I rifiuti campani? In Romania….

Matura in queste ore l’ennesima soluzione all’italiana. La Campania non risce a smaltire i suoi rifiuti nel proprio territorio, nonostante una emergenza lunga tredici anni, undici dei quali commissariati e costati qualcosa come 1500 milioni di euro. Le altre regioni italiane, giustamente ,non sono disponibili a farsene carico.
E allora, ecco l’idea: mandiamoli al’estero i rifiuti campani.

Non è neppure la prima volta che accade. Oltre che nelle altre regioni, fino all’anno scorso i rifiuti li si spediva _ a carissimo prezzo _ in Germania. Oggi si va oltre e spunta la pista rumena. E’ bene essere chiari. Se quella tedesca era per l’Italia una soluzione da paese sottosviluppato che è incapace di far fronte ai propri obblighi di corretta gestione dei propri rifiuti quella rumena è anche peggio: oltre ad essere parimenti diseducativa come approccio e dispendiosa economicamente è anche colonialista come impostazione. In Romania sono poveri più di noi? E allora paghiamo _ meno che in Germania, abbiamo ragione di ritenere _ e loro si prenderanno i nostri rifiuti. Semplice no?

E c’è di più. L’esportazione dei rifiuti in altre regioni o, peggio, all’estero vive sull’equivoco secondo il quale i campani non sarebbero in grado di risolvere da soli il problema.
Il che è una (eco)balla, come dimostra la Campania stessa dato che _ dati Legambiente _ ci sono dieci comuni (9 dei quali in provincia di Salerno) che in quella regione raccolgono oltre il 67%. Comuni piccoli come Atena Lucana (2.287 abitanti) che con il sistema della raccolta “porta a porta” raccolgono il 96%, più grandi come Bellizzi (13 mila abitanti) che toccano il 73%), ancora più grandi come Pontecagnano e Mercato San Severino (oltre 20 mila abitanti), che superano il 50%.
Come si vede, un sistema diverso è possibile, anche in Campania. Solo, serve la capacità politica di prendere le decisioni giusete. Che è clamorosamente mancata.

Oggi, sulla base della logica dell’emergenza e con il retropensiero di non perder voti, si preferisce ancora una scelta deresponsabilizzante. Promettendo naturalmente che una volta che il sistema sarà a regime, immancabilmente tra pochi mesi, l’esportazione finirà.
Lo dicevano anche undici anni fa che il problema sarebbe stato risolto in meno di un anno. E invece siamo ancora qui….

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1 Commento a “I rifiuti campani? In Romania….”

  1. susanna scrive:

    che deludente scegliere questo escamotage dopo più di un decennio di emergenza….

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