Grazie ai Savoia si diventa repubblicani convinti

SONO un repubblicano, lo sono sempre stato, lo erano mio padre e mio nonno e il padre di mio nonno e sono indignato dalla scandalosa richiesta fatta dai Savoia, che vorrebbero quasi 300 milioni a risarcimento degli anni di esilio. Io ho sempre pensato che era un errore consentire loro di tornare e dopo questa pretesa, constato con mestizia che avevo ragione.
Clerici Ezio, Lodi

Risponde Giovanni Morandi:
CARO CLERICI, io credo invece che abbiamo fatto bene a farli rientrare in patria. Perché questa nostra Repubblica non naviga in buone acque, qualcuno si azzarda perfino a predire un futuro fosco, gravido di pericoli, dove presi dalla sfiducia saremmo perfino tentati di trasformarla se non in una monarchia in qualcosa che le assomigli, con reggenti di varia natura e foggia, più o meno autoritari.
Invece abbiamo la fortuna di averli in casa gli eredi al trono che non c’è, gli stessi che quando vanno a caccia sparano ad altezza d’uomo, gli stessi, che se li lasci soli cominciano a telefonare alle donnine per invitarle in albergo al canto di: “Un’ora sola ti vorrei!”, ma senza spendere troppo.
Per fortuna abbiamo questi eredi, che distribuiscono titoli nobiliari e onorifici purché senza ricevuta fiscale. Gli stessi, che prima piagnucolavano di voler rientrare in patria promettendo di essere cittadini irreprensibili e poi una volta arrivati tentano di portarsi a casa 260 milioni di euro accampando diritti, che non hanno. Ora, caro Clerici, invece di volerli cacciare, lei dovrebbe tenerseli buoni questi Savoia, perché anche se uno fosse monarchico, sconcertato dalle fesserie che fanno, diventa di sicuro un repubblicano arciconvinto come lei.

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