L’esempio di Sarkozy

Fatti, non parole. E il presidente francese Sarkozy, fedele al suo trasversalismo, si appropria del meglio del’ambientalismo e annuncia per la Francia una “rivoluzione verde”. Leggere per credere.

Tassazione ecologica: Riduzione dell’Iva per i prodotti più ecologici. Tassa sul carbonio entro il prossimo 15 dicembre. Tassazione più alta per le merci che provemngonoi dai paesi che non applicano il protocollo di Kyoto (e quindi certamente Usa ed Australia). Imposte sull’acquisto di un’auto proporzionate al livello di emissioni di Co2 per km del veicolo.

Agricoltura e biodiversita’ : riduzione della meta’ l’impiego dei pesticidi pericolosi “se possibile entro i prossimi 10 anni” e accellerazione “della diffusione dei metodi alternativi” e la sospensione delle colture ogm “finche’ non saranno compiute perizie approfondite sui rischi collegati e non sara’ votata una legge ad hoc”. Decisa anche la creazione di “trame verdi” per collegare gli spazi naturali gli uni agli altri e favorire la circolazione di animali e piante.

Trasporti: Ecotassa per i camion che vorranno usare la rete non autostradale; eliminazione progressiva del trasporto su gomma dalle principali direttrici, sostituendolo con quello ferroviario, fluviale e marittimo (via libera alle “autostrade del mare” franco-portoghese e franco-spagnola). Incentivi alla costruzione di trasporti pubblici (1.500 km di linee tranviarie e costruzione di 2.000 km di nuove linee ferroviarie ad alta velocita’ entro il 2020), Riduzione del 50% delle emissioni sonore e del 20% delle emissioni di biossido di carbonio da parte degli aerei entro il 2020 e l’introduzione di una tassa sui voli che faranno concorrenza all’alta velocita’ ferroviaria. Alt alla costruzione di nuovi aeroporti.

Edilizia: Nuovi criteri termici per l’edilizia: entro il 2012 le case dovranno avere un consumo energetico fissato a 50 kilowattora per metro quadro e per anno, contro gli attuali 240. Anche per questo le tradizionali lampadine a incandescenza
dovranno sparire entro il 2010 ed essere sostituite da quelle a basso consumo. Dal 2020 tutti gli edifici nuovi dovranno generare piu’ energia di quanta ne consumano. Sin dall’anno prossimo poi lo Stato dovra’ compiere un censimento energetico degli edifici pubblici (360 milioni di m2 interessati), che dovranno essere adeguati a nuovi standard in termini di consumi e di accessibilita’ per gli invalidi. Per i privati e’ stato deciso di introdurre incentivi per l’adozione di misure di risparmio energetico. Annunciata anche la messa in conformita’ di 400.000 case all’anno, “a cominciare dalle 800.000 case popolari faiscenti”.

Salute: sviluppo del consumo di cibi biologici nelle mense: quelle pubbliche dovranno servire almeno una volta a settimana un pasto biologico. Vietata poi sin dal 2008 la vendita per uso domestico dei pesticidi e degli insetticidi che contengono sostanze “preoccupanti”. Definito inoltre un piano che indichi in 15 microgrammi per metro cubo di aria i valori massimi entro il 2015 in materia di microparticelle in sospensione nell’aria (- 30% rispetto a oggi).

Energia: Sarkozy ha annunciato che la Francia non rinuncera’ al nucleare, ma ha lasciato intendere che non costruira’ nuove centrali e che la quota di energia nucleare verra’ ridotta a vantaggio di quelle alternative. Il presidente ha anche
annunciato un programma da un miliardo di euro “per le energie e i motori del futuro”.

Roba da non credere, visto quanto (non) hanno fatto centrodestra e centrosinistra e a quanto (non) si riesce tuttora a fare nel Belpaese.

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3 Commenti a “L’esempio di Sarkozy”

  1. Sara scrive:

    Mi dispiace doverlo ammettere, ma i francesi sono sempre un passo avanti. E nei confronti dell’Italia, dieci passi avanti.

  2. Andrea scrive:

    La differenza fra i francesi e noi e’ che loro fanno 1 e ne parlano 100, noi facciamo mezzo e ne parliamo 0.
    I trasporti sono gia’ molto efficienti in Francia e quando hanno cercato di riformare il transito merci su gomma negli anni 90 hanno avuto la rivoluzione. Il nucleare e’ la loro unica scelta (e anche la nostra). Visto che e’ politicamente corretto parlare di rinnovabili, se ne parli, ma il 20% e’ il massimo possibile e per le case, non per impianti industriali.
    Gli OGM sono come tutte le altre piante e le moratorie (Italia, Francia e Austria) vengono da Paesi vecchi e nevrotici. Serve inoltre per accontentare gli agricoltori e i vinaioli, che temono per la diversita’ biologica (in parte a ragione).
    Solito dirigismo, che minaccia qualcuno e accontenta qualcun’altro.
    D’altronde i Verdi sono abituati ad esser accontentati in tutto e ci hanno regalato una certa sicurezza ambientale e alimentare: adesso che non sanno piu’ cosa chiedere, inventano!

  3. BeppeGrillo.TV scrive:

    concordo pienamente e sottolineo “la quota di energia nucleare verra’ ridotta a vantaggio di quelle alternative”

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