Dopo Ritalin e Strattera, via libera anche al Prozac. Nel mondo dei bambini entrano psicofarmaci e antidepressivi
Lo scorso 8 marzo in Italia è stato dato il via libera alla cosiddetta pillola dell’obbedienza (Ritalin e Strattera), da oggi anche il Prozac, icona degli antidepressivi, fa il suo “trionfale” esordio nel mondo dei bambini.
Si tratta di un ok europeo si affretta a precisare l’Aifa. Ma anche in questo caso riesplode la polemica. L’esperienza maturata all’estero, soprattutto nei Paesi anglosassoni e negli Stati Uniti dove questi farmaci sono prescritti ai minori, non è incoraggiante. I primi dubbi sono sollevati proprio sui protocolli diagnostici che fanno discutere anche in Italia e che il ministero della Sanità si è dichiarata disponibile a correggere e migliorare quando ha convocato un tavolo ad hoc (dopo che era giàstato dato l’ok al Ritalin e allo Strattera, però). Ma si possono fare tanti discorsi su questa nuova frontiera della chimica per l’infanzia, a cominciare da quello educativo. Non è un caso che questi farmaci siano stati ribattezzati “farmaci scorciatoia”. La famiglia è cambiata molto e molto in fretta: i bimbi trascorrono sempre meno ore con i genitori e sempre più a scuola con gli insegnanti e col tempo pieno. Il soispetto da rimuovere con l’onestà e la maggior chiarezza possibile è appunto che nella delega in bianco che le famiglie italiane consegnano _ volenti o nolenti _ ad estranei per l’educazione dei propri figli, nomn rientrino anche questo medicine.
Perché se le cose stessero davvero così, sarebbe un crimine. Uno dei crimini di pace di cui parlava Basaglia, uno dei padri _ certo quello più eretico e coraggioso _ della moderna psichiatria italiana.
DI SEGUITO PUBBLICO LE PRINCIPALI AGENZIE DI STAMPA SULL’ARGOMENTO
(ANSA) - ROMA, 27 MAR - Da oggi, il farmaco anti-depressivo per antonomasia, il Prozac, potra’ essere utilizzato anche per i bambini dagli otto anni in su in situazioni gravi. L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), adeguandosi alle indicazioni dell’Autorita’ europea dei farmaci Emea, ha infatti esteso le indicazioni terapeutiche del medicinale anche ai bambini con eta’ inferiore ai 14 anni, ma a condizioni precise e con limiti.
La nuova indicazione terapeutica del Prozac, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del 26 marzo, si riferisce a ‘’bambini e adolescenti di otto anni di eta’ ed oltre'’ in caso di ‘’episodio di depressione maggiore di grado da moderato a grave, se la depressione non risponde alla psicoterapia dopo 4-6 sedute. La terapia con antidepressivo - precisa l’Aifa - deve essere proposta ad un bambino o ad una persona giovane con depressione da moderata a grave solo in associazione con una contemporanea psicoterapia'’.
Se L’Emea ha dunque esteso l’indicazione terapeutica del Prozac ai piu’ piccoli nei casi gravi, con l’obiettivo di evitare che la decisione sia a totale discrezione del medico, l’Aifa si adegua, ma con delle restrizioni: il farmaco potra’ essere utilizzato per i bambini solo a fronte di una diagnosi e un piano terapeutico precisi, e sotto il controllo di un centro medico. Insomma, si’ al Prozac nella depressione grave dei piccoli, ma con estrema
cautela. La decisione ha pero’ subito acceso il dibattito tra gli esperti, che sull’opportunita’ di allargare le indicazioni terapeutiche si mostrano divisi. Sul fatto che la depressione tra i bambini oggi sia una realta’ sono tutti d’accordo: ‘’Si stima che la depressione grave tra i piccoli tra 4 e 8 anni - afferma il neuropsichiatra infantile Filippo Muratori, dell’Universita’ di Pisa - interessi il 2-3% dei bambini.
L’origine e’ in parte genetica e in parte dovuta a fattori ambientali, ma il problema e’ che e’ molto difficile diagnosticare il disturbo nei bambini piccoli. I casi gravi pero’ ci sono e in queste situazioni - sottolinea - e’ giusto utilizzare farmaci specifici come il Prozac, sia pure con molta cautela'’. Boccia la decisione, invece, il direttore dell’Istituto di neuropsichiatria infantile dell’Universita’ Cattolica di Roma, Francesco Guzzetta:
‘’L'uso del Prozac nei bambini puo’ essere molto rischioso, poiche’ non si conoscono tutti i possibili effetti collaterali su pazienti cosi’ giovani'’. Il rischio, conclude, e’ quello di ‘’un pericolosissimo abuso o ricorso inappropriato al farmaco'’.
(ANSA).
PROZAC PRESCRIVIBILE ANCHE AI BAMBINI DI 8 ANNI IN GAZZETTA UFFICIALE LE NUOVE INDICAZIONI TERAPEUTICHE.
(DIRE) Roma, 27 mar. - Dopo l’approvazione dell’Emea, l’agenzia europea del farmaco, in Italia arriva il Prozac anche per i bambini: a partire dagli 8 anni. Lo stabilisce l’Aifa, ‘Agenzia italiana del farmaco’: sulla Gazzetta ufficiale in edicola oggi viene, infatti, pubblicata la ‘Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo procedura di mutuo riconoscimento, della specialita’ medicinale Prozac’. Non che l’antidepressivo fluoxetina non fosse somministrato ai bambini: il Prozac veniva gia’ utilizzato al di fuori delle indicazioni approvate, con la cosiddetta prescrizione off-label (sulla quale, peraltro, la Finanziaria ha imposto un giro di vite, vietando l’impiego off-label in presenza di altri farmaci registrati).
Non si tratta, quindi, di una pratica nuova, ma dell’autorizzazione e regolamentazione di un uso del farmaco gia’ esistente. Naturalmente, vengono posti dei paletti. Nel bugiardino viene introdotto l’indicazione tarapeutica per “bambini e adolescenti di otto anni di eta’ e oltre” che abbiano manifestato un “episodio di depressione maggiore di grado da moderato a grave”.
Si richiede che il bambino sia stato sottoposto a psicoterapia, e si indica, come soglia, un numero di sedute: il farmcaco si potra’ prescrivere “se la depressione non risponde alla psicoterapia dopo 4-6 sedute”. Inoltre, la farmacoterapia va proposta “solo in associazione con una contemporanea psicoterapia”. L’Aifa prevede “il monitoraggio dell’andamento dei consumi con revisione semestrale”.
(AGI) - Roma, 27 mar.- L’autorizzazione all’impiego del Prozac nei bambini non è una decisione italiana o dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), bensì una decisione assunta dall’EMEA (Agenzia europea del farmaco) e ratificata dalla Commissione Europea, che come tale va applicata in tutti i 27 Paesi della comunità, secondo quanto previsto dal regolamento comunitario di Mutuo Riconoscimento. Lo precisa una nota dell’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco. «Tuttavia, a differenza di altri Paesi e a seguito di una specifica indicazione della Commissione Tecnico Scientifica (CTS) dell’AIFA, la prescrizione del Prozac in Italia, viene limitata alla definizione di un piano diagnostico-terapeutico da parte di specialisti in neuropsichiatria o psichiatria infantile.
Tale limitazione corrisponde all’esigenza di circoscrivere l’impiego del Prozac ai casi di documentata necessità, a seguito di una diagnosi differenziale dello specialista ed in integrazione ad altre misure di sostegno psicoterapeutico. La decisione relativa alla necessità di un piano diagnostico-terapeutico di tipo specialistico è stata specificatamente adottata e introdotta per impedire un uso improprio del Prozac nei bambini, al di
fuori di un piano terapeutico circostanziato e del periodico controllo di ogni singolo caso da parte dello specialista.
MINORI. PROZAC,’GIU’ LE MANI DAI BAMBINI’: SUDDITANZA LEGISLATORI BIANCHI DI CASTELBIANCO: DOPO 4-6 SEDUTE? SCANDALOSO
(DIRE) Roma, 27 mar. - “Questa e’ l’ennesima ipocrisia dei legislatori, che sono in uno stato di completa sudditanza rispetto alle multinazionali del farmaco”. Cosi’ Luca Poma, portavoce di ‘Giu’ le mani dai bambini’, la campagna nazionale di farmacovigilanza pediatrica, commenta l’ufficializzazione della possibilita’ di prescrivere il Prozac ai bambini e adolescenti dagli otto anni in su, pubblicato oggi in Gazzetta ufficiale.
Uno dei piccoli correttivi alla somministrazione, ovvero la prescrizione solo se “la depressione non risponde alla psicoterapia dopo 4-6 sedute”, per il portavoce della Campagna e’ “una ipocrisia: neanche Freud e Young seduti allo stesso tavolo potrebbero risolvere in 4-6 sedute un problema- conclude Poma- quindi questa e’ una finta preoccupazione”.
Quattro o sei sedute? “Bisognerebbe ricordare che si va da uno psicoterapeuta, non da un mago”. Anche Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell’eta’ evolutiva e responsabile dell’Istituto di Ortofonologia di Roma, critica duramente la possibilita’, sancita oggi in Gazzetta ufficiale, di prescrivere Prozac in Italia anche ai bambini a partire dagli 8 anni, e solo dopo 4-6 sedute di psicoterapia senza esito positivo. “E’ un parametro scandaloso”, afferma. Secondo Bianchi di Castelbianco, la questione non e’ se sia “giusto o meno usare gli psicofarmaci, ma che non vengono indicati i tempi della farmacoterapia”: l’uso degli psicofarmaci va limitato “solo ad un periodo brevissimo, per uscire da una crisi, non come terapia , se non in casi rarissimi”.
Il terapeuta -ricordando uno studio statunitense che fu all’origine del ‘warning’, l’avvertimento, della Food and drug administration sugli psicofarmaci- spiega anche che “l’uso del farmaco non garantisce il miglioramento, anzi, puo’ avere un effetto paradosso di induzione al suicidio”.
MINORI. PROZAC, ‘A RISCHIO 100 MILA BAMBINI ITALIANI’ ISTITUTO ‘MARIO NEGRI’: OGGI IN 30 MILA ASSUMONO PISCOFARMACI.
(DIRE) Roma, 27 mar. - Potrebbero essere 100 mila i bambini “drogati” di Prozac in Italia. Questo, secondo Luca Poma, portavoce di ‘Giu’ le mani dai bambini’, campagna nazionale di farmacovigilanza pediatrica, l’ipotetico bilancio che si potrebbe stilare fra qualche anno, quando il famoso farmaco americano sara’ ormai divenuto di uso abituale nel Belpaese come panacea per i bambini che soffrono di depressione. Male che, secondo quanto
stabilisce il provvedimento pubblicato oggi sulla Gazzetta ufficiale, potra’ essere curato con il Prozac dopo il “fallimento” della psicoterapia effettuata per 4-6 sedute. Troppo poco denunciano in molti, ma tant’e', da domani per tutti i bambini con piu’ di 8 anni e con depressione “maggiore di grado moderato o grave” potra’ essere prescritta la ‘pastiglia miracolosa’.
Ad oggi, secondo recenti dati dell’Istituto ‘Mario Negri’ di Milano, sono 30 mila i bambini italiani che ogni giorno assumono antidepressivi. Senza contare che un bambino su quattro dimostra dipendenza, secondo quanto riferisce il comitato ‘Giu’ le mani dai bambini’, che conferma i dati dell’istituto milanese.
MINORI.ZANELLA:PROZAC A 8 ANNI?INQUIETANTE CEDIMENTO A LOBBY (DIRE) Roma, 27 mar. - “E’ inquietante questa acquiescenza,
questo cedimento alle pressioni delle lobby farmaceutiche”. Luana Zanella, deputata dei Verdi, boccia cosi’ l’apertura, anche in Italia, alla prescrizione del Prozac anche per i minori (dagli 8 anni in su). “Non sono contraria a priori all’uso di psicofarmaci- sottolinea- ma non e’ che dopo 4 sedute di psicoterapia si abbiano gia’ dei risultati”. Il problema, secondo Zanella, “e’ che viene fissata una metodica con la quale quasi automaticamente si
possa arrivare al farmaco dopo solo 4 sedute di terapia: non so dove si vuole arrivare”. La deputata sottolinea anche che “per il Ritalin, ad esempio, le procedure fissate in Italia sono molto piu’ rigorose”.
MINORI. PROZAC, DI VIRGILIO (FI): FAVOREVOLE, CON DIAGNOSI CERTA ‘PUO’ DIVENTARE UNO STRUMENTO IN PIU’ NELLE MANI DI SPECIALISTI’.
(DIRE) Roma, 27 mar. - “Sono favorevole al Prozac per i bambini, purche’ ci sia una diagnosi certa della patologia, un controllo nella somministrazione e un monitoraggio degli effetti”. Il responsabile sanita’ di Forza Italia, Domenico Di Virgilio, non ha dunque particolari problemi di fronte al via libera anche in Italia alla somministrazione del famoso psicofarmaco americano ai bambini con piu’ di 8 anni.
Il Prozac, la cui distribuzione e’ stata formalizzata oggi in Gazzetta ufficiale, e’ per il deputato forzista “un farmaco con una storia documentata e che per gli adulti ha dato ottimi risultati- sottolinea Di Virgilio- certo per i bambini deve esistere una diagnosi certa, ma stiamo comunque parlando- conclude- di una medicina che ha dato garanzie”.
MINORI. PROZAC, EMPRIN (PRC): CONCESSIONI A CASE FARMACEUTICHE ‘E’ ORA DI AFFRONTARE UNA DISCUSSIONE PROFONDA’.
(DIRE) Roma, 27 mar. - “Questa decisione dimostra come vi sia un rapporto del tutto squilibrato fra la difesa della salute delle persone e gli interessi delle case farmacologiche: su questo argomento e’ arrivato il momento di affrontare una discussione profonda”. Cosi’ Erminia Emprin, senatrice di Rifondazione comunista, commenta il via libera alla possibile prescrizione del Prozac ai bambini e agli adolescenti dagli otto anni in su in Italia,
provvedimento pubblicato oggi in Gazzetta ufficiale. Per la senatrice del Prc, infatti, e’ inaccettabile che “si risparmi sul sistema sanitario nazionale e poi- conclude- si conceda cosi’ tanto alle case farmacologiche”.
MINORI. PROZAC, VOLONTE’: TURCO APPROVA SCEMPIO INFANTILE CAPOGRUPPO UDC CAMERA INTERVIENE SU VIA LIBERA PROZAC PER MINORI.
(DIRE) Roma, 27 mar. - “Il ministro Turco non finisce mai di sorprendere per le sue macabre scelte: da oggi circa 100 mila bambini italiani potranno essere drogati per via della loro esuberanza, da domani i ‘depressi’ troveranno nella pillola miracolosa la soluzione alle loro difficolta’”. Il capogruppo Udc alla Camera, Luca Volonte’, interviene sul via libera al Prozac per i minori.
“La Gazzetta ufficiale di oggi- sostiene- e’ un tragico esempio di come approssimazione e scempio infantile siano approvati dal governo: immaginando che gli psicoterapeuti siano maghi, si scambia la cura di un brevissimo tempo con una terapia”. E, continua, “poco interessano, alla Turco, i ‘warning’ della Fda americana e i pericoli di suicidio giovanile”. Volonte’ alza il tiro: “Come nel caso dell’omissione dei controlli negli ospedali che attuano l’eugenetica neonatale, in aperta violazione della legge 194, anche l’ufficializzazione del Prozac e’ la dimostrazione della passione irrefrenabile della Turco per la droga e la noncuranza della vita e della salute infantile. A quando, allora, un bel ‘kit dell’eutanasia’?”.
SANITA’/ FORZA ITALIA: GOVERNO IMBOTTISCE RAGAZZI DI STUPEFACENTI Roma, 27mar. (APCom) - “Questo Governo non perde occasione per imbottire i nostri ragazzi di sostanze stupefacenti. Dopo il tentativo andato a vuoto con la cannabis, ora sono arrivati al Prozac anche per i bambini. Con Prodi e compagni l’Italia è allo sbando”. Così le parlamentari di Forza Italia, On. Isabella Bertolini e Sen. Laura Bianconi, intervengono sul via libera al Prozac per i minori.
“E’ inaccettabile - proseguono le parlamentari azzurre - che si permetta di somministrare il pericoloso farmaco, a bambini indifesi, dopo soltanto 4-6 sedute di psicoterapia che non abbiano sortito gli effetti desiderati. Questo Governo cerca di facilitare in tutti i modi la diffusione di una cultura favorevole alla droga ed agli psicofarmaci”.
“Tale decisione sacrifica di fatto la salute dei nostri bambini sull’altare degli interessi delle multinazionali del farmaco. Non siamo d’accordo. Questo Governo - concludono Bertolini e Bianconi - sta facendo danni irreparabili ovunque metta le mani”.
MINORI. PROZAC, FI: NOSTRO GOVERNO ‘DROGA’ ANCHE BAMBINI “ESECUTIVO PRODI FA DANNI OVUNQUE METTA LE MANI”.
(DIRE) Roma, 27 mar. - “Questo governo non perde occasione per imbottire i nostri ragazzi di sostanze stupefacenti”. Questo e’ quanto affermano Isabella Bertolini e Laura Bianconi, parlamentari di Forza Italia, sul via libera al Prozac per i bambini dagli otto anni in su, ufficializzato oggi in G.U. “Dopo il tentativo andato a vuoto con la cannabis- spiegano le due parlamentari forziste- ora sono arrivati al Prozac anche per i bambini: con Prodi e compagni l’Italia e’ allo sbando”. E’ inaccettabile infatti per Bertolini e Bianconi “che si permetta di somministrare il pericoloso farmaco, a bambini indifesi, dopo soltanto 4-6 sedute di psicoterapia che non abbiano sortito gli effetti desiderati”. La distribuzione dei farmaci decisa da questo Governo “cerca di facilitare in tutti i modi la diffusione di una cultura favorevole alla droga ed agli psicofarmaci”. Tale decisione “sacrifica di fatto la salute dei nostri bambini sull’altare degli interessi delle multinazionali del farmaco e noi non siamo d’accordo. Questo governo- concludono Bertolini e Bianconi- sta facendo danni irreparabili ovunque metta le mani.”
IL CENTRODESTRA TRA APERTURE E SCOMUNICHE
(AGI) - Roma, 27 mar. - Anche il via libera al Prozac per i bambini apre un confronto all’interno del centrodestra: Fi si divide tra caute aperture dei ‘tecnicì e sonore bocciature dei ‘politicì, ancora più serrate da parte dall’Udc. Domenico Di Virgilio, capogruppo FI in commissione Affari Sociali alla Camera e responsabile Sanità del partito, fa appello al proprio bagaglio professionale per osservare che il rimedio «da un punto di vista strettamente
medico, può essere valutato positivamente quale cura degli stati depressivi severi, a condizione però che la prescrizione venga da uno specialista che possa valutare attentamente i sintomi presentati, che questi non siano superabili con la psicoterapia da sola o con altri farmaci meno potenti e che l’eventuale prescrizione sia seguita attentamente con frequenti controllo del neuropsichiatra». Passando dal registro del medico a quello del politico, Di Virgilio confessa invece che avrebbe auspicato «una maggiore prudenza nella immissione nel prontuario terapeutico del prozac».
Ben più tranchant la posizione di due elette di FI, Isabella Bertolini e Laura Bianconi, che accusano il governo di «non perdere occasione per imbottire i nostri ragazzi di sostanze stupefacenti. Dopo il tentativo andato a vuoto con la cannabis, ora sono arrivati al Prozac anche per i bambini. È inaccettabile - proseguono - che si permetta di somministrare il pericoloso farmaco a bambini indifesi, dopo soltanto 4-6 sedute di psicoterapia che non abbiano sortito gli effetti desiderati. Questo governo cerca di facilitare in tutti i modi la diffusione di una cultura favorevole alla droga ed agli psicofarmaci.» Il centrista Luca Volontè confida ancora meno nella psicoterapia: «La Gazzetta Ufficiale di oggi è un tragico esempio di come approssimazione e scempio infantile siano approvati dal Governo. Immaginando che gli psicoterapeuti siano maghi, si scambia la cura di un
brevissimo tempo con una terapia. E poco interessano, alla Turco, gli ‘warning’ della Fda americana e i pericoli di suicidio giovanile». Una bocciatura che il capogruppo Udc alla Camera estende ad altre battaglie: «Come nel caso dell’omissione dei controlli negli ospedali che attuano l’eugenetica neonatale, in aperta violazione della legge 194, anche l’ufficializzazione del Prozac - afferma - è la dimostrazione della passione irrefrenabile della
Turco per la droga e la noncuranza della vita e della salute infantile. A quando, allora, un bel ‘kit dell’eutanasià»?.
Roma, 27 mar. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Il ‘via liberà dell’Agenzia italiana del farmaco all’uso del Prozac per i minori sopra gli otto anni «da un punto di vista strettamente medico può essere valutata positivamente», a condizione però che il farmaco venga prescritto con prudenza. Questo il parere di Domenico Di Virgilio, capogruppo Forza Italia in commissione Affari Sociali alla Camera e responsabile sanità del partito.
Secondo Di Virgilio, è infatti essenziale che «la prescrizione vanga fatta da uno specialista che possa valutare attentamente i sintomi presentati, che questi non siano superabili con la psicoterapia da sola o con altri farmaci meno potenti e che l’eventuale prescrizione sia seguita attentamente con frequenti controllo del neuropsichiatra, considerati i possibili eventi avversi segnalati in letteratura. Diverso è invece - secondo il deputato forzista - l’approccio strettamente sociale che suscita molte perplessità, rispetto ad altre soluzioni possibili
meno pesanti per gli eventi avversi che si possono manifestare. Da questo punto di vista - conclude Di Virgilio in una nota - mi sarei aspettato una maggiore prudenza nella immissione nel prontuario terapeutico del Prozac».
MINORI.PROZAC, EMPRIN(PRC): SBAGLIATO FARMACOLOGIZZARE VITA BIMBI “MA NO A POSIZIONI STRUMENTALI SU POTERE CASE FARMACEUTICHE”.
(DIRE) Roma, 27 mar. - “La decisione di rendere prescrivibile il Prozac anche ai bambini dagli 8 anni in su dimostra che c’e’ un rapporto del tutto squilibrato tra la difesa della salute e gli interessi delle case farmaceutiche: e’ inaudito che si risparmi sul sistema sanitario per concedere cosi’ tanto alle farmaceutiche”. E’ quanto afferma la senatrice Erminia Emprin, capogruppo Prc in commissione sanita’. “E’ arrivato il momento- continua Emprin-
di affrontare una discussione approfondita su questo argomento. Ritengo sbagliata la farmacologizzazione della vita quotidiana, soprattutto per quanto riguarda i bambini. Per questo sono allarmata dalle autorizzazioni a somministrare ai bambini psicofarmaci come il Ritalin e il Prozac”.
Ma la senatrice di Rifondazione trova, comunque, “strumentali” le posizioni di chi si oppone oggi allo “strapotere delle multinazionali del farmaco”. Il riferimento e’ alle forziste Laura Bianconi e Isabella Bertolini. “Avrei voluto sentire la loro voce- chiude Emprin- quando il governo Berlusconi ha prorogato un regime di tutela complementare dei brevetti che non ha pari al mondo. O quando Fini ha riclassificato il Ritalin, consentendone la
somministrazione ai bambini”.
DECISIONE DELL’EMEA DOVRÀ ESSERE APPLICATA IN TUTTI I 27 PAESI UE
Roma, 27 mar. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - È una decisione europea, e non un’iniziativa tutta italiana, il via libera dell’Agenzia del farmaco all’antidepressivo Prozac per i minori sopra gli otto anni di età. Lo
precisa, in una nota, la stessa Aifa, dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale della nuova indicazione. «L’autorizzazione all’impiego del Prozac nei bambini - scrive infatti l’Aifa - non è una decisione italiana o dell’Aifa, bensì una decisione assunta dall’Emea e ratificata dalla Commissione Europea, che come tale va applicata in tutti i 27 Paesi della Comunità, secondo quanto previsto dal regolamento comunitario di Mutuo Riconoscimento». Non solo. L’Italia ha applicato, precisa l’Aifa, ulteriori restrizioni nell’impiego del farmaco nei
minori. «A differenza di altri Paesi e a seguito di una specifica indicazione della Commissione tecnico scientifica (Cts) dell’Aifa - prosegue l’Agenzia - la prescrizione del Prozac in Italia, viene limitata alla definizione di un piano diagnostico-terapeutico da parte di specialisti in neuropsichiatria o psichiatria infantile. Tale limitazione corrisponde all’esigenza di circoscrivere l’impiego del Prozac ai casi di documentata necessità, a seguito di una
diagnosi differenziale dello specialista e in integrazione ad altre misure di sostegno psicoterapeutico. La decisione relativa alla necessità di un piano diagnostico-terapeutico di tipo specialistico è stata specificatamente adottata e introdotta - conclude l’Aifa - per impedire un uso improprio del Prozac nei bambini, al di fuori di un piano terapeutico circostanziato e del periodico controllo di ogni singolo caso da parte dello specialista».
PROZAC, ‘GIU’ LE MANI DAI BAMBINI’: DELIBERA SCANDALOSA “NON SI PUO’RISOLVERE DISAGIO PROFONDO BAMBINO MEDICALIZZANDOLO”.
(DIRE) Roma, 28 mar. - “E’ davvero scandaloso che si possa presumere di risolvere il disagio profondo di un minore medicalizzandolo con una pastiglia di Prozac”. Lo afferma Luca Poma, portavoce nazionale di “Giu’ le mani dai bambini”, prima campagna italiana di farmacovigilanza per l’eta’ pediatrica in Italia, a commento della delibera, pubblicata ieri in Gazzetta ufficiale, in base alla quale l’agenzia italiana del farmaco ha autorizzato la somministrazione del Prozac per uso pediatrico, a seguito di un’analoga delibera dell’Emea (agenzia europea del farmaco) datata novembre 2006. “Una volta di piu’- spiega Poma- si conferma la contiguita’ dell’industria farmaceutica con le istituzioni sanitarie: l’agenzia europea del farmaco dipende, infatti, non gia’ dalla direzione generale Sanita’, come sarebbe auspicabile, bensi’ dalla direzione generale industria”.
Poma torna anche sugli aspetti tecnici della questione, sottolineando che “la presunta ‘restrizione’, secondo la quale sara’ possibile somministrare lo psicofarmaco solo dopo 4/6 sedute di psicoterapia non andate a buon fine” e’ una vergognosa presa in giro. “Neppure Freud e Yung- ironizza il portavoce di ‘Giu’ le mani dai bambini’- seduti allo stesso tavolo, sarebbero mai riusciti a risolvere il disagio profondo di un bambino o adolescente in un paio di settimane di terapia”. Sconcerta anche, secondo Poma, “l’assoluta sudditanza delle istituzioni sanitarie italiane: il giorno che da Bruxelles disporranno per la somministrazione di veleno ai nostri bambini dovremo chinare la testa e dire di si?”. Anche Emilia Costa, titolare della I cattedra di Psichiatria dell’Universita’ di Roma “La Sapienza”, rileva come spesso gli psicofarmaci “vengano utilizzati con leggerezza e si crede che le terapie non farmacologiche non funzionino altrettanto”. Il problema invece, spiega la psichiatra, “e’ che sono state ’snobbate’ per lungo tempo a favore di soluzioni dagli effetti piu’ immediati”.
Critico anche Luigi Cancrini, psichiatra della commissione parlamentare Infanzia: “la depressione- sottolinea- non e’ una malattia, la depressione e’ un sintomo!”. Qui, aggiunge, “si cerca di ‘diagnosticarla’ senza interrogare se stessi e il bambino a proposito delle cause che hanno determinato il disagio”. Un po’ “come porsi di fronte a chi piange la morte di una persona cara tentando di curare il suo dolore con un collirio che blocca l’attivita’ delle ghiandole lacrimali!”. Una diffusione acritica degli antidepressivi sui bambini e`, conclude Cancrini, “un grande rischio per la salute mentale delle nuove generazioni: cosi’ non si fa altro che cronicizzare questo genere di problemi”.
Un disegno di legge per tutelare i bambini dall’uso di psicofarmaci è stato presentato al Senato in una conferenza stampa dal sen. Marcello De Angelis di Alleanza Nazionale e dalla sen. Loredana De Petris dei Verdi.
Un’intesa trasversale per sollevare una questione delicata come quella dell’uso di sostanze psicotrope su bambini e adolescenti all’indomani della decisione dell’Aifa di recepire la direttiva europea che autorizza l’uso del Prozac per i bambini dagli 8 anni in su e di registrare il Ritalin, un farmaco da anni al centro di polemiche, medicinale di riferimento per la cura dei disturbi di iperattività nei bambini (ADHD, Attention deficit hyperactivity disorder). Il ddl prevede il divieto di utilizzare questionari volti a indagare lo stato psichico ed emozionale degli allievi dall’asilo alla scuola media superiore, e di introdurre l’obbligo del consenso scritto dei genitori per il trattamento con psicofarmaci dei minori. ‘La somministrazione di psicofarmaci ai bambini è un rischio inaccettabile -ha osservato De Angelis- come è inaccettabile che le scuole tramite i test possano divenire luogo di etichettamento psico-patologico. Questo è già avvenuto in altre nazioni e la conseguenza sono i milioni di bambini sotto terapia con psicofarmaci pericolosi e che danno assuefazione.
Purtroppo stanno cominciando anche da noi, ma non possiamo dire ai ragazzi di non drogarsi e poi drogarli con gli psicofarmacì. ‘Il sospetto -aggiunge De Petris- è che l’apertura europea verso questi farmaci sia dovuta a un’esigenza di mercato nel momento in cui 22 Stati degli Usa hanno varato interventi restrittivi. Non solo bisogna limitare la somministrazione di tali farmaci ma avviare una vera e propria campagna di controinformazione. Il metilfenidato era nella tabella 1 con altre sostanze stupefacenti, ora è passato tra i farmaci che hanno l’obbligo di prescrizione medica.
Bisogna informare sugli effetti delle controindicazionì. E sull’informazione ha preso la parola il dott. Roberto Cestari, direttore scientifico della campagna di informazione sociale ?Perchè Non Accada?. ?Il dibattito intorno al tema ADHD -spiega- è su tre differenti piani. Il primo consiste nelle notevoli perplessità relative al trattamento farmacologico. Il secondo è la vera domanda: l?ADHD esiste? Esiste cioè questa entità patologica specifica? I neuropsichiatri sono divisi. Il terzo è la questione degli screening che viene affrontata dal disegno di leggè. All’incontro hanno partecipato anche l’assessore all’Istruzione della Regione Veneto, Elena Donazzan e il consigliere regionale del Piemonte, Gianluca Vignale che hanno illustrato le analoghe proposte di legge regionale presentate con la firma di esponenti sia di maggioranza che di opposizione e che diverranno leggi nei prossimi mesi.
(ANSA) - VENEZIA, 29 MAR - Scetticismo e molta prudenza viene espressa dall’assessore alle Politiche Sociali della Regione Veneto Stefano Valdegamberi sulla questione della possibilita’ di utilizzare un farmaco come il Prozac (antidepressivo) in bambini e adolescenti affetti da depressione maggiore di livello medio-grave non sotto gli 8 anni di eta’.
‘’Senza entrare nelle questioni farmacologiche, a prima vista mi sembra una cosa molto pericolosa e fuori da un concetto che vede la cura dei bambini passare prima di tutto attraverso l’amore e le cure famigliari tradizionali - sottolinea l’assessore - Bisogna pero’ ammettere che esistono bambini vittime di depressione e disordini compulsivi-ossessivi in grado di compromettere il loro sviluppo armonico e il loro corretto inserimento sociale. Personalmente ritengo che l’amore famigliare, il sostegno sociale e il supporto degli educatori, degli operatori della scuola potrebbero essere buoni rimedi alla maggior parte anche di queste situazioni limite. Le agenzie scientifiche specializzate ed accreditate ci raccomandano massima prudenza e particolari limitazioni all’uso che sono quindi auspicabili - prosegue - accompagnate da un’ attenta vigilanza che verifichi soprattutto che prima di arrivare a questi estremi rimedi farmacologici (perche’ cosi devono essere ritenuti) si sia fatto tutto il possibile in ambito familiare, sociale e psicoterapico. Secondo gli esperti questi farmaci dovrebbero essere utilizzati esclusivamente quando vi sono condizioni collegate alla malattia depressiva - afferma Valdegamberi - che determinino una grave e stabile interferenza nella vita quotidiana, sociale, scolastica e familiare. Le terapie inoltre dovrebbero essere sempre gestite da specialisti accreditati che si devono far garanti non solo della corretta conduzione della terapia ma anche del controllo della presenza della irrinunciabile e correlata opera di integrazione sociale dei bambini e del supporto psicologico e sociale alle loro famiglie'’. In altre parole l’assessorato ritiene che il supporto psicosociale sia prioritario ed irrinunciabile rispetto alle scelte farmacologiche. Secondo l’assessore e’ necessario poi rilanciare politiche di supporto alle famiglie con figli problematici ma anche una serie di interventi che mirino a creare una solidarieta’ sociale verso questi bambini.
AN E VERDI PRESENTANO IN DDL PER TUTELARE I BAMBINI DALL’USO DEGLI PSICOFARMACI
(AGI) - Roma, 28 mar. - Un disegno di legge per tutelare i bambini dall’uso di psicofarmaci è stato presentato al Senato in una conferenza stampa dal sen. Marcello De Angelis di Alleanza Nazionale e dalla sen. Loredana De Petris dei Verdi.
Un’intesa trasversale per sollevare una questione delicata come quella dell’uso di sostanze psicotrope su bambini e adolescenti all’indomani della decisione dell’Aifa di recepire la direttiva europea che autorizza l’uso del Prozac per i bambini dagli 8 anni in su e di registrare il Ritalin, un farmaco da anni al centro di polemiche, medicinale di riferimento per la cura dei disturbi di iperattività nei bambini (ADHD, Attention deficit hyperactivity disorder). Il ddl prevede il divieto di utilizzare questionari volti a indagare lo stato psichico ed emozionale degli allievi dall’asilo alla scuola media superiore, e di introdurre l’obbligo del consenso scritto dei genitori per il trattamento con psicofarmaci dei minori. ‘La somministrazione di psicofarmaci ai bambini è un rischio inaccettabile -ha osservato De Angelis- come è inaccettabile che le scuole tramite i test possano divenire luogo di etichettamento psico-patologico. Questo è già avvenuto in altre nazioni e la conseguenza sono i milioni di bambini sotto terapia con psicofarmaci pericolosi e che danno assuefazione.
Purtroppo stanno cominciando anche da noi, ma non possiamo dire ai ragazzi di non drogarsi e poi drogarli con gli psicofarmacì. ‘Il sospetto -aggiunge De Petris- è che l’apertura europea verso questi farmaci sia dovuta a un’esigenza di mercato nel momento in cui 22 Stati degli Usa hanno varato interventi restrittivi. Non solo bisogna limitare la somministrazione di tali farmaci ma avviare una vera e propria campagna di controinformazione. Il metilfenidato era nella tabella 1 con altre sostanze stupefacenti, ora è passato tra i farmaci che hanno l’obbligo di prescrizione medica.
Bisogna informare sugli effetti delle controindicazionì. E sull’informazione ha preso la parola il dott. Roberto Cestari, direttore scientifico della campagna di informazione sociale? Perchè Non Accada?. ?Il dibattito intorno al tema ADHD -spiega- è su tre differenti piani. Il primo consiste nelle notevoli perplessità relative al trattamento farmacologico. Il secondo è la vera domanda: l?ADHD esiste? Esiste cioè questa entità patologica specifica? I neuropsichiatri sono divisi. Il terzo è la questione degli screening che viene affrontata dal disegno di leggè. All’incontro hanno partecipato anche l’assessore all’Istruzione della Regione Veneto, Elena Donazzan e il consigliere regionale del Piemonte, Gianluca Vignale che hanno illustrato le analoghe proposte di legge regionale presentate con la firma di esponenti sia di maggioranza che di opposizione e che diverranno leggi nei prossimi mesi.
(ANSA) - ROMA, 28 MAR - Dopo l’autorizzazione da parte dell’Aifa alla prescrizione del Prozac in eta’ pediatrica, la commissione Sanita’ di palazzo Madama avviera’ una raccolta dati sugli psicofarmaci prescritti ai bambini per avviare, se ritenuta necessaria, una proposta di legge su questo tema. Lo ha confermato oggi il presidente della commissione, Ignazio Marino (Ds), a margine dell’ufficio di presidenza per la programmazione dei Lavori.
‘’Coinvolgeremo l’Aifa e il ministero della Salute per reperire i dati - ha detto Marino - e una volta raccolte le informazioni decideremo insieme a tutti i componenti della commissione se e’ il caso di avviare una proposta legislativa'’.
Guidi: “Il Prozac è pericoloso anche per gli adulti”.
(ANSA) - ROMA, 31 MAR - La decisione relativa alla possibilita’ di prescrivere il farmaco Prozac in eta’ pediatrica, ‘’mi preoccupa e mi amareggia'’ e che potrebbe rappresentare una ‘’scorciatoia'’per non affrontare il disagio giovanile. Lo afferma in un comunicato il presidente dell’Istituto italiano di medicina sociale, Antonio Guidi, che si augura che l’Agenzia Italiana per il Farmaco (Aifa) ‘’torni indietro dalla sua scelta'’.
Il Prozac, rileva Guidi, e’ ‘’gia’ cosi’ ‘rischioso’ per le fasce degli adulti'’ e negli Stati Uniti e’ stata indicata una ‘’stretta correlazione tra il suo uso e i tentativi di suicidio nell’infanzia'’. Il giudizio sulla possibilita’ di prescriverlo in eta’ pediatrica e’ percio’ negativo sia per la ‘’pericolosita”’ del farmaco, ‘’soprattutto nell’infanzia'’, ma anche perche’ ‘’costituisce ancora una volta una scorciatoia facile e semplificata per non affrontare in maniera tecnica e responsabile il disagio crescente dei piu’ giovani'’.
PSICOFARMACI A BIMBI ADHD, AIFA:NESSUNA IPERPRESCRIZIONE
Milano, 3 apr. (Apcom) - Nessun pericolo di iperprescrizione di psicofarmaci sui minori così come avvenuto negli Usa. Così l’Aifa, associazione che riunisce le famiglie di bambini che soffrono di Adhd (disturbo da deficit d’attenzione a iperattività), commenta la decisione dell’Agenzia Italiana del Farmaco di mettere in commercio il Ritalin (metilfenidato) e lo Strattera (atomoxetina). I due medicinali, finora disponibili solo all’estero, sono stati autorizzati dall’8 marzo e il loro uso sarà controllato dall`Istituto superiore di sanità che registrerà, in forma anonima, tutti i pazienti sottoposti a trattamenti farmacologici e non farmacologici per l’Adhd.
“Solo nel 20% dei casi le strategie per aggirare il problema attraverso l’allenamento di bambini, genitori e insegnanti non sono sufficienti e sarà
necessario aggiungere questi farmaci” ha spiegato Dante Besana, membro del comitato scientifico-tecnico dell’Agenzia del Farmaco. Il controllo sarà avviato attraverso un centinaio di centri di riferimento in tutta Italia, una ventina dei quali si troverà in Lombardia. Queste strutture cureranno i pazienti e decideranno se somministrare i farmaci o limitarsi alle cure complementari. Una procedura che porterà, secondo Besana a “un uso appropriato, sicuro e controllato” degli psicofarmaci sui bambini.
“L’approccio terapeutico-riabilitativo a questo disturbo è multimodale - ha aggiunto - ovvero attuazione di interventi psicoterapeutici sul bambino, di tipo comportamentale-cognitivo, eventualmente associati a trattamenti farmacologici nei casi più severi”. In Italia, si pensa che siano circa i bambini colpiti da Adhd siano in percentuale compresa tra il 3% e il 5% della popolazione pediatrica, pari a 20/40mila soggetti solo in Lombardia.
La decisione dell’Agenzia Italiana del Farmaco non è piaciuta ad alcuni gruppi e associazioni, tra i quali Scientology.
Il 28 marzo è stata addirittura presentata in Senato una proposta di legge bipartisan per vietare l’utilizzo di questionari volti a indagare lo stato psichico ed emozionale degli allievi nelle scuole, e introdurre l’obbligo del consenso scritto dei genitori per il trattamento con psicofarmaci dei minori.
CIRCOLARE ANTI-TEST PSICHIATRICI PRONTA, MA IL MINISTRO FIORONI NON L’HA ANCORA SPEDITA: ATTENTI A PSICOFARMACI
(DIRE) Roma, 11 apr. - “Abusi” in merito a “screening psichiatrici effettuati nelle scuole agli studenti senza la preventiva autorizzazione dei genitori, come le norme di legge tassativamente richiedono”. Li segnala una circolare del ministero della Pubblica istruzione indirizzata ai direttori degli Uffici scolastici regionali, documento, pero’, che giace ancora nei cassetti del dicastero, in attesa di essere inviata.
Test sugli studenti, dunque, spesso senza il consenso dei genitori, per individuare disturbi come l’Adhd, la sindrome da iperattivita’ e difficolta’
nella concentrazione degli adolescenti, che ora e’ possibile trattare somministrando il Ritalin, anche in Italia, a partire dagli 8 anni d’eta’.
Argomento delicato, dopo il via libera dell’Agenzia per il farmaco al Ritalin, psicofarmaco che numerosi esperti indicano come pericoloso, citando il caso deli Stati Uniti, dove viene usato da tempo. Non si sa ancora, quindi, quando il ministro Giuseppe Fioroni dara’ il via libera all’invio della circolare ai dirigenti scolastici: certo e’ che fonti interne al ministero gia’ diverse settimane fa davano per imminente la spedizione.
Nella bozza del documento si avvisano i direttori degli Uffici scolastici regionale di “numerose segnalazioni, inclusa copia di diverse interrogazioni parlamentari”, attraverso le quali si evidenzia “la preoccupazione”, appunto, per questi screening. Test che verrebbero giustificati dai proponenti, “specialisti di singole Asl”, con la necessita’ di “tracciare preventivamente disordini del comportamento” come i deficit di attenzione e l’iperattivita’ dei bambini e degli adolescenti (Adhd), al fine di indirizzare poi i casi risultati positivi alle competenti strutture sanitarie “per provvedere alla presa in carico anche mediante la prescrizione di psicofarmaci”. Nella circolare si evidenzia il fatto che queste procedure sono state attivate in diverse scuole italiane sulla base di “protocolli d’intesa con alcune Asl”, e diversi esposti sono stati presentati alle Procure da parte di quei genitori il cui consenso informato non era stato preventivamente ottenuto. “Abusi” in merito a “screening psichiatrici effettuati nelle scuole agli studenti senza la preventiva autorizzazione dei genitori, come le norme di legge tassativamente richiedono”. Li segnala una circolare del ministero della Pubblica istruzione indirizzata ai direttori degli Uffici scolastici regionali, documento, pero’, che giace ancora nei cassetti del dicastero, in attesa di essere inviata.
Test sugli studenti, dunque, spesso senza il consenso dei genitori, per individuare disturbi come l’Adhd, la sindrome da iperattivita’ e difficolta’
nella concentrazione degli adolescenti, che ora e’ possibile trattare somministrando il Ritalin, anche in Italia, a partire dagli 8 anni d’eta’.
Argomento delicato, dopo il via libera dell’Agenzia per il farmaco al Ritalin, psicofarmaco che numerosi esperti indicano come pericoloso, citando il caso deli Stati Uniti, dove viene usato da tempo. Non si sa ancora, quindi, quando il ministro Giuseppe Fioroni dara’ il via libera all’invio della circolare ai dirigenti scolastici: certo e’ che fonti interne al ministero gia’ diverse settimane fa davano per imminente la spedizione.
Nella bozza del documento si avvisano i direttori degli Uffici scolastici regionale di “numerose segnalazioni, inclusa copia di diverse interrogazioni parlamentari”, attraverso le quali si evidenzia “la preoccupazione”, appunto, per questi screening. Test che verrebbero giustificati dai proponenti, “specialisti di singole Asl”, con la necessita’ di “tracciare preventivamente disordini del comportamento” come i deficit di attenzione e l’iperattivita’ dei bambini e degli adolescenti (Adhd), al fine di indirizzare poi i casi risultati positivi alle competenti strutture sanitarie “per provvedere alla presa in carico anche mediante la prescrizione di psicofarmaci”. Nella circolare si evidenzia il fatto che queste procedure sono state attivate in diverse scuole italiane sulla base di “protocolli d’intesa con alcune Asl”, e diversi esposti sono stati presentati alle Procure da parte di quei genitori il cui consenso informato non era stato preventivamente ottenuto.
30 Aprile 2007 alle 18:02
Mi sembra abbastanza errato collegare il discorso Ritalin e Strattera con il Prozac.
Il Ritalin e Strattera sono due farmaci in particolare il primo che esistono da svariati anni e sono per la cura di una sindrome ben precisa l’ADHD malattia ben conosciuta in tutto il mondo.In Italia pur troppo fare degli studi precisi e tabù quando si cerca di fare un studio approfondito su questa malattia al semplice evocare la screning tutti si scandalizzano e diventano ben pesanti.Comunque la somministrazione di questi farmaci è affidata ai soli centri ADHD regionali collegati con ISS e di conseguenza al registro nazionale ADHD.Mi sembra che siamo l’unico paese al mondo che abbiamo messo questo tipo controllo cosi forte a garanzia di eventuali abusi.Ma mi viene da pensare ,possibile che la prima cosa che abbiamo pensato in Italia è eventuale abuso,non di curare chi ne aveva bisogno.Non capisco perchè si continua a collegare l’ADHD con Prozac.Il Prozac non cura l’ADHD e chi lo dice non è ben informato,al massimo in que casi di ADHD non curati per anni si sfocia in depressione che potrebbe essere curata con il Prozac comunque secondo la cosa importante è chiedere e pretendere Neuropischiatri formati e informati per affrontare certe problematiche.E’ troppo semplice mettersi sul pulpito e sparare sentenze come se per un genitore fosse facile arrivare alla cura farmacologica!!!! scordatevole è un scelta ben ponderata e patita sulla propia pelle e che comunque non è risolutiva se non unita ad psicoterapia,logopedia ecc ma sopratutto tanto amore e tanta costanza.Perchè non ci preoccupiamo di formare insegnanti o professori a trattare questi diamanti nell’ambito scolastico.No!!!!! è più semplice dire non esiste!!!!! e laversene le mani !!!!!
1 Maggio 2007 alle 12:25
Io ho perso un fratello di 26 anni a causa del Risperdal. E non riesco a trovare pace. Quando leggo di queste cose mi sento così impotente…qualcuno deve fermarli.