Milano, 13 ottobre 2006 - Possono bastare appena dodici milioni di euro per diventare proprietari del cartellino di Ronaldinho, occorre avere solo un po’ di pazienza. La notizia è clamorosa, e da qualche settimana ne sono a conoscenza anche i dirigenti del Milan dopo aver rispolverato e letto attentamente una recente norma internazionale che è stata accostata anche ad altri campioni, da Henry a Drogba, da Gallas a Nesta.

Nel 2001, infatti, durante il Congresso svoltosi a Buenos Aires, la Fifa incluse nel regolamento per il trasferimento dei calciatori una clausola secondo cui i calciatori non potevano accordarsi per più di cinque anni con un club (in Spagna, invece, si stipulano accordi anche per 6 o 7 anni). Non solo.

Veniva allo stesso tempo concessa la possibilità di rescissione unilaterale del contratto da parte del giocatore con meno di 28 anni a partire dalla terza stagione (con più di 28 anni bisognava invece aver superato già il terzo anno alle dipendenze di un club), dietro pagamento di un semplice indennizzo, variabile dalle circostanze (per Drogba, ad esempio, servono 6 milioni). Questa norma, di fatto, invalidava tutte le clausole contrattuali e la legislazione nazionale in materia, per unificare certi criteri a livello mondiale.

Dunque, alla luce di tutto ciò, la clausola rescissoria imposta dal Barcellona a Ronaldinho (125 milioni di euro) sarebbe inefficace. E per questo motivo il brasiliano, acquistato nell’estate del 2003 per 32,3 milioni di euro, potrebbe già “liberarsi” nella prossima stagione, comunque entro il 2008, visto che lo scorso anno (al termine della seconda stagione con la maglia blaugrana) prolungò il contratto fino al 2010.

A rafforzare questo clamoroso retroscena, anche l’intervista rilasciata nelle ultime ore al quotidiano spagnolo As da Roberto Assis, fratello-manager di Ronaldinho:. “Il Milan non ha acquistato Ronaldo ma Ricardo Oliveira che è mio assistito, e questo non è casuale, ma fa parte di un piano per portare mio fratello a Milano entro due anni”

Insomma, una sorta di avvertimento nei confronti del presidente dei catalani, Laporta, intenzionato ad alzare il prezzo del cartellino. In realtà l’agente del Pallone d’Oro sarebbe già d’accordo con Galliani e Braida (a Ronaldinho promesso un quinquiennale fra i 10 e i 12 milioni netti a stagione) e avrebbe respinto gli ultimi assalti di Chelsea e Inter, anche perché nell’operazione che in estate ha portato Oliveira al Milan ci sarebbe stata una fortissima provvigione (si sussurra circa 2 milioni di euro) versata proprio nelle tasche di Roberto Assis, oltre ai 17 milioni pagati al Siviglia.

Evidente che il Milan non vuole aspettare il 2008 per ingaggiare Ronaldinho, ma spera di concludere l’operazione fra 8 mesi con l’accoppiata clamorosa Ronaldinho-Rijkaard (a Barcellona pensano a Van Basten e Lippi per la panchina). L’offerta però potrebbe scendere anche al di sotto dei 40 milioni (del resto, ribadiamolo, un anno dopo il brasiliano costerebbe solo 12 milioni di euro), al punto che i catalani sarebbero tentati dal chiedere in cambio Kakà, che però al momento sembra destinato al Real Madrid. In questo intrigo infinito, però, ogi Ronaldinho sembra davvero più vicino ai rossoneri.

Questo articolo è stato pubblicato Mercoledì, 25 Ottobre 2006 alle 4:57 pm e classificato in Calciomercato. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi inviare un commento.