Rijkaard lascia il Barcellona!

Divorzio doveva essere e divorzio sarà. Prima annunciato, poi rimandato, adesso accelerato. Davanti a Frank Rijkaard e al Barcellona ci sono ancora quattro mesi e quattordici giorni (il quotidiano As li ha contati), poi le strade si separeranno. Per problemi ambientali, secondo alcuni (lo spogliatoio è diventato una polveriera dopo il caso Eto’o, se il camerunense parte si punta su Fernando Torres), per motivi familiari ribattono altri. Ma la stampa spagnola e gli addetti ai lavori sono convinti: dietro la decisione, che dovrebbe essere ufficializzata il 30 marzo (l’olandese ha sottoscritto nel contratto una clausola di rescissione unilaterale da far valere se la “si considera opportuna”), ci sarebbe il corteggiamento del Milan. Non una certezza, ma una grande probabilità, quella di sedersi sulla panchina rossonera che da giugno probabilmente rimarrà orfana di Ancelotti.

Vero è che in via Turati hanno preso contatti anche con Marcello Lippi, che resta al momento l’allenatore più richiesto in Europa. E infatti se fosse il viareggino ad approdare al Milan, per Rijkaard si aprirebbero le porte della nazionale “orange” al posto di Van Basten, gradito a Laporta e Cruijff che lo accoglierebbero ben volentieri proprio in terra catalana. In questo gioco di incastri, va detto che lo stesso Lippi, con Van Basten, Koeman e l’outsider Schuster, è candidato per la panchina azulgrana.

Ma c’è di più: come si sussurrava nei giorni scorsi, molti giocatori potrebbero prendere esempio da Rijkaard e andarsene. A cominciare da Ronaldinho, ovviamente, che in tanti vedono con la maglia rossonera sulle spalle. Ma partiranno anche Saviola e Marquez, probabilmente pure Zambrotta.

Sembra invece essere tornato il sereno a Madrid fra Capello e Cassano. Ieri il tecnico ha riaperto le porte al barese: «Antonio si sta allenando tutti i giorni con noi, non da solo. Quando si troverà in un buon momento di forma, come successo con Beckham, può ritornare in squadra». Intanto dopo Robinho (piace al Tottenham), anche Raul vuol cambiare aria: si parla di un forte interessamento del Bayern Monaco per il capitano delle merengues.

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7 Commenti a “Rijkaard lascia il Barcellona!”

  1. Alessio scrive:

    Gentile signor Mola,
    volevo fare alcune considerazioni su questa fuga, se così la vogliamo chiamare, dalla Liga spagnola dei grandi campioni e ora sembra anche dei tecnici. Tutti sembrano volere soprattutto l’Italia.
    Secondo lei, queste partenze di questi giocatori interessati soprattutto a giocare in Italia, possono essere il punto d’inizio per il nostro calcio italiano, di ritornare ad essere considerato il più bel calcio al mondo?
    E sotto il profilo dell’immagine calcistica quanto ci potrà giovare tutto ciò in campo internazionale?

    Grazie per la sua gentile risposta,
    Cordiali Saluti,
    Alessio

  2. giulio scrive:

    Gentile Alessio,
    il fatto che molti big siano in fuga dalla Spagna è cosa certa; che poi la destinazione sia davvero l’Italia, è tutto da verificare. Concordo con lei nel dire che sarebbe un bel rilancio d’immagine del nostro calcio così tartassato negli ultimi tempi, e soprattutto uno schiaffo morale a chi (come la stampa tedesca) ci ha tanto criticato dimenticando i problemi in casa propria. La saluto.
    Giulio Mola

  3. ichwerdenicht scrive:

    Definirei strabiliante la capacità del Barcellona di farsi del male. Quale sia il motivo per cui una squadra di tale blasone, la cui casacca è stata indossata dalla creme del calcio mondiale, riesce ogni volta a privarsi dei propri campioni senza mai costruire, resta ignoto.
    Tuttavia, vendessero anche due dei tre capobanda (Eto’o, Ronaldinho e Messi) avrebbero molto da investire.
    Prima che approdi sulle ricche sponde del Tamigi, io mi fionderei su Quaresma, l’unico in grado di far dimenticare Ronaldinho. A sinistra, sul lato opposto del centrocampo piazzarei Nani (già seguito dall’inter).
    Basterebbero questi due con un paio di altri innesti di spessore, per cancellare il ricordo dell’attuale trio casinaro.

  4. ichwerdenicht scrive:

    Gentile Giulio,
    scrivo per proporle una riflessione in merito ad una faccenda quantomai attuale. Seguendo i riassunti delle partite nei vari servizi proposti da Mediaset Sport, ho notato l’uso ripetuto di vocaboli tipo “battaglia”, “incendiare”, “tramortire”, “tonnara” riferiti alle fasi di gioco nei vari incontri. Piccinini e compagnia poi, malgrado tutte le smentite di Spalletti e per puro gusto della polemica, si sono incaponiti sui presunti attriti tra Totti e l’annenatore toscano.
    Sui quotidiani la situazione non è certo diversa. Mi riferisco al Corriere dello sport. Sembra che il direttore non possa fare a meno di citare la Juve in prima pagina, anche quando non c’è assolutamente motivo di farlo.
    L’uccisione del dirigente della Sanmartinese trovò in copertina minor risalto di una delle tante trattative di mercato juventine, ed anche questo; proporre nomi a vanvera, da Klose a Gilardino, da Saviola a Eto’o, non mi pare indice di salubrità mentale. Anche considerando che differentemente dalla serie A, in B è tutto da decidere. Per cosa poi? Ruffianeria nei confronti della più numerosa tifoseria, che si spera acquisti stock di copie.
    Da un quotidiano che confonde Loris Stecca per un addetto ai parcheggi, quando in realtà è dirigente di una società che i parcheggi gestisce, non è lecito aspettarsi molto; ma in questi giorni di tornelli e cori ignobili, non crede che assieme agli stadi, ai tifosi e certi manager, a cambiare debbano essere anche le leggi dell’informazione?
    Un calcio migliore non vale qualche copia in meno?

    Grazie

    PS: Oggi leggo che l’investimento dell’inter per Cristiano Ronaldo dovrebbe essere qualcosa come 150 milioni. La stessa somma che serve per costruire un nuovo stadio. per favore, la scongiuro, se ha conoscenze nell’Inter dica loro che Quaresma costa meno e renderebbe lo stesso se non di più! :) ))) grazie di nuovo evviva il calciomercato :P

  5. manuel scrive:

    egregio signor giulio mola,
    secondo lei è plausibile il passaggio di dida al barcellona? potrebbe favorire l’arrivo di ronaldinho? grazie, la saluto cordialmente.

  6. giulio scrive:

    Gentile Manuel,
    non credo che sarà un eventuale accordo Dida-Barcellona possa incidere sulla trattativa Ronaldinho-Milan, anche perché il portiere è in scadenza di contratto; ma c’è da più parti la sensazione che i catalani siano realmente intenzionati a soffiare il giocatore ai rossoneri, offrendogli un contratto importante (5 milioni a stagione per tre anni). La saluto.
    Giulio Mola

  7. francesco scrive:

    gentile signor Mola, secondo lei, ora che dida sembra molto vicino al barcellona, il milan punterà su storari, che non ha sfigurato, o tentera l’aquisto di un altro portiere???
    in attesa di una sua risposta la ringrazio anticipatamente…

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