Onu: Gore, Ban Ki Moon e Barroso a rapporto sul clima

ONU – In ascensore le discussioni sul tempo sono all’ordine del giorno. Ma quando sull’ascensore si incontrano Al Gore, Ban Ki Moon e Jose Manuel Barroso non si tratta solamente di riempire il tempo che passa fra un piano e l’altro. Il riscaldamento globale, se non affrontato con consapevolezza, potrebbe mutare gli equilibri politici dell’intero globo.

La corsa alle poche riserve idriche rimaste potrebbe diventare causa di guerre fra stati confinanti, causando milioni di morti e esodi dalle proporzioni inimmaginabili.
Proprio per questo motivo l’ex vicepresidente americano, ora attivista ambientale, e il segretario generale dell’Onu si sono incontrati stamattina per discutere sui problemi sollevati dal cambiamento climatico in corso. Al Gore, che dopo avere perso le elezioni contro Bush junior ha vinto un Oscar per Una verità sconveniente, il documentario sul cambiamento climatico, non ha rilasciato alcuna dichiarazione, ma ha risposto “Certamente”, quando gli è stato chiesto se avesse parlato con Ban Ki Moon del riscaldamento globale. Il segretario generale dell’Onu, pur rifiutandosi di organizzare un summit sul cambiamento climatico entro quest’anno per mancanza di tempo, si è detto pronto a supportare una discussione ad alto livello su questo tema durante l’assemblea generale che si svolgerà in settembre. Ma più che per la mancanza di tempo, il summit non si farà per le grosse differenze che esistono tra le nazioni che dovrebbero parteciparvi.



Il trailer del film di Al Gore

Il tentativo per cercare di cambiare un destino che sembra inevitabile è stato apprezzato anche da Barroso, il presidente della Commissione europea, in vista oggi al Palazzo di Vetro. “La comunità europea – ha detto il politico di origini portoghesi – dà il benvenuto a qualunque sforzo che possa essere intrapreso dalle Nazioni Unite per sottoporre all’attenzione dell’intero pianeta il problema del riscaldamento climatico. Che ci sia un problema a livello globale è stato scientificamente provato, ora tocca alla politica cercare una risposta”.

Ma, al di là delle belle parole, cosa stanno facendo Europa e Nazioni Unite per allontanare il pericolo? Ban Ki Moon si è impegnato a sollevare questo tema durante il G8 che si terrà in giugno. Ma non è stato preso nessun impegno concreto, a differenza di quello che è stato fatto dai 25. “Il nostro primo contributo – ha concluso Barroso – è ampiamente certificato dall’impegno preso all’inizio di marzo da parte di alcuni stati membri di ridurre del 20% le emissioni di CO2, adottando o sviluppando fonti di energia rinnovabili. E’ di gran lunga il pacchetto di misure più ambizioso che si sia mai firmato. Anche Cina e Stati Uniti dovrebbero impegnarsi a fare altrettanto”.

Luca Bolognini

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