Dall’estero in fila per i gatti di Torre Argentina. Si possono aiutare anche a distanza

(ANSA) - ROMA, 10 AGO - E’ li’ da 15 anni, dai romani e’ poco conosciuta mentre e’ meta fissa per gli stranieri in visita nella Citta’ Eterna: e’ la Colonia Felina di Torre Argentina, la piu’ antica di Roma. I turisti, affascinati dal luogo dove venne ucciso Giulio Cesare, si innamorano dei gatti del rifugio a tal punto da portarseli perfino negli Stati Uniti.
In agosto ‘’la situazione e’ drammatica'’, dicono i responsabili. Forse molti residenti sono troppo presi dalla
vita frenetica per accorgersi che tra le rovine c’e’ un’istituzione. Basterebbe fermarsi un attimo, scendere al di sotto del livello stradale, dove i rumori sono attutiti, ed immergersi nella storia. La Colonia, stracolma anche di gattini, fa un appello per le adozioni: ‘’E’ il momento ideale - spiega Silvia Viviani, fondatrice, insieme a Lia Dequel, dell’Associazione culturale Colonia Felina di Torre Argentina -. Sono vaccinati e sterilizzati, sverminati e sottoposti a trattamenti antiparassitari'’. Tra i capitelli dell’Area Sacra, volontari da ogni paese lavorano per i gatti, tutta la settimana. La lingua italiana e’ la meno parlata, visto che le conversazioni con i turisti sono la prassi. Gli stranieri lasciano offerte, adottano un gatto (anche a distanza). In questo caso, se si vogliono avere notizie dell’animale, l’Associazione cura i contatti via e-mail (per informazioni 06.45425240; ww.gattidiroma.com; torreargentina@tiscali.it). Il centro fa anche promozione per la sterilizzazione e la castrazione, praticate in Italia meno che all’estero. I volontari invitano a seguire gli stranieri anche per il microchip. Potrebbe essere utile in caso di smarrimenti e di abbandoni. L’Associazione si sostenta anche con la vendita di oggetti e sono molte le iniziative portate avanti: ogni giorno i responsabili fanno da Cicerone, mostrando ai turisti ammaliati i luoghi calpestati dagli antichi, dove Giulio Cesare venne assassinato il 15 marzo del 44 a.C. Ora, tra i ruderi, sonnecchiano i gatti. L’Associazione, come dimostrazione di impegno nei confronti del gatto, chiede una somma di 75 euro, equivalente ad un rimborso spese per cure mediche e alimenti.

Collegamenti sponsorizzati


Scrivi un commento