“Paghino i bookmakers per ripulire il tennis. E’colpa loro!”
Così la pensa ET. de Villiers

 
17 Novembre 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Ma l’ESSA, l’associazione europea degli allibratori, ci starà? Un’idea eticamente apprezzabile? In ogni torneo un rappresentante cui denunciare le “proposte indecenti” entro 48 ore. Chi parlerà dopo verrà punito. E chi scommette?

Dall’inviato (art. per Nazione,RdCarlino, Giorno)
SHANGHAI _ Se c’è anche del marciume nel tennis, leggi incontri truccati per favorire la mafia delle scommesse, e va ripulito, perché non potrebbero finanziarlo gli stessi bookmakers che hanno interesse a preservare un gioco pulito? “In fondo è colpa loro e a noi costa troppo”. 
E’ questo l’approccio assai pragmatico, molto americano e magari piuttosto discutibile sotto il profilo etico, del boss sudafricano dell’Atp Etienne de Villiers che si rende conto _ già con il caso Davydenko che finirà alle calende greche (l’ha fatto capire lui stesso) _ che certe investigazioni potrebbero costare milioni di dollari (e magari non portare a un bel nulla). “Noi non lo chiamiamo “Caso Davydenko” _ ha spiegato de Villiers dopo aver ricevuto in tal senso una lettera di diffida dall’avvocato del russo, Frank Immenga (questo lui si è guardato bene dal dirlo, ma io l’ho saputo da Ronnie Leitgeb cui avevo riferito la frase appena virgolettata da parte di colui che lui chiama ironicamente Mickey Mouse _ ma quando Bet&Fair ha sospeso le puntate anomale del suo match con Vassallo Arguello non potevamo non investigare…”.
Sui tempi necessari a chiudere il caso…Davydenko (mica ha scritto anche a me l’avvocato Immenga!) il più bell’assist l’ha fornito ingenuamente de Villiers stesso: “Non posso saperlo, non siamo a Hollywood!”. Impossibile non pensare subito a ribattergli: “Ma nemmeno a Disneywordl!”, ma in realtà lì per lì nessuno ha osato. Lo faccio io sul blog (che gli verrà letto, non dubitate…non lo dico per darmi importanza, ma ho scoperto che l’Atp ha delegato i suoi media-liaison a leggere e tradurre tutti gli articoli che in qualche modo suonino critici nei confronti dell’associazione…ultimamente, temo per loro, forse la maggioranza)
Saranno costi sempre crescenti di “protezione”, visto che le sigle che detengono il potere nel tennis, ATP, WTA e ITF, hanno congiuntamente deciso di costituire sia un “gruppo per il controllo dell’integrità” che di piazzare un loro “rappresentante” in ciascun torneo perché giocatori e giocatrici abbiano un referente al quale rivolgersi qualora siano avvicinati da malintenzionati autori di proposte indecenti.
Insomma il tennis sarebbe sporco ma a pulirlo dovrebbero essere altri. Mentre per far cessare questa tardiva proliferazione di denuncie (“Sono stato avvicinato, mi hanno chiesto di perdere, ho detto di no…” etc) che ha il solo effetto di gettare una brutta luce sul tennis perchè arrivano immancabilmente quando i buoi (anonimi) sono già scappati dalla stalla, i tennisti avranno due opzioni: denunciare l’approccio proibito entro 48 ore oppure stare zitti per sempre pena una grossa sanzione (squalifiche e/o multe sono ancora da determinare). Per quanto concerne invece i giocatori che scommettono (i fantini lo fanno abitualmente, i caddies nel golf, ha raccontato Tim Henman al Times, idem) sembra che ci siano almeno una ventina di giocatori a rischio sanzione, incluso almeno un italiano. C’è chi conosce i nomi. Ma non sono ancora ufficiali, così come le sanzioni.

NOTA per il Giornale (che lascio anche per il Blog di modo che i lettori capiscano come certe volte vanno le cose nel mondo dei giornali):. Vi dò due finali di articoli sul Masters giocato, uno più corto e uno più completo prima delle semifinali. Regolatevi come credete a seconda dello spazio.

Primo finale d’articolo:

Sarebbe stato francamente paradossale che Roger Federer, in un anno nel quale ha vinto tre Slam su quattro (e perso la sola finale del Roland Garros), non riuscisse a qualificarsi nemmeno per le semifinali del Masters.
Traguardo centrato, invece, grazie alla vittoria di Davydenko su Gonzalez (il cileno che aveva sorpreso Federer l’altro giorno) e al suo ennesimo successo, il quindicesimo in sedici scontri, a spese del sempre più frustrato Andy Roddick (6-4,6-2). Roddick,peraltro, non si è strappato i capelli: era già sicuro di un posto per le semifinali odierne fin da mercoledì sera, così come i due spagnoli Nadal e Ferrer da giovedì. Insomma Roger è arrivato per ultimo al traguardo, ma questo non significa che non potrà essere il vincitore domenica sera. Per quanto non sia apparso particolarmente brillante questa settimana _ ma chi lo è stato a parte Ferrer che ha vinto tutti i suoi tre incontri perdendo un solo set? _ resta il grande favorito di un torneo da lui vinto tre volte nelle ultime quattro edizioni. Anche alla luce di quanto visto ieri, oltre che dei confronti diretti favorevoli a Nadal (8-5), è semmai abbastanza probabile che per lui sia più ostica l’odierna semifinale contro Rafa che non una finale domani contro Roddick oppure il tenace ma limitato Ferrer che, 2 duelli pari con Roddick, ha vinto l’ultimo.

Secondo finale di articolo se c’è meno spazio sul giornale:
Ultimo a qualificarsi per il Masters Roger Federer. Ha battuto Roddick 6-4,6-2, dopo che Davydenko aveva sconfitto Gonzalez, il cileno l’alro giorno vittorioso su Federer. Così oggi le semifinali sono Federer-Nadal (8 a 13 il bilancio dei precedenti favorevoli allo spagnolo) e Roddick-Ferrer (2-2 con lo spagnolo che ha vinto l’ultimo match). Federer-Roddick (lo stesso match giocato ieri) al momento appare la finale più probabile con Federer superfavorito. Per Federer sembra più difficile il match odierno che la finale.

P.S. Altra cosa che non ho scritto sul giornale, perchè di interesse magari relativo per un lettore comune: ho chiesto a Leitgeb (sul giornale mi toccherebbe spiegare chi è e chi non è, voi lettori del blog siete più informati e non c’è bisogno) se, visto che si dichiara straconvinto dell’innoxcenza del suo assistito (mi avrebbe sorpreso il contrario…obviously), lui o Immenga, o lo stesso davydenko, avessero per caso (?) pensato anche all’ipotesi di adire le vie legali con chi lo ha invece messo in stato di accusa. E Ronnie mi ha risposto: “Certo che ci stiamo pensando. Semmai a Bet&Fair, perchè dalla loro denuncia che è partito tutto e non ci hanno nemmeno avvertito. prima hanno informato l’opinione pubblica (per forza, dico io, volevano sospendere il gioco…come facevano a farlo senza avvertire gli scommettitori, senza speigare loro il perchè?) pagare le puntate:; n.di Ubs). L’Atp ha poi aperto l’investigazione e noi speriamo solo che si sbrighino a decidere senza tenerci in sospeso per una vita….”. Gli ho chiesto allora se, semrpe per caso, ce l’avesse anche con l’Atp per come era stata gestita la vicenda e lui: “Una cosa alla volta, prima mettiamo le cose in chiaro con Bet&Fair, poi si vedrà…intanto sono contento che De Villiers abbia accolto la richiesta di Immenga di non parlare più di caso Davydenko….”.

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6 Commenti a ““Paghino i bookmakers per ripulire il tennis. E’colpa loro!”
Così la pensa ET. de Villiers”

  1. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Integro l’articolo scritto qui con alcune frasi pronunciate da de Villiers

    1) Il fenomeno negative delle scommesse ha avuto un effetto positive. Ha contribuito ad unire chi ha potere decisionale. Abbiamo, Atp, Wta, ITF e Comitato dei 4 Slam un accordo per come fronteggiare insieme unitariamente il problema, anche formando un’unità per l’integrità del tennis (Integrity Unity). Avremo una regola comune anti-corruzione, un libretto verrà diffuso la settimana prossima.
    2) Ci siamo preoccupati del fenomeno scommesse già da parecchio tempo, riconoscendo che le scommesse on-line in particolare costituivano una minaccia. Abbiamo concluso un accordo con Bet&Fair e e l’European Security of Sport Association (ESSA) che riunisce 13 agenzie europee di betting on line all’inizio dell’anno. Le conseguenze di questi accordi comincerete a vederle adesso (questa dichiarazione, secondo me significa che presto sapremo i nomi dei 20-30 sanzionati per aver scommesso e non so se anche per aver truccato delle partite…non credo che si aspetti l’inizio del 2008 per rendere noti i nomi. Non avrebbe senso)
    3) Quando si ha l’accesso ai dati e avete un accordo con le fonti di quei dati puoi rivolgere domande appropriate. Abbiamo le oscillazioni delle scommesse in relazione ai vari giocatori…
    4) Dedichiamo molta attenzione a questo argomento perché è fondamentale per il nostro sport.., senza integrità non hai più sport. Faremo tutto quel che dobbiamo fare, anche a costo di renderci impopolari.
    5) Tutto ciò non ha nulla a che vedere con l’investigazione su Davydenko che non ha giocato da solo ma contro Vassallo Arguello, quindi semmai chiameremo questo caso il caso Davydenko-Vassallo Arguello. E’ stata un’investigazione nata per la denuncia pubblica di Bet&Fair sulla base di percorsi di scommesse che sono sembrati molto, ma molto strani. Non abbiamo mai puntato il dito, e mai lo faremo, su un giocatore…il nome Davydenko è stato dato in pasto alla pubblica opinione dalla…pubblica opinione. (sarà, però l’arbitro che l’ha ammonito e l’Atp che gli ha dato poi 2.000 dollari di multa, salvo ritrarli a seguito dell’appello, non è stata la pubblica opinione. Chiaro che questa venga influenzata da questi fatti; nota di UBS).
    6) per aiutarci a investigare su questi episodi ci siamo rivolti alle Autorità Britanniche delle corse dei cavalli (BHA, British Horse Racing) e a due ex investigatori di Scotland Yard. Tanto la BHA che loro hanno subito anticipato: “Non vi aspettate risultati a breve termine…Mi dispiace non darvi risultati, ma qui non siamo a Holywood, non stiamo scrivendo una sceneggiatura (di qui la battuta scontata …ma nemmeno a Disneyworld; per chi ancora non lo sapesse de Villiers prima era stato direttore esecutivo di Disneyworld). Questa è la realtà and è complicato. Per Fallon(il fantino inglese…) ci sono voluti due anni prima di andare in tribunale…(nel frattempo Davydenko perderà tutti i capelli fino a diventare completamente calvo; n.di Ubs). Non dico che durerà così a lungo, ma non voglio fare previsioni, mettere alcuna pressione sugli investigatori che devono fare il loro lavoro. Saremo fair e arriveremo a una conclusione a tempo debito ”.
    7) Nessuno viene trattato differentemente, sia che sia il n.124 del mondo (toh, la clasifica di Di Mauro…qui de Villiers se l’è presa a morte per un articolo che lo ha preso in giro terribilmente…interessa quale?) o il n.1
    8) Introdurremo una procedura di accredito per chiunque voglia essere associato al circuito ATP, Wta, ITF, giocatori, manager, coach, fisioterapisti, giornalisti, dirigenti…non possiamo più permettere che ai tornei, nelle players lounges magari, si presenti gente che dice “sono suo fratello, sono sua sorella. Costruiremo un data-base di tutti e anche delle info che arriveranno dai sit di betting on-line (io…scommetto, e mi perdoni de Villiers se lo faccio…, che il fratello, la sorella, la mamma, continueranno ad essere invitati anche all’ultimo momento dai giocatori…non vedo come potranno arginare il fenomeno; tutt’al più verrà ridotto, ma chi davvero avrà necessità di entrare troverà il modo, statene certi; temo sia pura teoria; nota di UBS)
    9) così come la British Horse Race ha un rappresentante in ogni ippodromo e ad ogni “race-meeting” noi nomineremo delle persone che in ogni torneo saranno a disposizione di chi voglia denunciare di essere stato avvicinato da qualche corruttore. Utilizzeremo a fondo le esperienze che hanno fatto altri sport, come il cricket. Ma soprattutto non ci faremo mettere in ginocchio, dovremo essere metodici nelle nostre reazioni.
    10) Costerà tantissimo organizzare tutto questa struttura, e sto pensando di chiedere alle stesse società di betting-on line di finanziarla perché sono loro a creare questi problemi. Sappiamo che il tennis rappresenta un’importante risorsa per loro, noi non la vogliamo bloccare, ma abbiamo bisogno che anche loro facciano la loro parte. Devo credere che il nostro programma e il loro coincida. Devono poter dire agli scommettitori: “non sarete coinvolti in alcuna vicenda oscura e nefanda”.
    11) Non so che effetto faranno queste mie parole sulla gente, ma nascondere sotto la sabbia questa cose non è mai stato intelligente. Abbiamo una relazione assai cooperative con loro… potremmo anche concordare delle correzioni al modo di scommettere sul tennis (finchè non aboliranno le scommesse on line, soprattutto per i tornei minore, sarà dura venire a capo del problema; n.di Ubs).
    12) Le società di scommesse ci hanno riferito che a loro modo di vedere non c’è problema riguardo alla corruzione nel tennis (beh, ‘sta frase non la capisco…oggi s incontro Etienne me faccio speigare meglio; n.di UBS)

  2. anto scrive:

    Sono dell’avviso che il sig Etienne debba passare la mano, non mi sembra che l’associazione atp sia cresciuta in maniera esponenziale sotto la sua gestione, e sopratutto i problemi sorti durante l’anno, non sono stati affrontati con un approccio determinato a partorire soluzioni aventi lo scopo di portare a risultati tangibili.

  3. marcos scrive:

    mi pare corretta l’introduzione delle 48ore di tempo per denunciare tentativi di corruzione. o si dice subito, o mai più: la ridda di dichiarazioni sul “si dice” non ha alcun costrutto, anzi, è particolarmente negativa, soprattutto perchè rischia di far degenerare i rapporti tra i tennisti.

    la procedura di accredito è interessante, ma non ha nulla a che vedere con la risoluzione del problema. personalmente, se fossi una figura del settore, non concederei mai i miei account, manco quelli che riguardino mie eventuali iscrizioni a siti di scommesse online.

    non è colpa dei siti di scommesse se qualcuno s’è fatto corrompere: è l’atp a dover garantire pulizia all’interno dell’associazione.

    ubaldo: stai facendo un lavoro straordinario: fossi il tuo editore, ti riempirei di complimenti e di premi!

  4. angelica scrive:

    Va be’ l’unica nota postiva e’ che hanno aumentato i posti di lavoro con questo “gruppo per il controllo dell’integrità” e con media-liaison.
    Un bel modo di combattere per combattere la disoccupazione.
    Ma questi tizi, saranno assunti a progetto o a contratto a tempo inderterminato?

    Io pero’ continuo nalle mia ignoranza e ingenuita’ a non capire una cosa:
    perche’ le societa di scommesse continuano a far scommettere su partite dei tornei piccoli, quando la stragrande maggioranza dei sospetti sono concentrati li’?

  5. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Le 48 ore, dice Marcos, o si dice subito o più. Anch’io pensavo così…fino a che un giocatore mi ha detto: “Mettiamo che io sia avvicinato da un tipo dall’aria minacciosa.., decisamente pericoloso. Di quelli che fanno paura….Non dovrei rifletterci a lungo, magari consultarmi con i miei familiari che potrebbero essere in pericolo anche loro? E magari dovrei farlo a migliaia di chilometri di distanza….
    Al che ho concluso che forse 48 ore potrebbero essere anche poche (anche se è vero che prima arriva la denuncia e più aumentano le chances che si possa “beccare” quel tipo)…Difatti credo che se dopo 96 ore un giocatore denunciasse all’ATP (non all’opinione pubblica…) di essere stato contattato da un tipaccio e di avere avuto necessità di riflettere bene sul daffarsi…non credo che lo punirebbero.

  6. marcos scrive:

    condivido le preoccupazioni del giocatore citato da ubaldo: direi, però, che la denuncia va fatta a chi di dovere e non a televisioni tedesche o a tabloid inglesi.

    per salvaguardare l’incolumità o lo vita serena dei giocatori, è bene che sia l’atp a costituirsi come parte offesa, in rappresentanza di tutti i tennisti e non del tennista che ha denunciato.

    non so se giuridicamente è un discorso che sta in piedi: si provi a legittimare, in questo senso ed in questo caso, la denuncia anonima (presentata, comunque, da un ente collettivo), che è cosa ben diversa dalla denuncia contro anonimi.

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