Clima. Campanello d’allarme dall’Antartide

Nessuno può sostenere che il l’Antartide si sta sciogliendo. Non ancora. Ma il satellite Quick Scat della Nasa ha raccolto due anni fa un segnale molto preoccupante, reso noto solo l’altroieri, che potrebbe indicare che il continente ghiacciato sta muovendosi molto più rapidamente di quanto si poteva temere nella direzione di uno scioglimento della calotta glaciale che copre l’Antartide occidentale. Un fenomeno che l’Ipcc ritiene improbabile per questo secolo ma che nonostante lòa prudenza dei glaciologi potrebbe invece iniziare a manifestare i suoi prodromi.

in giallo e rosso le aree soggette a temporanea deglaciazione nel gennaio 2005

Le immagini, scattate nel gennaio 2005, in piena estate antartica, hanno mostrato segni di estesa deglaciazione _ complessivamente grandi come lo stato della California _ che sono stati ricontrati fino a 950 chilometri dalla costa e a latitudine 85 (come dire a 500 chilometri dal Polo Sud geografico) e ad altitudini fino a 2000 metri. In alcune zone sulla costa le temerature hanno toccato per una settimana i cinque gradi sopra lo zero, determinando la formazione di laghetti superficiali, la cui acqua si è poi parzialmente ghiacciata e parzialmente è finita nei crepacci e negli inghiottitoi. Mai visto nulla di simile da quando sono iniziate le osservazioni satellitari.

La Nasa ne parla come del “piu’ significativo scioglimento osservato dai satelliti”.
“E’ una novita’ assoluta - ha spiegato il direttore dell’Istituto di Scienze Ambientali del Colorado, Konrad
Steffen - anche perchè, a differenza della penisola Antartica il resto del continente non aveva mai mostrato nel
recente passato segni di scioglimento. Ma ora abbiamo la prova fotografica che lo scioglimento riguarda
anche la calotta occidentale. Se l’acqua fosse in quantità sufficiente potrebbe penetrare dai crepacci e raggiungere il fondo della calotta, fraponendosi tra il letto di rocce e i ghiacci che sarebbero lubrificati e scivolerebbero più velocemente verso il mare”. Cioè quello che accade in Groenlandia e in tanti altri ghiacciai.
Il fenomeno, va sottolineato, s è verificato sono nel gennaio del 2005 e non si è ripetuto nei due anni successivi. Per il momento può quindi essere solo considerato un campanello d’allarme.
Ma resta lo stesso molto preoccupante.

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1 Commento a “Clima. Campanello d’allarme dall’Antartide”

  1. claudio scrive:

    insomma sembra che in tutto il mondo suonano i campanelli d’alarme ma nessuno se ne frega. invece di iniziare a ridurre in maniera significativa le emissioni dei gas serra e di studiare modi per prepararci ai cambiamenti continuamo a ignorare i segnali o ci limitiamo a cambiare una lampadina o il frigorifero pensando di aver fatto chi sa ché per ridurre le emissioni dei gas serra. Penso che è arrivato il momento per decidere di fare riduzioni più incisive e di investire in progetti che riducono veramente le emissioni.

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