Consumatori, stop al riso a rischio contaminazione Ogm

Il Movimento dei Consumatori chiede che, per il principio di precauzione, venga per il momento interrotta l’importazione di riso a rischio di contaminazione da organismi geneticamente modificati, dopo la scoperta di riso Ogm illegale in prodotti cinesi venduti in Francia, Germania e Gran Bretagna.
”Per salvaguardare la salute dei cittadini, è necessario bloccare l’importazione di riso a rischio contaminazione – afferma Beppe Riccardi del Movimento Consumatori - finché non venga garantita pienamente la sicurezza del prodotto”.
“Il principio di precauzione dovrebbe valere anche per altri prodotti che provengono da paesi che non fanno parte dell’Unione Europea” continua Riccardi. In Europa va ricordato anche che vi è sempre la legge che impone in tutti i prodotti alimentari la dichiarazione in etichetta se vi è una quantità superiore di Ogm dello 0,9 % in produzioni autorizzate e dello 0,5 % in quelle non autorizzate (ed il riso non è autorizzato). Il problema principale in questi casi è quello dei controlli, non abbiamo la garanzia che se ne facciano abbastanza, del resto non abbiamo quasi mai visto un’etichetta che dichiara la presenza di Ogm in un prodotto, ma è quasi sicuro che mais e soia siano ormai quasi tutti modificati geneticamente”.

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1 Commento a “Consumatori, stop al riso a rischio contaminazione Ogm”

  1. Lorenzo Sani scrive:

    Qualche tempo fa intervistai Kary Mullis, Nobel per la chimica e scienziato decisamente eccentrico. Ho letto con sommo piacere il suo libro “Ballando nudi nel campo della mente”. A proposito degli Ogm lui mi ha risposto papale, papale.
    “Negli ultimi 9-10.000 anni l’uomo è riuscito a manipolare geneticamente tutto il cibo che ha a disposizione; ad eccezione dei funghi. Sugli Ogm c’è un dibattito più fideistico e religioso che scientifico: certo; chi li produce non dirà mai di non essere certo delle conseguenze sull’uomo; chi li osteggia; sostiene che sicuramente sono nocivi. La scienza dovrebbe trovare una risposta che non sempre è possibile. L’uomo ha iniziato a manipolare il mais 4000 anni fa e a trattare il grano con i raggi Uva quando ancora non era stato scoperto il Dna”.

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