Tasse e tartassati
Caro Dott. De Carlo,
vedo con piacere che ha ripreso a occuparsi della sua rubrica, che seguo sempre con molto interesse. Le scrivo profondamente depresso per la sconclusionata politica dell’attuale governo. Quel che mi sorprende di piu’ e’ l’arretratezza culturale della frammentata coalizione di sinistra.
E’ possibile che questa gente non abbia ancora capito una semplice verita’, e cioe’ che piu’ si aumentano le tasse e meno ricchezza si produce, meno ricchezza si produce e minori entrate fiscali si avranno con il risultato di dover ancora aumentare le tasse in un circolo negativo che finira’ per strozzarci?
Giorgio Mazzacurati, Milano
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Caro Signor Mazzacurati,
e’ possibile, anzi possibilissimo che la coalizione squinternata che sostiene - si fa per dire - il governo Prodi sia culturalmente tanto arretrata. Che cosa si aspettava da partiti, come Rifondazione Comunista o i Comunisti italiani che ancora proclamano nei loro statuti l’abolizione della proprieta’ privata?
Due partiti comunisti al governo non li ha alcun Paese dell’occidente. L’Italia si. E badi bene che una parte consistente dei postcomunisti non e’ molto lontana da loro.
Siamo messi male. Amen!
Quanto alla rubrica che ora si chiama blog, non e’ mia la colpa della lunga assenza. Ho dovuto sottostare alle esigenze della riforma grafica che ha congelato la vecchia formula prima di poter lanciare la nuova. Comunque ora sono di nuovo in touch con i lettori. E questa e’ la cosa piu’ importante.