In Iraq le cose vanno meglio (ma quanti errori!)

Generale Cesare De Carlo

Rimango dell’idea che si sia fatto bene ad intervenire in Iraq, come in Afghanistan, anche solo per aver deposto despoti e feroci dittature
Dando ai popoli la possibilità di decidere e scegliere, poi ovviamente il destino, le scelte future sono, per quanto possibile, nelle loro mani.
Il fatto che si sia scatenato una forte, rabbiosa reazione da parte del terrorismo islamico ritengo dimostri proprio che si è colpito nel segno
Dando anche ad altri tiranni e despoti un preciso segnale d’allarme che anche loro un giorno, potrebbero trovarsi deposti ed in una cella
Purtroppo però ben poche cose giuste accadono su questa Terra
Ovviamente la guerra è tutto un insieme di orrori specie se si usa collocare obiettivi militari, basi di terroristi accanto a scuole, ospedali, abitazioni

Non voglio dilungarmi oltre sperando che effettivamente si stia vincendo e che il dolorosissimo sacrificio dei nostri non sia stato vano
Aggiungo che se intervenire fu giusto, probabilmente Bush e Blair sbagliarono il come
Si sarebbe dovuto per quanto e se possibile formare prima un governo iracheno in esilio , un esercito di liberazione anche solo in embrione e clandestino
Fare in modo che i primi ad entrare nelle città irachene liberate fossero loro ed evitare di dover ricorrere almeno di facciata a governatori stranieri americani, inglesi….italiani
Erano operazioni possibili, fattibili queste dopo la delusione causata dall’inevitabile (rispetto mandato ONU ) non proseguimento dell’offensiva seguita alla liberazione del Kuwait ?
Furono errori, sottovalutazioni, arroganza politica e culturale o inevitabili scelte , dovute all’impossibilità di fare come in Italia nel 1943-45 ?
Anche allora probabilmente Inglesi ed Americani avrebbero gradito moltissimo mettere, ad esempio fuori legge il Partito Comunista ma ben sapevano che questo avrebbe causato un’incessante guerriglia nel nord d’Italia, in metà del Paese
A volte mi sorprende il pensiero bizzarro, chissà come avrebbero reagito gli anti fascisti italiani, francesi, la Resistenza se nel ‘41…’42 dalle finestre delle città inglesi ed americane fossero improvvisamente apparse le bandiere della pace ad ogni costo ?
Poi ovviamente la Storia non si fa con i se ed i ma ed i paragoni sono sempre rischiosi e molto arditi

Cordiali Saluti
Stefano Serafini

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Sì. Le cose in Iraq vanno molto meglio. Non è ancora la vittoria, ma a giudizio dei militari ora la vittoria è possibile. I sunniti ripudiano Al Qaeda e Al Qaeda con la loro collaborazione è stata decimata.
Tutto bene quel che finisce bene? Non esattamente. I progressi, ammessi ora anche dall’opposizione democratica in Congresso, non assolvono l’amministrazione Bush dai molti errori commessi dalla cacciata di Saddam Hussein in poi. Quanti lutti sarebbero stati risparmiati agli iracheni, agli americani e ai loro alleati!
Detto questo a Bush va comunque riconosciuto il coraggio di non avere mollato, di non avere fatto dell’Iraq un altro Vietnam, quando gli americani lasciarono il sud abbandonandolo all’invasione dei comunisti del nord.
(Mi tolga una curiosità. Perchè quel generale? Ne sarei lusingato se lo fossi, ma purtroppo non sono stato nemmeno soldato semplice)

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