Carabinieri sindacalizzati: consensi bipartisan. Anche i Cocer di Finanza e Aeronautica vogliono il sindacato

Da anni lo sussurrano, ora l’hanno chiesto in un documento ufficiale: . I 115.000 carabinieri italiani sono in subbuglio e, accodandosi a una delibera del Coir Palidoro del Lazio (che rappresenta circa 10.000 militari) chiedono a gran voce la sindacalizzazione dell’Arma, uscendo per la prima volta allo scoperto. La politica ha risposto con un consenso davvero trasversale, da AN alla CGIL.

Perplessità dal Cocer che con un documento in alcuni passaggi un po’ criptico e con riferimenti indiretti a chi ha orecchie per intendere…(chi ha fini elettorali?) frena l’azione dei Coir laziale. Ma i takes di agenzia che pubblichiamo qui di seguito vanno quasi a senso unico. Critiche anche da Nieddu (Ulivo) che chiede a De Gregorio di non mettere il carro davanti ai buoi. Insomma per alcuni il diritto a una rappresentanza vera, cioè basata sulle tutele e i canoni del sindacato, è ancora un tabù difficile da rimuovere. Chi ha interesse a tirare il freno a mano e perché?
Qui sotto le notizie di agenzia uscite in questi giorni.

(ANSA) - ROMA, 20 MAR - ‘’Per la prima volta nella storia una Rappresentanza Intermedia delibera sulla sindacalizzazione all’ interno dell’ Arma dei Carabinieri'’. Lo dichiara il delegato del Cocer Carabinieri Alessandro Rumore, commentando una delibera votata a maggioranza da 70 delegati su 72 appartenenti al Coir (Consiglio intermedio di rappresentanza) Palidoro che Rappresenta circa 10.000 uomini in servizio ai Battaglioni Mobili dei Carabinieri.
La delibera, spiega Rumore, ‘’sta avendo moltissimi consensi da parte dei militari i quali sono stufi dell’ attuale Rappresentanza Militare, risalente al 1978 e dei pochi poteri affidati ai delegati, in questioni di diritto e tutela del personale'’. Lo strumento di tutela dei Militari, secondo il delegato Cocer, ‘’deve accorpare in se’ una serie d’ interventi non piu’ procrastinabili, come ad esempio, pieni poteri di tutela del personale, (anche con vertenze sindacali ai superiori), con un bacino economico indipendente, con segreterie provinciale e regionali, con uno studio di avvocati militari alle dipendenze, con una contrattazione centrale e decentrata, e per finire abolendo l’ art. 8 delle L.382/1978 relativo al diniego dell’associazionismo'’. (ANSA).

= Roma, 20 mar. (Adnkronos) - «Bisogna fare un passo avanti verso il riconoscimento del diritto di associazione sindacale anche per i militari». Lo ha detto il senatore di Alleanza Nazionale Learco Saporito ai microfoni di GrNews.it, «a poche settimane dall’assise di Loreto del 18 Aprile dove i militari dell’Aeronautica si confronteranno sulla questione, e mentre il Cocer (Consiglio Centrale di Rappresentanza) dei Carabinieri è chiamato a pronunciarsi su una delibera del Coir Palidoro che in rappresentanza di oltre 10.000 carabinieri -si legge in una nota- ha chiesto a gran voce la sindacalizzazione della quarta forza armata». «Le attuali rappresentanze -ha spiegato Saporito- hanno fatto bene, ma in questo momento nel nostro paese, anche alla luce di quella che è la situazione a livello europeo, possiamo dire che viviamo una fase di maturazione tale per poter affrontare l’argomento e riconoscere ai nostri militari questo diritto. Se ne parlò anche un paio di anni fa -ha continuato- quando ero sottosegretario alla Funzione Pubblica, ma gli allora presidenti delle commissioni competenti dissero no al sindacato perchè i comandi generali e i vertici militari si opposero». Per quanto riguarda il riordino delle carriere delle forze armate e di polizia, «non si riesce a mettere all’ordine del giorno questo provvedimento nelle commissioni I e IV perchè a quanto pare sono spariti misteriosamente i 300 milioni di euro previsti dalla finanziaria. Su questo -ha concluso- aspettiamo che il Governo faccia chiarezza».

= ‘LEGITTIMA ESIGENZA D PORRE ALL’ODG DEL PARLAMENTÒ Roma, 22 mar. - (Adnkronos) - «Credo che i tempi siano maturi affinchè la politica
affronti la questione della sindacalizzazione delle Forze armate e che si faccia carico dell’esigenza legittima avanzata da molti Cocer per il
riconoscimento del diritto di associazione sindacale anche per i militari». È quanto dichiara il deputato Massimo Donadi, capogruppo di Italia dei Valori alla Camera. «Come Idv, da sempre sosteniamo questa legittima esigenza e ci faremo carico della questione, ponendo all’ordine del giorno del Parlamento e delle commissioni difesa di Camera e Senato la riforma della legge vigente sulla rappresentanza militare e dando sin da ora la nostra disponibilità a lavorare in tal senso», spiega Donadi.
«L’attuale legge è ferma in Italia da troppo tempo mentre molti Paesi d’Europa, eccezion fatta per la Grecia e il Portogallo, hanno fatto passi in avanti verso il riconoscimento del diritto di associazione sindacale anche ai militari. Concedere maggiori poteri in questioni di diritto e di tutela del personale -conclude- non lede in nessun modo la pur necessaria struttura e organizzazione gerarchica delle nostre Forze Armate, ma rappresenta un passo in avanti verso un adeguamento normativo in materia di diritti, che non può non riguardare chi ogni giorno è impegnato a custodire i diritti dei cittadini e la democrazia di questo Paese».

(ANSA) - ROMA, 22 MAR - Una nuova normativa sulla rappresentanza militare, aderente alle esigenze del personale, da approvare presto anche per ‘’stroncare oscure trame'’. E’ quanto auspica il Cocer dei carabinieri, che interviene sulle ‘’dichiarazioni fatte negli ultimi giorni sulla sindacalizzazione dell’Arma da parte di parlamentari, sindacalisti ed altri'’. Il Cocer dei carabinieri, in una nota, ‘’auspica un rapido e decisivo intervento legislativo che possa risolvere definitivamente l’annosa problematica che sta creando una nociva situazione di contrapposizione e stroncare cosi’ sul nascere eventuali oscure trame anche per possibili fini elettorali'’. ‘’Le iniziative intraprese da alcuni organismi o singoli delegati - aggiunge infatti il Cocer - potrebbero essere strumentalizzate per scopi utilitaristici e di parte, intaccando cosi’ la tradizionale immagine di efficienza dell’Arma'’. Il Cocer, facendo riferimento all’assemblea generale della rappresentanza dell’Arma che si e’ tenuta nei mesi scorsi, ricorda le linee guida individuate in quella sede sulla riforma da attuare ‘’per rendere la rappresentanza un istituto piu’ efficace ed aderente alle esigenze del personale'’: ‘’ruolo contrattuale pieno in luogo della concertazione; ampliamento delle competenze degli organismi di rappresentanza; rieleggibilita’ piena dei delegati'’. Il Cocer sottolinea quindi di aver gia’ chiesto di ‘’poter essere sentito sui disegni di legge sulla rappresentanza in discussione nelle commissioni parlamentari competenti'’ e ricorda come ‘’il comandante generale dei carabinieri, sentito in commissione Difesa al Senato, ha chiarito che la maggior parte dei militari dell’Arma non intende sindacalizzare l’istituto della rappresentanza'’. (ANSA).

(ANSA) - ROMA, 22 MAR - Il processo verso la sindacalizzazione delle forze armate e’ diventato ‘’irreversibile'’. Lo sostiene il Cocer della Guardia di finanza, commentando la delibera in questo senso approvata dal Coir (Consiglio intermedio di rappresentanza) Palidoro dei Carabinieri e la scelta del Governo spagnolo di accordare il diritto di associazione sindacale ai militari della Guardia Civil. ‘’La nostra base - spiega il Cocer delle Fiamme Gialle - ce lo chiede, i lavoratori in divisa sono maturi e ben consapevoli che il loro status e la conquista dei diritti sindacali mai potra’ inficiare l’ efficienza e l’ organizzazione delle forze armate e delle forze di polizia a status militare, ma sara’ unvalore aggiunto per gettare le basi che proietteranno questi importanti segmenti dello Stato verso il XXI secolo, come l’ Europa unita ci chiede'’.
(ANSA).

Anche la Guardia di Finanza preme
= Roma, 22 mar. (Adnkronos) - Il Cocer, Consiglio Centrale di Rappresentanza, della Guardia di Finanza crede «fermamente» che il processo verso il traguardo della sindacalizzazione sia «divenuto irreversibile. Ad ognuno il compito di scrivere la storia e di rivestire il proprio ruolo all’interno di essa: dai proclami si passi ai fatti».
«La nostra base -sottolinea in una nota la rappresentanza delle Fiamme Gialle- ce lo chiede, i lavoratori in divisa sono maturi e ben consapevoli che il loro status e la conquista dei diritti sindacali mai potrà inficiare l’efficienza e l’organizzazione delle forze armate e delle forze di polizia a status militare, ma sarà un valore aggiunto per gettare le basi che proietteranno questi importanti segmenti dello Stato verso il XXI secolo, come l’Europa unita ci chiede».
Il Cocer della Guardia di Finanza rivendica di aver «sempre affermato che la rappresentanza militare, da tempo, è al capolinea, da ultimo innanzi alla Commissione Difesa del Senato della Repubblica laddove il 7 marzo 2007 si invitava la politica a non aver paura del sindacato, sale della democrazia nel mondo del lavoro. Apprendiamo che la nostra semina inizia a germogliare, vieppiù se anche nell’Arma dei Carabinieri il Coir (Consiglio Intermedio di Rappresentanza) Palidoro ha deliberato per la sindacalizzazione dell’Arma (settanta favorevoli su settantadue). La classe politica e sindacale ha fatto sentire la sua voce: i parlamentari De Gregorio, Monelli, Saporito, Biondi, Brisca Menapace, Deiana, e il Segretario Nazionale Cgil Nerozzi hanno espresso l’opinione favorevole alla sindacalizzazione degli uomini e delle donne in uniforme».

(AGI) - Roma, 22 mar. - «Il Cocer ne sta ancora discutendo e c’è molta frammentazione, ma a titolo personale posso dire di essere favorevole alla libertà di associazione sindacale perchè la rappresentanza militare oggi come oggi è ormai al declino e non riesce a tutelare effettivamente il personale rappresentato». Alessandro Rumore, delegato del Cocer Carabinieri, ai microfoni di Radio Sicurezza commenta la delibera del Coir Palidoro nella quale si reclama «a gran voce» la sindacalizzazione dell’Arma. Per Rumore, negli ultimi anni dalla politica «sono arrivate molte delusioni: oggi il personale si aspetta innanzitutto un sistema elettivo diverso e di essere effettivamente tutelato da un suo sindacalista o da un suo rappresentante. Non è possibile che noi veniamo pagati dal Comando generale dell’Arma e dal ministero della Difesa per poi, in alcune situazioni, trovarci ad essere la loro controparte». «Siamo nel 2007 e un Paese come l’Italia non può stare dietro a Portogallo e Grecia su questa questione - conclude il delegato -. Se un militare vuole aderire ad una associazione sindacale lo deve poter fare liberamente. C’è un grande malumore all’interno dell’Arma ma il governo ed il Parlamento sembrano essere un pò distratti su questo argomento».

(ANSA) - ROMA, 21 MAR - ‘’La sindacalizzazione dei militari e’ un problema posto da lungo tempo dalla Cgil'’. Lo ha dichiarato il segretario confederale del sindacato, Paolo Nerozzi, che si e’ detto ‘’colpito positivamente'’ dalle dichiarazioni di disponibilita’ alla sindacalizzazione dei militari anche da rappresentanti della vecchia maggioranza di governo ‘’che si era sempre opposta a questa riforma democratica'’. ‘’Appare chiaro - secondo Nerozzi - che il problema dei diritti costituzionali e democratici dei militari, oggi risolto in quasi tutti i Paesi europei, attraverso la sindacalizzazione e il diritto ad una vera contrattazione nazionale e decentrata, e’ un obiettivo necessario e raggiungibile, piu’ volte avanzato dalla Cgil e oggi richiesto a gran voce dalle rappresentanze militari delle varie forze armate'’. ‘’E’ necessario a questo punto - ha concluso il segretario confederale della Cgil - che si risponda positivamente a questa richiesta di democrazia e di sindacalizzazione che viene avanzata da molti Cocer e che la Cgil sostiene con forza, ponendo all’ ordine del giorno del Parlamento e delle commissioni Difesa di Camera e Senato la riforma della legge vigente sulla rappresentanza militare'’. (ANSA).

(ANSA) - ROMA, 21 MAR - ‘’Nessun timore rispetto alla sindacalizzazione dell’ Arma dei Carabinieri e delle forze armate in generale'’. Lo afferma il presidente della commissione Difesa del Senato, Sergio De Gregorio, ai microfoni di GrNews.it. Alla sindacalizzazione, secondo De Gregorio, ‘’si potrebbe giungere attraverso un percorso istituzionale che puo’ essere discusso anche in commissione Difesa, come stiamo gia’ facendo con i rappresentanti del Cocer'’. L’ importante, sottolinea, ‘’e’ che questo percorso non impatti con la disciplina, ma sia utile al confronto e non alla bagarre'’. (ANSA).

Il Cocer Carabinieri fuori dal coro: no al sindacato, sì alla concertazione contrattuale
(AGI) - Roma, 23 mar. - Il Cocer dei Carabinieri non vuole essere sindacalizzato. È quanto sostiene una nota dello stesso organismo di rappresentanza dell’Arma che chiede un «ruolo contrattuale pieno in luogo della concertazione». Il Cocer, infatti, essendo espressione «elettiva democratica della base rivendica la necessità di rappresentare i propri commilitoni sia nella fase particolarmente delicata ed importante dell’approvazione e conseguente sottoscrizione del contratto di lavoro a livello nazionale, sia nella fase della contrattazione decentrata». Inoltre, il Cocer chiede un «ampliamento delle competenze degli organismi di rappresentanza», la «rieleggibilità piena dei delegati», essere ascoltato nella discussione sui disegni di legge che riguardano modifiche alla rappresentanza.
«La problematica - si legge in una nota -, è stata recentemente ripresa anche da parte di alcuni organismi intermedi della rappresentanza (5 su 7) a seguito delle dichiarazioni rese dal comandante generale dell’Arma in commissione Difesa del Senato, il quale ha chiarito che la maggior parte dei militari dell’Arma non intende sindacalizzare l’istituto della rappresentanza. Molti dei predetti organismi (4 su 5), hanno già manifestato con delibera il proprio dissenso ad una eventuale sindacalizzazione dell’Arma».
«Il Cocer - aggiunge la nota - è consapevole che le iniziative intraprese da alcuni organismi o singoli delegati potrebbero essere strumentalizzate per scopi utilitaristici e di parte, intaccando così la tradizionale immagine di efficienza dell’arma che nel tempo gli è stata riconosciuta per il costante e proficuo impegno profuso dai suoi appartenenti a favore dei cittadini ed al servizio delle istituzioni e della patria».
Per questo «auspica un rapido e decisivo intervento legislativo che possa risolvere definitivamente l’annosa problematica che sta creando una nociva situazione di contrapposizione e stroncare così sul nascere eventuali oscure trame anche per possibili fini elettorali»

Roma, 23 mar. - (Adnkronos) - La necessità di «rivedere la normativa riguardante la rappresentanza al fine di renderla un istituto più efficace ed aderente alle esigenze del personale rappresentato» è sottolineata dal Cocer (Consiglio centrale di rappresentanza) dei carabinieri. Tra le linee guida della riforma della rappresentanza, le «più significative» sono per il Cocer il «ruolo contrattuale pieno in luogo della concertazione», l’ampliamento delle competenze degli organismi di rappresentanza e la «rieleggibilità piena dei delegati».
Il Cocer auspica «un rapido e decisivo intervento legislativo che possa risolvere definitivamente l’annosa problematica che sta creando una nociva situazione di contrapposizione e stroncare così sul nascere eventuali oscure trame anche per possibili fini elettorali». Il Cocer dell’Arma «rivendica la necessità di rappresentare i propri commilitoni sia nella fase particolarmente delicata ed importante dell’ approvazione e conseguente sottoscrizione del contratto di lavoro a livello nazionale, sia nella fase della contrattazione decentrata».
La rappresentanza dei carabinieri «è consapevole che le iniziative intraprese da alcuni organismi o singoli delegati potrebbero essere strumentalizzate per scopi utilitaristici e di parte, intaccando così la tradizionale immagine di efficienza dell’Arma che nel tempo gli è stata riconosciuta per il costante e proficuo impegno profuso dai suoi appartenenti a favore dei cittadini ed al servizio delle istituzioni e della Patria».

Nieddu a De Gregorio: “Niente fughe in avanti”
(ANSA) - ROMA, 23 MAR - La richiesta di un forte impegno per snellire l’ iter del provvedimento sulla rappresentanza militare in commissione Difesa accompagnata dall’ invito al presidente della commissione Sergio De Gregorio ‘’a fare il proprio dovere senza fughe in avanti'’ e’ stata fatta dal senatore dell’ Ulivo Gianni Nieddu.
‘’Trovo decisamente singolare - osserva il capogruppo dell’ Ulivo in commissione Difesa - che, soprattutto da parte di chi ha responsabilita’ istituzionali, si lancino proposte mediatiche che parlano d’altro mentre sarebbe molto meglio impegnarsi per garantire al provvedimento un percorso rapido al Senato'’.
‘’Di qui ad un mese, poco piu’ o poco meno, - osserva Nieddu - i Cocer saranno chiamati al tavolo della concertazione. Stralciando dai testi dei ddl depositati alcune norme specifiche i Cocer potranno andare a quel tavolo con le potenzialita’ e le responsabilita’ di chi puo’ svolgere un ruolo negoziale di contrattazione e non una semplice concertazione'’. ‘’Sarebbe - sottolinea l’esponente dell’ Ulivo - un segnale importante dato a tutto il personale delle nostre Forze Armate, un gesto di significativa attenzione ai loro problemi, rispettoso delle prerogative e delle peculiarita’ della condizione militare'’.(ANSA).

Il testo del comunicato del Cocer Carabinieri

CONSIGLIO CENTRALE DI RAPPRESENTANZA
- SEZIONE CARABINIERI -

COMUNICATO STAMPA

IN RELAZIONE ALLE DICHIARAZIONI FATTE NEGLI ULTIMI GIORNI IN MERITO ALLA SINDACALIZZAZIONE DELL’ARMA DA PARTE DI PARLAMENTARI SINDACALISTI ED ALTRI PERSONAGGI INTERESSATI A VARIO TITOLO ALLA PROBLEMATICA E RIPRESE DA DIVERSE AGENZIE E TESTATE GIORNALISTICHE, IL COCER CARABINIERI RITIENE DOVEROSO ED OPPORTUNO CHIARIRE CHE:
- A CONCLUSIONE DEI LAVORI DELL’ASSISE GENERALE DELLA RAPPRESENTANZA DELL’ARMA SVOLTASI A ROMA NEL MESE DI NOVEMBRE DELLO SCORSO ANNO È EMERSO IN MODO CHIARO ED INELUDIBILE LA NECESSITÀ DI RIVEDERE LA NORMATIVA RIGUARDANTE LA RAPPRESENTANZA AL FINE DI RENDERLA UN ISTITUTO PIÙ EFFICACE ED ADERENTE ALLE ESIGENZE DEL PERSONALE RAPPRESENTATO ATTESO CHE LA NOVELLA DEL 78 APPARIVA ORMAI SUPERATA E NON PIÙ ATTUALE SENZA PERALTRO MODIFICARE O MENOMARE I PRINCIPI GENERALI AFFERMATI NELLA CITATA LEGGE IN QUANTO RITENUTI ANCORA ESTREMAMENTE VALIDI.
NEL CORSO DELL’ ASSISE INFATTI SONO STATE INDIVIDUATE LE LINEE GUIDA DELLA RIFORMA DA ATTUARE DI CUI LE PIÙ SIGNIFICATIVE SONO:
• RUOLO CONTRATTUALE PIENO IN LUOGO DELLA CONCERTAZIONE. IL COCER, INFATTI, ESSENDO ESPRESSIONE ELETTIVA DEMOCRATICA DELLA BASE RIVENDICA LA NECESSITÀ DI RAPPRESENTARE I PROPRI COMMILITONI SIA NELLA FASE PARTICOLARMENTE DELICATA ED IMPORTANTE DELL’ APPROVAZIONE E CONSEGUENTE SOTTOSCRIZIONE DEL CONTRATTO DI LAVORO A LIVELLO NAZIONALE, SIA NELLA FASE DELLA CONTRATTAZIONE DECENTRATA;
• AMPLIAMENTO DELLE COMPETENZE DEGLI ORGANISMI DI RAPPRESENTANZA;
• RIELEGGIBILITÀ PIENA DEI DELEGATI
- ATTUALMENTE SONO IN DISCUSSIONE PRESSO LE COMMISSIONI PARLAMENTARI COMPETENTI DIVERSI DISEGNI DI LEGGE CHE RIGUARDANO LA RAPPRESENTANZA ED IL COCER HA GIÀ CHIESTO DI ESSERE AUDITO AL FINE DI POTER ESPRIMERE IL PROPRIO PENSIERO SULL’ARGOMENTO;
- LA PROBLEMATICA, PERALTRO, È STATA RECENTEMENTE RIPRESA ANCHE DA PARTE DI ALCUNI ORGANISMI INTERMEDI DELLA RAPPRESENTANZA ( 5 SU 7) A SEGUITO DELLE DICHIARAZIONI RESE DAL COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA IN COMMISSIONE DIFESA DEL SENATO, IL QUALE HA CHIARITO CHE LA MAGGIOR PARTE DEI MILITARI DELL’ARMA NON INTENDE SINDACALIZZARE L’ISTITUTO DELLA RAPPRESENTANZA. MOLTI DEI PREDETTI ORGANISMI ( 4 SU 5), HANNO GIÀ MANIFESTATO CON DELIBERA IL PROPRIO DISSENSO AD UNA EVENTUALE SINDACALIZZAZIONE DELL’ARMA.
IL COCER È CONSAPEVOLE CHE LE INIZIATIVE INTRAPRESE DA ALCUNI ORGANISMI O SINGOLI DELEGATI POTREBBERO ESSERE STRUMENTALIZZATE PER SCOPI UTILITARISTICI E DI PARTE, INTACCANDO COSÌ LA TRADIZIONALE IMMAGINE DI EFFICIENZA DELL’ARMA CHE NEL TEMPO GLI È STATA RICONOSCIUTA PER IL COSTANTE E PROFICUO IMPEGNO PROFUSO DAI SUOI APPARTENENTI A FAVORE DEI CITTADINI ED AL SERVIZIO DELLE ISTITUZIONI E DELLA PATRIA.
IL COCER AUSPICA UN RAPIDO E DECISIVO INTERVENTO LEGISLATIVO CHE POSSA RISOLVERE DEFINITIVAMENTE L’ANNOSA PROBLEMATICA CHE STA CREANDO UNA NOCIVA SITUAZIONE DI CONTRAPPOSIZIONE E STRONCARE COSÌ SUL NASCERE EVENTUALI OSCURE TRAME ANCHE PER POSSIBILI FINI ELETTORALI.

ROMA LI, 22 MARZO 2007

IL COCER CARABINIERI

Si muove il Cocer dell’Aeronautica: “Vogliamo il sindacato”. Il Coisp solidale con i “cugini” dell’Arma

(AGI) - Roma, 26 mar. - ‘Chiediamo alla politica una presa di coscienza ed un grande gesto di coraggio per il riconoscimento ai militari di uno strumento di tutela esterno all’Amministrazione, autonomo e con struttura sindacalè. Lo affermano, in una nota, i delegati del Cocer (Consiglio Centrale di Rappresentanza) dell’Aeronautica Militare, Franco Leo e Ferdinando Chinè. ‘La richiesta di sindacalizzare la forza armata - precisano i delegati - sarà ribadita il prossimo 18 Aprile a Loreto, dove si terrà l’Assise di tutti i delegati di ogni ordine e grado della rappresentanza interna al corpo, nel corso della quale sarà approvata una mozione a larghissima maggioranza in tal sensò. ‘Mentre i sindacati si apprestano ad un confronto paritetico con il Governo su importanti materie quali i rinnovi contrattuali e il sistema previdenziale e pensionistico, la Rappresentanza militare non trova il suo ruolo di parte sociale. I Militari e le loro famiglie, su questi tavoli, da chi e con quali strumenti saranno rappresentati? A ciò si aggiungano le problematiche peculiari quali la ristrutturazione e gli esuberi per 40mila colleghi, i precari, nonchè le questioni attinenti ad un sistema ‘fortemente gerarchizzatò senza alcuna tutela individuale. Come, quando e quali enti saranno chiusi? Quale futuro si prospetta per tante famiglie?’ si chiedono i delegati. ‘La politica - concludono i due delegati del Cocer - prenda delle decisioni, attendere significa impantanare aspettative che si rimandano da vent’anni. Evidenziamo che il processo per una riforma in senso sindacale è ormai irreversibilè.

= MACCARI, SINDACATO POLIZIA VICINO A COLLEGHI MILITARI Roma, 26 mar. - (Adnkronos) - «Pieno appoggio e solidarietà ai rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e dell’Aeronautica Militare e a tutte le associazioni che in questi giorni stanno chiedendo a gran voce la sindacalizzazione delle forze armate» giunge dal sindacato della Polizia di Stato Coisp. «Siamo vicini ai colleghi militari -afferma il segretario generale del Coisp Franco Maccari- in questa battaglia che ci ricorda quella intrapresa in passato da noi poliziotti, che portò alla nascita del sindacato nella nostra Amministrazione nel 1981».
«Auguro ai rappresentanti del mondo militare -aggiunge- di poter raggiungere l’obiettivo che li porterebbe così ad uniformarsi alla stragrande maggioranza dei paesi d’Europa. Siamo nel terzo millennio e anche la classe politica deve capire che non si può continuare a negare, a chi mette a rischio la propria pelle per il bene collettivo, uno strumento essenziale per poter svolgere sotto maggiori tutele il proprio lavoro».

= Roma, 26 mar. (Adnkronos) - «Radio Sicurezza» e «Il Giornale dei Carabinieri» hanno promosso un sondaggio sulla sindacalizzazione delle Forze Armate. Per votare è necessario collegarsi al sito www.nsd.it. È anche possibile inviare un commento all’indirizzo nsd nsd.it o direttore nsd.it. «Nell’ultima settimana -rilevano in una nota i promotori dell’iniziativa- sono stati davvero molti gli interventi autorevoli a favore della nascita del sindacato all’interno delle forze armate: dalle associazioni militari, ai Co.Ce.R della Guardia di Finanza e dell’Aeronautica Militare fino al sindacato Ugl. A questi si aggiungono anche i pareri favorevoli di alcuni esponenti politici sia di centro sinistra che di centro destra».
«A questo punto, però, così come facemmo quando doveva essere nominato il Comandante generale dell’Arma, ci sembra doveroso ascoltare l’opinione della ‘basè, di tutti coloro che operano ogni giorno in prima linea a difesa dei cittadini e delle istituzioni e che troppo spesso -conclude la nota- non vengono coinvolti nelle decisioni più importanti».

Angeletti (Uil): “Una scelta positiva e di civiltà”

(ANSA) - ROMA, 26 MAR - ‘’Credo che una forma di rappresentanza sindacale dei militari sia una scelta positiva e di civilta’ che, fatta con opportune modalita’, non compromette assolutamente la loro funzione di ‘bene’ del Paese'’. Lo ha detto a Radio Sicurezza il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, commentando la richiesta di sindacalizzazione delle forze armate. ‘’Si puo’ andare oltre - ha spiegato Angeletti - una riforma pura e semplice della rappresentanza. Una forma di rappresentanza che prima di tutto sia democratica e che consenta ai militari di scegliere i loro rappresentanti come gia’ accade in altri paesi come il nostro'’. ‘’Credo - ha proseguito il segretario della Uil - che il vero problema delle forze armate stia nella loro natura di militari. Sicuramente - ha aggiunto - le forme di organizzazione sindacale non possono essere quelle tradizionali che comporterebbero il diritto di sciopero e cose del genere che ovviamente sono inimmaginabili'’. (ANSA).

(ANSA) - ROMA, 26 MAR - La Federazione di sindacati di polizia dell’ Ugl e il Coisp (Coordinamento per l’indipendenza sindacale delle forze di polizia) appoggiano la sindacalizzazione delle forze armate.
‘’Continuare ad ostacolare - affermano il presidente dell’ Fsp-Ugl, Paolo Varesi ed il coordinatore, Antonio Scolletta - il processo di valorizzazione della condizione militare nell’ambito di un moderno rapporto d’impiego del personale, significherebbe relegare questi operatori in una condizione di assurda negazione di principi e diritti che la stessa Costituzione garantisce'’. ‘’Siamo vicini ai colleghi militari - commenta da parte sua il segretario generale del Coisp, Franco Maccari - in questa battaglia che ci ricorda quella intrapresa nel 1981 da noi poliziotti, che porto’ alla nascita del sindacato nella nostra amministrazione'’. ‘’Siamo nel terzo millennio - aggiunge - e anche la classe politica deve capire che non si puo’ continuare a negare a chi mette a rischio la propria pelle per il bene collettivo, uno strumento essenziale per poter svolgere sotto maggiori tutele il proprio lavoro'’. L’ Unac (Unione nazionale arma carabineri), infine, annuncia una manifestazione davanti al Parlamento per chiedere la sindacalizzazione dell’ Arma.
(ANSA).

Deiana (Prc):” E’ ora di riformare la rappresentanza militare”

(ANSA) - ROMA, 27 MAR - ‘’E’ arrivato il momento che il Parlamento Italiano affronti con decisione l’avvio di una discussione sulla legge di riforma della Rappresentanza Militare'’. A chiedere una ridefinizione piu’ precisa e cogente dell’istituto della rappresentanza per le Forze armate e’ la vice presidente della commissione Difesa alla Camera, Elettra Deiana gia’ firmataria di una proposta di legge depositata alla Camera. ‘’Recenti interventi di rappresentanti del personale delle forze armate hanno evidenziato l’esigenza di un intervento legislativo che possa affrontare in maniera efficace tale problematica - ha spiegato Deiana -. In particolar modo il Parlamento deve essere in grado di articolare una discussione che vada da un ampliamento delle competenze degli organismi di rappresentanza e fino alla possibilita’ di riconoscere agli stessi un ruolo negoziale autonomo dagli Stati Maggiori.
Personalmente - ha concluso la deputata di Rifondazione - sono convinta della necessita’ di una riforma che abbia come approdo quello di una vera e propria possibilita’ di sindacalizzazione per un piu’ compiuto riconoscimento dei diritti democratici del personale militare'’. (ANSA).

LA SOLIDARIETA’ DEL SAP PER TUTELARE AL MEGLIO PERSONALE CIVILE E MILITARE
Roma, 28 mar. (Adnkronos) - «Guardiamo positivamente ad una evoluzione delle organizzazioni di rappresentanza delle Forze Armate di Polizia che permetta a questi organismi, come per i sindacati della Polizia, di tutelare al meglio i diritti del personale civile e militare». È quanto afferma, in una nota, la segreteria generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap).
«Riteniamo opportuno -commenta Filippo Saltamartini, segretario generale del Sap- che anche le Forze Armate di Polizia possano avere una voce di rappresentanza forte all’interno del proprio corpo, affinchè siano maggiormente garantiti i loro diritti e anch’essi possano far sentire la loro voce specie per una Finanziaria a dir poco disarmante, che prevede l’aumento di soli 5 euro al mese e che sottrae risorse già stanziate dal precedente Governo per il Riordino delle Carriere».
«Siamo solidali con i colleghi militari -prosegue Saltamartini- e ci auguriamo che l’evoluzione dei Cocer diventi al più presto una realtà perchè questo diritto si radica nel principio di uguaglianza sostanziale che prevede la partecipazione di tutti i lavoratori alla gestione politica, economica e sociale del paese. Il Parlamento -conclude Saltamartini- non può disconoscere questo principio fondamentale della Repubblica».

Biondi e Capezzone:” Istanza legittima, ma gli ufficiali superiori hanno paura”

BIONDI E CAPEZZONE A GR.NEWS, IMPEGNO PER QUESTA BATTAGLIA Roma, 30 mar. (Adnkronos)- Sono «più che legittime» le istanze per la sindacalizzazione delle forze armate. Lo sottolinea Alfredo Biondi, intervenuto ai microfoni di GrNews.it. A giudizio del senatore di Forza Italia, «nessuno può pensare che una situazione sindacale possa pregiudicare il vincolo di disciplina dei militari, dal momento che la professionalità e il senso del dovere di Carabinieri, Guardia di Finanza e degli altri corpi sono ormai fortemente comprovati». Per Biondi «non esiste un tabù italiano sull’argomento, ma una visione tradizionale delle forze armate e la paura degli ufficiali superiori di essere oggetto di controlli endogeni al sistema».
Anche per Daniele Capezzone deve «essere superato l’attuale sistema di militarizzazione della Guarda di Finanza, visto che ormai tra tutti i paesi occidentali, solo l’Italia e pochissimi altri hanno una struttura di questo genere, mentre tutti gli altri preferiscono delle strutture professionalizzate». A giudizio del presidente della Commissione Attività produttive della Camera, intervenuto ai microfoni di GrNews.it., «nel quadro del passaggio sempre maggiore dalla militarizzazione alla professionalizzazione anche le forme sindacali devono poter essere consentite. Da parte mia e del mio partito c’è l’impegno ad appoggiare questa battaglia, che risale agli anni novanta quando abbiamo fatto dei tentativi referendari sulla questione».

GDF/ COCER: SI’ AL SINDACATO PER APPARTENENTI FORZE ARMATE “Governo si assuma proprie responsabilità”
Roma, 20 apr. (Apcom) - Sono “maturi” i tempi per la sindacalizzazione dei militari italiani. Lo afferma il Cocer della Guardia di Finanza. “I delegati della rappresentanza militare con senso delle istituzioni e con grande senso di responsabilità - si legge in un comunicato - lo sostengono con la forza delle idee e della maturità dei propri appartenenti. È il nostro mondo fatto di uomini con le stellette che ha raggiungo questa convinzione dopo anni di decantazione sperimentale della rappresentanza militare”.
“Se tale istituto era uno strumento per metterci alla prova - prosegue il Cocer della Gdf - ha avuto si un gran risultato quello di permettere a noi di crescere e di formarci cosi da testare in prima persone la sua inutilità e la sua inefficienza. Dal 1978 data della nascita dei COCER, COIR e COBAR sono passati quasi 30 anni, troppi per privare ancora i militari dei diritti costituzionalmente garantiti”.
Secondo il Cocer delel fiamme gialle “sindacato militare vuol dire solo riconoscere ed affermare che anche il popolo in divisa fa parte della grande famiglia dei cittadini dello Stato Italiano. Gran bell’esempio viene dai colleghi della rappresentanza militare dell’Aeronautica Militare che riuniti in assemblea nazionale a Loreto con la presenza di 203 delegati ha approvato il documento che chiede la sindacalizzazione dell’Arma azzurra” e dove “ben 194 delegati hanno votato a favore, 4 contrari e 5 astenuti. un plebiscito che riempie i cuori dei delegati COCER della Guardia di Finanza di gioia e che dicono ai colleghi dell’aviazione ‘uniti assieme a noi sulla strada della sindacalizzazione’”.
“La forza dei numeri e delle richieste democratiche dei militari, come emerge da istanze provenienti anche da delegati e organismi di rappresentanza delle altre Forze Armate, non può essere ignorata dalla classe politica - prosegue il Cocer Gdf - che con i fatti deve rispondere alla voce che si sta alzando sempre più forte dalle caserme: sindacato. “Per il Governo è giunto il momento di dare una risposta. Maggioranza ed opposizione facciano la loro parte. Non ci si aspetti da noi gesta eclatanti per essere ascoltati, niente piazze, niente passeggiate spontanee sotto Palazzo Chigi, presso la Camera o il Senato. Niente scioperi della mensa, ne scioperi della fame ma la libertà della parola per rivendicare ciò che ci spetta. La politica - conclude - è espressione del popolo, anche il cittadino militare è popolo, non stia distante da noi e soprattutto non ascolti solo i salotti buoni degli “Stati maggiori”.

(ANSA) - LORETO (ANCONA), 20 APR - I ritardi nelle trattative per il rinnovo del contratto economico-normativo del comparto difesa e sicurezza, e la preoccupazione per la paventata ristrutturazione delle Forze armate, che potrebbe portare ad una consistente riduzione del personale, sono stati i temi al centro della prima giornata delle assise della rappresentanza dell’Aeronautica militare, apertesi a Loreto.
In una nota, il Cocer dell’Aeronautica chiede di conoscere ‘’con certezza l’entita’ delle risorse economiche destinate al contratto'’, e di istituire un tavolo tecnico-politico sugli eventuali esuberi. Una mozione approvata a maggioranza (a Loreto sono presenti oltre 200 delegati da tutta Italia) impegna infine il Cocer dell’Aeronautica militare, i Coir e i Cobar a sostenere tutte le iniziative costituzionalmente previste per il riconoscimento del diritto di associazione sindacale.

MIRIAM, PRIMA DONNA DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE
Roma, 20 apr. (Adnkronos) - La riforma della Rappresentanza militare sarà importante per «creare uno strumento efficace per la difesa del personale». Lo sottolinea il Caporale dell’Esercito Miriam Morea, intervenuta in esclusiva ai microfoni di Radio Sicurezza per parlare del ruolo delle donne nelle forze armate. Miriam Morea, prima donna ad
essere eletta nel Cocer (Consiglio centrale di Rappresentanza), assicura il proprio impegno «per tutelare la maternità e migliorare l’assistenza alle giovani colleghe che hanno dei figli». L’intervista integrale è disponibile sul sito www.nsd.it.
«Si parla tanto di quote rosa -continua- ma certe volte siamo noi donne che non ci mettiamo in gioco. Io l’ho fatto pur avendo solo due anni di servizio ed essendo molto giovane perchè ho solo 23 anni.
I colleghi mi hanno dato fiducia: hanno visto che ormai le donne sono una realtà quotidiana ed era normale che in una rappresentanza dove si parla di tutti problemi del personale ci dovesse essere anche una donna».

COCER GDF: I TEMPI SONO MATURI PER IL SINDACATO

ROMA, 20 APR - ‘’Che i tempi siano maturi per la sindacalizzazione dei militari italiani e’ un dato certo'’. Lo afferma, in una nota, il Cocer della Guardia di Finanza, secondo cui ‘’il nostro mondo fatto di uomini con le stellette ha raggiunto questa convinzione dopo anni di decantazione sperimentale della rappresentanza militare'’.
‘’Dal 1978, data della nascita dei Cocer, dei Coir e dei Cobar - si legge nella nota - sono passati quasi 30 anni, troppi per privare ancora i militari dei diritti costituzionalmente garantiti. Sindacato militare vuol dire solo riconoscere ed affermare che anche il popolo in divisa fa parte della grande famiglia dei cittadini dello Stato italiano'’.
Secondo il Cocer delle Fiamme Gialle ‘’gran bell’esempio viene dai colleghi della rappresentanza militare dell’Aeronautica militare che, riuniti in assemblea nazionale a Loreto, ha approvato il documento che chiede la sindacalizzazione dell’Arma azzurra'’. ‘’La forza dei numeri e delle richieste democratiche dei militari, come emerge da istanze provenienti anche da delegati e organismi di rappresentanza delle altre Forze Armate - continua il Cocer della Gdf - non puo’ essere ignorata dalla classe politica che con i fatti deve rispondere alla voce che si sta alzando sempre piu’ forte dalle caserme: sindacato. Per il Governo e’ giunto il momento di dare una risposta. Maggioranza ed opposizione facciano la loro parte'’. (ANSA).

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5 Commenti a “Carabinieri sindacalizzati: consensi bipartisan. Anche i Cocer di Finanza e Aeronautica vogliono il sindacato”

  1. Cap Marra Massimo scrive:

    Sono un delegato Cobar del RMS di Villafranca. Oggi si e’ conclusa una adunata del CoCer AM che si puo’ definire EPOCALE. Invito a leggere il seguente articolo dell’Unita’. Sono felice di poter dire che in questa riunione ci sono stato anche io. http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=65295

  2. antonio scrive:

    Spero che si faccia qualcosa al piu’ presto i Carbinieri sono stufi di questi trattamenti siamo al 2007 lo volete capire ?

  3. roberto guglielmi scrive:

    Ho avuto modo di vedere il trattamento che hanno i cugini della Gendarmerie francese. Per loro non esite il lavoro straodinario che se capita di doverlo fare viene recuperato. Lvorano 8 ore al giorno anche spezzate in due ma hanno due risposi a settimana come tutti. Inoltre: tutti, dico tutti, hanno l’alloggio di servizio per la loro famiglia (nel caso logisticamente non ve ne fossero la Gendarmeria si impegna a pagare un canone d’affitto all’esterno per il militare; possono ancora andare in pensione a parire da 21anni di servizio.
    L’unica differenza è che viaggiano con delle Renault 4 e i Carabinieri con l’Alfa 159 pluri accessoriata. Ma al semplice militare che deve pagareun affitto e mantenere moglie e figli, cosa gliene frega della macchina?
    Meditiamo su questo e vediamo di spendere i soldi che il Governo stanzia per i Carabinieri e non per le macchine o altro che non sto’ ad elencare.
    Grazie e un saluto a tutti. Roberto Guglielmi

  4. Massimo scrive:

    Voglio dire a Roberto Guglielmi che hai ragione! Noi andiamo in giro con le macchine super accessoriate (ma con 200.000 kilometri sulle spalle) solo perchè dobbiamo fare merchandising per pubblicizzare le micro machines e i serial TV come RIS e Carabinieri 1,2,3,4,5,6,etc. che sono più fantascientifici di star-trek per le balle che raccontano e quindi far credere alla gente che siamo efficienti, anche se poi le divise cadono a pezzi, non ci sono i soldi per il carburante e l’addestramento nei poligoni viene fatto due volte all’anno se va bene, anche se alcuni di non continuano a fare servizio nelle cucine invece di fare quello per cui sono pagati dai cittadini, anche se il materiale di vestiario che ci viene “raramente” fornito non rispetta la normativa sulla sicurezza dei posti di lavoro, etc., etc., etc.-

  5. Giuseppe Crisci scrive:

    Pienamente d’accordo. Sono un Ispettore della Gdf trovo realmente anacronistrico che le forze armate e la Gdf in particolare non abbia una rappresentanza sindacale. Ma quali le ragioni? Politiche innazitutto: una struttura militarizzata è facile da gestire, i militari obbediscono agli ordini. Interne poi: i vari generali perderebbero potere se perdessero le stellette a cui tengono più che alle lore mogli. Il rovescio della medaglia? Forze armate e forze dell’ordine represse, mal pagate, senza stimoli ed incazzate. Una domanda: in questo stato ovvero sic stantibus rebus a cosa o meglio a chi servono?? Io penso a nessuno quindi tanto vale abolirle o cambiarle. E già, perchè il nostro ordinamento giuridico è tanto garantista da preferire, giustamente, un colpevole in libertà piuttosto che un innocente in galera…e questo per un polizziotto è professionalmente “castrante”! Ma poi diciamoci la verità: siamo sballottati in giro per l’Italia lontano dalle nostre famiglie d’origine, catapultati realtà diverse e rimescolati ogni 3 o 5 anni al massimo…non abbiamo la possibilità di comprare una casa o di fare una vacanza decente perchè il nostro stipendio fa ridere…insomma o ci togliete di mezzo o cambiate le cose. Così non serviamo.

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