Guerra di nervi fra club

di Giulio Mola

UNA GUERRA fredda. Soprattutto una guerra di nervi fra due dei più blasonati club d’Europa con un campione brasiliano nel bel mezzo del contendere. Ma oggi Ronaldo sembra abbastanza distante dal Milan (ammesso che il Fenomeno sia mai stato vicino al club di via Turati), perché l’ennesima puntata della telenovela di mercato più appassionante degli ultimi tempi ha di fatto smorzato gli entusiasmi del clan rossonero.

Una brusca frenata e una trattativa che non ne vuol sapere di decollare, questo è quanto successo (o meglio, non è successo) nella lunga giornata di ieri, con i vertici del Milan (Galliani e Braida) blindati in sede fino alle 19 ad aspettare «con fiduciosa attesa l’esito dell’incontro a Madrid tra Ronaldo e il presidente Calderon».
Ad alimentare le speranze sul buon esito della trattativa ci aveva pensato il team manager rossonero Ramaccioni, che all’ora del caffè si era sbilanciato: «Per quel che ho sentito, Ronaldo è molto vicino a trasferirsi al Milan. Non so niente di più preciso ma parlando con i dirigenti ho avuto questa notizia».

Un’illusione, perché prima di cena Galliani ha preso atto della realtà e ha ammesso: «Non ci sono novità, è tutto fermo. La trattativa è difficile, però…».
In attesa degli eventi, è bene chiarire quel che è accaduto ieri: a metà mattinata Fabian Farah, il procuratore di Ronaldo, accompagnato da due legali del giocatore e dall’uomo di fiducia del Milan, Ernesto Bronzetti, si è presentato nella sede del Real con l’intenzione di parlare con i dirigenti delle merengues e rescindere il contratto, magari dietro il pagamento di un indennizzo che lo stesso giocatore sarebbe stato disposto a versare.

Ma l’atmosfera non era delle migliori, visto che l’eliminazione dalla Coppa del Re subita dal Betis Siviglia giovedì sera da Raul e soci aveva scatenato un putiferio. «Ci hanno chiesto due volte di essere ricevuti ma abbiamo detto di no — spiegano dalla casa Blanca —. Il motivo è semplice: non trattiamo con i procuratori, ma con il Milan, che però al momento non ci ha fatto alcuna offerta. Quindi, di cosa dovremmo parlare con altre persone?». Tradotto: o Galliani viene a Madrid (e paga 12-15 milioni), oppure Ronaldo se lo può sognare.

In serata sulla questione è intervenuto anche Massimo Moratti: «Il presente e il futuro di Ronaldo sono suoi e lontano dall’Inter. Quanto dà fastidio Ronaldo al Milan? Certo che non mi fa piacere da interista vederlo al Milan, però umanamente lo capisco».

Dunque, tutto rinviato a lunedì. Stesso giorno in cui il Milan dovrebbe una volta per tutte definire il passaggio di massimo Oddo in maglia rossonera, nonostante la nuova frenata del presidente della Lazio, Claudio Lotito: «Allo stato attuale non esistono condizioni soddisfacenti per la mia società. Galliani sa quali condizioni abbiamo posto, se le esaudisce può darsi che il giocatore vada al Milan, altrimenti non se ne fa niente». Al di là delle schermaglie dialettiche, la trattativa è in dirittura d’arrivo.

Del resto il Milan non ha alternative, visto che l’altro obiettivo per quel ruolo, Belletti, ha annunciato di voler presto rinnovare il contratto con il club catalano.

Beppe Bozzo, il manager di Antonio Cassano, ha bocciato per il momento l’ipotesi di un trasferimento del suo assistito alla Fiorentina: «Secondo me non è un’ipotesi percorribile. Io non ho parlato con i dirigenti viola e nemmeno con il ragazzo. Vediamo un po’ cosa succede, tra una settimana incontrerò Antonio e magari parleremo anche della Fiorentina, ma per adesso escludo ogni possibilità».

Dopo Mavouba e Mascherano, per la Juventus spunta ora il nome di Lassana Diarra, fratello del più famoso Mahamadou, ora al Real Madrid.

A Torino, ma su sponda granata, potrebbe presto arrivare Nicola Ventola: già lunedì è attesa la firma per il club granata, anche se le manovre di disturbo di Genoa e Livorno lasciano spazio a possibili colpi di scena.

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5 Commenti a “Guerra di nervi fra club”

  1. AndreaB scrive:

    Signor Giulio buongiorno? Mi sa dire perchè il Milan deve instaurare una tesa guerra di nervi per Oddo e Ronaldo quando farebbe bene a cercare giocatori diversi per i ruoli da coprire con Oddo e Ronaldo? Il Milan è pur sempre tra le società più importanti nel panorama calcistico, perchè fare anche delle figure un po’ barbine? Ben inteso, Lotito e Calderon dal loro punto di vista hanno perfettamente ragione, ma quello che vorrei sapere io è il perchè incaponirsi tanto per due giocatori non giovani, quando, viste le necessità, si farebbe bene a destinare i soldi ed energie, soprattutto, per altri giocatori che potrebbero essere più utili per aprire un ciclo? Una guerra di nervi, secondo me, la si fa solo per i fenomeni, giovani o abbastanza giovani, giocatori che cambiano il volto ad una squadra, al giorno d’oggi direi che giocatori del genere sono solo Buffon e Ronaldinho, forse forse anche Lampard e Gerrard. Grazie per la disponibilità e buona giornata.

  2. francesco scrive:

    egregio signor Mola, ho una domanda da porle.
    perche il milan sembra puntare più su giocatori che sono sullla via del tramonto che su giocatori giovani?
    oddo sarebbe sicuramente un buon acquisto, ma il giocatore ha comunque trent’anni e ronaldo, oltre alla sua età, è una scommessa sportiva che non so se il milan può permettersi di fare (non in senso economico). già giocatori come R.oliveira sono scommesse (per ora) perse e la squadra non ne ha certo beneficiato.
    grazi
    distinti saluti

  3. francesco scrive:

    Carissimo signor Giulio,non mi pare che il Milan stia facendo scelte azzeccate per rinforzare la squadra.Si continua a puntare su giocatori che hanno già più di 30 anni(Oddo e Ronaldo)ed in qualche caso da acquistare a prezzi assolutamente alti.Dopo aver” buttato”17mln. di € più Vogel per Oliveira,non mi pare il caso di spenderne 9 +Foggia per Oddo.Il fatto è che le altre squadre,sapendo dei problemi del Milan sparano alto per i loro giocatori.E poi,dov’è finito lo stile Milan secondo il quale i giocatori prima si acquistavano e poi si annunciavano?Io sono riconoscente a questa dirigenza che,però, negli ultimi anni ha perso un pò in lucidità e,soprattutto,in programmazione.Tempo fa si leggeva dell’interessamento del Milan per Pato,Hamsik,Viviano,Caceres,ecc.,tutti giovani di belle speranze.Arriverà qualcuno di questi?Non sarebbe l’ora di puntare di più e meglio sul vivaio da dove,da anni,non esce un giocatore da prima squadra?Grazie dell’ospitalità e….alla prossima

  4. AndreaB scrive:

    Signor Giulio di nuovo buongiorno. Leggevo tempo fa un’intervista a Bianchi l’attaccante della Reggina. Si dice tifoso del Milan. Visto che è giovane e bravo, non si può fare un piccolo sacrificio per prenderlo? Leggevo oggi le dichiarazioni del procuratore di Giuseppe Rossi. Il procuratore del giovanre calciatore italiano dice che è seguito dalle più grandi società italiane, tra le quali il Milan, società per la quale il ragazzo fa il tifo. E’ del Manchester, ok, ma un altro piccolo sacrificio per questo giovane talento italiano, il Milan non lo potrebbe fare invece di inseguire giocatori come Ronaldo, trentenne e reduce da stagioni poco felici, o Oliveira, rimasto ancora un mistero? La ringrazio come sempre per la disponibilità e le auguro una buona giornata.

  5. giulio scrive:

    Carissimi Andrea e Francesco,
    pare evidente che in questo momento della stagione il Milan abbia deciso di puntare soprattutto su giocatori esperti ed affidabili, e l’ingaggio di Storari e Oddo da una parte e l’estenuante trattativa per Ronaldo ne sono la prova. Grimi è l’eccezione che conferma la regola, ma sono convinto che per il futuro i rossoneri torneranno a investire sui giovani. Rolando Bianchi sembra destinato al Palermo, di Pato, Hamsik, Viviano e Canini (solo per fare alcuni esempi) ne sentiremo parlare a lungo. Senza dimenticare Rossi e Lupoli, che a 20 anni hanno già un’esperienza in Premiership alle spalle. Buona giornata.
    Giulio Mola

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