“Più sangue, Larry”

Una commedia noir sul giornalismo, screziata di sfumature gialle. E’ uscito per Laterza Editori il mio primo romanzo, dal titolo “Più sangue, Larry” Vita improbabile di un cronista di provincia (pp.264 euro 9.50). Se l’avete letto lasciate per favore un commento. La scheda del libro si puù trovare nel catalogo degli Editori Laterza (www.laterza.it). Di seguito alcune recensioni uscite nei mesi scorsi.

QN QUOTIDIANO NAZIONALE Carlo Donati

“Comincia un’avventura che, per quanto paradossale possa sembrare racconta ciò che accade veramente nei giornali quando divampa il sacro fuoco della dea notizia. Si apre così il sipario su uno spassoso teatro, con un folto cast di interpreti, comprimari e comparsi che Sani dirige con leggerezza e ironia. Intanto c’è l’umanità varia ed eventuale che popola le redazioni. Come è noto i giornalisti sono un po’ più svitati della media delle persone normali, forse dipende dal fatto che le occasioni di coltivare il proprio narcisismo sono maggiori che altrove. Ecco allora vizì e virtù, le fissazioni e i colpi bassi, le cantonate e la sincera passione per la verità, la paranoia dello scoop e l’onesta fatica di capire”.

CORRIERE DELLA SERA Claudio Colombo

“Bello e convincente, ironico e sottilmente perfido il noir rustico di Lorenzo Sani, un po’ autobiohgrafia e un po’ no (l’autore è inviato del Resto del Carlino, chissà quanti colleghi si riconosceranno in certi ritratti) colpisce il bersaglio: si voleva raccontare la vita della provincia e di un giornale di provincia, con i suoi ritmi e i suoi tic, e la prova è stata superata a pieni voti. Ma la lettura è gradevole anche per chi non sa nulla di giornali, di titoli esagerati, di notizie bucate, di chiusure tipografiche all’ultimo secondo.E poi, strepitoso sfondo alla storia, c’è il profumo della vita quotidiana, a metà strada tra mare e montagna, dove strani personaggi si aggirano, si offrono da bere e, poi, magari litigano sulla morte migliore della tagliatella. Che, per la cronaca, è con un bel ragù di carne di scoiattolo”.

LA REPUBBLICA Fernando Pellerano

“Un eccellente dribbling letterario. Non un irridente tunnel, ma un elegante passo doppio. E a seguire una veronica. Per essere più precisi però, dato che l´autore del romanzo in questione, “Più sangue, Larry” (Editori Laterza, 264 pagine, 9,50 euro), è Lorenzo Sani, inviato del Carlino e grande appassionato di basket (pardon, di Fortitudo), la metafora dovrebbe scivolare sul parquet e trasformarsi in una sontuosa entrata sotto i tabelloni, con palla dietro la schiena e morbido appoggio sottomano dentro il cesto (senza schiacciatona, dài).
E´ un esordio felice quello di Sani e pure spiazzante, perché il suo è un giallo atipico. Non a caso il sottotitolo recita “Vita improbabile di un cronista di provincia”. La nostra, cioè Bologna e dintorni, quotidianamente raccontata dai giornali locali. Il lettore verrà così cullato su due fronti, quello puramente investigativo e quello giornalistico, con uno sguardo voyeristico sul backstage redazionale. Come si segue una notizia del genere, chi passa le notizie, come si fregano i colleghi delle altre testate (o viceversa) e come si rende una notizia appetibile? Sani lo svela con ironia e autoironia”.

ANSA Enrico Marcoz

“Racconta con ironia la vita di un cronista di provincia in un affresco che comprende le spiagge del riminese, le colline dell’ appennino tosco-emiliano, la pianura padana, ma anche la redazione di un grande quotidiano e il parquet del Paladozza di Bologna. “Piu’ sangue, Larry” e’ il primo romanzo di Lorenzo Sani, giornalista bolognese del Quotidiano Nazionale-QN.

GAZZETTA DELLO SPORT on line Carlo Annese

“L’anima divisa in due della città dei canestri è la vera protagonista di “Più Sangue, Larry ” (Laterza), non proprio un noir. Il sottotitolo è più calzante: Vita improbabile di un cronista di provincia. Alle prese con l’omicidio d’un tassista malato di Virtus e di Sasha Danilovic, in onore del quale ha adottato la sigla Ragno 4: Ragno come il tatuaggio che Sasha aveva su una spalla, 4 come i punti che realizzò … con un solo tiro negli ultimi secondi del derby della finale scudetto ‘98″.

GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO Carmela Formicola

“Il romanzo di Sani è prima di tutto un noir e ben si inserisce in quella fiorentissima vena di autori “figli” di Giorgio Scerbanenco, da Macchiavelli a Lucarelli, fino ai mnaguistrati-scrittori pugliesi De Cataldo-Carofiglio. C’è dunque l’omicidio, il giallo, l’indagine l’attesa che attraversa le pagine fino al momento fatidico dell’arresto dell’assassino. Ma l’omicidio del tassista è solo un espediente per aprire le paratie della narrazione e irrompere nel mondo un po’ circense del giornalismo. Roba da acrobati, in bilico tra cinismo e sentimento. (…) All’inchiesta sull’omicidio del tassista, alla galleria di uomini e cose che affollano un giornale, alla storia personale del cronista Larry, infine, fa da sfondo ben più delle città, la provincia emiliana, narrata con affetto nei suoi municipi immobili, nei tempi dilatati, nello stupore dei suoi paesaggi”.

IL SECOLO XIX Claudio Paglieri

“Lorenzo Sani, giornalista del Carlino, attinge alla sua esperienza per mettere in scena in giallo molto particolare, in cui l’attenzione del lettore finisce per essere catturata, più che dalle indagini, dalle tragicomiche avventure del protagonista, Larry Bo, “segugio” della cronaca nera. E’ l’occasione per entrare nel cuore di un giornale, descritto senza toni da epopea, ma con moltissima ironia, punto di forza della prosa di Sani”.

IL DOMANI Sabrina Camonchia

“Alla sua prima prova letteraria, Lorenzo Sani, che quel mondo lo conosce bene visto che è inviato per “Il Resto del Carlino”, si cimenta felicemente con un giallo basato su un fatto di cronaca realmente accaduto. Portato avanti su diversi piani narrativi, nel romanzo di Sani è la descrizione di vizi e virtù del giornalismo nostrano a prendere il sopravvento sull’intreccio. Protagonista del libro è Larry Bo, con anni di militanza nella “nera” alle spalle e momentaneamente prestato alle pagine estive della Riviera (siamo in piena estate) per i pezzi di colore. A Castel del Rio, però, viene trovato il cadavere di Tossani a bordo del suo taxi ancora acceso con le quattro frecce lampeggianti e il freno a mano tirato. Per Larry, la tentazione di occuparsene è irresistibile. Accompagnato da Elio, il fotografo del giornale che ne sa una più del diavolo, si butta sul caso e inizia la sua indagine. Nel libro emerge anche l’altra passione del giornalista-scrittore: il basket o meglio la Fortitudo. Fondamentale nella vicenda è infatti anche l’adesivo a forma di ragno che Tossani ha appiccicato sul retro della sua auto, lo stesso “che aveva tatuato sulla spalla Sasha Danilovic”. Per Larry, una vera e propria sfida”.

MESSAGGERO VENETO Marco Bonamico

“Non amo guidare ma lo preferisco a viaggiare in treno, soprattutto quando non trovo qualcosa da leggere. Lunedì mattina ero a Roma e prima di salire sull’eurostar per Bologna ho comprato al volo il libro di Lorenzo Sani “Più sangue Larry”, 9 euro spesi bene. Si parla molto del basket bolognese, con l’interminabile saga dei derby Virtus-Fortitudo e in cui il Sani finalmente dichiara la sua fede cestistica. Ma non è questo che vi voglio raccontare. Il libro inizia con l’omicidio di un taxista tifoso Virtus. Mercoledì mattina, dopo una full immersion di 2 giorni nel delirio di Sani apro un quotidiano bolognese, mentre faccio colazione al bar, e quasi mi strozzo con un cornetto: seconda pagina, assassinato taxista in provincia di Parma. La firma sotto l’articolo? Troppo facile, sempre lui, l’autore del libro. Nei giorni successivi si scopre che l’assassino, reo confesso, è un fanatico appassionato di romanzi noir. Probabilmente ha comprato anche questo. Spero non ci siano ulteriori sviluppi, la storia è già abbastanza inquietante”.

BARI SERA

“Lorenzo Sani, inviato del Resto del Carlino, che vive e lavora a Bologna, in questo suo primo lavoro, Più sangue, Larry, sottotitolato Vita improbabile di un cronista di provincia (Editori Laterza, Collana Contromano, 9,50 euro, pagg. 264) riesce a mettere insieme una trama ben sviluppata e uno spaccato di vita quotidiana dell’Italia nera che un po’ tutti conosciamo attraverso le principali vicende di sangue e di cronaca narrate a tinte forti dai quotidiani. Un paese dalle sfumature noir che pur essendo drammatiche ci affascinano con i loro intrighi e misteri. Un po’ come questo libro, che ci prende e ci lascia col fiato sospeso. Fino all’ultima parola”.

SABATO SERA Caterina Cavina

“Un giallo dove il fatto di cronaca quasi subito finisce sullo sfondo, per diventare il racconto di mondi diversi e poco conosciuti: un paesino di montagna e la redazione di un giornale. Un racconto dove non è importante scoprire la verità, ma fare lo scoop”.

LA VOCE DI ROMAGNA

“La vicenda parte da Gatteo Mare, riviera adriatica, dove il cronista viene inviato a seguire un rave party di ballo liscio. Un partenza spumeggiante, come le bottiglie di trebbiano fresco che vengono stappate all’alba dal gruppo di arzilli vecchietti ai margini della pista da ballo. In modo autobiografico, facendo tesoro di aneddoti, piccoli episodi e quotidiane miserie, Sani descrive il mondo del giornalismo con ironia disincanto e spesso con una buona dose di cinismo”.

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5 Commenti a ““Più sangue, Larry””

  1. maxrenz scrive:

    le citazioni “cittadine” di Lorenzo Bo sono una vera perla del libro. L’atmosfera poi gagliardamente bolognese con intermezzi mangerecci, sessuali e “baskettari” divertono molto. Bologna e la sua provincia è così: niente è preso tropo sul serio, anche un omicidio. Fa molto più male il ricordo di un derby perso o il “rimpallo” di una collega bellissima che il “sangue”. Il mondo del giornalismo, alla fine , ricorda molto quello quotidiano degli impiegatucci di banca: meravigliosa la descrizione dei poteri della segretaria, la vera direttrice del giornale. Le descrizioni fisiche dei colleghi fatta come quando si sale su di un treno dei compagni di viaggio sono godevolissime. La denuncia forte e chiara della propria Fortitudinità sfocia nella morte del taxista virtussino. Poteva essere altrimenti?

  2. Lorenzo Sani scrive:

    In effetti non poteva essere altrimenti…Mi fa piacere che si sia divertito a leggere il libro. Dipende dalle prospettive, ma anche quello del tifo per una squadra di basket può essere una maniera per raccontare questa città.

  3. nino scrive:

    Ciao Lorenzo, solo per dirti che sono molto orgoglioso di comparire citato nel tuo libro e ti confermo che, dopo tanti anni, odio ancora il brodo.
    Nino Pellacani

  4. Danilo scrive:

    Salve Lorenzo,
    sono un praticante giornalista. Vivo a Roma, ma sono pugliese anche se in questo momento, fino a fine settembre, sono in stage alla Gazzetta di Modena. Ho letto il tuo libro con interesse e attenzione, su consiglio del mio prof universitario (anche lui giornalista) con il quale dovrò preparare la tesi di laurea. Tesi che verterà, tra l’altro, sulle dinamiche interne di una redazione, su come i valori, le idee, le proposte dei singoli giornalisti vanno poi ad incidere sul prodotto finale. E la redazione che studierò, per l’appunto, sarà quella della Gazzetta di Modena.
    Il tuo libro mi è molto piaciuto. Oltre ad essere una specie di “noir” molto intrigante, è riuscito a catapultarmi all’interno di una redazione giornalistica, anticipandomi, in qualche modo, quello che avrei visto durante il mio stage. Come per esempio la radio della polizia: nel mio primo giorno alla Gazzetta, sentendo gli strani suoni e le strane voci della radio, non ho chiesto a nessuno se si trattasse di Radio Taxi. Se non avessi letto il libro, chissà, forse l’avrei chiesto…
    In ogni caso credo che nella mia tesi citerò il tuo libro…
    Saluti e buon lavoro

  5. mirko scrive:

    Non posso che quotare maxrenz, del quale condivido in pieno i commenti…
    adesso spero in un nuovo libro di lorenzo sani con il fortitudino Larry Bo come protagonista… Non è che è già al lavoro?

    Ti ringrazio per i complimenti, che fanno sempre tanto piacere. Spero di non deludere le tue attese: sto lavorando sì ad un altro soggetto, sempre per Laterza che ha edito Più sangue Larry, ma il fortitudino Larry per il momento è finito in stand by. Forse vorrà anche lui aspettare e vedere che squadra sta nascendo. Credo che una stagione come quella che la Fortitudo ha appena lasciato alle spalle, il buon Larry non la auguri nemmeno al suo peggior nemico. Di più: nemmeno a Navarrone.
    l.s.

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