Mobilita sostenibile, qualcosa si muove

Qualcosa si muove per la mobilità sostenibile. Nell’ultima Finanziaria - pur criticabile per altri versi, non ultimo il colpire i soliti noti che le tasse già le pagano invece di intervenire davvero su chi i redditi si guarda bene dal dichiararli e quindi dell’aumento delle aliquote, letteralmente, se ne infischia - si stabilisce infatti una riduzione del 20% dell’accisa del Gpl per autotrazione. Si scende a 0,1253 euro/litro (pari a 227,77 euro per mille chili) dagli attuali 0,1566 euro/litro (pari a 284,77 euro per mille chili). Il che dovrebbe tradursi in una riduzione di prezzo alla pompa di 38 centesimi di euro al litro, Iva compresa. Era tempo.
E la Finanziaria non si ferma a questo perché, nell’ottica di compensare i mancati introiti sul fronte gpl e di penalizzare un combustibile più inquinante, aumenta lievemente l’accisa sul gasolio - passata da 413 a 416 euro ogni mille litri pari ad un aumento di 0,003 euro al litro - e dà alle regioni la possibilità di esentare dal pagamento della tassa automobilisica regionale le auto a gpl e a metano. Qualcosa di meno instabile di quanto fatto questi anni _ con incentivi che andavano e venivano e disorientavano il mercato _ viene poi sul fronte degli incentivi alla trasformazione e all’acquisto di auto a gas. Viene infatti stabilito a questo fine un fondo di 100 milioni di euro per ciascuno dei prossimi tre anni. A questo si aggiunge l’introduzione della superbollo _ 2 euro a kw _ sui “Suv” (tecnicamente i veicoli di peso superiore a 2.600 chlogrammi e numero dei posti inferiore a sette) che è sacrosanta nell’ottica di colpire le auto più inquinanti, ma andrebbe mirata non solo suoi “Suv” in quanto tali ma su tutte le auto di pari potenza e soprattutto tarata non sui kw ma sulle emissioni inquinanti di ogni modello.
Sia pur con alcuni errori _ vedi la tassa sui “Suv” così modulata o la discutibile esenzione dei diesel “euro 4″ mentre le tasse automoibilistiche per tutte le altre auto inquinanti (euro 1, euro2, euro 3) crescono _ che sarebbe opportuno modificare la strada è segnata e la strada giusta. Ma sarà da vedere che ne sarà di queste innovazioni nel lungo cammino che porterà all’approvazione della finanziaria. Le lobby sono già al lavoro.
Alessandro Farruggia

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1 Commento a “Mobilita sostenibile, qualcosa si muove”

  1. carmela rossi scrive:

    Trovo giusto tassare di più i SUV, ma secondo me, è solo una goccia nell’ oceano, non contribuisce certamente a disincentivare l’utilizzo o l’acquisto di queste macchine ingombranti e inquinanti, anzi forse sembra che il vero obiettivo del governo, più che ridurre i SUV, sia quello di fare cassa.
    Per una mobilità sostenibile ci vorrebberodegli interventi ben più ampi sulle infrastrutture, creando innazittutto delle valide alternative alla propria macchina.
    complimenti per l’articolo
    carmela

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