Braccio di ferro per il giovane Sala

GIULIO MOLA

NELLA lunga estate dei talenti nostrani in fuga (Giuseppe Rossi) e dei fenomeni stranieri in arrivo (Pato) trova spazio anche il lungo braccio di ferro fra Atalanta e Chelsea. Pomo della discordia il 15enne esterno degli allievi nerazzurri, Jacopo Sala, tentato dai londinesi. Oltremanica già dalla primavera sostengono che il ragazzo vestirà la maglia dei Blues, il patron dei bergamaschi Ivan Ruggeri assicura che per ora il ragazzo non si muove. “E’ vero - ammette il presidente -, ho parlato con i dirigenti del Chelsea un paio di mesi fa ma una società che spende milioni di euro per la campagna acquisti non può pensare di portarci via un nostro ragazzo tanto facilmente. Per ora discutiamo, so che non arriveremo mai a cifre di cui ho sentito parlare (circa 300.000 euro), magari entro la fine del mese ci mettiamo d’accordo. Altrimenti Sala resterà con noi fino a dicembre, e quando compirà 16 anni e sarà libero di fare quel che vuole…”.

PASSO indietro. Per spiegare un’assurda normativa che non tutela i nostri vivai. A 16 anni, infatti, un giocatore senza contratto può rompere il tesseramento con il club di appartenenza nel caso di passaggio a federazione straniera e firma del contratto da professionista. E’ anche vero che a volte certi trasferimenti sono invece una sorta di “parcheggio” di 6 mesi che servono solo per passare ad un altro club italiano. E alle società “scippate” cosa resta? Solo un indennizzo Fifa, che adesso oscilla fra i 70.000 e gli 80.000 euro e da fine gennaio arriverà a 120.000 euro. “Così non va - sbotta Ruggeri -, non è etico. Ho già scritto alla Federazione perché è giusto che qualcuno intervenga per cambiare le regole visto che la mia società fornisce dai 15 ai 20 giocatori alle nazionali giovanili azzurre. Spero cambi qualcosa, altrimenti sarò costretto a fare a meno dei vivai”.

L’ULTIMA stoccata è proprio per Sala: “Chi gli sta vicino non si è comportato da famiglia che vuole il bene del ragazzo. Hanno pensato solo ai soldi, dovevano valutare altre cose. Faccio i miei complimenti invece ai genitori del portiere Colombi, sono persone serie e hanno detto no al Chelsea”.

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