Uranio impoverito, i vertici della Difesa sapevano dei rischi? La procura di Bari vuole la verità

(ANSA) - BARI, 23 APR - La prima direttiva ai militari italiani sulla pericolosita’ dell’uranio impoverito risale al 1999. Sono state fornite informazioni e adottate precauzioni anche prima? Di che notizie era in possesso la Difesa? Sono alcuni degli interrogativi cui dovra’ rispondere la procura di Bari, dopo che il gip ha detto no all’archiviazione di un procedimento riguardante la cosiddetta Sindrome dei Balcani.
La procura di Bari, in particolare, dovra’ accertare se all’epoca delle missioni in Bosnia e Kosovo - ‘’a far data dal 1993 e fino al dicembre 1999, epoca cui risale la prima direttiva tecnico-operativa circa la pericolosita’ dell’uranio impoverito e le misure precauzionali da adottare'’ - ‘’vi fossero presso il ministero della Difesa'’ documenti ufficiali ‘’provenienti dalle Forze armate alleate'’ sull’uso e sulla pericolosita’ per la salute di munizioni all’uranio impoverito usate nelle aree delle missioni, e sulle precauzioni da adottare. E se vi fossero documenti ‘’dai quali scaturivano ben precisi obblighi informativi e precauzionali in capo ai rappresentanti di tale ministero, in favore dei militari italiani'’ in missione. L’accertamento istruttorio - che, quindi, riguarda la verifica del rispetto della normativa antinfortunistica del ‘91 da parte del ministero della Difesa italiano - sara’ eseguito dopo che il gip Chiara Civitano, nei giorni scorsi, aveva respinto la richiesta di archiviazione e ordinato alla procura nuove indagini su casi di leucemie e tumori (anche mortali) contratti da numerosi militari italiani che hanno operato in Bosnia e Kosovo durante la guerra nei Balcani (nel periodo 1993-1999).
Il pm inquirente, Ciro Angelillis, aveva chiesto l’archiviazione del fascicolo d’indagine, ritenendo mancante il nesso di causalita’ tra l’utilizzazione di munizioni all’uranio impoverito (da parte di Usa e Gran Bretagna) e l’insorgenza delle malattie. Alla richiesta di archiviazione si erano opposti la Uil e l’Ital Uil Puglia.
Il gip, citando la richiesta di opposizione all’archiviazione, scrive che Stati Uniti e Gran Bretagna avevano ‘’gia’ dagli anni ‘80 la consapevolezza della pericolosita’ dell’uranio impoverito utilizzato in campo militare, e che i relativi eserciti hanno adottato gia’ dal ‘91 una serie di precauzioni (diffusione di memorandum, decaloghi, dotazione di abbigliamento adeguato) per evitare che i propri soldati corressero rischi professionali inutili; non altrettanto puo’ dirsi per le Forze armate italiane che hanno operato nei territori nei quali sono stati adoperati rilevanti munizioni all’Ud'’, come anche viene chiamato l’uranio impoverito (o depleto).
‘’Il problema - afferma il gip - e’ di verificare se per i responsabili di tali Forze armate (quelle italiane, ndr) vi fossero obblighi scaturenti da documenti ufficiali in tal senso e gli stessi siano stati disattesi'’. Per questo motivo il giudice ha ordinato nuove indagini sull’ipotizzata violazione della normativa antinfortunistica. (ANSA).

Falco Accame: “I rischi erano noti almeno dal 1993″

(ANSA) - BARI, 24 APR - Sulla pericolosita’ dell’esposizione all’uranio impoverito ‘’esistevano preavvertimenti'’ gia’ ‘’dal 1993, e ancor piu’ dal 1996, che imponevano l’adozione di misure di protezione'’. Lo sostiene Falco Accame, presidente dell’Associazione nazionale assistenza vittime delle Forze armate (Ana-Vafaf), a proposito del supplemento d’indagine che il gip di Bari ha ordinato alla procura sui militari italiani morti o ammalatisi di malattie tumorali dopo essere stati in missione in Bosnia e in Kosovo (dal 1993 al 1999). Secondo Accame, gli Stati Uniti hanno emanato nuove norme precauzionali sull’uranio fin dal 14 ottobre 2003, mentre al 2 agosto ‘96 risale un documento Nato non classificato ‘’relativo anche alla protezione dagli effetti delle basse radiazioni dell’uranio'’. Nonostante cio’, sostiene Accame, il personale italiano inviato in missione ‘’non e’ stato messo a conoscenza delle misure di protezione ne’ a partire dal ‘93 ne’ a partire dal ‘96′’, ma solo dal dicembre ‘99, epoca cui risalgono la prima direttiva tecnico operativa sulla pericolosita’ dell’uranio impoverito e le misure precauzionali da adottare.
‘’Rispetto a quando si e’ avuta la contezza dei rischi dell’uranio - sottolinea Accame - c’e’ da osservare che gli Stati Uniti hanno emanato le nuove norme il 14 ottobre ‘93, dopo l’esperienza avuta nella guerra del Golfo del ‘91 e dopo le gravi conseguenze di salute dei reduci e di molti figli nati deformi. Queste esperienze dei reduci e dei figli sono state rese note dai mass media, dai siti internet, dalle televisioni di tutto il mondo e quindi il rischio dell’uranio era noto a tutti'’. ‘’Gia’ nel ‘93 - prosegue - era disponibile un’ampia letteratura scientifica in cui si evidenziava i rischi dell’uranio. E nel 1996 e’ stato emanato a tutti i comandi Nato, con foglio ‘’Ace Directive Number 80-63 del 2 agosto 96 ‘Low Level Radiological Hazards during military operations”’, un documento relativo anche alla protezione dagli effetti delle basse radiazioni dell’uranio'’.
Venendo al presunto nesso esistente tra l’uranio impoverito e le patologie tumorali, neurologiche, genetiche, Accame sostiene che ‘’questo nesso viene riconosciuto nel modo piu’ esplicito nelle norme di protezione del 22 novembre ‘99 a firma del colonnello Osvaldo Bizzarri la’ dove si legge: ‘’Inalazioni di polvere insolubile di uranio impoverito sono associate nel tempo con effetti negativi sulla salute quali il tumore e disfunzioni nei neonati'’. Ma e’ lo stesso prof.Franco Mandelli, che e’ stato a capo della commissione sull’uranio che ha preso il suo nome, a scrivere in un articolo sulla rivista ‘Epidemiologia e prevenzione’ del luglio/ottobre 2001 che ‘’non siamo in grado di escludere che l’uranio impoverito possa essere causa di una tale patologia'’ (il linfoma di Hodgkin, ndr). (ANSA).

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1 Commento a “Uranio impoverito, i vertici della Difesa sapevano dei rischi? La procura di Bari vuole la verità”

  1. G. Paolo Vanoli scrive:

    INFO su URANIO impoverito o VACCINI ?
    Leggere anche e sopra tutto:
    http://www.mednat.org/vaccini/uranio.htm

    Il maresciallo Leggiero Domenico ha inviato una sua e.mail a diversi siti che parlano sull’Uranio impoverito, ecco il testo nel quale parla in modo NON giusto nei confronti del Prof. Franco Nobile:

    …..A volte ritornano !

    Voglio riprendere le comunicazioni dopo la pausa estiva da un episodio che riguarda la Commissione d’inchiesta uranio al Senato.

    Chi ha seguito i lavori nella scorsa legislatura ricorderà certamente un’audizione avventa in commissione di un certo Prof. Franco Nobile da Siena che, parlando a nome della Lega Tumori della Toscana accusò i militari Italiani di essere degli alcolizzati e fumatori in quanto i tumori che contraevano dopo l’impiego nei Balcani erano certamente dovuti all’alcool e ad una specifica marca di sigarette che, secondo Nobile, era alla base di tutte le patologie.

    II buon Professare intervenne anche presso l’allora Vice Presidente del Consiglio On. Gianfranco Fini con l’intento di mettere a tacere le polemiche sull’uranio perché la Sua eccellente ricerca (per conto della Brigata Paracadutisti, aveva scoperto il male del secolo).

    Ovviamente il professore venne sconfessato sia dalla Lega tumori - la lettera dei Presidente Nazionale della Lega è pubblicata sul sito www.osservatoriomilitare.it - sia da quella gran parte della popolazione Italiana che ritiene i militari uomini degni di stima e non ubriaconi e fumatori.

    Bene, a distanza di qualche anno, il professore torna alla carica, chiede ed ottiene una nuova audizione.

    Questa volta si guarda bene da presentarsi come esponente della lega tumori, si presenta e depone in commissione in qualità di libero decente.

    Presenta la nuova edizione del suo libro-ricerca in inglese, con una copertina degna del migliore best seller con tanto di sponsorizzazione MONTE DEI PASCHI DI SIENA.

    Fantastico, il Professore Nobile da Siena da il meglio di se’ ma, questa volta, oltre a cambiare la giacca con cui si presenta, prova a rivoluzionare ancora una volta il mondo scientifico indicando i vaccini come unica causa delle patologie tumorali dei nostri militari.

    Buscato» caro Professore, che la modalità di somministrazione dei vaccini è stata una delle concause indicate anche dall’Osservatorio in tempi non sospetti.

    La somministrazione dei vaccini non è non potrà mai essere protagonista solo per “scagionare” qualcuno da evidenti colpe, i vaccini hanno contribuito ma senza l’utilizzo dell’uranio impoverito e la mancata protezione dei nostri militari, non ci sarebbe stata questa strage.

    Sono però cento della Sua buona fede e dello spirito libero della Sua

    docenza, e con il dovuto rispetto travio al mittente anche queste ennesime affermazioni lontane da ogni elementare concezione di scienza, conoscenza e… coscienza medica.

    Sono certo che non demanderà, magari con qualche “convenzione in più” la prossima volta potrà additare un nuovo colpevole ed una nuova causa certamente lontana da ogni legittimo sospetto che la recente storia ci ha lasciato.

    Nel frattempo, egregio Professor Nobile, le saremo tutti grati se non rubasse più tempo ad una Commissione che, con tante difficoltà, cerca di dare delle risposte serie, credibili, scientificamente dimostrabili senza preconcetti o preclusioni di sorta.

    Roma 8 settembre 07

    Il Resp. del Comparto Difesa

    Domenico Leggiero

    Noi vogliamo far notare anche al suddetto maresciallo Leggiero, che egli affronta il problema veramente in modo leggiero…dato che non tiene conto che tutto cio’ che ha affermato il prof. Nobile e’ dimostrato ampiamente dalla numerosa letteratura a livello mondiale sui danni dei vaccini e su quelli dello stress e delle abitudini di vita errata (bere e fumare in primis).

    Ci meraviglia il fatto che il prof. Nobile non lo abbia gia’ denunciato per diffamazione, avendo chiaramente ed intenzionalmente travisato le VERE dichiarazioni del prof. Nobile.
    Parole precise che riportiamo in allegato in parte, ma nella sua forma integrale come testo, come riportato dalla stenografia della Commisione del Senato…
    Tratto da: http://www.senato.it/documenti/repository/commissioni/uranio/Stenografici/uranio-011d.PDF

    Senato della Repubblica - XIV Legislatura
    Commissione parlamentare d’inchiesta -19° Resoconto Sten. (22 settembre 2005)

    NOBILE Franco (prof. medico Oncologo)
    ……Stiamo proseguendo le indagini sotto questo profilo, chiedendoci In particolare quale possa essere stata la causa dell’abbassamento del potere immunitario dei reduci. Stiamo esaminando in primo luogo lo stress, perche’ indubbiamente andare in missione all’estero è stressante.
    In secondo luogo, la nostra attenzione si è concentrata - copie peraltro ha fatto anche la vostra Commissione - su quelle vaccinazioni che, non vengono condotte secondo i protocolli della Sanità militare
    Le vaccinazioni sono una conquista importantissima della medicina ! perché grazie ad esse, abbiamo debellato la piaga delle malattie infettive: oggi non si muore più di molte malattie infettive e noi oncologi speriamo di arrivare, in futuro, alla vaccinazione contro il cancro.
    Quindi, la vaccinazione è preziosa, però va fatta in un certo modo.
    Del resto, ad un ammalato che ha uno scompenso cardiaco si somministrano 10 gocce di digitale per curarlo, ma con una dose di 50 gocce lo si avvelena. Il dosaggio deve essere sempre adeguato, per le medicine come per le vaccinazioni.
    Anche l’uomo della strada sa che, se ha fatto l’antitetanica, non può ripeterla il mese dopo, altrimenti gli viene uno shock anafilattico: si ha cioè l’effetto contrario, invece di potenziare la difesa immunitaria, la si deprime.

    Stiamo valutando se sono state fatte correttamente le vaccinazioni, esaminando tutti, i libretti vaccinali dei para.
    Alcuni di essi, credetemi, non hanno più spazio nel libretto per le numerose vaccinazioni somministrate, perche’ ogni volta che vanno in missione, ne fanno molte. Ad alcuni ufficiali dei para è stata diagnosticata un’epatite C, perché avevano prove di funzionalità epatica compromesse da queste reiterate vaccinazioni, come abbiamo accertato ricoverandoli nel reparto di medicina interna all’università di Siena.
    Oltre allo stress e alle vaccinazioni, possono esserci altre concause. Questi ragazzi fumano tutti moltissimo (alcuni usano sigarette molto forti, come le Marlboro, che provocano la maggiore dipendenza) e bevono, qualcuno anche un po’ troppo. Ovviamente queste concause, se trovano un sistema immunitario depresso, possono provocare l’insorgenza di diverse patologie.
    La magistratura aveva bloccato i provvedimenti di rimpatrio emessi dalle Prefetture nei confronti dei kosovari, perché gli avvocati difensori avevano affermato che i loro assistiti non potevano essere rimpatriati esistendo il rischio di ammalarsi di cancro da uranio impoverito.
    Ho eseguito una perizia in qualità di CTU, che ho consegnato al Presidente, con cui abbiamo smentito questa tesi, in base ad un’altra’serie di prelievi ambientali effettuati in Kosovo. I provvedimenti di rimpatrio sono stati perciò’ sbloccati.

    Come da documentazione consegnata al Presidente, dal 2002 collaboriamo sotto il profilo tecnico-scientifico con il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torino dottor Guariniello, il quale però mi ha autorizzato soltanto a dire che è in corso un’indagine sull’uranio impoverito, come ho riferito al Presidente, per le decisioni che riterrà opportuno prendere.

    Come si puo chiaramente osservare le parole del prof Nobile sono state chiare e non puo’ essergli imputata l’affermazione di Leggiero: “accusò i militari Italiani dì essere degli alcolizzati e fumatori in quanto i tumori che contraevano dopo l’impiego nei Balcani erano certamente dovuti all’alcool e ad una specifica marca di sigarette che, secondo Nobile, era alla base di tutte le patologie.

    ….in quanto il prof. Nobile ha parlato in primis di Danni dei vaccini + Stress psicologico ed infine e come concausa terziaria POSSIBILE del danno da comportamenti a rischio (bere e fumare in modo esagerato)

    Quindi la sua lettera e’ da gettare nel cestino….ma denota e dimostra chiaramente il tipo di personalita’ che il mittente possiede….
    Distinti saluti

    G. Paolo Vanoli (I2VGP) - Giornalista pubblicista - Consulente in Scienza della Nutrizione e Medicine biologico Naturali
    http://www.mednat.org/curriculum.htm

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