Nazismo, fascismo e comunismo

Salve, sono un ragazzo di 23 anni ormai prossimo alla laurea in economia e marketing a Bologna.
Premetto che io non seguo nessuna ideologia in particolare, credo che ci siano cose giuste da ambo le parti e sinceramente trovo poco intelligente, da parte di molte persone, sposare un’unica causa e conformarsi del tutto alle sue idee, possano essere di destra o di sinistra: credo che quando si parla sia di comunismo che di fascismo ci sia spesso una visione molto manichea delle due cose, ma soprattutto fuori luogo, dal momento che trovo pure che questi due ideali, fascismo e comunismo, sono stati a dir poco “violentati” e trasformati sia da coloro che li odiano, da politici che li sbandierano come il male assoluto per coprire il totale vuoto di idee che li circonda (mi riferisco al Cavalier Berlusconi e così ora sa anche per chi ho votato) e anche dai sostenitori stessi di questi partiti.

Mi permetta di dire che sono convintissimo che il Comunismo in Cina e nei paesi dell’ex Unione Sovietica abbia fatto più danni che altro, ma in Italia il comunismo non è mai andato al potere e non ha causato vittime come negli altri paesi, a parte le degenerazioni delle Brigate Rosse: il fascismo e il nazismo sono state le vere dure realtà italiane e trovo che sia il massimo dell’ipocrisia chi condanna i crimini di Stalin (ma Stalin a noi italiani cosa ha fatto?) e poi tollera le svastiche e le croci celtiche nei suoi cortei (come penso sia ipocrita trovare in uno schieramento il partito più nazionalista del parlamento e al tempo stesso la Lega Nord).

Secondo lei perchè i vari intellettuali italiani, registi e giornalisti, sono tendenzialmente di sinistra? Perchè il comunismo in Italia non ha mai preso piede e non è stato un vero problema, di conseguenza a nessuno gliene frega niente di parlare di falce e martello, forse perchè questa gente ha inquadrato bene la realtà ITALIANA.
Ma se la gente non asseconda l’odio comunista dell’ex premier allora è sicuramente un mangiatore di bambini, in una sorta di “o con noi o contro di noi” e questo è un male, perchè tutto questo odio per un inesistente comunismo nel nostro belpaese (era bello poi vedere Berlusconi “culo e camicia” con Putin, una ex spia del KGB), non ha fatto altro che generare odio e conflitti culturali e non ha fatto altro che portare la politica e la società italiana a squallidi litigi su Stalin e Mussolini, per coprire l’incapacità di questi signori in giacca e cravatta che dagli anni 80.
non hanno ancora risolto un problema della nostra nazione.
Ora Berlusconi sta pure arrivando alle offese dirette quando mi diede del coglione e quando apostrofa Prodi dandogli del “dispensatore di stronzate”.
Non mi meraviglio se il conflitto politico sta diventando sempre più aspro e violento, ma la colpa non è da imputare al comunismo, ma ai modi assurdi e senza alcuna vergogna che l’attuale opposizione ha introdotto in campo politico, altro che famigerati “registi rossi”.
Saluti, Fabio
mingusming@hotmail.it

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Caro Fabio,
apprezzo la tua onesta’ nel rivelare l’onore (si fa per dire) di un insulto personale da parte di un leader della statura (anche qui si fa per dire) di Berlusconi. Il quale nel caso specifico puo’ avere dimenticato la piu’ ipocrita delle massime. Quella secondo cui tutte le opinioni sono rispettabili. Ma le tue – consentimi – lo sono un po’ meno delle altre.

Come fai ad essere equidistante fra tirannia e liberta’, fra monolitismo istituzionale e pluralismo democratico, fra censura e liberta’ di espressione? La contrapposizione – ecco dove sbagli – non e’ fra nazismo e fascismo da una parte e comunismo dall’altra, ma fra nazismo, fascismo e comunismo da una parte e liberaldemocrazia dall’altra. E non dimenticare che nazismo e’ l’abbreviazione di nazionalsocialismo e che anche le radici del fascismo sono socialiste.

Cosa voglio dire con questo? Semplicemente che le piu’ mostruose aberrazioni ideologiche del ventesimo secolo sono nate a sinistra. E che sono costate milioni e milioni di vittime (solo in Urss 30 milioni).

Tu ti chiedi e mi chiedi: ma cosa c’entra con l’Italia? Noi non eravamo l’Urss. Da noi i comunisti erano buoni. E allora: hai mai sentito parlare del triangolo della morte in Emilia? Non credo, perche’ eri ancora nella stellina. Ebbene vai a leggerti il libro di Pansa, uno di sinistra.

A parte questo il nostro comunismo aveva un volto umano, come amava dire Berlinguer, per un semplice motivo: non e’ mai andato al potere a Roma. Il potere locale non bastava per farci fare la fine della Cecoslovacchia o della Polonia o di uno qualsiasi dei Paesi ‘’fratelli’’ a ‘’democrazia popolare’’. Ma bastava per egemonizzare la cultura impegnata. Quella cultura di cui si sono nutriti i registi rossi della lettera cui ti riferisci.

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