Acqua, arriva lo stato di emergenza

Il Consiglio dei ministri ha varato oggi lo stato di emergenza per la siccità nel Centro-Nord. Era una misura precauzionale per gestire meglio la risorsa idrica, chiesta da tutti gli attori in gioco. A questo punto era inevitabile, ma a quando gli interventi strutturali? A quando un cambiamento del regime delle concessioni per agricoltura e industria, un monitoraggio sull’uso e l’abuso di queste concessioni, un piano di lotta ai furti d’acqua, una gestione organica dei bacini? Quand’è che si farà pagare l’acqua a tutti a consumo e non su base annua o pluriennale “a intensità massima di prelievo”? Il sistema è oggi pericolosamente simile ad una Babele, nessuno sa davvero chi consuma e quanto e senza una serie di interventi strutturali uno stato di emergenza sarà solo una inevitabile toppa ad una condotta che perde acqua da tutte le parti. E l’anno prossimo si ricomincia….

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