Bush sui cambiamenti climatici: la soluzione è la tecnologia

Alla seconda giornata del vertice di Washington interviene George W. Bush, che non cambia la prospettiva americana e prospetta una “sua” soluzione: esclusivamente tecnologica.

“I Paesi più ricchi - spiega - devono ridurre le emissioni che causano l’effetto serra in un modo che non danneggi la loro crescita economica”. Niente illusioni di una nuova Kyoto: se anche ci sarà un accordo quadro globale, ognuno le riduzioni deve farle a suo modo.
L’america sceglie la tecnologia. Con le “nuove tecnologie” sara’ possibile, secondo Bush, soddisfare “le richieste energetiche e ridurre le emissioni di gas serra”. Secondo il presidente Usa, a proposito delle emissioni di CO2, “bisogna lasciarci indietro il dibattito degli anni passati, creare un dibattito, imparare dagli errori”, nella consapevolezza che “nessun Paese, neanche gli Stati Uniti, ha la risposta”.

E la risposta è: più nucleare di nuova generazione, più solare (”Il solare e’ fondamentale per molte zone dell’America, e un giorno il 20% degli Stati Uniti usera’ il solare”) e - sorpresa - meno carbone. “Il nucleare _ sostiene Bush _ e’ un’energia pulita, permette di produrre grandi quantita’ con poco inquinamento. Si devono sostituire le centrali a carbone con quelle nucleari”: “stiamo costruendo i reattori e esportiamo la ricerca con la collaborazione di Cina, Russia e Francia, per avere una fonte di energia pulita”.

Poi, la picconata al carbone. “Il carbone _ sottolinea Bush _ e’ il principale responsabile dei gas serra, e stiamo cercando di abbandonarlo dato che vogliamo che le emissioni siano vicine allo zero”. Chissà che ne pensano Bersani e i tanti paladini del carbone (presunto) pulito.

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2 Commenti a “Bush sui cambiamenti climatici: la soluzione è la tecnologia”

  1. Alberto Busato scrive:

    Apro questo forum oggi, 10 ottobre 2007. Mi fa specie non trovare alcun commento all’articolo sull’energia che riporta la posizione del Presidente USA Bush. Questo la dice lunga sll’importanza che gli Italiani danno ai problemi nazionali fondamentali. E anche sull’ignoranza in merito. Chi è che conosce la III e la IV generazione delle centrali nucleari? E quali problemi risolvono? La III generazione (in Europa le centrali EPR franco-tedesche- consegna chiavi in mano, operative in 4anni di costruzione) risolvono in toto il problema della sicurezza. Quelle di IV generazione risolvono anche il problema delle scorie radioattive (potranno essere operative entro il 2030) Sono tutte centrali a fissione. Quelle a fusione (che intendono riprodurre le reazioni nucleari del Sole) non riguardano né il futuro prossimo né quello più lontano. Non è dimostrata ancora la loro fattibilità. Probabilmente saranno abbandonate non foss’altro per i costi che forse tra 150/200 anni, non potranno essere competitivi con quelli delle centrali a fissione e la produzione dell’energia da fonti rinnovabili. Il discorso di Bush è esatto. I giornalisti, consapevoli del loro ruolo informativo, dovrebbero prendersi cura di “raddrizzare” le idee al popolo, denunciando l’inganno al quale per decenni è stato sottoposto da parte del catastrofismo ideologico! Cordiali saluti
    Alberto (Butto Alberosa)

  2. Sergio Mannucci scrive:

    Finalmente parole chiare! peccato racchiuse in un ristretto cerchio blog.
    Quando i grandi mezzi di comuinicazione prenderanno a petto la questione?

    E’ possibile che in televisione compaia sempre la faccia del Pecorario portato alle glorie del potere per avere sempre detto: >
    Meno male che il Presidente Casini vuol metterlo sotto inchiesta!

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