Perche’ tanti errori?

Egregio Cesare De Carlo, Le scrivo per chiederLe se ha notato lo scempio che è stato fatto delle prime due righe del Suo articolo, pubblicato sul Carlino il 23/12/2006. Per comodità glieLe riporto: “STATO PER L’INFAME conferenza di Ahmadinejad, quella in cui i negazionie non fosse ssti radunati a Tehran…”. Penso che la cosa non Le abbia fatto piacere, mentre a me ha dato fastidio, anche perché ho trovato la conferma della - per usare un termine forte - sciatteria di questo quotidiano. Io lo leggo da diversi anni e, sarà perché come insegnante di Italiano ho corretto migliaia di elaborati, noto sempre in ogni pagina numerosi refusi, sviste, errori ortografici, frasi incomprensibili (come quella del Suo articolo) che mi disturbano la lettura. Dal momento che in altri giornali non ho mai trovato tanti errori e inesattezze, in passato ho inviato al Carlino alcune lettere (ne allego solo due) che naturalmente non sono state pubblicate - non era questo che pretendevo -, ma non hanno nemmeno avuto la pur minima risposta al mio indirizzo di posta elettronica. Lei si chiederà perché continuo a leggere questo giornale: troverà la spiegazione in una delle lettere allegate.
Scusandomi per il disturbo che Le ho arrecato, Le porgo distinti saluti.
Luigi Lodovici Pesaro
gigimiri@tele2.it

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Gentile Signor Ludovici,
anche a nome dei miei colleghi la ringrazio per la sua attenzione e per la fedelta’ che nonostante tutto dimostra nei confronti del giornale. La sciatteria e’ dovuta alla fretta della confezione e all’incompletezza degli organici. I giornali in Italia si fanno con sempre meno gente e talvolta - ahinoi! - meno qualificata.
Girero’ la sua lettera alla redazione. Quanto ai risultati, incrociamo le dita. D’accordo che un giornale e’ quanto di piu’ caduco e provvisorio ci possa essere nel mondo dell’editoria. Ma scempi come quello da lei segnalato offendono il lettore prima ancora che l’autore. Buon Anno!

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