Rifiuti in Romania. Avanti piano. Quasi indietro?

Il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio ha dichiarato ieri: “Non c’e’ nessuna voglia di andare in giro per l’Europa, l’emergenza rifiuti va risolta in Campania”. Bene. Evidentemente dopo le prime (caute) aperture all’ipotesi avanzata dal sindaco Iervolino, al ministero dell’Ambiente si vuole andare con i piedi di piombo sull’ipotesi rifiuti campani in Romania. Pecoraro Scanio sottolinea che lui (e ci mancherebbe) “non fa il tifo per questa ipotesi, caso mai, come e’ noto, lo fa per la raccolta differenziata” ma non esclude ancora del tutto l’ipotesi: “in Europa c’e’ un mercato comune per cui come di fronte a una precedente emergenza siamo andati in Germania con lo stesso criterio potremmo portare i rifiuti in Romania, a patto che questo non diventi un alibi”. Oggi parte la qualificata missione del ministero dell’Ambiene, auguriamoci che al ritorno certifichi la non fattibilità tecnico-economica dell’operazione. Un modo elegante per cavarsi dall’impiccio di una idea eticamente molto discutibile, pedagogicamente disastrosa ed economicamente dissennata. Una vera ecoballa.

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