un posto che ben conosco dove vado con molto piacere,ma come…ci lamentiamo dei costi in italia …lì al tennis jamor a poca distanza dal centro città trovi una struttura pulita con una infinità di campi dove ti fanno giocare con 4 euro l’ora senza bisogno di essere soci.A gennaio pensa poi che con la tipica opstitalità e cortesia portoghesi mi hanno dato il centrale (quello dove si gicoa la finale dellATP estroril) per fare allenare mia figlia,poichè gli altri campi dopo la pioggia erano più bagnati..Ora stanno costruendo dei courts in coperto che sono sicuro saranno pronti al mio ritorno in estate.Per chi poi voglia club esclusivi e non polpolari può andare al club nel parque Edoardo 7° di fronte al Ritz dove con 38 euro di ingresso si può giocare a tennis o fare palestra.Se poi cerchi qualcosa di più esclusivo allora vai alla Quinta da Marinha nella amena località di Cascais dove puoi oltre il tennis farti qualche buca nello splendido campo da golf.Stefano poi da conoscitore di mezzo mondo, ha citato uno dei paradisi del Windsurf estremo e del surf quale è la praia del Guincho che consiglio vivamente a chi ama questi sport.

  967. max scrive:

    intanto comincio con il ringraziare pubblicamente ubaldo che ha pubblicato il mio post nonostante (immagino) i dubbi, ma credo che se esiste ancora uno stato di diritto sia sacrosanto che l’utente finale, il cliente che in questo caso è il genitore possa, debba e sia legittimato ad essere ascoltato soprattutto quando vengono dette cose che non rispecchiano la realtà. quelli sopra citati infatti come già detto sono pensieri comuni a tutti ed il mio post è stato scritto non certo contro tropiano da cui non dipende nulla o quasi ma soprattutto le mie/ns esternazioni non hanno nessun interesse politico tanto è vero che come precedentemente scritto non nutrivo alcun interesse alla presenza della fit al ns raduno ben conscio di come funzionano gli enti pubblici e ben sapendo che da loro non bisogna aspettarsi nulla. ma forse la loro voglia di controllo è troppo forte… devo dire anche che qualcuno ha consigliato cmq di spendere qualche minuto per la fit elencando una serie di “consigli” nella speranza che alcuni di questi non danneggiando gli interessi di nessuno possano essere considerate buone idee e prese in considerazione, ma ripeto andate tranquilli il nostro unico interesse sono i bambini quindi con voi non abbiamo nulla in comune e non abbiamo nessuna delle vostre ambizioni!!

    chiuso qui (spero) il discorso rispondo ad anto che le uniche riflessioni che mi vengono d fare riguardo allo scritto su virgili è che come milioni di volte abbiamo detto qui NON SI PUO’ PRESCINDERE da un lavoro fatto bene e fatto fare a grandi professionisti sin da subito e che i maestri vecchio stampo ormai sono superati altrimenti hai ragione tu quando dici che è necessaria la fortuna…

  968. anto scrive:

    A me Max piace, certe volte può sembrare cinico, irriverente, anarchico, irrispettoso, però non lo so ma in lui c’è qualcosa che ti colpisce. Quando penso a lui, mi immagino una persona dinamica, una persona che odia il qualunquismo, che odia l’immobilismo, una persona che ha voglia di fare ma che si ritrova sovente immobilizzato da un sistema che ti tarpa le ali. Lo vedrei dirigente fit, me lo immagino il primo giorno a Tirrenia che manda a quel paese il maestro di turno, reo di non applicarsi abbastanza secondo i suoi canoni. Me lo immagino che strappa la racchetta di mano al maestro e spiega al quindicenne pseudo-campioncino che si sarà bravino a volleare ma senza cuore e passione non si va da nessuna parte. Ci vogliono queste persone che diano una scossa a questo ambiente fatto di tecnocrati che si sfregano le mani perchè rispetto all’anno prima le tessere sono aumentate dello 0,0154%. I risultati del ns tennis sono sotto la luce di tutti, è inutile soffermarci, è la base che non produce, argentini con l’economia più disastrata del mondo, russi figli di una perestrojka che ha prodotto più danni che altro, perfino gli svizzeri che oltre all’Emmental e al segreto bancario è da tutti riconosciuto come la nazione più anonima dell’Europa, tutti loro sono riusciti a superarci. Siamo i guru della moda del mondo, il tri-veneto produce più ricchezza di una Silicon Valley, la Ferrari è un Must, però non riusciamo a produrre un top 10. Ho visto recentemente un film che mi ha fatto molto riflettere, la storia parla di un personaggio interpretato da Robin Williams che si candida per essere eletto a presidente degli Stati Uniti, che di professione fà il comico. Ecco probabilmente se si avesse la bacchetta magica, bisognerebbe dare potere a questo indomabile Mister Max, chissà che cosa potrebbe combinare, e la domanda che mi pongo è questa: e se riuscisse nell’impresa? Ps Ubaldo lo posso capire, si comporta con noi come il buon padre di famiglia, il quale cerca di smussare toni e sgonfiare le polemiche, ma credo che alcune volte bisognerebbe non mettere paletti.

  969. trophy scrive:

    per max

    per UBS

    caro max dici che da me non dipende nulla o quasi.
    non me la prendo mai.
    in genere faccio finta di arrabbiarmi ma questa volta neanche fingo.
    proprio non me la prendo per i tuoi toni.
    segnalo solo l’imprecisione.
    da me e dal mio consiglio regionale può dipendere molto in termini di iniziative qualificanti l’attività federale periferica.
    infatti l’agilità di manovra c’è basta saperla usare vuoi nella direzione organizzativa, vuoi in quella promozionale, vuoi per i rapporti scuola pubblica-fit…inoltre una certa capacità economica esiste e può essere ben spesa.
    ma di questo ne parleremo se vorrai a voce anche nel raduno.
    inoltre non c’è alcuna voglia di controllo.
    sarò al raduno perchè invitato da questo blog.
    e ci sarò con sincero interesse.
    sono fatto così…diciamo intellettualmente curioso.
    tra l’altro, al di là della insignificante carica di presidente del lazio della fit, sono stato un discreto seconda categoria che ha anche girato parte del mondo tennistico da giovane e sono genitore di due figli tennisti.
    non credo che tu, caro max il feroce, sia l’unico depositario dell’interesse per i bambini….

    ancora…
    l’idea del nike a roma (cioè di un torneo giovanile contemporaneo e gemellato agli internazionali) è venuta ad un massimo dirigente che non legge nè conosce il blog e che mi ha rappresentato questa idea.
    io da parte mia avevo già in passato chiesto di verificare tale iniziativa.
    oggi con dirigenti giovani, nuovi e competenti si sta realizzando.
    tutto qua.
    senza retropensieri maligni.

    potrei rispondere punto su punto a max se solo fossi certo che non sia prevenuto nei confronti della fit come invece mi sembra (potrei sbagliare) che sia.
    nella mia regione le tue lamentele sono punti programmatici (quasi tutti) che stiamo cercando di realizzare.
    non so dove vivi (in quale città) ma da noi, seppur in mezzo a molti ostacoli, stiamo innovando come federazione proprio là dove tu critichi.
    credo che ti faccia bene un poco più di conoscenza della realtà diffusa e dei reali problemi con cui ci si scontra.

    troppo sfascismo preconcetto.

    infine ringrazio UBS che spero di incontrare al foro e che ha centrato uno dei problemi delle federazioni: il dilettantismo di molti dirigenti periferici.
    però credo che ubaldo concordi con me sul fatto che al di là della retribuzione si può esser professionali e competenti anche da dirigenti dilettanti.

    comunque forti del boom del tennis che questa fit ha concorso a creare andiamo avanti con orgoglio……

    trophy

  970. max scrive:

    anto cosa dici…così per poter entrare al foro italico dovremo usare baionetta ed elmetto!!! ovviamente ti ringrazio per l’apprezzamento anche se io odio le burocrazie ed in italia i governi del fare non possono esserci. no lo ripeto io a quel tipo di incarichi non ci tengo proprio mentre mi piacerebbe che venissero valorizzate e aiutate le persone capaci che hanno voglia di fare, invece di considerarle un problema, a me piacerebbe che prendessero seriamente in considerazione i nostri consigli non fosse altro per il fatto che essendo noi sui campi dalla mattina alla sera (sia di allenamento che durante i match) oltre che a volere il meglio per i bambini siamo gli unici ad avere veramente il reale polso della situazione. infine ma non per ultimo mi piacerebbe che come nel mondo reale si “ascoltasse” un po’ il mercato crecando di offrire i prodotti richiesti da noi che siamo i clienti…ma ora basta con i sogni soprattutto io che ne ho già uno grande grande…ciao

  971. Roberto Commentucci scrive:

    Nel tentativo di contribuire alla discussione aumentando il grado di conoscenza reciproca di coloro che sono coinvolti, inserisco qui sotto il link al sito del comitato regionale FIT del Lazio, dove viene spiegato il progetto Casa-Lazio avviato dal presidente Fabrizio Tropiano (Trophy) nella regione.

    http://www.federtennis.it/Lazio/documento.asp?IDCartella=67

    A mio avviso qualcosa si comincia a muovere proprio nella direzione auspicata da max.
    Credo che esista, rispetto al passato, una maggiore consapevolezza di quali siano i problemi e che ci sia la volontà di provare a risolverli, pur in mezzo alle mille difficoltà di un sistema paese come il nostro. Mi spiego. Tante innovazioni si scontrano con le criticità “esogene” che si trovano in Italia al di fuori del mondo del tennis, e che derivano dalla debolezza del nostro SISTEMA PAESE:
    Sistema paese che partorisce disposizioni del ministero della salute che proibiscono ai giovani agonisti di fare più di due partite al giorno (e così addio tornei nel weekend…);
    che impedisce la costruzione o la trasformazione di impianti sportivi, anche laddove esistano fondi e spirito di impresa, a causa dei mille lacci e lacciuoli che regolano le costruzioni sul nostro devastato e sovrappopolato territorio (e abbiamo visto che gli impianti sono uno dei problemi più gravi);
    che sconta la cronica mancanza di fondi per le infrastrutture: qui non abbiamo i soldi per fare e manutenere le autostrade e le ferrovie, come si fa a chiedere allo stato e agli enti territoriali di spendere soldi per costruire campi da tennis pubblici?
    Sistema-Paese che paga il progressivo invecchiamento della popolazione, con la sclerotizzazione dei vertici (ad esempio) dei circoli…
    In tutto il Lazio non si troverà mai un circolo disposto a convertire in duro i campi in terra… o i vecchietti chi li sente?
    E la FIT su queste cose può fare davvero poco.
    Insomma, più studio e conosco da vicino l’entità e la natura dei problemi, e più mi rendo conto che lo sforzo da fare è grande e richiede competenza, passione e perseveranza.
    Perché non basta pensare che debba cambiare la FIT per migliorare il nostro tennis: deve migliorare tutto il paese.
    Rimbocchiamoci le maniche.

  972. anto scrive:

    Roberto lo sprt in Italia spesso quello fatto a livello agonistico viene visto come un satana. La scuola non aiuta anzi cerca di schiacciare quelli che vogliono fare qualcosa. Io vedo un sacco di ragazzi che cazzeggiano tutto il giorno, e quando hai poco da fare poi combini guai. la noia e l’apatia per un giovane è un mix mortale. Se invece un ragazzo/a lo tieni impegnato scuola/sport/casa e lo disciplini, avrai sicuramente un ottimo giovane. Comunque in Italia è difficile non dar ragione a Max, ci sono molti incompetenti per quanto riguarda il tennis, molti maestri non all’altezza del loro compito. Ad alcuni se dici open stance ti rispondono open chi? Io mi auguro che la fit capisca che le beghe di cortile non producono i campioni, e per una volta si metta da parte l’interesse di parte e si cerchi di remare in un’unica direzione.

  973. max scrive:

    trophy prima di tutto io non sono mai prevenuto verso niente e nessuno per principio. e quando ho detto che nulla dipende da te era in risposta ad ubaldo riferendomi ai grandi temi che ovviamente partono dalla fit centrale, quindi forse prevenuto sei tu. ed anche per quanto riguarda il non interesse sulla partecipazione al raduno da parte della fit non era riferito a te ma agli organi centrali che avevano manifestato il loro interesse a fulvio (fognini). sul resto, appunto il fatto che ad esempio nel lazio possa funzionare tutto ed in altre regione no è la prima follia, che sarebbe facilmente risolvibile, volendo (…..) e visto che ti garantisco sul fatto di conoscere molto bene i problemi con cui ci si scontra e avendoti rassicurato sul fatto di non avere preconcetti prova a ribattermi punto su punto soprattutto riguardo alla eventualità di una “guida michelin” ed ai tecnici nazionali!!! infine sentirmi dare dello sfascista che è da quando sono nato che costruisco ovunque mi sia cimentato (e non dei 2° cat) oltre ad essere ridicolo è la prova che come al solito siamo su livelli diversi: io parlo di essere dei top nel mondo Voi di essere (come dice anto) lo 0,0154 in più a giocare rispetto l’anno precedente. quindi come già ribadito abbiamo interessi diversi e di voi (grazie a dio) non abbiamo bisogno..

    p.s credo però che si possa tutto riassumere in una tua frase:

    però credo che ubaldo concordi con me sul fatto che al di là della retribuzione si può esser professionali e competenti anche da dirigenti dilettanti.

    ti rispondo io: si secondo i vs. standard, no secondo i miei…..vedi di professionisti in giro (in italia poi sono tutti dottori e professori..) ce ne sono migliaia, ma in grado di portare qualcuno in cima al mondo forse solo un paio….ma hanno un grande difetto: costano molto e non scendono a compromessi (dovendo anche metterci la faccia), ma questo per l’italia non è una novità, è la regola come anche tralasciando per un attimo il tennis i migliori ricercatori insegnano..e lavorano ma all’estero però…. come vedi non ho preclusioni nei confronti della dirigenza fit ho solo molto chiaro come funziona l’italia (purtroppo con la politica ed i politici ho avuto a che fare..)

  974. max scrive:

    roberto se aspettiamo che il paese cambi addio…..e come sempre non parlo mai a vanvera:

    tiu dici: Sistema paese che partorisce disposizioni del ministero della salute che proibiscono ai giovani agonisti di fare più di due partite al giorno (e così addio tornei nel weekend…);

    a parte il fatto che in lombardia di rodeo ce ne sono molti, a parte il fatto che di partite non se ne gioca nemmeno una (e cmq basterebbe organizzare in 3/4 circoli che due partite al gg basterebbero), ma vuoi che ti faccia la lista dei tornei dove si giocano anche 3/4 partite in un giorno??

    e poi il problema vero è la distribuzione corretta del denaro anche e soprattutto quello dei genitori che di conseguenza porterebbe alla lunga quello degli sponsor. ma per far si che ciò accada i “federalisti” dovrebbero sapere cosa significhi la parola “CHORN” (effetto volano) ma vi garantisco che non ne hanno la neanche la minima idea (probabimente neanche effetto volano). in italia ci sono accademie che hanno tirato fuori i migliori giocatori italiani degli ultimi 20 anni che hanno meno ragazzi di circoli che negli stessi 20 anni non hanno tirato fuori un 2° cat. risulta evidente che così facendo i campioni non vengono ed i soldi non arrivano da nessuna parte perchè dalle rape…. elementare watson…

  975. andrew scrive:

    qui stiamo parlando di un ente privato che per statuto è l’unico depositario del gioco del tennis in italia…un paragone con il fascismo viene subito alla mente (non accuso, diciamo che mi autosuggestiono); un granconsiglio, podestà periferici, le sezioni e tanti piccoli balilla…

    se lo sfascismo quindi non è bene, il fascismo nemmeno…

    dai, ne parliamo a Roma davanti a un bel bicchiere di olio di ricino..

  976. andrew scrive:

    Comunque, la mia proposta principale è:

    Scindere Circolo da Associazione sportiva.

    In un circolo devono poter operare più associazioni sportive. Solo queste ultime si associano alla FIT.

    Il rapporto Circolo-FIT deve avvenire esclusivamente per l’omologazione dei campi.

    Sei d’accordo Trophy?

  977. trophy scrive:

    max ..andrew…
    santo cielo che confusione che fate !

    siete spesso male informati e col vostro atteggiamento rendete poco attraenti anche le buone idee esposte.

    in un circolo possono esserci più associazioni.
    già succede!
    il problema non è legato alla tipologia giuridica ma alla convenienza economica di chi gestisce le associazioni.

    non si parla poi dello 0,0154 in più di tessere ma del 20% in più di praticanti agonistici, di giovani che arrivano al tennis, dell’incremento dei tornei nazionali e internazionali…di questo si parla !

    e se la base si allarga, per i professionisti, per i tecnici è più facile tirare fuori un buon giocatore.
    e questo è il compito della fit periferica.
    io da presidente regionale non devo creare il campione ma creare le condizioni perchè vi siano tanti ragazzi di qualità tennistica che possano essere presi da coaches bravi e portati nei top ten.
    non siete d’accordo?

    nel lazio non va tutto bene ma si sta cambiando rapidamente logica e organizzazione (e anche molte altre regioni stanno ben operando)
    prendetene atto che piaccia o no.

    e la fit centrale attuale ha strappato il tennis dalle mani dei professionisti senza scrupolo che in passato succhiavano soldi su soldi senza mai ottenere un mezzo giocatore; ed in più avevano ridotto la fit sul lastrico.

    oggi il consiglio federale ha risanato il bilancio e moralizzato l’ambiente e può progettare grandi cambiamenti.

    qualche esempio: la costruzione di strutture coperte in tutte le regioni (è in programma), la creazione di scuole di qualità col fit ranking program che tende ad individuare appunto scuole migliori come una guida michelin (arrivi tardi max)… e potrei andare avanti per molto…

    mi spiace ma spesso non sapete di cosa parlate parlando della fit.

    per quanto riguarda i tecnici nazionali mi riservo una lunga risposta successiva perchè il discorso è complesso.

    comunque il paragone col fascismo a volte ritorna in questo blog (anche lo iacono se non sbaglio) e davvero è inopportuno.
    oggi chi voglia fare tennis da privato e tirare fuori campioni è libero di farlo e la fit non intralcia semmai aiuta.
    la verità è che si scaricano sul mondo federale insuccessi di altra origine.

    i genitori sono importanti ma non possono dettare i tempi e i modi evolutivi del tennis perchè la visione spesso è parziale.

    prendo atto che non sei prevenuto max.
    ma per una volta, solo una volta, ti scapperà un complimento verso la fit……..?!

    vi aspetto a roma d’avanti ad un bel frascati doc ghiacciato…o preferite anche qui la sangria spagnola?

    un abbraccio pieno di simpatia e comunque stima sincera (non sono ironico) perchè il dibattito è sempre stimolante…come sono ecumenico non mi riconosco più…

    trophy

  978. Piero scrive:

    Caro Francesco,

    ho inviato il post sul “Clube de Tenis do Jamor” per segnalare a tutti un posto molto bello. Ci potessi portare mio figlio ogni giorno… Popolare nel senso di “very open”: la qualità estrema d’un ambiente sportivo… Lisbona é semplicemente magica… Non vado oltre, perché ormai ho capito che i miei commenti alimentano discussioni imprevedibili… Devo sforzarmi di scrivere più semplice…

    Cordiali saluti

  979. stefano grazia scrive:

    Intervengo tardi nella discussione perche’ qui fra feste islamiche e cristiane (i Nigeriani, loro si che sanno vivere, per non sbagliare e offendere nessuno le fanno tutte e due!) abbiamo cominciato la lunga volata pasquale e visto che qui se non piove e’ sempre estate, piuttosto che davanti al computer ce ne stiamo sul campo da tennis o da golf…sarebbe stato ottimo andarsene negli US ma non abbiamo ancora i Passaporti (sempre per via del Resident Permit)…Leggo quindi che e’ iniziata di nuovo la Stagione della Caccia al Piccione e che gli unici dubbi sono sul chi sia il Cacciatore e chi il Piccione…
    Trophy dice: “i genitori sono importanti ma non possono dettare i tempi e i modi evolutivi del tennis perchè la visione spesso è parziale”
    Ecco,questo e’ verissimo e quasi ovvio: ma che il Genitore e’ importante bisognerebbe spiegarlo all’80% dei Coach/Maestri e forse anche Dirigenti Fit che invece lo vedono come Il Nemico. Per non parlare dei Segretari dei Comitati Regionali o dei Soci di un Circolo affiliato (alla Fit) … C’e’ ancora gente, la maggior parte?, che asserisce che se l’atleta e’ orfano parte subito avvantaggiato…
    E’ vero pero’ che la visione del Genitore e’ parziale,come dice Trophy: tutto quello che, GRATIS, io faccio per mio figlio lo farei solo, se lo avessi, per suo fratello/sorella … Anche perche’ io,a differenza di Max, non investo,spendo solo … Pero’ io, con tutto quello di buono che mi offre la FIT di Trophy, alla fine sceglierei comunque l’estero…Perche’ forse e’ cosi’ che deve andare: gli slavi vengono in Italia, gli italiani vanno in Spagna o in florida…forse devi crescere lontano dalle pressioni, dal radar,dalle miserie di campanile e avere una visione un po’ piu’ ampia… Ecco, dalla Federazione io egoisticamente mi aspetterei SE e QUANDO i risultati e/o il potenziale dimostreranno che ne vale la pena, degli AIUTI…Economici e Logistici … Cioe’ prima dimostro quanto valgo, poi ottengo qualcosa…
    Ma il discorso di Max e Altri e’ molto piu’ nobile del mio: anche Max dice che a sua figlia ci pensa lui, non preoccupatevi di lei, ma,dice, se volete sviluppare dei campioni dovreste fare cosi’ e cosa’, in pratica collaborare/aiutare i privati … Poi io sono d’accordo con quasi tutto quello che dice e lo coniugo, io che mediatore nella vita non son mai stato, con quanro ha sempre scritto Nikolic e che il compito della FIT sia quello di propagandare lo sport e favorirne l’accesso (sul Maestro Pierino concordiamo solo a meta’)…ALLORA, E QUI MI TOCCA GRIDARE PERCHE’ TROPHY NON MI CAGA PARI E PARLA CON TUTTI AL DI FUORI DI ME (sono un po’ geloso), MA COME LA METTIAMO CON I CAMPI PUBBLICI O PERLOMENO L’OBBLIGO PER OGNI CIRCOLO AFFILIATO DI GARANTIRE ACCESSO LIBERO DICIAMO DALLE 11 ALLE 17 A TUTTI GLI U14 ALMENO SU 2/3 DELLE STRUTTURE E ANCHE DOPO LE 17 SU TUTTI I CAMPI CHE NON SONO COMUNQUE OCCUPATI? Perche’ io ora se vado all’Ikoyi Club di Lagos e gioco dalle 11 alle 17 non pago una lira e se invece vado al TCA,Siro,Giardini,CRB etc ertc pago dai 50 ai 150 Euro a seconda della stagione… Ecco perche’ io sostengo che anche se volgari Tristonazzi NC noi nostro figlio lo abbiamo allenato meglio qui in Africa e che al livello in cui e’ ora (niente di che) in Italia non ci sarebbe mai potuto arrivare … La Qualita’ gliela davano quelle settimane da Bollettieri (ma dai 3 ai 7 anni non c’e’ mai andato e a 7 e 8 anni ci e’ andato solo due sett) ma il volume, la quantita’, le ripetizioni le ha potute fare solo qui … Ora io capisco che vi sia un conflitto d’interessi: alcuni dei top 100 sia maschili che femminili sono stati tirati su da Genitori che non avevano quasi mai preso la racchetta in mano: invece di cercare di capire il fenomeno o comunque di accettare il dato di fatto che forse forse il Maestro di Tennis non e’ poi cosi’ fondamentale come si voleva far credere,si e’ cercato da sempre di denigrare il Genitore dicendo: eh,ma si,…finche’ non lascia il padre (o lo zio) dper un Coach vero dove vuoi che possano arrivare…Avessero avuto un Coach Vero fin dall’inizio, allora si…(che avrebbero smesso a 9 anni!)
    E’ vero: ci sono Genitori e Genitori, ci sono Maestri e Maestri, e ci sono Dirigenti e Dirigenti…ma la Federazione e’ una sola e il suo compito dovrebbe essere solo quello di facilitare il mio cammino, di genitore o di atleta…Io non sono affatto invaso da preconcetti ma ho la possibilita’ di fare confronti…ogni nazione ha i suoi problemi, ogni atleta e ogni genitore (tranne quelli che hanno ricevuto aiuti e sono in pratica sotto contratto almeno morale) si lamentano della propria Federazione…Forse perfino in Francia e Spagna, sicuramente in US e Australia…E’ normale,ognuno vede la pagliuzza negli occhi della propria federazione e magari non si accorge della trave…che la serbia abbia potuto produrre 4-5 top players e l’Italia no resta un mistero ma non credo sia merito della Fed Serba, piuttosto,ahime’, della guerra che li ha fatti sloggiare da la’ e accrescere la fame (se non vuoi tornare ad allenarti sotto le bombe o in una piscina, e’ meglio che tu ti dia da fare… Cosi’ la Sharapova o la Vaidisova o la Jankovic…non sono certo prodotti delle loro Federazioni ma semmai della Bollettieri Academy, alla faccia di chi dice che ormai non produce piu’ nessuno… Se Miccini sfondera’, La Federazione potra’ vantare meriti solo se ha contribuito economicamente perche’ non mi risulta che tecnicamente ci abbia messo becco… Il fatto che Miccini partecipi a tutte le Competizioni a Squadre mi fa pensare ci sia una partecipazione in tal senso, un Do Ut Des che mi pare anche giusto e logico entro certi limiti…Ma in senso piu’ lato una Federazione Italiana, secondo me, dovrebbe davvero concentrarsi (oltre che sui Tornei nel Fine Settimana e non parlo dei Rodei) sull’accessibilita’ ai campi ed eventualmente anche sui rapporti con la Scuola, facilitando cosi’ la vita ai Genitori e ringraziandoli ogni qual volta scendono in campo col proprio figlio/a invece di proibirglielo come ha fatto il Maestro della figlia di uno degli utenti di questo blog…
    Io comunque vedo le cose da lontano, posso permettermi di essere piu’ distaccato, non so nemmeno se mio figlio sara’ mai tanto bravo da attirare su di se’ l’attenzione di una Federazione italiana o straniera, ma ho cominciato ad intervenire su questo blog perche’ la diatriba verteva sull’assioma: Genitori? A CASA!!!

  980. Piero scrive:

    Caro Max,
    con i giusti toni (perchè la comunicazione é importante), e con l’aiuto di molti genitori qui presenti, riuscirai ben presto a mettere in luce i coni d’ombra presenti nel tennis. E forse a questo punto dovrà essere immaginato un nuovo blog. E magari una nuova “rete del tennis”. Meritocrazia e sostegno economico del talento: bravo, approvo!
    La precisazione di UBS sotto il tuo post é un segnale da non sottovalutarsi. Perché io per primo, che ho sperimentato i tuoi strali e sono rimasto perplesso di mr. Mad (…), sono ora ben più allarmato che “un sistema” (i tuoi LORO?) si mobiliti contro dr. Max.
    Andate avanti per la vostra strada… voi del previsto raduno romano… evidentemente state toccando dei nervi scoperti. Oltre l’orticello esistono immense praterie… basta aver volgia di correre…

    Un tanto con i toni consoni per lo spazio che mi viene qui generosamente concesso…

  981. max scrive:

    intanto prendo atto che trophy è un “federale” convinto e gli va comunque riconosciuto l’attaccamento alla maglia. purtroppo trophy hai incrociato la persona sbagliata, nel senso che il mio lavoro da sempre è stato quello di valutare persone, enti, strutture, aziende, azioni e percorsi intrapresi per poi migliorarne il rendimento, la qualità ed i guadagni, risanando, ristrutturando e riorganizzando fungendo da consulente tecnico operativo. e queste proposte lavorative le ho sempre (o quasi) accettate solo quando la prospettiva era quella di entrare in competizione con il mondo (e quando ci sono milioni di euro in ballo le chiacchere le porta via il vento, 1+1 deve fare sempre due da qualunque prospettiva guardi la cosa e non 4 o 5 come nel vostro caso!!) e non per la supremazia del quartiere…ovviamente per fare tutto ciò è necessario conoscere a fondo il proprio mestiere e ben dall’interno la situazione (conoscenza che non ho in questo caso), ma devo dire che le info che mi arrivano per quanto concerne la fit vengono abbastanza dal cuore quindi una vaga idea me la sono fatta… il mio lavoro mi ha insegnato una cosa basilare: che il risultato è quello che si vede e percepisce dall’esterno (addirittura anche quando è fumo negli occhi che però in una situazione come quella in questione avrebbe vita breve) mentre le giustificazioni interne riguardo le problematiche (che cmq ci sono) sono sempre di parte, quindi è sui risultati che bisogna riflettere.. ed io ma (stranamente…) tutti qui (e spesso i genitori dei tennisti si sono guadagnati sul campo posizioni nella società parecchio più importanti dei “federali”, con ciò proprio dei pirla non sono!!) vediamo dei risultati diversi da quello che vedete voi e se a me ad esempio chidessero un parere sulla fit dal di fuori, considerando solo i risultati e parlando con gli addetti ai lavori direi che è tutto sbagliato. perchè? semplicissimo e faccio solo un esempio:

    L’OBBIETTIVO QUAL E’? (detto da voi) aumentare il numero delle risorse umane per poter dare ai professionisti la possibilità di poter lavorare su un numero di ragazzi maggiore. benissimo già qui non ci siamo!!

    in italia il 50/60 % dei ragazzi non comincia neppure a giocare a tennis perchè nelle scuole il nostro sport è sconosciuto e quando se ne parla se ne parla male ed a sproposito infatti in queste percentuali sono comprese anche quelle dei genitori che pensano di andare incontro a costi troppo alti mentre per una SAT il costo è alla portata di tutti. da qui ci si rende conto che informazione e propaganda, base per il raggiungimento dei vostri obbiettivi sono praticamente nulli (e per il raggiungimento di questo obbiettivo la tv privata è una sciocchezza colossale, perchè la vedrebbero solo gli appassionati mentre per acquisire fondi da reinvestire forse l’idea se possibile è ancora peggiore anche se ha il vantaggio di produrre uscite…!!). ASSOLUTAMENTE DA CONSIDERARE CHE IN QUESTA PERCENTUALE CI POTREBBE ESSERE IL VERO TALENTO NATURALE, OLTRE CHE CERTAMENTE CI SAREBBERO I RAGAZZI CON LE MAGGIORI MOTIVAZIONI DERIVANTI DALLA VOGLIA DI USCIRE DA SITUAZIONI DISAGIATE.

    del 40/50 % rimanente, il 90 % non andrà avanti a livello agonistico, o perchè non abbastanza bravi, o perchè cambiano sport, o ancora perchè a livello agonistico i costi salgono vertiginosamente e molti non possono permetterselo (non parliamo poi della fit che di aiuti nel vero senso della parola non ne può dare mentre una federazione dovrebbe poter aiutare i almeno i più talentuosi se non ne hanno le possibilità). del 10 % che va avanti quindi non è affatto accertato il loro talento, sono sicuramente i marmocchi delle famiglie più alto locate (e al giorno d’oggi sono viziati i figli delle bidelle figuriamoci i figli delle famiglie facoltose..), molto difficilmente sono cresciuti (perchè ce ne sono pochi e perchè nessuno ha detto alle famiglie chi era abilitato o meno a farlo) con maestri e soprattutto preparatori fisici in grado di portare atleti nelle condizioni di poter iniziare a lavorare seriamente con coach e preparatori che hanno le capacità di issare un atleta (ed anche di questi ce ne sono pochissimi e nessuno lavora attualmente con la fit) in cima alle classifiche mondiali e per finire da un giorno all’altro a questi poveri sopravvissuti gli viene detto che al posto di GIOCARE a tennis 3/4 volte la settimana devono cominicare a giocare 6 volte 3/4 ore al giorno + preparazione fisica 3/4 volte la settimana. RISULTATO: I NS MIGLIORI (ovviamente le eccezioni esistono) che o giocano solo sulla terra e le serie A per fare cassa o che hanno un rendimento secondo le loro qualità per soli 3/4 mesi l’anno e questo per una mentalità vincente mai acquisita.

    detto questo (che è l’abc), è inutile parlare di tutte le altre problematiche perche le case si costruicono partendo dalle fondamenta…

    p.s. paragonare il fit program con la guida michelin che intendo io è come paragonare il 20% in più dei praticanti alla vittoria di uno slam!! ma a questo la fit è abituata….

    e per chiudere mi piacerebbe sapere e parlare con le persone che hanno progettato questi cambiamenti sapere quanto hanno guadagnato nella loro vita e soprattutto come, ma ti assicuro fin d’ora che certamente non l’hanno fatto grazie a meriti ottenuti essendo più bravi a produrre profitti benessere e risultati rispetto ad altri….e certamente non sono state scelte per queste doti…

    certmente accetto l’invito con il frascati al quale io ci aggiungerei ( a mie spese si intende) anche qualcosa da mettere sotto i denti…e vieni con l’elmetto perchè kill bill si presenterà con la katana!!

  982. max scrive:

    può essere piero ma i tempi sono maturi, perchè la gente è stanca…ed a stefano: il problema non è tanto essere nobili o meno è che di necessità bisogna farne virtù come del resto fai tu ora mandando tuo figlio da bollettieri. prima di poter accedere agli aiuti bisogna creare un sistema che permetta loro di arrivare, ma questo al momento può succedere solo a fronte di progetti tecnici di altissimo livello (tipo reparti speciali) che portino nel breve risultati veri e visibili che poi devono essere pubblicizzati e raccontati nella maniera giusta e che solo successivamente per emulazione potranno far si che possa crearsi un un sistema virtuoso a livello tecnico che di conseguenza porterebbero investimenti e conseguentemente renderebbe possibile una ristrutturazione completa del tennis italiano, insomma il famoso CHURN, che in italia però è un modus operandi completamente sconosciuto perchè di fatto sarebbe applicabile solo in presenza di gente altamente qualificata…

  983. andrew scrive:

    Max…la guida Michelin la devi fare tu o un ente di controllo esterno, altrimenti è solo una favola….

    aggiungerei che la FIT dovrebbe “sbloccare” anche il settore Maestri. Non è più possibile per tutti i maestri vivere con il tennis…spazio al volontariato per il movimento di base del tennis…

    Infine, essendo tutte le regole inutili se non vi è un cambiamento di mentalità…via al motto “vivere di tennis e non vivere sul tennis”…

  984. andrew scrive:

    Trophy…

    ti sei mai domandato seriamente se uno che vuole veramente cambiare delle cose possa venire eletto presidente di un consiglio federale?

    dai…non è possibile nemmeno in un piccolo circolo…

  985. anto scrive:

    @ Trophy Io capisco che tu debba difendere gli interessi di bottega della fit, ma ti par mai posssibile, e te lo dice uno che gioca tornei di quarta, che tutti quelli che partecipano a questi tornei dicano peste e corna della federazione, tessere agonistiche troppo alte , quota di iscrizione troppo cara, programmazione delle partite assurda, ci si trova alcune volte a giocare tre incontri in un giorno e non si è nemmeno professionisti. No, credo che la fit debba fare una campagna Simpatia, certo che se il suo portavoce il sig Baccini, un giorno attacca guru Tommasi, un altro attacca chei legittimamente gli muove delle critiche, secondo me, non ci siamo proprio.

  986. max scrive:

    no andrew, come avevo scritto basterebbe che esistesse una nuova figura (ad esempio il coach internazionale) che per essere legittimata ad operare e a ricevere le five stars nella guida michelin, dopo aver fatto il corso di tecnico nazionale fosse obbligata a fare un anno lavorando presso un’accademia tipo bollettieri, seguendo i migliori ragazzi di questa accademia ai vari tornei e a ricevere nero su bianco parere positivo sul suo operato (e non un attestato di frequenza), dando poi la possibilità di diventare “internazionale” eventualmente anche a quei tecnici che pur non avendo fatto l’anno all’estero si siano guadagnati i “galloni” sul campo avendo portato ad esempio qualche ragazzo nei primi 150/200 atp/wta. ovviamente ogni anno tale guida dovrebbe essere aggiornata aggiungendo o togiendo le stelle di merito solo ed esclusivamente in base ai risultati conseguiti sul campo dai ragazzi allenati…

  987. stefano grazia scrive:

    cambiare tutto affinche’ nulla cambi…

  988. Piero scrive:

    “Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso…”

  989. claudiotn scrive:

    “Il signor Jones, della Fattoria Padronale, serrò a chiave il pollaio per la notte, ma, ubriaco com’era, scordò di chiudere le finestrelle. Nel cerchio di luce della sua lanterna che danzava da una parte all’altra attraversò barcollando il cortile, diede un calcio alla porta retrostante la casa, da un bariletto nel retrocucina spillò un ultimo bicchiere di birra, poi si avviò su, verso il letto, dove la signora Jones già stava russando.
    Non appena la luce nella stanza da letto si spense, tutta la fattoria fu un brusio, un’agitazione, uno sbatter d’ali. Durante il giorno era corsa voce che il Vecchio Maggiore, il verro Biancocostato premiato a tutte le esposizioni, aveva fatto la notte precedente un sogno strano che desiderava riferire a tutti gli animali. Era stato convenuto che si sarebbero riuniti nel grande granaio, non appena il signor Jones se ne fosse andato sicuramente a dormire. Il Vecchio Maggiore (così era chiamato, benché fosse stato esposto con il nome di Orgoglio di Willingdon) godeva di così alta considerazione nella fattoria che ognuno era pronto a perdere un’ora di sonno per sentire quello che egli aveva da dire.
    (……)
    Le creature di fuori guardavano dal maiale all’uomo e dall’uomo al maiale e ancora dal maiale all’uomo, ma già era loro impossibile distinguere fra i due.
    Gli animali da fuori guardavano il maiale e poi l’uomo, poi l’uomo e ancora il maiale: ma era ormai impossibile dire chi era l’uno e chi l’altro….”
    George Orwell, La fattoria degli animali

  990. anto scrive:

    Ragazzi e di Fabbiano la nuova promessa del tennis italiano che mi dite, non riesce nemmeno a passare il turno contro un modestissimo doppista ungherese in un future croato da 10000$. Mamma mia, siamo messi da cani- Non ce ne sono di storie, qui da noi il talento è come l’acqua nel deserto, ossia non esiste. E si che a sentire i sondaggi il tennis è lo sport che negli ultimi anni a più nuovi praticanti. Credo di sentirmi come quell’astronauta nel pianeta delle scimmie, completamente spaesato. Ma vi rendete conto che gli spagnoli hanno campioni, onesti manovalanti, comprimari eccellenti come gli argentini. Certo dobbiamo cambiare cultura. Astrid Besser vince incredibilmente il future laziale, potrebbe essere la nuova stella del firmamento tennistico ………ragazzi ha 19 capesante suonate, sono queste le stelle italiani che riporteranno in alto il tennis. Io ci vorrei credere, davvero, ma da buon ragioniere i conti non tornano. E se fossimo invece un popolo di Bamboccioni? Il ns pane sono gli sport di squadra ma presi singolarmente ci sciogliamo. W il ns Starace il campano più triste della storia, w il livornese Volandri rovescio da top 10 ma servizio da 4.3, w Bolelli detto anche apatia di come non da emozioni in campo……w me che ci credo poco anche se la speranza è l’ultima a morire……….

  991. andrew scrive:

    hai ragione ClaudioTN…mi/ci si è fatti un po’ prendere la mano…

    avevo saltato le precedenti due iniziative del mio club di tennis, la gita sulla neve e il doppio giallo in maschera, ma sicuramente parteciperò a testa china alla gita a Ferrara per la mostra “Miro:la terra”…così mi faccio una cultura…

    poi mi preparerò per il piatto forte, la serie A1 a novembre, dove giocano solo giocatori cresciuti altrove ma è un grande prestigio per il consiglio direttivo e le altre 3-4 persone che la seguono (costo 150.000, coperti dagli sponsor, per carità)…in fondo non è colpa di nessuno se non esce un 3 categoria da anni…

    …e invece no, non mi arrendo, continuerò a giocare un altro sport, il vaffantennis, tramite il quale ho speso per mio figlio in totale 160 euro di lezioni quest’anno per la prima volta e solo per non farlo sentire troppo fuori dall’ambiente…grazie al vaffantennis è comunque uno tra i più bravetti u10 della regione e se la gioca con tutti…

    erano/sono solo consigli altruistici per chi voglia ascoltarli, per il bene del nostro amato sport, come usano dire quelli che se ne fregano…

  992. Enzo Lo Iacono scrive:

    salve ragazzi!

  993. Nikolik scrive:

    Va beh, ormai questa rubrica è diventata tutti contro la federazione, il tennis italiano e, ora, anche i tennisti italiani.
    Esagerati.
    Nessuno, ormai, si salva, ce l’avete con tutti: i dirigenti federali, i maestri, i circoli, i giocatori.
    Qua dentro, ce n’è per tutti.
    Alla cieca. Botte da tutte le parti.
    Bah…peccato, questa rubrica, Genitori e Figli, ha avuto spunti notevolmente interessanti.
    Peccato sia finita.

  994. Enzo Lo Iacono scrive:

    Salve ragazzi!
    Mi trovo all’Holiday Inn di Ferrara, per partecipare al raduno ad inviti di 16 ragazzi e ragazze under 10. Esperienza davvero eccezionale, sia per il piccolo Seby che per me. Confronto full time di Seby con i migliori d’Italia (manca Mora !?!) ed eccezionale confronto full time maestri. Lo scambio di opinioni e idee con i tecnici responsabili Giovanni Prolisso e Matteo Evani è davvero costruttivo. E questa volta praticamente a costo zero, perché il viaggio lo paga lo sponsor e vitto e alloggio la FIT.
    Quindi (e vale sia per Max che per Trophy) ottima organizzazione della FIT e…… quando ce vò, ce vò… anche in positivo. A proposito, già da qualche giorno dall’Hotel seguo le vicissitudini e gli attacchi di Max, che vedo che è tornato più Mad di prima. A questo proposito lo inviterei ad evitare di scrivere “tutti dicono” o “tutti pensano”, considerato che spesso (per fortuna) ad avere opinioni Leopardiane ed esclusivamente distruttive nei confronti della FIT è solo lui. E lo scrive uno che, pur da tesserato, quando ha dovuto premere “il chiodo” nei confronti della federazione, lo ha sempre fatto senza peli sulla lingua. Però bisogna anche vederne i lati positivi ed elogiarli. Bisogna dare anche “una mano” se possibile e ognuno di noi, nel suo piccolo, può farlo. Sono molto contrariato con Max quando afferma che Trophy non può realizzare le sue idee rivoluzionarie sol perché si trova “lì”. Io, con tutto ciò che ho scritto contro le decisioni e le politiche federali, dimostrandolo anche e soprattutto nelle sedi opportune, sono stato da più parti invitato in seno al comitato siracusano e finora ho rifiutato solo perché non è ho il tempo. Questo per chiarire che la FIT non è fatta di lobby ne di tresche politiche ermetiche, ma probabilmente composta da alcuni componenti che si trovano al loro posto da 20 o 30 anni; troppo tempo! Gli stessi che c’erano con l’amministrazione “Panatta”, per essere chiari e, che, pertanto, non possono che andare controcorrente rispetto alle nuove linee (giuste o sbagliate che siano) di Binaghi.

    Non vorrei essere offensivo, ma con i toni duri e i sistemi comunicativi che usa Max, stento a credere che possa gestire “milioni di euro”. Ma questa è altra storia.
    Devo anche dire che un articolo mi ha chiarito finalmente chi è (o chi non è Max). Ma voglio chiudere qui il discorso, per non ricominciare. Max farebbe bene però a limitarsi ad esprimere “democraticamente” le sue opinioni sacrosante, senza bisogno di offendere, senza autodeclamarsi paladino di “tutti” e soprattutto senza pensare di avere “il verbo” del funzionamento del mondo!

    Come ho già precedentemente scritto, ho colto l’occasione per fare una puntatine alla Bologna tennis Academy, tanto acclamata da Stefano.
    Accoglienza calorosa da parte del Prof. Buzzelli, di Cesare Zavoli e anche di sua moglie, che si sono messi a disposizione. L’aria che si respira alla BTA è un’aria confortevole, di ragazzi che si allenano con il sorriso in bocca, di gente entusiasta del proprio lavoro…. …… ti senti subito a tuo agio. Intenso è stato lo scambio di opinioni nei due giorni di permanenza a Bologna e veramente tanto ho appreso da questi due “appassionati” professionisti del tennis, che in fatto di esperienza la sanno veramente lunga. Ripeto a dire che “la passione” è tangibile. Visto che anch’io sono un buon conoscitore di elettronica, lo scambio di idee sulle apparecchiature inventate e utilizzate dal Prof per trasformare in “numeri” le prestanze fisiche dei ragazzi. Tra l’altro, proprio perché un professionista “appassionato”, il Prof è anche in possesso di una mole di dati statistici impressionanti, quanto utili per una buona programmazione degli atleti.
    E allora, visto che ognuno si fa la propria guida Michelin, nella mia do 5 stelle alla BTA…….
    …… e 5 stelle alla FIT, per il raduno Under10 al Frescobaldi di Ferrara!

    P.S.: il livello dei 98 è veramente alto e non ho visto spallettamenti (che tanto odio) in nessuno dei 16 convocati tra i maschi. Un po meno convinto del femminile.

  995. max scrive:

    enzo sono contento per te che sei stato così fortutato da avere trovato il tuo eden tennistico, io purtroppo ne sono ancora alla ricerca (e viste le adesioni ed i consensi ricevuti in più sedi non sono l’unico!!)….però hai ragione tu perchè chi si contenta gode… ed anche se avrei molto da risponderti lascio stare non ne vale la pena. l’unica cosa…è quando non sai fare che risulta necessario piacere….. fortunatamente per quello che devo fare io non serve, mentre i problemi nascono quando 1+1 fa 2.01 al contrario di qui dove può fare -1 3 o 5 che fa lo stesso ed i risultati infatti si vedono…

  996. max scrive:

    e se poi ti sei risentito per il fatto di non essere considerato un five stars, come ho scritto ti basterà portare qualche giocatore trai i primi 150/200 al mondo, magari con l’aiuto della fit…perchè vedi quando i numeri hanno un valore le parole le porta via il tempo…e molti dei bravi, bravi poi non lo sarebbero più.. ma probabilmente devi avere la coda di paglia, perchè il mio discorso era nato appunto partendo dal fatto di aver conosciuto degli istruttori molto più validi di alcuni tecnici nazionali…uno di questi però (ora maestro) ha portato un ragazzino fino ad essere 180 atp…insegnamenti che poi allo stesso ragazino gli hanno permesso di entrare nei primi 50…

  997. max scrive:

    nikolik io direi che al contrario è nato qualcosa. e come al solito scrivi solo quello che ti fa comodo.. tu dici genitori e figli?? io leggo come aiutare tuo figlio a creare un campione… ed a questo punto dando come dici tu botte alla cieca da tutte le parti è impossibile sbagliare: campioni, insegnanti di campioni e dirigenti di campioni non ne esiste neanche l’ombra!! (a parte quelli che non lavorano con la fit, strano il mondo vero?)

  998. max scrive:

    ovviamente nel penultimo post intendevo vento e non tempo..

  999. Avec Double Cordage scrive:

    Nikolik in vena provocatoria, ma che cosa inusuale!
    Senza entrare nei dettagli della disputa tra max e nikolik, volevo soltanto annunciarvi che sul mio blog http://BLOG.myspace.com/AvecDoubleCordage (oppure cliccare sul mio nome per andarci, e leggere) ho messo online un intervista con il nostro Stefano Grazia, beh a dire il vero è più che altro lui che racconta prendeno la palla al balzo.
    Si parla di tennis in Africa, academies nel mondo, juniors e seniors…

    questa è la prima parte, ho dovuto dividere in due perchè come altro poteva essere ne è uscito un vero poema ;) poi tra qualche giorno inserirò anche la seconda parte

    tra non molto metterò anche la terza parte dell’intervista con Chris Lewis (finalista di wimbledon 1983, già allenatore di Ivan Lendl e capitnao di Coppa Davis della Nuova Zelanada, che adesso allena juniors in un club in california e gestisce un online tennis store) se Ubaldo ha interesse si potrebbe tradurre l’intervista a Chris Lewis in italinao per il blog di Ubaldo, probablimente visto che la sto facendo a tappe e le risposte di Chris Lewis sono molto esaudienti dopo la terza parte ci sarà anche una quarta parte che toccerà anche temi inerenti al sub blog di genitori e figli.

    a già, saluti ad Ubaldo e al blog da parte di Chris!

  1000. Piero scrive:

    Caro Nikolik,

    io credo che questo blog sia una bolla spazio temporale… generata dall’implosione d’un universo sportivo, quello del tennis, che é stata in effetti figlia dell’implosione d’un sistema sociale elitario. Quello che si basa sui privilegi… Ma ormai il debito pubblico é montato…. Ed oggi la coperta è corta per tutti: da quello stesso mondo della pagnotta ora prende voce un malessere… Problemi di autoreferenzialità del potere: é bello comandare se poi… succede qualcosa…
    Da quanto tempo gli italiani (vedi l’emblematica sindrome NIMBY dei rifiuti campani) vivono sapendo d’essere poco seri? E quanti genitori (coscenziosi) costruiscono progetti per i propri figli all’estero?

    Sto cominciando a mettere via i soldi. Non appena il pistolero sarà pronto emigrerà anche lui. Se potremo lo seguiremo. Forse farà il professionista dello sport: ha le carte in regola. Oppure si conquisterà una laurea che abbia un significato. O entrambe le cose. Oppure venderà frutta e verdura a Cascais…
    Ma nel frattempo, in attesa che passino 3000-4000 giorni, rimango ad osservare cosa succede… qui nel buco nero….

  1001. andrew scrive:

    Nikolik…

    estratto dallo statuto FIT:

    “…ed è l’unico organismo autorizzato a disciplinare, regolare e gestire lo sport del tennis nel territorio nazionale e a rappresentarlo in campo internazionale”

    se ho delle rimostranze, che faccio? Mi rivolgo al sistema Paese come fa Roberto? Mi creo il vaffantennis come fa Andrew?

    La FIT ha fatto due cose buone: le nuove classifiche (più serie che in passato) e, pare, il risanamento dei conti (ma con triplicamento di tasse e quindi aumento dei costi di accesso al tennis).

    Ma il problema principale secondo me è sempre lì, irremovibile: l’accesso allo sport del tennis e la liberalizzazione dell’offerta tennis. Purtroppo, essendo il tennis in mano a esponenti del mondo delle professioni e dell’industria, “cui pietà/concorrenza non convien sempre”, il SISTEMA è BLOCCATO.

    Come sempre quindi l’italiano prova la strada del fai da te…così fa per tre…

  1002. kill bill scrive:

    Certo, dire che uno è prevenuto è il più facile degli argomenti.

    Anche i campi di Livorno sembrano esserlo :

    In questi giorni si sta svolgendo a Livorno il torneo ETA U 14 più importate che abbiamo in Italia. Vi riporto alcuni dati :
    tabellone da 64. TERRA . maschi :
    33 italiani in tabellone ( tutti i nostri migliori 94 e 95 nessuno escluso )
    passano al 2° turno in 10 ( 9 erano derby , delle altre 15 partite tra italiani e stranieri ne abbiamo vinte 1.
    dei 10 passati al 2° turno 1 solo è al 3° turno.

  1003. Nikolik scrive:

    Propongo di cambiare il titolo di questa rubrica, da “Genitori e Figli”, a “Sfogatoio”.
    Ormai, chiunque sia di cattivo umore, entra qua e lascia un messaggio rancoroso contro il tennis italiano, la federazione ed anche, ora, i tennisti professionisti italiani. Si sfoga, insomma.
    Ad esempio, si sarebbero dovuti citare anche i risultati del torneo femminile di Livorno, non solo quelli maschili.
    Eh sì, perché un movimento tennistico generale non è solo maschile.
    Ma è ovvio che, se si vogliono raccogliere solo le indicazioni negative, un appiglio si trova sempre.
    E allora dico: mai, mai come in quesi ultimi 2 anni il tennis italiano è stato così ricco di talenti, tutti giovanissimi.
    Va beh… assisto perplesso alla deriva ipercriticona di questa parte di blog.
    Chiedo espressamente a Ubaldo, o ai suoi collaboratori, che venga cambiato, al più presto, il titolo della rubrica.
    Un nuovo titolo, più consono ai contenuti che vi si trovano.

  1004. Roberto Commentucci scrive:

    Nikolik, già che c’eri, potevi anche dirci qualcosa di più sulle ragazze in tabellone all’under 14 di Livorno. Comunque in parte stavolta hai ragione. La performance dei maschietti nell’ETA under 14 è stata obiettivamente deludente.
    Riporto qualche risultato del torneo under 18 che si sta giocando a Firenze, un ITF di categoria G2, in cui sono presenti molti dei nostri migliori junior nati negli anni 90-93.
    Il protagonista della giornata di ieri è stato senza dubbio Federico Gaio, un ragazzo del ‘92 che ha superato dopo una lunga battaglia (75 46 63) il croato Milan, di due anni più anziano e nei primi 80 giocatori della graduatoria ITF juniores.
    Al terzo turno abbiamo, oltre a Gaio, quasi tutti i nostri migliori ‘90: Giannessi, Papasidero, Crepaldi e Fioravante (che va detto hanno vinto altrettanti derby). Manca all’appello Davide Della Tommasina, sconfitto in due set lottati dallo sloveno Tavcar, che oggi affronta Gaio.
    Fra le ragazze, ha passato il primo turno la giovanissima Martina Trevisan, classe ‘93. Hanno vinto all’esordio anche Grymalska, Pansecchi (che ha eliminato una tedesca tds n.7) Mazzali, Pillot e Gioia Barbieri.

  1005. Nikolik scrive:

    Certo, Roberto, che potrei dire qualcosa di più sulle ragazze in tabellone all’under 14 di Livorno.
    Ad esempio, potre dire qualcosa su una che, appunto, è ancora in corsa per vincere quel torneo, una ragazzina di cui le mie spie parlano benissimo e che, se domani avrò tempo, andrò a veder giocare personalmente.
    Oltretutto, a Cecina mi aspetta Aldino, titolare di un magnifico ristorante (una stella Michelin), che è lì, comodo, ad un passo.
    Spero di farcela e che il tempo sia bello.
    Ma perché dovrei parlarne? Perché qua dentro, poi, si alzi qualcuno che me la massacra di critiche, come è successo per la Trevisan?
    Oltretutto, questo blog lo leggono tutti, ormai, anche le interessate ed i genitori delle interessate, e non farebbe certo piacere leggere certe cose.
    Quindi, tengo religiosamente per me il nome che mi è stato fatto e non ne parlerò mai, nemmeno sotto tortura.

  1006. francesco scrive:

    A proposito di Livorno la nostra (circolo Tennis Palermo) Silvia Albano sta andando fortissimo, è arrivata ai quarti e domani affronterà la 2 del torneo(in bocca al lupo).Associandomi poi a quanto detto per vari motivi da enzo,nicolik,trophy,anche a mio parere la federazione sta portando avanti iniziative positive.Il raduno di Ferrara è una di queste ,anche il nike durante gli internazionali lo è(spero di far partecipar mia figlia).Partiranno poi domani, per le isole Azzorre,pe un torneo u.12 del circuito europeo,mandati dalla federazione : Francesca Brancato,Alessia Perrone,Andrea Licitra del 97,e Riccardo Chessari del 96.(in bocca al lupo anche a loro!)e quindi ben vengano le critiche ma santo cielo !..senza demonizzare tutto e tutti perchè io penso che sia interesse comune migliorare le cose e non distruggere tutto.

  1007. Piero scrive:

    Sperando che il tempo regga é arrivato per noi (…) il momento del tennis…
    Auguro agli africani, ai dissidenti, ai diversi, ai polemici, ai portatori del Verbo, ai vaffantennisti-sposi-promessi, agli istituzionalizzati, ai moderatori, ai tecnici ed agli aspiranti tali… nonchè ai bravi cristi di genitori… Buona Pasqua! Che non fa mai male.
    Ad maiora!

  1008. fulvio scrive:

    buona Pasqua ai genitori ”arazzati” del blog dicendo di continuare a insistere sui loro valori e che le loro decisioni saranno il frutto per il futuro dei loro figli!!

  1009. max scrive:

    nikolik premesso che per i miei gusti sei un po’ troppo di parte, comunque da come scrivi per te è meglio non parlare dei difetti che ha un giocatore e far credere a tutti che potranno diventare delle star mentre poi solo per sfortuna o mancanza di mentalità non lo saranno diventati. veramente costruttivo. siamo al grottesco!!
    mi riprometto di non risponderti più….

    ieri sera ho avuto modo do riflettere sul post di enzo e mi sono reso conto di aver scritto sul blog solo una parte del pensiero sull’ ipotetico eden tennistico da me sognato, ma ho scritto quello che ritenevo più consono al nostro obbiettivo mentre ovviamente il mio pensiero è ben più articolato, aperto a tutti e con lo sguardo rivolto a 360°, ma soprattutto non ha assolutamente come scopo quello di discriminare i maestri meno qualificati anzi l’obbiettivo sarebbe quello di costruire un’industria tennistica basata sulla divisione dei compiti a secondo delle specializzazioni specifiche in modo che si possano creare varie, importanti, ma diverse figure tecniche, cosi chè i vari coach/maestri/circoli possano cooperare tra loro invece di farsi la guerra come succede ora e gli unici che ne resterebbero penalizzati sarebbero i fancazzisti. questa ristrutturazione radicale e strutturale avrebbe anche come obbiettivo la riqualificazione oltre che del settore anche e soprattuto quella del maestro di tennis che potrebbe così tornare ad essere l’attività elitaria degli anni ‘80. mi spiego meglio:
    nella tanto vituperata guida michelin, il riconoscimento delle five stars non ci sarebbe solo per i migliori coach/preparatori/accademie ad indirizzo agonistico (che comunque potrebbero essere frequentate solo dall’under 10 in poi e quindi i bambini dai 5 a 9 anni dovrebbero andare nei circoli che le stesse accademie sponsorizzerebbero in base alla certezza di ricevere poi degli atleti adeguatamente preparati al “salto”) ma anche per i circoli che appunto avrebbero il compito da una parte di preparare all’ingresso nelle accademie i ragazzi migliori lavorando molto sulla tecnica (che per molto tempo è stata trascurata per far divertire i bambini e anche a livello agonistico o si è tralasciata per dare più spazio al tira e corri o si è dovuto perdere un sacco di tempo per correggere dei difetti spesso ormai troppo radicati) e sull’ abitudine a fare preparazione fisica (e non come succede in molto circoli dove l’ora di fisica si riiduce ad una partitella di calcio in palestra per i maschi ed ad una lunga chiaccherata tra le femminucce), basilare oltretutto per lo sviluppo di molte capacità e dall’altra quella di divertire i ragazzi che vogliono solo fare un po’ di sport o prendersela con più calma seguendo maggiormente l’andamento biologico (senza che vengano costantemente umiliati da bambini di 3/4 anni più piccoli ma più portati o semplicemente più allenati). e nel futuro, questa fascia potrebbe diventare importantissima per il cambio generazionale dei maestri, in quanto nel caso che una parte di questi si appassionassero veramente al tennis potrebbero comunque raggiungere la classifica sufficiente per poter accedere ai vari corsi maestri che per un ceto non elevato (che sarebbe presente dopo che un’accurata campagna d’informazione gli ha illustrato di poter tranquillamente sostenere i costi di una SAT ) e dal momento in cui il maestro venisse riqualificato diventerebbe un’ottima opportunità lavorativa. questa divisione poi eviterebbe che ragazzi con obbiettivi diametralmente diversi si pestino in continuazione i piedi creando problemi di gestione ai circoli, problemi poi che alla fine si ripercuotono sui ragazzi che finiscono per allenarsi poco (gli agonisti) o relegati in 20 su un campo (gli altri) con il rischio costante di dare o prendere una racchettata al/dal compagno troppo vicino. non ci sarebbero neanche problemi o rivalità di carattere economico (da una parte la qualità, dall’altra il numero) e forse per la prima volta tutti remerebbero dalla stessa parte potendo alla fine prendersi la propria parte di merito visto che giustamente molti ambiscono anche ad un po’ di gloria.. ovviamente ci sarebbe ancora molto da scrivere certo è, che concedendo anche la buona fede alla dirigenza attuale, fino a che non ci saranno cambiamenti strutturali, tutto ciò che viene fatto avrà e verrà percepito solo come un pagliativo e questo anche a significare che per certe mansioni l’onestà anche quando c’è non è sufficiente…

  1010. max scrive:

    Ovviamente anche se in anticipo Buona Pasqua a tutti. Proprio tutti anche a Nikolik…

  1011. stefano grazia scrive:

    Scrive Nikolic:Oltretutto, questo blog lo leggono tutti, ormai, anche le interessate ed i genitori delle interessate, e non farebbe certo piacere leggere certe cose.

    MA COME? 5 post sopra avevi detto che avevamo finito,esaurito il nostro compito?

    ENZO: dovresti rileggerti anche tu i tuoi post: anche tu sei un rollercoaster e con Mad Max vai su e giù per la valcamonica perchè io credo che tu dica spesso le stesse cose ma quello che ti scoccia è che le dica Max, che non è un Maestro…se lo fosse, lo accetteresti di più…tutto sommato anche tu ti sei scontrato di brutto con trophy, anche tu ogni tanto sei partito a palla senza il freno tirato… mah, io non lo trovo nemmeno più così astioso,il nostro max, all’inizio si, poteva anche sembrare uno che le spara grosse, ma se uno lo legge bene,in fondo, io non vedo altro che amore: per il tennis, per il lavoro duro, per la sua bambina… certo, a volte quando parte in quarta senza pensare gli tirerei una pistolettata, ma diciamo che siamo partiti con idee e storie comuni, le sviluppiamo in maniera un po’ diversa, ci possiamo scontrare di tanto in tanto sui modi e le definizioni, ma alla fine…alla fine ahimè temo che sul percorso da compiere la pensiamo allo stesso modo…E il bello è che credo che sia tu che stefar (a proposito:che fine ha fatto?) diciate le stesse cose … solo che voi siete Maestri e lui no….
    Su, fate la pace e cercate di non voler avere l’esclusiva delle critiche … Max è la punta d’ariete, poi interverranno i politici e cercheranno di raggiungere un accordo…ma a me sembra che senza max forse il MegaRaduno non si sarebbe nemmeno ipotizzato poi ovvio, Fulvio l’ha reso possibile, ma è Max che merita buona parte degli elogi…ormai sta simpatico anche ad Ubaldo!!!
    Comunque, Buona Pasqua a Max e ad Enzo (e agli amici della BTA) e insomma Buona Pasqua a tutti…oltre 2500 posts, still counting!!!! Altro che morto,Nikolic…Buona pasqua anche a te, ovviamente e grazie a ADC che mi ha dato l’occasione di sproloquiare anche in inglese!!!!

  1012. andrew scrive:

    Buona Pasqua anche da un credente in altro…

    …comunque, per rilanciare qualche motivo di riflessione, sarebbe da considerare un punto cruciale nel nodo genitorifigli-associazionisportiveclubcircolimaestriallenatorifederazioneaccademie.

    Ossia, quanta parte di quanto spende il genitore per il figlio finisce per il beneficio del figlio e quanta parte invece finisce per il beneficio economico- prestigioso della parte allenante? Ossia, che percentuale può essere considerata contropartita a un servizio e sotto che percentuale si può configurare il furto con destrezza?

    …devo ragionarci su…

  1013. anto scrive:

    @ Avec Double Cordage interessante il blog, ma perchè in inglese?

  1014. anto scrive:

    Io non capisco come si faccia a criticare uno come MAX, probabilmente fà paura il fatto che Max abbia il coraggio di scrivere quello che gli altri pensano ma che hanno paura a manifestare. E sono convinto che Max un forte seguito in questo blog, in quanto incarna il malessere di molti contro il sistema.

  1015. max scrive:

    grazie stefano però credo che il raduno sia merito di tutti noi nell’insieme e la mia non è una frase di circostanza nel senso che è vero, io ho avuto l’idea, porterò un paio di relatori, ma tutti voi (fulvio in testa) me l’avete subito e sempre appoggiata e solo dopo essersi resi conto dei molti consensi hanno cominciato a prenderci in considerazione ed a interessarsi, quindi senza di voi il raduno non ci sarebbe mai stato. e qui lo ribadisco senza di noi mai ci sarebbe stato neanche il nike che ora cercheranno di sfruttare come ulteriore evento (e per cui hannno dovuto spostare un torneo già posizionato e confermato nella stessa settimana) e questa è la dimostrazione che se ci si muove bene e per il bene dei bambini le cose anche se lentamente si muovono soprattutto quando queste cose si dicono si scrivono e a cui viene dato il giusto risalto (e qui bisogna immensamente ringraziare ubaldo per lo spazio che ci ha fornito) nonostante nikolik dica che siamo morti (no nikolik morto è chi non fa nulla, morto è chi vive nell’immobilismo della burocrazia e non noi che siamo riusciti a riunire i 3 migliori coach/prep italiani, cosa in questi ultimi anni non è mai successo neanche a tirrenia!!). grazie, grazie a tutti ancora

  1016. andrew scrive:

    …che poi Max, è quello che dico io…

    ossia, bisogna muoversi nell’interesse primario (ancorché non esclusivo) degli ATLETI e non nell’interesse primario (ancorché non esclusivo) del prestigio del circoloallenatoreistruttorefederazioneaccademia…

    …che poi, questo approccio circolocentrico, in base alla mia analisi casereccia-pecoreccia sociologica, è conseguenza di una mancanza di senso di paternità….quindi, GENITORI-FONDAMENTALI…

  1017. Nikolik scrive:

    Stefano, ma mi sembra ovvio che, ormai, visti i contenuti dei vostri messaggi, questa rubrica, così come titolata, è terminata.
    Che c’entra tutto questo diluvio di critiche con Genitori e Figli?
    Non badare al numero di post: infatti, ti faccio notare che, degli ultimi 1000, più di 400 sono solo tuoi o di Max.
    Non solo, quindi, siete rimasti, al 90% dei post, in 4 o 5 a scrivere, ma, ora, avete preso questa tendenza ipercritica.
    Non si salva più nessuno.
    E, anzi, io, che sono rimasto l’unica voce contraria a questo andazzo generale, vengo fatto passare, addirittura, per provocatore.
    Del resto, perchè intervenire in una rubrica ipercritica, in cui tutti sono ipercritici e ti saltano addosso appena esci fuori dal coro delle critiche? Così, sono rimasto solo io, qua, ad esprimere una pur minima difesa, di fronte ad affermazioni che, a volte, sono veramente stupefacenti.
    Ora, addirittura, avete preso anche a farvi i complimenti tra voi!
    Ormai siete troppo compiaciuti tra voi ed avete stabilito una gara a chi ci dà dentro di più con le critiche. Su tutto e tutti. Insomma, fate a chi la dice più grossa, con compiacimento.

    Ricambio gli auguri di Buona Pasqua!

  1018. andrew scrive:

    Buona Pasqua anche a te Nikolik…

    …ma secondo te chi paga la scuola tennis dei figli? Tu? Il circolo? Il Maestro?…o i genitori?

    ripeto il nodo sta nel patto Circolo-Maestri: io circolo rilascio a te maestro l’esclusiva della scuola tennis e tu maestro mi allevi un 95% di soci e un 5% di agonisti.

    Ecco, come genitore, mi rifiuto di abbandonare mio figlio alla sorte per cui se non-immediatamente predisposto finisce nel 95% e, come appassionato di tennis, mi rifiuto che la percentuale di agonisti debba essere così bassa…

    capisci?

  1019. max scrive:

    nonostante gli intenti non riesco proprio a non risponderti visto che continui a stravolgere la realtà:

    NON SU “GENTITORI E FIGLI” BENSI SU “BAMBINI PRODIGIO COME CREARE UN CAMPIONE” ABBIAMO DA RIDIRE E SU QUESTO ECCOME SE C’ENTRANO LE CRITICHE!!! mentre quando si parla del rapporto tra genitori e figli la fit non è nemmeno menzionata…

    per quanto riguarda l’interesse al blog sono i partecipanti al raduno che lo determinano (oltre a chi lo legge poichè da leggere c’è molto..), in più la gente normalmente lavora ed ora sono cominciati i tornei, i raduni etc etc quindi la gente è ovvio sia un po’ meno presente. io e stefano tornei per ora non ne abbiamo (lui vive in nigeria mia figlia ha da poco ricominciato gli allenamenti) e per quanto riguarda il lavoro lui ha più libertà d’azione ed io lavoro su internet…

    gli altri non parlano e scrivono più: partiamo dai maestri è come quello che succede normalmente nei circoli, quando riempiono di ca..te i genitori meno informati mentre quando trovano chi sa qualcosina in più o sta zitto o dice che i genitori dovrebbero occuparsi d’altro. poi ci sono i maestri bravi, ma queli che conosco io sono in campo dalle 8 del mattimo fino alle 9/10 di sera….per i genitori credo invece (almeno i furbi) che stiano frettolosamente cercando informazioni, maestri/strutture adeguati per sistemare i disastri fatti da altri in precedenza. per finire considera poi che normalmente questo è un settore dove non si allena mai nessuno dove quando i propri figli vincono lo fanno perchè sono fenomeni e quando perdono è perchè si allenano una max due volte la settimana. mia figlia invece no si allena tantissimo forse come nessun altro, quando vince lo fa perchè il lavoro paga e quando perde succede perchè in quella partita l’avversario le è stato superiore e sulle motivazioni ne discuteremo a casa. poi dei risultati riparleremo tra 4 o 5 anni, perchè per me è meglio la gallina domani

    poi riguardo ai blog morti voi “federali” forse fareste meglio a rimanere in religioso silenzio perchè prima di tutto sul blog fit non c’ nulla di interessante da leggere ma anche quelle poche volte che viene proposto qualcosa di buono arrivando solo critiche che non vengono pubbilcate i post sono sempre 3 o 4 per argomento che ovviamente poi viene chiuso o cambiato in fretta e furia…..

  1020. Roberto Commentucci scrive:

    Mi unisco ai complimenti a Fulvio e a Max, valorosi organizzatori del raduno al Foro.
    Peraltro, max, credo di poter affermare con certezza che il Torneo nike in concomitanza con il MS al Foro si sarebbe organizzato comunque (raduno o no), dal momento che a quanto mi risulta l’idea era nell’aria già da parecchio tempo (questo ovviamente senza voler minimamente sminuire l’importanza dell’iniziativa del raduno). Quindi ben venga la fortunata coincidenza.
    Buona Pasqua a tutti i lettori e a tutti i partecipanti a questo alluvionale sub blog, che è ben lontano dall’essere morto.

  1021. Enzo Lo Iacono scrive:

    Max!! Bella questa!

    “partiamo dai maestri è come quello che succede normalmente nei circoli, quando riempiono di ca..te i genitori meno informati mentre quando trovano chi sa qualcosina in più o sta zitto o dice che i genitori dovrebbero occuparsi d’altro. poi ci sono i maestri bravi, ma queli che conosco io sono in campo dalle 8 del mattimo fino alle 9/10 di sera….per i genitori credo invece (almeno i furbi) che stiano frettolosamente cercando informazioni, maestri/strutture adeguati per sistemare i disastri fatti da altri in precedenza. per finire considera poi che normalmente questo è un settore dove non si allena mai nessuno dove quando i propri figli vincono lo fanno perchè sono fenomeni e quando perdono è perchè si allenano una max due volte la settimana. mia figlia invece no si allena tantissimo forse come nessun altro, quando vince lo fa perchè il lavoro paga e quando perde succede perchè in quella partita l’avversario le è stato superiore e sulle motivazioni ne discuteremo a casa.”

    Ma chi sei tu, per giudicare quali maestri sono buoni e quali no?
    Ma chi sei tu, per giudicare quante stelle dare alle scuole?
    Ma chi sei tu, che nascondi il tuo vero nome?
    Ma chi sei tu, per affermare che “tutti” pensano le stesse cose che scrivi tu?
    Ma se un maestro sta in campo dalle 8 alle 22, quando ha il tempo per aggiornarsi o per confrontarsi o per imparare?
    Non scrivo questo per offenderti, ma solo perché mi piacerebbe sapere chi ho di fronte (al blog). E ti assicuro che non temo la tua critica, perché ho l’abitudine di accettare le critiche ed utilizzarle per crescere personalmente e professionalmente (quando sono sensate e non tese a denigrare).
    Il problema è capire se ho di fronte un “Bollettieri” o chicchessia.
    Parli sempre di numeri, ma non conosco i tuoi numeri.
    Io al tuo posto avrei più rispetto per i maestri, perché forse sono più in gamba e professionali di quanto tu scrivi.
    Io credo (e di questo dovrebbe esserne cosciente anche Ubaldo che concede questa splendida opportunità) che i lettori di questo blog siano più di quanti si pensi. E di questo me ne accorgo girando per i circoli.
    Quindi, continuo a ripetere, attenzione a quello che si scrive!
    Sarebbe il caso che tu, Max, iniziassi i tuoi messaggi con “io penso” oppure “io credo”, perché da quello che scrivi sembrerebbe che tu sia “la verità” e che la FIT fa schifo, i maestri italiani fanno schifo, i dirigenti e i circoli fanno schifo e che tutti approfittano di tutti raccontando balle.
    NON E’ COSI’! Poi sulle scelte di ogniuno si può essere o no d’accordo, ma non descrivere il sistema italiano alla tua maniera, perché non è così.
    Il problema dei numeri c’è, è vero. Ma non è il tuo modo a risolverli.
    A meno che tu non sei ….. il segreto allenatore di Federer!!

    A parte tutto, ti auguro buona pasqua e ………… cerca di essere più buono.
    BUONA PASQUA A TUTTI.

  1022. stefano grazia scrive:

    Che morisse Nikolic se lo augurava già 1500 posts fa quando mi accusava di aver fatto fuori Yancey, non mi ricordo chi e perfino Max … sta a vedere che è un federale infiltrato undercover in Mission:impossible di seminar zizzania e farci chiudere … su,scherzo… Ma guardate,Federali, che io non ho nulla contro la FIT e anzi mi sentirò onorato se e quando, e sottolineo il se, mio figlio entrerà mai nell’orbita degli osservati…finchè potrò però il mio obiettivo rimane farlo bazzicare le Academies overseas, un po’ perchè credo nella Teoria dei Bamboccioni, un po’ perchè credo nella Qualità del Lavoro dei Coaches scelti (ma sicuramente ce ne saranno di buoni anche in Italia, federali e non) ma è ovvio che se la Federazione mettesse a disposizione aiuti economici e non, perchè no? E’ quello che in fondo credo faccia Miccini: si allena da Bollettieri perchè preferisce così e la Federazione,intelligentemente e senza gelosie,lo lascia fare…speriamo anche lo aiuti (e lui in cambio partecipa a qualche competizione a squadre)… Il nostro discorso era più ampio e partiva,almeno all’inizio, dal fatto che il Genitore era IL NEMICO… Poi dal fatto che uno si aspetterebbe che la Federazione,qualsiasi Federazione, NON ti ostacolasse e magari ti aiutasse invece di crearti impedimenti burocratici e non… Ma non voglio ripetermi e non voglio ripetere che io su certe cose (che cioè la Federazione dovrebbe essere valutata solo per la sua azione di propaganda e non per quanti campioni riesce a creare) mi sono anche trovato d’accordo con Nikolic…quel Nikolic però, demostenicamente bastian contrario però comunque UNO DI NOI, non lo riconosco più nei suoi ultimi interventi e nemmeno lo capisco…io non voglio cambiare il mondo e non voglio nemmeno cambiare la FIT, vorrei però cambiare il Sistema dei Circoli, quello si, avere i tornei nel fine settimana e avere accesso libero (pagando semmai una quota annuale) a campi altrimenti inutilizzati…Altrimenti,davvero,alla fine dovrò fare la considerazione che a me è andata davvero di lusso, ad aver vissuto in africa quando mio figlio aveva meno di 12-14 anni…
    Non vorrei però che alla fine più che essere noi Anti Federazione, siano alcuni Federali ad essere ANTI “Quelli di Genitori & Figli”… l’inferno esiste solo per chi ne ha paura (chi indovina la citazione?)

  1023. trophy scrive:

    Buona Pasqua a tutti…..e qualche precisazione d’obbligo….

    Stefano Grazia.
    Questa faccenda dei campi pubblici o dei campi dei circoli da lasciare liberi gratis dalle 11 alle 17 per gli under 14 è pura demagogia.
    Tanto più demagogica nel sistema Italia così com’è.
    Ci sono forse campi di pallavolo, di basket, di golf, piscine, palestre pubblici dove gli under vanno gratis dalle 11 alle 17 ?
    Neanche più gli oratori lasciano i campi sportivi liberi….

    In Italia poi i circoli sono privati e, caro stefanograzia, non t’immagini lontanamente le difficoltà che si incontrano per chiedere ai circoli di dare i campi (anche a pagamento) per manifestazioni giovanili…
    Pensa che tutti i club chiedono alla FIT di aumentare la quota d’iscrizione (che è di 7 euro oltre la quota fit di 2 euro) per i tornei giovanili e la fit resiste nonostante le proteste…
    Pensa che i maestri (quasi tutti a Roma) hanno fortemente criticato la mia proposta di intervenire con una leva tennistica diffusa e gratuita per ragazzi giovanissimi da coinvogliare in un centro servizi che stiamo attrezzando…l’idea di ragazzi “di strada” delle periferie romane, dei campi nomadi, delle comunità rumene con una “motorietà di base” eccellente…e sai perchè ?
    Perchè, quasi testuali parole, la fit non deve abituare le famiglie a non pagare “a far giocare gratis” perchè tanto prima o poi si deve pagare il servizio……….!

    In altre parole, vi è una difesa corporativa del settore tennis di base dove moltissimi maestri (sicuramente anche bravi) guadagnano fior fior di soldi da una attività che tra l’altro viene agevolata fiscalmente dallo Stato…tutto legittimo ma la tua idea di campi gratis etc trova non nella fit un ostacolo ma nei professionisti del tennis…
    Credimi è così.

    Il centro delle “tre fontane” a Roma per anni ha svolto questa funzione ed infatti ha creato molti buoni giocatori ma anche feroci critiche.

    Per Andrew.
    Non è vero che la fit abbia triplicato le quote.
    Informati meglio.
    Soprattutto per quanta riguarda le quote di accesso al tennis.
    Esempio: se un bambino vuole giocare la tessera iniziale costa 8 euro l’anno. Se fa agonismo si passa a 15.
    Insomma criticare si ma fare cattiva informazione no.

    Su Binaghi. Non ci si rende forse ben conto della rivoluzione che ha fatto in pochi anni.
    Ed è stato eletto da un’assemblea. Anche qui informatevi bene prima di criticare. Al di là del “fare un campione”, obiettivo che sta cercando di ottenere, ha ristrutturato una federazione addormentata su schemi assolutamente fallimentari (economicamente e sportivamente) rilanciandola in tutti i sensi.

    Gli internazionali d’Italia erano sull’orlo del fallimento e stavamo perdendo il torneo, le casse erano vuote, eravamo stati aggrediti da cause milionarie provocate proditoriamente da professionisti cacciati che vedevano nella fit solo mammelle da mungere, vi era crisi di praticanti e di circoli che chiudevano, la scuola nazionale maestri languiva su se stessa…e potrei andare avanti ancora…
    Ebbene Angelo Binaghi (persona di successo nella vita privata e lo dico per Max ma poi ci torno dopo) insieme ad un gruppo di dirigenti giovane (finalmente è arrivato il cambio generazionale!!) competente e proveniente dal tennis di vertice (almeno 5 o 6 sono stati 1a categoria) hanno lavorato sodo rivoltando come un calzino la fit che oggi è una holding che controlla diverse sociètà che gestiscono settori importanti della filiera tennis.
    Dal personale amministrativo alla Scuola maestri, passando per la gestione dei nuovi centri estivi, dal foro italico in partecipazione con il CONI, fino ad arrivare alla comunicazione ed oltre … una rivoluzione organizzativa e morale che darà presto i fruttti anche nel settore tecnico.

    Questa fit si porta appresso BUCHI GENERAZIONALI di ragazzi che non giocavano a tennis; ora tutto si è rimesso in moto al di là delle disfunzioni che ancora ci possono essere.

    Ma qui mi fermo altrimenti mi si imputano “interessi di bottega” (vero Anto?)…

    Caro max…
    non vorrei trovarmi di fronte a te come al tipico (non ti offendere te ne prego…) settentrionale industrioso che valuta tutto in termini di soldi. guadagno, produttività, impresa intrapresa etc …

    Da un tuo post così sembra…quasi a vedere nella fit lo Stato padrone come Roma ladrona dove tutto è burocrazia ingessata al servizio di pochi e contro l’interesse degli utenti…………….non è così.

    Ancora …che ti piaccia o no l’idea del torneo giovanile a Roma nasce molto prima di questo blog….abbiamo scelto il nike perchè c’è l’amico Massimo Bucciero il cui padre siede nel consiglio federale e quindi avevamo un contatto facile…
    Se vuoi convinciti della forza innovativa e trainante di questo blog.
    Non è così neanche stavolta ma se lo fosse non esiterei a riconoscerlo.
    In questo la fit vola alto.
    Questo blog per me è utile perchè si trovano riflessioni e spunti nonchè molte conferme…ma restiamo tutti con i piedi ben saldi a terra non stiamo facendo rivoluzioni!

    Comunque spero di conoscere un pò tutti al raduno e vedere qualche buon giocatorino al nike del 3 maggio…

    Buona Pasqua di cuore a tutti !

    trophy

  1024. max scrive:

    io nascondo il mio nome? ma se lo sanno tutti!!

    io dovrei scegliere a chi dare le stelle di merito?

    sinceramente dovrebbe essere la federazione a dare i titoli di merito, il problema appunto è che non lo fa…

    chi sono io per decidere se il maestro è bravo o meno?? nessuno, a parte (se tu ne sei dimenticato) l’insignificante fatto di essere quello che lo paga!! (oltre che anche in questo caso nel mondo civile sono i risultati a parlare per lui)

    i maestri (ovviamente non tutti) e la fit fanno schifo? ma non sono io a dirlo, lo dicono i risultati che fortunatamente non fanno parte di nessuno schieramento e non hanno colore..

    mi dispiace per te ma l’allenatore di federer non potrebbe mai risolvere il problema del tennis italiano come non l’ha risolto piatti (che se n’è andato) perchè un coach si deve occupare della parte tecnica mentre per fare delle regole non bisogna saper giocare a tennis ma serve un manager con gli attributi, ben pagato, che abbia degli obbiettivi da raggiungere senza che debba difendere gli interessi di nessuno a parte quelli di chi permette al carrozzone di andare avanti e di chi deve conseguire i risultati sul campo….genitori e figli

    dopodichè comincio a pensare che avesse ragione piero quando scrisse che ora cominceranno la caccia alle streghe perchè se uno leggesse il blog per la prima volta si farebbe l’idea che sono l’unico a pensarla in questo modo. peccato che a pensarla come me (soprattutto per quanto riguarda la fit) siano quasi la totalità di chi scrive su questo blog ed il 100% dei maestri circoli ed accademie che giro e frequento…mi sa che stavolta la telefonata è arrivata a enzo…

  1025. Enzo Lo Iacono scrive:

    Per Max:
    continui ad usare il “tutti”. Ma io, non essendo tra i tutti, continuo a non conoscere il tuo vero nome e sarebbe il caso che lo indicassi. E che indicassi quali sono i giocatori che avresti portato (tu o chi per te) a 200 - 100 ATP. Insomma, sei uno 007 del tennis o …… hai paura delle telefonate?
    A proposito, non capisco ancora questa storia della telefonata, visto che le qualifiche non me le può togliere ormai nessuno, quello che so (anche se è poco) non me lo può cancellare nessuno, che il circolo non me lo può levare nessuno (il presidente è mia moglie, he he he).

    Una precisazione per Trophy sulle tasse FIT (almeno Max capisce che non ricevo telefonate!): per esempio, la tassa di approvazione dei tornei giovanili che devono pagare i circoli organizzatori (e da qualche tasca devono pur uscire) quest’anno è passata da 30 a 100€ (aumento del 330% circa); la tessera per gli under 10 che vogliono fare i tornei regionali, essendo diventata agonistica?!? (anche se in effetti tale non è) è passata da 7 a 12 euro (aumento del 70%). E qui mi pare che il consiglio abbia toppato! Tant’è vero che l’attività under regionale si è ridotta enormemente. Io, per esempio, non ho voluto prendere nessun torneo under per il 2008 in segno di protesta.
    Ma è anche vero che il piccolo Seby (insieme ad altri 31 bambini) è stato ospitato dalla FIT nel raduno di Ferrara………. e da qualche tasca, quei soldi, devono pur uscire!

    Ora, mentre io stesso sono il primo a lamentarmi di ALCUNE decisioni della federazione, anche io ammetto che la federazione mira alla ricerca dei giovani piu “talentuosi”. Se vuoi fare attività non agonistica e meno costosa,……… c’è sempre l’UISP!

  1026. anto scrive:

    Trophy quello che affermi in queste righe è completamente falso! Questa faccenda dei campi pubblici o dei campi dei circoli da lasciare liberi gratis dalle 11 alle 17 per gli under 14 è pura demagogia.
    Tanto più demagogica nel sistema Italia così com’è.
    Ci sono forse campi di pallavolo, di basket, di golf, piscine, palestre pubblici dove gli under vanno gratis dalle 11 alle 17 ?
    Neanche più gli oratori lasciano i campi sportivi liberi…. Ci sono, ci sono i campi. Forse alle cricche lobbiste e immobiliariste fà comodo far passare questo messaggio. Ma quando mai gli oratori sono chiusi e non lasciano i campi liberi. Ma che film hai visto? Ma dai cerchiamo di essere seri, e poi l’attacco di Enzo Lo Iacono a Max non mi è piaciuto. Bisogna cambiare mentalità. Il tennis certe volte mi sembra uno sport feudale, con i vari ducati. Ma non scherziamo, e poi i risultati ridicoli si vedono. Ho parlato un giorno con Fanucci l’allenatore di Volandri e gli chiedevo come mai non abbiamo da trent’anni un top 5- E lui mi ha risposto nel tennis arrivano gli scarti degli scarti degli altri sport. E questo cosa vuol dire, che spesso il tennis non ha appeal, vuoi i costi, i maestri fichetti che rompono le palle se sgarri di un giorno a pagare la retta mensile e poi mentre spiegano una volèè rispondo al cellu Ah Dott. egr. Conte Mascetti si come sta tutto bene e allora, e intando i ragazzi dicono ma che c—o! Dobbiamo cambiare testa, dobbiamo lasciare posto agli innovatori e non ai mediocri. Buona Pasqua da un genitore che sta pensando di far mollare il tennis al proprio figlio e mandarlo a giocare a calcio che come dice Federico Luzzi è molto più facile e ti pagano di più!

  1027. nipa scrive:

    Di ritorno da Ferrara, dopo un tour Tennistico (Firenze) - turistico. vi trovo ben “AIZZATI”.
    Ripromettondomi di recuperare i post non letti, notando piacevolmente che il dibattito comunque porta nuovi aspetti/soggetti che a me profano del tennis non possono che aumentare il bagaglio di conoscenze soprattutto tecniche e “politiche” (molto interessanti e coraggiose - forse anche incoraggianti - per noi genitori “profani” le risposte di Trophy),
    auguro a TUTTI Buona Pasqua!

  1028. max scrive:

    caro trophy ma è proprio per questo motivo che noi del blog abbiamo pensato al raduno con piatti e sartori e non con la fit (anche se poi sarà presente per scelta propria con qualche suo emissario e noi non mandiamo via nessuno), cioè semplicemente perchè la pensiamo in maniera totalmente diversa da voi non avendo come obbiettivo il far crescre il numero dei praticanti (anche se pure qui la pensiamo in maniera molto differente in quanto senza l’effetto volano non aumenta nulla) bensì il far diventare i nostri figli campioni (o comunque il farli arrivare al top delle loro possibilità). ed io non sono partito facendo critiche alla fit ma ho solo risposto a domande ed argomenti che altri avevano proposto nel senso che a me della fit non importa nulla ma se me lo chiedono rispondo dicendo come la penso. e se poi la penso diversamente da voi mi dispiace ma non posso farci nulla… e poichè da settentrionale industrioso cerco sempre di costruire e mai di distruggere avevo anche circostanziato le critiche (promozione inesistente nelle scuole, perdita della maggior parte dei talenti con la discriminazione dei meno agiati, qualifica dei tecnici nazionali che nelle modalità con cui viene fatta nel tennis non esiste riscontro in nessun altro settore, organizzazione dei tornei che permette di fatto che a poterci partecipare siano soprattutto figli di benestanti con l’eccezione di quando un torneo si trova vicino a casa ma spesso anche li se marito e moglie lavorano entrambi durante la settimana diventa difficile , nessuna “vera” convenzione con le strutture albergiere fattibilissima anche per chi si unisce in gruppi di 10 persone figurimoci che sconti si otterrebbero qualora se ne occupasse una federazione che è in grado ovviamente di garantire numeri maggiori etc etc) ma lei a quel post non ha mai furbescamente risposto.

    e se permette se avremo fatto o meno una rivoluzione lo vedremo ed eventualmente lo sanciranno tra 8/10 anni le classifiche mondiali…ben certi che in italia (almeno per ora) rivoluzioni di altro genere difficilmente sono fattibili..

    enzo, prima avevo solo il dubbio ma ora ne ho la certezza: o tu leggi un post ogni 10 o appositamente (che sarebbe anche peggio) leggi solamente quelli che vuoi. io non sono mai stato un coach del tennis e tra i 100 e 200 dovrebbe essere il risultato (in mancanza di altre qualifiche) per poter ricevere una nomina di alto livello alla stregua di come succede in qualsiasi settore e paese civile nel mondo quando ti chiedono il curriculum.. o semplicemente come succede nell’esercito (tanto per fare un esempio) e cioè quando a fronte di un determinato titolo di studio puoi fare il sottufficiale mentre con altro puoi accedere alla scuola ufficiali e solo quando un sottufficiale raggiunge certi traguardi sul “campo” può passare ufficile…a volte basterebbe copiare…

    anto infatti la cosa incredibile è che è stato qui sul blog che per la prima volta ho sentito parlare bene qualcuno della fit. ed essendo per me (ma anche per la fit a quanto dice) sempre una questione di numeri se quasi tutti (a parte enzo e qualche suo intimo) ne parlano o pensano male (ed anche gente che non ne avrebbe nessun motivo o addirittura genitori come noi che avremmo bisogno e saremmo felicissimi di avere una buona federazione) muovo critiche qualche motivo ci sarà o sono tutti dei visionari?

    comunque buona pasqua e buon tennis a tutti brutti e cattivi compresi!

  1029. trophy scrive:

    A Pasqua mi riposo dai ritmi infernali che il tennis laziale possiede.
    ed ho tempo per il blog.

    Leggo con piacere ciò che scrivete e su questo credo concorderemo….il dibattito stimola sempre, il contraddittorio arricchisce anche se molte prevenzioni ci sono ma non sta a me convincervi.

    per anto.
    mi indichi per favore nel Lazio campi e strutture pubbliche non a pagamento, gratis e magari più precisamente strutture tennistiche ?

    Devi farlo altrimenti chiedi scusa per l’ardire.
    Se me le indichi chiedo scusa io !

    Voglio aiutarti… nel calcolo comprendi anche gli oratori che gratuitamente mettono campi da tennis (mai visto una parrocchia avere campi da tennis, forse qualcosa di polivalente) …indica queste strutture daii……

    A Roma le uniche private che ci vengono concesse con frequenza sono nel nostro centro servizi di Villa Spada grazie ad accordi tra la fit regionale e la finanza….e non so se durerà…!

    Per enzo.
    apprezzo il tuo equilibrio nel giudizio che discende da toccare la realtà fit con mano e non dal pregiudizio.
    una imprecisione però: la tassa torneo giovanile è di 30 euro quindi è stata abbassata se il torneo termina con le sezioni intermedie, modalità che evita le partite troppo squilibrate e rende i tornei più avvincenti (sistema francese).. per stimolare ciò si è aumentata la tassa del torneo senza conclusione delle sezioni intermedie ….semplice strategia finanziaria ….nel lazio tutti i tornei giovanili hanno le sezioni intermedie e quindi vi è stata una diminuzione della tassa.

    max…caro max…
    prima o poi ci incontreremo e ci sfideremo a duello sui temi a noi cari…
    scegli l’arma… racchetta… microfono… singolo…. doppio…

    Ma le tue critiche circostanziate sono di facile risposta.
    Ora ascolta bene però, io parlo con cognizione della mia regione e credo che tu non la conosca bene…ma io non sono un ufo sono parte della fit quindi almeno circoscrivi le critiche non generalizzarle altrimenti perdono di credibilità.

    La promozione nelle scuole pubbliche noi la facciamo da anni con buoni risultati investendo soldi (5000 euro per il 2008 che aumenteranno) in borse di studio per i ragazzi che poi vanno a giocare nei circoli affiliati; la perdita di talenti è da dimostrare ma ammesso che ci sia non è colpa esclusiva della fit potrei fare esempi precisi (ma ammetto che sul punto si dovrebbe modificare qualcosa); i tecnici oggi escono molto qualificati dalla scuola; nell’ultimo corso (io c’ero tu non credo…) si sono laureati Furlan, Coppo, Brandi, Papi, Fantone…tanto per citarne alcuni e tutti hanno concordato sull’alto livello del corso….mentivano ? non credo io c’ero e difficilmente mi si inganna se guardo negli occhi le persone…
    l’organizzazione dei tornei ha subito quest’anno la rivoluzione francese !
    Quindi vi sono disfunzioni dovute alla novità ed all’incapacità dei circoli (e a volte dei giudici arbitri) di comprendere le nuove necessità (numero predefinito di campi, orario di gioco anticipatamente programmato, doppi turni necessari, durata reale del torneo…) ma proprio per chi è meno agiato vi sono vantaggi indiscutibili…quindi la tua critica è sbagliata e facilmente smontabile…siccome però si entra nel tecnico è meglio spiegarlo a voce se vorrai con i nuovi tabelloni sotto mano.
    Le convenzioni alberghiere sono argomento complesso: molte la fit le fà e con grandi risparmi.
    Ma molte volte la realtà è difficile (a roma ad esempio gli alberghi già guadagnano e non fanno sconti perchè tanto sono pieni) e comunque quando ho mandato ragazzi in giro ho sempre ottenuto buone facilitazioni.
    E poi mi sembra un profilo francamente marginale rispetto ad altri problemi.

    infine per chiarezza.
    La fit del raduno di roma non sa nulla, io stesso non ho diffuso la notizia proprio per rispetto alla vostra indipendenza.
    Verrò come blogghista perchè invitato ma non allargherò l’invito se non mi verrà richiesto anche se poteri far intervenire fior fior di professionisti.
    Non vorrei sentirmi dire che la fit vuole mettere il cappello sull’iniziativa.
    E’ una vostra idea, una buona idea (noi nel lazio abbiamo già avuto iniziative simili) e come tale deve restare.
    L’unica cosa che mi piacerebbe è quella di assistere ad un sereno dibattito e non ad un processo precostituito alla fit.
    Si perderebbe una buona occasione.

    buona Pasqua ancora…vado a fare un’oretta di tennis tempo permettendo…!

    trophy

  1030. fulvio scrive:

    una cosa vorrei precisare e specialmente a trophy:
    1° la cosa del raduno è nata qui e non ha niente nè contro la fIT ne contro nessuno,anche perchè personalmente a me la fit non ha fatt niente,anzi mi ha dato una mano in tante cose,dai tornei under in giro per il mondo a contributi vari su cui non ci ho mai ‘’sputato” sopra,per chiarirci.
    2° penso sia una sana chiaccherata con amici e genitori ascoltando pricipalemnte i ‘’suggerimenti” di coach a livello mondiale , sia di genitori che ci sono passati,sia di quelli che sono intenti a …passarci
    3°abbiamo invitato stampa e altre persone del mondotennis per dare risalto a una iniziativa di un blog nel quale si parla esclusivamente di tennis e non contro il tennis,quindi penso e spero che le polemiche varie rimarrano fuori dalla porta
    4° per radunare anche i nostri-vostri figli in una manifestazione che in Italia no ha uguali,cioè stare fianco a fianco di campioni e meno,che potranno darci qualche indicaziuone sui dicorsi che da mesi discutiamo,tipo la scuola,l’educazione,le strategie e le possibilità che un ragazzo deve e può avere per affrontare un giorno la vita del professionista.
    quindi lo dico subito a scanso di equivoci,qualora ci fosse gente che partecipa SOLO per creare polemiche la prego di restare a casa,quel giorno deve essere un giorno di festa e di dialogo civile per tutti
    ringraziandovi e sapendo anticipatamente che cosi sarà vi porgo i migliori auguri di buona Pasqua!!
    fulviof.

  1031. andrew scrive:

    …Trophy…

    sarai anche un dirigente rivoluzionario e innovativo ma da quanto scrivi si capisce che tu vuoi portare tutto il tennis DENTRO i circoli; io invece, nel mio nulla, predico di portarlo FUORI dai circoli…

    is there a middle thing? (questa citazione la sà solo StefanoGrazia)…

  1032. max scrive:

    trophy certo che ne discuteremo ed anche amabilmente a patto che ci sia onestà nel dialogo. mi spiego

    1) CAPITOLO SCUOLA: qui ammetto che posso parlare esclusivamente della mia regione, la lombardia (che però non è proprio l’ultima) dove mia figlia ha cambiato tre scuole e tre provience (MI-VA-BG) ed in nessuna delle scuole si è mai sentito parlare di tennis. allora ho provato a chiedere ai genitori di altre bambine, risultato? identico. onestamente posso dirti che uno dei maestri del mio vecchio circolo era riuscito tramite conoscenze a fare lezione 1 volta la settimana in una scuola elementare che l’anno successivo però ha prontamente disdetto. ONESTAMENTE SI PUO’ DIRE CHE E’ UN PO’ POCHINO? IO CREDO DI SI

    2) CAPITOLO MAESTRI: ovviamente per l’ultimo corso non posso parlare (anche se non mi risulta che per l’acquisizione della nomina i “nazionalizzati” abbiano dovuto obbligatoriamente frequentare uno stage). parliamo del penultimo però dove l’ora tecnico nazionale ex maestro di mia figlia e tuttora buon amico mi ha raccontato si di un buon livello in aula ma anche di non aver mai fatto un’ora sul campo e per quanto riguarda la “tesi” (tra l’altro di un gruppo) l’ha potuta spedire da casa quindi teoricamente l’avrebbe potuta scrivere chiunque. ora come ti ho già detto anch’io ho dovuto sostenere un corso (però di un’anno e per 4 ore al giorno tra l’altro gratuito) per poter prendere la patente di allenatore pubblico internazionale (di un altro sport ovviamente) ma dopo aver dovuto sostenere l’esame (non da casa) per diventare operativo ho dovuto sostenere uno stage di due anni all’estero da due tra i migliori allenatori del mondo al quale inoltre è DOVUTA seguire una loro lettera che non doveva attestare solo l’avvenuto stage ma la mia idoneità alla professione….non so se mi spiego!!! forse adesso ti è più chiaro cosa intendo quando parlo di QUALIFICA..

    3) CAPITOLO TORNEI: è evidente che è soprattutto chi porta i propri figli tutto l’anno in giro per tornei a conoscere i reali problemi, comunque a parte il fatto che le problematiche dei circoli, dei giudici arbitri etc sono certamente problemi di cui si deve occupare la fit (mentre ora le conseguenze la pagano solo i genitori) ma forse voi non avete ben chiaro cosa significhi far risparmiare la gente e allora le faccio un esempio preciso: l’anno scorso per il tennis di mia figlia (accademia preparatore atletico e tornei) ho speso 25.000 euro di cui solo 8.500 per la parte tecnica mentre i restanti 16.500 sono andati per i tornei (viaggi alberghi ristoranti). ci vuole un genio per capire che l’unico modo che hanno i genitori di risparmiare (oltre alle convenzioni su cui torno nel prossimo capitolo) è se i tornei sono organizzati nel week end al massimo aggiungendo il venerdì e facendo giocare due partite al giorno ai ragazzi suddividendo il torneo tra 4/5 circoli? circoli che tra l’altro (almeno in lombardia) ne sarebbero felicissimi perchè gli verrebbero riempiti i buchi che normalmente hanno il sabato e la domenica lasciando spazio ai soci durante la settimana, per non parlare poi del fatto che le partite di torneo non andrebbero a discapito degli allenamenti infrasettimanali dei ragazzi (tra l’altro già pagati e non usufruiti), perchè caro trophy da marzo in poi tra scuola partite e vacanze si allenano pochino!!!

    4) CAPITOLO CONVENZIONI: proprio per essere credibile cerco sempre di portare come ho fatto per il capitolo tornei esempi personali e quindi certi. il mese luglio scorso (quidi in un periodo di alta stagione) ho mandato mia figlia con il maestro ed i ragazzi di un circolo lombardo a bolzano per partecipare ai tornei di caldaro e nike. per il periodo sono andati a soggiornare in un hotel di adro. io e mia moglie invece siamo andati in un hotel di caldaro con campo da tennis compreso nel prezzo. per quanto riguarda l’hotel di adro il maestro porta i suoi ragazzi già da alcuni anni e usufruiscono del 20% di sconto. io ho parlato con il proprietario dell’hotel a caldaro che mi ha detto che portandogli almeno una decina di ragazzi avremo il 20% se saranno di più può arrivare anche al 30. immaginiamoci se la fit garantisse a questi hotel 40/50 ragazzi un paio di volte l’anno (e pensa che ad esempio l’anno scorso di nike in quella zona ce nesono stati 4 quindi basta spettare l’uscita dei calendari ed attivarsi!!).

    ora prova a pensare a tornei della durata di 2/3 gg al max, con hotel convenzionati e senza che la fit tiri fuori un euro farebbe un grandissimo passo avanti oltre a dimostrare con i fatti che per quel che può pensa ai propri talenti in erba, visto che ad oggi piaccia o meno senza denaro a tennis si va da nessuna parte… ciao

  1033. max scrive:

    rileggendoti e per finire come ho detto più volte purtroppo voi conoscete poco quali siano realmente i veri problemi del tennis e la tua frase riguardo le convenzioni “E poi mi sembra un profilo francamente marginale rispetto ad altri problemi.” lo dimostra ampiamente…

  1034. Nikolik scrive:

    Ragazzi, anche nelle critiche occorre avere spirito pratico ed aderenza con la realtà.
    Andrew, nella tua battaglia contro i circoli dimentichi un dato reale, di cui si deve per forza tener conto: in Italia, tutti i campi da tennis sono di proprietà dei circoli, sono proprietà privata.
    Già si gioca poco a tennis in Italia; già ci sono pochi campi; e tu vuoi fare anche la guerra ai circoli? E, dopo, cosa ci rimane? Se facciamo la guerra ai circoli, cosa rimane del tennis in Italia?
    Insomma, cerchiamo di avere senso pratico nelle cose. Qual’è la tua proposta? Portiamo il tennis fuori dai circoli? Va bene, ma dove lo portiamo questo tennis? Altri spazi non ci sono.
    Quindi, è chiaro che non possiamo saltare i circoli, come proponi tu, ma migliorarli. Se usciamo dai circoli, dove andiamo? Vuoi costruire tutti i campi da tennis nuovi? Quanti anni ci vorranno e quanti soldi? O Forse vuoi espropriare i campi ai circoli?
    Stefano propone campi gratis per tutti gli under 14 dalle 11 alle 17.
    Dico, Stefano, ma questa ti sembra una proposta reale? Una proposta realizzabile? Una proposta pratica?
    Stefano, ripeto, i campi sono proprietà privata. Ma tu ci lavoreresti gratis tutto il giorno (perché dalle 11 alle 17 vuol dire tutto il giorno)? Come puoi pensare che la gente stia nei circoli a lavorare gratis per gli under 14? E come la pagano la bolletta della luce i circoli?
    Che cos’è questa proposta? Un nuovo tentativo di esproprio proletario, questa volta applicato ai campi da tennis?
    Come puoi ragionevolmente pensare che delle persone lavorino gratis? Tante persone ci lavorano, nei circoli.
    E’ incredibile, poi, la vostra convinzione di interpretare il pensiero dei genitori italiani.
    Al contrario, siete una ristrettissima minoranza.
    Voi volete che i vostri figli diventino dei campioni, non volete che semplicemente facciano sport.
    Al contrario, la maggior parte dei ragazzi che va a giocare a tennis non vuole per nulla diventare un campione. Non vuole per nulla allenarsi 5 ore al giorno. Vuole solo divertirsi, fare vita sana, fare sport, fare amicizia, giocare qualche torneo.
    Siete l’1% dei tennisti italiani, anzi, forse meno.
    Voi cercate allenamenti altamente professionali e, quindi, non capisco che cosa vogliate dalla federazione.
    Voi ricoprite una posizione di nicchia nel movimento tennistico italiano.
    La Federazione, come tutte le Federazioni, deve pensare al movimento tennistico generale, non deve pensare ad esigenze particolari come le vostre, che volete allenamenti super-professionali.
    La Federazione è al piccolo Nikolik del 2008 che deve pensare: cioè ad un bambino un po’ paffutello, che ha scarsa voglia di allenarsi, molta di divertirsi e di fare sport e che, però, se motivato, comprerà 50 palle l’anno, 2 racchette l’anno, farà tornei e farà crescere il movimento. E, in mezzo a centomila Nikolik, troveremo inevitabilmente Mcenroe.
    I vostri allenamenti super-professionali, le vostre esigenze super-tecniche, le vostre speranze di entrare nei primi 10 del mondo, non riguardano la Federazione.
    Nelle vostre istanze super-professionistiche, nella Grande Federazione della Vittoria che volete costruire, io spero che ci sia posto sempre per chi vuole solo fare sport, per chi, del tutto legittimamente, non vuole vincere, non vuole arricchirsi, non vuole correre dietro a miraggi, per chi vuole solo divertirsi ed avere passione per il tennis.
    Costruitevi pure la Federazione della Vittoria, di cui avete il culto, io non vi aderisco.

  1035. max scrive:

    ciao fulvio e buona pasqua anche a te. no non credo proprio che qualcuno venga per far polemica ed anch’io del resto per evitare problemi, nella stesura del programma alla fit rivolgerò solo un piccolo capitolo con una lista dei desideri che sono saltati fuori in mesi di interventi magari provando a dare qualche suggerimento per rendere attuabili le varie idee.

    poi al massimo mi farò prestare la katana da kill bill e ci chiuderemo con trophy negli spogliatoi ma quello dopo a giochi conclusi…

    a proposito trophy volevo farti una domanda riguardo i campi gratuiti:
    hai mai provato con le palestre delle scuole? te lo chiedo perchè io sono andato da chi gestisce le 3 palestre del complesso scolastico frequentato da mia figlia che a fronte di un pagamento di 30 euro mensili mi fanno la usare la palestra 3/4 al giorno ore per tre volte la settimana (e durante le feste ce l’ho a disposizione completamente 24h) e che io uso anche per il tennis (ovviamente ho dovuto comperare una rete e devo aggiungere un po’ di scotch per le righe ma questo è il minimo) con l’ulteriore vantaggio di giocare su un campo super veloce con enormi vantaggi nello stimolare capacità che bene vengono assimilate fino agli 11 anni..non so come sia la situazione nel lazio ma potresti provare..

  1036. max scrive:

    nikolik nel mondo quando si vuole ci si può anche venire incontro. anch’io quando ho letto dei campi gratuiti nei circoli sono rimasto un po’ così. però pensandoci bene qualcosa forse (e dico forse perchè non lo so con certezza) si potrebbe provare a fare. faccio un’ipotesi. periodo giugno/settembre e festività in genere magari anche la domenica, quindi ragazzi a casa da scuola. in quel periodo e giorni (e parlo sempre della lombardia perchè è questa la realtà che conosco) la mattina e nelle prime ore pomeridiano i circoli sono pressochè vuoti. allora dico che quando un campo non è prenotato ed allo scoccare dell’inizio dell’ora (quando quindi è certo che nessuno più pagherà quel campo in quell’ora) i circoli si potrebbero impegnare a far giocare gratuitamente (ovviamente per le domeniche o per le feste non estive si dovrebbe pagare un piccolo contributo per luce e riscaldamento) i propri ragazzi della sat e dell’agonistica (quindi ragazzi che già fanno guadagnare il circolo), i quali a loro volta si impegneranno alla fine dell’ora a bagnare e tirare il campo. per i circoli che aderissero all’iniziativa la fit ad esempio potrebbe riconoscere un piccolo sconto su qualcosa o potrebbe che so far pervenire grauitamente delle palline (magari acquiste dopo i tornei e quindi usate una sola volta ma vendute a pochi euro), cioè insomma potrebbe dare un piccolo incentivo per una norma che aiuterebbe tutti e non metterebbe in crisi nessuno. oltretutto questa è già una prassi in molti circoli, quindi si tratterebbe solo di uniformare tutti i circoli. e ripeto non essendo per ora preventivabile una ristrutturazione totale del sistema che almeno si facciano le piccole cose altrimenti a forza di dire che questo non si può fare e per altro non ci sono soldi alla fine non si fa mai nulla…

  1037. trophy scrive:

    ottima atmosfera oggi !

    caro max concordo con alcune tue osservazioni….per far giocare un ragazzo nel tennis agonistico vero ci vogliono molti soldi.
    Questo è un punto non discutibile.
    La Fit opera delle scelte ed investe molti molti soldi sui migliori talenti ma spesso ne restano fuori diversi che potrebbero arrivare.
    ciò è dovuto a varie ragioni che analizzeremo spero al raduno.
    certo è che conosco giovani che non ottengono risultati immediati e restano ai margini dei contributi e premi federali.

    Qui, secondo me, può subentrare il comitato regionale in un’opera di sussidiarietà molto importante.
    Non solo segnalando col proprio settore tecnico territoriale eventuali giovani “dimenticati” dal settore tecnico nazionale ma, all’occasione, investendo proprie risorse a sostegno delle famiglie di questi atleti.

    Ti faccio un esempio: tutti nella FIT conoscono la vicenda di Andrea Stucchi.
    Andrea non era conosciuto dal settore tecnico nazionale fino a due anni fà. Non era nei contributi ma neanche nelle convocazioni a Tirrenia.
    Come lui altri due ragazzi del Lazio.
    Ho preso carta e penna ed ho scritto al settore tecnico nazionale segnalando il valore di questi due giovani (l’altro è Cristiano Compagnone di Frosinone) che avevo visto giocare più volte e che il mio settore tecnico regionale mi sollecitava come atleti interessanti.
    Ebbene gli amici del settore tecnico si sono fidati della segnalazione (peraltro ufficiale e protocollata quindi non bieca raccomandazione) e di lì a poco hanno realizzato che ben valeva la pena.
    Stucchi ha vinto la medaglia d’argento a Mosca nel 2007 ed il campionato italiano U16; Compagnone ha ottenuto brillanti risultati ed ora sono sotto osservazione e contributi dalla FIT centrale.

    Ho raccontato questo episodio per far capire come le sinergie tra centro e regioni siano essenziali.
    Ma vado oltre.

    Poichè non tutti i ragazzi possano essere considerati dal settore nazionale il mio comitato supporta le famiglie degli altri atleti (su parametri oggettivi) con una spesa che quest’anno si aggirerà sui 10.000 euro e forse di più (nel 2007 sono stati stanziati circa 6000 euro di contributi per tornei nike ed Tennis Europe o ITF).

    Ecco, non sono cifre iperboliche, ma pur sempre un aiuto economico significativo che ha anche valenza di solidarietà alle famiglie.

    Una curiosità.
    A Caldaro e Bolzano l’anno scorso c’ero anche io con un gruppo di ragazzi del Lazio ed ho speso poco grazie agli amici del posto che ci hanno indirizzato in zimmer economiche.
    Chissà forse ci siamo incontrati…
    Quest’anno torneremo e probabilmente finanzieremo la spedizione.
    Sono pronto a riempire l’albergo con miei ragazzi per abbassare i costi ma francamente meno delle zimmer….!!

    Grazie Nikolic per l’aiuto nel far comprendere ad Andrew e Stefano alcune loro eccessive divagazioni su una realtà immaginaria di campi pubblici etc etc…

    ancora per Max.
    Le palestre vengono usate nella realtà di Rieti (vi è un ottimo progetto da noi finanziato) ed anche in diverse scuole di Roma anche se questa attività viene svolta spesso dai maestri dei circoli che si gemellano con scuole elementari limitrofe.
    La politica dell’inserimento del tennis nella scuola da noi è pratica storica ma le varianti sono molte per poter parlare di successo incondizionato dell’iniziativa.

    Un esempio concreto.
    I professori di educazione fisica delle scuole spesso hanno palestre loro e non amano che maestri di tennis entrino nella loro scuola e indirizzino i ragazzi al tennis…questione di pura concorrenza…
    Inoltre i direttori didattici se non sono appassionati tennisti spesso frappongono molti ostacoli all’ingresso del tennis nella scuola.
    Anche una datata letteratura medica nuoce all’immagine del tennis che viene considerato sport asimmetrico e dannoso per il fisico nell’età dello sviluppo…
    Insomma problemi problemi ma noi non ci arrendiamo.

    Andrew.
    Io ragiono con la realtà che ho: i circoli.
    Anche a me piacerebbe ragionare oltre che con i circoli anche con strutture diverse dove avere meno vincoli e resistenze….ma nel Lazio ciò non esiste purtroppo !

    Fulvio.
    grazie delle precisazioni che mi rassicurano enormemente.

    Una simpatica provocazione infine.
    Ho ottenuto circa 30000 di entrate straordinarie nel mio bilancio 2008 (sponsor privati e pubblici).
    ne devo spendere ancora una grande parte.
    Fate finta di essere me o i miei consiglieri.
    Come li spendereste per i giovani e le famiglie ?

    Suvvia un buon suggerimento non si nega mai…prometto di ascoltare con attenzione (anche se idee ne abbiamo) ma mi raccomando investimenti tecnici e non contributi a pioggia!!

    p.s. ho battuto un 2.8 giovane in allenamento…che bello il tennis!

    Trophy

  1038. stefano grazia scrive:

    Son rimasto tagliato fuori dal blog per 48h e mi ritrovo con diverse accuse/sfottò e una polemica/misunderstanding…Prima però vorrei dire una cosa, ad Enzo ma anche ai Moderatori: Guardate che Mad Max è -almeno il pù delle volte-molto meno offensivo di quel che può sembrare a prima e superficiale lettura…Bisogna però leggerlo e forse non partire col pregiudizio (a cui lui onestamente bisogna riconoscere ha contribuito ad alimentare con diverse frasi ad effetto non proprio diplomatiche e spesso un po’ troppo da smargiasso quasi cafone…ma questo all’inizio, poi o io mi sono abituato o lui è maturato pur non spostando di una virgola le sue posizioni). Questa la Premessa.
    Sul MEGARADUNO voglio solo proporre una cosa che forse,io per primo,davo per scontata: Il Moderatore dovrebbe essere il nostro Padrone di Casa, Ubaldo Scanagatta… Non so se lui ne avrà il tempo ma sarebbe un gran onore e darebbe anche più lustroalla nostra associazione virtuale…
    SUI CAMPI LIBERI: bè, intanto nei campi all’aperto e da primavera in poi…se NESSUNO CI STA GIOCANDO, perchè non potrebbero giocarci GRATIS dei Bambini?
    Guardate che io dico almeno questo: in Italia se io genitore pago 1000 o più euro all’anno di iscrizione a un club, perchè mio figlio NON può giocare GRATIS dalle 11 alle 17 SE IN QUEL MOMENTO NESSUNO STA OCCUPANDO I CAMPI?????
    Creo comunque i futuri giocatori paganti di domani…
    Ciò detto, va bene,ho capito: ribadisco il concetto: io mi sono innamorato del tennis e mio figlio ha potuto diventare bravino SOLO ed ESCLUSIVAMENTE perchè ho vissuto in un paese del terzo mondo dove avevo accesso GRATIS ai Campi…
    Nikolic: va bene,ciao.
    Enzo: davvero, con tutta la stima e il rispetto che ho per te e il tuo lavoro, quello che ti risponde Max è corretto e non è insultante…Non ha mai detto che deve essere lui a fare la Guida Michelin e comunque il fatto di essere quello che paga qualche diritto a livello di scelta ce lo devi lasciare…Io i film dei Vanzina o di Verdone non li vado a vedere, per esempio…è una mia scelta. O ci devo andare per forza perchè in Italia tengono su il Cinema Italiano? A me il Cinema Italiano non piace, che ci posso fare?
    Allo stesso modo un Maestro Coach lo vedi, ne leggi,ci parli,te lo annusi, osservi come si comporta con tuo figlio, guardi anche ai risultati … Ma poi se non mi piace perchè devo continuare a farmi del male?
    Poi mi sa che ritorno presto all’aneddotica…

  1039. Enzo Lo Iacono scrive:

    Pienamente d’accordo con te, Stefano.
    Però dopo che hai annusato il maestro e hai deciso che non ti piace, non è che vai a dire che TUTTI pensano che quel maestro fa schifo; ti limiti solamente a cambiarlo! Io stesso, negli anni, ho cambiato 4 o 5 collaboratori, ma non per questo vado a dire che fanno schifo. Dico solo che intendono il tennis in modo diverso rispetto al mio.

    Altro argomento è la storia del gratuito:
    nel tennis c’è gente che lavora e pertanto è giusto che debba essere pagata. Poi certamente c’è chi ci mette passione e chi no; ma questo esiste in tutti gli ambiti lavorativi.
    Se poi vogliamo fare discorsi di sinistra, pensando che tutto deve essere di tutti, allora mi trovate completamente contrario. “Il tennis è uno sport da ricchi!” Questo dobbiamo mettercelo bene in testa e non discuterci più; è inutile parlare di oratori, che al tennis non ci pensano neanche lontanamente. Giusto o sbagliato che sia, …è così!

  1040. Nikolik scrive:

    Stefano, sottovaluti una delle più elementari regole di mercato.
    Tu domandi: se nessuno ci sta giocando, perché non potrebbero giocarci GRATIS dei Bambini?
    Scusa, Stefano, ma è così evidente il perché: se un circolo mettesse la regola che dici tu, secondo la quale se il campo è libero gli under 14 ci possono giocare gratis, tutti farebbero così, nessuno pagherebbe più per giocare e tutti aspetterebbero il campo libero per giocare gratis.
    Io ho ben due nipoti under 14! Potrei giocare gratis quando voglio!
    Mi sembra così evidente.
    In poco tempo, il circolo andrebbe alla rovina. Ci sono spese di manutenzione, affitti, personale, ecc., che la quota sociale non è in grado, da sola, di fronteggiare.
    Ugualmente, i proprietari di cinema non fanno entrare gratis le persone, anche se sono rimasti posti liberi in sala; con lo stesso ragionamento, si potrebbe dire: ma tanto il film deve iniziare lo stesso, che ti cambia? Tanto vale far entrare le persone fino ad esaurimento dei posti, tanto gratis o vuoti è lo stesso, il film lo devi dare lo stesso e comunque non guadagni, perché in ogni caso rimangono vuoti.
    Ma è chiaro che se un proprietario di cinema adotta questo sistema, va alla rovina.
    Elementare regola di mercato: se un prodotto va male, non puoi metterti a regalare quel prodotto, peggiori solo le cose.
    Devi migliorare il prodotto.

  1041. andrew scrive:

    Rassicuro tutti che, per quanto mi riguarda, non “marcerò” su Roma ma verrò in treno per sentire, capire, fare esperienza e far fare esperienza a mio figlio (non c’era tutto questo bisogno di rassicurare, in quanto non rappresento nulla, se non un po’ il vaffantennis, che comunque esiste in quanto tale e si rappresenta da sè).

    Nikolik, Trophy e federali tutti…:
    Certo, se si tratta di fare la gestione dell’esistente, non metto più becco; non ci sono grosse modifiche o iniziative da proporre in quanto saranno comunque sempre le esigenze dei circoli a determinare le “diverse” politiche…il piccolo mondo del tennis-circoli aumenterà o diminuirà in base all’aumento o alla diminuzione del sistema-paese…tutto qua…
    È chiaro che, in quest’ottica, alla FIT non resta che farsi garante del sistema circoli e quindi a garantirne la sopravvivenza e il diritto di esclusiva (nonché di esclusività) sul tennis, impedendo il più possibile la nascita di “altri” campi e di altre forme di diffusione del tennis. QUESTO, a mio parere, è un effetto FRENO a tutto il movimento, ma forse sono il solo a pensarla così.

    Vi porto l’esempio della mia piccola irrealtà di provincia:
    Da trent’anni, due circoli privati si rimbalzano soci e ragazzi SAT in regime di duopolio, mantenendo quote calibrate ad arte affinché una realtà o l’altra siano comunque equivalenti (Per giocare a tennis, ci vogliono minimo 500 euro e poi bisogna pagare il campo con spesa superiore al costo di gestione: sai che voglia di cambiare la racchetta - va sempre bene la mia Yonex R30 sfibrata - o di comprare 50 tubi di palle - vanno bene le solite finché non si vede la gomma).
    Campi pubblici in una città di 45.000 abitanti: 2 non coperti (e ai quali vengo cortesemente indirizzato ogni volta che mi lamento).
    Orbene, uno dei due circoli, che opera su terreno pubblico in concessione, siccome ha una squadra di serie A1 con tutti giocatori esterni seguita dal consiglio direttivo e altre 15 persone, ha richiesto finanziamento pubblico per un palazzetto coperto fisso per la sua proditoria attività.
    Apriti cielo!! La città ha risposto con una sonora pernacchia pubblica e con il classico sbertucciamento del tennis come sport non minore ma minorato, chiaramente preferendo investire in teatri, planetari, stadi per lotta di galli, sexy shop e altri servizi che possano essere di interesse per TUTTA la città e NON SOLO per i pochi soci di “enclave” al cui ingresso è chiaramente specificato “RISERVATO AI SOLI SOCI”.

    Ragazzi, da 30 anni non è cambiato niente nella percezione di questo sport!! NON È SPORT!! Adesso, ditemi voi se in un ambiente percepito come non-sportivo e vissuto all’interno come non-sportivo possa nascere uno SPORTIVO? Io credo di no…

  1042. max scrive:

    beh il clima di oggi mi paice di più quindi cerchiamo di essere costruttivi.

    trophy dialogare con te mi piace e volevo sapere cosa ne pensavi sulla proposta dei campi gratuiti (quando liberi in primavera e durante le feste per i ragazzi tesserati al circolo) a fronte di qualche piccolo sconto o vantaggio (tipo palline gratuite). per l’investimento invece ci devo pensare un attimo, stasero ti scrivo il mio pensiero. mentre birichino, non mi dici nulla dei tecnici nazionali ma capisco che per te può essere un problema, ne parleremo a quattr’ occhi…

    a stefano, il moderatore sarà cazzaniga mentre ubaldo se ci sarà (o altrimenti commentucci) avrà un suo spazio dedicato per raccontare un po’ a tutti com’è nata l’idea di genitori e figli

    enzo scusa e chi sarebbe il maestro di cui avrei detto che fa schifo? oltretutto poichè esistono maestri che indirizzano per scelta il loro lavoro più verso le sat o le ore private non mi sembra un insulto se venisse segnalato che (anche se eventualmente adatti) non farebbero il caso di chi vuole dare un indirizzo agonistico alla “carriera” del proprio figlio, così come un’accademia non sarebbe adatta per un approccio più soft. e questo è il caso della maggior parte dei genitori che segue il blog.. ed è appunto perchè è uno sport per ricchi che risulta necessario assolutamente cambiare velocemente rotta, prima di tutto perchè altrimenti passeranno altri 30 anni per avere un giocatore che possa chiamarsi tale ma soprattutto per non diventare come i bianchi con i neri, i patrizi con i plebei etc etc e te lo dice uno che di sinistra non ha neanche le scarpe, ma suvvia siamo nel 2008 ed altrimenti ci meritiamo la classe politica che abbiamo!

    nikolik ormai ho ripreso a risponderti anche se tu spesso glissi…
    anche i cinema fanno promozione chi compra due biglietti il terzo ce l’ha gratuito ed ovviamente tutti i settori fanno promozione soprattutto in momenti di crisi come quelli di oggi e dare questo aiuto (oltretutto a chi ti da già da vivere) non mi sembra per nulla una bestemmia ancor di più se dalla parte della fit arrivasse qualche piccola agevolazione come incentivo. inoltre nel caso che non tutti i circoli aderissero chi lo facesse avrebbe sicuramente più appeal degli altri quindi più possibilità di avere nuovi clienti, ma capisco che il marketing non sè pane per tutti e quindi mi fermo qui, comunque dai che la strada è sicuramente quella del dialogo quindi avanti così.

  1043. max scrive:

    andrew hai ragione però tu conosci la burocrazia che c’è in italia e non so quanto sia relizzabile al momento l’idea di portare il tennis fuori dai circoli. certamente è una cosa da portare avanti ma per poterla realizzare è necessario aspettare tempi migliori quando insomma il tennis sarà inserito meglio nel tessuto sociale. ma questo temo potrà avvenire solo dopo che l’avvento di qualche top ten italiano farà aumentare la richiesta dei giovani, quando insomma il tennis diventerà uno sport alla moda e di conseguenza qualcuno ne annuserà il business… ma per far si che questo accada si deve prima di tutto potenziare al massimo, indirizzare nella giusta direzione e soprattutto approcciarsi con la corretta mentalità a quello che c’è….

  1044. max scrive:

    cosa fare di quei 30.000, beh allora vediamo:

    considera che non conosco la realtà del lazio e quindi potrei dire cose che già esistono…comunque:

    1) certamente una “postazione fissa” dove chiunque lo voglia possa effettuare previa prenotazione sedute di video analisi non dico gratuite ma a prezzi molto competitivi si.

    e/o

    2) almeno una volta al mese (magari ogni volta in una provincia diversa) organizzare dei raduni divisi per categoria e sesso dove far allenare insieme i migliori ragazzi condotti da un tecnico di sicura e provata valenza internazionale che possa dare ai coach dei ragazzi suggerimenti sulle “moderne” tecniche e tecnologie di allenamento.

    e/o

    3) affittare almeno un week end (sabato e domenica dalle 8.00 alle 18.00) al mese (sempre ogni volta in una provincia diversa) 6/8 campi di un circolo in modo che i ragazzi che lo vogliano ci possano giocare gratuitamente (ovviamente non più di un’ora a testa con la possibilità di avere il campo per due ore solo nell’eventualità di giocare il doppio, molto utile e poco praticato dai giovanissimi)

    e/o

    4) offrire al più promettente maschio ed alla più promettente femmina due settimane alla bollettieri academy, accompagnati da un coach giovane e ambizioso che potrà così ampliare le proprie conoscenze ed in modo che i giovani possano imparare a conoscere la mentalità giusta da tenere per provare ad emergere, l’importanza del lavoro, la possibilità di giocare con ragazzi provenienti da mezzo mondo, vivere a stretto contatto con molti campioni oltre che vivere un’esperienza incredibile magari frequentando anche le lezioni d’inglese

    e/o

    5) offrire agli altri migliori 8 (4 maschi e 4 femmine) una settimana alla vavassori academy sempre accompagnati da un coach giovane e ambizioso per le stesse motivazioni già espresse per la bollettiery (essendo un’accademia le metodologie sono simili) a costi parecchio inferiori (anche perchè le possibilità di convenzioni affitti di appartamenti etc sono innumerevoli) ed in uno scenario assolutamente non da meno (siamo sul lago d’iseo). in più l’organizzazione di queste inziative è praticamente perfetta poichè già molti circoli stranieri vengono spesso a fare esperienze di questo genere alla quale è possibile richiedere anche la presenza di giocatori del passato (canè è praticamente di casa ma settimana scorsa c’era anche camporese e come sparring sono ancora più che discreti direi..) e se si è fortunati può capitare anche di giocare fianco a fianco con campioni di oggi (quest’anno prima della finale con la henin c’era la knapp e settimana scorsa prima della partenza per miami si è allenata la camerin).

    altro per ora non mi viene in mente, ma se qualcosa mi illuminasse te lo scriverò…ciao

  1045. trophy scrive:

    per stefanograzia.
    nel mio club (che è a nucleo familiare) il Consiglio direttivo ha stabilito che se i campi sono liberi i ragazzi under possono giocare quanto vogliono.
    Ovviamente ciò è riservato solo ai figli dei soci (che sono tanti).
    Credo invece che tu volessi estendere l’esperimento anche agli esterni ma questo è veramente impossibile a Roma.

    comunque il principio di fondo lo condivido: cioè la possibilità di facilitare l’accesso ai campi da tennis per i giovani.
    Su questa idea Tua credo si debba lavorare..qualcosa in più si può e si deve fare anche se in rapporto alla realtà esistente.

    Per max.
    Le tue proposte non sono male.
    - la videonalisi è uno delle proposte che porterò al Consiglio. se leggi il nostro progetto Casa Lazio (che roberto commentucci ha inserito in questo blog quindi basta cliccare) è previsto l’acquisto del programma dart fish (5000 euro circa). Abbiamo individuato la postazione fissa e quanto prima lo realizzeremo. SIAMO D’ACCORDO.

    - I raduni da noi si fanno periodicamente con i tecnici del nostro settore. Quindi già fatto ma anche qui SIAMO D’ACCORDO.

    - l’affitto di campi per tornei week and già esiste ma non per far giocare chiunque voglia. E’ però in previsione di “affittare” 4 o 5 circoli (totale 20 - 30 campi per fare tornei week and territoriali (Roma nord, est, ovest, sud) o manifestazioni simili. Anche qui credo SIAMO VICINI ALL’ACCORDO.

    - il premio della settimana da bollettieri o da vavassori è un’idea nuova.
    La voglio approfondire. D’istinto l’idea di offrire una possibilità di confronto con altre realtà mi piace, l’unica controindicazione riguarda proprio il professionista. Infatti i miei tecnici laziali sono molto bravi e trovare qualcuno che sia da loro considerato un esempio da seguire forse non è proprio facile.

    grazie comunque delle idee siamo molto vicini in alcune concezioni del tennis.

    P.S. oggi ho perso con un 3.2 giovane che brutto il tennis !

    trophy

  1046. max scrive:

    trophy sono contento di sapere che siamo sulla stessa lunghezza d’onda.. a questo punto però credo che tu abbia una necessità INPELLENTE ED INDEROGABILE (e gratuita oltretutto) e cioè quella di cazziare molto duramente i tuoi tecnici e ti spiego il perchè: chi vuole veramente crescere deve sapere che qualsiasi tipo di esperienza arricchisce, soprattutto quando ti fa vedere le cose da prospettive differenti, quando vengono messi in discussione i tuoi saperi ed il tuo credo, e questa mancanza di umiltà rende bene l’idea sul perchè gli italiani siano fuori dai top ten. com’è possibile che tecnici che negli ultimi 30 anni non hanno creato praticamente nulla possano credere di non aver nulla da impararare da gente che sforna ogni anno top ten come panini??? (questo ovviamente per quanto riguarda bollettieri, comunque anche alla vavassori sono praticamente passati tutti i migliori giocatori italiani non ultimo bolelli ma poi canè etc oltre al fatto che è il tipo di lavoro specifico dell’accademia che è interessante da conoscere e da vivere…) e qui come vedi ritorna il problema di fondo, quello di cui non puoi parlare (quello dei tecnici), ma i problemi come sai si risolvono prendendoli di petto e non facendo finta che non esistano ma finchè non ci sarà qualcuno che a questi signori rende noto quali sono i veri target d’eccellenza da raggiungere dovremo continuare a sentire queste fregnacce! (ovviamente per questo caso specifico che stiamo parlando dell’allenamento dei migliori ragazzi del lazio, quindi di ragazzi che ambiscono almeno per ora ad una carriera di prestigio). e queste fregnacce spesso nascono dal fatto che molti tecnici credono di non aver nulla da imparare solo per il fatto di aver fatto magari una buona carriera da tennista. questi signori però, dimenticano che ad esempio il calcio non è stato cambiato da pelè crujiff platini o maradona, ma da un piccolo omino di fusignano al secolo arrigo sacchi al quale un altro insignificante piccolo imprenditore lombardo che mi sembri si chiami silvio berlusconi ha dato fiducia dando vita alla squadra più titolata del mondo. e questo spesso succede perchè quando ci si sente inferiori si studia si lavora e ci si applica maggiormente raggiungendo livelli d’eccellenza. il problema è che in italia anche le persone all’apparenza umili dentro di loro si sentono degli dei anche se nella realtà non hanno fatto nulla e quindi pensare che qualcun altro possa insegnare loro qualcosa risulta inaccettabile….

  1047. trophy scrive:

    caro max.
    è vero i maestri sono croce e delizia del nostro tennis…….

    trophy

  1048. Enzo Lo Iacono scrive:

    Effettivamente, pur trovandomi spesso a difendere la categoria dei maestri dagli “attacchi” di Max, devo ammettere che finalmente Max ha messo il dito nella piaga; anzi nella profonda ferita. Ritengo infatti anch’io che nella nostra categoria spesso si pecca di eccessiva presunzione e mancanza di umiltà, che sfocia spesso in un ermetismo; sia da parte di chi dovrebbe apprendere, ma anche da parte di chi dovrebbe dare!
    Proprio per questo ho trovato eccezionale l’esperienza alla BTA, perché, indipendentemente dal livello di preparazione (che ritengo buono), ho trovato persone che oltre ad essere in gamba, sono state pronte a mettersi in discussione e a mettere sul tavolo, senza veli, i propri sistemi di allenamento.
    Spero che Max mi possa mettere in contatto con i maestri della Vavassori, perché in luglio dovrò andare 15 gg a Tremosine e quindi potrei anche fare una capatina…. alla tanto decantata Vavassori!

    Devo darvi atto che le discussione intraprese in questo blog, sopratutto da Max e da Trophy, mi hanno portato a decidere di concedere nel mio circolo (a conduzione familiare) l’utilizzo dei campi in modo gratuito se non prenotati ai ragazzi della SAT ed ai figli dei soci. Decisione che ufficializzerò dal 10 aprile.
    Nella comunicazione ai soci scriverò anche che tale decisione è stata “solleticata” dalle discussioni di questo Blog!
    Perché bisogna dare a Cesare, quel che ………..

    P.S. Nel raduno ‘98 di Ferrara, il Prof. Buzzelli si è prodigato per effettuare i test motori dei presenti, che mi perverranno a breve.
    (A proposito di collaborazione Genitori/maestri) Per chi ne fosse interessato, può averli chiedendo la mia email a Scanagatta. Per motivi legali posso inviare i test solo relativi ai propri figli.

  1049. stefano grazia scrive:

    Si, Trophy, io mi riferivo soprattutto o almeno ai Figli dei Soci … O comunque a delle Convenzioni Speciali … Certo, ci vorrebbero anche dei Campi Pubblici Comunali IN CEMENTO (manutenzione ogni 10 anni) cosi’ Piero non deve tendere una corda e Max non deve entrare furtivamente in palestra con una rete … Il Cemento o il Tappetino dovrebbero essere resi obbligatori (almeno una quota) anche solo per questo, per farci giocare i ragazzini…. Quando vaneggio e sproloquio sull’essermi convinto che la mia fortuna e quella di mio figlio e’ stata proprio quella di aver vissuto in un Paese del Terzo Mondo (con i privilegi, ovvio, dell’Espatriato) mi riferisco soprattutto a questa possibilita’ di aver avuto accesso illimitato ai Campi da Tennis…Altrimenti io non avrei mai nemmeno lontanamente pensato di cominciare a giocare…Mi ricordo che dopo 5 anni fui trasferito dalla Nigeria su una Piattaforma nel Golfo della Sirte a Nord di Tripoli…Tornavo a casa ogni mese e quindi mi ero iscritto a un Club di Bologna, il TCA detto anche all’Aereoporto (che tra l’altro dopo alcuni anni di decadenza sembra essere ritornato a vita grazie agli sforzi del Maestro Giovanni Toni che,per inciso, fu il primo Maestro Italiano ad aver visto giocare Nicholas, a 7 anni, e L’UNICO Maestro Italiano e Straniero a non aver mai chiesto un soldo, nonostante noi volessimo darglieli,nemmeno quando esiliato allora dal TCA lavorava alla Staveco e lo infilava in gruppi di 3-4 bambini tenendoselo interi pomeriggi … Prima o poi riusciro’ a sdebitarmi!)…Bene, la prima cosa che mi sconvolse furono i costi: ma come, io pagavo allora un milione e trecento all’anno e poi io e mia moglie giocavamo 4-5 ore al giorno e d’inverno erano trentamila lire ad ora? Calcolare che si,qualche volta giocavamo un singolo insieme o un doppio misto ma spesso io avevo le mie ore e lei le sue (poi per fortuna e’ rimasta incinta e per 6 mesi non ha giocato…) … Insomma, lavoravo all’Estero per pagarmi il tennis…L’altra anomalia era che io ero un volgarissimo nc “tristonazzo” ma il livello degli italioti era schizoide: insomma io o mi beccavo 61 61 dai bravi (gli agonisti) o rifilavo 60 60 agli scarsi e in mezzo non c’[era nessuno…Il perche’ era presto detto: giocando in Africa tutti i giorni anche 2-3 volte al giorno la mia mediocrita’ si era ben presto trasformata in aurea mentre in Italia, coi ritmi e soprattutto coi costi, l’italiota medio che rispondeva SI alla domanda Sai giocare a Tennis?, giocando una o due volte a settimana pur avendo cominciato a giocare 20 anni prima non aveva mai imparato… La stessa cosa l’ho vista ieri,a Pasquetta, sui Campi dell’italian School dove un manipolo di italiani, agip e non, hanno dato vita ad un occasionale Doppio Giallo con le Regole dell’American Tournament (ad Handycap)…Una volta ne organizzavo uno al mese, si facevano 5 rounds, si contavano i games e alla fine dell’Anno chi faceva piu’ games vinceva un Biglietto dell’Alitalia (ma non sono io il responsabile dei guai della Compagnia di Bandiera…)…Comunque ieri c’erano anche un paio di altri bambini, uno dei quali di 13 anni, figlio di papa’ buon tennista che pero’ e’ qui da solo e si era fatto raggiungere da moglie e figli perr le vacanze pasquali… Il Figlio giocherebbe due volte a settimana a Tennis in Italia col Maestro SAT… Vabbe’ che non si puo’ fare di tutta erba un fascio (ma io avevo gia’ visto l’anno scorso a Marlengo ai Corsi VanDerMeer molti casi simili) e con mia moglie ci chiedevamo che cosa gli insegnavano…come poteva un bambino del 95 che fa da 2-3 anni 9o forse piu’) la Scuola SAT servire cosi’, muoversi cosi’ male sul campo e soprattutto nemmeno rendersi conto di non saper giocare (magari e’ invece il migliore del suo corso…)
    E’ colpa del Maestro? Probabilmente no, se ha 20 bambini alla volta…diciamo che almeno un po’ e’ colpa del Sistema Circoli che non permettono di stare di piu’ e piu’ volte sul campo? Diciamo che e’ colpa del Papa’ che essendo neanche malaccio come giocatore (e per di piu’ e’ uguale a Stepanek…non che sia un complimento…) magari di qualcosa avrebbe anche potuto accorgersi… MA ATTENZIONE: c’era anche un terzo bimbo, eta’ di mio figlio, che a 4-5 anni si allenava con Nicholas al Sabato Mattina quando io facevo 6 anni fa al Sabato Mattina all’italian school due ore di Munchkin Tennis … bene, lui aveva la possibilita’, i campi da tennis, i genitori che giocavano…Eppure anche lui, vivendo in Africa, a Tennis gioca da schifo uguale: movimenti sbagliati, servizio a parabola, footwork goffo… E allora? L’Italiano va alla SAT in Italia, il Bambino Italiano in Nigeria potrebbe andare tutti i giorni all’Ikoyi Club….ENTRAMBI ERANO ALLO STESSO LIVELLO…vabbe’ l’italiano in Nigeria aveva 2 anni in meno ma onestamente non c’era da sorridere…E allora sono i GENITORI che fanno la differenza. Pero’ almeno qui in Nigeria se i Genitori volessero ne avrebbero la possibilita’: campi,clima,coaches sparring parner/vere e proprie human ball machine… Ma ci devi essere anche tu sul campo, ci devi andare anche tu a vedere, te lo devi portare tu con il Cesto e nagari gli fai il feeding con la mano (del resto Todd Martin ha modificato il Dritto di Mardy fidh cominciando con l’handfeeding) Poi e’ chiaro: lo devi portare di tanto in tanto all’estero e a 12-14 anni se ti vuoi evolvere devi andare in Europa o America perche’ hai bisogno del confronto coi coetanei…
    Ma i GENITORI rimangono FONDAMENTALI a patto che abbiano a disposizione i MEZZI…altrimenti avvieranno il PROPRIO FIGLIO ad altri sports: atletica,nuoto,sci, rugby,calcio…
    Su questo io ero d’accordo con Nikolic (la Federazione deve intervenire sulla Propaganda, sull’Accessibilita’,etc etc e non deve essere valutata se volandri o la schiavone perdono o meno a Indian wells)ma registro purtroppo che i suoi interventi,a differenza di quelli di Trophy, sono veramente “federali”nel senso bieco del termine contribuendo appunto a rendere la Federazione invisa solo per un fatto epidermico…eddai, possibile che non abbiamo mai ragione,noi di Genitori & Figli? Nessuno di noi qui vuole abbattere i ponti costruiti da Napoleone solo perche’ erano stati costruiti da lui…Ma nemmeno voi, Federali, dovreste fare lo stesso… La tua difesa ad oltranza del vincolo,nikolic, fu ai suoi tempi perfino piu’ patetica,e lo dice uno che ti ha sempre riconosciuto indubbi meriti se non altro stilistici, ma mi vuoi dire con che faccia puoi dire che far giocare dei Bambini GRATIS su CAMPI che nessuno occuperebbe in quel momento sia sbagliato? Secondo me e’ invece lungimirante: mi creo la generazione futura e pagante…
    Poi: costruite piu’ campi in cemento…In US non li hanno nemmeno i campi in terra rossa e magari si stanno battendo per costruirne qualcuno in piu’, ma la strada per rendere accessibile il tennis a piu’ gente non e’ il clay e non e’,ovviamente, l’erba bensi’ il cemento, eventualmente perfino il tappetinjo…io l’ho avuto in un compound in Angola e sicuramente non era la supoerficie preferita eppero’ visto che ce l’avevo in casa ci giocavo lo stesso tutti i giorni piu’ volte al giorno se potevo e quando ci hanno trasferito in altre case e in altri compound SENZA campo da tennis, la differenza si e’ sentita,eccome se si e’ sentita… il che mi fa venire in mente una soluzione che avrebbe il merito di colpire due piccioni con una fava e sono sicuro che piacerebbe ad andrew: sostituzione progressiva (fino all’80%)dei campi in terra con campi in cemento pena l’esclusione dei Circoli dai Contributi FIT… In tal modo,oltre a creare una generazione meno terraiola, si eliminerebbero anche i Pensionati Despoti che tutti abbiamo imparato a conoscere nei nostri Circoli…Loro vogliono giocare solo sulla Terra? si accomodino…che facciano la fila… e gli altri Campi che siano piu’ accessibili anche ai Bambini!

  1050. andrew scrive:

    ennò! …qui mi tocca difendere i maestri e gli operatori tutti del settore…

    ma non si può gettare la croce ora sui maestri, ora sui dirigenti, ora sui genitori, ora sugli atleti…

    come nel fascismo, caro Trophy, non esistono i fascisti (se non pochi) ma esiste il sistema dei fasci (e delle corporazioni), che quando si instaura tu, noi, voi non lo si controlla più e se ne diventa parte fino allo sfacelo finale…

    Così pure nel tennis, non esistono i maestri cattivi o cattivi maestri (se non pochi) ma esiste il sistema dei circoli che tu, caro Trophy, non controlli e neanche Binaghi, e del quale puoi essere solo funzionale, come loro malgrado o malgrado loro, lo sono i maestri…Ma quei soldi di avanzo, spendili pure come meglio credi, tanto rimarranno all’interno del sistema dei circoli…

    Ma cosa chiede il sistema dei circoli a un maestro? Che allevi dei campioni, che porti al massimo delle potenzialità i propri “atleti”, che porti delle squadre con giocatori allevati nel club a primeggiare? NIENTE di tutto questo: un maestro o gruppo di maestri deve gestire la parte didattica (più che agonistica) del giuoco del tennis all’interno del circolo rispettando senza travalicare ciò che è essenziale in un circolo, ossia il prestigio e i soci (con loro esigenze di giuoco e visibilità). Deve inoltre rispettare il vincolo di esclusività e di esclusiva con il circolo. Un maestro NON è quindi un allenatore che viene cambiato in base ai risultati agonistici ottenuti bensì una figura che viene cambiata se entra in conflitto con il sistema circolo.

    In base a questo schema, i campi pubblici non solo non esistono, ma NON DEVONO neppure esistere, in quanto conflittuali con il sistema circoli. I maestri FIT comunque non potrebbero andare ad insegnarvi, in quanto campi extra-territoriali (ossia, esterni ai circoli). Gli altri maestri vengono comunque osteggiati, in quanto non appartenenti al circuito FIT.

    Ma veramente questa è l’ultima volta che vi stresso con la MIA verità.

    Continuate pure a recitare la vostra parte in scena…

    Io, come sapete, ho in mente un altro tipo di sport…

  1051. max scrive:

    enzo chapeau!! e qui qualcuno dice che il blog è finito e le argomentazioni sono scadute di livello. MA MI FACCIA IL PIACERE!!

    al contrario qui sta accadendo l’incredibile quello cioè che non è mai successo in seno alla federazione: ci si mette in discussione si prendono in considerazione idee altrui si prova a fare qualcosa di diverso…questo è un risultato incontrovertibile. poi magari enzo tra qualche mese ci dirà che è stata una sciocchezza o che l’idea è buona ma è necessaria qualche piccola modifica e saranno queste sue valutazioni che dovranno essere attentamente valutate da chi eventualmente dovrà fare delle scelte o prendere decisioni per la comunità…. ci mancherebbe che non ti mettessi in contatto con la vavassori, oppure tu dimmi cosa hai in mente e ti organizzo il tutto!

    e per avvalorare la tua scelta porto l’ennesimo caso personale su cui ragionavo proprio in questi giorni. come detto tempo fa di fianco a dove abito c’è un circolo di cui mi sono fatto socio. tessera annuale di 600 euro per tutta la famiglia con diritto di giocare gratuitamente (ed è per questo che sono diventato socio) da marzo (o aprile a seconda del clima)) a ottobre più la possibilità di mangiare al ristorante (tra l’altro ottimo) a prezzi vantaggiosi. in questi mesi gioco fisso 7 ore la settimana alle quali bisogna aggiungere quando mia figlia gioca i tornei nella zona un’ora di riscaldamento e quando l’accademia per qualche motivo è chiusa che quindi giochiamo 2/3 ore al giorno. in pratica dopo neanche un paio di mesi faccio pari. ora vediamo però cosa spendo extra all’interno dello stesso circolo. tennis: in inverno tra mia figlia e mia moglie almeno 3 ore settimanali. ristorante: un paio di volte la settimana durante i mesi invernali, quasi tutte le feste e praticamente tutti i gg d’estate. secondo voi se io non avessi avuto dei vantaggi di base avrei speso tutti i soldi nello stesso circolo? certamente no, molte ore con mia figlia le farei in palestra, mia moglie giocherebbe un po’ meno così come per il ristorante che altrimenti in alternativa cambieremmo più spesso ed in ultimo ma non per importanza a chiunque me lo domandasse ne parlerei in termini positivi. come si può facilemente capire è l’effetto volano che mette in moto tutto e sono solo i servizi migliori i ricarichi minori a far partire qualsiasi iniziativa imprenditoriale. e questo ci tengo a sottolinearlo perchè spesso sono i soci che non vedono di buon occhio i ragazzi e gli agonisti, gli stessi soci che però quando c’è da tirar fuori qualche euro in più diventano di manina corta. se un gruppo di persone vuol costruirsi qualcosa di veramente esclusivo lo faccia pure ma che se lo paghi da solo senza accettare nuovi soci che alla fine hanno pochi diritti e servono esclusivamente per mantenere il giocattolo.

    altra cosa da notare è che man mano che i temi si fanno più caldi le righe di trophy diminuiscono e la colpa non è certamente sua, bensì del sistema ma è per questo che noi dobbiamo andare avanti nella costruzione della federazione della vittoria (come è stata chiamata da nikolik) perchè solo quando il tennis avrà conquistato un po’ più di credibilità e seguito sarà ascoltato e preso in considerazione da chi di dovere così da poter migliorare anche la federazione del tennis normale quella che per ora riesce a tirare a vanti solo perchè chi non è un’agonista ha meno necessità e soprattutto essendo per lui solo un hobby si incazza di meno nonostante di fatto viene considerato e trattato solo come una mucca da mungere..

  1052. stefano grazia scrive:

    ENZO: sono contento MA IL PRIMO A PROPORRE I CAMPI GRATUITI IN DETERMINATI ORARI SONO STATO IO, e Max lo ammette dicendo che all’inizio era scettico e che poi ripensandoci si e’ ricreduto…Date a Cesare quel che e’ di Cesare anche a me … ecco, diciamo che mi accontentero’ di una targa all’ingresso del tuo Circolo…Scherzo! e mi fa piacere che tu ti sia trovato bene alla BTA confermando alcune mie sensazioni… E comunque se quest’estate vai alla Vavassori fammi sapere che magari ci andiamo insieme…

  1053. trophy scrive:

    Andrew.
    mi spiace ma parli di cose che non conosci e ti fermi a luoghi comuni ed alla superficie.

    i maestri (parlo per lo più della mia regione) non sono ostaggi o funzionali ai circoli se non lo vogliono, tanto è vero che sempre più spesso sono i maestri stessi i gestori (o proprietari) dei circoli.
    quel sistema circoli che tu additi solo negativamente è limitato ad una parte non preponderante della realtà laziale…
    informati meglio…

    per max
    temi caldi max si ma non ho paura ad esprimere il mio pensiero è solo che oltre al mio lavoro e ai miei figli ho anche una regione tennistica da presiedere…
    non ho tempo abbastanza……sigh !

    trophy

  1054. anto scrive:

    Conosco alcuni maestri mediocri, che in dieci anni di carriera, hanno insegnato tennis in modo indecente, però sono proprietari di alcuni bi-trilocali. Certe volte mi vien voglia di chiamarli palancai…..

  1055. andrew scrive:

    Con il nuovo statuto che verrà approvato il 29 marzo, anche l’agente degli atleti sarà obbligatoriamente targato FIT. Ecco un breve elenco della grande famiglia:

    Le persone fisiche che instaurano il rapporto di
    tesseramento con la Federazione sono:
    a) gli atleti, i dirigenti e gli altri soci degli affiliati;
    b) i dirigenti federali;
    c) gli Ufficiali di gara;
    d) i tecnici;
    e) i medici ed i massaggiatori federali e quelli degli
    affiliati;
    f) gli agenti degli atleti;
    g) coloro che rivestono cariche onorarie.

    …al momento resistono i GENITORI…

  1056. Enzo Lo Iacono scrive:

    per Anto:
    “Conosco alcuni buoni maestri , che in dieci anni di carriera, hanno insegnato tennis con passione, che sono proprietari o gestori di alcuni circoli e che quando serve, per sbarcare il lunario, spazzano pure i viali e rifanno i campi. Escono da casa alle otto e vi fanno rientro alle 23. Certe volte mi vien voglia di chiamarli …….Maestri…..”

  1057. Enzo Lo Iacono scrive:

    Per tornare al tema “Bambini prodigio…:”

    I due giorni alla BTA e il contatto con il Prof Buzzelli ed i suoi sistemi allenanti mi hanno fatto molto riflettere:
    ma non è che a forza di concentrarsi su videoanalisi, coaches internazionali, accademie, sparring e ore e ore di allenamento, ci fanno dimenticare che esistono delle capacità motorie del bambino “prodigio” delle quali non teniamo conto?
    Durante il raduno di Ferrara, il Prof Buzzelli, come ho detto prima, ha effettuato i test motori ai ragazzi presenti; alcuni di questi hanno dato sentenze, non dico definitive, ma che a mio parere danno bassissime probabilità che il ragazzo/a emerga una volta raggiunto certi livelli.
    E questo probabilmente, non viene visto perché non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere!
    Non per smontare la teoria di Piatti, ma non credo che si arrivi tra i primi 100 solo perché si è lavorato duramente e costantemente. I primi cento sono già atleti di un certo tipo, con alcune caratteristiche psicofisiche ma, sopratutto motorie. E queste caratteristiche, sono già visualizzabili a 9/10 anni, prendendo in riferimento i percentili (statistica e media degli atleti dello stesso sesso ed età). E questa è scienza, non fantascienza.
    Ora dico a Max: per diventare n. 1, pensi che basti porsi l’obiettivo e tentare di raggiungerlo a tutti i costi?
    Il bambino prodigio è tale perché è bambino e gioca un tennis molto diverso rispetto a quello dove le prestazioni fisiche sono determinanti.
    E allora, sarà prodigio anche da grande, o per ora ha solo una buona inteligenza e una buona “mano”?
    Scrivo ciò perché se da un lato a Ferrara ho visto un buon livello (attuale), dall’altra ho visto troppi genitori con gli occhi …….. scintillanti sognando il futuro.
    Ma pensandoci bene….. è giusto anche vivere di sogni…….
    ….. l’importante è non segnare definitivamente l’avvenire di questi nostri ragazzi …….. solo per vivere dei sogni!

  1058. Stefano Grazia scrive:

    Enzo, quel che dici anche secondo me e’ vero…anche se non bisogna dimenticare che certe capacita’ motorie possono essere sviluppate con un buon allenamento e cominciando da piccoli e secondo, che il “volli fortissimamente volli” puo’ incidere e di parecchio… Certo, di atleti di 160 capaci di giocare nella NBA credo ce ne siano stati solo un paio e quindi bisognera’ tenerne conto …. Col Prof Buzzelli ho parlato diverse volte di questi argomenti e certo per un Academy che si trova a dover selezionare dei mini atleti su cui puntare i test fisici e motori sono un importante parametro … Come al solito non bisogna essere assolutisti e integralisti… Per esempio, credete che al momento di fare il contratto IMG con la Sharapova non abbiano pesato ANCHE altri parametri? A parita’ di abilita’ tecniche e motorie conta anche il look… Uno dei Coach alla Bollettieri mi diceva che al momento di scegliere gli atleti per le scholarship ahime’ e purtroppo si tiene conto anche di questo… E poi davano tutti contro ad Agassi quando diceva Image is Everything! Poi lui ha ritrattato perche’ e’ diventato fin troppo politically correct ma ahime’ e purtroppo, lo ripeto, queste cose pesano eccome…
    Comunque mi darete atto che io ho sempre parlato col freno a mano tirato per via del fatto che mio figlio e’ piccolo (oltre che folle!)…Al tempo stesso dobbiamo tenere presente che il Tennis e’ uno sport di variabili (e di aggiustamenti) e se e’ giusto e necessario fare tutte le valutazioni e le considerazioni del caso, ricordiamoci che alla fine quello che conta di piu’ e’ … saper portare a casa la partita. Quindi secondo me bisogna stare attenti a prendere decisioni azzardate e scartare a priori questo o quello… La stessa cosa succede un po’ in Medicina…mi ricordo di aver scritto una tesi sul Carcinoma del Esofago e il punto a cui si voleva arrivare era che a quei tempi almeno la sopravvivenza dopo l’intervento chirurgico e la qualita’ di vita erano tali che…NON ne valeva la pena. Ok, non ne vale la pena…e chi glielo spiega al paziente che e’ gia’ morto senza nemmeno provarci? E se poi quello magari e’ uno di quell’1% che ce la poteva fare?
    Lance Armstrong aveva solo il 20% di possibilita’ (tumore al testicolo con metastasi al cervello e ai polmoni) eppure ce l’ha fatta e ha perfino vinto 7 tour de france (e non me ne frega un pippo,in questo caso, se si dopava, ammesso e non concesso che)… Quindi, si,certo, i Test Fisici sono importantissimi ma io li vederei anche per decidere DOVE LAVORARE e non solo per scartare…I tuoi tempi sui 10 metri sono sotto la media? Ok, ti mando dal Carlo Vittori di turno per migliorare l’accelerazione,i tempi di reazione,etc etc… THINK POSITIVE,insomma…
    Quello che ha di peculiare la BTA,e che la differenzia dalla maggior parte delle altre Academies o pseudotali, e’ che ci sono piu’ Preparatori Atletici che Coaches…E quindi la Preparazione Atletica riceve tutta l’attenzione che merita.

  1059. atti scrive:

    X Max :
    Non posso dire di essere anch’io un MAD, ma tranquillo che a grandi linee rappresenti l’opinione generale di noi genitori non addetti ai lavori, da non confondere con genitori addetti ai lavori; senza polemica, ma la palma dei piu’ “polli” è nostra e non ce la toglie nessuno (per esempio, e senza nessuna polemica, al raduno U10 di Ferrara alcuni maestri/genitori con figlio al seguito erano spesati, credo come “accompagnatori del team di macroarea”, mentre gli altri, “semplici genitori” erano.. à la carte).

    X Nikolik :
    io ti leggo sempre volentieri anche se è evidente che i problemi di noi genitori non ti sono poi tanti vicini; estremizzo, ma il tema del BLOG, te le ricordo, è come/cosa fare per provare/diventare un “campione”, e non come divertirsi con il tennis nei circoli e poi dopo magari fare una partita tutti insieme a tresette o a bigliardino con una Coca-Cola in mano…. Perché altrimenti stiamo perdendo tempo tutti, lettori e scriba, visto che le cose sono perfette o quasi già cosi’!
    Qui’ l’argomento è come aiutare chi tenta di scalare la montagna; se invece consideri chi tenta una mosca bianca , estranea al branco, allora forse servirebbe il DDT per soffocare sul nascere ogni illusione e\o sogno di migliorare il sistema….piu’ che le tue legittime ma “molto politiche” argomentazioni.

    X Enzo :
    Splendida l’iniziativa del raduno di Ferrara, entusiasti i bimbi/e, bravi e competenti i tecnici federali, e nel mio caso anche il maestro regionale che li ha seguiti.
    Concordo con l’ottimo livello dei maschi, quasi tutti già molto agonisticizzati (parlo da genitore e non da tecnico), in parte sono anche “casualmente” figli di voi maestri (in prospettiva meglio per loro ovviamente)..
    Per me i test atletici, fatti magari subito dopo una sconfitta, sono indicativi ma fino ad un certo punto (a 9/10 anni aspetterei a dare giudizi).
    Invece, hai provato a “censire” le reali ore di tennis e\o atletica fatte fino ad ora, sia dai maschietti che dalle femminucce (sempre ammesso che tutti dichiarino le dosi “iniettate” ai loro figli fin qui ): parlo ovviamente di ore di tennis, magari singole e\o di atletica specifica ,e non di SAT in 3\4 per campo 3 volte alla settimana -piu’ il paio di orette di motoria generica come nel caso di mia figlia e di qualche altro/a (con ottimi maestri comunque); credo sarebbe stato utile al BLOG e a chi si avvicina a questo mondo (Piero e\o altri) per capire che strada intraprendere per i loro figli… e per non usare a sproposito il termine Fenomeno tanto caro a me e Stefano.
    Comunque, Enzo, per lo “spettacolo” le bimbe son piccine…ma, se avranno voglia e passione, vedrai che cresceranno .

    X Tropy :
    E’ sicuro di venire rieletto dai circoli viste le ottime idee che porta avanti !
    Anch’io avendo due figlie tenniste le segnalo qualcosina :
    - Ha senso fare 100 KM A|R per giocare un torneo di III^ cat. contro una ragazzina che ti abita a 10 km ;non si potrebbe risparmiare strada, tempo e danari, giocando, per esempio, d’accordo con i maestri e\o il GA, nel circolo di una o dell’altra ? (ovviamente semi e finali a parte)
    - Meglio investire in 8\10 raduni regionali o portarli\sponsorizzarli per qualche Torneo NIKE e\o ETA ? (lasciando ai loro maestri “l’obbligo” di allenarli a gruppi omogenei di 3 o 4 alternativamente, a date prestabilite, a turno nei vari circoli di ognuno, con magari , ogni tanto presente il tecnico regionale e/o di macroarea).

    Ho finito (per ora) . ciao.

  1060. Mauro scrive:

    Sono stato con la mia famiglia a Genova per il Nike. E’ stata un esperienza molto bella da tanti punti di vista.
    Uno perché ho conosciuto Genova, città affascinante ed abitata da persone cortesi.
    Due perché ho conosciuto il grande Gio92 e la sua splendida famiglia, che ringrazio per la compagnia, la cortesia, le utili informazioni per il soggiorno ed il prezioso aiuto per gli allenamenti di mia figlia.
    Tre perché ho conosciuto Leo Caperchi che oltre ad essere un maestro/coach di competenza straordinaria, si è anche rivelato un uomo di grande sensibilità, disponibilità, generosità e che ringrazio per gli allenamenti di mia figlia.
    Ci tengo poi a sottolineare che ciò è stato possibile grazie a questo blog senza il quale non avrei conosciuto tante splendide persone.
    Per i dettagli, nei prossimi posts, altrimenti rischio di fare concorrenza a Stefano ed ora anche a Max. Ciao

  1061. Piero scrive:

    Per non sentirmi definitivamente tagliato fuori dal blog, come in effetti lo sono quasi per via dell’attuale indisponibilità d’un CAMPIONE, cerco comunque di dire qualcosa. Magari spezziamo il trend del 90%… delle opinioni.

    Allora io volevo riproporre il discorso dei campi da tennis pubblici, visto che ormai lo sapete… l’ho ammesso… gioco a tennis gratis… usando una corda (ma tra poco perfezionerò l’acquisto d’una vera rete… che tuttavia non potrò lasciare al campo dove vado… l’Associazione che gestisce quell’area ne aveva comperate due, che sono state prontamente rubate).

    Assieme alla mia fidanzata ed al pistolero in quel luogo abbiamo fatto, in un anno, direi 150 ore di tennis, forse di più. Questo trovando quel campo quasi sempre libero, ed ottimizzando quindi i tempi dello sport alla grande. Esso è ubicato ai margini d’una zona popolare (dove io, si noti, mi sento assolutissimamente “popolo”), ed il popolo di cui sopra (fortunatamente, per noi, lo ignora. Dev’essere per via dell’attuale ESPLOSIONE del tennis… ho capito bene?!)

    Vanno per lo più giocarci al calcio, in quell’area, a tirare con l’arco, ed a farci lo jogging domenicale. Ma in realtà trattasi d’una delle tantissime aree sportive che “Pantalone” non riesce minimamente a gestire… con il post terremoto ogni golena friulana è diventata un’area urbanizzata, sportiva…. o un giardino pubblico. Così vicino ci hanno potuto fare tante palazzine… Però dei bambini nemmeno l’ombra: sono a casa davanti ad un video…
    Lo stesso referente / custode dell’area ammette che per loro sfalciare le piante attorno alla recinzione del tennis é improduttivo… ma credo debbano evitare che di notte in tali anfratti abbiano luogo attività… notturne. Quel campo, per farla breve, é praticamente nostro. Certo, voi mi direte, non è in terra rossa… non ci sono le docce… e neppure qualche maestro che butta l’occhio su quello che sappiamo fare… Siamo nel bel mezzo del nulla… In questo modo non ci si distrae…

    Mati ha fatto due settimane, la scorsa estate, in un centro vacanze organizzato dal più importante circolo tennistico di Udine… dove avrebbero dovuto appunto giochicchiare a tennis… e così devono avere fatto, ma “distrattamente”… Lo manderò nuovamente in quel posto per due settimane anche quest’anno, magari con una tuta ancora più firmata: sono curioso di sapere se finalmente s’accorgono di lui. Se qualche MAESTRO magari gli fa un complimento… o per lo meno s’accorge che é ambidestro… sono curioso di cogliere, tra gli addetti ai lavori, il desiderio di individuare le potenzialità tennistiche… come il lo sarei, se facessi quel LAVORO. Tra l’altro sembra più grande, tipo un bambino di sette-otto…
    Nel frattempo silenziosamente giochiamo, tra usignoli, aceri e qualche fiore di campo, in attesa che le zanzare ci costringano ad essere rapidi neri movimenti…

    Con i mille Euro circa che abbiamo risparmiato, per ora, ed in attesa di diventare SOCI PRINCIPIANTI in qualche dove, ci siamo comperati parecchia attrezzatura sportiva. E ci avanzano i soldi per l’Autan…

  1062. Enzo Lo Iacono scrive:

    Per Stefano:
    Stiamo dicendo in pratica le stesse cose. Ed io (ormai dovresti conoscermi) non dico assolutamente che alcuni devono essere scartati. Io sono dell’idea che bisogna dare ad ogniuno il suo tennis. Il punto invece è “l’aspettativa del genitore”, che spesso non è realistica e che ancora più spesso non corrisponde a quella del ragazzo. I test motori e fisici indicano sicuramente “la direzione” da seguire negli allenamenti, sia dal punto di vista della preparazione fisica, che dal punto di vista della strategia di gioco. Gli stessi sono anche indici del livello massimo che “probabilmente” potrai raggiungere nella migliore delle ipotesi.
    Si tenga conto che chiaramente si parla di statistica, con tutte le eccezioni che possono esserci.
    Ora, Stefano, che sia chiaro che il messaggio non è personale, perché proprio nel tuo caso, tuo figlio sta facendo tante esperienze, ma in molti altri casi, la vita dei bimbi, proprio nell’età più importante, viene dirottata nel mondo tennistico, tralasciando altre attività che potrebbero essere più importanti per una completa e sana crescita mentale del ragazzo.
    Faccio un esempio banale: negli ultimi 10 anni, i giocatori tra i primi 100, sotto il metro e ottanta, sono stati circa il 2%. Questo non significa che se tuo figlio sarà alto 170 lo devi buttare o non è adatto per il tennis; bisogna però essere consapevoli che se il tuo obiettivo è i primi 100, hai la statistica contro!
    Altra cosa è la possibilità dell’1% di salvare una vita!

    Per Atti:
    devo correggere alcune tue affermazioni del post precedente;
    tra i maestri/genitori presenti al raduno di Ferrara, solo uno era spesato dalla FIT. I restanti erano “à la carte” e per giunta hanno dato una mano (come me)!

    Quello che hai suggerito alla fine del post, già viene fatto:
    ai ragazzi di interesse nazionale vengono spesati alcuni tornei ad invito;
    i ragazzi aderenti al PIA sono obbligati a radunarsi almeno una volta al mese nei vari circoli del PIA per svolgere allenamenti-raduni, alla presenza dei propri maestri e del tecnico regionale o di macroarea.

  1063. Piero scrive:

    Una storia vera.

    In un altro campo da tennis pubblico d’un giardino meno periferico, tra l’altro dotato di rete e piuttosto gettonato, stavo mesi fa giocando a tennis con la mia innominata quando un bimbo di quattro anni ha eluso l’inesistente controllo della mamma ed è entrato in campo. Il pistolero era sui giochi, ed aveva già dato il suo. Il nanetto (un bellissimo bambino) inizia a raccoglierci le palle, e poi prende la racchetta di Mati e dice “Voglio giocare!”. Perplesso mi giro, e cerco aiuto nella madre distratta con amiche.
    Tentiamo di riprendere il palleggio, ma lui irrompe in campo e… colpisce. A due mani, senza problemi. Una palla vera. E poi una seconda. A quel punto la genitrice si muove… e lo costringe a uscire. Ma con supponenza. Lui non si da per vinto. Ci scruta. E’ un guerriero…
    Quando finalmente deponiamo le racchette la madre è sempre più lontana. Poco ci manca che se ne vada a casa senza di lui. Ma il nano non mi molla… allora gli dico… vieni… e ci mettiamo a giocare con le palline depressurizzato nel corridoio adiacente al campo, ma fuori. Per lasciare il turno. Siamo vicino alle panchine, senza rete. E giochiamo (ho proprio detto GIOCHIAMO, con degli scambi di otto – dieci palleggi…) tra il divertimento dei passeggianti, per circa venti minuti. Io come al solito corro, e lui tira da fermo. Solo a quel punto la donna ci nota, e s’avvicina, con i propri amici, al figlio.
    Per rompere l’imbarazzo dico: “Chi gli ha insegnato”… “Veramente nessuno” risponde lei. “Beh… se veramente nessuno… allora questo bimbo ha un talento speciale…” E lei: “Mah, il padre gioca a basket (come per dire… tennis??! Sei fuori!!)
    Io “Se avessi un bambino che si comporta così lo incoraggerei…” - “Lei é un maestro?” risponde (come per dire… magari lo porto qui qualche altra volta gratis, così chiacchiero ancora con le mie amiche… ) “Purtroppo no. Ma dovendo seguire il mio bambino… TENETEVI FORTE!!!… lo dovrò diventare. In un certo senso…”
    Fine dell’amorevole discussione. Non ero un maestro. Peccato per il nanetto…

    Ogni estate vedo in azione un MAESTRO MN (…) e penso che i due amici con cui prevalentemente mi confronto, che hanno fatto agonismo di medio livello, giocano meglio (ed in quel caso ci vuole poco…). Ma soprattutto hanno saputo insegnare meglio (in quei corsi non riconosciuti dalla Federazione). Allora forse il problema é che quel maestro, una volta diventato tale, ha vissuto di rendita. Magari, che ne so , dieci – vent’anni fa era bravo davvero… Non discuto. Però il tennis è ADESSO…
    Ed io accetto solo l’evidenza dei fatti, da sportivo. Come pure mi sono sempre basato sull’asettica misurazione dei risultati…
    Conculdo. Per il nanetto, lo dico con tutta la presuntuosa consapevolezza di cui sono capace, sarei stato la migliore opzione possibile. In quanto pronto a seguirlo GRATIS, se me l’avesse chiesto una SCONOSCIUTA, pur di rendergli solo la sua PASSIONE… E ne avrei fatto, ne sono certo, un CAMPIONE. DEL SUO TENNIS. Non di quello che appartiene al paradigma dominante….
    Chi non capisce queste cose non capisce assolutissimamente nulla dello sport.

  1064. salvatore buzzelli scrive:

    Mi sento di dover intervenire come tecnico, per dare qualche chiarimento a cose che altrimenti prenderebbero una piega che non mi sento di agevolare.
    Mi sono recato a Ferrara per effettuare una batteria di test su invito del Tecnico Federale, Giovanni Paolisso, anche per la positiva collaborazione ed esperienza già vissuta in ambito di Macroarea.
    I test sono stati eseguiti per due ordini di motivi: il primo, per avere da parte federale, di ogni allievo un quadro più completo sia tecnico che fisico ; il secondo, come opportunità da offrire ai tecnici ed alle famiglie un servizio probabilmente poco conosciuto ai più (vista la curiosità destata e l’impreparazione con cui alcuni semplici esercizi venivano eseguiti) oltre ad una quantificazione scientifica (i percentili) dell’aspetto motorio dei ragazzi.
    Da qui nessuna intenzione a scartare o declassare, ma forse un incentivo a fare meglio e a volte di più.
    Come giustamente dice Stefano, il tennis ha tante variabili, passibili di aggiustamenti ed evoluzioni future.
    Anche Enzo, quando richiama l’attenzione sulle qualità motorie dei ragazzi, dice bene
    “ Il bambino prodigio è tale perché è bambino e gioca un tennis molto diverso rispetto a quello dove le prestazioni fisiche sono determinanti. E allora, sarà prodigio anche da grande, o per ora ha solo una buona inteligenza e una buona “mano”?

    In questo senso la statistica, per chi la studia, verifica e gestisce, una sua influenza la esercita.
    Negli ormai trentacinque anni anni di pratica sui campi sia come allenatore sia come studioso, ho visto passare sotto i ponti tanta di quell’acqua da non credersi, ho seguito atleti, conosciuto genitori e Maestri di tennis, tutti desiderosi e speranzosi di vedere realizzati i loro sogni di gloria.
    Di migliaia di test eseguiti a giocatori di tennis di tutta Italia dai 9-10 anni fino ai 15-16 fin dal 1983 (ragazzi di allora che oggi come minimo avrebbero 34 anni), solo pochissimi (23) sono arrivati abbastanza in alto, e di questi pochi si rilevavano alcune caratteristiche fisiche già a tenera età.
    I nomi? Quattro fra tutti, due femmine e due maschi: Kurnikova, Garbin, Volandri, Bracciali, valutati quando avevano 10 e 11 anni!
    Propio su questi argomenti sta per uscire una pubblicazione scientifica che sto redigendo in collaborazione con un professore della Facoltà di Scienze Statistiche di Bologna.
    E’ chiaro che “volli, fortissimamente volli” aiuta ma non basta affidarsi ad un Carlo Vittori qualunque per sovvertire ciò che la genetica ha già decretato.
    Piuttosto la conoscenza delle qualità motorie dovrebbe non solo indicare la strada del progetto di allenamento fisico ma anche influenzare le modalità di approccio tecnico e tattico.
    Visto che da più parti si invoca la scienza, la conoscenza, l’esperienza….
    io la metto a vostra disposizione!

  1065. stefano grazia scrive:

    io piu’ che altro mi sto rendendo conto che si sta appropinquando sempre piu’ l’ora delle fatali decisioni perche’ vedo che voi state parlando di PIA,di Raduni MacroAerea,di Osservati Speciali, Convocazioni… Noi qui siamo tagliati fuori da tutti con l’aggravante magari di aver creato aspettative senza l’ombra di risultati…mi chiedo chi mai potrebbe accorgersi delle eventuali potenzialita’ di un bambino che non ottiene risultati nei tornei anche perche’ non ne gioca … Insomma, e’ ridicolo finche’ si vuole, assurdo,paradossale o felliniano, ma qui mio figlio ha appena compiuto 11 anni e a me sembra di dover correre per non lasciarmi sfuggire il treno… Questo e’ quello che a volte mi passa per la testa leggendo i vostri posts…ma in pratica quello che mi manca davvero e’ il confronto coi coetanei. Lo so, lo so, pochi posts orsono mi chiedevo se proprio la nostra permanenza all’estero non fosse stata la causa dell’abilita’ di Nicholas e lo confermo, fino a 10-12 anni per noi e’ stato meglio essere qui che in Italia (non tutti sono figli di un Maestro o di un Proprietario del Circolo), ma ora bisogna cominciare a pensarci bene… Il nostro obiettivo era fargli poi iniziare il 7th grade (seconda media) alla St Stephens di Bradenton, una scuola vera che appunto solo dal 7th grade in poi permette agli atleti IMG di uscire alle 13 invece che alle 15…A 14-15 anni poi si vedra’ se puntare verso il College o verso qualcos’altro…Per cui noi abbiamo rimandato ogni decisione ma confesso che mi sento sorpassato,spaesato, un po’ fuori dal mondo…

  1066. kill bill scrive:

    Prof. Buzzelli,
    approfitto subito di lei.
    Mi potrebbe dire , in soldoni , quali sono le caretteristiche fisiche che determinano più di altre la prestazione nel tennis ?
    A che disciplina sportiva si avvicina di più il tennis come preparazione fisica ?
    Grazie

  1067. andrew scrive:

    Grazie Piero dei tuoi post…

    vorrei scrivere tante cose ma mi ripeterei e quindi ti dico solo che concordo su tutto!

  1068. stefano grazia scrive:

    RE: Piuttosto la conoscenza delle qualità motorie dovrebbe non solo indicare la strada del progetto di allenamento fisico ma anche influenzare le modalità di approccio tecnico e tattico.

    Salvatore…e io che ho detto ?
    Scherzi a parte, WELCOME BACK! E intervieni un po’ piu’ spesso… In effetti anch’io la vedo in questo modo, la scienza: non per indirizzare,scartare, etc etc ma proprio per INFLUENZARE LE MODALITA’ DI APPROCCIO TECNICO E TATTICO…
    Piuttosto, una curiosita’ mi e’ rimasta: quanti di quelli che magari a 10 anni sembravano negati invece sono diventati poi dei fenomeni? A me viene in mente cosi’ su due piedi almeno Lindsay Davenport: mi riesce difficile immaginare che avesse dei buoni risultati nei test atletici visto che ancora a 16-18 anni era praticamente obesa…si, ho capito che i test vanno al di sopra di queste caratteristiche e riescono a leggere “oltre”, pero’… Ed e’ anche vero che certi bambini magari gia’ abituati a fare certi esercizi RIESCONO MEGLIO di altri che non li hanno mai fatto e non si sono mai allenati ,che ne so, a fare BALZI, a fare la scaletta, a fare il Suicide Drill, etc etc…lo vedo quando casualmente faccio fare certi esercizi a Nicholas con bambini piu’ o merno coetanei ma senza esperienze simili…Non c’e’ gara ma non c’e’ gara perche’ Nicholas e’ velocissimo o perche’ lui e’ abituato? Credo sia piu’ per la seconda ipotesi. Pero’ mi sono accorto di una cosa: che in un anno non c’e’ piu’ gara con me, suo abituale partner…se ne ha voglia, non mi resta altro che vedere le sue terga allontanarsi… Insomma, speriamo che non dipenda solo dal fatto che sto diventando davvero un catorcio…
    PIERO: si,va bene tutto, lo sai che sono con te (leggersi tutti i miei post e il mitico Numero 37 nel Primo Riassuntone), ma occhio: ci vuole molta umilta’ e capire anche i propri limiti,averne coscienza… Gli istruttori servono, mandare tuo figlio da buoni Maestri serve sempre come PIT STOP, per la messa a punto, per correggere certe cose che noi, umani, non possiamo notare…Continua a giocare con tuo figlio ma non pensare mai di essere il migliore o l’unico di cui ha bisogno perche’ nel momento in cui lo pensi…sei finito.

  1069. max scrive:

    per cominciare a tutti bentornati…

    ad ENZO: cominciamo con il precisare che piatti ha classificato la normalità all’interno dei primi 10 e sono io che umilmente mi sono permesso di spostare la soglia ai primi 100.. poi però c’ho ripensato e credo che lui volesse far capire tra le righe qualcos’altro (e qui a capire mi ha aiutato g.c.)… e cioè visto che (e lui lo sa benissimo) le capacità naturali sono ben superiori (in partenza) di quelle acquisite chiunque può arrivare nei primi 10 perchè nella realtà nessuno si allena come dovrebbe fare. è evidente che se 100 bambini si allenano tutti nella stessa maniera il migliore sarà quelllo con le migliori doti naturali di partenza ma in realtà anche all’interno della stessa struttura c’è sempre chi si allena di più e chi di meno, chi ha il papà che porta il figlio in un’accademia nei mesi estivi o gli fa fare videoanalisi o gli prende il preparatore atletico pvt etc etc. detto questo poi come giustamente dice stefano c’è il fatto che a 9/10 anni un bambino per certe capacità è al limite del non poterle più acquisire nella stessa misura e con la stessa velocità di apprendimento rispetto ad un bambino di 6/7 anni ed ecco perchè fin dai miei primi post ho sempre posto l’accento sull’importanza oltre ad ogni altra cosa di avere un preparatore atletico al top che faccia lavorare l’atleta bene fin da subito, e la frase che porto sempre ad esempio è quella che g.c. mi ha rivolto il primo giorno che gli ho portato mia figlia (che aveva 7 anni): “meno male che me l’hai portata perchè mancava poco all’essere tardi!”. quindi per concludere un bambino prodigio sarà anche un adulto prodigio solamente se lavorerà al meglio sin da subito mentre spesso il bambino prodigio (o meglio i suoi genitori ed il motivo è che tanto vince sempre e comunque) pensano che in quanto prodigio non abbia bisogno di lavorare sodo e quindi ad un certo punto verrà superato da chi gioca ad un ritmo per lui divenuto ormai insostenibile con l’aggravante che il bambino da prodigio non accetterà di essere tornato sulla terra e di dover cominciare a lavorare (anche perchè non abituato) e mollerà..

    ATTI: ricordati sempre, meglio pagare “poco” subito che tanto poi…..

    MAURO: mi dispiace molto di non essere potuto venire a genova ma mia figlia ha ricominciato da non molto tempo e prima di riaverla al meglio un po’ di tempo passerà (oltretutto ora che la aspetteranno tutti con il fucile puntato…), tant’è che penso di farle giocare il primo torneo direttamente a roma in concomitanza con il nostro raduno nonostante a quel punto saranno 6 mesi dall’ultimo torneo (master topolino) disputato, ma come ben sapete io preferisco non sacrificare molto tempo agli allenamenti in favore dei tornei, quindi…ho anche qualcosa per te: ricordo che eri molto interessato agli esercizi del programma tecnico di mia figlia e proprio oggi ci siamo incontrati per riorganizzarne la ripresa dalla settimana prossima. è evidente che dovremo ripassare un po’ le “vecchie” cose ma qualche novità inerente al servizio me le hanno già proposta:

    1° es. corsa in avanti fino alla riga di fondo e senza fermarsi effettuare il servizio

    2° es. posizionarsi per il servizio ma rivolti verso il fondo del campo e non verso la rete (proprio all’opposto del normale), lanciarsi la palla dietro e tenendo il piede dx come perno portare quello sx dietro (ritrovandosi quindi nella posizione normale e corretta per effettuare il servizio) ed effettuare il servizio

    3° es. mettere la racchetta per terra con l’ovale vicino alla riga di fondo dove si effettua il servizio. lanciare con forza la pallina sulle corde nel centro dell’ovale e quando la palla colpendo le corde rimbalza verso l’alto impugnare la racchetta ed effettuare il servizio

    4° es. tendere una corda un mt dentro il campo partendo dalla riga di fondo (l’altezza giusta è quella del bambino con la racchetta tesa verso l’alto) dopodichè servire (ovviamente la palla deve essere colpita sopra la corda). per un esercizio completo ci vorrebbe anche uno step così da servire qualche minuto normalemnte alternando qualche minuto di servizio salendo sullo step e colpendo la palla praticamente in volo

    PIERO: non ti devi assolutamente sentire tagliato fuori dal blog nel senso che se è vero che tu avendo un bambino più piccolo non hai ancora le nostre stesse problematiche è altrettanto vero però che come dico spesso i passi più importanti sono quelli che si fanno dai 5 anni in poi..personalmente poi facendomi sempre vedere le cose da un’altra angolazione risulti sempre un arricchimento.

    PROF. BUZZELLI: devo dire caro prof che oggi siamo sostanzialmente d’accordo su quasi tutto ma volevo dire un paio di cose riguardo alle sue affermazioni. la prima l’avere purtroppo la conferma del fatto che molti bambini (per colpa ovviamente di chi li allena) hanno difficoltà anche nel compiere esercizi semplicissimi da cui si deduce la poca importanza che in italia si da alla prep fisica (ed ecco i bambini prodigi diventare dei normali adulti frustrati) mentre la seconda (che si riallaccia alle affermazioni di piatti su tennis italiano) quando lei dice che a secondo delle proprie qualità motorie si debba poi plasmare oltre al programma fisico anche l’approccio tattico e tecnico, io dico che mentre è basilare (e quindi concordo) per costruire il programma dell’allenamento fisico (perchè in questo modo si prevengono gli infortuni) per quanto riguarda l’aspetto tecnico ma soprattutto quello tattico direi che essendo in buona sostanza la strada verso il successo 1 sola (forse 1 e 1/2) e cioè aggressione anticipo pressing etc. diventa vitale il lavorare al meglio fin da subito cercando di sviluppare al meglio tutte le capacità per poter poi essere nelle possibilità di giocare nella maniera più redditizia e non dover ripiegare per quella più consona all’atleta perdendo magari anche dei mesi dietro a correzioni necessarie per rattoppare situazioni ormai incancrenite e poco modificabili.

    STEFANO: a questo mi riferivo quando ti consigliavo i 2/3 mesi alla vavassori con annessa partecipazione ai vari nike eta etc etc

  1070. salvatore buzzelli scrive:

    x Stefano:
    un esempio molto calzante riguarda un certo Enrico Burzi.
    Ho valutato questo ragazzo all’età di 10 anni nel 1991 quando lavoravo alla Virtus Tennis di Bologna. Il profilo fisico che avevo rilevato mostrava una certa consistenza soprattutto sulle qualità esplosive. Quindi per me quel ragazzo aveva buone chanches di poter riuscire. Era piccolino e quindi tutto era condizionato al fatto che crescesse.
    L’ho seguito fino a 11 anni, poi andai a lavorare nella Double B Canè Team, e l’ho perso di vista.
    L’ho ritrovato due anni fa, 179 x 70Kg, che aveva cambiato allenatore, affidandosi a Davide Scala, che memore dei lavori fatti com me in tutta la sua carriera che lo ha visto 117ATP, me lo consegnò per la preparazione fisica.
    Ai test fisici Enrico mostrò un profilo decisamente povero per quel che riguardava le doti esplosive (36cm di SJ e 38 di CMJ). Come era possibile se 15 anni prima lo avevo visto decisamente buono?
    Alla prima chiacchierata anamnestica con lui per quel che riguardava la preparazione fisica attuata fino a quel punto, mi riferì di cose e immediatamente capii la situazione.
    Morale:a dicembre 2005 era 899 ATP .
    Dopo quattro mesi di allenamento completamente diverso e per certi versi orentato all’opposto di come era stato gestito fino a quel momento, Enrico , che non correva più di 4m lineari, non contemplava mai allenamenti aerobici, riportandosi su valori decisamente buoni di forza esplosiva (53 cm SJ e 58 di CMJ), vide divenire più aggressiva la sua tecnica tennistica, migliorò particolarmente la potenza del servizio e contro la sua immaginazione, riusciva a vincere partite al terzo set senza fatica.
    E dopo soli quattro mesi si portò a 450 ATP.
    Certo non è un grande traguardo, ma mi chiedo: se per Enrico in tutti quegli anni si fosse lavorato in direzione che le sue qualità motorie avevano indicato, come sarebbe andata?
    Geneticamente era dotato di qualità consistenti che fenotipicamente un allenamento non ideale aveva trasformato e appiattito.
    Di ragazzi di 10 anni con carenze fisiche che poi si sono trasformati in “cigni del Tennis” non me ne sono passati per le mani, torno a ripetere che quelli che sono andati abbastanza avanti avevano qualità fisiche di un certo livello nel settore delle qualità esplosive che per me vuol dire molto di più che forza esplosiva.

  1071. Nikolik scrive:

    Stefano, alla tua domanda: quanti di quelli che magari a 10 anni sembravano negati invece sono diventati poi dei fenomeni? Si può tranquillamente rispondere: nessuno.
    Attento, però, alla terminologia: tu hai adoperato i termini negato-fenomeno, non scarse attitudini-buon giocatore (comunque, la risposta sarebbe stata la stessa, a parer mio).
    La risposta “nessuno” è valida per la terminologia che hai usato tu: nessuno può passare da “negato” a “fenomeno”.
    Il paragone con la Davenport è quanto mai sbagliato: lei, veramente, non è mai stata negata.
    Anche se tu dici “che ancora a 16-18 anni era praticamente obesa”, non era per nulla negata, visto che, a quella età, così, tanto per dire, vinceva gli US Open juniores, pur da “obesa”.
    Non mi viene in mente nessun top 10 che era “negato”, come dici tu, e che è diventato un “fenomeno”.
    Stai tranquillo che, anche a 10 anni, vedendola giocare, tutti si rendevano conto delle potenzialità della Davenport.
    La differenza, verso i 12-13 anni, la cominciano a fare anche i risultati, che devono essere un elemento indicatore molto importante, in specie per i genitori, che inevitabilmente devono prendere delle scelte, in quegli anni.
    Certo, le Williams e Agassi non hanno risultati giovanili importanti: ma, semplicemente, perchè i tornei, per motivi loro, non li giocavano. Se li avessero giocati, li avrebbero stravinti.
    Se un bambino di 12-13 anni gioca, invece, regolarmente i tornei, e, altrettanto regolarmente, esce nei primi due turni e non è almeno (almeno) nei primi 3-4 della sua regione del suo anno di nascita (se è una regione grande, si intende, come la Lombardia, la Toscana, il Piemonte, il Lazio), è bene cominciare a riflettere, quando si devono fare delle scelte.
    Non esiste top 100 al mondo, ma nemmeno top 200, che, avendo fatto attività giovanile (senza saltare, cioè, i tornei giovanili), non abbia fatto risultati almeno di livello, cioè almeno qualche quarto di finale dei tornei TE (ex ETA) e poi ITF under 18.
    Non è vero, invece, il contrario: se il giovane vince, può darsi che comunque non diventerà un buon giocatore, ma, purtroppo, se non ottiene risultati almeno minimi (che ne so, almeno lle semifinali-quarti dei campionati italiani), ha proprio poche speranze.
    Primo fra tutti, il nostro Fognini che, non dimentichiamocelo mai, tra le altre cose, ha vinto i campionati europei under 16.
    Nessun negato, dai retta, diventerà mai un fenomeno, nemmeno se lo fai allenare 100 ore al giorno. E non diventerà mai nemmeno un buon giocatore.
    Senza contare che, a voi, come avete più volte ripetuto, non interessano i buoni giocatori, ma solo i fenomeni, i campioni.

  1072. Mauro scrive:

    Enzo, non è che mi daresti i test delle bambine, ovviamente senza nominativi. Puoi farlo se vuoi qui a beneficio di tutto il blog o farti dare la mia mail dalla redazione. Grazie

  1073. max scrive:

    Nessun negato, dai retta, diventerà mai un fenomeno, nemmeno se lo fai allenare 100 ore al giorno. E non diventerà mai nemmeno un buon giocatore.

    nikolik se tu prendi un bambino di 10 anni e lo fai allenare molto e bene a quell’età sarà sempre tra il gruppo dei migliori!!!!

  1074. Nikolik scrive:

    Certo, Max, sarà tra il gruppo dei migliori all’inizio, ma poi perderà posizioni. E le perderà molto presto, verso i 13 anni sicuramente, che è l’ora del non-ritorno, l’ora dei tornei under 14. Ma anche prima.
    Ti ho detto, infatti, che i risultati sono indicativi solo quando sono negativi, non positivi.
    Negato, Max, vuol dire negato, dai retta, non c’è possibilità di far diventare un fenomeno una persona addirittura “negata”.
    Negato non vuol dire avere difetti di gioco: vuol dire essere proprio negati.
    Max, dai retta a me che di negati me ne intendo: io sono sempre stato negato a tennis.
    E ti assicuro che, con me, anche tu e la tua videoanalisi non ce l’avreste mai fatta.

  1075. Mauro scrive:

    Max, grazie ho subito copiato ed incollato.

  1076. max scrive:

    bisogna vedere cosa intendi quando parli di negato, perchè negato spesso è un bambino a cui non è stato mai fatto fare nessun tipo di movimento, a cui è stato concesso di stare ore ed ore a giocare prima con le macchinine o la tv ed ora con la play, un bambino a cui è stato concesso mentre già non faceva nessun tipo di movimento e guardava la tv di mangiare qualsiasi cosa e qui scusami ma di negato c’è solo il genitore. e comunque certo a quel punto è impossibile rimediare ma qui la natura non ha nessuna colpa se non quella di aver dotato di poca lungimiranza i genitori del ragazzo, perchè quel bambino sarà per sempre negato a tutti i livelli poichè sarà l’ultimo anche della sat per non parlare nei piccoli tornei e ben presto mollerà tornando a tv e play station….

  1077. Enzo Lo Iacono scrive:

    Ben detto, Nicolik

    Ed hai fatto bene a specificare “se noi vogliamo un fenomeno”.
    Perché ciò che io invece evidenzio è che spesso “o sei tra i primi (o penso che lo sarai) oppure cambi sport.
    Non è così. Il tennis, alla fine dei conti, è sempre uno sport!
    O sei un campione,…….. o sei campione di te stesso. Va bene uguale!

  1078. stefano grazia scrive:

    PROF BUZZELLI: Vabbe’, quest’estate mi fai il PROFILO di Nicholas e mi fai il PROGRAMMA da SEGUIRE qui in Africa?
    O e’ ancora presto?
    Io credo di aver fatto tutto molto bene ma mi state facendo venire, tu e Max, l’Ansia…sta a vedere che non l’ho affidato in tempo a un Preparatore Atletico…SCHERZO: da Bollettieri ha sempre fatto Prep Atletica, il Prof l’ha visto due anni fa e l’anno scorso, con noi ha sempre fatto foot drills fin da quando aveva tre anni… Palumbo quando l’ha visto ha detto solo: eccezionali capacita’ motorie, anche Bollettieri disse great legs… l’anno scorso in Angola cominciammo a fare un po’ di piu’, intere sedute in palestra di 45′ l’una con scatti,balzi,sprint utiolizzando perfino il treadmill
    Ma io di me solo non mi fido e quindi cerchero’ aiuto…Anche qui in Nigeria continuiamo a fare 20-30′ ogni mattina e poi delle sedute esclusive nel week end (la mattina della domenica sul bagnasciuga dell’Oceano) ma anche se continuo a pensare che in questo momento avrei piu’ bisogno di un Istruttore di Yoga (per insegnargli la Respirazione) sento che ho bisogno di una Full Immersion in Ambiente Qualificato…
    Sono anche contento di vedere che il Prof e Mad Max si trovsano d’accordo e infatti ho sempre sostenuto che loro due e Jesus Christ (g,c., e chi se no?) non avevan motivo per litigare…mi son fatto lin effetti da un po’ di tempo l’idea che Mad max andrebbe in effetti piu’ d’accordo con quelli con cui ha litigato che con gli altri…E’ che lui da un lato e’ stato fin troppo arrogante sborone ma Il Potere Vestito D’Umana Sembianza dall’altro e’ stato troppo arroccato in difesa (su,ammettetelo, a volte ci guardate con troppa superiorita’-ma guarda che ci tocca sentire…- e paura del contradditorio, di essere messi alla berlina da dei signor nessuno (cosa che in effetti sul blog puo’ avvenire e magari chi legge non ha i parametri per giudicare chi e’ e chi non e’ un ciarlatano…ma secondo me alla fin fine fra Mad Max i galloni se li e’ guadagnati sul campo in questi mesi fra discese ardite (cadute di stile) e le risalite (impennate scientifiche, rigurgiti di amore per lo sport e per la figlia, senso del bene comune, desiderio di confronto)….semmai sono io io l’azzeccagarbugli,il praticone,il ciarlatano… in fin dei conti lui e’ un Preparatore Atletico anche se in un altro sport … io faccio solo il medico,mia moglie e’ geologa e di professione facciamo i Tester di Academies…(SCHERZO!!!! ma qualcosa s’impara comunque) Certo, il suo 1.69 per 100 chili mi lascia un po’ perplesso e non so ancora come reagiro’ epidermicamente quando lo conoscero’… Ma dategli, Prof,Enzo,Stefar & Co, una chance (tanto, appena gliela dai, io,te, tutti) ci insulta subito…
    APPPROPOSITO: leggevo su un ormai vecchio Match Point dei successi di Iacopo figlio di Stefar (ma allenato ufficialmente dalla madre…) in U12 (mi sembra abbia vinto il MASTER OUATT fra le altre cose) e volevo fargli i CONGRATS di rito…COME MAI NON SCRIVI PIU’? A ROMA NON CI SARAI?Ti abbiamo in un qualche modo disgustato,offeso,annoiato o e’ semplicemente lavoro (l’altro)? Su,dai, fatti vivo…

  1079. stefano grazia scrive:

    Nikolic : Io intendevo,comunque, NEGATO atleticamente e non al gioco del tennis, visto che parlavamo di Test fisici e atletici… La distinzione,badate, non e’ sofista … E non stiamo invece a fare i sofisti sul termine…Io non intendevo NEGATO/NEGATO ma certamente non fra quelli da attirare l’attenzione dello scrutinatore… La Davenport sicuramente a 12 aa le batteva tutte ma altrettanto sicuramente nei Test Fisici che non fossero il lancio del peso secondo me veniva da tutte suonata … forse con l’eccezione di eventuali test di reattivita’ occhi/pallina e timing braccioracchetta/pallina, non so,improvviso… ma stento a credere che potesse avere un buon tempo sui 10 metri…Ma ve la ricordate Lindsay a 16 anni? Per questo l’ammiro moltissimo ora…

  1080. stefano grazia scrive:

    Enzo,Nikolic, il Blog Intero: bisogna pero’ intenderci e non farci sempre la punta sul vero significato etimologico delle parole e sul peso dell’anima…io credo che fosse ben chiaro il senso di quanto si andava dicendo… Se poi vogliamo correre sul filo del politcally correct, di luoghi comuni ne possiamo dire tanti, che di mamma ce n’e’ una sola, che i neri hanno la musica nel sangue, che il tempo non e’ piu’ quello di una volta e che i cinesi in italia non muoiono mai (be, magari quest’ultima e’ anche vera)…e soprattutto che l’importante non e’ vincere ma partecipare…(L’importante invece e’ partecipare cercando di vincere (e se perdi e’ lo stesso, basta che tu abbia davvero cercato di vincere, tanto e’ vero che Davidenko si e’ beccato una multa perche’ al Giudice sembrava non ce la mettesse tutta…)… Quindi, l’importante e’ dare il massimo, il tuo personal best, l’importante e’ l’aver ben combattuto…altrimenti ci sono sempre altri sports non competitivi: il jogging, la vela,lo sci, il wsurf,il golf…son tutti sports che uno puo’ praticare senza cercare di arrivare primo…certo,ci sono anche le competizioni ma uno puo’ praticarli ANCHE non partecipando alle competizioni…MA IL TENNIS, L’ESSENZA DEL TENNIS, E’ MANDARE LA PALLA DOVE L’AVVERSARIO NON CI ARRIVA, quindi bisogna essere cattivi e farlo soffrire l’avversario, metterlo a disagio, dargli 6/0… E fin qui siamo tutti d’accordo,no?
    Bene, allora quando facciamo certi discorsi potremmo anche dare per scontato una volta per tutte che tutti noi siamo sportivi, che si gioca si per vincere ma che se non si vince e’ lo stesso,l’importante e’ aver ben combattuto, e che anche se non diventi un CAMPIONE resterai comunque un essere umano degno di rispetto sia che tu ci abbia provato sia che tu abbia deciso di darti al pianoforte, all’arte drammatica o semplicemente a lavorare in banca e blahblahblah…
    E che chiaro si, Nikolic, qui forse a volte ci rivolgiamo ad una Elite di cui ,bada bene, non sappiamo nemmeno se ci possiamo far parte (mio figlio l’anno scorso ai due Nike a cui ha partecipato e’ uscito 6/0 6/1 al terzo o quarto turno…per vincere qualcosa e’ dovuto andare in Florida…) ma credo che spesso anche chi si avvicina all’agonismo come Genitore possa ricavare info utili…Certamente, e’ ovvio,la filosofia regnante qui e’ che non ci rivolgisamo al Bambino che fa due ore di SAT a settimana col Maestro Pierino e la Focaccia ma magari a quello che con lo stesso Maestro Pierino ne fa,su altri campi, due al giorno…Inutile ritornarci sempre,no?
    Alla luce di questo, la mia domanda rimaneva: ok, ci sono bambini i cui test fisici non erano d’eccellenza e poi eccellenti lo sono diventati? Tra l’altro puo’ anche darsi che alcuni fra quelli testati (con ottimi risultati) poi non siano riusciti magari nel tennis perche’ si son poi dati al calcio o altri sports … certo, io credo che se questi test si facessero per esempio d’obbligo a scuola potrebbero certamente essere utili per SUGGERIRE /INDIRIZZARE un bambino ad uno sport p[iuttosto che a un altro ma ovviamente poi e’ il Bambino,a 10-12 anni, che DEVE decidere qual e’ lo sport che gli piace di piu’ e non necessariamente (a 10 anni) deve essere quello in cui riuscirebbe meglio… per es io non spingerei mai mio figlio a fare gare di nuoto…l’ho messo in acqua a tre mesi (anzi: sott’acqua) ed e’ in pratica un pesciolino, ma se mi dicesse che vuole fare Nuoto a livello agonistico non gli direi di no ma certo mi verrebbe l’orchite al pensiero di quanto noioso possa essere l’allenamento di un nuotatore rispetto a quello di un tennista… L’ho spinto a giocare a tennis invece e sicuramente per ora non ho idea se lo faccia solo per compiacere noi… non credo nemmeno che i suoi parametri fisici siano eccezionali ma sono fiducioso che NON siano sotto la norma…Ecco, riformulo la mia domanda: supponiamo che mio figlio NON abbia parametri eccezionali ma nella media… in quanti a 11-12-13 aa erano ancora nella media e poi allenandosi sangue sudore e polvere da sparo sono diventati top 100? Solo Ferrer?

  1081. Roberto Commentucci scrive:

    Nikolik è l’equivalente dialettico di un virus informatico…

    Detto in amicizia, eh!

  1082. kill bill scrive:

    53 cm SJ e 58 di CMJ …… tanta roba !

    Potete almeno dirmi come era composta la batteria di test atletici che avete fatto al raduno ?
    grazie

  1083. trophy scrive:

    x prof buzzelli

    non conosco personalmente il prof buzzelli ma se i nostri tecnici se ne servono deve essere molto bravo !

    Sono però d’accordo con lui sulla disamina fatta e sull’affermazione che sia difficile per un bambino non particolarmente dotato fisicamente arrivare in alto (ovviamente parlando di tennis di vertice mondiale).

    La sua considerazione nasce dall’esperienza.

    A suo supporto dirò che anche altri diversi colleghi (primo fra tutti quello che è stato l’antesignano del VERO PREPARATORE ATLETICO PER TENNISTI 30 ANNI FA CIRCA PROF. LORIS GALLIPPI) che operano nel Lazio sostengono ciò.

    Piuttosto il livello generale della preparazione fisica nel tennis è ancora insufficiente e sconta una carenza di cultura fin dalla scuola dell’obbligo.

    Certo è che altro aspetto congenito e difficilmente modificabile è quello caratteriale e psicologico; anche questo nel tennis è determinante.
    sul punto alla scuola nazionale maestri tennero un ottimo aggiornamento ma non ricordo il nome dello studioso.
    mi informerò per divulgare le sue tesi.

    trophy

  1084. trophy scrive:

    dimenticavo…

    è vero che Fognini si è fatto male ai polsi e deve stare fermo due mesi ….
    ditemi che è una falsa notizia….

    ditemi di no….

    trophy

  1085. salvatore buzzelli scrive:

    X Kill
    I test servivano per uno screening delle qualità motorie di base :
    -Velocità : 10m con fotocellule e partenza a piacere senza start
    - Resistenza aerobica : 1200 metri di corsa
    - Forza esplosiva con riuso di energia elastica (CMJ) con pedana a conduttanza
    - Forza veloce aciclica : lancio dorsale
    - Mobilità articolare scapolomerale
    In più si è rilevato l’indice di massa corpoea (BMI) per alcuni parametri relativi.
    Tutti i partecipanti riceveranno la scheda personale di interpretazione dei risultati.
    La scheda in questo caso presenta un grafico a barre orizzontali che traccia la “fotografia motoria” e rende facilmente comprensibile il valore dei risultati.
    I risultati sono stati parametrati a scale di percentili, frutto di analisi statistiche pregresse che vengono aggiornate ogni 10 risultati omogenei utili.
    Il campione di riferimento è statisticamente “molto significativo” composto da migliaia di dati, e soprattutto omogeneo per sport praticato.

    Ancora x Kill,
    mi scuso se non ho dato subito la risposta ai suoi quesiti ma se legge il mio post precedente appare evidente quali siano le caratteristiche motorie che secondo me dovrebbero caratterizzare il tennista ed essere valorizzate nell’allenamento (non quello dei bambini fino a 13-14 anni) anche per le risposte adattative che inducono sul piano enzimatico ed ormonale .

    X Stefano.
    Vorrei farti notare che i test di forza esplosiva più eclatanti sono proprio quelli ottenuti dai lanciatori di peso e disco (media intorno ai 65cm di SJ). Nella mia carriera da atleta spesso ho visto pesisti di livello “cacciare la paga” sui 20-30m a velocisti di ottimo valore nei 100m . Un esempio: Randy Matson pesava 125Kg, sollevava 230Kg di panca, aveva 10”4 nei 100 e 20,50m nel peso. Non puoi lanciare lontano se non sei esplosivo, dico esplosivo e non forte, altrimenti tutti i culturisti sarebbero campioni di lanci.
    La forza la costruisci la genetica fa il resto.

  1086. Piero scrive:

    Per Salvatore Buzzelli
    Gentile professore, ho notato un riferimento all’allenamento della forza esplosiva nei lanci (…) ed ho vissuto un flash-back come è avvenuto a Proust con la sua madeleinette: l’atletica e la pallavolo le ho bazzicate parecchio, e quell’anno d’allenamento per il decathlon (nel lontano…. già m’allenavo poco per l’alto, che sapevo fare così così…) é stato intenso ma illuminante: non credo che vi sia cosa più complicata che trovare gli “equilibri” come in quel contesto. Poi il trasferimento a Venezia per l’Università…
    Volevo dirti: qui in Friuli le poche cose che abbiamo ci sembrano significative… tipo essermi allenato vicino a dei campioni ed aver avuto degli allenatori, uno in particolare, che credevamo molto nei test e nella statistica. Per quanto possa contare il mio principale dirigente tecnico é andato avanti trent’anni a scrivere d’atletica in una piccola ma eroica rivista bimestrale, che ha raccolto e tradotto moltissimi contributi scientifici. Nonostante le difficoltà economiche. Perchè l’atletica é stata rovinata, a mio parere, non dai soldi ma dal doping. Di soldi proprio non ce ne erano.
    Ma arrivo alla domanda. I test da te selezionati nel tuo post precedente sono quelli specificatamente legati al tennis? Mi riferisco in particolare a:
    - forza esplosiva con riuso di energia elastica (CMJ) con pedana a conduttanza
    - forza veloce aciclica: lancio dorsale
    Non m’azzardo a proporti quelli che ho elaborato negli anni io, anche perchè ho sempre operato con uno stile “amatoriale”, che in questo blog é stato oggetto di scherno, forse giustamente. Anche se poi nelle discipline che ho praticato a livello agonistico (molte) gli ALLENATORI migliori erano tutti ex campioni, o quasi, più o meno a posto con i TITOLI (mai avuto un MAESTRO…).
    Ti ringrazio se vorrai rispondermi

  1087. Mauro scrive:

    Il 2 novembre 2005, in un hotel di Frosinone, un gruppo di 14 genitori di altrettanti atleti tennisti, tra i migliori della provincia di Frosinone, si sono coalizzati ed hanno creato una associazione sportiva senza fini di lucro che avesse come unico obiettivo “ lo sviluppo tecnico del tennis ” in provincia di Frosinone.
    Nasce cosi l’Associazione GENitori Tennisti (A.Gen.Te).

    Ciò che ha unito questi genitori ad uscire dall’anonimato si può sintetizzare in due aspetti fondamentali:
    o Il concetto di tennis guidato dall’inizio fino alla partita: il maestro sempre più come il coach e sempre meno come il commerciante.
    o L’organizzazione: sempre più come il team che lavora per sorreggere l’atleta e sempre meno come il circolo che vende l’affitto dei campi

    Questo concetto vede l’atleta come il fulcro delle attenzioni prima come essere umano e solo successivamente come “atleta curato per vincere”.
    Nasce il concetto di accompagnamento dei nostri figli/atleti.
    In ogni manifestazione il maestro è sempre più il coach o lo psicologo che guida l’atleta anche solo con la sua presenza.
    L’atleta si forma e si afferma completando la sua preparazione tecnico-fisica con quella psicologica che costituisce il fondamento di un buon giocatore di Tennis.

    o Questa organizzazione non vuole togliere business ai circoli, non vuole sostituirsi ai circoli, non vuole spostare atleti da circolo all’altro.
    o Questa organizzazione si pone al di sopra dei circoli per raccogliere i migliori atleti di tutti i circoli.
    o Questa organizzazione, in sinergia con tutti i maestri, programma percorsi tecnici di crescita periodici.
    o Questa organizzazione vuole radunare i migliori atleti ed affidarli ad ex-atleti ATP che possano trasmettere la loro decennale esperienza in tornei ATP.
    o Questa organizzazione vuole dare a tutti i maestri le opportunità per aggiornarsi su tecniche di gioco e di preparazione pscicologica adottate nei grandi circuiti mondiali.

    Questo è un estratto della missione dell’ A.GEN.TE TENNIS ACADEMY di Sora dove mi sono imbattuto poiché da sabato 29 03 inizia un Nike dove parteciperà mia figlia.
    Ho trovato molto interessante l’iniziativa che non conoscevo e magari erano all’oscuro anche altri amici del blog. Questo il sito.
    http://www.associazionegenitoritennisti.it

  1088. stefano grazia scrive:

    Be’, allora sono tranquillo: Nicholas lancia la pallina (da tennis,da baseball, da mezzo chilo) oltre la linea di fondo, oltre la rete di recinzione…Quando eravamo a Luanda il Papa’ Francese (quello che aveva preso un set ad Escude’) del bambino con cui ci allenavamo nel week end aveva queste palle di diverso peso che vengono ,sembra, utilizzate dalla federazione Francese come Test e ogni tanto facevamo dei lanci…In effetti Nicky lanciava piuttosto lontano…
    Still, I believe, nel caso specifico,che la Henin alla Davenport sui 10 metri la lasciava al palo… Io comunque parlo di bambinotti con dei prosciuttoni al posto dei polpacci: certo che quando impattano la palla da fermi partono delle sassate…Pero’ poi li vedi muovere e ti cascano le braccia: caracollano, non sanno scattare, lasciamo stare il passo incrociato di recupero al centro…E infatti o comunque secondo la mia modestissima opinione cosi’ come i cento metri sarebbero per un tennista (ma anche un rugbysta) quasi una gara di fondo, i valori piu’ importanti si dovrebbero ricavare da un Suicide drills o comunque uno slalom fra i coni, un avanti e indietro con partenze e ripartenze e implicando capacita’ coordinative e footwork… Nel mio piccolo e da ignorante io a Nicky faccio fare soprattutto queste cose (tratte dai libri di Pliometrica nel Tennis del Dr Chu, dai libri di Tennis Conditioning USTA, dai libri di Castellani e D’Adamo e dalle mie conversazioni con tutti, Prof compreso). Poi ci sono giorni che ne ha piu’ voglia di altri ma se sul campo mi sentite urlare non e’ certo perche’ sbaglia un dritto o un rovescio MA SOLO ED ESCLUSIVAMENTE PERCHE’ NON SI MUOVE (GET READY and RECOVER!!!)
    Sul Servizio invece oltre a segnalarvi che nell’ultimo o penultimo numero di Tennis US c’era un utile pezzo sul come allenare il servizio (con tutta una serie di esercizi propedeutici dall’utilizzo del pallone da football americano al servire da seduti per imparare il kick), vi ripeto (dovrei averlo gia’ scritto) che da circa un mesetto noi concludiamo quasi ogni allenamento con un centinaio di servizi eseguiti con una persona (io o mia moglie) un metro circa davanti a chi serve,in modo da perfezionare il servizio in kick o comunque il secondo servizio (anche se ricordo sempre che il Coach De Palmer,ex coach di College messo da Bollettieri a fianco di Becker, invitato a parlare davanti a una platea di Adult Students, disse che non si deve allenare il secondo servizio, chi lo allena e’ un LOSER,un perdente, perche’ pensa gia’ di sbagliare la prima palla… Era ovviamente una provocazione ma con un fondo di verita’. Un’altra cosa che ricordo che disse e’ questa: Quali sono le tre cose piu’ importanti nel servizio ?
    TOSS, TOSS and TOSS (il lancio della pallina, il lancio della pallina e ancora il lancio della pallina)

  1089. Piero scrive:

    p.s. Qualche eventuale osservazione sul lancio della pallina da gr. 200 e della palla da gr. 1000 (dx - sin) come test aciclici funzionali al tennis

  1090. Avec Double Cordage scrive:

    La seconda parte dell’intervista con il nostro Stefano Grazia è on-line

    http://BLOG.myspace.com/AvecDoubleCordage

    per leggerla, oppure cliccare sul mio nome, è lo stesso.

    C’è pure la terza parte dell’intervista con Chris Lewis (1983 Wimbledon finalist and former coach of Ivan Lendl) che ora dirige un reparto giovanile in Califonia, Woodbride ad Irvine, con i vincitori di Eddie Herr e Orange Bowl Joseph Di Giulio (del 1995) e Reo Asami (del 1994)

    oltretutto anche Chris si è fatto un profilo quindi volendo lo si può contattare direttamente

    http://www.myspace.com/speedportblack

    oppure mettere domande pubbliche nel blog sotto l’intervista e lui risponderà li, in modo che tutti possano trarne vantaggio, volendo anche in italiano, se non sono domande troppo lunghe mi prenderò io cura di tradurle in inglese

    buon proseguimento

  1091. max scrive:

    piero mi dispiace che tu possa esserti sentito preso in giro. ma tutto è nato dal fatto che io (e non sai quanti altri ancora) per primo sono stato preso in giro ed ho commesso involontariamente degli errori: partiamo dalla tecnica: mia figlia aveva 4 anni ed ho cominciato a muovermi alla ricerca del circolo/maestro giusto, ed abitando (prima) vicino a milano ma non lontano da varese e como le possibilità di scelta erano molto numerose. trovo un tecnico nazionale (la massima nomina che un coach italiano possa acquisire) tra l’altro giovane ed ottimo 2° cat (molto tecnico) a cui subito faccio presente i miei obbiettivi (con lui ben felice di poter lavorare in quella direzione). dopo tre anni (dove tra l’altro mia figlia ha sempre giocato come titolare nei vari pia e squadre provinciali oltre ad essere spesso monitorata dalla fit, quindi senza un motivo legato ai risultati) un po’ perchè il maestro era via x pasqua un po’ perchè qualcosa non mi quadrava la porto da vavassori. il quale mi dice: si tua filgia si muove bene non sbaglia mai ma con queste impugnature (ed alcuni altri difetti) alla lunga non può andare da nessuna parte…c’è mancato poco che cascassi per terra..e qui mi domando, ma possibile che due tecnici nazionali (ed uno tra l’altro lavora direttamente per la fit a tirrenia) non abbiano visto queste cose??? evidentemente no…e questo assolutamente deve far riflettere.. e passiamo ora alla parte fisica. come già detto io sono (stato ormai) un preparatore (anche se per altro sport) ma non contento ed avendo un amico preparatore atletico della nazionale italiana di atletica leggera (e quindi non il primo incontrato per strada) vado da lui per chiedere qualche consiglio (a quel tempo mia figlia aveva 6 anni) che lui molto gentilmente mi da e che io comincio a mettere in pratica. dopo un anno di lavoro a me non piaceva molto il modo di correre di mia figlia oltre che nonostante non si stancasse mai e fosse molto “tosta” a dispetto del duo fisico esile sentii parlare di g.c. come del nuovo messia. allora presi un appuntamento ed andai da lui. praticamente mia figlia stava lavorando al contrario ma soprattutto non stava facendo nulla per risolvere i suoi difetti. ora mia figlia lavora con lui da due anni e dire che è un’altra sarebbe puro eufemismo..ma questo sarebbe il meno la cosa incredibile è che essendo nel frattempo diventato amico di g.c so di tutti quelli che arrivano da lui (molti li incontro anche). ebbene arrivano atleti da tutta italia e non solo (e non dico da che popò di coach altrimenti ci sarebbe il terremoto sul blog) a cui lui dimostra tutte le volte come fino a quel momento avevano lavorato esattamente nella direzione opposta di quella corretta. ovviamente dopo poco tempo le prestazioni di questi atleti migliorano sensibilmente, ma il problema più grosso è (mi dice) che molti non riescono a resistere al suo ritmo per la mancanza di abitudine e mi faceva l’esempio di un maschio under 12 campione regionale che facendogli fare una delle sedute che fa normalmente (e con piacere oltre che divertendosi) mia figlia è scoppiato a piangere…
    quindi caro piero almeno da parte mia il mio era un monito per far si che altri possano in futuro evitare i miei errori anche perchè non tutti potrebbero aver la fortuna di cambiare in tempo e soprattutto di incontrare gente di alto livello specificatamente nel tennis). tieni presente che io sono certo di aver buttato via 2 anni tennistici ed 1 anno di preparzione fiica il che oltre a non essere poco mi ha fatto parecchio arrabbiare….

  1092. sabri scrive:

    buongiorno.
    cortesemente chiedo l’ e-mail personale del prof. Buzzelli per poter avere i risultati dei test fisici di mia figlia eseguiti a Ferrara.
    ringrazio in anticipo.

  1093. salvatore buzzelli scrive:

    X Piero,
    ho bazzicato anch’io le pedane della tua regione (molti anni fa dal ’70 al ’73 !!!!!!), e forse conosco personalmente la persona a cui fai riferimento (Zanon? Anzil? Cauz? Pozzo? Dannisi? Merni? Pellis? Cargnelli?) e concordo pienamente con quello che dici relativamente all’atletica.
    Per quanto riguarda i test che io utilizzo, servono per codificare e quantificare le QUALITA’ MOTORIE DI BASE, presenti in chiunque a livelli diversi e per questo indicative sia per la selezione del talento, dello sport più idoneo da praticare, e per l’eventuale indirizzo metodologico da seguire nell’allenamento.
    Nel nostro caso voleva solo essere un servizio in più per gli allievi del raduno di Ferrara.
    Certo si potevano proporre altri tipi di test, ne esistono molti altri sulle qualità coordinative (Fleishmann, Finn, Schnabel, Pollman, ecc…) (che preferisco allenare comunque e non testare) ma sinceramente io preferisco guardare oltre perché mi pongo l’obiettivo dell’atleta finale e ritengo il gioco del tennis già selezionante in età evolutiva in quanto si autoalimenta sulle qualità coordinative e se non ne sei in possesso difficilmente continui.
    Ultimamente ho realizzato uno mio strumento elettronico che mi servirà per testare i tempi di reazione a stimoli sensoriali semplici, complessi e multipli, dovrò costruirne un protocollo d’uso, standardizzare il test e eseguire lo studio statistico per poterlo validare e proporre.
    Ritornando a noi e alla domanda, è chiaro che essere in possesso di forza esplosiva di un certo livello vuol anche dire fibre muscolari di un certo tipo, unita motorie di un certo tipo, potenzialità di prestazione di un certo tipo anziché altro, trasmissione nervosa, reattività, velocità, rapidità, catene enzimatiche, ormoni e via dicendo.
    Ed essendo questa qualità determinata geneticamente e scarsamente allenabile, va da sé che se ne sono in possesso, quando servirà, potrò metterla a disposizione per quello che può essere utile, che so, il servizio , il dritto, il rovescio, gli spostamenti, i recuperi impossibili, ecc… in pratica quello che serve di complemento alla tecnica e alla tattica nel tennis moderno e sicuramente di quello che verrà.
    Come diceva Stefano qualche post fa “MA IL TENNIS, L’ESSENZA DEL TENNIS, E’ MANDARE LA PALLA DOVE L’AVVERSARIO NON CI ARRIVA” ed io aggiungerei relativamente alla palla “con POTENZA “ Per rispondere a questi requisiti bisogna essere esplosivi, poi naturalmente abili, destri, eccc…. Ma principalmente esplosivi! Quindi se posso, mi cerco l’atleta con queste caratteristiche, lo posso fare anche quando l’atleta ha 6-7-8-9 anni, età in cui è predisposto all’apprendimento di altre qualità, quelle coordinative, che comunque da sole non garantiscono la possibilità di risultati di vertice.
    E’ chiaro che se un maestro vuole divertirsi o impegnarsi ad insegnare il tennis ai ragazzi senza mire agonistiche, il problema delle qualità motorie non si pone o si pone solo in parte, ma se si hanno obiettivi di un certo rilievo non si può prescindere da ciò che affermo.

    P.S. Non rappresento e nè voglio rappresentare il verbo della preparazione, propongo il mio modo di pensare che per quanto riguarda la mia lunga carriera mi ha offerto riscontri estremamente eloquenti e positivi .

  1094. anto scrive:

    @ Avec Double Cordage, perchè solo in inglese l’intervista. Non si può leggerla in italiano.

  1095. Piero scrive:

    Caro Stefano, accolgo il tuo invito all’umiltà…

    Grazie Salvatore della risposta. Hai azzeccato: è uno di questi. Tu lo sai, noi friulani socializziamo poco… Però in quel campo scuola di Paderno ho imparato veramente tanto… Mi sono allenato ed ho gareggiato “copiando” Di Giorgio, e poi Toso, e poi ho anche “allenato” ispirandomi a Talotti. E questo nel salto in alto. Senza nemmeno disturbarli. Tanto gli “allenatori da campo” che giravano erano sempre gli stessi… Ho fatto tanta gavetta.

    Il mio “dilemma” é ora un bambino di sei anni: la mia perfetta cavia da laboratorio. Sto iniziando a misurarlo, perchè la sua evoluzione non sia un patrimonio solo per lui. Ed il GIOCO del TENNIS é favoloso in quanto divertendosi sta entrando nel mondo dello sport. Quindi io giro il problema del blog: il tennis non come FINE ULTIMO ma come STRUMENTO. Poi vedremo. Ovviamente (se sarà il caso) verrà il giorno in cui deciderò d’avvalermi di professionisti come te. Pagando. Intanto ti ringrazio.

    Conosco l’inglese, e per andare oltre il mio orticello sto disperatamente cercando materiali legati all’allenamento base per bambini in età 6-10. Proprio per mettere in discussione le mie teorie. Ed il fatto è che, se s’eccettuano le sperimentazioni fatte in sport molto particolari (ginnastica, nuoto…) di studi specifici sul tema non se ne trovano. E non è un caso. Noi tutti abbiamo iniziato gli “allenamenti” alle scuole medie. E quindi le “misurazioni” partono da li. Ma prima siamo forse stati fermi? Domande retoriche.
    Quando da bambini correvamo dietro al cane fino a scoppiare non eravamo forse ben oltre l’80% della nostra FCMax? Siamo forse morti? E quando saltavamo giù dai rami degli alberi non facevamo forse dell’ottimo allenamento eccentrico per i quadricipiti femorali? I nostri bei sederini non sono forse il frutto di quegli otto calci ad un pallone, moltiplicati per l’intera estate? Tarzan (scherzo) é diventato tale giocando con la play station? E quando mio padre m’ha tirato su sulla piccola di Lavaredo m’ha forse causato un abnorme produzione di testosterone? E’ colpa sua se non sono arrivato ad 1.90, altezza con la quale avrei fatto a livello professionistico gli sport di cui m’ero improvvidamente innamorato?
    Scusami per lo sfogo. Ma non credo d’essere pazzo…
    Il fatto è che se insegniamo a questi bambini a correre, saltare, e perchè no, a colpire una pallina, il loro corpo risulterà ottimamente “adattato” a qualsivoglia sport. Senza isterismi. Eviteremo il doping, ed eviteremo gli infortuni…
    Non creiamo mostri ma persone belle ed impegnate.

  1096. andrew scrive:

    …parlo da profano…(come sempre, essendomi il sacro poco familiare)

    ma uno studio serio del “minimo comun denominatore” del tennista in quanto ad abilità motorie, forse dovrebbe prendere in considerazione i primi 200 tennisti/e del mondo, i primi 200 junior/junioresse, i primi di altri sport similari (squash, pelota, badminton, tennistavolo, freccette), i primi 100 italiani, un campione di popolazione normale e forse dall’incrocio dei dati ne uscirebbero dati da cui trarre delle conclusioni non finali ma indicative…

    Trophy, hai 30.000 euro?….spendili in ricerca…

  1097. max scrive:

    andrew il fatto è che questa ricerca è già stata fatta e pubblicata, ed è stata fatta come tesi da un tecnico nazionale, e quindi la fit ce l’ha. secondo te l’hanno presa in considerazione? ovviamente no….

    x la redazione: vi siete dimenticati un mio post, controllatelo e pubblicatelo pfv…

  1098. max scrive:

    ovviamente quella ricerca era solo una parte della tesi, ma anche gli altri capitoli sono sono stati considerati…

  1099. max scrive:

    ve lo ricopio…

    piero mi dispiace che tu possa esserti sentito preso in giro. ma tutto è nato dal fatto che io (e non sai quanti altri ancora) per primo sono stato preso in giro ed ho commesso involontariamente degli errori: partiamo dalla tecnica: mia figlia aveva 4 anni ed ho cominciato a muovermi alla ricerca del circolo/maestro giusto, ed abitando (prima) vicino a milano ma non lontano da varese e como le possibilità di scelta erano molto numerose. trovo un tecnico nazionale (la massima nomina che un coach italiano possa acquisire) tra l’altro giovane ed ottimo 2° cat (molto tecnico) a cui subito faccio presente i miei obbiettivi (con lui ben felice di poter lavorare in quella direzione). dopo tre anni (dove tra l’altro mia figlia ha sempre giocato come titolare nei vari pia e squadre provinciali oltre ad essere spesso monitorata dalla fit, quindi senza un motivo legato ai risultati) un po’ perchè il maestro era via x pasqua un po’ perchè qualcosa non mi quadrava la porto da vavassori. il quale mi dice: si tua filgia si muove bene non sbaglia mai ma con queste impugnature (ed alcuni altri difetti) alla lunga non può andare da nessuna parte…c’è mancato poco che cascassi per terra..e qui mi domando, ma possibile che due tecnici nazionali (ed uno tra l’altro lavora direttamente per la fit a tirrenia) non abbiano visto queste cose??? evidentemente no…e questo assolutamente deve far riflettere.. e passiamo ora alla parte fisica. come già detto io sono (stato ormai) un preparatore (anche se per altro sport) ma non contento ed avendo un amico preparatore atletico della nazionale italiana di atletica leggera (e quindi non il primo incontrato per strada) vado da lui per chiedere qualche consiglio (a quel tempo mia figlia aveva 6 anni) che lui molto gentilmente mi da e che io comincio a mettere in pratica. dopo un anno di lavoro a me non piaceva molto il modo di correre di mia figlia oltre che nonostante non si stancasse mai e fosse molto “tosta” a dispetto del duo fisico esile sentii parlare di g.c. come del nuovo messia. allora presi un appuntamento ed andai da lui. praticamente mia figlia stava lavorando al contrario ma soprattutto non stava facendo nulla per risolvere i suoi difetti. ora mia figlia lavora con lui da due anni e dire che è un’altra sarebbe puro eufemismo..ma questo sarebbe il meno la cosa incredibile è che essendo nel frattempo diventato amico di g.c so di tutti quelli che arrivano da lui (molti li incontro anche). ebbene arrivano atleti da tutta italia e non solo (e non dico da che popò di coach altrimenti ci sarebbe il terremoto sul blog) a cui lui dimostra tutte le volte come fino a quel momento avevano lavorato esattamente nella direzione opposta di quella corretta. ovviamente dopo poco tempo le prestazioni di questi atleti migliorano sensibilmente, ma il problema più grosso è (mi dice) che molti non riescono a resistere al suo ritmo per la mancanza di abitudine e mi faceva l’esempio di un maschio under 12 campione regionale che facendogli fare una delle sedute che fa normalmente (e con piacere oltre che divertendosi) mia figlia è scoppiato a piangere…
    quindi caro piero almeno da parte mia il mio era un monito per far si che altri possano in futuro evitare i miei errori anche perchè non tutti potrebbero aver la fortuna di cambiare in tempo e soprattutto di incontrare gente di alto livello specificatamente nel tennis). tieni presente che io sono certo di aver buttato via 2 anni tennistici ed 1 anno di preparzione fiica il che oltre a non essere poco mi ha fatto parecchio arrabbiare….

  1100. max scrive:

    piero qualche attrzzatura per il tennis puoi trovarla qui:

    http://www.tennisservices.it/

  1101. Piero scrive:

    Grazie dr. Max. Ribadisco che con i toni giusti la tua mission sarà un successo per te ma soprattutto una significativa rivoluzione nel mondo del tennis italiano. Quindi un bene a prescindere. In effetti, nella sostanza, tu dici ciò che dicevano i nostri allenatori - giocatori di pallavolo provenienti dall’Est nei primi anni ottanta, prima che esplodessero i vari Zorzi, Bernardi, etc. Non a caso i tecnici della pallavolo sono oggi contesi a livello mondiale: ci hanno insegnato a GIOCARE/FATICARE molto presto… ed anche a quardare i cromosomi…

    Andrew:
    A mio parere esistono test che hanno un valore statistico assoluto (quelli impostati come tu dici) ma anche quelli che servono a livello soggettivo: come fai a sapere se una massa muscolare ipertrofica é producente o controproducente es. nella pallavolo, rispetto alle azioni in elevazione? Usi degli indicatori o indici soggettivi… Non ti serve campionare mezzo mondo… E se un atleta s’infortuna, come lo riporti ai valori di prima? Ti servono dei parametri. Ecco che la schedatura tipo… KGB funziona…

  1102. Piero scrive:

    Scusatemi nuovamente, ma questa informazione mi sembra utile.

    Avevo avevo scritto un post nel quale vi informavo che ho acquistato un bidone da sessanta palline HEAD T.I.P.3 (al prezzo di Euro 56) in un negozio sportivo appena aperto a Udine appartenente ad una catena ormai famosa.
    Nel catalogo del sito cortesemente linkato da Max, da quanto comprendo, la stessa confezione costa Euro 102 + la spedizione.
    Allora vi consiglio di consultare anche il catalogo on-line di… non voglio fare pubblicità ma… vi dico che é una parola che c’entra con l’atletica…

  1103. max scrive:

    piero prima non l’ho scritto ma effettivamente è una ditta cara, il problema è che molti prodotti in commercio non si trovano, poi certo se alcuni prodotti li puoi trovare a meno…..

  1104. Mauro scrive:

    Piero, non fare il misterioso, la concorrenza non fa mai male, e poi l’informazione è strettamente legata al tema del blog.

    Piuttosto Andrew, Stefano, Anto, etc si è vista una parvenza di svolta (post dell’ a.gen.te academy sora), di qualcosa di diverso e voi neanche un commento boh….

  1105. andrew scrive:

    …devono avertelo pubblicato in ritardo, perché non l’avevo visto…

    I fini dell’associazione sono condivisibili al 100% anche se così a prima occhiata sembra più un’accademia di tennis…

    …da approfondire…, visto che ci vai, approfondisci e informa…

  1106. stefano grazia scrive:

    Mauro hai ragione ma non avevo ancora avuto il tempo di cliccare (ho preferito controllare per vanitas vanitatum omnia vanitas il sito di ADC,eheheh…) e comunque da quel che scrivevi tu l’idea di una Cooperativa di Genitori che si mettono insieme per ammortizzare i costi,scambiarsi info, cercarsi ex atleti da usare come coaches, è intrigante (ovviamente i Maestri non saranno felicissimi…Alcune considerazioni/domande veloci -non necessariamente da me condivisibili ma che mi vengono in mente sono: 1)solo i Maestri scarsi e non aggiornati avrebbero da preoccuparsi? 2)ci si sta accorgendo che la figura del Maestro è sopravvalutata? 3)chi è causa del suo mal…nel senso che iniziative di questo genere nascono perchè evidentemente ci sono disagi e carenze o semplicemente perchè l’offerta è troppo dispendiosa…?)
    Ora, è naton prima l’uovo o la gallina? Nessuno di questi Genitori frequenta il nostro Blog? Se si si faccia vivo…altrimenti suggerirei a Mauro di inviar loro la locandina del Blog di Ubaldo e del nostro subblog così da scambiarci info ed impressioni … A me ha colpito (come meritevole di approfondimento) il punto che recita:”Questa organizzazione vuole radunare i migliori atleti ed affidarli ad ex-atleti ATP che possano trasmettere la loro decennale esperienza in tornei ATP”
    Immaginate un gruppo di genitori,il nostro, che si mette insieme, in un vecchio scassato circolo, lo rileva e lo trasforma in una academy, mettendo insieme spese,sponsors e futuri guadagni…Tennis Utopia!
    Nyah, impossibile…Alla fine gelosie,invidie,meschinità prevalgono sempre e il Genitore di quello che vince si chiederebbe perchè deve dividere i proventi con quelli che perdono…Ma sotto sotto l’idea non è malvagia… Ma Trophy piuttosto non dice nulla? Frosinone non è nel Lazio?

  1107. Roberto Commentucci scrive:

    Dal sito FIT:

    SABATO A ROMA
    Convegno Nazionale A.S.D ‘Luigi Orsini’ su “Tennis e giovani”

    Sabato 29 marzo, presso la Sala Convegni della Piscina del Foro Italico (Piazzale Lauro De Bosis), si svolgerà il Convegno Nazionale A.S.D. “Luigi Orsini” “Tennis e Giovani - L’evoluzione della promozione del tennis in una fase di espansione”.
    Nel corso del convegno - inizio fissato per le ore 15 - si discuterà di

    ► LA STRATEGIA DELLA FIT - Dai PIA al CLUB ITALIA (Relatore: Ing. Angelo Binaghi, Presidente della FIT);
    ► PROGETTO GIOVANI - Il FIT Ranking Program (Relatore: Michelangelo Dell’Edera, Tecnico Federale);
    ► TRENT’ANNI DI CENTRI ESTIVI (Relatore: Alfredo Bartolini, Vice Presidente della FIT e Presidente Associazione Luigi Orsini);
    ► IL BOOM DELL’ATTIVITA’ GIOVANILE (Relatore: Mauricio Rosciano, Responsabile Settore Organizzativo della FIT);
    ► EVOLUZIONE DELLA COMUNICAZIONE - Dal volantino a internet (Relatore: Dott.ssa Beatrice Manzari, Capo Ufficio Stampa della FIT);
    ► BILANCIO DEGLI ENTI NO PROFIT - Modello di valutazione della performance aziendale (Relatore: Dott. Massimiliano Brocchi, Esperto in Management Sportivo).

  1108. andrew scrive:

    …StefanoGrazia…

    io un posto per Tennis Utopia l’avrei trovato, è nei dintorni di Vicenza, vicinanze Autostrada… ha già tutto, però costicchia…ci vorrebbe una cordata a quote variabili…

  1109. Piero scrive:

    Per chi conosce l’inglese questo é un link ad un bel sito in cui sono presentati molti test di “performance evaluation”…

    http://www.brianmac.co.uk/eval.htm

    Il negozio di cui al post precedente si chiama…
    http://www.decathlon.it

  1110. Piero scrive:

    Per i non anglofoni un link meno completo ma comunque utile:

    http://www.sportraining.net/progallenatest.htm

  1111. anto scrive:

    @ Mauro, sono andato sul sito che hai segnalato, iniziativa veramente interessante, mi ha ricordato le academy private spagnole. Sono queste le iniziative che fanno crescere il tennis.

  1112. max scrive:

    piero ho provato a guardare….confronta sempre con attenzione perchè non sempre sarà un vantaggio la decathlon..faccio un esempio la rete che costa praticamente uguale (mezzo euro in + alla decathlon e di minor qualità in quanto la maglia è di 3 cm contro i 3.5) la devi ordinare e passeranno almeno 2/3 settimane per averla (in italia oggi ne hanno trovata solo una) mentre alla tennis service ti arriva dopo 3 gg oltre che praticamente alla decathlon praticamente non hanno altro….e te lo dice uno che è sempre andato alla decathlon avendo sempre usato palline (mid) artengo o le ultime con il numerino verde (8020 mi sembra..). lì poi ho comprato lo step, i materassini, il cronometro, i “cinesini” etc etc. ad esempio poi quando dovrai comperare la scaletta (utilissima) potrai andare al brico e comperare le listelle di legno con un grande risparmio (60 centesimi l’una) anche se poi ti accorgerai che sono un po’ scomode e ingombranti (da me constatato). quindi il mio consiglio è che quando puoi risparmiare acquistando lo stesso prodotto è evidente che fai benissimo, quando il prodotto è solo simile vaglia bene tutti i pro e contro. ciao

  1113. salvatore buzzelli scrive:

    X la redazione:
    vi autorizzo a dare la mia email alla signora sabri

  1114. stefano grazia scrive:

    Piero,in pratica quel che ti dice Max e’ che se vuoi un cavallo non devi comprare un somaro…il che mi riporta a una delle mie prime ardite metafore sul Bambino Prodigio e cioe’ che se vuoi vincere un Gran Prix la prima cosa fondamentale e’ avere un cavallo perche’ se hai un mulo il Gran Prix te lo scordi…Poi lo devi allenare e possiamo tutti convenire che fra un purosangue che non ne ha voglia e un mulo che sgobba e ce la mette tutta, la nostra simpatia andra’ al Mulo che comunque arrivera’ sempre dietro anche al Cavallo Svogliato… Quindi questo e’ in pratica il discorso che abbiamo fatto tutti col Prof Buzzelli: per vincere il Gran Prix qualche qualita’ di fondo la dobbiamo avere, dobbiamo essere prima di tutto Cavalli e non asini/muli/somari… La domanda intrigante nel nostro caso era: a parte certi casi patologici, cominciando gia’ a 3-5 anni, possiamo AUTOMUTARCI? Cioe’, a parte la genetica, non e’ possibile che la stessa identica persona cominciando a 3-5 aa diventa cavallo ma non facendo un tubazzo e nutrendosi a french fries,pasta a go-go,maionnese e playstation, diventa invece se non proprio obeso o irrecuperabile, certamente meno reattivo ed esplosivo nei tests atletici…Correggimi se sbaglio ma questo dovrebbe essere quello che sosteneva Max…
    Come annotavo in risposta ai bonari sfotto’ di roberto in altra sede, qui in Africa invece sono alle prese con un dilemma ben piu’ serio: c’e’ un torneo, mio figlio ha 11 anni ma me lo mettono negli U10 perche’, parole dell’organizzatore, tutti quelli che si iscrivono nell’U10 hanno 12-13 anni, quindi quelli di 13-14 si iscrivono negli U12 e cosi’ via… E l’Organizzatore, autore di un libro su Sport Administration in Nigeria e la necessita’ di creare un Sistema Standard o 0rganizzativo che eviti fra le altre cose la piaga delle false generalita’, lui,il moralizzatore!, ha il figlio di 13 anni e lo iscrive fra gli U12… Mah! Abbiamo dato giuste generalita’ e lasceremo fare agli organizzatori…ma se lo mettono negli U10 cosa facciamo? Protestiamo…E poi una volta messi nell’U12 protestiamo perche’ tutti i suoi avversari hanno la barba? La cosa buffa e’ che se tutti imbrogliano nessuno imbroglia: basta cambiare il nome…gli U10 diventano U12 e cosi’ via…Ma T.I.A…This is Africa, my friend… (ogni tanto, pero’, e dopo un po’, ci si stufa…)

  1115. max scrive:

    stefano quello da te descritto è il mio pensiero, ma in questo caso il consiglio a piero era solamente pratico.. io al posto della scala ho comprato le listelle di legno ma per portarle tutte le volte avanti indietro dal parcheggio alla palestra mi servirebbe più un mulo che un cavallo e avrei preferito spendere qualcosa in più. ora invece avendo ricomprato tutto ho speso due volte…

  1116. Mauro scrive:

    Trophy, si sa qualcosa sulle convenzioni degli alberghi?

  1117. max scrive:

    riporto qui un mio post scritto in altra sezione del blog dopo un intervendo di panajotti coach della schiavone:

    risulta evidente che l’intervento di panajotti da solo basta per rendersi conto del livello ormai raggiunto dal blog di ubaldo. e sono veramente contento quando un professionista di questa levatura interviene perchè evidentemente si sentono affermazioni di un certo spessore, che spero nessuno possa contestare come ad esempio succede se le dice qualcun altro (il sub blog genitori e figli vi ricorda qualcosa?) ed infatti la sua frase

    “Ci tenevo a precisare solo per far capire che una giocatrice (in generale e non solo italiana) che fa questo a 15 anni è da considerare una “promessa”

    mi sembra faccia pari con quando (parlando ad esempio della trevisan) facevo notare che alla stessa età c’era una certa michelle larcher de brito che non era 290 itf bensì wta (e dopo la vittoria di ieri sulla radzwanska nr 16 al mondo chissà dove arriverà…) oltre che dopo averla vista giocare al bonfiglio c’era solo da scommettere sul tempo che ci avrebbe messo per entrare nelle top 10 cosa che non credo invece sia avvenuta vedendo qualunque delle nostre giovani promesse. e questo pensiero non dipende assolutamente da un forzato disfattismo o per un a questione di esterofilia congenita ma solo ed esclusivamente nella ricerca dell’ oggettività e nella speranza che d’ora in poi tutti ci si ponga obbiettivi sempre più degni di questo nome, perchè sinceramente continuare a sentir parlare di campioni provinciale regionali ed italiani mi fa solo venire l’orticaria e dicendola una volta per tutti questi sopra citati non sono campioni al massimo possono essere vincitori dei campionati provinciali/regionali/italiani…..

  1118. max scrive:

    no mauro ancora non si sa nulla, appena so qualcosa spedirò delle mail.

    invece volevo risponderti riguardo al link dell’accademia..beh sinceramente non ci trovo nulla di nuovo, è una normale accademia con costi neanche bassissimi (ad esempio alla vavassori con lo stesso prezzo hai a disposizione più giorni e più ore di allenamento) e sul discorso dei giocatori atp, tu sai come la penso.. una sfida a giocare tra maradona e sacchi non era proponibile ma non lo è stato neanche ad allenare….

  1119. andrew scrive:

    …mi inserisco con una nota di costume su Panajotti…

    quando ho fatto l’esame PTR a Marlengo, ormai 9 anni fa, mi faceva da esaminatore durante i test di gioco.
    Beh, ragazzi, non gli avresti dato una cicca…Berrettino schiacciato in testa, giacca più grande di due misure, aspetto leggermente dimesso…e, invece è lì nel circuito con un’atleta che di lui si fida e che ha condotto con grande professionalità…

    Per dire come l’apparenza molte volte inganna…, nel tennis poi…

  1120. Mauro scrive:

    Max, chiaramente sul discorso accademia non vi è nulla di nuovo. La novità sta invece nel sistema circoli dove, come abbiamo detto quasi tutti, spesso si fanno gli interessi dei soci adulti e non dei giovani agonisti. In questo contesto, trovo l’accademia di sora molto innovativa perchè nata da genitori, che poi il progetto sia valido o meno dipenderà dalla loro passione, competenza e capacità finanziaria.

  1121. anto scrive:

    @ Andrew - non posso che confermare il tuo giudizio su panajotti. L’ho conosciuto circa una decina d’anni fà, il mio primo pensiero è stato: ma chi è questo ridolini. Eppure oggi lo possiamo annoverare come il miglior coach italiano in campo femminile.

  1122. max scrive:

    ovviamente non ce ne sarebbe bisogno, ma non si sa mai che nikolik e roberto avessero dei dubbi….la de brito per quanto riguarda aperture e preparazione ce l’ha brevissime….ed a questo proposito volevo domandare a stefano se l’ha mai vista allenarsi a bradenton e se fa parte del gruppo alla strategy zone..

  1123. trophy scrive:

    x mauro.
    x tutti.

    L’associazione A.GEN.TE di Fosinone è OVVIAMENTE una realtà che ben conosco.

    Il Presidente Mario Scerrati è mio caro amico oltre che ricoprire un incarico nel progetto Casa Lazio.

    Venerdì 28 nella conferenza stampa di presentazione del nike di Sora mi ha formalmente “consegnato” (parole testuali) l’Accademia che ha fondato insieme ad altri 14 genitori affinchè il mio Comitato la valorizzi.

    Mario è persona intraprendente, entusiasta, capace ma a volte troppo irruenta.
    Lui lo sa.
    E’ un amico e si confronta spesso con me.

    E’ affiancato da persone come lui ed ha ragazzi di primo livello di serietà (alcuni sono già sotto le attenzioni del settore tecnico nazionale).

    Frosinone è una realtà in esplosione tennistica ma molti meriti vanno al presidente provinciale Enzo Rea che nei periodi di crisi (quelli difficilissimi per il tennis) ha saputo mantenere la barra del comando dritta facendo uscire il tennis dalle secche in cui si trovava.
    In questo aiutato dal circolo T2 e dai maestri storici della provincia (Tinè e Peruzzi per citarne alcuni).

    Mario Scerrati, Enzo Mascetti e gli altri di A.GEN.TE hanno raccolto questo lavoro sviluppando innovazioni tecniche e organizzative.

    In piena diffidenza degli altri circoli (a volte anche osteggiati) hanno trovato in Enzo Rea ed in me appoggio intelligente ed affettuoso.
    Oggi A.GEN.TE è parte integrante del rinnovamento del Comitato Regionale del Lazio.

    E della Federazione Italiana Tennis….

    Trophy

  1124. andrew scrive:

    …Ok Mauro, non occorre più che ci informi sull’A.GEN.TE…

    …iniziativa già normalizzata e consegnata…

  1125. anto scrive:

    @ Trophy Ho letto le percentuali di crescita della fit dal 2001 al 2008. Oggi sul sito fit, dove si parlava dei risultati della gestione Binaghi. Le percentuali di crescita sono stratosferiche. E allora mi chiedo, ma come mai se effettivamente la fit ha ottenuto così tali risultati, spesso e volentieri la stessa fit viene aspramente criticata sia da destra che da sinistra? Giornalisti (ndr Tommasi) giocatori classificati e non, genitori ecc.

  1126. Roberto Commentucci scrive:

    Dal Sito FIT, per dovere di cronaca. Cercherò di reperire gli atti del convegno, e vediamo se c’è qualcosa di buono.

    Oggi, presso la Sala Convegni della Piscina del Foro Italico (Piazzale Lauro De Bosis) a Roma, si è svolto il Convegno Nazionale A.S.D. “Luigi Orsini” “Tennis e Giovani - L’evoluzione della promozione del tennis in una fase di espansione”. Nel corso dell’interessante convegno si è fatta una panoramica sullo stato di salute del tennis italiano, rivolgendo l’attenzione a progetti e novità in arrivo o in fase di studio, con un attento occhio verso i giovani.
    Dopo l’introduzione del presidente Angelo Binaghi, e l’illustrazione dei 6 maggiori progetti che hanno caratterizzato gli ultimi sette anni della Fit - Pia, Fit Ranking Program, gestione diretta dei sei centri federali estivi, riforme di tornei e classifiche, valorizzazione e collaborazione con i coach privati e la nascita del Club Italia - si sono approfondite le tematiche direttamente collegate al boom del tennis e ai metodi più efficaci di propaganda.
    Il tecnico federale Michelangelo Dell’Edera, ad esempio, ha approfondito la filosofia del Fit Ranking Program (”un progetto giovane pensato per i giovani, nato grazie alla collaborazione tra Scuola Nazionale Maestri e settore tecnico che, per la prima volta, hanno operato insieme a stretto contatto”), illustrandone anche le prossime novità relative all’introduzione della “fascia arancione” per i bambini dai 5 ai 7 anni, e di un nuovo tipo di ranking.
    Alfredo Bartolini, vice presidente della Fit e presidente dell’Associazione Luigi Orsini ha ripercorso i 30 anni di storia dei 6 centri estivi italiani: la nascita, i numeri e le curiosità di una idea che ha radicalmente cambiato il modo di vivere e trasmettere il tennis.
    Mauricio Rosciano, responsabile del settore organizzativo della Fit ha evidenziato i numeri e le prospettive del boom dell’attività giovanile, sottolieando in modo particolare il prezioso lavoro dei Piani Integrati d’Area.
    Il capo ufficio stampa della Fit Beatrice Manzari ha fatto un’ampia panoramica sui cambiamenti radicali e la rapida evoluzione della comunicazione nello sport, e in modo particolare del settore preposto all’interno della Fit. Il dottor Massimiliano Brocchi, esperto in management sportivo, ha infine illustrato le novità in materia di valutazione della performance aziendale e di bilancio degli enti non profit.

  1127. trophy scrive:

    x andrew.

    A Roma si dice HAI ROSICATO.

    Come hai saputo che A.GEN.TE è un’associazione vicina alla FIT non in contrapposizione ma che nasce da genitori che trovano nel Comitato Lazio aiuti e condivisioni liquidi tutto con “…iniziativa normalizzata e consegnata…”.

    Atteggiamento che la letteratura definisce appunto… DA ROSICONE!

    trophy

  1128. Nikolik scrive:

    Max, ti avevo già risposto dopo il tuo messaggio sotto l’articolo sulla Knapp di Roberto e, allora, come hai fatto tu, copio anche io la mia risposta qua.

    Per me, l’unica considerazione che si può fare di fronte a risultati precoci di un’atleta, come la famosa Larcher De Brito (che, a forza di paragonarla erroneamente con le nostre connazionali, mi sta cominciano a diventare antipatica, ingiustamente, lo ammetto) è che, raggiungendo l’apice della carriera prima, inevitabilmente smetterà di giocare prima.
    Del resto, ciò non è una novità: le precocissime Capriati e Hingis hanno smesso da tanto (la Hingis, in pratica, aveva già smesso anni fa ed il suo rientro non è stato all’altezza). Ma di esempi ce ne sono tantissimi: la Dokic, la Kournikova…o per motivi fisici, o pscicologici, l’atleta, dopo un po’, di sacrifici non ne può più, scoppia.
    Sempre del resto, tutte le più forti, dopo i 25 anni, sono in netto calo (basti vedere la Mauresmo, ad esempio).
    Se inizi prima, finisci prima, inevitabile.
    Quindi, è sbagliato pensare: se a 14 anni è top 200, chissà che farà a 23 anni. A 23 anni avrà smesso di giocare, ad alto livello è impossibile per un atleta, nel tennis di oggi, reggere per più di 10 anni a tutte le pressioni, fisiche e psicologiche.
    Quindi, a parte che se a 14 anni sei n. 100 del mondo, non è detto che poi la salita mantenga lo stesso ritmo esponenziale (basti vedere la Cornet, anche lei molto precoce, che però pare essersi un po’ fermata), se entri tra le prime 10 a 16 anni, vi uscirai a 23. Se ci entri a 23, vi uscirai a 29, ma la carriera delle due è uguale.
    Quindi, ricordando ancora una volta che il tennis non è il Giro d’Italia, per cui non vince chi arriva prima, ricordo che le nostre, che si sono più risparmiate e che hanno avuto maturazione successiva, stanno dando il meglio proprio dopo i 25 anni: Schiavone, Pennetta, Garbin.
    Per me, la Schiavone giocherà ad altissimo livello ancora per diversi anni. Ed entrerà tra le prime 10, come la Knapp, del resto. E smetteranno di giocare dopo la Larcher De Brito.

    Per quanto concerne le “aperture”, Max, beh, quelle sono solo un falso problema.
    Contesto il tuo pensiero, secondo il quale chi ha ampie “aperture” gioca male a tennis e non ha speranze.
    Chi l’ha detto?

  1129. max scrive:

    nikolik ma tu scherzi o ci prendi in giro?? guarda che la differenza che c’è tra la hingis la capriati e chiunque delle nostre giocatrici non è il tempo passato sui campi da gioco ma è che le prime due hanno vinto degli slam, sono state nr 1 del mondo nonchè delle icone dello sport mentre le nostre avranno anche giocato di più ma sono state solo delle oneste operaie del tennis!! (con tutto il rispetto per le operaie e per le giocatrici italiane) e meno male poi che il rientro della hingis non è stato al’altezza..è solo tornata 6 del mondo e vinto uno o due tier 1!!!! (che le nostre ovviamente hanno solo sognato..) e la stessa differenza c’è tra la larcher de brito e le due da te citate e cioè la portghese vincerà degli slam e sarà nr 1 del mondo mentre le nostre entreranno nelle top ten se a 6 o 7 meglio di loro verrà amputata una gamba!!! per non parlare poi che anche a livello di immagine e di guadagni se arrivi al top a 16/17 anni sei un prodigio avendo tutti gli sponsor ai tuoi piedi (anche la hingis che sophia loren non è) mentre se lo diventi dopo è parecchio diverso…mentre riguardo al falso problema delle aperture come mai allora tra i primi dieci wta/atp di giocatori/trici con le ampie aperture non ce ne sono? a striscia direbbero: eccheccaso…..si come quello a cui il tennis italiano si affida per la creazione dei giocatori!!!

  1130. max scrive:

    trophy, andrew non ha rosicato, si riferiva a me che ho classificato la struttura come nulla di speciale, ma voglio spiegarmi meglio: l’accademia dei genitori in se è sicuramente un’ottima idea (non conosco la qualità dei maestri comunque se li hanno scelti immagino che siano bravi..) il problema che qui da noi le cose che dovrebbero essere normali ovvie e scontate diventano qualcosa di eccezionale. in più come scrivevo non ha neanche quei prezzi concorrenziali che un’iniziativa di questo genere dovrebbe assolutamente prevedere….

  1131. andrew scrive:

    no, no…io ho proprio rosicato (che non so cosa voglia dire, ma l’ho fatto)..

    appena ho saputo da Trophy che era un’iniziativa nata da persona irruenta ma ora chietata che l’ha consegnata al Comitato (testuali parole), ho espresso il mio disinteresse nel conoscerla più a fondo…

    Del resto, ho già detto che, a mio avviso, da appassionato che segue da 30 anni il tennis e da genitore convinto che il tennis possa essere anche uno sport, ciò che nasce da una federazione basata su circoli e non su associazioni sportive NON è CIò che io intendo proporre a mio figlio…

    ki non risika non rosika…

  1132. Mauro scrive:

    Trophy, tu dici:
    Come hai saputo che A.GEN.TE è un’associazione vicina alla FIT non in contrapposizione ma che nasce da genitori che trovano nel Comitato Lazio aiuti e condivisioni liquidi tutto con “…iniziativa normalizzata e consegnata…”.
    Andrew dice:
    da genitore sono convinto che il tennis possa essere anche uno sport, ciò che nasce da una federazione basata su circoli e non su associazioni sportive NON è CIò che io intendo proporre a mio figlio…
    Mi pare evidente che la A.gen.te di Sora, unisca le due posizioni, non è basata sul circolo ma su un associazione sportiva ed in più di genitori. Il fatto che interagisca col la fit quando questa si dimostra collaborativa verso un certo tipo di progetto, non mi sembra un male, anzi.

  1133. Nikolik scrive:

    Max, è il tuo concetto che è sbagliato.
    Perché paragoni la Hingis e la Capriati con le nostre?

    Quando la Hingis aveva 16 anni, senza dubbio, seguendo il tuo ragionamento, uno avrebbe potuto pensare: la Navratilova e la Evert alla sua età erano meno forti, alla sua età non avevano vinto nulla, eppure hanno vinto, alla fine della loro carriera, 20 titoli della slam. Chissà, allora, quanti ne vincerà lei, che è così giovane, lei ne vincerà 40.

    Invece, rispetto a loro, ne ha vinti pochissimi.
    E’ questo il paragone che devi fare.
    Ragionamento sbagliato, come si è visto: prova provata che vincere da giovanissime non vuol dire nulla, ognuna fa la carriera che si merita, la può fare prima, ma il limite è sempre quello, puoi raggiungere il limite a 18 anni, e allora cominci a scendere a 18 anni, o a 25 anni, e allora cominci a scendere a 25 anni.
    La Hingis aveva quella carriera, nelle sue corde: l’ha fatta prima, poteva farla dopo. Se la faceva dopo, finiva dopo.

    Quindi, poichè lo stesso ragiionamento lo devi fare anche con la Capriati, con la Kournikova, ecc., arrivare prima non è indicativo: i miglioramenti non sono esponenziali e, al contrario, hai solo una sicurezza: che se inizi prima, finisci prima.

    Insomma, Max, tu dici che vi prendo in giro, ma a me sembra di dire un’ovvietà, che sanno tutti: via, Max, guarda le età delle campionesse, guarda quando hanno inziato a vincere, guarda a che età inizia il declino.

    Le statistiche sono innegabili.

    Rispondi un po’: ti sembra normale che la Capriati abbia smesso di vincere nel 2002, a 26 anni, dopo, comunque, ripetute pause, anche di anni? Negli altri sport, a 26 anni sei all’apice del successo, queste bambine prodigio sono alla frutta.
    E la Hingis? Ti sembra normale che si sia ritirata nel 2002? A 22 anni?
    Queste bambine prodigio arrivano cotte, sfinite.

    Bah, che vuoi che ti dica, sarò io che vi prendo in giro…per me sono ovvietà, invece.

    Se la tua Larcher De Brito entrerà veramente tra le prime 10 a 15 anni, questo può voler dire solo una cosa: che a 22 anni smetterà.
    Non so se diventerà n. 1: ripeto: i progressi non sono esponenziali.
    Glielo auguro.

    Io, però, nella mia ignoranza, sono fiero delle nostre giovani campionesse: crescono per gradi, senza ansie, maturano con calma, faranno una grandissima carriera, e molto lunga, più lunga di queste bambine prodigio: come la Caregaro, che ha un anno di più della Larcher De Brito e che sta giocando le qualificazioni a Civitavecchia.

    Io preferisco la Caregaro, alla Larcher De Brito. Diventerà fortissima, con calma, che fretta avete?

    E poi, ormai, ce l’hai fatta a farmela diventare antipatica, questa Larcher De Brito, povera ragazzina….

  1134. max scrive:

    e perchè forse le nostre fanno un altro sport? (ah si scusami…)

    la hingis se non avesse vinto subito non avrebbe vinto neanche la metà di quello che ha vinto a meno di far “fuori” fisicamente le williams…

    ed io non ho mai detto che la de brito arriverà nelle prime 10 a 15 anni ho detto che è certo il fatto che succeda si dovrà solo aspettare di sapere quando…

    ed il tennis è uno sport molto particolare dove il meglio è più facile darlo subito , perchè a differenza ad esempio del calcio che quando cali fisicamente puoi cambiare ruolo giocando in una posizione meno sfiancante (e anche perchè le avversarie hanno meno tempo di conoscerti) nel tennis rimani sempre solo tu contro l’avversario (sempre più giovane) ed con un gioco molto fisico come quello attuale a 30 anni puoi giocarci solo intorno alla ventesima del mondo o per un torneo all’anno…

    e purtroppo uno dei grandi problemi del tennis italiano è proprio la completa incompetenza: preferisci la caregaro alla de brito?? è vero che c’è a chi piaciono i maschioni e quindi ogni opinione è rispettabile ma qui stai paragonando la c…a con la cioccolata, la ferrari con la 500 e la hunzicker con rosi bindi…

    comunque per la cornaca nella classifica delle top 20 wta la più vecchia è la schnyder (nr 12 quindi fuori dalle 10) che ha 29 anni ed è in netto calo, metre nella classifica atp il più vecchio è karlovic anche lui 29 anni e nr 20 della classifica..

    vuoi continuare a dare tempo di crescere ai giovani?? prego ma per favore dividiamo allora i due sport!!

  1135. francesco scrive:

    Nikolic francamente non riesco a seguire il tuo ragionamento,è vero che ho una parte del mio cuore a Lisbona, e quindi sono entusiasta e tifoso della Portoghese Larcher de Brito,ma francamente ti arrampichi sugli specchi per sostenere una tesi secondo la quale è meglio arrivare (ma dove poi? ) a 25 anni che eccellere già a 15.La larcher de Brito con una Wild Card arriva al terzo turno di un master a 15 appena compiuti e non va bene?Ma allora anche Federer (come sai bene i maschi maturano dopo le femmine)che precocissimo, a 19 anni batteva l’allora n°1 Sampras a Wimbledon non è un modello da seguire?. E ovvio che chi come Max ,che punta al top, segua come modello formativo quello vincente della Larcher .A proposito spero di avere notizie dai miei contatti a Lisbona sulla formazione che la Portoghese ha seguito dai 9 anni ,ora infatti sappiamo tutti che si allena a Bradenton (e sicuramente Stefano ne sa di più ),ma mi interessa il trainig prima della Florida .

  1136. max scrive:

    fracesco sarebbe veramente bello ed interessantissimo conoscere la storia di michelle….

  1137. trophy scrive:

    x mauro.
    x andrew.

    Rosikamenti a parte…

    intendevo dire ciò: l’accademia di Sora è una bella esperienza proprio perchè nasce da genitori appassionati che hanno rilevato un centro trasformandolo in un sito tennistico privo di soci intesi nel termine più classico (e quindi limitativo per l’attività giovanile tecnica).

    ovviamente questa iniziativa sconta due pericoli: il primo, di durare finchè durano (tennisticamente parlando) i figli dei genitori. Io spero che non sia una realtà legata alle fortune dei figli ma che resista nel tempo prescindendo dall’eventuale (spero proprio di no) abbandono del tennis da parte dei figli.
    Il secondo, di creare antagonismi, invidie e fratture insanabili con gli altri circoli della Provincia “avvelenando” il clima a discapito dei ragazzi.

    Qui ritengo sia essenziale l’opera della FIT provinciale e regionale.
    E spero che su ciò concordino gli amici del blog.
    Anche perchè è proprio in questa funzione che trova realizzazione piena - secondo la mia visione - il concetto di federalità.

    Sta a noi federali far comprendere ai circoli storici l’importanza di questa esperienza associativa e, d’altra parte, evitare che l’accademia si ponga come unica depositaria del verbo tennistico provinciale.
    Una intelligente composizione delle rispettive esigenze potrebbe fornire ad ognuno il proprio spazio di utilità sociale tennistica.

    Magari nascessero più frequentemente tali iniziative.

    In questo senso và letta la frase del Presidente di A.GEN.TE. “…ti consegno l’accademia..” rivolta a me.

    Valorizzazione della struttura da parte del CRLazio (con assegnazione di manifestazioni importanti, di materiale didattico, di assistenza a 360 gradi per i ragazzi che ivi si allenano etc..) e difesa della propria specifica novità con assunzione da parte nostra del ruolo di garante degli equilibri tra i maestri della zona del frusinate.
    Senza mai - però - aggiungo io, tradire il compito di premiare chi lavora per i ragazzi e per la loro crescita umana e tecnica.

    Insomma non è una normalizzazione - caro andrew - ma una sussidiarietà sincera e cosciente come spesso dovrebbe accadere tra fit e privati.

    Pertanto - rosikamenti affettuosi a parte - venite a visitarla.
    Lancio un’idea e un invito.

    Organizziamo una manifestazione tecnica (torneo, raduno o altro) con i vostri ragazzi di livello (ci sono campi in terra e in veloce, all’aperto e al chiuso).
    Sarete ospiti dell’accademia (c’è anche la foresteria) e le spese saranno a carico dell’associazione A.GEN.TE o del CRLazio.
    Ovviamente dovremo stabilire il numero e le modalità per rendere l’iniziativa utile tecnicamente.

    risikiamo insieme…!

    trophy

  1138. max scrive:

    bella idea trophy… e tutto sommato sono d’accordo con te anche sul resto. quello che non riesco proprio a digerire invece è perchè nel caso di sora la federazione sarebbe propositiva e d’aiuto mentre con altre accademie si è allo scontro. oltretutto le ultime iniziative della fit vanno in direzione di “controllo totale” (vedi ad esempio l’ultima invenzione sui camp estivi) e non certo verso la liberalizzazione…

  1139. Piero scrive:

    Se inizi prima, smetti prima: se questa è la tesi di Nikolik, io non sono d’accordo. In generale. E vado a spiegare perché.
    Se s’inizia prima a torturare un essere umano… sicuramente muore prima. Ma in questo caso il tennis sarebbe… una tortura. Viceversa credevo che qui ragionassimo attorno al modo in cui proporre lo sport ai nostri figli con intelligenza, umanità e rigore morale. Non é forse vero che ci sono stati dei tennisti che hanno avuto una lunghissima carriera proprio grazie alla passione che li legava allo sport? Allenarsi é solo ed unicamente un sacrificio? E lo studio… é solo divertimento? Andare a lavorare é uno spasso? E chi non ha nulla da fare… forse non si deprime?
    Non generalizzerei. L’attività agonistica sconta spesso i limiti delle scelte esistenziali… e moltissimi fattori condizionano una carriera sportiva… soprattutto nel caso di ragazzine alle prese con uno sport fortemente individualista. Trovano un bellone, perdono la testa… fine del tennis.

    Però ritengo, ed in questo sono più in linea con Nik, che essere ossessivi, soprattutto da parte dei genitori, sia assolutamente sbagliato. Perchè tra la “professionalità” e la “smania di grandezza” ci sono delle differenze: una guarda al PROCESSO e la seconda al FINE. La prima serve per costruire persone in gamba, capaci di risolvere problemi in senso lato: é esportabile. Mentre chi cerca nei figli un riscatto é pronto a creare dei mostri. Pur di sedersi tra i VIP…
    Spero che non vi sentiate dei VIP… altrimenti ho fatto una gaffe… ( - ;

  1140. max scrive:

    ciao piero per prima cosa presumo che qui gente interessata a sedersi tra i vip non ce ne sia (anche perchè non ne vedrei proprio ne il vantaggio ne il fine) e che al massimo ci sia gente che avendo deciso di intraprendere un’attività (ma anche solo se è un hobby non c’è motivo valido per doverlo fare male) cerca di portarla avanti al meglio come farebbe chiunque con il proprio negozio, ristorante o altro.. professionalità e smania di grandezza, il punto non è a cosa miri, il punto è che se ti alleni con professionalità hai delle chances e a quel punto mi sembrerebbe stupido non provarci oltre che sinceramente chiunque dica che non ci spera neanche un po’ e lo fa solo per il “processo” sia un ipocrita….ed anche sul resto poi ci sarebbe da discutere visto che agassi ad esempio (messo sotto pressione giovanissimo da un genitore piuttosto strong) ha fatto molta fatica a decidere di smettere e probabilmente senza i molti acciacchi almeno un’altra stagione ce l’avrebbe regalata.. semmai da rilevare è (e questa credo sia la dicriminante per poter durare a lungo) che agassi è durato molto una volta dismessi i panni del ragazzaccio ed indossati quelli del padre di famiglia serio che lavora molto e bene… concludo con una domanda per piero ma anche per altri: che attinenza avrebbe il fatto di creare dei baby campioni con l’essere dei mostri? perchè a leggervi sembrerebbe che se un bambino si allena molto e diventa forte è automaticamente un mostro… penso che il diventare mostri dipenda soprattutto dall’educazione ricevuta, da dove e come si cresce ed anzi normalmente il duro allenamento crea persone sane e di sani principi..e sinceramente io tutti i giorni e ovunque vada incontro dei mostri sia bambini che adulti ma nessuno di questi ha mai provato a diventare un campione di tennis!!

  1141. Piero scrive:

    Ciao dr. Max.
    No, non sono un ipocrita: m’interessa veramente il processo. Alla fine il mio innominabile quasi sicuramente non farà il tennista (…) ed io non dirò mai d’aver perso del tempo o dei soldi. Sabato ho fatto dei filmati del nostro tennis 2ambidestro” e quei ricordi bei rimarranno… Il suo talento gli servirà, ovunque andrà il suo cuore… pallavolo?!

    V’allego un articolo interessante che m’ha inviato oggi un collega genitore. Di quelle persone che definirei, in una parola, “buone”. Cristiano, ma nella sostanza. Forse preoccupato della mia “deriva sportiva”… in realtà sono d’accordo quasi su tutto (vd parti in maiuscolo). Conta ESSERCI, sempre e comunque.

    - - -
    Intervista al pediatra e saggista fiorentino Paolo Sarti

    Dottor Sarti, da tempo assistiamo a una crisi del ruolo genitoriale. Nella sua esperienza di illustre pediatra e saggista, vuole spiegarci in sintesi il perché e la causa di tale incapacità?

    È un’epoca in cui i genitori affermano di fare tanto a protezione dei loro bambini e contraddittoriamente si ritrovano ad esporli a quello che rappresenta invece uno dei rischi maggiori, sia sul piano sociale che individuale: la mancanza di un adeguato bagaglio formativo ed educativo. Credono di proteggere e invece danneggiano. Producono figli insicuri, inabili, poco dotati di autonomia e soprattutto poco muniti di quelle fondamentali doti che rendono gli individui forti, liberi, capaci e sociali: la tolleranza e l’adattabilità.
    La poca tolleranza e l’aggressività che ne deriva, così come la scarsa disponibilità alla fatica, all’impegno, a tollerare i piccoli disagi, sono tutte caratteristiche che sembrano contraddistinguere nel mondo occidentale la gran parte della società odierna e che ritroviamo riproposte nel mondo dei bambini, nella loro educazione, sostenute e giustificate quasi in termini categorici: “il bambino non deve soffrire”. Un concetto questo che potrebbe avere anche una sua nobiltà, se realmente ci spingesse a lavorare su quelle che sono le vere fonti di sofferenza per il bambino.
    E invece no: crediamo di proteggerli e farli felici allontanandoli da ogni forma di limite, di frustrazione, costrizione o regola sfuggendo così al costante e attento impegno educativo cui saremmo obbligatoriamente chiamati. E ancora: trasferiamo nella protezione della salute dell’infanzia il nostro sovraccarico di ansia e intolleranza per i più piccoli malanni. Questo ovviamente si traduce in un CONSUMO ESAGERATO DI FARMACI e di risorse sanitarie ed induce anche nei nostri figli un’insofferenza esasperata per gli inevitabili disagi che caratterizzano la salute del nostro corpo.
    Spaventati e paralizzati dalle nostre “brutture” sociali creiamo intorno ai bambini un CLIMA DI TERRORISMO che li porta a diffidare di tutti, tutti potenziali rapitori, pedofili… senza rendersi conto per altro che la radice di questi tremendi fenomeni è da ricercare non tanto nel sottoscala del vicino ma piuttosto nella cultura e nello stile di vita di tutti noi, quella che permea i nostri salotti, le nostre scuole, i nostri strumenti informativi.
    E così, mentre si disperdono il tempo e le energie a distribuire vitamine, farmaci per irrobustirlo sempre più e zainetti col fischio antiaggressione, paradossalmente rinforziamo le vere cause della sofferenza dei nostri figli, ingabbiandoli in uno stile di vita nevrotico e stressante.
    Si fa correre il bambino dalla mattina alla sera, prima a scuola, poi al corso di lingua alternativa, poi a farsi i muscoli in palestra, poi dal mister per fare “squadra” ecc. Al bambino di oggi così viene a mancare “la noia”, ottimo strumento invece per forzare la fantasia e l’elaborazione, per riflettere, cercare stimoli creativi, verificare le proprie capacità immaginative. Il rapporto coi genitori diviene spesso poco “reale”: ASSENTI per gran parte della giornata, padre e madre diventano MANIACALI nei limitati spazi di presenza, cercando di creare un rapporto amichevole, complice, assai poco educativo (“che vuoi, col poco tempo che si passa con i figli, vuoi sciuparlo a discuterci?”).

    Cosa comporta tale inadeguatezza del genitore?
    Gli effetti negativi sono tanti, ma ne cito uno solo, che è in un certo senso alla base di tutti gli altri: tragico effetto di questa mancanza di educazione e formazione all’autogestione e alla gestione sociale cui esponiamo i nostri bambini fin da neonati è che questi divengono ben presto ONNIPOTENTI, piccoli tiranni, tutto gli è dovuto (“… ne avrà di tempo nella vita per patire…”), ma tiranni senza regno, perché la vita che dovranno affrontare dopo, da soli, chiederà ben altre capacità e competenze.

    Lei parla spesso di “rinuncia” di educare. Qual è l’errore di fondo che compiono i genitori? Vuole farci qualche esempio pratico?
    Si esasperano e si rendono i figli sempre più AGGRESSIVI e “sgomitanti” per un diffuso delirio di doverli fare tutti dirigenti, comandanti, capi; una fabbrica di donne vincenti e maschi dominatori. Così in quella “preparazione alla vita adulta” che è l’infanzia pensiamo che i figli debbano imparare a vincere a tutti i costi (e non importa se imbrogliano agli esami e ai concorsi col telefonino in tasca: anzi, vengono descritti come simpatici delinquenti da difendere…” da questi professori così severi!”).
    Devono poi pretendere il rispetto, anche quando i metodi con cui lo ottengono li rendono già assai meno rispettabili, vedi l’ottenerlo a suon di botte (persino alcune maestre di asilo insegnano ai bambini più miti a reagire con violenza agli spintoni degli amici: “bisogna che impari a difendersi”).
    Devono anche farsi furbi e un po’ cinici, per esempio evitando di correre rischi “personali” per un vantaggio sociale: meglio non vaccinarsi allora, tanto si vaccinano gli altri e così comunque la malattia non si diffonde.
    Poi c’è il bambino che non deve mangiare la carne, o un certo tipo di olio… perché si è sentito dire (raggiunti da qualche passaparola, in genere più esoterico che scientifico) che non fanno bene: la soluzione però quasi mai è quella di agire coinvolgendo la scuola e gli altri genitori per un miglioramento generale rivolto a tutti, mostrando e insegnando al figlio stesso un impegno sociale, ma piuttosto si ricorre a un certificato strappato al medico che salvi nostro figlio, e solo lui; e così lui si sentirà sempre più unico e speciale; gli altri si arrangeranno.
    Non occorre neppure che imparino le regole comportamentali del vivere sociale, saper mangiare, saper salutare, saper rispettare anche le esigenze degli altri. Eppure sono genitori che spendono tanto per farli viaggiare, perché imparino l’informatica, per insegnarli più lingue. Ma imparare l’educazione e il comportamento civile, quello no, perché oggi NON PRODUCE POTERE. E qui per altro sbagliano due volte: l’educazione formale certamente non dà potere nell’ambito dell’arroganza generalizzata, quella che tira il malcostume generale; ma la cosa è già un po’ meno vera quando ci si sposta di categoria: allora sì che, come ai tempi di Erasmo da Rotterdam che raccomandava ai Principi l’insegnamento ai propri figli delle “buone maniere”, il potere dell’educazione paga, dà comando e migliora la gestione e la qualità della vita, della propria… e naturalmente anche di quella degli altri!

    Per finire: quali sono i suoi consigli?
    In più di trent’anni di professione ho visto tanti “generi” di genitori, più o meno abili, più o meno criticabili. Ma oggi il quadro generale mi appare allarmante: genitori ansiosi oltre misura, fragili, immaturi e sempre più di frequente anche presuntuosi, intolleranti, arroganti. Sento quindi l’esigenza di scuoterli, di trattarli come farebbe un genitore responsabile: sgridandoli, spronandoli a reagire, intimandoli di rifarsi una cultura.
    Mass media, pediatri, insegnanti… ho continue prove di complicità, di colpevole accondiscendente bonarietà nei confronti di questa de-responsabilizzazione generalizzata dei genitori.
    Molti comprano libri guida alla ricerca di soluzioni dettagliate ed efficaci, da applicare acriticamente, senza la fatica del doverle capire. Invece propongo ai genitori una sola soluzione: quella di riassumersi il proprio RUOLO e le proprie RESPONSABILITA’; unica soluzione efficace e generalizzabile, solida base per il genitore che voglia riappropriarsi senza deleghe dell’accrescimento e dell’educazione del figlio.
    Lo so che risulto duro, impietoso… e magari esagerato; non mi voglio per questo censurare, pagando lo scotto di risultare antipatico. Un po’ come il genitore, che lavorando per l’autonomia del figlio NON può essere UN COMPAGNO COMPLICE, così anche il pediatra, se lavora bene, deve sostenere con determinazione un’autonomia e una responsabilizzazione della genitorialità; insomma non può essere “amico complice”.

  1142. max scrive:

    ma piero questo è il mio metodo di educazione…ci sono un paio di cose da dire però: primo che comunque viviamo in questa società e obbligatoriamente un pochino ci si deve adeguare, nel senso che i pedofili in giro ci sono per davvero (e poco deve importare ad un genitore di come e da chi sono stati creati questi mostri), e soprattutto che in questo mondo se un po’ non ti fai notare e rispettare (e non sempre chi ti deve valutare è una persona di sani principi colto e saggio..) non ti si fila nessuno perciò a volte di necessità bisogna farne virtù. secondo, continuo a non concepire il nesso tra voglia di vincere ed eccellere con il fatto di essere dei mostri. mostri si deve essere sui campi da gioco fuori poi si torna normali.. qualcuno può dire che a volte è difficile separare completamente le due cose e forse sarà anche così ma credo che nella vità a qualche piccolo compromesso si deve sempre scendere e non volerlo fare per principio non lo trovo etico bensì stupido, perche il primo obbiettivo da raggiungere è la sopravvivenza..

  1143. Mauro scrive:

    Bella l’idea dell’incontro all’accademia di Sora Trophy, non è che sai qualcosa invece per le convenzioni alberghi per l’incontro di Roma? Scusa se insisto, ma tu conosci Roma meglio di me ed il tempo stringe, grazie.

  1144. trophy scrive:

    per mauro.

    per info su alberghi etc per nike di roma contatta il tel 06 4510894 chiedendo di giorgia o federico lucchetti che organizzano il nike.

    oppure per chi ha la macchina consiglio la foresteria del real sporting club che mette a disposizione anche i campi da tennis per gli allenamenti; questo circolo è situato sull’aurelia a circa 30 minuti dalla zona foro italico ove si svolge il nike.
    tel. 06 66411585 e chiedere del presidente andrea frassoldati a nome dei fratelli lucchetti o del crlazio.
    dovrebbero esserci ancora posti.

    trophy

  1145. andrew scrive:

    ATTENZIONE: il presente messaggio è scritto da persona totalmente prevenuta nei confronti dell’attuale gestione del tennis in italia. Leggere con un sorriso di compatimento.

    Un altro esempio di spudoratezza…Cito da pag. 115 di Tennis Italiano “Tempo di ESAMI”…

    “Quando si parla di esami, sono diverse le emozioni che ci assalgono. In questo caso però si parla di tennis, di gioco, pertanto non bisognerà perdere il sorriso ma essere felici. Felici di potersi confrontare con altri bambini dello stesso livello e di avere l’opportunità di giocare sotto lo sguardo attento dei tecnici federali, pronti a farvi i complimenti e a ricorvarvi di continuare a migliorare con l’aiuto del vostro maestro. SIAMO CONVINTI CHE CHIEDERETE CON FORZA AI VOSTRI GENITORI DI AUMENTARE I LORO “SACRIFICI” PER ACCOMPAGNARVI UNA VOLTA DI PIù ALLA SCUOLA TENNIS O PER PARTECIPARE AI CENTRI ESTIVI FIT, dove potrete approfondire le vostre tecniche di gioco… (segue pubblicizzazione dei Tennis Day, nonché paginone di pubblicità dei Centri Estivi FIT, insieme alle altre clinic estive)

    SPUDORATI!!!

    Per uno come me che crede che la forma riveli spesso la sostanza, questo rivela una forma di “addescamento” del tipo “bimbo piangi che la mamma ti porta al circo”…

    SPUDORATI!!!

    Ossia, si chiedono ancora “sacrifici” ai genitori…

    SPUDORATI!!! (ultima volta…)

    Il problema è proprio questo “ribaltamento di piani”, che prevede il “sacrificio” e la “messa in discussione” degli ALTRI e non degli ADDETTI AI LAVORI…
    Praticamente, IL SISTEMA TENNIS fondato sui circoli si piazza lì, modula offerte di tennis in base al momento e attende il “sacrificio”…
    NO, perdirindindina, dovete “sacrificarvi”, “mettervi in discussione”, “rischiare” anche VOI

    fine dello sfogo

  1146. max scrive:

    vista la calma di questi giorni sono andato a curiosare su altri siti tennistici ed in uno di questi mi sono imbattuto nell’articolo di stefano semeraro pubblicato nella rassegna stampa italiana del nostro blog:

    Per i coach del tennis non passa lo straniero

    (Scoppia la polemica; i tecnici dei nostri migliori giocatori accusano la FIT di dilettantismo)

    Stefano Semeraro, la stampa del 2-04-08

    II match di Coppa Davis con la Croazia è alle porte, e il tennis italiano - illuso da qualche focherello invernale, riammosciato dalla trasferta americana - è di nuovo in subbuglio. I coach dei nostri giocatori di punta si sentono snobbati dalla federazione, che per allenare il talento emergente Trevisan a dicembre ha scelto il tecnico argentino Edoardo Infantino. Vogliono contare di più, i coach privati, essere coinvolti. Accusano la Fit di dilettantismo, di non capire le regole e le logiche del tennis professionistico. Fabrizio Fanucci (coach di Volandri), Claudio Pistolesi (Simone Bolelli), Umberto Rianna (Potito Starace), e Massimo Sartori (Andreas Seppi), con l’appoggio morale di Riccardo Piatti (che ora segue Fabio Fognini) a Miami si sono incontrati, presente anche il capitano di Davis Corrado Barazzutti. Stanno preparandosi ad alzare la voce, anche sulla gestione della Coppa, forse produrranno un documento scritto. «Il disagio è innegabile», spiega Fanucci. «Io non ho nulla contro Infantino, che è un bravo tecnico, anche se lo stipendio che prende (pare 130 mila euro lordi all’anno, ndr) mi sembra esagerato. Il problema è che nessuno ci ha coinvolti. Alleniamo il vertice del tennis italiano, gestiamo accademie, io ne sono anche proprietario, ma pare che alla Fit questo non interessi. Promettono soldi, aiuti, ma poi non se ne fa nulla. La gestione degli under di interesse nazionale è spesso confusa, e i soldi investiti nel Club Italia, che sono stanziati dal Coni per i giocatori, forse sarebbe meglio spenderli diversamente che in cene e pranzi durante i tornei». Fanucci, da buon toscano, non la manda a dire. Ma non si tratterà di una class action corporativa, di una crociata dal sapore vagamente leghista (e molto pecuniario) contro lo «straniero»? Se il tennis italiano non riesce a produrre un top-ten da più di 30 anni, un po’ di colpa non sarà anche dei nostri (cattivi) maestri? «Accetto la critica», replica sereno Massimo Sartori. «Ora però la situazione è cambiata. Intendiamoci: stimo Infantino, da cui ho anche imparato delle cose. Nessuno ce l’ha con lui. Ma se dieci anni fa solo Riccardo Piatti fra gli italiani poteva vantare una statura internazionale, oggi siamo in cinque o sei, molto uniti. Siamo cresciuti, alleniamo atleti fra i primi 50 al mondo, potremmo dare un sostegno alla Fit. Un emergente come Thomas Fabbiano, ad esempio, avrebbe potuto aggregarsi con il suo coach a Seppi: Andreas lo avrebbe spinto. L’Italia non può più sbagliare con i giovani, i Trevisan, i Lopez. Noi coach di alto livello sapremmo come impostare la loro carriera. Ma la Fit ci snobba». Claudio Pistoiesi al telefono da Miami conferma: «Da parte della Fit c’è una irriconoscenza ingiustificata e autolesionista nei nostri confronti. Se Seppi e Bolelli sono cresciuti e ora sono utili in chiave Davis è anche merito nostro. Il problema più grave è la frattura fra il tennis amatoriale, rappresentato dai dirigenti che dilettanti lo sono per statuto, e il tennis professionistico. Raccogliere le deleghe dai circoli per farsi votare è una cosa, conoscere la realtà dei circuiti Atp e Wta un’altra. Mi chiedo, fra l’altro, se il Coni sia a conoscenza di come sono stati spesi i soldi del Club Italia. Si tratta di trovare delle soluzioni insieme, noi vogliamo parlare da pari a pari. Ringrazio Barazzutti per la disponibilità che ci ha dimostrato, ora però pensiamo al match con la Croazia, che sarà durassimo». Già, la Davis. Che i nostri giocheranno, ma che resta una zona sensibile. «In serie B i ragazzi sarebbero disposti a giocare anche gratis», puntualizza Sartori. «Ma noi lavoriamo per tornare in Serie A, e se ci riusciremo chiederemo alla Fit di studiare nuove regole. Più adatte a dei professionisti, e uguali per tutti».

    questo articolo è stato riportato su quel sito per farne una discussione alla quale oltre al nostro fulvio hanno partecipato alcuni tecnici italiani importanti. beh non è che sinceramente avessi molti dubbi comunque dai loro interventi si evince che nel tennis italiano non ha capito un cavolo nessuno. nella sostanza attaccavano la federazione dicendo le stesse cose che abbiamo sempre detto qui noi ma non solo, si auguravano in futuro di essere presi in considerazione dalla fit stessa. ragazzi ma avete fumato?? purtroppo si vede che nessuno ha mai avuto a che fare con la politica, con i governi e soprattutto con politici e governanti (e la fit è un governo, del tennis ma sempre un governo) altrimenti certi pensieri non potrebbero neanche venire….soldi e meriti se li tengono tutti per loro, sia ben chiaro!! ecco da dove nasce l’idea del nostro raduno “tecnico”!! noi l’unica cosa che possiamo fare è creare i presupposti tecnici e morali per eventualmente meritarci degli sponsor tutto il resto (purtroppo) è noia!! quindi cari i nostri coach dovete fare un passo indietro e crearvi le risorse umane fin dalla base se vorrete avere un giorno qualche risultato, altrimenti ciccia…e se siete furbi vi coalizzate con i genitori che sono gli unici a cui importa veramente qualcosa dei giovani (essendo i propri figli) evitandogli di finire in mani sbagliate e di buttar via vagonate di soldi (che finirebbero oltretutto a voi). poi dopo venissero a chiederci di far giocare i ragazzi con le varie nazionali!!! infatti durante la discussione hanno anche parlato della famosa lettera scritta da volandri (in realtà da come ho capito all’inizio erano d’accordo tutti poi gli altri si sono tirati indietro) alla fit rigurdo i soldi da prendere per le partite di coppa davis. allora sentite bene come secondo la fit dovrebbero andare le cose: io dall’età di 4 anni investo denaro come per comprare un palazzo, sono in campo tutti i giorni dell’anno feste comprese, mi occupo della scelta tecnica e per quella della preparazione fisica perchè nessuno mi dice dove e da chi devo andare, arrivo a creare un campione (max nei top 50 altrimenti potrebbe anche convenire) che vive grazie al prize money (se non è nadal federer o la sharapova e comunque anche in quel caso non sarebbe merito della fit) ed io GRATUITAMENTE (o quasi) dovrei mandare a giocare mio figlio/a la coppa davis o la fed cup con il rischio che si faccia male durante un match non potendo quindi poi giocare per mesi e conseguentemente guadagnare. ma non siamo mica su scherzi a parte!! il problema è che non creando mai nulla fin dalla base si va tutti come cani sciolti, poi quando si è con l’acqua alla gola (oltre che essendo spesso dei mediocri) ci si svende per poche migliaia di euro. ricordatevi che l’unione fa la forza…vi faccio un esempio ippico: ca 25 anni fa nell’ippica mondiale si sono affacciati gli sceicchi del dubai che in breve hanno comprato e monopolizzato praticamente tutto ma hanno anche immesso vagonate di miliardi di dollari. cosa hanno fatto ad esempio inglesi e irlandesi per contrastarli: hanno costituito dei sindacati formati da 200/300 persone così da poter arginare lo strapotere arabo, anche perchè altrimenti se contro le ferrari andavi con la bicicletta le chances di vittoria erano pari a zero mentre oggi è un match alla pari. gli italiani invece cosa hanno fatto secondo voi? beh noi siamo riusciti nell’impresa titanica di non far unire neanche due persone e l’ippica in italia è sull’orlo del fallimento (o meglio è già fallita ma visto che la politica ci mangia ancora su, per un po’ proveranno a tenerla in piedi considerato anche che così facendo rimandano l’arresto di parecchie persone..)

  1147. Piero scrive:

    A mio parere, caro dr. Max, per rinvigorire la funzione di questo blog sarebbe importante immaginare che molti lettori-genitori casuali, quelli che poi diventano afecionados, non conoscano… le quantità. Dai costi diretti (circoli, attrezzature, iscrizioni, coaching, tornei…), agli investimenti personali in senso lato (tempo, fatica…), fino ad arrivare alle sponsorizzazioni ed alla Federazione, per fare attività di proselitismo bisognerebbe parlare di numeri. E magari immaginare che questi “investimenti” possano essere calmierati con delle economie di scala. Come potrebbe la rete dei raduni da voi immaginata incidere su tali quantità? Che il tennis costi molto lo possono immaginare tutti… ma quanto esattamente?
    Immagino che se la FIT non funziona benissimo, come molti qui affermano, significa che queste notizie (fondamentali per chi inizia…) non passano… Gli spaventati non vengono mai incoraggiati: cui prodest?
    Ecco, saresti molto saggio, tu per primo, se qui rappresentassi un quadro realistico (o anche semplicemente il tuo) per far meglio comprendere … QUANTO. Non solo COME.

    Senza mai spendere nulla prima chi é entrato nei gruppi sportivi militari, con l’atletica, s’é procurato un ottimo stipendio. Mentre con la pallavolo ci vivevi solo in serie A-A2. Sto banalizzandoma… non credete che nel caso d’uno sport come il tennis la consapevolezza dei pro e dei contro sia fondamentale, fin da subito? Capisco, ci sono molte variabili in gioco… ma il conto della serva per un investimento che dura dieci anni? Quanto spendono annualmente i genitori delle ragazzine dell’Est (tipo 200-500 ITF) che partecipano al torneo 25.000 di Grado, e si ritrovano, senza sponsor, sulla soglia del tennis che conta? E poi cosa succede? Loro non sembrano particolarmente ricche… si dividono le stanze nelle pensioni…

    Trovo strano, e quindi sospetto, che notizie di questo tipo siano irreperibili…

  1148. max scrive:

    ciao piero…cmq guarda che un po’ perchè ti sei unito solo ultimamente a noi un po’ forse perchè hai saltato qualche post ma riguardo ai costi sia io per gli under e fulvio (fognini) per i pro li abbiamo già resi noti a tutto il blog. e le strade del “risparmio” sono sostanzialmente solo un paio: la prima è quella di conoscere bene le situazioni esistenti così da non farsi buggerare e l’altra è quella di essere “buono” subito così da poter accedere ai vari aiuti sponsorizzazioni e “condoni” sugli allenamenti. perchè caro piero non facendo la fit sapere chi è i grado o meno (e in molto post precedenti ho scritto il perchè succede) di plasmare un giocatore già è grasso che cola quando finisci in buone mani!!! ed infatti i nostri raduni vanno proprio in quella direzione, quella cioè de ricercare la massima e certa professionalità per far si che tutti i vantaggi di cui abbiamo parlato possano poi diventare realtà. poi è chiaro che come ho scritto più volte dal momento in cui ti alleni in un’accademia (e dove già spendi meno) sarà più facile risparmiare anche nel girare i tornei, perchè andando in più ragazzi le spese vengono divise tra tutti, dormiranno in 3 o 4 per ogni camera ed il coach accompagnatore sarà uno solo..(ma anche li’ aradossalmente più uno è forte e più si spende perchè man mano che gli altri compagni dell’accademia perdono tornano a casa e le spese rimane a pagarle solo la famiglia del”superstite”…)

    comunque ricapitolando, per l’under 10 l’anno scorso ho speso in tutto ca 25.000 euro, fulvio dice che quando diventi pro una buona programmazione viene a costare sui 70/80.000 euro, mentre non abbiamo notizie fresche dai 12 ai 16 anni ma immagino che sarà una progressione dai 25.000 ai 70/80.000…questo ovviamente per chi vuole “provarci”!!!

  1149. max scrive:

    mentre per quanto riguada il tempo e la fatica: in poche parole il tempo non basta mai e per la fatica (sia del ragazzo ma anche e soprattutto dei genitori) è COME PREPARARSI ALLA MARATONA DI NEW YORK…
    consiglio gratuito: tu che sei ancora in tempo cambia sport!!!! oppure fai tutto con calma porta tuo figlio ad una scuola sat mentre tu gli farai fare qualcosa in più nei giorni liberi, poi se sarà bravino potrà accedere all’agonistica e per i tornei lo porterai a quelli in zona, il tutto a costi molto contenuti…

  1150. DANI scrive:

    a sora organizzazione comica del torneo….3 campi in terra , 2 da calcetto riciclati in tennis indoor ma senza illuminazione, e tre in asfalto fuori dal circolo con altezza irregolare della rete (-5 cm. e manovella che gira a vuoto e senza la linea di demarcazione del servizio. Appena arrivato sono andato a vedere i tabelloni e noto che ci saranno 8 qual. per u12f ma i posti in tabellone sono 6…lo faccio notare e rifanno il tabellone pero’ le partite di 1′ turno gia’ sono cominciate o finite ..vabbe’..per gli orari di gioco altro disastro…c’era chi si presentava con racchetta in mano peccato che doveva giocare il giorno prima o 6 ore prima ed era gia stato screcciato……ma perche’ si organizzano dei tornei senza struttura e organizzazione all’altezza?…

  1151. max scrive:

    semplice perchè è una struttura supportata ATTIVAMENTE dalla fit….dove sei trophy??

  1152. andrew scrive:

    Sora, “sola” o “sora lella”?

    dai Max, per me hai le mani “bucate” (alla Father Pio)…

    Piero, non farti impressionare…Fino ai 10 anni puoi ottenere grandi risultati a costo zero con il vaffantennis, come stai già facendo…

  1153. Gabri scrive:

    Scusate l’intromissione fuori tema, ma dal momento che sto organizzandomi per venire a Roma con Nicholas per il raduno (partiremo da Lagos il 29 aprile e resteremo fino al 6 maggio) credo sarebbe interessante alloggiare dove già alloggia qualcuno di voi quindi se avete voglia di inviarmi i nomi degli alberghi dove sarete, posso provare a prenotare. Altra cosa: naturalmente vorrei portare Nicholas a vedere qualche partita il 5 di maggio e dal sito web non si capisce molto bene come funzioni quindi sarò molto grata a chi ha qualche consiglio da darmi su cosa fare, quale biglietto richiedere eccetera, magari qualcuno che c’è già stato sa cosa fare.
    Grazie

  1154. Roberto Commentucci scrive:

    Ciao Gabri, per il 5 maggio primo lunedì del torneo, non dovresti avere problemi ad acquistare sul posto 2 biglietti ground (che ti garantiscono di accedere a tutti i campi con l’esclusione del centrale, dove c’è un settore “ad esaurimento” riservato ai possessori di ground, che però a volte è pieno. Se vuoi essere sicura al 100% di avere i biglietti, puoi acquistare i ground anche in prevendita, mediante il sito Federtennis.it.
    Un saluto.

  1155. fulvio scrive:

    @ Gabri,se vuoi ti posso indicare l’hotel dove ci saranno tutti gli atleti azzuri e lo staff della Fit ,anche io alloggerò li.
    hotel River Chateu in via flaminia abbastanza vicino al Foro Italico.se ti interessa cè anche la prenotazione on line

  1156. gio92 scrive:

    Dai Max se qualche genitore novizio del blog si limitasse a leggere il tuo penultimo post si spaventa sicuro , meglio precisare come hai detto tu stesso che dei 25.000 , pero’ ben 16.500 erano spese legate alle trasferte. Quindi , credo, più significativo citare le 8.500 per la parte “tecnica”. Soprattutto fino ai 10 anni penso che le trasferte possano essere su ambito locale (regionale) con qualche uscita sporadica fuori-regione soprattutto se si abita in una regione “attiva” a livello agonistico.
    Realisticamente pero’ volendo far allenare un ragazzino/a fino ai 12 anni circa per una decina di ore alla settimana (prep atletica compresa) , con qualche “rinforzo” personalizzato , spese per abbigliamento ed attrezzature i 5.000 euro/anno siano una cifra sotto la quale è difficile stare.
    Se poi nel periodo estivo uno sceglie le grandi academy allora la cifra sale …. e velocemente !
    Quello che c’è dopo l’under 12 è forse la “zona” più oscura di questo blog , dove l’apporto finora è stato prevalentemente di genitori , appunto , di under 12 (Fulvio a parte, ovviamente !).
    Qualcuno puo’ colmare la lacuna…..dai genitori contribuite (con post , ovvio !)…..

  1157. Piero scrive:

    Caro Andrew, Max non mi spaventa, però a volte m’impressiona… Gli do atto della sua linearità, che però a mio parere non giova alla SUA STESSA causa. Spiego. In questo stesso blog era stata evocata l’olistica, scienza del “tutto insieme”, della diversità che si fa sintesi… della gestione del caos… praticamente… come progettare un tennista. Tantissime variabili in gioco…
    Talvolta la sintesi, la semplificazione, uccide tale ricchezza: capisco essere pratici ma le voci d’un budget Euro / anno possono essere anche disaggregate un minimo. Magari le stime di Max servono per l’eccellenza… però é difficile accettare, filosoficamente, Euro 25.000 /anno investiti sul tennis d’un “under 10. Se ce li hai. Con il nostro ceto medio che non arriva alla fine del mese. E la base? E la popolarità? E gli sponsor? Tanto vale entrare nella top ten dei giocatori di polo… Dico tutto questo per essere propositivo… una rete serve per trovare soluzioni “sostenibili” e “percorribili”…
    Quanto vale, ad esempio, l’autoformazione che é in atto in questo sito? E costa….

  1158. max scrive:

    andrew come ho già detto la spesa è soprattutto dovuta ai costi dei viaggi, degli alberghi, dei ristoranti etc non certo per gli allenamenti che nonostante siano al top arrivano “solo” a 8000 euro l’anno, quindi o dormi in macchina o fai i tornei dove rientri la sera, altrimenti meno non è possibile spendere… riguardo ai risultati e premesso che come abbiamo sempre detto a 10 anni non contano nulla (intesi come vittorie), non riesco a capire come tu possa considerare il vaffantennis allo stesso livello (in termini tecnici e fisici) dei migliori tecnici internazionali e che poi possa farti raggiungere gli stessi risultati!! è ragionando in questo modo che sono 30 anni in cui i giocatori italiani non vincono nulla e cioè i ragazzi o si allenano nei circoli o con genitori che non hanno nessuna cognizione riguardo al tennis agonistico, quindi in entrambe le situazioni A CASO..(ovviamente mi riferisco a chi spera per il futuro in un futuro tennistico importante, altrimenti come ho scritto ci sono le sat o anche il vaffantennis..)

    gabri, premesso che ancora non abbiamo avuto una risposta certa dalla fila
    riguardo la location (la daranno lunedì) e premesso che in ballo c’era anche la possibilità dei biglietti gratuiti per i primi due giorni del torneo, prenderei in seria considerazione l’ipotesi real village che è carino (se prendi i bungalow rossi o blu) ed in più ha una decina di campi +palestra e piscina se vuoi allenare e far divertire nicholas. io certamente sarò lì.

    questo è il link: http://www.villagereal.it/

  1159. max scrive:

    il real è a ca 10 km dal foro italico

  1160. andrew scrive:

    b&b auditorium…libero solo dal 3 notte…mai provato, quindi non so dire altro che ECONOMICO…

  1161. Mauro scrive:

    Dani, circa il torneo di Sora dove ha partecipato mia figlia, ho notizie del tutto diverse. Ottima organizzazione ed accoglienza. I bambini si sono divertiti e hanno anche avuto la possibilità di allenarsi ogni giorno. L’errore del tab under 12 è del giudice arbitro che ha prontamente provveduto alla correzione informando tutti anche via internet. Lo scretch non è avvenuto poichè il G.A. ha facoltà di rinviare un incontro causa forza maggiore. Le altre cose le trovo pretestuose, non è che qualcuno a cui tieni ha preso una sonora battosta a Sora?

  1162. max scrive:

    piero purtroppo è inutile prenderci in giro, il tennis agonistico (allo stato attuale delle cose) è uno sport per ricchi o per chi vuole fare un investimento (uno apre una pizzeria ed un altro fa giocare a tennis il proprio figlio, tanto oggi come oggi in italia pagando tutte le tasse etc etc ci sono le stesse possibilità di riuscita!). e quando si parlava del “tutto insieme” si intendeva il fornire ai propri figli un bagaglio tecnico e fisico il più completo, moderno e qualitativo possibile a differenza di quello che succede ora in italia. più di una volta proprio qui si rimarcava come ad esempio siano pochissimi i bambini ed i ragazzi che fanno una preparazione fisica di alto livello, che possono stare in campo insieme solo ad uno o due bambini di pari livello e soprattutto con maestri veramente qualificati. e l’autoformazione dipende da quanto il genitore è formato e informato….per il costo poi o si ha un campo gratuito a disposizione oppure io spendo meno ora con mia figlia in un’accademia top che prima quando giocava con me (ed in più c’erano le ore pvt con il maestro l’agonistica etc etc), quindi fate vobis perchè allo stato attuale delle cose non ci sono altre strade “sostenibili” e percorribili…purtroppo…lo ripeto ancora una volta, io credo che la cosa migliore sia cercare il top ora che più di 25.000 euro non si possono spendere, mentre più vai avanti e più le cifre salgono se non si è di interesse nazionale o anche qualcosa in più…

  1163. max scrive:

    gio sono punti di vista, a mio avviso una parte basilare della formazione è quella di partecipare essenzialmente a tornei di livello nazionale (con i migliori anche se si perde) ed internazionale (o comunque non vicino a casa se non sporadicamente), cercando di cambiare il più possibile gli avversari, guardando quello che c’è in giro e mettendo in difficoltà il più possibile il bambino (viaggi stanchezza orari campi e posti diversi gente che non conosce, riproponendo in pratica quello che succede nel tennis “vero”…)

  1164. max scrive:

    gabri a proposito ma la tua dolce metà è stata rapita dagli indigeni??

    n.b. anche mauro vorrebbe alloggiare dove c’è già qualcuno, quindi al village saremo già in due…

  1165. stefano grazia scrive:

    sono ancora vivo ma ammetto di essermi imposto un break…in realta’ l’ho imposto anche a Nicholas costringendolo a una settimana senza tennis (facendolo invece giocare a calcio…risultato: oggi mi chiama da scuola col mal di testa e la febbre…!) Ci sono 2-3 torneini alle porte e vorrei che andasse in campo con la voglia di spaccare il mondo e non la frustrazione perche’ non gli riesce un colpo (Insomma, io mi alleno e allora perche’ sbaglio? e’ la sua riflessione)
    In realta’ avevo anche gia’ scritto direttamente sul blog un post piuttosto lungo e un po’ surreale a seguito del post di max sull’articolo di Semeraro ma e’ andata via la luce,io non me l’ero copiato e insomma, non ho avuto voglia e tempo di riscriverlo…magari poi ci provo…Ed e’ anche vero che sono schiacciato dalla responsabilita’ di scrivere il Decimo riassuntone…
    Impossibile farlo come prima, verrebbe di 100 pagine…dovro’ davvero fare un riassunto!!!

  1166. stefano grazia scrive:

    Ho letto or ora gli ultimi posts e sulle spese io non posso parlare: primo, perche’ finora non ci ho ancora guardato (ho paura) e secondo perche’ la mia situazione e’ anomala: io spendo moltissimo, troppo per mandarlo da Bollettieri (dove pago in pratica doppio: per entrare, e poi farlo allenare privatamente…Certo,usufruisco dei matches, della Prep Atletica, del Mental e blahblahblah ma insomma…nonostante gli sconti,spendo e spando) ma risparmio poi sul campo che qui in Nigeria NON pago (RISPARMIAVO MENO QUANDO ERO A LUANDA DOVE COMUNQUE MALE CHE ANDASSE AVEVO SEMPRE,per via del clima, IL PREZZO ESTIVO,10$)… Certo, messi cosi’, i 25000Euro all’anno per un U10 sembrano blasfemia… invece i 6000Euro di Academy all’anno mi sembra un ottimo prezzo (Bollettieri vi costa 36.000$ BOARDING, cioe’ vitto e alloggio…poi ci devi aggiungere la scuola…E qui volevo riprendere il discorso iniziato col post che mi si e’ inopinatamente cancellato e invece sorry devo andare,I must go (e chi riconosce la citazione e’ molto vecchio….)
    E comunque quel che mi dite centra una volta di piu’ l’annosa questione di cosa dovrebbe fare la FIT: propagandare lo sport, come dice Nikolic, e FACILITARE, non OSTACOLARE, i Genitori e gli Atleti…E oltre a rimuovere regole come il Vincolo di 4 anni, cosa sarebbe piu’ efficace nel contenimento delle spese di OBBLIGARE PER DECRETO TUTTI I TORNEI U16 (tranne quei due o tre internazionali) nei confini del WEEK END? Immaginate quanti soldi risparmierebbe Max…(E poi,ovviamente, campi gratis almeno per i figli U14 dei soci se il campo NON e’ occupato da un membro prima delle 17…)
    PIUTTOSTO: per vedere le QUALI occorre il biglietto ed occorre prenotare?
    Io credo che Nicholas e Gabri’ spenderanno i primi 2-3 gg a vedere Roma e poi le Quali…Del Torneo potranno infatti solo vedere Lunedi’ perche’ Martedi’ dovranno gia’ rientrare …In pratica vengono solo per il Meeting e non da Frosinone e nemmeno da Bologna,dalle Isole, da Brunico…E poi non dite che non credo nell’Iniziativa di Genitori & Figli…Anzi, potrete vantarvi che hanno partecipato giocatori e genitori di almeno due continenti…!

  1167. Jho scrive:

    hotel River Chateu
    300 Euro a notte.. epperforza che poi la fit non ha i soldi per le giovani leve ^_^

    Saluti

  1168. kill bill scrive:

    Spese U 14 , dipende dal livello.
    lasciamo fare le spese per gli allenamenti che variano da academy a circolo. ( dal maestro Pierino in gruppo a Spagna e Florida con programmi personalizzati magari ) .
    Per l’ attività agonistica ci sono 2 possibilità :
    fare prevalentemente attività in zona , tornei di 3° / 4° cat. e i pochi tornei che servono per qualificarsi ai campionati italiani e Belardinelli in regione , la spesa dipende molto da quanto km dovete fare , nel mio caso ne ho 1 - 2 la settimana che posso raggiungere nel giro di 1/2 ora 1 ora di macchina al max . Potete completare l’attivita con qualche uscita tipo Lemon Bowl (ve lo consiglio se siete in tabellone , se dovete fare le quali e piove è un macello, si gioca prevalentemente all’aperto ) e i Nike più vicini , unico circuito dove si può partecipare tutti, tanto più che con i tabelloni di selezione si fanno poche partite e si perdono pochi giorni. ( se vinci partendo dal 1° turno gli hai spesi comunque bene ).
    Spesa decente.

    Se invece (parlo di ragazzi bravini ma non sponsorizzati dalla federazione ) entrate nell’ingranaggio dei tornei internazionali TE le spese iniziano a farsi sentire.
    Se non riuscite ad entrare in quelli italiani dovete andare all’estero, dove c’è posto , i Laziali per esempio hanno fatto 2 tornei in Israele a Dicembre mi sembra ( magari Trophy gli ha aiutati , nel mio circolo e comitato regionale non esiste ) se Vi va male, in qualifica , fate 3/4 giorni e relativi costi , per fare 1 partita.
    Se entrate o siete in tabellone di solito il ragazzo è spesato di vitto e alloggio , Voi o il coach quasi sempre no , se perde al 1° turno fa il torneo di consolazione e comunque anche il doppio.
    Visto che nei tornei dei paesi confinanti ci vanno quelli del Team Italia e pochi altri potete farVi un bel giro nell’Est Europa se la FIT vi da il permesso di andare visto che le iscrizioni passano tramite loro.
    Se siete nei primi 4 in Italia ( team Italia ) la federazione Vi porta a spese sue , con i responsabili di settore.

    In conclusione è difficile fare una stima.
    Io ho scelto la via contenuta perchè il figliolo è completamente a carico del sottoscritto, è al primo anno u 14 e con i più ”anziani” per lui è dura e , per il momento, non ne vale la pena.

    L’anno scorso ho fatto ( gli ha fatti lui io ho sponsorizzato ) i tornei U 12 in Italia.
    Bellissima esperienza e ve la consiglio, se potete. Anche li se fate le quali siete di Milano e dovete andare a Maglie o Lecce la strada è un pò lunga e rischiate di fare 1 partita. Se invece il pargolo è selezionato ed è in tabellone vitto e alloggio sono gratuiti , per Voi no , se perde al 1° turno fa comunque il torneo di consolazione e il doppio. Vale la pena , i ragazzi fanno comunella e si divertono a differenza degli altri tornei dove si arriva all’orario si gioca e si torna a casa.

  1169. stefano grazia scrive:

    L’Ottimo Daniele Flavi mi segnala in RASSEGNA STAMPA questo articolo/intervista di Vanity Fair con al centro Jan Silva e che qui riporto nel caso foste pigri(ovviamente lo potreste leggere direttamente la’ assieme ad altri ottimi articoli fra cui uno divertente di Clerici che prende spunto dalle mattane di Youzhny: a proposito, farlo vedere ,Youzhny che si frantuma la testa, a Nicholas o no? This is the question!):

    Intervista a Jan Silva, Mamma quanto durano due ore?

    (La vita del piccolo “predestinato”, tra le gelosie del fratellino e il patto di ferro con Papà)

    Silvia Nucini, vanity fair del 3-04-08

    Cos’è per te il tennis? .«un gioco». Come ti senti quando ci giochi? “molto bene, spesso anche molto stanco”. E quando perdi? “divento matto voglio vincere”. Ti piacciono le interviste? «Sì, di più quelle in Tv. Ne ho fatte cinque. Per la prima ero spaventato, dopo no. Posso andare?». Solo un minuto. Se diventi ricco e famoso, che cosa farai con i tuoi soldi? «Mi compro il Nintendo Ds e l’iPhone». Immagina di averne tantissimi, che cos’altro compri? «La Ferrari, ma solo se in negozio ce l’hanno rossa. E vado a vivere in Scozia». Ti piace la Scozia? «Non ci sono mai stato, ma lì ha la casa il mio amico Roby». Hai tanti amici? «No, ma tutte le persone mi stanno simpatiche. Le ragazze di più. Ma non dirlo a papa se no non mi fa andare in piscina». Perché? «Perché abbiamo fatto un patto: niente ragazze fino ai 31 anni. Posso andare?». Via. Emerald Greens Golf & Country Club, Tampa, Florida. Una decina di neo pensionati stanno allineati sul bordo del campo da golf e scagliano palline lontano, senza dirsi una parola. In mezzo a loro anche Jan Silva, che insieme alla pallina lancia anche zolle d’erba e, contro ogni evidenza, urla: «Io sono Tiger Woods» e poi «Ma del tenniiiiiiis!». Ah…Jan ha sei anni e che è il Tiger Woods del tennis c’è scritto anche sul suo sito (www.jansilvatennis.com) e, perché non se lo dimentichi, glielo ripete — spesso — anche Scoti, suo padre. L’affermazione non sembra campata per aria: Jan — Jani per gli amici — a detta degli esperti sta al tennis come Mozart sta alla musica: è un talento. Di più: un prodigio. Narra la leggenda che sia praticamente nato sulla terra rossa. Mamma Mari, ex campionessa della Nazionale finlandese, stava facendo lezione su un campo del Gold River Club di Sacramento (California), quando le si sono rotte le acque. A un anno Jan già tirava palle di gommapiuma con un racchettone di plastica. A due, invece dei Teletubbies, guardava compulsivamente la videocassetta di una finale vinta da James Blake. A tre la sapeva a memoria e la imitava, colpo su colpo e ansimi compresi, giocando contro il finestrone di vetro della stanza da letto dei genitori. A quattro il padre lo riprendeva impegnato in un allenamento e spediva il dvd alle più importanti accademie di tennis del mondo. A cinque si esibiva nell’intervallo di un torneo di tennis a Sacramento. Sugli spalti c’era anche Marcos Baghdatis, tennista cipriota allora numero otto nel ranking, che accendeva il cellulare e chiamava Patrick Mouratoglou, proprietario dell’omonima Academy francese e gli diceva: «Non puoi credere a quello che sto vedendo, c’è un bambino che gioca a tennis. Devi portarlo da te». Così, nell’agosto del 2006 Mari e Scoti si licenziano, vendono casa e macchina e si trasferiscono, con Jan, la sorellina Jasmine, allora di un anno, e Kadyn, allora dieci anni e figlio del primo matrimonio di Scoti, a Thiverval-Grignon, appena fuori Parigi, all’Accademia. Paga tutto Mouratoglou. «Il primo anno Jani era triste», dice mamma Mari. «In Francia piove molto e gli mancava l’America. Per questo, allenamenti e scuola permettendo, cerchiamo di tornarci appena possibile». SEMPRE IN CAMPO Quando è all’Accademia le giornate di Jan sono scandite da ritmi precisissimi: sveglia alle 7,30, scuola (dalle 9 alle 12 per sei settimane di fila. Poi per due sta a casa, in base a un accordo speciale con il preside), pranzo, riscaldamento, tennis per un’ora e mezzo, compiti con un tutor privato, un’altra ora e mezzo di tennis, allenamento con un personal trainer e, dalle 19 alle 19,30 stretching. E poi a letto presto, perché il giorno dopo, se non è domenica, si ricomincia. Mouratoglou ha pensato a tutto e, mentre coltiva il talento di Jan, paga gli allenamenti anche di Kadyn, che gioca a tennis con risultati decisamente meno brillanti del fratello («Lo dico sempre a mio figlio grande: la differenza tra te e Jan è che, mentre lui si allenava, tu guardavi la Tv», puntualizza Scoti), ha dato un posto da insegnante a Mari e sta facendo «studiare» Scott per diventare manager dei tennisti. Cosa per la quale questo ex giocatore di basket sembra avere un talento naturale. «Ieri c’erano qui un giornalista e un fotografo di GQ) America, la prossima settimana abbiamo un’apparizione alla Tv locale. Come vede Jan è molto presente nei media, una cosa che dobbiamo tenere in considerazione nel contratto». Il contratto lo firmeranno a breve: sarà di cinque anni e, secondo gli standard, prevedere che a Mouratoglou vada il 20 per cento di tutti i ricavati delle sponsorizzazioni. Una percentuale che a Scott Silva sembra troppo alta, perché «tutta questa copertura mediatica su Jani sta facendo parlare dell’Academy come non era mai successo prima». E se Jan dovesse cambiare idea e voler mollare il tennis? Chiedo. «Intende perché si innamora di qualche ragazza?». Questa della donna rovina-carriera mi sembra una fissazione, forse il patto dei trentun anni non è uno scherzo. «Non c’è problema: l’accordo è che Jan può tirarsi indietro in qualsiasi momento e noi non dobbiamo restituire niente». Qualcosa mi dice che, comunque, non lo farà. LA GELOSIA DEL FRATELLO Intanto andiamo tutti a pranzo nella Club House del sonnolento Resort, il momento delle ordinazioni offre l’occasione per parlare dell’alimentazione del bambino: «Non segue una dieta particolare, cerchiamo solo di tenerlo lontano dai dolci e dalla pizza. Jan mangia sano», sorride la mamma, mentre il piccolo ordina pollo fritto e pink lemonade. Scott mi spiega che sono qui in Florida per diversi motivi: perché qui ci sono molti tornei a cui è bene che Jan assista dal vivo, perché qui ci sono molti tornei a cui è bene che Jan partecipi («la legge francese permette solo che lui competa per il baby tennis: campo più corto e palle di spugna. Lui si annoia e i bambini contro cui gioca ci rimangono male perché li straccia tutti. Qui invece può giocare davvero») e per il clima caldo e umido, che è poi quello dei tornei del Grande Slam. «Il tennis è uno sport che segue il sole: Jani deve allenarsi non solo nel fresco della campagna francese», dice Scott. Mentre parliamo Jasmine rimanda indietro tre ordinazioni e Jan e Kadyn litigano, da bravi fratelli, per un pezzo di burro. «Per Kadyn non è facile», abbassa la voce Scott, «tutte queste attenzioni per Jani lo rendono geloso. E poi ogni tanto si sente solo: studia a casa con un programma di home school. E vede la madre solo di tanto in tanto, ma trasferirsi con noi era la scelta migliore per continuare a coltivare il tennis e, così, guadagnarsi le stesse attenzioni di suo fratello». Per digerire ci spostiamo sul campo da tennis, dove Jan si allena con la mamma. Lei dice: «Due ore, Jani, coraggio, iniziamo». E lui: «Ma esattamente quanto durano due «ore?». Con la racchetta in mano — una head che l’azienda ha fatto apposta per lui: è come quella degli adulti, solo un po’ più corta e leggera — è impressionante, e spesso i suoi colpi mettono in crisi la pur espertissima mamma. Al collo ha una stella di David «ma non siamo ebrei», spiega Mari. «Voleva un ciondolo da baciare come fanno i tennisti quando vincono, e quando siamo andati in gioielleria ha detto che la stella era più Mia della croce, così…». Tra un tiro e l’altro Jan sbadiglia, frigna, chiede che ore sono, se può succhiare il gel energetico al mirtillo («No, quello è per le gare, Jani»), se poi può andare in piscina, se la mamma gli comprerà le scarpe nuove. Ogni tanto bara e dice che la pallina è dentro anche se è fuori. «Fino a poco tempo fa, a fine gara, non capiva neanche se aveva vinto o aveva perso e, prima di esultare, guardava le nostre facce. Ma ora sta diventando piuttosto competitivo», dice la mamma. Ci raggiungono anche Scoti e Kady mentre il ragazzino viene coinvolto i nell’allenamento, il padre mi chiede informazioni sull’articolo che scriverò. «Sa, riceviamo tante critiche», spiega. «C’è un mucchio di gente che dice che quella di Jan è una storia assurda. Ma noi non stiamo facendo niente di male: il bambino ha un grande talento e noi lo stiamo coltivando. Ci sono persone che seguono maniacalmente i risultati di Jan solo per urlare ai quattro venti quando perde, per dire che è tutta una bufala. Chris Evert, l’ex tennista che ora ha una sua Academy qui in Florida, dice che ci stiamo comportando in modo immorale. Proprio lei, che per una settimana nel suo Centro chiede duecento mila dollari, viene a darci lezioni di moralità…». Non ha paura che tutta questa pressione possa minare la serenità del bambino? Azzardo. «Nessuna pressione, come vede siamo una famiglia serena e Jan fa quello che gli pia..». Non finisce la frase. Sul campo sintetico che caccia caldo come una fornace Jan si è fatto scappare una palla, papa deve intervenire personalmente.”

    ED ORA, SI APRE IL DIBATTITO…

  1170. stefano grazia scrive:

    Comincio io notando che alla fine mi sa che io sia l’unico a raccontarvela tutta…in questi 12 mesi io vi ho raccontato gioie e dolori che derivano dall’allenare un bambino miniprodigio ma credo di essere l’unico a non avervi venduto favole e anzi di aver esagerato in senso autolesionistico raccontando i particolari piu’ disdicevoli e forse violando anche la nostra e soprattutto sua privacy: non e’ vero che i bambini sono sempre felici di giocare a tennis, non e’ vero che i nostri figliu sono sempre educati, corretti, belli dentro…non ho mai fatto mistero di averlo spinto, forse forzato…di essermi macchiato di piccoli abusi, di averlo fatto piangere (intendiamoci : non perche’ sbagliava un dritto o un rovescio ma perche’ si comportava male e quindi veniva cacciato dal campo)…e’ tutto scritto, registrato…Ora colgo (mi sembra almeno di cogliere) fra le righe che anche Jan Silva e’ tale e quale…
    Ecco, secondo me anche qui nel blog (oltre a continuare i discorsi tecnici e informativo/filosofici )dovremmo tornare un po’ all’aneddotica: e’ nello scoprire che i nostri figli si comportano un po’ tutti uguale che possiamo renderci conto se quello che facciamo e’ giusto oppure no… Per esempio io volevo iniziare un post tempo fa col gia’ piu’ volte ripetutamente abusato A EGREGIE COSE L’ANIMO SACCENDON L’URNE DEI FORTI… per spiegare che se io comparo mio figlio ai figli degli Espatyriati di qua mi ritrovo con un fenomeno (e mica parlo solo di tennis, dico in generale…i bambini sono amorfi, goffi, ciondolano, stanno 4 ore davanti alla PS o alla TV…si,certo, io riconosco il valore dell’ozio ma a tutto c’e’ un limite…e’ difficile persino trovare degli amici, ormai, perche’ le affinita’ elettive non ci sono piu’…) ma non e’ con loro che mi devo e voglio confrontare…lo confesso: il mio idolo e’ la piccola Francesca Brancato, la vera Indipendent Learner, e se e’ vero quel che scrive Piatti, sono sicuro che lei andra’ lontano…se fossi un coach saprei su chi puntare…Non l’ho mai vista giocare (so che e’ brava perche’ vince di qua e di la’) ma non e’ questo il punto: il punto e’; che lei va in trasferta da sola (senza genitori), e se le rubano la sacca e le racchette, se ne fa prestare una da un’amica e vince il torneo… Se fossi un coach,al momento della valutazione, questi dati caratteriali me la farebbero preferire a chi, eventualmente, avesse fondamentali superiori o primeggiasse nei test del Prof Buzzelli (e credo che anche lui ne converrebbe).
    Sto divagando… Che ne penso dei Genitori di Jan Silva? Boh, penso che sia facile criticarli e che vi siano al mondo molti ipocriti, gli stessi che criticavano Donald Young perche’ accetto’ (si dice)un milione di $ per passare pro (non li avesse accettati e si fosse poi fatto male da non poter piu’ giocare? Su,andiamo…)…Fatemi la stessa offerta e ne riparliamo (ovviamente io continuerei a lavorare, magari manderei invece mia moglie) ma credo che prima dei 12 non l’avrei accettata… Ma ovviamente dipende dalle tue possibilita’ economiche… Non voglio criticare i Silva in questo, li critico semmai per non vendercela giusta… D’altra parte non sono d’accordo nemmeno con col medico sportivo Rodolfo Tavana (intervistato a corollario dell’articolo di cui sopra) che invece non ha dubbi: «Spingere un bambino di sei anni, per quanto talentuoso, a giocare a tennis con ritmi e modalità di un professionista? Da un punto di vista medico-scientifico non ha senso, e può diventare decisamente controproducente». Rodolfo Tavana, medico sportivo ed ex membro dello staff del Milan, boccia, senza appello, il training a cui è sottoposto il piccolo Jan Silva. «Il bambino, per uno sviluppo mentale e fisico equilibrato», spiega, «deve avere una multilateralità degli stimoli motori. Concentrarsi su un solo sport, tra i cinque e i dieci anni, è sconsigliabile. I piccoli devono praticare in modo ludico diverse attività: sci, nuoto, tennis, palla avvelenata, gioco che la Svizzera ha incluso nei programmi educativi scolastici. Tutti gli sport vanno bene purché fatti con moderazione, un’ora o due la settimana ciascuno, e privilegiando la varietà». Ma quando ci si trova di fronte a un grande talento, come Jan, non è giusto assecondarlo? «La storia dello sport è lastricata di giovani promesse infrante. Troppo spesso, più che i desideri dei bambini, sono le frustrazioni dei genitori a guidare le scelte. Per “costruire” un campione, la strategia migliore è dargli una base sportiva molto ampia senza esasperare toni e competenze. Pensi al caso di un bambino molto bravo in matematica che alle scuole elementari decidesse di abbandonare lo studio dell’italiano e della storia. Quale genitore di buon senso potrebbe assecondarlo?». (Veronica Bianchini)
    CIOE” sono d’accordo con lui laddove dice:”Concentrarsi su un solo sport, tra i cinque e i dieci anni, è sconsigliabile. I piccoli devono praticare in modo ludico diverse attività: sci, nuoto, tennis, palla avvelenata (vabbe’, ce ne sono anche altri…)” Ma quando scrive:”Tutti gli sport vanno bene purché fatti con moderazione, un’ora o due la settimana ciascuno, e privilegiando la varietà” Con una ora o due alla settimana,se questa e’ la posizione ufficiale, avete ancora dubbi sul fatto che non si producano campioni?
    Gia’ che ci sono errata corrige: alla Evert ,ovviamente,si spendano 200.000$ a settimana e neanche 2000…se ne spenderanno 1000, come da Bolletta(e non sono certo pochi, anche se il vitto e alloggio sono compresi)

  1171. andrew scrive:

    …Sinceramente la vicenda Jan Silva non mi appassiona…(anche se ha dato spunto a questa discussione)…

    Jan Silva diventerà un campione? Bravo lui, bravi i genitori, bravo l’allenatore, bravo il manager, ecc. ecc. LIBERI DI FARLO! Non voglio considerlo come un abuso all’infanzia, non spetta a me…

    Non sarà comunque la strada che seguirei per mio figlio o per il figlio di chiunque altro…

    L’unica cosa che mi fa vomitare (semplicemente perché non mi appartiene e quindi la espello) è il lato “gestionale” della vicenda, ossia lo scambio di pubblicità tra i Silva e l’accademia, già gli avvocati chiamati a dirimere questioni, il dannarsi a trovare accordi, i sorrisi con la carta bollata…

    Preferisco tenere fuori mio figlio da questo paltano di procuratori, talent-scout, personaggi influenti del “nostro amato sport”….semplicemente si vive meglio e io sono convinto che in fondo in fondo sia anche più proficuo…

  1172. Piero scrive:

    Semiserio.
    Sabato scorso siamo andati a giocare a tennis (…) ed abbiamo fatto un filmato di quattro minuti… qualche esercizio e qualche scambio della partitina… Siccome sul mio sito non ci stava ho caricato il video su “youtube”, e l’ho proposto a qualche amico/amica “intellettuale” non sportivo/a. Persone che stimo, ricambiato. E che conoscono il piccolo. Una tra queste l’ha commentato parlando di “bambino vessato… esercizi noiosi…”. Sono semplicemente sconvolto. Mi ripeterò… mandiamo bimbi a sei anni in scuole in cui straranno obbligatoriamente seduti dalle 8.00 alle 16.30, per dieci – vent’anni, e diciamo loro che la laurea é tutto. Poi si scopre che “il pezzo di carta” in effetti… si può comperare… I rampolli dorati diventato dottori e manager, tra una sniffata e l’altra, ed i nostri piccoli GENI vanno a fare i disoccupati…
    Per creare un campione, viceversa, i soldi non sono sufficienti. Meno male… Un minimo di meritocrazia.
    Ecco, io non voglio farmi ossessionare dai “confronti” e quindi laddove c’è un TALENTO io applaudo. E poi tiro dritto. Sono responsabile della felicità di’un solo bambino, per ora, e tale sentimento è da considerarsi assoluto. Non relativo. E lui gioca bene a tennis. Ora. E’ un fatto. E ci divertiamo. Perchè un bambino torturato reagisce. E solo un idiota non é in grado di decodificare i segnali d’un disagio…
    Mi pare sterile continuare a guardare l’erba del vicino…

  1173. Piero scrive:

    Meglio dire GENII

  1174. trophy scrive:

    si parla si parla ma mai che ci si calasse nella REALTA’.

    A Sora (paese del frusinate) c’è un’accademia che sta lavorando bene e che traina il movimento tennistico di quella provincia.

    E cosa leggo?
    Critiche ai campi, all’organizzazione come se i nostri poveri bimbi debbano giocare solo a wimbledon e dintorni.

    Ma fatela finita!
    Patetici parolai senza un minimo di capacità di analisi globale.

    Allora: a Sora si organizza un torneo su superfici diverse (terra, erba, cemento) c’è la foresteria, il trasporto con le macchine per i BAMBINI GIOCATORI, c’è la passione e l’amore per il tennis, c’è un progetto … e che devo sentire ?? critiche da mamma o papà da libro cuore in stesura tarocca…

    Oltre 300 iscritti.
    Un boom di entusiasmo.

    Voi - amanti idolatri di Tommasi - sapete che disse LUI tempo fà a me in viva voce?
    Che per diventare GIOCATORI BISOGNA SAPER GIOCARE TORNEI AL CAMPO 24 DEL CIRCOLO DEL BANGLAESCH (si scrive così?) dove nessuno ti vede, ti guarda perchè ancora in effetti NON SEI NESSUNO.

    E qui qualcuno critica Sora…

    Ma sapete in termini di esperienza agonistica quanto conta un tale torneo?
    Sapete cosa vuol dire avere la capacità di adattamento tecnico per un giovane nel cambiare superficie?
    Ma siete mai stati nei tornei europei giovanili in Romania o in altri paesi dove le condizioni sono ben peggiori, dove i giudici arbitri non ti rispettano, dove TI RUBANO PALLE E PUNTI… ma ci siete stati PAROLAI DISFATTISTI ANTI-FIT e anti tennis….

    Viva Sora, viva la verità.

    Trophy

  1175. max scrive:

    ciao trophy…premesso che qui sono state fornite due versioni tra loro contrastanti (mauro e dani) e confermando che quello che dici (riguardo ai tornei all’estero e all’esperienza positiva derivante da partite giocate su diverse superfici) risponde al vero, bisogna però per onestà dire esattamente le cose come stanno e cioè che le differenti esperienze bisognerebbe farle fare in allenamento (come ad esempio per i ragazzi che si allenano a sora) mentre durante un torneo non sarebbe poi così male far trovare campi in buono stato, luoghi confortevoli in tutti i sensi (poichè le variè problematiche poi gravano sulle spalle dei genitori..) organizzazione precisa etc etc, considerando poi che quando entrano in ballo i pagamenti nessuno si adegua o fa finta di nulla…e per quanto riguarda le palle rubate non serve andare in romania anzi forse qui da noi è anche peggio!! altra cosa, si potrebbe qualche volta confrontrsi con il meglio e non sempre con il peggio…

    per concludere tutto questo rende sempre più l’idea della distanza che c’è tra la domanda e l’offerta con quest’ultima che cerca di essere migliorata solo grazie ad sporadiche e limitate (soprattutto economicamente) iniziative che invece dovrebbero essere maggiori e maggiormente supportate dalla fit centrale. quindi trophy capisco approvo e confermo il tuo impegno ma purtroppo non è abbastanza, anche perchè chi non vive nella tua regione, non potendo vedere le atre migliorie si accorge solo dei difetti..

  1176. gabri scrive:

    Perche’ sul mio bellissimo e nuovissimo MAC non funziona col blog il comando END (FINE) e cosi’ mi tocca scrollare per ore prima di arrivare alla fine dei posts? Che sia la giusta punizione per non aver nemmeno tentato discrivere il RIASSUNTONE? Lo faro’,lo faro’, ma nel frattempo volevo farvi partecipi di una piccola perla di saggezza venutami dal mio figlio ribelle…avendolo visto frustrato e nervoso e ritenendo non a torto di cogliere i segnali del sovrallenamento mentale di mesi senza partitelle con coetanei e tornei, lo avevo messo a riposo forzato (facendolo giocare a calcio a scuola e golf-e mi ha fatto persino due 2 par)…Poi pero’ c’era un Torneo U13 (ha perso in finale da un 13enne grande e grosso e dalla buona tecnica affinata in academies americane e francesi-e’ il figlio di uno scozzese e di una mulatta) e fra 2-3 gg inizia il Torneo degli Imbrogli (quello con tutti che barano sull’eta’) e quindi sabato e domenica siamo andati ad allenarci anche perche’ lui sostiene di aver perso la finale perche’ l’avevamo fermato (gli avvamo impedito di allenarsi!!!!) per 4-5 gg…vabbe’…Comunque siamo li’che ci alleniamo e lui dopo un’oretta mi dice,tutte parole del suo sacco:il tennis is so frustrating…Lo sai perche’? Perche’ e’ come andare a un bithday party e c’e’ il tuo cake,la tua torta preferita…tu ne prendi una fetta e poi ti giri…e la tua fetta ti cade per terra…Frustrating, isn’t it? Ecco,il tennis e’ cosi’…Quando sei li’ che stai per colpire un dritto che hai provato tante volte in allenamento…e finisce in rete!!! O servi,servi, FBI…First Ball IN e in allenamento ne metti dentro 25 su 30 e poi in partita cominci … e non ti entra mai la prima….O addirittura fai Double Fault!

  1177. stefano grazia scrive:

    il post precedente a firma gabri era in realta’ mio…Non cambia molto,invero, ma vedo che in altre aree hanno preso ad insultare un max che non e’ il nostro madmax costringendolo quindi ad adottare (quale onore!) una volta per tutte il nickname che io gli avevo affidato: Mad Max,dalla serie di film australiani con un giovane Mel Gibson e qui usciti sotto la traduzione di Interceptor…

  1178. stefano grazia scrive:

    Piuttosto volevo segnalarvi l’ultimo numero di Tennis Italiano…l’ho appena sfogliato e mi sono fischiate le orecchie, non so se e’ successo anche a voi…Un articolone dal titolo GENITORI & FIGLI (e nemmeno una piccola citazione per noi,peccato!) e il ritorno di Bertino con la Rubrica IL GENITORE…magari non sara’ cosi’ e mi sto montando la testa, ma non sara’ che un anno di vita e 3000 posts non abbiano convinto qualcuno che l’argomento potrebbe essere davvero interessante e meritare piu’ spazio, sia sulla carta (stampata) che in pratica (cfr FIT)..magari anche sul sito FIT apriranno uno spazio Figli & Genitori o TENNIS PARENTS o sovvertendo per una volta i ruoli IL MAESTRO PIERINO RACCONTA (gestita da Nikolic…)… Approffitto anche per fare le congrats di rito ad Andrea Patracchini della BTA che ha vinto un importante torneo internazionale U16 (e anche alla Grymalska che la FIT di Tirrenia ha affidato a Zavoli e Buzzelli e che da quando e’ con loro ha fatto 5 tornei vincendo 2 OPEN,un 10000 ed e’ arrivata in finale e 2 ITF: FIRENZE,semifinale, e UMAG,vittoria)…

  1179. Roberto Commentucci scrive:

    Nel torneo di Umag (un G1, quindi di ottimo livello) vinto dalla Grymalska (classe ‘90) l’impresa più importante la ha compiuta a mio avviso la giovanissima Martina Trevisan (novembre ‘93), che si è inerpicata fino alla semifinale. (Anche se ora mad max irromperà e ci verrà a ricordare che la portoghese Larcher de Brito, pochi mesi più anziana della Trevisan, in America già batte le top 100… e ha ragione, ma che ci possiamo fare? Io mi contento di esultare per quel che ho…).

  1180. madmax scrive:

    io non irrompo mi limito a segnalare…ed in questo caso segnalo che mi sembra un po’ riduttivo dire che la portoghese in america batte le top 100! a miami in quello da tutti riconosciuto come il V slam (tier 1 con dotazione di 3.770.00 dollari) la de brito è arriivata al terzo turno battendo prima la nr 75 e poi la nr 17 del mondo!!!!! e perdonami ma la cosa è un pochino diversa…

  1181. pibla scrive:

    E già che ci siamo e senza andare troppo off-topic; dal’aggiornamento su tennisoncourt della Rubrica tenuta da Pistolesi, si evince che, invece di ricomporsi si sta accentuando la frattura tra le Academies private e la Federazione in merito alla gestione dei nostri giovani tennisti e noi che auspicavamo un’intesa da trovarsi rapidamente….poveri illusi…..

  1182. Roberto Commentucci scrive:

    Si max, in effetti l’exploit della vittoria sulla Radwanska ha sorpreso anche me. Non pensavo potesse già giocare a quei livelli.

  1183. madmax scrive:

    ed infatti i miei interventi cercavano solo di riportare tutti con i piedi per terra poichè tanta è la voglia di riavere un campione tutto italiano che ai primi insignificanti “risultati” si grida al campione dimenticandosi completamente del vero significato di “risultato a livello mondiale” e questo spesso anche per via della mancata conoscenza tecnica.. un esempio su tutti: ricordate quando enfattizzavo il discorso dell’anticipo, della preparazione atletica etc? beh penso che guardando davydenko in questi giorni a qualcuno sarà suonato più di un campanello…

  1184. stefano grazia scrive:

    Sto sfogliando l’ultimo numero di TI (Tennis Italiano)e a pag 115 c’e’ il pezzo incriminato E’ TEMPO DI ESAMI indicato qualche post fa da Andrew (almeno mi sembra fosse lui) in cui ironizzava sullo slancio retorico dell’autore (Dell’Edera che credo sia il Responsabile delle Ragazze U14…l’ho incrociato l’anno scorso a Sanremo quando io ero alla Bob Brett e lui era il Coach delle Ragazze U14 in occasione del Campionato Europeo a squadre). COMUNQUE, perdonatemi l’ingenuita’ veramente NAIVE (naif?) ma…CCHEVVVODI’? Si, ho letto di questo FIT RANKING PROGRAM ma che effetti pratici avra’? Noi non saremo mai in Italia quando verranno fatti i raduni per la nostra area e non potremo dunque partecipare mai (ammesso e non concesso)…Vuol dire che saremo penalizzati nei Tornei? Che Nicky non potra’ accedervi o che incontrera’ sempre una TdS nelprimo turno? Se Nicky per assurdo vincesse 4 tornei Nike di Fila questo gli consentirebbe di avere comunque un FIT Ranking? Premetto che non e’ una questione di vita o di morte dato l’effettivo valore che hanno i tornei e i ranking a quest’eta’ e soprattutto il fatto che noi in Italia manco ci siamo e ci saremo per iversi anni, ma cosi’, per sapere…Avevo letto diversi posts al riguardo, Enzo diceva che non era una cattiva idea, ma credevo si trattasse di un Ranking indicativo che servisse come metro di valutazione per la Federazione e i Maestri… Spero solo che il ennis non si trasformi in uno sport coi giudici e le palette tipo tuffi o ginnastica o pattinaggio su ghiaccio…

  1185. andrew scrive:

    Max, StefanoG., Genitori tutti…

    che ne dite di stendere un documento scritto e da sottoscrivere (anche non ufficialmente) relativamente al prossimo raduno?

    Forse basterebbe un riassuntino di StefanoGrazia sulle tematiche che si sono discusse qui, con accento su proposte o contenuti più urgenti…

    Potrebbe poi rimanere nella sezione G&F a caratteri cubitali (basta maiuscolo)…

  1186. Karlovic 80 scrive:

    gabri scrive:

    7 Aprile 2008 alle 15:08
    Perche’ comunque diciamolo chiaro e tondo e senza ipocrisia politically correct dire che Nadal e Davidenko sono privi di talento e’ veramente folle, anzi squalificante. E scusami Karlovic, di cui apprezzo l’omniscienza superficiale (nel senso delle superfici,che avete capito?), sostenere anche che Davidenko e Nadal sono noiosi in confronto a Karlovic,Isner e Querrey…o anche alla famigerata finale Stich Becker a W, mi sembra pura follia (o comunque De Gustibus…Non siamo mica agli 80 palleggi fra Vilas e borg o peggio Barazzutti…Non stanno mica giocando come ,con tutto il rispetto,Katia Piccolini…Io non so ancora se Davidenko sia colpevole o meno o se i muscoli di Nadal siano tutti veri ma che il loro gioco non sia divertente lo dicono solo i ciechi tifosi degli altri…Io che pure tifo Federer,Gasquet,Murray, Hewitt NON riesco con raziocinio a dire che il loro non e’ tennis…Non e’ tennis perche’ gli altri non riescono a fargli un vincente???? Senza contare che entrambi spesso scendono a rete quasi piu’ di Roger…Della Vida o Piatti scrivevano di recente credo proprio riferendosi a Nadal: se uno dice che Muster non aveva talento allora di tennis proprio non ne capisce…Io che non sono di certo un tecnico, proprio non riesco a capire perche’ Nadal non avrebbe talento e Murray o Gasquet invece si…Secondo me ce l’hanno,e in abbondanza, tutti e tre solo che lo spagnolo e’ talmente straripante dal punto di vista fisico,come lo era Muster, che la cosa sembra passare in sottordine…Ma davvero pensate che Wilander fosse una scamorza?
    @ Dottor.Stefano Grazia.
    La signora Gabri è sua(tua)moglie?La scrittura e il pensiero sembrano tue.Vero?

  1187. claudiotn scrive:

    per Stefano
    Non preoccuparti, il Fit Ranking Program è solamente un metodo per incentivare i bambini/ragazzi delle scuole SAT, tendenzialmente non agonisti. Si tratta (banalizzando) di una serie di esercizi che permettono a chi lo segue di superare degli “esami” ad ottenere delle “gratificazioni” (racchetta azzurra, gialla,…). Gli agonisti, dagli under 10 in su, non lo fanno. Non cambierà nulla per i tornei.

  1188. Piero scrive:

    Ho gestito per alcuni anni la segreteria d’un progetto educativo nazionale (in una rete europea) e vi suggerisco, per fare “networking”, di darvi comunque un minimo d’organizzazione basata su: rispetto della diversità - riconoscibilità individuale - reperibilità - reciprocità dei contributi - regole condivise - riproducibilità delle esperienze.
    In genere in un blog non si fa networking, ma se i vostri aspuci si dovessero avverare ai vostri campioncini una rete strutturata farebbe comodo. Evito di farevi le lista di tutti i risparmi, in senso lato, che potreste realizzare…

    Tropy: Il tuo post dimostra che la FIT é eterogenea, e generalizzare non serve. A me il tuo “sfogo” é piaciuto.
    Sarebbe quindi utile, nel forum, non eccedere nell’autoreferenzialità… se s’accusa il “governo del tennis” proprio di questo… Parlarsi addosso serve a poco: per essere innovatori bisogna
    trovare il metodo ed applicarlo con rigore. Ringhiare non serve. Serve sintesi.

  1189. stefano grazia scrive:

    Grazie Claudiotn. E si,Karlovic, mi hai smascherato…In effetti mi e’ successo quel che mi e’ successo qui sopra (e ogni tanto succede a roberto commentucci) di postare non controllando e magari il giorno prima aveva inviato commento qualcun altro…Io ho semplicemente e finalmente trovato una connessione Internet che funzionasse per il MAC che mia moglie aveva comprato (PER ME!!!!) in US a dicembre e da li’ aveva inviato qualche post…finalmente dopo 3 mesi d’attesa l’MTN sudafricana ha tirato fuori l’USB MODEM portatile anche per i MAC con Leopard e finalmente l’ho potuto usare…i miei primi posts sono stati tutti col nome di mia moglie…Spero pero’ che con “scrittura e pensiero” tu non volessi intendere che sono aggressivo/offensivo…non era mia intenzione (anche se qui non concordo con te)E non darmi del Lei o del Dott che altrimenti si che mi offendo…
    Andrew, io sto cercando di trovare tempo per fare sto Riassuntone…provero’ anche a fare il Riassuntino sulla base della Dichiarazione Programmatica gia’ presentata di Roberto Commentucci infilandoci un sunto dei nostri Desideri (Tornei nel week End e Accesso ai Campi) e soprattutto la definizione di un rapporto/dialogo coi Coaches….Ma confesso che ormai di fronte all’Oceano (il gurgite vasto degli ultimi 1000 e passa posts) mi sento piccolo piccolo e un po’ scoraggiato…Dovrei farmi 2-3 notti insonni e in sto periodo sono oberato di lavoro e mpegni sociali…Vediamo.
    APPPROPOSITO DI MEGARADUNO: ci sono notizie?
    Mia moglie cerchera’ proprio oggi di prenotare al Real Village o come si chiama, ma non ho pu’avuto notizie in merito…

  1190. DANI scrive:

    Certo che dopo questa accorata difesa del torneo di Sora trovare in tabellone una Tropiano nd mi fa pensare….che per caso anche a lei e’ stata comunicata data o ora errata? …. sia sincero pero’… eh eh eh

  1191. fulvio scrive:

    a tutti i partecipanti del raduno del blog Scanagatta : stiamo definiendo con Max il giorno e la location del raduno,a breve Max vi dirà tutto per evitarespaievoli disguidi.abbiamo definito con gli invitati e ci saranno grosse sosprese, vi preghiamo di attendere ancora 1 giorno e sarete informati su tutto.
    grazie
    fulvio!

  1192. Mauro scrive:

    Attendiamo impazienti Fulvio. Come sta Fabio?
    Stefano, anch’io ho prenotato al real village.

  1193. stefano grazia scrive:

    Mentre attendiamo impazienti, non e’ che spezzo una lancia a favore di FIT e Italia in genere ma leggendo le critiche a Sora e la piccata risposta di Trophy, mi viene in effetti in mente che troppo spesso noi critichiamo quello che NON abbiamo e non guardiamo mai a quello che invece ci viene fornito…lo so so lo so che bisogna sempre “ad majora” ma ogni tanto dovreste anche voi tutti ricordarvi che alla fine, bene o male, il vostro torneo settimanale ce l’avete e cosa vuoi che sia se e’ su tre superfici diverse… Ci sono dei momenti, qui in Africa dove anche se ho accesso gratis ai campi da tennis, qualche volta ci troviamo a rimpiangere anche i tornei in italia, anche quelli male organizzati, anche quelli spennellati lungo tutta la settimana … Mia moglie oggi e’ al Lagos Lawn (il circolo dove a Dicembre hanno fatto quei due satelites a cui partecipo’ la Giorgi) per il Draw di un importante torneo Junior organizzato dal mio amico Godwin Kienka, Direttore di Tennis Africa, Coach, Arbitro ITF, padre di tre agonisti, importatore Prince, imprenditore, ebusinessman e chi piu’ ne ha piu’ ne metta…ah,si, anche scrittore di un libro sullo Sport Management in Nigeria in cui si cerca d’imporre un sistema per organizzare tornei e per evitare il Cheating, cioe’ la truffa sull’eta’ (Ne ho gia’ parlato piu’ volte ma la risposta tipica di un Junior agonista in un qualsiasi sport alla domanda quanti anni hai/ qui e’ Dipende…). Mia moglie mi diceva al telefono che ci sono un centinaio di ragazzini venuti da diversi stati e l’atmosfera sarebbe anche quella giusta se non stessero gia’ tutti litigando sull’eta’ di ammissione…A parte che l’Organizzatore decide lui chi sia U10,U12,o U14 e che per esempio il suo figlio minore, nato nel 95, sia stato messo negli U12 perche’ “non ha ancora compiuto i 13…” Il problema e’ anche dovuto al fatto che essendoci in tutto l’anno solo uno o due tornei, quando e’ il momento di giocare (e vincere) , ognuno tira l’acqua al suo mulino… Mia moglie stava cercando di fare osservare che se uno e’ del 95 in tutto il mondo (e verrebbe voglia di dire civile) gioca fra gli U14 ma l’Organizzatore ha stabilito che quella e’ la SUA regola, to level the cheating… del resto mi aveva offerto di infilare Nicholas negli U10, per livellare il cheating, gli imbrogli, diceva lui, perche’ molti poi portano documenti falsi e non c’e’ modo di sapere che eta’ abbiano veramente… D’altra parte in un paese in cui non ci sono tornei, per una volta che qualcuno riesce a procurarsi gli sponsors per organizzarne uno, ci mettiamo a sottilizzare? Il problema e’ che se ce ne fosse uno ogni settimana od ogni mese magari sarebbe meno questione di vita o di morte e la tentazione di barare sull’eta’ sarebbe inferiore (anche se e’ parecchio connaturata nell’indole nigeriana: sono gli stessi nigeriani a dirlo e a scriverne con malcelata vergogna sui giornali sportivi… Certo, se poi chi scrive libri sull’argomento e’ il primo a piegare le regole a suo vantaggio, molto in la’ non si va…)
    Ma per noi che siamo di passaggio tutto questo ha un valore relativo e l’importante sara’ giocare in una atmosfera da torneo e possibilmente passare qualche turno se il sorteggio ci sara’ favorevole evitandoci magari qualche dodicenne con la barba e figli a carico…

  1194. Mauro scrive:

    Un vecchio disse, mi sono lamentato solo una volta in vita mia, quando camminavo scalzo e le pietre mi tormentavano i piedi,…..sino a che non ho incontrato un uomo senza piedi.

  1195. trophy scrive:

    x dani.

    capita che anche io abbia una figlia che gioca benino e che è fantasticamente serena nonostante la pressione ovvia di essere la figlia del presidente…

    è stata iscritta per errore dall’amico scerrati.
    non poteva giocare perchè era in finale in un altro torneo giovanile e aveva un pò di compiti da fare .

    scratchare mia figlia sarebbe stata la radiazione del Giudice arbitro !!!!

    p.s. ovviamente scherzo…………

    al nike di roma molte rappresentative di altre regioni già si stanno organizzando per venire, è previsto un livello molto buono.

    trophy

  1196. stefano grazia scrive:

    VI CHIEDO DI NON SCRIVERE PIU’ FINO A QUANDO NON HO PUBBLICATO IL RIASSUNTONE NUMERO DIECI_RICOMINCIAMO DA QUI. Lo sto finendo ora, chiedero’ a Roberto Commentucci di inserirlo subito in scaletta, nemmeno nell’Home Page, ma pazientate, tenetevi i commenti, datemi un giorno o due di tregua: grazie.

  1197. fulvio scrive:

    oggi mi ha telefonato Riccardo Piatti e mi ha detto che ha letto l’ultimo nostro riassunto, è rimasto piacevolemnte sorpreso dai nostri discorsi molto competenti,è gasatissimo e aspetta roma x conoscervi tutti,mi ha detto : QUESTI SONO TUTTI PIU’ MATTI DI ME!!!”

  1198. stefano grazia per moderatori e INSERITORI SCALETTA: scrive:

    AIUTO!!! HELP!!!
    CHIEDO ANCORA DI NON SCRIVERE FINO A QUANDO GLI ADDETTI AI LAVORI NON INSERISCANO IL DECIMO RIASSUNTO CON I COMMENTI CHE PARTONO DIRETTAMENTE DALLA FINE DELL’ARTI(COLO (IL DECIMO RIASSUNTO APPUNTO)
    IL NONO RIMANE IN ARCHIVIO (COME L’OTTAVO,IL SETTIMO,ETC0 A COMMENTI BLOCCATI….
    CHIEDO AIUTO A FRANCESCO, MICHELE,ROBERTO,DANIELE,RICCARDO ETC ETC!!!!!