Reintegrato in servizio poliziotto inquisito per truffa, peculato, falso e abuso d’ufficio

(ANSA) - BOLZANO, 23 OTT - Il procuratore capo di Bolzano Cuno Tarfusser ha espresso ‘’sorpresa e sconcerto'’ per il reintegro di un dirigente della polizia di stato sotto inchiesta con l’accusa di avere usato l’auto di servizio per viaggi privati e di avere chiesto il rimborso di spese sostenute mentre era in ferie. Si tratta di Leonardo Di Paola, 58 anni, ex responsabile della polizia di frontiera in Alto Adige, oggetto di un provvedimento di custodia cautelare lo scorso agosto con le accuse di peculato continuato, falso in atto pubblico continuato, truffa aggravata e continuata, falso materiale in atto pubblico continuato e di abuso d’ufficio patrimoniale continuato. Al momento dell’arresto il dirigente aveva accusato un malore, venendo ricoverato all’ospedale. ‘’Ora - ha scritto Tarfusser in una nota - il ministero dell’Interno ha reintegrato in servizio il dirigente della Polizia di Stato'’, assegnandogli ‘’il posto e le funzioni di dirigente della Divisione anticrimine della questura di Isernia. Improvvisamente, quasi come per miracolo, - ha scritto Tarfusser - non appena e’ venuta meno l’ordinanza di custodia cautelare, il De Paola non solo guarisce e viene dimesso dall’ospedale, ma ora, a distanza di soli due mesi e come se nulla fosse successo, il ministero dell’Interno lo reintegra in servizio assegnandogli addirittura compiti di prima linea nella lotta alla criminalita’. Tale decisione appare ancora piu’ sconcertante alla luce anche di un curriculum professionale quantomeno discutibile'’. I fatti criminosi contestati al poliziotto - afferma Tarfusser - ‘’sono talmente gravi e di quotidiana abitualita’, che il 28 luglio 2007 l’autorita’ giudiziaria di Bolzano ne ordinava l’arresto. Il De Paola, pero’, riusciva a sottrarsi al carcere lamentando malattie tanto improvvise quanto gravi che gli venivano tutte attestate da certificati medici sulla cui serieta’ e fondatezza non si possono non nutrire fortissimi dubbi. Certo e’ che le malattie attestate erano talmente gravi che il De Paola, cui sono anche state tolte le armi, veniva ricoverato dapprima in cardiologia e quindi addirittura in psichiatria'’. ‘’Per il senso dello Stato e per il rispetto che ancora e nonostante tutto nutro per le istituzioni - ha concluso Tarfusser - mi astengo da ogni ulteriore e piu’ severo commento della vicenda'’. (ANSA).

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1 Commento a “Reintegrato in servizio poliziotto inquisito per truffa, peculato, falso e abuso d’ufficio”

  1. Luca Giacca scrive:

    Siamo alle solite. Chi scrive è un cittadino molisano. Qui da noi la magistratura è perennemente in sonno (per non dire di peggio)…tutto è possibile. Lo sfregio quotidiano del comune sentire, del rispetto della cosa pubblica e della legalità, il rifiuto di aprire gli occhi sulla realtà marcia del settore pubblico nel molise è evidente…questa vicenda è l’ultima, disgustosa, che le cronache ci segnalano…(anzi no, la stampa da noi è parecchio “allineata”)

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