Un memorial alle vittime del comunismo (cento milioni)

Navigando su Internet e avendo la fortuna di conoscere l’inglese, le mie informazioni preferisco prenderle dai giornali americani. Così l’altro giorno ho letto sul ‘’Washington Post’’ che il 12 Giugno prossimo nella capitale americana verrà inaugurato un memorial alle vittime del comunismo. Il discorso principale sarà di un deputato di origine ungherese, scappato negli Stati Uniti dopo la fallita rivolta antisovietica del 1956, Tom Lantos, il quale è anche – guarda caso – presidente della Commissione Esteri della Camera, uno dei due rami del Congresso. Forse parlerà anche il presidente George W. Bush, di ritorno dal suo viaggio europeo (farà anche, come si sa, una sosta in Italia che i comunisti li ha addirittura al governo).
…e allora mi sono chiesto: sappiamo tutto dei crimini del nazismo, ma quanti sanno di quelli del comunismo? Quanti sanno che le vittime di questa mostruosa ideologia sono cento milioni, milione più milione meno? Quanti sanno che Lenin e Stalin fecero fuori venti milioni di kulaki, sei milioni di ucraini? Che fecero scomparire intere popolazioni cosacche? Che Mao fece morire di fame 60 milioni di cinesi? Che Pol Pot sterminò quattro milioni di cambogiani? Che Ho Chi Minh fece lo stesso con i vietnamiti nei suoi campi di rieducazione? Che Castro i dissidenti li seppelliva nell’Isola dei Pini?
Quanti sanno tutto questo? E perché un monumento del genere non viene dedicato anche in Italia?
Con stima,
Giorgio M., Modena

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Perché? Ma perché, come lei ricorda, in Italia i comunisti li abbiamo addirittura al governo. E perché se qualcuno da sinistra (da destra mai, perché sarebbe considerata una provocazione) denuncia i loro crimini, viene insultato, isolato, boicottato. Vedi il caso Pansa.
Eppure l’olocausto delle vittime del comunismo non è stato meno atroce di quello delle vittime del nazismo. Anzi in termini quantitativi è stato dieci volte superiore.

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