Fermata la pesca del tonno rosso. Quasi per burletta.

Tutti amano il gustoso tonno rosso. La domanda esplode. E lo stock di questa specie è in grave crisi. La Commissione europea ha
così deciso ieri di chiuderne la pesca nell’Atlantico orientale e nel Mediterraneo per il 2007, avendo l Europa
gia pescato il suo contingente per quest anno, ossia 16.779,5 tonnellate. Bene? Chi si accontenta gode.

Il provvedimento giunge infatti con grave ritardo e chiude (un pò) le porte quando i tonni sono già stati pescati… L’Italia (che ha uno stock di 4333 tonnellate) ha già chiuso la pesca per il tonno rosso lo scorso 24 luglio e la Francia (5493 tonnellate) il 27 agosto, avendo esaurito i rispettivi contigenti di catture. In questi due paesi il blocco quindi non avrà effetto. Restano “solo” la Spagna (che ha lo stock più grande, con 5.568 tonnellate), la Grecia, Cipro, Malta e il Portogallo. E naturalmente i paesi extra Ue.
Non solo. Il blocco è solo fino alla fine del 2007. E il “giro divite” sulla sanzioni _ quantomai necessario, viste ad esempio le puntuali denunce di Greenpeace sulla pesca illegale _ è solo promesso.
Servirebbe molto di più. Il Comitato scientifico dell’Iccat era stato molto chiaro quando avverti’ che lo stock era a rischio di collasso e potevano salvarlo solo una serie di misure di protezione, come la riduzione per alcuni anni delle catture a 15.000 tonnellate/anno e una rete di riserve marine nelle zone di riproduzione. Ma di questo non c’è traccia. Quindi, chi si accontenta gode. Di certo non gode il Tonno rosso che rischia di fare la fine della particella di sodio di una nota pubblicità di una acqua minerale: chiedersi nel vasto mare “c’è nessuno?”, e non aver risposta.

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2 Commenti a “Fermata la pesca del tonno rosso. Quasi per burletta.”

  1. bianca scrive:

    Infatti nei supermercati si vedono praticamente solo conserve di tonno, sardine, alici qualche sgombro.
    le conserve di tonno che si vendono nei supermercati sono di tonno rosso o sono di più tipi di tonno?

  2. alessandro scrive:

    da Farruggia:
    le specie di tonno usate a scopi commerciali sono sette. Il tono rosso o Bluefin è la specie più pregiata, seguito dall’Alalunga. nelle scatolette finisce molto più spesso il più economico Pinna Gialla o Yellowfin (Thunnus Albacares) che viene dai mari tropicali ed è meno pregiata. Talvota compare anche la scritta “dolphin safe”, pescato in modo da non danneggiare i delfini: si tratta di solito di tonno Pinna Gialla, proveniente dal Pacifico orientale.
    Certo è che dovremmo diversificare l’offerta di pesce in scatola, sennò lo stock di tonno sarà sottoposto ad una pressione insostenibile (come oggi già è nel Mediterraneo). Ma qui entrano i gioco le politiche commerciali.

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