Sheva deve chiedere il permesso, e ridursi lo stipendio per il Milan

di GIULIO MOLA

MILANO - Torna o non torna? In via Turati i dirigenti del Milan sfogliano la margherita in attesa di notizie più precise sul futuro e le intenzioni di Andriy Shevchenko. Ma fonti molto vicine alla società assicurano che per il rientro “alla base” del figliol prodigo c’è già da alcune settimane la benedizione del patron del Berlusconi. Al giocatore, però, si chiede un altro passo, una specie di “bagno d’umiltà”: presentarsi da Abramovich e spiegare senza troppi giri di parole la situazione e il disagio personale, chiedendo l’autorizzazione per un trasferimento che avrebbe del clamoroso. Dunque, a distanza di tempo gli eventi si ripetono: sei mesi fa l’ucraino si recò da Berlusconi a Villa Macherio per manifestargli l’intenzione di cambiare maglia e volare a Londra, adesso l’interlocutore è un altro anche se la sostanza delle argomentazioni è praticamente identica. Solo dopo questo importantissimo passo, le porte di Milanello potrebbero riaprirsi per il bomber triste e pentito. A quel punto tutto sarebbe più facile con il benestare del proprietario del Chelsea, ma non scontato. Perché anche lo spogliatoio rossonero dovrebbe accettare incondizionatamente il ritorno dell’ex compagno di squadra, e al momento la “vecchia guardia” ha parecchie perplessità a tal proposito. Non solo: a Sheva verrebbe anche chiesto di ridursi lo stipendio almeno per 6 mesi (dovrebbe percepire fino a giugno circa 4,5 milioni netti, il Milan gliene pagherebbe al massimo 3,5). Infine c’è da superare un problema burocratico relativo al tesseramento: il giocatore è considerato extracomunitario o no? Norme difficili da interpretare, anche se la corrente di pensiero prevalente è quella di considerare Shevchenko comunitario “assimilato”, avendo disputato ben 7 stagioni in Italia prima di trasferirsi in Inghilterra. Nodi che verranno sciolti presto, anzi prestissimo. Ma il prossimo passo tocca all’ucraino: deve trovare la forza (e il coraggio) di dire ad Abramovich che la maglia del Chelsea non gli interessa più almeno fino a giugno. Mica facile…

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4 Commenti a “Sheva deve chiedere il permesso, e ridursi lo stipendio per il Milan”

  1. guido scrive:

    Sheva è il passato e Galliani non sa fare il mercato. A palazzo Marino hanno un sito internet per scrivere a Berlusconi (milanclub.palazzomarino@hotmail.it) questa dirigenza ci sta distruggendo.Lo dica signor moli….

  2. AndreaB scrive:

    Signor Giulio buongiorno. Direi suggestiva l’idea di un ritorno di Sheva. Sinceramente ne farei a meno, non tanto per il valore del giocatore, che rimane altissimo, quanto per non alterare gli equilibri dello spogliatoio e perchè ormai Sheva rappresenta il passato. Bisogna farsene una ragione, gioca in un altro club e si farebbe bene a considerare l’idea di fare del buon mercato a gennaio, cioè di sfruttare al meglio la finestra di mercato, prendendo caso mai giocatori buoni anche per il futuro e non solo per 6 mesi. Signor Giulio, mi direbbe gentilmente, se può e lo sa, cosa intende fare il Milan dei giovani che ha in giro per l’Italia, torno a dire Sammarco, Foggia, Marzoratti, Pozzi, Rabito, Abate, Abbiati, Budel, Donadel e se sta seguendo Barusso del Rimini e qualche giovane sudamericano (non i soliti Gago ed Higuain)? La ringrazio in anticipo per la risposta e le auguro un buon fine settimana.

  3. francesco scrive:

    Carissimo signor Giulio,io Sheva non lo riprenderei e non già per polemica con la sua precedente scelta o per paura delle reazioni nello spogliatoio ma,soprattutto, per motivi tecnici.E’ vero che il Milan ha bisogno di un attaccante con le caratteristiche di Sheva,ma io credo che l’ucraino non abbia più l’esplosività di un tempo e che sia iniziata la sua fase calante.Poi,magari,i fatti mi daranno torto e sheva riprenderà a segnare gol a raffica ma io rimango della mia idea anche perchè penso che con gli € guadagnati dalla sua cessione il Milan debba cominciare la sua ricostruzione, acquistando giovani di belle speranze.Cordiali saluti.

  4. Mattia84 scrive:

    Il Milan, allo stato attuale, per finire almeno “degnamente” la stagione non ha bisogno di Sheva, nè di altri attacanti!! Il Milan ha bisogno di 1, magari addirittua 2 terzini di fascia (uno di destra e uno di sinistra) che spingano sulle fasce, fino sul fondo (no come Jankulovsky e soprattutto Bonera) e che facciano cross a valanga!! Se avessimo 2 giocatori così….Gilardino, Inzaghi, Oliveira e Borriello comincerebbero veramente a segnare qualche gol!! Il Milan vive per il gioco sulle fasce!!
    Infine il Milan per gennaio ha bisogno di un’altra cosa, che però non si può acquistare da nessuna parte: ha bisogno di svegliarsi, prendere un pò più di coraggio e di tirare fuori gli attributi, soprattutto!!
    Dopo la partita con il Lille di ieri sera, sono veramente scandalizzato: 0 reazioni, dico 0!! Il Lille si è fatto solo che un bel allenamento ieri sera!!

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